D O S S I E R
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Libera lo stupore
Inserto da e staccar
Anno 2016-2017
Ragazzi &
Dintorni
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Dicembre
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Ragazzi & dintorni
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Quale stupore si può vivere e comunicare, oggi, in una società che produce noia, perché orienta verso il divertimento, spingendo all’«eccesso»? Si è alzata la soglia per provare emozioni e stupore (Attualità). Eppure non mancano «meraviglie» attorno a noi… Lo stupore è essenziale per conoscere, desiderare, amare (Focus). È importante che i ragazzi si accorgano di quanto è bello il mondo, per attivare un modo nuovo di guardare la realtà (Musica e fede). Con il film si è condotti a uscire da un’esistenza annoiata e ripetitiva, per apprezzare la vita, le persone, le cose (Ciak si gira), e lasciarsi incantare da natura, stelle, colori, anche trasfigurati dalla pittura (Arte ed emozioni). Per stimolare lo stupore, occorre un atteggiamento da esploratore, che osservi i particolari, con sguardo vigile, presente e consapevole… (EducAzione). C’è anche uno stupore che deriva da fatti e atteggiamenti negativi, quali lo scetticismo, l’incredulità…, come l’ha vissuto Gesù. Ma Gesù è un uomo di stupore, che stupisce gli altri (Bibbia nella vita). La meraviglia, poi, suscitata dalla rete spinge alla ricerca nel web, perché i ragazzi individuino cosa li stupisce di più, e quali sentimenti ne derivano (In rete). Un grande scienziato, da cui lasciarci ispirare, è Enrico Medi, che ha «raccolto nel suo sguardo» la grandezza dei cieli e lo splendore della terra (Testimoni). Ci si può verificare, ora, per cogliere se si è capaci di vibrare e meravigliarsi (Test). Nella Celebrazione accogliamo Gesù che nasce, per condividere lo stupore e trasformarlo in gioia.
SOMMARIO
Focus
«Apri gli occhi: che meraviglia!» - B. Corsano
EducAzione
Suscitare stupore - Luigi Russo
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Bibbia nella vita Lo stupore pervade il Vangelo - Tonino Lasconi
Attualità In rete Musica e fede Ciak, si gira
Celebrazione Testimoni
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La meraviglia: il carburante contro la noia - F. Negri Stupirsi… e poi? - Dalia Mariniello
Meraviglioso! - Mariangela Tassielli
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Non mi stupisco… e ricomincio da capo - A. Anile . . . »
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Intenso stupore - Maria Teresa Panico . . . . . . . . . . . . . . . . . . »
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Arte ed emozioni Davanti a un paesaggio notturno… Fausto Negri Test
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Lo stupore della tua venuta - Dalia Mariniello . . . . . . . . . » Enrico Medi - Biancarosa Magliano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . »
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RAGAZZI & DINTORNI - La forza delle emozioni è intensa e dirompente nei ragazzi dai
12 ai 16 anni, tanto più oggi. Questo percorso, pedagogico-evangelico, di educazione delle emozioni mira a favorire una formazione umano-cristiana integrale; a sviluppare sentimenti positivi e costruttivi; ad accogliere Gesù e a comunicarlo con gioia. L’utilizzo di tutti i linguaggi rende l’itinerario fruibile nella catechesi, in campiscuola, ritiri e a scuola.
Tema: I colori delle emozioni Sprigiona le emozioni - Vivi la gioia - Libera lo stupore Ascolta la tristezza - Attiva la speranza - Trasforma la paura Gestisci la rabbia - Accendi l’amore
Catechisti parrocchiali / Ragazzi & Dintorni, dicembre 2016
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Attualità
Fausto Negri - fausto.negri@libero.it
LA MERAVIGLIA: IL CARBURANTE CONTRO LA NOIA Gli scienziati hanno dimostrato che «coloro che si lasciano incantare dalla vita, come i bambini, hanno un cervello più sveglio». È accertato che il non dare tutto per scontato: la capacità di stupirsi davanti a un paesaggio mozzafiato, il meravigliarsi di fronte a un’opera d’arte o a un’impresa sportiva, siano un autentico carburante per l’intelligenza.
Non è vero che la vita ritorna sempre uguale; noi non sappiamo riconoscerne la varietà e la ricchezza. Siamo tutti un po’ ciechi. Purtroppo pare diffondersi una cultura del «non-bello»: quartieri cementificati; un modo di vestire trasandato; comportamenti sciatti; indifferenza, grigiore; gusto dell’horror… Quando non c’è stupore, c’è noia. La nostra società, proprio perché spesso produce noia, punta tutto sul divertimento. I bisogni, però, sempre più indotti e pressanti, assomigliano al cavallo di Troia; sono un attacco sottile, anche se sembrano un omaggio. Essi conducono alla mancanza di misura e determinano una nuova dipendenza: la perdita del senso della misura. La società del divertimento spinge i suoi figli all’eccesso. Se una volta per l’emozione bastava un ottovolante (montagne russe), oggi ci si può annoiare anche con il bungee-jumping (lancio, legati a un elastico). E se prima l’occasione per fare una festa era una torta e qualche bicchiere di vino, oggi è il mega-party con drink alcolici e pasticche a dare la misura delle cose. Il vero Paese dei Balocchi è la società in cui siamo immersi. Il solo antidoto è lo stupore.
