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Francesca Vignaga
Aurora Magni – LE DIECI MARIE
Aurora Magni
L’angelo Gabriele deve fare un importante annuncio a Maria di Nazaret, ma ha perso le indicazioni per arrivare a casa sua.
… e l’angelo bambino
Di Marrie a Na aza aret ce ne sono o ta ante e. Una a dec cina a. L’an ngello va da tutte,, ma perr tro ova are quellla gius sta… …
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Grafica di Ivo Kaplun
Le citazioni bibliche sono tratte da La Sacra Bibbia nella versione ufficiale a cura della Conferenza Episcopale Italiana © 2008, Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena
Maria di Giacomo, Maria di Giovanni, Maria di Barnaba, Maria di Giuda, Maria di Marco, Maria di Matteo, Maria di Simone, Maria di Andrea, Maria di Giuseppe, Maria al lavatoio.
PAOLINE Editoriale Libri © FIGLIE DI SAN PAOLO, 2009 Via Francesco Albani, 21 - 20149 Milano www.paoline.it edlibri.mi@paoline.it Distribuzione: Diffusione San Paolo s.r.l. Corso Regina Margherita, 2 - 10153 Torino Stampa: L.E.G.O. S.p.A. - Lavis (TN) - 2009
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Il piccolo angelo Gabriele se ne andava tutto orgoglioso per le zone semi-desertiche della Palestina. Era stata veramente una cosa inaspettata, la chiamata di Dio. Proprio a lui, chissà perché, era stato affidato un incarico così importante: annunciare a una giovane che sarebbe divenuta la madre del Figlio di Dio, se solo lei avesse detto di sì. – Il compito è molto facile – si disse l’angelo sorridendo tra sé, era ovvio che la ragazza avrebbe subito accettato il grande onore. L’unico piccolo problema, pensò con disappunto, era quello di trovare la fortunata ragazza. Si rammaricò di non avere seguito il consiglio degli angeli più esperti. – Va’ subito dalla fanciulla, trasportato direttamente dentro casa sua così, come noi angeli sappiamo fare. Appari a lei nelle tue vesti migliori e, con modo garbato, portale la lieta proposta. Lei acconsentirà subito, felice, e tu in breve tempo avrai portato a termine la missione che Dio stesso ti ha affidato – gli aveva suggerito l’arcangelo Michele.
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Tutto sarebbe stato più facile se lui, angelo imprudente, non avesse voluto cogliere l’occasione, unendo l’utile al dilettevole, per fare anche un breve giro turistico sulla terra. Aveva perciò deciso di non usare una delle solite apparizioni da angelo, con tanto di ali brillanti, vestiti lucenti e aura di luce, che avrebbero anche potuto mettere a disagio la fanciulla, ma di presentarsi con gentilezza, come un ragazzo qualsiasi, usando ali e aureola solo alla fine, se proprio ce ne fosse stato bisogno. Aveva però commesso un piccolo errore: sapeva che la ragazza viveva a Nazaret e che si chiamava Maria, si era anche procurato una piccola mappa del paese e aveva cerchiato in rosso la casa in cui abitava, ma poi, sbadato com’era, al momento di partire se l’era dimenticata lassù, in cielo, e ora non aveva certo il tempo di tornare indietro a prenderla. Forse era giustificata la perplessità dimostrata da alcuni angeli più anziani sulla scelta che Dio aveva fatto per il messaggero, ritenuto un po’ troppo giovane e inesperto, pensò Gabriele posando, passo dopo passo, i piedi nudi sulla terra asciutta. Ma lui era un inguaribile ottimista. – Tutto andrà bene! – si disse – Che ci vorrà mai per trovare in un paesino così una giovinetta di nome Maria! Non so chi sia, né dove abiti, ma quando la vedrò la riconoscerò subito, ne sono certo.
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In lontananza già si intravedeva Nazaret, con le sue case bianche, splendenti sotto il sole tiepido della mattina. – Sono passate le otto. La giovane Maria sarà sveglia e già al lavoro – disse il piccolo angelo e si affrettò verso il paese.
In fondo, al lavatoio, una ragazza indaffarata lavava i panni, cantando. L’angelo si guardò in giro, poi si diresse verso un uomo alto, dall’aria allampanata, che rigirava un bastoncino tra i denti e teneva un asino legato alla corda. – Buongiorno, buon uomo. Pace a te – gli disse. – Sei qui del paese? – Sì. Abito qui vicino, e tu chi sei, ragazzo, e da dove vieni? – chiese l’uomo guardando l’angelo dall’alto in basso. – Vengo da molto lontano, sono venuto per trovare una persona… una donna. È molto importante, per me.
