Rassegna stampa integrale

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10a edizione udine 18 8 maggio '14 dialoghi sul mondo che cambia confronti incontri storie spettacoli

premio terzani sotto l’alto patronato del presidente della repubblica

rassegna stampa integrale


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A Cappello e Hamid il premio Terzani La cerimonia è prevista sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine

È stato assegnato ex aequo allo scrittore pakistano Mohsin Hamid e al poeta friulano Pierluigi Cappello, il decimo Premio letterario internazionale «Tiziano Terzani», promosso nell’ambito del festival «Vicino/Lontano» di Udine. La decisione è stata presa dalla giuria, presieduta da Angela Staude Terzani, e composta da Giulio Anselmi, Toni Capuozzo, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Fabrizio Gatti, Ettore Mo, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham e Marino Sinibaldi. Il riconoscimento è stato assegnato rispettivamente per i romanzi «Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente» (Einaudi 2013) e «Questa libertà» (Rcs Libri 2013) e sarà consegnato sabato 17 maggio in occasione della cerimonia ufficiale di premiazione al


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Teatro Nuovo Giovanni da Udine. La serata sarà dedicata ai diari inediti di Terzani, di imminente pubblicazione con il titolo «Un’idea di destino» (Longanesi). In stretto collegamento con il Premio Terzani 2014 vi sono due appuntamenti che il Vicino/Lontano ospiterà a Udine. Il 17 maggio, Hamid e lo storico Michelguglielmo Torri parleranno delle nuove dinamiche economiche e geopolitiche del continente asiatico, mentre il 14 maggio verrà proiettato in anteprima nazionale il documentario «Parole povere» - coproduzione Agherose/Tucker Film - diretto da Francesca Archibugi e dedicato a Pierluigi Cappello (ANSA).


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A Mohsin Hamid e Pierluigi Cappello il Premio Terzani 2014 La decisione è stata presa dalla giuria, presieduta da Angela Staude Terzan. La consegna avverrà durante la decina edizione festival Vicino/Lontano a Udine

UDINE. È stato assegnato ex aequo allo scrittore pakistano Mohsin Hamid e al poeta friulano Pierluigi Cappello, il decimo Premio letterario internazionale «Tiziano Terzani», promosso nell'ambito del festival «Vicino/Lontano» di Udine. La decisione è stata presa dalla giuria, presieduta da Angela Staude Terzani, e composta da Giulio Anselmi, Toni Capuozzo, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Fabrizio Gatti, Ettore Mo, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham e Marino Sinibaldi. Il riconoscimento è stato assegnato rispettivamente per i romanzi «Come diventare ricchi sfondati nell'Asia emergente» (Einaudi 2013) e «Questa libertà» (Rcs Libri 2013) e sarà consegnato sabato 17 maggio in occasione della cerimonia ufficiale di premiazione al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. La serata sarà dedicata ai diari inediti di Terzani, di imminente pubblicazione con il titolo «Un'idea di destino» (Longanesi). In stretto collegamento con il Premio Terzani 2014 vi sono due appuntamenti che il Vicino/Lontano ospiterà a Udine. Il 17 maggio, Hamid e lo storico Michelguglielmo Torri parleranno delle nuove dinamiche economiche e geopolitiche del continente asiatico, mentre il 14 maggio verrà proiettato in anteprima nazionale il documentario «Parole povere» - coproduzione Agherose/Tucker Film - diretto da Francesca Archibugi e dedicato a Pierluigi Cappello.


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Premio "Terzani 2014" a Hamid e Cappello

Consegna durante 10/o festival Vicino/Lontano a Udine (ANSA) - UDINE, 17 MAR - E' stato assegnato ex aequo allo scrittore pakistano Mohsin Hamid e al poeta friulano Pierluigi Cappello, il decimo Premio letterario internazionale "Tiziano Terzani", promosso nell'ambito del festival "Vicino/Lontano" di Udine. Il riconoscimento è stato assegnato rispettivamente per i romanzi "Come diventare ricchi sfondati nell'Asia emergente" e "Questa libertà " e sarà consegnato sabato 17 maggio in occasione della cerimonia ufficiale di premiazione al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. (ANSA).


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Premio Terzani 2014 ex aequo al pakistano MOHSIN HAMID e al poeta friulano PIERLUIGI CAPPELLO

DUE VINCITORI PER IL PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE TIZIANO TERZANI 2014: NELLA X EDIZIONE DEL PREMIO, A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA DI TIZIANO TERZANI, LA GIURIA PRESIEDUTA DA ANGELA STAUDE TERZANI PREMIA UNO DEGLI SCRITTORI DI RIFERIMENTO DELLA LETTERATURA CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE, IL PAKISTANO MOHSIN HAMID, AUTORE DI COME DIVENTARE RICCHI SFONDATI NELL’ASIA EMERGENTE (EINAUDI 2013): «PER IL CORAGGIO CON CUI HA GUARDATO IN FACCIA ALLA SFIDA DEL NUOVO MILLENNIO, PER LA LUCIDITÀ DELLE SUE CONCLUSIONI E L’UMANA DELICATEZZA CHE SOPRAVVIVE IN LUI».

EX AEQUO CON HAMID, LA GIURIA CONFERISCE IL PREMIO TERZANI 2014 AL POETA FRIULANO PIERLUIGI CAPPELLO, AUTORE DI QUESTA LIBERTA’ (RCS LIBRI 2013), UN MICROCOSMO RAPPRESENTATIVO DELLA CONDIZIONE UMANA: «QUEST’UOMO È COSÌ SINCERO E COSÌ UMANAMENTE VERO CHE IL LETTORE, COME SE MERITASSE LA SUA CONFIDENZA, FATICA A SENTIRLO ESTRANEO A SE STESSO».

IL PREMIO TERZANI 2014 SARA’ CONSEGNATO NEL CORSO DELLA X EDIZIONE DEL FESTIVAL VICINO/LONTANO, SABATO 17 MAGGIO ALLE 21, AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE. SARA’ L’OCCASIONE PER CELEBRARE TIZIANO

TERZANI, CON I DUE VINCITORI, IN UNA SERATA DEDICATA AI SUOI ‘DIARI’ INEDITI, DI IMMINENTE PUBBLICAZIONE. VICINO/LONTANO 2014: LA X EDIZIONE DEL FESTIVAL, A UDINE DALL’8 AL 18 MAGGIO, OFFRIRA’ UNDICI GIORNI DI INCONTRI, EVENTI, DIALOGHI, LEZIONI MAGISTRALI, TAVOLE ROTONDE, SPETTACOLI, PROIEZIONI, WORKSHOP E PERCORSI ESPOSITIVI.


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UDINE – Il 28 luglio 2004, nella valle di Orsigna, serenamente “lasciava il suo corpo”Tiziano Terzani, scrittore e giornalista allora 66enne, una delle voci più limpide e originali del panorama giornalistico internazionale, profondo conoscitore del continente asiatico e autore di libri divenuti best seller in tutto il mondo. A dieci anni dalla sua scomparsa, e nella sua X edizione, il Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, promosso dall’associazione culturale vicino/lontano di Udine e dalla famiglia Terzani, ha eccezionalmente deciso di conferire l’edizione 2014 a due vincitori ex aequo, entrambi di altissimo valore e perfettamente rappresentativi, attraverso il loro lavoro, dell’esperienza e dell’eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. Sono dunque Mohsin Hamid, scrittore pakistano annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea, e Pierluigi Cappello, poeta friulano che si è affermato come una delle voci più intense della poesia italiana, i vincitori della X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, come ha decretato la Giuria presieduta da Angela Staude Terzani e composta da Giulio Anselmi, Toni Capuozzo, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Fabrizio Gatti, Ettore Mo, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham e Marino Sinibaldi. Il riconoscimento, assegnato rispettivamente per i romanzi Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi 2013) e Questa libertà (© 2013 RCS Libri S.p.A., Milano)verrà consegnato sabato 17 maggio, in occasione della cerimonia ufficiale di premiazione che si svolgerà al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 21: sarà l’occasione per celebrare Tiziano Terzani, con i due vincitori, in una serata dedicata ai suoi diari inediti, di imminente pubblicazione con iltitoloUn’idea di destino(Longanesi).A questi scritti, privati e personali, Terzani aveva lavorato fino ai suoi ultimi giorni e dalle prossime settimane saranno accessibili anche ai lettori nell’edizione curata dalla moglie Angela Terzani Staude con Álen Loreti. In stretto collegamento con il Premio Terzani 2014 sono due gli appuntamenti che il festival vicino/lontano ospiterà a Udine: sabato 17 maggio alle 17 nella Chiesa di san Francesco a Udine, il vincitore Moshid Hamid e lo storico Michelguglielmo Torri parleranno delle nuove dinamiche economiche e geopolitiche del continente asiatico; mercoledì 14 maggio verrà proiettato in anteprima nazionale ildocumentario “Parole povere” – una coproduzione Agherose/Tucker Film – diretto dalla registra Francesca Archibugi e dedicato a Pierluigi Cappello.

Dopo Il fondamentalista riluttante, in cui raccontava l’andata-e-ritorno nel mondo occidentale di un giovane pakistano di buona famiglia, in Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente Mohsin Hamid proietta il lettore quasi direttamente nei panni del «tu» protagonista, cui è rivolto il suo peculiare libro di autoaiuto. Dal poverissimo villaggio di un non meglio precisato paese dell’«Asia emergente», il «tu» protagonista muove verso l’urbanizzazione e una ricchezza da conquistare a tappe forzate. «Il romanzo di Mohsin Hamid può dirsi una meditazione sulla vita dell’uomo nel mondo globalizzato – spiega la Giuria del Premio Terzani nelle sue motivazioni - Tutto è nuovo in questo romanzo: è nuova la città sconvolta dalla modernizzazione; sono nuovi i valori sui quali il protagonista si orienta: non più il villaggio d’origine, la famiglia allargata, una vecchia moralità passata di padre in figlio, bensì il mondo intero al quale la città in cui si è trasferito si ricollega con cavi a fibre ottiche per facilitare gli affari. E’ nuovo anche il deserto umano nel quale quest’uomo corre verso le sue mete, come è nuova la forma letteraria nella quale Mohsin Hamid comprime la sua emblematica storia. Per il coraggio con cui ha guardato in faccia alla sfida del nuovo millennio, per la lucidità delle sue conclusioni e l’umana delicatezza che sopravvive in lui, la giuria assegna il premio letterario Tiziano Terzani di quest’anno a Mohsin Hamid».

«Questa libertà, il romanzo di Pier luigi Cappello premiato con l’ex aequo – afferma ancora la Giuria del Premio Terzani nelle motivazioni – racconta il processo di una conquista personale che, per le sue valenze esistenziali e per il suo connettersi con un preciso contesto storico e geografico, collega una vicenda individuale con l’esperienza di un’intera collettività.“Libertà” è la conquista di chi non cede allo sconforto e sa reagire, abbracciando la vita per quello che essa può ancora dare anche quando, per un


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incidente, un ragazzo di sedici anni non riconosce come suo il corpo che occupa.Il grande amore per la letteratura ha fatto di quel ragazzo, assiduo lettore di poesie e di romanzi fin dall’adolescenza, un artista della parola. Con Questa libertà Pierluigi Cappello ci racconta la sua vicenda umana e la storia della sua terra. Quest’uomo è così sincero e così umanamente vero che il lettore, come se meritasse la sua confidenza, fatica a sentirlo estraneo a se stesso».

Novità decisamente rilevante, per la X edizione del Festival vicino/lontano è la ricchissima proposta di un cartellone che si dispiegherà, a Udine, dall’8 al 18 maggio, per undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, workshop e percorsi espositivi, con una sezione speciale dedicata al digitale. Info www.vicinolontano.it

con preghiera di diffusione – ufficio stampa Premio letterario int. Tizano Terzani – Vicino /Lontano 2014 Volpe&Sain Comunicazione – ufficiostampa@volpesain.com

Motivazione del Premio Letterario internazionale Tiziano Terzani 2014 a Mohsin Hamid

Il romanzo di Mohsin Hamid, Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente, può dirsi una meditazione sulla vita dell’uomo nel mondo globalizzato. Tutto è nuovo in questo romanzo: è nuova la città sconvolta dalla modernizzazione; sono nuovi i valori sui quali il protagonista si orienta: non più il villaggio d’origine, la famiglia allargata, una vecchia moralità passata di padre in figlio, bensì il mondo intero al quale la città in cui si è trasferito si ricollega con cavi a fibre ottiche per facilitare gli affari. E’ nuovo anche il deserto umano nel quale quest’uomo corre verso le sue mete, come è nuova la forma letteraria nella quale Mohsin Hamid comprime la sua emblematica storia. Tutto quindi è nuovo: solo l’occhio di chi osserva è un occhio antico, saggio, distaccato. E’ l’occhio di un uomo che ha ben guardato la nuova realtà e ne ha capito i vantaggi e i costi. Vivi come vuoi, vivi dove vuoi, vivi la vita del tuo tempo, sembra dire. L’importante è che arrivi in fondo con un cuore.Parallelo al racconto si tesse infatti, come una piccola melodia, uno sporadico amore. Nuovo anche questo nel suo modo di realizzarsi, è però sincero e duraturo. Ed è questo amore che alla fine, quando tutto è nuovamente perduto, permette al protagonista di riscattarsi.Per il coraggio con cui ha guardato in faccia alla sfida del nuovo millennio, per la lucidità delle sue conclusioni e l’umana delicatezza che sopravvive in lui, la giuria assegna il premio letterario Tiziano Terzani di quest’anno a Mohsin Hamid.

Motivazione del Premio Letterario internazionale Tiziano Terzani 2014 a Pierluigi Cappello

Questa libertà, il romanzo di Pier luigi Cappello premiato con l’ex aequo, racconta il processo di una conquista


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personale che, per le sue valenze esistenziali e per il suo connettersi con un preciso contesto storico e geografico, collega una vicenda individuale con l’esperienza di un’intera collettività. Paesaggi, situazioni e personaggi si delineano con una forte componente lirica e prendono corpo in una scrittura rigorosa, severa e sorvegliatissima nella scelta di ogni singola parola eppure così fluida da sembrare semplice e immediata. Il paese di montagna e i suoi abitanti sono descritti in tutta la loro dignitosa e semplice naturalezza e sono i protagonisti di un mondo vissuto con quella pienezza che è destinata a farsi emozione fortissima e incancellabile nel patrimonio memoriale dell’uomo adulto. La rievocazione del passato, senza mai smarrire la dimensione lirica, assume così il carattere epico del racconto che illustra i mutamenti fisici e culturali di un microcosmo e di un intero territorio. “Libertà” è la conquista di chi non cede allo sconforto e sa reagire, abbracciando la vita per quello che essa può ancora dare anche quando, per un incidente, un ragazzo di sedici anni non riconosce come suo il corpo che occupa. Il grande amore per la letteratura ha fatto di quel ragazzo, assiduo lettore di poesie e di romanzi fin dall’adolescenza, un artista della parola. Quest’uomo è così sincero e così umanamente vero che il lettore, come se meritasse la sua confidenza, fatica a sentirlo estraneo a se stesso.


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Due vincitori per il Terzani

Il friulano Pierluigi Cappello e il pakistano Mohsin Hamid riceveranno il premio il 17 maggio 17/03/2014

Due vincitori per il Premio letterario internazionale Tiziano Terzani 2014: nella decima edizione, la giuria, presieduta daAngela Staude Terzani, premia uno degli scrittori di riferimento della letteratura contemporanea internazionale, il pakistano Mohsin Hamid, autore di “Come diventare ricchi sfondati nell'Asia emergente” (Einaudi) “per il coraggio con cui ha guardato in faccia alla sfida del nuovo millennio, per la lucidità delle sue conclusioni e l’umana delicatezza che sopravvive in lui”. Ex aequo con Hamid, la giuria conferisce il premio Terzani 2014 anche al poeta friulano Pierluigi Cappello, autore di “Questa libertà” (Rcs Libri), un microcosmo rappresentativo della condizione umana: “quest'uomo è così sincero e così umanamente vero che il lettore, come se meritasse la sua confidenza, fatica a sentirlo estraneo a se stesso” recita la motivazione. Il premio sarà consegnato nel corso della decima edizione del festivalVicino/Lontano, sabato 17 maggio alle 21, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Sarà l’occasione per celebrare Tiziano Terzani, con i due vincitori, in una serata dedicata ai suoi ‘diari’ inediti, di imminente pubblicazione


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Vicino/Lontano: consegna del Premio Terzani 2014 Il 28 luglio 2004, nella valle di Orsigna, serenamente “lasciava il suo corpo” Tiziano Terzani, scrittore e giornalista allora 66enne, una delle voci più limpide e originali del panorama giornalistico internazionale, profondo conoscitore del continente asiatico e autore di libri divenuti best seller in tutto il mondo. A dieci anni dalla sua scomparsa, e nella sua decima edizione, il Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, promosso dall’associazione culturale Vicino/lontano di Udine e dalla famiglia Terzani, ha eccezionalmente deciso di conferire l’edizione 2014 a due vincitori ex aequo, entrambi di altissimo valore e perfettamente rappresentativi, attraverso il loro lavoro, dell’esperienza e dell’eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. Sono dunque Mohsin Hamid, scrittore pakistano annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea, e Pierluigi Cappello, poeta friulano che si è affermato come una delle voci più intense della poesia italiana, i vincitori della X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, come ha decretato la Giuria presieduta da Angela Staude Terzani e composta da Giulio Anselmi, Toni Capuozzo, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Fabrizio Gatti, Ettore Mo, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham e Marino Sinibaldi. Il riconoscimento, assegnato rispettivamente per i romanzi "Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente" (Einaudi 2013) e "Questa libertà" (© 2013 RCS Libri S.p.A., Milano) verrà consegnato sabato 17 maggio, in occasione della cerimonia ufficiale di premiazione che si svolgerà al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 21: sarà l’occasione per celebrare Tiziano Terzani, con i due vincitori, in una serata dedicata ai suoi diari inediti, di imminente pubblicazione con il titolo Un’idea di destino (Longanesi). A questi scritti, privati e personali, Terzani aveva lavorato fino ai suoi ultimi giorni e dalle prossime settimane saranno accessibili anche ai lettori nell’edizione curata dalla moglie Angela Terzani Staude con Alen Loreti. In stretto collegamento con il Premio Terzani 2014 sono due gli appuntamenti che il festival Vicino/lontano ospiterà a Udine: sabato 17 maggio alle 17 nella Chiesa di san Francesco a Udine, il vincitore Moshid Hamid e lo storico Michelguglielmo Torri parleranno delle nuove dinamiche economiche e geopolitiche del continente asiatico; mercoledì 14 maggio verrà proiettato in anteprima nazionale il documentario “Parole povere” - una coproduzione Agherose/Tucker Film - diretto dalla registra Francesca Archibugi e dedicato a Pierluigi Cappello. Dopo "Il fondamentalista riluttante", in cui raccontava l'andata-e-ritorno nel mondo occidentale di un giovane pakistano di buona famiglia, in "Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente" Mohsin Hamid proietta il lettore quasi direttamente nei panni del «tu» protagonista, cui è rivolto il suo peculiare libro di autoaiuto. Dal poverissimo villaggio di un non meglio precisato paese dell'«Asia emergente», il «tu» protagonista muove verso l'urbanizzazione e una ricchezza da conquistare a tappe forzate. «Il romanzo di Mohsin Hamid può dirsi una meditazione sulla vita dell’uomo nel mondo globalizzato – spiega la Giuria del Premio Terzani nelle sue motivazioni - Tutto è nuovo in questo romanzo: è nuova la città sconvolta dalla modernizzazione; sono nuovi i valori sui quali il protagonista si orienta: non più il villaggio d’origine, la famiglia allargata, una vecchia moralità passata di padre in figlio, bensì il mondo intero al quale la città in cui si è trasferito si ricollega con cavi a fibre ottiche per facilitare gli affari. E’ nuovo anche il deserto umano nel quale quest’uomo corre verso le sue mete, come è nuova la forma letteraria nella quale Mohsin Hamid comprime la sua emblematica storia. Per il coraggio con cui ha guardato in faccia alla sfida del nuovo millennio, per la lucidità delle sue conclusioni e l’umana delicatezza che sopravvive in lui, la giuria assegna il premio letterario Tiziano Terzani di quest’anno


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a Mohsin Hamid». «Questa libertà, il romanzo di Pier luigi Cappello premiato con l'ex aequo – afferma ancora la Giuria del Premio Terzani nelle motivazioni - racconta il processo di una conquista personale che, per le sue valenze esistenziali e per il suo connettersi con un preciso contesto storico e geografico, collega una vicenda individuale con l’esperienza di un’intera collettività. "Libertà" è la conquista di chi non cede allo sconforto e sa reagire, abbracciando la vita per quello che essa può ancora dare anche quando, per un incidente, un ragazzo di sedici anni non riconosce come suo il corpo che occupa. Il grande amore per la letteratura ha fatto di quel ragazzo, assiduo lettore di poesie e di romanzi fin dall'adolescenza, un artista della parola. Con Questa libertà Pierluigi Cappello ci racconta la sua vicenda umana e la storia della sua terra. Quest'uomo è così sincero e così umanamente vero che il lettore, come se meritasse la sua confidenza, fatica a sentirlo estraneo a se stesso». Novità decisamente rilevante, per la X edizione del Festival Vicino/lontano è la ricchissima proposta di un cartellone che si dispiegherà, a Udine, dall’8 al 18 maggio, per undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, workshop e percorsi espositivi, con una sezione speciale dedicata al digitale. Info: www.vicinolontano.it

INFO/FONTE: Ufficio stampa Premio letterario Tizano Terzani - Vicino /Lontano 2014 Vicino/Lontano: consegna del Premio Terzani 2014 Teatro Nuovo Giovanni da Udine via Trento, 4 Udine UD Orario - Ingresso: 21.00 Il 17/05/14 Per maggiori informazioni Sito web:http://www.vicinolontano.it


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In scena le verità di Fantini HAMID E CAPPELLO SONO I VINCITORI DEL PREMIO LA SCELTA TORMENTI “DEMOCRATICI” TERZANI 2014 DI RIVOLGERSI

ALLA PROCURA MOfriulano) TIVATA E’ un ‘ex aequo’ quello che vedrà quest’anno Mohsin Hamid (scrittore pakistano) e Pierluigi Cappello (poeta DAL FATTO stringere tra le mani il Premio letterario internazionale Tiziano Terzani. Questa è la decima edizione.La consegna ufficiale CHE NESSUNO avverrà il 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine durante il festival Vicino/Lontano: Hamid verrà premiato per il GLI DESSE romanzo “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente”, mentre Pierluigi Cappello per il libro “Questa libertà”.DELLE RISPOSTE SUI “PILASTRI” TRIESTE

UN SENATO TRASPARENTE

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Il Premio Terzani 2014 va ex aequo a Mohsin Hamid e Pierluigi Cappello

UDINE – Il 28 luglio 2004, nella valle di Orsigna, serenamente “lasciava il suo corpo” Tiziano Terzani, scrittore e giornalista allora 66enne, una delle voci più limpide e originali del panorama giornalistico internazionale, profondo conoscitore del continente asiatico e autore di libri divenuti best seller in tutto il mondo. A dieci anni dalla sua scomparsa, e nella sua X edizione, il Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, promosso dall’associazione culturale vicino/lontano di Udine e dalla famiglia Terzani, ha eccezionalmente deciso di conferire l’edizione 2014 a due vincitori ex aequo, entrambi di altissimo valore e perfettamente rappresentativi, attraverso il loro lavoro, dell’esperienza e dell’eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. Sono dunque Mohsin Hamid, scrittore pakistano annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea, e Pierluigi Cappello, poeta friulano che si è affermato come una delle voci più intense della poesia italiana, i vincitori della X edizione


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del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, come ha decretato la Giuria presieduta da Angela Staude Terzani e composta da Giulio Anselmi, Toni Capuozzo, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Fabrizio Gatti, Ettore Mo, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham e Marino Sinibaldi. L'anno scorso il riconoscimento andò all'economista ungherese George Soros. CERIMONIA DI PREMIAZIONE - Il riconoscimento, assegnato rispettivamente per i romanziCome diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi 2013) e Questa libertà (© 2013 RCS Libri S.p.A., Milano) verrà consegnato sabato 17 maggio, in occasione della cerimonia ufficiale di premiazione che si svolgerà al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 21: sarà l’occasione per celebrare Tiziano Terzani, con i due vincitori, in una serata dedicata ai suoi diari inediti, di imminente pubblicazione con il titolo Un’idea di destino (Longanesi). A questi scritti, privati e personali, Terzani aveva lavorato fino ai suoi ultimi giorni e dalle prossime settimane saranno accessibili anche ai lettori nell’edizione curata dalla moglie Angela Terzani Staude con Álen Loreti. In stretto collegamento con il Premio Terzani 2014 sono due gli appuntamenti che il festival vicino/lontano ospiterà a Udine: sabato 17 maggio alle 17 nella Chiesa di san Francesco a Udine, il vincitore Moshid Hamid e lo storico Michelguglielmo Torri parleranno delle nuove dinamiche economiche e geopolitiche del continente asiatico; mercoledì 14 maggio verrà proiettato in anteprima nazionale il documentario “Parole povere” - una coproduzione Agherose/Tucker Film - diretto dalla registra Francesca Archibugi e dedicato a Pierluigi Cappello. MOHSIN HAMID - Dopo Il fondamentalista riluttante, in cui raccontava l'andata-e-ritorno nel mondo occidentale di un giovane pakistano di buona famiglia, in Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente Mohsin Hamid proietta il lettore quasi direttamente nei panni del «tu» protagonista, cui è rivolto il suo peculiare libro di autoaiuto. Dal poverissimo villaggio di un non meglio precisato paese dell'«Asia emergente», il «tu» protagonista muove verso l'urbanizzazione e una ricchezza da conquistare a tappe forzate. «Il romanzo di Mohsin Hamid può dirsi una meditazione sulla vita dell’uomo nel mondo globalizzato – spiega la Giuria del Premio Terzani nelle sue motivazioni - Tutto è nuovo in questo romanzo: è nuova la città sconvolta dalla modernizzazione; sono nuovi i valori sui quali il protagonista si orienta: non più il villaggio d’origine, la famiglia allargata, una vecchia moralità passata di padre in figlio, bensì il mondo intero al quale la città in cui si è trasferito


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si ricollega con cavi a fibre ottiche per facilitare gli affari. E’ nuovo anche il deserto umano nel quale quest’uomo corre verso le sue mete, come è nuova la forma letteraria nella quale Mohsin Hamid comprime la sua emblematica storia. Per il coraggio con cui ha guardato in faccia alla sfida del nuovo millennio, per la lucidità delle sue conclusioni e l’umana delicatezza che sopravvive in lui, la giuria assegna il premio letterario Tiziano Terzani di quest’anno a Mohsin Hamid». PIERLUIGI CAPPELLO - «Questa libertà, il romanzo di Pier luigi Cappello premiato con l'ex aequo – afferma ancora la Giuria del Premio Terzani nelle motivazioni - racconta il processo di una conquista personale che, per le sue valenze esistenziali e per il suo connettersi con un preciso contesto storico e geografico, collega una vicenda individuale con l’esperienza di un’intera collettività. "Libertà" è la conquista di chi non cede allo sconforto e sa reagire, abbracciando la vita per quello che essa può ancora dare anche quando, per un incidente, un ragazzo di sedici anni non riconosce come suo il corpo che occupa. Il grande amore per la letteratura ha fatto di quel ragazzo, assiduo lettore di poesie e di romanzi fin dall'adolescenza, un artista della parola. Con Questa libertà Pierluigi Cappello ci racconta la sua vicenda umana e la storia della sua terra. Quest'uomo è così sincero e così umanamente vero che il lettore, come se meritasse la sua confidenza, fatica a sentirlo estraneo a se stesso». 17 marzo 2014 © RIPRODUZIONE RISERVATA


data: 17/03/2014

Premio Terzani ex aequo allo scrittore pakistano Mohsin Hamid ed al poeta friulano Pierluigi Cappello

Udine - Il premio letterario internazionale Tiziano Terzani quest'anno ricorda il decennale della morte dello scrittore e giornalista toscano, stroncato da un tumore all'età di 66 anni. Il prestigioso riconoscimento, promosso dall’associazione culturale Vicino/Lontano di Udine e dalla famiglia Terzani, è stato conferito, per l’edizione 2014, a due vincitori ex aequo: Mohsin Hamid, scrittore pakistano, e Pierluigi Cappello, poeta friulano. Lo ha deciso lunedì 17 marzo la Giuria presieduta da Angela Staude Terzani e composta da Giulio Anselmi, Toni Capuozzo, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Fabrizio Gatti, Ettore Mo, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham e Marino Sinibaldi. L'anno scorso il riconoscimento andò all'economista ungherese George Soros. Il premio è stato assegnato ad Hamid per il romanzo "Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente" (Einaudi 2013) e a Cappello per "Questa libertà" (RCS Libri S.p.A., Milano 2013) La cerimonia di consegna si svolgerà sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 21: la serata ricorderà Tiziano Terzani nel 10° anniversario, con la presentazione in anteprima dei suoi diari inediti, che saranno pubblicati a breve in una raccolta intitolata "Un’idea di destino" (Longanesi). Tiziano Terzani aveva scritto fino ai suoi ultimi giorni delle sue note personali, che ora vengono rese pubbliche grazie al lavoro di riordino curato dalla moglie Angela Terzani Staude con Álen Loreti. In collegamento con il Premio Terzani 2014 si svolgeranno a Udine due incontri nell'ambito del festival Vicino/Lontano: sabato 17 maggio alle 17 nella Chiesa di san Francesco, il vincitore Moshid Hamid e lo storico Michelguglielmo Torri parleranno delle nuove dinamiche economiche e geopolitiche del continente asiatico; mercoledì 14 maggio verrà proiettato in anteprima nazionale il documentario “Parole povere” - una coproduzione Agherose/Tucker Film - diretto dalla registra Francesca Archibugi e dedicato a Pierluigi Cappello.


data: 17/03/2014

AL POETA CAPPELLO IL PREMIO TERZANI di NO NAME pubblicato il MARZO 17, 2014

E’ stato assegnato ex aequo allo scrittore pakistano Mohsin Hamid e al poeta friulano, di Chiusaforte, Pierluigi Cappello, il decimo Premio letterario internazionale “Tiziano Terzani”, promosso nell’ambito del festival “Vicino/Lontano” di Udine. Il riconoscimento è stato assegnato rispettivamente per i romanzi “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente” e “Questa libertà” e sarà consegnato sabato 17 maggio in occasione della cerimonia ufficiale di premiazione al Teatro Nuovo Giovanni da Udine.


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Il premio letterario “Tiziano Terzani 2014” unisce Pakistan e Friuli Venezia Giulia 18.03.2014 Due vincitori per la X edizione del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani, la giuria decide di assegnare il premio allo scrittore pakistano Mohsin Hamid e al poeta friulano Pierluigi Cappello, rispettivamente per i romanzi «Come diventare ricchi sfondati nell'Asia emergente» (Einaudi 2013) e «Questa libertà» (Rcs Libri 2013); giustificando così la decisione per il pakistano: "per il coraggio con cui ha guardato in faccia alla sfida del nuovo millennio, per la lucidità delle sue conclusioni e l'umana delicatezza che sopravvive in lui". Le parole della giuria per il friulano sono altrettanto forti: "quest'uomo è così sincero e così umanamente vero che il lettore, come se meritasse la sua confidenza, fatica a sentirlo estraneo a se stesso". La decisione di dare il premio in parità a due autori è stata presa dalla giuria, presieduta da Angela Staude Terzani, e composta per quest'anno da Giulio Anselmi, Toni Capuozzo, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Fabrizio Gatti, Ettore Mo, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham e Marino Sinibaldi. Il premio Terzani 2014 verrà consegnato sabato 17 maggio alle ore 21, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Sarà l'occasione per celebrare, oltre che gli autori vincitori, Tiziano Terzani, in una serata dedicata ai suoi diari inediti di imminente pubblicazione, con il titolo "Un'idea di destino" editi da Longanesi. In stretto collegamento con la premiazione ci saranno due appuntamenti che il festival vicino/lontano ospiterà a Udine: sabato 17 maggio alle 17 nella Chiesa di San Francesco a Udine, il vincitore Moshid Hamid e lo storico Michelguglielmo Torri parleranno delle nuove dinamiche economiche e geopolitiche del continente asiatico; mercoledì 14 maggio verrà


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proiettato in anteprima nazionale il documentario "Parole povere" diretto dalla regista Francesca Archibugi dedicato a Pierluigi Cappello. Il premio letterario internazionale "Tiziano Terzani", promosso dall'associazione culturale «Vicino/Lontano» di Udine e dalla famiglia Terzani, viene assegnato all'autore di un'opera edita in lingua italiana - saggio, romanzo o reportage anche in forma autobiografica - che affronti i temi delle relazioni e dei conflitti che si generano tra culture differenti o che offra uno spaccato di civiltà in mutamento. Dalle parole della moglie di Tiziano, Angela Staude Terzani: "questo premio vuole essere atipico, slegato dalle logiche commerciali. L'intento che ci anima è quello di dare un riconoscimento a chi mostra di voler capire, di voler guardare il mondo e le altre culture con gli occhi curiosi di un bambino". Nella foto: Tiziano Terzani, lo scrittore pakistano Mohsin Hamid e il poeta friulano Pierluigi Cappello


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Porto, scontro tra Monassi e la Regione u Scintille dal tavolo del Comitato Portuale, riunitosi ieri mattina su convocazione della presidente dell’Autorità portuale. L’ente regionale e le istituzioni non hanno votato il bilancio in segno di protesta contro la scarsa trasparenza degli ultimi mesi. |P. 12|


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Premio Terzani, i vincitori sono due Non era mai accaduto e non è un caso che succeda a dieci anni dalla morte di Tiziano Terzani (28 luglio 2004): i vincitori del Premio letterario internazionale dedicato al giornalista e scrittore sono due. La giuria, presieduta dalla compagna di una vita Angela Staude Terzani, ha indicato infatti ex aequo il romanziere pakistano Mohsin Hamid per “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente”, Einaudi, e il poeta friulano Pierluigi Cappello per “Questa libertà”, il suo esordio narrativo per Rizzoli. INEDITI Promosso dall’associazione vicino/lontano e dalla famiglia Terzani, il riconoscimento verrà consegnato il 17 maggio a Udine. La premiazione nel Teatro Nuovo Giovanni da Udine sarà il culmine di eventi programmati dall’8 a domenica 18: tra questi, un incontro con Hamid e l’anteprima nazionale del documentario che Francesca Archibugi ha dedicato a Cappello. La serata stessa del 17 sarà poi dedicata ai diari inediti di Terzani, di cui è imminente l’uscita da Longanesi, l’editore che detiene i diritti del catalogo del giornalista che fu firma del Corriere. ASIA SRADICATA Gli inediti, ai quali hanno lavorato la vedova e Álen Loreti (già curatore dei due Meridiani Mondadori di Terzani), rivelano dettagli nuovi su vicende raccontate nei suoi libri. Quanto ai due vincitori della decima edizione del Premio, i giurati (Giulio Anselmi, Toni Capuozzo, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Fabrizio Gatti, Ettore Mo, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham e Marino Sinibaldi) hanno reso omaggio a due opere che esplorano, ciascuna a suo modo, percorsi battuti da Terzani: là, con Hamid, un’Asia il cui sviluppo pare spesso uno sradicamento; qui, per Cappello, «la conquista di chi non cede allo sconforto e sa reagire , abbracciando la vita per quello che essa può ancora dare anche quando, per un incidente, un sedicenne non riconosce come suo il corpo che occupa». Twitter @marcodelcorona


data: 18/03/2014

Il Premio Terzani tra Friuli e Pakistan UDINE - La globalizzazione da una parte, l'umanità individuale dall'altra. A dieci anni dalla scomparsa di Tiziano Terzani, la giuria del Premio letterario internazionale a lui intitolato, giunto alla decima edizione e organizzato dall'associazione vicino/lontano e dalla famiglia del giornalista e scrittore, ha eccezionalmente deciso di conferire il riconoscimento a due vincitori ex aequo, entrambi di alto valore e rappresentativi, attraverso il loro lavoro, dell'esperienza e dell'eredità umana e professionale consegnata dal reporter toscano. Sono dunque Mohsin Hamid, 43 anni, scrittore pakistano nato a Lahore, annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea, e Pierluigi Cappello, 47 anni, autore friulano tra le voci più intense della poesia italiana, i vincitori della X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, come ha decretato la Giuria presieduta da Angela Staude Terzani. Il riconoscimento, assegnato rispettivamente per i romanzi Come diventare ricchi sfondati nell'Asia emergente (Einaudi 2013) e Questa libertà (Rcs, 2013) verrà consegnato sabato 17 maggio, in occasione della cerimonia ufficiale di premiazione che si svolgerà al Teatro Giovanni da Udine, alle 21. Nell'occasione saranno presentati i diari inediti di Terzani, di imminente pubblicazione con il titolo Un'idea di destino (Longanesi). Nella stessa giornata, alle 17 nella Chiesa di san Francesco, Moshid Hamid e lo storico Michelguglielmo Torri parleranno delle nuove dinamiche economiche e geopolitiche del continente asiatico; mercoledì 14 maggio, invece, verrà proiettato in anteprima nazionale il documentario “Parole povere” - coproduzione Agherose/Tucker Film - diretto dalla registra Francesca Archibugi e dedicato a Pierluigi Cappello. Dopo Il fondamentalista riluttante, in cui raccontava l'andata-e-ritorno nel mondo occidentale di un giovane pakistano di buona famiglia, in Come diventare ricchi sfondati nell'Asia emergente Mohsin Hamid proietta il lettore quasi direttamente nei panni del «tu» protagonista, cui è rivolto il suo peculiare libro di autoaiuto. Dal poverissimo villaggio di un non meglio precisato paese dell'«Asia emergente», il protagonista muove verso l'urbanizzazione e una ricchezza da conquistare a tappe forzate. «Il romanzo di Mohsin Hamid può dirsi una meditazione sulla vita dell'uomo nel mondo globalizzato – spiega la giuria del Premio Terzani nelle sue motivazioni - Tutto è nuovo in questo romanzo. Anche il deserto umano nel quale quest'uomo corre verso le sue mete, come è nuova la forma letteraria nella quale Mohsin Hamid comprime la sua emblematica storia». «Questa libertà, il romanzo di Pier luigi Cappello premiato con l'ex aequo – afferma ancora la giuria racconta il processo di una conquista personale che, per le sue valenze esistenziali e per il suo connettersi con un preciso contesto storico e geografico, collega una vicenda individuale con l'esperienza di un'intera collettività. "Libertà" è la conquista di chi non cede allo sconforto e sa reagire, abbracciando la vita per quello che essa può ancora dare. Con Questa libertà Pierluigi Cappello ci racconta la sua vicenda umana e la storia della sua terra».


data: 18/03/2014

A Pierluigi Cappello il Premio Terzani Consegna il 17 maggio Al poeta friulano il prestigioso riconoscimento, ex aequo con Mohsin Hamid.

Pierluigi Cappello

È stato assegnato ex aequo allo scrittore pakistanoMohsin Hamid e al poeta friulano Pierluigi Cappelloil decimo Premio letterario internazionale "Tiziano Terzani", promosso nell'ambito del festival "Vicino/Lontano" di Udine.

Il riconoscimento è stato assegnato rispettivamente per i romanzi "Come diventare ricchi sfondati nell'Asia emergente" e "Questa libertà" e sarà consegnato sabato 17 maggio in occasione della cerimonia ufficiale di premiazione al Teatro Nuovo Giovanni da Udine.


data: 17/03/2014

A Cappello e Hamid il premio Terzani 2014

Premio Terzani: a vincere sono Pierluigi Cappello e Mohsin Hamid La consegna del prestigioso riconoscimento avverrà il 17 maggio al teatro Giovanni da Udine, nell'ambito del festival "Vicino/Lontano"

A Cappello e Hamid il premio Terzani 2014 „ È stato assegnato ex aequo, al poeta friulano Pierluigi Cappello e allo scrittore pakistano Mohsin Hamid, il decimo premio letterario internazionale «Tiziano Terzani», promosso nell'ambito del festival «Vicino/Lontano». La decisione è stata presa dalla giuria, presieduta da Angela Staude Terzani. Il riconoscimento è stato assegnato rispettivamente per i romanzi «Come diventare ricchi sfondati nell'Asia emergente» (Einaudi 2013) e «Questa libertà» (Rcs Libri 2013). Sarà consegnato sabato 17 maggio, in occasione della cerimonia ufficiale di premiazione al Teatro Nuovo Giovanni da Udine.“


data: 18/03/2014 pagina:


sare una macchina. La vedo, si muove lentamente poi sterza. Viene in mezzo alla strada. Di traverso. Orizzontale. Ci costringe a fermarci per evitarla. L’autista inchioda. Sgomma. Sbatto la testa. Miran grida. La radio suona. E ci fermiamo. Ci hanno fermati. Fermati. Qui si ferma. Ci fermiamo. E’ il giorno 20, mese di marzo, anno 1994. Sul mio orologio le 13 e 04». Nei primi minuti di “African Requiem”, Isabella Ragonese rivive gli ultimi secondi della vita di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. L’attrice siciliana, che all’epoca dei fatti aveva 13 anni, ha voluto con determinazione portare il scena il testo di Stefano Massini, in cui vengono ripercorsi i giorni che anticiparono l’uccisione dei due giornalisti italiani. In occasione del ventennale, Ragonese e insieme con lei Luisa Cattaneo, per sdoppiarsi nel personaggio femminile, saranno oggi pomeriggio a Montecitorio nella Sala della Regina, e ridaranno vita - quella vita che solo il teatro può dare ai torbidi giorni di Mogadisco. Il reading “African Requiem” sarà trasmesso in diretta sulla webtv della Camera (webtv.camera.it). Ma lo spettacolo, nella versione per pal-

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Isabella Ragonese aveva 13 anni quando venne uccisa la giornalista Ilaria Alpi. Adesso rivive la sua storia in “African Requiem”

coscenico, raggiungerà presto anche la nostra Regione: domenica 23 a Udine nel cartellone di Akròpolis e giovedì 28 a Trieste per la stagione della Contrada. «Ho incontrato questo testo di Massini – spiega Isabella Ragonese – quando sono stata chiamata a leggerlo, per un’edizione del Premio giorna-

listico Ilaria Alpi. Nella figura di Ilaria, così come Massini la racconta, ho trovato qualcosa che la legava a me. L’entusiasmo e la passione per il proprio lavoro, il voler andare fino in fondo, la consapevolezza di fare, normalmente, una cosa giusta. E’ normale che un giornalista ponga delle domande, che cerchi la verità. Questo ha

fatto Ilaria, quando aveva esattamente la mia età. E l’ha fatto come sanno fare i giornalisti bravi. Ha trovato le risposte». Quelle risposte, emerse in una terra di compromessi torbidi, traffico d’armi e abbandoni di scorie velenose, sporchi accordi mascherati dietro l’alibi della cooperazione internazionale, sono state però fatali.

A lei e all’operatore Miran Hrovatin. «Molti conoscono i loro nomi. Parecchi ricordano la loro esecuzione a Mogadiscio. Ma il perché, sono in pochi a conoscerlo. Situazione frequente in un’Italia dove le mezze verità tradiscono la storia. Ho pensato che potevo dare anch’io un contributo alla conoscenza di questa vicenda.

In mostra le foto di guerra per ricordare Miran Nel ventennale della scomparsa del cineoperatore triestino, omaggio speciale dal Premio Luchetta ◗ TRIESTE

Miran Hrovatin

Il 20 marzo di vent’anni fa veniva assassinato a Mogadiscio Miran Hrovatin, operatore free lance che stava lavorando per la Rai a un reportage in Somalia con l’inviata del Tg3 Ilaria Alpi. Nemmeno due mesi dopo la tragedia di Mostar, dove erano stati uccisi gli inviati della Rai di Trieste Marco Luchetta, Alessandro Ota e Dario D’Angelo, un altro operatore triestino dell’informazione perdeva la vita in missione di lavoro. La Fondazione che da vent’anni opera nel ricordo di questi quattro inviati, si stringe attorno ai famigliari e agli amici di Miran nel ventennale del-

la sua morte e il premio giornalistico istituito nel loro nome ricorderà Miran con un’iniziativa a lui dedicata: all’interno dell’undicesima edizione del premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, infatti - in programma a Trieste dall’1 al 3 luglio - troverà spazio una mostra fotografica dedicata alla sezione del premio intitolata a Miran Hrovatin. Saranno esposte le fotografie finaliste delle prime dieci edizioni della sezione Hrovatin del Premio Luchetta, riservata alla miglior foto pubblicata su quotidiani e riviste di tutto il mondo. La mostra sarà inoltre ospitata nelle edizioni 2014 dei festival di cultura e spettacolo del Friuli Ve-

nezia Giulia che sono legati al premio Luchetta, vale a dire vicino/lontano, èStoria, Mittelfest e pordenonelegge. Intanto, fino al 12 aprile sono aperti i termini per concorrere all'XI edizione del Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, istituito e promosso dalla Fondazione Luchetta Ota D'Angelo Hrovatin in collaborazione con la Rai. Possono concorrere i lavori pubblicati, trasmessi o diffusi tra il 1 aprile 2013 e il 31 marzo 2014 che dovranno pervenire alla segreteria del Premio entro il 12 aprile 2014. Il bando di concorso è consultabile sui siti www.premioluchetta.it e www. fondazioneluchetta.org La ceri-

monia di consegna dei riconoscimenti giornalistici si svolgerà il 3 luglio a Trieste con il gala televisivo “I Nostri Angeli”, come sempre ripreso e trasmesso da Rai1. Molte le novità che caratterizzano questa 11˚ edizione, come la partecipazione estesa alle testate giornalistiche web, purchè registrate. La giuria che valuterà le corrispondenze in gara è presieduta quest'anno dal neodirettore della Rai Tgr Vincenzo Morgante. Agli storici componenti della giuria si aggiungono il presidente della Scuola di giornalismo di Perugia Nino Rizzo Nervo, il direttore di RaiTeche, Barbara Scaramucci e il vicedirettore del Tg1, Fabrizio Ferragni.

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Nelle “Ricche minere” pagine tutte triestine sui tesori dell’arte ◗ TRIESTE

Incorniciata in un’elegantissima veste grafica, viene presentata domani alle 18 alla Libreria Lovat (viale XX Settembre 20), “Ricche minere”, neonata rivista semestrale di Storia dell’arte, fondata in questi mesi e diretta da Giuseppe Pavanello, veneziano, già direttore della Fondazione Cini, ordinario di Storia dell’Arte moderna nel nostro Ateneo e curatore della prestigiosa Collana d’Arte della CRTrieste. Accanto allo studioso ci sarà Claudia Kryza-Gersch, già direttrice del Kunsthistorisches Museum di Vienna, che tratterà dei bronzetti del Rinascimento

italiano, di cui scrive nella rivista. Edita da “Scripta” di Verona, quest’ultima si avvale di una redazione tutta triestina, composta da Daniele D’Anza ed Enrico Lucchese, assegnisti di ricerca in Storia dell’Arte del nostro Ateneo, e da Alberto Craievich, conservatore al Museo del Settecento veneziano di Ca’ Rezzonico. In particolare in questo primo numero compare un approfondito saggio di D’Anza sull’intricata vicenda del “S. Francesco confortato dall’angelo”, importante dipinto giovanile di Caravaggio (fine ‘500) presente tra gli anni ’20 e ’30 a Trieste nella collezione di Guido Grioni, della prestigiosa famiglia di commer-

cianti: un intervento che fa luce su un episodio pressoché sconosciuto del collezionismo locale e al contempo svela l’imbarazzante disinteresse delle istituzioni verso quest’opera. Giunta nella nostra città da Roma, passando per Malta e Alessandria d’Egitto, nella seconda metà degli anni ’20, al momento di essere venduta, l’opera (autentica) è giudicata dalla commissione statale una copia e così prende il volo per Hartford, dove tuttora si trova, mentre la sua copia rimane ai Musei Civici di Udine. Intitolata “Ricche minere” in omaggio a Marco Boschini, grande e acuto critico d’arte veneziano del ‘600, e regolata da

una doppia revisione anonima cieca, la rivista si avvale di un comitato scientifico internazionale di prim’ordine con studiosi quali per esempio Nicholas Penny (National Gallery Londra), Irina Artemieva (Hermitage S. Pietroburgo), Andreas Henning (Staatliche Kunstsammlungen Dresda), Stéphane Loire (Louvre Parigi), e Philip Sohm (Università di Toronto). Aperta a ogni tipo di contributo senza restrizioni di aree geografiche o cronologiche, main sponsor Hausbrandt con importanti antiquari londinesi come Charles Beddington, pubblicherà non solo in italiano ma anche nella lingua degli autori, accogliendo

“San Francesco confortato dall'angelo” d

pure articoli brevi, sulle arti maggiori o decorative, recensioni di volumi e mostre e interventi di restauro. Sarà distribuita in tutte le più importanti biblioteche di

Sto zio co sa


a verità»

a 23 al Palamostre luchetta

Mostra dedicata a Miran Hrovatin Il 20 marzo di vent’anni fa veniva assassinato a Mogadiscio Miran Hrovatin, operatore free lance che stava lavorando per la Rai a un reportage in Somalia con l’inviata del Tg3 Ilaria Alpi. La Fondazione ricorderà l’inviato durante il Premio Luchetta (dall’1 al 3 luglio) con una mostra fotografica dedicata alla sezione del premio intitolata a Miran Hrovatin. Saranno esposte le fotografie finaliste delle prime dieci edizioni pubblicate su quotidiani e riviste di tutto il mondo. La mostra sarà inoltre ospitata a vicino/lontano, èStoria, Mittelfest e Pordenonelegge.

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Vivere al tempo del web ed ecco “v/l Digital”

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Tra WikiLeaks e Datagate: vicino/Lontano analizza l’occhio del Grande Fratello l’algoritmo al potere e la democrazia 2.0 vicino/lontano

"v/l digital"

Sporcarsi le mani con la realtà virtuale, per conoscerla e imparare a gestirla: le implicazioni della rete sono un dato di fatto che ogni giorno condiziona le nostre scelte e la nostra vita»: il consiglio arriva da uno dei bloggers tra i più esperti, Fabio Chiusi, ed è rivolto a chi naviga spesso, ma anche a chi utilizza uno smartphone, un tablet, o semplicemente un profilo Facebook. A tutti noi, quindi. «Uno dei problemi nell’approccio al digitale – segnala Chiusi – è la tendenza a essere sempre molto ideologici e a fossilizzarci su petizioni di principio. Dobbiamo invece capire che ogni collegamento alla rete produce ricadute pratiche importanti nelle nostre vite. Conoscere questi meccanismi è essenziale per sapersi muoversi ogni giorno nei piccoli gesti che ci connettono al mondo».

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Da queste premesse, alle soglie di vicino/lontano­Premio Terzani 10ª edizione, in programma a Udine dall’8 al 18 maggio, nasce appunto v/l Digital, un nuovo percorso promosso ideato e diretto dal giornalista Marco Pacini e curato da Fabio Chiusi, già affrontato con il Friuli Future Be New lo scorso novembre. «Viviamo negli anni cruciali di una nuova rivoluzione cognitiva – spiega Pacini – e il nostro rapporto con la rete è in costante dialettica fra vicino e lontano: vicino nei gesti e negli automatismi, lontano da una consapevolezza reale rispetto alle ricadute che il web comporta. Per questo vicino/lontano 2014 scommette sul nuovo percorso Digital che diventerà centrale, negli anni a venire. E insieme a Fabio Chiusi, in un percorso di full immersion nella realtà virtuale, abbiamo voluto coinvolgere a Udine due personalità di riferimento della sicurezza in rete: Claudio Agosti, hacker, programmatore, docente e co­fondatore del progetto GlobaLeaks, presidente del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali, e Fabio Pietrosanti, che si occupa professionalmente di security dal 1998. Insieme a loro stiamo lavorando a un evento di alto coinvolgimento che presenteremo al festival: la simulazione, terribilmente realistica, di come veniamo spiati e catturati a ogni passo, in un tragitto virtuale che proveremo a mappare e a raccontare metro per metro».

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V/l Digital si aprirà dunque sabato 10 maggio, nella chiesa di San Francesco, alle 21: e il tema dell’incipit è d’obbligo, Chi sa cosa di te, un focus in cui si confronteranno Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e ricercatore in sociologia al parigino Centro Edgar Morin, e Carola Frediani, studiosa di cultura digitale, coordinati da Fabio Chiusi. Grazie alle rivelazioni di Edward Snowden abbiamo scoperto quanto è invasivo l’occhio elettronico dei governi e quanto sia estesa la loro sorveglianza sui cittadini. Ma quello dell’intelligence non è l’unico modo di controllo: anche colossi web come Google e Facebook detengono miriadi di dati che sfruttano a scopi pubblicitari. Quali sono gli effetti concreti di questo Grande Fratello digitale? Il passo successivo di v/l Digital è quasi automatico: Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita è il tema dell’incontro organizzato domenica 18 maggio, alle 16.30, all’Oratorio del Cristo. Un dialogo fra lo studioso di filosofia digitale Ugo Pagallo e Francesco Antinucci del Cnr, autore de L'algoritmo al potere. Vita quotidiana ai tempi di Google (Laterza). Gli algoritmi, protagonisti di opere di culto (Terminator, Matrix, 2001 Odissea nello spazio), sono stati al centro di calamorosi scandali internazionali: dai crolli borsistici all’uso dei droni, da WikiLeaks al caso Edward Snowden. Eppure tutti ne sanno poco, convinti che la voce del navigatore o lo smartphone che portiamo in tasca siano strumenti al nostro servizio e sotto il nostro controllo. Ma se fosse invece il contrario? Algoritmi, dunque, e anche democrazia a rischio. Al riguardo, Critica della democrazia digitale. La politica 2.0 alla prova dei fatti è il titolo del nuovo libro di Fabio Chiusi (Codice edizioni): presentazione, per vicino/lontano, martedì 13 maggio, alla Libreria Tarantola alle 18, in dialogo con il semiologo Giorgio Jannis. Un testo che affronta temi cruciali, anche in Italia, con l’ascesa dei Cinque Stelle. Nel felice paese di Facebookistan si crede che un clic ci possa riportare all'agorà ateniese. Non è così, l’internauta Chiusi, collaboratore e blogger del Gruppo L'Espresso, parte da premesse fortemente critiche sullo stato delle cose, svolgendo poi un articolato ragionamento, costellato di esempi e citazioni, per dimostrare che il web non è il rimedio del Dulcamara. Gli esperimenti fatti in altre parti del mondo hanno evidenziato limiti e problematicità, e la strada per rendere utile e sicuro l'uso di Internet in materia di politica e amministrazione è ancora lunga. 11 aprile 2014

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Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non r


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VICINO/LONTANO DIGITAL, con la 10a edizione del Festival debutta il nuovo progetto sui temi caldi della rete VICINO / LONTANO DIGITAL

CON LA 10^ EDIZIONE DEL FESTIVAL DEBUTTA IL NUOVO PROGETTO SUI TEMI CALDI DELLA RETE. LA DITTATURA DEGLI ALGORITMI, PRIVACY / SICUREZZA, I NOSTRI DATI COME IMPRONTE DIGITALI IMPRESSE NEL WEB, CHI SA COSA DI NOI, A VICINO/LONTANO INCONTRI E WORKSHOP PER TESTARE IN RETE E SOPRATTUTTO IN PRATICA QUELLO DI CUI PARLIAMO OGNI GIORNO. UNA FULL IMMERSION “OPERATIVA” NELLA REALTA’ VIRTUALE. UDINE – «Sporcarsi le mani con la realtà virtuale, per conoscerla e imparare a gestirla: le implicazioni della rete sono un dato di fatto che ogni giorno condiziona le nostre scelte e la nostra vita»: il consiglio arriva da uno dei blogger e internauti tra i più esperti, Fabio Chiusi, ed è rivolto a chi naviga spesso ma anche a chi utilizza uno smartphone, un tablet, o semplicemente un profilo facebook. A tutti noi, quindi. «Uno dei problemi nell’approccio al digitale – segnala Chiusi – è la tendenza a essere sempre molto ideologici e a fossilizzarci su petizioni di principio. Dobbiamo invece capire che ogni collegamento alla rete produce ricadute pratiche importanti nelle nostre vite. Conoscere questi meccanismi è essenziale per sapersi muoversi ogni giorno nei piccoli gesti che ci connettono al mondo». Da queste premesse, alle soglie della 10^ edizione del festival vicino/lontano – in programma a Udine dall’8 al 18 maggio, con la 10^ edizione del Premio letterario Tiziano Terzani – nasce appunto v/l Digital, un nuovo percorso promosso dall’Associazione culturale vicino/lontano, ideato e diretto dal giornalista Marco Pacini e curato da Fabio Chiusi, che si realizzerà in collaborazione con il Friuli Future Forum, rassegna sull’innovazione e il futuro della Camera di Commercio di Udine. «Viviamo negli anni cruciali di una nuova rivoluzione cognitiva – spiega Pacini – e il nostro rapporto con la rete è in costante dialettica fra vicino e lontano: vicino nei gesti e negli automatismi, lontano da una consapevolezza reale rispetto alle ricadute che il web comporta. Per questo vicino/lontano 2014 ha voluto scommettere sul nuovo percorso Digital che diventerà centrale, negli


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anni a venire. E insieme a Fabio Chiusi, in un percorso “operativo” di full immersion nella realtà virtuale, abbiamo voluto coinvolgere a Udine due personalità di riferimento della sicurezza in rete: Claudio Agosti – hacker, programmatore, docente e co-fondatore del progetto GlobaLeaks, presidente del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali; e Fabio Pietrosanti, che si occupa professionalmente di security dal 1998. Insieme a loro stiamo lavorando a un evento di alto coinvolgimento che presenteremo al festival: la simulazione, terribilmente realistica, di come veniamo spiati e catturati a ogni passo, in un tragitto virtuale che proveremo a mappare e a raccontare metro per metro». V/l Digital si aprirà dunque sabato 10 maggio, nella Chiesa di San Francesco, alle 21: e il tema dell’incipit è d’obbligo, Chi sa cosa di te, un focus sul quale si confronteranno Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e ricercatore in Sociologia presso il Centro Edgar Morin di Parigi, e Carola Frediani, giornalista e studiosadi nuove tecnologie e cultura digitale, coordinati da Fabio Chiusi. Grazie alle rivelazioni di Edward Snowden abbiamo scoperto quanto è invasivo l’occhio elettronico dei governi e quanto sia estesa la loro sorveglianza online dei cittadini. Ma quello dell’intelligence non è l’unico modo in cui siamo controllati in Internet: anche colossi web come Google e Facebook detengono miriadi di dati che sfruttano a scopi pubblicitari. Quali sono gli effetti concreti sui comuni cittadini di questo Grande Fratello digitale? Il passo successivo di v/l Digital è quasi automatico: persino il Presidente dell’Autorità Garante della Privacy, Antonello Soro, ha affermato in una relazione ufficiale che “Gli algoritmi non sono neutrali (…) Il rapporto tra sicurezza e privacy è una cifra non eludibile della nostra modernità”. Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita è dunque il tema dell’incontro organizzato domenica 18 maggio, nell’Oratorio del Cristo, alle 16.30, con il sostegno di Confartigianato Udine. Un dialogo, coordinato dal docente Paolo Ermano, fra lo studioso di filosofia digitale e del Diritto Ugo Pagallo e Francesco Antinucci, direttore di ricerca all’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, autore di L’algoritmo al potere. Vita quotidiana ai tempi di Google (Laterza 2011), che affronta il tema della pervasività degli algoritmi in prospettiva tecnica, filosofica e politica. Gli algoritmi, protagonisti di opere di culto (Terminator, Matrix, 2001Odissea nello Spazio, solo per citarne alcune), sono stati al centro di rabbiosi scandali internazionali: dai clamorosi crolli borsistici all’uso dei droni, da Wikileaks al caso Edward Snowden. Eppure tutti ne sanno poco, convinti che la voce del navigatore o lo smartphone che portiamo in tasca siano strumenti al nostro servizio e sotto il nostro controllo. Ma se fosse invece il contrario? Algoritmi a rischio antidemocrazia, dunque: perché ci portano a conoscere quello che viene deciso e parametrizzato sopra le nostre teste. Critica della democrazia digitaleè appunto il titolo del nuovo libro di Fabio Chiusi, che passa in rassegna le più interessantiesperienze di democrazia digitale - non ultime quelle italiane – e che si presenterà martedì 13 maggio, alla Libreria Tarantolaalle 18, in dialogo con il semiologo e narratore Giorgio Jannis. Al Friuli Future Forum saranno proposti i momenti più ”operativi” di v/l Digital, quelli dell’alfabetizzazione intorno alla rete attraverso veri e propri workshop. La


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partecipazione è gratuita, fino a esaurimento dei 30 posti disponibili per ogni workshop. Per l’iscrizione, obbligatoria, basta inviare una email a info@vicinolontano.it, specificando nell’oggetto il titolo del workshop e indicando nome, cognome e un recapito telefonico. Si segnala che è necessario utilizzare il proprio computer. Venerdì 16 maggio si parte con “Come sparire da Internet”: nell’era del Datagate e dello spionaggio globale, capire come non lasciare tracce in rete è fondamentale. Il workshop illustra il funzionamento dei principali strumenti per mettere i propri dati personali al riparo da occhi indesiderati. A condurlo saranno Claudio Agosti e Fabio Pietrosanti, che coordineranno anche il workshop in programma sabato 17 maggio: “Su Facebook, ma non senza privacy”. Sui social network passiamo sempre più tempo, condividendo ogni dettaglio delle nostre vite. Ma questo non significa non poter tutelare la riservatezza dei dati che produciamo. Il workshop insegna come usare al meglio le impostazioni per gestire la privacy messe a disposizione degli utenti dai principali social media, da Facebook a Google Plus. Domenica 18 maggio, terzo e conclusivo workshop dedicato a “Come si fa la democrazia online”:, a cura di Fiorella De Cindio, docente presso il Dipartimento di Informatica e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano, presidente dell’Associazione Informatica e Reti Civiche (A.I.Re.C.) della Lombardia e per queste attività premiata nel 2001 con la Civica Benemerenza della Città di Milano, l’”Ambrogino d’oro”. Se la democrazia è in crisi, il web può contribuire a ristabilire il rapporto di fiducia spezzato tra cittadini e istituzioni? La domanda è ancora senza risposta, ma gli esperimenti si moltiplicano. Il workshop spiega su quali strumenti fare leva, e come si utilizzano.

Per informazioni e prenotazioni: www.vicinolontano.it, info@vicinolontano.it, tel. 0432 287171


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Vicino/Lontano "Digital" 2014: a Udine si indaga sui temi caldi della rete Udine (UD) - «Sporcarsi le mani con la realtà virtuale, per conoscerla e imparare a gestirla: le implicazioni della rete sono un dato di fatto che ogni giorno condiziona le nostre scelte e la nostra vita»: il consiglio arriva da uno dei blogger e internauti tra i più esperti, Fabio Chiusi, ed è rivolto a chi naviga spesso ma anche a chi utilizza uno smartphone, un tablet, o semplicemente un profilo facebook. A tutti noi, quindi. «Uno dei problemi nell’approccio al digitale – segnala Chiusi - è la tendenza a essere sempre molto ideologici e a fossilizzarci su petizioni di principio. Dobbiamo invece capire che ogni collegamento alla rete produce ricadute pratiche importanti nelle nostre vite. Conoscere questi meccanismi è essenziale per sapersi muoversi ogni giorno nei piccoli gesti che ci connettono al mondo». Da queste premesse, alle soglie della 10^ edizione del festival vicino/lontano – in programma a Udine dall’8 al 18 maggio, con la 10^ edizione del Premio letterario Tiziano Terzani – nasce appunto "v/l Digital", un nuovo percorso promosso dall’Associazione culturale vicino/lontano, ideato e diretto dal giornalista Marco Pacini e curato da Fabio Chiusi, che si realizzerà in collaborazione con il Friuli Future Forum, rassegna sull’innovazione e il futuro della Camera di Commercio di Udine. «Viviamo negli anni cruciali di una nuova rivoluzione cognitiva – spiega Pacini – e il nostro rapporto con la rete è in costante dialettica fra vicino e lontano: vicino nei gesti e negli automatismi, lontano da una consapevolezza reale rispetto alle ricadute che il web comporta. Per questo vicino/lontano 2014 ha voluto scommettere sul nuovo percorso Digital che diventerà centrale, negli anni a venire. E insieme a Fabio Chiusi, in un percorso “operativo” di full immersion nella realtà virtuale, abbiamo voluto coinvolgere a Udine due personalità di riferimento della sicurezza in rete: Claudio Agosti – hacker, programmatore, docente e co-fondatore del progetto GlobaLeaks, presidente del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali; e Fabio Pietrosanti, che si occupa professionalmente di security dal 1998. Insieme a loro stiamo lavorando a un evento di alto coinvolgimento che presenteremo al festival: la simulazione, terribilmente realistica, di come veniamo spiati e catturati a ogni passo, in un tragitto virtuale che proveremo a mappare e a raccontare metro per metro». "V/l Digital" si aprirà dunque sabato 10 maggio, nella Chiesa di San Francesco, alle 21: e il tema dell’incipit è d’obbligo, Chi sa cosa di te, un focus sul quale si confronteranno Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e ricercatore in Sociologia presso il Centro Edgar Morin di Parigi, e Carola Frediani, giornalista e studiosa di nuove tecnologie e cultura digitale, coordinati da Fabio Chiusi. Grazie alle rivelazioni di Edward Snowden abbiamo scoperto quanto è invasivo l’occhio elettronico dei governi e quanto sia estesa la loro sorveglianza online dei cittadini. Ma quello dell’intelligence non è l’unico modo in cui siamo controllati in Internet: anche colossi web come Google e Facebook detengono miriadi di dati che sfruttano a scopi pubblicitari. Quali sono gli effetti concreti sui comuni cittadini di questo Grande Fratello digitale? Il passo successivo di "v/l Digital" è quasi automatico: persino il Presidente dell’Autorità Garante della Privacy, Antonello Soro, ha affermato in una relazione ufficiale che “Gli algoritmi non sono neutrali (…) Il rapporto tra sicurezza e privacy è una cifra non eludibile della nostra modernità”. Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita è dunque il tema dell’incontro organizzato domenica 18 maggio, nell’Oratorio del Cristo, alle 16.30, con il sostegno di Confartigianato Udine. Un dialogo, coordinato dal docente Paolo Ermano, fra lo studioso di filosofia digitale e del Diritto Ugo Pagallo e Francesco Antinucci, direttore di ricerca all'Istituto di Scienze e


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Vicino/Lontano diventa 'digital' per festeggiare i 10 anni di vita «Datagate'» e spionaggio globale, Internet e democrazia, algoritmi e scandali internazionali, 'grande fratello' digitale: sono i temi attorno a cui ruoterà ''v/l Digital'', nuovo percorso promosso dall'Associazione culturale vicino/lontano, al centro della 10/a edizione del festival in programma a Udine dall'8 al 18 maggio con consegna del Premio letterario intitolato a Tiziano Terzani. Ogni collegamento alla rete produce ricadute pratiche importanti nelle nostre vite e conoscere questi meccanismi è essenziale per sapersi muovere ogni giorno nei piccoli gesti che ci connettono al mondo, ha spiegato il giornalista Fabio Chiusi, autore del volume ''Critica della democrazia digitale'' (Codice Edizioni 2014) e curatore del percorso. La nuova sezione della rassegna si aprirà il 10 maggio, con un focus sul tema ''Chi sa cosa di te'', con gli interventi di Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e ricercatore in Sociologia presso il Centro Edgar Morin di Parigi, e Carola Frediani, studiosa di nuove tecnologie e cultura digitale. Tra gli altri ospiti, lo studioso di filosofia digitale e del diritto Ugo Pagallo e Francesco Antinucci, autore de "L'algoritmo al potere. Vita quotidiana ai tempi di Google" (Laterza 2011), il semiologo e narratore Giorgio Jannis. In programma anche laboratori di alfabetizzazione intorno al web tenuti da esperti, che spazieranno su diversi temi: da ''Come sparire da Internet'' a ''Su Facebook, ma non senza privacy'' o ''Come si fa la democrazia online''. Quest'ultimo laboratorio sarà curato da Fiorella De Cindio, presidente dell'Associazione Informatica e Reti Civiche (A.I.Re.C.) della Lombardia, premiata nel 2001 con la Civica Benemerenza della città di Milano, l'''Ambrogino d'oro''.


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Cultura e Spettacoli Cultura e Spettacoli

IL PIC

IL PICCOLO SABATO 12 APRILE 2014

C’è anche Giorgio Pressburger in corsa per il Premio Strega

ta abbiamo constatato una qua- sentato da Giovanna Botteri e Maria Rosa Cutrufelli e Piero presentato da Paolo Sorrentino lità alta e l'emergere di temi le- Roberto Saviano; “Lisario o il Gelli;e “Nella casa di vetro” (GafDomenico Starnone; “Storia e inumana” (Bompiani) C’è anche lo scrittore naturaliz- gati sia alla ricostruzione stori- piacere infinito delle donne” fi) diumana Giuseppe Munforte, predi Giorgio Pressburger, presenzato triestino Giorgio Pressbur- ca sia ai dilemmi della nostra (Mondadori) di Antonella Cilen- sentato da Arnaldo Colasanti e tato da Gianfranco De Bosio e ger (nato a Budapest tanel ’37) constatato coscienza di fronte al da mondo presentato daRosa Nadia Fusini ee Piero Massimo Raffaeli; “La terra del abbiamo una quasentato Giovanna to, Botteri e Maria Cutrufelli Sergio Givone; “Ovunque, pro◗ ROMA nella dozzina che parteciperà contemporaneo» spiega De “Lisario Giuseppe Montesano; sacerdote” Pozza)didiElisa Paolità alta e l'emergere di temi le- Roberto Saviano; o il Gelli; “Nella casa di“Bella vetro” (Gafteggici” (Neri (nottetempo) allalo scrittore gara del PremiogatiStrega Mauro, che è anche presidente (Elliot) Di Pie- prelo Piccirillo, presentato ValeC’è anche naturalizsia alla ricostruzione storipiacere infinito dellemia” donne” fi) di di Donatella Giuseppe Munforte, Ruotolo, presentato da da Marcelzato triestino Giorgio Pressbursiailaili-dilemmi nostra (Mondadori) di Antonella Cilen- sentato da Arnaldo Colasantiria e Parrella lo Fois e eDacia Maraini; “Il pa2014. Pressburger correca con delladella Fondazione Bellonci, e trantonio, presentato da AntoRomana Petri; “La ger (nato a Budapest nel ’37) coscienza di fronte al mondo to, presentato da Nadia Fusini e Massimo Raffaeli; “La terra del dre infedele” (Bompiani) di Anbro “Storia umana e inumana” sottolinea: «Abbiamo anche al- nio Debenedetti e Maria Ida Ga- vita in tempo di pace” (Ponte alnella dozzina che parteciperà contemporaneo» spiega De Giuseppe Montesano; “Bella sacerdote” (Neri Pozza) di Pao- tonio Scurati, presentato da pubblicato da Bompiani. Il cocune presidente novità: un graphic novel e eta; “unastoria” (Coconino le Grazie) diEco Francesco Pecoraalla gara del Premio Strega Mauro, che è anche mia” (Elliot) di Donatella Di Pielo Piccirillo, presentato da ValeUmberto e Walter Siti. mitato direttivo del Premio forme letterarie di Gipi, presentato da Niro, presentato Giuseppe An2014. Pressburger corre con il lidellaStreFondazione Bellonci, e sperimentali». trantonio, presentato Press) da Antoria Parrella e Romana Petri; “La La prima da votazione si terrà bro “Storia umana e inumana” sottolinea: al- candidati: nio Debenedetti e Maria Ida Lagioia Ga- vitaein tempo di pace” (Ponte alcome di consueto in Casa“Il Belga presieduto da Tullio De Mau- «Abbiamo Eccoanche i libri “Non cola Sandro Veronesi; tonelli e Gabriele Pedullà; depubblicato Bompiani. Ilicocune novità: graphic novel eta; (Feltrinel“unastoria” (Coconino le Grazie) Francesco di Pecoralonci, sede della Fondazione, ro hadaselezionato dodici libri in un dirmi che haiepaura” “Come fossi solo”di(Giunti) siderio di essere come tutti” (Eimitato direttivo del Premio Stre- forme letterarie sperimentali». Press) di Gipi, presentato da Ni- ro, presentato da Giuseppe An- l'11 giugno per scegliere la cingara nel 2014.De «Ancora voldi Giuseppe da“Il denaudi) diLaFrancesco Piccolo, ga presieduto da Tullio Mau- una Ecco i libri li) candidati: “Non Catozzella, cola Lagioia epreSandro Marco Veronesi;Magini, tonelli epresentato Gabriele Pedullà; quina. seconda votazione e ◗ ROMA

C’è anche Giorgio Pressburger in corsa per il Premio Strega

Giorgio Pressburger

ro ha selezionato i dodici libri in gara nel 2014. «Ancora una vol-

dirmi che hai paura” (Feltrinelli) di Giuseppe Catozzella, pre-

“Come fossi solo” (Giunti) di Marco Magini, presentato da

siderio di essere come tutti” (Einaudi) di Francesco Piccolo,

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la scelta del vincitore al Ninfeo di Villa Giulia giovedì 3 luglio.

Vicino/lontano esplorando Vicino/lontano dalladalla rete,rete, esplorando il futuroil Giorgio Pressburger

SiSi terrà Udine dall’8 18 maggio la decima edizione è collegato alaPremio terrà aaUdine dall’8 al 18al maggio la decima edizione del Festivaldel che Festival è collegatoche al Premio dedicato Terzani dedicato luto coinvolgere a Udine due luto coinvolgere TEATROa Udine due personalità di riferimento della personalità di riferimento della sicurezza in rete: Claudio Agosti sicurezza in rete: Claudio Agosti «Sporcarsi le mani con la realtà – hacker, programmatore, doTravaglio, lo Stato «Sporcarsi mani con la realtà – hacker, programmatore, dovirtuale, per le conoscerla e impacente e co-fondatore del progetrare a gestirla: le implicazioni to GlobaLeaks, presidente del e elaco-fondatore mafia a Udine virtuale, per conoscerla e impacente del progetdella arete sono un le dato di fatto Centro Hermes per la Trasparenrare gestirla: implicazioni to GlobaLeaks, presidente del che ogni giorno condiziona le za e i Diritti Umani Digitali - e E’ partita il 17 gennaio da Torino della sono un dato Centro Hermes per la Trasparennostrerete scelte e la nostra vita».diIl fatto Fabio Pietrosanti, che si occupa la nuova avventura teatrale di che ogniarriva giorno condiziona le za eMarco i Diritti Umani Digitali -e consiglio da uno dei blogprofessionalmente di security Travaglio che, dopo i nostre scelte etra lai nostra vita». Il ger e internauti più esperti, dal 1998. Insieme a loro stiamo fortunati “Promemoria” e Fabio Pietrosanti, che si occupa Fabio Chiusi, ed èda rivolto chibloglavorando a un evento di alto “Anestesia Totale”, ritorna con lo consiglio arriva uno adei professionalmente di security naviga spesso matra anche a esperti, chi coinvolgimento che presentere- spettacolo dal titolo “È stato la ger e internauti i più dal 1998. Insieme a loro stiamo utilizza uno smartphone, un tamo al festival: la simulazione, mafia” che in questi mesi sta Fabio ed è rivolto lavorando un evento di alto blet, o Chiusi, semplicemente un profi-a chi terribilmente realistica, di come toccandoai teatri delle principali naviga spesso coinvolgimento chearriverà presenterelo facebook. A tuttima noi,anche quindi. a chi veniamo spiati e catturati a ogni città italiane e che a «Uno uno dei problemi nell’appasso, in un tragitto virtuale che domani alla“Nuovo”, con utilizza smartphone, un tamo Udine al festival: simulazione, proccio al digitale – segnala proveremo a mappare e a racinizio alle 21. blet, o semplicemente un profiterribilmente realistica, di come - è la tendenza a essere contare metro per metro». In questo spettacolo Travaglio loChiusi facebook. tutti noi, veniamo spiati e catturati a ogni sempre moltoAideologici e aquindi. fosV/l Digital si aprirà dunque saracconta la storia della trattativa «Uno dei problemi nell’appasso, une tragitto virtuale silizzarci su petizioni di princibato 10 maggio, nella Chiesa di fra in Stato mafia, avviata dallo che proccio al digitale segnala pio. Dobbiamo invece –capire San Francesco, alle 21: il tema Stato nel 1992 e proseguita a proveremo a mappare e fino a racche ogni- collegamento alla arete dell’incipit è d’obbligo, “Chi sa oggi.metro Una storia patti Chiusi è la tendenza essere contare perdimetro». produce molto ricadute pratiche imcosa di te”, un focus sul quale si inconfessabili, di segreti e ricatti sempre ideologici e a fosV/l Digital si aprirà dunque saportanti nelle nostre vite. Conoconfronteranno Antonio Casilli che hanno dato vita alla Seconda silizzarci su meccanismi petizioni di princibatoRepubblica 10 maggio, nella Chiesa di scere questi è ese Carola Frediani, coordinati da e continuano a pio. Dobbiamo capire Francesco, alle 21: il nata tema senziale per sapersiinvece muoversi Fabio Chiusi. Un programma San ci inquinare la presunta Terza, ogni giorno nei piccoli gesti che sceglierà la vita è il tema dell’incon le elezioni politiche del“Chi 2013. sa che ogni collegamento alla rete dell’incipit è d’obbligo, ci connettono al mondo». contro organizzato domenica 18 suoun costume sua si produce ricadute pratiche imcosaCom'è di te”, focuse con sullaquale Da queste premesse, alle somaggio, nell’Oratorio del Cristo, impeccabile dialettica, il portanti nelle nostre Conoconfronteranno Casilli glie della decima edizionevite. del fealle 16.30. Critica della democragiornalista narraAntonio fatti scere questi meccanismi e Carola Frediani, coordinati da stival Vicino/lontano – in pro-è eszia digitale è il titolo del nuovo lidrammatici in forma gramma aper Udine dall’8 muoversi al 18 V/l Digital è il nuovo percorso ideato da Marco Pacini e curato da Fabio Chiusi per Vicino/lontano senziale sapersi bro di Fabio Chiusi, che passa in tragicomica, sottolineando gli ci Fabio Chiusi. Un programma maggio, con lanei decima edizione rassegna le più interessanti espeaspettila grotteschi ridicolidell’indelle ogni giorno piccoli gesti che sceglierà vita è iletema del premio letterario Tiziano alizzerà in collaborazione con il tiva – spiega Pacini – e il nostro Vicino/lontano 2014 ha voluto rienze di democrazia digitale - campagne di stampa ciTerzani connettono al mondo». contro organizzato domenica 18 – nasce appunto v/l Di- Friuli Future Forum, rassegna rapporto con la rete è in costan- scommettere sul nuovo percor- non ultime quelle italiane – e negazioniste e giustificazioniste Da un queste alle somaggio, nell’Oratorio Cristo, gital, nuovopremesse, percorso prosull’innovazione e il futuro della te dialettica fra vicino e lontano: so Digital che diventerà centra- che si presenterà martedì 13 scatenate a riguardo dadel giornali e glie della decima edizione del fealle 16.30. Critica della democramosso dall’associazione culturaCamera di Commercio di Udi- vicino nei gesti e negli automati- le, negli anni a venire. E insieme maggio, alla Libreria Tarantola tv. Sul palco anche l’attrice le Vicino/lontano, ideato e – diretne. smi, lontano da una consapevo- a Chiusi, in un percorso alle 18, in dialogo con il semioloValentina Lodovini e il musicista stival Vicino/lontano in prozia digitale è il titolo del nuovo lito dal giornalista Marcodall’8 Pacini eal 18«Viviamo negli èanni cruciali lezzaideato reale rispetto allePacini ricadute “operativo” diChiusi full immersion go e narratore Giorgio Jannis. bro di Valentino gramma a Udine V/l Digital il nuovo percorso da Marco e curato da Fabio per Vicino/lontano Fabio Corvino. Chiusi, che passa in curato da Fabio Chiusi, che si re- di una nuova rivoluzione cogni- che il web comporta. Per questo nella realtà virtuale, abbiamo voInfo su www.vicinolontano.it

Laura Strano didiLaura Strano UDINE ◗ ◗UDINE

maggio, con la decima edizione del premio letterario Tiziano Terzani – nasce appunto v/l Digital, un nuovo percorso promosso dall’associazione culturale Vicino/lontano, ideato e diretto dal giornalista Marco Pacini e curato da Fabio Chiusi, che si re-

alizzerà in collaborazione con il Friuli Future Forum, rassegna sull’innovazione e il futuro della Camera di Commercio di Udine. «Viviamo negli anni cruciali di una nuova rivoluzione cogni-

tiva – spiega Pacini – e il nostro rapporto con la rete è in costante dialettica fra vicino e lontano: vicino nei gesti e negli automatismi, lontano da una consapevolezza reale rispetto alle ricadute che il web comporta. Per questo

Vicino/lontano 2014 ha voluto scommettere sul nuovo percorTEATRO so Digital che diventerà centrale, negli anni a venire. E insieme a Chiusi, in un percorso “operativo” di full immersion nella realtà virtuale, abbiamo vo-

Voci di un’inchiesta scomoda sugli F35 Oggi a Pordenone il documentario “Reach for the skies” di Andrew Fowler ◗ PORDENONE

Gran finale stasera per Contatto contro i monopoli petroliferi

no regime. E non solo, accusa il responsabile di Air Power, organismo australiano indipendente di analisi: la Lockheed-Martin avrebbe infiltrato molti dei suoi uomini di marketing nei ministeri della Difesa di tutto il mondo, affinché spingano all’acquisto preventivo e senza valutare la concorrenza. Oltre che sugli F35, oggi Le Voci dell’Inchiesta spalanca altre fino regime. E non solo, accusa il nestre di approfondimento di di Air Power, orgastretta attualità, comeresponsabile i documentari “The Humannismo ExperiCollettivo InternoEnki, la compagnia vincitrice del Premio Ustica 2013 australiano indipendente ment” di Don Hardy Jr. e Dana di analisi: la Lockheed-Martin Nachman (alle 16.45), prodotto ◗ UDINE stre di Udine oggi alle 21 avrebbe e narrato dall’attore Sean Penn, infiltrato molti dei suoi chiude l’itinerario in 13 tappe uomini marketing nei che alza il velo sulla realtà scioc- di Per la fine della suamini32.a stagio- di una stagione artistica che si cante delle sostanze steri chimiche ne, Teatro Contatto scatena è interrogata sulle Differenze della Difesa di tutto il monnon testate presenti nei sulla scena l’energia contagio- ideata e promossa dal Css, Teado,nostri affinché spingano all’acqui-

Voci di un’inchiesta scomoda sugli F35 I cacciabombardieri F35 sono davvero gioielli dell’aviazione militare, o un progetto già fallito che costerà miliardi di dollari ai governi di tutto il mondo? Una delle risposte possibili viene questa mattina dal festival pordenonese Le Voci dell’Inchiesta che, alle 11.30 a Cinemazero, presenta il documentario for the skies” firmato dal ◗ “Reach PORDENONE reporter Andrew Fowler, che per è entrato con le telecameGli F35 sono davvero gioielli dell’aviazione militare o un progetto già fallito? I primo cacciabombardieri F35 sono re nel quartier generale del prodavvero gioielli dell’aviazione gramma statunitense sugli F35 e sticati velivoli: difficoltà di vira- produzione pur non avendo anmilitare, o un progetto già fallito ha intervistato sulla questione ta, lentezza, problemi del sof- cora completato tutti i test: veriche costerà miliardi ai di bordo. Mentre le opi- fica dopo verifica, quindi, è neesperti, analisti militari,di ex dollari con- tware sulenti del nioni tecniche divergono, nessu- cessario modificare i modelli già governi diPentagono. tutto il mondo? Una Lo spunto è l’investimento suno delle risposte possibili viene può negare l’enorme costo costruiti e la stessa catena di pro-

rassegna le più interessanti esperienze di democrazia digitale non ultime quelle italiane – e che si presenterà martedì 13 maggio, alla Libreria Tarantola alle 18, in dialogo con il semiologo e narratore Giorgio Jannis. Info su www.vicinolontano.it

Oggi a Pordenone il documentario “Reach for the skies” di Andrew Fowler

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E l M f “ s m t c U i I r f S o i c R i c C i g d t a c n s t V V

TEATRO

Gran finale staser contro i monopol


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MESSAGGERO VENETO SABATO 12 APRILE 2014

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VICINO/LONTANO » IL NUOVO PROGETTO

Vivere al tempo del web, nasce “v/l Digital” Tra WikiLeaks e Datagate: il festival analizza l’occhio del Grande Fratello, l’algoritmo al potere e la democrazia 2.0

«S

porcarsi le mani con la realtà virtuale, per conoscerla e imparare a gestirla: le implicazioni della rete sono un dato di fatto che ogni giorno condiziona le nostre scelte e la nostra vita»: il consiglio arriva da uno dei bloggers tra i più esperti, Fabio Chiusi, ed è rivolto a chi naviga spesso, ma anche a chi utilizza uno smartphone, un tablet, o semplicemente un profilo Facebook. A tutti noi, quindi. «Uno dei problemi nell’approccio al digitale – segnala Chiusi – è la tendenza a essere sempre molto ideologici e a fossilizzarci su petizioni di principio. Dobbiamo invece capire che ogni collegamento alla rete produce ricadute pratiche importanti nelle nostre vite. Conoscere questi meccanismi è essenziale per sapersi muoversi ogni giorno nei piccoli gesti che ci connettono al mondo». Da queste premesse, alle soglie di vicino/lontano-Premio Terzani 10ª edizione, in programma a Udine dall’8 al 18 maggio, nasce appunto v/l Digital, un nuovo percorso promosso ideato e diretto dal giornalista Marco Pacini e curato da Fabio Chiusi, già affrontato con il Friuli Future Be New lo scorso novembre. «Viviamo negli anni cruciali di una nuova rivoluzione cognitiva – spiega Pacini – e il nostro rapporto con la rete è in costante dialettica fra vicino e lontano: vicino nei gesti e negli automatismi, lontano da una consapevolezza reale rispetto alle ricadute che il web comporta. Per questo vicino/lontano 2014 scommette sul nuovo percorso Digital che diventerà centrale, negli anni a venire. E insieme a Fabio Chiusi, in un percorso di full immersion nella realtà virtuale, abbiamo voluto coinvolgere a Udine due personalità di riferimento della sicurezza in rete: Claudio Agosti, hacker, programmatore, docente e co-fondatore del progetto GlobaLeaks, presi-

ISTRUZIONI PER L’USO: TRE WORKSHOP AL FRIULI FUTURE FORUM Al Friuli Future Forum saranno proposti i momenti operativi di “v/l Digital”, quelli dell’alfabetizzazione intorno alla rete mediante workshop. La partecipazione è gratuita, fino a esaurimento dei 30 posti disponibili per ogni appuntamento. Per l’iscrizione, obbligatoria, basta inviare una mail a info@vicinolontano.it, specificando nell’oggetto il titolo

del workshop e indicando nome, cognome e un recapito telefonico. Si segnala che è necessario utilizzare il proprio computer. Venerdì 16 maggio si parte con “Come sparire da Internet”: nell'era del Datagate e dello spionaggio globale, capire come non lasciare tracce in rete è fondamentale. Sabato 17 toccherà a “Su Facebook, ma non senza privacy”, workshop che insegna

come usare al meglio le impostazioni per gestire la privacy messe a disposizione degli utenti dai principali social media, da Facebook a Google Plus. Domenica 18 maggio, terzo e conclusivo workshop dedicato a “Come si fa la democrazia online”: se la democrazia è in crisi, il web può contribuire a ristabilire il rapporto di fiducia spezzato tra cittadini e istituzioni?

dente del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali, e Fabio Pietrosanti, che si occupa professionalmente di security dal 1998. Insieme a loro stiamo lavorando a un evento di alto coinvolgimento che presenteremo al festival: la simulazione, terribilmente realistica, di come veniamo spiati e catturati a ogni passo, in un tragitto virtuale che proveremo a mappare e a

raccontare metro per metro». V/l Digital si aprirà dunque sabato 10 maggio, nella chiesa di San Francesco, alle 21: e il tema dell’incipit è d’obbligo, Chi sa cosa di te, un focus in cui si confronteranno Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e ricercatore in sociologia al parigino Centro Edgar Morin, e Carola Frediani, studiosa di cultura digitale, coor-

dinati da Fabio Chiusi. Grazie alle rivelazioni di Edward Snowden abbiamo scoperto quanto è invasivo l’occhio elettronico dei governi e quanto sia estesa la loro sorveglianza sui cittadini. Ma quello dell’intelligence non è l’unico modo di controllo: anche colossi web come Google e Facebook detengono miriadi di dati che sfruttano a scopi pubblicitari. Quali sono gli effetti concreti

OGGI CON I FILOSOFI LUCA TADDIO E GIOVANNI LEGHISSA

di questo Grande Fratello digitale? Il passo successivo di v/l Digital è quasi automatico: Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita è il tema dell’incontro organizzato domenica 18 maggio, alle 16.30, all’Oratorio del Cristo. Un dialogo fra lo studioso di filosofia digitale Ugo Pagallo e Francesco Antinucci del Cnr, autore de L'algoritmo al potere. Vita quotidiana ai tempi di Google (Laterza). Gli algoritmi, protagonisti di opere di culto (Terminator, Matrix, 2001 Odissea nello Spazio), sono stati al centro di calamorosi scandali internazionali: dai crolli borsistici all’uso dei droni, da WikiLeaks al caso Edward Snowden. Eppure tutti ne sanno poco, convinti che la voce del navigatore o lo smartphone che portiamo in tasca siano strumenti al nostro servizio e sotto il nostro controllo. Ma se fosse invece il contrario? Algoritmi, dunque, e anche democrazia a rischio. Al riguardo, Critica della democrazia digitale. La politica 2.0 alla prova dei fatti è il titolo del nuovo libro di Fabio Chiusi (Codice edizioni): presentazione, per vicino/lontano, martedì 13 maggio, alla Libreria Tarantola alle 18, in dialogo con il semiologo Giorgio Jannis. Un testo che affronta temi cruciali, anche in Italia, con l’ascesa dei Cinque Stelle. Nel felice paese di Facebookistan si crede che un clic ci possa riportare all' agorà ateniese. Non è così, l’internauta Chiusi, collaboratore e blogger del Gruppo L'Espresso, parte da premesse fortemente critiche sullo stato delle cose, svolgendo poi un articolato ragionamento, costellato di esempi e citazioni, per dimostrare che il web non è il rimedio del Dulcamara. Gli esperimenti fatti in altre parti del mondo hanno evidenziato limiti e problematicità, e la strada per rendere utile e sicuro l'uso di Internet in materia di politica e amministrazione è ancora lunga.

ENTRO IL 15

Gioco di squadra volontari cercansi Undici giorni di festival, da giovedì 8 a domenica 18 maggio, per celebrare la 10ª edizione di vicino/lontano e del Premio Terzani assegnato, quest'anno ex aequo, a Pierluigi Cappello e Mohsin Hamid. Mentre scatta il conto alla rovescia, il festival ancora una volta scommette sul gioco di squadra con la città, rinnovando l’invito al volontariato, ovvero a studenti, lavoratori, pensionati che vorranno collaborare. Requisiti essenziali: un po’ di tempo e molto entusiasmo. L'apporto dei volontari sarà essenziale per distribuire il materiale promozionale, accogliere e assistere il pubblico, presidiare gli infopoint e l'accesso alle sedi festivaliere. Per arruolarsi come volontari alla 10ª edizione di vicino/lontano occorre scaricare la scheda di adesione dal sito www.vicinolontano.it, compilarla e inviarla entro martedì 15 aprile all’indirizzo e-mail info@vicinolontano.it oppure consegnarla alla sede dell’associazione in via Crispi 47 (dal lunedì al venerdì, in orario 10-12 e 15-18). I minori dovranno esibire l’autorizzazione firmata dai genitori. Mercoledì 16 aprile in serata, all’Erdisu di viale Ungheria, si terrà l’oramai tradizionale incontro per fornire ai volontari tutte le informazioni necessarie e raccogliere le loro preferenze. A tutti verranno consegnati la maglietta 2014 e il badge di riconoscimento. Come sempre, per la giornata di lavoro si avrà diritto a un buono pasto. I volontari riceveranno in omaggio anche la tessera dell’associazione “Amici di vicino/lontano” e al termine del fesitval verrà rilasciato agli studenti che ne faranno richiesta un attestato di partecipazione utile al conseguimento di crediti formativi per il diploma o per la laurea.


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fascicolo nazionale

CULTURA & SPETTACOLI

Sabato 12 aprile 2014

PPN

UDINE La rassegna "vicino/lontano" (premio Terzani) si occuperà di web e sicurezza

Ancheunhackerinsegna comeproteggersiinrete Lorenzo Marchiori UDINE

Social network che archiviano gusti e orientamenti dei loro utenti; siti web di vendite on line che intercettano interesse e gradimento per gli articoli offerti; motori di ricerca che anche grazie ai servizi di posta elettronica gratuiti, registrano ogni passo virtuale di chi li usa. In una società sempre più connessa alla Rete, il rischio di essere spiati aumenta in maniera esponenziale. Se non da qualche servizio segreto, di certo dalle grandi compagnie e istituzioni che grazie ai dati raccolti riescono a tracciare per ciascun utente un preciso ritratto su ciò che può pensare, gradire o detestare. Mentre a Pordenone il festival "Le voci dell’Inchiesta" si appresta a chiudere i battenti nel weekend dedicando oggi pome-

riggio l’incontro "Facebook in famiglia. Genitori e figli in un ambiente connesso”, con Giovanni Boccia Artieri, docente dell’Università di Urbino, e il giornalista Sergio Maistrello, da Udine il festival vicino/lontano Premio Terzani, in programma dall’8 al 18 maggio, annuncia v/l Digital, un nuovo percorso ideato e diretto dal giornalista Marco Pacini e curato da Fabio Chiusi, esperto di governance di internet, che si realizzerà in collaborazione con Friuli Future Forum. V/digital intende essere un

percorso operativo nella realtà virtuale, con il coinvolgimento di Claudio Agosti – hacker, programmatore, docente e co-fondatore del progetto GlobaLeaks, presidente del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali; e Fabio Pietrosanti, che si occupa di security dal 1998. Il 10 maggio con Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e ricercatore in Sociologia al Centro Edgar Morin di Parigi, e Carola Frediani, studiosa di cultura digitale, si

"v/digital", un percorso sulla realtà virtuale

La privacy violata dalle "spie" informatiche

SICUREZZA IN RETE Claudio Agosti parlerà degli effetti concreti, sui cittadini, delle banche dati raccolte da colossi quali Google e Facebook. In programma anche workshop e incontri su “Come sparire da Internet” o “Su Facebook, ma non senza privacy”. Il 18 maggio, si discuterà dei programmi informatici che, grazie a specifici algoritmi, possono seguire anche il semplice automobilista grazie al suo navigatore satellitare, con lo studioso di filosofia digitale e del Diritto Ugo Pagallo e Francesco Antinucci, direttore di ricerca all'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Cnr. © riproduzione riservata

FAR EAST FESTIVAL Presentata la 16. edizione dal 25 aprile a Udine. Chiude "Thermae II"

E l’Oriente finisce di nuovo a Roma Il 16˚ Far East Film Festival, Feff per tutti gli appassionati, è lì, sul piatto. Pronto per essere consumato. Si parte il 25 aprile con "Aberdeen" dell’hongkonghese Pang Ho-

Fruit Chan con la commedia horror "The midnight after", l’omaggio a Dante Lam (si vedranno "Unbeatable" e "The Demon within"), "Bilocation" di Mari Asato e "The


rimavera e si sposta a val estivo dell'omonifriulana nata attorno a uto. Oggi, dalle ore 19, ine al circolo Arci lla festa che andrà in o, con ospiti i gruppi i con un disco promosta: insieme a SP&iVV zo disco «Polaroid...di

dal ata, , in co i

o

enra, asda di saiamo rse teubenRoito Lierà elal do pie tti, tra rto ni. ioerne la ne ma-

e ha veloieoti i i gugli tansa rinoex

una vecchia modernità»), e con la partecipazione speciale della cantautrice udinese Angelica Lubian, si esibiranno i Trabeat da Gemona ("La tô prospetive cuale ese?"), i Belfast da Conegliano ("Sogni in tasca") e i Criminal's Party da Pordenone ("La velocità del buio"). La "Prima Vera Gartin" ospiterà anche le opere d’arte di Luciano Lunazzi e le fotografie di Sabrina Borgù, Alfredo Vinti e Federica Cicuttini. © riproduzione riservata

PORDENONE - La Società Musicale San Marco propone due concerti oggi alle 20.30 nell’Abbazia di Sesto al Reghena e domani alle 18 nel Palazzo Tadea di Spilimbergo, dal titolo "Gerog Friedrich Haendel: l’estro, l’invenzione e il genio". In programma il concerto grosso op.3

n.4, il concerto per oboe in sol minore, il concerto per tromdata: 12/04/2014 ba e due oboi in re maggiore pagina: 27 ed il mottetto “Silente Venti” per soprano, due oboi, archi e basso minore. Aurora Marchi soprano, Diego Cal alla tromba naturale e Paolo Faldi all’oboe barocco, maestro di concerto Davide De Lucia.

CULTURA S

& PETTACOLI

A FAGAGNA

LA BANDA AL CINEMA La rassegna dell’Anbima di Udine propone oggi alle 20.45 all’auditorium parrocchiale di Madrisio di Fagagna con ingresso libero, il concerto del Corpo Bandistico Val di Gorto di Ovaro e della Nuova Banda di Orzano

A SAN DANIELE

ULTIMA SERATA DI LEGGERMENTE La rassegna chiude oggi oggi, alle 20.45 all’Auditorium, con Angelo Floramo direttore della Biblioteca Guarneriana, che si addentrerà nei misteri di uno dei capolavori assoluti della letteratura mondiale, Gargantua e Pantagruel

A VITO D’ASIO

IL FRIULI DAL 1077 A PASOLINI Oggi alle 20.30, ad Anduins, nella Sala Consiliare del Municipio, "... Era anche Lorena", spettacolo di Fernando Gerometta dedicato alla storia della Patria del Friuli con il Coro Val d'Arzino. Ingresso libero

A PORCIA

L’ORCHESTRA DEL TARTINI L’associazione Salvador Gandino propone oggi alle 20.45 nella chiesa di Palse il concerto sinfonico a cura del conservatorio di Trieste: l’Idillio di Sigfrido di Wagner e la Sinfonia n.7 in La maggiore op.92 di Beethoven. Ingresso libero

A UDINE UDINE – Nell’ambito del festival vicino/lontano nasce v/l Digital, un nuovo percorso che si realizzerà in collaborazione con il Friuli Future Forum di Udine, ideato dal giornalista Marco Pacini che, con l’esperto di web Fabio Chiusi, ha coinvolto anche Claudio Agosti – hacker, programmatore, docente e co-fondatore del progetto GlobaLeaks, presidente del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali - e Fabio Pietrosanti, che si occupa di security dal 1998, per evidenziare come ogni dato personale inserito su internet sia individuato e tracciato. V/l Digital si aprirà sabato 10 maggio, nella Chiesa di San Francesco, alle 21, per parlare di "Chi sa cosa di te", con Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e ricercatore in Sociologia al Centro Edgar Morin di Parigi, e Carola Frediani, giornalista e studiosa di nuove tecnologie e cultura digitale, coordinati da Fabio Chiusi. Non solo i servizi segreti, ma gli stessi colossi del web come Google e Facebook detengono miriadi di dati che sfruttano a scopi pubblicitari. Domenica 18 maggio, nell’Oratorio del Cristo alle 16.30, è

Nuovo percorso nell’ambito del festival vicino/lontano DATI SU INTERNET V/l Digital intende informare sui possibili utilizzi dei dati personali lasciati nel web

Viaggioneirischivirtuali

A UDINE

UDINE - Ultima serata della stagione di Teatro Contatto, che ospita oggi alle 21, al Palamostre, il Collettivo InternoEnki, compagnia vincitrice del Pre-

invece previsto un dialogo, coordinato dal docente Paolo Ermano, fra lo studioso di filosofia digitale e del Diritto Ugo Pagallo e Francesco Antinucci, direttore di ricerca all'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Cnr, autore di "L'algoritmo al potere. Vita quotidiana ai tempi di Google" (Laterza 2011), che affronta il tema della pervasività degli algoritmi in prospettiva tecnica, filosofica e politica. In

fondo, ogni navigatore o smartphone può servire a controllare chi li utilizza. "Critica della democrazia digitale" è invece il titolo del nuovo libro di Fabio Chiusi, che sarà presentato martedì 13 maggio, alla Libreria Tarantola alle 18, in dialogo con il semiologo Giorgio Jannis. Al Friuli Future Forum saranno proposti invece dei workshop a partecipazione gratuita per un massimo di 30 iscritti (mail a info@vicinolontano.it, indican-

do titolo del workshop, nome, cognome e un recapito telefonico). Venerdì 16 maggio si parlerà di “Come sparire da Internet” con Claudio Agosti e Fabio Pietrosanti, che il 17 maggio affronteranno il tema “Su Facebook, ma non senza privacy”; domenica 18 maggio si chiuderà con “Come si fa la democrazia online”:, a cura di Fiorella De Cindio, docente al Dipartimento di Informatica e Comunicazione dell'Università di Milano.

