Gesù è risorto Egli è vivo in mezzo a noi!
VITA CHE RISORGE
Francesco ButtazzoC’è gioia vera che invade il nostro cuore, c’è pace vera che viene dal Signore, perché il tesoro che custodiamo in noi, fragili vasi, è dono della sua bontà.
Quando soffriamo del mondo l’oppressione, noi siamo forti nel nome del Signore. Se pur sconvolti, non siamo disperati, per la potenza che viene da Dio e non da noi. Cristo è la via per la vita vera, è bellezza nell'umanità. Cristo è nostra Pasqua, vita che risorge dalla morte, è gioia vera in noi.
In noi dimora lo Spirito di Dio che ci trasforma a immagine di Cristo. Figli nel Figlio, viviamo la sua vita e siamo eredi della salvezza di Gesù. Lui è risorto e vive in mezzo a noi; lui è il Signore: ci donerà la vita. Come una sposa splendente di bellezza, nel regno suo, sarà la nostra umanità. Rit.
Jacopo di Cione, Risurrezione, Tempera su tavola, cm 96×49, 1370-1371, National Gallery, Londra
Aa.vv.
SONO RISORTO E SONO CON TE
Canti per il Tempo di Pasqua
Paoline, Roma, Cd € 15,00 Fascicolo con testi e spartiti - pp. 52 - € 14,00
I brani di F. Baggio, F. Buttazzo, P. Dargenio e D. Ricci esprimono musicalmente il clima di esultanza per Gesù risorto e la luminosità, la speranza, la vita. Adatti alle assemblee liturgiche di tutti i fedeli, si possono proporre per animare la Messa di Pasqua e le celebrazioni del Tempo pasquale.
UNO SGUARDO NUOVO
Carissimi catechisti e catechiste, all’inizio del mese di aprile ci troviamo immersi nel Tempo pasquale, in pieno clima di vita e di risurrezione. Abbiamo appena cantato e pro clamato, pieni di stupore e di gioia: «Gesù è risorto! Alleluia!» e noi risorgia mo con lui! Quale meraviglia, quale dono di Dio Padre per noi: egli ha offerto il suo Figlio che, con la sua morte e risurrezione, ha innestato un dinamismo di vita e di amore in noi, nel mondo e nella storia!
Gesù, con la forza del suo Spirito, ci trasforma profondamente, sciogliendo i nostri blocchi, liberandoci dai meccanismi di morte, di chiusura e di peccato. La sua opera non è un maquillage esteriore, ma è innesto di vita nuova e di luce nella radice della nostra persona, fino a sconvolgerci dentro, perché attratti da lui e spinti ad assumere una modalità nuova di essere e di relazionarci.
Siamo chiamati non a fare grandi cose, ma ad affidarci, per lasciare agire il Signore in noi, cioè per lasciarci agire da lui, ponendoci in ascolto della sua Parola e nutrendoci del suo Corpo. Ed egli compirà meraviglie in noi e attraverso di noi! In questo affidamento e nella consapevolezza della nostra piccolezza, ci ritroveremo, per sua grazia, con un cuore nuovo e uno sguardo nuovo.
Uno sguardo luminoso capace di andare oltre: oltre gli sbagli di chi ci vive accanto, oltre i limiti di chi incontriamo, oltre le aggressività e le ostilità… Uno sguardo penetrante che vede l’altro come figlio o figlia di Dio, da lui amati, e che Gesù desidera colmare della sua tenerezza, per condurli fra i suoi eletti e donare gioia piena. Sintonizzati con la Trinità, trasformati dal Risorto, potremo vedere con lo sguardo di Dio, che cerca i suoi figli, mai per rimproverarli o condannarli, ma per salvarli. «Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» (Gv 10,10); «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi» (Gv 15,9), ci dice Gesù.
