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U
N PICCOLO VEICOLO ELETTRICO, CHE PORTA UN UOMO ORMAI ANZIANO E UNA RAGAZ-
ZINA , SI FERMA DAVANTI A UN CAMPO APERTO. VECCHIO SCENDE , RICONOSCE IL LUOGO.
DA
Il violinista di Schindler
IL
LONTANO SI LEGGE ANCORA NITIDA LA SCRITTA:
«A RBEIT MACHT FREI». VIENE SOPRAFFATTO DAI RICORDI, PIANGE AMARAMENTE. JUDITH, LA RAGAZZINA, È SPAVENTATA, MA RIMANE ACCANTO A LUI , ATTENTA , PARTECIPE .
COME SONO ARRIVATI FIN LÌ, ALLE PORTE DI AUSCHWITZ? GRAZIE ALLA LORO PASSIONE PER IL VIOLINO…
ANGELA KRUMPEN
A
NGELA KRUMPEN, giornalista radiofonica e scrittrice, vive a Tönisvorst, vicino a Krefeld (Germania). Presso l’emittente «Domradio» di Colonia conduce la trasmissione Menschen («Gente»), da lei stessa ideata. Ha pubblicato numerosi libri.
ANGELA KRUMPEN
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Il violinista di Schindler Storia di un’amicizia
J
udith, undici anni e una grande passione per il violino. Ama suonare la colonna sonora di Schindler’s List, ma vuole soprattutto capire i fatti storici che hanno ispirato il film. Questa sua curiosità la porta a incontrare Michael Emge, uno degli ultimi sopravvissuti alla Shoah, che ha deciso di raccontare la propria vicenda solo dopo che Spielberg ha portato sul grande schermo il dramma dell’Olocausto. Tra i due nasce una profonda amicizia. Michael, oggi avanti negli anni, confessa a Judith che anch’egli da bambino aveva una grande passione per il violino, che fu costretto però ad abbandonare nel campo di concentramento di Auschwitz. E con esso l’innocenza dell’infanzia e la possibilità di un’esistenza serena. La sua famiglia fu interamente sterminata. Michael ebbe salva la vita solo perché il suo nome compariva nella «lista di Schindler». Queste pagine raccontano la drammatica vicenda di Michael Emge e l’amicizia – inaspettata e commovente – tra la ragazzina e «il violinista di Schindler». Una storia vera, piena di ricordi, di dolori e di speranze, che ha le radici nell’inferno della Shoah, ma i cui fiori aspirano al cielo.