Medea, simbolo della Basilicata sfruttata e tradita per il petrolio tamento civile, una donna lucana disattesa nelle promesse e tradita da Big Oil-Giasone, ruolo simbolico affidato a una compagnia petrolifera, sullo

dj set di Bashboomb, ultimo progetto musicale di Alessandro Ruzzier. Domani alle 11, al teatro San Giorgio, invece, la colazione filosofica intitolata Fanta-


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Viaggio nei rischi virtuali UDINE – Nell'ambito del festival vicino/lontano nasce v/l Digital, un nuovo percorso che si realizzerà in collaborazione con il Friuli Future Forum di Udine, ideato dal giornalista Marco Pacini che, con l'esperto di web Fabio Chiusi, ha coinvolto anche Claudio Agosti – hacker, programmatore, docente e co-fondatore del progetto GlobaLeaks, presidente del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali - e Fabio Pietrosanti, che si occupa di security dal 1998, per evidenziare come ogni dato personale inserito su internet sia individuato e tracciato. V/l Digital si aprirà sabato 10 maggio, nella Chiesa di San Francesco, alle 21, per parlare di "Chi sa cosa di te", con Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e ricercatore in Sociologia al Centro Edgar Morin di Parigi, e Carola Frediani, giornalista e studiosa di nuove tecnologie e cultura digitale, coordinati da Fabio Chiusi. Non solo i servizi segreti, ma gli stessi colossi del web come Google e Facebook detengono miriadi di dati che sfruttano a scopi pubblicitari. Domenica 18 maggio, nell'Oratorio del Cristo alle 16.30, è invece previsto un dialogo, coordinato dal docente Paolo Ermano, fra lo studioso di filosofia digitale e del Diritto Ugo Pagallo e Francesco Antinucci, direttore di ricerca all'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Cnr, autore di "L'algoritmo al potere. Vita quotidiana ai tempi di Google" (Laterza 2011), che affronta il tema della pervasività degli algoritmi in prospettiva tecnica, filosofica e politica. In fondo, ogni navigatore o smartphone può servire a controllare chi li utilizza. "Critica della democrazia digitale" è invece il titolo del nuovo libro di Fabio Chiusi, che sarà presentato martedì 13 maggio, alla Libreria Tarantola alle 18, in dialogo con il semiologo Giorgio Jannis. Al Friuli Future Forum saranno proposti invece dei workshop a partecipazione gratuita per un massimo di 30 iscritti (mail a info@vicinolontano.it, indicando titolo del workshop, nome, cognome e un recapito telefonico). Venerdì 16 maggio si parlerà di “Come sparire da Internet” con Claudio Agosti e Fabio Pietrosanti, che il 17 maggio affronteranno il tema “Su Facebook, ma non senza privacy”; domenica 18 maggio si chiuderà con “Come si fa la democrazia online”:, a cura di Fiorella De Cindio, docente al Dipartimento di Informatica e Comunicazione dell'Università di Milano.


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VICINO/LONTANO Digital 2014: il festival di Udine indaga i temi caldi della rete 8/18 maggio con incontri, eventi, workshop, internauti&hackers «Sporcarsi le mani con la realtà virtuale, per conoscerla e imparare a gestirla: le implicazioni della rete sono un dato di fatto che ogni giorno condiziona le nostre scelte e la nostra vita»: il consiglio arriva da uno dei blogger e internauti tra i più esperti, Fabio Chiusi, ed è rivolto a chi naviga spesso ma anche a chi utilizza uno smartphone, un tablet, o semplicemente un profilo facebook. A tutti noi, quindi. «Uno dei problemi nell’approccio al digitale – segnala Chiusi - è la tendenza a essere sempre molto ideologici e a fossilizzarci su petizioni di principio. Dobbiamo invece capire che ogni collegamento alla rete produce ricadute pratiche importanti nelle nostre vite. Conoscere questi meccanismi è essenziale per sapersi muoversi ogni giorno nei piccoli gesti che ci connettono al mondo».

Da queste premesse, alle soglie della 10^ edizione del festival vicino/lontano – in programma a Udine dall’8 al 18 maggio, con la 10^ edizione del Premio letterario Tiziano


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Terzani – nasce appunto v/l Digital, un nuovo percorso promosso dall’Associazione culturale vicino/lontano, ideato e diretto dal giornalista Marco Pacini e curato da Fabio Chiusi, che si realizzerà in collaborazione con il Friuli Future Forum, rassegna sull’innovazione e il futuro della Camera di Commercio di Udine. «Viviamo negli anni cruciali di una nuova rivoluzione cognitiva – spiega Pacini – e il nostro rapporto con la rete è in costante dialettica fra vicino e lontano: vicino nei gesti e negli automatismi, lontano da una consapevolezza reale rispetto alle ricadute che il web comporta. Per questo vicino/lontano 2014 ha voluto scommettere sul nuovo percorso Digital che diventerà centrale, negli anni a venire. E insieme a Fabio Chiusi, in un percorso “operativo” di full immersion nella realtà virtuale, abbiamo voluto coinvolgere a Udine due personalità di riferimento della sicurezza in rete: Claudio Agosti – hacker, programmatore, docente e co-fondatore del progetto GlobaLeaks, presidente del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali; e Fabio Pietrosanti, che si occupa professionalmente di security dal 1998. Insieme a loro stiamo lavorando a un evento di alto coinvolgimento che presenteremo al festival: la simulazione, terribilmente realistica, di come veniamo spiati e catturati a ogni passo, in un tragitto virtuale che proveremo a mappare e a raccontare metro per metro».

V/l Digital si aprirà dunque sabato 10 maggio, nella Chiesa di San Francesco, alle 21: e il tema dell’incipit è d’obbligo, Chi sa cosa di te, un focus sul quale si confronteranno Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e ricercatore in Sociologia presso il Centro Edgar Morin di Parigi, e Carola Frediani, giornalista e studiosa di nuove tecnologie e cultura digitale, coordinati da


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Fabio Chiusi. Grazie alle rivelazioni di Edward Snowden abbiamo scoperto quanto è invasivo l’occhio elettronico dei governi e quanto sia estesa la loro sorveglianza online dei cittadini. Ma quello dell’intelligence non è l’unico modo in cui siamo controllati in Internet: anche colossi web come Google e Facebook detengono miriadi di dati che sfruttano a scopi pubblicitari. Quali sono gli effetti concreti sui comuni cittadini di questo Grande Fratello digitale?

Il passo successivo di v/l Digital è quasi automatico: persino il Presidente dell’Autorità Garante della Privacy, Antonello Soro, ha affermato in una relazione ufficiale che “Gli algoritmi non sono neutrali (…) Il rapporto tra sicurezza e privacy è una cifra non eludibile della nostra modernità”. Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita è dunque il tema dell’incontro organizzato domenica 18 maggio, nell’Oratorio del Cristo, alle 16.30, con il sostegno di Confartigianato Udine. Un dialogo, coordinato dal docente Paolo Ermano, fra lo studioso di filosofia digitale e del Diritto Ugo Pagallo e Francesco Antinucci, direttore di ricerca all'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, autore di L'algoritmo al potere. Vita quotidiana ai tempi di Google (Laterza 2011), che affronta il tema della pervasività degli algoritmi in prospettiva tecnica, filosofica e politica. Gli algoritmi, protagonisti di opere di culto (Terminator, Matrix, 2001 Odissea nello Spazio, solo per citarne alcune), sono stati al centro di rabbiosi scandali internazionali: dai clamorosi crolli borsistici all’uso dei droni, da Wikileaks al caso Edward Snowden. Eppure tutti ne sanno poco, convinti che la voce del navigatore o lo smartphone che portiamo in tasca siano strumenti al nostro servizio e sotto il nostro controllo. Ma se fosse invece il contrario?


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Algoritmi a rischio antidemocrazia, dunque: perché ci portano a conoscere quello che viene deciso e parametrizzato sopra le nostre teste. Critica della democrazia digitale è appunto il titolo del nuovo libro di Fabio Chiusi, che passa in rassegna le più interessanti esperienze di democrazia digitale - non ultime quelle italiane – e che si presenterà martedì 13 maggio, alla Libreria Tarantola alle 18, in dialogo con il semiologo e narratore Giorgio Jannis. Al Friuli Future Forum saranno proposti i momenti più ”operativi” di v/l Digital, quelli dell’alfabetizzazione intorno alla rete attraverso veri e propri workshop. La partecipazione è gratuita, fino a esaurimento dei 30 posti disponibili per ogni workshop. Per l’iscrizione, obbligatoria, basta inviare una email ainfo@vicinolontano.it, specificando nell’oggetto il titolo del workshop e indicando nome, cognome e un recapito telefonico. Si segnala che è necessario utilizzare il proprio computer. Venerdì 16 maggio si parte con “Come sparire da Internet”: nell'era del Datagate e dello spionaggio globale, capire come non lasciare tracce in rete è fondamentale. Il workshop illustra il funzionamento dei principali strumenti per mettere i propri dati personali al riparo da occhi indesiderati. A condurlo saranno Claudio Agosti e Fabio Pietrosanti, che coordineranno anche il workshop in programma sabato 17 maggio: “Su Facebook, ma non senza privacy”. Sui social network passiamo sempre più tempo, condividendo ogni dettaglio delle nostre vite. Ma questo non significa non poter tutelare la riservatezza dei dati che produciamo. Il workshop insegna come usare al meglio le impostazioni per gestire la privacy messe a disposizione degli utenti dai principali social media, da Facebook a Google Plus. Domenica 18 maggio, terzo e conclusivo workshop dedicato a “Come si fa la democrazia online”, a cura di Fiorella De Cindio, docente presso il Dipartimento di Informatica e


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Comunicazione dell'Università degli Studi di Milano, presidente dell’Associazione Informatica e Reti Civiche (A.I.Re.C.) della Lombardia e per queste attività premiata nel 2001 con la Civica Benemerenza della Città di Milano, l’"Ambrogino d'oro". Se la democrazia è in crisi, il web può contribuire a ristabilire il rapporto di fiducia spezzato tra cittadini e istituzioni? La domanda è ancora senza risposta, ma gli esperimenti si moltiplicano. Il workshop spiega su quali strumenti fare leva, e come si utilizzano. Per informazioni e prenotazioni: www.vicinolontano.it, info@vicinolontano.it, tel. 0432 287171


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Vicino/lontano alla scoperta del 'mondo che fa' Udine - Undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi, dall’8 al 18 maggio, per la X edizione

14/04/2014

Vicino/lontano 2014 ci accompagna a scoprire “che mondo fa”. Ci allontana dal nostro qui e ora - attraverso undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi - e dall’8 al 18 maggio, con la decima edizione come sempre in cartellone a Udine, ci sospinge nel cuore dei temi, delle attualità, delle criticità e opportunità del nostro tempo: per capire come stanno cambiando le nostre vite di cittadini globali sotto il profilo economico, politico, culturale, psicologico. Vicino/Lontano ospiterà come sempre la cerimonia di consegna del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, che nella serata di sabato 17 maggio vedrà protagonisti, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, i due vincitori 2014: lo scrittore pakistano Mohsin Hamid e il poeta friulano Pierluigi Cappello. Novità digitale «Sporcarsi le mani con la realtà virtuale, per conoscerla e imparare a gestirla: le implicazioni della rete sono un dato di fatto che ogni giorno condiziona le nostre scelte e la nostra vita»: il consiglio arriva da uno dei blogger e internauti tra i più esperti, Fabio Chiusi, ed è rivolto a chi naviga spesso ma anche a chi utilizza uno smartphone, un tablet, o semplicemente un profilo facebook. A tutti noi, quindi. «Uno dei problemi nell’approccio al digitale – segnala Chiusi - è la tendenza a essere sempre molto ideologici e a fossilizzarci su petizioni di principio. Dobbiamo invece capire che ogni collegamento alla rete produce ricadute pratiche importanti nelle nostre vite. Conoscere questi meccanismi è essenziale per sapersi muoversi ogni giorno nei piccoli gesti che ci connettono al mondo». Da queste premesse, alle soglie della 10^ edizione del festival vicino/lontano – in programma a Udine dall’8 al 18 maggio, con la 10^ edizione del Premio letterario Tiziano Terzani – nasce appunto

v/l Digital, un nuovo percorso promosso

dall’Associazione culturale vicino/lontano, ideato e diretto dal giornalista Marco Pacini e curato da Fabio Chiusi, che si realizzerà in


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collaborazione con il Friuli Future Forum, rassegna sull’innovazione e il futuro della Camera di Commercio di Udine. «Viviamo negli anni cruciali di una nuova rivoluzione cognitiva – spiega Pacini – e il nostro rapporto con la rete è in costante dialettica fra vicino e lontano: vicino nei gesti e negli automatismi, lontano da una consapevolezza reale rispetto alle ricadute che il web comporta. Per questo vicino/lontano 2014 ha voluto scommettere sul nuovo percorso Digital che diventerà centrale, negli anni a venire. E insieme a Fabio Chiusi, in un percorso “operativo” di full immersion nella realtà virtuale, abbiamo voluto coinvolgere a Udine due personalità di riferimento della sicurezza in rete: Claudio Agosti – hacker, programmatore, docente e co-fondatore del progetto GlobaLeaks, presidente del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali; e Fabio Pietrosanti, che si occupa professionalmente di security dal 1998. Insieme a loro stiamo lavorando a un evento di alto coinvolgimento che presenteremo al festival: la simulazione, terribilmente realistica, di come veniamo spiati e catturati a ogni passo, in un tragitto virtuale che proveremo a mappare e a raccontare metro per metro». V/l Digital si aprirà dunque sabato 10 maggio, nella Chiesa di San Francesco, alle 21: e il tema dell’incipit è d’obbligo, Chi sa cosa di te, un focus sul quale si confronteranno Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e ricercatore in Sociologia presso il Centro Edgar Morin di Parigi, e Carola Frediani, giornalista e studiosa di nuove tecnologie e cultura digitale, coordinati da Fabio Chiusi. Grazie alle rivelazioni di Edward Snowden abbiamo scoperto quanto è invasivo l’occhio elettronico dei governi e quanto sia estesa la loro sorveglianza online dei cittadini. Ma quello dell’intelligence non è l’unico modo in cui siamo controllati in Internet: anche colossi web come Google e Facebook detengono miriadi di dati che sfruttano a scopi pubblicitari. Quali sono gli effetti concreti sui comuni cittadini di questo Grande Fratello digitale? Il passo successivo di v/l Digital è quasi automatico: persino il Presidente dell’Autorità Garante della Privacy, Antonello Soro, ha affermato in una relazione ufficiale che “Gli algoritmi non sono neutrali (…) Il rapporto tra sicurezza e privacy è una cifra non eludibile della nostra modernità”. Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita è dunque il tema dell’incontro organizzato domenica 18 maggio, nell’Oratorio del Cristo, alle 16.30, con il sostegno di Confartigianato Udine. Un dialogo, coordinato dal docente Paolo Ermano, fra lo studioso di filosofia digitale e del Diritto Ugo Pagallo e Francesco Antinucci, direttore di ricerca all'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, autore di L'algoritmo al potere. Vita quotidiana ai tempi di Google (Laterza 2011), che affronta il tema della pervasività degli algoritmi in prospettiva tecnica, filosofica e politica. Gli algoritmi, protagonisti di opere di culto (Terminator, Matrix, 2001 Odissea nello Spazio, solo per citarne alcune), sono stati al centro di rabbiosi scandali internazionali: dai clamorosi crolli borsistici all’uso dei droni, da Wikileaks al caso Edward Snowden. Eppure tutti ne sanno poco, convinti che la voce del navigatore o lo smartphone che portiamo in tasca siano strumenti al nostro servizio e sotto il nostro controllo. Ma se fosse invece il contrario? Algoritmi a rischio antidemocrazia, dunque: perché ci portano a conoscere quello che viene deciso e parametrizzato sopra le nostre teste. Critica della democrazia digitale è appunto il titolo del nuovo libro di Fabio Chiusi, che passa in rassegna le più interessanti esperienze di democrazia digitale - non ultime quelle italiane – e che si presenterà martedì 13 maggio, alla Libreria Tarantola alle 18, in dialogo con il semiologo e narratore Giorgio Jannis. Al Friuli Future Forum saranno proposti i momenti più ”operativi” di v/l Digital, quelli dell’alfabetizzazione intorno alla rete attraverso veri e propri workshop. La partecipazione è gratuita, fino a esaurimento dei 30 posti disponibili per ogni workshop. Per l’iscrizione, obbligatoria, basta inviare una email a info@vicinolontano.it, specificando nell’oggetto il titolo del workshop e


V/l Digital si aprirà dunque sabato 10 maggio, nella Chiesa di San Francesco, alle 21: e il tema dell’incipit è d’obbligo, Chi sa cosa di

data: 14/04/2014 te, un focus sul quale si confronteranno Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e ricercatore in Sociologia presso il Centro Edgar Morin di Parigi, e Carola Frediani, giornalista e studiosa di nuove tecnologie e culturapagina: digitale, coordinati da Fabio Chiusi. Grazie alle rivelazioni di Edward Snowden abbiamo scoperto quanto è invasivo l’occhio elettronico dei governi e quanto sia estesa la loro sorveglianza online dei cittadini. Ma quello dell’intelligence non è l’unico modo in cui siamo controllati in Internet: anche colossi web come Google e Facebook detengono miriadi di dati che sfruttano a scopi pubblicitari. Quali sono gli effetti concreti sui comuni cittadini di questo Grande Fratello digitale? Il passo successivo di v/l Digital è quasi automatico: persino il Presidente dell’Autorità Garante della Privacy, Antonello Soro, ha affermato in una relazione ufficiale che “Gli algoritmi non sono neutrali (…) Il rapporto tra sicurezza e privacy è una cifra non eludibile della nostra modernità”. Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita è dunque il tema dell’incontro organizzato domenica 18 maggio, nell’Oratorio del Cristo, alle 16.30, con il sostegno di Confartigianato Udine. Un dialogo, coordinato dal docente Paolo Ermano, fra lo studioso di filosofia digitale e del Diritto Ugo Pagallo e Francesco Antinucci, direttore di ricerca all'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, autore di L'algoritmo al potere. Vita quotidiana ai tempi di Google (Laterza 2011), che affronta il tema della pervasività degli algoritmi in prospettiva tecnica, filosofica e politica. Gli algoritmi, protagonisti di opere di culto (Terminator, Matrix, 2001 Odissea nello Spazio, solo per citarne alcune), sono stati al centro di rabbiosi scandali internazionali: dai clamorosi crolli borsistici all’uso dei droni, da Wikileaks al caso Edward Snowden. Eppure tutti ne sanno poco, convinti che la voce del navigatore o lo smartphone che portiamo in tasca siano strumenti al nostro servizio e sotto il nostro controllo. Ma se fosse invece il contrario? Algoritmi a rischio antidemocrazia, dunque: perché ci portano a conoscere quello che viene deciso e parametrizzato sopra le nostre teste. Critica della democrazia digitale è appunto il titolo del nuovo libro di Fabio Chiusi, che passa in rassegna le più interessanti esperienze di democrazia digitale - non ultime quelle italiane – e che si presenterà martedì 13 maggio, alla Libreria Tarantola alle 18, in dialogo con il semiologo e narratore Giorgio Jannis. Al Friuli Future Forum saranno proposti i momenti più ”operativi” di v/l Digital, quelli dell’alfabetizzazione intorno alla rete attraverso veri e propri workshop. La partecipazione è gratuita, fino a esaurimento dei 30 posti disponibili per ogni workshop. Per l’iscrizione, obbligatoria, basta inviare una email a info@vicinolontano.it, specificando nell’oggetto il titolo del workshop e indicando nome, cognome e un recapito telefonico. Si segnala che è necessario utilizzare il proprio computer. Venerdì 16 maggio si parte con “Come sparire da Internet”: nell'era del Datagate e dello spionaggio globale, capire come non lasciare tracce in rete è fondamentale. Il workshop illustra il funzionamento dei principali strumenti per mettere i propri dati personali al riparo da occhi indesiderati. A condurlo saranno Claudio Agosti e Fabio Pietrosanti, che coordineranno anche il workshop in programma sabato 17 maggio: “Su Facebook, ma non senza privacy”. Sui social network passiamo sempre più tempo, condividendo ogni dettaglio delle nostre vite. Ma questo non significa non poter tutelare la riservatezza dei dati che produciamo. Il workshop insegna come usare al meglio le impostazioni per gestire la privacy messe a disposizione degli utenti dai principali social media, da Facebook a Google Plus. Domenica 18 maggio, terzo e conclusivo workshop dedicato a “Come si fa la democrazia online”:, a cura di Fiorella De Cindio, docente presso il Dipartimento di Informatica e Comunicazione dell'Università degli Studi di Milano, presidente dell’Associazione Informatica e Reti Civiche (A.I.Re.C.) della Lombardia e per queste attività premiata nel 2001 con la Civica Benemerenza della Città di Milano, l’"Ambrogino d'oro". Se la democrazia è in crisi, il web può contribuire a ristabilire il rapporto di fiducia spezzato tra cittadini e istituzioni? La domanda è ancora senza risposta, ma gli esperimenti si moltiplicano. Il workshop spiega su quali strumenti fare leva, e come si utilizzano.

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Cosa sappiamo della realtà virtuale? Progetto v/l Digital Nel contesto di "vicino/lontano" a Udine arriveranno i massimi esperti di web. Perché i nostri dati in rete sono come impronte digitali. «Sporcarsi le mani con la realtà virtuale, per conoscerla e imparare a gestirla: le implicazioni della rete sono un dato di fatto che ogni giorno condiziona le nostre scelte e la nostra vita»: il consiglio arriva da uno dei blogger e internauti tra i più esperti, Fabio Chiusi, ed è rivolto a chi naviga spesso ma anche a chi utilizza uno smartphone, un tablet, o semplicemente un profilo facebook.

«Uno dei problemi nell’approccio al digitale – segnala Chiusi – è la tendenza a essere sempre molto ideologici e a fossilizzarci su petizioni di principio. Dobbiamo invece capire che ogni collegamento alla rete produce ricadute pratiche importanti nelle nostre vite. Conoscere questi meccanismi è essenziale per sapersi muoversi ogni giorno nei piccoli gesti che ci connettono al mondo».

Fabio Chiusi

Da queste premesse, alle soglie della 10^ edizione del festival vicino/lontano –


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in programma a Udine dall’8 al 18 maggio, con la 10^ edizione del Premio letterario Tiziano Terzani – nasce v/l Digital, un nuovo percorso promosso dall’Associazione

culturale

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giornalista Marco Pacini e curato proprio da Chiusi, che si realizzerà in collaborazione con il Friuli Future Forum, rassegna sull’innovazione e il futuro della Camera di Commercio di Udine. «Viviamo negli anni cruciali di una nuova rivoluzione cognitiva – spiega Pacini – e il nostro rapporto con la rete è in costante dialettica fra vicino e lontano: vicino nei gesti e negli automatismi, lontano da una consapevolezza reale rispetto alle ricadute che il web comporta. Per questo vicino/lontano 2014 ha voluto scommettere sul nuovo percorso Digital che diventerà centrale, negli anni a venire. E insieme a Fabio Chiusi, in un percorso “operativo” di full immersion nella realtà virtuale, abbiamo voluto coinvolgere a Udine due personalità di riferimento della sicurezza in rete: Claudio Agosti – hacker, programmatore, docente e co-fondatore del progetto GlobaLeaks, presidente del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali; e Fabio Pietrosanti, che si occupa professionalmente di security dal 1998. Insieme a loro stiamo lavorando a un evento di alto coinvolgimento che presenteremo al festival: la simulazione, terribilmente realistica, di come veniamo spiati e catturati a ogni passo, in un tragitto virtuale che proveremo a mappare e a raccontare metro per metro».

V/l Digital si aprirà sabato 10 maggio, nella Chiesa di San Francesco, alle 21: e il tema dell’incipit è d’obbligo, Chi sa cosa di te, un focus sul quale si confronteranno Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e ricercatore in Sociologia presso il Centro Edgar Morin di Parigi, e Carola Frediani, giornalista e studiosa di nuove tecnologie e cultura digitale, coordinati da Fabio Chiusi. Grazie alle rivelazioni di Edward Snowden abbiamo scoperto quanto è invasivo l’occhio elettronico dei governi e quanto sia estesa la loro sorveglianza online dei cittadini. Ma quello dell’intelligence non è l’unico modo in cui siamo controllati in Internet: anche colossi web come Google e Facebook detengono miriadi di dati che sfruttano a scopi pubblicitari. Quali sono gli effetti concreti sui comuni cittadini di questo Grande Fratello digitale?

Il passo successivo di v/l Digital è quasi automatico: persino ilPresidente


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dell’Autorità Garante della Privacy, Antonello Soro, ha affermato in una relazione ufficiale che “Gli algoritmi non sono neutrali (…) Il rapporto tra sicurezza e privacy è una cifra non eludibile della nostra modernità”. Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita è dunque il tema dell’incontro organizzato domenica 18 maggio, nell’Oratorio del Cristo, alle 16.30, con il sostegno di Confartigianato Udine. Un dialogo, coordinato dal docente Paolo Ermano, fra lo studioso di filosofia digitale e del Diritto Ugo Pagallo e Francesco Antinucci, direttore di ricerca all'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, autore

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al potere.

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Google (Laterza 2011), che affronta il tema della pervasività degli algoritmi in prospettiva tecnica, filosofica e politica. Gli algoritmi, protagonisti di opere di culto (Terminator, Matrix, 2001 Odissea nello Spazio, solo per citarne alcune), sono stati al centro di rabbiosi scandali internazionali: dai clamorosi crolli borsistici all’uso dei droni, da Wikileaks al caso Edward Snowden. Eppure tutti ne sanno poco, convinti che la voce del navigatore o lo smartphone che portiamo in tasca siano strumenti al nostro servizio e sotto il nostro controllo. Ma se fosse invece il contrario?

Algoritmi a rischio antidemocrazia, dunque: perché ci portano a conoscere quello che viene deciso e parametrizzato sopra le nostre teste. Critica della democrazia digitale è appunto il titolo del nuovo libro di Fabio Chiusi, che passa in rassegna le più interessanti esperienze di democrazia digitale - non ultime quelle italiane – e che si presenterà martedì 13 maggio, alla Libreria Tarantola alle 18, in dialogo con il semiologo e narratore Giorgio Jannis.


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Al Friuli Future Forum saranno proposti i momenti più ”operativi” di v/l Digital, quelli dell’alfabetizzazione intorno alla rete attraverso veri e propri workshop. La partecipazione è gratuita, fino a esaurimento dei 30 posti disponibili per ogni workshop. Per l’iscrizione, obbligatoria, basta inviare una email a info@vicinolontano.it, specificando nell’oggetto il titolo del workshop e indicando nome, cognome e un recapito telefonico. Si segnala che è necessario utilizzare il proprio computer. Venerdì 16 maggio si parte con “Come sparire da Internet”: nell'era del Datagate e dello spionaggio globale, capire come non lasciare tracce in rete è fondamentale. Il workshop illustra il funzionamento dei principali strumenti per mettere i propri dati personali al riparo da occhi indesiderati. A condurlo saranno Claudio Agosti eFabio Pietrosanti, che coordineranno anche il workshop in programma sabato 17 maggio: “Su Facebook, ma non senza privacy”. Sui social network passiamo sempre più

Claudio Agosti

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Festival: a Udine 'Vicino/Lontano' nel nome di Terzani Ad aprire il festival sarà la lezione magistrale di Roberto Esposito 'A cosa serve pensare?' (giovedì 8 maggio, Chiesa di San Francesco, ore 19,45). Seguirà nella stessa sede un'altra lectio 'd'autore', quella dell'esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore di LiMes, dal titolo '1914-2014: cent'anni dopo'. Trasversale ai tempi e alla storia dell'uomo una terza riflessione, dello storico Adriano Prosperi su 'Tolleranza e intolleranza: alle origini dell'Europa moderna', (giovedì 15 maggio, ore 19, Chiesa di San Francesco). Fra i grandi protagonisti del festival anche lo storico e saggista Luciano Canfora, cui sarà affidata, in dialogo con lo storico ed esperto di bioetica Gilberto Corbellini e con il giornalista, filosofo e saggista Armando Massarenti, una riflessione sul caso politico che accende in queste settimane l'Italia: Quale senato? Una proposta (sabato 17 maggio, Chiesa di San Francesco ore 18,30). Del disagio che attraversa generazioni differenti e di 'Crisi della presenza' converseranno la sociologa Chiara Saraceno con la psicologa Anna Oliverio Ferraris (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 15) e il pedagogista Davide Zoletto, mentre un delicatissimo dialogo su 'Alla fine della vita: liberi di decidere'? si intreccerà, nella città che ha accolto Eluana Englaro per l'atto conclusivo della sua dolorosa vicenda, fra il filosofo Umberto Curi, il medico Ugo Cugini, il giurista Luigi Gaudino e il sociologo Stefano Allievi (sabato 17 maggio, ore 15).


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17 APR | CRONACA

Vicino/lontano: da 8 maggio obiettivo su "che mondo fa" Presentata 10/a edizione festival a Udine (ANSA) - TRIESTE, 17 APR - Torna a Udine la rassegna culturale Vicino/lontano, sul tema ''che mondo fa'', con undici giorni di incontri, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi dall'8 al 18 maggio. La 10/a edizione è stata illustrata oggi a Udine. Cuore della rassegna sarà la consegna, il 17 maggio, del Premio letterario internazionale 'Tiziano Terzani'. (ANSA).


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Individuare le modalità e «ricomporre i nuovi saperi», un decennio impone un flashback alle origini con il conseguente attraversamento di un passato che sempre genera il futuro. Vicino/Lontano 10 si procura il titolo Che mondo fa?, riprendendo a esplorare i cambiamenti del fare cultura. Per il doppio lustro la concessione è di una undici giorni (8-18 maggio) con un inizio plasmato dal sentimento primario dell’operazione divulgare: A cosa serve pensare? La lectio magistralis di Roberto Esposito, nome di punta della filosofia morale, ci indicherà da subito il significato di un gesto grezzo, ma diventato complesso nell’era della pericolosa leggerezza. Calendario nutriente non privo di approfondimenti dell’oggi per «vivere la condizione della cultura», accenna il presidente Alessandro Verona, «spesso relegata nel contesto festival e, per questo, accusata di essere di veloce fruizione nei ristretti tempi della rassegna, incapace quindi di vivere al di fuori di un programma.Vicino/lontano, oltre ad aver creato negli anni un’autoritaria rete di partecipazione regionale - con la relativa scoperta di luoghi - si spalma ben oltre i confini mobili, spazia nei mesi cosiddetti morti, sonda e rileva i movimenti utili a identificare la conoscenza nel momento del passaggio». E già scivola fuori il primo slogan: «Cos’è la cultura? È la capacità di costruire relazioni». Risaputa la storia d’amore con la città, «un dialogo con l’intellighenzia udinese», ci racconta il sindaco Honsell, «affinché il presente sia più facile da interpretare». Qui esce il matematico che alberga nel primo cittadino: «un fulcro d’appoggio archimedeo», dice riferendosi alla forza della manifestazione; e vien facile rifarsi al seguito... e ti solleverò il mondo. È l’assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti (in prima fila pure quello comunale Federico Pirone) a chiarire le intenzioni: «Non mi piacciono gli “eventifici”, andrebbero limitati o, ancor peggio, eliminati. Questo festival è fuggito dal rischio sin dall’inizio, avendo interpretato il mood in maniera corretta, una scommessa sulla capacità di approfondimento, che altri non sono stati in grado di produrre». Competenza colta pure dal presidente della Cassa di Risparmio Giuseppe Morandini: «La qualità unica di aver creato dei dibattiti anomali». Le parole chiave. Spettano a Marco Pacini, caporedattore de Il Piccolo e cofondatore v/l assieme a Paolo Cerutti. «Non abbiamo mai seguito l’audience, la nostra è una storia fondata sull’interazione fra il pubblico e il relatore. Quattro sono le parole chiave dell’edizione 2014: il pensiero e la memoria, ovverosia la dottrina critica, l’utopia, il denaro e le differenze. Le diseguaglianze le potremmo considerare una specie di refrain, analisi che si tramandano per auscultare la temperatura in divenire delle diversità. Ho cercato una risposta a cos’è Vicino/lontano davanti a una cifra tonda che solitamente impone una accurata meditazione. È una lunga ricerca di senso, la stessa di vita utilizzata da Tiziano Terzani, fatta di dettagli; e solo attraverso il particolare - disse Pierluigi Cappello riusciamo a vedere il tutto nella sua globalità». Il premio. I seguaci lo sanno. Quest’anno il premio Terzani ha due vincitori, il primo ex aequo: l’appena citato poeta di Gemona con il libro Quale libertà (Rizzoli) e lo scrittore packistano Mohsin Hamid con il romanzo Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi). Serata di gala il 17 maggio al Giovanni da Udine. Il cartellone. Da giovedì 8 a domenica 18 maggio, con un centinaio di iniziative, come ha spiegato Paola Colombo, e oltre duecento protagonisti italiani e internazionali, Vicino/Lontano 2014 ci proietta in un nuovo modo di osservare il nostro tempo: simbolicamente, l’incipit del festival è la lezione magistrale di Roberto Esposito, A cosa serve


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pensare? un’altra lectio “d’autore”, quella dell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore di LiMes: 19142014: cent’anni dopo ci riporterà alla Grande Guerra. Cosa resta oggi di quello storico trauma? (giovedì 8 maggio, Chiesa di San Francesco, 19.45). Fra i grandi personaggi del festival anche lo storico e saggista Luciano Canfora, il filosofo Umberto Curi, gli economisti Maurizio Franzini e Andrea Fumagalli, la sociologa Elena Esposito, lo psicanalista René Major, la saggista Silvana Borutti, l’antropologo Ugo Fabietti, la giurista Silvia Bolognini, il filologo slavista Giorgio Ziffer, l’attore Paolo Rossi, i giornalisti Gian Antonio Stella e Fabrizio Gatti. Il comparto friulano prevede un progetto pensato insieme al Comune di Udine, per l’omaggio a Federico Tavan, il poeta di Andreis scomparso lo scorso novembre, che ha dimostrato come un dialetto delle montagne friulane possa diventare lingua universale. Innanzitutto Federico Tavan. Nostra preziosa eresia (martedì 13 maggio, Chiesa di San Francesco, 21): una serata condotta dal giornalista Paolo Medeossi che prevede letture di Aida Talliente; una performance del Teatrino del Rifo con Giorgio Monte, Manuel Buttus e Giuliano Bonanni, su testi del poeta; la proiezione di video originali e di alcune immagini di Danilo De Marco; musiche originali realizzate da Flk e Bande Tzingare. È prevista anche l’installazione La nâf spaziâl, che s’inaugurerà sabato 10 maggio, alle 19 a Palazzo Morpurgo. Digital. “v/l Digital” è un debutto, il nuovo percorso ideato da Marco Pacini e curato dal giornalista e scrittore Fabio Chiusi. Una full immersion, anche “operativa”, nella realtà virtuale che ogni giorno condiziona le nostre scelte e la nostra vita: per conoscerla e imparare a gestirla. Mostre e installazioni. Al Mercato del Pesce-Galleria fotografica Tina Modotti, viene allestita dal 10 al 18 maggio la mostra I nostri angeli. Le migliori 10 foto nel ricordo di Miran Hrovatin, organizzata a cura della Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin. Mali, points de vue. Lo Stato africano fra antiche tradizioni, nuovi terrorismi e aiuti internazionali è il tema della mostra fotografica di Alberto Moretti e Giulia Iacolutti, che sarà di scena dal 12 al 18 maggio da Copetti Antiquari, via Paolo Sarpi 25, a cura di Luca Bernardis e Federico Rizzi. Un Paese dove passa parte della cocaina che arriva in Italia e dove radicalismo islamico e indipendentismo tuareg hanno fatto centinaia di morti e dato vita ad affollatissimi campi profughi. Ma questo è solo l’altro aspetto di una terra ricca di valori, tradizioni, civiltà e sorrisi. All’inaugurazione, lunedì 12 maggio alle 19, saranno presenti, insieme ai fotografi e alla responsabile di Abareka Nandree onlus, il vice ambasciatore della Repubblica del Mali in Italia Mohamed T. F. Maiga e la scrittrice Mah Aissata Fofana. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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"Vicino/lontano 2014: che mondo fa?" si presenta Appuntamento dall’8 al 18 maggio con la X edizione del festival, in cartellone come sempre nel centro storico di Udine

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Vicino/lontano 2014 ci accompagna a scoprire “che mondo fa” attraverso undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi - e dall’8 al 18 maggio, con la sua X edizione, in cartellone come sempre nel centro storico di Udine, ci mette nel cuore dei temi forti, delle criticità ma anche delle opportunità del nostro tempo: per capire come e perché stanno cambiando le nostre vite di cittadini globali sotto il profilo economico, politico, culturale, psicologico. Nato da un forte legame con la personalità di Tiziano Terzani, quindi con una biografia esemplare per capacità di stare nel mondo come osservatore professionale e al mondo semplicemente come essere umano, il festival Vicino/Lontano, nelle sue molte traiettorie, si è arricchito in questi dieci anni attraverso le collaborazioni coltivate con soggetti culturali del territorio e di molte altre latitudini. E, soprattutto, si è evoluto e ripensato di anno in anno, cercando di stare al passo con le trasformazioni sempre più veloci del mondo. «Scegliendo una tematizzazione legata ai mutamenti globali e locali che investono concretamente le nostre vite spiegano i curatori di Vicino/Lontano - abbiamo cercato di interrogarci sul mondo attraverso confronti stringenti con molti protagonisti della cultura e più in generale della società globale del nostro tempo. Il progetto iniziale di Vicino/Lontano - che nel 2005 voleva mettere a fuoco la nostra condizione di occidentali spaesati e ‘detronizzati’, alle prese con un lontano che irrompe nel nostro quotidiano - si è via via sviluppato in queste dieci edizioni, ampliando il raggio di indagine oltre l’originario focus su “identità e differenze” nel mondo globalizzato. Mantenendo però una caratteristica: l’ancoraggio forte ai problemi e ai temi del nostro tempo, alle mutazioni profonde che caratterizzano le vite di tutti. In altre parole, l’attività di Vicino/Lontano consiste ancor oggi nel tentativo di dare alcune risposte alla domanda “che mondo fa?”, di alzare lo sguardo dal nostro “qui e ora” per guadagnarne in prospettiva e senso». Identità e differenze del mondo globalizzato ci avvicinano o allontanano, oggi, a prescindere dalla latitudine e dalla geografia. Non è un caso, dunque, che a dieci anni dalla scomparsa di Tiziano Terzani, e proprio nella sua X edizione, la giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani abbia eccezionalmente deciso di conferire l’edizione 2014 a due vincitori ‘lontani’ per appartenenza e


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contesto, eppure vicini ed entrambi rappresentativi, attraverso il loro lavoro, dell’esperienza e dell’eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. Mohsin Hamid, scrittore pakistano annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea, e Pierluigi Cappello, il poeta friulano che si è affermato come una delle voci più intense della poesia italiana, sono i vincitori della X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, per i romanzi Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi 2013) e Questa libertà (Rizzoli 2013). Saranno premiati sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 20.45. La serata sarà anche l’occasione per presentare i diari inediti di Tiziano Terzani, Un’idea di destino, di imminente pubblicazione per Longanesi. In collegamento con il Premio Terzani 2014 sono tre gli appuntamenti proposti dal festival Vicino/Lontano: l’incontro “L’Asia siamo noi”, in programma sabato 17 maggio alle 16.45 nella Chiesa di San Francesco a Udine, protagonista il vincitore Moshid Hamid in dialogo con il caporedattore dell’Espresso Gigi Riva e il docente di Storia moderna e contemporanea dell’Asia all’Università di Torino Michelguglielmo Torri; la proiezione, in collaborazione con CEC Udine, del film di Mira Nair The Reluctant Fundamentalist tratto dall’omonimo romanzo di Moshin Hamid (venerdì 9 maggio, Visionario ore 20.30); e la proiezione in anteprima del documentario “Parole povere”, una coproduzione Agherose / Tucker Film, diretto dalla regista Francesca Archibugi e dedicato a Pierluigi Cappello (mercoledì 14 maggio, Chiesa di San Francesco ore 20.30). Il film sarà accompagnato dall’incontro con il protagonista, in dialogo con l’attuale Sovrintendente dell’Azienda speciale Villa Manin Piero Colussi, presidente dell’AVIassociazione delle mediateche e videoteche italiane, e in collegamento video con Francesca Archibugi. La serata si realizza in collaborazione con Tucker Film e Agherose. Inoltre, l’intera mattinata di sabato 17 maggio, al Teatro Giovanni da Udine dalle 8.30, sarà dedicata al Concorso Scuole Tiziano Terzani 2014, che quest’anno registra oltre 130 contributi. Alla cerimonia di premiazione, coordinata da Gianni Cianchi e condotta da Chiara Donada, interverranno Angela Terzani e Fabrizio Gatti con il suo ultimo racconto “Alle cinque della sera”, che traduce in forma teatrale le sue inchieste sui tragici naufragi del 2013 realizzate per l’Espresso


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Vicino Lontano 2014: il calendario Eventi a Udine „Vicino Lontano 2014: il Premio Terzani a Udine festeggia i 10 anni“

Ritorna a Udine il consueto appuntamento con Vicino/lontano 2014 attraverso undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi - e dall’8 al 18 maggio. La decima edizione, in cartellone come sempre nel centro storico di Udine, ci mette nel cuore dei temi forti, delle criticità ma anche delle opportunità del nostro tempo: per capire come e perché stanno cambiando le nostre vite di cittadini globali sotto il profilo economico, politico, culturale, psicologico.


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La giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani ha deciso di conferire l’edizione 2014 a Mohsin Hamid, scrittore pakistano annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea, e Pierluigi Cappello, il poeta friulano che si è affermato come una delle voci più intense della poesia italiana. Saranno premiati sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 20.45. La serata sarà anche l’occasione per presentare i diari inediti di Tiziano Terzani, Un’idea di destino, di imminente pubblicazione per Longanesi. In collegamento con il Premio Terzani 2014 sono tre gli appuntamenti proposti dal festival Vicino/Lontano: l’incontro “L’Asia siamo noi”, in programma sabato 17 maggio alle 16.45 nella Chiesa di San Francesco a Udine, protagonista il vincitore Moshid Hamid in dialogo con il caporedattore dell’Espresso Gigi Riva e il docente di Storia moderna e contemporanea dell’Asia all’Università di Torino Michelguglielmo Torri; la proiezione, in collaborazione con CEC Udine, del film di Mira Nair The Reluctant Fundamentalist tratto dall’omonimo romanzo di Moshin Hamid (venerdì 9 maggio, Visionario ore 20.30); e la proiezione in anteprima del documentario “Parole povere”, una coproduzione Agherose / Tucker Film, diretto dalla regista Francesca Archibugi e dedicato a Pierluigi Cappello (mercoledì 14 maggio, Chiesa di San Francesco ore 20.30). Ad aprire la 10ª edizione di vicino/lontano sarà giovedì 8 maggio, alle 19.30 nella Chiesa di San Francesco, “Chávez”, dalla celebre Ode di Giovanni Pascoli dedicata all’aviatore franco-peruviano Geo Chávez che per primo riuscì a trasvolare le Alpi. Da giovedì 8 a domenica 18 maggio, con un centinaio di iniziative in cartellone per oltre duecento protagonisti italiani e internazionali, Vicino/Lontano 2014 ci proietta in un nuovo modo di osservare il nostro tempo. Clicca per scaricare il programma della manifestazione: Calendario Vicino Lontano 2014


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Vicino/lontano, analisi su mondo futuro Presentata 10/a edizione festival a Udine

(ANSA) - TRIESTE, 17 APR - Torna a Udine la rassegna culturale Vicino/lontano, sul tema ''che mondo fa'', con undici giorni di incontri, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi dall'8 al 18 maggio. La 10/a edizione è stata illustrata oggi a Udine. Cuore della rassegna sarà la consegna, il 17 maggio, del Premio letterario internazionale 'Tiziano Terzani'.


data: 17/04/2014

Festival: a Udine 'Vicino/Lontano' nel nome di Terzani Roma, 17 apr. (Adnkronos) - Undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi, con un centinaio di iniziative in cartellone per oltre duecento protagonisti italiani e internazionali. E' quanto proporrà nel centro storico di Udine, dall'8 al 18 maggio prossimi, la decima edizione del festival 'Vicino/Lontano' dedicato a "identità e differenze del mondo globalizzato", nel nome dello scrittore Tiziano Terzani dui ricorre quest'anno il decennale della morte (28 luglio 2004). Nell'ambito del festival il Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, alla sua decima edizione, va a due vincitori 'lontani' per appartenenza e contesto, eppure vicini ed entrambi rappresentativi, attraverso il loro lavoro, dell'esperienza e dell'eredità umana e professionale di Terzani: Mohsin Hamid, scrittore pakistano, annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea, e Pierluigi Cappello, il poeta friulano che si è affermato come una delle voci più intense della poesia italiana, Entrambi saranno premiati sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. La serata sarà anche l'occasione per presentare i diari inediti di Tiziano Terzani, 'Un'idea di destino', di imminente pubblicazione per Longanesi. A questi scritti, privati e personali, Terzani aveva lavorato fino ai suoi ultimi giorni e dalle prossime settimane saranno accessibili anche ai suoi lettori nell'edizione curata dalla moglie Angela Terzani Staude e da Álen Loreti. Ad aprire il festival sarà la lezione magistrale di Roberto Esposito 'A cosa serve pensare?' (giovedì 8 maggio, Chiesa di San Francesco, ore 19,45). Seguirà nella stessa sede un'altra lectio 'd'autore', quella dell'esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore di LiMes, dal titolo '1914-2014: cent'anni dopo'. Trasversale ai tempi e alla storia dell'uomo una terza riflessione, dello storico Adriano Prosperi su 'Tolleranza e intolleranza: alle origini dell'Europa moderna', (giovedì 15 maggio, ore 19, Chiesa di San Francesco). Fra i grandi protagonisti del festival anche lo storico e saggista Luciano Canfora, cui sarà affidata, in dialogo con lo storico ed esperto di bioetica Gilberto Corbellini e con il giornalista, filosofo e saggista Armando Massarenti, una riflessione sul caso politico che accende in queste settimane l'Italia: Quale senato? Una proposta (sabato 17 maggio, Chiesa di San Francesco ore 18,30). Del disagio che attraversa generazioni differenti e di 'Crisi della presenza' converseranno la sociologa Chiara Saraceno con la psicologa Anna Oliverio Ferraris (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 15) e il pedagogista Davide Zoletto, mentre un delicatissimo dialogo su 'Alla fine della vita: liberi di decidere'? si intreccerà, nella città che ha accolto Eluana Englaro per l'atto conclusivo della sua dolorosa vicenda, fra il filosofo Umberto Curi, il medico Ugo Cugini, il giurista Luigi Gaudino e il sociologo Stefano Allievi (sabato 17 maggio, ore 15).


data: 17/04/2014

17.04.2014 - CULTURA: PRESENTATA DECIMA EDIZIONE "VICINO/LONTANO" (Regione Friuli Venezia Giulia) CULTURA: PRESENTATA DECIMA EDIZIONE "VICINO/LONTANO" Udine, 17 apr - E' stata presentata oggi ad Udine la decima edizione di "Vicino/lontano - Premio Terzani", che si terrĂ nel capoluogo friulano dall'8 al 18 maggio prossimi e prevede un centinaio di appuntamenti, tra incontri culturali, dialoghi, eventi, lezioni magistrali, proiezioni, workshop e percorsi espositivi, tutti incentrati attorno al tema "che mondo fa?".


data: 17/04/2014

Vicino/Lontano 2014: Che mondo fa?

Il festival Vicino/Lontano 2014, 10 anni dopo la scomparsa di Tiziano Terzani, da giovedì 8 a domenica 18 maggio a Udine, con un centinaio di iniziative in cartellone per oltre duecento protagonisti italiani e internazionali, il festival Premio Terzani ci proietta in un nuovo modo di osservare il nostro tempo: simbolicamente, l’apertura del festival è la lezione magistrale di Roberto Esposito, A cosa serve pensare? (giovedì 8 maggio, Chiesa di San Francesco - ore 19.45). Mai come in questa stagione di generale disimpegno è necessario rivendicare le potenzialità da sempre inscritte nella facoltà del pensare. Ma come trasformare la conoscenza in comportamento e forma di vita? Di seguito (Chiesa di San Francesco, ore 21) il testimone passerà a un’altra lectio “d’autore”, quella dell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore di LiMes: 1914-2014: cent’anni dopo ci riporterà alla Grande Guerra e alla storica cesura che il conflitto segnò nella storia mondiale. Cosa resta oggi di quello storico trauma, in Italia e nel mondo? In che misura le crisi attuali sono eredi degli eventi del ‘14 -‘18? Queste e molte altre domande saranno al centro della riflessione di Lucio Caracciolo, nel tentativo di legare l’attualità a un passato non troppo remoto. Trasversale ai tempi e alla storia dell’uomo una terza riflessione ‘per voce sola’: quella dello storico Adriano Prosperi, impegnato in una lezione su Tolleranza e intolleranza: alle origini dell’Europa moderna, introdotta dall’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del Comitato scientifico di Vicino/Lontano (giovedì 15 maggio, ore 19, Chiesa di San Francesco, in collaborazione con Multiverso).

Fra i grandi protagonisti del festival anche lo storico e saggistaLuciano Canfora, cui sarà affidata, in dialogo con lo storico ed esperto di bioeticaGilberto Corbellini e con il giornalista, filosofo e saggista Armando Massarenti, una riflessione sul caso politico che accende in queste settimane l’Italia:Quale senato? Una proposta (sabato 17 maggio, Chiesa di San Francesco ore 18.30). Del disagio che attraversa generazioni differenti e di Crisi della presenza converseranno la sociologa Chiara Saraceno con la psicologa Anna Oliverio Ferraris(domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 15) e il pedagogista Davide Zoletto, mentre un delicatissimo dialogo su Alla fine della vita: liberi di decidere? si intreccerà – nella città che ha accolto Eluana Englaro per l’atto conclusivo della sua dolorosa vicenda - fra il filosofoUmberto Curi, il medico Ugo Cugini, il giurista Luigi Gaudino e il sociologo Stefano Allievi (sabato 17 maggio, ore 15). Ciò che una volta era un evento – la morte come conseguenza di una malattia, di un trauma, della vecchiaia – di cui prendere atto passivamente, appare sempre più come un momento dipendente da una scelta. Ma a chi spetta il potere di decidere e quali criteri possono/devono guidare nella scelta? Della Chiesa che vuole tornare ad essere comunità di fede e di speranza, costringendo tutti - credenti e non credenti, atei devoti e laici in ginocchio - a ripensare lo spazio pubblico dell'economia e della politica, gli storici delle religioniRemo Cacitti, Paolo Scarpi e Nicola Gasbarro converseranno con il sacerdote Pierluigi di Piazza, fondatore del Centro di accoglienza Ernesto Balducci di Zugliano (domenica 11 maggio, Chiesa di San Francesco ore 18) nel confronto La fede, la Chiesa, il potere e un Papa così.


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Vicino/Lontano: manca poco 15 aprile 2014

UDINE. Vicino/lontano 2014 ci accompagna a scoprire “che mondo fa”. Ci allontana dal nostro qui e ora – attraverso undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi – e dall’8 al 18 maggio, con la sua X edizione come sempre in cartellone a Udine, ci sospinge nel cuore dei temi, delle attualità, delle criticità e opportunità del nostro tempo: per capire come stanno cambiando le nostre vite di cittadini globali sotto il profilo economico, politico, culturale, psicologico. Vicino/Lontano ospiterà come sempre la cerimonia di consegna del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, che nella serata di sabato 17 maggio vedrà protagonisti, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, i due vincitori 2014: lo scrittore pakistano Mohsin Hamid e il poeta friulano Pierluigi Cappello. All’incontro stampa di presentazione dell’edizione 2014 del festival – giovedì 17 aprile, alle 11.30 a Casa Cavazzini, Museo d’arte moderna e contemporanea (Udine, via Cavour 14) – interverranno il sindaco di Udine Furio Honsell, il presidente dell’associazione culturale Vicino/Lontano Alessandro Verona, il direttore del progetto Vicino/Lontano Marco Pacini, l’assessore alla Cultura del Comune di Udine Federico Pirone e il presidente CariFvg Giuseppe Morandini. Argomenti correlati: UDINE VICINO/LONTANO

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data: 17/04/2014

CULTURA: PRESENTATA DECIMA EDIZIONE 'VICINO/LONTANO' giovedì 17 aprile 2014

Udine, 17 apr - E' stata presentata oggi ad Udine la decima edizione di "Vicino/lontano - Premio Terzani", che si terrà nel capoluogo friulano dall'8 al 18 maggio prossimi e prevede un centinaio di appuntamenti, tra incontri culturali, dialoghi, eventi, lezioni magistrali, proiezioni, workshop e percorsi espositivi, tutti incentrati attorno al tema "che mondo fa?".

La manifestazione si propone infatti di motivare l'opinione pubblica, e in particolare i cittadini che parteciperanno agli eventi in programma, ad alzare idealmente lo sguardo, per indagare il presente, e immaginare il futuro che ci attende.

A "Vicino/lontano" la Regione assegna una particolare importanza, ha sottolineato nell'occasione l'assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti, in quanto l'evento è in grado di attivare momenti alti di approfondimento e discussione e di interfacciarsi positivamente con il territorio.

Un "modello" di lavoro che deve estendersi anche ad altre iniziative esistenti in Friuli Venezia Giulia, è stato indicato, nell'intento più complessivo di creare un'offerta culturale di livello regionale, superando barriere e campanilismi.

Cultura, dunque, che deve tornare al centro delle politiche di settore della pubblica amministrazione, in quanto strumento insostituibile per arricchire e valorizzare le comunità ed il territorio.

"Vicino/lontano", è stato detto nel corso della presentazione, risulta anche sempre esemplare a livello organizzativo, poichè fondandosi esclusivamente sul volontariato è espressione emblematica dell'importanza del terzo settore.

La decima edizione di "Vicino/lontano" si articolerà attorno a quattro filoni di approfondimento: il pensiero e la memoria, l'utopia, il denaro e le differenze. ARC/Com/CM


data: 17/04/2014

Vicino/lontano, analisi su mondo futuro

ANSA • •17 Apr 2014 17:22

Torna a Udine la rassegna culturale Vicino/lontano, sul tema ''che mondo fa'', con undici giorni di incontri, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi dall'8 al 18 maggio. La 10/a edizione è stata illustrata oggi a Udine. Cuore della rassegna sarà la consegna, il 17 maggio, del Premio letterario internazionale 'Tiziano Terzani'.


18:30 ­ sanità: serracchiani, cittadino al centro riforma fvg data: 17/04/2014 (ANSA) ­ TRIESTE 17 APR ­ "Cittadino al centro della riforma sanitaria Fvg e avrà migliori informazioni su dove curarsi". Lo ha detto la presidente Serracchiani presentando la riforma sanitaria, esprimendo "assoluta soddisfazione". Il piano: riqualificazione della spesa, accorpamento servizi fondamentali; mira "alla continuità tra l'ospedale e le cure successive". "Nessuna spesa aggiuntiva né una diminuzione dei servizi; i cittadini sono avanti: si curano nell'ospedale migliore non in quello più vicino". DO­DO/DO 18:20 ­ sanità: serracchiani, riforma per migliorare servizi (ANSA) ­ TRIESTE, 17 APR ­ "Questa riforma la facciamo non per risparmiare ma per migliorare i servizi ai cittadini". Lo ha detto la presidente della Regione Fvg Debora Serracchiani, presentando alla stampa gli elementi fondamentali della riforma della Sanità, precisando sui poli nascita, che sarà "garantita tutta la sicurezza del caso a mamme e bimbi". La riforma "è essenziale per i cittadini", ha aggiunto, e mira anche a "liberare gli Enti di assistenza sanitaria dalle carte perché possano occuparsi meglio dei cittadini". (ANSA). DO/DO 18:08 ­ droga: gdf scopre coltivazione marijuana in casa, un arresto (ANSA) ­ TRIESTE, 17 APR ­ Coltivava marijuana in una piccola serra nascosta in un capanno adiacente all'immobile dove abitava, con impianto di climatizzazione e illuminazione artificiale. L'hanno scoperta i militari della Guardia di Finanza che hanno anche sequestrato quasi due chilogrammi di sostanza ­ tra quella già essiccata e in essiccazione e una ventina di piantine. Il proprietario è stato arrestato in flagranza di reato per violazione alla disciplina sugli stupefacenti. DO/MST 17:22 ­ vicino/lontano: da 8 maggio obiettivo su "che mondo fa" (ANSA) ­ TRIESTE, 17 APR ­ Torna a Udine la rassegna culturale Vicino/lontano, sul tema ''che mondo fa'', con undici giorni di incontri, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi dall'8 al 18 maggio. La 10/a edizione è stata illustrata oggi a Udine. Cuore della rassegna sarà la consegna, il 17 maggio, del Premio letterario internazionale 'Tiziano Terzani'. (ANSA). Y2T­FPI/FPI 17:13 ­ riforme: serracchiani, fvg sarà laboratorio interessante (ANSA) ­ TRIESTE, 17 APR ­ ''La riforma sanitaria presentata oggi darà una risposta anche alla riforma del Titolo V: il Fvg diventerà un laboratorio interessante''. Lo ha detto la presidente Fvg, Serracchiani in merito al dibattito sulle riforme. ''La riforma del Titolo V è essenziale, individuerà competenze di Stato e Regioni. Il Titolo V indica anche le potestà concorrenti ­ ha aggiunto, sulla Conferenza delle Regioni ­ ma il risultato è che i problemi sono risolti dalla Corte Costituzionale: manca la politica''. DO­DO/DO 16:24 ­ comuni: udine; prorogata accensione impianti riscaldamento (ANSA) ­ UDINE, 17 APR ­ Il Comune di Udine ha disposto la proroga di accensione degli impianti di riscaldamento. Il provvedimento è stato adottato a causa delle previsioni meteo che, per i prossimi giorni, annunciano pioggia e basse temperature. La normativa vigente prevede infatti che in situazioni straordinarie il riscaldamento possa essere mantenuto acceso, per un massimo di 7 ore giornaliere, anche dopo il 15 aprile, data in cui gli impianti dovrebbero essere spenti fino all'autunno. (ANSA). FPI/SM 16:19 ­ incidenti stradali: bici contro auto, grave anziana a udine (ANSA) ­ UDINE, 17 APR ­ Un'anziana ciclista di 76 anni è rimasta gravemente ferita a Udine in un incidente stradale. per motivi ancora in corso di accertamento da parte della Polizia stradale, la bici sulla quale la donna viaggiava si è scontrata con una automobile nei pressi di un incrocio. Immediatamente soccorsa, la donna è stata trasportata in elicottero all'ospedale di Udine. (ANSA). Y4T­FPI 13:13 ­ incendi: danneggiata autorimessa a gorizia (ANSA) ­ GORIZIA, 17 APR ­ Un incendio ha danneggiato un' autorimessa a Gorizia,


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"Che mondo fa?": 11 giorni di incontri, eventi, dialoghi e proiezioni a Vicino/Lontano 2014 Udine (UD) - Vicino/lontano 2014 ci accompagna a scoprire “che mondo fa” attraverso undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi - e dall’8 al 18 maggio, con la sua X edizione, in cartellone come sempre nel centro storico di Udine, ci mette nel cuore dei temi forti, delle criticità ma anche delle opportunità del nostro tempo: per capire come e perché stanno cambiando le nostre vite di cittadini globali sotto il profilo economico, politico, culturale, psicologico. Nato da un forte legame con la personalità di Tiziano Terzani, quindi con una biografia esemplare per capacità di stare nel mondo come osservatore professionale e al mondo semplicemente come essere umano, il festival Vicino/Lontano, nelle sue molte traiettorie, si è arricchito in questi dieci anni attraverso le collaborazioni coltivate con soggetti culturali del territorio e di molte altre latitudini. E, soprattutto, si è evoluto e ripensato di anno in anno, cercando di stare al passo con le trasformazioni sempre più veloci del mondo. «Scegliendo una tematizzazione legata ai mutamenti globali e locali che investono concretamente le nostre vite - spiegano i curatori di Vicino/Lontano - abbiamo cercato di interrogarci sul mondo attraverso confronti stringenti con molti protagonisti della cultura e più in generale della società globale del nostro tempo. Il progetto iniziale di Vicino/Lontano - che nel 2005 voleva mettere a fuoco la nostra condizione di occidentali spaesati e ‘detronizzati’, alle prese con un lontano che irrompe nel nostro quotidiano - si è via via sviluppato in queste dieci edizioni, ampliando il raggio di indagine oltre l’originario focus su “identità e differenze” nel mondo globalizzato. Mantenendo però una caratteristica: l’ancoraggio forte ai problemi e ai temi del nostro tempo, alle mutazioni profonde che caratterizzano le vite di tutti. In altre parole, l’attività di Vicino/Lontano consiste ancor oggi nel tentativo di dare alcune risposte alla domanda “che mondo fa?”, di alzare lo sguardo dal nostro “qui e ora” per guadagnarne in prospettiva e senso». Identità e differenze del mondo globalizzato ci avvicinano o allontanano, oggi, a prescindere dalla latitudine e dalla geografia. Non è un caso, dunque, che a dieci anni dalla scomparsa di Tiziano Terzani, e proprio nella sua X edizione, la giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani abbia eccezionalmente deciso di conferire l’edizione 2014 a due vincitori ‘lontani’ per appartenenza e contesto, eppure vicini ed entrambi rappresentativi, attraverso il loro lavoro, dell’esperienza e dell’eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. Mohsin Hamid, scrittore pakistano annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea, e Pierluigi Cappello, il poeta friulano che si è affermato come una delle voci più intense della poesia italiana, sono i vincitori della X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, per i romanzi Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi 2013) e Questa libertà (Rizzoli 2013). Saranno premiati sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 20.45. La serata sarà anche l’occasione per presentare i diari inediti di Tiziano Terzani, Un’idea di destino, di imminente pubblicazione per Longanesi. A questi scritti, privati e personali, Terzani aveva lavorato fino ai suoi ultimi giorni e dalle prossime settimane saranno accessibili anche ai suoi lettori nell’edizione curata dalla moglie Angela Terzani Staude e da Álen Loreti. Sarà Mario Perrotta, Premio Ubu 2014 come migliore attore dell’anno, a dare voce ad alcune pagine scelte, mentre l’accompagnamento musicale, a cura di Mittelfest, sarà affidato ai Percussionisti del Conservatorio di Udine, coordinati dal maestro Roberto Barbieri. La serata sarà


data: 17/04/2014 pagina: 2 di 8

condotta dal giornalista Giovanni Marzini. In collegamento con il Premio Terzani 2014 sono tre gli appuntamenti proposti dal festival Vicino/Lontano: l’incontro “L’Asia siamo noi”, in programma sabato 17 maggio alle 16.45 nella Chiesa di San Francesco a Udine, protagonista il vincitore Moshid Hamid in dialogo con il caporedattore dell’Espresso Gigi Riva e il docente di Storia moderna e contemporanea dell’Asia all’Università di Torino Michelguglielmo Torri; la proiezione, in collaborazione con CEC Udine, del film di Mira Nair The Reluctant Fundamentalist tratto dall’omonimo romanzo di Moshin Hamid (venerdì 9 maggio, Visionario ore 20.30); e la proiezione in anteprima del documentario “Parole povere”, una coproduzione Agherose / Tucker Film, diretto dalla regista Francesca Archibugi e dedicato a Pierluigi Cappello (mercoledì 14 maggio, Chiesa di San Francesco ore 20.30). Il film sarà accompagnato dall’incontro con il protagonista, in dialogo con l’attuale Sovrintendente dell’Azienda speciale Villa Manin Piero Colussi, presidente dell’AVIassociazione delle mediateche e videoteche italiane, e in collegamento video con Francesca Archibugi. La serata si realizza in collaborazione con Tucker Film e Agherose. Inoltre, l’intera mattinata di sabato 17 maggio, al Teatro Giovanni da Udine dalle 8.30, sarà dedicata al Concorso Scuole Tiziano Terzani 2014, che quest’anno registra oltre 130 contributi. Alla cerimonia di premiazione, coordinata da Gianni Cianchi e condotta da Chiara Donada, interverranno Angela Terzani e Fabrizio Gatti con il suo ultimo racconto “Alle cinque della sera”, che traduce in forma teatrale le sue inchieste sui tragici naufragi del 2013 realizzate per l’Espresso. Ad aprire la 10ª edizione di vicino/lontano sarà un prestigioso e complesso evento musicale, una produzione commissionata da vicino/lontano: giovedì 8 maggio, alle 19.30 nella Chiesa di San Francesco, debutterà in prima assoluta “Chávez”, dalla celebre Ode di Giovanni Pascoli dedicata all’aviatore franco-peruviano Geo Chávez che per primo riuscì a trasvolare le Alpi. Su musiche originali di Valter Sivilotti, “Chávez” impegnerà il Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Cristiano Dell’Oste, con l’apporto dei live electronics di Giuliano Michelini e dei Percussionisti del Conservatorio di Udine (Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli) coordinati da Roberto Barbieri. Da giovedì 8 a domenica 18 maggio, con un centinaio di iniziative in cartellone per oltre duecento protagonisti italiani e internazionali, Vicino/Lontano 2014 ci proietta in un nuovo modo di osservare il nostro tempo: simbolicamente, l’incipit del festival è la lezione magistrale di Roberto Esposito, A cosa serve pensare? (giovedì 8 maggio, Chiesa di San Francesco - ore 19.45). Mai come in questa stagione di generale disimpegno è necessario rivendicare le potenzialità da sempre inscritte nella facoltà del pensare. Ma come trasformare la conoscenza in comportamento e forma di vita? Di seguito (Chiesa di San Francesco, ore 21) il testimone passerà a un’altra lectio “d’autore”, quella dell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore di LiMes: 1914-2014: cent’anni dopo ci riporterà alla Grande Guerra e alla storica cesura che il conflitto segnò nella storia mondiale. Cosa resta oggi di quello storico trauma, in Italia e nel mondo? In che misura le crisi attuali sono eredi degli eventi del ‘14 -‘18? Queste e molte altre domande saranno al centro della riflessione di Lucio Caracciolo, nel tentativo di legare l’attualità a un passato non troppo remoto. Trasversale ai tempi e alla storia dell’uomo una terza riflessione ‘per voce sola’: quella dello storico Adriano Prosperi, impegnato in una lezione su Tolleranza e intolleranza: alle origini dell’Europa moderna, introdotta dall’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del Comitato scientifico di Vicino/Lontano (giovedì 15 maggio, ore 19, Chiesa di San Francesco, in collaborazione con Multiverso). Fra i grandi protagonisti del festival anche lo storico e saggista Luciano Canfora, cui sarà affidata, in dialogo con lo storico ed esperto di bioetica Gilberto Corbellini e con il giornalista, filosofo e saggista Armando Massarenti, una riflessione sul caso politico che accende in queste settimane l’Italia: Quale senato? Una proposta (sabato 17 maggio, Chiesa di San Francesco ore 18.30). Del disagio che attraversa generazioni differenti e di Crisi della presenza converseranno la sociologa Chiara Saraceno con la psicologa Anna Oliverio Ferraris (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 15) e il pedagogista Davide Zoletto, mentre un delicatissimo dialogo su Alla fine della vita: liberi di decidere? si intreccerà – nella città che ha accolto Eluana Englaro per l’atto conclusivo della sua dolorosa vicenda - fra il filosofo Umberto Curi, il medico Ugo Cugini, il giurista Luigi Gaudino e il sociologo Stefano Allievi (sabato 17 maggio, ore 15). Ciò che una volta era un evento – la morte come conseguenza di una malattia, di un trauma, della vecchiaia – di cui prendere atto passivamente, appare sempre più come un momento dipendente da una scelta. Ma a chi spetta il potere di decidere e quali criteri possono/devono guidare nella scelta? Della Chiesa che vuole tornare ad essere comunità di fede e di speranza, costringendo tutti - credenti e non credenti, atei devoti e laici in ginocchio - a ripensare lo spazio pubblico dell’economia e della politica, gli


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storici delle religioni Remo Cacitti, Paolo Scarpi e Nicola Gasbarro converseranno con il sacerdote Pierluigi di Piazza, fondatore del Centro di accoglienza Ernesto Balducci di Zugliano (domenica 11 maggio, Chiesa di San Francesco ore 18) nel confronto La fede, la Chiesa, il potere e un Papa così. Quanta diseguaglianza possiamo sopportare? I ricchi sono sempre più ricchi, i poveri più poveri, ma solo questi ultimi pagano il prezzo delle crisi. A Vicino/Lontano 2014, dalla trincea della stretta attualità, dialogheranno sul tema, leit motiv del festival nelle ultime edizioni, gli economisti Maurizio Franzini e Andrea Fumagalli, con il filosofo Sebastiano Maffettone e il giornalista Riccardo Staglianò (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 11.30, con il sostegno di Coop Consumatori Nordest). Idealmente collegato a questo dibattito è l’incontro che ci accompagna Nell’universo del denaro, organizzato in collaborazione con la Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia. Lo “spirito” del denaro sembra davvero aver preso possesso del mondo. Ma attraverso quali vie il denaro può giungere a eclissare ogni altro spazio di senso? Ne dibatteranno la sociologa Elena Esposito, lo psicanalista René Major, i filosofi Andrea Zhok e Beatrice Bonato (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 17). A una società che ha abbandonato le grandi utopie ed è minacciata da un fatalismo di massa lo psicoanalista Luigi Zoja, conversando con il giornalista Marco Pacini (sabato 17 maggio, Chiesa di San Francesco ore 11.30) propone di abbracciare Utopie minimaliste, praticando un nuovo senso di consapevolezza e moralità nel rispetto dell’ambiente, degli altri e dei ritmi naturali del corpo e della mente. Come rimettere in moto l’immaginario della democrazia, recuperando il Pensiero dei deboli e della differenza in contrapposizione al pensiero dei forti, quello della politica e dell’economia, è la provocazione socio-filosofica dell’epistemologa e saggista Silvana Borutti in dialogo con l’antropologo Ugo Fabietti (sabato 17 maggio, Chiesa di San Francesco ore 10.00). Poco o nulla rimane oggi della grande ricchezza di pensiero che ha caratterizzato gli anni Sessanta e Settanta, prima e dopo il Sessantotto. A chi oggi ha vent’anni di quella stagione non arriva alcun messaggio positivo, soltanto gli effetti delle censure e delle amnesie. Di Amnesia. La cultura che abbiamo dimenticato discuteranno il sociologo Alessandro Dal Lago, lo psichiatra Peppe Dell’Acqua e il filosofo Pier Aldo Rovatti (giovedì 15 maggio, Chiesa di San Francesco ore 21). Alla lezione intellettuale di Aurelio Peccei, l’uomo di un altro futuro, l’imprenditore che aveva previsto e studiato, con il coraggio dell’utopia, la necessità di un futuro sostenibile, si richiameranno (venerdì 16 maggio, Chiesa di san Francesco ore 19.00) la giurista Silvia Bolognini, il sociologo Alberto Gasparini e il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, coordinati da Sergio Sichenze, direttore del Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale dell’ARPA Fvg, che cura l’incontro. Fondatore nel 1968 del Club di Roma, che avrebbe diffuso nel 1972 il profetico Rapporto sui limiti dello sviluppo, manager alla Fiat e all’Olivetti, Aurelio Peccei aveva acquisito una visione globale dell’economia del suo tempo, tutta proiettata verso un futuro all’insegna di un’illusione: che il progresso e le possibilità di consumare fossero illimitati. Al termine dell’incontro una Incursione utopica a cura della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine con gli allievi del primo anno di corso diretti da Claudio de Maglio con l’aiuto di Alessandro Conte. Un altro grande visionario del passato, Adriano Olivetti, è il protagonista del confronto L’Utopia rimossa (Domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 9.30) tra Bruno Lamborghini, fondatore dell’Archivio storico Olivetti, Antonio Calabrò, direttore della Fondazione Pirelli, il sociologo Aldo Bonomi e l’economista Antonio Massarutto: con il trionfo del neoliberismo la cultura d’impresa ha da tempo messo da parte il modello “socialmente responsabile” realizzato da Olivetti. In una prospettiva di crisi sempre più grave del welfare è utopistico pensare di restituire un ruolo centrale all’impresa nell’erogare servizi a beneficio della comunità? Il rispetto della diversità linguistica sarà al centro del confronto Dopo Babele. L’Europa e le lingue realizzato a cura dell’ARLeF – Agjenzie regionâl pe lenghe furlane (Agenzia regionale per la lingua friulana), protagonisti il direttore dell’ARLeF William Cisilino con il giurista e senatore della Repubblica Francesco Palermo, il filologo slavista Giorgio Ziffer, direttore del Centro internazionale per il plurilinguismo dell’Università di Udine, l’esperto di pianificazione linguistica sardo Giuseppe Corongiu e la dirigente scolastica Patrizia Pavatti (domenica 11 maggio, Chiesa di San Francesco ore 15.30). Una delle personalità di riferimento più importanti del nostro Paese per l’impegno sociale, per la lotta contro le mafie e ogni forma di illegalità, don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, sarà a vicino/lontano 2014 nella mattinata di venerdì 16 maggio (Chiesa di San Francesco, ore 8.15 - 12.30) per partecipare all’iniziativa Il piacere della legalità? Mondi a confronto, un progetto formativo interistituzionale che vede coinvolti istituti


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scolastici della scuola pubblica e istituzioni carcerarie della regione in un piano di educazione al rispetto delle norme di convivenza civile. Porteranno un contributo di testimonianza Salvatore Inguì, referente di “Libera” a Trapani, lo studente Davide Borsani, già referente di “Ammazzateci tutti” all’I.T.E. “Tosi” di Busto Arsizio, che ora guida l’”Organismo permanente per il monitoraggio della criminalità organizzata “ in quel comune, e il fondatore del Centro Balducci Pierluigi Di Piazza. Sarà presente il Sindaco di Udine Furio Honsell. Ma saranno gli studenti in prima persona, coadiuvati dai loro insegnanti, i protagonisti attivi di questo modo alternativo di vivere la scuola e la formazione della propria identità di cittadini. Vicino/Lontano 2014 ospita per l’intera giornata di sabato 10 maggio (Chiesa di san Francesco, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30) il convegno Oltre la burocrazia. Per un’amministrazione efficace e responsabile. Realizzato insieme all’Associazione culturale Giorgio Ferigo e alla rivista Multiverso, il convegno propone alcuni incontri di approfondimento per cercare di capire le cause dell’impasse burocratico che caratterizza il nostro Paese e individuare quelle ‘buone pratiche’ che potrebbero favorire un’amministrazione più efficace e responsabile. Vi parteciperanno, fra gli altri, Stefano Sepe, autore di numerosi studi sul funzionamento delle istituzioni pubbliche, Giuseppe Bortolussi, fra i più autorevoli esperti del sistema tributario italiano e dei costi dell’apparato burocratico e Giuseppe Piperata, autore di scritti sulla semplificazione amministrativa. Non mancherà un momento di spettacolo sul tema: l’attore Paolo Rossi e il giornalista Gian Antonio Stella, nel dialogo Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli (lunedì 12 maggio, Chiesa di San Francesco ore 21), metteranno in scena l’assurdità della nostra burocrazia in un viaggio semiserio attraverso un’Italia stretta nella morsa dei commi, degli articoli, degli azzeccagarbugli che ogni giorno rendono più complicata la vita dei cittadini. In un altro racconto scenico vicino/lontano cercherà di rievocare il dramma di un’emergenza internazionale. Fabrizio Gatti, giornalista dell’Espresso, autore di coraggiose inchieste e Premio Terzani 2008 per Bilal, presenta Alle cinque della sera (venerdì 16 maggio, Chiesa di san Francesco ore 21.30), storia di un gruppo di bambini e dei loro genitori, sopravvissuti alla guerra in Siria, condannati dalla pace in Europa a morire, nell’ottobre del 2013, nel mare di Lampedusa. A un mese dall’inizio dei mondiali di calcio in Brasile, vicino/lontano si congeda dal suo pubblico e conclude l’edizione 2014, proponendo, insieme a LeggerMente, Quando il gioco si fa brutto (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 21): una serata di riflessione sul gioco del pallone e sul calcio diventato spettacolo. Con l’aiuto della musica, della parola e dei pensieri si proverà a rispondere ai quesiti che tutti prima o poi ci siamo posti: Il calcio è davvero il gioco più bello del mondo? Il calcio è il gioco maggior portatore sano di messaggi malati? Il calcio è il gioco più maschilista del mondo? Il calcio è il gioco con i peggiori tifosi del mondo? Coordinati da Paolo Patui, sulle musiche live della Pordenone Big Band, risponderanno Alessandro Birindelli, per molti anni difensore titolare della Juventus, Gianpaolo Ormezzano, voce storica del nostro giornalismo sportivo, Massimo Priviero, rocker genuino e nemico dello show business, e Sara Simeoni, campionessa olimpica a Mosca nel 1980, prima donna a valicare l’asticella posta a oltre i due metri nel salto in alto, una delle atlete più importanti e significative e dell’intera storia dello sport italiano. Con un progetto pensato insieme al Comune di Udine, vicino/lontano rende omaggio a Federico Tavan, il poeta di Andreis scomparso lo scorso novembre, che ha dimostrato come un dialetto delle montagne friulane possa diventare lingua universale, e gli dedica alcune iniziative per farlo conoscere a chi ancora non abbia incontrato i suoi versi e la sua vicenda umana. Innanzitutto Federico Tavan. Nostra preziosa eresia (martedì 13 maggio, Chiesa di San Francesco, ore 21): una serata condotta dal giornalista Paolo Medeossi che prevede letture di Aida Talliente; una performance del Teatrino del Rifo con Giorgio Monte, Manuel Buttus e Giuliano Bonanni, su testi del poeta; la proiezione di video originali e di alcune immagini di Danilo De Marco; musiche originali realizzate da Flk e Bande Tzingare su poesie e scritti di Federico Tavan. Inoltre, dal 12 al 18 maggio a Udine, i versi di Federico Tavan si combineranno alla fragranza del vero pane fresco e troveranno casa nei sacchetti poetici distribuiti in tutti i panifici aderenti. “Poesia come pane” si realizza grazie alla collaborazione del gruppo Panificatori di Confcommercio Udine. Fra incontro, happening e spettacolo torna a Vicino/Lontano Accento. 100 minuti di idee & musica: 100 minuti di progetti, visioni, sogni, idee e realizzazioni. 10 oratori, ognuno dei quali ha a disposizione 7 minuti per parlare, presentare, mostrare, mettere in scena, raccontare il proprio lavoro, la propria visione o la propria filosofia nel campo del Terzo settore. Voce narrante di Jack e musica live dello Strike Back Trio (Domenica 11


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maggio, Chiesa di San Francesco ore 21, in collaborazione con p.én.lab) Torna l’appuntamento attesissimo con la Festa universitaria, animata dai dj set di Roc Stars, Miche e Zona Est Monster Selecta, con il coordinamento di Michele Poletto per Stage Plan (mercoledì 14 maggio, Piazzale del Castello ore 21). Grazie alla storica collaborazione con la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe a vicino/lontano sarà di scena la performance teatrale del collettivo Generazione Disagio: Dopodiché, stasera mi butto, Premio Giovani Realtà del Teatro 2013 (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 16.30). Sul palcoscenico i giovani attori dipanano un gioco coinvolgente che riesce, utilizzando i codici del varietà o del vaudeville, a coniugare il drammatico al comico in una generale dimensione ludica che mette in evidenza il disagio di una generazione.

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VICINO/LONTANO DIGITAL 2014 Con la 10ª edizione il Festival inaugura v/l Digital, il nuovo percorso ideato dal giornalista Marco Pacini, direttore del progetto vicino/lontano, e curato dal giornalista e scrittore Fabio Chiusi. Una full immersion, anche “operativa”, nella realtà virtuale che ogni giorno condiziona le nostre scelte e la nostra vita: per conoscerla e imparare a gestirla. V/l Digital si aprirà sabato 10 maggio (Chiesa di San Francesco, ore 21). Il tema dell’incipit è d’obbligo, Chi sa cosa di te, un focus sul quale si confronteranno Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e ricercatore in Sociologia presso il Centro Edgar Morin di Parigi, e Carola Frediani, giornalista e studiosa di nuove tecnologie e cultura digitale, coordinati da Fabio Chiusi. Grazie alle rivelazioni di Edward Snowden abbiamo scoperto quanto sia invasivo l’occhio elettronico dei governi e quanto sia estesa la loro sorveglianza online dei cittadini. Ma quello dell’intelligence non è l’unico modo in cui siamo controllati in Internet: anche colossi web come Google e Facebook detengono miriadi di dati che sfruttano a scopi pubblicitari. Quali sono gli effetti concreti sui comuni cittadini di questo Grande Fratello digitale? Un altro aspetto del web viene affrontato nell’incontro Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita, che si realizza domenica 18 maggio (nell’Oratorio del Cristo, alle 15). Il dialogo, moderato dal docente di economia Paolo Ermano, fra lo studioso di filosofia del diritto Ugo Pagallo e Francesco Antinucci, direttore di ricerca all’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, autore di L’algoritmo al potere. Vita quotidiana ai tempi di Google (Laterza 2011), affronterà il tema della pervasività degli algoritmi in prospettiva tecnica, filosofica e politica. Gli algoritmi, protagonisti di opere di culto (Terminator, Matrix, 2001 Odissea nello Spazio, solo per citarne alcune), sono stati al centro di rabbiosi scandali internazionali: dai clamorosi crolli borsistici all’uso dei droni, da Wikileaks al caso Edward Snowden. Eppure tutti ne sanno poco, convinti che la voce del navigatore o lo smartphone che portiamo in tasca siano strumenti al nostro servizio e sotto il nostro controllo. Ma se fosse invece il contrario? La domanda ci porta a riflettere su un ulteriore tema di evidente attualità: Critica della democrazia digitale è il titolo del nuovo libro di Fabio Chiusi, che passa in rassegna le più interessanti esperienze di democrazia digitale - non ultime quelle italiane – e che l’autore presenterà (mercoledì 14 maggio, Libreria Tarantola ore 18), in dialogo con il semiologo e narratore Giorgio Jannis. Al Friuli Future Forum saranno proposti i momenti più ”operativi” di v/l Digital, attraverso veri e propri workshop. La partecipazione è gratuita, fino a esaurimento dei 30 posti disponibili per ogni workshop. Per l’iscrizione, obbligatoria, basta inviare una email a info@vicinolontano.it, specificando nell’oggetto il titolo del workshop e indicando nome, cognome e un recapito telefonico. Si segnala che è necessario utilizzare il proprio computer. Venerdì 16 maggio si parte con una lezione pratica su “Come sparire da Internet” (ore 1013): nell’era del Datagate e dello spionaggio globale, capire come non lasciare tracce in rete è fondamentale. Il workshop illustra il funzionamento dei principali strumenti per mettere i propri dati personali al riparo da occhi indesiderati. A condurlo saranno Claudio Agosti, hacker, programmatore, docente e co-fondatore del progetto GlobaLeaks, presidente del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali e Fabio Pietrosanti, che si occupa professionalmente di security dal 1998. Entrambi coordineranno anche il workshop di sabato 17 maggio “Su Facebook, ma non senza privacy” (ore 10-13). Domenica 18 maggio, terzo e conclusivo workshop dedicato a “Come si fa la democrazia online” (ore 10-13), a cura di Fiorella De Cindio,


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presidente dell’Associazione Informatica e Reti Civiche (A.I.Re.C.) della Lombardia e per queste attività premiata nel 2001 con la Civica Benemerenza della Città di Milano, l’”Ambrogino d’oro”. Se la democrazia è in crisi, il web può contribuire a ristabilire il rapporto di fiducia spezzato tra cittadini e istituzioni?

VICINO/LONTANO MOSTRE E INSTALLAZIONI 2014 Parte importante dell’evento complessivo dedicato a Federico Tavan è l’installazione La nâf spaziâl, che si inaugura sabato 10 maggio, alle 19 a Palazzo Morpurgo – Galleria del Progetto. La voce di Federico Tavan, le fotografie di Danilo De Marco e il video collage di Andrea Trangoni costituiscono un insieme inscindibile per rendere omaggio all’ opera poetica di Tavan. In occasione della vernice interverrà Gian Paolo Gri e sono previste letture dell’attore Fabiano Fantini. La mostra resterà visitabile fino al 15 giugno (venerdì, sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00). Al Mercato del Pesce-Galleria fotografica Tina Modotti, viene allestita dal 10 al 18 maggio la mostra I nostri angeli. Le migliori 10 foto nel ricordo di Miran Hrovatin, organizzata a cura della Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin. La mostra itinerante del Premio giornalistico Marco Luchetta (visitabile da martedì a venerdì, dalle 15.00 alle 18.00; sabato e domenica, dalle 10.00 alle 22.00) avrà la sua anteprima a Vicino/Lontano e farà poi tappa nei principali festival della regione. Per la prima volta saranno presentate insieme le dieci foto che hanno vinto le prime dieci edizioni della Sezione Miran Hrovatin, che premia la miglior foto dell’anno, pubblicata su quotidiani, periodici e siti web. Miran Hrovatin, prima ancora che ottimo tele-cineoperatore è stato un apprezzato fotografo sul fronte dell’attualità giornalistica. Vajont, l’onda lunga titola la mostra fotografica di Andrea Bernardis, che si apre venerdì 9 maggio, alle 18 al Bookshop del Visionario. Ispirandosi al libro-inchiesta della giornalista Lucia Vastano, che sarà presente all’inaugurazione con un suo intervento insieme a Paolo Sacco, esperto di fotografia storica, Andrea Bernardis è andato a incontrare lo sguardo di superstiti e sopravvissuti dell’immane tragedia ecologica e umana del Vajont. L’immagine fotografica del loro dolore, tutt’altro che sopito dopo cinquant’anni, costituisce un ulteriore monito alle responsabilità degli “esperti”, collusi con un potere avido, corrotto/omertoso, cinico. E restituisce loro il diritto a un’“altra” memoria. La mostra resterà visitabile fino all’8 giugno negli orari della programmazione cinematografica. Mali, points de vue. Lo Stato africano fra antiche tradizioni, nuovi terrorismi e aiuti internazionali è il tema della mostra fotografica di Alberto Moretti e Giulia Iacolutti, che sarà di scena dal 12 al 18 maggio da Copetti Antiquari, via Paolo Sarpi 25, a cura di Elite-Eventi. Un Paese dove passa parte della cocaina che arriva in Italia e dove radicalismo islamico e indipendentismo tuareg hanno fatto centinaia di morti e dato vita ad affollatissimi campi profughi. Ma questo è solo l’altro aspetto di una terra ricca di valori, tradizioni, civiltà e sorrisi. All’inaugurazione, lunedì 12 maggio ore 19, saranno presenti, insieme ai fotografi e alla responsabile di Abareka Nandree onlus, il vice ambasciatore della Repubblica del Mali in Italia Mohamed T. F. Maiga e la scrittrice Mah Aissata Fofana. Visitabile il 13,14,15 maggio dalle 16 alle 19.30; il 16,17,18 maggio dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30.

GLI INCONTRI DI APPROFONDIMENTO A VICINO/LONTANO 2014 Sono numerosi gli INCONTRI PROGRAMMATI ALL’ORATORIO DEL CRISTO nel week end conclusivo di Vicino/Lontano 2014, da venerdì 16 a domenica 18 maggio: si parte venerdì, alle 17.30, con il seminario Incrociare le storie: case, città, vicini di casa, protagoniste le antropologhe Roberta Altin e Amalia Signorelli. Un’iniziativa della onlus Associazione Vicini di Casa per i suoi 20 anni di attività. Segue, alle 20, in collaborazione con LiMes e Historia in occasione dell’uscita del nuovo numero di LiMes, Dopo l’Ucraina. Come cambia il mondo. Vi partecipano il responsabile dell’Osservatorio Caucaso-Asia Centrale dell’ISPI di Milano Aldo Ferrari, lo studioso degli aspetti storico-culturali dell’Ucraina Oleg Rumjantsev e il giornalista russo Sergej Startsev, moderati dal presidente di Historia Guglielmo Cevolin. Sabato 17 maggio, alle 10.00 Basaglia, chi? Alla ricerca dei soggetti smarriti con lo psichiatra e psicanalista Mario Colucci, il Premio Nonino 2014 Peppe Dell’Acqua, tra i padri della riforma che ha portato alla chiusura dei manicomi, e il filosofo del cosiddetto pensiero debole Pier Aldo Rovatti. Alle 11.30 In questo mondo di


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ladri. Ladri di tasse e ladri di risorse, con il giornalista di molte inchieste economiche dell’Espresso Stefano Livadiotti, che si confronterà con i dottori commercialisti Claudio Siciliotti e Paolo Cerutti. Alle 15 Utopie letali, con il giornalista e saggista Carlo Formenti, introdotto da Marco Pacini. Alle 16.30 Al di là della crudeltà, un incontro a cura della Società Filosofica Italiana-Fvg col membro del direttivo Claudia Furlanetto, il professore di Estetica Raoul Kirchmayr e lo psicanalista francese René Major, per presentare il libro di Jacques Derrida Stati d’animo della psicanalisi. L’impossibile aldilà di una sovrana crudeltà. E alle 18, a cura di pordenonelegge.it l’incontro La lingua della poesia. Tra comunicazione ed eccellenza formale, con i poeti Umberto Fiori ed Enrico Testa, moderati dallo scrittore Alberto Garlini, presidente della giuria del Premio Hemingway. Domenica 18 maggio, alle 10, Il pensiero che si ha dell’altro con la poetessa Jolanda Insana, introdotta dallo slavista Giorgio Ziffer e dal critico letterario Rodolfo Zucco. Alle 11.30 Alfabeto Grillo. D per democrazia diretta o dittatura degli attivi? con i giornalisti e saggisti Marco Laudonio e Massimiliano Panarari, introdotti da Tommaso Cerno: una riflessione sulla “grande mutazione” della politica nell’Italia di inizio Terzo millennio a partire da un dizionario ragionato e critico del vero fenomeno politico di questi ultimissimi anni: il Movimento 5 stelle tra politica 2.0 e disintermediazione. Alle 15.00, con il sostegno di Confartigianato, Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita, con gli studiosi di filosofia e diritto in materia digitale Francesco Antinucci e Ugo Pagallo, moderati da Paolo Ermano. Alle 16.30, in collaborazione con Forum Editrice Viviamo troppo a lungo? con il giornalista scientifico Pietro Greco e la tanatologa Marina Sozzi, coordinati dal giurista Luigi Gaudino. Alle 18.00 ancora poesie e racconti con il reading curato da Cormònslibri Il pane offeso. Parole per la crisi del lavoro, che è anche il titolo del libro (Culturaglobale 2013) dedicato a tutti i lavoratori, ai disoccupati, ai precari e a quelli che hanno perso la vita sul lavoro; raccoglie racconti e poesie di 17 tra poeti e scrittori italiani, che rappresentano in forma letteraria l’alienazione da lavoro (o da non-lavoro). Il volume viene messo in vendita e il ricavato andrà a una famiglia colpita da morte sul lavoro. In questa occasione cinque autori leggono personalmente le loro composizioni: Ferruccio Brugnaro, Fabio Franzin, Maurizio Mattiuzza, Francesco Tomada ed Emanuele Tonon, accompagnati al violino e violoncello da Mariko Masuda e Nicola Siagri. Presenta Sabrina Vidon. Seguirà una degustazione con il Vino della Pace della Cantina Produttori Cormons.

LE STORIE A CASA CAVAZZINI Dal 16 al 18 maggio il cartellone delle STORIE di Vicino/Lontano 2014: venerdì alle 18 Mauro Daltin e Angelo Floramo raccontano L’ultimo avamposto del mondo. Viaggio tra partigiani ed eremiti lungo l’Arzino con le letture di Arianna Zani e la chitarra di Renzo Stefanutti. Sabato 17 maggio, alle 11.00, Russia, Ucraina, Crimea: quel pericoloso triangolo, a cura della Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin, con l’intervento dell’inviato di guerra e storico corrispondente Rai da Mosca Sergio Canciani. Modera il giornalista Giovanni Marzini e interviene, per raccontare i 20 anni di attività della Fondazione, Daniela Luchetta. Alle 15.00, in collaborazione con Friuli Future Forum, Noi del Rione Sanità con il prete-imprenditore napoletano Antonio Loffredo e il sociologo Daniele Pitteri. Alle 17.00 Un’arte per l’altro. L’animale nella filosofia e nell’arte, incontro, a cura di RAVE-East Village Artist Residency, con l’autore del manifesto antispecista Leonardo Caffo, la storica dell’arte Valentina Sonzogni e l’artista Tiziana Pers. Domenica 18 maggio, alle 11.00 Le nuvole di Picasso. Una bambina nella storia del manicomio liberato: Alberta Basaglia, figlia di Franco, insieme alla psichiatra basagliana Giovanna Del Giudice, ci racconta l’esperienza privata e infantile della rivoluzione che ha segnato la storia della psichiatria in Italia. Alle 15.00 La scuola siamo noi: due insegnanti, Paolo Patui e Angelo Floramo, e il giornalista Paolo Medeossi si mettono “davanti alla lavagna” per raccontare la scuola d’oggi. Alle 17.00 Dopo Mandela. Il Sudafrica alla prova del voto, incontro con Piero Basso, Armando Gnisci, Umberto Marin, Pietro Veronese, a cura di TimeForAfrica. Con l’intervento del Coro Popolare della Resistenza di Udine.

IN LIBRERIA Sono previste, nelle librerie udinesi, una ventina di presentazioni editoriali collegate ai temi di Vicino/Lontano 2014, con autori, ospiti e protagonisti.


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Ma l’evento di spicco, e la novità di questa decima edizione, sarà la lettura integrale a più voci dei libri dei vincitori del Premio Terzani 2014, Questa libertà del poeta friulano Pierluigi Cappello e Come diventare ricchi sfondati nell’Asia Emergente dello scrittore pakistano Mohsin Hamid, a cura del Teatro Club con il coordinamento di Gianni Cianchi: sabato 10 maggio (Libreria Friuli, dalle ore 15.30) e domenica 11 maggio (Libreria Feltrinelli, dalle ore 15.30).

TEATRO S. GIORGIO Tre eventi al Teatro S. Giorgio: giovedì 15 maggio (ore 21) è di scena lo spettacolo teatrale Canti – CJANTS – dall’America, da Cjants da la Meriche di Nelvia Di Monte su ideazione di Stefano Rizzardi, con Maria Ariis, Gabriele Benedetti, Giulia De Paoli, Stefano Rizzardi e le voci registrate di Fabiano Fantini e Alessandra Pergolese. Musiche di Aleksander Ipavec, in collaborazione con CSS-Teatro stabile di innovazione del FriuliVenezia Giulia, Radio Onde Furlane. Venerdì 16 maggio (ore 20), per i venti anni di attività di Vicini di Casa Onlus, la performance teatrale Terra dei Re, realizzata con i richiedenti asilo del Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), su progetto e regia di Riccardo Vannuccini con Elisa Menon. In scena venti persone provenienti da Pakistan, Afghanistan, Mali, Nigeria, Palestina – insieme agli attori italiani di Fierascena e ArteStudio. Domenica 18 maggio (ore 11) Europensieri. Un’altra Europa: una tavola rotonda per presentare il Quaderno di “Edizione” 2013, a cura di Beatrice Bonato, Mimesis, Milano-Udine 2014. Interverranno Nicola Gasbarro, Luca Taddio, Raoul Kirchmayr, Eliana Villalta, Beatrice Bonato. A cura della Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia e CSS Teatro stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia.


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Vicino/lontano 2014: che mondo fa? LA X EDIZIONE DEL FESTIVAL IN PROGRAMMA A UDINE DALL’8 AL 18 MAGGIO: UNDICI GIORNI PER OLTRE CENTO INCONTRI, DIALOGHI, EVENTI, LEZIONI MAGISTRALI, SPETTACOLI, PROIEZIONI, WORKSHOP E PERCORSI ESPOSITIVI CON L’INVITO AD ALZARE LO SGUARDO, PER INDAGARE IL PRESENTE E IMMAGINARE IL FUTURO. A COSA SERVE PENSARE? LA DOMANDA CHE APRE VICINO/LONTANO 2014, INTERPELLANDO UNO DEI MAGGIORI FILOSOFI ITALIANI, ROBERTO ESPOSITO, “LAVORA” SU DUE DIRETTRICI: LA PRIMA CHIAMA IN CAUSA UNA SOCIETÀ CHE DEL PENSIERO – IL PENSIERO CRITICO – SEMBRA QUASI VOLERSI SBARAZZARE; LA SECONDA COGLIE L’OCCASIONE DELL’ANNIVERSARIO PER “PESARE”, CON INTENTO AUTOCRITICO, IL CONTRIBUTO CHE VICINO/LONTANO HA SAPUTO OFFRIRE IN QUESTI DIECI ANNI. PENSIERO E MEMORIA (O LA LORO MANCANZA) DIVENTANO COSÌ la materia del PRIMO BLOCCO TEMATICO DEL PROGRAMMA, CHE COMPRENDE ANCHE LA RIFLESSIONE SULL’AMNESIA affrontatA da PIER ALDO ROVATTI, ALESSANDRO DAL LAGO E PEPPE DELL’ACQUA.

IL SECONDO PERCORSO, LEGATO per contrasto o per associazione AL PRIMO, si sviluppa nel segno dell’UTOPIA: utopie RIMOSSE (amnesia), utopie SUSPERSTITI (forse letali), utopie NECESSARIE ALLA NOSTRA SOPRAVVIVENZA (minime o minimaliste). LUIGI ZOJA E CARLO FORMENTI saranno i protagonisti della riflessione sull’argomento; ma anche la lezione di due grandi visionari del passato – ADRIANO OLIVETTI e AURELIO PECCEI, che avevano saputo immaginare meglio di altri il nostro futuro in tema di impresa e di ambiente – sarà rivisitata con il contributo di ANTONIO CALABRÒ, ALDO BONOMI, BRUNO LAMBORGHINI, VITTORIO COGLIATI DEZZA.

VICINO/LONTANO TORNA POI a UN TEMA più volte affrontato. NEL TENTATIVO DI RIPORTARE LA PAROLA ECONOMIA DAI TEMPLI DELLA FINANZA ALLE NOSTRE VITE CONCRETE, si chiede: Quanta diseguaglianza possiamo sopportare? E QUESTA VOLTA LO FA a partire DALLA PAROLA DENARO, CON INCONTRI E CONFRONTI CHE VEDRANNO COINVOLTI, TRA GLI ALTRI, IL FILOSOFO SEBASTIANO MAFFETTONE, L’ECONOMISTA MAURIZIO FRANZINI, LO PSICOANALISTA RENÉ MAJOR E IL GIORNALISTA D’INCHIESTA STEFANO LIVADIOTTI. Senza dimenticare LA RIFLESSIONE SUL DISAGIO CHE ATTRAVERSA INTERE GENERAZIONI, insieme ad Anna Oliverio Ferraris e Chiara Saraceno.

INFINE, CON L’ULTIMA SEZIONE TEMATICA DEL 2014, VICINO/LONTANO TORNA ALLE ORIGINI, INDAGANDO QUELLE DIFFERENZE CHE SONO nel DNA DEL FESTIVAL. LA LECTIO DI ADRIANO PROSPERI (TOLLERANZA E INTOLLERANZA: ALLE ORIGINI DELL’EUROPA MODERNA); IL DIBATTITO SUL PENSIERO DEI DEBOLI, la Babele delle lingue europee sono LE PRINCIPALI articolazioni DEL TEMA.

COME SEMPRE, ACCANTO O collegati AI percorsi PRINCIPALI, NUMEROSI GLI appuntamenti irrinunciabili, come LA LECTIO DI LUCIO CARACCIOLO SULLA GRANDE GUERRA, lA NOVITà DI “UN PAPA COSì”, IL RACCONTO SCENICO DI FABRIZIO GATTI SUI TRAGICI NAUFRAGI DEL 2013 E L’OMAGGIO Al POETA FEDERICO TAVAN, CHE CON LA SUA OPERA HA ATTRAVERSATO, CON LUCIDA FOLLIA, molti dei TEMI DI QUESTA EDIZIONE.

SABATO 17 MAGGIO, COME sempre NEL “CUORE” DEL FESTIVAL, AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE, LA CONSEGNA DEL PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE TIZIANO TERZANI 2014 A MOHSIN HAMID E PIERLUIGI CAPPELLO. NELLA X EDIZIONE DEL PREMIO, LA GIURIA PRESIEDUTA DA ANGELA STAUDE TERZANI CONFERISCE PER LA PRIMA VOLTA UN EX AEQUO: A UNO DEGLI SCRITTORI DI RIFERIMENTO DELLA LETTERATURA CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE, IL PAKISTANO MOHSIN HAMID, AUTORE DI COME DIVENTARE RICCHI SFONDATI NELL’ASIA EMERGENTE (EINAUDI 2013) E AL POETA FRIULANO PIERLUIGI CAPPELLO, AUTORE DI QUESTA LIBERTÀ (RCS LIBRI 2013). LA SERATA DEL PREMIO TERZANI 2014 SARÀ ANCHE L’OCCASIONE PER CELEBRARE LA FIGURA DI TIZIANO TERZANI, a


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dieci anni dalla scomparsa, CON LA PRESENTAZIONE DEI SUOI ‘DIARI’ INEDITI, “UN’IDEA DI DESTINO”, DI IMMINENTE USCITA CON LONGANESI.

CON LA 10ª EDIZIONE DEL FESTIVAL DEBUTTA VL DIGITAL, IL NUOVO PROGETTO SUI TEMI CALDI DELLA RETE. UNA FULL IMMERSION sia teorica che “OPERATIVA” NELLA REALTA’ VIRTUALE: LA DITTATURA DEGLI ALGORITMI, PRIVACY/SICUREZZA, I NOSTRI DATI COME IMPRONTE DIGITALI IMPRESSE NEL WEB, CHI SA COSA DI NOI. A VICINO/LONTANO INCONTRI E WORKSHOP A CURA DI FABIO CHIUSI, PER TESTARE IN RETE E SOPRATTUTTO IN PRATICA QUELLO DI CUI PARLIAMO OGNI GIORNO.