In tale ambito di vita e di amore ci introducono: gli itinerari sulla ri-nascita in Gesù (pp. 8-23); il percorso per il Tempo pasquale, che ci orienta a vivere la presenza del Risorto come Chiesa e come famiglie (pp. 26-31); la musica e il canto, linguaggi per glorificare il Signore e vivere intensamente le celebrazioni liturgiche (pp. 32-33); il silenzio nella preghiera, «quale realtà dinamica, vitale, in grado di sorprenderci e di aprire il cuore alle emozioni più profonde» (pp. 42-43). Il Dossier, inoltre, sul coraggio e sui valori autentici interpella i ragazzi, perché vivano con entusiasmo la loro giovinezza. Ai bambini e ai ragazzi occorre rivolgere uno sguardo, non solo di affetto e di stima, ma generativo nello Spirito, che attivi in loro i talenti e i dinamismi di vita, così da crescere in maturità e sapienza, per una piena realizzazione.
In questo mese celebriamo la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni (il 21) su «Creare casa»: tema che evidenzia l’invito di papa Francesco a stabilire legami e a creare ambienti adeguati dove sperimentare una nuova nascita (CV 217); ricordiamo la nascita del beato Don Giacomo Alberione (il 4) e la sua beatificazione (il 27) (p. 46).
Con gioia e dinamicità viviamo questo mese, coltivando il silenzio, l’amore e la pace, in comunione con il Risorto. Buon Tempo di Pasqua con occhi e cuore nuovi!
Proprietà: Istituto Pia Società Figlie di San Paolo
Direttrice responsabile: M. Rosaria Attanasio
Consiglio di redazione: A.T. Borrelli, G. Collesei, B. Corsano, T. Lasconi, E. Salvatore, M. Tassielli
Progetto grafico e impaginazione: Clara Esposito
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Foto Catechisti parrocchiali: F. Zubani, pp. 5, 8, 9, 11, 23, 24-29; Image Creator, p. 10; ArtMari/Shutterstock.com. p. 12; Grekov's/Shutt.com, p. 14; Africa Studio/Shutt.com, p. 17; Svetlana Vorotniak/Shutt.com, p. 19; Dibustock/Shutt.com, p. 23; sr-art studio - Evoke City - Vladimir Batishchev/ Shutt.com, pp. 32-33; B. Lopez, pp. 34, 36, 38, 40; PopTika/Shutt.com, pp. 42-43; Studio Romantic/Shutt.com, pp. 44-45; ViDI Studio/Shutt.com, III cop.; Roman Samborskyi/Shutt.com, IV cop.
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Foto Dossier: Ground Picture/Shutt.com, p. 7; Parilov - CL STOCK - Rawpixel. com/Shutt.com, pp. 12-13; B. Lopez, p. 15.
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7 Aprile 2024
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PERCORSO DI APRILE
La notizia più sconvolgente della storia, cioè la risurrezione di Gesù, è silenziata. Non è facile abbandonare le logiche di morte per entrare nella vita nuova, in cui tale risurrezione ci immette (I ragazzi nel Vangelo).
I ragazzi di ieri: «Nel sepolcro ad aspettare c’ero io, un angelo giovinetto… Dissi alle donne che il Messia non era più lì, ma vivo per le strade del mondo. E attendeva i discepoli in Galilea, per un nuovo inizio di vita». I ragazzi di oggi: «Credo che gli angeli sono speciali, pronti a ricordarci di alzare lo sguardo…! Che annuncio il tuo! Desidero aiutarti a diffondere questa Bella Notizia: Cristo, nostra Pasqua, è risorto! Alleluia!» (Affàcciati alla vita con Gesù…).
Il catechista non deve solo annunciare la rinascita che Gesù risorto opera nel credente, ma il suo volto, il suo corpo, le sue parole… devono essere segni di rinascita e di vita nuova (Per voi catechisti);
L’attività (il presepe pasquale) e la celebrazione dispongono a sperimentare la luce e la vita nuova che Gesù, risorto dalla morte, ci dona (Celebrare la vita in famiglia); l’itinerario per i genitori conduce, con dinamiche, a lasciarsi interpellare dalla passione, morte e risurrezione di Gesù, per rinascere a vita nuova con lui e grazie a lui;
per i bambini orienta, tramite attività, a vivere la risurrezione di Gesù, a ringraziare per il dono della vita nuova, ad essere testimoni gioiosi del Vangelo;
per i ragazzi conduce, con dinamiche, a stupirsi per l’evento della Pasqua, in cui la morte si trasforma in vita e a credere in Gesù risorto, segno di vita nuova; per i piccoli fa sperimentare, attraverso un manufatto e l’esperienza concreta della luce, la bellezza della risurrezione di Gesù che, Vivente, rimane sempre con noi.
