Catechisti parrocchiali - Dicembre 2023 - Estratto

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DICEMBRE 2023 Anno 2023-2024 Anno LX – Poste Italiane s.p.a. – Sped. in abb. post. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004) art. 1 comma 1 DCB - ROMA - € 3,00

Dossier • Ragaz zi 12-16 anni

NATALE I i!» D A N E V i a salvarc NO n ie v , le e nu «O Emma

Dentro-fuori


Madre

del Signore RALLEGRIAMOCI NEL SIGNORE Rallegriamoci nel Signore, oggi è nato il Salvatore, oggi la vera pace è scesa a noi dal cielo. Una grande luce oggi splende su di noi, una gioia immensa che il Signore ci darà; accogliamo la sua luce che rischiara il mondo intero, il suo amore ci rivela e la vita sempre donerà. Rit. Un bambino è nato nella notte in mezzo a noi, ci è donato un Figlio, e la grazia è su di lui. Verbo eterno fatto carne, tra le braccia di Maria, è germoglio di speranza e salvezza per l’umanità. Rit. Il suo regno viene nel silenzio tra di noi, regno di giustizia e di pace e carità. Il Signore è buon pastore, che ci guida nel cammino e prepara, a chi lo accoglie, una mensa che mai finirà. Rit. Paolo Auricchio

A

A Maria Immacolata Vergine

mabilissima Regina del cielo e della terra, Vergine immacolata, Figlia prediletta del Padre, Madre di Gesù, Dimora dello Spirito Santo, io venero e lodo quel privilegio, unico al mondo, per cui piacendo al Signore, nella tua umiltà e fede conservando la più pura verginità, sei diventata la Madre del Salvatore, nostro Maestro, luce vera del mondo, fonte di ogni verità e primo apostolo della Verità. Hai dato al mondo a leggere il libro: il Verbo eterno. Per la gioia grande che provasti e per quel privilegio così sublime, benedico la Trinità e ti prego di chiedere per noi la grazia della sapienza celeste, di essere umili e ferventi discepoli di Gesù, figli fedeli della Chiesa. Fa’ risplendere la luce del Vangelo fino ai confini del mondo, rimuovi gli errori, raduna nella Chiesa tutte le persone. Illumina i sacerdoti, i consacrati, i catechisti, gli scrittori, o Madre del buon Consiglio, o Sede della Sapienza, o Regina dei santi. (cfr. Beato Don Giacomo Alberione, Preghiere della Famiglia Paolina) Adorazione dei Magi, partic., sec. XIV, Sacro Speco, Subiaco (Roma)


Editoriale

Mons. Baldo Reina - Vescovo Ausiliare di Roma

ANNUNCIAMO LA VITA…

IN QUALE CONTESTO?

A

l centro della nostra fede si colloca la scelta di Dio di farsi carne della nostra carne, di assumere in pienezza la nostra umanità per redimerla e proiettarla nella vita eterna. Il mistero dell’Incarnazione – unito a quello pasquale – costituisce uno dei pilastri portanti del nostro Credo. «Il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi». Quanto è forte questa espressione: «… in mezzo»! Gli evangelisti la presentano più volte nei loro racconti, collocando Gesù mischiato fra le persone, tra la folla, in occasione di guarigioni o di incontri per le polverose strade della Galilea. Così succede in occasione dell’incontro con la donna adultera. All’apice del brano ci sono tutti e Gesù in mezzo tra la condanna dei benpensanti e la voglia di perdono e di vita della donna (cfr. Gv 8,1-11); fino ad arrivare al momento in cui Gesù muore in croce in mezzo a due ladroni e poi, risorto, apparendo in mezzo ai suoi, dona la pace. Per Gesù lo stare in mezzo è una cifra del suo agire, un paradigma che indica la sua volontà di farsi coinvolgere dalle vicende umane più ferite e difficili, laddove tutti avevano decretato la fine e il fallimento. Lui si mette in mezzo perché è l’unico modo per recuperare ciò che era perduto e ricondurlo al Padre della vita e della misericordia. La via dell’Incarnazione è anche la via della Chiesa, Corpo che ha come Capo il Cristo. E lì dov’è il Capo non può che esserci il Corpo. Stare in mezzo alla nostra umanità, qui e ora, è una sfida non facile. La Chiesa potrebbe essere tentata da fughe in avanti, in scenari evanescenti, oppure da pericolosi ritorni a un passato che non esiste più e può diventare rifugio per chi ha pau-