UDINE – Vicino/lontano 2014 ci accompagna a scoprire “che mondo fa” attraverso undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi – e dall’8 al 18 maggio, con la sua X edizione, in cartellone come sempre nel centro storico di Udine, ci mette nel cuore dei temi forti, delle criticità ma anche delle opportunità del nostro tempo: per capire come e perché stanno cambiando le nostre vite di cittadini globali sotto il profilo economico, politico, culturale, psicologico.

Nato da un forte legame con la personalità di Tiziano Terzani, quindi con una biografia esemplare per capacità di stare nel mondo come osservatore professionale e al mondo semplicemente come essere umano, il festival Vicino/Lontano, nelle sue molte traiettorie, si è arricchito in questi dieci anni attraverso le collaborazioni coltivate con soggetti culturali del territorio e di molte altre latitudini. E, soprattutto, si è evoluto e ripensato di anno in anno, cercando di stare al passo con le trasformazioni sempre più veloci del mondo. «Scegliendo una tematizzazione legata ai mutamenti globali e locali che investono concretamente le nostre vite – spiegano i curatori di Vicino/Lontano – abbiamo cercato di interrogarci sul mondo attraverso confronti stringenti con molti protagonisti della cultura e più in generale della società globale del nostro tempo. Il progetto iniziale di Vicino/Lontano – che nel 2005 voleva mettere a fuoco la nostra condizione di occidentali spaesati e ‘detronizzati’, alle prese con un lontano che irrompe nel nostro quotidiano – si è via via sviluppato in queste dieci edizioni, ampliando il raggio di indagine oltre l’originario focus su “identità e differenze” nel mondo globalizzato. Mantenendo però una caratteristica: l’ancoraggio forte ai problemi e ai temi del nostro tempo, alle mutazioni profonde che caratterizzano le vite di tutti. In altre parole, l’attività di Vicino/Lontano consiste ancor oggi nel tentativo di dare alcune risposte alla domanda “che mondo fa?”, di alzare lo sguardo dal nostro “qui e ora” per guadagnarne in prospettiva e senso». Identità e differenze del mondo globalizzato ci avvicinano o allontanano, oggi, a prescindere dalla latitudine e dalla geografia. Non è un caso, dunque, che a dieci anni dalla scomparsa di Tiziano Terzani, e proprio nella sua X edizione, la giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani abbia eccezionalmente deciso di conferire l’edizione 2014 a due vincitori ‘lontani’ per appartenenza e contesto, eppure vicini ed entrambi rappresentativi, attraverso il loro lavoro, dell’esperienza e dell’eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. Mohsin Hamid, scrittore pakistano annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea, e Pierluigi Cappello, il poeta friulano che si è affermato come una delle voci più intense della poesia italiana, sono i vincitori della X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, per i romanzi Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi 2013) e Questa libertà (Rizzoli 2013). Saranno premiati sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 20.45. La serata sarà anche l’occasione per presentare i diari inediti di Tiziano Terzani, Un’idea di destino, di imminente pubblicazione per Longanesi. A questi scritti, privati e personali, Terzani aveva lavorato fino ai suoi ultimi giorni e dalle prossime settimane saranno accessibili anche ai suoi lettori nell’edizione curata dalla moglie Angela Terzani Staude e da Álen Loreti. Sarà Mario Perrotta, Premio Ubu 2014 come migliore attore dell’anno, a dare voce ad alcune pagine scelte, mentre l’accompagnamento musicale, a cura di Mittelfest, sarà affidato ai Percussionisti del Conservatorio di Udine, coordinati dal maestro Roberto Barbieri. La serata sarà condotta dal giornalista Giovanni Marzini. In collegamento con il Premio Terzani 2014 sono tre gli appuntamenti proposti dal festival Vicino/Lontano: l’incontro “L’Asia siamo noi”, in programma sabato 17 maggio alle 16.45 nella Chiesa di San Francesco a Udine, protagonista il vincitore Moshid Hamid in dialogo con il caporedattore dell’Espresso Gigi Riva e il docente di Storia moderna e contemporanea dell’Asia all’Università di Torino Michelguglielmo Torri; la proiezione, in collaborazione con CEC Udine, del film di Mira Nair The Reluctant Fundamentalist tratto dall’omonimo romanzo di Moshin Hamid (venerdì 9 maggio, Visionario ore 20.30); e la proiezione in anteprima del documentario “Parole povere”, una coproduzione Agherose / Tucker Film, diretto dalla regista Francesca Archibugi e dedicato a Pierluigi Cappello (mercoledì 14 maggio, Chiesa di San Francesco ore 20.30). Il film sarà accompagnato dall’incontro con il protagonista, in dialogo con l’attuale Sovrintendente dell’Azienda speciale Villa Manin Piero Colussi, presidente dell’AVI-associazione delle mediateche e videoteche italiane, e in collegamento


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video con Francesca Archibugi. La serata si realizza in collaborazione con Tucker Film e Agherose. Inoltre, l’intera mattinata di sabato 17 maggio, al Teatro Giovanni da Udine dalle 8.30, sarà dedicata al Concorso Scuole Tiziano Terzani 2014, che quest’anno registra oltre 130 contributi. Alla cerimonia di premiazione, coordinata da Gianni Cianchi e condotta da Chiara Donada, interverranno Angela Terzani e Fabrizio Gatti con il suo ultimo racconto “Alle cinque della sera”, che traduce in forma teatrale le sue inchieste sui tragici naufragi del 2013 realizzate per l’Espresso. Ad aprire la 10ª edizione di vicino/lontano sarà un prestigioso e complesso evento musicale, una produzione commissionata da vicino/lontano: giovedì 8 maggio, alle 19.30 nella Chiesa di San Francesco, debutterà in prima assoluta “Chávez”, dalla celebre Ode di Giovanni Pascoli dedicata all’aviatore francoperuviano Geo Chávez che per primo riuscì a trasvolare le Alpi. Su musiche originali di Valter Sivilotti, “Chávez” impegnerà il Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Cristiano Dell’Oste, con l’apporto dei live electronics di Giuliano Michelini e dei Percussionisti del Conservatorio di Udine (Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli) coordinati da Roberto Barbieri.

Da giovedì 8 a domenica 18 maggio, con un centinaio di iniziative in cartellone per oltre duecento protagonisti italiani e internazionali, Vicino/Lontano 2014 ci proietta in un nuovo modo di osservare il nostro tempo: simbolicamente, l’incipit del festival è la lezione magistrale di Roberto Esposito, A cosa serve pensare? (giovedì 8 maggio, Chiesa di San Francesco – ore 19.45). Mai come in questa stagione di generale disimpegno è necessario rivendicare le potenzialità da sempre inscritte nella facoltà del pensare. Ma come trasformare la conoscenza in comportamento e forma di vita? Di seguito (Chiesa di San Francesco, ore 21) il testimone passerà a un’altra lectio “d’autore”, quella dell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore di LiMes: 1914-2014: cent’anni dopo ci riporterà alla Grande Guerra e alla storica cesura che il conflitto segnò nella storia mondiale. Cosa resta oggi di quello storico trauma, in Italia e nel mondo? In che misura le crisi attuali sono eredi degli eventi del ‘14 -‘18? Queste e molte altre domande saranno al centro della riflessione di Lucio Caracciolo, nel tentativo di legare l’attualità a un passato non troppo remoto. Trasversale ai tempi e alla storia dell’uomo una terza riflessione ‘per voce sola’: quella dello storico Adriano Prosperi, impegnato in una lezione su Tolleranza e intolleranza: alle origini dell’Europa moderna, introdotta dall’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del Comitato scientifico di Vicino/Lontano (giovedì 15 maggio, ore 19, Chiesa di San Francesco, in collaborazione con Multiverso).

Fra i grandi protagonisti del festival anche lo storico e saggista Luciano Canfora, cui sarà affidata, in dialogo con lo storico ed esperto di bioetica Gilberto Corbellini e con il giornalista, filosofo e saggista Armando Massarenti, una riflessione sul caso politico che accende in queste settimane l’Italia: Quale senato? Una proposta (sabato 17 maggio, Chiesa di San Francesco ore 18.30). Del disagio che attraversa generazioni differenti e di Crisi della presenza converseranno la sociologa Chiara Saraceno con la psicologa Anna Oliverio Ferraris (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 15) e il pedagogista Davide Zoletto, mentre un delicatissimo dialogo su Alla fine della vita: liberi di decidere? si intreccerà – nella città che ha accolto Eluana Englaro per l’atto conclusivo della sua dolorosa vicenda – fra il filosofo Umberto Curi, il medico Ugo Cugini, il giurista Luigi Gaudino e il sociologo Stefano Allievi (sabato 17 maggio, ore 15). Ciò che una volta era un evento – la morte come conseguenza di una malattia, di un trauma, della vecchiaia – di cui prendere atto passivamente, appare sempre più come un momento dipendente da una scelta. Ma a chi spetta il potere di decidere e quali criteri possono/devono guidare nella scelta?

Della Chiesa che vuole tornare ad essere comunità di fede e di speranza, costringendo tutti – credenti e non credenti, atei devoti e laici in ginocchio – a ripensare lo spazio pubblico dell’economia e della politica, gli storici delle religioni Remo Cacitti, Paolo Scarpi e Nicola Gasbarro converseranno con il sacerdote Pierluigi di Piazza, fondatore del Centro di accoglienza Ernesto Balducci di Zugliano (domenica 11 maggio, Chiesa di San Francesco ore 18) nel confronto La fede, la Chiesa, il potere e un Papa così.

Quanta diseguaglianza possiamo sopportare? I ricchi sono sempre più ricchi, i poveri più poveri, ma solo questi ultimi pagano il prezzo delle crisi. A Vicino/Lontano 2014, dalla trincea della stretta attualità, dialogheranno sul tema, leit motiv del festival nelle ultime edizioni, gli economisti Maurizio Franzini e Andrea Fumagalli, con il filosofo Sebastiano Maffettone e il giornalista Riccardo Staglianò (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 11.30, con il sostegno di Coop Consumatori Nordest). Idealmente collegato a questo dibattito è l’incontro che ci accompagna Nell’universo del denaro, organizzato in collaborazione con la Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia. Lo “spirito” del denaro sembra davvero aver preso possesso del mondo. Ma attraverso quali vie il denaro può giungere a eclissare ogni altro spazio di senso? Ne dibatteranno la sociologa Elena Esposito, lo psicanalista René Major, i filosofi Andrea Zhok e Beatrice Bonato (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 17).


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A una società che ha abbandonato le grandi utopie ed è minacciata da un fatalismo di massa lo psicoanalista Luigi Zoja, conversando con il giornalista Marco Pacini (sabato 17 maggio, Chiesa di San Francesco ore 11.30) propone di abbracciare Utopie minimaliste, praticando un nuovo senso di consapevolezza e moralità nel rispetto dell’ambiente, degli altri e dei ritmi naturali del corpo e della mente.

Come rimettere in moto l’immaginario della democrazia, recuperando il Pensiero dei deboli e della differenza in contrapposizione al pensiero dei forti, quello della politica e dell’economia, è la provocazione socio-filosofica dell’epistemologa e saggista Silvana Borutti in dialogo con l’antropologo Ugo Fabietti (sabato 17 maggio, Chiesa di San Francesco ore 10.00). Poco o nulla rimane oggi della grande ricchezza di pensiero che ha caratterizzato gli anni Sessanta e Settanta, prima e dopo il Sessantotto. A chi oggi ha vent’anni di quella stagione non arriva alcun messaggio positivo, soltanto gli effetti delle censure e delle amnesie. Di Amnesia. La cultura che abbiamo dimenticato discuteranno il sociologo Alessandro Dal Lago, lo psichiatra Peppe Dell’Acqua e il filosofo Pier Aldo Rovatti (giovedì 15 maggio, Chiesa di san Francesco ore 21).

Alla lezione intellettuale di Aurelio Peccei, l’uomo di un altro futuro, l’imprenditore che aveva previsto e studiato, con il coraggio dell’utopia, la necessità di un futuro sostenibile, si richiameranno (venerdì 16 maggio, Chiesa di san Francesco ore 19.00) la giurista Silvia Bolognini, il sociologo Alberto Gasparini e il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, coordinati da Sergio Sichenze, direttore del Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale dell’ARPA Fvg, che cura l’incontro. Fondatore nel 1968 del Club di Roma, che avrebbe diffuso nel 1972 il profetico Rapporto sui limiti dello sviluppo, manager alla Fiat e all’Olivetti, Aurelio Peccei aveva acquisito una visione globale dell’economia del suo tempo, tutta proiettata verso un futuro all’insegna di un’illusione: che il progresso e le possibilità di consumare fossero illimitati. Al termine dell’incontro una Incursione utopica a cura della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine con gli allievi del primo anno di corso diretti da Claudio de Maglio con l’aiuto di Alessandro Conte. Un altro grande visionario del passato, Adriano Olivetti, è il protagonista del confronto L’Utopia rimossa (Domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 9.30) tra Bruno Lamborghini, fondatore dell’Archivio storico Olivetti, Antonio Calabrò, direttore della Fondazione Pirelli, il sociologo Aldo Bonomi e l’economista Antonio Massarutto: con il trionfo del neoliberismo la cultura d’impresa ha da tempo messo da parte il modello “socialmente responsabile” realizzato da Olivetti. In una prospettiva di crisi sempre più grave del welfare è utopistico pensare di restituire un ruolo centrale all’impresa nell’erogare servizi a beneficio della comunità?

Il rispetto della diversità linguistica sarà al centro del confronto Dopo Babele. L’Europa e le lingue realizzato a cura dell’ARLeF – Agjenzie regionâl pe lenghe furlane (Agenzia regionale per la lingua friulana), protagonisti il direttore dell’ARLeF William Cisilino con il giurista e senatore della Repubblica Francesco Palermo, il filologo slavista Giorgio Ziffer, direttore del Centro internazionale per il plurilinguismo dell’Università di Udine, l’esperto di pianificazione linguistica sardo Giuseppe Corongiu e la dirigente scolastica Patrizia Pavatti (domenica 11 maggio, Chiesa di San Francesco ore 15.30).

Una delle personalità di riferimento più importanti del nostro Paese per l’impegno sociale, per la lotta contro le mafie e ogni forma di illegalità, don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, sarà a vicino/lontano 2014 nella mattinata di venerdì 16 maggio (Chiesa di San Francesco, ore 8.15 – 12.30) per partecipare all’iniziativa Il piacere della legalità? Mondi a confronto, un progetto formativo interistituzionale che vede coinvolti istituti scolastici della scuola pubblica e istituzioni carcerarie della regione in un piano di educazione al rispetto delle norme di convivenza civile. Porteranno un contributo di testimonianza Salvatore Inguì, referente di “Libera” a Trapani, lo studente Davide Borsani, già referente di “Ammazzateci tutti” all’I.T.E. “Tosi” di Busto Arsizio, che ora guida l’”Organismo permanente per il monitoraggio della criminalità organizzata “ in quel comune, e il fondatore del Centro Balducci Pierluigi Di Piazza. Sarà presente il Sindaco di Udine Furio Honsell. Ma saranno gli studenti in prima persona, coadiuvati dai loro insegnanti, i protagonisti attivi di questo modo alternativo di vivere la scuola e la formazione della propria identità di cittadini.

Vicino/Lontano 2014 ospita per l’intera giornata di sabato 10 maggio (Chiesa di san Francesco, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30) il convegno Oltre la burocrazia. Per un’amministrazione efficace e responsabile. Realizzato insieme all’Associazione culturale Giorgio Ferigo e alla rivista Multiverso, il convegno propone alcuni incontri di approfondimento per cercare di capire le cause dell’impasse burocratico che caratterizza il nostro Paese e individuare quelle ‘buone pratiche’ che potrebbero favorire


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un’amministrazione più efficace e responsabile. Vi parteciperanno, fra gli altri, Stefano Sepe, autore di numerosi studi sul funzionamento delle istituzioni pubbliche, Giuseppe Bortolussi, fra i più autorevoli esperti del sistema tributario italiano e dei costi dell’apparato burocratico e Giuseppe Piperata, autore di scritti sulla semplificazione amministrativa. Non mancherà un momento di spettacolo sul tema: l’attore Paolo Rossi e il giornalista Gian Antonio Stella, nel dialogo Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli (lunedì 12 maggio, Chiesa di San Francesco ore 21), metteranno in scena l’assurdità della nostra burocrazia in un viaggio semiserio attraverso un’Italia stretta nella morsa dei commi, degli articoli, degli azzeccagarbugli che ogni giorno rendono più complicata la vita dei cittadini.

In un altro racconto scenico vicino/lontano cercherà di rievocare il dramma di un’emergenza internazionale. Fabrizio Gatti, giornalista dell’Espresso, autore di coraggiose inchieste e Premio Terzani 2008 per Bilal, presenta Alle cinque della sera (venerdì 16 maggio, Chiesa di san Francesco ore 21.30), storia di un gruppo di bambini e dei loro genitori, sopravvissuti alla guerra in Siria, condannati dalla pace in Europa a morire, nell’ottobre del 2013, nel mare di Lampedusa.

A un mese dall’inizio dei mondiali di calcio in Brasile, vicino/lontano si congeda dal suo pubblico e conclude l’edizione 2014, proponendo, insieme a LeggerMente, Quando il gioco si fa brutto (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 21): una serata di riflessione sul gioco del pallone e sul calcio diventato spettacolo. Con l’aiuto della musica, della parola e dei pensieri si proverà a rispondere ai quesiti che tutti prima o poi ci siamo posti: Il calcio è davvero il gioco più bello del mondo? Il calcio è il gioco maggior portatore sano di messaggi malati? Il calcio è il gioco più maschilista del mondo? Il calcio è il gioco con i peggiori tifosi del mondo? Coordinati da Paolo Patui, sulle musiche live della Pordenone Big Band, risponderanno Alessandro Birindelli, per molti anni difensore titolare della Juventus, Gianpaolo Ormezzano, voce storica del nostro giornalismo sportivo, Massimo Priviero, rocker genuino e nemico dello show business, e Sara Simeoni, campionessa olimpica a Mosca nel 1980, prima donna a valicare l’asticella posta a oltre i due metri nel salto in alto, una delle atlete più importanti e significative e dell’intera storia dello sport italiano.

Con un progetto pensato insieme al Comune di Udine, vicino/lontano rende omaggio a Federico Tavan, il poeta di Andreis scomparso lo scorso novembre, che ha dimostrato come un dialetto delle montagne friulane possa diventare lingua universale, e gli dedica alcune iniziative per farlo conoscere a chi ancora non abbia incontrato i suoi versi e la sua vicenda umana. Innanzitutto Federico Tavan. Nostra preziosa eresia (martedì 13 maggio, Chiesa di San Francesco, ore 21): una serata condotta dal giornalista Paolo Medeossi che prevede letture di Aida Talliente; una performance del Teatrino del Rifo con Giorgio Monte, Manuel Buttus e Giuliano Bonanni, su testi del poeta; la proiezione di video originali e di alcune immagini di Danilo De Marco; musiche originali realizzate da Flk e Bande Tzingare su poesie e scritti di Federico Tavan.

Inoltre, dal 12 al 18 maggio a Udine, i versi di Federico Tavan si combineranno alla fragranza del vero pane fresco e troveranno casa nei sacchetti poetici distribuiti in tutti i panifici aderenti. “Poesia come pane” si realizza grazie alla collaborazione del gruppo Panificatori di Confcommercio Udine.

Fra incontro, happening e spettacolo torna a Vicino/Lontano Accento. 100 minuti di idee & musica: 100 minuti di progetti, visioni, sogni, idee e realizzazioni. 10 oratori, ognuno dei quali ha a disposizione 7 minuti per parlare, presentare, mostrare, mettere in scena, raccontare il proprio lavoro, la propria visione o la propria filosofia nel campo del Terzo settore. Voce narrante di Jack e musica live dello Strike Back Trio (Domenica 11 maggio, Chiesa di San Francesco ore 21, in collaborazione con p.én.lab)

Torna l’appuntamento attesissimo con la Festa universitaria, animata dai dj set di Roc Stars, Miche e Zona Est Monster Selecta, con il coordinamento di Michele Poletto per Stage Plan (mercoledì 14 maggio, Piazzale del Castello ore 21).

Grazie alla storica collaborazione con la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe a vicino/lontano sarà di scena la performance teatrale del collettivo Generazione Disagio: Dopodiché, stasera mi butto, Premio Giovani Realtà del Teatro 2013 (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 16.30). Sul palcoscenico i giovani attori dipanano un gioco coinvolgente che riesce, utilizzando i codici del varietà o del vaudeville, a coniugare il drammatico al comico in una generale dimensione ludica che mette in


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evidenza il disagio di una generazione.

fabrizio gatti Ter2008 consegna premio 310 LdA, foto

fornita da Volpe&Sain Comunicazione, Moira Cussigh Federico Tavan, foto fornita da Volpe&Sain Comunicazione, Moira

Cussigh

Massimo Priviero, foto fornita da Volpe&Sain


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Comunicazione, Moira Cussigh

Terzani, foto fornita da

Volpe&Sain Comunicazione, Moira Cussigh Tiziano Terzani, foto fornita da Volpe&Sain Comunicazione, Moira

Cussigh

Comunicazione, Moira Cussigh

Angela e

Bolli-Rossi, foto fornita da Volpe&Sain

don Luigi Ciotti, foto


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fornita da Volpe&Sain Comunicazione, Moira Cussigh Mohsin Hamid3, foto fornita da Volpe&Sain Comunicazione, Moira

Cussigh Comunicazione, Moira Cussigh

Pierluigi Cappello, foto fornita da Volpe&Sain

VICINO/LONTANO DIGITAL 2014

Con la 10ª edizione il Festival inaugura v/l Digital, il nuovo percorso ideato dal giornalista Marco Pacini, direttore del progetto vicino/lontano, e curato dal giornalista e scrittore Fabio Chiusi. Una full immersion, anche “operativa”, nella realtà virtuale che ogni giorno condiziona le nostre scelte e la nostra vita: per conoscerla e imparare a gestirla. V/l Digital si aprirà sabato 10 maggio (Chiesa di San Francesco, ore 21). Il tema dell’incipit è d’obbligo, Chi sa cosa di te, un focus sul quale si confronteranno Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e ricercatore in Sociologia presso il Centro Edgar Morin di Parigi, e Carola Frediani, giornalista e studiosa di nuove tecnologie e cultura digitale, coordinati da Fabio Chiusi. Grazie alle rivelazioni di Edward Snowden abbiamo scoperto quanto sia invasivo l’occhio elettronico dei governi e quanto sia estesa la loro sorveglianza online dei cittadini. Ma quello dell’intelligence non è l’unico modo in cui siamo controllati in Internet: anche colossi web come Google e Facebook detengono miriadi di dati che sfruttano a scopi pubblicitari. Quali sono gli effetti concreti sui comuni cittadini di questo Grande Fratello digitale? Un altro aspetto del web viene affrontato nell’incontro Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita, che si realizza domenica 18 maggio (nell’Oratorio del Cristo, alle 15). Il dialogo, moderato dal docente di economia Paolo Ermano, fra lo studioso di filosofia del diritto Ugo Pagallo e Francesco Antinucci, direttore di ricerca all’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, autore di L’algoritmo al potere. Vita quotidiana ai tempi di Google (Laterza 2011), affronterà il tema della pervasività degli algoritmi in prospettiva tecnica, filosofica e politica. Gli algoritmi, protagonisti di opere di culto (Terminator, Matrix, 2001 Odissea nello Spazio, solo per citarne alcune), sono stati al centro di rabbiosi scandali internazionali: dai clamorosi crolli borsistici all’uso dei droni, da Wikileaks al caso Edward Snowden. Eppure tutti ne sanno poco, convinti che la voce del navigatore o lo smartphone che portiamo in tasca siano strumenti al nostro servizio e sotto il nostro controllo. Ma se fosse invece il contrario? La domanda ci porta a riflettere su un ulteriore tema di evidente attualità: Critica della democrazia digitale è il titolo del nuovo libro di Fabio Chiusi, che passa in rassegna


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le più interessanti esperienze di democrazia digitale – non ultime quelle italiane – e che l’autore presenterà (mercoledì 14 maggio, Libreria Tarantola ore 18), in dialogo con il semiologo e narratore Giorgio Jannis. Al Friuli Future Forum saranno proposti i momenti più ”operativi” di v/l Digital, attraverso veri e propri workshop. La partecipazione è gratuita, fino a esaurimento dei 30 posti disponibili per ogni workshop. Per l’iscrizione, obbligatoria, basta inviare una email a info@vicinolontano.it, specificando nell’oggetto il titolo del workshop e indicando nome, cognome e un recapito telefonico. Si segnala che è necessario utilizzare il proprio computer. Venerdì 16 maggio si parte con una lezione pratica su “Come sparire da Internet” (ore 10-13): nell’era del Datagate e dello spionaggio globale, capire come non lasciare tracce in rete è fondamentale. Il workshop illustra il funzionamento dei principali strumenti per mettere i propri dati personali al riparo da occhi indesiderati. A condurlo saranno Claudio Agosti, hacker, programmatore, docente e co-fondatore del progetto GlobaLeaks, presidente del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali e Fabio Pietrosanti, che si occupa professionalmente di security dal 1998. Entrambi coordineranno anche il workshop di sabato 17 maggio “Su Facebook, ma non senza privacy” (ore 10-13). Domenica 18 maggio, terzo e conclusivo workshop dedicato a “Come si fa la democrazia online” (ore 1013), a cura di Fiorella De Cindio, presidente dell’Associazione Informatica e Reti Civiche (A.I.Re.C.) della Lombardia e per queste attività premiata nel 2001 con la Civica Benemerenza della Città di Milano, l’”Ambrogino d’oro”. Se la democrazia è in crisi, il web può contribuire a ristabilire il rapporto di fiducia spezzato tra cittadini e istituzioni? VICINO/LONTANO MOSTRE E INSTALLAZIONI 2014

Parte importante dell’evento complessivo dedicato a Federico Tavan è l’installazione La nâf spaziâl, che si inaugura sabato 10 maggio, alle 19 a Palazzo Morpurgo – Galleria del Progetto. La voce di Federico Tavan, le fotografie di Danilo De Marco e il video collage di Andrea Trangoni costituiscono un insieme inscindibile per rendere omaggio all’ opera poetica di Tavan. In occasione della vernice interverrà Gian Paolo Gri e sono previste letture dell’attore Fabiano Fantini. La mostra resterà visitabile fino al 15 giugno (venerdì, sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00).

Al Mercato del Pesce-Galleria fotografica Tina Modotti, viene allestita dal 10 al 18 maggio la mostra I nostri angeli. Le migliori 10 foto nel ricordo di Miran Hrovatin, organizzata a cura della Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin. La mostra itinerante del Premio giornalistico Marco Luchetta (visitabile da martedì a venerdì, dalle 15.00 alle 18.00; sabato e domenica, dalle 10.00 alle 22.00) avrà la sua anteprima a Vicino/Lontano e farà poi tappa nei principali festival della regione. Per la prima volta saranno presentate insieme le dieci foto che hanno vinto le prime dieci edizioni della Sezione Miran Hrovatin, che premia la miglior foto dell’anno, pubblicata su quotidiani, periodici e siti web. Miran Hrovatin, prima ancora che ottimo tele-cineoperatore è stato un apprezzato fotografo sul fronte dell’attualità giornalistica.

Vajont, l’onda lunga titola la mostra fotografica di Andrea Bernardis, che si apre venerdì 9 maggio, alle 18 al Bookshop del Visionario. Ispirandosi al libro-inchiesta della giornalista Lucia Vastano, che sarà presente all’inaugurazione con un suo intervento insieme a Paolo Sacco, esperto di fotografia storica, Andrea Bernardis è andato a incontrare lo sguardo di superstiti e sopravvissuti dell’immane tragedia ecologica e umana del Vajont. L’immagine fotografica del loro dolore, tutt’altro che sopito dopo cinquant’anni, costituisce un ulteriore monito alle responsabilità degli “esperti”, collusi con un potere avido, corrotto/omertoso, cinico. E restituisce loro il diritto a un’“altra” memoria. La mostra resterà visitabile fino all’8 giugno negli orari della programmazione cinematografica.

Mali, points de vue. Lo Stato africano fra antiche tradizioni, nuovi terrorismi e aiuti internazionali è il tema della mostra fotografica di Alberto Moretti e Giulia Iacolutti, che sarà di scena dal 12 al 18 maggio da Copetti Antiquari, via Paolo Sarpi 25, a cura di Elite-Eventi. Un Paese dove passa parte della cocaina che arriva in Italia e dove radicalismo islamico e indipendentismo tuareg hanno fatto centinaia di morti e dato vita ad affollatissimi campi profughi. Ma questo è solo l’altro aspetto di una terra ricca di valori, tradizioni, civiltà e sorrisi. All’inaugurazione, lunedì 12 maggio ore 19, saranno presenti, insieme ai fotografi e alla responsabile di Abareka Nandree onlus, il vice ambasciatore della Repubblica del Mali in Italia Mohamed T. F. Maiga e la scrittrice Mah Aissata Fofana. Visitabile il 13,14,15 maggio dalle 16 alle 19.30; il 16,17,18 maggio dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30.


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GLI INCONTRI DI APPROFONDIMENTO A VICINO/LONTANO 2014

Sono numerosi gli INCONTRI PROGRAMMATI ALL’ORATORIO DEL CRISTO nel week end conclusivo di Vicino/Lontano 2014, da venerdì 16 a domenica 18 maggio: si parte venerdì, alle 17.30, con il seminario Incrociare le storie: case, città, vicini di casa, protagoniste le antropologhe Roberta Altin e Amalia Signorelli. Un’iniziativa della onlus Associazione Vicini di Casa per i suoi 20 anni di attività. Segue, alle 20, in collaborazione con LiMes e Historia in occasione dell’uscita del nuovo numero di LiMes, Dopo l’Ucraina. Come cambia il mondo. Vi partecipano il responsabile dell’Osservatorio Caucaso-Asia Centrale dell’ISPI di Milano Aldo Ferrari, lo studioso degli aspetti storico-culturali dell’Ucraina Oleg Rumjantsev e il giornalista russo Sergej Startsev, moderati dal presidente di Historia Guglielmo Cevolin. Sabato 17 maggio, alle 10.00 Basaglia, chi? Alla ricerca dei soggetti smarriti con lo psichiatra e psicanalista Mario Colucci, il Premio Nonino 2014 Peppe Dell’Acqua, tra i padri della riforma che ha portato alla chiusura dei manicomi, e il filosofo del cosiddetto pensiero debole Pier Aldo Rovatti. Alle 11.30 In questo mondo di ladri. Ladri di tasse e ladri di risorse, con il giornalista di molte inchieste economiche dell’Espresso Stefano Livadiotti, che si confronterà con i dottori commercialisti Claudio Siciliotti e Paolo Cerutti. Alle 15 Utopie letali, con il giornalista e saggista Carlo Formenti, introdotto da Marco Pacini. Alle 16.30 Al di là della crudeltà, un incontro a cura della Società Filosofica Italiana-Fvg col membro del direttivo Claudia Furlanetto, il professore di Estetica Raoul Kirchmayr e lo psicanalista francese René Major, per presentare il libro di Jacques Derrida Stati d’animo della psicanalisi. L’impossibile aldilà di una sovrana crudeltà. E alle 18, a cura di pordenonelegge.it l’incontro La lingua della poesia. Tra comunicazione ed eccellenza formale, con i poeti Umberto Fiori ed Enrico Testa, moderati dallo scrittore Alberto Garlini, presidente della giuria del Premio Hemingway. Domenica 18 maggio, alle 10, Il pensiero che si ha dell’altro con la poetessa Jolanda Insana, introdotta dallo slavista Giorgio Ziffer e dal critico letterario Rodolfo Zucco. Alle 11.30 Alfabeto Grillo. D per democrazia diretta o dittatura degli attivi? con i giornalisti e saggisti Marco Laudonio e Massimiliano Panarari, introdotti da Tommaso Cerno: una riflessione sulla “grande mutazione” della politica nell’Italia di inizio Terzo millennio a partire da un dizionario ragionato e critico del vero fenomeno politico di questi ultimissimi anni: il Movimento 5 stelle tra politica 2.0 e disintermediazione. Alle 15.00, con il sostegno di Confartigianato, Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita, con gli studiosi di filosofia e diritto in materia digitale Francesco Antinucci e Ugo Pagallo, moderati da Paolo Ermano. Alle 16.30, in collaborazione con Forum Editrice Viviamo troppo a lungo? con il giornalista scientifico Pietro Greco e la tanatologa Marina Sozzi, coordinati dal giurista Luigi Gaudino. Alle 18.00 ancora poesie e racconti con il reading curato da Cormònslibri Il pane offeso. Parole per la crisi del lavoro, che è anche il titolo del libro (Culturaglobale 2013) dedicato a tutti i lavoratori, ai disoccupati, ai precari e a quelli che hanno perso la vita sul lavoro; raccoglie racconti e poesie di 17 tra poeti e scrittori italiani, che rappresentano in forma letteraria l’alienazione da lavoro (o da non-lavoro). Il volume viene messo in vendita e il ricavato andrà a una famiglia colpita da morte sul lavoro. In questa occasione cinque autori leggono personalmente le loro composizioni: Ferruccio Brugnaro, Fabio Franzin, Maurizio Mattiuzza, Francesco Tomada ed Emanuele Tonon, accompagnati al violino e violoncello da Mariko Masuda e Nicola Siagri. Presenta Sabrina Vidon. Seguirà una degustazione con il Vino della Pace della Cantina Produttori Cormons.

LE STORIE A CASA CAVAZZINI

Dal 16 al 18 maggio il cartellone delle STORIE di Vicino/Lontano 2014: venerdì alle 18 Mauro Daltin e Angelo Floramo raccontano L’ultimo avamposto del mondo. Viaggio tra partigiani ed eremiti lungo l’Arzino con le letture di Arianna Zani e la chitarra di Renzo Stefanutti.

Sabato 17 maggio, alle 11.00, Russia, Ucraina, Crimea: quel pericoloso triangolo, a cura della Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin, con l’intervento dell’inviato di guerra e storico corrispondente Rai da Mosca Sergio Canciani. Modera il giornalista Giovanni Marzini e interviene, per raccontare i 20 anni di attività della Fondazione, Daniela Luchetta. Alle 15.00, in collaborazione con Friuli Future Forum, Noi del Rione Sanità con il prete-imprenditore napoletano Antonio Loffredo e il sociologo Daniele Pitteri. Alle 17.00 Un’arte per l’altro. L’animale nella filosofia e nell’arte, incontro, a cura di RAVE-East Village Artist Residency, con l’autore del manifesto antispecista Leonardo Caffo, la storica dell’arte Valentina Sonzogni e l’artista Tiziana Pers.

Domenica 18 maggio, alle 11.00 Le nuvole di Picasso. Una bambina nella storia del manicomio liberato:


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Alberta Basaglia, figlia di Franco, insieme alla psichiatra basagliana Giovanna Del Giudice, ci racconta l’esperienza privata e infantile della rivoluzione che ha segnato la storia della psichiatria in Italia.

Alle 15.00 La scuola siamo noi: due insegnanti, Paolo Patui e Angelo Floramo, e il giornalista Paolo Medeossi si mettono “davanti alla lavagna” per raccontare la scuola d’oggi. Alle 17.00 Dopo Mandela. Il Sudafrica alla prova del voto, incontro con Piero Basso, Armando Gnisci, Umberto Marin, Pietro Veronese, a cura di TimeForAfrica. Con l’intervento del Coro Popolare della Resistenza di Udine.

IN LIBRERIA

Sono previste, nelle librerie udinesi, una ventina di presentazioni editoriali collegate ai temi di Vicino/Lontano 2014, con autori, ospiti e protagonisti.

Ma l’evento di spicco, e la novità di questa decima edizione, sarà la lettura integrale a più voci dei libri dei vincitori del Premio Terzani 2014, Questa libertà del poeta friulano Pierluigi Cappello e Come diventare ricchi sfondati nell’Asia Emergente dello scrittore pakistano Mohsin Hamid, a cura del Teatro Club con il coordinamento di Gianni Cianchi: sabato 10 maggio (Libreria Friuli, dalle ore 15.30) e domenica 11 maggio (Libreria Feltrinelli, dalle ore 15.30).

TEATRO S. GIORGIO

Tre eventi al Teatro S. Giorgio: giovedì 15 maggio (ore 21) è di scena lo spettacolo teatrale Canti – CJANTS – dall’America, da Cjants da la Meriche di Nelvia Di Monte su ideazione di Stefano Rizzardi, con Maria Ariis, Gabriele Benedetti, Giulia De Paoli, Stefano Rizzardi e le voci registrate di Fabiano Fantini e Alessandra Pergolese. Musiche di Aleksander Ipavec, in collaborazione con CSS-Teatro stabile di innovazione del Friuli-Venezia Giulia, Radio Onde Furlane. Venerdì 16 maggio (ore 20), per i venti anni di attività di Vicini di Casa Onlus, la performance teatrale Terra dei Re, realizzata con i richiedenti asilo del Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), su progetto e regia di Riccardo Vannuccini con Elisa Menon. In scena venti persone provenienti da Pakistan, Afghanistan, Mali, Nigeria, Palestina – insieme agli attori italiani di Fierascena e ArteStudio.

Domenica 18 maggio (ore 11) Europensieri. Un’altra Europa: una tavola rotonda per presentare il Quaderno di “Edizione” 2013, a cura di Beatrice Bonato, Mimesis, Milano-Udine 2014. Interverranno Nicola Gasbarro, Luca Taddio, Raoul Kirchmayr, Eliana Villalta, Beatrice Bonato. A cura della Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia e CSS Teatro stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia. FESTIVAL

VICINO/LONTANO 2014 CHE MONDO FA? UDINE, 8 / 18 MAGGIO X EDIZIONE DEL FESTIVAL, UNDICI GIORNI DI INCONTRI, EVENTI, DIALOGHI, LEZIONI MAGISTRALI, TAVOLE ROTONDE, SPETTACOLI, PROIEZIONI, WORKSHOP E PERCORSI ESPOSITIVI. UNO SGUARDO SUL MONDO, PER CAPIRE COME STANNO CAMBIANDO LE NOSTRE VITE DI CITTADINI GLOBALI. presentazione UDINE, GIOVEDI’ 17 APRILE ORE 11.30, CASA CAVAZZINI Museo d’arte moderna e contemporanea Via Cavour 14 – Udine


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Udine, 07/05/08 – Vicino Lontano 2009 – Chi comanda a tavola?Carlo Petrini intervistato da Davide Zoletto – Foto Luca d’Agostino/Phocus Agency © 2009 foto

fornita da Moira Cussigh Terzani foto fornita da Moira Cussigh UDINE – Vicino/lontano 2014 ci accompagna a scoprire “che mondo fa”. Ci allontana dal nostro qui e ora – attraverso undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi – e dall’8 al 18 maggio, con la sua X edizione come sempre in cartellone a Udine, ci sospinge nel cuore dei temi, delle attualità, delle criticità e opportunità del nostro tempo: per capire come stanno cambiando le nostre vite di cittadini globali sotto il profilo economico, politico, culturale, psicologico. Vicino/Lontano ospiterà come sempre la cerimonia di consegna del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, che nella serata di sabato 17 maggio vedrà protagonisti, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, i due vincitori 2014: lo scrittore pakistano Mohsin Hamid e il poeta friulano Pierluigi Cappello. All’incontro stampa di presentazione dell’edizione 2014 del festival - giovedì 17 aprile, alle 11.30 a Casa Cavazzini, Museo d’arte moderna e contemporanea (Udine, via Cavour 14) – interverranno il sindaco di Udine Furio Honsell, il presidente dell’associazione culturale Vicino/Lontano Alessandro Verona, il direttore del progetto Vicino/Lontano Marco Pacini, l’assessore alla Cultura del Comune di Udine Federico Pirone e il presidente CariFvg Giuseppe Morandini. Info www.vicinolontano.it


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L’AUDIZIONE. Le commissioni consiliari hanno ascoltato l’ex Rup del Park di I maggio sulla querelle con Ssm

In scena le verità di Fantini LA SCELTA DI RIVOLGERSI ALLA PROCURA MOTIVATA DAL FATTO CHE NESSUNO GLI DESSE DELLE RISPOSTE SUI “PILASTRI”

TORMENTI “DEMOCRATICI”

TRIESTE

UN SENATO TRASPARENTE

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Si al bilancio in rosso, conferma della Compagno u L’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2013 e ha proceduto al rinnovo del consiglio di amministrazione e del collegio dei sindaci. |P. 10|

Porto, scontro tra Monassi e la Regione u Scintille dal tavolo del Comitato Portuale, riunitosi ieri mattina su convocazione della presidente dell’Autorità portuale. L’ente regionale e le istituzioni non hanno votato il bilancio in segno di protesta contro la scarsa trasparenza degli ultimi mesi. |P. 12|

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Alzare lo sguardo, per indagare il presente e immaginare il futuro Presentata la decima edizione di "vicino/lontano" Dall'8 al 18 maggio in programma a Udine oltre cento iniziative culturali. Il 17 la consegna del "Premio Terzani". vicino/lontano 2014 accompagnerà il pubblico a scoprire “che mondo fa” attraverso undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi, dall’8 al 18 maggio, con la sua X edizione, in cartellone come sempre nel centro storico di Udine. Affrontando i temi forti, le criticità ma anche le opportunità del nostro tempo: per capire come e perché stanno cambiando le nostre vite di cittadini globali sotto il profilo economico, politico, culturale, psicologico.

Nato da un forte legame con la personalità di Tiziano Terzani, il festival si è arricchito in questi dieci anni attraverso le collaborazioni coltivate con soggetti culturali del territorio e di molte altre latitudini. E, soprattutto, si è evoluto e ripensato cercando di stare al passo con le trasformazioni sempre più veloci del mondo.

«Scegliendo una tematizzazione legata ai mutamenti globali e locali che investono concretamente le nostre vite - spiegano i curatori di Vicino/Lontano abbiamo cercato di interrogarci sul mondo attraverso confronti stringenti con molti protagonisti della cultura e più in generale della società globale del nostro tempo.


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Mohsin Hamid

Identità e differenze del mondo globalizzato ci avvicinano o allontanano, oggi, a prescindere dalla latitudine e dalla geografia. Non è un caso, dunque, proprio nella sua decima edizione, la giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani abbia eccezionalmente deciso di conferire l’edizione 2014 a due vincitori ‘lontani’ per appartenenza e contesto, eppure vicini ed entrambi rappresentativi, attraverso il loro lavoro, dell’esperienza e dell’eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. Mohsin Hamid, scrittore pakistano annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea, e Pierluigi Cappello, il poeta friulano che si è affermato come una delle voci più intense della poesia italiana, sono infatti i vincitori della X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, per i romanzi Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi 2013) e Questa libertà (Rizzoli 2013).

Saranno premiati sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 20.45. La serata sarà anche l’occasione per presentare i diari inediti di Tiziano Terzani, Un’idea di destino, di imminente pubblicazione per Longanesi. A questi scritti, privati e personali, Terzani aveva lavorato fino ai suoi ultimi giorni e dalle prossime settimane saranno accessibili anche ai suoi lettori nell’edizione curata dalla moglie Angela Terzani Staude e da Álen Loreti. SaràMario Perrotta, Premio Ubu 2014 come migliore attore dell’anno, a dare voce ad alcune pagine scelte, mentre l’accompagnamento musicale, a cura di Mittelfest, sarà affidato ai Percussionisti del Conservatorio di Udine, coordinati dal maestro Roberto Barbieri. La serata sarà condotta dal giornalista Giovanni Marzini.


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Pierluigi Cappello

In collegamento con il Premio Terzani 2014 sono tre gli appuntamenti proposti dal festival Vicino/Lontano: l’incontro “L’Asia siamo noi”, in programma sabato 17 maggio alle 16.45 nella Chiesa di San Francesco a Udine, protagonista il vincitore Moshid Hamid in dialogo con il caporedattore dell’Espresso Gigi Riva e il docente di Storia moderna e contemporanea dell’Asia all’Università di Torino Michelguglielmo Torri; la proiezione, in collaborazione con CEC Udine, del film di Mira Nair The Reluctant Fundamentalist tratto dall’omonimo romanzo di Moshin Hamid (venerdì 9 maggio, Visionario ore 20.30); e la proiezione in anteprima del documentario “Parole povere”, una coproduzione Agherose / Tucker Film, diretto dalla regista Francesca Archibugie dedicato a Pierluigi Cappello (mercoledì 14 maggio, Chiesa di San Francesco ore 20.30). Il film sarà accompagnato dall’incontro con il protagonista, in dialogo con l’attuale Sovrintendente dell’Azienda speciale Villa Manin Piero Colussi, presidente dell’AVI-associazione delle mediateche e videoteche italiane, e in collegamento video con Francesca Archibugi. La serata si realizza in collaborazione con Tucker Film e Agherose. Inoltre, l’intera mattinata di sabato 17 maggio, al Teatro Giovanni da Udine dalle 8.30, sarà dedicata al Concorso Scuole Tiziano Terzani 2014, che quest’anno registra oltre 130 contributi. Alla cerimonia di premiazione, coordinata da Gianni Cianchi e condotta da Chiara Donada, interverranno Angela Terzani e Fabrizio Gatti con il suo ultimo racconto “Alle cinque della sera”, che traduce in forma teatrale le sue inchieste sui tragici naufragi del 2013 realizzate per l’Espresso.

Ad aprire la 10ª edizione di vicino/lontano sarà un prestigioso e complesso evento musicale, una produzione commissionata da vicino/lontano: giovedì 8 maggio, alle 19.30 nella Chiesa di San Francesco, debutterà in prima assoluta “Chávez”, dalla celebre Ode di Giovanni Pascoli dedicata all’aviatore franco-


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peruviano Geo Chávez che per primo riuscì a trasvolare le Alpi. Su musiche originali diValter Sivilotti, “Chávez” impegnerà il Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Cristiano Dell’Oste, con l’apporto dei live electronics di Giuliano Michelini e dei Percussionisti del Conservatorio di Udine (Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli) coordinati da Roberto Barbieri.

Da giovedì 8 a domenica 18 maggio, con un centinaio di iniziative in cartellone per oltre duecento protagonisti italiani e internazionali,vicino/lontano 2014 ci proietta in un nuovo modo di osservare il nostro tempo: simbolicamente, l’incipit del festival è la lezione magistrale di Roberto Esposito, A cosa serve pensare? (giovedì 8 maggio, Chiesa di San Francesco - ore 19.45). Mai come in questa stagione di generale disimpegno è necessario rivendicare le potenzialità da sempre inscritte nella facoltà del pensare. Ma come trasformare la conoscenza in comportamento e forma di vita? Di seguito (Chiesa di San Francesco, ore 21) il testimone passerà a un’altra lectio “d’autore”, quella dell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore di LiMes: 1914-2014: cent’anni dopo ci riporterà alla Grande Guerra e alla storica cesura che il conflitto segnò nella storia mondiale. Cosa resta oggi di quello storico trauma, in Italia e nel mondo? In che misura le crisi attuali sono eredi degli eventi del ‘14 -‘18? Queste e molte altre domande saranno al centro della riflessione di Lucio Caracciolo, nel tentativo di legare l’attualità a un passato non troppo remoto. Trasversale ai tempi e alla storia dell’uomo una terza riflessione ‘per voce sola’: quella dello storico Adriano Prosperi, impegnato in una lezione su Tolleranza e intolleranza: alle origini dell’Europa moderna, introdotta dall’antropologo Nicola

Gasbarro,

presidente

del

Comitato

scientifico

di vicino/lontano (giovedì 15 maggio, ore 19, Chiesa di San Francesco, in collaborazione con Multiverso).

Fra i grandi protagonisti del festival anche lo storico e saggistaLuciano Canfora, cui sarà affidata, in dialogo con lo storico ed esperto di bioetica Gilberto Corbellini e con il giornalista, filosofo e saggista Armando Massarenti, una riflessione sul caso politico che accende in queste settimane l’Italia: Quale senato? Una proposta (sabato 17 maggio, Chiesa di San Francesco ore 18.30).


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Del disagio che attraversa generazioni differenti e di Crisi della presenza converseranno la sociologa Chiara Saraceno con la psicologaAnna Oliverio Ferraris (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 15) e il pedagogista Davide Zoletto, mentre un delicatissimo dialogo su Alla fine della vita: liberi di decidere? si intreccerà – nella città che ha accolto Eluana Englaro per l’atto conclusivo della sua dolorosa vicenda - fra il filosofo Umberto Curi, il medico Ugo

Cugini,

il

giurista Luigi

Gaudino e

il

sociologo Stefano

Allievi (sabato 17 maggio, ore 15). Ciò che una volta era un evento – la morte come conseguenza di una malattia, di un trauma, della vecchiaia – di cui prendere atto passivamente, appare sempre più come un momento dipendente da una scelta. Ma a chi spetta il potere di decidere e quali criteri possono/devono guidare nella scelta?

Della Chiesa che vuole tornare ad essere comunità di fede e di speranza, costringendo tutti - credenti e non credenti, atei devoti e laici in ginocchio - a ripensare lo spazio pubblico dell’economia e della politica, gli storici delle religioni Remo Cacitti, Paolo Scarpie Nicola Gasbarro converseranno con il sacerdote Pierluigi Di Piazza, fondatore del Centro di accoglienza Ernesto Balducci di Zugliano (domenica 11 maggio, Chiesa di San Francesco ore 18) nel confronto La fede, la Chiesa, il potere e un Papa così.

Quanta diseguaglianza possiamo sopportare? I ricchi sono sempre più ricchi, i poveri più poveri, ma solo questi ultimi pagano il prezzo delle crisi. A vicino/lontano 2014, dalla trincea della stretta attualità, dialogheranno sul tema, leit motiv del festival nelle ultime edizioni, gli economisti Maurizio Franzini e Andrea Fumagalli, con il filosofo Sebastiano Maffettone e il giornalista Riccardo Staglianò (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 11.30, con il sostegno di Coop Consumatori Nordest). Idealmente collegato a questo dibattito è l’incontro che ci accompagna Nell’universo del denaro, organizzato in collaborazione con la Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia. Lo “spirito” del denaro sembra davvero aver preso possesso del mondo. Ma attraverso quali vie il denaro può giungere a eclissare ogni altro spazio

di

senso?

Ne

dibatteranno

la

sociologa Elena

Esposito,

lo

psicanalista René Major, i filosofi Andrea Zhok e Beatrice Bonato (domenica 18


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maggio, Chiesa di San Francesco ore 17).

A una società che ha abbandonato le grandi utopie ed è minacciata da un fatalismo

di

massa

lo

psicoanalista Luigi

Zoja,

conversando

con

il

giornalista Marco Pacini (sabato 17 maggio, Chiesa di San Francesco ore 11.30) propone di abbracciare Utopie minimaliste, praticando un nuovo senso di consapevolezza e moralità nel rispetto dell’ambiente, degli altri e dei ritmi naturali del corpo e della mente.

Come rimettere in moto l’immaginario della democrazia, recuperando il Pensiero dei deboli e della differenza in contrapposizione al pensiero dei forti, quello della politica e dell’economia, è la provocazione socio-filosofica dell’epistemologa e saggista Silvana Borutti in dialogo con l’antropologo Ugo Fabietti (sabato 17 maggio, Chiesa di San Francesco ore 10). Poco o nulla rimane oggi della grande ricchezza di pensiero che ha caratterizzato gli anni Sessanta e Settanta, prima e dopo il Sessantotto. A chi oggi ha vent’anni di quella stagione non arriva alcun messaggio positivo, soltanto gli effetti delle censure e delle amnesie. Di Amnesia. La cultura che abbiamo dimenticato discuteranno il sociologo Alessandro Dal Lago, lo psichiatraPeppe Dell’Acqua e il filosofo Pier Aldo Rovatti (giovedì 15 maggio, Chiesa di san Francesco ore 21).

Alla lezione intellettuale di Aurelio Peccei, l’uomo di un altro futuro, l’imprenditore che aveva previsto e studiato, con il coraggio dell’utopia, la necessità di un futuro sostenibile, si richiameranno (venerdì 16 maggio, Chiesa di san Francesco ore 19) la giurista Silvia Bolognini, il sociologo Alberto Gasparini e il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, coordinati daSergio Sichenze, direttore del Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale dell’ARPA Fvg, che cura l’incontro. Fondatore nel 1968 del Club di Roma, che avrebbe diffuso nel 1972 il profetico Rapporto sui limiti dello sviluppo, manager alla Fiat e all’Olivetti, Aurelio Peccei aveva acquisito una visione globale dell’economia del suo tempo, tutta proiettata verso un futuro all’insegna di un’illusione: che il progresso e le possibilità di consumare fossero illimitati. Al termine dell’incontro una Incursione utopica a cura della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine con gli allievi del


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primo anno di corso diretti da Claudio de Maglio con l’aiuto di Alessandro Conte. Un altro grande visionario del passato, Adriano Olivetti, è il protagonista del confronto L’Utopia rimossa (Domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore

9.30)

tra Bruno

Lamborghini,

fondatore

dell’Archivio

storico

Olivetti, Antonio Calabrò, direttore della Fondazione Pirelli, il sociologo Aldo Bonomi e l’economistaAntonio Massarutto: con il trionfo del neoliberismo la cultura d’impresa ha da tempo messo da parte il modello “socialmente responsabile” realizzato da Olivetti. In una prospettiva di crisi sempre più grave del welfare è utopistico pensare di restituire un ruolo centrale all’impresa nell’erogare servizi a beneficio della comunità?

Il rispetto della diversità linguistica sarà al centro del confrontoDopo Babele. L’Europa e le lingue realizzato a cura dell’ARLeF – Agjenzie regionâl pe lenghe furlane (Agenzia regionale per la lingua friulana), protagonisti il direttore dell’ARLeF William

Cisilino con

il

giurista

e

senatore

della

Repubblica Francesco Palermo, il filologo slavista Giorgio Ziffer, direttore del Centro internazionale per il plurilinguismo dell’Università di Udine, l’esperto di pianificazione

linguistica

sardo Giuseppe

Corongiu e

la

dirigente

scolastica Patrizia Pavatti (domenica 11 maggio, Chiesa di San Francesco ore 15.30).

Una delle personalità di riferimento più importanti del nostro Paese per l’impegno sociale, per la lotta contro le mafie e ogni forma di illegalità, don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, sarà a vicino/lontano 2014 nella mattinata di venerdì 16 maggio (Chiesa di San Francesco, ore 8.15 - 12.30) per partecipare all’iniziativa Il piacere della legalità? Mondi a confronto, un progetto formativo interistituzionale che vede coinvolti istituti scolastici della scuola pubblica e istituzioni carcerarie della regione in un piano di educazione al rispetto delle norme di convivenza civile. Porteranno un contributo di testimonianza

Salvatore

Inguì,

referente

di

“Libera”

a

Trapani,

lo

studente Davide Borsani, già referente di “Ammazzateci tutti” all’I.T.E. “Tosi” di Busto Arsizio, che ora guida l’”Organismo permanente per il monitoraggio della criminalità organizzata “ in quel comune, e il fondatore del Centro Balducci Pierluigi Di Piazza. Sarà presente il Sindaco di Udine Furio Honsell.


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Ma saranno gli studenti in prima persona, coadiuvati dai loro insegnanti, i protagonisti attivi di questo modo alternativo di vivere la scuola e la formazione della propria identità di cittadini.

vicino/lontano 2014 ospita per l’intera giornata di sabato 10 maggio (Chiesa di san Francesco, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30) il convegno Oltre la burocrazia. Per un’amministrazione efficace e responsabile. Realizzato insieme all’Associazione culturale Giorgio Ferigo e alla rivista Multiverso, il convegno propone alcuni incontri di approfondimento per cercare di capire le cause dell’impasse burocratico che caratterizza il nostro Paese e individuare quelle ‘buone pratiche’ che potrebbero favorire un’amministrazione più efficace e responsabile. Vi parteciperanno, fra gli altri, Stefano Sepe, autore di numerosi studi sul funzionamento delle istituzioni pubbliche, Giuseppe Bortolussi, fra i più autorevoli esperti del sistema tributario italiano e dei costi dell’apparato burocratico eGiuseppe Piperata, autore di scritti sulla semplificazione amministrativa. Non mancherà un momento di spettacolo sul tema: l’attore Paolo Rossi e il giornalista Gian Antonio Stella, nel dialogo Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli (lunedì 12 maggio, Chiesa di San Francesco ore 21), metteranno in scena l’assurdità della nostra burocrazia in un viaggio semiserio attraverso un’Italia stretta nella morsa dei commi, degli articoli, degli azzeccagarbugli che ogni giorno rendono più complicata la vita dei cittadini.

In un altro racconto scenico vicino/lontano cercherà di rievocare il dramma di un’emergenza internazionale. Fabrizio Gatti, giornalista dell’Espresso, autore di coraggiose inchieste e Premio Terzani 2008 per Bilal, presenta Alle cinque della sera (venerdì 16 maggio, Chiesa di san Francesco ore 21.30), storia di un gruppo di bambini e dei loro genitori, sopravvissuti alla guerra in Siria, condannati dalla pace in Europa a morire, nell’ottobre del 2013, nel mare di Lampedusa.

A un mese dall’inizio dei mondiali di calcio in Brasile, vicino/lontano si congeda dal suo pubblico e conclude l’edizione 2014, proponendo, insieme a LeggerMente, Quando il gioco si fa brutto (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 21): una serata di riflessione sul gioco del pallone e sul calcio


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diventato spettacolo. Con l’aiuto della musica, della parola e dei pensieri si proverà a rispondere ai quesiti che tutti prima o poi ci siamo posti: Il calcio è davvero il gioco più bello del mondo? Il calcio è il gioco maggior portatore sano di messaggi malati? Il calcio è il gioco più maschilista del mondo? Il calcio è il gioco con i peggiori tifosi del mondo? Coordinati da Paolo Patui, sulle musiche live della Pordenone Big Band, risponderannoAlessandro Birindelli, per molti anni difensore titolare della Juventus, Gianpaolo Ormezzano, voce storica del nostro giornalismo sportivo, Massimo Priviero, rocker genuino e nemico dello show business, e Sara Simeoni, campionessa olimpica a Mosca nel 1980, prima donna a valicare l’asticella posta a oltre i due metri nel salto in alto, una delle atlete più importanti e significative e dell’intera storia dello sport italiano.

Con un progetto pensato insieme al Comune di Udine, vicino/lontano rende omaggio a Federico Tavan, il poeta di Andreis scomparso lo scorso novembre, che ha dimostrato come un dialetto delle montagne friulane possa diventare lingua universale, e gli dedica alcune iniziative per farlo conoscere a chi ancora non abbia incontrato i suoi versi e la sua vicenda umana. InnanzituttoFederico Tavan. Nostra preziosa eresia (martedì 13 maggio, Chiesa di San Francesco, ore 21): una serata condotta dal giornalista Paolo Medeossi che prevede letture di Aida

Talliente;

una

performance

del

Teatrino

del

Rifo

con Giorgio

Monte, Manuel Buttus eGiuliano Bonanni, su testi del poeta; la proiezione di video originali e di alcune immagini di Danilo De Marco; musiche originali realizzate da Flk e Bande Tzingare su poesie e scritti di Federico Tavan.

Inoltre, dal 12 al 18 maggio a Udine, i versi di Federico Tavan si combineranno alla fragranza del vero pane fresco e troveranno casa nei sacchetti poetici distribuiti

in tutti i panifici aderenti. “Poesia

come

pane”

si

realizza

grazie alla collaborazione del gruppo Panificatori di Confcommercio Udine.

Fra incontro, happening e spettacolo torna a Vicino/Lontano Accento. 100 minuti di idee & musica: 100 minuti di progetti, visioni, sogni, idee e realizzazioni. 10 oratori, ognuno dei quali ha a disposizione 7 minuti per parlare, presentare, mostrare, mettere in scena, raccontare il proprio lavoro, la propria visione o la propria filosofia nel campo del Terzo settore. Voce narrante


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di Jack e musica live dello Strike Back Trio (Domenica 11 maggio, Chiesa di San Francesco ore 21, in collaborazione con p.én.lab)

Torna l’appuntamento attesissimo con la Festa universitaria, animata dai dj set di Roc Stars, Miche e Zona Est Monster Selecta, con il coordinamento di Michele Poletto per Stage Plan (mercoledì 14 maggio, Piazzale del Castello ore 21).

Grazie alla storica collaborazione con la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe a vicino/lontano sarà di scena la performance teatrale del collettivo Generazione Disagio: Dopodiché, stasera mi butto, Premio Giovani Realtà del Teatro 2013 (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 16.30). Sul palcoscenico i giovani attori dipanano un gioco coinvolgente che riesce, utilizzando i codici del varietà o del vaudeville, a coniugare il drammatico al comico in una generale dimensione ludica che mette in evidenza il disagio di una generazione.


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vicino/lontano 2014: che mondo fa?

Vicino/lontano 2014 ci accompagna a scoprire “che mondo fa” attraverso undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi – e dall’8 al 18 maggio, con la sua X edizione, in cartellone come sempre nel centro storico di Udine, ci mette nel cuore dei temi forti, delle criticità ma anche delle opportunità del nostro tempo: per capire come e perché stanno cambiando le nostre vite di cittadini globali sotto il profilo economico, politico, culturale, psicologico. Nato da un forte legame con la personalità di Tiziano Terzani, quindi con una biografia esemplare per capacità di stare nel mondo come osservatore professionale e al mondo semplicemente come essere umano, il festival Vicino/Lontano, nelle sue molte traiettorie, si è arricchito in questi dieci anni attraverso le collaborazioni coltivate con soggetti culturali del territorio e di molte altre latitudini. E, soprattutto, si è evoluto e ripensato di anno in anno, cercando di stare al passo con le trasformazioni sempre più veloci del mondo. «Scegliendo una tematizzazione legata ai mutamenti globali e locali che investono concretamente le nostre vite – spiegano i curatori di Vicino/Lontano – abbiamo cercato di interrogarci sul mondo attraverso confronti stringenti con molti protagonisti della cultura e più in generale della società globale del nostro tempo. Il progetto iniziale di Vicino/Lontano – che nel 2005 voleva mettere a fuoco la nostra condizione di occidentali spaesati e ‘detronizzati’, alle prese con un lontano che irrompe nel nostro quotidiano – si è via via sviluppato in queste dieci edizioni, ampliando il raggio di indagine oltre l’originario focus su “identità e differenze” nel mondo globalizzato. Mantenendo però una caratteristica: l’ancoraggio forte ai problemi e ai temi del nostro tempo, alle mutazioni profonde che caratterizzano le vite di tutti. In altre parole, l’attività di Vicino/Lontano consiste ancor oggi nel tentativo di dare alcune risposte alla domanda “che mondo fa?”, di alzare lo sguardo dal nostro “qui e ora” per guadagnarne in prospettiva e senso».


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Identità e differenze del mondo globalizzato ci avvicinano o allontanano, oggi, a prescindere dalla latitudine e dalla geografia. Non è un caso, dunque, che a dieci anni dalla scomparsa di Tiziano Terzani, e proprio nella sua X edizione, la giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani abbia eccezionalmente deciso di conferire l’edizione 2014 a due vincitori ‘lontani’ per appartenenza e contesto, eppure vicini ed entrambi rappresentativi, attraverso il loro lavoro, dell’esperienza e dell’eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. Mohsin Hamid, scrittore pakistano annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea, e Pierluigi Cappello, il poeta friulano che si è affermato come una delle voci più intense della poesia italiana, sono i vincitori della X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, per i romanzi Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi 2013) e Questa libertà (Rizzoli 2013). Saranno premiati sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 20.45. La serata sarà anche l’occasione per presentare i diari inediti di Tiziano Terzani, Un’idea di destino, di imminente pubblicazione per Longanesi. A questi scritti, privati e personali, Terzani aveva lavorato fino ai suoi ultimi giorni e dalle prossime settimane saranno accessibili anche ai suoi lettori nell’edizione curata dalla moglie Angela Terzani Staude e da Álen Loreti. Sarà Mario Perrotta, Premio Ubu 2014 come migliore attore dell’anno, a dare voce ad alcune pagine scelte, mentre l’accompagnamento musicale, a cura di Mittelfest, sarà affidato ai Percussionisti del Conservatorio di Udine, coordinati dal maestro Roberto Barbieri. La serata sarà condotta dal giornalista Giovanni Marzini. In collegamento con il Premio Terzani 2014 sono tre gli appuntamenti proposti dal festival Vicino/Lontano: l’incontro “L’Asia siamo noi”, in programma sabato 17 maggio alle 16.45 nella Chiesa di San Francesco a Udine, protagonista il vincitore Moshid Hamid in dialogo con il caporedattore dell’Espresso Gigi Riva e il docente di Storia moderna e contemporanea dell’Asia all’Università di Torino Michelguglielmo Torri; la proiezione, in collaborazione con CEC Udine, del film di Mira Nair The Reluctant Fundamentalist tratto dall’omonimo romanzo di Moshin Hamid (venerdì 9 maggio, Visionario ore 20.30); e la proiezione in anteprima del documentario “Parole povere”, una coproduzione Agherose / Tucker Film, diretto dalla regista Francesca Archibugi e dedicato a Pierluigi Cappello (mercoledì 14 maggio, Chiesa di San Francesco ore 20.30). Il film sarà accompagnato dall’incontro con il protagonista, in dialogo con l’attuale Sovrintendente dell’Azienda speciale Villa Manin Piero Colussi, presidente dell’AVI-associazione delle mediateche e videoteche italiane, e in collegamento video con Francesca Archibugi. La serata si realizza in collaborazione con Tucker Film e Agherose. Inoltre, l’intera mattinata di sabato 17 maggio, al Teatro Giovanni da Udine dalle 8.30, sarà dedicata al Concorso Scuole Tiziano Terzani 2014, che quest’anno registra oltre 130 contributi. Alla cerimonia di premiazione, coordinata da Gianni Cianchi e condotta da Chiara Donada, interverranno Angela Terzani e Fabrizio Gatti con il suo ultimo racconto “Alle cinque della sera”, che traduce in forma teatrale le sue inchieste sui tragici naufragi del 2013 realizzate per l’Espresso.

Ad aprire la 10ª edizione di vicino/lontano sarà un prestigioso e complesso evento musicale, una produzione commissionata da vicino/lontano: giovedì 8 maggio, alle 19.30 nella Chiesa di San Francesco, debutterà in prima assoluta “Chávez”, dalla celebre Ode di Giovanni Pascoli dedicata all’aviatore franco-peruviano Geo Chávez che per primo riuscì a trasvolare le Alpi. Su musiche originali di Valter Sivilotti, “Chávez” impegnerà il Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Cristiano Dell’Oste, con l’apporto dei live electronics di Giuliano Michelini e dei Percussionisti del Conservatorio di Udine (Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli) coordinati da Roberto Barbieri.

Da giovedì 8 a domenica 18 maggio, con un centinaio di iniziative in cartellone per oltre duecento protagonisti italiani e internazionali, Vicino/Lontano 2014 ci proietta in un nuovo modo di osservare il nostro tempo: simbolicamente, l’incipit del festival è la lezione magistrale di Roberto Esposito, A cosa serve pensare? (giovedì 8 maggio, Chiesa di San Francesco – ore 19.45). Mai come in questa stagione di generale disimpegno è necessario rivendicare le potenzialità da sempre inscritte nella facoltà del pensare. Ma come trasformare la conoscenza in comportamento e forma di vita? Di seguito (Chiesa di San Francesco, ore 21) il testimone passerà a un’altra lectio “d’autore”, quella dell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore di LiMes: 1914-2014: cent’anni dopo ci riporterà alla Grande Guerra e alla storica cesura che il conflitto segnò nella storia mondiale. Cosa resta oggi di quello storico trauma, in Italia e nel mondo? In che misura le crisi attuali sono eredi degli eventi del ‘14 -‘18? Queste e molte altre domande saranno al centro della riflessione di Lucio Caracciolo, nel tentativo di legare l’attualità a un passato non troppo remoto. Trasversale ai tempi e alla storia dell’uomo una terza riflessione ‘per voce sola’: quella dello storico Adriano Prosperi, impegnato in una lezione


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su Tolleranza e intolleranza: alle origini dell’Europa moderna, introdotta dall’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del Comitato scientifico di Vicino/Lontano (giovedì 15 maggio, ore 19, Chiesa di San Francesco, in collaborazione con Multiverso).

Fra i grandi protagonisti del festival anche lo storico e saggista Luciano Canfora, cui sarà affidata, in dialogo con lo storico ed esperto di bioetica Gilberto Corbellini e con il giornalista, filosofo e saggista Armando Massarenti, una riflessione sul caso politico che accende in queste settimane l’Italia: Quale senato? Una proposta (sabato 17 maggio, Chiesa di San Francesco ore 18.30). Del disagio che attraversa generazioni differenti e di Crisi della presenza converseranno la sociologa Chiara Saraceno con la psicologa Anna Oliverio Ferraris (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 15) e il pedagogista Davide Zoletto, mentre un delicatissimo dialogo su Alla fine della vita: liberi di decidere? si intreccerà – nella città che ha accolto Eluana Englaro per l’atto conclusivo della sua dolorosa vicenda – fra il filosofo Umberto Curi, il medico Ugo Cugini, il giurista Luigi Gaudino e il sociologo Stefano Allievi (sabato 17 maggio, ore 15). Ciò che una volta era un evento – la morte come conseguenza di una malattia, di un trauma, della vecchiaia – di cui prendere atto passivamente, appare sempre più come un momento dipendente da una scelta. Ma a chi spetta il potere di decidere e quali criteri possono/devono guidare nella scelta? Della Chiesa che vuole tornare ad essere comunità di fede e di speranza, costringendo tutti – credenti e non credenti, atei devoti e laici in ginocchio – a ripensare lo spazio pubblico dell’economia e della politica, gli storici delle religioni Remo Cacitti, Paolo Scarpi e Nicola Gasbarro converseranno con il sacerdote Pierluigi di Piazza, fondatore del Centro di accoglienza Ernesto Balducci di Zugliano (domenica 11 maggio, Chiesa di San Francesco ore 18) nel confronto La fede, la Chiesa, il potere e un Papa così.

Quanta diseguaglianza possiamo sopportare? I ricchi sono sempre più ricchi, i poveri più poveri, ma solo questi ultimi pagano il prezzo delle crisi. A Vicino/Lontano 2014, dalla trincea della stretta attualità, dialogheranno sul tema, leit motiv del festival nelle ultime edizioni, gli economisti Maurizio Franzini e Andrea Fumagalli, con il filosofo Sebastiano Maffettone e il giornalista Riccardo Staglianò (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 11.30, con il sostegno di Coop Consumatori Nordest). Idealmente collegato a questo dibattito è l’incontro che ci accompagna Nell’universo del denaro, organizzato in collaborazione con la Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia. Lo “spirito” del denaro sembra davvero aver preso possesso del mondo. Ma attraverso quali vie il denaro può giungere a eclissare ogni altro spazio di senso? Ne dibatteranno la sociologa Elena Esposito, lo psicanalista René Major, i filosofi Andrea Zhok e Beatrice Bonato (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 17).

A una società che ha abbandonato le grandi utopie ed è minacciata da un fatalismo di massa lo psicoanalista Luigi Zoja, conversando con il giornalista Marco Pacini (sabato 17 maggio, Chiesa di San Francesco ore 11.30) propone di abbracciare Utopie minimaliste, praticando un nuovo senso di consapevolezza e moralità nel rispetto dell’ambiente, degli altri e dei ritmi naturali del corpo e della mente.

Come rimettere in moto l’immaginario della democrazia, recuperando il Pensiero dei deboli e della differenza in contrapposizione al pensiero dei forti, quello della politica e dell’economia, è la provocazione socio-filosofica dell’epistemologa e saggista Silvana Borutti in dialogo con l’antropologo Ugo Fabietti (sabato 17 maggio, Chiesa di San Francesco ore 10.00). Poco o nulla rimane oggi della grande ricchezza di pensiero che ha caratterizzato gli anni Sessanta e Settanta, prima e dopo il Sessantotto. A chi oggi ha vent’anni di quella stagione non arriva alcun messaggio positivo, soltanto gli effetti delle censure e delle amnesie. Di Amnesia. La cultura che abbiamo dimenticato discuteranno il sociologo Alessandro Dal Lago, lo psichiatra Peppe Dell’Acqua e il filosofo Pier Aldo Rovatti (giovedì 15 maggio,


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Chiesa di san Francesco ore 21).

Alla lezione intellettuale di Aurelio Peccei, l’uomo di un altro futuro, l’imprenditore che aveva previsto e studiato, con il coraggio dell’utopia, la necessità di un futuro sostenibile, si richiameranno (venerdì 16 maggio, Chiesa di san Francesco ore 19.00) la giurista Silvia Bolognini, il sociologo Alberto Gasparini e il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, coordinati da Sergio Sichenze, direttore del Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale dell’ARPA Fvg, che cura l’incontro. Fondatore nel 1968 del Club di Roma, che avrebbe diffuso nel 1972 il profetico Rapporto sui limiti dello sviluppo, manager alla Fiat e all’Olivetti, Aurelio Peccei aveva acquisito una visione globale dell’economia del suo tempo, tutta proiettata verso un futuro all’insegna di un’illusione: che il progresso e le possibilità di consumare fossero illimitati. Al termine dell’incontro una Incursione utopica a cura della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine con gli allievi del primo anno di corso diretti da Claudio de Maglio con l’aiuto di Alessandro Conte. Un altro grande visionario del passato, Adriano Olivetti, è il protagonista del confronto L’Utopia rimossa (Domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 9.30) tra Bruno Lamborghini, fondatore dell’Archivio storico Olivetti, Antonio Calabrò, direttore della Fondazione Pirelli, il sociologo Aldo Bonomi e l’economista Antonio Massarutto: con il trionfo del neoliberismo la cultura d’impresa ha da tempo messo da parte il modello “socialmente responsabile” realizzato da Olivetti. In una prospettiva di crisi sempre più grave del welfare è utopistico pensare di restituire un ruolo centrale all’impresa nell’erogare servizi a beneficio della comunità?

Il rispetto della diversità linguistica sarà al centro del confronto Dopo Babele. L’Europa e le lingue realizzato a cura dell’ARLeF – Agjenzie regionâl pe lenghe furlane (Agenzia regionale per la lingua friulana), protagonisti il direttore dell’ARLeF William Cisilino con il giurista e senatore della Repubblica Francesco Palermo, il filologo slavista Giorgio Ziffer, direttore del Centro internazionale per il plurilinguismo dell’Università di Udine, l’esperto di pianificazione linguistica sardo Giuseppe Corongiu e la dirigente scolastica Patrizia Pavatti (domenica 11 maggio, Chiesa di San Francesco ore 15.30).

Una delle personalità di riferimento più importanti del nostro Paese per l’impegno sociale, per la lotta contro le mafie e ogni forma di illegalità, don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, sarà a vicino/lontano 2014 nella mattinata di venerdì 16 maggio (Chiesa di San Francesco, ore 8.15 – 12.30) per partecipare all’iniziativa Il piacere della legalità? Mondi a confronto, un progetto formativo interistituzionale che vede coinvolti istituti scolastici della scuola pubblica e istituzioni carcerarie della regione in un piano di educazione al rispetto delle norme di convivenza civile. Porteranno un contributo di testimonianza Salvatore Inguì, referente di “Libera” a Trapani, lo studente Davide Borsani, già referente di “Ammazzateci tutti” all’I.T.E. “Tosi” di Busto Arsizio, che ora guida l’”Organismo permanente per il monitoraggio della criminalità organizzata “ in quel comune, e il fondatore del Centro Balducci Pierluigi Di Piazza. Sarà presente il Sindaco di Udine Furio Honsell. Ma saranno gli studenti in prima persona, coadiuvati dai loro insegnanti, i protagonisti attivi di questo modo alternativo di vivere la scuola e la formazione della propria identità di cittadini. Vicino/Lontano 2014 ospita per l’intera giornata di sabato 10 maggio (Chiesa di san Francesco, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30) il convegno Oltre la burocrazia. Per un’amministrazione efficace e responsabile. Realizzato insieme all’Associazione culturale Giorgio Ferigo e alla rivista Multiverso, il convegno propone alcuni incontri di approfondimento per cercare di capire le cause dell’impasse burocratico che caratterizza il nostro Paese e individuare quelle ‘buone pratiche’ che potrebbero favorire un’amministrazione più efficace e responsabile. Vi parteciperanno, fra gli altri, Stefano Sepe, autore di numerosi studi sul funzionamento delle istituzioni pubbliche, Giuseppe Bortolussi, fra i più autorevoli esperti del sistema tributario italiano e dei costi dell’apparato burocratico e Giuseppe Piperata, autore di scritti sulla semplificazione amministrativa. Non mancherà un momento di spettacolo sul tema: l’attore Paolo Rossi e il giornalista Gian Antonio Stella, nel dialogo Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli (lunedì 12 maggio, Chiesa di San Francesco ore 21), metteranno in scena l’assurdità della nostra burocrazia in un viaggio semiserio attraverso un’Italia stretta nella morsa dei commi, degli articoli, degli azzeccagarbugli che ogni giorno rendono più complicata la vita dei cittadini.


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In un altro racconto scenico vicino/lontano cercherà di rievocare il dramma di un’emergenza internazionale. Fabrizio Gatti, giornalista dell’Espresso, autore di coraggiose inchieste e Premio Terzani 2008 per Bilal, presenta Alle cinque della sera (venerdì 16 maggio, Chiesa di san Francesco ore 21.30), storia di un gruppo di bambini e dei loro genitori, sopravvissuti alla guerra in Siria, condannati dalla pace in Europa a morire, nell’ottobre del 2013, nel mare di Lampedusa.

A un mese dall’inizio dei mondiali di calcio in Brasile, vicino/lontano si congeda dal suo pubblico e conclude l’edizione 2014, proponendo, insieme a LeggerMente, Quando il gioco si fa brutto (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 21): una serata di riflessione sul gioco del pallone e sul calcio diventato spettacolo. Con l’aiuto della musica, della parola e dei pensieri si proverà a rispondere ai quesiti che tutti prima o poi ci siamo posti: Il calcio è davvero il gioco più bello del mondo? Il calcio è il gioco maggior portatore sano di messaggi malati? Il calcio è il gioco più maschilista del mondo? Il calcio è il gioco con i peggiori tifosi del mondo? Coordinati da Paolo Patui, sulle musiche live della Pordenone Big Band, risponderanno Alessandro Birindelli, per molti anni difensore titolare della Juventus, Gianpaolo Ormezzano, voce storica del nostro giornalismo sportivo, Massimo Priviero, rocker genuino e nemico dello show business, e Sara Simeoni, campionessa olimpica a Mosca nel 1980, prima donna a valicare l’asticella posta a oltre i due metri nel salto in alto, una delle atlete più importanti e significative e dell’intera storia dello sport italiano.

Con un progetto pensato insieme al Comune di Udine, vicino/lontano rende omaggio a Federico Tavan, il poeta di Andreis scomparso lo scorso novembre, che ha dimostrato come un dialetto delle montagne friulane possa diventare lingua universale, e gli dedica alcune iniziative per farlo conoscere a chi ancora non abbia incontrato i suoi versi e la sua vicenda umana. Innanzitutto Federico Tavan. Nostra preziosa eresia (martedì 13 maggio, Chiesa di San Francesco, ore 21): una serata condotta dal giornalista Paolo Medeossi che prevede letture di Aida Talliente; una performance del Teatrino del Rifo con Giorgio Monte, Manuel Buttus e Giuliano Bonanni, su testi del poeta; la proiezione di video originali e di alcune immagini di Danilo De Marco; musiche originali realizzate da Flk e Bande Tzingare su poesie e scritti di Federico Tavan.

Inoltre, dal 12 al 18 maggio a Udine, i versi di Federico Tavan si combineranno alla fragranza del vero pane fresco e troveranno casa nei sacchetti poetici distribuiti in tutti i panifici aderenti. “Poesia come pane” si realizza grazie alla collaborazione del gruppo Panificatori di Confcommercio Udine.

Fra incontro, happening e spettacolo torna a Vicino/Lontano Accento. 100 minuti di idee & musica: 100 minuti di progetti, visioni, sogni, idee e realizzazioni. 10 oratori, ognuno dei quali ha a disposizione 7 minuti per parlare, presentare, mostrare, mettere in scena, raccontare il proprio lavoro, la propria visione o la propria filosofia nel campo del Terzo settore. Voce narrante di Jack e musica live dello Strike Back Trio (Domenica 11 maggio, Chiesa di San Francesco ore 21, in collaborazione con p.én.lab)

Torna l’appuntamento attesissimo con la Festa universitaria, animata dai dj set di Roc Stars, Miche e Zona Est Monster Selecta, con il coordinamento di Michele Poletto per Stage Plan (mercoledì 14 maggio, Piazzale del Castello ore 21). Grazie alla storica collaborazione con la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe a vicino/lontano sarà di scena


data: 18/04/2014 pagina: 6 di 10

la performance teatrale del collettivo Generazione Disagio: Dopodiché, stasera mi butto, Premio Giovani Realtà del Teatro 2013 (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 16.30). Sul palcoscenico i giovani attori dipanano un gioco coinvolgente che riesce, utilizzando i codici del varietà o del vaudeville, a coniugare il drammatico al comico in una generale dimensione ludica che mette in evidenza il disagio di una generazione.

VICINO/LONTANO DIGITAL 2014

Con la 10ª edizione il Festival inaugura v/l Digital, il nuovo percorso ideato dal giornalista Marco Pacini, direttore del progetto vicino/lontano, e curato dal giornalista e scrittore Fabio Chiusi. Una full immersion, anche “operativa”, nella realtà virtuale che ogni giorno condiziona le nostre scelte e la nostra vita: per conoscerla e imparare a gestirla. V/l Digital si aprirà sabato 10 maggio (Chiesa di San Francesco, ore 21). Il tema dell’incipit è d’obbligo, Chi sa cosa di te, un focus sul quale si confronteranno Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e ricercatore in Sociologia presso il Centro Edgar Morin di Parigi, e Carola Frediani, giornalista e studiosa di nuove tecnologie e cultura digitale, coordinati da Fabio Chiusi. Grazie alle rivelazioni di Edward Snowden abbiamo scoperto quanto sia invasivo l’occhio elettronico dei governi e quanto sia estesa la loro sorveglianza online dei cittadini. Ma quello dell’intelligence non è l’unico modo in cui siamo controllati in Internet: anche colossi web come Google e Facebook detengono miriadi di dati che sfruttano a scopi pubblicitari. Quali sono gli effetti concreti sui comuni cittadini di questo Grande Fratello digitale? Un altro aspetto del web viene affrontato nell’incontro Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita, che si realizza domenica 18 maggio (nell’Oratorio del Cristo, alle 15). Il dialogo, moderato dal docente di economia Paolo Ermano, fra lo studioso di filosofia del diritto Ugo Pagallo e Francesco Antinucci, direttore di ricerca all’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, autore di L’algoritmo al potere. Vita quotidiana ai tempi di Google (Laterza 2011), affronterà il tema della pervasività degli algoritmi in prospettiva tecnica, filosofica e politica. Gli algoritmi, protagonisti di opere di culto (Terminator, Matrix, 2001 Odissea nello Spazio, solo per citarne alcune), sono stati al centro di rabbiosi scandali internazionali: dai clamorosi crolli borsistici all’uso dei droni, da Wikileaks al caso Edward Snowden. Eppure tutti ne sanno poco, convinti che la voce del navigatore o lo smartphone che portiamo in tasca siano strumenti al nostro servizio e sotto il nostro controllo. Ma se fosse invece il contrario? La domanda ci porta a riflettere su un ulteriore tema di evidente attualità: Critica della democrazia digitale è il titolo del nuovo libro di Fabio Chiusi, che passa in rassegna le più interessanti esperienze di democrazia digitale – non ultime quelle italiane – e che l’autore presenterà (mercoledì 14 maggio, Libreria Tarantola ore 18), in dialogo con il semiologo e narratore Giorgio Jannis.

Al Friuli Future Forum saranno proposti i momenti più ”operativi” di v/l Digital, attraverso veri e propri workshop. La partecipazione è gratuita, fino a esaurimento dei 30 posti disponibili per ogni workshop. Per l’iscrizione, obbligatoria, basta inviare una email a info@vicinolontano.it, specificando nell’oggetto il titolo del workshop e indicando nome, cognome e un recapito telefonico. Si segnala che è necessario utilizzare il proprio computer. Venerdì 16 maggio si parte con una lezione pratica su “Come sparire da Internet” (ore 10-13): nell’era del Datagate e dello spionaggio globale, capire come non lasciare tracce in rete è fondamentale. Il workshop illustra il funzionamento dei principali strumenti per mettere i propri dati personali al riparo da occhi indesiderati. A condurlo saranno Claudio Agosti, hacker, programmatore, docente e co-fondatore del progetto GlobaLeaks, presidente del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali e Fabio Pietrosanti, che si occupa professionalmente di security dal 1998. Entrambi coordineranno anche il workshop di sabato 17 maggio “Su Facebook, ma non senza privacy” (ore 10-13). Domenica 18 maggio, terzo e conclusivo workshop dedicato a “Come si fa la democrazia online” (ore 10-13), a cura di Fiorella De Cindio, presidente dell’Associazione Informatica e Reti Civiche (A.I.Re.C.) della Lombardia e per queste attività premiata nel 2001 con la Civica Benemerenza della Città di Milano, l’”Ambrogino d’oro”. Se la democrazia è in crisi, il web può contribuire a ristabilire il rapporto di fiducia spezzato tra cittadini e istituzioni?


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VICINO/LONTANO MOSTRE E INSTALLAZIONI 2014

Parte importante dell’evento complessivo dedicato a Federico Tavan è l’installazione La nâf spaziâl, che si inaugura sabato 10 maggio, alle 19 a Palazzo Morpurgo – Galleria del Progetto. La voce di Federico Tavan, le fotografie di Danilo De Marco e il video collage di Andrea Trangoni costituiscono un insieme inscindibile per rendere omaggio all’ opera poetica di Tavan. In occasione della vernice interverrà Gian Paolo Gri e sono previste letture dell’attore Fabiano Fantini. La mostra resterà visitabile fino al 15 giugno (venerdì, sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00).

Al Mercato del Pesce-Galleria fotografica Tina Modotti, viene allestita dal 10 al 18 maggio la mostra I nostri angeli. Le migliori 10 foto nel ricordo di Miran Hrovatin, organizzata a cura della Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin. La mostra itinerante del Premio giornalistico Marco Luchetta (visitabile da martedì a venerdì, dalle 15.00 alle 18.00; sabato e domenica, dalle 10.00 alle 22.00) avrà la sua anteprima a Vicino/Lontano e farà poi tappa nei principali festival della regione. Per la prima volta saranno presentate insieme le dieci foto che hanno vinto le prime dieci edizioni della Sezione Miran Hrovatin, che premia la miglior foto dell’anno, pubblicata su quotidiani, periodici e siti web. Miran Hrovatin, prima ancora che ottimo tele-cineoperatore è stato un apprezzato fotografo sul fronte dell’attualità giornalistica.

Vajont, l’onda lunga titola la mostra fotografica di Andrea Bernardis, che si apre venerdì 9 maggio, alle 18 al Bookshop del Visionario. Ispirandosi al libro-inchiesta della giornalista Lucia Vastano, che sarà presente all’inaugurazione con un suo intervento insieme a Paolo Sacco, esperto di fotografia storica, Andrea Bernardis è andato a incontrare lo sguardo di superstiti e sopravvissuti dell’immane tragedia ecologica e umana del Vajont. L’immagine fotografica del loro dolore, tutt’altro che sopito dopo cinquant’anni, costituisce un ulteriore monito alle responsabilità degli “esperti”, collusi con un potere avido, corrotto/omertoso, cinico. E restituisce loro il diritto a un’“altra” memoria. La mostra resterà visitabile fino all’8 giugno negli orari della programmazione cinematografica.

Mali, points de vue. Lo Stato africano fra antiche tradizioni, nuovi terrorismi e aiuti internazionali è il tema della mostra fotografica di Alberto Moretti e Giulia Iacolutti, che sarà di scena dal 12 al 18 maggio da Copetti Antiquari, via Paolo Sarpi 25, a cura di Elite-Eventi. Un Paese dove passa parte della cocaina che arriva in Italia e dove radicalismo islamico e indipendentismo tuareg hanno fatto centinaia di morti e dato vita ad affollatissimi campi profughi. Ma questo è solo l’altro aspetto di una terra ricca di valori, tradizioni, civiltà e sorrisi. All’inaugurazione, lunedì 12 maggio ore 19, saranno presenti, insieme ai fotografi e alla responsabile di Abareka Nandree onlus, il vice ambasciatore della Repubblica del Mali in Italia Mohamed T. F. Maiga e la scrittrice Mah Aissata Fofana. Visitabile il 13,14,15 maggio dalle 16 alle 19.30; il 16,17,18 maggio dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30.

GLI INCONTRI DI APPROFONDIMENTO A VICINO/LONTANO 2014

Sono numerosi gli INCONTRI PROGRAMMATI ALL’ORATORIO DEL CRISTO nel week end conclusivo di Vicino/Lontano 2014, da venerdì 16 a domenica 18 maggio: si parte venerdì, alle 17.30, con il seminario Incrociare le storie: case, città, vicini di casa, protagoniste le antropologhe Roberta Altin e Amalia Signorelli. Un’iniziativa della onlus Associazione Vicini di Casa per i suoi 20 anni di attività. Segue, alle 20, in collaborazione con LiMes e Historia in occasione dell’uscita del nuovo numero di LiMes, Dopo l’Ucraina. Come cambia il mondo. Vi partecipano il responsabile


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dell’Osservatorio Caucaso-Asia Centrale dell’ISPI di Milano Aldo Ferrari, lo studioso degli aspetti storico-culturali dell’Ucraina Oleg Rumjantsev e il giornalista russo Sergej Startsev, moderati dal presidente di Historia Guglielmo Cevolin.

Sabato 17 maggio, alle 10.00 Basaglia, chi? Alla ricerca dei soggetti smarriti con lo psichiatra e psicanalista Mario Colucci, il Premio Nonino 2014 Peppe Dell’Acqua, tra i padri della riforma che ha portato alla chiusura dei manicomi, e il filosofo del cosiddetto pensiero debole Pier Aldo Rovatti. Alle 11.30 In questo mondo di ladri. Ladri di tasse e ladri di risorse, con il giornalista di molte inchieste economiche dell’Espresso Stefano Livadiotti, che si confronterà con i dottori commercialisti Claudio Siciliotti e Paolo Cerutti. Alle 15 Utopie letali, con il giornalista e saggista Carlo Formenti, introdotto da Marco Pacini. Alle 16.30 Al di là della crudeltà, un incontro a cura della Società Filosofica Italiana-Fvg col membro del direttivo Claudia Furlanetto, il professore di Estetica Raoul Kirchmayr e lo psicanalista francese René Major, per presentare il libro di Jacques Derrida Stati d’animo della psicanalisi. L’impossibile aldilà di una sovrana crudeltà. E alle 18, a cura di pordenonelegge.it l’incontro La lingua della poesia. Tra comunicazione ed eccellenza formale, con i poeti Umberto Fiori ed Enrico Testa, moderati dallo scrittore Alberto Garlini, presidente della giuria del Premio Hemingway.

Domenica 18 maggio, alle 10, Il pensiero che si ha dell’altro con la poetessa Jolanda Insana, introdotta dallo slavista Giorgio Ziffer e dal critico letterario Rodolfo Zucco. Alle 11.30 Alfabeto Grillo. D per democrazia diretta o dittatura degli attivi? con i giornalisti e saggisti Marco Laudonio e Massimiliano Panarari, introdotti da Tommaso Cerno: una riflessione sulla “grande mutazione” della politica nell’Italia di inizio Terzo millennio a partire da un dizionario ragionato e critico del vero fenomeno politico di questi ultimissimi anni: il Movimento 5 stelle tra politica 2.0 e disintermediazione. Alle 15.00, con il sostegno di Confartigianato, Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita, con gli studiosi di filosofia e diritto in materia digitale Francesco Antinucci e Ugo Pagallo, moderati da Paolo Ermano. Alle 16.30, in collaborazione con Forum Editrice Viviamo troppo a lungo? con il giornalista scientifico Pietro Greco e la tanatologa Marina Sozzi, coordinati dal giurista Luigi Gaudino. Alle 18.00 ancora poesie e racconti con il reading curato da Cormònslibri Il pane offeso. Parole per la crisi del lavoro, che è anche il titolo del libro (Culturaglobale 2013) dedicato a tutti i lavoratori, ai disoccupati, ai precari e a quelli che hanno perso la vita sul lavoro; raccoglie racconti e poesie di 17 tra poeti e scrittori italiani, che rappresentano in forma letteraria l’alienazione da lavoro (o da non-lavoro). Il volume viene messo in vendita e il ricavato andrà a una famiglia colpita da morte sul lavoro. In questa occasione cinque autori leggono personalmente le loro composizioni: Ferruccio Brugnaro, Fabio Franzin, Maurizio Mattiuzza, Francesco Tomada ed Emanuele Tonon, accompagnati al violino e violoncello da Mariko Masuda e Nicola Siagri. Presenta Sabrina Vidon. Seguirà una degustazione con il Vino della Pace della Cantina Produttori Cormons.

LE STORIE A CASA CAVAZZINI

Dal 16 al 18 maggio il cartellone delle STORIE di Vicino/Lontano 2014: venerdì alle 18 Mauro Daltin e Angelo Floramo raccontano L’ultimo avamposto del mondo. Viaggio tra partigiani ed eremiti lungo l’Arzino con le letture di Arianna Zani e la chitarra di Renzo Stefanutti.

Sabato 17 maggio, alle 11.00, Russia, Ucraina, Crimea: quel pericoloso triangolo, a cura della Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin, con l’intervento dell’inviato di guerra e storico corrispondente Rai da Mosca Sergio Canciani. Modera il giornalista Giovanni Marzini e interviene, per raccontare i 20 anni di attività della Fondazione, Daniela Luchetta. Alle


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15.00, in collaborazione con Friuli Future Forum, Noi del Rione Sanità con il prete-imprenditore napoletano Antonio Loffredo e il sociologo Daniele Pitteri. Alle 17.00 Un’arte per l’altro. L’animale nella filosofia e nell’arte, incontro, a cura di RAVE-East Village Artist Residency, con l’autore del manifesto antispecista Leonardo Caffo, la storica dell’arte Valentina Sonzogni e l’artista Tiziana Pers.

Domenica 18 maggio, alle 11.00 Le nuvole di Picasso. Una bambina nella storia del manicomio liberato: Alberta Basaglia, figlia di Franco, insieme alla psichiatra basagliana Giovanna Del Giudice, ci racconta l’esperienza privata e infantile della rivoluzione che ha segnato la storia della psichiatria in Italia. Alle 15.00 La scuola siamo noi: due insegnanti, Paolo Patui e Angelo Floramo, e il giornalista Paolo Medeossi si mettono “davanti alla lavagna” per raccontare la scuola d’oggi. Alle 17.00 Dopo Mandela. Il Sudafrica alla prova del voto, incontro con Piero Basso, Armando Gnisci, Umberto Marin, Pietro Veronese, a cura di TimeForAfrica. Con l’intervento del Coro Popolare della Resistenza di Udine.

IN LIBRERIA

Sono previste, nelle librerie udinesi, una ventina di presentazioni editoriali collegate ai temi di Vicino/Lontano 2014, con autori, ospiti e protagonisti. Ma l’evento di spicco, e la novità di questa decima edizione, sarà la lettura integrale a più voci dei libri dei vincitori del Premio Terzani 2014, Questa libertà del poeta friulano Pierluigi Cappello e Come diventare ricchi sfondati nell’Asia Emergente dello scrittore pakistano Mohsin Hamid, a cura del Teatro Club con il coordinamento di Gianni Cianchi: sabato 10 maggio (Libreria Friuli, dalle ore 15.30) e domenica 11 maggio (Libreria Feltrinelli, dalle ore 15.30).

TEATRO S. GIORGIO

Tre eventi al Teatro S. Giorgio: giovedì 15 maggio (ore 21) è di scena lo spettacolo teatrale Canti – CJANTS – dall’America, da Cjants da la Meriche di Nelvia Di Monte su ideazione di Stefano Rizzardi, con Maria Ariis, Gabriele Benedetti, Giulia De Paoli, Stefano Rizzardi e le voci registrate di Fabiano Fantini e Alessandra Pergolese. Musiche di Aleksander Ipavec, in collaborazione con CSS-Teatro stabile di innovazione del Friuli-Venezia Giulia, Radio Onde Furlane. Venerdì 16 maggio (ore 20), per i venti anni di attività di Vicini di Casa Onlus, la performance teatrale Terra dei Re, realizzata con i richiedenti asilo del Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), su progetto e regia di Riccardo Vannuccini con Elisa Menon. In scena venti persone provenienti da Pakistan, Afghanistan, Mali, Nigeria, Palestina – insieme agli attori italiani di Fierascena e ArteStudio. Domenica 18 maggio (ore 11) Europensieri. Un’altra Europa: una tavola rotonda per presentare il Quaderno di “Edizione” 2013, a cura di Beatrice Bonato, Mimesis, Milano-Udine 2014. Interverranno Nicola Gasbarro, Luca Taddio, Raoul Kirchmayr, Eliana Villalta, Beatrice Bonato. A cura della Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia e CSS Teatro stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia.


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INFO VICINO/LONTANO 2014

La partecipazione a tutti gli eventi è libera, fino a esaurimento dei posti disponibili. Sono a pagamento le proiezioni di: The Reluctant Fundamentalist, venerdì 9 maggio al Visionario (5 euro); Parole Povere, mercoledì 14 maggio, Chiesa di San Francesco (5 euro).

Per la Chiesa di San Francesco è previsto un ingresso preferenziale (dalla porta laterale) per gli “Amici di vicino/lontano” su presentazione della tessera 2014.

BIGLIETTI PREMIO TERZANI I biglietti numerati per la serata di sabato 17 maggio sono a disposizione gratuitamente, per un massimo di 2 a persona, presso l’infopoint vicino/lontano in Largo Ospedale Vecchio, di fronte alla Chiesa di San Francesco, a partire dalle 10 di venerdì 16 maggio. Gli “Amici di vicino/lontano” in possesso della tessera 2014 possono ritirarli a partire dalle 16 di giovedì 15 maggio. Ai soci sostenitori sono riservati 2 biglietti, che restano a loro disposizione, sempre presso l’infopoint di Largo Ospedale Vecchio, fino alle 18 di sabato 17 maggio. Chi risiede fuori regione può prenotare il proprio posto via mail, scrivendo a info@vicinolontano.it e allegando alla richiesta la fotocopia della carta d’identità, entro martedì 7 maggio. I biglietti vanno ritirati dalle ore 19 e tassativamente entro le 19.30 di sabato 17 maggio, direttamente al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Last minute: eventuali biglietti ancora disponibili vengono distribuiti presso la biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine a partire dalle 19.45 di sabato 17 maggio.

INFOPOINT A partire dal 7 maggio sono attivi in via Cavour e in piazza Matteotti due infopoint, dove si può ritirare il materiale informativo su vicino/lontano e sottoscrivere la tessera degli “Amici di vicino/lontano” per il 2014. Dal pomeriggio di giovedì 8 maggio è attivo anche l’infopoint di Largo Ospedale Vecchio, di fronte alla chiesa di San Francesco.


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Giorgio Jannis Uno dei problemi nell’approccio al digitale è la tendenza a essere sempre molto ideologici e a fossilizzarci su petizioni di principio. Dobbiamo invece capire che ogni collegamento alla rete produce ricadute pratiche importanti nelle nostre vite. Conoscere questi meccanismi è essenziale per sapersi muoversi ogni giorno nei piccoli gesti che ci connettono al mondo. Con queste motivazioni espresse da Fabio Chiusi, vicino/lontano giunge alla decima edizione, in programma a Udine dall’8 al 18 maggio, inaugurando appunto v/l Digital, un nuovo percorso promosso dall’Associazione culturale vicino/lontano, ideato e diretto dal giornalista Marco Pacini e curato da Fabio Chiusi. “Viviamo negli anni cruciali di una nuova rivoluzione cognitiva – spiega Pacini – e il nostro rapporto con la rete è in costante dialettica fra vicino e lontano: vicino nei gesti e negli automatismi, lontano da una consapevolezza reale rispetto alle ricadute che il web comporta. Per questo vicino/lontano 2014 ha voluto scommettere sul nuovo percorso Digital che diventerà centrale, negli anni a venire“. Anche nelle parole di Gianni Torrenti, Assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, vi è l’impegno specifico della Regione nell’investire su quanto di innovativo nei contenuti e nei modi viene realizzato nel settore culturale, avendo come punto di riferimento la qualità di ciò che viene proposto e soprattutto la capacità da parte delle realtà locali di trovare connessioni e fare rete con altri attori territoriali.