Colora il disegno: «È risorto, non è qui!».
Sussidi: percorso, in sette tappe, sulla primitiva comunità cristiana, dopo la risurrezione di Gesù, per vivere l’amore e la comunione che la caratterizzano.
Gesti e parole della fede presenta il canto e la musica, che favoriscono la partecipazione alla liturgia.
Gli altri contributi focalizzano: presenza del male nel mondo, narrazione, catechista «baci e abbracci»; Vangelo della domenica, con riflessioni, giochi, dinamiche, preghiere; Giubileo 2025: il silenzio nella preghiera; superare i conflitti con la misericordia; dalle parrocchie: Natale e presepi; vocazione catechistica paolina.
È LA TUA LUCE PIÙ FORTE DEL BUIO
Canto: MA CHE GIOIA (G. e G. Tittarelli, È la musica di festa, Paoline) OBIETTIVO. Comunicare ai nostri bambini (3-5 anni), attraverso l’esperienza concreta della luce, la bellezza della risurrezione di Gesù che, Vivente, rimane sempre con noi. Catechiste/i o insegnanti adattano la proposta agli incontri di gruppo.
TI RACCONTO UNA STORIA
Quel giorno al sepolcro quanta tristezza, quanto silenzio e quanta solitudine. Le due Marie e Salome con il loro olio profumato avevano un solo pensiero: chi ci aiuterà a spostare la grande pietra del sepolcro di Gesù? Appena arrivano: grande stupore! La pietra è già spostata…, entrano e un giovane, lì seduto, annuncia loro: Gesù non è qui, è risorto! Comincia la loro corsa; lacrime, paura, gioia…, avevano bisogno di gridarlo a tutti: il nostro amico Gesù è risorto!
Mamma. Tu ti spaventi quando c’è buio e non vuoi rimanere da solo. Cosa ti fa paura?
Ascoltiamo il bambino.
Papà e io siamo sempre con te, pronti ad aiutarti. Ma la notizia più bella è che Qualcuno ha vinto il buio, la notte… e ci ha donato la sua luce. È Gesù, che, ucciso, è risorto dalla morte e ora sta sempre con noi, con te! Che bello!
Papà. Anche se quasi tutti l’hanno rinnegato, gli hanno voltato le spalle, l’hanno abbandonato e, infine, l’hanno ucciso, Gesù fa una cosa bellissima: perdona a tutti e ci dona il suo amore! Non solo, ma risorgendo dalla morte, rimane con noi e lo fa con ciò che abbiamo di più bello: con la luce, che piace an-
che a te, vero? È una luce più grande di quella del sole, è una luce che ci fa vedere il bene e ci fa amare gli altri.
INSIEME CON MAMMA E PAPÀ
Parliamo al bambino di diverse «risurrezioni»: si fa risorgere dalla tristezza quando aiutiamo una persona scontenta, risorgiamo da una dipendenza quando la vinciamo… Si fa risorgere il nostro bambino da un dispiacere, dandogli un abbraccio (abbracciarlo). Far capire al nostro piccolo che la risurrezione passa attraverso la vita concreta e dà nuova vita. Adesso ascoltiamo e guardiamo il video, che racconta la Pasqua di Gesù con la sua risurrezione (cerca su YouTube: La Pasqua di Gesù raccontata ai bambini - Irene) e leggiamo il racconto delle donne che vanno al sepolcro, ma trovano una grande sorpresa: Marco 16,1-8
PreghiAMO
Gesù, che bello: tu sei risorto dalla morte per donarci la vita e la luce! Mi piace la luce, illumi nami sempre, specialmente quando ho paura e nei momenti di difficoltà. Proteggi mamma, papà e tutti i miei parenti, e donaci la grazia di essere felici con te. Amen.
