CELEBRAZIONE 1
Canto: È LA MUSICA DI FESTA (vedi II cop.)
Su YouTube: Tutorial, coreografia, ballo, Paoline.
IN CORDATA CON GESÙ!
Predisporre: il cartellone con il disegno ingrandito al centro della sala; penne, matite colorate e cartoncini con cornici a forma di corda, sufficienti per tutti; spago e corda.
Introduzione. UNA META STUPENDA! Iniziamo con gioia l’anno catechistico: è come salire insieme in cordata verso mete sempre più belle e affascinanti. Quando si cammina in montagna, soprattutto quando ci sono da affrontare punti particolarmente impegnativi, è fondamentale salire in cordata: «gli scalatori» sono uniti a una corda con i loro moschettoni e, alla testa, c’è lo scalatore più esperto sul quale tutti fanno affidamento.
È questa una bella immagine per raffigurare il cammino del nuovo anno che in traprendiamo come «Pellegrini di speranza» verso il Giubileo. La meta è impegna tiva: siamo chiamati ad assomigliare sempre più a Gesù e a dare il meglio di noi stessi. Si tratta di un cammino importante, che può dare frutto solo se lo vivremo in cordata, legati a Colui di cui ci fidiamo veramente: niente meno che Gesù stesso! Mettiamoci in cammino, perciò, senza paura: seguendo Gesù con coraggio, potre mo raggiungere mete insperate!
GESTO. Ogni ragazzo stringe la mano o abbraccia ogni altro com pagno del gruppo, come segno di accoglienza e di amicizia, e come modo concreto per iniziare il cammino del nuovo anno. Se ci sono nuovi amici nel gruppo, oppure è la prima volta che il gruppo si incontra, possono presentarsi gli uni gli altri, dicendo il proprio nome.
ACCOGLIAMO LA PAROLA DI GESÙ ALLELUIA
Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni Gesù andò sul monte a pregare, e passò la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, che chiamò anche Pietro, e suo fratello Andrea; Giacomo e Giovanni; Filippo e Bartolomeo; Matteo e Tommaso; Giacomo, figlio d’Alfeo, e Simone, chiamato Zelota; Giuda, figlio di Giacomo, e Giuda Iscariota, che divenne traditore (6,12-16)
Riflessione. AMICI DI GESÙ
Gesù chiama alcuni a stabilire un rapporto speciale con lui. Ne sceglie 12 con un ruolo particolare: essere gli apostoli, cioè il gruppo degli amici più fidati, con il quale condividere la bellezza e la fatica del cammino da compiere insieme. È ricordato il nome di ciascuno. Non è una osservazione casuale o banale: dai nomi si deduce che provengono da luoghi e tradizioni diverse, probabilmente con idee differenti; e, in particolare, è indicato, fra questi, il traditore.
I nomi dicono la ricchezza e la diversità, ma anche la capacità di stare insieme. Questo brano ci fa capire che tutti sono importanti, proprio perché diversi, e che c’è spazio per ognuno, anche per chi potrebbe rivelarsi «il traditore». È una cordata di amici, desiderosi di far parte di una grande nuova avventura, cui Gesù dà spazio, fiducia e una meta
Salmo 133 (A cori alterni)
1. Ecco, com’è bello e com’è dolce che i fratelli vivano insieme!
2. È come la rugiada dell’Ermon, che scende sui monti di Sion.
T. Perché là il Signore manda la benedizione, la vita per sempre. Gloria al Padre… inimpegna-com. avventu
TUTTI IN CORDATA!
SEGNO/IMPEGNO. A ogni ragazza/o si consegna un cartoncino con cornice a forma di corda, dove scrive il proprio nome, che può abbellire con una scrittura particolare o un disegno… attivando la fantasia! Ognuna/o, a turno, va ad attaccare sul cartellone il proprio cartoncino, in uno spazio predisposto. Quindi pronuncia il suo nome ad alta voce e indica la propria caratteristica/dono che intende mettere a disposizione del gruppo nel cammino dell’anno (es. metto a disposizione la mia simpatia, la mia bravura nel gioco, la capacità di suonare uno strumento musicale, ecc.). Si compone, così, «una cordata» di gruppo: tutti uniti a Gesù!
PREGHIERA CONCLUSIVA
E ora affidiamo al Signore il nuovo anno che ci aspetta con le parole che Gesù ci ha insegnato: PADRE NOSTRO (da: È la musica di festa) • Cerca su YouTube Paoline.
Preghiamo insieme
Ti ringrazio, Signore, perché non mi lasci mai solo.