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Vicino/Lontano Premio Terzani La X edizione del festival in programma a Udine dall’8 al 18 Maggio: undici giorni per oltre cento incontri, dialoghi, eventi, lezioni magistrali, spettacoli, proiezioni, workshop e percorsi espositivi con l’invito ad alzare lo sguardo, per indagare il presente e immaginare il futuro. A cosa serve pensare? La domanda che apre Vicino/Lontano 2014, interpellando uno dei maggiori filosofi italiani, Roberto Esposito, “lavora” su due direttrici: la prima chiama un causa una società che del pensiero – il pensiero critico – sembra quasi volersi sbarazzare; la seconda coglie l’occasione dell’anniversario per “pesare”, con intento autocritico, il contributo che Vicino/Lontano ha saputo offrire in questi dieci anni. Pensiero e memoria (o la loro mancanza) diventano così la materia del primo blocco tematico del programma, che comprende anche la riflessione sull’amnesia affrontata da Pier Aldo Rovatti, Alessandro Dal Lago e Peppe Dell’acqua. Il secondo percorso, legato per contrasto o per associazione al primo, si sviluppa nel segno dell’utopia: utopie rimosse (amnesia), utopie superstiti (forse letali), utopie necessarie alla nostra sopravvivenza (minime o minimaliste). Luigi Zoja e Carlo Formenti saranno i protagonisti della riflessione sull’argomento; ma che anche la lezione di due grandi visionari del passato – Adriano Olivetti e Aurelio Peccei, che avevano saputo


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immaginare meglio di altri il nostro futuro in tema di impresa e di ambiente – sarà rivisitata con il contributo di Antonio Calabrò, Aldo Bonomi, Bruno Lamborghini, Vittorio Cogliati Dezza. Vicino/Lontano torna poi a un tema più volte affrontato. Nel tentativo di riportare la parola economia dai tempi della finanza alle nostre vite concrete, si chiede: quanta diseguaglianza possiamo sopportare? E questa volta lo fa a partire dalla parola denaro, con incontri e confronti che vedranno coinvolti, tra gli altri, il filosofo Sebastiano Maffettone, l’economista Maurizio Franzini, lo psicoanalista Renè Major e il giornalista d’inchiesta Stefano Livadiotti. Senza dimenticare la riflessione sul disagio che attraversa intere generazioni, insieme ad Anna Oliverio Ferraris e Chiara Saraceno. Infine, con l’ultima sezione tematica del 2014, Vicino/Lontano torna alle origini, indagando quelle differenze che sono nel DNA del festival. La lectio di Adriano Prosperi (tolleranza e intolleranza: alle origini dell’Europa moderna); il dibattito sul pensiero dei deboli, la babele delle lingue europee sono le principali articolazioni del tema. Come sempre, accanto o collegati ai percorsi principali, numerosi gli appuntamenti irrinunciabili, come la Lectio di Lucio Caracciolo sulla Grande Guerra, la novità di “un Papa così”, il racconto scenico di Fabrizio Gatti sui tragici naufrago del 2013 e l’omaggioal poeta Federico Travan, che con la sua opera ha attraversato, con lucida follia, molti dei temi di questa edizione. Sabato 17 Maggio, come sempre nel “cuore” del festival, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, la consegna del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani 2014 a Mohsin Hamid e Pierluigi Cappello. nella X edizione del Premio, la giuria presieduta da Angela Staude Terzani conferisce per la prima volta un ex aequo: a uno degli scrittori di riferimento della letteratura contemporanea internazionale, il pakistano Moshid Hamid, autore di come diventare ricchi sfondati dell’Asia emergente (Eunaudi 2013) e al poeta friulano Pierluigi Cappello, autore di questa libertà (RCS Libri 2013). La serata del Premio Terzani 2014 sarà anche l’occasione per celebrare la figura di Tiziano Terzani, a dieci anni dalla scomparsa, con la presentazione dei suoi ‘diari’ inedito, “Un’idea di destino”, di imminente uscita con longanesi. Con la 10a edizione del festival debuta VL Digital, il nuovo progetto sui temi caldi della rete. Una full imersion sia teorica che “operativa” nella realtà virtuale: la dittatura degli algoritmi, privacy/sicurezza, i nostri dati come impronte digitali impresse nel web, chi sa cosa di noi. A Vicino/Lontano incontri e workshop a cura di Fabio Chiusi, per testare in rete e soprattutto in pratica quello di cui parliamo ogni giorno.


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UDINE. Vicino/lontano 2014: undici giorni di

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ripensato di anno in anno, cercando di stare al passo con le trasformazioni sempre più veloci del mondo. Identità e differenze del mondo globalizzato ci avvicinano o allontanano, oggi, a prescindere dalla latitudine e dalla geografia. Non è un caso, dunque, che la giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani abbia eccezionalmente deciso di conferire l’edizione 2014 a due vincitori ‘lontani’ per appartenenza e contesto, eppure vicini ed entrambi

NOVA GORICA, Nei centri Hit di Nova Gorica e dintorni, la gastronomia e l’intrattenimento non mancheranno neanche durante le festività […] 17 APRILE 2014

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rappresentativi, attraverso il loro lavoro, Angela e Tiziano Terzani

dell’esperienza e dell’eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. Mohsin Hamid, scrittore

pakistano annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea, e Pierluigi Cappello, il poeta friulano che si è affermato come una delle voci più intense della poesia italiana, sono infatti i vincitori della X edizione, per i romanzi Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi 2013) e Questa libertà (Rizzoli 2013).

17 APRILE 2014

Un’azienda regge il mercato solo grazie all’informatica Schermi touch screen, sofisticate tecnologie digitali, centri di controllo intelligenti e software che consentono di pianificare e monitorare la produzione […] 16 APRILE 2014

Piccolipalchi ha fatto centro con oltre 2.300 presenze

Saranno premiati sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 20.45. La serata sarà anche l’occasione per presentare i

Con oltre 2.300 presenze si è conclusa pochi giorni fa l’8^ edizione di Piccolipalchi, la rassegna teatrale per le famiglie […]

diari inediti di Tiziano Terzani, Un’idea di destino, di imminente pubblicazione per Longanesi. A questi scritti, privati e personali, Terzani aveva lavorato fino ai suoi ultimi giorni

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e dalle prossime settimane saranno accessibili anche ai suoi lettori nell’edizione

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curata dalla moglie Angela Terzani Staude e da Álen Loreti. Sarà Mario Perrotta, Premio Ubu 2014 come migliore attore dell’anno, a

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Mohsin Hamid

dare voce ad alcune pagine scelte, mentre l’accompagnamento musicale, a cura di Mittelfest, sarà affidato ai Percussionisti del Conservatorio di


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Udine, coordinati dal maestro Roberto Barbieri. La serata sarà condotta dal giornalista Giovanni Marzini. In collegamento con il Premio Terzani 2014 sono tre gli appuntamenti proposti dal festival Vicino/Lontano: l’incontro “L’Asia siamo noi”, in programma sabato 17 maggio alle 16.45 nella Chiesa di San Francesco a Udine, protagonista il vincitore Moshid Hamid in dialogo con il caporedattore dell’Espresso Gigi Riva e il docente di Storia moderna e contemporanea dell’Asia all’Università di Torino Michelguglielmo Torri; la proiezione, in collaborazione con CEC Udine, del film di Mira Nair The Reluctant Fundamentalist tratto dall’omonimo romanzo di Moshin Hamid (venerdì 9 maggio, Visionario ore 20.30); e la proiezione in anteprima del documentario “Parole povere”, una coproduzione Agherose / Pierluigi Cappello

Tucker Film, diretto dalla regista Francesca Archibugi e dedicato a Pierluigi Cappello (mercoledì 14 maggio, Chiesa di San

Francesco ore 20.30). Il film sarà accompagnato dall’incontro con il protagonista, in dialogo con l’attuale Sovrintendente dell’Azienda speciale Villa Manin Piero Colussi, presidente dell’AVI­associazione delle mediateche e videoteche italiane, e in collegamento video con Francesca Archibugi. La serata si realizza in collaborazione con Tucker Film e Agherose. Inoltre, l’intera mattinata di sabato 17 maggio, al Teatro Giovanni da Udine dalle 8.30, sarà dedicata al Concorso Scuole Tiziano Terzani 2014, che quest’anno registra oltre 130 contributi. Alla cerimonia di premiazione, coordinata da Gianni Cianchi e condotta da Chiara Donada, interverranno Angela Terzani e Fabrizio Gatti con il suo ultimo racconto “Alle cinque della sera”, che traduce in forma teatrale le sue inchieste sui tragici naufragi del 2013 realizzate per l’Espresso. Argomenti correlati: TERZANI UDINE VICINO/LONTANO

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Dall’8 al 18 maggio a Udine la decima edizione di “Vicino/lontano­ Premio Terzani”

GIOVEDÌ, 17 APRILE, 2014 IN NOTIZIE INFORM

EVENTI U D I N E – È s t a t a p r e s e n t a t a o g g i a d U d i n e l a d e c i m a e d i z i o n e d i “Vicino/lontano­Premio Terzani” (www.vicinolontano.it) , che si terrà nel capoluogo friulano dall’8 al 18 maggio prossimi e che prevede un centinaio di appuntamenti, tra incontri culturali, dialoghi, eventi, lezioni magistrali, proiezioni, workshop e percorsi espositivi, tutti incentrati attorno al tema “Che mondo fa?”. La manifestazione si propone infatti di motivare l’opinione pubblica, e in particolare i cittadini che parteciperanno agli eventi in programma, ad alzare idealmente lo sguardo, per indagare il presente e immaginare il futuro che ci attende. A “vicino/lontano” la Regione Friuli Venezia Giulia assegna una particolare importanza, ha sottolineato nell’occasione l’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti, in quanto l’evento è in grado di attivare momenti alti di approfondimento e discussione e di interfacciarsi positivamente con il territorio. Un “modello” di lavoro che deve estendersi anche ad altre iniziative esistenti in Friuli Venezia Giulia, è stato indicato, nell’intento più complessivo di creare un’offerta culturale di livello regionale, superando barriere e campanilismi. Cultura, dunque, che deve tornare al centro delle politiche di settore della Pubblica Amministrazione, in quanto strumento insostituibile per arricchire e valorizzare le comunità ed il territorio. “Vicino/lontano”, è stato detto nel corso della presentazione, risulta anche sempre esemplare a livello organizzativo poiché fondandosi esclusivamente sul volontariato è espressione emblematica dell’importanza del terzo settore. La decima edizione di “Vicino/lontano” si articolerà attorno a quattro filoni di approfondimento: il pensiero e la memoria, l’utopia, il denaro e le differenze. (cm/Inform)

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data: 19/04/2014

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I vincitori del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani By Sabrina Cerri

19 aprile 2014

La giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani (Giulio Anselmi, Toni Capuozzo, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Fabrizio Gatti, Ettore Mo, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham, Marino Sinibaldi ) ha deciso di conferire l’edizione 2014 a Pierluigi Cappello, il poeta friulano che si è affermato come una delle voci più intense della poesia italiana e a Mohsin Hamid, scrittore pakistano annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea. Il Premio letterario internazionale Tiziano Terzani è un riconoscimento annuale assegnato all’autore di un’opera edita in lingua italiana – saggio, romanzo o reportage anche in forma autobiografica – che affronti i temi delle relazioni e dei conflitti che si generano tra culture differenti o che offra uno spaccato di civiltà in mutamento. I vincitori di questa edizione 2014 saranno premiati sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, nell’ambito della manifestazione “Vicino/lontano 2014″, giunta quest’anno alla sua decima edizione. Dall’8 al 18 maggio, nel centro storico di Udine, si susseguiranno incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi per entrare nel cuore dei temi forti, delle criticità ma anche delle opportunità del nostro tempo, per capire come e perché stanno cambiando le nostre vite di cittadini globali sotto il profilo economico, politico, culturale, psicologico. Tags: Mohsin Hamid scrittore pakistano, Pierluigi Cappello poeta friulano, premio, Premo internazionale Tiziano Terzani, TIziano Terzani This entry was posted on 19 aprile 2014 at 07:00 and is filed under News, Premi e Bandi. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.

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data: 20/04/2014 pagina: 46

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FRIULI VENEZIA GIULIA

Gorizia, E’ storia decima edizione Di Redazione • 21 aprile 2014 • 0 Commenti

Sarà dedicato al centenario della Grande Guerra il festival internazionale “èStoria 2014″, la cui decima edizione dal titolo “Trincee” è stata presentata a Gorizia nella sede della Fondazione Carigo. La manifestazione, diretta da Adriano Ossola, porterà dal 22 al 25 maggio nel capoluogo isontino a parlare di storia, come motivo di dialogo, sia esperti conosciuti a livello internazionale, come anche studiosi di temi più locali. In quattro giorni, grazie a “Trincee”, la città sarà dunque animata, tra convegni, presentazioni, mostre, proiezioni di film, laboratori e altre iniziative, da oltre cento eventi. La prospettiva globale relativa al significato dell’anniversario verrà analizzata dal convegno d’apertura, che vedrà la partecipazione di Paolo Mieli. All’evento saranno presenti ospiti importanti come Edward Luttwak, Federico Rampini, Frèdéric Attal, Sergio Romano e molti altri, tra i quali, il nipote di Ernest Hemingway.

LAPRIMAPAGINA.IT (WEB) La manifestazione dedicherà un’attenzione particolare anche all’editoria indipendente, ai filmati inediti, alle escursioni sul luogo dei combattimenti e alle mostre. L’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti ha sottolineato che il festival sarà l’occasione che consente di “riposizionare” l’odierno non abbastanza conosciuto ruolo di

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non rip Gorizia all’interno dell’impero austro­ungarico. Inoltre, benché la visibilità sia molto cresciuta, “èStoria” deve, a suo parere, svilupparsi ulteriormente, investire in qualità e

Vicino/Lontano creare rete con simili iniziative a livello nazionale ed internazionale.

Quest’anno, ha evidenziato l’assessore regionale, gli eventi di èStoria, unitamente a quelli di Pordenonelegge, Vicino­lontano, Mittelfest e del Premio giornalistico Marco Lucchetta, saranno presentati anche al Salone del libro di Torino: una dimostrazione, è stato detto, di come attraverso la collaborazione si riesca a promuovere meglio le manifestazioni più rilevanti del Friuli Venezia Giulia. Alla presentazione è stato menzionato quanto tale evento contribuisca alla crescita culturale ed economica di tutto il territorio isontino e regionale. Gorizia, è stato detto, è la città della prima guerra mondiale e questa immagine va diffusa a livello nazionale, transfrontaliero e in Europa. Sono intervenuti alla presentazione, tra gli altri, il sindaco di Gorizia Ettore Romoli, la vicepresidente della Provincia isontina Mara Cernic, il prefetto di Gorizia Vittorio Zappalorto, il presidente della Camera di commercio Gianluca Modriz e il presidente della fondazione Carigo, Gianluigi Chiozza.


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Sei in: Messaggero Veneto Cronaca Guerre: a “vicino/lontano” le 10 foto premiate al Luchetta

Guerre: a “vicino/lontano” le 10 foto premiate al Luchetta

La rassegna itinerante verrà allestita a 20 anni dalla morte di Milan Hrovatin Prima tappa udinese alla Galleria Modotti "vicino/lontano"

premio luchetta

I primi 10 anni del Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta raccontati per immagini: attraverso i 10 scatti vincitori della sezione Miran Hrovatin dedicata alla migliore fotografia, riuniti in una mostra itinerante che verrà proposta per la prima volta a vicino/lontano sabato 10 maggio e attraverserà i festival del Friuli Venezia Giulia, da èStoria a Mittelfest a pordenonelegge.it, con tappa d’obbligo in occasione dell’11ª edizione del Premio Luchetta, dall’1 al 3 luglio a Trieste. I nostri angeli. Le migliori 10 foto nel ricordo di Miran Hrovatin titola il percorso espositivo, visitabile – appunto – da sabato 10 a domenica 18 maggio alla Galleria fotografica Tina Modotti (da martedì a venerdì 15­18, il sabato e la domenica 10­22): un modo non solo per ripercorrere gli sguardi di prima linea sull’attualità del mondo, ma anche e soprattutto in memoria di Miran Hrovatin, il giornalista triestino assassinato 20 anni fa a Mogadiscio con l’inviata del Tg3 Ilaria Alpi, apprezzato fotografo oltre che tele­cineoperatore. Per la prima volta, dunque, in anteprima a vicino/lontano saranno presentate insieme le foto che hanno vinto le prime 10 edizioni del concorso: dal 2004 a oggi, quelle di Pep Bonet (Spagna), Jim Hollander (Usa, Robert Knoth (Olanda), Yannis Kontos (Grecia), Riccardo Venturi (Italia), Jérôme Delay (Francia), Armando Dadi (Italia), Monika Bulaj (Polonia,nella foto il suo scatto afgano), Alessandro Grassani (Italia), e Marco Gualazzini (Italia). A cura del Premio Luchetta è anche l’appuntamento in programma sabato 17 maggio: Ucraina Crimea: quel pericoloso triangolo è il tema della conversazione (Casa Cavazzini, alle 11, tra i giornalisti Giovanni Marzini, segretario del premio, e Sergio Canciani, già corrispondente Rai dalla Russia. Daniela Luchetta, presidente della Fondazione che promuove il premio, ripercorrerà le tappe più significative dei vent’anni di attività della onlus triestina nata per onorare la memoria di Marco Luchetta, Alessandro Ota, Dario D’Angelo e Miran Hrovatin. In occasione di vicino/lontano 10ª edizione, a Udine dall’8 al 18 maggio, sono previsti altri eventi espositivi: parte dell’evento complessivo dedicato al poeta friulano Federico Tavan, scomparso nel novembre 2013, è l’installazione La nâf spaziâl, che si inaugura sabato 10 alle 19 in palazzo Morpurgo: con la voce di Federico Tavan, le fotografie di Danilo De Marco e il video­collage di Andrea Trangoni. In occasione della vernice interverrà Gian Paolo Gri e sono previste letture dell’attore Fabiano Fantini. La mostra, realizzata in collaborazione con il Comune di Udine, resterà visitabile fino al 15 giugno (venerdì, sabato e domenica dalle 16 alle 19). Vajont, l’onda lunga titola poi la mostra fotografica di Andrea Bernardis, che si apre venerdì 9 maggio, alle 18 al Bookshop del Visionario. Ispirandosi al libro­inchiesta della giornalista Lucia Vastano, che sarà presente all’inaugurazione assieme a Paolo Sacco, esperto di fotografia storica, Andrea Bernardis è andato a incontrare lo sguardo di superstiti e sopravvissuti dell’immane tragedia ecologica e umana del Vajont. L’immagine fotografica del loro dolore, tutt’altro che sopito dopo cinquant’anni, costituisce un ulteriore monito alle responsabilità degli “esperti”, collusi con un potere corrotto e omertoso. E restituisce loro il diritto a un’“altra” memoria. La mostra, realizzata in collaborazione con Centro Arti Visive­Visionario, Cooperativa Guarnerio, Cineteca del Friuli, Mediateca Mario Quargnolo e InterAzioni, resterà visitabile fino all’8 giugno negli orari della programmazione cinematografica. Mali, points de vue. Lo Stato africano fra antiche tradizioni, nuovi terrorismi e aiuti internazionali è il tema della mostra fotografica di Alberto Moretti e Giulia Iacolutti, che sarà di scena dal 12 al 18 maggio da Copetti Antiquari, via Paolo Sarpi 25. Un paese, il Mali, dove passa parte della cocaina che arriva in Italia e dove radicalismo islamico e indipendentismo tuareg hanno fatto centinaia di morti e dato vita ad affollatissimi campi profughi: l’aspetto tragico di una terra altrimenti ricca di valori, tradizioni, civiltà e sorrisi. All’inaugurazione, lunedì 12 alle 19, saranno presenti, assieme ai fotografi e alla responsabile di Abareka Nandree onlus, il vice ambasciatore della Repubblica del Mali in Italia Mohamed T.F. Maiga e la scrittrice Mah Aissata Fofana. Rassegna visitabile il 13, il 14 e il 15 maggio dalle 16 alle 19.30; il 16, il 17 e il 18 dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30.

ANN


Vicino/Lontano

data: 22/04/2014

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data: 22/04/2014 pagina: 1 di 2

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Ai nastri di partenza il festival Vicino/Lontano 2014 Tostato da Redazione

Imparare a pensare per non farsi trovare impreparati al cambiamento. Una esortazione a riappropriarsi delle capacità critica, ad osservare il mondo. Dall’Universale al particolare in undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi. La decima edizione di vicino/lontano, presentata alla stampa il 17 aprile, a casa Cavazzini a Udine, privilegia l’ancoraggio forte ai problemi e ai temi del nostro tempo, alle mutazioni profonde che caratterizzano le vite di tutti e si chiede come sia il mondo qui ed ora. Grazie ad un cartellone denso di oltre 100 appuntamenti, dall’8 al 18 maggio, Udine con il suo centro storico si aprirà ai temi forti, alle criticità ma anche delle opportunità del nostro tempo: per capire come e perché stanno cambiando le nostre vite di cittadini globali sotto il profilo economico, politico, culturale, psicologico. Nato sotto il segno di Tiziano Terzani, quindi con una biografia esemplare per capacità di stare nel mondo come osservatore professionale e al mondo semplicemente come essere umano, il festival Vicino/Lontano, nelle sue molte traiettorie, si è arricchito in questi dieci anni attraverso le collaborazioni coltivate con soggetti culturali del territorio e di molte altre latitudini. E, soprattutto, si è evoluto e ripensato di anno in anno, cercando di stare al passo con le trasformazioni sempre più veloci del mondo. “Scegliendo una tematizzazione legata ai mutamenti globali e locali che investono concretamente le nostre vite – spiegano i curatori di Vicino/Lontano – abbiamo cercato di interrogarci sul mondo attraverso confronti stringenti con molti protagonisti della cultura e più in generale della società globale del nostro tempo”. Ad aprire il festival, l’8 maggio, alle 19.30, nella chiesa di San Francesco, sarà un prestigioso e complesso evento musicale, una produzione commissionata da vicino/lontano.

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del dest


eccezionalmente deciso di conferire l’edizione 2014 a due vincitori “lontani” per appartenenza e contesto, eppure vicini ed entrambi rappresentativi, data: 22/04/2014 attraverso il loro lavoro, dell’esperienza e dell’eredità umana e pagina: 2 di 2 professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. Mohsin Hamid, scrittore pakistano annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea, e Pierluigi Cappello, il poeta friulano che si è affermato come una delle voci più intense della poesia italiana, sono i vincitori della X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, per i romanzi “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente” (Einaudi 2013) e “Questa libertà” (Rizzoli 2013). Cappello e Hamid vengono premiati sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 20.45. La serata è anche l’occasione per presentare i diari inediti di Tiziano Terzani, Un’idea di destino, di imminente pubblicazione per Longanesi. A questi scritti, privati e personali, Terzani aveva lavorato fino ai suoi ultimi giorni e ora sono accessibili anche ai suoi lettori nell’edizione curata dalla moglie Angela Terzani Staude e da Álen Loreti. È Mario Perrotta, Premio Ubu 2014 come migliore attore dell’anno, a dare Data voce ad alcune pagine scelte, mentre l’accompagnamento musicale, a cura Pagina di Mittelfest, è affidato ai Percussionisti del Conservatorio di Udine, coordinati dal maestro Roberto Barbieri. La serata è condotta dal Foglio giornalista Giovanni Marzini.

22-04-2014

CAFFENEWS.IT (WEB2)

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Il debutto, in prima assoluta, di “Chávez”, dalla celebre Ode di Giovanni Pascoli, è dedicato all’aviatore franco­peruviano Geo Chávez che per primo riuscì a trasvolare le Alpi. Su musiche originali di Valter Sivilotti, “Chávez” impegnerà il Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Cristiano Dell’Oste, con l’apporto dei live electronics di Giuliano Michelini e dei Percussionisti del Conservatorio di Udine (Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli) coordinati da Roberto Barbieri. Se identità e differenze del mondo globalizzato ci avvicinano o allontanano, oggi, a prescindere dalla latitudine e dalla geografia, non è un caso che a dieci anni dalla scomparsa di Tiziano Terzani, e proprio nella sua X edizione, la giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani abbia eccezionalmente deciso di conferire l’edizione 2014 a due vincitori “lontani” per appartenenza e contesto, eppure vicini ed entrambi rappresentativi, attraverso il loro lavoro, dell’esperienza e dell’eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani.

In collegamento con il Premio Terzani 2014 sono tre gli appuntamenti proposti dal festival Vicino/Lontano.

da Società

Il primo è l’incontro “L’Asia siamo noi”, in programma sabato 17 maggio alle Perché Caffè News? 16.45 nella Chiesa di San Francesco a Udine, protagonista il vincitore Moshid Hamid in dialogo con il caporedattore dell’Espresso Gigi Riva e il Non un semplice bar, il più docente di Storia moderna e contemporanea dell’Asia all’Università di Torino Michelguglielmo Torri. delle volte regno della perdizione, ma un luogo in cui Il secondo è la proiezione, in collaborazione con CEC Udine, del film di Mira ci si può gustare ‘na tazzulella Presentato Rapporto Nair The Reluctant Fundamentalist tratto dall’omonimo romanzo di Moshin e’ cafè, o del buon the con dei Almalaurea 2014: ad Hamid (venerdì 9 maggio, Visionario ore 20.30). biscotti, od anche un un anno dal titolo al

cappuccino. E tra un caffè e un Nord si lavora più Infine, la proiezione in anteprima del documentario “Parole povere”, una cappuccino poter scegliere un che al Sud coproduzione Agherose / Tucker Film, diretto dalla regista Francesca giornale per conoscere gli Archibugi e dedicato a Pierluigi Cappello (mercoledì 14 maggio, Chiesa di avvenimenti del giorno, magari San Francesco ore 20.30). seduti a tavolino, trovandosi da Avanguardie così a discuterne con i propri Il film è accompagnato dall’incontro con il protagonista, in dialogo con vicini, scambiando con loro l’attuale Sovrintendente dell’Azienda speciale Villa Manin Piero Colussi, Mohsin Hamid, scrittore pakistano annoverato fra gli autori di riferimento qualche battuta, quattro della letteratura internazionale contemporanea, e Pierluigi Cappello, il poeta presidente dell’AVI­associazione delle mediateche e videoteche italiane, e chiacchiere. Questa è la in collegamento video con Francesca Archibugi. friulano che si è affermato come una delle voci più intense della poesia filosofia di Caffè News che ha italiana, sono i vincitori della X edizione del Premio letterario internazionale preso il via il 31 Ottobre 2005 La serata si realizza in collaborazione con Tucker Film e Agherose. Tiziano Terzani, per i romanzi “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia da un'idea di Paolo Esposito e emergente” (Einaudi 2013) e “Questa libertà” (Rizzoli 2013). Inoltre, l’intera mattinata di sabato 17 maggio, al Teatro Giovanni da Udine Ai nastri di partenza il che si ispira a "Il Caffè", il dalle 8.30, è dedicata al Concorso Scuole Tiziano Terzani 2014, che festival periodico più importante e Cappello e Hamid vengono premiati sabato 17 maggio al Teatro Nuovo quest’anno registra oltre 130 contributi. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del dest Vicino/Lontano 2014 prestigioso della cultura Giovanni da Udine, alle 20.45. La serata è anche l’occasione per illuministica italiana nato a presentare i diari inediti di Tiziano Terzani, Alla cerimonia di premiazione, coordinata da Gianni Cianchi e condotta da Milano nel 1764 ad opera di Chiara Donada, intervengono Angela Terzani e Fabrizio Gatti con il suo Vicino/Lontano Un’idea di destino, di imminente pubblicazione per Longanesi. A questi Pietro Verri. ultimo racconto “Alle cinque della sera”, che traduce in forma teatrale le sue da Macchiato scritti, privati e personali, Terzani aveva lavorato fino ai suoi ultimi giorni e inchieste sui tragici naufragi del 2013 realizzate per l’Espresso. ora sono accessibili anche ai suoi lettori nell’edizione curata dalla moglie Angela Terzani Staude e da Álen Loreti. DIECI ANNI DI VICINO/LONTANO

CAFFENEWS.IT (WEB2)

È Mario Perrotta, Premio Ubu 2014 come migliore attore dell’anno, a dare voce ad alcune pagine scelte, mentre l’accompagnamento musicale, a cura di Mittelfest, è affidato ai Percussionisti del Conservatorio di Udine, coordinati dal maestro Roberto Barbieri. La serata è condotta dal giornalista Giovanni Marzini.

Detto tra noi… Se Gabo continua a morire ogni giorno

In collegamento con il Premio Terzani 2014 sono tre gli appuntamenti proposti dal festival Vicino/Lontano. Il primo è l’incontro “L’Asia siamo noi”, in programma sabato 17 maggio alle 16.45 nella Chiesa di San Francesco a Udine, protagonista il vincitore Moshid Hamid in dialogo con il caporedattore dell’Espresso Gigi Riva e il

Ti piace il Caffè?

"E' un aspetto, questo, dello strano mestiere di cronista che non cessa di affascinarmi e al tempo stesso di inquietarmi: i fatti non registrati non esistono. Quanti massacri, quanti terremoti avvengono nel mondo, quante navi affondano, quanti vulcani esplodono e


in evidenza

Vicino/Lontano sabato 10 maggio

Inter Spaces Studio Tommaseo

e attraverserà i festival del Friuli

Peppa Pig e la caccia al tesoro

data: 22/04/2014

Venezia Giulia, da èStoria a Mittelfest a pordenonelegge.it, con tappa d’obbligo

Trieste Dal 23/04/14 al 11/06/14

in occasione dell’11^ edizione del Premio Luchetta, dall’1 al 3 luglio 2014 a

Trieste. "I nostri angeli. Le migliori 10 foto nel ricordo di Miran Hrovatin" titola appunto il

Politeama Rossetti

Data

Trieste Il 25/04/14

Pagina Foglio

Far East Film Festival 2014

percorso espositivo a cura della Prandicom, l’agenzia che a Trieste organizza la 22-04-2014 manifestazione istituita e promossa dalla Fondazione Luchetta Ota d’Angelo

1/2

Hrovatin, visitabile da sabato 10 a domenica 18 maggio al Mercato del Pesce­

Galleria fotografica Tina Modotti (mart ­ ven ore 15/18, sabato e domenica ore 10/22): un modo non solo per ripercorrere gli emozionanti ‘sguardi’ sull’attualità

Teatro Nuovo Giovanni da

del mondo, racchiusi nelle corrispondenze fotografiche pervenute al Premio

Udine, Visionario, Cinema Centrale

Luchetta dalle più svariate latitudini del pianeta; ma anche e soprattutto per ricordare Miran Hrovatin, il giornalista triestino assassinato 20 anni fa a

Udine

Mogadiscio con l’inviata del Tg3 Ilaria Alpi, apprezzato fotografo oltre che ottimo

Dal 25/04/14 al 03/05/14

tele­cineoperatore.

enogastronomia Cinema

Mostre

Per la prima volta, dunque, in anteprima a Vicino/Lontano saranno ripresentate insieme le foto che hanno vinto le prime 10 edizioni del concorso: dal 2004 ad

Le tipiche Osmize triestine

Spettacoli

Appuntamenti

varie sedi provincia di Trieste (TS) > Segnala il tuo avvenimento Dal 10/02/12

oggi, quelle dei fotografi Pep Bonet (Spagna), Jim Hollander (USA), Robert

al 31/12/14

(Italia), e Marco Gualazzini (Italia). A cura del Premio Luchetta è anche

Sabato on Wine

l’appuntamento in programma sabato 17 maggio a Vicino/Lontano: Ucraina

Knoth (Olanda), Yannis Kontos (Grecia), Riccardo Venturi (Italia), Jerome Delay (Francia), Armando Dadi (Italia), Monika Bulaj (Polonia), Alessandro Grassani

NO T I Z I E > MA N I F E S T A Z I O N I > 22 AP R I L E 2014 varie sedi

Crimea: quel pericoloso triangolo” è il tema della conversazione (Casa

Gorizia ­ Pordenone ­ Udine (­­

Cavazzini, ore 11, tra il giornalista Giovanni Marzini, segretario della Giuria del

) Dal 10/02/12

Premio, e il collega Sergio Canciani, per molti anni corrispondente Rai dalla

Festival Vicino/Lontano 2014: in mostra 10 anni di scatti del Premio Luchetta

Russia. Daniela Luchetta, presidente della Fondazione che promuove il Premio,

al 31/12/14

ripercorrerà le tappe più significative dei vent’anni di attività della onlus triestina nata per onorare la memoria di Marco Luchetta, Alessandro Ota, Dario D’angelo

“Purcit in Staiare” centro cittadino

e Miran Hrovatin.

Artegna (UD)

Udine (UD) ­ I primi 10 anni del Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta, raccontati per

Dal 10/02/12 al 31/12/14

In occasione del festival Vicino/Lontano 2014 sono programmati numerosi altri eventi espositivi: parte importante dell’evento complessivo dedicato al poeta friulano Federico Tavan, scomparso nel novembre 2013, è l’installazione La nâf

vedi enogastronomia

immagini: attraverso i 10 scatti

spaziâl, che si inaugura sabato 10 maggio, alle 19 a Palazzo Morpurgo –

vincitori della sezione Miran

Galleria del Progetto. La voce di Federico Tavan, le fotografie di Danilo De

Hrovatin dedicata alla migliore

Marco e il video collage di Andrea Trangoni costituiscono un insieme inscindibile

fotografia, riuniti in una mostra

per rendere omaggio all’ opera poetica di Tavan. In occasione della vernice

itinerante che verrà proposta per

interverrà Gian Paolo Gri e sono previste letture dell’attore Fabiano Fantini. La

la prima volta al festival

mostra, realizzata in collaborazione con il Comune di Udine, resterà visitabile

Vicino/Lontano sabato 10 maggio

fino al 15 giugno (venerdì, sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00).

e attraverserà i festival del Friuli

Venezia Giulia, da èStoria a Mittelfest a pordenonelegge.it, con tappa d’obbligo

Vajont, l’onda lunga titola poi la mostra fotografica di Andrea Bernardis, che si

22-04-201

in occasione dell’11^ edizione del Premio Luchetta, dall’1 al 3 luglio 2014 a

Data apre venerdì 9 maggio, alle 18 al Bookshop del Visionario. Ispirandosi al libro­

Trieste.

inchiesta della giornalista Lucia Vastano, che sarà presente all’inaugurazione Pagina

FVGNEWS.NET (WEB2)

con un suo intervento insieme a Paolo Sacco, esperto di fotografia storica,

2/2

"I nostri angeli. Le migliori 10 foto nel ricordo di Miran Hrovatin" titola appunto il

Foglio Andrea Bernardis è andato a incontrare lo sguardo di superstiti e sopravvissuti

percorso espositivo a cura della Prandicom, l’agenzia che a Trieste organizza la

dell’immane tragedia ecologica e umana del Vajont. L’immagine fotografica del

manifestazione istituita e promossa dalla Fondazione Luchetta Ota d’Angelo

loro dolore, tutt’altro che sopito dopo cinquant’anni, costituisce un ulteriore

Hrovatin, visitabile da sabato 10 a domenica 18 maggio al Mercato del Pesce­ Ritaglio stampa ad uso

Galleria fotografica Tina Modotti (mart ­ ven ore 15/18, sabato e domenica ore

esclusivo del destinatario, non riproducibile. monito alle responsabilità degli “esperti”, collusi con un potere avido, corrotto e

omertoso. E restituisce loro il diritto a un’“altra” memoria. La mostra, realizzata

10/22): un modo non solo per ripercorrere gli emozionanti ‘sguardi’ sull’attualità

Vicino/Lontano del mondo, racchiusi nelle corrispondenze fotografiche pervenute al Premio

in collaborazione con Centro Arti Visive­Visionario, Cooperativa Guarnerio, Cineteca del Friuli, Mediateca Mario Quargnolo e InterAzioni, resterà visitabile

Luchetta dalle più svariate latitudini del pianeta; ma anche e soprattutto per

fino all’8 giugno negli orari della programmazione cinematografica.

ricordare Miran Hrovatin, il giornalista triestino assassinato 20 anni fa a

Mogadiscio con l’inviata del Tg3 Ilaria Alpi, apprezzato fotografo oltre che ottimo

Mali, points de vue. Lo Stato africano fra antiche tradizioni, nuovi terrorismi e

tele­cineoperatore.

aiuti internazionali è il tema della mostra fotografica di Alberto Moretti e Giulia

Iacolutti, che sarà di scena dal 12 al 18 maggio da Copetti Antiquari, via Paolo

Per la prima volta, dunque, in anteprima a Vicino/Lontano saranno ripresentate

Sarpi 25. Un Paese dove passa parte della cocaina che arriva in Italia e dove

insieme le foto che hanno vinto le prime 10 edizioni del concorso: dal 2004 ad

radicalismo islamico e indipendentismo tuareg hanno fatto centinaia di morti e

oggi, quelle dei fotografi Pep Bonet (Spagna), Jim Hollander (USA), Robert

dato vita ad affollatissimi campi profughi. Ma questo è solo l’altro aspetto di una

Knoth (Olanda), Yannis Kontos (Grecia), Riccardo Venturi (Italia), Jerome Delay

terra ricca di valori, tradizioni, civiltà e sorrisi. All’inaugurazione, lunedì 12

(Francia), Armando Dadi (Italia), Monika Bulaj (Polonia), Alessandro Grassani

maggio ore 19, saranno presenti, insieme ai fotografi e alla responsabile di

(Italia), e Marco Gualazzini (Italia). A cura del Premio Luchetta è anche

Abareka Nandree onlus, il vice ambasciatore della Repubblica del Mali in Italia

l’appuntamento in programma sabato 17 maggio a Vicino/Lontano: Ucraina

Mohamed T. F. Maiga e la scrittrice Mah Aissata Fofana. Visitabile il 13,14,15

Crimea: quel pericoloso triangolo” è il tema della conversazione (Casa

maggio dalle 16 alle 19.30; il 16,17,18 maggio dalle 10.30 alle 12.30 e dalle

Cavazzini, ore 11, tra il giornalista Giovanni Marzini, segretario della Giuria del

16.00 alle 19.30.

Premio, e il collega Sergio Canciani, per molti anni corrispondente Rai dalla

Russia. Daniela Luchetta, presidente della Fondazione che promuove il Premio,

La X edizione del Festival Vicino/Lontano è in programma a Udine dall’8 al 18

ripercorrerà le tappe più significative dei vent’anni di attività della onlus triestina

maggio, per undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole

nata per onorare la memoria di Marco Luchetta, Alessandro Ota, Dario D’angelo

rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi.

e Miran Hrovatin.

INFO: www.vicinolontano.it, email info@vicinolontano.it, tel. 0432 287171

In occasione del festival Vicino/Lontano 2014 sono programmati numerosi altri eventi espositivi: parte importante dell’evento complessivo dedicato al poeta

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friulano Federico Tavan, scomparso nel novembre 2013, è l’installazione La nâf spaziâl, che si inaugura sabato 10 maggio, alle 19 a Palazzo Morpurgo – > Contatta la Redazione > Mappa del sito Galleria del Progetto. La voce di Federico Tavan, le fotografie di Danilo De

> Musei in Friuli Venezia Giulia

Marco e il video collage di Andrea Trangoni costituiscono un insieme inscindibile Testata giornalistica registrata al Tribunale di Trieste n.1106 del 22/04/2005 ­ Editore ProgettoCultura ­ © copyright ProgettoCultura per rendere omaggio all’ opera poetica di Tavan. In occasione della vernice Pubblicazione con aggiornamento quotidiano ­ tutti i diritti riservati ­ Testata ­ condizioni di utilizzo interverrà Gian Paolo Gri e sono previste letture dell’attore Fabiano Fantini. La


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La Protezione civile regionale, è stato confermato, pur nelle attuali condizioni di ristrettezze economiche, cerca di intervenire in modo che almeno le questioni più urgenti possano essere affrontate con efficacia. Va peraltro considerato che in questo momento, complessivamente sul territorio regionale, tra interventi di massima urgenza ed interventi comunque ritenuti urgenza ma differibili nel tempo, andrebbero soddisfatte richieste per 200 milioni di euro, secondo le ultime stime della Protezione civile. *** Gorizia, 18 apr – Sarà dedicato al centenario della Grande Guerra il festival internazionale “èStoria 2014″, la cui decima edizione dal titolo “Trincee” è stata presentata oggi a Gorizia nella sede della Fondazione Carigo. La manifestazione, diretta da Adriano Ossola, porterà dal 22 al 25 maggio nel capoluogo isontino a parlare di storia, come motivo di dialogo, sia esperti conosciuti a livello internazionale, come anche studiosi di temi più locali. In quattro giorni, grazie a “Trincee”, la città sarà dunque animata, tra convegni, presentazioni, mostre, proiezioni di film, laboratori e altre iniziative, da oltre cento eventi. La prospettiva globale relativa al significato dell’anniversario verrà analizzata dal convegno d’apertura, che vedrà la partecipazione di Paolo Mieli. All’evento saranno presenti ospiti importanti come Edward Luttwak, Federico Rampini, Frèdéric Attal, Sergio Romano e molti altri, tra i quali, il nipote di Ernest Hemingway. La manifestazione dedicherà un’attenzione particolare anche all’editoria indipendente, ai filmati inediti, alle escursioni sul luogo dei combattimenti e alle mostre. L’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti ha sottolineato che il festival sarà l’occasione che consente di “riposizionare” l’odierno non abbastanza conosciuto ruolo di Gorizia all’interno dell’impero austro­ungarico. Inoltre, benché la visibilità sia molto cresciuta, “èStoria” deve, a suo parere, svilupparsi ulteriormente, investire in qualità e creare rete con simili iniziative a livello nazionale ed internazionale.

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manifestazioni più rilevanti del Friuli Venezia Giulia. Alla presentazione è stato menzionato quanto tale evento contribuisca alla crescita culturale ed economica di tutto il territorio isontino e regionale. Gorizia, è stato detto, è la città della prima guerra mondiale e questa immagine va diffusa a livello nazionale, transfrontaliero e in Europa. Sono intervenuti alla presentazione, tra gli altri, il sindaco di Gorizia Ettore Romoli, la vicepresidente della Provincia isontina Mara Cernic, il prefetto di Gorizia Vittorio Zappalorto, il presidente della Camera di commercio Gianluca Modriz e il presidente della fondazione Carigo, Gianluigi Chiozza. *** Trieste, 19 apr – In adempienza a norme nazionali e con l’obiettivo di ottenere risparmi di spesa, la Regione sta

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CULTURA: PRESENTATA LA X EDIZIONE DEL FESTIVAL "ÈSTORIA"

Agenzia quotidiana di Cronache

Gorizia, 18 apr ­ Sarà dedicato al Centenario della Grande Guerra il Festival internazionale "èStoria 2014", la cui decima edizione dal titolo "Trincee" è stata presentata oggi a Gorizia nella sede della Fondazione CaRiGo. La manifestazione, diretta da Adriano Ossola, porterà dal 22 al 25 maggio nel capoluogo isontino a parlare di storia, come motivo di dialogo, sia esperti conosciuti a livello internazionale che studiosi di temi più locali. In quattro giorni, grazie a "Trincee", la città sarà dunque animata, tra convegni, presentazioni, mostre, proiezioni di film, laboratori e altre iniziative, da oltre cento eventi. La prospettiva globale relativa al significato dell'Anniversario verrà analizzata dal convegno d'apertura che vedrà la partecipazione di Paolo Mieli. All'evento saranno presenti ospiti importanti come Edward Luttwak, Federico Rampini, Frèdéric Attal, Sergio Romano e molti altri, tra i quali, il nipote di Ernest Hemingway. La manifestazione dedicherà un'attenzione particolare anche all'editoria indipendente, ai filmati inediti, alle escursioni sul luogo dei combattimenti e alle mostre. L'assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti ha sottolineato che il Festival sarà l'occasione che consente di "riposizionare" l'odierno non abbastanza conosciuto ruolo di Gorizia all'interno dell'impero austro­ungarico. Inoltre, benché la visibilità sia molto cresciuta, "èStoria" deve, a suo parere, svilupparsi ulteriormente, investire in qualità e creare rete con simili iniziative a livello nazionale ed internazionale. Quest'anno, ha evidenziato l'assessore regionale, gli eventi di "èStoria", unitamente a quelli di "pordenonelegge", "vicino/lontano", Mittelfest e del Premio giornalistico Marco Luchetta, saranno presentati anche al Salone del Libro di Torino: una dimostrazione, è stato detto, di come attraverso la collaborazione si riesca a promuovere meglio le manifestazioni più rilevanti del Friuli Venezia Giulia. Alla presentazione è stato menzionato quanto tale evento contribuisca alla crescita culturale ed economica di tutto il territorio isontino e regionale. Gorizia, è stato detto, è la città della Prima Guerra Mondiale e questa immagine va diffusa a livello nazionale, transfrontaliero e in Europa. Sono intervenuti alla presentazione, tra gli altri, il sindaco di Gorizia Ettore Romoli, la vicepresidente della Provincia isontina Mara Cernic, il prefetto di Gorizia Vittorio Zappalorto, il presidente della Camera di Commercio Gianluca Modriz e il presidente della fondazione CaRiGo Gianluigi Chiozza. ARC/MCH

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Gianni Torrenti (Assessore regionale Cultura) alla presentazione della X edizione del Festival "èStoria" ­ Gorizia 18/04/2014

Gianni Torrenti (Assessore regionale Cultura) alla presentazione della X edizione del Festival "èStoria" ­ Gorizia 18/04/2014

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venerdì 18 aprile 2014

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Gorizia, 18 apr ­ Sarà dedicato al centenario della Grande Guerra il festival internazionale "èStoria 2014", la cui decima edizione dal titolo "Trincee" è stata presentata oggi a Gorizia nella sede della Fondazione Carigo. La manifestazione, diretta da Adriano Ossola, porterà dal 22 al 25 maggio nel capoluogo isontino a parlare di storia, come motivo di dialogo, sia esperti conosciuti a livello internazionale, come anche studiosi di temi più locali.

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In quattro giorni, grazie a "Trincee", la città sarà dunque animata, tra convegni, presentazioni, mostre, proiezioni di film, laboratori e altre iniziative, da oltre cento eventi.

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La prospettiva globale relativa al significato dell'anniversario verrà analizzata dal convegno d'apertura, che vedrà la partecipazione di Paolo Mieli. All'evento saranno presenti ospiti importanti come Edward Luttwak, Federico Rampini, Frèdéric Attal, Sergio Romano e molti altri, tra i quali, il nipote di Ernest Hemingway.

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La manifestazione dedicherà un'attenzione particolare anche all'editoria indipendente, ai filmati inediti, alle escursioni sul luogo dei combattimenti e alle mostre. L'assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti ha sottolineato che il festival sarà l'occasione che consente di "riposizionare" l'odierno non abbastanza conosciuto ruolo di Gorizia all'interno dell'impero austro­ungarico. Inoltre, benché la visibilità sia molto cresciuta, "èStoria" deve, a suo parere, svilupparsi ulteriormente, investire in qualità e creare rete con simili iniziative a livello nazionale ed internazionale. Quest'anno, ha evidenziato l'assessore regionale, gli eventi di èStoria, unitamente a quelli di Pordenonelegge, Vicino­lontano, Mittelfest e del Premio giornalistico Marco Lucchetta, saranno presentati anche al Salone del libro di Torino: una dimostrazione, è stato detto, di come attraverso la collaborazione si riesca a promuovere meglio le manifestazioni più rilevanti del Friuli Venezia Giulia. Alla presentazione è stato menzionato quanto tale evento contribuisca alla crescita culturale ed economica di tutto il territorio isontino e regionale. Gorizia, è stato detto, è la città della prima guerra mondiale e questa immagine va diffusa a livello nazionale, transfrontaliero e in Europa. Sono intervenuti alla presentazione, tra gli altri, il sindaco di Gorizia Ettore Romoli, la vicepresidente della Provincia isontina Mara Cernic, il prefetto di Gorizia Vittorio Zappalorto, il presidente della Camera di commercio Gianluca Modriz e il presidente della fondazione Carigo, Gianluigi Chiozza. ARC/MCH


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i può parlare di primato. Pole position (e i precedenti non mancano) umanitaria: @uxilia onlus, organizzazione no profit con fulcro a Cividale e diramazioni in tutta Italia, è la sola realtà nazionale e una delle pochissime internazionali presenti in Siria, da oltre un anno, per soccorrere i civili stremati dalla guerra. Ci è arrivata, addirittura, in anticipo sulle Nazioni Unite. Non interviene, l'associazione, nei campi profughi sorti negli Stati vicini – l'enorme Zaatari Camp, per esempio, formatosi in Giordania e coordinato dall' Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati –, ma direttamente sul territorio siriano, a Nord, nella regione di Idlib. «Siamo al lavoro, in loco, dal 2013 – racconta il presidente di @uxilia Italia, Massimiliano Fanni Canelles, appena rientrato dalla sua ultima missione nella terra devastata dal conflitto –. Grazie all'aiuto di numerosi connazionali volontari (diretti dalla nostra responsabile per gli interventi d'emergenza, Marta Vuch) siamo riusciti a veicolare in Siria, nell'arco di dodici mesi, centinaia di tonnellate di aiuti: con il convoglio più recente ne sono partite cinque, mole di materiale assai diversificato». Un mix ben assortito: medicinali e generi di conforto, in primis (sale, farina,

economico e politico che data:dro 23/04/2014 È l’unica onlus italiana (con fulcro a Cividale) attiva nel paese devastato ho riscontrato è disastroso: da una parte il governo37 di Assad, pagina: Il presidente Fanni Canelles: «Assistiamo i civili stremati nei campi del Nord» dall'altra una variegata coali-

@uxilia onlus al lavoro in Siria nei campi profughi del Nord. A sinistra, il presidente Massimiliano Fanni Canelles con un gruppo di bambini

zucchero, latte in polvere), ma pure letti, attrezzature ospedaliere professionali, vestiario, scarpe, coperte. I carichi arrivano, come detto, a Nord, in particolare nel campo di Atma: «Vi dimorano – spiega il presidente dell'organizzazione – oltre 12 mila bambini, provenienti dai comprensori di Idlib e Aleppo». Una conferma, la destinazione dei contributi di soccorso,

della vocazione basilare di @uxilia, da anni e anni impegnata sul fronte della tutela dei diritti dell'infanzia e promotrice, in tale contesto, di una campagna di sensibilizzazione – e d'azione: si è agito concretamente, con risultati importanti – sul dramma dei bimbi soldati. Ma tornando all'ultima frontiera dell'operatività del gruppo: «Vogliamo – annuncia Fanni Canelles – andare oltre l'ap-

poggio concreto, tangibile: la nostra ambizione è quella di contribuire, come mediatori, alla soluzione del conflitto. Il mio viaggio in Siria ha avuto, infatti, un duplice obiettivo: appurare, naturalmente, che i supporti inviati dall'Italia fossero correttamente distribuiti (devo ringraziare, al riguardo, il nostro partner siriano: la Fondazione Maram, guidata da Yakzan Shishakly) e documen-

tare le drammatiche condizioni di vita di migliaia di rifugiati, a cominciare da donne e bambini; mi ero prefisso, però, anche di incontrare una serie di rappresentanti dell'Onu, della Comunità Europea e del governo di transizione siriano, che controlla alcune aree sottrattesi al presidio delle truppe di Bashar al-Assad: aree che rappresentano il cuore del nostro impegno umanitario. Il qua-

VICINO/LONTANO: LE MOSTRE

I disastri della guerra: a Udine le 10 foto vincitrici del Luchetta La rassegna itinerante allestita nel ventennale dalla morte di Milan Hrovatin: prima tappa alla Galleria Modotti ◗ UDINE

I primi 10 anni del Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta raccontati per immagini: attraverso i 10 scatti vincitori della sezione Miran Hrovatin dedicata alla migliore fotografia, riuniti in una mostra itinerante che verrà proposta per la prima volta a vicino/ lontano sabato 10 maggio e attraverserà i festival del Friuli Venezia Giulia, da èStoria a Mittelfest a pordenonelegge.it, con tappa d’obbligo in occasione dell’11ª edizione del Premio Luchetta, dall’1 al 3 luglio a Trieste. I nostri angeli. Le migliori 10 foto nel ricordo di Miran Hrovatin titola il percorso espositivo, visitabile – appunto – da sabato 10 a domenica 18 maggio alla Galleria fotografica Tina Modotti (da martedì a venerdì 15-18, il sabato e la domenica 10-22): un modo non solo per ripercorrere gli sguardi di prima linea sull’attualità del mondo, ma anche e soprattutto in memoria di Miran Hrovatin, il giornalista triestino assassinato 20 anni fa a Mogadiscio con l’inviata del

Tg3 Ilaria Alpi, apprezzato fotografo oltre che tele-cineoperatore. Per la prima volta, dunque, in anteprima a vicino/lontano saranno presentate insieme le foto che hanno vinto le prime 10 edizioni del concorso: dal 2004 a oggi, quelle di Pep Bonet (Spagna), Jim Hollander (Usa, Robert Knoth (Olanda), Yannis Kontos (Grecia), Riccardo Venturi (Italia), Jérôme Delay (Francia), Armando Dadi (Italia), Monika Bulaj (Polonia), Alessandro Grassani (Italia), e Marco Gualazzini (Italia). A cura del Premio Luchetta è anche l’appuntamento in programma sabato 17 maggio: Ucraina Crimea: quel pericoloso triangolo è il tema della conversazione (Casa Cavazzini, alle 11, tra i giornalisti Giovanni Marzini, segretario del premio, e Sergio Canciani, già corrispondente Rai dalla Russia. Daniela Luchetta, presidente della Fondazione che promuove il premio, ripercorrerà le tappe più significative dei vent’anni di attività della onlus triestina nata per onorare la memoria di Marco Luchetta, Alessandro Ota, Da-

Lo scatto realizzato in Afghanistan dalla fotografa polacca Monika Bulaj, vincitrice del premio Marco Luchetta, per la sezione Milan Hrovatin, nel 2011

rio D’Angelo e Miran Hrovatin. In occasione di vicino/lontano 10ª edizione, a Udine dall’8 al 18 maggio, sono previsti altri eventi espositivi: parte dell’evento complessivo dedicato al poeta friulano Federico Tavan, scomparso nel novembre 2013, è l’installazione La nâf spaziâl, che si inaugura sabato 10 alle 19 in palazzo Morpurgo: con la voce di Federico Tavan, le fotografie di Danilo De Marco e il video-collage di

Andrea Trangoni. In occasione della vernice interverrà Gian Paolo Gri e sono previste letture dell’attore Fabiano Fantini. La mostra, realizzata in collaborazione con il Comune di Udine, resterà visitabile fino al 15 giugno (venerdì, sabato e domenica dalle 16 alle 19). Vajont, l’onda lunga titola poi la mostra fotografica di Andrea Bernardis, che si apre venerdì 9 maggio, alle 18 al Bookshop del Visionario. Ispirandosi al libro-inchiesta della

giornalista Lucia Vastano, che sarà presente all’inaugurazione assieme a Paolo Sacco, esperto di fotografia storica, Andrea Bernardis è andato a incontrare lo sguardo di superstiti e sopravvissuti dell’immane tragedia ecologica e umana del Vajont. L’immagine fotografica del loro dolore, tutt’altro che sopito dopo cinquant’anni, costituisce un ulteriore monito alle responsabilità degli “esperti”, collusi con un potere corrotto e omertoso.

zione di forze d'opposizione, laica e moderata, e in mezzo a questi due poli un grande numero di fazioni radicali, che non rispondono a nessuno e che risultano composte da estremisti di entrambi gli schieramenti, compresi i militanti di al-Qaeda, dominatrice di vaste fasce a Est». Scenario a dir poco frastagliato, insomma, nel quale @uxilia onlus può ambire – in quanto detentrice del primato di cui sopra, l'apertura dei corridoi per l'assistenza alla popolazione – ad assumere un ruolo da protagonista nel panorama della diplomazia internazionale all'opera per l'individuazione di uno sbocco. «Certo – premette la onlus –, la situazione è talmente complicata che non è possibile ipotizzare risoluzioni nel breve periodo; è chiaro, tuttavia, che l'attuale impegno della comunità internazionale non è sufficiente: Europa, Usa, Russia, Turchia e Paesi arabi, le potenze internazionali, cioè, che hanno forti interessi in quella parte di mondo, devono fare di più. Ci attiveremo, conseguentemente, per agevolare i contatti fra la sfera politica siriana e i Paesi occidentali». Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA

E restituisce loro il diritto a un’“altra” memoria. La mostra, realizzata in collaborazione con Centro Arti Visive-Visionario, Cooperativa Guarnerio, Cineteca del Friuli, Mediateca Mario Quargnolo e InterAzioni, resterà visitabile fino all’8 giugno negli orari della programmazione cinematografica. Mali, points de vue. Lo Stato africano fra antiche tradizioni, nuovi terrorismi e aiuti internazionali è il tema della mostra fotografica di Alberto Moretti e Giulia Iacolutti, che sarà di scena dal 12 al 18 maggio da Copetti Antiquari, via Paolo Sarpi 25. Un paese, il Mali, dove passa parte della cocaina che arriva in Italia e dove radicalismo islamico e indipendentismo tuareg hanno fatto centinaia di morti e dato vita ad affollatissimi campi profughi: l’aspetto tragico di una terra altrimenti ricca di valori, tradizioni, civiltà e sorrisi. All’inaugurazione, lunedì 12 alle 19, saranno presenti, assieme ai fotografi e alla responsabile di Abareka Nandree onlus, il vice ambasciatore della Repubblica del Mali in Italia Mohamed T.F. Maiga e la scrittrice Mah Aissata Fofana. Rassegna visitabile il 13, il 14 e il 15 maggio dalle 16 alle 19.30; il 16, il 17 e il 18 dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30.


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Pubblicato da Il Giornale del Friuli il 25/4/14 • nelle categorie Cultura,Friuli­VG,Udine

vicino/lontano 2014: che mondo fa? LA X EDIZIONE DEL FESTIVAL IN PROGRAMMA A UDINE DALL’8 AL 18 MAGGIO: UNDICI GIORNI PER OLTRE CENTO INCONTRI, DIALOGHI, EVENTI, LEZIONI MAGISTRALI, SPETTACOLI, PROIEZIONI, WORKSHOP E PERCORSI ESPOSITIVI CON L’INVITO AD ALZARE LO SGUARDO, PER INDAGARE IL PRESENTE E IMMAGINARE IL FUTURO. A COSA SERVE PENSARE? LA DOMANDA CHE APRE VICINO/LONTANO 2014, INTERPELLANDO UNO DEI MAGGIORI FILOSOFI ITALIANI, ROBERTO ESPOSITO, “LAVORA” SU DUE DIRETTRICI: LA PRIMA CHIAMA IN CAUSA UNA SOCIETÀ CHE DEL PENSIERO – IL PENSIERO CRITICO – SEMBRA QUASI VOLERSI SBARAZZARE; LA SECONDA COGLIE L’OCCASIONE DELL’ANNIVERSARIO PER “PESARE”, CON INTENTO

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AUTOCRITICO, IL CONTRIBUTO CHE VICINO/LONTANO HA SAPUTO OFFRIRE IN QUESTI DIECI ANNI. PENSIERO E MEMORIA (O LA LORO MANCANZA) DIVENTANO COSÌ LA MATERIA DEL PRIMO BLOCCO TEMATICO DEL PROGRAMMA, CHE COMPRENDE ANCHE LA RIFLESSIONE SULL’AMNESIA AFFRONTATA DA PIER ALDO ROVATTI, ALESSANDRO DAL LAGO E PEPPE DELL’ACQUA. IL SECONDO PERCORSO, LEGATO PER CONTRASTO O PER ASSOCIAZIONE AL PRIMO, SI SVILUPPA NEL SEGNO DELL’UTOPIA: UTOPIE RIMOSSE (AMNESIA), UTOPIE SUSPERSTITI (FORSE LETALI), UTOPIE NECESSARIE ALLA NOSTRA SOPRAVVIVENZA (MINIME O MINIMALISTE). LUIGI ZOJA E CARLO FORMENTI SARANNO I PROTAGONISTI DELLA RIFLESSIONE SULL’ARGOMENTO; MA ANCHE LA LEZIONE DI DUE GRANDI VISIONARI DEL PASSATO – ADRIANO OLIVETTI E AURELIO PECCEI, CHE AVEVANO SAPUTO IMMAGINARE MEGLIO DI ALTRI IL NOSTRO FUTURO IN TEMA DI IMPRESA E DI AMBIENTE – SARÀ RIVISITATA CON IL CONTRIBUTO DI ANTONIO CALABRÒ, ALDO BONOMI, BRUNO LAMBORGHINI, VITTORIO COGLIATI DEZZA.

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Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non

INTERE GENERAZIONI, INSIEME AD ANNA OLIVERIO FERRARIS E CHIARA SARACENO.

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INFINE, CON L’ULTIMA SEZIONE TEMATICA DEL 2014, VICINO/LONTANO TORNA ALLE ORIGINI, INDAGANDO Vicino/Lontano

QUELLE DIFFERENZE CHE SONO NEL DNA DEL FESTIVAL. LA LECTIO DI ADRIANO PROSPERI (TOLLERANZA E INTOLLERANZA: ALLE ORIGINI DELL’EUROPA MODERNA); IL DIBATTITO SUL PENSIERO DEI DEBOLI, LA

BABELE DELLE LINGUE EUROPEE SONO LE PRINCIPALI ARTICOLAZIONI DEL TEMA. COME SEMPRE, ACCANTO O COLLEGATI AI PERCORSI PRINCIPALI, NUMEROSI GLI APPUNTAMENTI IRRINUNCIABILI, COME LA LECTIO DI LUCIO CARACCIOLO SULLA GRANDE GUERRA, LA NOVITÀ DI “UN PAPA COSÌ”, IL RACCONTO SCENICO DI FABRIZIO GATTI SUI TRAGICI NAUFRAGI DEL 2013 E L’OMAGGIO AL POETA

25-04-2014

Firmato l’accordo di collaborazione tra Pagina Conservatorio di Udine e la Russian S Foglio Social University di Mosca

IL NOSTRO GIORNALE E’ COMPLETAMENTE GRATUITO MA I SOSTENITORI SONO BEN ACCETTI.

FEDERICO TAVAN, CHE CON LA SUA OPERA HA ATTRAVERSATO, CON LUCIDA FOLLIA, MOLTI DEI TEMI DI QUESTA EDIZIONE.

Le donazioni possono essere effettuate o co

carta di credito, con l'applicativo automatico, SABATO 17 MAGGIO, COME SEMPRE NEL “CUORE” DEL FESTIVAL, AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE,

oppure con bonifico bancario intestando al

LA CONSEGNA DEL PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE TIZIANO TERZANI 2014 A MOHSIN HAMID E

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PIERLUIGI CAPPELLO. NELLA X EDIZIONE DEL PREMIO, LA GIURIA PRESIEDUTA DA ANGELA STAUDE

IT80P36000032000CA007774739. A tutti

TERZANI CONFERISCE PER LA PRIMA VOLTA UN EX AEQUO: A UNO DEGLI SCRITTORI DI RIFERIMENTO

invieremo regolare ricevuta.

DELLA LETTERATURA CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE, IL PAKISTANO MOHSIN HAMID, AUTORE DI COME DIVENTARE RICCHI SFONDATI NELL’ASIA EMERGENTE (EINAUDI 2013) E AL POETA FRIULANO PIERLUIGI CAPPELLO, AUTORE DI QUESTA LIBERTÀ (RCS LIBRI 2013). LA SERATA DEL PREMIO TERZANI

2014 SARÀ ANCHE L’OCCASIONE PER CELEBRARE LA FIGURA DI TIZIANO TERZANI, A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA, CON LA PRESENTAZIONE DEI SUOI ‘DIARI’ INEDITI, “UN’IDEA DI DESTINO”, DI IMMINENTE USCITA CON LONGANESI. CON LA 10ª EDIZIONE DEL FESTIVAL DEBUTTA VL DIGITAL, IL NUOVO PROGETTO SUI TEMI CALDI DELLA RETE. UNA FULL IMMERSION SIA TEORICA CHE “OPERATIVA” NELLA REALTA’ VIRTUALE: LA DITTATURA DEGLI ALGORITMI, PRIVACY/SICUREZZA, I NOSTRI DATI COME IMPRONTE DIGITALI IMPRESSE NEL WEB, CHI SA COSA DI NOI. A VICINO/LONTANO INCONTRI E WORKSHOP A CURA DI FABIO CHIUSI, PER TESTARE IN RETE E SOPRATTUTTO IN PRATICA QUELLO DI CUI PARLIAMO OGNI GIORNO. UDINE – Vicino/lontano 2014 ci accompagna a scoprire “che mondo fa” attraverso undici giorni di incontri, eventi,

IL METEO DI VENERDI’ 25 APRILE 20 IN FRIULI


COME SEMPRE, ACCANTO O COLLEGATI AI PERCORSI PRINCIPALI, NUMEROSI GLI APPUNTAMENTI IRRINUNCIABILI, COME LA LECTIO DI LUCIO CARACCIOLO SULLA GRANDE GUERRA, LA NOVITÀ DI “UN PAPA COSÌ”, IL RACCONTO SCENICO DI FABRIZIO GATTI SUI TRAGICI NAUFRAGI DEL 2013 E L’OMAGGIO AL POETA

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carta di credito, con l'applicativo automatico, SABATO 17 MAGGIO, COME SEMPRE NEL “CUORE” DEL FESTIVAL, AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE,

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LA CONSEGNA DEL PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE TIZIANO TERZANI 2014 A MOHSIN HAMID E

nostro giornale, IBAN

PIERLUIGI CAPPELLO. NELLA X EDIZIONE DEL PREMIO, LA GIURIA PRESIEDUTA DA ANGELA STAUDE

IT80P36000032000CA007774739. A tutti

TERZANI CONFERISCE PER LA PRIMA VOLTA UN EX AEQUO: A UNO DEGLI SCRITTORI DI RIFERIMENTO

invieremo regolare ricevuta.

DELLA LETTERATURA CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE, IL PAKISTANO MOHSIN HAMID, AUTORE DI COME DIVENTARE RICCHI SFONDATI NELL’ASIA EMERGENTE (EINAUDI 2013) E AL POETA FRIULANO

PIERLUIGI CAPPELLO, AUTORE DI QUESTA LIBERTÀ (RCS LIBRI 2013). LA SERATA DEL PREMIO TERZANI 2014 SARÀ ANCHE L’OCCASIONE PER CELEBRARE LA FIGURA DI TIZIANO TERZANI, A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA, CON LA PRESENTAZIONE DEI SUOI ‘DIARI’ INEDITI, “UN’IDEA DI DESTINO”, DI IMMINENTE USCITA CON LONGANESI.

IL METEO DI VENERDI’ 25 APRILE 20 IN FRIULI

CON LA 10ª EDIZIONE DEL FESTIVAL DEBUTTA VL DIGITAL, IL NUOVO PROGETTO SUI TEMI CALDI DELLA RETE. UNA FULL IMMERSION SIA TEORICA CHE “OPERATIVA” NELLA REALTA’ VIRTUALE: LA DITTATURA DEGLI ALGORITMI, PRIVACY/SICUREZZA, I NOSTRI DATI COME IMPRONTE DIGITALI IMPRESSE NEL WEB, CHI SA COSA DI NOI. A VICINO/LONTANO INCONTRI E WORKSHOP A CURA DI FABIO CHIUSI, PER TESTARE IN RETE E SOPRATTUTTO IN PRATICA QUELLO DI CUI PARLIAMO OGNI GIORNO. UDINE – Vicino/lontano 2014 ci accompagna a scoprire “che mondo fa” attraverso undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi – e dall’8 al 18 maggio, con la sua X edizione, in cartellone come sempre nel centro storico di Udine, ci mette nel cuore dei temi forti, delle criticità ma anche delle opportunità del nostro tempo: per capire come e perché stanno cambiando le nostre vite di cittadini globali sotto il profilo economico, politico, culturale, psicologico. Nato da un forte legame con la personalità di Tiziano Terzani, quindi con una biografia esemplare per capacità di stare nel mondo come osservatore professionale e al mondo semplicemente come essere umano, il festival Vicino/Lontano, nelle sue molte traiettorie, si è arricchito in questi dieci anni attraverso le collaborazioni coltivate con soggetti culturali del territorio e di molte altre latitudini. E, soprattutto, si è evoluto e ripensato di anno in anno, cercando di stare al passo con le trasformazioni sempre più veloci del mondo. «Scegliendo una tematizzazione legata ai mutamenti globali e locali che investono concretamente le nostre vite – spiegano i curatori di Vicino/Lontano – abbiamo cercato di interrogarci sul mondo attraverso confronti stringenti con molti protagonisti della cultura e più in generale della società globale del nostro tempo. Il progetto iniziale di Vicino/Lontano – che nel 2005 voleva mettere a fuoco la nostra condizione di occidentali spaesati e ‘detronizzati’, alle prese con un lontano che irrompe nel nostro quotidiano – si è via via sviluppato in queste dieci edizioni, ampliando il raggio di indagine oltre l’originario focus su “identità e differenze” nel mondo globalizzato. Mantenendo però una caratteristica: l’ancoraggio forte ai problemi e ai temi del nostro tempo, alle mutazioni profonde che caratterizzano le vite di tutti. In altre parole, l’attività di Vicino/Lontano consiste ancor oggi nel tentativo di dare alcune risposte alla domanda “che mondo fa?”, di alzare lo sguardo dal nostro “qui e ora” per guadagnarne in prospettiva e senso». Identità e differenze del mondo globalizzato ci avvicinano o allontanano, oggi, a prescindere dalla latitudine e dalla geografia. Non è un caso, dunque, che a dieci anni dalla scomparsa di Tiziano Terzani, e proprio nella sua X edizione, la giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani abbia eccezionalmente deciso di conferire l’edizione 2014 a due vincitori ‘lontani’ per appartenenza e contesto, eppure vicini ed entrambi rappresentativi, attraverso il loro lavoro, dell’esperienza e dell’eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. Mohsin Hamid, scrittore pakistano annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea, e Pierluigi Cappello, il poeta friulano che si è affermato come una delle voci più intense della poesia italiana, sono i vincitori della X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, per i romanzi Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi 2013) e Questa libertà (Rizzoli 2013). Saranno premiati sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 20.45. La serata sarà anche l’occasione per presentare i diari inediti di Tiziano Terzani, Un’idea di destino, di imminente pubblicazione per Longanesi. A questi scritti, privati e personali, Terzani aveva lavorato fino ai suoi ultimi giorni e dalle prossime settimane saranno accessibili anche ai suoi lettori nell’edizione curata dalla moglie Angela Terzani Staude e da Álen Loreti. Sarà Mario Perrotta, Premio Ubu 2014 come migliore attore dell’anno, a dare voce ad alcune pagine scelte, mentre l’accompagnamento musicale, a cura di Mittelfest, sarà affidato ai Percussionisti del

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Conservatorio di Udine, coordinati dal maestro Roberto Barbieri. La serata sarà condotta dal giornalista Giovanni ILGIORNALEDELFRIULI.NET (WEB)

Marzini. In collegamento con il Premio Terzani 2014 sono tre gli appuntamenti proposti dal festival Vicino/Lontano:

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l’incontro “L’Asia siamo noi”, in programma sabato 17 maggio alle 16.45 nella Chiesa di San Francesco a Udine,

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protagonista il vincitore Moshid Hamid in dialogo con il caporedattore dell’Espresso Gigi Riva e il docente di

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Storia moderna e contemporanea dell’Asia all’Università di Torino Michelguglielmo Torri; la proiezione, in

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non Gli articoli più letti di oggi riproducibile.

collaborazione con CEC Udine, del film di Mira Nair The Reluctant Fundamentalist tratto dall’omonimo romanzo di Moshin Hamid (venerdì 9 maggio, Visionario ore 20.30); e la proiezione in anteprima del documentario “Parole

Giovedì 24 aprile 2014, Necrologie Pa

povere”, una coproduzione Agherose / Tucker Film, diretto dalla regista Francesca Archibugi e dedicato a Pierluigi Vicino/Lontano

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Cappello (mercoledì 14 maggio, Chiesa di San Francesco ore 20.30). Il film sarà accompagnato dall’incontro con

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ABORTO PROCURATO: ODIOSO CRI CONTRO L'UMANITA' E IMMENSA STR DEGLI INNOCENTI (avv. Luca Campanotto)

commissionata da vicino/lontano: giovedì 8 maggio, alle 19.30 nella Chiesa di San Francesco, debutterà in prima

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assoluta “Chávez”, dalla celebre Ode di Giovanni Pascoli dedicata all’aviatore franco­peruviano Geo Chávez che

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28­29 aprile, il monologo di Kolitz Zvi YOSSL RAKOVER SI RIVOLGE A DIO

il protagonista, in dialogo con l’attuale Sovrintendente dell’Azienda speciale Villa Manin Piero Colussi, presidente dell’AVI­associazione delle mediateche e videoteche italiane, e in collegamento video con Francesca Archibugi. La serata si realizza in collaborazione con Tucker Film e Agherose. Inoltre, l’intera mattinata di sabato 17 maggio, al Teatro Giovanni da Udine dalle 8.30, sarà dedicata al Concorso Scuole Tiziano Terzani 2014, che quest’anno registra oltre 130 contributi. Alla cerimonia di premiazione, coordinata da Gianni Cianchi e condotta da Chiara Donada, interverranno Angela Terzani e Fabrizio Gatti con il suo ultimo racconto “Alle cinque della sera”, che traduce in forma teatrale le sue inchieste sui tragici naufragi del 2013 realizzate per l’Espresso. Ad aprire la 10ª edizione di vicino/lontano sarà un prestigioso e complesso evento musicale, una produzione

per primo riuscì a trasvolare le Alpi. Su musiche originali di Valter Sivilotti, “Chávez” impegnerà il Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Cristiano Dell’Oste, con l’apporto dei live electronics di Giuliano Michelini e dei Percussionisti del Conservatorio di Udine (Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli) coordinati da Roberto Barbieri. Da giovedì 8 a domenica 18 maggio, con un centinaio di iniziative in cartellone per oltre duecento protagonisti


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Storia moderna e contemporanea dell’Asia all’Università di Torino Michelguglielmo Torri; la proiezione, in collaborazione con CEC Udine, del film di Mira Nair The Reluctant Fundamentalist tratto dall’omonimo romanzo di

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data: 25/04/2014 pagina: 3 di 7

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il protagonista, in dialogo con l’attuale Sovrintendente dell’Azienda speciale Villa Manin Piero Colussi, presidente dell’AVI­associazione delle mediateche e videoteche italiane, e in collegamento video con Francesca Archibugi. La serata si realizza in collaborazione con Tucker Film e Agherose. Inoltre, l’intera mattinata di sabato 17 maggio, al Teatro Giovanni da Udine dalle 8.30, sarà dedicata al Concorso Scuole Tiziano Terzani 2014, che quest’anno registra oltre 130 contributi. Alla cerimonia di premiazione, coordinata da Gianni Cianchi e condotta da Chiara Donada, interverranno Angela Terzani e Fabrizio Gatti con il suo ultimo racconto “Alle cinque della sera”, che traduce in forma teatrale le sue inchieste sui tragici naufragi del 2013 realizzate per l’Espresso. Ad aprire la 10ª edizione di vicino/lontano sarà un prestigioso e complesso evento musicale, una produzione

per primo riuscì a trasvolare le Alpi. Su musiche originali di Valter Sivilotti, “Chávez” impegnerà il Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Cristiano Dell’Oste, con l’apporto dei live electronics di Giuliano Michelini e dei Percussionisti del Conservatorio di Udine (Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli) coordinati da Roberto Barbieri. Da giovedì 8 a domenica 18 maggio, con un centinaio di iniziative in cartellone per oltre duecento protagonisti italiani e internazionali, Vicino/Lontano 2014 ci proietta in un nuovo modo di osservare il nostro tempo: simbolicamente, l’incipit del festival è la lezione magistrale di Roberto Esposito, A cosa serve pensare? (giovedì 8 maggio, Chiesa di San Francesco – ore 19.45). Mai come in questa stagione di generale disimpegno è necessario rivendicare le potenzialità da sempre inscritte nella facoltà del pensare. Ma come trasformare la conoscenza in comportamento e forma di vita? Di seguito (Chiesa di San Francesco, ore 21) il testimone passerà a un’altra lectio “d’autore”, quella dell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore di LiMes: 1914­ 2014: cent’anni dopo ci riporterà alla Grande Guerra e alla storica cesura che il conflitto segnò nella storia mondiale. Cosa resta oggi di quello storico trauma, in Italia e nel mondo? In che misura le crisi attuali sono eredi degli eventi del ‘14 ­‘18? Queste e molte altre domande saranno al centro della riflessione di Lucio Caracciolo, nel tentativo di legare l’attualità a un passato non troppo remoto. Trasversale ai tempi e alla storia dell’uomo una terza riflessione ‘per voce sola’: quella dello storico Adriano Prosperi, impegnato in una lezione su Tolleranza e intolleranza: alle origini dell’Europa moderna, introdotta dall’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del Comitato scientifico di Vicino/Lontano (giovedì 15 maggio, ore 19, Chiesa di San Francesco, in collaborazione con Multiverso). Fra i grandi protagonisti del festival anche lo storico e saggista Luciano Canfora, cui sarà affidata, in dialogo con lo storico ed esperto di bioetica Gilberto Corbellini e con il giornalista, filosofo e saggista Armando Massarenti, una riflessione sul caso politico che accende in queste settimane l’Italia: Quale senato? Una proposta (sabato 17 maggio, Chiesa di San Francesco ore 18.30). Del disagio che attraversa generazioni differenti e di Crisi della presenza converseranno la sociologa Chiara Saraceno con la psicologa Anna Oliverio Ferraris (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 15) e il pedagogista Davide Zoletto, mentre un delicatissimo dialogo su Alla fine della vita: liberi di decidere? si intreccerà – nella città che ha accolto Eluana Englaro per l’atto conclusivo della sua dolorosa vicenda – fra il filosofo Umberto Curi, il medico Ugo Cugini, il giurista Luigi Gaudino e il sociologo Stefano Allievi (sabato 17 maggio, ore 15). Ciò che una volta era un evento – la morte come

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conseguenza di una malattia, di un trauma, della vecchiaia – di cui prendere atto passivamente, appare sempre più come un momento dipendente da una scelta. Ma a chi spetta il potere di decidere e quali criteri

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FURLAN su “Patrie dal Friûl”: la Provin festeggia il 3 aprile donando la Sacra Bibbia in friulano alla biblioteca Guarneriana di San Daniele e alla Jop Udine

possono/devono guidare nella scelta? Della Chiesa che vuole tornare ad essere comunità di fede e di speranza, costringendo tutti – credenti e non credenti, atei devoti e laici in ginocchio – a ripensare lo spazio pubblico dell’economia e della politica, gli storici delle religioni Remo Cacitti, Paolo Scarpi e Nicola Gasbarro converseranno con il sacerdote Pierluigi di Piazza, fondatore del Centro di accoglienza Ernesto Balducci di Zugliano (domenica 11 maggio, Chiesa di San Francesco ore 18) nel confronto La fede, la Chiesa, il potere e un Papa così. Quanta diseguaglianza possiamo sopportare? I ricchi sono sempre più ricchi, i poveri più poveri, ma solo questi ultimi pagano il prezzo delle crisi. A Vicino/Lontano 2014, dalla trincea della stretta attualità, dialogheranno sul tema, leit motiv del festival nelle ultime edizioni, gli economisti Maurizio Franzini e Andrea Fumagalli, con il filosofo Sebastiano Maffettone e il giornalista Riccardo Staglianò (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 11.30, con il sostegno di Coop Consumatori Nordest). Idealmente collegato a questo dibattito è l’incontro che ci accompagna Nell’universo del denaro, organizzato in collaborazione con la Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia. Lo “spirito” del denaro sembra davvero aver preso possesso del mondo. Ma attraverso quali vie il denaro può giungere a eclissare ogni altro spazio di senso? Ne dibatteranno la sociologa Elena Esposito, lo psicanalista René Major, i filosofi Andrea Zhok e Beatrice Bonato (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 17). A una società che ha abbandonato le grandi utopie ed è minacciata da un fatalismo di massa lo psicoanalista Luigi Zoja, conversando con il giornalista Marco Pacini (sabato 17 maggio, Chiesa di San Francesco ore 11.30)

ILGIORNALEDELFRIULI.NET (WEB) propone di abbracciare Utopie minimaliste, praticando un nuovo senso di consapevolezza e moralità nel rispetto dell’ambiente, degli altri e dei ritmi naturali del corpo e della mente. Come rimettere in moto l’immaginario della democrazia, recuperando il Pensiero dei deboli e della differenza in contrapposizione al pensiero dei forti, quello della politica e dell’economia, è la provocazione socio­filosofica

dell’epistemologa e saggista Silvana Borutti in dialogo con l’antropologo Ugo Fabietti (sabato 17 maggio, Chiesa Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non di San Francesco ore 10.00). Poco o nulla rimane oggi della grande ricchezza di pensiero che ha caratterizzato gli anni Sessanta e Settanta, prima e dopo il Sessantotto. A chi oggi ha vent’anni di quella stagione non arriva alcun

Vicino/Lontano messaggio positivo, soltanto gli effetti delle censure e delle amnesie. Di Amnesia. La cultura che abbiamo

dimenticato discuteranno il sociologo Alessandro Dal Lago, lo psichiatra Peppe Dell’Acqua e il filosofo Pier Aldo Rovatti (giovedì 15 maggio, Chiesa di san Francesco ore 21). Alla lezione intellettuale di Aurelio Peccei, l’uomo di un altro futuro, l’imprenditore che aveva previsto e studiato,

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Comingsoon.it

25-04-2014

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Spotify 50

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1 . Rather Be (feat. Jess Pa Glynn... Clean Bandit 252,280 plays

con il coraggio dell’utopia, la necessità di un futuro sostenibile, si richiameranno (venerdì 16 maggio, Chiesa di

2 . Magic

san Francesco ore 19.00) la giurista Silvia Bolognini, il sociologo Alberto Gasparini e il presidente nazionale di

Coldplay


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Foglio contrapposizione al pensiero dei forti, quello della politica e dell’economia, è la provocazione socio­filosofica V i r a l 5 0

dell’epistemologa e saggista Silvana Borutti in dialogo con l’antropologo Ugo Fabietti (sabato 17 maggio, Chiesa

Latest week

di San Francesco ore 10.00). Poco o nulla rimane oggi della grande ricchezza di pensiero che ha caratterizzato gli anni Sessanta e Settanta, prima e dopo il Sessantotto. A chi oggi ha vent’anni di quella stagione non arriva alcun

1 . Rather Be (feat. Jess

messaggio positivo, soltanto gli effetti delle censure e delle amnesie. Di Amnesia. La cultura che abbiamo

Glynn...

dimenticato discuteranno il sociologo Alessandro Dal Lago, lo psichiatra Peppe Dell’Acqua e il filosofo Pier Aldo

Clean Bandit

Rovatti (giovedì 15 maggio, Chiesa di san Francesco ore 21).

252,280 plays

Alla lezione intellettuale di Aurelio Peccei, l’uomo di un altro futuro, l’imprenditore che aveva previsto e studiato, con il coraggio dell’utopia, la necessità di un futuro sostenibile, si richiameranno (venerdì 16 maggio, Chiesa di

2 . Magic

san Francesco ore 19.00) la giurista Silvia Bolognini, il sociologo Alberto Gasparini e il presidente nazionale di

Coldplay 201,153 plays

Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, coordinati da Sergio Sichenze, direttore del Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale dell’ARPA Fvg, che cura l’incontro. Fondatore nel 1968 del Club di Roma, che avrebbe diffuso nel 1972 il profetico Rapporto sui limiti dello sviluppo, manager alla Fiat e all’Olivetti, Aurelio Peccei aveva

3 . Da r k Ho r se

acquisito una visione globale dell’economia del suo tempo, tutta proiettata verso un futuro all’insegna di

Katy Perry

un’illusione: che il progresso e le possibilità di consumare fossero illimitati. Al termine dell’incontro una

179,495 plays

Incursione utopica a cura della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine con gli allievi del primo anno di corso diretti da Claudio de Maglio con l’aiuto di Alessandro Conte. Un altro grande visionario del passato,

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Adriano Olivetti, è il protagonista del confronto L’Utopia rimossa (Domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 9.30) tra Bruno Lamborghini, fondatore dell’Archivio storico Olivetti, Antonio Calabrò, direttore della Fondazione Pirelli, il sociologo Aldo Bonomi e l’economista Antonio Massarutto: con il trionfo del neoliberismo la cultura d’impresa ha da tempo messo da parte il modello “socialmente responsabile” realizzato da Olivetti. In una prospettiva di crisi sempre più grave del welfare è utopistico pensare di restituire un ruolo centrale all’impresa

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nell’erogare servizi a beneficio della comunità? Il rispetto della diversità linguistica sarà al centro del confronto Dopo Babele. L’Europa e le lingue realizzato a cura dell’ARLeF – Agjenzie regionâl pe lenghe furlane (Agenzia regionale per la lingua friulana), protagonisti il

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direttore dell’ARLeF William Cisilino con il giurista e senatore della Repubblica Francesco Palermo, il filologo

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slavista Giorgio Ziffer, direttore del Centro internazionale per il plurilinguismo dell’Università di Udine, l’esperto di

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pianificazione linguistica sardo Giuseppe Corongiu e la dirigente scolastica Patrizia Pavatti (domenica 11 maggio, Chiesa di San Francesco ore 15.30). Una delle personalità di riferimento più importanti del nostro Paese per l’impegno sociale, per la lotta contro le

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mafie e ogni forma di illegalità, don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, sarà a vicino/lontano 2014 nella mattinata di venerdì 16 maggio (Chiesa di San Francesco, ore 8.15 – 12.30) per partecipare all’iniziativa Il piacere della legalità? Mondi a confronto, un progetto formativo interistituzionale che vede coinvolti istituti scolastici della scuola pubblica e istituzioni carcerarie della regione in un piano di educazione al rispetto delle norme di convivenza civile. Porteranno un contributo di testimonianza Salvatore Inguì, referente di “Libera” a Trapani, lo studente Davide Borsani, già referente di “Ammazzateci tutti” all’I.T.E. “Tosi” di Busto Arsizio, che ora guida l’”Organismo permanente per il monitoraggio della criminalità organizzata “ in quel comune, e il fondatore del Centro Balducci Pierluigi Di Piazza. Sarà presente il Sindaco di Udine Furio Honsell. Ma saranno gli studenti in prima persona, coadiuvati dai loro insegnanti, i protagonisti attivi di questo modo alternativo di vivere la scuola e la formazione della propria identità di cittadini. Vicino/Lontano 2014 ospita per l’intera giornata di sabato 10 maggio (Chiesa di san Francesco, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30) il convegno Oltre la burocrazia. Per un’amministrazione efficace e responsabile. Realizzato insieme all’Associazione culturale Giorgio Ferigo e alla rivista Multiverso, il convegno propone alcuni incontri di approfondimento per cercare di capire le cause dell’impasse burocratico che caratterizza il nostro Paese e individuare quelle ‘buone pratiche’ che potrebbero favorire un’amministrazione più efficace e responsabile. Vi parteciperanno, fra gli altri, Stefano Sepe, autore di numerosi studi sul funzionamento delle istituzioni pubbliche, Giuseppe Bortolussi, fra i più autorevoli esperti del sistema tributario italiano e dei costi dell’apparato burocratico e Giuseppe Piperata, autore di scritti sulla semplificazione amministrativa. Non mancherà un momento di spettacolo sul tema: l’attore Paolo Rossi e il giornalista Gian Antonio Stella, nel dialogo Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli (lunedì 12 maggio, Chiesa di San Francesco ore 21), metteranno in scena l’assurdità della nostra burocrazia in un viaggio semiserio attraverso un’Italia stretta nella morsa dei commi, degli articoli, degli azzeccagarbugli che ogni giorno rendono più complicata la vita dei cittadini. In un altro racconto scenico vicino/lontano cercherà di rievocare il dramma di un’emergenza internazionale. Fabrizio Gatti, giornalista dell’Espresso, autore di coraggiose inchieste e Premio Terzani 2008 per Bilal, presenta Alle cinque della sera (venerdì 16 maggio, Chiesa di san Francesco ore 21.30), storia di un gruppo di bambini e dei loro genitori, sopravvissuti alla guerra in Siria, condannati dalla pace in Europa a morire, nell’ottobre del 2013, nel mare di Lampedusa.

ILGIORNALEDELFRIULI.NET (WEB) A un mese dall’inizio dei mondiali di calcio in Brasile, vicino/lontano si congeda dal suo pubblico e conclude l’edizione 2014, proponendo, insieme a LeggerMente, Quando il gioco si fa brutto (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 21): una serata di riflessione sul gioco del pallone e sul calcio diventato spettacolo. Con l’aiuto della musica, della parola e dei pensieri si proverà a rispondere ai quesiti che tutti prima o poi ci siamo importanti e significative e dell’intera storia dello sport italiano. posti: Il calcio è davvero il gioco più bello del mondo? Il calcio è il gioco maggior portatore sano di messaggi

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Venezia malati? Il calcio è il gioco più maschilista del mondo? Il calcio è il gioco con i peggiori tifosi del mondo? Con un progetto pensato insieme al Comune di Udine, vicino/lontano rende omaggio a Federico Tavan, il poeta Coordinati da Paolo Patui, sulle musiche live della Pordenone Big Band, risponderanno Alessandro Birindelli, per tv.zam.it di Andreis scomparso lo scorso novembre, che ha dimostrato come un dialetto delle montagne friulane possa molti anni difensore titolare della Juventus, Gianpaolo Ormezzano, voce storica del nostro giornalismo sportivo, diventare lingua universale, e gli dedica alcune iniziative per farlo conoscere a chi ancora non abbia incontrato i

Massimo Priviero, rocker genuino e nemico dello show business, e Sara Simeoni, campionessa olimpica a suoi versi e la sua vicenda umana. Innanzitutto Federico Tavan. Nostra preziosa eresia (martedì 13 maggio, Mosca nel 1980, prima donna a valicare l’asticella posta a oltre i due metri nel salto in alto, una delle atlete più Chiesa di San Francesco, ore 21): una serata condotta dal giornalista Paolo Medeossi che prevede letture di Aida Talliente; una performance del Teatrino del Rifo con Giorgio Monte, Manuel Buttus e Giuliano Bonanni, su testi del

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poeta; la proiezione di video originali e di alcune immagini di Danilo De Marco; musiche originali realizzate da Flk

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ILGIORNALEDELFRIULI.NET (WEB) importanti e significative e dell’intera storia dello sport italiano. Con un progetto pensato insieme al Comune di Udine, vicino/lontano rende omaggio a Federico Tavan, il poeta

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di Andreis scomparso lo scorso novembre, che ha dimostrato come un dialetto delle montagne friulane possa diventare lingua universale, e gli dedica alcune iniziative per farlo conoscere a chi ancora non abbia incontrato i suoi versi e la sua vicenda umana. Innanzitutto Federico Tavan. Nostra preziosa eresia (martedì 13 maggio,

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Chiesa di San Francesco, ore 21): una serata condotta dal giornalista Paolo Medeossi che prevede letture di Aida Talliente; una performance del Teatrino del Rifo con Giorgio Monte, Manuel Buttus e Giuliano Bonanni, su testi del poeta; la proiezione di video originali e di alcune immagini di Danilo De Marco; musiche originali realizzate da Flk

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e Bande Tzingare su poesie e scritti di Federico Tavan. Inoltre, dal 12 al 18 maggio a Udine, i versi di Federico Tavan si combineranno alla fragranza del vero pane fresco

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e troveranno casa nei sacchetti poetici distribuiti in tutti i panifici aderenti. “Poesia come pane” si realizza grazie alla collaborazione del gruppo Panificatori di Confcommercio Udine. Fra incontro, happening e spettacolo torna a Vicino/Lontano Accento. 100 minuti di idee & musica: 100 minuti di

IMMA ­ . Do

progetti, visioni, sogni, idee e realizzazioni. 10 oratori, ognuno dei quali ha a disposizione 7 minuti per parlare, presentare, mostrare, mettere in scena, raccontare il proprio lavoro, la propria visione o la propria filosofia nel campo del Terzo settore. Voce narrante di Jack e musica live dello Strike Back Trio (Domenica 11 maggio, Chiesa di San Francesco ore 21, in collaborazione con p.én.lab) Torna l’appuntamento attesissimo con la Festa universitaria, animata dai dj set di Roc Stars, Miche e Zona Est Monster Selecta, con il coordinamento di Michele Poletto per Stage Plan (mercoledì 14 maggio, Piazzale del Castello ore 21). Grazie alla storica collaborazione con la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe a vicino/lontano sarà di scena la performance teatrale del collettivo Generazione Disagio: Dopodiché, stasera mi butto, Premio Giovani Realtà del Teatro 2013 (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 16.30). Sul palcoscenico i giovani attori dipanano un gioco coinvolgente che riesce, utilizzando i codici del varietà o del vaudeville, a coniugare il drammatico al comico in una generale dimensione ludica che mette in evidenza il disagio di una generazione. VICINO/LONTANO DIGITAL 2014 Con la 10ª edizione il Festival inaugura v/l Digital, il nuovo percorso ideato dal giornalista Marco Pacini, direttore del progetto vicino/lontano, e curato dal giornalista e scrittore Fabio Chiusi. Una full immersion, anche “operativa”, nella realtà virtuale che ogni giorno condiziona le nostre scelte e la nostra vita: per conoscerla e imparare a gestirla. V/l Digital si aprirà sabato 10 maggio (Chiesa di San Francesco, ore 21). Il tema dell’incipit è d’obbligo, Chi sa cosa di te, un focus sul quale si confronteranno Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e ricercatore in Sociologia presso il Centro Edgar Morin di Parigi, e Carola Frediani, giornalista e studiosa di nuove tecnologie e cultura digitale, coordinati da Fabio Chiusi. Grazie alle rivelazioni di Edward Snowden abbiamo scoperto quanto sia invasivo l’occhio elettronico dei governi e quanto sia estesa la loro sorveglianza online dei cittadini. Ma quello dell’intelligence non è l’unico modo in cui siamo controllati in Internet: anche colossi web come Google e Facebook detengono miriadi di dati che sfruttano a scopi pubblicitari. Quali sono gli effetti concreti sui comuni cittadini di questo Grande Fratello digitale? Un altro aspetto del web viene affrontato nell’incontro Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita, che si realizza domenica 18 maggio (nell’Oratorio del Cristo, alle 15). Il dialogo, moderato dal docente di economia Paolo Ermano, fra lo studioso di filosofia del diritto Ugo Pagallo e Francesco Antinucci, direttore di ricerca all’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, autore di L’algoritmo al potere. Vita quotidiana ai tempi di Google (Laterza 2011), affronterà il tema della pervasività degli algoritmi in prospettiva tecnica, filosofica e politica. Gli algoritmi, protagonisti di opere di culto (Terminator, Matrix, 2001 Odissea nello Spazio, solo per citarne alcune), sono stati al centro di rabbiosi scandali internazionali: dai clamorosi crolli borsistici all’uso dei droni, da Wikileaks al caso Edward Snowden. Eppure tutti ne sanno poco, convinti che la voce del navigatore o lo smartphone che portiamo in tasca siano strumenti al nostro servizio e sotto il nostro controllo. Ma se fosse invece il contrario? La domanda ci porta a riflettere su un ulteriore tema di evidente attualità: Critica della democrazia digitale è il titolo del nuovo libro di Fabio Chiusi, che passa in rassegna le più interessanti esperienze di democrazia digitale – non ultime quelle italiane – e che l’autore presenterà (mercoledì 14 maggio, Libreria Tarantola ore 18), in dialogo con il semiologo e narratore Giorgio Jannis. Al Friuli Future Forum saranno proposti i momenti più ”operativi” di v/l Digital, attraverso veri e propri workshop. La partecipazione è gratuita, fino a esaurimento dei 30 posti disponibili per ogni workshop. Per l’iscrizione, obbligatoria, basta inviare una email a info@vicinolontano.it, specificando nell’oggetto il titolo del workshop e indicando nome, cognome e un recapito telefonico. Si segnala che è necessario utilizzare il proprio computer. Venerdì 16 maggio si parte con una lezione pratica su “Come sparire da Internet” (ore 10­13): nell’era del Datagate e dello spionaggio globale, capire come non lasciare tracce in rete è fondamentale. Il workshop illustra il funzionamento dei principali strumenti per mettere i propri dati personali al riparo da occhi indesiderati. A condurlo saranno Claudio Agosti, hacker, programmatore, docente e co­fondatore del progetto GlobaLeaks, presidente del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali e Fabio Pietrosanti, che si occupa professionalmente di security dal 1998. Entrambi coordineranno anche il workshop di sabato 17 maggio “Su Facebook, ma non senza privacy” (ore 10­13). Domenica 18 maggio, terzo e conclusivo workshop dedicato a “Come si fa la democrazia online” (ore 10­13), a cura di Fiorella De Cindio, presidente dell’Associazione Informatica e Reti Civiche (A.I.Re.C.) della Lombardia e per queste attività premiata nel 2001 con la Civica Benemerenza della Città di Milano, l’”Ambrogino d’oro”. Se la democrazia è in crisi, il web può contribuire a ristabilire il rapporto di fiducia spezzato tra cittadini e istituzioni?