Canto: GESÙ È RISORTO (C. Scotti GallettaF. Zulian - D. Cologgi, Piccola storia di Gesù Paoline)
SperimentiAMO
Facciamo un’attività per spiegare che la risurrezione passa attraverso la chiarezza della luce. Prendiamo una piccola scatola con un coperchio e attacchiamo su un lato interno una foto del bambino. Nella parte superiore ricaviamo una piccola apertura della grandezza di una torcia tascabile e posizioniamola sopra, dal lato frontale della fotografia; facciamo un piccolo foro sufficiente per far vedere dentro. Naturalmente essendo buio i bambini non vedranno nulla, ma se posizioniamo la torcia accesa dall’alto… potranno vedere la loro foto. Ecco cosa significa aver bisogno della luce della risurrezione, per riuscire a vedere.
FACCIAMO ARTE ASSIEME A GESÙ
RISORTO PER AMORE
Un semplice pop-up che stupirà i nostri bambini.
Didascalia. Ingrandisci e fotocopia il disegno, scontorna il rettangolo, ritaglia il personaggio con il supporto, piega le alette e incollale sulla linea predisposta. Chiudi…, apri… e comunica al bambino che Gesù risorge per amore.
«CHIESA, CHI SEI?»
PERCORSO PER IL TEMPO PASQUALE
Spesso si parla della Chiesa come realtà umana, solo in dimensione sociologica, quale aggregato di persone che hanno in comune una religione o una fede. Meno frequentemente se ne evidenzia il mistero, annunciato nell’Antico Testamento e manifestato nel Nuovo.
Per riscoprire il volto della Chiesa, offriamo un percorso, in sette tappe, da vivere con i ragaz zi e/o le famiglie, o nella comunità parrocchiale, sulla vita della primitiva comunità cristiana negli Atti degli Apostoli, dopo la risurrezione di Gesù.
Ci guiderà la prima lettura di ogni domenica (Anno B), da quella «in Albis» (II di Pasqua) a quella di Pentecoste. Il percorso si può proporre anche come novena di Pentecoste; o per una catechesi ai cresimandi.
Il poster si ingrandisce, si fotocopia e si incolla su cartoncino; se si ritiene opportuno, si ritagliano le diverse scene e si inseriscono progressivamente in ogni tappa, così come è indicato, fino a ricomporre il percorso completo.
Ogni tappa è caratterizzata da un tassello del mosaico, da un simbolo e da un impegno per sentirci e vivere come Chiesa.
Canti: Aa.vv., PASQUA CON GESÙ, Paoline
1. IL TASSELLO DELLA COMUNIONE
«Un cuor solo e un’anima sola…» (At 4,32-35)
Si inserisce il primo tassello sul cartoncino-poster da ricomporre.
La comunità dei seguaci di Gesù a Gerusalemme vive in uno stato di comunione di intenti (cuore) e di pensieri (ani ma), condividendo anche le cose materiali perché nessuno manchi di nulla. Tale stile di vita nuovo è testimonianza della presenza del Risorto in mezzo a coloro che credono in lui.
SIMBOLO. Un melograno, fatto di tanti chicchi: un bambino lo pone sul tavolo, al centro del gruppo.
IMPEGNO. Condivisione con i compagni di catechesi o di oratorio dei propri sentimenti, di pensieri e anche di doni da offrire a chi ne ha bisogno.
La comunità cristiana vive la bellezza della presenza del Risorto 1
PREGHIERA. Signore Gesù, solo tu, che ci comunichi la vita nuova, puoi trasformarci da «individui separati» in persone che si sentono una cosa sola e vivono come comunità. Amen.
2. IL TASSELLO DELLA GUARIGIONE
«Nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!...» (At 3,13-15.17-19)
Si inserisce il secondo tassello.
Pietro, davanti alla Porta Bella del Tempio di Gerusalemme, interpel lato dallo storpio, che chiede l’elemosina, nella sua povertà offre l’unica ricchezza che possiede: la forza di guarire che gli è data dalla potenza del nome di Gesù. Il Risorto ci vuole in piedi e in cammino dietro di lui.
