D O S S I E R
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Giusto, non furbastro
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Ragazzi &
Dintorni
Marzo 2016
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Ragazzi & dintorni
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Focalizzare la figura di Gesù, «giusto, non furbastro», ci mette in crisi, assieme ai ragazzi, in quanto ci catapulta subito nella nostra società e nei tanti scandali che sono all’ordine del giorno, dove è chiaro che giustizia e onestà sono state relegate chissà dove! (Attualità). Di quale giustizia parliamo? Quella del «dare a ciascuno il suo»? Ma la giustizia di Gesù va ben oltre «il limite della misura». Essa è fondata sull’amore (Focus). È bene far lavorare i ragazzi per scoprire il significato dei termini, giusto e giustizia; individuare le ingiustizie che si commettono e le possibili soluzioni, alla luce della parola e dei gesti di Gesù, il giusto per eccellenza (Bibbia nella vita). La ricerca può continuare nel web, attivandosi anche per formulare e lanciare messaggi (In rete). Le canzoni immettono nello stile di giustizia di Gesù, per imparare da lui e impegnarsi a «integrare gli altri», facendoli sentire accolti, rispettati, amati (Musica e fede). In tale prospettiva ci si confronta con Colui che è «Il Re della verità» (Gesù nell’arte) e con due testimoni: Martin Luther King che ha dato la vita per i diritti degli afroamericani (Ciak, si gira), e don Peppino Diana, ucciso per la sua denuncia e opposizione al potere della camorra (Testimoni). Con il Test si verifica la propria vita, per orientarsi a scommettere su onestà e giustizia. Nella Celebrazione si invoca dal Signore la grazia di diventare amorevolmente giusti, come è lui.
SOMMARIO
Focus
Quale giustizia? - Barbara Corsano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.
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«Perché è giusto!» - Fausto Negri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . »
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Coraggiosamente giusti - Mariangela Tassielli
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Bibbia nella vita Gesù, un giusto accogliente - Tonino Lasconi
Attualità In rete Musica e fede Ciak, si gira Gesù nell’arte Test Celebrazione Testimoni
GiustaMENTE! - Dalia Mariniello
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Un re nero in Alabama - Cecilia Salizzoni . . . . . . . . . . . . . . . »
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Il buono, il bello, il vero - Maria Teresa Panico
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Il Re della verità - Fausto Negri
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Amorevolmente giusti - Dalia Mariniello
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Don Peppino Diana - Redazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . »
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RAGAZZI & DINTORNI - In sintonia con la Chiesa in Italia, che riflette su: In Gesù il nuovo umanesimo (Firenze, 9-13/11/2015), proponiamo ai ragazzi di 12-16 anni l’incontro con Gesù, modello di nuova umanità, rilevandone le qualità più attrattive perché, sfidati e affascinati da lui, assumano comportamenti cristiani per testimoniarlo. L’utilizzo di tutti i linguaggi rende il percorso fruibile in itinerari di catechesi, campiscuola, ritiri, e a scuola.
Tema: Grande Gesù Un grande, non un mito - Libero, non conformista Coraggioso, non vigliacco - Felice, non musone - Solidale, non egoista Giusto, non furbastro - Buono, non bullo - Affidabile, non falso
Catechisti parrocchiali / Ragazzi & Dintorni, marzo 2016
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Attualità
Fausto Negri - fausto.negri@libero.it
«PERCHÉ È GIUSTO!»
Gli scandali giornalieri sono ormai tanti che non ci scandalizziamo quasi più. La parola «onestà», o è sparita dal vocabolario, oppure è stata messa fra «le voci antiquate». Li vediamo tutte le settimane davanti alle telecamere, con un evidente imbarazzo, anche se fingono tranquillità, solo leggermente seccati. Sono politici corrotti, funzionari disonesti, gente senza scrupoli che, pescati con le mani nel sacco, hanno la spregiudicatezza di affermare: «Non ho fatto niente di male, ho la coscienza a posto». Povera coscienza che, addormentata e narcotizzata, non riesce più a svegliarsi. Eppure lei è sempre lì e, se solo fosse ascoltata, risanerebbe in poco tempo questo «mondo di ladri».