ra di affrontare le mille sfide del presente. Che significa annunciare Gesù che nasce in un contesto di morte, in cui un terzo di giovani fa uso di sostanze, ha dipendenze gravi dai social, in cui uomini continuano a uccidere donne come fossero formiche, in cui immigrati continuano a morire in mare tra politiche di grandi proclami…; che significa per noi quel «in mezzo»? Non rischiamo, a volte, di presentare una fede che non ha nessun impatto nella vita concreta della gente? L’intelligenza della fede, con tutta la ricchezza di contenuti che raccogliamo dalla Tradizione, deve incontrare e incrociare la concretezza della vita perché a ognuno arrivi la Buona Notizia di un Dio che ci ama follemente ed è pronto a darci se stesso per liberarci dai vincoli del male. Siamo chiamati, perciò, a riprendere seriamente la sfida educativa. Chi, nella catechesi o negli oratori, ha «la fortuna» di incontrare ragazzi e giovani non può limitarsi a ripetere formule astratte, ma deve attivare la fantasia dello Spirito che spinge a tradurre con la Parola le istanze degli uomini e delle donne del nostro tempo. Nella catechesi occorre parlare della sacralità della vita, del rispetto del corpo, della delicatezza dei sentimenti, del sentirsi degni di stima perché figli e figlie di Dio, della necessità di trovare persone dalle quali farsi accompagnare nel delicato cammino di crescita. Annunciamo la Vita, la Vita che si è fatta carne, ma guardando in faccia l’esistenza di ognuno, la vita del nostro tempo così com’è, perché questa (e solo questa) è l’occasione che ci dà Dio per essere suoi testimoni. Catechisti parrocchiali • dicembre 2023

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Dicembre 2023

Indice

Proprietà: Istituto Pia Società Figlie di San Paolo Direttrice responsabile: M. Rosaria Attanasio Consiglio di redazione: A.T. Borrelli, G. Collesei, B. Corsano, T. Lasconi, E. Salvatore, M. Tassielli Progetto grafico e impaginazione: Clara Esposito Copertina Catechisti parrocchiali: Alida Massari Foto Catechisti parrocchiali: F. Zubani, pp. 5, 8, 9, 10, 11, 21; Fractal Pictures/Shutterstock.com, p. 13; Pressmaster/Shutt.com, p. 14; C. Esposito, pp. 16-17; Mashosh/Shutt.com, p. 16; New Africa/Shutt.com, p. 17; Godly_Play, p. 18; Hypokrites Teatro Studio, p. 19; Anneka/Shutt.com, pp. 19-20; SpeedKingz - yusufdemirci/Shutt.com, pp. 32-33; B. Lopez, pp. 34, 36, 38, 40, 42, 44. Copertina Dossier: Pixel-Shot/Shutterstock.com Foto Dossier: SeventyFour/Shutt.com, p. 5; Zvonimir Atletic/Shutt.com, p. 9; Marko Aliaksandr - Monkey Business Images - PopTika/Shutt.com, pp. 12-13. Per immagini legate a eventuali diritti di autore, informarne la Direzione che provvederà a saldare il corrispettivo dovuto. Direzione e amministrazione: Via Antonino Pio, 75 - 00145 Roma email: ed.riviste@paoline.it - telefono: 06.54.956.416 - fax: 06.54.956.578 Stampa: Abilgraph2.0 srl Via Pietro Ottoboni, 11 - 00159 Roma (RM) - tel. 06.4393933 Finito di stampare il 6 ottobre 2023 Spedizione: Poste Italiane s.p.a. - Sped. in abb. post. D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004) art. 1 comma 1 DCB ROMA

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Una copia € 3,00 Abbonamenti - Da set./ott. 2023 a maggio 2024: € 15,00 Paesi europei: € 32,00 - Altri Paesi: € 36,50 Da set./ott. 2023 a maggio 2025: € 26,00 Paesi europei: € 59,00 - Altri Paesi: € 67,50 Cumulativi: ogni 6 abbonamenti sottoscritti, inviati a un unico indirizzo, 1 è in omaggio. Fuori tempo di scadenza saranno inviati i numeri arretrati. Un numero arretrato: € 5,00 - Cambio indirizzo: € 0,55 Digitale € 2,00 • Bonifico bancario: IBAN IT61T0100503204000000003388 Intestato a: Istituto Pia Società Figlie di San Paolo Causale: Catechisti parrocchiali • Conto corrente postale n. 822007 intestato a: Via Verità e Vita - Catechisti parrocchiali Via Antonino Pio, 75 - 00145 Roma Nella causale del versamento indica se l’abbonamento è nuovo o rinnovato. Per un servizio più celere invia un fax al numero 06.54.956.578 o email a: abb.riviste@paoline.it con la tua richiesta, la fotocopia del versamento, il numero telefonico ed eventuale email. Oppure abbonati online su paolinestore.it / Riviste. Puoi rivolgerti anche alle librerie Paoline e San Paolo. PER INFORMAZIONI Servizio abbonati telefono 06.54.956.590 • fax 06.54.956.578 email: abb.riviste@paoline.it • paoline.it • paolinestore.it Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana INFORMATIVA SULLA PRIVACY. Ai sensi dell’art. 13 del Regolamento UE n. 679/2016 l’Istituto Pia Società Figlie di San Paolo desidera informare che, secondo la normativa indicata, il trattamento dei dati personali degli abbonati è improntato ai principi di correttezza, liceità, trasparenza, tutela della riservatezza e dei loro diritti. Ai sensi dell’art. 13 del Regolamento UE n. 679/2016 vengono fornite pertanto le seguenti informazioni: 1. Il Titolare del trattamento dei dati personali è l’Istituto Pia Società Figlie di San Paolo, in persona del legale rappresentante p.t., con sede in Roma, Via Antonino Pio n. 75, P. Iva: 00891451007, tel. 06.549561, pec: istpiasocfsp@postecert.it. 2. Finalità del trattamento: I dati personali forniti dagli abbonati sono finalizzati all’esecuzione di rapporti contrattuali in essere o instaurandi. 3. Modalità del trattamento: Il trattamento dei dati avviene con modalità manuali e informatiche; sono adottate misure di sicurezza, atte a evitare rischi di accesso non autorizzato, di distruzione o perdita, di trattamento non consentito o non conforme alle finalità della raccolta. 4. Diritti degli abbonati: L’abbonato può avvalersi in ogni momento della possibilità di ottenere dal titolare la conferma dell’esistenza o meno dei dati che lo riguardano, la logica e la finalità del trattamento, l’aggiornamento, la rettifica e l’integrazione dei dati, attraverso l’invio di una richiesta al seguente indirizzo email: privacy@paoline.it. Per ulteriori informazioni: consultare la privacy policy sul sito paoline.it o paolinestore.it.