SIMBOLO. Una bambina porta un cartello che reca inciso il nome di Gesù o la sigla IHS (abbreviazione del nome greco di Gesù, ᾿Ιησοῦς).
IMPEGNO. Aiuto un amico con disabilità o una persona anziana che si muove con difficoltà.
PREGHIERA. Signore Gesù, che ci precedi risorto sulle strade del mondo, fa’ che noi non rimaniamo fermi, ma siamo pronti a camminare con te, luce e speranza per ogni persona. Amen.
3. IL TASSELLO DELLA COSTRUZIONE
«Questo Gesù è la pietra… d’angolo» (At 4,8-12)
Si inserisce il terzo tassello.
Pietro, interrogato dal Sinedrio, afferma senza esitazione che Gesù è la pietra scartata dai costruttori – perché come Israele (cfr. Sal 118,22) è ritenuta non idonea –, resa, inve ce, da Dio pietra fondamentale, pietra d’angolo sulla quale costruire l’edificio della comunità cristiana.
SIMBOLO. Ogni ragazza/o porta una pietra col suo nome da unire a quella predisposta al centro con la croce.
IMPEGNO. Chiedo a Gesù di aiutarmi a costruire, in famiglia e nel gruppo, rapporti di affetto e di amicizia, fondati in lui.
PREGHIERA. Signore Gesù, che sei stato rifiutato dagli uomini e sei stato esaltato dal Padre, donaci di non pensare al nostro successo personale, ma di far crescere la fra ternità e la comunione. Amen. 2 3
4. IL TASSELLO DELLA MISSIONE
«La Chiesa… si consolidava e camminava nel timore del Signore» (At 9,26-31)
Si inserisce il quarto tassello.
Dopo la conversione di san Paolo, Barnaba lo prese con sé e lo accompagnò dagli apostoli. Superata la crisi generata dalla persecuzione, la comunità era in pace in tutta la Giudea. La compagnia (dall’alto) dello Spirito Santo e quella (dal basso) dei fratelli e delle sorelle è la forza della Chiesa di allora come di oggi, anche nell’annuncio del Vangelo.
SIMBOLO. A ogni partecipante si consegna una catena di carta o cartoncino su cui scrive i nomi di coloro che lo accompagnano nel cammino di crescita cristiana.
IMPEGNO. Ringraziamo quanti con il loro esempio ci aiutano a segui re il Signore.
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PREGHIERA. Signore Gesù, risorto e presente nella Parola e nel Pane, insegnaci a sperimentare nella comunità che si raduna la gioia profonda di essere un’unica grande famiglia. Amen.
5. IL TASSELLO DELLA ACCOGLIENZA DI TUTTI
«Dio
non fa preferenza di persone»
(At 10,25-27.34-35.44-48)
Si inserisce il quinto tassello. Pietro, dopo una visione, in cui è esortato a non fare distinzione tra cibi consentiti e non consentiti, invitato da emissari del centu rione Cornelio, si reca a casa di questi e vede discendere lo Spirito Santo su di lui, timorato di Dio, e su tutta la famiglia, e comprende che Dio vuole tutti salvi.
SIMBOLO. Viene portato un mappamondo a cui sono collegati nastri con i colori dei cinque continenti (nero, bianco, azzurro, giallo e marrone).
IMPEGNO. Mi avvicino a qualcuno che viene da un altro Paese per conoscerlo meglio, comprendere la sua storia e le sue tradizio ni, e accoglierlo con rispetto.