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F VICINO/LONTANO MOSTRE E INSTALLAZIONI 2014 Parte importante dell’evento complessivo dedicato a Federico Tavan è l’installazione La nâf spaziâl, che si inaugura sabato 10 maggio, alle 19 a Palazzo Morpurgo – Galleria del Progetto. La voce di Federico Tavan, le fotografie di Danilo De Marco e il video collage di Andrea Trangoni costituiscono un insieme inscindibile per rendere omaggio all’ opera poetica di Tavan. In occasione della vernice interverrà Gian Paolo Gri e sono previste letture dell’attore Fabiano Fantini. La mostra resterà visitabile fino al 15 giugno (venerdì, sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00). Al Mercato del Pesce­Galleria fotografica Tina Modotti, viene allestita dal 10 al 18 maggio la mostra I nostri angeli. Le migliori 10 foto nel ricordo di Miran Hrovatin, organizzata a cura della Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin. La mostra itinerante del Premio giornalistico Marco Luchetta (visitabile da martedì a venerdì, dalle 15.00 alle 18.00; sabato e domenica, dalle 10.00 alle 22.00) avrà la sua anteprima a Vicino/Lontano e farà poi tappa nei principali festival della regione. Per la prima volta saranno presentate insieme le dieci foto che hanno vinto le prime dieci edizioni della Sezione Miran Hrovatin, che premia la miglior foto dell’anno, pubblicata su quotidiani, periodici e siti web. Miran Hrovatin, prima ancora che ottimo tele­cineoperatore è stato un apprezzato fotografo sul fronte dell’attualità giornalistica. Vajont, l’onda lunga titola la mostra fotografica di Andrea Bernardis, che si apre venerdì 9 maggio, alle 18 al Bookshop del Visionario. Ispirandosi al libro­inchiesta della giornalista Lucia Vastano, che sarà presente all’inaugurazione con un suo intervento insieme a Paolo Sacco, esperto di fotografia storica, Andrea Bernardis è andato a incontrare lo sguardo di superstiti e sopravvissuti dell’immane tragedia ecologica e umana del Vajont. L’immagine fotografica del loro dolore, tutt’altro che sopito dopo cinquant’anni, costituisce un ulteriore monito alle responsabilità degli “esperti”, collusi con un potere avido, corrotto/omertoso, cinico. E restituisce loro il diritto a un’“altra” memoria. La mostra resterà visitabile fino all’8 giugno negli orari della programmazione cinematografica. Mali, points de vue. Lo Stato africano fra antiche tradizioni, nuovi terrorismi e aiuti internazionali è il tema della mostra fotografica di Alberto Moretti e Giulia Iacolutti, che sarà di scena dal 12 al 18 maggio da Copetti Antiquari, via Paolo Sarpi 25, a cura di Luca Bernardis e Federico Rizzi. Un Paese dove passa parte della cocaina che arriva in Italia e dove radicalismo islamico e indipendentismo tuareg hanno fatto centinaia di morti e dato vita ad affollatissimi campi profughi. Ma questo è solo l’altro aspetto di una terra ricca di valori, tradizioni, civiltà e sorrisi. All’inaugurazione, lunedì 12 maggio ore 19, saranno presenti, insieme ai fotografi e alla responsabile di Abareka Nandree onlus, il vice ambasciatore della Repubblica del Mali in Italia Mohamed T. F. Maiga e la scrittrice Mah Aissata Fofana. Visitabile il 13,14,15 maggio dalle 16 alle 19.30; il 16,17,18 maggio dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. GLI INCONTRI DI APPROFONDIMENTO A VICINO/LONTANO 2014 Sono numerosi gli INCONTRI PROGRAMMATI ALL’ORATORIO DEL CRISTO nel week end conclusivo di Vicino/Lontano 2014, da venerdì 16 a domenica 18 maggio: si parte venerdì, alle 17.30, con il seminario Incrociare le storie: case, città, vicini di casa, protagoniste le antropologhe Roberta Altin e Amalia Signorelli. Un’iniziativa della onlus Associazione Vicini di Casa per i suoi 20 anni di attività. Segue, alle 20, in collaborazione con LiMes e Historia in occasione dell’uscita del nuovo numero di LiMes, Dopo l’Ucraina. Come cambia il mondo. Vi partecipano il responsabile dell’Osservatorio Caucaso­Asia Centrale dell’ISPI di Milano Aldo Ferrari, lo studioso degli aspetti storico­culturali dell’Ucraina Oleg Rumjantsev e il giornalista russo Sergej Startsev, moderati dal presidente di Historia Guglielmo Cevolin. Sabato 17 maggio, alle 10.00 Basaglia, chi? Alla ricerca dei soggetti smarriti con lo psichiatra e psicanalista Mario Colucci, il Premio Nonino 2014 Peppe Dell’Acqua, tra i padri della riforma che ha portato alla chiusura dei manicomi, e il filosofo del cosiddetto pensiero debole Pier Aldo Rovatti. Alle 11.30 In questo mondo di ladri. Ladri di tasse e ladri di risorse, con il giornalista di molte inchieste economiche dell’Espresso Stefano Livadiotti, che si confronterà con i dottori commercialisti Claudio Siciliotti e Paolo Cerutti. Alle 15 Utopie letali, con il giornalista e saggista Carlo Formenti, introdotto da Marco Pacini. Alle 16.30 Al di là della crudeltà, un incontro a cura della Società Filosofica Italiana­Fvg col membro del direttivo Claudia Furlanetto, il professore di Estetica Raoul Kirchmayr e lo psicanalista francese René Major, per presentare il libro di Jacques Derrida Stati d’animo della psicanalisi. L’impossibile aldilà di una sovrana crudeltà. E alle 18, a cura di pordenonelegge.it l’incontro La lingua della poesia. Tra comunicazione ed eccellenza formale, con i poeti Umberto Fiori ed Enrico Testa, moderati dallo scrittore Alberto Garlini, presidente della giuria del Premio Hemingway. Domenica 18 maggio, alle 10, Il pensiero che si ha dell’altro con la poetessa Jolanda Insana, introdotta dallo slavista Giorgio Ziffer e dal critico letterario Rodolfo Zucco. Alle 11.30 Alfabeto Grillo. D per democrazia diretta o dittatura degli attivi? con i giornalisti e saggisti Marco Laudonio e Massimiliano Panarari, introdotti da Tommaso Cerno: una riflessione sulla “grande mutazione” della politica nell’Italia di inizio Terzo millennio a partire da un dizionario ragionato e critico del vero fenomeno politico di questi ultimissimi anni: il Movimento 5 stelle tra politica 2.0 e disintermediazione. Alle 15.00, con il sostegno di Confartigianato, Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita, con gli studiosi di filosofia e diritto in materia digitale Francesco Antinucci e Ugo Pagallo, moderati da Paolo Ermano. Alle 16.30, in collaborazione con Forum Editrice Viviamo troppo a lungo? con il giornalista scientifico Pietro Greco e la tanatologa Marina Sozzi, coordinati dal giurista Luigi Gaudino. Alle 18.00 ancora poesie e racconti con il reading curato da Cormònslibri Il pane offeso. Parole per la crisi del lavoro, che è anche il titolo del libro (Culturaglobale 2013) dedicato a tutti i lavoratori, ai disoccupati, ai precari e a quelli che hanno perso la vita sul lavoro; raccoglie racconti e poesie di 17 tra poeti e scrittori italiani, che rappresentano in forma letteraria l’alienazione da lavoro (o da non­lavoro). Il volume viene messo in vendita e il ricavato andrà a una famiglia

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ILGIORNALEDELFRIULI.NET (WEB) colpita da morte sul lavoro. In questa occasione cinque autori leggono personalmente le loro composizioni: Ferruccio Brugnaro, Fabio Franzin, Maurizio Mattiuzza, Francesco Tomada ed Emanuele Tonon, accompagnati al violino e violoncello da Mariko Masuda e Nicola Siagri. Presenta Sabrina Vidon. Seguirà una degustazione con il Vino della Pace della Cantina Produttori Cormons. LE STORIE A CASA CAVAZZINI Dal 16 al 18 maggio il cartellone delle STORIE di Vicino/Lontano 2014: venerdì alle 18 Mauro Daltin e Angelo Floramo raccontano L’ultimo avamposto del mondo. Viaggio tra partigiani ed eremiti lungo l’Arzino con le letture di Arianna Zani e la chitarra di Renzo Stefanutti. Sabato 17 maggio, alle 11.00, Russia, Ucraina, Crimea: quel pericoloso triangolo, a cura della Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin, con l’intervento dell’inviato di guerra e storico corrispondente Rai da Mosca Sergio Canciani. Modera il giornalista Giovanni Marzini e interviene, per raccontare i 20 anni di attività della Fondazione, Daniela Luchetta. Alle 15.00, in collaborazione con Friuli Future Forum, Noi del Rione Sanità con il prete­imprenditore napoletano Antonio Loffredo e il sociologo Daniele Pitteri. Alle 17.00 Un’arte per l’altro. L’animale nella filosofia e nell’arte, incontro, a cura di RAVE­East Village Artist Residency, con l’autore del manifesto antispecista Leonardo Caffo, la storica dell’arte Valentina Sonzogni e l’artista Tiziana Pers. Domenica 18 maggio, alle 11.00 Le nuvole di Picasso. Una bambina nella storia del manicomio liberato: Alberta Basaglia, figlia di Franco, insieme alla psichiatra basagliana Giovanna Del Giudice, ci racconta l’esperienza privata e infantile della rivoluzione che ha segnato la storia della psichiatria in Italia. Alle 15.00 La scuola siamo noi: due insegnanti, Paolo Patui e Angelo Floramo, e il giornalista Paolo Medeossi si mettono “davanti alla lavagna” per raccontare la scuola d’oggi. Alle 17.00 Dopo Mandela. Il Sudafrica alla prova del voto, incontro con Piero Basso, Armando Gnisci, Umberto Marin, Pietro Veronese, a cura di TimeForAfrica. Con l’intervento del Coro Popolare della Resistenza di Udine. IN LIBRERIA Sono previste, nelle librerie udinesi, una ventina di presentazioni editoriali collegate ai temi di Vicino/Lontano 2014, con autori, ospiti e protagonisti. Ma l’evento di spicco, e la novità di questa decima edizione, sarà la lettura integrale a più voci dei libri dei vincitori del Premio Terzani 2014, Questa libertà del poeta friulano Pierluigi Cappello e Come diventare ricchi sfondati nell’Asia Emergente dello scrittore pakistano Mohsin Hamid, a cura del Teatro Club con il coordinamento di Gianni Cianchi: sabato 10 maggio (Libreria Friuli, dalle ore 15.30) e domenica 11 maggio (Libreria Feltrinelli, dalle ore 15.30). TEATRO S. GIORGIO Tre eventi al Teatro S. Giorgio: giovedì 15 maggio (ore 21) è di scena lo spettacolo teatrale Canti – CJANTS – dall’America, da Cjants da la Meriche di Nelvia Di Monte su ideazione di Stefano Rizzardi, con Maria Ariis, Gabriele Benedetti, Giulia De Paoli, Stefano Rizzardi e le voci registrate di Fabiano Fantini e Alessandra Pergolese. Musiche di Aleksander Ipavec, in collaborazione con CSS­Teatro stabile di innovazione del Friuli­Venezia Giulia, Radio Onde Furlane. Venerdì 16 maggio (ore 20), per i venti anni di attività di Vicini di Casa Onlus, la performance teatrale Terra dei Re, realizzata con i richiedenti asilo del Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), su progetto e regia di Riccardo Vannuccini con Elisa Menon. In scena venti persone provenienti da Pakistan, Afghanistan, Mali, Nigeria, Palestina – insieme agli attori italiani di Fierascena e ArteStudio. Domenica 18 maggio (ore 11) Europensieri. Un’altra Europa: una tavola rotonda per presentare il Quaderno di “Edizione” 2013, a cura di Beatrice Bonato, Mimesis, Milano­Udine 2014. Interverranno Nicola Gasbarro, Luca Taddio, Raoul Kirchmayr, Eliana Villalta, Beatrice Bonato. A cura della Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia e CSS Teatro stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia. VICINO/LONTANO COLLABORAZIONI 2014 Agherose ARLef – Agjenzie regionâl pe lenghe furlane (Agenzia regionale per la lingua friulana) Arpa­LaREA Fvg Associazione culturale Giorgio Ferigo Associazione Borgo Ginnasio Vecchio Associazione Vicini di Casa onlus Bottega Errante CEC – Centro espressioni Cinematografiche Cefs – Centro Edile per la Formazione e la Sicurezza Centro per le Arti Visive – Visionario Centro Territoriale Permanente e Casa Circondariale Cineteca del Friuli Civica Accademia d’Arte Drammatica


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Cinema

Mostre

Spettacoli

Appuntamenti

> Segnala il tuo avvenimento

NO T I Z I E > MA N I F E S T A Z I O N I > 25 AP R I L E 2014

Pensieri in viaggio con Saf Fvg e il festival Vicino/Lontano Udine (UD) ­ In occasione della decima edizione del festival Vicino/Lontano (8­18 maggio 2014), Saf Autoservizi Fvg stimola la fantasia nel “tempo di mezzo”: un’opportunità per esplorere non solo nuovi luoghi ma anche nuovi orizzonti mentre si viaggia in autobus/corriera. Con la seconda edizione del concorso Twitter Saf “Tweet­a bordo: pensieri in viaggio”, a partire da sabato 26 aprile e fino a giovedì 15 maggio è possibile condividere i propri pensieri e vincere un taccuino da viaggio e dei buoni­ acquisto utilizzabili presso la libreria Odòs di Udine. Per partecipare è sufficiente possedere un account Twitter, digitare l’hashtag #tweetabordo, inserire il tweet e l’account @SAFAutoservizi e pubblicare. I tre tweet più originali e creativi selezionati dalla Giuria verranno premiati nell’ambito del festival vicino/lontano domenica 18 maggio presso l’Oratorio del Cristo alle ore 11.30. I partecipanti concorrono per: 1° premio: buono­acquisto di 100 € e taccuino da viaggio; 2° premio: buono­acquisto di 70 € e taccuino da viaggio; 3° premio: buono­acquisto di 50 € e taccuino da viaggio). Info www.vicinolontano.it; www.saf.ud.it Leggi le Ultime Notizie >>>


ne, il 1 nale di D data: 26/04/2014 un p pagina: 27 dall’Axi ne artis lo. Il co Comun prevede clusion dare la

della Memoria Contadina). Il Centro Visite ha una funzione principalmente didattica; in particolare, vengono organizzati laboratori di archeologia sperimentale per gli studenti delle medie ed elementari del Comune e per le scuole di tutte il territorio regionale.

tivano i nostri nonni quando erano ancora piccoli, riproposti in chiave moderna. Dalle 15 alle 17 nel Museo Archeologico verrà proposto un percorso Il giocamuseo, giochi antichi per grandi e piccini. In caso di maltempo visite guidate alle 15 e alle 6. Inoltre, in collaborazione con l’Associazione Amici del

Borgo di San Martino, alle 14.30 in piazza Capitolo ci saranno truccabimbi e laboratori creativi, aspettando le fate che arriveranno dal fiume Natissa verso le 16.15 e poi... con fate, folletti, maghi ed elfi tutti in sfilata fino in piazza Capitolo, dove sono in programma Storie & Racconti magici.

da oggi sui bus

FESTA

Tweetare a bordo per condividere i propri pensieri

Apre degli di Stu

In occasione della X edizione del festival Vicino/Lontano (8-18 Maggio 2014), Saf Autoservizi Fvg stimola la fantasia nel “tempo di mezzo”: un’opportunità per esplorere non solo nuovi luoghi ma anche nuovi orizzonti mentre si viaggia in autobus/corriera. Con la seconda edizione del concorso Twitter Saf Tweet-a bordo: pensieri in viaggio, a partire da oggi e fino a giovedì 15 maggio è possibile condividere i propri pensieri e vincere un taccuino da viaggio e dei buoni-acquisto utilizzabili alla libreria Odòs di Udine. Per partecipare è sufficiente possedere un account Twitter, digitare l’hashtag #tweetabordo, inserire il tweet e l’account @SAFAutoservizi e pubblicare. I tre tweet più originali e creativi selezionati dalla Giuria verranno premiati nell’ambito del festival vicino/lontano domenica 18 maggio all’Oratorio del Cristo alle 11.30. I partecipanti concorrono per: 1˚ premio: buono-acquisto di 100 € e taccuino da viaggio; 2˚ premio: buono-acquisto di 70 € e taccuino da viaggio; 3˚ premio: buono-acquisto di 50 € e taccuino da viaggio). Info www.vicinolontano. it; www.saf.ud.it

Doman 18, a Stu ro si t d’apert visite “ gli orsi nità un e bamb rere un mersi n clou de rà la del per to dall’o levato g collare stallato ricerca neo. Un virtuale ambien Friuli V del Ven ti dal pl ha circa ai punt dal rad 2300 da circa 7 giorno) automa a nove possibi zone ch quenta dorme ipotizza corso d Il ce Stupizz al pub settima bre, m sempre to agos ri infor sultare tp://ww gliorsi.i fonare 202638 388 951


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Cultura e Spettacoli

DOMENICA 27 APRILE 2014 MESSAGGERO VENETO

Morandi a sorpresa al castello di Cordovado ◗ CORDOVADO

Gianni Morandi a Cordovado (pagina Facebook Angolo della Musica)

«L’Italia è veramente tutta bellissima. Anche in un piccolo paese del Friuli dove sono venuto oggi, Cordovado, si trovano spazi, luoghi, borghi magnifici e particolarmente curati». L’ha scritto ieri sul suo profilo Facebook, poco dopo le 16, Gianni Morandi, sotto una foto che lo ritrae - abito elegante, giacca su una spalla

e sorridente - negli spazi del castello di Cordovado, sullo sfondo della torre nord. Migliaia i “like” e centinaia i messaggi nelle ore successive, molti dei quali da fan friulani: c’era chi gli dava il benvenuto in regione e chi lo invitava a visitare anche il proprio paese (le vicine San Vito, Casarsa e via dicendo). Dal resto d’Italia, molti hanno concordato sulla bellezza del Friuli e

hanno potuto scoprire Cordovado. Una vetrina inattesa, dunque, per il piccolo paese della Destra Tagliamento e il resto della regione. Resta il mistero sulla visita di Morandi a Cordovado: anche sul social network molti si sono posti il quesito, per ora senza risposta. Scartando concerti nelle vicinanze o altrove (non ve n’erano in programma), rimangono i motivi turisti-

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ci o la cerimonia, magari tra parenti. Ipotesi, quest’ultima, che non è da scartare. Lunedí scorso Morandi era a Boston per la celeberrima maratona e lí si è intrattenuto con dei runner friulani. Raccontando loro qualche aneddoto sulla gara (a esempio sulla ragazza italiana che l’ha “soccorso” cantandogli Scende la pioggia al trentesimo chilometro, quando ha avuto delle difficoltà), ha poi riferito ai friulani che alcuni parenti della moglie risiedono in zona. Andrea Sartori ©RIPRODUZIONERISERVATA

Cjants da la Meriche, friulano come memoria Anteprima vicino/lontano: il poema di Nelvia Di Monte diventa un recital e un radiodramma con Rizzardi e Onde furlane In vista del debutto, a vicino/lontano, dello spettacolo “Cjants da la Meriche” Nelvia Di Monte, oggi una delle maggiori, ma ancora poco conosciute scrittrici in friulano, ha accettato di raccontarci e di raccontarsi. Lo spettacolo, ideato da Stefano Rizzardi che qui dialoga con l’autrice e che sarà accompagnato in scena dagli attori Maria Ariis e Gabriele Benedetti e dalle musiche di Aleksander Ipavec, si basa sulla versione in italiano dei “Canti” intervallata da parti in marilenghe. Oltre alla rappresentazione al teatro San Giorgio il 15 maggio alle 21, è prevista anche una lettura radiofonica, nelle giornate precedenti, su Onde Furlane.

di STEFANO RIZZARDI Nelvia, come comincia la tua biografia? Sono nata nel ’52 a Pampaluna, una piccola località della Bassa, in una famiglia contadina. Un’infanzia tranquilla in mezzo alla campagna finché, nel ’59, i miei genitori si trasferirono a Cologno Monzese. Mi ritrovai catapultata in una realtà completamente diversa. Non è un periodo che ricordo volentieri. Mi è rimasto un senso di disorientamento, la paura che in un attimo puoi perdere tutto. Per fortuna, circa un anno dopo, traslocammo a Cassano d’Adda, un bel paese in riva al fiume dove mi sono trovata bene, e qui vivo tutt’ora. Che rapporto hai mantenuto con la sua terra? Fino all’adolescenza a Pampaluna tornavo d’estate. Sentivo le persone parlare in furlan e taglianoto (il dialetto dei veneti lí emigrati decenni pri-

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Un disegno di Gianni Borta per un felice libro sui migranti verso la “Meriche” tema pure del poema di Nelvia Di Monte

ma), lingue che io non potevo usare perché i miei genitori non volevano, cosí il friulano per me è diventato lingua di una perdita e di un divieto. Non l’ho piú parlato; lo comprendo e sento che mi appartiene, ma sono io che non appartengo piú alla comunità che quotidianamente lo parla o lo ascolta. Quando e come è cominciata la tua avventura poetica? Subito dopo l’università, ovviamente in italiano, e mai avrei pensato di utilizzare il friulano. Ma, come dice Franco Loi, “non sei tu che scegli la lingua della poesia, è lei che sceglie te”. Ho recuperato questa lingua alla fine degli anni ’80, qualche anno dopo la morte di mio padre: un vuoto e una cesura che richiedevano

VIAGGIATORI NEL TEMPO

Cambiano i gruppi umani, le modalità e i percorsi, ma il problema è sempre lo stesso, siamo tutti viazadôrs tal timp Nelvia Di Monte a vicino/lontano

un diverso orientamento, un ritorno in un luogo comune. Il friulano, dunque, è per me, la lingua del padre, e a lui ho dedicato la mia prima raccolta, pubblicata nel 1996, i Cjants da la Meriche. Come è avvenuto il reincontro con la marilenghe? Ricordavo tante parole, ma non bastavano per scrivere

quello che sentivo. Perciò ho ripreso a venire piú spesso in Friuli, ho studiato le opere di poeti scomparsi e ho conosciuto poeti che sono stati, e sono tutt’ora, presenze importanti: Giacomini, Bressan, Cappello, Vallerugo, Villalta, Giovannelli, Elsa Buiese e Valentinis, ma l’elenco sarebbe lungo: il Friuli ha una quantità invidiabile di

poeti davvero bravi. I “Cjants da la Meriche”, stanno per diventare uno spettacolo. Ho impiegato quattro anni per scriverli. Non volevo essere io il soggetto, per discrezione, e perché ogni io è limitato. Dovevano essere altri a raccontare, una piccola comunità. Cosí ho composto quattro lettere dove un giovane, due uomini adulti e una donna anziana raccontano, senza recriminazioni o patetismi, storie individuali che affrontano avvenimenti sociali, guerre, crisi economiche. Rivolgendosi a una figura familiare, ogni voce dà un senso alla propria esistenza, e la trasforma in un destino. Il tema dell’emigrazione sembra centrale nel tuo lavoro? Sí, certamente, perché cambiano i gruppi umani, le modalità e i percorsi, ma il problema è sempre attuale, drammaticamente. Nel poemetto Peraulis sfrisadis (in Dismenteant ogni burlaz, del 2010), il narratore è un capitano di cargo che percorre oceani in un’epoca di globalizzazione economica e linguistica. E l’ho ripreso recentemente in Movisi incuintri (in Sojârs, pubblicato l’anno scorso dalla Biblioteca Civica di Pordenone), un lungo testo che invita a riflettere su parole come radici e identità, davanti alle sfide di umana convivenza che la contemporaneità ci presenta. Siamo tutti viazadôrs tal timp... In questi anni hai scritto anche altre cose. Quali le piú significative? Ci sono altre raccolte: Ombrenis è forse la piú problematica. Il poemetto omonimo pone insieme diverse figure femminili, colte in un situazione difficile. Potrei giustificare

questa "ombrosa" tendenza col fatto che, se la felicità basta a se stessa, di fronte al dolore bisogna affrontarne l’assurdità, e a volte non c’è lieto fine. Ben diversa è l’atmosfera di Cun pàs lizêr, un libro che mi è caro per l’amicizia che gli ruota intorno: Pierluigi Cappello, Ida Vallerugo, Luigi Bressan. All’associazione Dars di Udine devo, invece, la plaquette Nelle stanze del tempo, che contiene poesie in italiano e in marilenghe. Com’è stata la tua relazione, in questi anni, con la scrittura in friulano? Nonostante l’apparente continuità, la mia scrittura in friulano è andata avanti a blocchi, intervallati da lunghi periodi di silenzio. Terminata la lunga stesura dei Cjants mi ero illusa che sarei stata libera, come chi perde delle catene. Invece, negli anni seguenti, altri argomenti mi spingevano a riprendere una lingua per me cosí piena di contraddizioni. Quali contraddizioni e perché? Scrivere in friulano è faticoso e doloroso, perché mi pone vincoli espressivi, e ogni volta devo andare a fondo di un tema come lo scorrere del tempo e la perdita. Non tanto il ricordo del passato, piuttosto il persistere di ciò che passa dentro il presente. Scrivo quando da troppo tempo mi trovo arenata contro un nucleo problematico, un intop che non posso piú evitare, e che richiede di essere compreso e mostrato. Quando concludo una raccolta, spero sempre che sia l’ultima, che io mi sia finalmente riconciliata con me stessa e con la vita. E si plachi quel grumo di inespresso che mi porto dentro. Ogni tanto mi chiedo: sarebbe stato lo stesso se io fossi rimasta a Pampaluna? ©RIPRODUZIONERISERVATA

il convegno, la mostra e instagram

Casarsa capofila del turismo culturale con Pasolini ◗ CASARSA

Tre intellettuali del passato che possono valorizzare il presente dei loro paesi d’origine e promuoverne il futuro turistico: ieri a Casarsa si è tenuto un convegno sul turismo culturale, partendo dalla figura di Pasolini a confronto con quella di Cesare Pavese (e la sua cittadina, la pie-

primi due paesi hanno già avviato percorsi che guardano al web (come la riscrittura tramite Twitter dell’opera pavesiana, citata dal sindaco del centro delle Langhe Luigi Genesio Icardi) o ai concorsi letterari (nella cittadina siciliana, come spiegato dal sindaco Francesco Valenti), a Casarsa si vuole allargare ulteriormente il raggio d’azione.

tutte le scuole d’Italia intitolate a Pasolini». Il nome dell’intellettuale casarsese potrebbe valere come indotto, secondo uno studio della camera di commercio di Monza, oltre 92 milioni di euro per Casarsa, piú di quanto facciano Petrarca e D’Annunzio in questa speciale classifica. Per questo in futuro si vuole potenziare l’attività del Centro studi

ativi di valorizzazione economica della cultura, mentre il saggista Alessio Catalini ha posto l’accento su proposta culturale alta ed enogastronomica, che devono andare a braccetto. L’onorevole Giorgio Zanin ha invitato a sfruttare l’occasione dell’Expo 2015 mentre gli instagramers all' insegna dell'hashtag #pppcasarsa nel pomeriggio hanno

Casarsa ha promosso ieri un confronto a


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data: 28/04/2014 pagina: 23

Sandra ng, regina della commedia di Hong Kong, ospite del Far East. A destra, “Black Coal, Thin Ice”, Orso d’oro all’ultima Berlinale, in programma oggi

c’è speranza». E quando qualcuno dice che il cinema di Hong Kong è morto, Johnnie To ribatte che anche senza la Cina rimane pur sempre un mercato di sette milioni di persone. Si tornerà sull’argomento anche oggi, durante i talk mattuti-

ni, quando verrà presentato il libro di Stefano Locati ed Emanuele Sacchi “Il nuovo cinema di Hong Kong. Voci e sguardi oltre l'handover”, un’introduzione ai mutamenti intercorsi nel nuovo millennio, oltre a un’approfondita analisi delle pellico-

le più importanti di questi anni. Intanto cominciano a sfilare le “dive”. Ieri è stata la volta di Sandra ng, regina della commedia di Hong Kong e protagonista di “Golden Chickensss”, arrivata nel pomeriggio, mentre Eugene Domingo, protagonista di

“Barber’s Tales” è attesa il 2 maggio. Stasera “Black Coal, Thin Ice”, Orso d’oro all’ultima Berlinale, noir solido e cupo in cui il mistero da risolvere si accompagna a una riflessione sulla Cina contemporanea. ©RIPRODUZIONERISERVATA

In piazza le belle eresie di Federico Tavan Vicino/Lontano rende omaggio al poeta friulano con letture, proiezioni e spettacoli ◗ UDINE

Martedì 13 maggio, nella Chiesa di san Francesco dalle 21, il festival Vicino/Lontano 2014 - in cartellone a Udine fino al 18 maggio – presenta “Federico Tavan. Nostra preziosa eresia”, un evento promosso con il Comune di Udine e condotto da Paolo Medeossi. Letture, poesie, proiezioni, teatro e musiche scandiranno la serata nel nome del poeta di Andreis: sarà proiettato il cortometraggio “Al Poeta de li pantianes”, video di Paolo Cantarutti e Francesco Lodolo, I˚ premio alla Mostre dal Cine Furlan (CEC Udine, 1993). Poi la musica con Bum, canzone sul testo di Federico Tavan eseguita

da Bande Tzingare e Al podea capitâte ... ovvero le musiche originali Flk su poesie e scritti di Federico Tavan, con proiezione di fotografie di Danilo De Marco elaborate da Andrea Trangoni. Gli attori del Teatrino del Rifo Giorgio Monte, Manuel Buttus, Giuliano Bonanni - presenteranno L’assoluzione, testo teatrale di Federico Tavan, e a fine serata ancora una proiezione, quella di Finendo ... provvisoriamente, frammento dal video di Claudio Tura e Paolo Fratte su con disegni di Diego Longo. L’omaggio a Federico Tavan proseguirà a Pordenone, sabato 31 maggio e domenica 1 giugno: trentasei ore di spettacoli ed eventi per far conoscere la poe-

Federico Tavan

sia di Federico. Parte importante dell’evento complessivo sarà l’installazione

La nâf spaziâl, che si inaugura sabato 10 maggio, alle 19 a Palazzo Morpurgo. La voce di Federico Tavan, le fotografie di Danilo De Marco e il video collage di Andrea Trangoni realizzeranno un insieme inscindibile. In occasione della vernice interverrà Gian Paolo Gri e sono previste letture dell’attore Fabiano Fantini. La mostra resterà visitabile fino al 15 giugno (venerdì, sabato e domenica dalle 16 alle 19). Dal 12 al 18 maggio, infine, per l’iniziativa “Poesia come pane”, i versi di Tavan e la fragranza del pane fresco troveranno casa nei sacchetti “poetici” di tutti i panifici aderenti della città di Udine.

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CINEMA

Cancellieri che smista polacchi A Cannes tre ossessioni d

calità segreta, prima del ritorno su Radio1 Rai

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ra chiusa», dice, riprendendo con il suo cellulare l'inquadratura stretta di un gazebo, edifici anni '70 e lo scorcio di una piazza, punteggiata di auto e negozi. Pochi giorni di «allenamento» con la rassegna stampa in vista del suo ritorno alla radio, su Radio1 Rai con «Fuori programma», insieme a Marco Baldini. «La prima trasmissione ricorda Fiorello - fatta intera-

tutina. L'appuntamento con «Fuori programma» è per lunedì 5 maggio alle 8.30, annuncia lo showman, che in tono scherzoso, si rivolge direttamente al pubblico di Radio1: «Voglio dirvi una cosa: sappiate che non vi considerano bene, dicono che siete un pubblico anziano. Ma io so che non è vero... E poi non è un problema di età, lo so che siete giovani, frizzanti, allegri».

Cronenberg, Egoyan e Dolan firmano noir, pro ◗ ROMA

Viva il Canada che sbanca al Festival di Cannes 2014 (14-25 maggio) con ben tre film in concorso pieni di atmosfere ossessive e noir, a firma rispettivamente di Atom Egoyan (Captives), Xavier Dolan (Mommy) e David Cronenberg (Maps to the stars). Per Atom Egoyan (sesta volta in concorso a Cannes) ancora

nisce nel nulla all'improvviso mentre aspetta il padre in macchina. L'evento inizia a distruggere le vite prima dei genitori e poi di tutti quelli che ne restano coinvolti. In otto anni di ricerche, famiglia, polizia e investigatori provano a far luce su un mistero che sembra inestricabile. Il film è interpretato, oltre che da Ryan Reynolds, da Scott Speedman, Mireille Enos, Rosario

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niversità di Firenze. organizzato dal o di Studi umanistici

con udine nord a di matisse azione Culturale organizza il 24 iaggio a Ferrara per Matisse “e visita

il lions celebra la libertas ■■ Oggi, alle 21.30, al Golf Club di Fagagna, la serata organizzata dal Lions Club Udine Host è dedicata alla Polisportiva Libertas, con l’assessore allo sport Raffaella Basana e il presidente del centro provinciale Liberta Antonio Maria Bardelli.

rte ai confini del conto è il tema del connto-laboratorio in ogramma il 3 maggio illa Elodia a TrivignaUdinese, con inizio e 10.30, sul tema delguerra affrontato in odo innovativo e indisciplinare, niugando percorsi artici, antropologia, tura, geopolitica, ria e attivismo alla rica di un modello ualitario: l’arte conmporanea come filo nduttore di un diorso nuovo. Il conveo è organizzato l’associazione East lage per il progetto ve East Village Artist sidency, con il suprto della Regione Fvg essorato alla Cultucon il patrocinio del mune di Udine e n la collaborazione e atrocinio del Comudi Trivignano UdineL’evento nasce dal siderio di pensare al uto del conflitto parndo da prospettive ferenti, ad iniziare lo sguardo degli artiin particolar modo le ricerche visive (in@raveresidency. m, 3248628511 e 348 50871).

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Sabrina Marzotta del Caffè letterario

Il collettivo della Scimmia Nuda lascerà la consueta sede della Casa della contadinanza per partecipare a due eventi live del Feff e di vicino/lontano

ave residency

arte ai confini el conflitto villa Elodia

“Il caffè Contarena nei racconti, testimonianze, parole e immagini” a cura dello storico fotografo udinese Paolo Brisighelli . Questo il tema che sarrà trattato nel prossimo incontro del “Caffè Letterario Udinese” il 30 aprile alle 20.30 al caffè Contarena , in via Cavour 1. Interventi a cura di Maria Sabina Marzotta.

jam session

La Scimmia Nuda sul palco per il Feff e vicino/lontano La Scimmia Nuda, il collettivo che da fine novembre si è imposto sulla scena regionale per la felice qualità artistica proposta e la professionalità messa in campo dai musicisti che lo compongono, scende in città, partecipando come special guest a due manifestazioni in programma a Udine, dimostrando in tal modo di sapersi integrare e fondere con le altre espressioni culturali cittadine, creando opportunità, intrattenimento ed economicità. Mercoledí 30 aprile il collettivo si... evolverà al teatro San Giorgio per l’evento #Must - Casa Bertallot, all’interno del cartellone delle Feff Night per il Far East Film Festival, ospiti dal vivo di una puntata speciale del nuovo programma di Alessio Bertallot. Dopo le esperienze a Radio Deejay, Radio2, Mtv e Rai5, la nuova frontiera per Bertallot è il web, che usa come strumento d’inedita crossmedialità con la radio: il suo show on line CasaBertallot è un format nuovo, lontano dalla radio come l’abbiamo conosciuta, che guarda al futuro, alle nuove tecnologie, a nuove modalità di interazione con il pubblico. Un modello che punta a uscire dagli stereotipi, dai ghetti, dai

friuli-capoverde

❙❙ APPOGGIO ALL’AIDO L’associazioneFriulix Capoverdesischiera afavoredell’Aidoe diEuretica. Loha fatto nelcorso diunincontro aVersa diRomans d’Isonzopromossodalpresidente del sodaliziofriulanoasostegnodello Statodi Capoverde,Dario Andrian, cheha ospitato alcunivolontariAido.Durante lariunione sonostati analizzativaritemi dall’aiutoai bambinie allescuolecapoverdiane.Info: www.aido.it.

meccanismi di costrizione e che ora esce anche dalla sua sede fisica per approdare al teatro San Giorgio e incontrare un collettivo di musicisti che fa della contaminazione la sua ragione d’essere. Il proposito è quello di cancellare la linea di demarcazione tra musicista e ascoltatore, riscoprendo quindi il valore della musica live co-

me mezzo di socializzazione, favorendo peraltro l’interazione tra le persone. Durante il corso della serata Bertallot condurrà una puntata del suo programma e poi interagirà con il collettivo in evoluzione, mixando in diretta il loro concerto. Insomma, grande sintonia per un perfetto connubio, quello tra Bertallot e La Scimmia Nuda,


aspettando il I maggio ■■ Approda in Carnia a Tolmezzo, unica tappa in Friuli Venezia Giulia, l’iniziativa nazionale “La Notte del Lavoro Narrato”, per aspettare e festeggiare il Primo maggio 2014 in una lunghissima serata di racconti, confronto e scambio di esperienze, musica, letture e teatro. Il tutto dedicato al lavoro:

l'iniziativa la Cooperativa Cramars, realtà di riferimento in regione da oltre vent'anni per la promozione del lavoro. In collaborazione con il Workcoffee locale, ciak the future stop al voto online ■■ “Ciak the future” ha concesso tempo fino a ieri sera

spiritualità in friuli ❙❙ DON DI PIAZZA. Ilfondatore del centroBalducci si raccontanel documentario“IVolti SpiritualidelFriuli” domani,alcentro di Zugliano.Si trattadi unciclo diserate di approfondimentosu alcunedelle piúrilevanti figurespirituali dellanostra regione.Domani,alle 20.30, saràinfattipresentato ildocumentario monografico,delladurata di30 minuti circa,incui verrannoripercorsele tappe fondamentalidellavitadi DonDiPiazza. Daiprimiannidi vitapassati nella spensieratezzadelpiccolo paesecarnico diTualis, passandoper gliannicontrastati dell’educazionerigida del seminario,fino adarrivare alsacerdozioe all’esperienza delcentro di accoglienzadiZugliano, il documentariorappresentaun vero e proprioviaggionella vitadi unprete che hasaputovivere inmodo autenticoilsuo percorsospirituale.

che grazie alla collaborazione tra Must e Live Act regalerà ai presenti un’occasione unica per godersi della musica di altissima qualità. Inizio del concerto alle 20, biglietto a 15 euro, in prevendita a 12 euro (info www.wearemust.it). Giovedí 8 maggio La Scimmia Nuda proporrà invece sperimentazione e contaminazio-

ne musicale nell’ex-Chiesa di San Francesco per la festa d’apertura della manifestazione vicino/lontano, kermesse che mira a confrontarsi con le sfide del nostro tempo, insieme a personalità della cultura, dell’economia, dell’informazione con l’intento di promuovere la riflessione su questioni aperte e temi cruciali dell’oggi, incrociando sguardi, discipline e linguaggi diversi. Per l’occasione il collettivo suonerà con il quintetto ufficiale: Francesco Bertolini alla chitarra, Federico Missio al sax, Roberto Franceschini al basso e contrabasso, Paolo Corsini al pianoforte e Andrea Pivetta alla batteria. Inizio del concerto alle 22.30, ingresso libero (info: www.vicinolontano.it). Dopo questi due eventi speciali che vedranno La Scimmia Nuda allargare i propri orizzonti artistici assieme ad altre iniziative culturali di assoluto spessore, tornerà ad esibirsi in Castello, riprendendo così gli appuntamenti del lunedì alla Casa della Contadinanza: il 12 maggio, sempre inserito nel cartellone di Vicino/Lontano, il collettivo ospiterà in castello Roberto Anglisani per un reading speciale. (r.c.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Gradito ritorno a M Codroipese, fornire materiale palazzo Bonavia, se multimediale alle scuole, data: so in Corso”, del p informare la comunità su temi di 28/04/2014 dio Cojaniz, rilevanza sociale. pagina: 13 che m aprile, alle 21, si e Nove classi e nove storie ideate concerto intitolato per diffondere nella comunità maggio – festa in un messaggio positivo in termini del lavoro e del jazz di futuro, quale quello plaudito “In the dell’importanza del risparmio. Universe” dello sco Informazioni all’indirizzo Info: 3384543975 e www.ciak.bancamanzano.it.

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Brusati, l’etica in economia: quanto conta

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Oggi, dalle 12 alle 14 il Laboratorio di etica, economia e diritto dell’Università di Udine propone un incontro, aperto a tutti, dedicato a come la responsabilità sociale d’impresa influenzi la competitività. L’appuntamento è presso il polo economico giuridico dell’ateneo, in via Tomadini 30/a a Udine. Relatore sarà Luca Brusati, docente di economia aziendale del Dipartimento di scienze economiche e statistiche dell’Università friulana. «Il dibattito – anticipa Brusati - proporrà il confronto fra tre visioni: quella “romantica” per cui essere socialmente responsabili rende immediatamente preferibili agli occhi del consumatore; quella “opportunistica”, per cui le iniziative di responsabilità sociale devono essere mirate a soddisfare le domande dei portatori di interessi più influenti; quella “strategica”, per cui le iniziative di responsabilità devono migliorare il contesto ambientale in cui l’impresa opera, così da rendere possibile allo stesso tempo un aumento dei fatturati o una riduzione dei costi».

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principe gala nili. Proprio a ne di opere d segnatore e i mato nel 198 to l’Italia – ne to rapidame Oliva, Giovan un ampio nu stendo divers intensa, raffi colori caldi “regolati” pe nell'incisione immediato, p re, dando vit lata significa

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Cultura e Spettacoli

MESSAGGERO DEL LUNEDÍ 28 APRILE 2014

Federico Tavan, un mondo dolente e vitale “Vicino/lontano” rende omaggio al poeta di Andreis: una serata evento in San Francesco in programma il 13 maggio ◗ UDINE

Leggere il dolore del mondo. È per questo, in fondo, che è utile, necessario scoprire, capire Federico Tavan, il poeta friulano scomparso nel novembre scorso. Per la sua capacità di guardare ed evocare il mondo a partire dalla sua condizione di sofferenza, per aver dimostrato che un dialetto delle montagne friulane può essere lingua universale, vicino/lontano, in collaborazione con il Comune di Udine, dedica una serata della sua decima edizione a Tavan, per ricordarlo e soprattutto per farlo conoscere a chi ancora non abbia incontrato la sua opera e la sua vicenda umana. Federico Tavan, nato nel 1949 e vissuto ad Andreis (Pordenone), trovò progressivamente, grazie alla stima di alcune persone, primo fra tutti Aldo Colonello, animatore del Circolo culturale Menocchio attivo a Montereale Valcellina, la possibilità di far partecipi gli altri del suo mondo interiore. Di lui hanno scritto Claudio Magris, Franco Loi, Anna De Simone, Erri De Luca e Carlo Ginzburg. Martedì 13 maggio, nella chiesa di San Francesco, alle 21, vicino/lontano 2014, in cartellone a Udine fino al 18 maggio, presenta Federico Tavan. Nostra preziosa eresia. Letture

LA GUIDA DI LUCIO FABI

Si presenta “Andar per trincee sul Carso della Grande Guerra”

Il poeta Federico Tavan (1949-2013) in una foto di Luca d’Agostino

dell’attrice Aida Talliente, proiezioni, teatro e musiche scandiranno la serata condotta da Paolo Medeossi: sarà presentato Al poeta de li pantianes, video di Paolo Cantarutti e Francesco Lodolo, primo premio alla Mostre dal Ci-

ne Furlan (Cec Udine, 1993). Poi la musica con Bum, canzone sul testo di Federico Tavan eseguita da Bande Tzingare, e Al podea capitâte..., ovvero le musiche originali FLK su poesie e scritti di Tavan, con proiezione di fotografie di Danilo

Sino a qualche decennio fa, la Grande Guerra era attinente alla dimensione familiare. Tutti avevano ricevuto testimonianze dirette da un nonno o da un prozio che avevano combattuto (e magari l’uno contro l’altro, come avvenne per queste terre contese). Oggi per chi è sotto i cinquanta il tragico macello ’14-18 è storia, non cronaca domestica. Quando qualcosa esce dalla linea dell’orizzonte, entra in un altrove temporale che difficilmente coinvolge; sicché è difficile immaginare con quali occhi e quale animo i «pronipoti di quegli uomini provenienti da tutta Europa, costretti a combattersi e a uccidersi per ordine del re e dell’imperatore», decifreranno il panorama bellico offerto da “Andar per trincee sul Carso della Grande Guerra”, scritto da Lucio Fabi per i tipi di Transalpina, in presentazione oggi alle 18 a Trieste, nella sala Tessitori del Consiglio regionale. Più chiaro lo spirito

dell’autore, spinto da «una passione che ha molto a che fare con l’amicizia e la forte volontà di vivere in un clima di pace e di tolleranza su un territorio che nel passato è stato squassato dai germi della violenza, dell’intolleranza e dell’odio razziale». Agile, sorretta da uno stile divulgativo e da uno spirito privo di enfasi di parte, nutrita di aneddoti e da un ricco corpus di immagini, corredata da una cartografia impeccabile (tratta dalla nota mappa della Transalpina), da una robusta bibliografia e da un utile compendio di informazioni (associazioni, musei e sacrari, siti web, centri naturalistici, alberghi e punti di ristoro), la guida racconta il conflitto in dieci itinerari. Alcuni riguardano località note come Redipuglia, il San Michele, il Parco Ungaretti, altri zone meno conosciute, come Cerje e Temnica, sul Carso di Comeno, e le “spiagge armate” di Sdobba, Fossalon e

Grado. Luoghi, eventi, storie, personaggi, come il piemontese Giuseppe Piccolini, “mediatore culturale” e scrivano per conto dei suoi illetterati commilitoni del Sud, caduto il 25 maggio 1917 a Catagnevizza, o come Giorgio Oreffice di Padova, che racconta dal tragico attacco a Bosco Cappuccio del 29 giugno 1916: «Gli austriaci misero fuori dei cartelli sul San Michele avvertendo che se fosse continuato il tiro delle bombarde avrebbero risposto con i gas. I comandi finsero di non vedere o di non credere, e non diedero in distribuzione le mascherine antigas...». Cloro e fosgene fecero strage dei soldati in grigioverde scendendo sino a Sagrado. Poi il vento girò, e li sospinse contro gli austriaci. «Ma 5.000 morti sul terreno, e altrettanti negli ospedali furono il bilancio di quella triste giornata». Solo una goccia, nel mare d’orrore dell’“inutile strage”. (lu.sa.)

De Marco elaborate da Andrea Trangoni. Gli attori del Teatrino del Rifo – Giorgio Monte, Manuel Buttus, Giuliano Bonanni – presenteranno L’assoluzione, testo teatrale di Tavan, e a fine serata ancora una proiezione, quella di Fi-

nendo... provvisoriamente, frammento dal video di Claudio Tura e Paolo Fratte su con disegni di Diego Longo. Parte dell’evento dedicato a Tavan sarà l’installazione La nâf spaziâl, che si inaugura sabato 10 maggio, alle 19 in palazzo

Morpurgo: voce di Federico Tavan, fotografie di Danilo De Marco e video-collage di Andrea Trangoni. Interverrà l’antropologo Gian Paolo Gri, mentre le letture saranno affidate all’attore Fabiano Fantini.

Parla il violinista Ilya Grubert stasera al verdi di PordeNoNe

«Brahms? La sua musica ha tutto ciò che ci manca» ◗ PORDENONE

Il Teatro Verdi di Pordenone apre le porte alla grande tradizione romantica con un concerto in cartellone questa sera alle 20.45. Il programma prevede due capolavori della letteratura tedesca con l’esecu-

niker Orchester, e Ilya Grubert al violino solista, già primo premio al Concorso Paganini di Genova e al Concorso Ciajkovskij di Mosca e attualmente docente al Conservatorio di Amsterdam. Proprio ad Amsterdam, città che in questi giorni si tinge di arancione

te, più olandese, lettone, russo o...? «Mah, cosa vuole che le dica, vivo qui da molto tempo ed è ovvio che senta forti legami per questa città e per questo paese, d’altra parte io sono nato in Lettonia. Era una situazione molto diversa... Se

Ilya Grubert, stasera in scena al Verdi di Pordenone come violino solista nel “Concerto op. 77 “ di Johannes Brahms, un capolavoro della letteratura romantica

«Nell’esecuzione del Concerto per violino e orchestra

tratta di una partitura assolutamente in linea con l’imma-

tutto quello che manca all’uomo contemporaneo, tutto! C’è profondità, consapevolezza, disciplina, rigore, emozione e grandezza. Tutte doti che mancano all’uomo di oggi e non credo proprio che siano concetti superati, al contrario sono di grande attualità». Ci dica qualcosa della sua formazione, quando ha deciso che la musica sarebbe stata la sua vita? «I miei genitori non erano professionisti, ma amavano molto la musica. Andavamo spesso a concerto, più volte a settimana, e in casa c’era un grande interesse per la musica, mio fratello, per esempio,


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Lunedì 28 aprile 2014

PN

A PORDENONE

A Cinemazero alpinismo tra vita e morte sulla parete nord dell’Eiger PORDENONE - Oggi alle 20.45, a Cinemazero, per gli Incontri di primavera del Cai, sarà proiettato a ingresso libero il film L’eco del Silenzio, di Louise Osmond (UK, 73’). Il cinema di montagna ha presentato più volte le tragedie vissute sulle Alpi o sulle montagne di tutto il mondo, ma è davvero difficile poter vedere un lungome-

traggio così vitale e appassionante. La regista britannica Louise Osmond, evitando le enfasi che il più delle volte abbondano in questo settore, ha creato un’opera carica di trasparente umanità. Il film è la moderna elaborazione di un fatto accaduto nell’estate del 1936 lungo l’allora inviolata parete nord dell’Eiger, la montagna dell’Oberland

Bernese che tanti scalatori ha colpito anzitempo. L’alpinista Joe Simpson ripercorre materialmente le parti cruciali della via intrapresa da Toni Kurz e dai suoi tre compagni che, attratti dalla chimera della vittoria fortemente condizionata dalle pesanti ideologie europee di quegli anni, furono costretti a lottare per la sopravvivenza.

Udine e Pordenone ricordanoTavan UDINE – Scoprire la sofferenza di un uomo, cercando di leggervi il dolore del mondo intero. È possibile leggendo la poesia di Federico Tavan, scomparso nel novembre scorso. Per la sua capacità di guardare ed evocare il mondo a partire dalla sua condizione di sofferenza, per aver dimostrato che la parlata di Andreis, dalle montagne friulane, può essere lingua universale, per la radicalità risanatrice della sua poesia profetica. Vicino/Lontano in collaborazione con il Comune di Udine – che ha fortemente voluto l’omaggio – dedicherà una serata della decima edizione a Federico Tavan, per ricordarlo e soprattutto per farlo conoscere a chi ancora non abbia incontrato la sua opera e la sua vicenda umana. Nel 2008, il Comune di Pordenone gli aveva dedicato una mostra con le fotografie di Danilo De Marco e la pubblicazione di un volume edito da Forum: "Federico Tavan. Nostra preziosa eresia". Il 13 maggio, nella Chiesa di san Francesco dalle 21, il festival Vicino/Lontano 2014 - in cartellone a Udine fino al 18 maggio – presenterà un evendo dallo

Sul Noncello il 31 maggio 36 ore dedicate alle sue poesie stesso titolo, condotto da Paolo Medeossi. Letture, poesie, proiezioni, teatro e musiche scandiranno la serata: sarà proiettato il cortometraggio Al Poeta de li pantianes, video di Paolo Cantarutti e Francesco Lodolo, I˚ premio alla Mostre dal Cine Furlan (Cec Udine, 1993). Poi la musica con Bum, canzone sul testo di Federico Tavan eseguita da Bande Tzingare e Al podea capitâte ... ovvero le musiche originali Flk su poesie e scritti di Federico Tavan, con proiezione di fotografie di Danilo De Marco elaborate da Andrea Trangoni. Gli attori del Teatrino del Rifo - Giorgio Monte, Manuel Buttus, Giuliano Bonanni - presenteranno L’assoluzione, testo teatrale di Federico Tavan, e a fine serata la proiezione di Finendo ... provvisoriamente, frammento dal video di Claudio Tura e Paolo Fratte con

A BRUGNERA

Un libro sulle donne in carriera BRUGNERA - La Sezione Anmil di Pordenone organizza oggi alle ore 20.45 - a Villa Varda - la presentazione del libro “Lara. Un donna in carriera”, patrocinato dal Comune di Brugnera e dalla Provincia di Pordenone. Il libro, scritto da Elisa Pellizzari, tratta la storia di una donna che ha dedicato la propria vita alla carriera, una vita condizionata dal lavoro, in nome del quale tutto è stato messo in secondo piano compreso gli affetti familiari.

CULTURA S

& PETTACOLI A PORDENONE

Grubert omaggia il violinista di Brahms

ANIMA DI ANDREIS Federico Tavan è morto il 7 novembre 2013 a 64 anni

disegni di Diego Longo. L’omaggio a Tavan proseguirà a Pordenone, sabato 31 maggio e domenica 1 giugno: trentasei ore di spettacoli ed eventi fra le vie del centro e il parcheggio comunale di via Vallona, per far conoscere la poesia e il genio di Federico. Poesia come pane: Dal 12 al 18 maggio la voce della poesia di Federico Tavan e la fragranza del vero pane fresco troveranno casa nei sacchetti poetici distribuiti in tutti i panifici aderenti della città di Udine. In occasione di Vicino/Lontano 2014, parte im-

portante dell’evento complessivo dedicato al poeta friulano sarà l’installazione La nâf spaziâl, che si inaugura sabato 10 maggio, alle 19 a Palazzo Morpurgo – Galleria del Progetto. La voce di Federico Tavan, le fotografie di Danilo De Marco e il video collage di Andrea Trangoni costituiscono un insieme inscindibile per rendere omaggio alla sua opera poetica. In occasione della vernice interverrà Gian Paolo Gri e sono previste letture dell’attore Fabiano Fantini. La mostra resterà visitabile fino al 15 giugno (venerdì, sabato e domenica dalle 16 alle 19).

LA RECENSIONE "L’Uomo, la Bestia e la Virtù" al Giovanni da Udine affrontato a Vetrano e Randisi

Un Pirandello grottesco e gradevole UDINE - (gc) Grottesco più che "umoristico" l'apologo L'uomo, la bestia e la virtù che Pirandello trasse dalla novella Richiamo all'obbligo. Enzo Vetrano e Stefano Randisi ne curano una gradevolissima versione che diverte il pubblico del Giovanni da Udine perché non lo costringe a chie-

una cosa seria, senza complicati aforismi filosofici. Il "trasparente Signor Paolino" si rivolge al dottor Pulejo per indurre con qualche afrodisiaco il Capitano Perella a rispettare gli obblighi coniugali con la moglie il cui letto egli diserta da anni, appagato com'è dalla sua seconda fami-

che si unisca con lei perché si possa giustificare la gravidanza della donna. Infatti, il cristallino professore, colpito dalla "virtù" della signora, ha trovato il modo di confortarla della diserzione del marito. Tutti i ruoli si ribaltano nel loro contrario, almeno nella convinzione dei personag-

VII

"virtù" si maschera da donnaccia per sedurre il marito e non si accorge di essere solo l'oggetto mal conteso fra marito e amante che si scambiano le rispettive connotazioni di uomo e bestia. Se si osserva l'interpretazione dei tre protagonisti, Enzo Vetrano (Paolino), Ester Cucinotti (signora Perella), Giovanni Moschella (il Capitano), ci si chiede come figure così "fuori chiave", sprovvedute, possano creare situazio-

PORDENONE - Nuovo appuntamento al Teatro Verdi con la grande musica. Questa sera alle 20.45 sarà la volta di una delle orchestre di tradizione fra le più importanti al mondo, la Munchner Symphoniker Orchester, sul palco con uno dei maggiori violinisti sulla scena, Ilya Grubert. Nell’ambito del percorso dedicato all’etnografia in senso musicale intrapreso quest’anno dalla direzione artistica del teatro, con l’intento di esplorare gradualmente le geografie planetarie del panorama musicale, la Germania occupa uno spazio fondamentale nella musica d'arte. L’orchestra affronterà infatti due capisaldi della letteratura romantica tedesca: in primis le Sinfonia n.3 Scozzese di Felix Mendelssohn Bartholdy, che, in ciascuna Sinfonia, omaggia Paesi diversi o situazioni storico-geografiche particolari: l' Italia, la Riforma oppure, in questo caso specifico, la Scozia. Il programma proseguirà con il Concerto per violino e orchestra op. 77 di Johannes Brahms. un capolavoro della letteratura violinistica che rientra nell'immaginario collettivo come un titolo di grande richiamo nei confronti del pubblico. Il solista Ilya Grubert, coadiuvato dalla bacchetta di Peter Tilling, offrirà un chiaro omaggio al dedicatario del concerto stesso, il celebre violinista Jozsef Joachim, molto amico di


data: 28/04/2014

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IL GIORNALE

Sabato 26 Aprile 2014 23:09

LA X EDIZIONE DEL FESTIVA IN PROGRAMMA A UDINE DALL’8 AL 18 MAGGIO CON OLTRE 100 INCONTRI, DIALOGHI, EVENTI, LEZIONI MAGISTRALI ED ALTRO ANCORA PER INDAGARE IL PRESENTE ED IMMAGINARE IL FUTURO

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Vicino/lontano 2014 ci accompagna a scoprire “che mondo fa” attraverso undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi ­ e dall’8 al 18 maggio, con la sua X edizione, in cartellone come sempre nel centro storico di Udine, ci mette nel cuore dei temi forti, delle criticità ma anche delle opportunità del nostro tempo: per capire come e perché stanno cambiando le nostre vite di cittadini globali sotto il profilo economico, politico, culturale, psicologico.

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Nato da un forte legame con la personalità di Tiziano Terzani, quindi con una biografia esemplare per capacità di stare nel mondo come osservatore professionale e al mondo semplicemente come essere umano, il festival Vicino/Lontano, nelle sue molte traiettorie, si è arricchito in questi dieci anni attraverso le collaborazioni coltivate con soggetti culturali del territorio e di molte altre latitudini. E, soprattutto, si è evoluto e ripensato di anno in anno, cercando di stare al passo con le trasformazioni sempre più veloci del mondo.

PROSSIMAMENTE Agenda

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Identità e differenze del mondo globalizzato ci avvicinano o allontanano, oggi, a prescindere dalla latitudine e dalla geografia. Non è un caso, dunque, che a dieci anni dalla scomparsa di Tiziano Terzani, e proprio nella sua X edizione, la giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani abbia eccezionalmente deciso di conferire l’edizione 2014 a due vincitori ‘lontani’ per appartenenza e contesto, eppure vicini ed entrambi rappresentativi, attraverso il loro lavoro, dell’esperienza e dell’eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. Mohsin Hamid, scrittore pakistano annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea, e Pierluigi Cappello, il poeta friulano che si è affermato come una delle voci più intense della poesia italiana, sono i vincitori della X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, per i romanzi Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi 2013) e Questa libertà (Rizzoli 2013). Saranno premiati sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 20.45. La serata sarà anche l’occasione per presentare i diari inediti di Tiziano Terzani, Un’idea di destino, di imminente pubblicazione per Longanesi. A questi scritti, privati e personali, Terzani aveva lavorato fino ai suoi ultimi giorni e dalle prossime settimane saranno accessibili anche ai suoi lettori nell’edizione curata dalla moglie Angela Terzani Staude e da Álen Loreti. Sarà Mario Perrotta, Premio Ubu 2014 come migliore attore dell’anno, a dare voce ad alcune pagine scelte, mentre l’accompagnamento musicale, a cura di Mittelfest, sarà affidato ai Percussionisti del Conservatorio di Udine, coordinati dal maestro Roberto Barbieri. In collegamento con il Premio Terzani 2014 sono tre gli appuntamenti proposti dal festival Vicino/Lontano: l’incontro “L’Asia siamo noi”, in programma sabato 17 maggio alle 16.45 nella Chiesa di San Francesco a Udine, protagonista il vincitore Moshid Hamid in dialogo con il caporedattore dell’Espresso Gigi Riva e il docente di Storia moderna e contemporanea dell’Asia all’Università di Torino Michelguglielmo Torri; la proiezione, in collaborazione con CEC Udine, del film di Mira Nair The Reluctant Fundamentalist tratto dall’omonimo romanzo di Moshin Hamid (venerdì 9 Data maggio, Visionario ore 20.30); e la proiezione in anteprima del documentario “Parole povere”, una coproduzione Agherose / Tucker Film, diretto dalla regista Francesca Archibugi e dedicato a Pierluigi Cappello (mercoledì 14 Pagina maggio, Chiesa di San Francesco ore 20.30). Il film sarà accompagnato dall’incontro con il protagonista, in dialogo Foglio con l’attuale Sovrintendente dell’Azienda speciale Villa Manin Piero Colussi, presidente dell’AVI­associazione delle mediateche e videoteche italiane, e in collegamento video con Francesca Archibugi.

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ILNORDEST.INFO (WEB)

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Da giovedì 8 a domenica 18 maggio, con un centinaio di iniziative in cartellone per oltre duecento protagonisti italiani e internazionali, Vicino/Lontano 2014 ci proietta in un nuovo modo di osservare il nostro tempo.

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Categoria: Cultura Friuli

Vicino/Lontano

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Politica

“Vicino/Lontano 2014”: che mondo fa?

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MESSAGGERO VENETO GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014

ERA DIGITAle » FABIO CHIUSI

di Luciano Santin

È

in corso a Perugia, fino a domenica, il 14º Festival Internazionale del Giornalismo, che vedrà anche l’approfondimento di temi legati all’informazione digitale, al saccheggio via web dei dati personali, all’influenza degli algoritmi nella nostra vita e al caso Datagate. Parteciperanno, domani, anche l’udinese Fabio Chiusi, autore dell’e-book Grazie Mr. Snowden, e Omar Monestier, direttore del Messaggero Veneto, testata che ha pubblicato il libro on line. Ne discuteranno assieme a James Ball, giornalista del Guardian, Annie Machon, direttore di Courage Foundation, che ha difeso Snowden, e Carola Frediani, hacker activist. Concluso il festival umbro, Chiusi sarà a Udine per coordinare i workshop di vicino/lontano Digital, il nuovo percorso della decima edizione. In questa intervista parla dei temi che caratterizzeranno i due appuntamenti. Edward Snowden, uomo che meriterebbe il Nobel all’informazione, se ci fosse... «A Perugia svolgerò una relazione sul tema Italia e Datagate: come il caso è stato presentato dai media nazionali, come lo ha percepito l’opinione pubblica, come e perché il nostro Paese è stato coinvolto. Su Snowden comunque mi sono

«Algoritmo, il problema è capire come ci influenza» L’esperto udinese di web parla del Datagate al Festival del Giornalismo di Perugia «Snowden ha agito nel pubblico interesse, sollevando la questione del controllo» Mondo digitale, sempre più influente nella vita quotidiana di tutti. In alto, Fabio Chiusi, esperto udinese di web, blogger del Gruppo Espresso e autore di “Grazie Mr. Snowden”

espresso più volte: ha agito nell’interesse pubblico, mettendo a rischio la sua esistenza per far conoscere cose di grande importanza che altrimenti sarebbero rimaste segrete. Anche la sua presa di posizione nei confronti di Putin ha dimostrato che è interessato soltanto al bene della collettività. Guarda al problema del controllo evitando di farne una questione statunitense». Già, il controllo. L’impressione è che oggi il web sia al centro di visioni fideistiche, positive o negative. Si crede che Internet ci possa salvare, oppure che sia il Grande Fratello orwelliano riveduto e

corretto. «È contro queste pregiudiziali manichee che occorre battersi. Anche a Udine quello che si cercherà di indagare è l’impatto delle nuove tecnologie digitali su tutti i settori vita pubblica e privata, nel bene e nel male, nella diversità di contesti e di strumenti. Lo faremo con il classico incontro, focalizzato però sul caso concreto: il Datagate, o il modo in cui gli algoritmi influenzano la conoscenza. E lavorando in workshop». Gli algoritmi sono davvero così condizionanti? «Pensiamo a Google, quello che usiamo più spesso. L’ordine in cui ci vengono presentate

le risposte dipende dalla scelta degli ingegneri informatici che l’hanno costruito. Quindi influenza le nostre conoscenze in modo né neutrale né infallibile. Pensiamo che restituisca dati oggettivi, ma non è così. E anche il mondo della finanza è governato dagli algoritmi, che gestiscono una parte consistente delle transazioni di Borsa mondiali». Il problema chiave che ne discende è... «Comprendere i termini in cui ciò avviene: chi gestisce cosa, quale tipo di responsabilità si può attribuire a scelte che vengono prese in maniera semiautomatica. Gli algoritmi so-

no ovunque, e ci rimarranno; occorre capirli e fare chiarezza sulla scelta sottesa, che è una scelta politica». Tra i temi trattati da v/l Digital, anche i trucchi per sparire da Internet. Ma è davvero possibile cancellare le tracce lasciate in questa valle di Giosafat digitale? «Sparire del tutto è molto difficile. Ma sta diventando sempre più facile sparire quel tanto che basta per creare complicazioni a chi cerca di compromettere la sicurezza delle nostre comunicazioni. Ci sono procedure operative, crittografiche, chat, abbastanza semplici da utilizzare, che rendono la

UDINE

Oliva: «Foibe ed esodo, la storia negata del confine orientale» La lezione ai ragazzi del Volta e del Bearzi: «Le vittime svanivano come i desaparecidos in Argentina» ALLA FELTRINELLI

◗ UDINE

«Gli infoibati come i desapare-

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vita più difficile a chi vuole spiarci. Nulla è infallibile, naturalmente, trattandosi di una guerra di posizione». C’è chi dice che i signori dei Data bank sanno su di noi più di quanto sappiamo noi stessi. E che via web possono influenzarci molto più dei “persuasori occulti” di Packard, calibrando e tagliando su misura i messaggi, cosa infattibile con i manifesti e gli spot. È vero? «Da un certo punto di vista sì, perché possono conoscere i nostri comportamenti meglio e più di quanto non sia mai avvenuto. Però non credo si possa dire che su noi stessi ne sanno più di noi. È un punto di vista riduzionista, secondo cui la persona sarebbe costituita dall’insieme dei suoi dati, con i comportamenti in questi sono contenuti. Ma per quante tracce significative uno possa lasciare, la persona è anche altro. C’è tutto il non detto, il non scritto, il meditato e intraducibile. C’è una parte che non può venir codificata e riportata alla quantificazione». Un punto, nel dibattito odierno, che ripropone l’antico dilemma della rivoluzione industriale: è l’uomo a usare lo strumento, o viceversa? «La situazione ideale sarebbe quella in cui lo strumento non viene rifiutato, ma messo al servizio dell’uomo. Però nella realtà sembra spesso vivere di vita propria, indirizzando le scelte umane. Una delle cose contro cui mi batto di più è il determinismo tecnologico, l’idea che la tecnologia detti da sola le sue regole, che il suo solo esistere le debba garantire un progresso al riparo dalle interferenza. In tanti predicano così anche del mercato, che provvede a se stesso. Poi arriva un Thomas Piketty che, dati alla mano, dimostra come il mercato non sia affatto in grado di ridistribuire la ricchezza». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

tolinea Oliva –. Un confine provvisorio tracciato sulla cartina che non tiene conto di meridiani e paralleli, nemmeno degli insediamenti umani». Alla fine quella linea non dà ragione a Tito, «ma accorda i quattro quinti delle pretese espansionistiche della Jugoslavia... Ecco perché a questo


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Cinema

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Spettacoli

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NO T I Z I E > MA N I F E S T A Z I O N I > 02 MA G G I O 2014

Festival Vicino/Lontano 2014: a teatro per capire "che mondo fa" Udine (UD) ­ Il festival Vicino/lontano 2014, dall’8 al 18 maggio ci accompagna a scoprire “che mondo fa”: e l’indagine si sposta sul piano del racconto scenico con molti protagonisti capaci di indagare il presente e trarne, storie, rimandi, spesso visioni prospettiche o addirittura ‘profetiche’ per immaginare il futuro, per raccontarci

come e perché stanno cambiando le nostre vite di cittadini globali sotto il profilo

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economico, politico, culturale, psicologico.

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Partiamo da una parola antica, burocrazia: quattro sillabe divenute il muro dove si infrangono i tentativi di cambiare il corso delle cose, in Italia, e velocizzare l’evoluzione del Paese. Vicino/Lontano 2014 ospita per l’intera giornata di sabato 10 maggio (Chiesa di san Francesco, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30) il convegno Oltre la burocrazia. Per un’amministrazione efficace e responsabile, in collaborazione con Multiverso e l’Associazione culturale Giorgio Ferigo. E lunedì 12 maggio (Chiesa di San Francesco ore 21) saranno l’attore Paolo Rossi e il giornalista Gian Antonio Stella, editorialista e inviato del Corriere della Sera, a trasporre in scena l’assurdità della nostra burocrazia nel dialogo Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli , un viaggio semiserio attraverso un’Italia stretta nella morsa dei commi, degli articoli, degli azzeccagarbugli che ogni giorno rendono più complicata la vita dei cittadini. Sarà una serata in cui condividere lo sgomento di un grande editorialista e farsi delle risate di fronte alla comicità stralunata di un attore di talento che insieme, in un duetto sorprendente, complici e divertiti, mettono in scena l’assurdità della nostra burocrazia.

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Drammatica Nico Pepe. Una scanzonata, irriverente, grottesca gara al gioco dell’oca tra tre giovani “marginali” (un dottorando, un precario, un bamboccione casalingo) che, guidati da un cinico presentatore, possono aspirare, come ultima chance, al suicidio. Un gioco coinvolgente che riesce, utilizzando i codici del varietà o del vaudeville, a coniugare il drammatico al comico in una generale dimensione ludica che mette in evidenza il disagio di una generazione”. Gli allievi del primo anno di corso della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe diretti da Claudio de Maglio con la collaborazione di Alessandro Conte saranno i protagonisti della performance teatrale “Incursioni utopiche” (chiesa di san Francesco, venerdì 16 maggio, ore 21). Contro il monoteismo del dio denaro, attingendo al serbatoio delle utopie che hanno animato i grandi del passato, cercheranno di trasmettere, con una gestualità provocatoria, l’idea che l’utopia debba tornare ad essere una necessità morale

che chiede di appartenere al quotidiano per ispirare le nostre azioni concrete e

Ma Vicino/Lontano rifletterà anche sul ‘gioco più bello del mondo’, a un mese

collettive.

dall'inizio dei mondiali di calcio in Brasile, per congedarsi dal suo pubblico con

una divertente e provocatoria verifica sui pregiudizi legati al ‘pallone’, croce e

Giovedì 15 maggio, al Teatro San Giorgio alle 21 appuntamento con Canti –

delizia delle nostre domeniche: Quando il gioco si fa brutto (domenica 18

Cjants – Dall’America, lo spettacolo teatrale da Cjants da la Meriche di Nelvia Di

maggio, Chiesa di San Francesco ore 21). Il calcio è davvero il gioco più bello

Monte, ideato da Stefano Rizzardi con Maria Ariis, Gabriele Benedetti, Giulia De

del mondo? O piuttosto è il gioco maggior portatore sano di messaggi malati? Il

Paoli, Stefano Rizzardi e le voci registrate di Fabiano Fantini, Alessandra

calcio è il gioco più maschilista del mondo? Il calcio è il gioco con i peggiori tifosi

Pergolese, su musiche di Aleksander Ipavec. La produzione, in collaborazione

del mondo? A questi interrogativi, coordinati da Paolo Patui, curatore di

con CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli­Venezia Giulia e Radio Onde

LeggerMente, sulle musiche live della Pordenone Big Band, risponderanno

Furlane, dà voce all opera – i Cjants da la Meriche, pubblicati nel 1996 – di

Alessandro Birindelli, per molti anni difensore titolare della Juventus, Gianpaolo

Nelvia Di Monte, una delle maggiori scrittrici viventi in lingua friulana. Quattro

Ormezzano, voce storica del nostro giornalismo sportivo, Massimo Priviero, rocker genuino e nemico dello show business, e Sara Simeoni, campionessa olimpica a Mosca nel 1980, prima donna a valicare l'asticella posta a oltre i due metri nel salto in alto, una delle atlete più importanti e significative e dell'intera storia dello sport italiano. Al festival molti altri eventi scenici: domenica 10 maggio (Chiesa di San Francesco, ore 21) torna “Accento” 100 minuti di idee & musica, a cura di p.én.lab. La serata quest’anno mette a fuoco l’obiettivo sul terzo settore: 100 minuti di progetti, visioni, sogni, idee e realizzazioni. 10 oratori, ognuno dei quali ha a disposizione 7 minuti per parlare, presentare, mostrare, mettere in

monologhi interiori, pieni di dolore e di speranza, di quattro emigranti friulani che hanno attraversato l'immensa pianura d'acqua dell'Oceano Atlantico. E sempre al Teatro San Giorgio, venerdì 16 maggio, alle 21 sipario su “Terra dei re”, la performance teatrale realizzata con i richiedenti asilo del Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), su progetto e regia di Riccardo Vannuccini con Elisa Menon. Venti persone in scena provenienti da Pakistan, Afghanistan, Mali, Nigeria, Palestina – insieme agli attori italiani di Fierascena e ArteStudio – per raccontare le possibilità dell’azione teatrale. Fra ospitalità e accoglienza si tratta dunque di inventare una terza parola, ancora sconosciuta, che sappia tener conto della

volta, allo scadere dei 7 minuti, la musica live dello Strike Back Trio suona per 3 minuti. Oratori e musicisti compongono un quadro complessivo coerente e armonico. La voce narrante fuori campo che fa da fil rouge tra gli interventi è di Matteo Ciotta. Domenica 18 maggio (Chiesa di San Francesco, ore 16.30) i riflettori saranno puntati sulla performance teatrale di Generazione Disagio, “Dopodiché, stasera mi butto”, per la regia di Riccardo Rainer Pippa,Premio Giovani Realtà del Teatro 2013, proposta in collaborazione con la Civica Accademia d’Arte

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scena, raccontare il proprio lavoro, la propria visione o la propria filosofia. Ogni

globalizzazione, della crisi economica mondiale e

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fuggono dai propri Paesi incendiati dalla guerra.

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dell’esigenza di cum­prendere, prendere con favore, il dramma dei rifugiati, delle persone che INFO: www.vicinolontano.it, info@vicinolontano.it, tel. 0432 287171


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arte Alla Tate di Londra, l’energia travolgente dell’ultimo Matisse

left+l’unità

2,30€

(1,00+1,30)

appuntamenti

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media Nils Muiznieks: «Una stampa libera rende forte la democrazia»

Settimanale left avvenimenti PoSte italiane SPa SPed. abb. PoSt. d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 dcb roma anno xxvi - iSSn 1594-123x

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reportage Una sartoria romana rivoluziona l’artigianato made in Italy

da venderSi obbligatoriamente inSieme al numero del 3 maggio de l’unità. nei giorni SucceSSivi euro 1,00 + il Prezzo del quotidiano

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TOrino

Udine

editoria festival Lo scrittore Bjorn Larsson, Dall'8 al 18 maggio, prende vita autore dell'indimenticabile Vicino/Lontano, la rassegna L'ultima avventura del pirata dedicata a Tiziano Terzani, del Long John Silver (Iperborea) quale ora Longanesi pubblica è fra gli ospiti del Salone del i diari inediti. Tantissimi libro. (l'8 maggio presenta gli ospiti. E i dieci anni Homo Faber). La fiera è al del premio Luchetta. In foto Paolo Nori: Lingotto dall'8 all'11 maggio. Tiziano a Angela Terzani.

italia alla parmigiana la Parma di Pizzarotti come metafora della nazione Ravenna


Mick, un bluesman forse armato di talento ma di certo dotato di un cognome eccellente e di contatti niente male per arrivare ai canali organizzativi che contano. L'altro cardine dell’iniziativa è invece molto più vicino al golfo di Trieste e si chiama Slavko Franca, curatore del museo di Portorose dedicato ai Rolling Stones. Da queste due “spinte” inizia in pratica il progetto di Moreno Paparella, il quale scova indirizzi, nomi e telefoni, approdando ben presto a Joyce Smith, uno degli storici tour-manager degli Stones, e successivamente ad altri personaggi dell'entourage, come Tina Karba, Antony Dunn e quindi Tim Wooley. La lunga trafila di richieste, proposte e contatti porta finalmente alle prime risposte: Trieste potrebbe rientrare nel calderone delle piazze del 2014, una possibilità “agevolata” anche dall'annullamento di molte date in seguito alla scomparsa di L'Wren Scott, la compagna di Mick Jagger, suicidatasi lo scorso 17 marzo a New York.

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cinema

I principi di Monaco furiosi contro il film su Grace Kelly ◗ PARIGI

Nicole Kidman è Grace di Monaco

Il film “Grace of Monaco” di Olivier Dahan sulla vita di Grace Kelly, «non può essere presentato come un documentario»: i tre figli della principessa - morta a soli 52 anni in un incidente stradale nel settembre 1982 - Alberto II di Monaco, Carolina, principessa di Hannover, e Stephanie, in un comunicato, insorgono nuovamente contro il film sulla madre che aprirà il 14 maggio il Festival di Cannes. «Il Palazzo tiene a precisare che questo lungometraggio non può in alcun

modo essere qualificato come un biopic - si legge nella nota - Il trailer fantastico conferma il carattere totalmente fittizio di questo film e rafforza la convinzione avuta dopo la lettura della sceneggiatura che si tratti di una produzione, di una pagina della storia del Principato, basata su riferimenti storici errati e letterari dubbi». Per gli eredi del principe Ranieri III di Monaco «il regista e i produttori hanno rifiutato di prendere in considerazione le numerose osservazioni formulate dal Principato». La famiglia, di norma presente al Festival di

Paolo Rossi prigioniero della burocrazia A Vicino/Lontano “Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli” con Gian Antonio Stella ◗ UDINE

Paolo Rossi in scena a Udine

Il festival Vicino/lontano 2014, dall’8 al 18 maggio a Udine, ci accompagna a scoprire “che mondo fa”, anche attraverso lo spettacolo. Lunedì 12 (chiesa di San Francesco ore 21) saranno l’attore Paolo Rossi e il giornalista Gian Antonio Stella, a trasporre in scena l’assurdità della nostra burocrazia nel dialogo “Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli”, un viaggio semiserio attraverso un’Italia nella morsa dei commi e degli articoli. Spazio poi al “gioco più bel-

lo del mondo”, a un mese dall' inizio dei mondiali in Brasile. Su “Quando il gioco si fa brutto” (18 maggio, San Francesco ore 21) si confronteranno Alessandro Birindelli, per molti anni difensore della Juventus, Gianpaolo Ormezzano, giornalista, Massimo Priviero, rocker, e Sara Simeoni, campionessa olimpica di salto in alto. In cartellone, inoltre: “Dopodiché, stasera mi butto”, con Generazione Disagio e la regia di Riccardo Rainer Pippa, il 18 maggio. Una scanzonata, irriverente, grottesca gara al gioco dell’oca tra tre

giovani “marginali”, precari, dottorandi e bamboccioni. Gli allievi del primo anno dell’accademia teatrale Nico Pepe saranno poi i protagonisti della performance“Incursioni utopiche” (16 maggio). Giovedì 15, al Teatro San Giorgio alle 21 appuntamento con “Canti–Cjants–Dall’America”, dai testi di Nelvia Di Monte. E sempre al San Giorgio, il 16 maggio, sipario su “Terra dei re”, la performance teatrale realizzata con i richiedenti asilo del Cara di Gradisca d’Isonzo, su progetto e regia di Riccardo Vannuccini con Elisa Menon.

C a p a v s D t c s c N l H n p

i s m l a f s m l a


su Sao? oel-

ca nel on, del gli oo il pe-

co nel Le e i ati to; rra hö Arge

rila on ito nmeom cedi dal erortita, nonti he un an

quella italiana che inizia con i versi: “Sul mare vigila la nostra flotta / sul Krn l’armata vince la data: 03/05/2014 lotta / Evviva l’Austria e l’UnLa guardia all’Isonzo e Trieste raffigurata come donna di facili costumi che stuzzica il bersagliere: la propaganda bellica si serví ampiamente della musica gheria / Santa Lucia, Santa pagina: 42Lucia”, per terminare: “Arrivederci, cari italiani, / forse a Milano, oggi o domani / verremo a prendere la Lombardia / Santa Lucia, Santa Lucia”. Graffianti e proibitissime critiche salgono sottovoce dalle trincee: «Il vate Gabriello parlò alla fanteria / “Coraggio, fantaccini, vi fo una poesia” / I fantaccini dissero al vate Gabriello / “Tu stai a tavolino, ma noi si va al macello”), mentre l’Impero si industria a facilitare la comprensione tra i soldati di lingua tedesca e la popolazione italiana. Nel 1917 a Graz, la conparte dimenticato: i canti degli molta storia vera. A esempio vojaški boben). In quanto agli tessina Maria Pace cura un Vasconfitti furono cancellati, ma l’inconsapevolezza di chi partí italiani, ammiccano al “riposo terländ Liederbuch di canti teanche quelli dei vincitori spari- per la guerra (e forse di chi la didel guerriero” e all’attesa ar- deschi tradotti in lingua friularono presto. chiarò). “C’ ’o cannone e ’a badente delle “mule”(non a caso na e viceversa: O tu stele divenPoche le eccezioni, tra le qua- iunetta / sta bannera ’e tre culoLe ragazze di Trieste, una delle ta “Kleines Sterlein, liebes Sterli il repertorio degli alpini, a vol- re / ’ncopp’a Trieste int’a tante pagine a tema, sarà colon- lein”; “Muss i denn zum Städtle te severamente proibiti in guer- mezz’ora / ’a facimme sventuna sonora della guerra. E la cit- hinaus” è reso con E jo voi fur ra, stanti la scarsa marzialità là”, recita Avanti Italia, annuntà è raffigurata come una giova- dal mond. (raccontare “Siam partiti in ciando una scampagnata miline discinta e provocante. Materiali che, nella loro natuventinove, solo in sette siam tare. L’allusione sessuale non è ra eterogenea, dal valore spestornati qua” e dire del Piave Traspaiono anche le diverse l’unico registro della réclame fi- so puramente documentale, of“cimitero della gioventù” era emotività culturali. Per i tedelobellica. I pluriscomunicati Sa- frono prospettive, testimoniandisfattismo, se non sovversio- schi si spinge sulla forza e il covoia devono superare il gap reli- ze, spunti di riflessione. Del reVENETO SABATO MAGGIO 2014 42 ne); furono invece esaltate e raggio, per gli austriaci gioso che li svantaggia MESSAGGERO rispetto sto, quando una3nave affonda, promosse dal reducismo del sull’onore e il dovere (“Preme all’Apostolica Maestà asburgi- sulla spiaggia si depositano inventennio. contro l’Italia una schiera di ca, specie nei confronti del po- differentemente la tovaglia daPerché riaffiorasse O Gorizia giovani leoni, opponendo onopolino. Cosí, come racconta il mascata del quadrato ufficiali e tu sei maledetta, poi, ci vollero re a infamia” inneggia Die Wacaporalmaggiore Mussolini, il brandello di vela. E cosí è ancinquant’anni, e la sua esecu- cht am Jsonz nata a imitazione sull’aria di “Noi vogliam Dio”, che per questi canti, che la rizione al Festival dei due mondi della celeberrima Wacht am si salmodia: “Deh benedici o sacca della storia restituisce da del ’64 innescò una sequela di Rhein), mentre i canti sloveni madre / l’italica virtú. / Fa’ che quello che, cent’anni fa, fu il gipolemiche e denunce per vili- hanno toni dolenti (“La fossa “Santa Lucia” in versione croata: trionfin le nostre squadre / nel gantesco naufragio dell’Europendio. sarà il mio talamo, la baionetta Vittorio Emanuele guarda col nome santo del tuo Gesú”. E pa. I canti di allora raccontano la mia sposa” preconizza Oj ta cannocchiale... Trst quando Caporetto fa temere il ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il popolo e la Grande Guerra: i canti dell’“inutile strage” Uto Ughi il 22 salirà al monte Santo per rievocare il mitico concerto di Toscanini E a Gorizia il 25 si terrà un recital in sei lingue sul dolente repertorio dei soldati

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èSTORIA 1914-2014 A PERUGIA CONL’ANNIVERSARIO L’E-BOOK DEL MESSAGGERO VENETO SU SNOWDEN Chiusi protagonista al festival del giornalismo

di LUCIANO SANTIN

C

anta che ti passa. Nel 1919, quando Pietro Jahier editò la sua racedizione, dominando la conver- e a renderla “libera”. A dialoga◗ PERUGIA colta Canti di soldati, gli apposazione on line. Tra i protagoni- re sul tema, al teatro della Sase in epigrafe queste parole, entrata neluna vivoparte ieri ladiquattor- sti, ieri, il blogger e opininista pienza, insieme a Chiusi sono che Ècontengono dicesima edizione del festival Fabio Chiusi che per l’occasio- stati chiamati James Ball del verità. La canzone fu compagnadel dei combattenti nelle giornalismo di soffePerugia che ne ha presentato il suo e-book The Guardian, Carola Frediani renze, ne raccolse ranquest’anno hadolori, contato su piú di Grazie Mr Snowden pubblicato co-fondatore effecinque.org e cori,200 speranze. fu ancella eventiEcon oltre del500 relato- online con il Messaggero Vene- Annie Machon direttrice The la propaganda bellicista, nelle ri. Icome giornalisti accreditati to (il testo può essere scaricato Courage Foundation. Moderatrincee nel “fronte inter- sono con 30dell’ogworkshop, 18 dal sito www.messaggerovene- va Omar Monestier direttore sa no”:stati senza1500, gli strumenti e oltre 120 mila to.it). Il festival ha prestato par- del Messaggero Veneto. «Su gi, epresentazioni con i giornali letti da una popolazione, visite aldella sito internet con 700 mi- ticolare attenzione al “caso Snowden mi sono espresso piú si; minoranza infatti in so-totale e ati ad alimentarla la pagine furono consultate Snowden”, lo scoop del secolo volte - ha detto Chiusi –: ha agida prattutto le cartoline e i brani 20 mila accessi giornalieri per i che è valso il premio Pulitzer al to nell’interesse pubblico, mete d’occasione. Nel polarizzarsi he video della web tv (molti dei Guardian e al Washington Post tendo a rischio la sua esistenza della quotidianità operata dalquali, per il primo anno, in di- per il “servizio pubblico” reso al per far conoscere cose di granla macchina bellica, si mossero retta streaming). Con piú di 50 mondo. Quello che in Italia è de importanza che altrimenti subito i compositori. Nell’estamila tweetLehàr in 5 giorni noto come Datagate è stato un sarebbero rimaste segrete». te del ’14, Franz musicòilil festival Reiterlied Was liegt daran?, su di Perugia è stato costantemengrande esempio di come il gior- Chiusi sarà a giorni Udine per versiteditra Hugo Zuckermann: «Sai trending topic di Twitter, nalismo possa contribuire a for- coordinare il workshop di vicirò ilin primo che seppelliranno? aumento rispetto alla scorsa mare una società piú informata no/lontano Digital. Che importa? Basta che le no- La guardia all’Isonzo e Trieste raffigurata come donna di facili costumi che stuzzica il bersagliere: la propaganda bellica si serví ampiamente della musica stre bandiere sventolino su Belgrado!». Lehàr alimenterà la musica di guerra sino all’ultimo: nel ’18, quando il fratello Anton, comandante degli Honved del 106˚ reggimento ungherese, gli chiede un brano atto a rincuorare i soldati, stende di getto il brioso Piave indulò, subito spedito al fronte. Sul fronte franco-tedesco Maurice Ravel, impiegato nel servizio ambulanze, scrive Le tombeau de Couperin, suite i cui movimenti sono destinati ciascuno a un amico caduto; sotto l’influenza della guerra compongono pezzi famosi Schö parte dimenticato: i canti degli molta storia vera. A esempio vojaški boben). In quanto agli nberg e Hindemith, mentre Ar- sconfitti furono cancellati, ma l’inconsapevolezza di chi partí italiani, ammiccano al “riposo turo Toscanini, nel ’16, dirige anche quelli dei vincitori spari- per la guerra (e forse di chi la didel guerriero” e all’attesa aruna banda sul Monte Santo. rono presto. chiarò). “C’ ’o cannone e ’a badente delle “mule”(non a caso Quest’ultimo evento sarà riPoche le eccezioni, tra le qua- iunetta / sta bannera ’e tre culoLe ragazze di Trieste, una delle cordato nel quadro di èStoria la li il repertorio degli alpini, a vol- re / ’ncopp’a Trieste int’a tante pagine a tema, sarà colonsera di giovedí 22 maggio, con te severamente proibiti in guer- mezz’ora / ’a facimme sventuna sonora della guerra. E la citun concerto di vetta eseguito ra, stanti la scarsa marzialità là”, recita Avanti Italia, annuntà è raffigurata come una giovada Uto Ughi, e intitolato appun- (raccontare “Siam partiti in ciando una scampagnata miline discinta e provocante. to Echi dal monte Santo. Dome- ventinove, solo in sette siam tare. L’allusione sessuale non è nica 25 alle 16, al Trgovski dom tornati qua” e dire del Piave Traspaiono anche le diverse l’unico registro della réclame fidi Gorizia, andrà invece in sce- “cimitero della gioventù” era emotività culturali. Per i tedelobellica. I pluriscomunicati Sana Guerra di Note – Note di disfattismo, se non sovversio- schi si spinge sulla forza e il covoia devono superare il gap religuerra, percorso musicale dal ne); furono invece esaltate e raggio, per gli austriaci gioso che li svantaggia rispetto

Il popolo e la Grande Guerra: i canti dell’“inutile strage” Uto Ughi il 22 salirà al monte Santo per rievocare il mitico concerto di Toscanini E a Gorizia il 25 si terrà un recital in sei lingue sul dolente repertorio dei soldati

peggio, altre canzoni raccontano l’arrivo degli infedeli: gli austriaci, senzadio che inchioderebbero di nuovo Cristo, portano l’Islam in Friuli (“Una caserma de turchi i ga fato /d’una ceseta de Udine; i ga, / dove la messa diseva el curato, /piantà la stala dei servi de Allah!”). Neanche le opere liriche sfuggono all’asservimento combattentistico: il “Guerra e morte allo stranier” dell’Aida viene riferito pari pari alle trupFabio Chiusi (a pe austriache. destra) Pullulano i canticon satirici: alle stornellateAlessandro contro Cecco Beppe gli austriaci rispondono diGiglioli al leggiando Bagonghi (nome del Festival del nano del Circo Barnum, apgiornalismo in pioppato a Vittorio Emanuele corso a III), con parodie diPerugia; canzoni naqui a fianco poletane. Santa Luciailha verpubblico in unoltre a sioni tedesche e croate, quella italiana che inizia con i incontro al versi: “Sul mare vigila la nostra teatro flotta / sul Krn l’armata vince la Morlacchi lotta / Evviva l’Austria e l’Ungheria / Santa Lucia, Santa Lucia”, per terminare: “Arrivederci, cari italiani, / forse a Milano, oggi o domani / verremo a prendere la Lombardia / Santa Lucia, Santa Lucia”. Graffianti e proibitissime critiche salgono sottovoce dalle trincee: «Il vate Gabriello parlò alla fanteria / “Coraggio, fantaccini, vi fo una poesia” / I fantaccini dissero al vate Gabriello / “Tu stai a tavolino, ma noi si va al macello”), mentre l’Impero si industria a facilitare la comprensione tra i soldati di lingua tedesca e la popolazione italiana. Nel 1917 a Graz, la contessina Maria Pace cura un Vaterländ Liederbuch di canti tedeschi tradotti in lingua friulana e viceversa: O tu stele diventa “Kleines Sterlein, liebes Sterlein”; “Muss i denn zum Städtle hinaus” è reso con E jo voi fur dal mond. Materiali che, nella loro natura eterogenea, dal valore spesso puramente documentale, offrono prospettive, testimonianze, spunti di riflessione. Del resto, quando una nave affonda,


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Cultura e Spettacoli

SABATO 3 MAGGIO 2014 MESSAGGERO VENETO

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FESTIVAL » IL DECENNALE DI VICINO/LONTANO

Che mondo fa? Indagini dal palcoscenico

Rossi e Stella, Patui e Rizzardi riflettono sui mali della burocrazia e del calcio e sui problemi di chi è ai margini del sistema ◗ UDINE

Vicino/lontano per il decennale s’interroga su “che mondo fa” e tra tanti convegni e incontri fa spazio anche a qualche spettacolo per raccontarci come e perché stanno cambiando le nostre vite di cittadini globali sotto il profilo economico, politico, culturale, psicologico. Si parte da una parola antica, burocrazia: quattro sillabe divenute il muro sul quale si infrangono i tentativi di cambiare il corso delle cose, in Italia, e velocizzare l’evoluzione del Paese. Vicino/Lontano 2014 ospita per l’intera giornata di sabato 10 (nella chiesa di San Francesco, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30) il convegno Oltre la burocrazia. Per un’amministrazione efficace e responsabile, in collaborazione con Multiverso e l’Associazione culturale Giorgio Ferigo. E lunedí 12 maggio (San Francesco, alle 21) saranno l’attore Paolo Rossi e il giornalista Gian Antonio Stella, editorialista e inviato del Corriere della Sera, a trasporre in scena l’assurdità della nostra burocrazia nel dialogo Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli, un viaggio semiserio attraverso un’Italia stretta nella morsa dei com-

Paolo Rossi, da sinistra in senso orario, Gian Antonio Stella, Stefano Rizzardi e Paolo Patui tra i protagonisti degli spettacoli del decennale di vicino/lontano

mi, degli articoli, degli azzeccagarbugli che ogni giorno rendono piú complicata la vita dei cittadini. Ma Vicino/Lontano rifletterà anche sul “gioco piú bello del mondo”, a un mese dall’inizio dei mondiali di calcio in Brasile, per congedarsi dal suo pubbli-

co con una divertente e provocatoria verifica sui pregiudizi legati al pallone, croce e delizia delle nostre domeniche: Quando il gioco si fa brutto (domenica 18 maggio, chiesa di San Francesco alle 21). Il calcio è davvero il gioco piú bello del mondo? O piuttosto è il gioco

maggior portatore sano di messaggi malati? A questi interrogativi, coordinati da Paolo Patui, curatore di LeggerMente, sulle musiche live della Pordenone Big Band, risponderanno Alessandro Birindelli, per molti anni difensore titolare della Juventus, Gianpaolo Ormezzano, vo-

ce storica del nostro giornalismo sportivo, Massimo Priviero, rocker genuino e nemico dello show business, e Sara Simeoni, campionessa olimpica a Mosca nel 1980. Ma al festival si terranno molti altri eventi scenici: domenica 10 maggio (chiesa di San Francesco, alle 21) tor-

nerà Accento 100 minuti di idee & musica, a cura di p.én.lab. La serata quest’anno metterò a fuoco l’obiettivo sul terzo settore. Domenica 18 maggio (chiesa di San Francesco, alle 16.30) i riflettori saranno puntati sulla performance teatrale di Generazione Disagio, Dopodiché, stasera mi butto, per la regia di Riccardo Rainer Pippa,Premio Giovani Realtà del Teatro 2013. Giovedí 15 maggio, al teatro San Giorgio alle 21 appuntamento con Canti – Cjants – Dall’America, lo spettacolo teatrale da Cjants da la Meriche di Nelvia Di Monte, ideato da Stefano Rizzardi con Maria Ariis, Gabriele Benedetti, Giulia De Paoli, Stefano Rizzardi e le voci registrate di Fabiano Fantini, Alessandra Pergolese, su musiche di Aleksander Ipavec. La produzione, in collaborazione con Css Teatro stabile di innovazione del Friuli-Venezia Giulia e Radio Onde Furlane, dà voce all’ opera – i Cjants da la Meriche – di Nelvia Di Monte, una delle maggiori scrittrici viventi in lingua friulana. Quattro monologhi interiori, pieni di dolore e di speranza, di quattro emigranti friulani che hanno attraversato l'immensa pianura d'acqua dell'Oceano Atlantico.

I Cribs al live dei Franz Ferdinand La promessa dell’alternative rock farà da gruppo spalla il 31 luglio in Castello ◗ UDINE

I Franz Ferdinand attesi il 31 luglio in Castello a Udine; qui a fianco il gruppo

Il 2013 ha visto il ritorno in grande stile dei Franz Ferdinand on the road dopo avere pubblicato Right Words, Right Thought Right Actions, il quarto album in cui appaiono in gran forma. Dopo il successo della recente data al Mediolanum Forum, Alex Kapranos e soci torneranno in Italia quest’estate per tre date che già si annunciano travolgenti. L’unico live in tutto il Nord-Est sarà al Castello di Udine il prossimo 31 luglio, biglietti ancora disponibili su Ticketone.it, nei punti Azalea

e Eventim.si. L’importante appuntamento è inoltre inserito nel pacchetto “Music&Live”. Ma la notizia in piú riguarda il support act d’eccezione. Sul palco di Udine, a tirare la volata ai Franz Ferdinand, saliranno i Cribs grande promessa dell’alternative rock internazionale. Udine si appresta dunque a ospitare il meglio della musica Brit pop. I The Cribs debuttano nel 2004 con l’album omonimo venendo immediatamente accostati a gruppi come The Strokes e Mando Diao. Nel 2005 è la volta di The New Fellas, album che permette al

Chiefs, Maximo Park, Death Cab for Cutie. Nel maggio 2007 esce Men’s Needs, Women’s Needs, Whatever con la supervisione di Alex Kapranos, in veste di produttore. Dal 2008 Johny Marr, storico chitarrista degli Smiths, entra a far parte della band per la registrazione del successivo album, Ignore the Ignorant, uscito nel settembre del 2009 e acclamato dalla critica come il miglior album della band. La campagna di lancio dell’album, che per la prima volta vede The Cribs affacciarsi nella top ten degli album piú venduti in Inghilterra, culmina con

Quindi la band si mette al lavoro sul nuovo album senza Johnny Marr, alternandosi tra Portland e Wakefield, New York e Londra, in modo naturale e rilassato. Il disco In The Belly of the Brazen Bull, esce nel 2012 a celebrare il decimo anniversario della band che entra nuovamente nella Top Ten del Regno Unito. A quest’ultimo lavoro segue un fortunato tour che li porta a suonare in tutto il mondo. Un’apertura degna di una grande serata evento, dunque, questa che si preannuncia a Udine e che vivrà il suo culmine con l’esibizione dei


data: 03/05/2014 pagina: 28

XXVIII

PN

Cultura&Spettacoli

C di co de

TEATRO Gli ospiti Paolo Rossi e Gian Antonio Stella e una scena di “Dopodiché, stasera mi butto”

Che mondo fa? Previsioni in scena Udine, le prospettive a Vicino/lontano con Rossi, Stella, la Simeoni e i richiedenti asilo UDINE – Il festival Vicino/lontano, dall’8 al 18 maggio, cerca di scoprire “che mondo fa”: e l’indagine si sposta sul piano del racconto scenico con molti protagonisti capaci di indagare il presente e trarne storie, rimandi, spesso visioni prospettiche. Partendo da una parola antica, burocrazia: quattro sillabe divenute il muro dove si infrangono i tentativi di cambiare il corso delle cose, in Italia, e velocizzare l’evoluzione del Paese. Vicino/Lontano ospita per l’intera giornata di sabato 10 maggio (Chiesa di san Francesco, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30) il convegno Oltre la burocrazia. E lunedì 12 maggio (Chiesa di San Francesco ore 21) saranno l’attore Paolo Rossi e il giornalista Gian Antonio Stella, editorialista e inviato del Corriere della Sera, a trasporre in scena l’assurdità della nostra burocrazia nel dialogo Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli: viaggio semiserio attraverso un’Italia stretta nella morsa dei commi, degli articoli, degli a z z e c c a g a r b u g l i . Vicino/Lontano rifletterà anche sul ‘gioco più bello del mondo’, a un mese dall'inizio dei mondiali di calcio in Brasile, per congedarsi dal suo pubblico con una divertente e provocatoria verifica sui pregiudizi legati al ‘pallone’, croce e delizia delle nostre domeniche: Quando il gioco si fa brutto (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 21). Il calcio è davvero il gioco

più bello del mondo? Ai quesiti risponderanno Alessandro Birindelli, per molti anni difensore titolare della Juventus, Gianpaolo Ormezzano, voce storica del nostro giornalismo sportivo, Massimo Priviero, rocker genuino e nemico dello show business, e Sara Simeoni, campionessa olimpica a Mosca nel 1980. Al festival molti altri eventi scenici: domenica 10 maggio (Chiesa di San Francesco, ore

21) torna “Accento” 100 minuti di idee & musica, a cura di p.én.lab, con la musica live dello Strike Back Trio. Domenica 18 maggio (Chiesa di San Francesco, ore 16.30) i riflettori saranno puntati sulla performance teatrale di Generazione Disagio, “Dopodiché, stasera mi butto”, per la regia di Riccardo Rainer Pippa, Premio Giovani Realtà del Teatro 2013, proposta in collaborazione con la

Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe. L’accademia proporrà invece “Incursioni utopiche” (chiesa di san Francesco, venerdì 16 maggio, ore 21). E al Teatro San Giorgio, venerdì 16 maggio, alle 21 sipario su “Terra dei re”, realizzata con i richiedenti asilo del Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), su progetto e regia di Riccardo Vannuccini con Elisa Menon.

UDINE

Alternative rock, The Cribs in Castello UDINE - Il 2013 ha visto il ritorno in grande stile dei Franz Ferdinand. Dopo il grande successo della recente data al Mediolanum Forum, Alex Kapranos e soci torneranno in Italia quest’estate per tre date che già si annunciano travolgenti. L’unico live in tutto il Nordest sarà al Castello di Udine il prossimo 31 luglio. I biglietti sono disponibili su Ticketone. it, nei punti Azalea Promotion e sui circuiti austriaci e sloveni Oeticket.com e Eventim.si. L’importante appuntamento è inoltre inserito nel pacchetto “Music&Live”. Fresca notizia di ieri è l’annuncio del support act d’eccezione per il concerto udinese: saranno i The Cribs, band grande promessa dell’alternative rock internazionale.

I The Cribs hanno debuttato nel 2004 con l’album omonimo venendo immediatamente accostati a gruppi come The Strokes e Mando Diao. Nel maggio 2007

BAND The Cribs apriranno i concerti italiani del gruppo Franz Ferdinand

esce il terzo album, “Men's Needs, Women's Needs, Whatever”, che vede la supervisione di Alex Kapranos, in veste di produttore. Dal 2008 Johny Marr, storico chitarrista degli Smiths, entra a far parte della band per la registrazione del successivo album, “Ignore the Ignorant”, uscito nel settembre del 2009 e acclamato dalla critica come il miglior album della band. Il disco “In The Belly of the Brazen Bull”, esce nel 2012 a celebrare il 10 anniversario della band entrando nuovamente nella Top Ten del Regno Unito.

CO dom Pr di mi con la F ne mu sem ces I zio por all app bil dei ti d ca, con sio ter nel dom San alt me ni, ma roc Pra A con vol pre ne L'a nic chi dei po di o zie me l'ap tin ann Co cor lar cir ins ch Ne si a ban per cor pos bam ma


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Chiarion incide con John Taylor

po mesi. Ma se dovessero richia-

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data: 04/05/2014 pagina: 38

Il “mostro sacro” del jazz in un album insieme al chitarrista goriziano ◗ GORIZIA

Non suona certo nuovo, per i jazzofili, almeno per quelli della nostra regione, il nome di Riccardo Chiarion. Ma la carriera, da tempo ad alti livelli, del chitarrista goriziano, docente ai conservatori di Trieste, Udine e Rovigo, e che già abbiamo ascoltato al fianco di Kenny Wheeler e Glauco Venier (di cui è stato allievo all’istituto di musica del capoluogo isontino), Eric Vloeimans e Martin France, si è di recente impreziosita grazie a una registrazione, effettuata in febbraio a Udine negli studi Artesuono di Stefano Amerio, con un mostro sacro quale il pianista britannico

John Taylor. Che, per l’occasione, ha inciso musiche dello stesso Chiarion. Oltre a John e Riccardo, nell’album, che si compone di dieci tracce, troviamo Julian Siegel al sax, Diana Torto alla voce, Alessandro Turchet, pordenonese, al contrabbasso, e il casarsese Luca Colussi alla batteria. Chiarion, com’è nata la registrazione? «Avevo già suonato con John Taylor in Romagna qualche anno fa, assieme a Kenny Wheeler e Diana Torto. Speravo che un giorno avrei ancora potuto collaborare con lui e direi che la cosa si è concretizzata… Ho parlato con il manager di Taylor, Andrea Marini, ha creduto nel mio

progetto di fare un album con John, Alessandro e Luca (oltre a me, naturalmente) su musiche mie, e ha proposto il coinvolgimento del sax di Julian Siegel e della vocalist Diana Torto. Anche con Diana desideravo da anni entrare in sala d’incisione. È una delle cantanti più preparate che abbiamo in Italia. Con Luca e Alessandro, invece, abbiamo più volte suonato nel Riccardo Chiarion Trio». E com’è andata in sala d’incisone? «Un’esperienza strabiliante. John mi ha fatto sentire le mie musiche come non avrei potuto meglio immaginarle aggiungendo la sua enorme personalità. Fosse stato per lui avrebbe

Il pianista John Taylor insieme al chitarrista

continuato a incidere ancora e ancora per trovare la versione ottimale, che, a mio avviso abbiamo trovato eccome. Ma tutti sono stati fantastici». Cosa l’ha colpita di John Taylor? «La sua grande umanità. Fatta di poche parole ma supportate sempre da una grande onestà intellettuale. Senza dubbio,

EDITORIA

Bartezzaghi e Pordenonelegge spiegano il “bene” al Salone del libro ◗ PORDENONE

Si rafforza il legame tra Pordenone e Torino. Accadrà in occasione della XXVII edizione del Salone Internazionale del Libro in programma dall'8 al 12 maggio 2014 grazie alle ottime relazioni tra la Fondazione per il Libro, la musica e la cultura e la Fondazione Pordenonelegge.it. Sarà infatti pordenonelegge a “firmare” la lectio magistralis di Stefano Bartezzaghi, scrittore, esperto di giochi e di linguistica, su “La parola Bene”: è proprio Bene il motivo conduttore del Salone, e Stefano Bartezzaghi - già protagonista di pordenonelegge 2013 - nella seconda

giornata della manifestazione, il 9 maggio alle 18, proverà a disegnare una mappa dei tanti usi che facciamo, magari inconsapevolmente, della parola «Bene». Passerà quindi in rassegna i possibili approcci, le interpretazioni e declinazioni di “Bene”: un termine ma anche e soprattutto un concetto che il Salone del Libro ha individuato come perno centrale di un catalogo di valori, esperienze e sensibilità di segno positivo, da cui ripartire. «Da più di dieci anni - sottolinea il presidente del sodalizio pordenonese Giovanni Pavan siamo presenti al più importante salone italiano dedicato al mondo dei libri e questo ci ha

permesso di tessere ottime relazioni con gli organizzatori del Salone. Oltre ad averli più volte presenti al nostro festival di settembre, infatti, ci siamo molto confrontati anche per la nascita della Fondazione pordenonese». «Mi fa molto piacere - conclude Pavan - che l'edizione 2014 del Salone torinese veda il ritorno della Regione Friuli Venezia Giulia dopo due anni di assenza "presidiati" comunque da pordenonelegge. Un bel lavoro di squadra tra presidenza, ufficio stampa, assessorati alla cultura e al turismo che ci vedrà presenti in un unico stand insieme a Mittelfest, èstoria, Vicino/ Lontano e Premio Luchetta».