CONFRONTIAMOCI Editoriale Annunciamo la vita… In quale contesto?........................................ Mons. Baldo Reina

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Spazio dialogo Parliamone! ............................................. Tonino Lasconi

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ITINERARI DI VITA E DI FEDE I ragazzi nel Vangelo Dentro il mistero d’amore ................ Emilio Salvatore Affàcciati alla vita con Gesù… … Perché sei nato per amore! . ................ Per voi catechisti Generati dall’amore ............................. E. Salvatore - B. Corsano Celebrare la vita in famiglia Emmanuele. Dio è con noi ............... F. Nigro - A. Pede

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Seguici e interagisci


Itinerario per i genitori Amati amiamo ....................................... Barbara Corsano

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Itinerario per i bambini Lo stupore del Natale ......................... Anna Teresa Borrelli

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Itinerario per i ragazzi Giuseppe accoglie Gesù Narr-azione ............................................. Isabella Tiveron

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Colora il disegno È Natale di luce e di gioia ................. Redazione

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RaccontAMI Gesù Sono qui con te per amore .............. Dino Mazzoli

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SUSSIDI LITURGICI E PASTORALI

Novena di Natale O Emmanuele, vieni a salvarci! ...... E. Salvatore - M.R. Attanasio

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Gesti e parole della fede Il dialogo vitale nella liturgia ........... Davide Penello

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Il Vangelo della Domenica I-IV Domenica di Avvento Natale - Santa Famiglia - B ................ P. della Peruta - A.M. Pizzutelli

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APPROFONDIAMO E ATTIVIAMOCI Catechisti protagonisti Catechesi partecipativa .................... Redazione VISUALIZZA LE RUBRICHE ONLINE SU

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PERCORSO DI DICEMBRE Gesù si fa uomo e nasce fra noi; il suo concepimento, come annunciato dall’angelo, non viene da azione di uomo, ma dallo Spirito Santo-Amore; Giuseppe è invitato, perciò, a prendere con sé Maria; il Figlio che lei darà alla luce è Figlio di Dio (I ragazzi nel Vangelo); I ragazzi di ieri: Dio prepara cose grandi per chi si fida di lui. «Egli abiti nel sogno di Giuseppe e lo trasformi nel sogno di felicità di Maria e di tutti noi». I ragazzi di oggi: Giuseppe ha ascoltato la parola del Signore e ha accolto Maria e il bimbo Gesù! Anche noi siamo chiamati a metterci in ascolto del Signore: Dio ci cambia la vita! (Affàcciati alla vita con Gesù…); Natale è la festa della generatività. Dà la grazia di crescere nella consapevolezza di essere generati per amore e di generare gli altri nell’amore (Per voi catechisti); il Signore ci ha donato una famiglia e ci rinnova sempre nella bellezza e nella gioia di esserlo. Si offrono attività e celebrazione della Parola per accogliere Gesù nel proprio cuore e riconoscere il suo amore tenero e paziente verso di noi (Celebrare la vita in famiglia); l’itinerario per i genitori conduce, con dinamiche, a rivivere il mistero del Natale, riscoprendo la fonte della capacità di amare e la certezza di essere amati da Dio; per i bambini orienta, realizzando incontri in diversi ambiti, a stupirsi per la nascita di Gesù, ad accoglierlo e ad annunciare a tutti la gioia del Natale; per i ragazzi conduce, tramite la drammatizzazione, a identificarsi, come protagonisti, con i personaggi del Vangelo, ad assumerne il messaggio per viverlo; per i piccoli orienta a gioire per il grande amore di Dio e dei propri genitori. Si costruisce insieme: Sei nato per amore e il presepe. Colora il disegno: «È Natale di luce e di gioia!». Sussidi: Novena di Natale sui simboli delle antifone «O», rappresentati nel Poster. Gesti e parole della fede evidenzia «le parole» che si proclamano o si cantano nella liturgia. Gli altri contributi focalizzano: Gesù nell’Ostia, catechesi come messaggio di vita, catechista «assenteista»; Vangelo della domenica, con riflessioni, giochi, dinamiche, preghiere; dalle parrocchie: Vangelo in 3D, interviste ai missionari proposte per e dai cresimandi. Catechisti parrocchiali • dicembre 2023

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RaccontAMI Gesù

Dino Mazzoli

SONO QUI CON TE

PER AMORE Canto: MA CHE GIOIA (G. e G. Tittarelli, È la musica di festa, Paoline) OBIETTIVO. Orientare i nostri bambini di 3-5 anni a gioire perché sono nati grazie a un duplice amore: quello grande di Dio che li ha pensati e voluti, e quello dei genitori che li hanno desiderati e accolti. Catechiste/i o insegnanti adattano la proposta agli incontri di gruppo.