CAMBIARE LA REALTÀ
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• Giovanni Guareschi, «il papà» di don Camillo e Peppone, nel suo diario ha riportato «le serene e piacevoli chiac chierate che intratteneva spesso con la Signora Coscienza». La coscienza è quella «Signora» che ci aiuta a dire di «no» a ciò che è contro le regole, e a dire di «sì» a ciò che è giusto. • Sugli autobus di alcune città c’è questa scritta: «Paga il biglietto… perché è giusto!». Non sono indicate, prima di tutto, le sanzioni o i provvedimenti per «i furbi» che intendono viaggiare senza corrispondere la quota del servizio, ma la scritta intende essere «educativa»: «Se tu non paghi… se molti non pagano… il costo del biglietto sarà maggiorato, oppure il servizio sarà ridotto… E questo non è giusto». Punto e a capo! • Le azioni ingiuste sono spesso giustificate da chi le ha commesse con frasi consuete, come: «Non tocca a me!», detta davanti al bisogno di chi ci è vicino; «Ci pensi qualcun altro», pronunciata davanti a una evidente sopraffazione; «Cosa c’è di male?», formulata di fronte a una evidente mancanza di rispetto… • Sono mille le occasioni, invece, per fare la cosa giusta al momento giusto: un sorriso; cinque minuti di tempo, donati ad ascoltare; un gesto amichevole; un briciolo di pazienza; una gentilezza a un amico antipatico; una battuta per sdrammatizzare una situazione; un grazie detto con sincerità; un piccolo servizio fatto in casa… • È molto semplice! Occorre però molto coraggio per riconoscere che… ci vuole così poco per cambiare la realtà. Catechisti parrocchiali / Ragazzi & Dintorni, marzo 2016
PRATICARE GIUSTIZIA
• Prendi la buona abitudine di fare ogni sera l’esame di coscienza sulla giornata trascorsa. • Prova a rivedere una tua giornata-tipo: gli impegni che hai, le persone che incontri, i luoghi in cui vivi. Poi scrivi su un foglio le azioni giuste che potresti realizzare ogni giorno. • Davanti a una evidente ingiustizia, come reagisci di solito? Intervieni, fai finta di nulla, ti arrabbi, ne parli con qualcuno…? Fai qualche esempio pratico. • La parola «responsabilità» (ossia la capacità di assumersi i propri compiti e doveri anche sociali con coscienziosità, la virtù di chi è consapevole delle conseguenze derivanti dalla propria condotta) soffre di una terribile solitudine. Riferisci una o più azioni di una persona responsabile che conosci.
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Musica e fede
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CORAGGIOSAMENTE GIUSTI
n Gesù giusto può farci pensare a tante realtà. Forse più facilmente potrebbe venirci in mente il racconto che l’evangelista Matteo fa del giorno del giudizio, o magari il rimprovero di Gesù ai farisei e scribi nel Tempio, o quello ai lebbrosi guariti che non ringraziano. Queste, in fondo, sono tutte forme di giustizia. Ma forse è una giustizia più vicina a come noi la immaginiamo: condita con un po’ di rimproveri, di puntini sulle «i» e di tanta voglia di mettere definitivamente le cose in chiaro. Eppure questa giustizia non corrisponde pienamente al modo in cui Gesù ha vissuto.
Sarebbe opportuno aiutare i ragazzi a comprendere quella giustizia di cui Gesù, con le sue parole e i suoi gesti si è fatto portavoce e testimone…, giustizia che ha più il sapore della premura, dell’amore, di chi vorrebbe rimettere a posto le cose storte. Così ho pensato di proporre un percorso che stimoli i ragazzi a cercare esempi di atteggiamenti giusti tra quelli compiuti dal Maestro di Nazaret; imparando, così, gradualmente a passare da furbi opportunismi alla capacità di indignarsi per le cose ingiuste, cercando soluzioni giuste, senza mai mollare. Le due canzoni che ci aiuteranno a camminare sono: Ti regalerò una rosa, di Simone Cristicchi e Voglio coraggio, dei The Sun.
MALATTIA, INGIUSTIZIA, EMARGINAZIONE
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Mariangela Tassielli - m.tassielli@paoline.it
Con la canzone di Simone Cristicchi facciamo zoom sullo stile di giustizia che Gesù abitualmente viveva. Se potessimo raccontarlo con una sola parola, oggi parleremmo di inclusione. Catechisti parrocchiali / Ragazzi & Dintorni, marzo 2016
• Per lui i malati, anche i più gravi e contagiosi, perfino gli indemoniati, non erano gente da tenere ai margini delle società. Per Gesù di Nazaret la missione era una: vestire con il vestito dell’amore ogni nudità, ogni povertà, ogni vita abbandonata. • Per lui fare giustizia era far sentire bene ognuno, farlo sentire ben voluto, accolto, amato, vivo in una relazione vera. • La canzone Ti regalerò una rosa, presentando-
ci la storia di Antonio, raccontata in prima persona, può insegnarci a guardare certi mondi, da cui ci teniamo lontani, con lo stesso sguardo di Gesù, che era sempre capace di sentire pulsare la vita, anche dietro le più dure situazioni. • Fornite il testo ai ragazzi. Ascoltate insieme la canzone. Fate emergere, poi, i sentimenti e i due veri protagonisti: Antonio e Margherita. • Fate evidenziare ai ragazzi i passaggi in cui, nel testo, emergono forme di ingiustizia subite: «Mi hanno chiuso quarant’anni… Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura… I matti sono pupazzi stesi ad asciugare…», e ancora molte altre. • La situazione descritta è certamente estrema, ma spingete i ragazzi a valutare oggettivamente tutte le volte in cui, per opportunismo, per pi-