Stefano Bartezzaghi

Joh se sic sol dia un jaz

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sci


ro, si inaugura la sede Rai del Friuli Venezia Giulia, sul sedídata: 04/05/2014 me che era stato l’ultimo pagina: 39 scampolo della “Caserma Grande” asburgica. C’è attenzione non solo locale sull’avvenimento, per il parallelo con il decennale della conseLa schermata sulall’Italia, sito della Rai Fvg, il direttore di sede Corso (primo a sinistra) e lo storico monitor della tv italiana gna della città e con il primo anno di vita della Regione autonoma. Alla cerimoCorporation, arrivato lo scor- di servizio ci rimetteremo al- zio pubblico deve impegnarnia presenzia anche il presiso anno a dirigere laminisede do- le decisioni aziendali, sono si al massimo per rappresendente del consiglio dei po stri. cinque lustri spesi negli convinto che, specie in un tare le realtà territoriali», diIl giubileo cade in un mo- La schermata sul sito della Rai Fvg, il direttore di sede Corso (primo a sinistra) e lo storico monitor della tv italiana Usa, ostenta fiducia. momento di razionalizzazio- ce. «L’America insegna che la mento non facile, per i tagli della spendingche review, e le Corporation, arrivato lo di servizio ci rimetteremo al- zio glocal pubblico deve impegnar«Premesso con spirito ne come il scorpresente, il servistrategia è vincente, modifiche alla legge Gasparri so anno a dirigere la sede do- le decisioni aziendali, sono si al massimo per rappresenche toccano le presenze re- po cinque lustri spesi negli convinto che, specie in un tare le realtà territoriali», digionali. Ma, Guido Corso, 53 Usa, ostenta fiducia. momento di razionalizzazio- ce. «L’America insegna che la anni, già responsabile di Rai «Premesso che con spirito ne come il presente, il servi- strategia glocal è vincente,

con Pordenonelegge a Torino Mercalli con Pordenonelegge a Torino

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gmista al salone con laallectio sulla“bene”. Pavan: successo Lo scrittore ed enigmista salone con lectio sul “bene”. Pavan: successoFvg Fvg RAI 3

◗ PORDENONE

ritorno della regione Friuli Ve-

ritorno della regione nezia Giulia dopo Friuli due anniVedi Si rafforza il legame Fra Pordeassenzadopo "presidiati" comunnezia Giulia due anni di Quartet registrato a Monfalcone lo none e Torino. Accadrà in ocque da Pordenonelegge. Un scorso aprile nell’ambito dei Si rafforza il legame Fra Pordeassenzabel"presidiati" casione della ventisettesima lavoro di squadracomuntra presiConcerti di Lynx. 10.20eQuinto episodio della sit-com in edizione del Salone Internaziodenza, ufficio stampa, assessonone Torino. Accadrà in ocque da Pordenonelegge. Un friulano Bed&Breakfast (foto), ideata nale del Libro in programma rato alla cultura e assessorato casione della bel lavoro di squadra trapresenpresie curata da Claudiaventisettesima Brugnetta, dal dall'8 al 12 maggio grazie alle al turismo che ci vedrà titolo Inamorade. edizione del Salone Internaziodenza, ufficio stampa, assessobuone relazioni tra la Fondati in un unico stand insieme a zione per il Libro, la musica e la Mittelfest, Vicino/Lonnale del Libro in programma rato alla culturaèstoria, e assessorato cultura e la Fondazione Pordetano e Premio Luchetta». Non dall'8 al 12 maggio grazie alle al turismo ci vedrà presennonelegge.it. Sarà infatti Porsoloche Pordenone-Torino, quindenonelegge a ‘firmare’, nel fitdi ma Regione Veneziaa buone relazioni tra la Fondati in un unico standFriuli insieme programma di appuntamen- Stefano Bartezzaghi Giulia-Piemonte. zione per il Libro, la musica to e della la Mittelfest, èstoria, Vicino/Lonti cinque giorni torinese, Stefano Bartezzaghi (Milacultura e la Fondazione Pordetano e Premio Luchetta». Non la lectio magistralis di Stefano catalogo di valori, esperienze e no, 1962) viene da una famiglia RADIO1 Bartezzaghi su La parola Bene: sensibilità di segno positivo, di enigmisti - il padre, quinPiero, nonelegge.it. Sarà infatti Porsolo Pordenone-Torino, 08.30 Gr FVG com’è noto, è proprio il bene il da cui ripartire. «Da piú di dieci era un famoso cruciverbista - e 08.50 Vita nei campi.a ‘firmare’, nelmotivo denonelegge fit- conduttore del salone, anni - sottolinea il presidente di ma Regione Friuli Venezia come autore ha esordito con 09.15 Santa Messa in diretta dalla e StefanoStefano Bartezzaghi - già pro- del sodalizio pordenonese Gio- un rebus nel 1971. Collabora to programma appuntamenBartezzaghi Giulia-Piemonte. cattedrale di Sandi Giusto. 11.30 Le strade del Sacro, rubrica curata tagonista di Pordenonelegge vanni Pavan - siamo presenti con la Repubblica con rubriti della giorni torinese, Stefano (Miladacinque Stefania De Maria e Fulvio Toffoli. 2013 - nella seconda giornata al più importante salone italiache diBartezzaghi giochi (Lessico e nuvole) Ospite di questa settimana: di la Stefano la lectio magistralis catalogo di valori, esperienze e no, 1962) viene da una famiglia della manifestazione, venerdì no dedicato al mondo dei libri e di linguistica (Lapsus). Per Eifotografa e scrittrice Monika Bulaj 9 maggio alle 18, proverà a die questo ci ha permesso di tesnaudi ha pubblicato Sfiga all' (foto), nata a Varsavia, ma residente Bartezzaghi su La parola Bene: sensibilità di segno positivo, di enigmisti - il padre, Piero, a Trieste, che racconta il suo viaggio segnare una mappa dei tanti sere ottime relazioni con gli or- ok Corral (1998), Scrittori Afghanistan, dove la guerra non com’è innoto, è proprio il bene da cui ripartire. piú di dieci era un famoso cruciverbista -e usi ilche facciamo, magari in- «Da ganizzatori del Salone. Oltre giocatori (2010), Una telefonaha cancellato le tracce di spiritualità consapevolmente, della parola ad averli piú volte presenti al ta con Primo Levi(Fuori collamotivoantica conduttore del salone, anni - sottolinea il presidente come autore ha esordito con e profonda. «bene». Passerà quindi in rasse- nostro festival di settembre, in- na, 2012), Dando buca a Go12.15 Gr FVG e Stefano Bartezzaghi - già prodel sodalizio un rebus 1971. Collabora 18.30 Gr FVG gna i possibili approcci, lepordenonese in- fatti, ci siamoGiomolto confrontadot.nel Giochi insonni di persotagonista di Pordenonelegge vanni Pavan -disiamo presenti con la Repubblica con (Stile rubriterpretazioni e declinazioni ti anche per la nascita della naggi in cerca di aurore li“bene”: un termine, ma anche Fondazione pordenonese». bero 2012). Il suo ultimo libro 2013 - nella seconda giornata al più importante salone italiache di giochi (Lessico e nuvole) e soprattutto un concetto che il «Mi fa molto piacere - ha con- è Il falo delle novità. La creatividella manifestazione, venerdì no dedicato al mondo dei libri e di linguistica (Lapsus). Per EiSalone del Libro ha individuacluso Pavan - che l'edizione tà al tempo dei cellulari come e perno centrale di un 2014 del Salone torinese veda il ha intelligenti (Utet). Sfiga all' 9 maggio alle 18, proverà atodiquesto ci ha permesso di tesnaudi pubblicato segnare una mappa dei tanti sere ottime relazioni con gli or- ok Corral (1998), Scrittori usi che facciamo, magari in- ganizzatori del Salone. Oltre giocatori (2010), Una telefonaconsapevolmente, della parola ad averli piú volte presenti al ta con Primo Levi(Fuori colla«bene». Passerà quindi in rasse- nostro festival di settembre, in- na, 2012), Dando buca a Gogna i possibili approcci, le in- fatti, ci siamo molto confronta- dot. Giochi insonni di persoterpretazioni e declinazioni di ti anche per la nascita della naggi in cerca di aurore (Stile li“bene”: un termine, ma anche Fondazione pordenonese». bero 2012). Il suo ultimo libro e soprattutto un concetto che il «Mi fa molto piacere - ha con- è Il falo delle novità. La creativiSalone del Libro ha individua- cluso Pavan - che l'edizione tà al tempo dei cellulari to come perno centrale di un 2014 del Salone torinese veda il intelligenti (Utet). ◗ PORDENONE 09.50 Concerto del Signum Saxophone

«Il che con del Lui Sed inc del gra Fia Ba “ec alla pro per pro vit Gru fa ( l’in ora tea sco


ssi italiani il investimenti sua proprietà, o le tasse 2,70 oè meno di un che gli italiani adiotelevisivo. aggiore equiliallora, al minidi cercare più

ve il mondo». Baratta anticipa anche che data: 04/05/2014 «la Santa Sede parteciperà pagina: 21 senz'altro alla 56. Esposizione Internazionale d'Arte 2015. Con Antonio Paolucci - direttore dei Musei Vaticani, ex collega nel Governo Dini - c'è un profondo rapporto di amicizia e di stima».

soldi per il suo Ministero». Baratta mette anche in guardia dalla "museificazione dell’arte" e alla sua "feticizzazione", che rischia di «avvicinarci più alle forme di intrattenimento circensi che alla cultura»: «I musei - aggiunge - essere una centrale di produzione di desiderio, che è l'energia che muo-

per una serie sull’immigrazione meridionale

te con le fiction

ntenti di come vengono raccontati

li in cerca di opportuniali. I primi pizzaioli che anni Cinquanta introro esercizi in Veneto cora che dovevano dortavoli non tanto per ma perché nessuno voloro una casa. Anche se

BOTTA E RISPOSTA

ati come razzisti» a è la storia reale»

FICTION Una scena della serie "Furore. Il vento della speranza", regia di Alessio Inturri. Sotto Fabrizio Bentivoglio e Valeria Bruni Tedeschi in una scena de "Il capitale umano" di Paolo Virzì poi l’integrazione è proceduta tutto sommato rapidamente, grazie anche all’arrivo di... nuovi immigrati, più poveri e "diversi" dei meridionali, perché provenienti dai paesi del Terzo Mondo. Ma sul "come" queste vicende sono state trattate dalla fiction o anche dai talk show le polemiche non sono mancate. E se da un lato si sono verificate vere e proprie sollevazioni contro l’immagine del Veneto dipinta ripetutamente dalle trasmissioni di Santoro, Lerner o Formigli, va registrata la protesta del governatore del Veneto Luca Zaia contro gli «stereotipi offensivi nei confronti della gente del Nord» utilizzati ad esempio in serie come "Distretto di Polizia" (sempre Mediaset). Ma specularmente anche i campani hanno avuto spesso da ridire sulle rappresentazioni del fenomeno camorristico nei loro territori proposte in vari programmi. E non si tratta neppure di un’esclusiva del nostro paese, perché anche di recente la comunità italo-americana si è lamentata degli stereotipi negativi a cui sono inchiodati gli italiani in fiction come i "Soprano". fascicolo nazionale

UDINE

A"Vicino/Lontano" idiaridiTerzani a10annidallamorte Il festival Vicino/lontano, in programma a Udine dall’8 al 18 maggio, assumerà quest’anno una valenza particolare, perché si svolge in concomitanza col decennale della morte di Tiziano Terzani, scelto fin da subito dai promotori come nume tutelare dell’iniziativa, ma anche di un certo modo di intendere le relazioni interculturali. Non solo: quest’anno il festival e le città di Udine e Pordenone ricordano anche il “loro” poeta, Federico Tavan, scomparso nel novembre 2013, con la sua capacità di guardare il mondo a partire dalla sua condizione di sofferenza, mostrando anche come un dialetto delle montagne friulane possa diventare un linguaggio universale. Il festival quest’anno ci accompagna a scoprire “che mondo fa”: oltre cento saranno gli incontri, gli eventi, gli spettacoli e i percorsi espositivi che inviteranno ad alzare lo sguardo, per indagare il presente e immaginare il futuro. Fra i presenti alcuni fra i maggiori filosofi italiani, come Roberto Esposito, Sebastiano Maffettone e Pier Aldo Rovatti, i sociologi Alessandro Dal Lago, Aldo Bonomi e Chiara Saraceno, la psicologa Anna Oliverio Ferraris, l’ex direttore dei servizi psichiatrici di Trieste Peppe Dell’Acqua, i giornalisti Lucio Caracciolo, Fabrizio Gatti e Antonio Calabrò, lo psicoanalista René Major e il giornalista Stefano Livadiotti. Il 17 maggio ci sarà la consegna del premio Tiziano Terzani 2014 a uno degli scrittori di riferimento della letteratura contemporanea internazionale, il pakistano Mohsin Hamid, e al poeta friulano Pierluigi Cappello. Con l’occasione saranno anche presentati i dirai inediti di Terzani, "Un’idea di destino" (Longanesi), che raccolgono i suoi scritti personali fino a pochi giorni prima della morte. © riproduzione riservata


data: 05/05/2014 pagina: 23

Cultura e Spettacoli

LUNEDÌ 5 MAGGIO 2014 IL PICCOLO

Quartetto Prometeo, un Leone d’oro a Trieste ◗ TRIESTE

Il Quartetto Prometeo suona questa sera al Salotto Cameristico di Trieste

Al Salotto Cameristico della Chamber Music, diretto da Fedra Florit, appuntamento con il Quartetto vincitore del Leone d'argento alla Biennale Musica di Venezia 2012: “quartetto in residenza” all’Accademia Filarmonica Romana e già complesso residente della Britten Pears Academy di Aldeburgh, il Quartetto Prometeo affianca co-

stantemente al repertorio classico le nuove espressioni della musica del nostro tempo. «Si tratta – spiega il violoncellista Francesco Dillon - di un’impostazione dettata da un duplice motivo: da un lato il non limitarsi al repertorio classico è sentito come vero e proprio impegno quasi politico (non per niente il nostro nome Prometeo vuole essere un omaggio al grande com-

positore come Luigi Nono, che ha incrociato militanza e arte in tutta la sua traiettoria creativa). Ma questo non basta se non c'è una profonda convinzione artistica in questo tipo di scelte: per noi è naturale e davvero stimolante esplorare il nuovo e ripercorrere il repertorio cercando relazioni, riflessi fra lavori, stili e autori apparentemente distanti. Proprio qualche giorno fa abbiamo presentato un

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doppio ritratto Kurtag-Schubert e faremo lo stesso accostando Sciarrino all'ultimo Beethoven in prossimi concerti». A Trieste Giulio Rovighi (violino), Aldo Campagnari (violino), Massimo Piva (viola) e Francesco Dillon (violoncello) si esibiranno questa sera, al Ridotto del Teatro Verdi alle 20.30, su musiche di Franz Joseph Haydn (Quartetto in si bemolle maggiore op.1 n.1 Hob:III/1 “ La caccia”), Karol Szymanowski (Quartetto n. 2 op. 56), Ludwig van Beethoven (Quartetto in fa maggiore op.135).

Vicino/lontano scalerà il cielo con Chavez Il Festival alza il sipario giovedì al Teatro Nuovo di Udine con un concerto-omaggio al mitico trasvolatore delle Alpi di Paola Targa ◗ UDINE

Fornire all’uomo «un ascensore per scalare il cielo»: nel 1910 era questa la scommessa di Geo Chávez, l’eroico trasvolatare delle Alpi, capace di vincere la sua sfida a bordo di un monoplano spinto da un motore a pistoni di soli 50 cavalli. Quel folle volo e quell’impresa coraggiosa e temeraria ispirarono un’ode famosa di Giovanni Pascoli, Chávez, ed è proprio dai versi di Pascoli e dal mito di Chávez che si alimenta l’evento inaugurale della decima edizione del Festival Vicino/lontano 2014, in programma giovedì, alle 19.30, nella Chiesa San Francesco di Udine. “Chávez” titola, appunto, l’installazione sonora su partitura originale composta da Valter Sivilotti, autore anche delle musiche degli spettacoli teatrali ‘Magazzino 18’ e ‘La variante di Lüneburg’, per l’esecuzione del Coro del Friuli Venezia Giulia diretto in questa occasione da Irina Guerra Ling Long, con i Percussionisti del Conservatorio di Udine - Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli - coordinati da Roberto Barbieri e con live electronics di Giuliano Michelini. In un’atmosfera rarefatta, la sospensione sonora del coro a

CINEMA

Il Coro del Friuli Venezia Giulia sarà diretto da Irina Guerra Ling Long nella serata d’apertura di Vicino/lontano

cappella, quasi aquile mute sulle vette, contrasta con l’incessante motore di una macchina infernale e restituisce quel desiderio di “scalare il cielo”, l’impeto del dinamismo futurista che infiammava la fantasia dei gio-

vani alle soglie del primo conflitto mondiale. Il Coro del Friuli Venezia Giulia è una delle realtà musicali più attive sulla scena dell’Europa nord-orientale: con un organico a modulo variabile, diretto

dal maestro Cristiano Dell’Oste, ha realizzato produzioni, prime assolute e concerti in tutta Italia e in Europa, collaborando con rinomati interpreti e orchestre su un repertorio classico, jazz e pop.

ARCHEOLOGIA

All’evento musicale, che apre Vicino/lontano, faranno seguito due incontri chiave del Festival: la lezione magistrale del filosofo Roberto Esposito “A cosa serve pensare?”. Mai come in questa stagione di generale disimpegno è necessario rivendicare le potenzialità da sempre inscritte nella facoltà del pensare, ma – si chiede Esposito - come trasformare la conoscenza in comportamento e forma di vita? Alle 21, il testimone passerà a un’altra lectio d’autore, quella dell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore di Limes: “1914-2014: cent’anni dopo” ci riporterà alla Grande guerra e alla storica cesura che il conflitto segnò nella storia mondiale. Nato da un forte legame con la personalità di Tiziano Terzani e con la sua esemplare capacità di stare nel mondo come osservatore professionale e al mondo semplicemente come essere umano, il Festival Vicino/lontano dedicherà la serata del Premio letterario Tiziano Terzani (sabato 17 maggio alle 20.45 al Teatro Nuovo) alla presentazione dei suoi ‘Diari’ riuniti ora, a dieci anni dalla morte, nella pubblicazione “Un’idea di destino” (Longanesi), e affiderà la lettura delle pagine più significative alla voce di Mario Perrotta, premio Ubu 2014 come miglior attore.

IL PREMIO

Moresco e Petrignani in finale al Tropea “Almanacco del giorno prima” di Chiara Valerio (Einaudi), “Marguerite” di Sandra Petrignani (Neri Pozza) e “La lucina” di Antonio Moresco (Mondadori), sono i tre libri finalisti all'ottava edizione del Premio letterario nazionale Tropea. Il vincitore verrà proclamato a fine luglio. La manifestazione, co-finanziata dalla Regione Calabria con fondi europei, rientra nella terza edizione del Tropea Festival Leggere & Scrivere. L'ottava edizione del Premio Tropea parte nel segno delle novità, a cominciare dalla giuria, con il nuovo presidente Gian Arturo Ferrari, già alla guida del Centro per il Libro e la Lettura e già direttore generale della Divisione libri Mondadori. Nuovi volti anche tra i componenti del comitato tecnico scientifico, con i docenti Piero Violante e Vito Teti (vincitore dell'ultima edizione), la presidente della Fondazione Nicola Liotti Lionella Morano, lo scrittore Mimmo Gangemi (anch'egli vincitore del Premio), che vanno ad affiancarsi ai quattro soci fondatori.

©RIPRODUZIONERISERVATA

MUSICA

Robert Pattinson si sdoppia a Cannes Una finta tomba di Tutankhamon “Back to front” celebra al cinema per i registi Cronenberg e Michos per preservare quella originale la grandezza di Peter Gabriel ◗ CANNES

◗ IL CAIRO

Mille miglia lontano da “Twilight”, Robert Pattinson, attore britannico classe 1983, si sdoppia per il Festival di Cannes ed è nel cast di due dei film tra i più attesi e luciferini della 67/ma edizione: “Maps to the stars” di David Cronenberg (in concorso) e nel western brutale e post-apocalittico “The rover” del regista australiano Da-

Un progetto faraonico. Una copia esatta della tomba di Tutankhamon, il faraone dei misteri, morto nel 1323 avanti Cristo a soli 19 anni di età, è stata installata e inaugurata all' ingresso della Valle dei Re a Luxor, in un edificio sottoterra accanto alla casa di Howard Carter, l'archeologo britannico che la scoprì nel 1922. Si tratta

chiuse al pubblico. Il progetto, regalo al popolo egiziano da parte della Factum Foundation e dalla Society of Friends of Royal Tombs of Egypt (Zurigo e Università di Basilea), è stato realizzato con il pieno sostegno del ministero egiziano del Turismo, il ministro di Stato per le Antichità e l'Unione europea. Rimasta nascosta per oltre tremila anni, poi scoperta nel 1922, la tom-

◗ TRIESTE

Oggi, domani e mercoledì, il circuito The Space (a Trieste alle Torri, in Friuli a Pradamano) propone “Back to front”, il film con Peter Gabriel. Diretto dal vincitore del “Bafta” Award Hamish Hamilton, il film-concerto offre al pubblico delle sale cinematografiche un posto in prima fila, catturando l'eccitazione susci-


pe.itwww.nicopepe.it, facebook/accademianicopepe. UDINE, all’Accademia Pepe di via Ginnasio vecchio 13 ■ Da oggi alle 18

TEATRI

IESTE

ONDAZIONE TEATRO LIRICO USEPPE VERDI

o www.teatroverdi-trieste.com mero verde 800-090373 lietteria oggi chiusa. agione Lirica e di Balletto 2014. Progue la vendita dei biglietti per tutti gli ettacoli della Stagione Lirica e di Ballet2014. Attila , di Giuseppe Verdi. Venerdì maggio, ore 20.30, turno A; sabato 24 ggio, ore 20.30 (turno C*); domenica 25 ggio, ore 16.00 (turno D); martedì 27 ggio, ore 20.30 (turno E*); giovedì 29 ggio, ore 20.30 (turno B); sabato 31 ggio, ore 16.00 (turno S). Direttore Doo Renzetti, maestro del coro Paolo VeInterpreti principali: Enrico Iori/LuciaMontanaro, Devid Cecconi/Ventseslav astasov, Anna Markarova/Alisa Zinova, Sergio Escobar/Like Xing. Orchestra oro della Fondazione Teatro Lirico di este.

data: 05/05/2014 pagina: 13

sabato 10 maggio

“Questa libertà” di Pierluigi Cappello: il reading alla Friuli L'associazione culturale vicino/ lontano, il Teatro Club e il Palio Teatrale Studentesco Città di Udine "Ciro Nigris", nell'ambito della decima edizione del festival udinese, proporranno sabato 10 maggio, la lettura integrale del romanzo "Questa libertà" di Pierluigi Cappello, vincitore ex aequo del Premio Letterario Internazionale "Tiziano Terzani". La lettura avrà inizio alle15.30 alla libreria "Friuli" di largo dei Pecile e sarà fatta da una quarantina di volontari che si avvicenderanno ai leggii». La selezione-adesione è su giannicianchi@libero. it, indicando una disponibilità di massima e la fascia d'orario in cui si potrà eventualmente partecipare se selezionati.


Far East FILM Festival 16 » I VINCITORI

data: 05/05/2014 pagina: 22

Gelso d’oro, il pubblico premia il Giappone Sul podio “The Eternal Zero”. Al secondo posto il sudcoreano “The Attorney”, al terzo il filippino “Barber’s Tale”

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MICHAEL WERNER

◗ UDINE

Gli spettatori del Far East Film Festival, che dal 1999 sono l’unico giudice dei titoli in concorso, hanno premiato il Giappone: il melodramma bellico The Eternal Zero di Yamazaki Takashi si porta a casa il Gelso d’oro 2014. Sul secondo gradino del podio si è classificato l’apprezzatissimo legal drama sudcoreano The Attorney (incoronato, però, dagli accreditati Black Dragon con il Gelso nero 2014), mentre la medaglia di bronzo è andata al mélo filippino Barber’s Tale (dieci minuti di applausi per la protagonista Eugene Domingo). I web-giurati di MYmovies, infine, hanno preferito (media vota altissima!) Thermae Romae II dell’irresistibile Takeuchi Hideki, regista con la erre maiuscola e... virtuoso del karaoke! Dopo nove giorni di proiezioni e incontri al Giovanni da Udine, e di coloratissime incursioni nel centro cittadino (oltre 60, quest’anno, gli appuntamenti legati al FEFF), è dunque tempo di bilancio per il sedicesimo capitolo. Un’edizione che, idealmente, si può riassumere attraverso le parole del grande produttore e distributore america-

Il produttore americano premiato con il Gelso d’oro alla carriera: rassegna straordinaria Udine è una città cool 55 mila in sala

Pubblico in sala, sabato, alla premiazione di Far East (Foto Massimo Miani). A destra, una scena del film vincitore, “The Eternal Zero”

no Michael Werner, presidente della Fortissimo Films, premiato con il Gelso d’oro 2014 alla carriera: «Il festival è davvero straordinario e Udine è una città davvero cool. Le reazioni del pubblico ai film in programma, poi, non possono che rappresentare una fonte d'ispirazione per il mio lavoro e per tutti quelli che, come me, credono anco-

ra nel cinema». Un pubblico fedele, fedelissimo, europeo e internazionale, composto da giornalisti, critici, studenti, esperti, addetti ai lavori e, soprattutto, da gente che ama le visioni d’Oriente. Senza, ovviamente, dimenticare il prezioso contributo dei 150 volontari che hanno affiancato lo staff. Altre cifre? A dispetto delle

previsioni meteo quasi apocalittiche, il festival ha sostanzialmente raggiunto e superato le ottime soglie del 2013: 55 mila spettatori in sala, 1.225 accreditati (le provenienze coprono, in totale, 16 nazioni), 125 mila euro d’incasso (tra sbigliettamenti e accrediti). Diverse migliaia, inoltre, le persone messe in circolo dal fitto calendario degli

Eventi, paralleli al calendario cinematografico e culminati, ancora una volta, nell’affollatissimo Far East Cosplay Contest del 27 aprile. Un anno fa, il quindicesimo Far East Film Festival si chiudeva sotto il segno di una promessa: «Non ci arrenderemo mai!». Una promessa dentro cui abitavano due diversi stati d’animo:

GIOVEDÌ L’APERTURA. LE LECTIO DI ESPOSITO E DI CARACCIOLO

Vicino/lontano, tributo sonoro al “folle volo” dell’aviatore Chávez ◗ UDINE

Azzardare nell’esplorazione, nella conoscenza, nelle seduzioni di una tecnologia così vicina – e purtroppo ancora così lontana – da prospettare all’uomo «un ascensore per scalare il cielo»: nel 1910 è questa la scommessa di Geo Chávez, l’eroico trasvolatare delle Alpi, capace di vincere la sua sfida a bordo di un monoplano spinto da un motore a pistoni di soli 50 cavalli. Quel “folle volo” e quell’impresa temeraria ispirarono un’ode famosa di Giovanni Pascoli, Chávez, ed è proprio dai versi

di Pascoli e dal mito di Chávez che si alimenta l’evento inaugurale di vicino/lontano 2014, in programma giovedì 8 maggio, alle 19.30, in San Francesco di Udine. Chávez titola appunto l’installazione sonora su partitura originale composta da Valter Sivilotti, autore tra l’altro delle musiche di Magazzino 18 e de La variante di Lüneburg, per l’esecuzione del Coro del Friuli Venezia Giulia diretto in questa occasione da Irina Guerra Ling Long, con i Percussionisti del Conservatorio di Udine – Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori,

Francesco Tirelli – coordinati da Roberto Barbieri e con live electronics di Giuliano Michelini. In un’atmosfera rarefatta, la sospensione sonora del coro a cappella, quasi aquile mute sulle vette, contrasta con l’incessante motore di una macchina infernale e restituisce quel desiderio di «scalare il cielo», l’impeto del dinamismo futurista che infiamma la fantasia dei giovani alle soglie del primo conflitto mondiale. All’evento musicale d’apertura, seguiranno, sempre giovedì, due incontri: la lezione magistrale del filosofo Roberto Esposito, innanzitutto, A co-

Il Coro del Friuli Venezia Giulia, giovedì in scena in San Francesco

sa serve pensare?: mai come in questa stagione di disimpegno è necessario rivendicare le potenzialità da sempre inscritte nella facoltà del pensare, ma – si chiede Esposito – come trasformare la conoscenza in comportamento e forma di vita? Poco dopo, alle 21, il testimone passerà a

“Par piâ un fûc”, musical par frulan Lo spettacolo per famiglie in scena venerdì a Fagagna e sabato a Remanzacco ◗ FAGAGNA

Debutta la nuova produzione dell'Associazione culturale Felici ma furlans, in collaborazione con Il Pifferaio Magico e con il sostegno dell'Arlef: Par piâ un fûc è una commedia musicale per famiglie, tutta dal vivo, che racconta le creature dell'immaginario popolare friulano con un linguaggio adatto ai più piccoli ma che divertirà anche i grandi. In scena venerdì 9 in sala Vittoria a Fagagna e sabato 10 all’auditorium De Cesare di Remanzacco, sempre alle 20.30 (prenotazioni@felicimafurlans.

it). Lo spettacolo racconta la storia di Fredo, un bimbo cresciuto ma non troppo, che fatica ad accettare le piccole responsabilità della vita: infatti, quando la mamma lo manda a raccogliere legna nel bosco, cerca in tutti i modi di svicolare. Invano. Il viaggio nel bosco porterà il piccolo eroe alla scoperta di un mondo magico, abitato da presenze strane, più buffe che spaventose. Le agane, i sbilfs, la strie, l'orcul, figure dell'immaginario mitologico friulano, saranno compagni di Fredo, in un viaggio che gli insegnerà a convivere con i propri timori e ad avere fiducia

in se stesso e nel mondo circostante. Par piâ un fûc, quasi un musical par furlan, nato dal lavoro in sinergia dell'autore del testo, Alessandro Di Pauli, della compositrice Arianna Plazzotta, della direttrice del coro e dell'orchestra Agnese Toniutti e del regista Tommaso Pecile. Due attori portano in scena i personaggi della commedia: Alessandro Comello è Fredo il boscaiolo pauroso, protagonista della vicenda, Sonia Cossettini interpreta le creature dell'immaginario popolare friulano. Coro e orchestra composti da 35 giovanissimi.

un’altra lectio “d’autore”, quella di Lucio Caracciolo, direttore di LiMes: 1914-2014: cent’anni dopo riporterà alla Grande Guerra e alla cesura che il conflitto segnò nella storia mondiale. Cosa resta oggi di quel trauma epocale, in Italia e nel mondo? In che misura le crisi attuali sono eredi degli

Superati gli ottimi numeri dell’edizione 2013 Eventi superaffollati Grande successo per il Cosplay Contest l’amarezza per i massicci tagli finanziari subiti e l’orgoglio per esserne usciti a testa alta. Il FEFF 16 si è chiuso, invece, con una citazione tratta dallo splendido action thriller sudcoreano Cold Eyes: «Quando si è stanchi, si perde. Quando si è pazzi, si vince. E noi non siamo affatto stanchi. Let’s start again!». Il FEFF 17 è dietro l’angolo.

eventi del ’14-18? A queste e a molte altre domande risponderà Caracciolo, nel tentativo di legare l’attualità a un passato non troppo remoto. Nato da un forte legame con la personalità di Tiziano Terzani e con la sua capacità di stare nel mondo come osservatore professionale e al mondo semplicemente come uomo, il festival dedicherà la decima serata del premio a lui intiolato (sabato 17 alle 20.45, al Giovanni da Udine) alla presentazione dei suoi Diari riuniti ora, a dieci anni dalla morte, in Un’idea di destino (Longanesi, a cura di Angela Terzani Staude e di Alén Loreti), e ne affiderà la lettura alla voce di Mario Perrotta, premio UBU 2014 come miglior attore. Per la prima volta ex aequo i vincitori 2014: lo scrittore pachistano Mohsin Hamid e il poeta friulano Pierluigi Cappello.

STASERA

Stuani in recital pianistico a Pordenone Un’occasione, per gli amanti del pianoforte, di scoprire alcune fra le pagine più impervie mai concepite e allo stesso tempo un appuntamento dedicato ai pianisti: ha queste caratteristiche il concerto “Studi a confronto” in programma stasera, alle 20.45, al Verdi di Pordenone. In scena Giampaolo Stuani, concertista e didatta, figura ideale per presentare pagine di Johann Baptist Cramer (dagli “84 Études in 4 Books”) e di Sergej Rachmaninov (“Études Tableaux op. 39”). Il recital di Stuani propone una significativa scelta degli “Studi” di Cramer, esponente del Biedermeier: 26 in tutto, rappresentativi dei diversi gradi di complessità e di colore. Altro “monumento” all’arte dello studio, gli “Études Tableaux op. 39) (pubblicati nel 1917) di Rachmaninov. Definiti da Piero Rattalino, nel programma di sala, «lavoro di capitale importanza nella storia del pianoforte», richiedono una notevole tecnica strumentale e sono una continua sfida per gli esecutori.


data: 05/05/2014 pagina: 8

fascicolo nazionale

VIII

PN

UDINE – Azzardare nell’esplorazione, nella conoscenza: nel 1910 era questa la scommessa di Geo Chávez, l’eroico trasvolatare delle Alpi, capace di vincere la sua sfida a bordo di un monoplano spinto da un motore a pistoni di soli 50 cavalli. Quel folle volo e quell’impresa temeraria ispirarono un’ode famosa di Giovanni Pascoli, Chávez. Ed è proprio dai versi di Pascoli e dal suo mito che si alimenta l’even-

Cultura&Spettacoli

Lunedì 5 maggio 2014

UDINE

Vicino/Lontano si apre con Chavez e presenta i diari di Terzani to inaugurale della X edizione del festival Vicino/lontano, giovedì 8 maggio, alle 19.30, nella Chiesa San Francesco. Chávez titola appunto l’installazione sonora su partitura originale composta da Valter Sivilotti, autore anche delle musiche degli spettacoli teatrali ‘Magazzino 18’ e ‘La variante di Lüneburg’, per

l’esecuzione del Coro del Friuli, diretto in questa occasione da Irina Guerra Ling Long, con i percussionisti del Conservatorio di Udine - Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli. All’evento musicale faranno seguito due incontri chiave di Vicino/lontano: la lezione

magistrale del filosofo Roberto Esposito su "A cosa serve pensare?". Poco dopo, alle 21, il testimone passerà a un’altra lectio “d’autore”, quella dell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore di Limes che analizzerà i cento anni dopo la Grande guerra. Nato da un forte legame con Tiziano

Terzani e con la sua esemplare capacità di stare nel mondo come osservatore professionale e come essere umano, il festival gli ha dedicato un Premio letterario. E sabato 17 maggio (alle 20.45 al Nuovo) presenterà i suoi Diari, riuniti ora, a dieci anni dalla sua scomparsa, nella pubblicazione Un’idea di destino (Longanesi), e affiderà la lettura delle pagine più significative alla voce di Mario Perrotta.

UDINE Chiusa la 16. edizione del Far East Film Festival

Feff, il Gelso d’oro al film di Takashi Alessia Pilotto UDINE

Se il fisico dei fareastiani, dopo nove intensi giorni, può essere provato, lo spirito no. «Quando si è stanchi, si perde. Quando si è pazzi, si vince. Non siamo per nulla stanchi. Let's start again!» grida, dal palco, la presidente Sabrina Baracetti. Poi le luci in sala si spengono e si chiude la 16˚ edizione del Far East Film Festival, non prima però, di aver incassato l'ennesimo complimento, questa volta da parte del distributore Michael Wer-

ner, presidente della Fortissimo Films premiato col Gelso d'Oro alla carriera: «Il Festival è straordinario, Udine una città molto cool» è l'sms che ha voluto inviare. Resta il rito collettivo della premiazione: gli spettatori hanno assegnato il Gelso d'Oro al melodramma bellico The Eternal Zero di Yamazaki Takashi (Giappone). Secondo, il legal drama sudcoreano The Attorney (incoronato dagli accreditati Black Dragon con il Gelso Nero 2014), mentre la medaglia di bronzo è andata al melò filippino Barber's Tale. I web-giurati di MYmovies, infi-

ne, hanno preferito Thermae Romae II di Takeuchi Hideki (impagabile il suo siparietto dimostrativo sull'uso dell'ennesima diavoleria nipponica, il bidet portatile). Per quanto riguarda le fredde cifre, invece, sono stati 55 mila gli spettatori in sala, 1225 gli accreditati (da 16 Nazioni), 125 mila euro l'incasso (tra sbigliettamenti e accrediti). Diverse migliaia, inoltre, le persone coinvolte dagli eventi collaterali. Ma se il sipario è calato in Friuli, si alza invece in Cina: a seguire il Feff quest'anno c'era la troupe della tv pubblica Cctv

PREMIO Mark Schilling ritira il Gelso d'Oro per Yamazaki Takashi (Foto: Paolo Jacob) di Pechino, che con i suoi 22 canali è la più grande rete televisiva della Cina continentale. Tra fine maggio e inizio giugno, Udine entrerà nelle case dei cinesi grazie alla trasmissione World Film Report, sul canale China Movie Channel: «È un programma che presenta un po’ tutta l'industria cinematografica mondiale, una combinazione di cinema e turismo spiega la giornalista Zoe Jia Abbiamo seguito i film, ma

anche filmato la città e la sua architettura: il Castello, i palazzi, le piazze». Una promozione mica male, per Udine, dato che il canale è pubblico ed è seguito da decine di milioni di telespettatori. «Qui si mangia bene e il vino è buonissimo. L'atmosfera del Feff - continua Jia - è rilassante: non come Berlino o Cannes dove prevale il business. Il prossimo anno tornerò sicuramente». © riproduzione riservata


data: 06/05/2014 pagina: 45

Copia di ba7d172f93cd6d8bb0cfe61ba4d00e13

Cultura e Spettacoli

MARTEDÌ 6 MAGGIO 2014 MESSAGGERO VENETO

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torino » il salone del libro

Friulani grandi assenti al Lingotto

Trieste capofila con la Tamaro, e Corona per la Destra Tagliamento. La Regione stanzia in tutto 5 mila euro per lo stand di LUCIANO SANTIN Un tema elusivo e problematico, quello del Bene, sottolineato dall’ammiccante claim Bene in vista, detta la linea al 27˚ Salone del Libro di Torino, che si terrà da giovedí 8 a lunedí 12 maggio al Lingotto Fiere. Ci sarà un amplissimo ventaglio interpretativo, dal valore etico assoluto, spiazzato dal relativismo, al lavoro fatto bene, con passione e meticolosità, secondo il dettato di Primo Levi. Accompagnato però da momenti piú di tendenza che pertinenti all’argomento (a cominciare da quello culinario, che inaugura gli workshop), nonché da molti personaggi sulla cresta dell’onda, a cominciare dai politici. Ad ospitare gli eventi (parecchie decine piú quelli del Salone off, diffuso sul territorio, che assommano a 350), sparsi in una trentina di location. Ospite d’onore la Santa Sede, la cui partecipazione sarà coordinata dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, con il madrinaggio di Susanna Tamaro, a vent’anni da Va’ dove ti porta il cuore libro cult e trionfo dei buoni sentimenti. Guest star

Il manifesto del Salone del libro di Torino dedicato al tema del “bene” e a destra Susanna Tamaro, madrina del festival

territoriale, il Veneto, con un ciclo di autori che raccontano la loro heimat. Assieme a poche altre regioni, ci sarà anche il Friuli Venezia Giulia, con uno spazio dedicato. Si tratta di un ritorno, dopo che per due anni Pordenonelegge aveva presidiato da sola l’evento. «A seguito di un incontro con l’assessore Torrenti, è discesa la scelta di presentare a Torino, ufficialmente, le cinque massime manifestazioni culturali del Friuli Venezia Giulia: èStoria, Mittelfest, Vicino/lon-

tano, il Premio Luchetta e, appunto, Pordenonelegge. Speriamo che sia l’inizio di un rinnovato interesse, perché tempo addietro, tramite l’assessorato al Turismo, l’ente sosteneva la presenza del Friuli Vg al Salone. Tre anni fa, poi, era stato deciso che ciò non rientrava tra le priorità, e ci siamo andati per conto nostro», dice Gianmario Villalta, patron della Festa del libro della Destra Tagliamento. Un rinnovato interesse che cade però in un momento di drammatica riduzio-

ne delle risorse: Turismo e Cultura hanno infatti stanziato cinquemila euro in due. «Avremo, comunque, uno stand decoroso, di circa sedici metri quadrati, con cinque punti distinti, ciascuno dotato di materiale informativo. Ci saranno alcune sedie e uno schermo dove gireranno in loop filmati relativi ai nostri festival. Certo, se guardiamo allo stand del Veneto, capiamo che gli è stata destinata una cifra con cui noi tireremmo avanti dieci o quindici anni», dice ancora Villalta.

Pordenonelegge sarà poi presente con interventi nel settore del Cook Book e con la lectio magistralis di Stefano Bartezzaghi sull’uso variegato, a volte inconsapevole e talora improprio, che viene fatto ogni giorno del termine “bene”. Si tratta di iniziative a latere, concretatesi prima che si realizzasse l’accordo con la Regione, grazie alla rete di contatti stabilita con il Salone di Torino. A guardare le partecipazioni di personaggi regionali, l’impressione è quella di una forte as-

senza del Friuli centrale. Gli autori regionali sono soprattutto legati a Trieste: oltre che dalla Tamaro, il capoluogo sarà rappresentato da Claudio Magris, Boris Pahor, Mauro Covacich e Piero Dorfles. La Destra Tagliamento schiererà l’inossidabile Mauro Corona, mentre il solo Fabio Chiusi sarà testimonial per l’area di Udine (gli si potrebbe aggiungere forse, il monfalconese Daniele Damele). C’è una doppia ragione, secondo Villalta, legata alla cifra e alle scelte: «La provincia di Udine, negli ultimi tempi, si è distinta letterariamente soprattutto nel campo della poesia, con voci autorevoli, a cominciare da Pierluigi Cappello. Si tratta purtroppo di un settore che a Torino interessa poco. Poi c’è il fatto che il Salone ha assunto un’impostazione da festival, il piú grande che c’è, quello che vanta il maggior numero di libri, ma un festival che privilegia le figure che godono di maggiore visibilità mediatica. Il Friuli centrale, o perché non gli interessa, o perché non vogliono concedergliela, l’attenzione dei media non ce l’ha. E questo spiega la latitanza». ©RIPRODUZIONERISERVATA

PARLA IL DIRETTORE ERNESTO FERRERO

«In campo contro la crisi morale e culturale»

La Santa Sede ospite d’onore 2014: «Anche Papa Francesco è un fenomeno editoriale» ◗ TORINO

Una montagna di libri: da giovedì al 12 maggio torna a Torino il Salone del Libro, uno dei più importanti eventi culturali d’Italia, giunto alla 27ª edizione, madrina Susanna Tamaro che festeggia i vent’anni di Va’ dove di porta il cuore. Centinaia e centinaia di editori (53 quelli che espongono a Torino per la prima volta) occupano l’enorme spazio del Lingotto, trenta sale accoglieranno oltre un migliaio di eventi.

riente della produzione libraria iscrivendolo in un contesto che risulti amichevole, famigliare. Il Salone come casa di quanti – editori, autori, traduttori, librai, bibliotecari, lettori – riconoscono nel libro un valore irrinunciabile. Investiamo sui bambini e sui giovani con il Bookstock Village, cerchiamo di dare spazio alle mutazioni in atto, ai nuovi talenti, a chi continua a lavorare bene, con antica passione artigianale. Cerchiamo di creare collegamenti perché il libro diventi un fermento vitale. Se il Sa-

motivata, con una gran voglia di fare qualcosa per un progetto comune». Tema di quest’anno, Il bene. «La crisi che stiamo vivendo – dice Ferrero – è una crisi anzitutto morale e culturale. Nell’epoca di un relativismo che tutto tollera e tutto perdona perché è più comodo, dobbiamo tornare a stabilire i confini di un’etica privata e collettiva, ragionare insieme su tante cose. La gestione dei beni culturali e dei beni comuni, la bioetica, la giustizia, l’economia, la finanza, il lavoro,

Ospite d’onore la Santa Sede: quale ruolo riveste nella cultura d’oggi? Papa Francesco fa bene anche all’editoria? Dice Ferrero: «Il cristianesimo è parte integrante della storia d’Europa e d’Italia, anche artistica e culturale. La Chiesa ha giocato un ruolo essenziale nell’umanesimo, tramandando i tesori della cultura classica. Dice bene il cardinale Ravasi: arte e fede hanno un’identica radice, sono ricerca, tensione conoscitiva, affinamento di sé. La Santa Sede porta al Lingotto uno stand sugge-

go con Claudio Magris, e del segretario di stato Pietro Parolin, in dialogo con padre Antonio Spadaro. Quanto a Papa Francesco, è diventato non a caso anche un fenomeno editoriale. Tra i suoi tanti estimatori e lettori, i non credenti sono in prima fila» Quest’anno è presente al Sa-

incontro a esigenze reali? «Da anni siamo convinti – afferma Ferrero – che le cosiddette culture materiali siano lo specchio di una civiltà, nel bene e nel male. Il cibo è storia, motore di racconti, catalizzatore di usi, costumi, mentalità, pratiche che si perdono nella notte dei tempi. Un romanzo, insomma, in cui ci


commerciale. Più tardi si costituirono comunità di rilievo anche a San Daniele, con i Luzzatto, a San Vito al Tagliamento, con i Romanin, e una presenza minoritaria e ramificata in numerose altre località. Si trattava di ebrei italiani e in prevalenza di ashkenaziti, ebrei tedeschi, che avevano le loro sinagoghe e cimiteri. Lo stesso avvenne nel Goriziano e a Trieste, dal Cinquecento e sino alla Grande Guerra, sotto gli Asburgo. Si distinsero i Levi, i Parente, i Sinigaglia e altri ancora. Alcuni, per il loro impegno, godevano di privilegi e di tutela, erano befreite Hofjuden, come i Morpurgo di

in Italia nei secoli

A UDINE

data: 06/05/2014 pagina: 28

A SAN VITO AL

Cacciati nel 1566 La comun vi tornarono nell’800 dei Roman

SU ONDE FURLANE

Canti dell’emigrazione in America UDINE - Da oggi al 14 maggio alle 8.30 e in replica alle 12.30, su Radio Onde Furlane sarà proposta una versione radiofonica dei 'Cjants da la Meriche' di Nelvia Di Monte, a cura di Stefano Rizzardi. La trasmissione propone i monologhi interiori di quattro emigranti friulani in Sudamerica. Il tutto costituirà una sorta di percorso radiofonico di accompagnamento del pubblico verso Canti – Cjants – dall'America, lo spettacolo previsto il 15 maggio alle 21 a Udine al teatro San Giorgio

nell'ambito di Vicino/Lontano 2014, nel quale Stefano Rizzardi riprende i testi di Nelvia Di Monte insieme a Maria Ariis, Gabriele Benedetti, Giulia De Paoli, con le voci registrate di Fabiano Fantini e Alessandra Pergolese e le musiche di Aleksander Ipavec. I 'Cjants da la Meriche' di Radio Onde Furlane potranno essere ascoltati sui 90 Mhz in gran parte del Friuli, sui 90.200 e 106.500 Mhz in Carnia e sui 96.600 Mhz a Colonia Caroya, in Argentina, e su www.ondefurlane.eu.


data: 06/05/2014 pagina: 18

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L’AUDIZIONE. Le commissioni consiliari hanno ascoltato l’ex Rup del Park di I maggio sulla querelle con Ssm

In scena le verità di Fantini LA SCELTA DI RIVOLGERSI ALLA PROCURA MOTIVATA DAL FATTO CHE NESSUNO GLI DESSE DELLE RISPOSTE SUI “PILASTRI”

TORMENTI “DEMOCRATICI”

TRIESTE

UN SENATO TRASPARENTE

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Si al bilancio in rosso, conferma della Compagno u L’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2013 e ha proceduto al rinnovo del consiglio di amministrazione e del collegio dei sindaci. |P. 10|

Porto, scontro tra Monassi e la Regione u Scintille dal tavolo del Comitato Portuale, riunitosi ieri mattina su convocazione della presidente dell’Autorità portuale. L’ente regionale e le istituzioni non hanno votato il bilancio in segno di protesta contro la scarsa trasparenza degli ultimi mesi. |P. 12|


data: 06/05/2014

ilgio rnale de lf riuli.ne t http://www.ilgio rnaledelfriuli.net/cult/festival-vicino lo ntano -gio vedi-8-maggio -udine-10a-edizio ne-chavez-scimmia-nuda-glieventi-gio rnata-inaugurale/

Festival VICINO/LONTANO: da giovedì 8 maggio a Udine la 10a edizione: CHÁVEZ e LA SCIMMIA NUDA fra gli eventi della giornata inaugurale Il Gio rnale del Friuli

FEST IVAL VICINO/LONTANO: DA GIOVEDI’ 8 MAGGIO A UDINE LA 10^ EDIZ IONE: CHÁVEZ E LA SCIMMIA NUDA FRA GLI EVENT I DELLA GIORNATA INAUGURALE. A COSA SERVE PENSARE? LECT IO MAGIST RALIS DEL FILOSOFO ROBERT O ESPOSIT O 1914/2014: CENT ’ANNI DOPO, NE PARLA L’ESPERT O DI GEOPOLIT ICA LUCIO CARACCIOLO

UDINE – A cosa serve pensare? E soprattutto, ha senso che ce lo chiediamo oggi, a prudente distanza dai in cui i liberi pensatori e i f ilosof i non ortodossi venivano imprigionati, assassinati, costretti all’abiura, al suicidio o bruciati in pubblico? Certo, oggi è più f acile almeno tentare di distinguere e rendere autonomo dalla comunicazione corrente il pensiero critico. E proprio questa è l’operazione che vicino/lontano ha cercato di realizzare in questi anni con la sua proposta culturaleIntorno al “certificato di buona condotta” che al pensiero viene costantemente richiesto laddove ci si confronta con il ragionamento e la riflessione filosofica, graviterà appunto la lectio inaugurale del filosofo Roberto Esposito, primo appuntamento del festival Vicino/Lontano 2014 che si apre giovedì 8 maggio a Udine. La X edizione del f estival, che comprende come sempre la Serata del Premio internazionale letterario T iziano Terzani, sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ore 20.45), sarà di scena f ino a domenica 18 maggio, per undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, workshop e percorsi espositivi. “A cosa serve pensare?”, la lezione di Roberto Esposito in programma alle 19.45 nella Chiesa di San Francesco, sarà preceduta dalla cerimonia inaugurale di Vicino/Lontano 2014, alle 19 davanti alla chiesa, con i saluti delle autorità Subito dopo, il testimone passerà a Chávez, l’evento di apertura della X edizione del festival Vicino/lontano 2014, l’installazione sonora – dai versi di Giovanni Pascoli e dal ‘mito’ del trasvolatore Geo Chávez – una prima assoluta su partitura originale composta da Valter Sivilotti (‘Magazzino 18’, ‘La variante di Lüneburg’), per l’esecuzione del Coro del Friuli Venezia Giulia diretto in questa occasione da Irina Guerra Ling Long, con i Percussionisti del Conservatorio di Udine – Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco T irelli – coordinati da Roberto Barbieri e con iLive electronics di Giuliano Michelini. All’evento musicale che apre il f estival, e alla lectio di Roberto Esposito, farà seguito alle 21, sempre nella Chiesa di San Francesco, un’altra lectio “d’autore”, quella dell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore di Limes: “1914-2014: cent’anni dopo” ci riporta alla Grande Guerra e alla drammatica cesura che il conf litto segnò nella storia mondiale. Cosa resta oggi di quello storico trauma, in Italia e nel mondo? In quale misura le crisi attuali sono eredi degli eventi del ‘14-‘18? Queste e molte altre domande saranno al centro della rif lessione di Lucio Caracciolo, che cercherà di individuare i legami tra l’attualità e un passato non troppo remoto. A chiudere la prima serata di Vicino/Lontano 2014, dalle 22.30 nella Chiesa di San Francesco, saranno le suggestioni musicali de La scimmia nuda – Collettivo in evoluzione, l’ensemble nato da un’idea del chitarrista Francesco Bertolini e del sassof onista Federico Missio. Liberamente ispirata all’omonimo libro dell’etologo Desdmond Morris, La Scimmia Nuda si propone agli ascoltatori mostrandosi nella sua “nudità”, ossia nel pieno atto creativo f atto di spontaneità, passione, leggerezza e prof ondità, apertura e condivisione. Al pubblico di Vicino/Lontano la Scimmia Nuda – che attraversa i diversi generi della musica moderna e ospita spesso musicisti del panorama internazionale – si presenterà nella sua f ormazione originale: Francesco Bertolini alla chitarra, Federico Missio al sax, Paolo Corsini al piano, Andrea Pivetta alla batteria e Roberto Franceschini al basso e contrabbasso.


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FRIULIVENEZIAGIULIA

Cultura: da giovedi' 'Vicino/Lontano' si interroga su 'Che mondo fa?' 06 maggio 2014

ALTRO

I SO

Roma, 6 mag. ﴾Adnkronos﴿ ­ Giovedì prossimo si apre a Udine la decima edizione del festival 'Vicino/Lontano' con due autorevoli lezioni magistrali, quella del filosofo Roberto Esposito su "A cosa serve pensare?" e quella dell'esperto di geopolitica Lucio Caracciolo su "1914/2014: cent'anni dopo". In programma fino a domenica 18 maggio, la rassegna quest'anno ha il suo leit motiv: "Che mondo fa?", ovvero indagare il presente e tentare di immaginare il futuro attraverso un fitto programma di incontri, dibattiti, dialoghi, lezioni magistrali, proiezioni e percorsi espositivi. Fra i protagonisti anche René Major, Chiara Saraceno, Anna Oliviero Ferraris, Gilberto Corbellini, Paolo Rossi, Gian Antonio Stella, Fabrizio Gatti, Sara Simeoni, Massimo Priviero, Umberto Curi, Peppe Dell'Acqua,

L'A

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Fin si g sed

Pier Aldo Rovatti e molti altri. Il festival sarà inaugurato giovedì alle 19 nella Chiesa di San Francesco con l'installazione sonora Chávez su

partitura originale composta da Valter Sivilotti, autore anche delle musiche degli spettacoli teatrali 'Magazzino 18' e 'La variante di Lüneburg', affidata al Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Irina

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Guerra Ling Long, con i Percussionisti del Conservatorio di Udine.

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Mentre sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine ﴾ore

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20.45﴿ è in programma la cerimonia di premiazione della X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani. Nel decennale del Premio e della scomparsa del grande giornalista la giuria, presieduta dalla moglie di Tiziano Angela Staude Terzani, ha deciso di attribuire un ex aequo allo scrittore pakistano Mohsin Hamid per il romanzo 'Come diventare ricchi sfondati nell'Asia emergente' ﴾Einaudi 2013﴿ e al poeta friulano Pierluigi Cappello per 'Questa libertà' ﴾© 2013 RCS Libri S.p.A., Milano﴿: due autori 'lontani' per appartenenza e contesto, eppure entrambi perfettamente rappresentativi dell'esperienza e dell'eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. La premiazione, condotta dal giornalista Giovanni Marzini, sarà anche l'occasione per presentare i Diari "Un'idea di destino" pubblicati in questi giorni da Longanesi, a cura di Angela Staude Terzani e Àlen Loreti. Sempre sabato 17 maggio, alle 16.45 nella Chiesa di San Francesco a Udine, il vincitore Moshid Hamid sarà protagonista di una conversazione con Gigi Riva e Michelguglielmo Torri. ﴾segue﴿


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Sei in: Messaggero Veneto Cronaca Vicino/Lontano 2014: il Twitter’s Corner

Vicino/Lontano 2014: il Twitter’s Corner

d

Undici giorni per un centinaio di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, workshop e percorsi espositivi con oltre 200 protagonisti. Vicino/Lontano 2014 apre al suo pubblico. E un premio per un tweet vicino/lontano 2014

P UDINE. Vicino/lontano 2014: ovvero, dall’8 al 18 maggio 11 giorni di incontri, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, workshop e percorsi espositivi per un centinaio di eventi con oltre 200 protagonisti.

Il twitter's corner

Scoprire il programma è semplice, in un clic ci si collega alsito del festival appena rinnovato e al suo calendario speciale per questa 10^ edizione.

Il passo successivo è partecipare, sentirsi in qualche modo parte del festival: spettatori, osservatori privilegiati, testimonial, blogger, recensori, aforisti… decidere insomma di lasciare traccia del proprio sguardo dentro o intorno Vicino/Lontano 2014, entrando con 140 caratteri nell’agorà di hashtag #ilmioVL un vero e proprio Twitter’s Corner che il festival ha deciso di avviare e promuovere per favorire l’esperienza davvero sociale di fruizione degli eventi. I tweet ritwittati dall’account di Vicino/lontano vinceranno un libro messo a disposizione del supporter tecnico di Twitter’s Corner, la Libreria Tarantola di Udine. Non dimentichiamo che parte quest’anno la nuova sezione di Vicino/Lontano Digital, con incontri e workshop per entrare “di peso” nelle maglie del web e imparare a gestirle, anziché farsene fagocitare. Twitter’s Corner permetterà di approcciare con immediatezza questa nuova sezione, utilizzando il linguaggio più consono a raccontare la dimensione digitale: stay tuned, a Udine dall’8 al 18 maggio faremo rete. 06 maggio 2014

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FRIULIONLINE.COM (WEB2)

data: 06/05/2014

Articoli

Redazione

Sei in: HOME › AGENDA › V/L COMINCIA CON UN VOLO

V/L comincia con un volo 6 maggio 2014

In

UDINE. Azzardare nell’esplorazione, nella conoscenza, nelle seduzioni di una tecnologia

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così vicina – e purtroppo ancora così lontana – da prospettare all’uomo «un ascensore per scalare il cielo»: nel 1910 era questa la scommessa di Geo Chávez, l’eroico trasvolatare delle Alpi, capace di vincere la

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sua sfida a bordo di un monoplano spinto da un motore a pistoni di soli 50 cavalli. Quel ‘folle volo’ e quell’impresa coraggiosa e temeraria ispirarono un’ode famosa di

U

Giovanni Pascoli, Chávez, ed è proprio dai versi di Pascoli e dal ‘mito’ di Chávez che si

Geo Chavez

alimenta l’evento inaugurale della X edizione

6

del festival Vicino/lontano 2014, in programma

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giovedì 8 maggio, alle 19.30, nella Chiesa San Francesco di Udine.

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Chávez titola appunto l’installazione sonora su partitura originale composta da Valter Sivilotti, autore anche delle musiche degli spettacoli teatrali ‘Magazzino 18’ e ‘La variante di Lüneburg’, per l’esecuzione del Coro del Friuli Venezia Giulia diretto in questa occasione da Irina Guerra Ling Long, con i Percussionisti del Conservatorio di Udine – Roberto Barbieri, Annamaria Del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli – coordinati da Roberto Barbieri e con live electronics di Giuliano Michelini. In un’atmosfera rarefatta, la sospensione sonora del coro a cappella, quasi aquile mute sulle vette, contrasta con l’incessante motore di una macchina infernale e restituisce quel desiderio di ‘scalare il cielo’, l’impeto del dinamismo futurista che infiammava la fantasia dei giovani alle soglie del primo conflitto mondiale. Il Coro del Friuli Venezia Giulia è una delle realtà musicali più attive sulla scena dell’Europa nord­orientale: con un organico a modulo variabile, diretto dal Il Coro del Friuli Venezia Giulia

maestro Cristiano Dell’Oste, ha realizzato produzioni, prime assolute e concerti in tutta

Italia e in Europa, collaborando con rinomati interpreti e orchestre su un repertorio classico, jazz e pop.

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S n P […

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All’evento musicale che apre il festival, giovedì

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8 maggio, faranno seguito due incontri chiave

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di Vicino/Lontano 2014: la lezione magistrale

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del filosofo Roberto Esposito, innanzitutto, A cosa serve pensare? Mai come in questa stagione di generale disimpegno è necessario rivendicare le potenzialità da sempre inscritte

Valter Sivilotti

nella facoltà del pensare, ma – si chiede Esposito – come trasformare la conoscenza in comportamento e forma di vita?

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Poco dopo, alle 21, il testimone passerà a un’altra lectio “d’autore”, quella dell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore di Limes: 1914­2014: cent’anni dopo ci riporterà alla Grande Guerra e alla

storica cesura che il conflitto segnò nella storia mondiale. Cosa resta oggi di quello storico trauma, in FRIULIONLINE.COM (WEB2)

Da

Italia e nel mondo? In che misura le crisi attuali sono eredi degli eventi del ‘14­‘18? Queste e molte altre

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domande al centro della riflessione di Lucio Caracciolo, nel tentativo di legare l’attualità a un passato

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non troppo remoto.

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Nato da un forte legame con la personalità di Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non ripr Tiziano Terzani e con la sua esemplare

Vicino/Lontano

capacità di stare nel mondo come osservatore professionale e al mondo semplicemente come essere umano, il festival Vicino/Lontano dedicherà la X serata del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani (sabato 17 maggio, ore 20.45 Teatro Nuovo Giovanni da Udine) alla presentazione dei suoi ‘Diari’ riuniti ora, a dieci anni dalla sua scomparsa, nella pubblicazione Un’idea di destino (Longanesi),

Mario Perrotta

e affiderà la lettura delle pagine più significative alla voce di Mario Perrotta, premio

UBU 2014 come miglior attore. A questi scritti, privati e personali, Terzani aveva lavorato fino ai suoi ultimi giorni e sono adesso accessibili anche ai suoi lettori nell’edizione curata dalla moglie Angela Terzani Staude e da Álen Loreti. La serata sarà condotta dal giornalista Giovanni Marzini e premierà i due vincitori ex aequo 2014 del Premio Terzani, Mohsin Hamid – scrittore pakistano annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea – e Pierluigi Cappello, il poeta friulano che si è affermato come una delle voci più forti e intense della poesia italiana. Argomenti correlati: UDINE VICINO/LONTANO


data: 06/05/2014

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oggi in friuli venezia giulia

Trieste (TS): Arte del '900 a Trieste Trieste (TS): "E...state in libreria!": tre appuntamenti per bambini e ragazzi alla Giunti al Punto Trieste (TS): Salon Revoltella Tricesimo (UD): Risuonanze 2014. Incontri di nuove musiche

"A cosa serve pensare?: il filosofo Roberto Esposito al Festival Vicino/Lontano 2014 Udine (UD) ­ A cosa serve pensare? E soprattutto, ha senso che ce lo chiediamo oggi,

Udine (UD): The Groove Factory: al via i corsi con i professionisti dell'audio

a prudente distanza dai in cui i liberi pensatori e i filosofi non ortodossi venivano imprigionati,

Monfalcone (GO): "Dentro l'Opera": incontri musicali con Rino Alessi

Mostre

assassinati, costretti all’abiura, al suicidio o bruciati in pubblico? Certo, oggi è più facile

Tutti gli avvenimenti di oggi in fvg

almeno tentare di distinguere e rendere autonomo dalla comunicazione corrente il pensiero critico. E proprio questa è l’operazione

in evidenza Dolores Filippo: "Il ritmo nell'anima" Cinema Cristallo­Vetrine Grado Dal 06/05/14 al 24/05/14 Documentario: "Un paese di primule e caserme" Cinemazero e Visionario Pordenone e Udine Dal 06/05/14 al 07/05/14 Libri: "Foibe ed esodo ­ l'Italia negata" Museo della Civiltà istriana, fiumana e dalmata Trieste

che vicino/lontano ha cercato di realizzare in questi anni con la sua proposta culturaleIntorno al “certificato di buona condotta” che al pensiero viene costantemente richiesto laddove ci si confronta con il ragionamento e la riflessione filosofica, graviterà appunto la lectio inaugurale del filosofo Roberto

giovedì 8 maggio a Udine. La X edizione del festival, che comprende come sempre la Serata del Premio internazionale letterario Tiziano Terzani, sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ore 20.45), sarà di scena fino a domenica 18 maggio, per

“A cosa serve pensare?”, la lezione di Roberto Esposito in programma alle 19.45 nella Chiesa di San Francesco, sarà preceduta dalla cerimonia inaugurale di Vicino/Lontano 2014, alle 19 davanti alla chiesa, con i saluti delle autorità Subito dopo, il testimone passerà a Chávez, l’evento di apertura della X

Le tipiche Osmize triestine varie sedi provincia di Trieste (TS)

Dal 10/02/12 al 31/12/14 Sabato on Wine varie sedi Gorizia ­ Pordenone ­ Udine (­­ ) Dal 10/02/12 al 31/12/14 “Purcit in Staiare” centro cittadino Artegna (UD) Dal 10/02/12 al 31/12/14

vedi enogastronomia

edizione del festival Vicino/lontano 2014, l’installazione sonora ­ dai versi di Giovanni Pascoli e dal ‘mito’ del trasvolatore Geo Chávez – una prima assoluta su partitura originale composta da Valter Sivilotti (‘Magazzino 18’, ‘La variante

enogastronomia

undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, workshop e percorsi espositivi.

Il 06/05/14

Esposito, primo appuntamento del festival Vicino/Lontano 2014 che si apre

di Lüneburg’), per l’esecuzione del Coro del Friuli Venezia Giulia diretto in questa occasione da Irina Guerra Ling Long, con i Percussionisti del Conservatorio di Udine ­ Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli ­ coordinati da Roberto Barbieri e con i Live electronics di Giuliano Michelini. All’evento musicale che apre il festival, e alla lectio di Roberto Esposito, farà seguito alle 21, sempre nella Chiesa di San Francesco, un’altra lectio “d’autore”, quella dell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore di Limes: “1914­ 2014: cent’anni dopo” ci riporta alla Grande Guerra e alla drammatica cesura che il conflitto segnò nella storia mondiale. Cosa resta oggi di quello storico trauma, in Italia e nel mondo? In quale misura le crisi attuali sono eredi degli eventi del ‘14­‘18? Queste e molte altre domande saranno al centro della riflessione di Lucio Caracciolo, che cercherà di individuare i legami tra l’attualità e un passato non troppo remoto. A chiudere la prima serata di Vicino/Lontano 2014, dalle 22.30 nella Chiesa di San Francesco, saranno le suggestioni musicali de La scimmia nuda ­ Collettivo in evoluzione, l’ensemble nato da un’idea del chitarrista Francesco Bertolini e del sassofonista Federico Missio. Liberamente ispirata all’omonimo libro dell’etologo Desdmond Morris, La Scimmia Nuda si propone agli ascoltatori mostrandosi nella sua “nudità”, ossia nel pieno atto creativo fatto di spontaneità, passione, leggerezza e profondità, apertura e condivisione. Al pubblico di Vicino/Lontano la Scimmia Nuda – che attraversa i diversi generi della musica moderna e ospita spesso musicisti del panorama internazionale ­ si presenterà nella sua formazione originale: Francesco Bertolini alla chitarra, Federico Missio al sax, Paolo Corsini al piano, Andrea Pivetta alla batteria e Roberto Franceschini al basso e contrabbasso.

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Vicino/Lontano A al via il festival “N m di Udine

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Michael Walzer Non bisogna mai nunciare alla verità”

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UANDO fare giustizia rischia di compromettere la pace, una via resta comunque aperta: quella della verità». Il filosofo ico Michael Walzer guarda in prospettidelicato caso di Gerry Adams, lo storico er del partito nord-irlandese Sinn Féin, to in carcere quattro giorni con l’accusa micidio per un fatto che risale a 42 anni fa. er, professore emerito a Princeton, è in a per partecipare agli incontri organizda Giancarlo Bosetti per il ciclo Resetogues on Civilizations (oggi pomeriggio Luiss di Roma, domani alla Fondazione inelli di Milano), ma sceglie di non soti alla controversia che sta animando il dito pubblico anglosassone, e non solo. ofessore, anche lei ritiene inquietante

HE mondo fa?” Intorno a questa domanda gira il fitto e intenso programma della decima edizione di Vicino/Lontano, la grande manifestazione culturale che si apre domani a Udine, per chiudersi il 18 maggio. Ad inaugurare il festival, domani sera alle 21 nella chiesa di San Francesco, una conferenza di Lucio Caracciolo, direttore di Limes, dedicata a “19142014, cent’anni dopo”: un tentativo di cogliere nelle crisi geopolitiche del mondo presente le radici del passato, specie quelle risalenti alla Grande guerra, ad anticipare il senso del prossimo volume della rivista italiana di geopolitica, in uscita il 14 maggio. Fra i protagonisti della nuova edizione di Vicino/Lontano, ci saranno Roberto Esposito, impegnato nell’incontro “A cosa serve pensare?” sul significato e la natura del pensiero (in programma domani), Chiara Saraceno e Anna Oliverio Ferraris insieme per l’appuntamento intitolato “Crisi della presenza – Generazioni a disagio” (do- Lucio Caracciolo menica 18 maggio), Gilberto Corbellini insieme a Guido Crainz e Armando Massarenti per l’intervento “Quale Senato? Una proposta” (sabato 17), Paolo Rossi con Gian Antonio Stella per “Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli” sull’Italia della burocrazia, Fabrizio Gatti, Sara Simeoni, Massimo Priviero, Umberto Curi, Peppe Dell’Acqua, Pier Aldo Rovatti, Luciano Canfora e molti altri. Sabato 17 maggio alle 21 saranno premiati al Teatro Nuovo Giovanni da Udine i due vincitori del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, che viene assegnato ogni anni nell’ambito di Vicino/Lontano. Nel decennale della scomparsa del grande giornalista e scrittore, la giuria, presieduta dalla moglie di Tiziano, Angela Staude Terzani, ha deciso di attribuire il premio ex aequo allo scrittore pakistano Mohsin Hamid, per il romanzo Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi 2013), e al poeta friulano Pierluigi Cappello per Questa libertà (Rcs libri 2013). Sempre sabato 17 maggio, alle 17 nella chiesa di San Francesco, Mohsin Hamid sarà protagonista di una conversazione con Gigi Riva e Michelguglielmo Torri.

sial’unicostrumentoperpreservarelapace? «L’amnistia è un prezzo molto difficile da pagare perché implica la rinuncia alla giustizia. Eppure sono parecchi i casi di transizione da un conflitto civile o da un regime autoritario verso uno Stato pacifico e democratico in cui si è fatto ricorso a tale strumento. Spesso sono gli esponenti del vecchio regime o coloro che hanno combattuto e perso a chiedere l’amnistia, ma non sempre è così. Pensi al caso di Pinochet in Cile, quando nel 1978 varò la legge d’amnistia per i crimini perpetrati a partire dal colpo di Stato del ‘73. Il primo governo cileno eletto democraticamente dopo la dittatura tentò di abolire l’amnistia, ma per conseguire una transizione pacifica quella legge rimase. In seguito, è stata impugnata da molti tribunali internazionali, perché per alcuni cri-

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Cultura e Spettacoli

MERCOLEDÌ 7 MAGGIO 2014 IL PICCOLO

Con Esposito a Vicino/lontano il pensare diventa necessario

L’hashtag #ilmioVL tiene a battesimo il Twitter’s Corner

Sarà il filosofo a inaugurare domani sera nella Chiesa di San Francesco di Udine la decima edizione del Festival, che proseguirà poi fino a domenica 18 Sarà la lectio magistralis di Roberto Esposito “A cosa serve pensare?” ad aprire domani, nella Chiesa di San Francesco di Udine alle 19.45, la decima edizione del Festival. Pubblichiamo la parte iniziale dell’intervento per gentile concessione.

di ROBERTO ESPOSITO A cosa serve pensare? E, prima ancora, pensare serve a qualcosa o non costituisce una forma di disimpegno dalla realtà, dai nostri problemi, dalle urgenze dell’attualità? Ma intanto – è possibile, ha senso, parlare del pensiero in questi termini, accostarlo alla categoria dell’utile, cercare in esso un risultato, un effetto, una convenienza? Non è certo la prima volta che si pongono queste domande. Che il pensiero viene sottoposto a una sorta di esame di ammissione; che gli viene chiesto, per così dire, un certificato di buona condotta. È vero che una interrogazione del genere investe ogni attività umana – di cui è normale chiedersi il grado di efficacia e anche la ragione di fondo. Ma quando ciò riguarda il pensiero, quando è il pensiero ad essere messo in causa in ordine alla sua utilità, e perfino alla sua legittimità, dietro l’angolo spunta sempre una possibile condanna. Ciò è già accaduto una prima volta quando, all’origine della nostra civiltà, nel processo a Socrate, il pensiero è stato prima condannato e poi messo a morte, costretto al suicidio. Ed è successo altre volte, quando opere filosofiche troppo radicali per non suscitare sospetti di sovversione sono state bruciate, bandite, maledette, come quelle di Averroè e di Spinoza. O quando ad essere bruciati sono stati i corpi stessi dei filosofi, come quelli di Bruno e di Vanini. Quei tempi, certo, sono passati. I roghi, di uomini e libri, sono spenti, speriamo per sempre. Adesso i filosofi non vengono più imprigionati, come accadde a Campanella e ancora a Gramsci; o costretti all’abiura come Galileo. Oggi ciò non sarebbe più possibile. E neanche necessario. La filosofia, l’esercizio del pensiero,

“A cosa serve pensare?” è il tema della lectio magistralis di Roberto Esposito. Il disegno è di Dianna Sarto-Corbis

in fondo non fa più paura a nessuno. Ma non per questo i rischi per la filosofia sono finiti. Nella nostra società, in grado di digerire tutto, non serve più minacciarla, esiliarla, bandirla. Basta ignorarla. Dichiararne l’irrilevanza – sociale, politica, economica. Ricordate quando è stato

detto da un nostro governante che la cultura non si mangia? Da tale atteggiamento può nascere una condanna, certo meno sinistra, ma altrettanto dura di quella inflitta ai pensatori del passato. Si spinge il pensiero fuori dalle mura della città – di quella che oggi ha sostituito la polis, vale a dire la piazza

mediatica, il discorso pubblico, il teatro politico. Non solo, anzi, si espelle il pensiero dai luoghi del potere, ma a volte, come testimoniano alcuni maldestri progetti di riforma, perfino da quelli del sapere – dalla scuola, dall’Università, dalla ricerca. Paradossalmente solo in spazi come que-

A cosa serve pensare? Questa la riflessione filosofica da cui partirà Vicino/lontano con la lectio inaugurale del filosofo Roberto Esposito, primo appuntamento del Festival che si apre domani Udine. “A cosa serve pensare?”, la lezione di Roberto Esposito in programma alle 19.45 nella Chiesa di San Francesco, sarà preceduta dalla cerimonia inaugurale di Vicino/Lontano 2014, alle 19 davanti alla chiesa, con i saluti delle autorità Subito dopo, il testimone passerà a “Chávez”, l’evento d’apertura del Festival, l’installazione sonora - dai versi di Giovanni Pascoli e dal mito del trasvolatore Geo Chávez – una prima assoluta su partitura originale composta da Valter Sivilotti (“Magazzino 18”, “La variante di Lüneburg”), per l’esecuzione del Coro del Friuli Venezia Giulia diretto in questa occasione da Irina Guerra Ling Long, con i Percussionisti del Conservatorio di Udine Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli - coordinati da Roberto Barbieri e con i Live electronics di Giuliano Michelini. Scoprire il programma è semplice, in un clic ci si collega al sito del festival appena rinnovato e al suo calendario. Quest’anno si potrà anche lasciare traccia del proprio sguardo dentro o intorno Vicino/Lontano 2014, entrando con 140 caratteri nell’agorà di hashtag #ilmioVL, un vero e proprio Twitter’s Corner che sarà rilanciato anche dai siti dei quotidiani “Il Piccolo” e “Messaggero Veneto”.

sto che ci ospita stasera il pensiero è bene accolto, richiesto, sollecitato, in controtendenza con quanto accade nelle sedi istituzionali. E’ perciò che proprio da qui, in occasioni come queste, è bene porre la medesima domanda con cui troppe volte il pensiero è stato messo alla sbarra, accusato o vilipeso.

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Ma cercando di rovesciarne il senso. Di fornire un risposta diversa ed opposta a quella che è stata tante volte data dai nemici del pensiero. Torniamo, dunque a riproporla. Perché pensare? A cosa serve il pensiero? Quale è la sua ‘ragione sociale’, la sua necessità, anche in un tempo come il nostro che sembra disinteressarsene? È una domanda, questa, che ne presuppone un’altra preliminare, senza la quale è difficile rispondere alla prima. Prima di domandarsi a cosa serve il pensiero, bisogna intanto chiedersi cosa significa pensare? È proprio questo il titolo di una famosa lezione di Heidegger, che si affianca ad un’altra sua conferenza intitolata “Che cosa è la filosofia?”. In entrambe Heidegger non solo centra in pieno la questione che oggi ci poniamo, ma coglie anche il motivo della difficoltà di fornire una risposta. E anzi di formulare in maniera non contraddittoria la stessa domanda. Alludo a quella sorta di circolo vizioso per il quale quando ci poniamo la domanda sulla possibilità del pensiero, ci situiamo, allo stesso tempo, fuori e dentro di esso. Fuori perché interroghiamo il pensiero come fosse un oggetto esterno da riconoscere e definire, ma dentro perché non possiamo farlo che attraverso lo stesso pensiero. «Arriviamo a capire che cosa significa pensare – afferma Heidegger – quando noi stessi pensiamo (…). Veniamo così ricacciati in un circolo. E la filosofia stessa sembra essere questo circolo». Per sapere cosa significhi pensare, non si può che pensare. Come chi vuol imparare a nuotare, non può farlo su un trattato di nuoto, ma deve tuffarsi nell’acqua, così chi vuole sapere come significa pensare, sta già pensando. Il pensiero, anche quando si interroga sul proprio senso, non può mai uscire da se stesso – non può che situarsi sul proprio limite. O, al massimo, in una faglia aperta al proprio interno. In una interruzione della propria attività quotidiana che intensifica il pensiero proprio mentre lo pone in dubbio, come accadde a Cartesio quando ricavò la certezza della propria esistenza appunto dal fatto di stare pensando, secondo la celeberrima formula del cogito ergo sum. E d’altra parte se, come è stato detto, l’uomo è l’animale pensante per eccellenza, vuol dire che in ultima analisi il pensiero coincide con la vita stessa. A tal proposito Hannah Arendt ha scritto che è impossibile immaginare una vita umana senza pensiero, che un uomo incapace di pensare non è davvero tale. [...]


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MESSAGGERO VENETO MERCOLEDÌ 7 MAGGIO 2014

Cogito, ma a che pro? A cosa serve pensare? Il tema della lectio magistralis che Roberto Esposito, docente di storia delle dottrine politiche e filosofia a Firenze e Napoli, terrà domani alle 19.45 a San Francesco, come relazione inaugurale di vicino/lontano, punta al cuore della persona umana, che si caratterizza quale contemporaneo soggetto e oggetto – di sé come dell’alterità – attraverso la filosofia. Riflettendo sull’essenza, sulle finalità, sulle contraddizioni, sull’infinito loop del pensiero, nonché sul suo carattere eminentemente sovversivo. Per gentile concessione dell’autore, ne riportiamo qui alcuni passi.

di ROBERTO ESPOSITO I roghi di uomini e libri, sono spenti, speriamo per sempre. Adesso i filosofi non vengono più imprigionati, come accadde a Campanella e ancora a Gramsci; o costretti all’abiura come Galileo. Oggi ciò non sarebbe più possibile. E neanche necessario. La filosofia, l’esercizio del pensiero, in fondo non fa più paura a nessuno. Ma non per questo i rischi per la filosofia sono finiti. Nella nostra società, in grado di digerire tutto, non serve più minacciarla, esiliarla, bandirla. Basta ignorarla. Dichiararne l’irrilevanza – sociale, politica, economica. Ricordate quando è stato detto da un nostro governante che la cultura non si mangia? Da tale atteggiamento può nascere una condanna, certo meno sinistra, ma altrettanto dura di quella inflitta ai pensatori del passato. Si spinge il pensiero fuori dalle mura della città – di quella che oggi ha sostituito la polis, vale a dire la piazza mediatica, il discorso pubblico, il teatro politico. Non solo, anzi, si espelle il pensiero dai luoghi del potere, ma a volte, come te-

VICINO/LONTANO

Il pensiero, un atto di sfida che diventa motore di storia La lectio magistralis del filosofo Roberto Esposito apre domani il festival udinese «Induce a disobbedire, a resistere al senso comune, a decostruire le certezze» stimoniano alcuni maldestri progetti di riforma, perfino da quelli del sapere – dalla scuola, dall’Università, dalla ricerca (...). Il pensiero è il luogo in cui gli uomini sviluppano la propria capacità critica rispetto a ciò che l’opinione dominante, o anche il regime al potere, vorrebbe imporre loro. In questo senso si potrebbe dire che, più che a obbedire, il pensiero insegna a disobbedire, a resistere al senso comune, a valori che si presentano come eterni, a norme che paiono scaturite dalla natura delle cose – e che invece non sono che il frutto di un dato ordine imposto da uomini ad altri uomini. Da questo punto di vista, più che nell’istituire nuovi valori, il significato più intenso del pensiero sta nel decostruirli, nel metterli alla prova di un sapere critico, nel capovolgere regole accettate ed opinioni consolidate. I persecutori di Socrate non si sbagliavano. Il pensiero, quando è tale, può essere, anzi è sempre, sovversivo, pericoloso nei confronti del potere costituito, di ogni dato di fatto ritenuto indiscutibile. In questo senso una volta lo stesso Heidegger ha parlato del “vento del pensiero”. Il pen-

“Vicino/lontano” decima edizione da domani a Udine: ecco la location principale, la chiesa di San Francesco

siero, quando è tale, quando non teme di andare contro antiche certezze, può scuotere le coscienze, abbattere barriere, rompere consuetudini con la forza di un uragano. Non poche, tra le rivoluzioni che hanno cambiato il mondo moderno, sono state precedute, ispirate, accompagnate dal pensiero (...). Anche la più astrusa delle

metafisiche ha pur sempre un rapporto con il proprio tempo, in qualche modo risponde a esso. In fondo la filosofia non ha altro contenuto che la realtà effettuale, interroga sempre la realtà della cosa. Da questo punto di vista, come è stato detto da Deleuze, il pensiero nasce dall’incontro con l’altro da sé, con una materia ad esso inizialmente estranea (...). Il pensiero

sta nel mondo, come il mondo sta nel pensiero. Contro coloro che hanno immaginato che il pensiero si rivolge sempre al proprio interno, che cresca attraverso una pura ricerca interiore, come un viaggio interno nella coscienza, va detto che esso deriva invece la sua energia dall’esterno. È sempre, in ultima analisi, pensiero del fuori (...).

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La realtà è di per sé contraddittoria e perciò una filosofia che voglia corrisponderle deve implicare essa stessa la contraddizione. La dialettica è la consapevolezza di questa necessità. Diversamente da quanto si potrebbe supporre, l’autentico pensiero non è necessariamente qualificato da un alto grado di coerenza interna, da una compattezza senza spigoli, ma dalla capacità di sostenere il peso della contraddizione. Esso include al proprio interno le stesse manchevolezze, pieghe, ferite cha caratterizzano tutta la realtà – portate ovviamente a livello di consapevolezza (...). Tutta una corrente di pensiero, platonico e neoplatonico, ha messo l’accento sul carattere erotico della filosofia. Tutt’altro che in una logica astratta, le radici della filosofia affondano nella sfera calda e mobile dell’eros. Se la nostra esperienza fosse piena, soddisfatta, eternamente appagata, non avremmo né bisogno né desiderio di pensare. Assumeremmo il mondo come è e la vita come scorre, senza porci ulteriori problemi. Ma così appunto non è (...). Perché mai voler trasformare il mondo, come chiedeva Marx, se non perché non risponde ai nostri bisogni e ai nostri desideri. Da questo punto di vista il rapporto tra filosofia e politica, il ruolo politico del pensiero appare in piena luce. Si è detto più volte che il pensiero nasce non in un’Accademia, ma nelle piazze e nelle strade di Atene (...). Il pensiero serve perché fa tutt’uno con la vita, perché percorre la strada del desiderio, perché apre agli uomini dimensioni sconosciute e talvolta le rende praticabili. Ma, prima ancora, il pensiero serve perché, con le sue onde, situa gli uomini in una stessa corrente, stringe tra loro una catena dalla quale non possiamo, né dobbiamo, mai scioglierci». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Cent’anni dopo, Grande Guerra con Caracciolo Tra gli eventi del primo giorno anche l’installazione sonora “Chávez” e musica con La Scimmia Nuda LA NOVITÀ 2014

Twitter’s Corner: ecco #ilmioVL Vicino/lontano 2014, da domani al 18 maggio. Scoprire il programma è semplice, in un clic ci si collega al sito del festival appena rinnovato e al suo calendario per questa 10ª edizione. Il passo successivo è sentirsi in qualche modo parte del festival: spettatori, osservatori privilegiati, testimonial, bloggers, recensori, aforisti... decidere insomma di lasciare traccia del proprio sguardo sul festival entrando con 140 caratteri nell’agorà di hashtag #ilmioVL un vero e proprio Twitter’s Corner che il festival ha deciso di avviare per favorire l’esperienza davvero sociale degli eventi. Il Twitter’s Corner sarà rilanciato anche dai siti dei quotidiani Messaggero Veneto e Piccolo. I tweet ritwittati dall’account di Vicino/lontano vinceranno un libro messo a disposizione del supporter tecnico di Twitter’s Corner, la Libreria Tarantola di Udine. Non dimentichiamo che parte quest’anno la nuova sezione di vicino/lontano Digital, con incontri e workshop per entrare nelle maglie del web e imparare a gestirle, anziché farsene fagocitare. Twitter’s Corner permetterà di accostarsi con immediatezza a questa nuova sezione, utilizzando il linguaggio più consono a raccontare la dimensione digitale: stay tuned, a Udine dall’8 al 18 maggio faremo rete.

◗ UDINE

A cosa serve pensare? E soprattutto, ha senso che ce lo chiediamo oggi, a prudente distanza dai tempi in cui i liberi pensatori e i filosofi non ortodossi venivano imprigionati, assassinati, costretti all’abiura, al suicidio o bruciati in pubblico? Certo, oggi è più facile almeno tentare di distinguere e rendere autonomo dalla comunicazione corrente il pensiero critico. E proprio questa è l’operazione che vicino/lontano ha cercato di realizzare in questi anni con la sua proposta culturale. Intorno al “certificato di buona condotta” che al pensiero viene costantemente richiesto laddove ci si confronta con il ragionamento e la riflessione filosofica, graviterà appunto la lectio inaugurale del filosofo Roberto Esposito, primo appuntamento, domani, del festival 2014. La lezione di Esposito, in programma alle 19.45 nella chiesa di San Francesco, seguirà la cerimonia d’apertura, alle 19 davanti alla chiesa,

Lucio Caracciolo, direttore di “LiMes” domani ospite del festival

con i saluti delle autorità, e l’allestimento Chávez, l’installazione sonora – dai versi di Giovanni Pascoli e dal mito del trasvolatore Geo Chávez – in prima assoluta alle 19.30 su partitura originale composta da Valter Sivilotti (Magazzino 18, La variante di Lüneburg). Sul palco, il Coro del Friuli Venezia Giulia, diretto in questa occasione da Irina Guerra Ling Long, con i Percussionisti del Conservatorio di Udine – Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli : coordinati da Roberto Barbie-

ri e con i live electronics di Giuliano Michelini. Dopo l’evento musicale d’apertura e la lectio di Roberto Esposito, toccherà, alle 21, sempre in San Francesco, a un’altra lectio d’autore, quella di Lucio Caracciolo, direttore di LiMes: 1914-2014: cent’anni dopo riporta alla Grande Guerra e alla drammatica cesura che il conflitto segnò nella storia mondiale. Cosa resta oggi di quello storico trauma, in Italia e nel mondo? In quale misura le crisi attuali sono eredi degli eventi del ’14-18? Queste e molte al-

tre domande saranno al centro della riflessione di Lucio Caracciolo, che cercherà di individuare i legami tra l’attualità e un passato non troppo remoto. A chiudere la prima serata di vicino/lontano 2014, dalle 22.30 in San Francesco, saranno le suggestioni musicali de La Scimmia Nuda, l’ensemble nato da un’idea del chitarrista Francesco Bertolini e del sassofonista Federico Missio. Liberamente ispirata all’omonimo libro dell’etologo Desdmond Morris, La Scimmia Nuda si propone agli ascoltatori mostrandosi nella sua “nudità”, ossia nel pieno atto creativo fatto di spontaneità, passione, leggerezza e profondità, apertura e condivisione. Il gruppo, che attraversa i diversi generi della musica moderna e ospita spesso artisti del panorama internazionale, si presenterà nella sua formazione originale: Francesco Bertolini alla chitarra, Federico Missio al sax, Paolo Corsini al piano, Andrea Pivetta alla batteria e Roberto Franceschini al basso e contrabbasso.


lastradadeldub

Concerti a Chiasiellis dal 16 maggio. Tra gli ospiti i Rebel Rootz, Polar For The Masses e Boosta MORTEGLIANO Anche quest’anno ritorna Festa in Tenda, storico appuntamento per gli amanti della musica dal vivo di qualità. Nell’area ex addestrativa tra Mortegliano, Lavariano e Chiasiellis, la rassegna curata da Il Cantiere festeggia le trentuno edizioni, mantendendo inalterata la voglia di fare festa. Primo appuntamento, venerdì 16 maggio, con una serata dal sapore profondamente reggae: ospiti saranno i Resistence in Dub, pionieri del genere in Friuli, seguiti dai Rebel Rootz, band di Trento arrivati

secondi al Rototom Reggae Contest. Sabato 17 sarà la volta dei Luna e un Quarto, band muzzanese con il suo inconfondibile sound frutto di intrecci tra melodie Mediterranee, musiche popolari e Blues, che spianerà la strada alla furia balcanica dei Radio Zastava. Venerdì 23 sul palco, direttamente da Ovaro e Tolmezzo, saliranno i Mig 29 Over Disneyland, che con la loro performance in perfetto bilico tra Metal, Punk, Ska e Elettric Rock provocano in chi li ascolta una sincera esaltazione, seguiti dai Polar For The Masses,

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IL 24 MAGGIO Boosta sarà ospite di Fest

band Italiana con 4 album all’attivo, caratterizzata da un suono rock Noise alternativo e graffiante. Il 24 sarà la volta degli Arbeiter e di Boosta, al secolo Davide Dileo, tastierista dei Subsonica, impegnato in nuovo progetto che lo vede alle prese con il Playscreen, dove la musica appare letteralmente su schermo ee l’artista può modificare in tempo reale le sue potentissime e trascinanti melodie Elettro Rock. Dal 30a maggio all’1 giugno, infine, il tendone farà spazio a una tre giorni dedicata alle contaminazioni moderne e

attuali del Reggae cehall. Si comincia i progetti friulani, I Cultural Redemptio ne Stil Salvadi Part Warrior Charge Sou ru della cultura So regione. Sabato torne le Warrior Charge, s dei pilastri inglesi d Bush Chemists fea King General. Dom ranno Paolo Baldin progetto Dub Files Mosconi con The Cluster.

A UDINE Domani il festival apre con Esposito, Caracciolo e un omaggio a Gèo Chavez

Vicino/lontano tra guerre, pensieri e imprese UDINE – A cosa serve pensare? E soprattutto, ha senso che ce lo chiediamo oggi, a prudente distanza dai tempi in cui i liberi pensatori e i filosofi non ortodossi venivano imprigionati, assassinati, costretti all’abiura, al suicidio o bruciati in pubblico? Oggi è più facile almeno tentare di distinguere e rendere autonomo dalla comunicazione corrente il pensiero critico. Intorno al “certificato di buona condotta” che al pensiero viene costantemente richiesto laddove ci si confronta con il ragionamento e la riflessione filosofica, graviterà la lectio inaugurale del filosofo Roberto Esposito, primo appuntamento del festival Vicino/Lontano 2014 che si apre domani a Udine. La lezione, in programma alle 19.45 nella Chiesa di San Francesco, sarà preceduta dalla cerimonia inaugurale di Vicino/Lontano 2014, alle 19, che prevede anche l’evento "Chávez", installazione sonora - dai versi di Giovanni Pascoli e dal ‘mito’ del trasvolatore Geo Chávez, pilota peruviano che nel 1910 con il suo aereo sorvolò per primo le Alpi– una prima assoluta su partitura originale composta da Valter Sivilotti (‘Magazzino 18’, ‘La variante di Lüneburg’), per l’esecuzio-

DAL PERÙ AI CIELI D’ITALIA Gèo Chavez primo pilota a sorvolare le Alpi nel 1910

ne del Coro del Friuli Venezia Giulia diretto nell’occasione da Irina Guerra Ling Long, con i Percussionisti del Conservatorio Tomadini - Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli - coordinati da Roberto Barbieri e con i Live electronics di Giuliano Michelini. Alle 21 è prevista un’altra lectio “d’autore”, a curadell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore di Limes: “1914-2014: cent’anni dopo” ci riporta alla Grande Guerra e alla drammatica cesura che

il conflitto segnò nella storia mondiale. Cosa resta oggi di quello storico trauma, in Italia e nel mondo? In quale misura le crisi attuali sono eredi degli eventi del ‘14-‘18? Queste e molte altre domande saranno al centro della riflessione di Caracciolo, che cercherà di individuare i legami tra l’attualità e un passato non troppo remoto. A chiudere, alle 22.30, saranno le suggestioni musicali de La scimmia nuda, ensemble nato da un’idea del chitarrista Francesco Bertolini e del sassofonista Federico Missio.

FOTOGRAFIE

I vincitori del concorso promosso dall’edizione 23 di Castelli Aperti UDINE - Sono state oltre 200 le foto scattate durante la 23^ edizione di Castelli Aperti e caricate su instagram per partecipare al concorso fotografico organizzato dal Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Fvg. Le immagini di facciate, mura di cinta, ingressi, ponti elevatoi e particolari degli

esterni sono state giudicate durante l’assemblea annuale del Consorzio che ha decretato i 3 vincitori: al primo posto Giorgio Turcutti, al secondo Paola Lorenzon e al terzo Alessandro Zanini che hanno ritratto rispettivamente il Castello di Arcano, il Castello di Cordovado e quello di Villalta.

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data: 07/05/2014 pagina: 18 1,00

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ANNO IV

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Quotidiano

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07-05-2014 UDINE 18 1

L’AUDIZIONE. Le commissioni consiliari hanno ascoltato l’ex Rup del Park di I maggio sulla querelle con Ssm

In scena le verità di Fantini LA SCELTA DI RIVOLGERSI ALLA PROCURA MOTIVATA DAL FATTO CHE NESSUNO GLI DESSE DELLE RISPOSTE SUI “PILASTRI”

TORMENTI “DEMOCRATICI”

TRIESTE

UN SENATO TRASPARENTE

I L P R E M I E R H A I N C O N T R AT O I G R U P P I PA R L A M E N TA R I D E M , I N T E S A S U R I F O R M E O . . . . « FA C C I O U N PA S S O I N D I E T R O | P. 0 2 |

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MEDIOCREDITO FVG

Si al bilancio in rosso, conferma della Compagno u L’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2013 e ha proceduto al rinnovo del consiglio di amministrazione e del collegio dei sindaci. |P. 10|

Porto, scontro tra Monassi e la Regione u Scintille dal tavolo del Comitato Portuale, riunitosi ieri mattina su convocazione della presidente dell’Autorità portuale. L’ente regionale e le istituzioni non hanno votato il bilancio in segno di protesta contro la scarsa trasparenza degli ultimi mesi. |P. 12|


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"VicinoLontano", escono diari Terzani

Al via rassegna Udine su "Che mondo fa?" (ANSA) ­ UDINE, 07 MAG ­ "Mi ha colpito sfogliare i diari di Tiziano: quanta vita hanno dentro". Lo dice all'ANSA Angela Terzani, moglie dello scrittore e reporter morto nel 2004, al quale è intitolato il premio letterario internazionale che sarà consegnato il 17 maggio a Udine allo scrittore pakistano Mohsin Hamid e al poeta friulano Pierluigi Cappello. La consegna sarà il momento clou della 10/a edizione di "vicino/lontano", festival di cultura in programma dall'8 al 18 maggio nel capoluogo friulano.

07 MAGGIO 2014

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Da giovedì 8 maggio a Udine il Festival VICINO/LONTANO, 10a edizione, CHE MONDO FA?

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Pubblicato da Il Giornale del Friuli il 07/5/14 • nelle categorie Cultura,Friuli­VG,Udine

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FESTIVAL VICINO/LONTANO, 10^ EDIZIONE: “CHE MONDO FA?”, DA DOMANI, GIOVEDI’ 8 MAGGIO A UDINE

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11 GIORNI, OLTRE 200 PROTAGONISTI E CENTINAIA DI EVENTI FRA INCONTRI, DIALOGHI, LEZIONI MAGISTRALI, PROIEZIONI, PERCORSI ESPOSITIVI, ALLESTIMENTI TEATRALI, WORKSHOP, LETTURE. SABATO 17 MAGGIO LA CONSEGNA DEI PREMI TERZANI 2014 A MOHSIN HAMID E PIERLUIGI CAPPELLO: PREMIA ANGELA STAUDE TERZANI CHE PROPRIO A UDINE PRESENTERA’ I “DIARI” INEDITI “UN’IDEA DI DESTINO” DI TIZIANO TERZANI, IN

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USCITA DOMANI PER LONGANESI

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FRA GLI EVENTI DELLA GIORNATA INAUGURALE, DOMANI: CHÁVEZ A COSA SERVE PENSARE? LECTIO MAGISTRALIS DEL FILOSOFO ROBERTO ESPOSITO 1914/2014: CENT’ANNI DOPO, PARLA L’ESPERTO DI GEOPOLITICA LUCIO CARACCIOLO

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UDINE – Con due autorevoli lezioni magistrali, quella del filosofo Roberto Esposito su “A cosa serve pensare?”

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e quella dell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo su “1914/2014: cent’anni dopo” si apre domani, giovedì 8 maggio a Udine la 10^ edizione del festival Vicino/Lontano, in programma fino a domenica 18 maggio. “Che mondo fa?“, ovvero indagare il presente e tentare di immaginare il futuro – attraverso 11 giorni con oltre 200 protagonisti e un centinaio di eventi fra incontri, dibattiti, dialoghi, lezioni magistrali, proiezioni e percorsi

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espositivi ­ sarà il leit motiv di Vicino/Lontano 2014. Fra i protagonisti anche René Major, Chiara Saraceno, Anna Oliviero Ferraris, Gilberto Corbellini, Paolo Rossi, Gian Antonio Stella, Fabrizio Gatti, Sara Simeoni, Massimo Priviero, Umberto Curi, Peppe Dell’Acqua, Pier Aldo Rovatti e molti altri. Info www.vicinolontano.it Il festival sarà inaugurato domani, alle 19 nella Chiesa di San Francesco, con il saluto delle autorità cui farà ILGIORNALEDELFRIULI.NET (WEB)

seguito una prima molto attesa: quella dell’installazione sonora Chávez, su partitura originale composta da

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Valter Sivilotti, autore anche delle musiche degli spettacoli teatrali ‘Magazzino 18’ e ‘La variante di Lüneburg’, affidata al Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Irina Guerra Ling Long, con i Percussionisti del Conservatorio di Udine­ Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli – coordinati daRoberto

Ritaglio stampa ad Barbieri e con iLive electronics di Giuliano Michelini.

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uso esclusivo del destinatario, non r

All’evento musicale che apre il festival, e alla lectio di Roberto Esposito, in programma alle 21, sempre nella

Vicino/Lontano Chiesa di San Francesco, un’altra lectio “d’autore”, quella dell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo,

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direttore di Limes: “1914­2014: cent’anni dopo” ci riporta alla Grande Guerra e alla drammatica cesura che il conflitto segnò nella storia mondiale. Cosa resta oggi di quello storico trauma, in Italia e nel mondo? In quale

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misura le crisi attuali sono eredi degli eventi del ‘14­‘18? Queste e molte altre domande saranno al centro della riflessione di Lucio Caracciolo, che cercherà di individuare i legami tra l’attualità e un passato non troppo remoto. A chiudere la prima serata di Vicino/Lontano 2014, dalle 22.30 nella Chiesa di San Francesco, saranno le suggestioni musicali de La scimmia nuda ­ Collettivo in evoluzione, l’ensemble nato da un’idea del chitarrista Francesco Bertolini e del sassofonista Federico Missio. Liberamente ispirata all’omonimo libro dell’etologo Desdmond Morris, La Scimmia Nuda si propone agli ascoltatori mostrandosi nella sua “nudità”, ossia nel pieno

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atto creativo fatto di spontaneità, passione, leggerezza e profondità, apertura e condivisione. Al pubblico di Vicino/Lontano la Scimmia Nuda – che attraversa i diversi generi della musica moderna e ospita spesso

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musicisti del panorama internazionale – si presenterà nella sua formazione originale: Francesco Bertolini alla

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chitarra, Federico Missio al sax, Paolo Corsini al piano, Andrea Pivetta alla batteria e Roberto Franceschini al

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basso e contrabbasso.

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Sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ore 20.45) è in programma la cerimonia di premiazione della X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani. Nel decennale del Premio e della

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scomparsa del grande giornalista la giuria, presieduta dalla moglie di Tiziano Angela Staude Terzani, ha deciso di attribuire un ex aequo allo scrittore pakistano Mohsin Hamid per il romanzo Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi 2013) e al poeta friulano Pierluigi Cappello per Questa libertà (© 2013 RCS Libri S.p.A., Milano): due autori ‘lontani’ per appartenenza e contesto, eppure entrambi perfettamente rappresentativi dell’esperienza e dell’eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. La premiazione, condotta dal giornalista Giovanni Marzini, sarà anche l’occasione per presentare i Diari “Un’idea di destino” che proprio domani escono per Longanesi, a cura di Angela Staude Terzani e Àlen Loreti. La lettura di pagine scelte sarà affidata a Mario Perrotta, premio UBU 2014 come miglior attore. Sempre sabato 17 maggio, alle 16.45 nella Chiesa di San Francesco a Udine, il vincitore Moshid Hamid sarà protagonista di una conversazione con Gigi Riva e Michelguglielmo Torri.