TI RACCONTO UNA STORIA La storia del piccolo Gesù inizia nella grotta di Betlemme, in una notte fredda. Una notte in cui tanti uomini e tante donne hanno chiuso le porte, non solo della casa… ma anche del loro cuore. Sembrava una notte senza amore. In un attimo una stella indicò la strada, così i pastori assieme alle loro pecore arrivarono alla grotta. Tutti si fermarono, quella sera, stupiti davanti a tanta luce! Più tardi arrivarono anche i Magi con doni preziosi. Qualcuno pensava di trovare un re potente…; hanno trovato, invece, un bambino… piccolo, indifeso. Quel bambino si chiamava Gesù e, in quel luogo freddo e lontano, portò la realtà più bella e più preziosa: donò l’amore. 22

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Mamma. Come per Maria anche per me è stato bellissimo averti la prima volta tra le braccia; ho sentito un amore grande che, da quel momento, ci ha uniti e crescerà sempre più. Papà. Anche io c’ero in quel momento stupendo; ricordo che eri dolcissimo ed è stato subito amore. Adesso ascoltiamo e guardiamo il video sulla nascita di Gesù: Luca 2,3-20 (cerca su YouTube: La storia del Natale, la nascita di Gesù, Maestra Francesca).

INSIEME CON MAMMA E PAPÀ Mamma e papà raccontano al bambino la scelta importante che hanno fatto nel donargli la vita; attraverso le prime foto mostrano i


gesti di tenerezza, che esprimono la cura e continuano durante tutta la vita. Chiedete al vostro bambino quale è il gesto d’amore che più lo rende felice; se è un abbraccio…, stringetelo forte a voi. PreghiAMO Maria, proteggi la nostra famiglia, insegnaci ogni giorno a scoprire l’amore di Dio. Indicaci la strada da percorrere, sostienici nelle difficoltà e consolaci nei momenti difficili. Amen. Recitando l’Ave Maria insieme, cullare il bambino con amore, come Maria ha fatto con Gesù.

Canto: È NATALE È NATALE (Giuseppe Tranchida, Alleluia è Natale, Paoline) SperimentiAMO Disegniamo su un foglio bianco un cerchio vuoto e chiediamo al nostro bambino di riempirlo di piccoli fiori: ogni fiore rappresenta una carezza per un bambino che non ne riceverà mai una. Un modo semplice per avere consapevolezza del grande dono d’amore che ha ricevuto e che, purtroppo, ad altri bambini, nati nelle terre di guerra e di miseria, non è dato.

FACCIAMO ARTE ASSIEME A GESÙ SEI NATO PER AMORE

DISPONIBILE ONLINE DA DICEMBRE

Realizziamo insieme con il nostro bambino un piccolo oggetto che gli fa capire quanto è bello sapere che è nato solo per amore. Materiale: fotocopia ingrandita del disegno, colla stick, forbici, matite colorate. Didascalia. Colora il disegno dopo averlo ingrandito e fotocopiato. Ritaglia tutte le parti e piega lungo le linee tratteggiate. Piega, poi, i due triangoli tratteggiati all’interno. Incolla sui triangoli in basso le due braccia. Per la realizzazione: GUARDA IL VIDEO sul canale YouTube Paoline: Tutorial «SEI NATO PER AMORE RaccontAMI Gesù», playlist Catechisti parrocchiali.

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COSTRUTTORI DI AMORE Ti offriamo un nuovo scenario per costruire «Il cammino dell’amore», assieme a Gesù, Maria e Giuseppe: ci mettiamo in cammino verso di loro, per sentirci abbracciati e sostenuti dal loro amore. Materiale: immagine ingrandita e fotocopiata, colla stick, forbici, matite colorate. Didascalia. Ritaglia tutte le parti, taglia la linea inferiore centrale e sovrapponi i triangoli. Si creerà un piccolo scenario, in cui ti senti avvolto dall’amore della santa Famiglia. La terza parte del percorso è completa.

GESÙ: UNA LUCE NEL MONDO IL MIO PRESEPE

Didascalia. Dopo aver fotocopiato le immagini, ritaglia ed elimina i contorni. Togli la parte centrale dell'arco, in modo da lasciare un’apertura, che fa da cornice. Piega la parte sottostante il cielo stellato, perché faccia da base, e, poi, le due piccole alette. Incolla nei punti indicati la cornice/parete marrone. Poni al centro la natività piegando e incollando la base. Il nostro presepe è pronto per vivere la magia del Natale (vedi p. 22).