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PREGHIERA. Gesù, tu che sei il Signore di tutti, fa’ che non emarginiamo o giudichiamo le persone per il colore della pelle, o per le loro idee e modi fare; aiutaci ad accoglierli e ad amarli così da testimoniare ad essi la bellezza del tuo amore. Amen.
indice
Coraggiosa-mente. È tempo di mettere in circolo il profumo di un’umanità genuina, distaccandosi dalla mentalità corrente, basata sul piacere, sul possesso, sul successo. Al ritmo di tre canzoni scopriremo i passi da fare: aprire gli occhi, coltivare desideri profondi…, per costruire un mondo più solidale (Musica e fede). Il film ci fa confrontare con la forza e la debolezza dei bambini, che sanno e capiscono…, conoscono la verità e la insegnano ai grandi, ma sono troppo piccoli per gestire scelte importanti (Ciak si gira). Gli schermi digitali non presentano solo rischi, ma hanno grandi potenzialità/virtù. Con i laboratori si cresce nella consapevolezza di quanti dati si consegnano all’Infosfera e si evidenziano i valori del web (Etica digitale). La fede in Gesù è per i coraggiosi, pronti ad affrontare, a fronte alta, difficoltà e sofferenze che la pratica del Vangelo comporta. Per questo occorre allenare lo spirito nelle palestre fornite di attrezzi adeguati. San Paolo li elenca: sincerità, amore fraterno, prontezza a perdonare… (cfr. Rm 12,9-21) (Bibbia nella vita). Sono da scegliere i valori quali coraggio, onestà, bontà, lealtà…, da coniugare con le virtù teologali e cardinali, come emerge dalla testimonianza di Rosario Carello (A tu per tu con…), e di Carlotta Nobile: lei sente che il cancro l’ha guarita nell’anima, regalandole «fede, fiducia, abbandono e serenità», tanto da voler dare coraggio agli altri (Testimone). Il vero grande testimone è l’Innocente crocifisso, che assume il male del mondo, offrendo serenità a chi ha fiducia in Dio (Bibbia nell’arte). E tu cosa ritieni importante nella tua vita? Verificati con il Test. Nella Celebrazione chiedi a Gesù risorto il coraggio di annunciarlo per costruire un mondo più giusto e più bello.
In ascolto dei ragazzi (12-16 anni) e attenti ai valori e disvalori della società attuale, che li segnano, si propone un itinerario di gruppo che, alla luce del Vangelo, li orienti verso una crescita integrale, a livello di corporeità, pensieri-mentalità, affetti e relazioni. L’utilizzo dei diversi linguaggi, che li coinvolge da protagonisti, rende il percorso fruibile nella catechesi, nei ritiri, nei campiscuola e a scuola.
TEMA: #cambia-menti
1. Online-Onlife 2. Ballo-sballo 3. Dentro-fuori 4. Attiva-mente 5. Con-tatto 6. Fisica-mente 7. Coraggiosa-mente 8. Grazie-prego… ROSARIO CARELLO
A tu per tu con…
Barbara CorsanoCiao Rosario, scegli 3 aggettivi per presentarti ai nostri ragazzi.
R. Curioso, attento e, aggiungerei, inconcludente (ride).
Da bambino leggevo le interviste ai grandi giornalisti e, da Guglielmo Zucconi a Enzo Biagi, non c’era nessuno, di quella generazione mitica, che non indicasse la curiosità come una dote necessaria per il giornalismo. «Io parto avvantaggiato», pensavo. Curioso, però, non vuol dire pettegolo, vuol dire cercare cosa si nasconde dietro i fenomeni, le parole, le notizie. Il secondo aggettivo, attento: perché non puoi vivere pensando solo a te, e mi piace costruire rapporti e ambienti fraterni basati su questa attenzione, spero, reciproca.
E poi inconcludente, perché la mia agenda è piena di cose che faccio e di mille in più che non riesco a fare. Questa distanza, però, tra il desiderio e la realtà, tra l’aspirazione e il possibile, è una bella scossa che aiuta a non montarsi la testa e a ricordarsi che il bilancio di fine giornata non è solo su quello che fai, ma anche su come lo fai e su come provare a fare meglio.
Sei un giornalista professionista e dal 2008 al 2014 sei stato autore e conduttore di «A Sua immagine» su Rai Uno: cosa ti ha lasciato questa esperienza? È difficile parlare di Dio?