Giunto a Nazaret, Gabriele si diresse subito nella piazza del mercato, guidato dal vociare dei venditori e dai versi dei loro animali. C’era tanta gente, per lo più contadini che stavano finendo di esporre i loro ortaggi, portati dalla campagna, qualcuno con due o tre capretti da vendere, un ragazzo con un agnellino.
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– Ah, una parente. E chi è che stai cercando? Io conosco tutti, sono nato qui! – So che vive a Nazaret e che si chiama Maria. Non penso dovrebbe essere difficile trovarla, il paese è piuttosto piccolo. L’uomo rise divertito e spiegò: – Caro forestiero, ma dove sei vissuto finora? Non solo a Nazaret, ma in tutta la Palestina Maria è un nome molto comune. Qui come altrove buona parte delle donne si chiamano Maria! Vediamo un po’ – proseguì quel signore divertito –, com’è quella che stai cercando? Alta o bassa? Giovane o vecchia? Bella o brutta? Ricca o povera? Qui di Marie ce ne sono per tutti i gusti! Vedi laggiù? Anche quella che sta cantando al lavatoio si chiama Maria. Se la donna che cerchi è tua parente dovresti sapere più o meno che aspetto ha. Sai come si chiama suo marito o suo padre? L’angelo era un po’ disorientato, ma il suo inguaribile ottimismo ancora lo sosteneva e rispose: – Sto cercando una ragazza, sicuramente una bella ragazza... immagino. È giovane e non ha marito. Altro non so dirti. L’uomo iniziò a riflettere. Quel ragazzino gli stava simpatico e voleva aiutarlo. Era un po’ magro e indossava una tunichetta azzurra e una sciarpa polverosa: sicuramente era rimasto orfano e stava cercando una zia o una cugina, lì a Nazaret.
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Dopo essersi grattato la testa e averci pensato un bel po’, si tolse il bastoncino dalla bocca e lo mise nella tasca della tunica, poi disse: – Senti ragazzo, se escludiamo tutte le donne vecchie del paese e tutte le giovani già sposate… quella che cerchi non è maritata, non è vero? – chiese per conferma, e il ragazzo annuì. – Se dunque escludiamo le vecchie e le sposate – riprese – di Marie ne restano una decina: Maria di Giovanni, Maria di Barnaba, Maria di Giuda, Maria di Marco, Maria di Matteo, Maria di Simone, Maria di Andrea, Maria di Giuseppe e, ovviamente, la figlia del mio padrone, Maria di Giacomo – concluse l’uomo. – Beh, tutto sommato non sono poi molte – osservò l’angelo con un sorriso. – E che mi sai dire di queste fanciulle? La mia Maria sicuramente sarà una ragazza di buona famiglia… – Se è così non puoi sbagliare: quella che cerchi è la figlia del mio padrone, Maria di Giacomo. È una donna nobile, bella, ricca. Abita in quel grande palazzo laggiù, al limite della piazza. Se non dovessi vendere l’asino, ti accompagnerei io. – Non ti preoccupare, brav’uomo. Se la ragazza che cerco è lei, metterò anche una buona parola per te. Ti saluto Bartolomeo – disse il ragazzo col cuore più leggero. Ormai la sua missione stava per concludersi. L’uomo guardò incerto l’angelo. – Come fa a sapere il mio nome? – si chiese grattandosi la testa. Poi alzò le spalle, si frugò in tasca, ne estrasse il bastoncino e se lo rimise in bocca.
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Gabriele, alzati gli occhi verso il grande palazzo, esclamò soddisfatto: – Certamente abita qui la futura madre del mio Signore. Eh sì, il figlio di Dio verrà alla luce in una bella casa e sarà un uomo potente. Toccò la porta e l’uscio, come per magia, si aprì. Inosservato attraversò il palazzo e ne ammirò le stanze. Poi passò in un giardino rigoglioso nel quale una fanciulla, sontuosamente vestita, stava passeggiando. – Ti saluto, Maria – le disse in tono dolce. La ragazza lo guardò e con aria seccata rispose: – Che ci fai qui, straccione? I pezzenti come te non sono ammessi nella mia casa e nel mio giardino. La gente come te non può stare in una casa per bene. Torna nel porcile! Ti farò buttare fuori dai miei servi. Poi la ragazza si mise a urlare: – Venite, presto, c’è un ladro, vuole derubarmi. Presto, cacciatelo via! Gabriele scappò lontano: certamente non era quella la Maria che stava cercando. La madre di Dio non poteva essere maleducata e dal cuore duro. Alzò le spalle e tornò nella piazza alla ricerca di Maria, quella giusta!
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Aurora Magni – LE DIECI MARIE
Aurora Magni
L’angelo Gabriele deve fare un importante annuncio a Maria di Nazaret, ma ha perso le indicazioni per arrivare a casa sua.
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