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La Scimmia Nuda in concerto @ VICINO/LONTANO giovedì 8 maggio a Udine

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LA SCIMMIA NUDA in concerto @ VICINO/LONTANO

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GIOVEDì 8 MAGGIO IN CONCERTO NELLA EX CHIESA DI SAN FRANCESCO PER LA GIORNATA DI APERTURA

ILGIORNALEDELFRIULI.NET (WEB) DELLA DECIMA EDIZIONE DELLA PRESTIGIOSA RASSEGNA ARTISTICA E CULTURALE

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Il collettivo in evoluzione si conferma così come un progetto capace d’integrarsi e di fondersi con le altre espressioni culturali udinesi Dopo il grande successo dello scorso mercoledì al Teatro San Giorgio per la performance all’evento #Must – Casa Bertallot all’interno del cartellone delle FEFF Nights per il Far East Film Festival, il collettivo musicale della Scimmia Nuda resta in città a Udine: giovedì 8 maggio alle ore 22:30 sarà in concerto nella Ex Chiesa di San

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, Francesco per la serata inaugurale della decima edizione della prestigiosa rassegna Vicino/Lontano, in

non rip

programma proprio dall’8 al 18 maggio con incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, spettacoli, proiezioni, workshop e percorsi espositivi con l’invito ad alzare lo sguardo per indagare il presente e immaginare il futuro. Vicino/Lontano Al pubblico di Vicino/Lontano la Scimmia Nuda si presenta nella sua formazione originale: Francesco Bertolini alla chitarra, Federico Missio al sax, Paolo Corsini al piano, Andrea Pivetta alla batteria e Roberto Franceschini al basso e contrabbasso. Affermatosi in Friuli Venezia Giulia nell’ultima stagione come il progetto musicale culturale di maggior spessore, la Scimmia Nuda è nata, da un’idea del chitarrista Francesco Bertolini e del sassofonista Federico Missio, con il desiderio di ricreare le atmosfere del nord Europa, dove i due hanno vissuto

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e fatto crescere la loro vocazione alla musica live. Liberamente ispirata all’omonimo libro dell’etologo Desdmond Morris, il collettivo si propone agli ascoltatori mostrandosi nella sua “nudità”, ossia nel pieno atto creativo fatto di spontaneità, passione, leggerezza e profondità, apertura e condivisione. Dalla fine di novembre si esibisce ogni lunedì sera alla Casa della Contadinanza del Castello di Udine con un repertorio diverso di eccelso livello qualitativo che attraversa i diversi generi della musica moderna e ospita musicisti del panorama internazionale che di volta in volta si fondono con il quintetto originale. Dopo i due appuntamenti eccezionali al Teatro San Giorgio e nella ex Chiesa di San Francesco, da lunedì 12 maggio (inizio ore 21:00) la Scimmia Nuda tornerà nel suo habitat naturale in Castello a Udine proponendo una straordinaria performance tra musica e letture, accompagnata sul palco dall’attore Roberto Anglisani, inserita sempre nel cartellone di Vicino/Lontano. Il progetto de La Scimmia Nuda è organizzato da Live Act, l’associazione che ha come preciso intento quello di supportare la musica dal vivo e diventare un soggetto riconosciuto, un collettore d’idee e di esperienze, in grado di portare nel mercato della musica dal vivo nuove risorse economiche e un nuovo impulso alla scena musicale.

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Vicino/Lontano 2014 apre i battenti: in arrivo centinaia di protagonisti in 11 giorni di festival Udine (UD) ­ Con due autorevoli lezioni magistrali, quella del filosofo Roberto Esposito su "A cosa serve pensare?" e quella dell'esperto di geopolitica Lucio Caracciolo su "1914/2014: cent'anni dopo" si apre giovedì 8 maggio a Udine la 10^ edizione del festival Vicino/Lontano, in programma fino a domenica 18 maggio. "Che mondo fa?", ovvero indagare il presente e tentare di immaginare il futuro ­ attraverso 11 giorni con oltre 200 protagonisti e un centinaio di eventi fra incontri, dibattiti, dialoghi, lezioni magistrali, proiezioni e percorsi espositivi ­ sarà il leit motiv di Vicino/Lontano 2014. Fra i protagonisti anche René Major, Chiara Saraceno, Anna Oliviero Ferraris, Gilberto Corbellini, Paolo Rossi, Gian Antonio Stella, Fabrizio Gatti, Sara Simeoni, Massimo Priviero, Umberto Curi, Peppe Dell’Acqua, Pier Aldo Rovatti e molti altri. Info www.vicinolontano.it Il festival sarà inaugurato giovedì 8 maggio, alle 19 nella Chiesa di San Francesco, con il saluto delle autorità cui farà seguito una prima molto attesa: quella dell'installazione sonora "Chávez", su partitura originale composta da Valter Sivilotti, autore anche delle musiche degli spettacoli teatrali ‘Magazzino 18’ e ‘La variante di Lüneburg’, affidata al Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Irina Guerra Ling Long, con i Percussionisti del Conservatorio di Udine­ Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli ­ coordinati da Roberto Barbieri e con i Live electronics di Giuliano Michelini. All’evento musicale che apre il festival, e alla lectio di Roberto Esposito, in programma alle 21, sempre nella Chiesa di San Francesco, un’altra lectio “d’autore”, quella dell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore di Limes: “1914­2014: cent’anni dopo” ci riporta alla Grande Guerra e alla drammatica cesura che il conflitto segnò nella storia mondiale. Cosa resta oggi di quello storico trauma, in Italia e nel mondo? In quale misura le crisi attuali sono eredi degli eventi del ‘14­‘18? Queste e molte altre domande saranno al centro della riflessione di Lucio Caracciolo, che cercherà di individuare i legami tra l’attualità e un passato non troppo remoto. A chiudere la prima serata di Vicino/Lontano 2014, dalle 22.30 nella Chiesa di

FVGNEWS.NET (WEB2) in evoluzione", l’ensemble nato da un’idea del chitarrista Francesco Bertolini e

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del sassofonista Federico Missio. Liberamente ispirata all’omonimo libro

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San Francesco, saranno le suggestioni musicali de "La scimmia nuda ­ Collettivo

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dell’etologo Desdmond Morris, "La Scimmia Nuda" si propone agli ascoltatori

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mostrandosi nella sua “nudità”, ossia nel pieno atto creativo fatto di spontaneità, passione, leggerezza e profondità, apertura e condivisione. Al

e contesto, eppure entrambi perfettamente rappresentativi dell’esperienza e

pubblico di Vicino/Lontano "La Scimmia Nuda" – che attraversa i diversi generi

dell’eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano

della musica moderna e ospita spesso musicisti del panorama internazionale ­ si

Terzani. La premiazione, condotta dal giornalista Giovanni Marzini, sarà anche

presenterà nella sua formazione originale: Francesco Bertolini alla chitarra,

l'occasione per presentare i Diari "Un'idea di destino" che proprio giovedì 8 maggio escono per Longanesi, a

Roberto Franceschini al basso e contrabbasso.

cura di Angela Staude Terzani e

Àlen Loreti. La lettura di pagine

programma la cerimonia di premiazione della X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani. Nel decennale del Premio e della scomparsa del grande giornalista la giuria, presieduta dalla moglie di Tiziano Angela Staude Terzani, ha deciso di attribuire un ex aequo allo scrittore pakistano Mohsin Hamid per il romanzo "Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente" (Einaudi 2013) e al poeta friulano Pierluigi Cappello per "Questa libertà" (© 2013 RCS Libri S.p.A., Milano): due autori ‘lontani’ per appartenenza

esclusivo del destinatario, non riproducibile.

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Sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ore 20.45) è in

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Federico Missio al sax, Paolo Corsini al piano, Andrea Pivetta alla batteria e

Michelguglielmo Torri.

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scelte sarà affidata a Mario Perrotta, premio UBU 2014 come miglior attore. Sempre sabato 17 maggio, alle 16.45 nella Chiesa di San Francesco a Udine, il vincitore Moshid Hamid sarà protagonista di una conversazione con Gigi Riva e


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"Vicino/Lontano", escono diari Terzani Al via rassegna Udine su "Che mondo fa?" postato fa da ANSA

(ANSA) ­ UDINE, 07 MAG ­ "Mi ha colpito sfogliare i diari di Tiziano: quanta vita hanno dentro". Lo dice all'ANSA Angela Terzani, moglie dello scrittore e reporter morto nel 2004, al quale è intitolato il premio letterario internazionale che sarà consegnato il 17 maggio a Udine allo scrittore pakistano Mohsin Hamid e al poeta friulano Pierluigi Cappello. La consegna sarà il momento clou della 10/a edizione di "vicino/lontano", festival di cultura in programma dall'8 al 18 maggio nel capoluogo friulano.

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Cultura e Spettacoli

IL PICCOLO GIOVEDÌ 8 MAGGIO 2014

Aspettando i Pearl Jam, la “serata tributo” ai Macaki di Trieste ve una bella realtà dellaDavide musica Sabato alle 20.30, sempre al Vediamo allora gli ingredien- ti, Christian Zacchigna, italiana. Macaki di viale XX Settembre, ti di questa serata-tributo. Si coAngiolini e Daniele Prada). ◗ TRIESTE Nelle loro performance riprol’associazione Trieste is rock mincia subito a scaldare i moMapongono, l’attesacon degli appassional’entusiasmo e lo spirito originarioper dei Pearl Jam, Per la serata-tributo a Spring- presenta infatti “Jammerfest”, tori con la Andrea “Cipo” Bel- ti sarà soprattutto i milaneal ai fan Vediamo allora gli ingredienti, Christian Zacchigna, di Carlosteen, Muscatello due settimane fa,Sabato sonoalle 20.30, seratasempre dedicata del grupgrado Band, Black Pope, Cher-Davide si Noclassici Habits PJcome Tribute. “Black”, Cinque di viale XX Settembre, ti di questa serata-tributo. Si co- Angiolini e Daniele Prada). “Immortality”, “I got shit”, ma ◗ TRIESTEarrivati anche da fuoriMacaki regione po di Seattle, con la partecipa- ry Caroline, Ma One Time Band, ragazzi (Massimo Venneri, Giul’associazione Trieste is rock mincia subito a scaldare i mol’attesa degli appassiona- anche “Alive”, “Rearview mire dalla vicina Slovenia. Ora siinfattizione della “tribute band” No “Cipo” Roy Force Sarà poi ilper turseppe Caputo, Matteo Per la serata-tributo a Springpresenta “Jammerfest”, tori con la Andrea Bel- tiOne. sarà soprattutto i milaneror”, “Animal”, “State Borboof love replica con un’analoga iniziatiPJgrupTribute (il loro è Pope, no di due band “create l’oc-Cinque nese,and Luca Sorrentino, Alberto steen, due settimane fa, sono serata dedicataHabits ai fan del grado Band,set Black Chersi No Habits PJ per Tribute. trust”... Una scaletta, quelarrivati va anche da fuori regione po di Seattle, la partecipary e Caroline, One Time Band, iragazzi (Massimo Venneri, Giula che propongono dal anni vivo, dedicata ai Pearl Jam, che il con previsto alle 22.30) di vari articasione”: Thin Air 2.0 (ovvero Pietrapertosa) che quattro e dalla 22 vicina Slovenia. Ora si zione della “tribute band” No Roy Force One. Sarà poi il turseppe Caputo, Matteo Borbopuntata soprattutto sui primi giugno riempiranno lo Sta- sti e gruppi locali. Insomma, Alessandra Calza, Giulio Rosel- fa hanno cominciato la loro avreplica con un’analoga iniziati- Habits PJ Tribute (il loro set è no di due band “create per l’oc- nese, Luca Sorrentino, Alberto cinque album della band di Sedio Rocco (oltre 29mila biglietti unae“marcia di avvicinamento” li, Enrico Pettarosso, Andrea ventura quasi per gioco, seva dedicata ai Pearl Jam, che il previsto alle 22.30) di vari arti- casione”: i Thin Air 2.0 (ovvero Pietrapertosa) che quattro anni attle, con particolare attenziogiàriempiranno venduti su lo una to- locali. in piena regola, per preparare Vittori) One Jam (che guendo per la“Ten”, band 22 giugno Sta-capienza sti e gruppi Insomma, Alessandra Calza,i Giulio Rosel- e ifaJust hanno cominciato la loro avne la a passione brani come tale concessa di 30milauna presenalla seratona del Pettarosso, mese schierano Maurizio Bonfiglio, capitanata Eddie Vedder dio Rocco (oltre 29mila biglietti “marcia dipalati avvicinamento” li, Enrico Andrea ventura quasi per gioco, se“Versus”,da “Vitalogy”. già venduti per preparare i Vittori) e i Just One Dario Jam (che guendoFrancesco la passione per Info: www.triesteisrock.it ze).su una capienza to- in piena regola,prossimo. Calandra, Fo-la band (nella foto) e diventando in bre-

di Carlo Muscatello

Aspettando i Pearl Jam, la “serata tributo” ai Macaki di Trieste

tale concessa di 30mila presenze).

palati alla seratona del mese prossimo.

schierano Maurizio Bonfiglio, Dario Calandra, Francesco Fo-

capitanata da Eddie Vedder (nella foto) e diventando in bre-

twitter@carlomuscatello

©RIPRODUZIONERISERVATA

Caracciolo: «Gli indipendentisti Caracciolo: «Gli indipendentisti fermi alfermi 1914» a

Oggi di LiMes all’apertura del festival di Udine: «L’Europa? Facciamo solo finta che esista»sol Oggiilildirettore direttore di LiMes all’apertura del“vicino/lontano” festival “vicino/lontano” di Udine: «L’Europa? Facciamo di Alberto Rochira

Alberto Rochira ◗di UDINE

Annullati due show di Rita Pavone: problemi tecnici

◗ UDINE

L’Europa e il mondo un secolo dopo la fine della prima Guerra L’Europa e il mondo un secolo mondiale, ma anche diari più dopo la fine della iprima Guerra intimi di Tiziano Terzani, quelli mondiale, anche diari più che «svelano ma l’altra metà idella intimi di Tiziano Terzani, quelli luna, arricchendo e arrotondando personaggio con un’imcheil «svelano l’altra metà della mersione nella sua vita le luna, arricchendo edietro arrotondanquinte, nei sentimenti e nei rapdo il personaggio con un’importi familiari», spiega Angela mersione nelladel sua vita dietro le Terzani, moglie reporter e quinte, nei sentimenti e nei rapscrittore scomparso nel 2004. Sono alcuni deispiega temi forti portiquesti familiari», Angela dell’edizione 2014 della Terzani, moglie del rassereporter e gna “vicino/lontano” (n. 10), scrittore scomparso nel 2004. sulla quale oggi si accendono i Sono questi alcuni dei temi forti riflettori a Udine (cerimonia dell’edizione 2014 inaugurale alle 19). Tradella i mo-rassementi clou, la consegna il (n. 17 10), gna “vicino/lontano” maggio del premio letterario inI concerti di Rita Pavone sulla quale oggi si accendono i ternazionale Tiziano Terzani ex previsti domani a Bologna e riflettori a Udine (cerimonia aequo allo scrittore pakistano sabato ad Ancona sono stati inaugurale Tra i moMohsin Hamidalle per 19). il romanzo annullati. Una nota della mentidiventare clou, laricchi consegna “Come sfonda- il 17 produzione del tour “Rita is timaggio nell’Asiadel emergente” (Einau- inback!” comunica che «un premio letterario di 2013) e al poeta friulanoTerzani Pierconsistente inconveniente ternazionale Tiziano ex luigi Cappello per “Questa liber- Lucio Caracciolo, esperto di geopolitica, uno degli ospiti più attesi della rassegna “vicino/lontano” di Udine che apre oggi i battenti tecnico, verificatosi dopo il aequo allo scrittore pakistano tà” (Rcs Libri, 2013). Un’occadebutto milanese di martedì, Mohsin Hamid per il romanzo sione anche per presentare i rato cento anni. Da allora a oggi diciamo: ecco sta accadendo l’esperto - non esiste più, alme- anche ai soldi che ci metteremo rende impossibile effettuare “Come diventare ricchi sfondadiari inediti di Tiziano, “Un' abbiamo avuto due Guerre ciò che è successo in quel deter- no nei termini in cui è esistito fi- tutti, a cominciare dagli oligari due “live”, che saranno idea di destino”, pubblicati in mondiali, vari conflitti regionali minato periodo. È un modo no a un paio di mesi fa»: la chi ucraini che hanno sacchegri-programmati in futuro, in ti nell’Asia emergente” (Einauquesti giorni da Longanesi, a cue locali, nella sfera europea, mesbagliato di leggere la storia Crimea se n’è andata, un terzo giato il Paese». Le elezioni eurodate da individuarsi quanto di 2013) e al poeta friulano Pierra di Angela S. Terzani e Àlen diterranea e asiatica continua- prosegue - come se ci fosse una del Paese è completamente de- pee alle porte? «Siamo alla vigiprima». La produzione luigi Cappello per “Questa liberLucio Caracciolo, esperto di geopolitica, uno degli ospiti più attesi della rassegna “vicino/lontano” di Udine che apre oggi i battenti Loreti. no a manifestarsi gli effetti della contemporaneità permanente stabilizzato: gli ucraini non si fi- lia di 28 elezioni nazionali paralconferma che il tour tà” Libri, Un’occaTra(Rcs gli ospiti più2013). attesi, Lucio prima Guerra mondiale». Del degli eventi. Non ha senso tra- dano di Kiev e i filorussi li con- lele in cui l’Europa è usata solo proseguirà per le date sione anche per presentare i rato Caracciolo, esperto di geopoliticentoscompaiono anni. Da allora a oggi resto, quando sferire all’oggi cose che sonoecco ac- sta fermano in questa direzione». in chiave politica diciamo: accadendo l’esperto - non esiste più,interna alme-- com13 anchepreviste ai soldisuccessivamente: che ci metteremo ca, delle riviste “Un' quattroabbiamo grandi imperi in una in tempi con presupCome uscirne? «Per evitare una menta direttore di LiMes a Napoli (Teatro diaridirettore inediti di Tiziano, avuto duecadute Guerre ciòe che è successo in quel deterno nei termini inilcui è esistito fi- -; ne tutti, amaggio cominciare dagli oligar“LiMes” editoria- volta «non è poi cosìconflitti facile posti completamente diversi». civile - suggerisce usciràdi un mesi parlamento che non Augusteo), Torinosaccheg(Teatro idea die “Heartland”, destino”, pubblicati in sola, mondiali, vari regionali minato periodo.guerra È un modo noCaraca un paio fa»: la chi ucraini che 20 hanno lista di Repubblica, docente di che le cose si rimettano a poIn Ucraina, secondo Carac- ciolo - occorrerebbe un accor- interesserà a nessuno fino alle Colosseo), 24 Padova (Gran questistrategici giorni daall’Università Longanesi, a cue locali, nella sfera europea, mesbagliato di leggere - Crimea n’è andata, un terzo giato ilTeatro Paese». Le elezioni euroStudi sto». «Tutto quello che vediamo ciolo, «ci sono tutte le premesse do trala le storia varie fazioni ucraine e se prossime elezioni». Sul perché Geox). ra didiAngela S. Terzani diterranea e asiatica - come se compromesso ci fosse una tradel Paese completamente pee alle porte? «Siamo alla vigiLuiss Roma, nonché mem-e Àlen oggi - continua l’esperto -, tra continuaper lo scoppio prosegue di una guerra ci- un Russia e èl’Europa si sia ridottadecosì, Ca«Nella vita non ci sono tante bro del comitato scientifico di cui il separatismo Loreti. veneto e l’invile».della Nel paesecontemporaneità a cui è dedicato Stati Uniti basato sullastabilizzato: neutrali- racciolo non ha dubbi: «Abbiacertezze, bisogna sempre no a manifestarsi gli effetti permanente gli ucraini non si filia di 28 elezioni nazionali paralvicino/lontano. Caracciolo ter-Lucio dipendentismo triestino, mondiale». sono l’ultimo numero (già in edicola)Nontàha dell’Ucraina e anche sulla femoevoluto continuare a fingere ha detto la solo Tra gli ospiti più attesi, prima Guerra Del degli eventi. senso tradano di Kiev i filorussi li conlele ingiocarsela», cui l’Europa è usata rà oggi a Udineesperto (alle 21, ex in qualche modo riferibili a quedella rivista LiMes, «è cominciaderalizzazione del Paese». «Inol- in che l’Europadirezione». esistesse - afferma Pavone dal palco di Milano: Caracciolo, dichiegeopolitiresto, quando scompaiono sferire all’oggi cose che sono acfermano questa in chiave politica interna - comsa di San Francesco) una lectio sto». Occorre, perciò, conosce- to un processo che nessuno è in tre - continua - ci dovrebbe es- - e invece non c’è. Smantellare lei stessa se l'è giocata in due ca,“1914/2014: direttorecent'anni delle do-riviste quattro grandi imperi in una cadute tempi sere e con presup- da Come uscirne? «Per evitare una mentaore il direttore di LiMes -; ne su re la storia per cercare di non ri- grado di controllare: néin i russi, l’accettazione, parte delquesto teatrino semi-automatie mezza filate di concerto “LiMes” e “Heartland”, editoria«non è poi così posti completamente diversi». guerra civile suggerisce Caracusciràinun po”. «Nel 1914 - anticipa Caracpeterla.volta «Quasisola, inconsciamente né glifacile Usa, tanto meno gli euro- la Russia e di altri Paesi, del fatco-non è possibile, se non con cuiparlamento si sono sentite che non ciolo è caduto in modo definipei».aEpocosì «la partita è affidata secondo to che lo Stato ucrainociolo sia indidevastazioni.un E così - conclude lista- di Repubblica, docente- aggiunge di cheCaracciolo l'energia la voce della staralle le cose -sicerchiarimettano In Ucraina, Carac- occorrerebbe accorinteresserà a enessuno fino tivo un ordine europeoall’Università costrui- mo analogie i agli ucraini, checiolo, però sono mol- tutte visibile». Il resto è affidato «alla - nefazioni restiamo prigionieri». di sempre. Studi strategici sto».quando «Tuttoleggiamo quello che vediamo «ci sono le premesse do tra le varie ucraine e prossime elezioni». Sul perché to al Congresso di Vienna e dufatti in cui siamo immersi. E ci to divisi. Lo Stato aggiunge buona volontà degli ucraini e ©RIPRODUZIONERISERVATA Luiss di Roma, nonché mem- oggi - continua l’esperto -, tra

bro del comitato scientifico di vicino/lontano. Caracciolo terrà oggi a Udine (alle 21, ex chieMUSICA sa di San Francesco) una lectio su “1914/2014: cent'anni dopo”. «Nel 1914 - anticipa Caracciolo - è caduto in modo definitivo un ordine europeo costrui◗ ROMA to al Congresso di Vienna e du-

per lo scoppio di una guerra ci- un compromesso tra Russia e cui il separatismo veneto e l’in- vile». Nel paese a cui è dedicato Stati Uniti basato sulla neutralidipendentismo triestino, sono l’ultimo numero (già in edicola) tà dell’Ucraina e anche sulla fein qualche modo riferibili a que- della rivista LiMes, «è comincia- deralizzazione del Paese». «Inolsto». Occorre, perciò, conosce- to un processo che nessuno è in tre - continua - ci dovrebbe esre la storia per cercare di non ri- grado di controllare: né i russi, sere l’accettazione, da parte delpeterla. «Quasi inconsciamente né gli Usa, tanto meno gli euro- la Russia e di altri Paesi, del fat- aggiunge Caracciolo - cerchia- pei». E così «la partita è affidata to che lo Stato ucraino sia indiitaliano, che l'esibizione ne italiana The Voice. Lì, in Il◗resto mo analogie quando leggiamo i conagli ucraini,sulche però sonodi molvisibile». TORINOè affidato «alla le noteEdiciNo One Alicia Keys abito- da suora, con la folla involontà degli ucraini e fatti in cui siamo immersi. to di divisi. Lo Stato aggiunge buona

l’Europa si sia ridotta così, Caracciolo non ha dubbi: «Abbiamo voluto continuare a fingere che l’Europa esistesse - afferma - e invece non c’è. Smantellare questo teatrino semi-automatico non è possibile, se non con devastazioni. E così - conclude daràprigionieri». vita a un vero - neBeethoven, restiamo

Zagrebelsky, dalla Costituzione Suor Cristina conquista la prima pagina del New York Times per una sera sola al pianoforte Suor Cristina Scuccia, la religiosa che canta le canzoni pop nel talent di Rai2 The Voice of Italy, «riuscirà ad arrivare alla finale di giugno e a convertire il suo coach, il rapper J-Ax?». Lei, che ha avuto 47 milioni di visualizzazioni su YouTube, è dunque un fenomeno dovuto «all'effetto Francesco, il risultato del primo anno del pontificato del papa?».

ha sbancato sul web. Il giornalista racconta la storia di Suor Cristina, partita da una scuola di recitazione promossa dalle suore: «Gli studenti sono selezionati per esibirsi davanti al Papa in piazza San Pietro, ma durante le prove la donna si frattura una caviglia. Cristina Scuccia non può cantare, ma decide di diventare suora. Va in

piedi ad applaudirla e il giudice rap tatuato in lacrime, intona “No One” di Alicia Keys e su Internet il video diventa virale...». La storia «sembra quella di Whoopi Goldberg nel film “Sister Act”. Quello che una volta era niente di più che uno spettacolo canoro giudicato mediocre è diventato un fenomeno televisivo in Italia. Ma ora Suor

Esordio al pianoforte per il giurista ed ex presidente della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelsky. Per la prima volta si esibirà in pubblico, al Teatro Regio di Torino, con la Sonata, romantica e appassionata, n.3 op.69 di Beethoven. L'evento unico si terrà il 12 maggio nel Foyer del Toro.

e proprio dialogo in cui verrà ©RIPRODUZIONERISERVATA messo a fuoco soprattutto il lavoro di lettura e interpretazione che sta dietro ogni testo. È proprio la comune passione per la musica che farà da base al confronto tra due personaggi dalla vita professionale così diversa. Prima del concerto, Zagrebelsky e Brunello confronte-

Zagrebelsky, dalla Suor Cristina conquista la prima pagina del New York Times per una sera sola MUSICA


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MESSAGGERO VENETO GIOVEDÌ 8 MAGGIO 2014

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VICONo/LONTANO » CHE MONDO FA?

«Lezioni dal passato? La storia non si ripete»

di Mario Brandolin

È

1914-2014: cent’anni dopo il titolo della lectio magistralis che Lucio Caracciolo, esperto di geopolitica e direttore della rivista LiMes, terrà questa sera alle 21 nella chiesa di San Francesco, nella giornata d’apertura di vicino/lontano. A Caracciolo chiediamo alcune anticipazioni della sua riflessione su questo che fu un vero e proprio spartiacque nella storia del mondo, che radicalmente cambiò il modo di fare la guerra e che, dal punto di vista della geopolitica, ridisegnò la mappa d’Europa, per esempio con la fine dei grandi imperi e con la consacrazione dello stato sovrano come forma del politico. È così? «Sì – conviene Caracciolo –, la Grande Guerra rappresenta sicuramente la fine di un ordine imperiale basato sulla legittimità dinastica e l’avvio di una fase nella quale lo stato nazionale diventa decisivo. Anche se molto spesso ci si è richiamati e ci si richiama a quei cadaveri: per restare all’Italia penso all’Austria-Ungheria con i suoi riverberi pressoché costanti nella storia del dopoguerra, dalla questione dell’Alto Adige all’indipendentismo veneto o a quello triestino». Oggi l’Unione Europea può intendersi come un impero? «Potrebbe rappresentarsi così, solo che è più un’imitazione di impero che una realtà. L’unione nasce negli anni 50 per ragioni strategiche, dalla necessità di aggregare l’Europa occidentale al carro americano contro l’Unione Sovietica. Questa era l’Europa dei sei, adesso quella dei 28 non saprei come definirla. La differenza fondamentale è che non è un impero

Lucio Caracciolo apre stasera il festival: parlerà della Grande Guerra «Col 1914 saltò in Europa un ordine: non ne abbiamo ancora uno nuovo» PROGRAMMI REGIONALI RAI RADIO1 07.20 Gr FVG 11.05 Titoli Gr 11.07 Vuè o fevelin di: Contâ la storie des femines dal Friûl Vignesie Julie par mieç des intitolazions a lis stradis des citâts e dai paîs. 11.17 Radio ad occhi aperti. Qualità, formazione, ricerca, innovazione: sono gli elementi attorno ai quali può svilupparsi l’agricoltura non solo montana. È questo, in estrema sintesi, il contenuto del progetto Futurbioerbe volto al recupero e alla coltivazione di erbe alimentari spontanee di montagna, a rischio di abbandono e di estinzione. 12.30 Gr FVG 13.45 Radio ad occhi aperti. la puntata de “I bombi inconsapevoli”, aperta al pubblico, (festeggia i 50 anni della sede Rai con i suoi personaggi più amati e la satira più pungente. A seguire “Riverberi” presenta i Tribal Fusion e le ultime tendenze della danza orientale con Simone D’Eusanio e Patrizia Pin. 15.00 Gr FVG 15.15 Vuè o fevelin di: La publicazion “11 a 0” e je stade finanziade de Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane, dentri de suaze dal progjet “Nassût par lei”. Flabis çumadis su tes scuelis dal Friûl. I doi autôrs a ’nd àn tamesadis 11, di 133 recueltis e puartadis dai fruts, con il jutori di mestris e gjenitôrs. 18.30 Gr FVG

statuale, in realtà è un animale non classificabile nel bestiario della geopolitica storica. Ancora oggi non ha una sua precisa definizione, è sostanzialmente un collage di stati, uno pseudo-stato, il cui governo, il Consiglio d’Europa, è una sorta di assemblea di cui alla storia non resterà alcun atto, visto che non esistono i verbali». E le mire espansionistiche di

Putin? Riflette Caracciolo: «Ciò che percepiamo come espansione è per Putin parziale recupero di quello che lui considera spazio russo. Cosa interessante nel caso ucraino è che sembra di leggere nella retorica di Putin, più che un discorso imperiale, un discorso nazionalista. E il fatto che Putin parli non tanto di impero quanto proprio di nazionalità è qualche cosa di estre-

mamente nuovo e anche pericoloso». Eppure, visto come si stanno mettendo le cose in Ucraina e dintorni, Caracciolo non ritiene ipotizzabile il rischio di una terza guerra mondiale. «No, non credo, mancano gli ingredienti, tra cui anche la volontà della gente di andare a morire per l’Ucraina. Penso che siamo ancora in una fase in cui gli eventi possono essere ca-

nalizzati. Certo, stiamo perdendo tempo. Se continua così, il rischio è che si arrivi a una guerra civile, ma di quelle pesanti...». Quella che lo scrittore britannico Herbert Georges Wells definì la guerra per finire tutte le guerre, e i futuristi la sola igiene del mondo, si rivelò poi un’inutile strage. «Inutile non lo so, strage sicuramente. Di certo

non ha pacificato l’Europa, visto che di guerre da allora ce ne sono state e diverse. Quell’ordine che esisteva prima del ’14 è saltato per sempre, ma ancora non abbiamo un ordine nuovo e dubito fortemente che ci sarà nel tempo delle nostre vite». Che lezione possiamo trarre da quell’esperienza? «È meglio – conclude Caracciolo – evitare di trarre lezioni dalla storia, per-

V/L DIGITAL

«La Rete condiziona la nostra vita ogni giorno» Nuovo percorso dedicato alle implicazioni del web: il curatore è Fabio Chiusi ◗ UDINE

Non è facile stare dietro al pensiero del mondo. Né, tantomeno, alla realtà, sia essa tangibile piuttosto che virtuale. Vicino/lontano, che da quest’anno permetterà a tutti di sentirsi parte del festival entrando con 140 caratteri nell’agorà di hashtag #ilmioVL, è da dieci anni che prova ad accorciare le distanze tra noi e ciò che ci scorre attorno e, per la prima volta, ha inserito nel suo programma una sezione dedicata all’universo digital. Un nuovo percorso, ap-

punto v/l Digital, ideato e diretto dal giornalista Marco Pacini e curato da Fabio Chiusi, collaboratore e blogger del Gruppo L’Espresso, che punta diventare un cardine per le edizioni future del festival. E sarà proprio Fabio Chiusi a guidare il pubblico di vicino/ lontano tra i segreti del web. Primo appuntamento sabato 10, nella chiesa di San Francesco, alle 21. Il tema dell’incontro è Chi sa cosa di te, attorno al quale si confronteranno, accompagnati da Chiusi stesso, Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Insti-

tute of Technology, e Carola Frediani, studiosa di cultura digitale. Un tema importante perché «le implicazioni della Rete sono un dato di fatto che ogni giorno condiziona le nostre scelte e la nostra vita», afferma il blogger udinese autore dell’e-book Grazie Mr. Snowden. Un monito che arriva da un internauta che ne sa così tanto di realtà virtuale da averne fatto la sua professione. Un avvertimento che ci sfiora tutti, chi più chi meno, e che non a caso apre gli incontri di v/l Digital anche per segnalare l’indifferenza dimo-

strata dall’Italia rispetto all’enorme polverone globale sollevato proprio dal caso Snowden, grazie alle cui rivelazioni abbiamo scoperto la nudità non solo nostra, come singoli cittadini, ma anche di governi, agenzie, imprese, aziende. Un monito che avrà un seguito nel secondo appuntamento di v/l Digital: Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita. Un altro tema che scotta e che sarà al centro, domenica 18 maggio, alle 16.30, all’Oratorio del Cristo, di un dialogo fra lo studioso di filo-

Fabio Chiusi, l’esperto di web che cura “v/l Digital”, il nuovo percorso all’interno del festival 2014

sofia digitale Ugo Pagallo e Francesco Antinucci del Cnr, autore de L'algoritmo al potere. Vita quotidiana ai tempi di Google. Ancora un appuntamento con Fabio Chiusi martedì 13, per la presentazione del suo

nuovo libro, Critica della democrazia digitale. La politica 2.0 alla prova dei fatti: alla Libreria Tarantola, alle 18, l’autore dialogherà con il semiologo Giorgio Jannis. Anna Dazzan ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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Pier Luigi Cappello (a sinistra), vincitore ex aequo con Moshsin Hamid (a destra) del premio Terzani 2014. Al centro, Paolo Rossi, a Udine il 12

IL PROGRAMMA

Filosofia, geopolitica e musica per il giorno inaugurale nella chiesa di San Francesco Con due lezioni magistrali, quella del filosofo Roberto Esposito su “A cosa serve pensare?” e quella del geopolitologo Lucio Caracciolo su “1914-2014: cent'anni dopo” si apre oggi la 10ª edizione di vicino/lontano, in programma fino a domenica 18 maggio. “Che mondo fa?”, ovvero indagare il presente e tentare di immaginare il futuro ne il Leitmotiv. Si comincia alle 19, alla chiesa di di San Francesco, con il saluto delle autorità, cui farà seguito l'installazione sonora “Chávez”, su partitura originale San Francesco nei giorni del festival A sinistra, Lucio Caracciolo e, sotto, Alessandro Verona, presidente di “vicino/lontano”

composta da Valter Sivilotti, affidata al Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Irina Guerra Ling Long, con i Percussionisti del Conservatorio di Udine (Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli), coordinati da Roberto Barbieri, e con i live electronics di Giuliano Michelini. A seguire, gli interventi di Esposito e di Caracciolo. E a chiudere la prima serata, dalle 22.30 sempre in San Francesco, sarà l’ensemble musicale La Scimmia Nuda, nato da un’idea del chitarrista

Francesco Bertolini e del sassofonista Federico Missio. Per sabato 17 maggio, al Giovanni da Udine (alle 20.45) è in programma la consegna premio letterario internazionale Tiziano Terzani. Nel decennale del riconoscimento e della scomparsa del giornalista scritotre, la giuria, presieduta dalla moglie di Tiziano, Angela Staude Terzani, ha deciso di attribuire un ex aequo allo scrittore pachistano Mohsin Hamid per il romanzo “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente” (Einaudi 2013) e al

poeta friulano Pierluigi Cappello per l’autobiografico “Questa libertà”: due autori lontani per appartenenza e contesto, eppure entrambi rappresentativi dell’esperienza e dell’eredità consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. La premiazione, condotta dal giornalista Giovanni Marzini, sarà anche l'occasione per presentare “Un'idea di destino”, i diari di Tiziano che proprio oggi escono per Longanesi, a cura della stessa Angela Staude Terzani e Àlén Loreti. La lettura di pagine scelte

sarà affidata a Mario Perrotta, premio UBU 2014 come miglior attore. Prima della cerimonia, alle 16.45 di sabato 17, il vincitore Moshid Hamid sarà protagonista di una conversazione con Gigi Riva e Michelguglielmo Torri, nella chiesa di San Francesco. Fra gli ospiti del festival, René Major, Chiara Saraceno, Anna Oliviero Ferraris, Gilberto Corbellini, Paolo Rossi, Gian Antonio Stella, Fabrizio Gatti, Sara Simeoni, Massimo Priviero, Umberto Curi, Peppe Dell’Acqua e Pier Aldo Rovatti.

Tiziano Terzani, morto 10 anni fa

«Un impegno a capire il presente per immaginare il nostro futuro» L’ideatore Marco Pacini: «Scopo del progetto è quello d’indagare i complicati fenomeni che viviamo» Il presidente Alessandro Verona: «Miriamo a eventi distesi lungo l’arco temporale dell’anno» ◗ UDINE

ché la storia non si ripete. Coloro che pensano così in realtà provocano spesso delle catastrofi perché si muovono sulla base di dati di irrealtà. Il fatto che quando c’è una crisi, invece che studiarne i dati precisi attuali, andiamo a cercare analogie con il passato, è un modo certo per andare a sbattere contro il muro». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Dieci giorni di vicino/lontano (da oggi al 18), un festival delle idee per capire che Che mondo fa?, per «alzare lo sguardo dal nostro qui e ora, per guadagnare in prospettiva e senso, ovvero indagare il presente e immaginare il futuro». Una rassegna giunta alla sua decima edizione e che sarà coronata con l’assegnazione allo scrittore pachitrano Moshin Hamid e al poeta Pierluigi Cappello del premio intestato a Tiziano Terzani, «figura emblematica di testimone e sguardo critico su Oriente e Occidente che incarna al meglio – così l’ideatore del progetto, Marco Pacini – lo spirito di vicino/lontano». Qualche numero, per cominciare. «Sicuramente il più significativo – dice Alessandro Verona, presidente dell’Associazione vicino/lontano – è dato dalla durata del festival, per il quale abbiamo messo in atto una strategia di trasformazione. Passiamo da un week end che era molto intenso a un calendario dal ritmo forse un po’ più lento però costante: una dimensione temporale più distesa che ci

permette di costruire ragionamenti che possono trovare spazio nell’arco temporale di un anno». Insomma niente mordi e fuggi, come capita in molti festival. «Il fatto stesso che si apra il festival con A cosa serve pensare?, un contributo del filosofo Roberto Esposito, è emblematico della nostra volontà di mettere in discussione e a confronto le varie questioni che saranno trattate, per esprimere poi una progettualità anche al di fuori dei giorni canonici di vicino/ lontano. Con appuntamenti mensili, per esempio». Ancora numeri, che vanno dal centinaio di appuntamenti alla collaborazione con oltre settanta realtà della regione e della città. «Finalità di vicino/ lontano – ancora Verona – è anche quella di sviluppare la capacità di fare connessione, al fine di evitare certa autoreferenzialità, che è un po’ il limite di molti festival, e diventare un punto di riferimento che permetta al territorio stesso di esprimersi. Ne sono conferma le molte proposte, tutte di qualità, che ci arrivano con l’ambizione di essere presenti al festival. Questo è molto importante perché, da

Marco Pacini, ideatore del festival “vicino/lontano”

un lato, riusciamo a dare visibilità, strutture e organizzazione a dei pensieri e al lavoro di tante associazioni, e, dall’altro, costruire relazioni, un plus valore che garantisce continuità e radicamento». Ma come orientarsi nelle molte proposte in cui si articola il festival? «Innanzitutto – spiega Pacini – la ricerca di senso che è, mi si passi il bisticcio lin-

guistico, il senso di vicino/lontano. Oggi noi viviamo in una sorta di paradosso di un mondo di sempre più difficile comprensione, per cui, per esempio, a un aumento esponenziale di informazioni corrisponde una diminutio della cultura, un pericoloso analfabetismo di ritorno». Ecco: come spiegare tutto ciò, anche alla luce del moltipli-

carsi di eventi a carattere culturale che spuntano come funghi, pretestuosi, in ogni angolo d’Italia? «Il festival – puntualizza Pacini – si propone proprio di cercare di capire questo come altri e complicati fenomeni, interrogandosi su questo nostro mondo. Arrivando anche a riflettere sul festival stesso, e su quanto è o non è riuscito a fare. Non siamo una manifestazione di massa, anche se il numero dei presenti nelle passate edizioni non è poca cosa, sempre oltre i 20.000. Ma è la complessità del presente che ci impone di metterci in discussione». Quattro i temi forti dell’intero programma: pensiero/memoria, utopie, denaro e differenze. «A fronte di un’implosività annichilente del presente urge, secondo noi – ancora Pacini –, coniugare pensiero e memoria, per progettare e pensare il futuro. Da qui una ricognizione sulle possibili utopie, e un’approfondimento sul denaro e tutte le sue derive e implicazioni. E, infine, le differenze, che nel bene e nel male, sempre più spesso nel male, segnano il nostro pianeta». (ma.bra.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA

TRE INCONTRI

Eurocrisi, differenze e strapotere del denaro

La Società Filosofica Italiana (sezione regionale) alla decima edizione della rassegna ◗ UDINE

La Società Filosofica Italiana (sezione FVG) partecipa a vicino/lontano con tre eventi strategici rispetto ai filoni tematici principali della decima edizione. Si consolida così una collaborazione in corso dal 2006, concretizzatasi attraverso iniziative capaci di coniugare approfondimento e divulgazione filosofica. Al di là della crudeltà è il titolo del primo appuntamento, sabato 17 maggio alle 16.30, all’Oratorio del Cristo, in cui verrà presentato il libro di Jacques Derrida Stati d’animo

della psicanalisi, tradotto e curato da Claudia Furlanetto, che ne parlerà assieme al filosofo Raoul Kirchmayr e allo psicanalista francese René Major. Domenica 18 maggio, alle 11, al San Giorgio, la tavola rotonda Europensieri. Un’altra Europa? chiuderà il ciclo domenicale delle Colazioni filosofiche, realizzate d’intesa con il CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG, riportando in scena i temi della scorsa stagione. Dedicata alla presentazione del nuovo Quaderno di “Edizione”, appunto Europensieri. Un’altra Europa?, a cura

di Beatrice Bonato, sarà l’occasione per rilanciare con alcuni degli autori, Nicola Gasbarro, Raoul Kirchmayr, Eliana Villalta, e con l’editore di Mimesis Luca Taddio, alcune importanti questioni irrisolte sul futuro dell’Europa, in una fase problematica del processo di integrazione europea. Il dibattito, introdotto da Alberto Bevilacqua, presidente del CSS, e dalla stessa Bonato, vicepresidente della Società Filosofica regionale, rispecchiarerà la cifra dei due cicli 2013 e 2014, Europensieri e Diversipensieri, concepiti come percorsi paralleli alle

stagioni teatrali Eurovisioni e Differenze, nel comune interesse per esperienze artistiche e di pensiero non allineate al mainstream, ma aperte, appunto, alle differenze. Differenze, da descriversi sempre al plurale, che costituiscono a loro volta uno dei principali fili rossi scelti da vicino/lontano per tessere la fitta trama del festival. Altrettanto stretto è il legame con un altro Leitmotiv dell’edizione 2014 nel terzo appuntamento in programma, Nell’universo del denaro, il confronto di domenica 18, alle 17 in San Francesco, con la socio-

Beatrice Bonato, vicepresidente della Società Filosofica Italiana sezione del Friuli Venezia Giulia

loga Elena Esposito, il filosofo Andrea Zhok e lo psicanalista René Major, moderato da Beatrice Bonato. Il potere del denaro, che altri incontri affrontano in chiave economica e in rapporto al dramma delle crescenti diseguaglianze sociali, sarà

qui al centro di riflessioni antropologiche, filosofiche, psicoanalitiche, volte a sondare l’impressionante capacità del denaro di rovesciare tutti i valori e di provocare vere e proprie mutazioni nelle più profonde strutture dell’esistenza.


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MESSAGGERO VENETO GIOVEDÌ 8 MAGGIO 2014

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VICONo/LONTANO » CHE MONDO FA?

«Lezioni dal passato? La storia non si ripete»

di Mario Brandolin

È

1914-2014: cent’anni dopo il titolo della lectio magistralis che Lucio Caracciolo, esperto di geopolitica e direttore della rivista LiMes, terrà questa sera alle 21 nella chiesa di San Francesco, nella giornata d’apertura di vicino/lontano. A Caracciolo chiediamo alcune anticipazioni della sua riflessione su questo che fu un vero e proprio spartiacque nella storia del mondo, che radicalmente cambiò il modo di fare la guerra e che, dal punto di vista della geopolitica, ridisegnò la mappa d’Europa, per esempio con la fine dei grandi imperi e con la consacrazione dello stato sovrano come forma del politico. È così? «Sì – conviene Caracciolo –, la Grande Guerra rappresenta sicuramente la fine di un ordine imperiale basato sulla legittimità dinastica e l’avvio di una fase nella quale lo stato nazionale diventa decisivo. Anche se molto spesso ci si è richiamati e ci si richiama a quei cadaveri: per restare all’Italia penso all’Austria-Ungheria con i suoi riverberi pressoché costanti nella storia del dopoguerra, dalla questione dell’Alto Adige all’indipendentismo veneto o a quello triestino». Oggi l’Unione Europea può intendersi come un impero? «Potrebbe rappresentarsi così, solo che è più un’imitazione di impero che una realtà. L’unione nasce negli anni 50 per ragioni strategiche, dalla necessità di aggregare l’Europa occidentale al carro americano contro l’Unione Sovietica. Questa era l’Europa dei sei, adesso quella dei 28 non saprei come definirla. La differenza fondamentale è che non è un impero

Lucio Caracciolo apre stasera il festival: parlerà della Grande Guerra «Col 1914 saltò in Europa un ordine: non ne abbiamo ancora uno nuovo» PROGRAMMI REGIONALI RAI RADIO1 07.20 Gr FVG 11.05 Titoli Gr 11.07 Vuè o fevelin di: Contâ la storie des femines dal Friûl Vignesie Julie par mieç des intitolazions a lis stradis des citâts e dai paîs. 11.17 Radio ad occhi aperti. Qualità, formazione, ricerca, innovazione: sono gli elementi attorno ai quali può svilupparsi l’agricoltura non solo montana. È questo, in estrema sintesi, il contenuto del progetto Futurbioerbe volto al recupero e alla coltivazione di erbe alimentari spontanee di montagna, a rischio di abbandono e di estinzione. 12.30 Gr FVG 13.45 Radio ad occhi aperti. la puntata de “I bombi inconsapevoli”, aperta al pubblico, (festeggia i 50 anni della sede Rai con i suoi personaggi più amati e la satira più pungente. A seguire “Riverberi” presenta i Tribal Fusion e le ultime tendenze della danza orientale con Simone D’Eusanio e Patrizia Pin. 15.00 Gr FVG 15.15 Vuè o fevelin di: La publicazion “11 a 0” e je stade finanziade de Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane, dentri de suaze dal progjet “Nassût par lei”. Flabis çumadis su tes scuelis dal Friûl. I doi autôrs a ’nd àn tamesadis 11, di 133 recueltis e puartadis dai fruts, con il jutori di mestris e gjenitôrs. 18.30 Gr FVG

statuale, in realtà è un animale non classificabile nel bestiario della geopolitica storica. Ancora oggi non ha una sua precisa definizione, è sostanzialmente un collage di stati, uno pseudo-stato, il cui governo, il Consiglio d’Europa, è una sorta di assemblea di cui alla storia non resterà alcun atto, visto che non esistono i verbali». E le mire espansionistiche di

Putin? Riflette Caracciolo: «Ciò che percepiamo come espansione è per Putin parziale recupero di quello che lui considera spazio russo. Cosa interessante nel caso ucraino è che sembra di leggere nella retorica di Putin, più che un discorso imperiale, un discorso nazionalista. E il fatto che Putin parli non tanto di impero quanto proprio di nazionalità è qualche cosa di estre-

mamente nuovo e anche pericoloso». Eppure, visto come si stanno mettendo le cose in Ucraina e dintorni, Caracciolo non ritiene ipotizzabile il rischio di una terza guerra mondiale. «No, non credo, mancano gli ingredienti, tra cui anche la volontà della gente di andare a morire per l’Ucraina. Penso che siamo ancora in una fase in cui gli eventi possono essere ca-

nalizzati. Certo, stiamo perdendo tempo. Se continua così, il rischio è che si arrivi a una guerra civile, ma di quelle pesanti...». Quella che lo scrittore britannico Herbert Georges Wells definì la guerra per finire tutte le guerre, e i futuristi la sola igiene del mondo, si rivelò poi un’inutile strage. «Inutile non lo so, strage sicuramente. Di certo

non ha pacificato l’Europa, visto che di guerre da allora ce ne sono state e diverse. Quell’ordine che esisteva prima del ’14 è saltato per sempre, ma ancora non abbiamo un ordine nuovo e dubito fortemente che ci sarà nel tempo delle nostre vite». Che lezione possiamo trarre da quell’esperienza? «È meglio – conclude Caracciolo – evitare di trarre lezioni dalla storia, per-


storia del dopoguerra, dalla questione dell’Alto Adige all’indipendentismo veneto o a quello triestino». Oggi l’Unione Europea può intendersi come un impero? «Potrebbe rappresentarsi così, solo che è più un’imitazione di impero che una realtà. L’unione nasce negli anni 50 per ragioni strategiche, dalla necessità di aggregare l’Europa occidentale al carro americano contro l’Unione Sovietica. Questa era l’Europa dei sei, adesso quellaIL deiPROGRAMMA 28 non saprei come definirla. La differenza fondamentale è che non è un impero

Flabis çumadis su tes scuelis dal Friûl. I doi autôrs a ’nd àn tamesadis 11, di 133 recueltis e puartadis dai fruts, con il jutori di mestris e gjenitôrs. 18.30 Gr FVG

statuale, in realtà è un animale non classificabile nel bestiario della geopolitica storica. Ancora oggi non ha una sua precisa definizione, è sostanzialmente un collage di stati, uno pseudo-stato, il cui governo, il Consiglio d’Europa, è una sorta di assemblea di cui alla storia non resterà alcun atto, visto che non esistono i verbali». E le mire espansionistiche di

Putin? Riflette Caracciolo: «Ciò che percepiamo come espansione è per Putin parziale recupero di quello che lui considera spazio russo. Cosa interessante nel caso ucraino è che sembra di leggere nella retorica di Putin, più che un discorso imperiale, un discorso nazionalista. E il fatto che Putin parli non tanto di impero quanto proprio di nazionalità è qualche cosa di estre-

mamente nuovo e anche pericoloso». Eppure, visto come si stanno mettendo le cose in Ucraina e dintorni, Caracciolo non ritiene ipotizzabile il rischio di una terza guerra mondiale. «No, non credo, mancano gli ingredienti, tra cui anche la volontà della gente di andare a morire per l’Ucraina. Penso che siamo ancora in una fase in cui gli eventi possono essere ca-

nalizzati. Certo, stiamo perdendo tempo. Se continua così, il rischio è che si arrivi a una guerra civile, ma di quelle pesanti...». Quella che lo scrittore britannico Herbert Georges Wells definì la guerra per finire tutte le guerre, e i futuristi la sola igiene del mondo, si rivelò poi un’inutile strage. «Inutile non lo so, strage sicuramente. Di certo

Con due lezioni magistrali, quella del filosofo Roberto Esposito su

composta da Valter Sivilotti, affidata al Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Irina Guerra Ling Long, con i Percussionisti del Conservatorio di Udine (Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli), coordinati da Roberto Barbieri, e con i live electronics di Giuliano Michelini. A seguire, gli punto v/l di Digital, ideato interventi Esposito e di e diretto dal giornalista Marco PaCaracciolo. E a chiudere la prima cini e curato da Fabio serata, dalle 22.30 sempreChiusi, in San collaboratore e blogger del Francesco, sarà l’ensemble Gruppo che nato punmusicale L’Espresso, La Scimmia Nuda, ta diventare un cardine per le da un’idea del chitarrista

Francesco Bertolini e del sassofonista Federico Missio. Per sabato 17 maggio, al Giovanni da Udine (alle 20.45) è in programma la consegna premio letterario internazionale Tiziano Terzani. Nel decennale del riconoscimento e della scomparsa del giornalista scritotre, la giuria, presieduta dalla moglie di tute of Angela Technology, e Carola Tiziano, Staude Terzani, Frediani, cultura ha deciso distudiosa attribuire di un ex aequo digitale. Un tema importante allo scrittore pachistano Mohsin perché «leil romanzo implicazioni Hamid per “Comedella Rete sonoricchi un dato di fatto che diventare sfondati nell’Asia ogni giorno(Einaudi condiziona emergente” 2013) elealno-

poeta friulano Pierluigi Cappello per l’autobiografico “Questa libertà”: due autori lontani per appartenenza e contesto, eppure entrambi rappresentativi dell’esperienza e dell’eredità consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. La premiazione, condotta dal giornalista Giovanni Marzini, sarà anche l'occasione strata dall’Italia rispetto per presentare “Un'idea di all’enorme polverone destino”, i diari di Tizianoglobale che sollevato proprio dal caso proprio oggi escono per Snowden, allestessa cui riveLonganesi, agrazie cura della lazioni abbiamo scoperto Angela Staude Terzani e Àlén la nudità non solodinostra, come Loreti. La lettura pagine scelte

sarà affidata a Mario Perrotta, premio UBU 2014 come miglior attore. Prima della cerimonia, alle 16.45 di sabato 17, il vincitore Moshid Hamid sarà protagonista di una conversazione con Gigi Riva e Michelguglielmo Torri, nella chiesa di San Francesco. Fra gli ospiti del festival, René Major, Chiara Saraceno, Anna Oliviero Ferraris, Gilberto Corbellini, Paolo Rossi, Gian Antonio Stella, Fabrizio Gatti, Sara Simeoni, Massimo Priviero, Umberto Curi, Peppe Dell’Acqua e Pier Aldo Rovatti.

Filosofia, geopolitica e musica per il giorno inaugurale nella chiesa di San Francesco

V/L DIGITAL “A cosa serve pensare?” e quella

«La Rete condiziona la nostra vita ogni giorno» del geopolitologo Lucio Caracciolo su “1914-2014: cent'anni dopo” si apre oggi la 10ª edizione di vicino/lontano, in programma fino a domenica 18 maggio. “Che mondo fa?”, ovvero indagare il presente e tentare di ◗immaginare UDINE il futuro ne il Leitmotiv. Si comincia alle 19, alla Non è facile stare dietro chiesa di di San Francesco, con ilal pensiero del mondo. saluto delle autorità, cuiNé, faràtantomeno, alla realtà,sonora sia essa seguito l'installazione tangibile che virtua“Chávez”,piuttosto su partitura originale

Nuovo percorso dedicato alle implicazioni del web: il curatore è Fabio Chiusi

le. Vicino/lontano, che da quest’anno permetterà a tutti di sentirsi parte del festival enSan Francesco nei giorni del trando con 140 caratteri festival A sinistra, Lucio Caracciolo nell’agorà di hashtag #ilmioe, sotto, Alessandro Verona, VL, è da dieci anni che prova presidente di “vicino/lontano” ad accorciare le distanze tra noi e ciò che ci scorre attorno e, per la prima volta, ha inserito nel suo programma una sezione dedicata all’universo digital. Un nuovo percorso, apCopia di ba7d172f93cd6d8bb0cfe61ba4d00e13

edizioni future del festival. E sarà proprio Fabio Chiusi a guidare il pubblico di vicino/ lontano tra i segreti del web. Primo appuntamento sabato 10, nella chiesa di San Francesco, alle 21. Il tema dell’incontro è Chi sa cosa di te, attorno al quale si confronteranno, accompagnati da Chiusi stesso, Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Insti-

stre scelte e la nostra vita», afferma il blogger udinese autore dell’e-book Grazie Mr. Snowden. Un monito che arriva da un internauta che ne sa così tanto di realtà virtuale da averne fatto la sua professione. Un avvertimento che ci sfiora tutti, chi più chi meno, e che non a caso apre gli incontri di v/l Digital anche per segnalare l’indifferenza dimo-

singoli cittadini, ma anche di governi, agenzie, imprese, aziende. Un monito che avrà un seguito nel secondo appuntamento di v/l Digital: Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita. Un altro tema che scotta e che sarà al centro, domenica 18 maggio, alle 16.30, all’Oratorio del Cristo, di un dialogo fra lo studioso di filo-

Pier Luigi Cappello (a sinistra), vincitore ex aequo con Moshsin non ha pacificatoHamid l’Europa, visto che di guerre da (a allora destra)ce ne sono state e diverse. delQuell’ordipremio ne che esisteva prima del ’14 è Terzani 2014. saltato per sempre, ma ancora Al centro, non abbiamo un Paolo ordine nuovo Rossi, e dubito fortemente che ilci12sarà a Udine

data: 08/05/2014 pagina: 50/51 (dettaglio)

nel tempo delle nostre vite». Che lezione possiamo trarre da quell’esperienza? «È meglio – conclude Caracciolo – evitare di trarre lezioni dalla storia, per-

Fabio Chiusi, l’esperto di web che cura “v/l Digital”, il nuovo percorso Tiziano Terzani, morto 10 anni fa all’interno del festival 2014

«Un impegno a capire il presente per immaginare il nostro futuro» sofia digitale Ugo Pagallo e Francesco Antinucci del Cnr, autore de L'algoritmo al potere. Vita quotidiana ai tempi di Google. Ancora un appuntamento con Fabio Chiusi martedì 13, per la presentazione del suo

nuovo libro, Critica della democrazia digitale. La politica 2.0 alla prova dei fatti: alla Libreria Tarantola, alle 18, l’autore dialogherà con il semiologo Giorgio Jannis. Anna Dazzan ©RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ideatore Marco Pacini: «Scopo del progetto è quello d’indagare i complicati fenomeni che viviamo» Luigi Il presidente Alessandro Verona: «Miriamo a eventi distesi lungo l’arco temporale dell’anno»Pier Cappello ◗ UDINE

Dieci giorni di vicino/lontano (da oggi al 18), un festival delle idee per capire che Che mondo fa?, per «alzare lo sguardo dal nostro qui e ora, per guadagnare in prospettiva e senso, ovvero indagare il presente e immaginare il futuro». Una rassegna giunta alla sua decima edizione e che sarà coronata con l’assegnazione allo scrittore pachitraIL PROGRAMMA no Moshin Hamid e al poeta Cappello del premio Filosofia, geopolitica ePierluigi musica perTerzani, il giorno intestato a Tiziano «figura emblematica di testimone Con due lezioni magistrali, quella composta da Valter Sivilotti, e sguardo critico su Oriente del filosofo Roberto Esposito su affidata al Coro del Friuli Veneziae Occidente incarna al Ling me“A cosa serve pensare?” e quella Giulia direttoche da Irina Guerra glio – con cosìi Percussionisti l’ideatore del del progetdel geopolitologo Lucio Long, to, Marco Pacini – lo (Roberto spirito di Caracciolo su “1914-2014: Conservatorio di Udine vicino/lontano». cent'anni dopo” si apre oggi la 10ª Barbieri, Annamaria del Bianco, Qualche numero, per cominedizione di vicino/lontano, in Giacomo Salvadori, Francesco ché la storiafino nonasi ripete. Colociare. «Sicuramente il più signiprogramma domenica 18 Tirelli), coordinati da Roberto ro che pensano così inovvero realtà Barbieri, ficativo –edice Veromaggio. “Che mondo fa?”, con iAlessandro live electronics di provocano spessoedelle catana, presidente dell’Associazioindagare il presente tentare di Giuliano Michelini. A seguire, gli strofi perché si muovono sulla ne vicino/lontano – è dato dalla immaginare il futuro ne il interventi di Esposito e di base di dati di irrealtà. durata del Efestival, perlailprima quale Leitmotiv. Si comincia alleIl 19,fatto alla Caracciolo. a chiudere che quando c’èFrancesco, una crisi,con inveabbiamo messo insempre atto una chiesa di di San il serata, dalle 22.30 in straSan ce che studiarne i dati precisi tegia di trasformazione. Passiasaluto delle autorità, cui farà Francesco, sarà l’ensemble attuali, andiamo a cercare anamo da un week end che era molseguito l'installazione sonora musicale La Scimmia Nuda, nato logie con ilsupassato, un modo da to un’idea intensodel a un calendario dal “Chávez”, partituraèoriginale chitarrista certo per andare a sbattere con- ritmo forse un po’ più lento petro il muro». rò costante: una dimensione temporale più distesa che ci ©RIPRODUZIONE San Francesco nei giorni del RISERVATA

permette di costruire ragionamenti che possono trovare spazio nell’arco temporale di un anno». Insomma niente mordi e fuggi, come capita in molti festival. «Il fatto stesso che si apra il festival con A cosa serve pensare?, un contributo del filosofo Roberto Esposito, è emblematico della nostra volontà di mettere in discussione e a confronto le varie questioni che saranno trattate, per esprimere poi una progettualità anche al di fuori dei giorni canonici di vicino/ inaugurale nella chiesa di San Francesco lontano. Con appuntamenti mensili, per esempio». sarà affidata a Mario Perrotta, poeta friulano Pierluigi Cappello Francesco Bertolini e del Ancora numeri, vanno premio UBU 2014 come miglior per l’autobiografico “Questa sassofonista Federicoche Missio. Per dal centinaio di appuntamenti attore. Prima della cerimonia, libertà”: due autori lontani per sabato 17 maggio, al Giovanni da alla collaborazione con oltre alle 16.45 di sabato 17, il vincitore appartenenza e contesto, eppure Udine (alle 20.45) è in settanta realtà della regione Moshid Hamid sarà protagonista programma la consegna premio e entrambi rappresentativi della città. «Finalità diTiziano vicino/ Marco Pacini, ideatore del festival “vicino/lontano” internazionale di una conversazione con Gigi dell’esperienza e dell’eredità letterario lontano – ancora Verona – è anTerzani. Nel decennale del Riva e Michelguglielmo Torri, consegnata al nostro tempo da che quella di sviluppare la capaun lato, riusciamo a dare visibiguistico, il senso vicino/lontariconoscimento e della scomparsa nella chiesa di Sandi Francesco. Fra Tiziano Terzani. La premiazione, citàgiornalista di fare connessione, al fine condotta lità, strutture e organizzazione no.ospiti Oggi del noifestival, viviamoRené in una sordel scritotre, la giuria, gli Major, dal giornalista Giovanni di evitare certa autoreferenzialia dei pensieri e al lavoro di tanta di paradosso di un mondo di presieduta dalla moglie di Chiara Saraceno, Anna Oliviero Marzini, sarà anche l'occasione tà, che èAngela un po’Staude il limite di molti per te associazioni, e, dall’altro, co- Ferraris, sempre più difficile comprenTiziano, Terzani, Gilberto Corbellini, presentare “Un'idea di festival, diventare di destino”, struire relazioni, un plusche valore Paolo sione,Rossi, per cui, esempio, ha decisoedi attribuireun unpunto ex aequo Gianper Antonio Stella, a i diari di Tiziano riferimento permetta al ter- proprio che garantisce continuità e radi- Fabrizio un aumento oggi escono per allo scrittoreche pachistano Mohsin Gatti,esponenziale Sara Simeoni,di inritorio stesso di esprimersi. Ne camento». formazioni corrisponde una diLonganesi, a cura della stessa Hamid per il romanzo “Come Massimo Priviero, Umberto Curi, sono conferma le moltenell’Asia propo- Angela Ma Staude come Terzani orientarsi minutio della cultura, un perie Àlénnelle Peppe diventare ricchi sfondati Dell’Acqua e Pier Aldo ste, tutte di(Einaudi qualità,2013) che ci arri- Loreti. molte proposte si articola coloso analfabetismo di ritorLa letturain di cui pagine scelte emergente” e al Rovatti. vano con l’ambizione di essere il festival? «Innanzitutto – spie- no». presenti al festival. Questo è ga Pacini – la ricerca di senso Ecco: come spiegare tutto molto importante perché, da che è, mi si passi il bisticcio lin- ciò, anche alla luce del moltipli-

(a sinistra),

carsi di eventi a carattere vincitoreculturale che spuntanoex come funghi, aequo pretestuosi, in con ogni angolo Moshsin d’Italia? «Il festivalHamid – puntualizza Pacini – si propone proprio (a destra) di cercare di capire del questo premio come altri e complicati fenomeni, Terzani 2014. interrogandosi suAl centro, questo nostro mondo. Arrivando anche a Paolo Rossi, riflettere sul festival stesso, a Udine il 12e su quanto è o non è riuscito a fare. Non siamo una manifestazione di massa, anche se il numero dei presenti nelle passate edizioni non è poca cosa, sempre oltre i 20.000. Ma è la complessità del presente che ci impone di metterci in discussione». Quattro i temi forti dell’intero programma: pensiero/memoria, utopie, denaro e differenze. «A fronte di un’implosività annichilente del presente urge, secondo noi – ancora Pacini –, coniugare pensiero e memoria, per progettare e pensare il futuro. Da qui una ricognizione sulle possibili utopie, e un’approfondimento sul denaro e tutte le sue derive e implicazioni. E, infine, le differenze, che nel bene e nel male, Tiziano Terzani, mortosempre 10 anni più fa spesso nel male, segnano il nostro pianeta». (ma.bra.)

«Un impegno a capire il presente Eurocrisi, differenze e strapotere del denaro per immaginare il nostro futuro»

©RIPRODUZIONE RISERVATA

festival A sinistra, Lucio Caracciolo e, sotto, Alessandro Verona, presidente di “vicino/lontano”

TRE INCONTRI

La Società Filosofica Italiana (sezione regionale) alla decima edizione della rassegna ◗ UDINE

La Società Filosofica Italiana (sezione FVG) partecipa a vicino/lontano con tre eventi strategici rispetto ai filoni tematici principali della decima edizione. Si consolida così una collaborazione in corso dal 2006, concretizzatasi attraverso iniziative capaci di coniugare approfondimento e divulgazione filosofica. Al di là della crudeltà è il titolo del primo appuntamento, sabato 17 maggio alle 16.30, all’Oratorio del Cristo, in cui verrà presentato il libro di Jacques Derrida Stati d’animo

Beatrice Bonato, vicepresidente della Società Filosofica Italiana sezione cultucarsi di eventi a carattere Friuli rale che spuntanodel come funghi, pretestuosi, in Venezia ogni angolo Giulia d’Italia? «Il festival – puntualiz-

L’ideatore Marco Pacini: «Scopo del progetto è quello d’indagare i complicati fenomeni che viviamo» Il presidente Alessandro Verona: «Miriamo a eventi distesi lungo l’arco temporale dell’anno»

della psicanalisi, tradotto e curato da Claudia Furlanetto, che ne parlerà assieme al filosofo Raoul Kirchmayr e allo psicanalista francese René Major. Domenica 18 maggio, alle ◗ UDINE 11, al San Giorgio, la tavola rotonda Europensieri. Un’altra Dieci giorni di vicino/lontano Europa? il ciclodelle do(da oggi alchiuderà 18), un festival menicale delle Colazioni filosoidee per capire che Che mondo fiche, realizzate d’intesa condal il fa?, per «alzare lo sguardo CSS Teatro Stabile Innovanostro qui e ora, per di guadagnazione del FVG, riportando in re in prospettiva e senso, ovvescena i temiildella scorsae stagioro indagare presente immane. Dedicata allaUna presentazioginare il futuro». rassegna ne del nuovo Quaderno di giunta alla sua decima edizione “Edizione”, appuntocon Europene che sarà coronata l’assesieri. Un’altra Europa?, a cura gnazione allo scrittore pachitrano Moshin Hamid e al poeta Pierluigi Cappello del premio

di Beatrice Bonato, sarà l’occasione per rilanciare con alcuni degli autori, Nicola Gasbarro, Raoul Kirchmayr, Eliana Villalta, e con l’editore di Mimesis Luca Taddio, alcune importanpermette di costruire ragionati questioni irrisoltetrovare sul futuro menti che possono spadell’Europa, in una fase zio nell’arco temporaleprobledi un matica del processo di integraanno». Insomma niente mordi zione Il dibattito, e fuggi,europea. come capita in molti infetrodotto da Alberto Bevilacstival. «Il fatto stesso che si apra qua, presidente del CSS, e dalla il festival con A cosa serve pensastessa vicepresidente re?, unBonato, contributo del filosofo della Società Filosofica regioRoberto Esposito, è emblematinale, rispecchiarerà ladi cifra dei co della nostra volontà mettedue cicli 2013 e 2014, Europenre in discussione e a confronto sieri e Diversipensieri, concepile varie questioni che saranno ti come per percorsi paralleli alle trattate, esprimere poi una progettualità anche al di fuori dei giorni canonici di vicino/

stagioni teatrali Eurovisioni e Differenze, nel comune interesse per esperienze artistiche e di pensiero non allineate al mainstream, ma aperte, appunto, alle differenze. Differenze, da descriversi sempre al plurale, che costituiscono a loro volta uno dei principali fili rossi scelti da vicino/lontano per tessere la fitta trama del festival. Altrettanto stretto è il legame con un altro Leitmotiv dell’edizione 2014 nel terzo appuntamento in programma, Nell’universo del denaro, il confronto di domenica 18, alle 17 in San Francesco, con la socio-

loga Elena Esposito, il filosofo Andrea Zhok e lo psicanalista René Major, moderato da Beatrice Bonato. Il potere del denaro, che altri incontri affrontano in chiave economica e in rapporto al dramma delle crescenti diseguaglianze sociali, sarà

za Pacini – si propone proprio quicercare al centro di riflessioni di di capire questo ancotropologiche, filosofiche, psime altri e complicati fenomeni, coanalitiche, volte a sondare interrogandosi su questo nol’impressionante capacità del stro mondo. Arrivando anche a denaro disul rovesciare tutti ievariflettere festival stesso, su lori e di provocare vere e proquanto è o non è riuscito a fare. prie siamo mutazioni nelle più proNon una manifestazione fonde strutture dell’esistenza. di massa, anche se il numero dei presenti nelle passate edizioni non è poca cosa, sempre


vincitore ex aequo con Moshsin data: 08/05/2014 Hamid (a destra) pagina: 51 (dettaglio) del premio Terzani 2014. Al centro, Paolo Rossi, a Udine il 12

tica e musica per il giorno inaugurale nella chiesa di San Francesco

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composta da Valter Sivilotti, affidata al Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Irina Guerra Ling Long, con i Percussionisti del Conservatorio di Udine (Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli), coordinati da Roberto Barbieri, e con i live electronics di Giuliano Michelini. A seguire, gli interventi di Esposito e di Caracciolo. E a chiudere la prima serata, dalle 22.30 sempre in San Francesco, sarà l’ensemble musicale La Scimmia Nuda, nato da un’idea del chitarrista

Francesco Bertolini e del sassofonista Federico Missio. Per sabato 17 maggio, al Giovanni da Udine (alle 20.45) è in programma la consegna premio letterario internazionale Tiziano Terzani. Nel decennale del riconoscimento e della scomparsa del giornalista scritotre, la giuria, presieduta dalla moglie di Tiziano, Angela Staude Terzani, ha deciso di attribuire un ex aequo allo scrittore pachistano Mohsin Hamid per il romanzo “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente” (Einaudi 2013) e al

poeta friulano Pierluigi Cappello per l’autobiografico “Questa libertà”: due autori lontani per appartenenza e contesto, eppure entrambi rappresentativi dell’esperienza e dell’eredità consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. La premiazione, condotta dal giornalista Giovanni Marzini, sarà anche l'occasione per presentare “Un'idea di destino”, i diari di Tiziano che proprio oggi escono per Longanesi, a cura della stessa Angela Staude Terzani e Àlén Loreti. La lettura di pagine scelte

sarà affidata a Mario Perrotta, premio UBU 2014 come miglior attore. Prima della cerimonia, alle 16.45 di sabato 17, il vincitore Moshid Hamid sarà protagonista di una conversazione con Gigi Riva e Michelguglielmo Torri, nella chiesa di San Francesco. Fra gli ospiti del festival, René Major, Chiara Saraceno, Anna Oliviero Ferraris, Gilberto Corbellini, Paolo Rossi, Gian Antonio Stella, Fabrizio Gatti, Sara Simeoni, Massimo Priviero, Umberto Curi, Peppe Dell’Acqua e Pier Aldo Rovatti.

Tiziano Terzani, morto 10 anni fa

«Un impegno a capire il presente per immaginare il nostro futuro» L’ideatore Marco Pacini: «Scopo del progetto è quello d’indagare i complicati fenomeni che viviamo» Il presidente Alessandro Verona: «Miriamo a eventi distesi lungo l’arco temporale dell’anno» ◗ UDINE

Dieci giorni di vicino/lontano (da oggi al 18), un festival delle idee per capire che Che mondo fa?, per «alzare lo sguardo dal nostro qui e ora, per guadagnare in prospettiva e senso, ovvero indagare il presente e immaginare il futuro». Una rassegna giunta alla sua decima edizione e che sarà coronata con l’assegnazione allo scrittore pachitrano Moshin Hamid e al poeta Pierluigi Cappello del premio intestato a Tiziano Terzani, «figura emblematica di testimone e sguardo critico su Oriente e Occidente che incarna al meglio – così l’ideatore del progetto, Marco Pacini – lo spirito di vicino/lontano». Qualche numero, per cominciare. «Sicuramente il più significativo – dice Alessandro Verona, presidente dell’Associazione vicino/lontano – è dato dalla durata del festival, per il quale abbiamo messo in atto una strategia di trasformazione. Passiamo da un week end che era molto intenso a un calendario dal ritmo forse un po’ più lento però costante: una dimensione temporale più distesa che ci

permette di costruire ragionamenti che possono trovare spazio nell’arco temporale di un anno». Insomma niente mordi e fuggi, come capita in molti festival. «Il fatto stesso che si apra il festival con A cosa serve pensare?, un contributo del filosofo Roberto Esposito, è emblematico della nostra volontà di mettere in discussione e a confronto le varie questioni che saranno trattate, per esprimere poi una progettualità anche al di fuori dei giorni canonici di vicino/ lontano. Con appuntamenti mensili, per esempio». Ancora numeri, che vanno dal centinaio di appuntamenti alla collaborazione con oltre settanta realtà della regione e della città. «Finalità di vicino/ lontano – ancora Verona – è anche quella di sviluppare la capacità di fare connessione, al fine di evitare certa autoreferenzialità, che è un po’ il limite di molti festival, e diventare un punto di riferimento che permetta al territorio stesso di esprimersi. Ne sono conferma le molte proposte, tutte di qualità, che ci arrivano con l’ambizione di essere presenti al festival. Questo è molto importante perché, da

Marco Pacini, ideatore del festival “vicino/lontano”

un lato, riusciamo a dare visibilità, strutture e organizzazione a dei pensieri e al lavoro di tante associazioni, e, dall’altro, costruire relazioni, un plus valore che garantisce continuità e radicamento». Ma come orientarsi nelle molte proposte in cui si articola il festival? «Innanzitutto – spiega Pacini – la ricerca di senso che è, mi si passi il bisticcio lin-

guistico, il senso di vicino/lontano. Oggi noi viviamo in una sorta di paradosso di un mondo di sempre più difficile comprensione, per cui, per esempio, a un aumento esponenziale di informazioni corrisponde una diminutio della cultura, un pericoloso analfabetismo di ritorno». Ecco: come spiegare tutto ciò, anche alla luce del moltipli-

carsi di eventi a carattere culturale che spuntano come funghi, pretestuosi, in ogni angolo d’Italia? «Il festival – puntualizza Pacini – si propone proprio di cercare di capire questo come altri e complicati fenomeni, interrogandosi su questo nostro mondo. Arrivando anche a riflettere sul festival stesso, e su quanto è o non è riuscito a fare. Non siamo una manifestazione di massa, anche se il numero dei presenti nelle passate edizioni non è poca cosa, sempre oltre i 20.000. Ma è la complessità del presente che ci impone di metterci in discussione». Quattro i temi forti dell’intero programma: pensiero/memoria, utopie, denaro e differenze. «A fronte di un’implosività annichilente del presente urge, secondo noi – ancora Pacini –, coniugare pensiero e memoria, per progettare e pensare il futuro. Da qui una ricognizione sulle possibili utopie, e un’approfondimento sul denaro e tutte le sue derive e implicazioni. E, infine, le differenze, che nel bene e nel male, sempre più spesso nel male, segnano il nostro pianeta». (ma.bra.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA

differenze e strapotere del denaro

ca Italiana (sezione regionale) alla decima edizione della rassegna

na ciratici

della psicanalisi, tradotto e curato da Claudia Furlanetto, che ne parlerà assieme al filosofo Raoul Kirchmayr e allo psicanalista francese René Major. Domenica 18 maggio, alle

di Beatrice Bonato, sarà l’occasione per rilanciare con alcuni degli autori, Nicola Gasbarro, Raoul Kirchmayr, Eliana Villalta, e con l’editore di Mimesis Luca Taddio, alcune importan-

stagioni teatrali Eurovisioni e Differenze, nel comune interesse per esperienze artistiche e di pensiero non allineate al mainstream, ma aperte, appunto, alle differenze. Differenze, da de-

Beatrice Bonato, vicepresidente della Società Filosofica Italiana sezione


Giovedì 8 maggio 2014

data: 08/05/2014 pagina: 27

A CODROIPO

Il Pic Medio Friuli festeggia i vent’anni con il regista Fasulo e i suoi film CODROIPO - Serata speciale dedicata al regista friulano Alberto Fasulo, oggi al Teatro Comunale/Cinema Benois De Cecco, dove alle 19 è prevista la proiezione del film Rumore Bianco. Alle ore 20.30 è previsto l’intervento/presentazione con lo stesso Fasulo, al quale seguirà alle 21 la proiezione

del film TIR, vincitore del Marc'Aurelio d'oro per il miglior film 2013 al Festival Internazionale del Film di Roma. Una serata speciale in collaborazione con circolo culturale Lumière che il Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli propone a tutti gli appassionati nell’ambito degli

appuntamenti culturali volti a festeggiare il ventesimo di costituzione della convenzione aggregativa del P.I.C., che unisce 13 comuni del Medio Friuli nella realizzazione di iniziative culturali di alto profilo qualitativo e di ampio respiro. Biglietto unico a 3 euro.

Le mille domande sulmondodioggi Lorenzo Marchiori UDINE

Guardare al mondo di ieri per capire l’oggi e indovinare il futuro. Analizzare i paralleli tra i fermenti dei Balcani occidentali che un secolo fa furono la scintilla che fece scoppiare la Prima Guerra Mondiale, incendiano l’Europa della Belle Epoque, come oggi rischia di esserlo la crisi che si sta vivendo in Ucraina. Riflettere sul pensiero e cultura, andando contemporaneamente alla ricerca delle ragioni dell’estremismo islamico, interrogandosi al contempo su come internet ha modificato la nostra società e modificato il concetto individuale di privacy. Con due autorevoli lezioni magistrali, quella del filosofo Roberto Esposito su "A cosa serve pensare?" e quella dell'esperto di geopolitica Lucio Caracciolo su "1914/2014: cent'anni dopo" si apre oggi, alle 19 nell’ex chiesa di San Francesco a Udine, la decima edizione del festival Vicino/Lontano, in programma fino a domenica 18 maggio. "Che mondo fa?", ovvero indagare il presente e tentare di immaginare il futuro - attraver-

A UDINE

Da questa sera Vicino/lontano si interroga sul presente so 11 giorni con oltre 200 protagonisti e un centinaio di eventi fra incontri, dibattiti, dialoghi, lezioni magistrali, proiezioni e percorsi espositivi - sarà il leit motiv di Vicino/Lontano 2014. Fra i protagonisti anche René Major, Chiara Saraceno, Anna Oliviero Ferraris, Gilberto Corbellini, Paolo Rossi, Gian Antonio Stella, Fabrizio Gatti, Sara Simeoni, Massimo Priviero, Umberto Curi, Peppe Dell’Acqua, Pier Aldo Rovatti e molti altri. Momento clou, sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ore 20.45) sarà la cerimonia di premiazione della X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani. Nel decennale del Premio e della scomparsa del grande giornalista la giuria, presieduta dalla moglie di Tiziano Angela

A UDINE

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UDINE - Oggi alle Tomadini ospita il Premio "Caraian", da a to di collaborazione tr Trieste, impegnati ne to musicale promoss Caraian”. Giunta alla competizione ha pre Duo”, composto da D segnalato il quintetto

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IN UCRAINA Giovani al funerale di un uomo ucciso in seguito agli scontri tra l’esercito di Kiev e le milizie filo russe

Staude Terzani, ha deciso di attribuire un ex aequo allo scrittore pakistano Mohsin Hamid per il romanzo Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi 2013) e al poeta friulano Pierluigi Cappello per Questa libertà (RCS Libri, 2013): due autori ‘lontani’ per appartenenza e contesto, eppure entrambi perfettamente rappresentativi dell’esperienza e dell’eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. La premiazione, condotta dal giornalista

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Giovanni Marzini, sarà anche l'occasione per presentare i Diari "Un'idea di destino" che proprio oggi escono per Longanesi, a cura di Angela Staude Terzani e Àlen Loreti. La lettura di pagine scelte sarà affidata a Mario Perrotta, premio Ubu 2014 come miglior attore. Sempre sabato 17 maggio, alle 16.45 nella Chiesa di San Francesco a Udine, il vincitore Moshid Hamid sarà protagonista di una conversazione con Gigi Riva e Michelguglielmo Torri. © riproduzione riservata

DOMANI A TARCENTO

Si ricorda "Picchio" Visintin a sei anni dalla morte A ciò si accompagnarono


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GLI OSPITI

Covacich incontra Pahor. Poi Corona e Tamaro A TORINO Mauro Corona presenterà La voce degli uomini freddi

Cultura&Spettacoli

Giovedì 8 maggio 2014 alle 13.30 incontrerà Boris Pahor in occasione della pubblicazione di "Così ho vissuto"; Mauro Corona è atteso invece domenica 11 maggio alle 15 alla Casa Circondariale Quarto Inferiore per la presentazione del suo "La voce degli uomini freddi" e alle 19.30 in Sala Gialla per l'incontro conclusivo fra studenti e autori; infine Susanna Tamaro parlerà a proposito delle «necessità del bene» oggi alle 15.30. Tra le case editrici espositrici, si rinnova la presenza della pordenonese Biblioteca dell'Immagine, la goriziana LEG e le triestine Eut Edizioni Università di Trieste e Trart.

PORDENONE - (fr.pes.) Alla Fondazione Pnlegge è stato proposto di patrocinare la lectio magistralis che Stefano Bartezzaghi terrà domani alle 18 sulla «parola bene», leitmotiv dell'edizione 2014 della manifestazione di riferimento per l'editoria italiana e internazionale. Bartezzaghi - già protagonista a Pordenonelegge 2013 - si soffermerà sui possibili approcci, interpretazioni e declinazioni del «bene», che il Salone del Libro ha voluto focalizzare come elemento centrale di un catalogo di valori, esperienze e sensibilità di segno positivo da cui ripartire. Presenti anche alcuni autori regionali come Mauro Covacich che sempre domani

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I Festival culturali al Salone del Libro Francesca Pessotto PORDENONE

LIBRI E AUTORI Una foto d’archivio del Salone di Torino

Il 2014 sarà un anno di compromesso verso la realizzazione di una forma rappresentativa completa ed integrata del Friuli Venezia Giulia. Questo si augurano quanti quest'anno parteciperanno al XXVII Salone del Libro di Torino: Pordenonelegge, Vicino/Lontano, èStoria, Premio Lucchetta e Mittelfest sono stati infatti promossi come principali eventi culturali della regione e in quanto eccellenze daranno sfoggio di sè non separatamente ma insieme, concentrati finalmente in un unico stand

sembra avvolto da una amnesia assoluta in cui si fatica a riconosce sia la propria origine che il proprio approdo. Così come già in parte nel suo recente libro “Gli alberi di Argan”, l’autore mostra in questa sua nuova raccolta una tensione narrativa intensa, con figure che pagano nella quotidianità il risvolto inatteso determinato dal crollo dei miti contemporanei: operai balcanici dispersi nel post-comunismo, madri del sud e donne di fiume, fabbriche chiuse e esuli. Tutti rapporti fragili e storie sospese tra amarezza e riscatto. Walter Tomada

no protagonisti i libri e gli autori del nostro territorio, in modo da rappresentare al meglio le manifestazioni culturali presenti». I segni di questa unione già ci sono da un paio d'anni e sono da cercare in quell'accordo sancito con il Centro per il Libro e la Lettura (Cepell) - istituto autonomo del Ministero per i beni e le attività culturali, col compito di divulgare il libro e la lettura in Italia e di promuovere all'estero il libro, la cultura e gli autori nazionali - che ha dato vita l'anno scorso alle «Città del Libro», con la volontà proprio di riunire nella collaborazione e nell'immagine quei grandi festival nazionali che rappresentano la cultura in Italia (Pordenonelegge, il Festival della Mente di Sarzana, Festivaletteratura di Mantova, il Festival della Filosofia di Modena e, ovviamente capofila, il Salone di Torino, ai quali si sono unite altre decine di manifestazioni). Da oggi al 12 maggio, quindi, al Lingotto di Torino lo stand regionale promuoverà il territorio e le attrazioni turistiche, non tralasciando l'enogastronomia a cui sarà dedicato come di consueto lo spazio "Cookbook", in occasione della pubblicazione del libro "Le valli dei tre confini" curata Walter Filipputti.

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centrale sotto l'egida della Presidenza della Regione e le Direzioni Attività produttive, Cultura e Turismo Fvg. «Se tutto andrà bene - dice Gian Mario Villalta, direttore artistico di Pordenonelegge - nelle prossime edizioni proporremo all'interno dello stand anche eventi che veda-

Da Pnlegge.it al Mittelfest in uno stand a Torino

QUANDO Il Salone del Libro si apre oggi nel segno del 'Bene' ed è pronto ad accogliere fino al 12 maggio 1.400 espositori. Nel 2013 è stato visitato da 320mila persone

CONCORSI L’autore friulano protagonista della cerimonia prevista sabato in Piemonte

InediTO Colline premia le poesie di Mattiuzza UDINE - Ci sarà anche un pezzo di Friuli coperto d’alloro al Salone del Libro di Torino: infatti sabato 10 maggio il giovane scrittore Maurizio Mattiuzza riceverà il premio letterario InediTO Colline di Torino 2014, che gli sarà consegnato dalla giuria presieduta dal poeta Davide Rondoni, comprendente nomi di rilievo della scena letteraria italiana. La manifestazione, inserita negli eventi connessi al Salone Internazionale del Libro, seleziona ogni anno, tra centinaia di proposte, una raccolta inedita di poesia di particolare interesse da sottoporre all’attenzione di operatori di primo piano del panora-

SILLOGE Maurizio Mattiuzza ha scritto "La donna del Chiosco sul Po"

ma culturale ed editoriale italiano. Mattiuzza, già vincitore in passato di alcuni importanti premi a livello nazionale, non è il primo friulano ad aggiudicarselo: nel 2010 infatti era stata Antonella Sbuelz a fregiarsi di questo successo, e il fatto che in un frangente così ristretto il Premio prenda per due volte la via del Friuli è senz’altro interessante. Mattiuzza ha ottenuto questo riconoscimento grazie ad alcuni dei suoi recenti testi in lingua italiana raccolti nella silloge intitolata “La donna del chiosco sul Po”. Nuove poesie che puntano l’attenzione su un momento storico e generazionale che

CINEMA E STORIA

Filmati ritrovati della Grande Guerra su YouTube GEMONA - In corrispondenza del centenario della Grande Guerra, il

de Guerra dai testi di grandi autori e l’accompagnamento dal vivo di un

nuovo laboratorio digitale della Cineteca del Friuli, dove le vecchie pellico-

dall'Imperial War Museum di Londra e dall’Ecpad di Parigi le immagini girate alle truppe inglesi e francesi lungo la linea del Piave all'indomani di Caporetto e - a seguire - attraverso


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FRIULIVENEZIAGIULIA

Scrittori: Angela Terzani, Tiziano ci ha insegnato a non sentirci vittime 08 maggio 2014

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Roma, 8 mag. ﴾Adnkronos﴿ ­ L'ansia di conoscere e di viaggiare. Il desiderio di non darsi mai per vinti e "di non sentirsi vittime". Tiziano Terzani era così: un uomo "che si è fatto da solo e che non ha mai mollato anche di fronte alla malattia" ma che ha coltivato "il dubbio, esposto com'era alla fragilità e ai quattro venti". Angela Staude Terzani ricorda con queste parole, con l'Adnkronos, il marito, scomparso dieci anni fa, a pochi giorni dalla cerimonia di premiazione della decima edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, che si svolgerà ad Udine sabato 17 maggio, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Il riconoscimento premierà ex aequo lo scrittore pakistano Mohsin

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Hamid per il romanzo 'Come diventare ricchi sfondati nell'Asia emergente' e il poeta friulano Pierluigi Cappello per 'Questa libertà'. Il premio si inserisce nel Festival 'Vicino/Lontano', arrivato alla sua decima edizione, in programma, sempre ad Udine, da oggi al 18 maggio. "Tiziano ci ha insegnato ­racconta Angela Staude Terzani­ a non sentirsi mai vittima. In sette anni, dopo essersi ammalato di cancro, ha scritto tre libri". Il giornalista e scrittore, spiega la moglie, "ha sempre spinto tutti a sentirsi responsabili per ciò che succedeva nel mondo" avendo il "coraggio di affrontare anche questioni trascurate". Terzani, infatti, ha invitato "ciascuno di noi ad essere parte di un tutto, di un mondo". Un modo, questo, "per essere meno soli".﴾segue﴿

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Festival Vicino/lontano, a teatro per capire che mondo fa Tostato da Dora Marianna Spiniello

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UDINE – Il festival Vicino/lontano 2014, dall’8 al 18 maggio ci accompagna a scoprire “che mondo fa”: e l’indagine si sposta sul piano del racconto scenico con molti protagonisti capaci di indagare il presente e trarne, storie, rimandi, spesso visioni prospettiche o addirittura ‘profetiche’ per immaginare il futuro, per raccontarci come e perché stanno cambiando le nostre vite di cittadini globali sotto il profilo economico, politico, culturale, psicologico. Partiamo da una parola antica, burocrazia: quattro sillabe divenute il muro dove si infrangono i tentativi di cambiare il corso delle cose, in Italia, e velocizzare l’evoluzione del Paese. Vicino/Lontano 2014 ospita per l’intera giornata di sabato 10 maggio (Chiesa di san Francesco, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30) il convegno Oltre la burocrazia. Per un’amministrazione efficace e responsabile, in collaborazione con Multiverso e l’Associazione culturale Giorgio Ferigo. E lunedì 12 maggio (Chiesa di San Francesco ore 21) saranno l’attore Paolo Rossi e il giornalista Gian Antonio Stella, editorialista e inviato del Corriere della Sera, a trasporre in scena l’assurdità della nostra burocrazia nel dialogo Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli , un viaggio semiserio attraverso un’Italia stretta nella morsa dei commi, degli articoli, degli azzeccagarbugli che ogni giorno rendono più complicata la vita dei cittadini. Sarà una serata in cui condividere lo sgomento di un grande editorialista e farsi delle risate di fronte alla comicità stralunata di un attore di talento che insieme, in un duetto sorprendente, complici e divertiti, mettono in scena l’assurdità della nostra burocrazia. Ma Vicino/Lontano rifletterà anche sul ‘gioco più bello del mondo’, a un mese dall’inizio dei mondiali di calcio in Brasile, per congedarsi dal suo pubblico con una divertente e provocatoria verifica sui pregiudizi legati al ‘pallone’, croce e delizia delle nostre domeniche: Quando il gioco si fa brutto (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 21). Il calcio è davvero il gioco più bello del mondo? O piuttosto è il gioco maggior

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CAFFENEWS.IT (WEB2) portatore sano di messaggi malati? Il calcio è il gioco più maschilista del mondo? Il calcio è il gioco con i peggiori tifosi del mondo? A questi interrogativi, coordinati da Paolo Patui, curatore di LeggerMente, sulle musiche live della Pordenone Big Band, risponderanno Alessandro Birindelli, per molti anni difensore titolare della Juventus, Gianpaolo Ormezzano, voce storica del nostro giornalismo sportivo, Massimo Priviero, rocker genuino e nemico dello show business, e Sara Simeoni, campionessa olimpica a Mosca nel 1980, prima donna a valicare l’asticella posta a oltre i due metri nel salto in alto, una delle atlete più importanti e significative e dell’intera storia dello sport italiano. Al festival molti altri eventi scenici: domenica 10 maggio (Chiesa di San Francesco, ore 21) torna “Accento” 100 minuti di idee & musica, a cura di p.én.lab. La serata quest’anno mette a fuoco l’obiettivo sul terzo settore: 100 minuti di progetti, visioni, sogni, idee e realizzazioni. 10 oratori, ognuno dei quali ha a disposizione 7 minuti per parlare, presentare, mostrare, mettere in scena, raccontare il proprio lavoro, la propria visione o la propria filosofia. Ogni volta, allo scadere dei 7 minuti, la musica live dello Strike Back Trio suona per 3 minuti. Oratori e musicisti compongono un quadro complessivo coerente e armonico. La voce narrante fuori campo che fa da fil rouge tra gli interventi è di Matteo Ciotta. Domenica 18 maggio (Chiesa di San Francesco, ore 16.30) i riflettori saranno puntati sulla performance teatrale di Generazione Disagio, “Dopodiché, stasera mi butto”, per la regia di Riccardo Rainer Pippa,Premio Giovani Realtà del Teatro 2013, proposta in collaborazione con la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe. Una scanzonata, irriverente, grottesca gara al gioco dell’oca tra tre giovani “marginali” (un dottorando, un precario, un bamboccione casalingo) che, guidati da un cinico presentatore, possono aspirare, come ultima chance, al suicidio. Un gioco coinvolgente che riesce, utilizzando i codici del varietà o del vaudeville, a coniugare il drammatico al comico in una generale dimensione ludica che mette in evidenza il disagio di una generazione”. Gli allievi del primo anno di corso della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe diretti da Claudio de Maglio con la collaborazione di Alessandro Conte saranno i protagonisti della performance teatrale “Incursioni utopiche” (chiesa di san Francesco, venerdì 16 maggio, ore 21). Contro il monoteismo del dio denaro, attingendo al serbatoio delle utopie che hanno animato i grandi del passato, cercheranno di trasmettere, con una gestualità provocatoria, l’idea che l’utopia debba tornare ad essere una necessità morale che chiede di appartenere al quotidiano per ispirare le nostre azioni concrete e collettive. Giovedì 15 maggio, al Teatro San Giorgio alle 21 appuntamento con Canti – Cjants – Dall’America, lo spettacolo teatrale da Cjants da la Meriche di Nelvia Di Monte, ideato da Stefano Rizzardi con Maria Ariis, Gabriele Benedetti, Giulia De Paoli, Stefano Rizzardi e le voci registrate di Fabiano Fantini, Alessandra Pergolese, su musiche di Aleksander Ipavec. La produzione, in collaborazione con CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli­Venezia Giulia e Radio Onde Furlane, dà voce all opera – i Cjants da la Meriche, pubblicati nel 1996 – di Nelvia Di Monte, una delle maggiori scrittrici viventi in lingua friulana. Quattro monologhi interiori, pieni di dolore e di speranza, di quattro emigranti friulani che hanno attraversato l’immensa pianura d’acqua dell’Oceano Atlantico. E sempre al Teatro San Giorgio, venerdì 16 maggio, alle 21 sipario su “Terra dei re”, la performance teatrale realizzata con i richiedenti asilo del Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), su progetto e regia di Riccardo Vannuccini con Elisa Menon. Venti persone in scena provenienti da Pakistan, Afghanistan, Mali, Nigeria, Palestina – insieme agli attori italiani di Fierascena e ArteStudio – per raccontare le possibilità dell’azione teatrale. Fra ospitalità e accoglienza si tratta dunque di inventare una terza parola, ancora sconosciuta, che sappia tener conto della globalizzazione, della crisi economica mondiale e dell’esigenza di cum­ prendere, prendere con favore, il dramma dei rifugiati, delle persone che fuggono dai propri Paesi incendiati dalla guerra.

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Cultura e Spettacoli

IL PICCO

«Burocrazia, da giugno via i rami secchi»

Gu di Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre, a Vicino/lontano: «Torniamo a spendere meno e meglio» eil di Alberto Rochira

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Non un momento pubblico ‘contro’ la burocrazia, ma un’occasione di analisi e confronto per cercare possibili modelli per un apparato amministrativo capace di rispondere alle esigenze concrete della società civile, oggi soffocata da un sistema di norme e regole spesso farraginose e contorte. È l’obiettivo del convegno “Oltre la burocrazia”, proposto in una due giorni a Vicino/lontano dall’Associazione culturale Giorgio Ferigo con la redazione di Multiverso, la rivista interdisciplinare dell’Università di Udine edita da Forum. Domani (10-12.30, nella ex chiesa di San Francesco), primo incontro dal titolo “Burocrazia, efficacia, responsabilità”. Moderati da Luigi Gaudino, interverranno Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre, Nicola Gasbarro, Giuseppe Piperita e Stefano Sepe. Dalle 15 alle 17.30 sarà la volta di “Il certificato come sevizia” con Alberto Baldasseroni, Paolo Castelnovi, Manlio Palei e Sandro Venturini, moderati da Giovanni Pianosi. Lunedì 12 maggio, conclusione della due giorni nella stessa sede (ore 21), con Paolo Rossi e Gian Antonio Stella nello spettaccolo “Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli”, viaggio semiserio in un’Italia stretta nella morsa degli azzeccagarbugli che ogni giorno rendono più complicata la vita dei cittadini. Tra gli eventi di oggi, alle 17 a palazzo Caiselli, “Immanuel Kant incontra Mark Zuckerberg”, confronto con Walter Bortolossi, Vania Gransinigh, Alessandro Del Puppo, e alle 17.30, alla libreria Feltrinelli, “Scrivere luoghi e storie”, con Mauro Daltin, Angelo Floramo, Emilio Rigatti. Alla vigilia del convegno sulla burocrazia, Giuseppe Bortolussi, tra i più autorevoli esperti del sistema tributario italiano, si sofferma sulle disfunzioni. Come si sta muovendo il governo Renzi sui versanti del taglio alla burocrazia e della ri-

Alla Mostra del Cinema di Venezia numero 71 sarà l’attrice Luisa Ranieri a fare da madrina

A Vicino/lontano una due giorni sull’analisi della macchina burocratica

duzione delle tasse? «Sul fronte della burocrazia siamo in attesa che il prossimo 13 giugno sia approvata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri la riforma della pubblica amministrazione. Stando alle indiscrezioni, sono previsti interventi interessanti sulla semplificazione, la razionalizzazione e il taglio dei rami secchi, necessari affinché la macchina pubblica torni a dare un contributo positivo alla crescita del Paese. Sul fronte della riduzione delle tasse, non possiamo che salutare con soddisfazione sia la riduzione dell’Irpef per i lavoratori dipendenti a basso reddito, sia il taglio del 10% dell’Irap. Certo, entrambe le misure sono ancora insufficienti, tuttavia, rispetto ai governi precedenti, Renzi ha invertito la rotta». Quali misure adottare per evitare un ulteriore crollo delle piccole e medie imprese? «Per evitare di collassare, il

mondo dell’artigianato e delle piccole imprese ha bisogno innanzitutto di credito. La contrazione del credito avvenuta in questi ultimi anni è stata violentissima. Se vogliamo mantenere in piedi l’ossatura della nostra economia c’è bisogno di finanziare le piccole imprese. Certo, la crescita è ancora molto fragile e non riesce ad aggredire con successo la disoccupazione. Tuttavia, il peggio dovrebbe essere alle nostre spalle, anche se occorreranno forse altri 4/5 anni per uscire definitivamente dal tunnel della crisi». Per il nostro ritardo nella ripresa da questa crisi ci sono anche delle responsabilità delle imprese? «Indubbiamente. Ad esclusione di quelle a conduzione familiare, dall’avvento dell’euro all’inizio della crisi buona parte delle altre non hanno reinvestito i loro utili in azienda migliorando la qualità produttiva, ma

L’attrice Luisa Ranieri sarà la madrina delle serate di apertura e di chiusura della 71.a Mostra d’arte cinematografica di Venezia. L’attrice aprirà la kermesse nella serata di mercoledì 27 agosto 2014, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido), in occasione della cerimonia di inaugurazione, e il 6 settembre condurrà la cerimonia di chiusura, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi. Luisa Ranieri ha debuttato nel 2001 con Leonardo Pieraccioni, in “Il principe e il pirata”, e ha fatto il suo ingresso nel cinema d’autore nel 2004 diretta da Michelangelo Antonioni, nell’episodio “Il filo pericoloso delle cose” del film “Eros”, presentato alla 61.a Mostra di Venezia. Ha sposato Luca Zingaretti.

hanno investito altrove, spesso in operazioni immobiliari molto discutibili». Come si affronta con equilibrio la battaglia per la semplificazione burocratica, senza però tagliare servizi essenziali? «Per rimettere in sesto la nostra macchina pubblica bisogna ritornare a spendere meno e meglio. Ciò non vuol dire che dobbiamo tagliare i servizi alla gente, ma la pubblica amministrazione non deve più essere a servizio di chi ci lavora, ma dell’utente. La riforma non può essere realizzata senza il coinvolgimento di chi lavora nella Pa». È vero che sulla Tasi c’è un rischio concreto di aumenti boom per negozi e capannoni a causa delle difficoltà economiche in cui versano i Comuni? «Purtroppo sì. Stando alle nostre simulazioni, l’effetto Imu più Tasi rischia di aumentare il

L’attrice Luisa Ranieri

carico fiscale di quasi il 14,5% sui capannoni e del 17% sui negozi. Non è da escludere che molti Comuni applicheranno un’aliquota Tasi sugli immobili strumentali ben superiore a quella base. È bene che i sindaci facciano attenzione: un ulteriore aumento del carico fiscale sugli immobili produttivi e commerciali potrebbe mettere fuori mercato molte aziende». Lei si è più volte impegnato nell’agone politico: lo farà ancora? Correrebbe di nuovo anche in Veneto per le regionali? «A meno di fatti nuovi che mi possono dare motivazioni particolari nel portare avanti la mission che riguarda la valorizzazione della piccola impresa, non penso proprio di impegnarmi direttamente in politica. La candidatura di governatore del Veneto è stata un episodio che mi ha onorato. Spero di non ricadere in tentazione». ©RIPRODUZIONERISERVATA

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MESSAGGERO VENETO VENERDÌ 9 MAGGIO 2014

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vicino/lontano vicino/lontano» che chemondo mondofa? fa?