Mi chiami per nome e mi fai sentire unico e prezioso ai tuoi occhi.
Aiutami a rinascere a vita nuova, a uscire dai sepolcri della paura, del dubbio, della solitudine, per abitare nella gioia della tua amicizia. Amen.
BENEDIZIONE FINALE
C. Il Signore sia con voi!
T. E con il tuo Spirito!
C. Il Padre, Dio delle vette e della speranza, che vi predilige, vi conceda di essere presenza di pace.
T. Amen!
C. Gesù Cristo, nostro Maestro e Guida, vi conduca su cammini di unità e fraternità.
T. Amen!
C. Lo Spirito Santo vi costituisca testimoni del suo amore, per essere segno della sua luce e della sua comunione per ognuno.
T. Amen!
C. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
T. Amen!
Canto: SIA BENEDETTO DIO (Ivi) (con gesti semplici ed espressivi)
GIOCHI 2
LA SFIDA DI CAMMINARE INSIEME
Camminare in cordata dà sicurezza, ma ci costringe a fare i conti con gli altri. È indispensabile saper camminare assieme, mantenere il passo, non correre troppo e nemmeno essere troppo lenti. Non è scontato camminare in cordata: occorre allenarsi e diventare abili. Le attività, che proponiamo, ci sfidano a metterci in gioco per condividere sempre più il cammino con gli altri!
1. ATTIVITÀ: EQUILIBRISTA SUL FILO
Obiettivo. Imparare a fare un percorso assieme agli altri. Sarà tutto più semplice e più divertente!
Materiale: una corda lunga, scotch, vassoi, bicchieri di plastica, acqua…
Svolgimento del gioco. Dividete i partecipanti in squadre. Stendete la corda per terra, formando una linea. Fissate le due estremità in modo che non si sposti.
1. I ragazzi dovranno camminare sul filo portando con sé un oggetto: un vassoio con un bicchiere di plastica, pieno d’acqua, o altro…
2. I ragazzi dovranno percorrere tutta la corda in fila indiana, oppure ognuno procede con le mani sulle spalle del compagno davanti.
Vince la squadra che completa più velocemente il percorso.
2. ATTIVITÀ: STENDINO
Obiettivo. Imparare a giocare in squadra.
Materiale: uno spago, un filo di lana robusto, o una corda fina lunga.
Svolgimento del gioco. Si dividono a gruppetti. La corda viene infilata all’interno dei vestiti indossati dai ragazzi del gruppetto, passando da una apertura all’altra. Ad esempio: la corda entra dal collo della maglietta, esce dalla manica sinistra, entra nel pantalone del compagno a fianco ed esce dalla caviglia sinistra, rientra nel collo della maglietta del ragazzo successivo e via dicendo…
Completata la preparazione si dà l’avvio al gioco: i ragazzi dovranno riavvolgere la corda il più velocemente possibile facendola passare dall’uno all’altro.
Vince la squadra che completa l’operazione più velocemente.
3. ATTIVITÀ: PERCORSO IN CORDATA
Obiettivo. Far crescere la sintonia nel gruppo. Materiale: una corda lunga per ogni squadra, percorso a ostacoli.
Svolgimento del gioco. I ragazzi devono tenere una mano sulla corda senza mai staccarla. Tutto il gruppo affronterà un percorso a ostacoli sempre rimanendo uniti in cordata.
Raggiunta la meta i ragazzi cambieranno posizione all’interno della cordata; dovranno, poi, rifare il percorso a ritroso fino ad arrivare al punto di partenza.
Vince il gioco la squadra che completa il percorso in meno tempo. Si possono organizzare più prove magari con percorsi progressivamente più difficili.
4. ATTIVITÀ: GIOCHI CON LA CORDA
Spazio alla fantasia per fare i classici giochi di salto o di abilità con la corda. Usare la corda per giocare ha un indubbio vantaggio: nessuno può giocare da solo, ma c’è sempre bisogno di qualcun altro che tiene la corda, la fa girare oppure decide di saltare.
Canto: SENTO LA GIOIA (Ivi)
Su YouTube: Tutorial, coreografia, ballo, Paoline.
AGAPE FRATERNA. Al termine dei giochi i ragazzi sono invitati a raccontare come hanno vissuto la festa nei due momenti. Quale esperienza li ha coinvolti di più e perché.
A conclusione si condivide la merenda: i genitori offrono spuntini, dolci e qualche bibita. Durante la condivisione si dedica uno spazio alla premiazione delle squadre vincitrici, donando libri interessanti per loro.