« È una testimone luminosa della gioia di essere radicati e fondati nell’amore (cfr. Ef 3,17). Elisabetta celebra lo splendore di Dio, perché si sa abitata nel più intimo di se stessa dalla presenza del Padre, del Figlio e dello Spirito, nella quale ella riconosce la realtà dell’amore infinitamente vivo ». GIOVANNI PAOLO II
« La struttura del suo universo spirituale, il contenuto e lo stile del suo pensiero teologico sono di una densità e consistenza senza limiti ». HARS URS VON BALTHASAR, teologo
« Penso che Elisabetta della Trinità appartenga alla categoria dei profeti. Ha vissuto fin dall’infanzia l’esperienza molto forte della potenza dell’amor di Dio ». CONRAD DE MEESTER ocd
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Conrad De Meester - ELISABETTA DELLA TRINITÀ
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CONRAD DE MEESTER, nato nel 1936, di origine belga, è carmelitano scalzo. Noto a livello mondiale per il suo lavoro su Teresa di Lisieux, è curatore di Elisabetta della Trinità, Oeuvres complètes (Paris 1991). Infatti, ha studiato e raccolto nel corso di venticinque anni una documentazione esaustiva e inedita sulla beata Elisabetta della Trinità. È autore di vari saggi storici e di spiritualità, fra cui ricordiamo: A mani vuote. Il messaggio di Teresa di Lisieux, Brescia 1997 (or. fr., Paris1988); Nel cielo della nostra anima. Ultimo ritiro con Elisabetta della Trinità, Roma 2010 (or. fr., Paris 1992); Teresa di Lisieux. Dinamica della fiducia. Genesi e struttura della « Via dell’infanzia spirituale », Cinisello Balsamo (MI) 1996 (or. fr., Paris 1995); Lorenzo della risurrezione. Nel sole della presenza di Dio, Roma 2002 (or. fr., Paris 1992).
CONRAD DE MEESTER
ELISABETTA DELLA TRINITÀ
In copertina: Elisabetta della Trinità (Carmelo di Digione). D
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« Vado verso la Luce, l’Amore, la Vita », sono le ultime parole pronunziate da Elisabetta della Trinità, il 9 novembre 1906 al carmelo di Digione. Ha ventisei anni. Muore letteralmente consumata dall’amore per Cristo, dopo mesi di sofferenze fisiche e morali. Nata a Bourges nel 1880, Primo Premio di pianoforte a tredici anni, la giovane artista è anche un’amica incomparabile per chi le sta intorno. Entra nel carmelo di Digione il 2 agosto 1901, dove percorre un cammino di perfezione nel silenzio e nella contemplazione, irradiando intorno a lei la felicità di una totale abnegazione. Dopo la traversata di una notte spirituale, fa la sua professione religiosa nel 1903, quindi redige il 21 novembre 1904 la preghiera Dio mio, Trinità che adoro, da allora celebre in tutto il mondo cristiano. Giovanni Paolo II la proclama beata il 25 novembre 1984. La biografia è estremamente puntuale, dove tutto è basato sui documenti e sul controllo diretto delle fonti testuali e personali. Il dettato letterario è di buon livello e si adegua alla descrizione dei vari momenti esistenziali. A livello analitico, riproponendo il traguardo ultimo della spiritualità di Elisabetta della Trinità, l’autore non si sottrae al tentativo di dare una qualche spiegazione dei fenomeni mistici. Nonostante la mole e la puntualizzazione, il libro scorre perché animato da una sincera verve letteraria che si ribalta in una profonda analisi di un singolare percorso di santità. L’imponente biografia permetterà al lettore di scoprire nell’intimo una personalità avvincente, sensibile e così vicina a noi. Potente profeta della presenza di Dio in ogni essere umano, Elisabetta invita i pellegrini dell’Assoluto ad aprirsi appassionatamente « alla Luce, all’Amore, alla Vita ».