R. Raccontando la Chiesa italiana e il Vaticano per 6 anni, non riesco a contare quante persone straordinarie, profonde, belle, arricchenti ho conosciuto. Donne, uomini, giovani, laici, religiosi e religiose, sacerdoti, missionari, famosi e non famosi. Un popolo di Dio fedele al mandato: «Vi riconosceranno da come vi amerete». Io l’ho visto questo come e lo vedo
ancora. Parlare di Dio è difficile? Significa parlare dell’uomo e del senso di vivere. Ti devi preparare, ma è come respirare.
Hai scritto I racconti di papa Francesco, 80 storie, realmente accadute, che aiutano a conoscere chi è davvero Jorge Mario Bergoglio: puoi condividere con i ragazzi chi è papa Francesco per te?
R. Un uomo chiamato da Dio, a cui vogliamo un bene infinito, che ha accettato una vocazione difficilissima e per il quale preghiamo ogni giorno. Un uomo che cammina davanti a noi, come un pastore. E che, come tutti i papi, ci insegna tanto.
Spesso sembra più facile omologarsi con la massa, senza esporsi, anche quando non si è d’accordo: perché è importante invece ri-scoprire e scegliere i valori come coraggio, onestà, bontà, lealtà, autenticità?
R. Perché questi 5 valori sono il segreto della felicità. Non ci credete, ragazzi? Pensate al loro contrario: paura, disonestà, malvagità, infedeltà, doppiezza. Si vive meglio praticando questi?
Quale consiglio daresti ai nostri ragazzi perché vivano la loro vita «da protagonisti», anche se dovesse essere una strada in salita?
R. Approfondite, con i vostri catechisti, il tema delle virtù (teologali e cardinali) e dei vizi capitali. La riflessione, che è iniziata con i Padri del deserto e che arriva fino ad oggi, è un tesoro spirituale fondamentale per capire la vita.
VALORI CHE «VALGONO»
Test
Maria Teresa Panico mt.pan@iol.itCosa ritieni importante nella tua vita? Quali sono i tuoi punti di riferimento essenziali per migliorare i tuoi rapporti con gli altri: i familiari, gli amici…? Qual è la tua scala di valori?
Essere sinceri:
a. è uno stile di vita.
b. non sempre aiuta.
c. è un ostacolo.
Una sfida:
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Maschera:
a. di bellezza.
b. che nasconde il viso.
c. di carnevale.
Raccontare:
a. una storia.
b. una notizia.
c. un pettegolezzo.
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a. è da accettare sempre.
b. si vince.
c. ti fa superare le paure.
Gli errori:
a. sono da evitare.
Condividere:
a. un’immagine.
b. un’esperienza.
c. un sentimento.
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b. ti aiutano a capire e a fare bene.
c. ti lasciano l’amaro in bocca.
da 9 a 14 punti:
NUOVI PASSI
Scegliere, decidere, superare la convenienza e il proprio egoismo sono i passi necessari per uscire dal guscio che ti sei costruito, per pigrizia e per comodità. La persona buona, vera, sincera non è buonista, ma è forte nel volere il bene dell’altro e procede, con gioia, lungo il cammino, oltre le difficoltà e gli ostacoli.
La speranza:
a. ti accompagna ogni giorno.
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b. è facile da smarrire…
c. è l’ultima a morire!
da 15 a 21 punti:
LA FORZA DEI VALORI
È «un lavoro faticoso» essere fedeli ai propri valori; spesso l’indolenza e la voglia di sentirsi accettati prendono il sopravvento. Eppure quando trovi in te la forza e il coraggio, dal tuo essere traspaiono verità, amore, bontà, che suscitano e costruiscono il bene, e portano frutti di vita nel cuore di chi ti sta accanto.
Alla ricerca:
a. di un futuro splendente.
b. di se stessi.
c. del successo.
Tendere la mano è segno di…
a. debolezza.
b. coraggio.
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c. amore per il prossimo.
da 22 a 27 punti:
AL DI LÀ DELLE APPARENZE
Scegli il tuo stile, non adotti comportamenti forzati per adeguarti ai modelli che la società ti propone. In genere metti al primo posto la giustizia, la verità, la lealtà, la dignità tua e del prossimo, la gratitudine per l’amore che ti è stato donato. Non è sempre facile, ma il tuo obiettivo è essere vero e portare frutti di bontà
IL CORAGGIO DI ANNUNCIARE
Celebrazione
Francesca Langella fransua80@libero.it
Si prepara l’angolo della preghiera: Bibbia aperta e lampada accesa. Ci si dispone in cerchio e si mette al centro un cestino con i santi e i testimoni.