Per la realizzazione: GUARDA IL VIDEO sul canale YouTube Paoline: Tutorial «GESÙ: UNA LUCE NEL MONDO - RaccontAMI Gesù», playlist Catechisti parrocchiali. Canto: È NATO UN BAMBINO (Ivi) 24

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Sussidi liturgici e pastorali Emilio Salvatore - M. Rosaria Attanasio

«O Emmanuele, vieni a salvarci!» NOVENA DI NATALE

U

na canzone del cantautore G. Povia, di qualche anno fa, alludeva alla capacità dei bambini di stupirsi di fronte a eventi piccoli o grandi, esclamando: «Oh!». Il Natale del ONLINE Signore celebra la meraviglia delle meraviglie: il Figlio di Dio che si fa uomo. Tutti DISPONIBILE DA DICEMBRE siamo invitati a fare: «Oh!». Questa non è solo un’esclamazione gioiosa, è anche un’invocazione a Colui che di questa sorpresa è la fonte, Gesù, indicato con gli appellativi ripresi dalla Sacra Scrittura. È come se la liturgia volesse insegnarci di nuovo a dire: «Oh!», gustando e gioendo per le meraviglie che contempliamo in Gesù. Nella novena di Natale la Chiesa ci invita, attraverso il canto delle antifone maggiori, a lasciarci stupire di fronte al mistero del Figlio di Dio. Esse si proclamano o si cantano come antifone al Magnificat nella celebrazione dei Vespri e, come canto alleluiatico, nella liturgia della Parola della celebrazione eucaristica dal 17 al 24 dicembre. Il percorso segue le illustrazioni del poster, focalizzando i simboli che evocano i titoli riportati nelle antifone. La Natività è circoscritta in una grande «O» che fa da cornice all’evento centrale, rappresentato da Maria con il Bambino tra le braccia, e Giuseppe; in alto risplende la stella. Essi si stagliano sullo sfondo di alcune città di oggi. Il poster si legge dal basso verso l’alto, da sinistra verso destra. I simboli, presenti nella cornice, si trasformano in preghiera, riprendendo le parole della liturgia. La novena è come un grido continuato di gioia: ogni giorno fa eco al precedente e affretta, nel canto, il Natale del Signore 2023. • Costruzione del poster. Il poster si incolla su cartoncino; si ritagliano con il taglierino, staccandoli, i simboli e la scena della Natività. • A ogni tappa, come in un puzzle, si ricompone l’immagine, aggiungendo il tassello. Ogni step propone: Invitatorio - Riflessione - Parola di Dio - Preghiera e canto Canto: ANTIFONE “O” (A. Parisi, Attendiamo il Signore, Paoline) Canti da: Aa.vv., Dal principio ti ho amato; G. Tranchida, Alleluia è Natale, Paoline

INVITATORIO Viene il Signore, Dio di meraviglia: venite adoriamo! Godi, figlia di Sion, esulta, figlia di Gerusalemme: ecco il Signore verrà, e in quel giorno vi sarà gran luce, I monti stilleranno dolcezza e dai colli scorrerà latte e miele, perché verrà un gran profeta, ed egli rinnoverà Gerusalemme. Rit. In quei giorni spunterà la giustizia e l’abbondanza della pace: tutti i re della terra lo adoreranno e i popoli lo serviranno. Nascerà per noi un bambino e sarà chiamato Dio forte: egli sederà sul trono di Davide, suo Padre ed avrà la potestà regale. Rit. Catechisti parrocchiali • dicembre 2023

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Catechisti parrocchiali • dicembre 2023

Illustrazione di: Alida Massari


16 dicembre

ENTRIAMO NELLA MERAVIGLIA DEL NATALE!

INVITATORIO - Canto Gesto: Si dispiega il poster e si porta un mappamondo. G. «Che meraviglia!». Ma cos’è la meraviglia? È consapevolezza del proprio limite e della propria piccolezza, che suscita il desiderio di apprendere, di sapere, di approfondire… La meraviglia è anche l’inizio della conoscenza di Dio. Nella Bibbia ogni persona è presa dalla meraviglia di fronte alle bellezze del creato, e davanti alle grandi opere di salvezza di Dio, in particolare l’esodo dall’Egitto. La Bibbia usa due termini anche uniti insieme: segni e prodigi (Sal 135,9), e meraviglia e potenza. SALMO 135 (134) Lodate il Signore, perché il Signore è buono; cantate inni al suo nome, perché è amabile. Sì, riconosco che il Signore è grande, il Signore nostro più di tutti gli dèi. Tutto ciò che vuole egli lo compie in cielo e sulla terra, nei mari e in tutti gli abissi… Mandò segni e prodigi in mezzo a te, Egitto, contro il faraone e tutti i suoi ministri. Signore, il tuo nome è per sempre (3.5-6.9.13). Gloria… Preghiera. Signore di ogni meraviglia, che dispieghi a piene mani la tua gloria nel creato, nelle persone e nella storia, al cui centro è la venuta di Gesù tuo Figlio, donaci di scoprire nella storia di salvezza, passata, presente e futura, l’incessante potenza del tuo amore. Amen.