SOCIETÀ NO LIMITS
La bellezza non è laggiù né più lontano. Il mondo è bellissimo come è. Non occorre creare nuovi mondi, è sufficiente vivere intensamente questo con occhi sempre nuovi, ponendosi con stupore: 1. di fronte alla natura. C’è un linguaggio di Dio nella natura che occorre conoscere. San Francesco nel «Cantico delle creature» e tanti poeti e cantautori moderni (come Domenico Modugno nella canzone «Meraviglioso») aiutano a sentirsi parte viva della natura. 2. Di fronte alla propria esistenza. «Grazie alla vita che mi ha dato tanto!», cantava Violeta Parra, ringraziando per i suoi due occhi, l’udito, la voce e il proprio cuore. Gilbert Chesterton, sorridendo, affermava: «I bambini ringraziano la befana per i doni che ha lasciato nelle calze; perché io non dovrei ringraziare il buon Dio per le due meravigliose gambe che tutte le mattine metto nelle calze?». 3. Davanti alla compagnia di tante persone amabili e piene di ottimismo. Qualcuno ha scritto che a salvare il mondo sarà la bellezza, non la tecnologia o la finanza, non il divertimento fine a se stesso.
LA BELLEZZA DI CIÒ CHE ESISTE
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Catechisti parrocchiali / Ragazzi & Dintorni, dicembre 2016
ATTIVITÀ
• Ognuno porta nel gruppo alcune foto – anche su tablet o sul telefonino – che, a suo avviso, possono suscitare stupore fra gli amici. A maggioranza, poi, si sceglie la più significativa, e la si commenta insieme. • Ci sono persone che conosci, o di cui hai sentito parlare (ad esempio, alcuni Santi) che suscitano la tua ammirazione, per le cose che hanno saputo realizzare?
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Dalia Mariniello - d.mariniello@yahoo.it
Celebrazione
LO STUPORE DELLA TUA VENUTA Al centro della sala: un piccolo presepio che rappresenti la natività e in una scatola tanti pastori quanti sono i ragazzi (il tutto può essere realizzato anche con materiale riciclato).
Catechista: Oggi desideriamo andare insieme a Betlemme, per conoscere il Salvatore, il Cristo Signore; ci lasceremo stupire dall’annuncio dell’angelo. Insieme accogliamo il lieto annuncio e mettiamoci in cammino per lodare e glorificare Dio che, per nostro amore, ha inviato suo Figlio sulla Terra.
IN ASCOLTO DELLA PAROLA: Lc 2,8-20 1 Ragazzo: «Vegliano tutta la notte…». Signore, i pastori vegliano, come se fossero in attesa di qualcosa o di qualcuno e, proprio durante quella veglia, arriva un angelo! Il timore iniziale di chi è preso alla sprovvista lascia il posto allo stupore, alla meraviglia di un annuncio che li motiva a mettersi in cammino. Tutti: Signore, tante volte passiamo notti insonni in attesa che qualcosa rompa la monotonia e il silenzio. Manda anche a noi un angelo che possa stupirci e trovarci pronti per accogliere l’annuncio del tuo arrivo. 2 Ragazzo: «Andiamo… vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Signore, con i tuoi gesti ci stupisci ogni volta ma, spesso, lo stupore ci immobilizza, non ci permette di andare. Tutti: Aiutaci ad andare, Signore, aiutaci a cogliere l’invito di conoscerti, di venire davanti alla grotta per adorarti, e rendici capaci di annunciare la meraviglia della tua venuta a tutti coloro che incontriamo sul nostro cammino.
INVOCAZIONI
Catechista: Gesù ci invita a restare svegli, attenti e fiduciosi, perché quando meno ce l’aspettiamo, anche nelle notti più buie, lui sa meravigliarci: egli
non ci lascia mai soli. Accogliamo il suo annuncio e comunichiamolo a tutti, condividiamo lo stupore donatoci e trasformiamolo in gioia piena!
DINAMICA: Andiamo ad adorare il Signore Gesù che è venuto fra noi.
Rechiamoci alla grotta per glorificare e lodare Dio e lasciamoci stupire anche noi da questo Bambino che è nato! Ognuno si avvicini al presepe, prenda un pastore, lo ponga innanzi al Bambinello e si inginocchi. Con questo gesto vogliamo essere come i pastori che accolgono l’invito dell’angelo a onorare il Signore venuto in mezzo a noi. Cantiamo a Gesù, il Dio con noi. Canto: Dio con noi (Buttazzo - Dargenio - Zambuto, Tu sei qui, Paoline) * I materiali integrativi saranno disponibili sul sito paoline.it / Catechesi e pastorale, dopo la metà di ottobre 2016. Catechisti parrocchiali / Ragazzi & Dintorni, dicembre 2016
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