P Paul Rand
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“don’t try to be original just try to be good.”
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ABCDXSAVTHNEFGH DBIOGRAFIADKWZZA PAOXPCDOWIAOQLC Paul Rand è stato uno dei più influenti graphic designer del 900’, conosciuto oltre per i suoi lavori pubblicitari e di illustrazione anche per i suoi famosi marchi aziendali. Egli è considerato come chi ha fissato gli standard per la creazione di marchi ed identità visive aziendali, modernità, semplicità e facilità di riconoscimento sono alcune caratteristiche di quesi progetti grafici. Molti dei suoi loghi oltre ad essere delle pietre miliari del graphic design, sono ancora in uso.
Il vero nome di Paul Rand era Peretz Rosenbaum: E’ nato 15 agosto 1914 ed è morto il 26 novembre 1996 Rand è stato educato presso il Pratt Institute (1929-1932), la Parsons School of Design (1932-1933), e l’Art Student League (1933-1934).
LA SUA FILOSOFIA “Non ho scelto. Dio ha scelto “,
risponde Rand quando Janet Abrams chiede perché ha scelto di diventare un designer. Rand era conosciuto per le pubblicità intelligenti, loghi aziendali visivamente stimolanti, filosofie eloquenti e, naturalmente, la sua palese superbia. Ha iniziato la sua carriera con piccoli lavori mettendo immagini insieme per alcuni giornali e riviste arrivando ad ottenere un lavoro come art director per le riviste editoriali e come scenografo per capi d’ arte.
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Ha costretto il pubblico a coinvolgere ed interpretare la sua opera attraverso i suoi giochi di parole intelligenti e il suo umorismo. Rand era noto per le sue capacitĂ nel semplificare problemi di progettazione complessi. Credeva nel design semplicistico, dimostrando che il design non ha bisogno di una travolgente valanga di immagini o testo per trasmettere un punto.
Una filosofia principale egli sottolinea è l’uso del simbolismo, in particolare nella pubblicità . Un elemento simbolico deve connettersi e formare una relazione tra designer e spettatore, trasformando forme astratte in forme concrete che aiutano lo spettatore a capire meglio il progetto.
Egli afferma che il progettista “deve scoprire un mezzo di comunicazione o un punto di contatto tra lui e lo spettatore”. Egli considera questo uno dei molti problemi che i progettisti incontrano e offre il simbolo come strumento per alleviare il problema. Inoltre, aggiunge che: “Lo stesso simbolo può esprimere molte idee diverse ...Per contrapposizione, associazione, analogia, il progettista è in grado di utilizzare la sua efficacia ad espletare una funzione specifica”.
Pensieri sul
In “Pensieri sul design”, Rand ribadisce ciò che i progettisti tipografici a volte dimenticano: la leggibilità. Rand ci ricorda di non perdere la leggibilità a scapito di “stile, personalità, sensibilità, e la scintilla”.
Pensieri sul
Egli comprende che l’asimmetria e lo spazio bianco creano un maggiore interesse perché “il piacere che deriva dall’osservanza di accordi asimmetrici sta in parte nel superare resistenze che, consapevolmente o meno, lo spettatore si regola nella propria mente”. Dice: “Ho sentito che questo era un modo potente di affermare come tipografi e designer di oggi perdono la leggibilità a scapito di layout appariscente”.
Listen! Listen! A partire dagli anni ‘50, Rand ha iniziato a illustrare libri per bambini, mentre la moglie, Ann Rand, li ha scritti. Tra questi Listen! Listen!, Sparkle e Spin, e Little One.
Listen! Listen! dimostra la grande varietà di lavoro in cui Rand stesso è stato coinvolto. Listen! Listen! è stato scritto più tardi nella sua carriera nel 1970, mentre lui ancora si occupava della progettazione di manifesti e loghi.Nei libri cerca di far emergere il suo stile unico costituito da semplici ritagli caratterizzati da audaci colori vivaci.