O SAPIENZA, CHE ESCI DALLA BOCCA DELL’ALTISSIMO… 17 dicembre

INVITATORIO - Canto Gesto: Si inserisce sul poster il simbolo della bocca. G. La sapienza nel mondo antico è la capacità di distinguere, giudicare, scegliere. Nella Bibbia è espressa in forma visibile: come una personificazione esce dalla bocca di Dio, ordina il mondo con la sua bellezza e viene ad abitare presso il popolo di Israele, ponendo la sua tenda. Nel Vangelo secondo Giovanni (1,14) la Sapienza è il Verbo di Dio, che si fa uomo per la nostra salvezza. Noi comprendiamo che la sapienza non è sapere molte cose, ma è gustare la parola di Dio e accogliere il suo progetto d’amore? Desideriamo la vera sapienza? DAL LIBRO DEL SIRACIDE La sapienza fa il proprio elogio, nell’assemblea dell’Altissimo proclama la sua gloria: Io sono uscita dalla bocca dell’Altissimo e come nube ho ricoperto la terra… Sulle onde del mare e su tutta la terra, su ogni popolo e nazione ho preso dominio… Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine, colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda e mi disse: «Fissa la tenda in Giacobbe e prendi eredità in Israele» (24,1-3.6.8). Preghiera. Padre, che dall’eternità hai aperto la bocca, per pronunciare nel silenzio la Parola di Sapienza, fa’ che l’accogliamo con stupore, mentre viene ad abitare in mezzo a noi, e da essa ci lasciamo trasformare e rinnovare. Amen. Catechisti parrocchiali • dicembre 2023

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Anno 2023-2024

#cambia-menti

DOSSIER

Dentro-fuori DICEMBRE 2023

inserto da stacca re


Dentro-fuori.

indice … GERARDO E GIOVANNA A tu per tu con… Barbara Corsano

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IO SONO… NOI! Io - Tu - Noi

Franca Feliziani Kannheiser

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IL GRUPPO UN’OPPORTUNITÀ RISCHIOSA Bibbia nella vita Tonino Lasconi

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LA GIOIA DI ESSERE SUOI Bibbia nell’arte Manuela Pitterà

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ALLA RICERCA DEL CANE PERDUTO Ciak, si gira Alberto Anile

.......................................................

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NOMOFOBIA ED ESCLUSIONE Infosfera e Vangelo Marco Sanavio

..................................................

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PROTAGONISTA DELLA VITA Test

Maria Teresa Panico

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C’È POSTO PER TE! Celebrazione

Francesca Langella

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LA SPERANZA È PIÙ FORTE DELLA MALATTIA • CHIARAPUNZEL Testimone

Fernanda Di Monte

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Nei preadolescenti e negli adolescenti è forte il bisogno di appartenenza a un gruppo per «sentirsi riconosciuti»; ma è condizionante la manipolazione che ne può derivare; per cui è essenziale offrire ai ragazzi, negli ambiti ecclesiali, occasioni per confrontarsi su questa dimensione essenziale (Io - Tu - Noi). Il film L’isola dei cani focalizza gli errori da superare, l’appartenenza a un gruppo, il discrimine tra un dentro e un fuori…, la responsabilità e le scelte. L’isola, in cui i cani sono deportati, si trasforma in scuola di vita (Ciak, si gira). I laboratori sul digitale, alla luce del Vangelo, educano a colmare il vuoto creato dalla disconnessione e a sperimentare l’intelligenza artificiale, per porla a nostro servizio (Infosfera e Vangelo). Ogni gruppo ecclesiale deve ispirarsi a quello di Gesù, che ha costituito il gruppo dei Dodici. Per aderire a un gruppo, conservando la propria autonomia, è bene conoscerne le motivazioni, e accertarsi della competenza e moralità di chi lo anima (Bibbia nella vita). Gesù, il Buon Pastore, ci viene a cercare per non farci smarrire e ci offre riparo nel suo abbraccio. Noi, sue pecore, gli apparteniamo, perché amate fino al dono della vita. Occorre affidarci a lui, per «essere suoi» (Bibbia nell’arte). Sulla scia di Gesù, l’accoglienza della vita nascente si trasforma in appartenenza e amore generativo: nel caso della neonata Chiara dà vita a un progetto di sostegno e difesa della vita (A tu per tu con…); nel caso di Chiarapunzel «non solo cambia la vita dei genitori, ma la riscrive da zero» (Testimone). E tu desideri trovare il tuo posto nel mondo, per vivere da protagonista? Verificati con il Test. Con la Celebrazione accogli la gioia della presenza di Gesù, per sentirti parte della Chiesa.

In ascolto dei ragazzi (12-16 anni) e attenti ai valori e disvalori della società attuale, che li segnano, si propone un itinerario di gruppo che, alla luce del Vangelo, li orienti verso una crescita integrale, a livello di corporeità, pensieri-mentalità, affetti e relazioni. L’utilizzo dei diversi linguaggi, che li coinvolge da protagonisti, rende il percorso fruibile nella catechesi, nei ritiri, nei campiscuola e a scuola.

TEMA: #cambia-menti

1. Online-Onlife 2. Ballo-sballo 3. Dentro-fuori 4. Attiva-mente 5. Con-tatto 6. Fisica-mente 7. Coraggiosa-mente 8. Grazie-prego 2

Ragazzi & Dintorni | Catechisti Parrocchiali • dicembre 2023


... GERARDO E GIOVANNA

A tu per tu con… Barbara Corsano

barbara.corsano@gmail.com

Ciao Gerardo e Giovanna, scegliete 3 aggettivi per presentarvi ai nostri ragazzi. R. Empatici, appassionati, testardi. «Le Coccole di Chiara» è un progetto ideato da voi: chi è Chiara? E, Gerardo, puoi dirci quali sono gli obiettivi dell’Associazione? R. Chiara è nostra figlia nata il 14 febbraio 2022 ed è diventata «un angelo» dopo circa tre mesi, a causa di una malattia genetica. L’Associazione Le Coccole di Chiara (www.lecoccoledichiara.it) sboccia alla nascita di Chiara, con l’idea di donare una piccola carezza ai bambini delle terapie intensive e ai loro genitori. Si pone diversi obiettivi come, ad esempio, quello di realizzare e offrire cappellini, doudou, calzini, camicini per il battesimo, ecc. destinati ai bambini prematuri, e di sensibilizzare le persone sulla tematica della «difesa della vita».