Canto: VIENI, SANTO SPIRITO DI DIO (F. Baggio - D. Scarpa, Vieni soffio di Dio, Paoline) cerca su YouTube.
Preghiera. Signore Gesù, donaci, nel tuo Spirito, una vita appassionata e appassionante, capace di coinvolgere, riscaldare, dare speranza e coraggio ai nostri amici, alle persone che incontriamo, ai ragazzi che soffrono noia, delusione e paura. Cercare te, che sei la felicità promessa dal Padre, e scoprire che sei sempre con noi, tutti i giorni, fino alla fine del mondo, ci riempie di gioia. Grazie, Gesù, perché questa gioia ci permette di annunciare con coraggio il tuo Regno. Amen. Catechista. Il Signore risorto affida ai suoi apostoli e a noi, oggi, la sua missione. È una responsabilità grande che richiede coraggio. Questa forza interiore ha a che fare con il cuore: si ha coraggio se si ama, se le azioni sono dettate dal cuore. Il dubbio, la paura, l’insicurezza frenano la fiducia e l’intraprendenza di essere testimoni e di annunciare la Buona Notizia del Vangelo. Il coraggio è dono dello Spirito Santo, non è quello dei supereroi con superpoteri, di chi si ritiene il primo, il più potente…; ma è di chi si affida al Signore, di chi si sente amato da lui e vive con speranza il presente.
IN ASCOLTO DELLA PAROLA: Mt 28,16-20
1 Ragazzo. Signore, è difficile, oggi, avere il coraggio di annunciare i messaggi belli; spesso ci lasciamo abbattere dalle brutte notizie e sembra che tutto vada male.
2 Ragazzo. Signore, noi siamo chiamati a proclamare con coraggio, con gioia, con fiducia il tuo amore: questa è la Bella Notizia che tutto il mondo deve conoscere.
3 Ragazzo. Signore, rendici coraggiosi, pronti a dire la verità, a difendere dalle ingiustizie, a metterci dalla parte dei piccoli, degli indifesi; aiutaci a costruire un mondo più giusto e più bello. Catechista. Il Signore risorto invia i discepoli, dubbiosi e insicuri, ad annunciare a tutti la gioia e l’amore che hanno sperimentato stando con Gesù. Il coraggio scaturisce dalla certezza che il Signore è sempre con loro, tutti i giorni, fino alla fine del mondo, che li sostiene per attraversare anche i momenti più difficili. Gesù manda pure noi come testimoni credibili e coraggiosi per comunicarlo in ogni situazione.
Gesto. Ciascun ragazzo riceve il nome/foto di un testimone o di un santo che ha avuto il coraggio di annunciare il Vangelo e di attuarlo attraverso scelte di bene e di pace (es. Rosario Livatino, suor Dorothy Stang, don Pino Puglisi, Paolo Borsellino, Dorothy Day, card. Van Thuan, Chiara Luce, Carlo Acutis…).
Preghiera. Signore Gesù, crediamo nella tua missione! Nella missione che annuncia te e il tuo Vangelo. Crediamo nella missione della Chiesa. Crediamo nella missione che sta dalla parte dei poveri e ha il coraggio di denunciare gli abusi dei potenti della terra. Crediamo nella missione che è solidarietà e scambio reciproco. Crediamo nella missione che coinvolge la nostra esperienza umana e cristiana. Crediamo nella missione che annuncia la vita, propone la speranza, conforta chi è abbandonato ed escluso. Signore, donaci ogni giorno il coraggio di vivere la tua missione! Amen.
Canto: ANNUNCEREMO CHE TU SEI VERITÀ (P. Auricchio, in: La messe è molta, Paoline) cerca su YouTube: ballo, Pregaudio Puntogiovane.