Quale consiglio dareste ai ragazzi per invitarli a vedere l’altro, soprattutto il più fragile, il più piccolo, l’emarginato, come «dono» da includere nella propria vita e non da eliminare? R. La vita è un dono da vivere e condividere. Tendere la mano all’altro ci restituisce almeno il doppio di ciò che doniamo. Spesso si ha paura di portare avanti una gravidanza difficile. Giovanna e io rifaremmo esattamente le stesse scelte. Chiara ci ha donato molto di più di quello che abbiamo dato a lei. La sua voglia di vivere è stata di esempio per noi, suoi genitori, per i medici e per il personale della Terapia Intensiva del Policlinico Gemelli di Roma. Chiara, in soli tre mesi di vita, ci ha dimostrato che nulla può essere dato per scontato, che la vita è sempre da onorare e, soprattutto, da vivere.

Nella società di oggi la fragilità delle persone spaventa ed esse sono considerate come uno scarto: cosa o chi vi ha dato la forza per accogliere Chiara? R. A tre mesi di gravidanza la ginecologa ci rivelò che Chiara era affetta da una malattia genetica rara, definita, da molti medici, «incompatibile con la vita» e difficilmente sarebbe arrivata al parto. Giovanna e io non avemmo dubbi: non saremmo stati noi a decidere la strada del nostro piccolo fiore. Il nostro amore ci ha permesso di non allontanarci, anzi ha unito ancora di più le nostre anime facendoci trovare, l’uno nelle braccia dell’altra, il sostegno quotidiano per non vacillare.

Nella vostra storia avete sperimentato la mano di Dio? R. Assolutamente sì. Abbiamo avvertito la sua presenza in molte situazioni. Chiara ha subìto e ha superato vari interventi chirurgici generando stupore da parte dei medici. Ci ha lasciato il 17 maggio 2022 e, dopo esattamente 4 mesi, Giovanna e io ci siamo sposati. La data del matrimonio era stata fissata prima che Chiara nascesse: il 17 settembre. Abbiamo scelto comunque di sposarci per onorare il dono che Dio ci ha elargito con la nascita del nostro piccolo angelo. Grazie alla presenza di Dio riusciamo a trasformare il dolore in amore ed è lui che ci tende la mano anche quando stiamo per cadere. (vedi: facebook.com/LeCoccoleDiChiara/; Instagram.com/LeCoccoleDiChiara/)

Ragazzi & Dintorni | Catechisti Parrocchiali • dicembre 2023

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IO SONO… SONO NOI ! Io - Tu - Noi

Franca Feliziani Kannheiser

felizianikannheiser@hotmail.com

B

asta ricordare l’evento della Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona, per rendersi conto di come l’appartenenza, il sentirsi-dentro, sia un bisogno fondamentale della persona umana, che si manifesta, in modo particolarmente urgente, in specifiche fasi del suo sviluppo: nel venire al mondo e sentirsi nella mente della mamma, in sintonia con l’ambiente che lo accoglie, nel momento del passaggio dalla famiglia alla scuola, nella preadolescenza e nell’adolescenza. Nei volti dei giovani partecipanti alla GMG, volti trasformati dalle emozioni, si leggeva proprio questo: «Non voglio essere solo. Desidero essere riconosciuto. Chiamato per nome. Appartenere. Essere un “noi”». A qualcuno potrebbe sembrare riduttiva una lettura puramente psico-sociologica dell’evento e lo sarebbe certamente se si escludessero i fattori spirituali e di fede che lo caratterizzano. Naturalmente non si vuole effettuare nessuna esclusione, ma, ai fini di questo contributo, ci atteniamo a una lettura psicologica, come tassello del Dossier, che affronta la problematica in modo globale, avvalendosi dei diversi articoli.

RICONOSCIMENTO DEL BISOGNO Non si può pensare all’adolescente, senza vederlo in rapporto con i suoi coetanei, alla ricerca di amicizie, sullo sfondo di un gruppo. La ricerca di investimenti affettivi sempre più allargati orienta il suo sviluppo. Ha inizio, così, la profonda trasformazione, che coinvolge l’adolescente nelle sue relazioni con il mondo esterno, a partire da quella con i genitori, con se stesso, con il proprio corpo. «La scelta» degli amici diventa sempre più autonoma, fino a condurre a preferenze completamente opposte rispetto a quelle suggerite e desiderate dai genitori. Questa situazione provoca spesso, soprattutto in mamme ansiose, la tentazione di pensare che siano gli amici, i balordi che traviano il povero bambino, mentre non ci si interroga sul perché il figlio ricerchi quegli amici, quale bisogno lo spinga a tali scelte. A volte è proprio la necessità di differenziarsi dall’ambiente familiare, il bisogno di definirsi come altro. La scelta di un amico, così lontano dai modelli proposti dalla famiglia, può essere la spia della voglia di esplorare parti sconosciute di sé e del mondo, zone misteriose e affascinanti, anche per quell’alone di pericolo che le circonda.

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Espulso dall’infanzia, sulle soglie del mondo degli adulti, senza patria e senza paese, egli cerca qualcuno, nelle sue stesse condizioni, con cui condividere i nuovi spazi di scoperta di esperienza e anche di trasgressione. Tutto ciò si ritrova nella suggestiva immagine del pesce-ragazzo, circondato dal suo branco, che si avventura nel grande mondo ancora ignoto, così come è stato espresso da una ragazza: «La mia età è un immenso mare blu, abitato da numerosi pesci di tante forme e colori, legati insieme per la vita stessa. Ognuno ha il suo compito, è un piccolo anello di una catena ininterrotta… Ognuno può andare dove vuole, ma ha sempre i suoi confini per non perdersi, per non incontrare il pesce più grosso e perdere la vita. Ogni pesce-ragazzo è circondato dal proprio gruppo. Io sono come ogni altro piccolo animale del regno, circondata dal mio “mondo”, dalla mia gente».

RISPETTO E MANIPOLAZIONE Se il bisogno di appartenenza è forte, forte è anche la manipolazione che ne può essere fatta. Il gruppo può diventare banda e branco, ricettacolo degli aspetti più fragili che, nascondendosi dietro l’illusoria onnipotenza della banda, possono condurre ad agiti (cioè a sentimenti, desideri o impulsi, espressi attraverso l’azione, invece che con il linguaggio) violenti e di sopraffazione. Anche nel caso che non si precipiti in comportamenti devianti conclamati, si possono verificare dinamiche di sopraffazione sui membri più deboli. In queste situazioni il gruppo diventa l’unica realtà a cui offrire rispetto e sottomissione, per cui esso blocca il processo di individuazione e di crescita del singolo che avrebbe dovuto favorire. Ancora una volta appare essenziale offrire ai ragazzi, che ospitiamo nelle nostre strutture ecclesiali, spazi e occasioni per riflettere e confrontarsi su una dimensione essenziale del loro vissuto, come il bisogno di appartenenza.

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C’È POSTO PER TE!

Celebrazione

Francesca Langella

fransua80@libero.it

Si prepara l’angolo della preghiera: Bibbia aperta, icona della Natività, lampada accesa. Ci si dispone in cerchio e, al centro, si mette un cesto con le statuine di Gesù bambino.

Canto: VIENI, NASCI ANCORA (Daniele Ricci, Venne nel mondo, Paoline)

Preghiera. Signore, vieni ad abitare in mezzo a noi. Insegnaci ad accogliere la gioia della tua presenza. Donaci di sentirci parte della tua famiglia che è la Chiesa e di amarci gli uni gli altri come tu ci ami. Amen. Catechista. Mentre la storia ufficiale fa il suo corso e tutta la terra è impegnata nel censimento indetto da Cesare Augusto, nella piccola città di Betlemme, Maria dà alla luce Gesù, lo avvolge in fasce e lo pone sulla paglia povera di una mangiatoia «perché non c’era posto per loro nell’alloggio». Gesù entra nella storia degli uomini e delle donne. Eppure è così facile che la sua presenza ci sfugga, che non ci accorgiamo di lui. Egli entra con umiltà nelle vicende umane, in punta di piedi, senza attirare l’attenzione, senza fare proclami o suscitare trambusto; viene, per donarci il suo amore, nel piccolo e impercettibile segno di «un bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia» (cfr. don Fabio Villani, Campi di SE VUOI).

DISPONIBILE ONLINE DA DICEMBRE

IN ASCOLTO DELLA PAROLA: Luca 2,1-7 1 Ragazzo. Signore, spesso nella mia vita non lascio posto a te, mi dimentico che tutto quello che ho è un dono di cui ringraziarti e di cui essere responsabile. 2 Ragazzo. Signore, tu ci accogli sempre, siamo parte di te. Insegnaci a fare spazio agli altri, ad aprirci alla bellezza dell’incontro con te, con i fratelli e le sorelle.

Natività di Gesù, Giotto, ca. 1303-1305, Cappella degli Scrovegni (PD)

3 Ragazzo. Grazie, Signore, perché ho scoperto che tu mi ami e che con te la vita è più bella, più piena, degna di essere vissuta e accolta ogni giorno con gioia. Catechista. A Natale contempliamo il mistero dell’incarnazione: Dio si è fatto uomo per manifestarci tutto il suo amore, per accoglierci nella sua casa, dove c’è un posto unico e particolare per ciascuno di noi. Far parte della Chiesa è appartenere a una grande famiglia, come figli di Dio nel Figlio Gesù, e sentirci tutti fratelli e sorelle. Più ci apriamo a Gesù, più sperimentiamo la gratuità dei doni di Dio, che siamo chiamati a condividere con tutti. Gesto. Ogni ragazzo riceve una statuina di Gesù bambino, segno di Gesù che è da accogliere e custodire, e si impegna, giorno dopo giorno, a fare posto a lui nella propria vita. Preghiera. È Natale ogni volta che sorridi al fratello e alla sorella, e gli tendi la mano. È Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro. È Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società. È Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale. È Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. È Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere in te, per donarlo agli altri. Amen (cfr. Madre Teresa di Calcutta). Canto: TU SEI BAMBINO, Ivi.

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