Un dialogo nel futuro per capire, per cambiare

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i lasciano i lascianoimpronte impronteininun un decennio decenniodidipassi passispedispediti.ti.IlIltempo tempova, va,ililricordo ricordo fortunatamente fortunatamenteresta. resta.EEililpenpensiero? siero? Chissà. Chissà. Non Non èè un’era un’era che checiciragiona ragionasopra, sopra,naviga naviga con con l’ispirazione l’ispirazione dell’attimo. dell’attimo. Nell’anno Nell’annotondo tondoVicino/LontaVicino/Lontano noaumenta aumentalalagittata gittatadelle delledodomande mande(«anche («anchesesedididubbi dubbiha ha sempre semprevissuto», vissuto»,lolomette metteper per iscritto iscrittoililpresidente presidenteAlessanAlessandro droVerona), Verona),augurandosi augurandosiimimmediati mediatifeedback feedbackper percercare cercare una una veloce veloce ripartenza ripartenza dalle dalle sabbie sabbiemobili. mobili.Quattro Quattrotraiettotraiettorie rieutili utiliaaidentificare identificarelolostato stato del delmondo mondoèèlalaproposta proposta2014. 2014. La Lamemoria, memoria,l’utopia, l’utopia,l’ecol’economia nomiaeeleledifferenze. differenze.FungeFungeranno rannoda dacuneo cuneoper perpenetrare penetrare lelenaturali naturaliresistenze resistenzeumane. umane. Lo Lospazio spazioistituzionale istituzionaleattraattraversa versaililsagrato sagratodella dellachiesa chiesadidi San San Francesco, Francesco, giusto giusto quella quella mezz’ora mezz’oraper perdivulgare divulgareililsenso senso proprio propriodel delmomento, momento,un’ediun’edizione zione dieci dieci con con un un «formato «formato rinnovato, rinnovato,che chesupera superalaladensidensitàtàdel delpassato passatooltrepassando oltrepassandoilil concetto concettodidirassegna rassegnadove dovetuttuttotoaccade accadeeepoi poisvanisce». svanisce».AnAnche cheililrettore rettoreDe DeToni, Toni,tra tracolocoloro roche chev/l v/lloloplasmarono, plasmarono,apre apre una unafinestra finestrasu sucerte certediscussiodiscussioninidegli degliesordi esordisul sulsignificato significatodidi festival, festival,«infatti «infatti- -sisivolta voltaverso verso ilil cartellone cartellone - - lala parola parola non non c’è». c’è». IlIlconcetto concettocomune comuneèèl’avere l’avere sfidato sfidatoUdine Udinesull’alta sull’altacultura, cultura, vincendo vincendotutte tutteleleeventuali eventualiopopposizioni posizioni possibili. possibili. «La «La città città aveva avevabisogno bisognodidiquesto questocorner corner dello dellospirito», spirito»,ammette ammetteun unFuFurio rioHonsell Honsellelegantemente elegantementefafasciato sciatotricolore. tricolore.«La «Laparte partedecidecisiva sival’ha l’hafatta fattaililpubblico, pubblico,accoaccogliendo gliendolelesollecitazioni sollecitazionieenon non èècosì cosìscontato scontatocome comepotrebbe potrebbe sembrare. sembrare.Basta Bastaguardarsi guardarsiatat-

PROGRAMMI PROGRAMMIREGIONALI REGIONALIRAI RAI RADIO1 RADIO1 07.20 07.20GrGrFVG FVG 11.05 11.05Titoli TitoliGrGr 11.07 11.07Vuè Vuèo ofevelin fevelindi:di:Une Unegrande grande interprete interpretededebale baletaltalzei zeirejonâl rejonâldai dai agns agnsCincuante Cincuantee eSessante: Sessante:e ejeje stade stadeMarisa MarisaGeroni, Geroni,che chepar parpasse passe 100 100voltis voltise ea ametut metutsusulalamaie maiedede nazionâl. nazionâl. 11.17 11.17Radio Radioadadocchi occhiaperti. aperti.Oggi Oggiininonda onda un’intervista un’intervistaallo allostorico storicoMarco Marco Coslovich, Coslovich,che chedadamolti moltianni anni raccoglie raccoglieleletestimonianze testimonianzedei dei sopravvissuti sopravvissutiaiaicampi campididi concentramento concentramentonazisti nazistie equelle quelle degli degliinternati internatinei neicampi campidell’ex dell’ex Jugoslavia Jugoslaviacomunista. comunista. 12.30 12.30GrGrFVG FVG 13.45 13.45Radio Radioadadocchi occhiaperti. aperti.LeLenovità novità cinematografiche cinematografichedidiquesta questa settimana settimanasono sonol’argomento l’argomentodidi Babel, Babel,mentre mentrelalarubrica rubricamusicale, musicale, sempre semprenell’ambito nell’ambitodelle delle celebrazioni celebrazioniper perl’anniversario l’anniversariodella della sede sedeRai RaididiTrieste, Trieste,incontra incontra Marisandra MarisandraCalacione, Calacione,per peranni anni programmista programmistaregista, regista,che che

Inaugurato Inauguratoililfestival festivaldel deldecennale. decennale.Honsell: Honsell:un unprezioso preziosospazio spaziodello dellospirito spirito Verona: Verona:sguardo sguardooltre oltreililpresente. presente.Serracchiani: Serracchiani:qui quic’è c’èililsenso sensodella dellacomunità comunità

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pre». pre».Strategia Strategiapoco pocoprima primaconconfermata fermatadal dalconsigliere consigliereregioregionale naleVincenzo VincenzoMartines. Martines. «Nell’epoca «Nell’epocadei deicriteri criteriselettiselettivi, vi,èèfondamentale fondamentalesaper saperscescegliere glieregli gli elementi elementi giusti giusti che che possano possanorappresentare rappresentarealalmemeglio glioililconcetto concettodidiristrutturaristrutturazione zionedel delsapere. sapere.EEVicino/LonVicino/Lontano tanoèèililmiglior migliorambasciatoambasciatore». re». Due Duelustri lustrivolati volativia viaeeinincascas-

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“Il “Ilfondamentalista fondamentalistariluttante”, riluttante”,alalCec Cecililfilm filmdal dallibro librodi diHamid Hamid ◗ ◗UDINE UDINE

Seconda Seconda giornata giornata didi vicino/ vicino/ lontano, lontano,edizione edizionedel deldecennadecennale, le,con conoltre oltre100 100tra traincontri, incontri,didibattiti, battiti,dialoghi, dialoghi,legioni legionimagimagistrali stralieepercorsi percorsiespositivi espositiviinintorno tornoalaltema temaChe Chemondo mondofa? fa? Un Unprimo primoomaggio omaggioalalvincivinciripercorrerà ripercorreràlalastoria, storia,ricordando ricordandoi i tore toreex-aequo ex-aequodel delpremio premiolettelettetanti tantipersonaggi personaggiincontrati incontratinella nellasua sua rario rario internazionale internazionale Tiziano Tiziano carriera. carriera. Terzani Terzani2014, 2014,Moshin MoshinHamid, Hamid, 15.00 15.00GrGrFVG FVG èèalalcentro centrodella dellaserata seratadidiqueque15.15 15.15Vuè Vuèo ofevelin fevelindi:di:Europe, Europe,cheste cheste sta staseconda secondagiornata giornatadidifestifestiscognossude. scognossude.Cemût Cemûtfunzionino funzioninolislis val: val:alle alle20.30 20.30ililVisionario Visionarioospiospiistituzions istituzionseuropeanis? europeanis?AeAevilie viliedes des elezions elezionseuropeanis, europeanis,veveununlibri libriche che ta, ta,inincollaborazione collaborazionecon conCec, Cec, lislisconte. conte.Dedicât Dedicâtaiaizovins zovinse escrit scritpai pai ilil film film didiMira Mira Nair Nair The The ReRezovins. zovins.LuLumande mandeininstampe stampelala luctant luctantFundamentalist Fundamentalist(pre(preAssociazion AssociazionCasa Casaper perl’Europa l’Europadidi Glemone sentato Glemone(foto). (foto). sentatoininlingua linguaoriginale originalecon con sottotitoli 18.30 sottotitoli inin italiano), italiano), tratto tratto 18.30GrGrFVG FVG

dall’omonimo dall’omonimoromanzo romanzodello dello scrittore scrittorepakistano, pakistano,che chelalagiugiuria riadel delPremio PremioTerzani Terzaniha haprepremiato miato quest’anno quest’anno per per ilil roromanzo manzoCome Comediventare diventarericchi ricchi sfondati sfondati nell’Asia nell’Asia emergente emergente (Einaudi (Einaudi2013), 2013),insieme insiemealalpoepoetatafriulano friulanoPierluigi PierluigiCappello Cappello per perQuesta Questalibertà libertà. .IlIlfondafondamentalista mentalistariluttante riluttante(The (TheReReluctant luctant Fundamentalist) Fundamentalist) del del 2007, 2007,èèililsecondo secondoromanzo romanzodidi Moshin MoshinHamid, Hamid,un uncaso casoletteletterario rariotrasposto traspostoper perililcinema cinema nel nel2012 2012dalla dallaregista registaMira MiraNaNair.ir.Nel Nelpomeriggio, pomeriggio,alle alle18, 18,atteattesa saanche anchel’inaugurazione l’inaugurazionedella della mostra mostraVajont, Vajont,l’onda l’ondalunga, lunga, personale personale fotografica fotografica didi AnAndrea dreaBernardis. Bernardis.Ispirandosi Ispirandosialal

libro-inchiesta libro-inchiestadella dellagiornaligiornalista sta Lucia Lucia Vastano, Vastano, che che sarà sarà presente presente all’inaugurazione all’inaugurazione con conun unsuo suointervento interventoinsieme insieme aaPaolo PaoloSacco, Sacco,esperto espertodidifotofotografia grafiastorica, storica,Bernardis Bernardisèèanandato datoaaincontrare incontrarelolosguardo sguardodidi superstiti superstiti ee sopravvissuti sopravvissuti dell’immane dell’immanetragedia tragediaecologiecologica caeeumana umanadel delVajont. Vajont.SemSempre prenell’ambito nell’ambitodelle dellemostre, mostre, inaugurazione inaugurazione alle alle 17 17 anche anche della dellapersonale personaledidiWalter WalterBorBortolossi tolossiImmanuel ImmanuelKant Kantinconincontra traMark MarkZuckerberg, Zuckerberg,iniziativa iniziativa inincollaborazione collaborazionecon conililDiparDipartimento timentodidiStoria StoriaeeTutela Tuteladei dei Beni BeniCulturali Culturalidell’Università dell’Università didiUdine Udine(Palazzo (PalazzoCaisell, Caisell,vicovicololoFlorio). Florio).Sabato, Sabato,invece, invece,fin fin

dal dalmattino mattinoconvegno convegnoOltre Oltrelala burocrazia. burocrazia. Per Per un’amminiun’amministrazione strazioneefficace efficaceeeresponsabiresponsabile, le,che cheproseguirà proseguiràinindue duesessessioni sioniper pertutta tuttalalagiornata giornatanella nella Chiesa ChiesadidiSan SanFrancesco Francesco(dalle (dalle 10 10 alle alle 12.30 12.30 ee dalle dalle 15 15 alle alle 17.30). 17.30). Realizzato Realizzato insieme insieme all’Associazione culturale all’Associazione culturale Giorgio Giorgio Ferigo Ferigo ee alla alla rivista rivista Multiverso, Multiverso,ililconvegno convegnopropopropone nealcuni alcuniincontri incontrididiapprofonapprofondimento dimentoper percercare cercaredidicapire capire lelecause causedell’impasse dell’impasseburocraburocratico ticoche checaratterizza caratterizzaililnostro nostro Paese Paese ee individuare individuare quelle quelle ‘buone ‘buonepratiche’ pratiche’che chepotrebbepotrebbero rofavorire favorireun’amministrazioun’amministrazione nepiú piúefficace efficaceeeresponsabile. responsabile. Info: Info:www.vicino/lontano.it www.vicino/lontano.it


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il vincitore del terzani

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LA MOSTRA SUL VAJONT

Alle 20.30 al Cec il film “The Reluctant Fundamentalist” di Hamid

i diari di tiziano

“Un’idea di destino”, è in libreria da oggi il libro di Terzani

Alle 18, al Visionario, le fotografie di Andrea Bernardis

v/L digital

Democrazia nella rete: Fabio Chiusi ci accompagna nel cyberviaggio La questione gira intorno a una presa di coscienza che noi italiani facciamo fatica a digerire. Il digitale è davvero cosí invadente come si dice? Mettiamo subito le mani avanti: abbiamo usato l’aggettivo nella sua totalità senza soffermarci sulla sua piú consueta accezione negativa. La risposta in ogni caso è sí, a quanto emerge da ciò che è successo (vedi il caso Snowden) e continua a succederci attorno senza che noi ce ne capacitiamo. Di qui nasce l’esigenza di vicino/lontano di aprire i suoi spazi alla sezione v/l

Digital che sarà curata dal blogger Fabio Chiusi. «Diciamo che in quanto a comprensione delle potenzialità del digitale siamo piuttosto in alto mare – ammette subito il blogger, collaboratore del gruppo L’Espresso - visto che sotto il cappello di internet e della parola digitale stessa può entrare di tutto, potendo infatti metterci quasi tutti i concetti, ognuno con le sue radici profondissime». Questa la premessa, e se il punto di arrivo è difficile da raggiungere, una strada la vuole tracciare la manifestazione udinese. «La

nostra intenzione è spacchettare il problema, ovvero fare in modo di portare il digitale su un piano pratico e non teorico, per far vedere alle persone che alle spalle c’è una struttura fisica ben precisa che si innesta quotidianamente nelle diverse culture». Fare in modo, cioè, che la tecnologia ritorni sul piano della concretezza e non sia piú percepita come una nebulosa astratta. «Quello che ci siamo prefissati con gli incontri e soprattutto il workshop di v/l Digital, è far vedere il reale impatto quotidiano della

tecnologia, perché le conseguenze del Datagate sono terribilmente concrete, anche se non lo vogliamo accettare». Piú che gli incontri (il primo sarà domani, alle 21 nella chiesa di San Francesco), saranno dunque i workshop a fornire gli strumenti per affrontare temi come malware, sorveglianza, metadati, trasparenza e, infine, democrazia. Sí, la democrazia digitale è forse il contenitore piú grande che Chiusi vuole esplorare (a ha già cominciato a farlo con il suo ultimo libro dal titolo kantiano “Critica della democrazia

digitale”), non per dare una risposta certa al quesito se essa funzioni o meno, ma per mettere un po’ di carne al fuoco da portare sui piatti delle coscienze dei partecipanti. «Mi dispiace quando mi si dà dello scettico, visto che io non ho mai espresso un giudizio definitivo riguardo alla funzionalità o meno della democrazia digitale, ma mi sono sempre impegnato ad analizzare i fatti, constatandone l’uso propagandistico che ne fa la nostra politica alternandolo a un vero e proprio snobismo». (a.dazz.)

Il blogger Fabio Chiusi

Bortolussi: la crisi morde il Paese ma con Renzi è il cambio di rotta Il segretario della Cgia domani alla convention “Oltre la burocrazia”. «Io in politica? Non ci penso» «L’export tiene, l’Italia resta competitiva». Il premier? «Avrà il consenso se romperà certi equilibri» di Luciano Santin

tinta il rettore De Toni, «la contemporaneità è talmente contraddittoria che va sezionata e radiografata di continuo». Se tutto o molto passa, Tiziano Terzani resta, dai primi anni Duemila, il simbolo di una mai sazia curiosità di conoscere. Che mondo fa?, appunto. Forse domenica 18 ci verrà in mente qualcosa. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Nell’ambito di vicino/lontano, domani, dalle 10, su iniziativa dell’associazione Giorgio Ferigo si terrà il convegno Oltre la burocrazia, cui prenderà parte anche il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi. In questa intervista il sindacalista, noto per le sue battaglie contro la pressione fiscale e le pastoie burocratiche, esprime un cauto ottimismo sul cambio di rotta della politica e sulle possibilità di ripresa del sistema paese. Ed esclude un suo impegno diretto in politica. «Non ci penso proprio». Bortolussi, mettiamola in termini clinici: qual è la temperatura corporea del paziente? Direi 38,3 o 38,5. Era oltre i 39 e rischiava di salire. Ma l’export ha mostrato di tenere, e c’è stato il calo delle importazioni. Paradossalmente l’austerità e gli aumenti Iva, che hanno ristretto il mercato interno, condannando le piccole imprese che ne vivono, hanno aiutato la bilancia dei pagamenti e conferito stabilità . Ma il debito pubblico? C’è, e dai tempi di Monti è cresciuto dal 120 a quasi il 134% sul

Pil. Ma la bilancia dei pagamenti mostra che il nostro Paese rimane competitivo. Vince nell’export, e produce reddito garantendo la restituzione del denaro prestato. Ancorché debilitato, l’organismo è sano. Ma le terapie in atto basteranno per tornare in salute? La febbre ti permette di stare in piedi e di lavorare, senza essere al meglio. La guarigione passa per la ripresa dei consumi interni, la lotta alla disoccupazione, il rilancio delle piccole imprese. Perché quelle sotto i 50 dipendenti rappresentano il 67% dell’occupazione, fatto salvo il pubblico impiego. Quelle sotto i 20 dipendenti, il 98% di tutte le imprese nazionali, il 57%. È lí che si deve incidere se si vuol ripartire. Il Nord-Est è malconcio perché è caduto da piú in alto, o perché qui la piccola impresa conta di piú? Per tutte e due le cose. Nel Nord-Est la piccola impresa fa la sua parte, ma la grande è meno presente. Se scorporiamo dal Nord-Est statistico l’Emilia Romagna, vediamo che nel Triveneto l’export regge, ma c’è

Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre, sarà domani tra i protagonisti del mega convegno “Oltre la burocrazia” nella chiesa di San Francesco (dalle 10 alle 17.30)

un’emorragia di imprese maggiore. Dal 2009 al 2013 hanno chiuso in dodicimila, di cui oltre 1500 in Friuli Vg e 9000 nel Veneto, dove la disoccupazione è schizzata dal 3,3 del 2007 al 7,6% attuale. L’Italia è messa peggio, al 12,5%. Quindi: lavoro prima questione. Con quali misure? Guardiamo agli elementi determinanti della crisi. Rispetto alla medie Ue l’energia costa alle aziende dal 40% al 60% in piú e fiscalmente garantiamo non il 12, ma il 16% del gettito complessivo. Uno studio della Banca mondiale dice che sugli utili commerciali in Italia si paga il

LA MOSTRA A PALAZZO CAISELLI

Walter Bortolossi, lo sguardo lungo dell’arte sul sociale ◗ UDINE

L’arte piú interessante non sta a guardare e nemmeno si astrae: non si limita a riflettere la realtà offrendone un’immagine speculare, cosí come non la nega costruendo mondi sconosciuti. L’arte s’insinua nell’esistenza quotidiana, la respira a pieni polmoni, problematizzandola, mettendola in discussione o anche traslandola sul fronte visionario, ma sempre ricordandone il suo radicamento fenomenologico. L’opera pittorica dell’udinese Walter Bortolossi appartiene a pieno titolo a questo versante della cultura visiva che attraverso una riflessione consa-

pevole e critica incide sul sociale. Appare quindi assolutamente centrata la sua mostra personale - che inaugurerà oggi alle 17 a palazzo Caiselli in vicolo Florio. Intitolata Immanuel Kant incontra Mark Zuckerberg e organizzata in collaborazione con il Dipartimento di storia e tutela dei beni culturali dell’Università, è composta da dieci grandi opere realizzate dal 2005 a oggi. Incentrata su temi spesso trattati da vicino/lontano, ossia sulle risorse del dibattito, del pensiero e della filosofia come risposte attive e creative ai processi economici della globalizzazione e alla mercificazione della cultura, questa personale riaf-

ferma la singolare poetica di Bortolossi. Fondate su una capacità narrativa capace di tessere una suggestiva proliferazione di vorticosi e fitti collegamenti tra storia e attualità, personaggi e nozioni di tempi e discipline diversi, dalla filosofia alla politica, dall’economia all’industria dell’intrattenimento, nell’indissolubile legame fra cultura alta e cultura bassa, le opere in mostra traducono in un puzzle simultaneo fatti temporalmente e geograficamente lontani. Particolare importanza è data alla figura dei pensatori o dei filosofi, posta al centro o a lato della scena, spesso seduta a un tavolo a rappresentare il pensie-

68%, in Germania il 44%. C’è un deficit infrastrutturale. E non dimentichiamoci i tempi biblici dei tribunali! Hanno effetto sull’economia? Sono una delle ragioni – qualcuno dice la principale - per cui siamo al penultimo posto in Europa per gli investimenti diretti esteri. La certezza è elemento importante: c’è chi ha bisogno subito di soldi su cui riesce ad avere giustizia dopo dieci anni. Senza contare l’effetto “paghi due e prendi uno”. Tutta la burocrazia, una delle peggiori in Europa, è del resto una palla al piede tremenda.

ro e l’azione autonoma come antidoto a un’accettazione cinica del reale. Nel dipinto che offre il titolo alla mostra, sullo sfondo del paradossale incontro fra Kant, il filosofo che ha teorizzato i fondamenti della ragione comune, e Zuckerberg, fondatore di Facebook, un edificio dall’aspetto storico è deformato e reso instabile, quasi a simboleggiare i manifestanti della primavera araba e la celebrazione del Welfare State presente nel bassorilievo tratto da un edificio svedese. In Orientalismo, titolo tratto dal libro di Edward Said (raffigurato seduto a sinistra) che denuncia la parzialità e l’etnocentrismo degli studi occidentali dedicati all’Oriente, s’incontrano nella stessa stanza fatti, personaggi ed emblemi dei vari aspetti dell’Oriente.

Questa la premessa. E il giudizio sull’operato del governo? C’è stato un cambio di rotta: l’intervento sull’Irpef per aiutare i ceti meno abbienti e favorire i consumi, l’accenno all’Irap, che può aiutare le aziende. Il 10% è poco, ma rappresenta un segnale, il segno di un’inversione. Lo stesso si può dire dello sconto del 10% sull’energia. Il taglio degli emolumenti ai burocrati sarà un po’ demagogico, ma va sempre in quella direzione. L’umore degli italiani è cambiato, dice Renzi, e questo è importante... Lo dicono anche i sondaggi, che evidenziano un consenso legato anche alla rottura di certi equilibri, di certe situazioni bloccate. Un venditore di elettrodomestici mi ha detto che dal giorno in cui c’è stato l’annuncio del taglio dei dieci miliardi di Irpef, i clienti sono tornati a informarsi, a chiedere preventivi. E la cosa mi è stata confermata da altri. Tanta gente, conclamatamente di centrodestra, mi ha detto: non mi interessa se è del Pd, se fa quello che ha promesso, lo voto. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il tema centrale dell’economia mondiale affiora poi nell’opera intitolata Le ruote, dove le ruote rappresentano le nazioni emergenti - l’America Latina, l’India e la Cina - identificate con carte geografiche, articoli di giornale e anche i marchi di varie multinazionali. In basso in primo piano la scena è divisa tra il disordine rappresentato da scontri tra manifestanti e polizia e l’ordine di un tavolo circolare dove si sta discutendo. Nell’ambito della mostra, aperta fino al 23 maggio (lunedì - venerdì dalle 8.00 alle18.30), al fine di approfondire i contenuti delle opere e dell’intera poetica di Bortolossi, giovedì 15 maggio alle ore 17.30 a Casa Cavazzini si terrà una conferenza con l’artista, Vania Gransinigh e Alessandro Del Puppo. (s.z.) ©RIPRODUZIONERISERVATA


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Un dialogo nel futuro per capire, per cambiare

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i lascianoimpronte impronteininun un i lasciano decenniodidipassi passispedispedidecennio tempova, va,ililricordo ricordo ti.ti.IlIltempo fortunatamenteresta. resta.EEililpenpenfortunatamente siero? Chissà. Chissà. Non Non èè un’era un’era siero? checiciragiona ragionasopra, sopra,naviga naviga che con l’ispirazione l’ispirazione dell’attimo. dell’attimo. con Nell’annotondo tondoVicino/LontaVicino/LontaNell’anno noaumenta aumentalalagittata gittatadelle delledodono mande(«anche («anchesesedididubbi dubbiha ha mande semprevissuto», vissuto»,lolomette metteper per sempre iscrittoililpresidente presidenteAlessanAlessaniscritto droVerona), Verona),augurandosi augurandosiimimdro mediatifeedback feedbackper percercare cercare mediati una veloce veloce ripartenza ripartenza dalle dalle una sabbiemobili. mobili.Quattro Quattrotraiettotraiettosabbie rieutili utiliaaidentificare identificarelolostato stato rie delmondo mondoèèlalaproposta proposta2014. 2014. del Lamemoria, memoria,l’utopia, l’utopia,l’ecol’ecoLa nomiaeeleledifferenze. differenze.FungeFungenomia rannoda dacuneo cuneoper perpenetrare penetrare ranno naturaliresistenze resistenzeumane. umane. lelenaturali Lospazio spazioistituzionale istituzionaleattraattraLo versaililsagrato sagratodella dellachiesa chiesadidi versa San Francesco, Francesco, giusto giusto quella quella San mezz’oraper perdivulgare divulgareililsenso senso mezz’ora propriodel delmomento, momento,un’ediun’ediproprio zione dieci dieci con con un un «formato «formato zione rinnovato,che chesupera superalaladensidensirinnovato, delpassato passatooltrepassando oltrepassandoilil tàtàdel concettodidirassegna rassegnadove dovetuttutconcetto accadeeepoi poisvanisce». svanisce».AnAntotoaccade cheililrettore rettoreDe DeToni, Toni,tra tracolocoloche roche chev/l v/lloloplasmarono, plasmarono,apre apre ro unafinestra finestrasu sucerte certediscussiodiscussiouna degliesordi esordisul sulsignificato significatodidi ninidegli festival,«infatti «infatti- -sisivolta voltaverso verso festival, cartellone - - lala parola parola non non ilil cartellone c’è». c’è». concettocomune comuneèèl’avere l’avere IlIlconcetto sfidatoUdine Udinesull’alta sull’altacultura, cultura, sfidato vincendotutte tutteleleeventuali eventualiopopvincendo posizioni possibili. possibili. «La «La città città posizioni avevabisogno bisognodidiquesto questocorner corner aveva dellospirito», spirito»,ammette ammetteun unFuFudello rioHonsell Honsellelegantemente elegantementefafario sciatotricolore. tricolore.«La «Laparte partedecidecisciato sival’ha l’hafatta fattaililpubblico, pubblico,accoaccosiva gliendolelesollecitazioni sollecitazionieenon non gliendo cosìscontato scontatocome comepotrebbe potrebbe èècosì sembrare.Basta Bastaguardarsi guardarsiatatsembrare.

PROGRAMMIREGIONALI REGIONALIRAI RAI PROGRAMMI RADIO1 RADIO1 07.20GrGrFVG FVG 07.20 11.05Titoli TitoliGrGr 11.05 11.07Vuè Vuèo ofevelin fevelindi:di:Une Unegrande grande 11.07 interpretededebale baletaltalzei zeirejonâl rejonâldai dai interprete agnsCincuante Cincuantee eSessante: Sessante:e ejeje agns stadeMarisa MarisaGeroni, Geroni,che chepar parpasse passe stade 100voltis voltise ea ametut metutsusulalamaie maiedede 100 nazionâl. nazionâl. 11.17Radio Radioadadocchi occhiaperti. aperti.Oggi Oggiininonda onda 11.17 un’intervistaallo allostorico storicoMarco Marco un’intervista Coslovich,che chedadamolti moltianni anni Coslovich, raccoglieleletestimonianze testimonianzedei dei raccoglie sopravvissutiaiaicampi campididi sopravvissuti concentramentonazisti nazistie equelle quelle concentramento degliinternati internatinei neicampi campidell’ex dell’ex degli Jugoslaviacomunista. comunista. Jugoslavia 12.30GrGrFVG FVG 12.30 13.45Radio Radioadadocchi occhiaperti. aperti.LeLenovità novità 13.45 cinematografichedidiquesta questa cinematografiche settimanasono sonol’argomento l’argomentodidi settimana Babel,mentre mentrelalarubrica rubricamusicale, musicale, Babel, semprenell’ambito nell’ambitodelle delle sempre celebrazioniper perl’anniversario l’anniversariodella della celebrazioni sedeRai RaididiTrieste, Trieste,incontra incontra sede MarisandraCalacione, Calacione,per peranni anni Marisandra programmistaregista, regista,che che programmista

Democrazianella nellarete: rete Democrazia questionegira giraintorno intornoaauna una LaLaquestione presadidicoscienza coscienzache chenoi noiitaliani italiani presa facciamofatica faticaaadigerire. digerire.IlIl facciamo digitaleèèdavvero davverocosí cosíinvadente invadente digitale comesisidice? dice?Mettiamo Mettiamosubito subitolele come maniavanti: avanti:abbiamo abbiamousato usato mani l’aggettivonella nellasua suatotalità totalitàsenza senza l’aggettivo soffermarcisulla sullasua suapiú piúconsueta consueta soffermarci accezionenegativa. negativa.LaLarisposta rispostainin accezione ognicaso casoèèsí,sí,aaquanto quantoemerge emergeda da ogni ciòche cheèèsuccesso successo(vedi (vediililcaso caso ciò Snowden)eecontinua continuaaasuccederci succederci Snowden) attornosenza senzache chenoi noicecene ne attorno capacitiamo.DiDiqui quinasce nasce capacitiamo. l’esigenzadidivicino/lontano vicino/lontanodidi l’esigenza aprirei suoi i suoispazi spazialla allasezione sezionev/l v/l aprire

Inauguratoililfestival festivaldel deldecennale. decennale.Honsell: Honsell:un unprezioso preziosospazio spaziodello dellospirito spirito Inaugurato Verona:sguardo sguardooltre oltreililpresente. presente.Serracchiani: Serracchiani:qui quic’è c’èililsenso sensodella dellacomunità comunità Verona:

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data: 09/05/2014 pagina: 48 (dettaglio) L’avvio di vicino/lontano: da sinistra Pirone, Martines, Honsell, Serracchiani, De Toni e Tosolini (F.Petrussi)

pre». Strategia poco prima confermata dal consigliere regionale Vincenzo Martines. «Nell’epoca dei criteri selettivi, è fondamentale saper scegliere gli elementi giusti che possano rappresentare al meglio il concetto di ristrutturazione del sapere. E Vicino/Lontano è il miglior ambasciatore». Due lustri volati via e in cas-

saforte resta un concetto forte, spiega l’assessore alla cultura Federico Pirone: «Non abbiamo paura del dibattito, avendolo affrontato, maneggiato, aggredito, interiorizzato in una prospettiva plurale e laica». Mai abbandonate le intenzioni fissate quando ancora Vicino/Lontano appariva un nebuloso concentrato di ipotesi.

«L’uscire dalla dimensione del presente - dice Alessandro Verona - è parsa una delle ipotesi sulle quali stabilire un solido fulcro. Non è difficile fare il presidente quando il cammino è già stato precedentemente asfaltato - e sfilano i nomi di Marco Pacini e di Paolo Cerutti - anche se ci è imposto l’obbligo di mantenere integri i tratti somatici della manifestazione,

cercando di stabilire sempre nuovi contatti con l’architettura udinese, luoghi ravvivati, tolti da sbadati sguardi al passaggio e giustamente illuminati. Come questa chiesa, d’altronde». E ora s’inizia la decima conversazione sulla contemporaneità. «Comprendere meglio per cambiare», butta uno slogan in

il programma

“Il fondamentalista riluttante”, al Cec il film dal libro di Hamid ◗ UDINE

Seconda giornata di vicino/ lontano, edizione del decennale, con oltre 100 tra incontri, dibattiti, dialoghi, legioni magistrali e percorsi espositivi intorno al tema Che mondo fa? Un primo omaggio al vincitore ex-aequo del premio letterario internazionale Tiziano Terzani 2014, Moshin Hamid, è al centro della serata di questa seconda giornata di festival: alle 20.30 il Visionario ospita, in collaborazione con Cec, il film di Mira Nair The Reluctant Fundamentalist (presentato in lingua originale con sottotitoli in italiano), tratto

dall’omonimo romanzo dello scrittore pakistano, che la giuria del Premio Terzani ha premiato quest’anno per il romanzo Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi 2013), insieme al poeta friulano Pierluigi Cappello per Questa libertà . Il fondamentalista riluttante (The Reluctant Fundamentalist) del 2007, è il secondo romanzo di Moshin Hamid, un caso letterario trasposto per il cinema nel 2012 dalla regista Mira Nair. Nel pomeriggio, alle 18, attesa anche l’inaugurazione della mostra Vajont, l’onda lunga, personale fotografica di Andrea Bernardis. Ispirandosi al

libro-inchiesta della giornalista Lucia Vastano, che sarà presente all’inaugurazione con un suo intervento insieme a Paolo Sacco, esperto di fotografia storica, Bernardis è andato a incontrare lo sguardo di superstiti e sopravvissuti dell’immane tragedia ecologica e umana del Vajont. Sempre nell’ambito delle mostre, inaugurazione alle 17 anche della personale di Walter Bortolossi Immanuel Kant incontra Mark Zuckerberg, iniziativa in collaborazione con il Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali dell’Università di Udine (Palazzo Caisell, vicolo Florio). Sabato, invece, fin

dal mattino convegno Oltre la burocrazia. Per un’amministrazione efficace e responsabile, che proseguirà in due sessioni per tutta la giornata nella Chiesa di San Francesco (dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30). Realizzato insieme all’Associazione culturale Giorgio Ferigo e alla rivista Multiverso, il convegno propone alcuni incontri di approfondimento per cercare di capire le cause dell’impasse burocratico che caratterizza il nostro Paese e individuare quelle ‘buone pratiche’ che potrebbero favorire un’amministrazione piú efficace e responsabile. Info: www.vicino/lontano.it


data: 09/05/2014 pagina: 49 (dettaglio)

v/L digital

Democrazia nella rete: Fabio Chiusi ci accompagna nel cyberviaggio La questione gira intorno a una presa di coscienza che noi italiani facciamo fatica a digerire. Il digitale è davvero cosí invadente come si dice? Mettiamo subito le mani avanti: abbiamo usato l’aggettivo nella sua totalità senza soffermarci sulla sua piú consueta accezione negativa. La risposta in ogni caso è sí, a quanto emerge da ciò che è successo (vedi il caso Snowden) e continua a succederci attorno senza che noi ce ne capacitiamo. Di qui nasce l’esigenza di vicino/lontano di aprire i suoi spazi alla sezione v/l

Digital che sarà curata dal blogger Fabio Chiusi. «Diciamo che in quanto a comprensione delle potenzialità del digitale siamo piuttosto in alto mare – ammette subito il blogger, collaboratore del gruppo L’Espresso - visto che sotto il cappello di internet e della parola digitale stessa può entrare di tutto, potendo infatti metterci quasi tutti i concetti, ognuno con le sue radici profondissime». Questa la premessa, e se il punto di arrivo è difficile da raggiungere, una strada la vuole tracciare la manifestazione udinese. «La

nostra intenzione è spacchettare il problema, ovvero fare in modo di portare il digitale su un piano pratico e non teorico, per far vedere alle persone che alle spalle c’è una struttura fisica ben precisa che si innesta quotidianamente nelle diverse culture». Fare in modo, cioè, che la tecnologia ritorni sul piano della concretezza e non sia piú percepita come una nebulosa astratta. «Quello che ci siamo prefissati con gli incontri e soprattutto il workshop di v/l Digital, è far vedere il reale impatto quotidiano della

tecnologia, perché le conseguenze del Datagate sono terribilmente concrete, anche se non lo vogliamo accettare». Piú che gli incontri (il primo sarà domani, alle 21 nella chiesa di San Francesco), saranno dunque i workshop a fornire gli strumenti per affrontare temi come malware, sorveglianza, metadati, trasparenza e, infine, democrazia. Sí, la democrazia digitale è forse il contenitore piú grande che Chiusi vuole esplorare (a ha già cominciato a farlo con il suo ultimo libro dal titolo kantiano “Critica della democrazia

digitale”), non per dare una risposta certa al quesito se essa funzioni o meno, ma per mettere un po’ di carne al fuoco da portare sui piatti delle coscienze dei partecipanti. «Mi dispiace quando mi si dà dello scettico, visto che io non ho mai espresso un giudizio definitivo riguardo alla funzionalità o meno della democrazia digitale, ma mi sono sempre impegnato ad analizzare i fatti, constatandone l’uso propagandistico che ne fa la nostra politica alternandolo a un vero e proprio snobismo». (a.dazz.)

Il blogger Fabio Chiusi

Bortolussi: la crisi morde il Paese ma con Renzi è il cambio di rotta Copia di ba7d172f93cd6d8bb0cfe61ba4d00e13

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Il segretario della Cgia domani alla convention “Oltre la burocrazia”. «Io in politica? Non ci penso» il vincitore LA MOSTRA i diari «L’export «Avrà il consenso se romperà certi equilibri» di tiziano deltiene, terzani l’Italia resta competitiva». Il premier? SUL VAJONT Alle 20.30 al di Luciano Santin

Alle 18, al Pil. Ma la bilancia dei pagamenti mostra che il nostro Paese rima- Visionario, le fotografie ne competitivo. Vince nell’export, e produce reddito di Andrea Bernardis dell’associazione Giorgio Ferigo garantendo la restituzione del si terrà il convegno Oltre la buro- denaro prestato. crazia, cui prenderà parte anche Ancorché debilitato, l’organiil segretario della Cgia di Mestre smo è sano. Ma le terapie in atGiuseppe Bortolussi. In questa to basteranno per tornare in saintervista il sindacalista, noto lute? per le sue battaglie contro la La febbre ti permette di stare pressione fiscale e le pastoie bu- in piedi e di lavorare, senza essev/L digital rocratiche, esprime un cauto ot- re al meglio. La guarigione passa timismo sul cambio di rotta del- per la ripresa dei consumi interDemocrazia nella rete: Fabio Chiusi ci accompagna cyberviaggio la politica e sulle possibilità di ri- ni, la lotta allanel disoccupazione, il presa del sistema paese. Ed rilancio delle piccole imprese. La questione gira intorno a una Digital che sarà curata dal blogger nostra intenzione è spacchettare il tecnologia, perché le conseguenze un suo impegno Perché quelle sotto dipenun’emorragia diterribilmente imprese magpresa di coscienza che noi italiani esclude Fabio Chiusi. «Diciamo chediretto in problema, ovvero fareiin50 modo di del Datagate sono inquanto politica. «Non ci penso il 67% giore. Dal 2009 al 2013 hanno facciamo fatica a digerire. Il a comprensione delle pro- denti portarerappresentano il digitale su un piano concrete, anche se non lo vogliamo prio». dell’occupazione, fatto salvo il chiuso in dodicimila, di cui (il oltre digitale è davvero cosí invadente potenzialità del digitale siamo pratico e non teorico, per far accettare». Piú che gli incontri Bortolussi, mettiamola in pubblico impiego. Quelle sotto i 1500 in Friuli Vg e 9000 nel Venecome si dice? 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Forse domenica 18 ci verrà in Nord-Est statistico l’Emilia Ro- plessivo. Uno studio della Banca C’è, e dai tempi di Monti è cre- magna, vediamo che nel Trive- mondiale dice che sugli utili mente qualcosa. sciuto dal 120 a quasi il 134% sul neto l’export regge, ma c’è commerciali in Italia si paga il ©RIPRODUZIONE RISERVATA Cec il film “The Reluctant Nell’ambito di vicino/lontano, Fundamentalist” Hamid domani, dalle 10, su di iniziativa

Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre, sarà domani tra i protagonisti del mega convegno “Oltre la burocrazia” nella chiesa di San Francesco (dalle 10 alle 17.30)

digitale”), non per dare una 68%, incerta Germania il 44%. C’è un risposta al quesito se essa deficit infrastrutturale. E non difunzioni o meno, ma per mettere mentichiamoci i tempi biblici un po’ di carne al fuoco da portare deipiatti tribunali! sui delle coscienze dei Hanno «Mi effetto sull’econopartecipanti. dispiace quando mia? mi si dà dello scettico, visto che io Sono una delle ragioni – qualnon ho mai espresso un giudizio cuno dice la principale - per cui definitivo riguardo alla siamo al penultimo posto in Eufunzionalità o meno della ropa per gli investimenti diretti democrazia digitale, ma mi sono esteri. La certezza è elemento sempre impegnato ad analizzare i importante: c’è chi ha bisogno fatti, constatandone l’uso subito di soldiche sunecui riesce propagandistico fa la nostraad avere giustizia dopo politica alternandolo a undieci vero eanni. Senza snobismo». contare l’effetto proprio (a.dazz.) “paghi

due e prendi uno”. Tutta la burocrazia, una delle peggiori in Europa, è del resto una palla al piede tremenda.

“Un’idea diE il giuQuesta la premessa. dizio sull’operato del governo? destino”, è in libreria da C’è stato un cambio di rotta: oggi il libro di Terzani l’intervento sull’Irpef per aiutare i ceti meno abbienti e favorire i consumi, l’accenno all’Irap, che può aiutare le aziende. Il 10% è poco, ma rappresenta un segnale, il segno di un’inversione. Lo stesso si può dire dello sconto del 10% sull’energia. Il taglio degli emolumenti ai burocrati sarà un po’ demagogico, ma va sempre in quella direzione. L’umore degli italiani è cambiato, dice Renzi, e questo è importante... Lo dicono anche i sondaggi, che evidenziano un consenso legato anche alla rottura di certi equilibri, di certe situazioni bloccate. Un venditore di elettrodomestici mi ha detto che dal giorno in cui c’è stato l’annuncio del taglio dei dieci miliardi di Irpef, i clienti sono tornati a informarsi, a chiedere preventivi. E la cosa mi è stata confermata da altri. Tanta gente, conclamatamente di centrodestra, Il blogger Fabio Chiusimi ha detto: non mi interessa se è del Pd, se fa quello che ha promesso, lo voto.

Bortolussi: la crisi morde il Paese Walter Bortolossi, lo sguardo lungo dell’arte sul è sociale ma con Renzi il cambio di rotta LA MOSTRA A PALAZZO CAISELLI

◗ UDINE

pevole e critica incide sul socia-

ferma la singolare poetica di

Florio. Intitolata Immanuel Pil. Ma la bilancia dei pagamenti Kant incontra Mark Zuckerberg mostra che il nostro Paese rimaene organizzata in collaborazione competitivo. Vince con il Dipartimento di storia e nell’export, e produce reddito tutela dei benilaculturali dell’Unigarantendo restituzione del versità, è composta da dieci denaro prestato. grandi opere debilitato, realizzate dal 2005 Ancorché l’organiasmo oggi.è Incentrata temi spessano. Ma lesu terapie in atso da vicino/lontano, totrattati basteranno per tornare inossasia sulle risorse del dibattito, del lute? pensiero e della filosofia come La febbre ti permette di stare risposte e creative ai esseproin piedi eattive di lavorare, senza cessi della globalizzare al economici meglio. La guarigione passa zione e alla mercificazione della per la ripresa dei consumi intercultura, questa personale riafni, la lotta alla disoccupazione, il rilancio delle piccole imprese. Perché quelle sotto i 50 dipendenti rappresentano il 67% dell’occupazione, fatto salvo il pubblico impiego. Quelle sotto i 20 dipendenti, il 98% di tutte le imprese nazionali, il 57%. È lí che si deve incidere se si vuol ripartire. Il Nord-Est è malconcio perché è caduto da piú in alto, o perché qui la piccola impresa

tra storia e attualità, personaggi e nozioni di tempi e discipline diversi, dalla filosofia alla politica, dall’economia all’industria dell’intrattenimento, nell’indissolubile legame fra cultura alta e cultura bassa, le opere in mostra traducono in un puzzle simultaneo fatti temporalmente e geograficamente lontani. Particolare importanza è data alla figura dei pensatori o dei filosofi, posta al centro o a lato della scena, spesso seduta a un tavolo a rappresentare il pensie-

ro e l’azione autonoma come antidoto a un’accettazione cinica del reale. Nel dipinto che offre il titolo alla mostra, sullo sfondo del paradossale incontro fra Kant, il filosofo che ha teorizzato i fondamenti della ragione comune, e Zuckerberg, fondatore di Facebook, un edificio dall’aspetto storico è deformato e reso instabile, quasi a simboleggiare i manifestanti Giuseppe della primavera Bortolussi, araba e la celebrazione del Welfare State presegretario della sente nel bassorilievo tratto da Cgia di Mestre, un edificio svedese. sarà domani tra In Orientalismo, titolo tratto i protagonisti dal libro di Edward delSaid mega(raffigurato seduto a sinistra) convegnoche denuncia la parzialità e l’etnocen“Oltre la trismo degli studi occidentali burocrazia” dedicati all’Oriente, nellas’incontrachiesa di no nella stessa stanza fatti, perSan Francesco sonaggi ed emblemi (dalle 10dei alle vari aspetti dell’Oriente. 17.30)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il tema centrale dell’economia mondiale affiora poi nell’opera intitolata Le ruote, dove le ruote rappresentano le nazioni emergenti - l’America Latina, l’India e la Cina - identificate con carte geografiche, articoli di giornale e anche i marchi di varie multinazionali. In basso in primo piano la scena è divisa tra il disordine rappresentato Questa la premessa. E il giuda scontri tra manifestanti e podizio sull’operato del governo? lizia l’ordine di un tavolo circoC’è estato un cambio di rotta: lare dovesull’Irpef si sta per discutendo. l’intervento aiutadella mostra, aperreNell’ambito i ceti meno abbienti e favorire ta fino al 23 maggio (lunedì - vei consumi, l’accenno all’Irap, nerdì dalle 8.00 alle18.30), che può aiutare le aziende. alIl fine èdipoco, approfondire i contenuti 10% ma rappresenta un delle opere e dell’intera poetica segnale, il segno di un’inversiodi Bortolossi, giovedì 15 maggio ne. Lo stesso si può dire dello alle ore a Casa Cavazzini sconto del17.30 10% sull’energia. Il ta- si terrà unaemolumenti conferenzaaicon l’artiglio degli burosta, sarà un Vania Gransinigh crati po’ demagogico, e Alessandro Del Puppo. (s.z.) ma va sempre in quella direzio©RIPRODUZIONERISERVATA ne. L’umore degli italiani è cambiato, dice Renzi, e questo è importante... Lo dicono anche i sondaggi, che evidenziano un consenso legato anche alla rottura di certi equilibri, di certe situazioni bloccate. Un venditore di elettrodomestici mi ha detto che dal giorno in cui c’è stato l’annuncio del taglio dei dieci miliardi di Irpef, i clienti sono tornati a informarsi,

le. Appare quindi assolutamenBortolossi.“Oltre Fondate su caIl segretario della Cgia domani alla convention launaburocrazia”. «Io in politica? Non ci penso» te centrata la sua mostra perso- pacità narrativa capace di tessenale che inaugurerà oggi alle re una suggestiva proliferazione «L’export tiene, l’Italia resta competitiva». Il premier? «Avrà il consenso se romperà certi equilibri» 17 a palazzo Caiselli in vicolo di vorticosi e fitti collegamenti

L’arte piú interessante non sta a guardare e nemmeno si astrae: non si limita a riflettere la realtà offrendone un’immagine specudi Luciano Santin lare, cosí come non la nega costruendo mondi sconosciuti. Nell’ambito di vicino/lontano, L’arte s’insinua nell’esistenza domani, dalle 10, su iniziativa quotidiana, la respira a pieni dell’associazione Giorgio Ferigo polmoni, problematizzandola, si terrà il convegno Oltre la buromettendola in discussione o ancrazia, cui prenderà parte anche che traslandola sulCgia fronte visioil segretario della di Mestre nario, ma sempre ricordandone Giuseppe Bortolussi. In questa il suo radicamento fenomenolointervista il sindacalista, noto gico. L’opera pittorica dell’udiper le sue battaglie contro la nese Walterfiscale Bortolossi appartiepressione e le pastoie bunerocratiche, a pieno titolo a questo veresprime un cauto otsante della cultura visiva che attimismo sul cambio di rotta deltraverso una riflessione consala politica e sulle possibilità di ripresa del sistema paese. Ed esclude un suo impegno diretto in politica. «Non ci penso proprio». Bortolussi, mettiamola in termini clinici: qual è la temperatura corporea del paziente? Direi 38,3 o 38,5. Era oltre i 39 tinta il rettore De Toni, «la con- e rischiava di salire. Ma l’export temporaneità è talmente con- ha mostrato di tenere, e c’è stato traddittoria che va sezionata e il calo delle importazioni. Paradossalmente l’austerità e gli auradiografata di continuo».

un’emorragia di imprese maggiore. Dal 2009 al 2013 hanno chiuso in dodicimila, di cui oltre 1500 in Friuli Vg e 9000 nel Veneto, dove la disoccupazione è schizzata dal 3,3 del 2007 al 7,6% attuale. L’Italia è messa peggio, al 12,5%. Quindi: lavoro prima questione. Con quali misure? Guardiamo agli elementi de-

68%, in Germania il 44%. C’è un deficit infrastrutturale. E non dimentichiamoci i tempi biblici dei tribunali! Hanno effetto sull’economia? Sono una delle ragioni – qualcuno dice la principale - per cui siamo al penultimo posto in Europa per gli investimenti diretti esteri. La certezza è elemento


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SUL VAJONT

Alle 20.30 al Cec il film “The Reluctant Fundamentalist” di Hamid

Alle 18, al Visionario, le fotografie di Andrea Bernardis

data: 09/05/2014 “Un’idea di destino”, è in libreria da pagina: 49 (dettaglio) oggi il libro di Terzani

ete: Fabio Chiusi ci accompagna nel cyberviaggio

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Digital che sarà curata dal blogger Fabio Chiusi. «Diciamo che in quanto a comprensione delle potenzialità del digitale siamo piuttosto in alto mare – ammette subito il blogger, collaboratore del gruppo L’Espresso - visto che sotto il cappello di internet e della parola digitale stessa può entrare di tutto, potendo infatti metterci quasi tutti i concetti, ognuno con le sue radici profondissime». Questa la premessa, e se il punto di arrivo è difficile da raggiungere, una strada la vuole tracciare la manifestazione udinese. «La

nostra intenzione è spacchettare il problema, ovvero fare in modo di portare il digitale su un piano pratico e non teorico, per far vedere alle persone che alle spalle c’è una struttura fisica ben precisa che si innesta quotidianamente nelle diverse culture». Fare in modo, cioè, che la tecnologia ritorni sul piano della concretezza e non sia piú percepita come una nebulosa astratta. «Quello che ci siamo prefissati con gli incontri e soprattutto il workshop di v/l Digital, è far vedere il reale impatto quotidiano della

tecnologia, perché le conseguenze del Datagate sono terribilmente concrete, anche se non lo vogliamo accettare». Piú che gli incontri (il primo sarà domani, alle 21 nella chiesa di San Francesco), saranno dunque i workshop a fornire gli strumenti per affrontare temi come malware, sorveglianza, metadati, trasparenza e, infine, democrazia. Sí, la democrazia digitale è forse il contenitore piú grande che Chiusi vuole esplorare (a ha già cominciato a farlo con il suo ultimo libro dal titolo kantiano “Critica della democrazia

digitale”), non per dare una risposta certa al quesito se essa funzioni o meno, ma per mettere un po’ di carne al fuoco da portare sui piatti delle coscienze dei partecipanti. «Mi dispiace quando mi si dà dello scettico, visto che io non ho mai espresso un giudizio definitivo riguardo alla funzionalità o meno della democrazia digitale, ma mi sono sempre impegnato ad analizzare i fatti, constatandone l’uso propagandistico che ne fa la nostra politica alternandolo a un vero e proprio snobismo». (a.dazz.)

Il blogger Fabio Chiusi

Bortolussi: la crisi morde il Paese ma con Renzi è il cambio di rotta Il segretario della Cgia domani alla convention “Oltre la burocrazia”. «Io in politica? Non ci penso» «L’export tiene, l’Italia resta competitiva». Il premier? «Avrà il consenso se romperà certi equilibri» di Luciano Santin Nell’ambito di vicino/lontano, domani, dalle 10, su iniziativa dell’associazione Giorgio Ferigo si terrà il convegno Oltre la burocrazia, cui prenderà parte anche il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi. In questa intervista il sindacalista, noto per le sue battaglie contro la pressione fiscale e le pastoie burocratiche, esprime un cauto ottimismo sul cambio di rotta della politica e sulle possibilità di ripresa del sistema paese. Ed esclude un suo impegno diretto in politica. «Non ci penso proprio». Bortolussi, mettiamola in termini clinici: qual è la temperatura corporea del paziente? Direi 38,3 o 38,5. Era oltre i 39 e rischiava di salire. Ma l’export ha mostrato di tenere, e c’è stato il calo delle importazioni. Paradossalmente l’austerità e gli aumenti Iva, che hanno ristretto il mercato interno, condannando le piccole imprese che ne vivono, hanno aiutato la bilancia dei pagamenti e conferito stabilità . Ma il debito pubblico? C’è, e dai tempi di Monti è cresciuto dal 120 a quasi il 134% sul

Pil. Ma la bilancia dei pagamenti mostra che il nostro Paese rimane competitivo. Vince nell’export, e produce reddito garantendo la restituzione del denaro prestato. Ancorché debilitato, l’organismo è sano. Ma le terapie in atto basteranno per tornare in salute? La febbre ti permette di stare in piedi e di lavorare, senza essere al meglio. La guarigione passa per la ripresa dei consumi interni, la lotta alla disoccupazione, il rilancio delle piccole imprese. Perché quelle sotto i 50 dipendenti rappresentano il 67% dell’occupazione, fatto salvo il pubblico impiego. Quelle sotto i 20 dipendenti, il 98% di tutte le imprese nazionali, il 57%. È lí che si deve incidere se si vuol ripartire. Il Nord-Est è malconcio perché è caduto da piú in alto, o perché qui la piccola impresa conta di piú? Per tutte e due le cose. Nel Nord-Est la piccola impresa fa la sua parte, ma la grande è meno presente. Se scorporiamo dal Nord-Est statistico l’Emilia Romagna, vediamo che nel Triveneto l’export regge, ma c’è

Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre, sarà domani tra i protagonisti del mega convegno “Oltre la burocrazia” nella chiesa di San Francesco (dalle 10 alle 17.30)

un’emorragia di imprese maggiore. Dal 2009 al 2013 hanno chiuso in dodicimila, di cui oltre 1500 in Friuli Vg e 9000 nel Veneto, dove la disoccupazione è schizzata dal 3,3 del 2007 al 7,6% attuale. L’Italia è messa peggio, al 12,5%. Quindi: lavoro prima questione. Con quali misure? Guardiamo agli elementi determinanti della crisi. Rispetto alla medie Ue l’energia costa alle aziende dal 40% al 60% in piú e fiscalmente garantiamo non il 12, ma il 16% del gettito complessivo. Uno studio della Banca mondiale dice che sugli utili commerciali in Italia si paga il

O CAISELLI

lossi, lo sguardo lungo dell’arte sul sociale ◗ UDINE

L’arte piú interessante non sta a guardare e nemmeno si astrae: non si limita a riflettere la realtà

pevole e critica incide sul sociale. Appare quindi assolutamente centrata la sua mostra personale - che inaugurerà oggi alle 17 a palazzo Caiselli in vicolo

ferma la singolare poetica di Bortolossi. Fondate su una capacità narrativa capace di tessere una suggestiva proliferazione di vorticosi e fitti collegamenti

68%, in Germania il 44%. C’è un deficit infrastrutturale. E non dimentichiamoci i tempi biblici dei tribunali! Hanno effetto sull’economia? Sono una delle ragioni – qualcuno dice la principale - per cui siamo al penultimo posto in Europa per gli investimenti diretti esteri. La certezza è elemento importante: c’è chi ha bisogno subito di soldi su cui riesce ad avere giustizia dopo dieci anni. Senza contare l’effetto “paghi due e prendi uno”. Tutta la burocrazia, una delle peggiori in Europa, è del resto una palla al piede tremenda.

ro e l’azione autonoma come antidoto a un’accettazione cinica del reale. Nel dipinto che offre il titolo alla mostra, sullo sfondo del paradossale incontro fra Kant, il filosofo che ha teorizzato i fondamenti della ragione comune, e Zuckerberg, fondatore di Facebook, un edificio dall’aspetto storico è defor-

Questa la premessa. E il giudizio sull’operato del governo? C’è stato un cambio di rotta: l’intervento sull’Irpef per aiutare i ceti meno abbienti e favorire i consumi, l’accenno all’Irap, che può aiutare le aziende. Il 10% è poco, ma rappresenta un segnale, il segno di un’inversione. Lo stesso si può dire dello sconto del 10% sull’energia. Il taglio degli emolumenti ai burocrati sarà un po’ demagogico, ma va sempre in quella direzione. L’umore degli italiani è cambiato, dice Renzi, e questo è importante... Lo dicono anche i sondaggi, che evidenziano un consenso legato anche alla rottura di certi equilibri, di certe situazioni bloccate. Un venditore di elettrodomestici mi ha detto che dal giorno in cui c’è stato l’annuncio del taglio dei dieci miliardi di Irpef, i clienti sono tornati a informarsi, a chiedere preventivi. E la cosa mi è stata confermata da altri. Tanta gente, conclamatamente di centrodestra, mi ha detto: non mi interessa se è del Pd, se fa quello che ha promesso, lo voto. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il tema centrale dell’economia mondiale affiora poi nell’opera intitolata Le ruote, dove le ruote rappresentano le nazioni emergenti - l’America Latina, l’India e la Cina - identificate con carte geografiche, articoli di giornale e anche i marchi di varie multinazionali. In basso in primo piano la scena è divisa


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Venerdì 9 maggio 2014

Cultura&Spettacoli

UDINE - Palazzo Torriani terrà a battesimo, oggi alle 18.30, la presentazione di Incidenti del cuore (ed. Campanotto) il nuovo libro di poesie di Francesca Cerno, 39enne udinese,che ha già pubblicato per la stessa casa editrice la raccolta di poesie Pieghe di mare (2011), accompagnata dalla flautista Luisa Sello e dallo scrittore Fabio Turchini. Rispetto alla precedente raccolta, qui lo stile è forse meno curato e ispirato e le rime, che tendevano alla cantilena, vengono per lo più abbandonate. Cerno tenta un'impersonalità che pare sfuggirle di mano e quel

A UDINE

L’Io sentimentale delle nuove poesie di Francesca Cerno sospeso "io", che pone continue domande all'ineffabile, si trasforma in una presenza centrale. In questo si ravvisa una certa ingenuità, per nulla fastidiosa e piuttosto armonica e coerente, rivelatrice di chiarezza e semplicità d'intenti. I versi sono incipit che si reiterano nelle riprese e sembrano rimandare ad aforismi da lirico greco o a modelli otto-novecentesco, da Foscolo a Pascoli fino a richiamare

XXIX

PN

forse un'impronta carducciana, ma senza una padronanza di accenti, ritmo e perizia che giustifichi il distacco dalla libera versificazione contemporanea. L'amore è il tema predominante, invocato col nome proprio di un dio e declinato col sentimentalismo esasperato in poesie come Zest, dedicata alla compianta nonna, ad accenni filosofici in cui dicotomie come verità/vanità o dire/giustificare tentano

una sintesi che si arrende all'io inconciliabile e che lascia totale spazio a un continuo interrogarsi interiore che al posto di risposte preferisce indugiare nella parvenza e illusione. Ogni poesia è presentata da un titolo che solo in rarissimi casi è sintesi di ciò che segue, mentre più spesso è parte integrante dei versi, completamento staccato nella pagina da uno spazio bianco che lo distanzia dalle altre parole, vittime spesso di un arbitrario uso delle maiuscole. Francesca Pessotto © riproduzione riservata

A UDINE Ieri il via a Vicino/lontano che propone oggi il film "Il fondamentalista riluttante"

L’11settembre2001 che cambiò le persone UDINE – Due lezioni magistrali, quella del filosofo Roberto Esposito e dell'esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, presenza "amica" del festival udinese, e la prima dell’installazione sonora “Chavèz”. Vicino/Lontano ha aperto ieri la sua decima edizione, in programma fino a domenica 18 maggio e dedicata al tema "Che mondo fa?". Un primo omaggio al vincitore ex-aequo del Premio Terzani 2014, Moshin Hamid, è al centro della serata odierna: alle 20.30 il Visionario ospiterà il film di Mira Nair “The Reluctant Fundamentalist” (in lingua originale con

sottotitoli in italiano) dall’omonimo romanzo dello scrittore pakistano premiato quest’anno dal Terzani per il romanzo Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi 2013), con il poeta Pierluigi Cappello per Questa libertà (Rcs 2013). Il fondamentalista riluttante, del 2007, è il secondo romanzo di Moshin Hamid, trasposto per il cinema nel 2012 da Mira Nair, nel quale con misura e controllo procede alla disamina dell'ultima manifestazione di diffidenza fra Oriente e Occidente: durante una rabbiosa manifestazione a Lahore, in Pakistan, il

giovane professor Changez racconta al giornalista americano Bobby Lincoln la propria vita di professionista rampante nel campo della finanza, cooptato dal capo di un grosso studio newyorchese che ne individua le notevoli capacità. Tutto va bene fino a quando l'11 settembre 2001 cambia di colpo le prospettive: è diventato l'islamico da amare od odiare, non più una persona. La giornata di domani sarà aperta fin dal mattino dal convegno "Oltre la burocrazia. Per un’amministrazione efficace e responsabile", nella Chiesa di San Francesco (dalle 10 alle 12.30 e dalle

INAUGURAZIONE L’apertura di Vicino/lontano ieri a Udine 15 alle 17.30): il convegno propone alcuni incontri di approfondimento per cercare di capire le cause dell’impasse burocratico che caratterizza l’Italia e individuare quelle ‘buone pratiche’ che potrebbero favorire un’amministrazione più efficace e responsabile. Ospiti Stefano Sepe, autore di numerosi studi sul funzionamento delle istituzioni pubbliche, Giuseppe Bortolussi, fra i più autorevoli esperti del

(foto LdA)

sistema tributario italiano e dei costi dell’apparato burocratico, l’antropologo culturale Nicola Gasbarro e Giuseppe Piperata, autore di scritti sulla semplificazione amministrativa. Lunedì 12 maggio (Chiesa di San Francesco ore 21), l’attore Paolo Rossi e il giornalista Gian Antonio Stella, dialogheranno su Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli mettendo in scena l’assurdità della burocrazia.

A UDINE Al Visionario inaugura oggi pomeriggio la mostra fotografica di Andrea Bernardis

Il disastro del Vajont nei volti dei sopravvissuti 51 ANNI DOPO Le immagini in bianco e nero del fotografo Andrea Bernardis raccontano la tragedia del Vajont attraverso i volti dei sopravvissuti

A CIVIDALE

UDINE - La sofferenza di chi la tragedia l’ha vissuta, di una generazione che, nel disastro del Vajont, ha perso familiari e amici. Superstiti che nell'animo ne portano ancora i segni: è l’onda lunga dell’immane dramma, che continua a 51 anni di distanza. A darne testimonianza, dopo le celebrazioni del 50˚ anniversario, sono le immagini di Andrea Bernardis da oggi in esposizione fino all’8 giugno - curata da InterAzioni - al bookshop del Visionario: una cinquantina di immagini in bianco e nero che raccontano il dolore dei sopravvissuti e i luoghi simbolo della tragedia, per non dimenticare l’oltraggio ambientale e umano e l’odissea dei sopravvissuti ancora non conclusa. All’inaugurazione, prevista alle ore 18, oltre ad Andrea Bernardis e a Paolo Sacco per il gruppo organizzatore, saranno presenti alcuni dei superstiti della tragedia assieme alla giornalista e inviata di guerra Lucia Vastano, impegnata da tempo nel raccontare e tener viva la storia del disastro e a sostenere la lunga e controversa

Tolmezzo, in carcere il rock dei detenuti TOLMEZZO - Torna a esibirsi la rock band dei detenuti della Casa Circondariale di Tolmezzo: oggi si conclude infatti con un concerto aperto alla popolazione della sezione Alta Sorveglianza un nuovo percorso di laboratorio musicale sviluppato sotto la guida di Massimo Bonano, cantante e chitarrista per molti anni vocalist della cantante Elisa e oggi leader della band dei Danka, fondata con il bassista Giulio Biasinutto. Nel carcere è stato appena avviato, e prosegue fino all’estate, anche un nuovo laborato-


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ANNO IV

N° 81

MERCOLEDI 30 APRILE 2014

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09-05-201 Pagina 18 UDINE Foglio 1 Data

L’AUDIZIONE. Le commissioni consiliari hanno ascoltato l’ex Rup del Park di I maggio sulla querelle con Ssm

In scena le verità di Fantini LA SCELTA DI RIVOLGERSI ALLA PROCURA MOTIVATA DAL FATTO CHE NESSUNO GLI DESSE DELLE RISPOSTE SUI “PILASTRI”

TORMENTI “DEMOCRATICI”

TRIESTE

UN SENATO TRASPARENTE

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Si al bilancio in rosso, conferma della Compagno u L’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2013 e ha proceduto al rinnovo del consiglio di amministrazione e del collegio dei sindaci. |P. 10|

Porto, scontro tra Monassi e la Regione u Scintille dal tavolo del Comitato Portuale, riunitosi ieri mattina su convocazione della presidente dell’Autorità portuale. L’ente regionale e le istituzioni non hanno votato il bilancio in segno di protesta contro la scarsa trasparenza degli ultimi mesi. |P. 12|


data: 09/05/2014

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NO T I Z I E > MA N I F E S T A Z I O N I > 09 MA G G I O 2014

Festival Vicino/Lontano: maratona di letture per i libri vincitori del Premio Terzani 2014 Udine (UD) ­ Formula rinnovata per la presentazione al Festival vicino/lontano dei libri vincitori del Premio Terzani 2014, cui la giuria ha eccezionalmente deciso di assegnare ex­aequo il la decima edizione. Due autori, in dialettica significativa tra il “vicino” e il “lontano”: Pierluigi Cappello per il toccante romanzo autobiografico “Questa libertà” (ed Rizzoli) e il pachistano Mohsim Hamid per il suo coinvolgente affresco narrativo sulla vita dell’uomo nel mondo globalizzato “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente” (Einaudi). In collaborazione con il Teatro Club Udine e per il coordinamento di Gianni Cianchi e Angela Felice, Vicino/Lontano 2014 presenta una versa a propria ‘maratona’ di letture integrali dedicata ai due testi. Dalla pagina scritta alla pagina detta, dunque: si parte sabato 10 maggio, presso la Libreria Friuli di via Rizzani, dalle 15.30, con il romanzo di Cappello,

Data

cui darà voce una pattuglia di 42 lettori capeggiati dal sindaco Furio Honsell in

Pagina

FVGNEWS.NET (WEB2)

ideale prosecuzione della cittadinanza onoraria che Udine ha voluto attribuire di

Foglio

recente al grande poeta di Chiusaforte. Domenica 11 maggio, presso la Libreria

09-05-20 2/2

Feltrinelli di via Canciani, sempre dalle 15.30, toccherà invece alle pagine di Hamid, che saranno affidate in sequenza ad un coro di 35 voci, reclutate anche

attività della onlus triestina nata per onorare la memoria di Marco Luchetta,

tra le fila dei giovani allievi della Nico Pepe e degli attori­studenti del Palio

Alessandro Ota, Dario D’angelo e Miran Hrovatin.

Teatrale Studentesco.

A Vicino/Lontano 2014, sabato 10 maggio (Chiesa di san Francesco, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30) si parlerà anche di burocrazia: perche’ prima o poi questa parola così deprecata possa diventare, anche in Italia, sinonimo di efficacia e responsabilita’. Il convegno è, promosso dall’Associazione culturale Giorgio Ferigo. Moderati da Luigi Gaudino, interverranno Giuseppe Bortolussi, Nicola Gasbarro, Giuseppe Piperita e Stefano Sepe. Dalle 15.00 alle 17.30 sarà la volta di ‘Il certificato come sevizia’ con Alberto Baldasseroni, Paolo Castelnovi, Manlio Palei e Sandro Venturini moderati da Giovanni Pianosi. Sempre domani, alle 10 al Mercato del Pesce­Galleria fotografica Tina Modotti, si apre a Vicinio/Lontano il percorso espositivo per i primi 10 anni del Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta: dieci anni raccontati per immagini, attraverso i 10 scatti vincitori della sezione Miran Hrovatin dedicata alla migliore fotografia, riuniti in una mostra itinerante che verrà proposta per la prima volta al festival Vicino/Lontano sabato 10 maggio e attraverserà i festival del Friuli Venezia Giulia, da èStoria a Mittelfest a pordenonelegge.it, con tappa d’obbligo in occasione dell’11^ edizione del Premio Luchetta, dall’1 al 3 luglio 2014 a Trieste. I nostri angeli. Le migliori 10 foto nel ricordo di Miran Hrovatin titola appunto la mostra curata da Prandicom, visitabile da sabato 10 a domenica 18 maggio (mart ­ ven ore 15/18, sabato e domenica ore 10/22): un modo per ricordare Miran Hrovatin, il giornalista triestino assassinato 20 anni fa a Mogadiscio con l’inviata del Tg3 Ilaria Alpi, apprezzato fotografo oltre che ottimo tele­cineoperatore. Per la prima volta, dunque, in anteprima a Vicino/Lontano

In occasione del festival Vicino/Lontano 2014 si apre domani anche l’installazione dedicato al poeta friulano Federico Tavan, scomparso nel novembre 2013: La nâf spaziâl inaugura alle 19 a Palazzo Morpurgo – Galleria del Progetto. La voce di Federico Tavan, le fotografie di Danilo De Marco e il video collage di Andrea Trangoni costituiscono un insieme inscindibile per rendere omaggio all’ opera poetica di Tavan. In occasione della vernice interverrà l’antropologo Gian Paolo Gri e sono previste letture dell’attore Fabiano Fantini. La mostra, realizzata in collaborazione con il Comune di Udine, resterà visitabile fino al 15 giugno (venerdì, sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00). Il festival Vicino/Lontano renderà omaggio a Tavan nella serata­evento di martedì 13 maggio. Fra gli appuntamenti di domani, oltre all’inaugurazione della mostra fotografica (alle 17 a Palazzo Giacomelli) “Somalia ed Etiopia 1935­1937: reportage di un ufficiale friulano”, con gli interventi del figlio, Carlo Bressan, e dello storico Giovanni Dore, e alla presentazione delle ore 18 (Libreria Odòs) del libro “Il deserto negli occhi”, scritto a quattro mani da Elisa Cozzarini e Ibrahim Kane Annour, spicca l’evento della serata nell’ambito del percorso V/l Digital, ideato e diretto dal giornalista Marco Pacini e curato da Fabio Chiusi. Nella Chiesa di San Francesco alle 21 Chi sa cosa di te, un dialogo nel quale si confronteranno Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e ricercatore in Sociologia presso il Centro Edgar Morin di Parigi, e Mario Tedeschini Lalli vicedirettore Innovazione e sviluppo del Gruppo Editoriale L’Espresso, coordinati da Fabio Chiusi. Grazie alle rivelazioni di Edward Snowden abbiamo scoperto quanto è invasivo l’occhio elettronico dei governi e quanto sia estesa la loro sorveglianza online dei cittadini. Anche colossi web

concorso: dal 2004 ad oggi, quelle dei fotografi Pep Bonet (Spagna), Jim

come Google e Facebook detengono miriadi di dati che sfruttano a scopi

Hollander (USA), Robert Knoth (Olanda), Yannis Kontos (Grecia), Riccardo

pubblicitari. Quali sono gli effetti concreti sui comuni cittadini di questo Grande

Venturi (Italia), Jerome Delay (Francia), Armando Dadi (Italia), Monika Bulaj

Fratello digitale?

(Polonia), Alessandro Grassani (Italia), e Marco Gualazzini (Italia). A cura del

Premio Luchetta è anche l’appuntamento in programma sabato 17 maggio a

Per commenti, appunti e altre interazioni, Vicino/Lontano promuove in 140

Vicino/Lontano: Ucraina Crimea: quel pericoloso triangolo” è il tema della

caratteri #ilmioVl, un vero e proprio Twitter’s Corner rilanciato sul sito del

conversazione (Casa Cavazzini, ore 11, tra il giornalista Giovanni Marzini,

Messaggero Veneto, del Piccolo e su altri spazi dedicati alla socialcreatività. I

segretario della Giuria del Premio, e il collega Sergio Canciani, per molti anni

tweet ritwittati dall’account di Vicino/lontano vinceranno un libro messo a

corrispondente Rai dalla Russia. Daniela Luchetta, presidente della Fondazione

disposizione del supporter tecnico di Twitter’s Corner, la Libreria Tarantola di

esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Udine.

Codice abbonamento:

che promuove il Premio, ripercorrerà le tappe più significative dei vent’anni di

082827

saranno ripresentate insieme le foto che hanno vinto le prime 10 edizioni del


bonamento:

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ansa sei in: home > ansa ULTIME ANSA DEL GIORNO 09/05/2014

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ANS

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17:17 ­ festival vicino lontano, letture integrali cappello e hamid (ANSA) ­ UDINE, 9 MAG ­ Sono 42 i lettori capeggiati dal sindaco Honsell sarà tra i protagonisti di una nuova formula ideata per presentare, al festival Vicino/Lontano in corso da ieri, i due libri vincitori del Premio letterario Tiziano Terzani 2014, ai quali la giuria assegnerà ex­aequo la 10/a edizione, eccezionalmente. Il romanzo di Pierluigi Cappello, 'Questa libertà' e 'Come diventare ricchi sfondati nell'Asia emergente' di Mohsim Hamid, saranno letti integralmente in 'maratona' pubblica, dal 10 maggio. Y2T­ DO/DO 14:40 ­ anas: limitazioni su ss 52 bis 'carnica' in provincia udine (ANSA) ­ TRIESTE, 9 MAG ­ L'Anas comunica che dalle ore 7,00 di martedì 13 maggio alle ore 19,00 di venerdì 27 giugno 2014 sarà istituito il senso unico alternato dal km 31,050 al km 31,250 della strada statale 52 Bis "Carnica" in provincia di Udine. La limitazione alla circolazione si rende necessaria per consentire l'attività di manutenzione ordinaria della statale nel territorio comunale di Paluzza. (ANSA). DO/MST 13:48 ­ calcio: guidolin,mai sentito in discussione,grazie a società (ANSA) ­ UDINE, 9 MAG ­ "Sono l'unico allenatore, di quelli delle squadre della classifica di sinistra, che ha avuto un'annata non bellissima che non è saltato. Ringrazio la mia società e i miei dirigenti perché non mi hanno mai fatto sentire in discussione. E' un valore importante". A due giornate dal termine del campionato, nella consueta conferenza stampa della vigilia, il tecnico dell'Udinese, Francesco Guidolin, fa una riflessione che voleva "fare già da tempo".(ANSA). Y4T­DO/DO 13:28 ­ alpini: a sfilata striscioni electrolux e ideal standard (ANSA) ­ PORDENONE, 9 MAG ­ Alla cerimonia di domenica degli alpini, quando si prevede che in città ci saranno circa 500 mila Penne Nere, sfileranno anche uno striscione su Electrolux e uno su Ideal Standard. Lo hanno deciso gli organizzatori con le rappresentanze sindacali unitarie delle due aziende. In questo modo gli alpini intendono "dare segno tangibile della loro solidarietà nei confronti delle aziende in crisi


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Cultura e Spettacoli

IL PICCO

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Cultura e Spettacoli

IL PICCOLO SABATO 10 MAGGIO 2014 la F

Archivio Terzani donato alla Fondazione Cini le del marito. «Ho ladeciso di donare la luogo biFondazione Cini è un L’Archivio Terzani è costitui- blioteca personale in e cuil’archivio è conservato l’antico invitando il presente». È stato firmato a Venezia, to da una ricca raccolta di ma- di mio marito alla Fondazione Fino al 2Angela giugno sarà possibinell’ambito della manifesta- teriali eterogenei e di grande Cini – afferma Terzani le vedere la mostra fotografica, zione dedicata alla Cambogia interesse per tutti coloro che Staude perché è una realtà vile del marito. «Ho deciso di donare la bi- allestita negli spazi espositivi ◗ VENEZIA “Ricostruire la Cambogia dovolessero l’avvenva, dove gli archivi delle grandi L’Archivio Terzani è costitui- ripercorrere blioteca e l’archivio personale della Biblioteca della Manica po i Khmer Rossi. L’esperienza turadidimauno degli personalità passato che vi È stato firmato a Venezia, to da una ricca raccolta di mioultimi marito grandi alla Fondazione Lunga,del “In Cambogia. Fotogranell’ambito di della teriali eterogenei egiornalisti di grande eCini – afferma Angela Terzani fie dall'Archivio Tiziano stuTerzavitamanifestae di lavoro di Onesta reporter italiani, sono conservati, vengono zione dedicata alla Cambogia interesse per tutti coloro che Staude perché è una realtà vini”, a cura di Angela Staude Carpene”, l'atto formale con nonché per conoscere da vici- diati e messi in relazione l’uno “Ricostruire la Cambogia do- volessero ripercorrere l’avven- va, dove gli archivi delle grandi Terzani e Giulia Martini con focui Angela Terzani Staude, do- no un mondo che è stato attra- con l’altro. E questo è il senso po i Khmer Rossi. L’esperienza tura di uno degli ultimi grandi personalità del passato che vi tografie scattate da Terzani nel averdidonato 2012 laebiversato da grandi cambiamenA me noncompiuto intedi vita e di po lavoro Onesta nel giornalisti reporter italiani, sono conservati, vengonodella stu- cultura. corso di un viaggio blioteca personale di Tiziano ti storici XXe secolo che l’uno ressa che pensiero diche Tiziano Carpene”, l'atto formale con nonché per conoscere da vici-neldiati messi in e relazione nel il1980. Le foto, offrono cui Angela Terzani Staude, do-allano un mondo che èTerzani stato attracon l’altro. E questo è il senso uno spaccato del Paese Terzani, cede Fondazione ha saputo raccontare sia conservato e basta, mi tra im-dipo aver donato nel 2012 lal’archivio bi- versato da grandi cambiamendella cultura. A me non intestruzione si concentrano Cini anche personacon rara maestria. porta che ci si erifletta sopra. sulE ◗ VENEZIA

Archivio Terzani donato alla Fondazione Cini

Angela Terzani Staude firma la donazione dell’archivio

blioteca personale di Tiziano Terzani, cede alla Fondazione Cini anche l’archivio persona-

ti storici nel XX secolo e che Terzani ha saputo raccontare con rara maestria.

ressa che il pensiero di Tiziano sia conservato e basta, mi importa che ci si rifletta sopra. E

la Cambogia dei primi anni Ottanta, subito dopo la fine del regime dei Khmer Rossi.

in c vita F le v alle del Lun fie ni” Ter tog cor nel un stru la C tan reg

Stella rimane “vicino”, “lon Stella rimane “vicino”, PaoloPaolo RossiRossi “lontano” Angela Terzani Staude firma la donazione dell’archivio

Al festivaldidiUdine Udine ci sarà l’attore monfalconese, maspettacolo il previstoandrà spettacolo andrà comunque Al festival nonnon ci sarà l’attore monfalconese, ma il previsto comunque in scena lunedì in sce salea a quattro ore rispetto a sale a quattro ore rispetto RADIOGIALLO quelli un talento alquelli che hanno un talento al- che hanno ternativo». ternativo». Sarebbe salito sul palco lunedì a Alla lunga, quindi, i mediocri Sarebbe salito sul palco lunedì a Alla lunga, quindi, iperfetto mediocri L’omicidio Udine per con con “vincono sempre”. Ai burocrati, Udine per“vicino/lontano” “vicino/lontano” “vincono sempre”. Ai burocrati, il giornalista Gian Antonio Stelsecondo Paolo, “bisognerebbe di Paolo Pichierri illagiornalista Gian“Bolli, Antonio secondo Paolo, “bisognerebbe per lo spettacolo sem-Stelinsegnare il mimo, così tutto dilapreper lo spettacolo “Bolli, il mimo, così tutto bolli, fortissimamente bol-semventerebbe più semplice”. insegnare Sulle Il filosofo Massimo Valeri vienedili”, ma poi ilfortissimamente debutto del lavoro bolpre bolli, riforme in cantiere, per il lavoro trovatopiù morto sul treno allaSulle venterebbe semplice”. “Il colore è una variabile dell'ino le tasse, anche con questo go- stazione di Triesteper Centrale. In li”, ma poi il debutto del lavoro riforme in cantiere, il lavoro finito. Storia di lambrette, rose e verno, Rossi confessa: «Non mano ha un dialogo di Platonego“Il colore è una variabile dell'ino lecitasse, anche con questo matematica” di Roberta Torre capisco niente. Leggo i giornali sottolineato con la matita azzurra. finito. Storia di diMilano lambrette, e Rossi confessa: «Non ci alla Triennale (di cuirose è e guardo la tivù, ma sentoverno, una Non è un suicidio. Il commissario matematica” Roberta Torre capiscoVincenzo niente. Leggo giornali protagonista) è di slittata dall’8 al lingua che non conosco, infarciSalvati con ili suo vice 13 maggio. alla Triennale di Milano (di cui è ta di termini inglesi. JobeAct, Branko Jakovich riceve un una guardo la tivù, ma sento «Con la provaè generale spending review: che roba è? che messaggio lo costringerà a protagonista) slittata prodall’8 al lingua non che conosco, infarciprio il 12 maggio, e non sono Che cosa ne capisce un pensioripercorrere la linea Udine-Trieste 13 maggio. ta di termini inglesi. Job Act, proprio riuscito a spostarla». Panato? Ripeto, meglio il mimo». per trovare l’assassino. Presto i «Con prova generale spending review: che roba olo Rossi la si scusa con il pubbli- proChe cosa si aspetta Paolo sospetti si appunteranno sulla è? prio il 12 e nondisono Che cosa neGiovanna capisceFarsi, un pensioco della sua maggio, regione d’origine dall’Europa? «Mi aspetto molto nipote proprio riuscito a spostarla». non poter essere presente. «Ho Padalla Polinesia. Dall’Europa sull’avvocato AnnailValensig di nato? Ripeto, meglio mimo». dovuto puril con non lo so proprio, mi metto dalgiovane pallavolista olo Rossirinunciare, si scusa con pubbliChe Gorizia cosae sulla si aspetta Paolo grande rammarico, sia perché la parte dei disorientati consa(triestina trapiantata a Udine) co della sua regione d’origine di dall’Europa? «Mi aspetto molto dalle mie parti mi sento sempre pevoli». Laura Carbone. non essere presente. dalla ÈPolinesia. a miopoter agio, sia perché con Gian «Ho Oggi, intanto, una pattuglia questa la tracciaDall’Europa di “Omicidio dovuto rinunciare, pur non lo so proprio, mi metto dalAntonio Stella c’è un ottimo fee- con di 42 lettori capeggiati dal sindaperfetto sull’Udine-Trieste”, il grande rammarico, sia perché ling e insieme facciamo cose inco Honsell sarà protagonista la di parteradio deigiallo disorientati consadi Paolo Pichierri in teressanti». una nuova formula ideata per onda oggi, sabato 17 e 24 maggio, dalle mie parti mi sento sempre pevoli». Lo spettacolo ci sarà comunpresentare, al festival vicino/ alle 12, su Radio 1 Rai (diffusione a mio agio, sia perché con Gian Oggi, intanto, una pattuglia que, con Stella, e probabilmenlontano in corso nel capoluogo regionale) per la regia di Mario Antonio Stella c’è unvideo ottimo di 42 lettori capeggiati daltecnica sindate qualche incursione da feefriulano da ieri, i due libri vinciMirasola (realizzazione di ling insieme facciamo cose inco aiHonsell protagonista di partee del mattatore. Lui, intantori del Premio Terzani 2014, Bruno sarà Montevecchi). Nei panni del teressanti». to, sente comunque l’esigenza Da sinistra: Paolo Rossi in scena e Gian Antonio Stella, fotograto due anni fa al Circolo della Stampa di Trieste quali la giuria ha deciso di asseuna nuova formula per commissario Salvatiideata Alessandro diLo direspettacolo la sua alla vigilia del congnare ex-aequo il la 10/a edizioMistichelli, Branko Jakovich ci sarà comunpresentare, al mentre festival vicino/ vegnocon “Oltre la burocrazia. Per alle 12.30 nella ex Chiesa di San da essere perfino esilarante. Ma perché, gli italiani non rie- ne. L’opera del poeta Pierluigi da Gualtiero que, Stella, e probabilmenlontanoè impersonato in corso nel capoluogo una amministrazione efficace e Francesco, sul tema «Basta leggere i carteggi tra scono a ribellarsi? «Perché que- Cappello, il romanzo autobio- Giorgini. Maria Grazia Plos è il te qualche incursione video da ieri,inquirente i due libri vinciresponsabile” (organizzato in da “Burocrazia, efficacia, responsa- burocrati raccolti da Gian Anto- sto è un paese dove i mediocri si grafico “Questa libertà” (edfriulano Riz- magistrato e Mariella parte del mattatore. Lui, intantori delTerragni Premio Terzani 2014,Laai collaborazione con l’associaziobilità con Giuseppe Bortolussi, nio - spiega -: sono di una comi- svegliano due ore prima di quel- zoli) e il volume “Come divental’avvocato Valensig. to, sente Ferigo comunque ne Giorgio e rivista l’esigenza Multi- NicolaDa sinistra:Giuseppe Paolo Rossi e Gian Antonio Stella, fotograto due anni fa al impiegano Circolo della Stampa di Trieste quali labella giuria ha deciso didel asseGasbarro, Pi- in scena cità assoluta. Poi, come tutte le li di talento e quindi re ricchi sfondati nell’Asia emerpallavolista amante verso/Forum), la cuivigilia prima del par-conperata, Stefano Sepe. E la buro- cose comiche, basta girarle un le due ore di vantaggio per frega- gente” (Einaudi) del pachistano filosofo ha lailvoce di Laura Antonini. di dire la sua alla gnare ex-aequo la 10/a ediziote è in programma oggi, dalle 10 Per craziaalle italiana è così ti viene da re quelli di talento. Il vantaggio Hamid. vegno “Oltre la burocrazia. 12.30 nellagrottesca ex Chiesapo’ dieSan dapiangere». essere perfino esilarante. Ma perché,Mohsim gli italiani non rie- ne. L’opera del poeta Pierluigi

di Rochira diAlberto Alberto Rochira ◗◗ UDINE UDINE

una amministrazione efficace e responsabile” (organizzato in collaborazione con l’associazioSTORIA ne Giorgio Ferigo e rivista Multiverso/Forum), la cui prima parte è in programma oggi, dalle 10

Francesco, sul tema “Burocrazia, efficacia, responsabilità con Giuseppe Bortolussi, TEATRO Nicola Gasbarro, Giuseppe Piperata, Stefano Sepe. E la burocrazia italiana è così grottesca

«Basta leggere i carteggi tra burocrati raccolti da Gian Antonio - spiega -: sono di una comicità assoluta. Poi, come tutte le cose comiche, basta girarle un po’ e ti viene da piangere».

scono a ribellarsi? «Perché questo è un paese dove i mediocri si svegliano dueRASSEGNA ore prima di quelli di talento e quindi impiegano le due ore di vantaggio per fregare quelli di talento. Il vantaggio

Cappello, il romanzo autobiografico “Questa libertà” (ed Rizzoli) e il volume “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente” (Einaudi) del pachistano Mohsim Hamid.

Con Nicolò Giraldi la Grande guerra A San Giovanni la stagione chiude C’è il SoloDuo al Festival Ullmann è un viaggio da Londra a Trieste con il “Don Giovanni” di Molière sulla musica concentrazionaria

◗ TRIESTE STORIA

Parte domani da Londra il progetto del giovane giornalista triestino Nicolò Giraldi “#gironellastoria”. Il viaggio diventerà un documentario diretto e prodotto dal regista Luca Severi. Il 2014 è l’anno del centenario della Grande Guerra. Nella moltitudine ◗ TRIESTE di eventi e manifestazioni in programma per celebrare l’anniversario, un progetParte domani da Londra il proto assolutamente originale è getto del giovane giornalista triquello di Giraldi – laureato in Il triestino Nicolò Giraldi estino Nicolò eGiraldi “#gironelstoria moderna corrispondenlastoria”. Il per viaggio diventerà te da Londra La Voce del di distanza, è una memoria che Popolo, quotidiano italiano delsi lega alla conoscenza e alla un documentario diretto e prola minoranza in Slovenia Cro- comprensione del conflitto neldotto dal regista Luca eSeveri. azia – che èparte dalladel capitale le sue immagini simbolo. Il 2014 l’anno centenabritannica per un viaggio a pie- L’obiettivo di questo progetto è

sta una grandezza nel male con ◗ TRIESTE RASSEGNA risvolti amari, talvolta crudeli La stagione di prosa al teatro di ma procede imperterrito fino L’Associazione Musica Libera, San Giovanni si conclude do- alla fine per la sua strada; la con il contributo della Regione mani alle 20.30 (replica dome- provocazione ha qualcosa di Friuli Venezia Giulia e la Fondanica alle 17) con la compagnia fortemente attrattivo, crea uno zione Casali, realizza la prima Teatro Incontro in “Don Gio- spiazzamento negli altri. Sgana- edizione del “Festival Viktor Ullvanni” di Molière nella tradu- rello é il servo compiacente e mann” dedicato alla “musica zione, adattamento e regia di parassita, pronto a tutto; un concentrazionaria” – la musica Sandro Rossit. Le avventure personaggio di sconcertante at- composta dai deportati nei camuna grandezza nel male cone nei ghetdell’eroe seicentesco, la capacità pi di concentramento ◗ TRIESTE spregiu- tualità. Singolare è sta ◗ TRIESTE dicato seduttore per eccellen- di Don Giovanni di destreggiarti nazisti – e allacrudeli “musica degenerisvolti amari, talvolta za, pronto aLa farsi beffe anche si nel mondodi che lo circonda, – la musica che stagione di prosa al teatro ma procederata” imperterrito finoil governo L’Associazione Musica Libera, del cielo per soddisfare le sue ir- tra i vari ceti sociali, dai più alti nazista considerava decadente e San Giovanni si conclude do- alla fine per la sua strada; la con il contributo della Regione refrenabili smanie amorose, di- ai più bassi ma irrimediabil- dannosa. Il SoloDuo: Mela e Micheli maniinalle 20.30il (replica domeha qualcosa Friuli Venezia Giulia e la Fondaventano un’opera cui sotto mente chiusi entro provocazione schemi e liDomenica alle 18 di alla Chiesa nica alles’insinua 17) con lamiti compagnia crea uno realizza lacreativo primadi velo della comicità per lui del tuttofortemente convenzio- attrattivo, evangelica luterana in largozione Pan- Casali, noscimento al genio una carica sovversiva polemi- in nali. Ed è Gioproprio attraverso il filinegli a Trieste terrà il secondo questi compositori e far UllconoTeatro eIncontro “Don spiazzamento altri.siSganaedizione del “Festival Viktor ca. La regia ha puntato, della rello comicità appuntamento/concerto fe- scere la Shoahalla da un“musica nuovo punvanni” di anche Molièremeccanismo nella tradué ileservo compiacente e del mann” dedicato visivamente,zione, sul contrasto tra i dell’ironia la- pronto stival con to di osservazione. adattamento e regiache diquest’opera parassita, a l’esibizione tutto; undel Soloconcentrazionaria” – la musica due personaggi principali, Don scia intravedere tutta la sua Duo (Matteo Mela e Lorenzo MiTutti i compositori le cui mu◗ TRIESTE

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TEATRO

Con Nicolò Giraldi la Grande guerra A San Giovanni la stagione chiude C’è il SoloDuo al Fe è un viaggio da Londra a Trieste con il “Don Giovanni” di Molière sulla musica concen


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Cultura e Spettacoli

MESSAGGERO VENETO SABATO 10 MAGGIO 2014

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POESIA COME PANE

de marco e trangoni

Foto di Danilo De Marco video collage di Andrea Trangoni

Oggi alle 19, a palazzo Morpurgo “La nâf Spaziâl”, omaggio a Tavan

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TALLIENTE E MEDEOSSI

Martedí in San Francesco il reading sul poeta di Andreis

VICINO/LONTANO » CHE MONDO FA?

“Nostra preziosa eresia” il festival onora Tavan

di DANILO DE MARCO

V

orrei subito chiarire, per sgombrare il campo da malintesi o da qualsiasi altra cosa possa indispettire o suscitare perplessità, il senso del nostro muoverci attorno e per Federico Tavan. Siamo tutti noi ad avere bisogno di Federico. Della sua poesia, della sua scrittura, come della sua stessa consapevole e innocente esistenza. Questo ci è estremamente necessario per sentirci meno soli. “E quando il merlo ha perduto la voce, nella valle...che freddo”, scrive in alcuni versi Federico. Dire di Federico cercando con timore di disvelare almeno uno dei tanti Federico; delle sue innumerevoli “facce”, con cui sorprendendoci sempre, si presentava, è cosa complessa. Questo non certo per furbizia o per qualche tornaconto. Prudenza e doppiezza, cosa che troppe volte ritroviamo anche nei grandi umanisti, erano modi di fare a lui sconosciuti. Federico mutava di stato d’animo improvvisamente non appena si scatenavano in lui gli inappagati desideri che lo trascinavano nella sua Nave Spaziale. E come il camaleonte, totalmente esposto e vulnerabile, mutava. Mutava per non essere divorato dal mondo esterno. Da quando Federico si era perduto dentro se stesso - pur avvertendoci in anticipo - “il poeta è morto… non scrivo piú… ma di cosa dovrei scrivere oggi che ci hanno tolto anche le fate… di telefonini forse?”, uno struggimento assordante, come sempre è stata assordante la sua presenza, aveva contagiato qualcuno dei suoi… quei suoi che gli erano piú vicini. Ora la sua assenza è definitiva e darsene una ragione è quasi impossibile. Un vuoto, un silenzio troppo cupo, avvolge tutti. Una vicenda umana, questa di Federico, che mi tocca e che sento piú che mai anche mia. Sotto la pelle che fa finta di niente. “La vicenda esistenziale dell’uomo va ripercorsa in maniera non invasiva ma con molto rispetto e con delicatezza...” scrive Anna De Simone nel bellissimo libro pubblicato a suo tempo dalla Forum, Federico Tavan nostra preziosa eresia, che - ahimè - almeno per ora, non troveremo in libreria. Mi auguro che questa sua vicenda umana si riveli con la stessa intensità anche in quelle, secondo Federico “diecimila fotografie” che gli ho scattato, e ne possa uscire leggendole, quel ruvido piacere con cui Federico cercava di liberare la sofferenza e il suo vivere il mondo. Fotografie, in verità sempre e comunque sor-

Oggi alle 19 De Marco inaugura la mostra La nâf spaziâl sul poeta di Andreis E martedí in San Francesco il recital con Aida Talliente e Paolo Medeossi ta di “autoritratti”, che Federico si “scattava da solo”. Fotografie dissacratrici, altre giocose, quasi sempre disperate, che rivelano quell’essere profondamente anarchico che era e che resterà Federico Tavan, anche se lui continuava a parlare e parlare, con una sorta di ironico struggimento, di “comunismo”. Il poeta è sempre stato un visionario, un sensitivo verso il grande luogo/corpo dell’esistenza; un visionario, un sensitivo, un cantore della realtà. Ma la realtà non è sempre comoda; né quella personale né tanto meno quella sociale. Il poeta anticipa, scava, penetra e porta alla luce. Anche ora che gli occhi di Federico non guardano piú i prati e il cielo, quei prati e quel cielo della sua valle-prigione “se no tu scjampe/no tu scjampe pì/tu devente Andrèes”, quegli occhi non mollano la presa, restano impressi nelle nostre pupille. E noi lo riscopriamo, questo mondo, giorno dopo giorno rileggendo le sue poesie; attraverso gli stati dell’animo che invadono i suoi versi; stati dell’animo forse impalpabili, ma che non smettono di accompagnare e rimandare alla nostra esistenza. Un’esistenza, quella di Federico, affrontata a pelle scoperta, nuda, senza nessuna difesa. Quelle autodifese che molte volte salvano molti di noi dall’abisso che la vita porta con sé. Turbolenta bestemmiatoria e poetica preghiera, l’esistenza di Federico si inabissa in una sofferenza molto simile a quella che provoca una nascita... il venire al mondo. Per questo il suo, quello del poeta, è un continuo venire al mondo... Scrive Pierluigi Cappello: ”La responsabilità del poeta sta nel fatto che se prende sul serio il suo ruolo allora deve cercare il piú possibile di aderire al reale, deve fare in modo che non ci sia tanto scarto tra ciò che si agita in testa e ciò che viene pronunciato. Il pronunciarsi diventa pubblico, significa insomma che tu sei come il terminale di una tradizione lunghissima, sei responsabile anche per questo fatto. Sei responsabile davanti a coloro che ci sono e a quelli che non ci sono piú”. Non voglio certo far sedere il poeta al posto della Pizia di Apollo né farlo diventare una sorta di mostro sacro. Tutt’altro. Ma è proprio in quel suo venire continuamente al mondo, - “nessuna morte è cosí du-

ra come il punto di nascere” scrive Erri De Luca -, in quell’essere oracolo dell’esistente, che il poeta trova il suo spazio, messaggero della caducità dell’essere. Una caducità che ha impresso indelebilmente e che porta con sé la contraddizione stessa della nostra esistenza, quel “nostro essere una lucente pochezza”, che è la ragione che ci diamo per non farci divorare dalla consapevolezza del niente e dalla ripetuta e troppe volte banale, “morte quotidiana”. Scrive Federico: “...ho conosciuto centinaia di persone metà delle quali assolutamente infrequentabili”. «Groppo inestricabile di disperazione e di voglia di vivere, di questo groppo di contraddizioni» come dice Ida Vallerugo. Ma, ancora Federico Tavan, “mi piacciono le contraddizioni, mi aiutano a essere me stesso”. Ecco allora che il contraddirsi diventa, molte

Oggi dalle 19 vicino/lontano a palazzo Morpurgo rende omaggio a Federico Tavan, il poeta di Andreis: qui il manifesto con una foto di Danilo De Marco

volte, l’unica forma per andare avanti e dire, totalmente esposto, e proprio per questo perfettamente vero, di sé. “Pare canto immediato e istintivo - scrive Aldo Colonnello della poesia di Federico - perché emerge dal fondo denso del vivere… limpida e rinfrescante e quasi inaspettata. Ma, appena uscita alla luce (una luce piú sognata che conosciuta), si ritrae nell’ombra… spaventata di dover riflettere in sé il mondo». Ecco che il poeta ha paura di

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sé e del mondo, di riflettere appunto “in sé il mondo”, e trasforma tutto il suo impeto in buffoneria, diventado “scimmiario” di se stesso. Per difendersi e salvarsi. Ma sarà poi possibile per il poeta salvarsi? E Federico in uno dei suoi momenti di lucido sconforto dice a Paolo Medeossi: “La poesia friulana è malata. Guarda me, guarda Pierluigi, guarda Ida, guarda gli altri come sono conciati, come stiamo combattendo. La poesia friulana è malata”. Ma che cos’è questo “male” di cui Federico dice? Da dove viene e come si manifesta e chi sono e quanti sono per lui gli “altri”! La contraddizione diventa allora l’arma insostituibile di chi è veramente poeta e non riduce la sua vena solo ad un esercizio spirituale o giochetti tecnologici, uniti all’ansimante, vanitosa e schizofrenica ricerca di far cassa e di successo. “Per i poeti professionisti aggiunge sempre Federico dicendo con sottile e sferzante ironia, (… ché nella lingua di Andreis questa parola, professionisti, non esiste) si tratta di cosa seria che richiede fatica, e per concludere tre righe ci lavorano ben sei mesi”. Per questi ultimi è ancora Federico che suggerisce la risposta, e in questo caso è più che mai determinata e senza pericolo di contraddizioni: “la poesia c’è o non c’è”. Quando Moravia seppe della morte di Pasolini gridò al

mondo la sua desolazione perché ricordava che in un secolo, di poeti, ne nascono forse non piú di cinque. E Federico, come scrive Paolo Medeossi, “...è sempre stato esclusivamente poeta: non è mai venuto meno all’impegno di farne atto pubblico urlando verità scomode e dando generosamente in pasto la sua stessa esistenza. Il poeta, se vero, non può far altro, è questo il suo destino, la sua missione, il suo principale dovere civile. Precario, inaffidabile, approssimativo, imperfetto in tutto, Federico è coerente e lucido in tutto questo”. Federico Tavan a Udine non è quasi mai stato ospite. Semisconosciuto fino a pochi mesi fa, aveva frequentato verso la fine degli anni ’80 e inizio anni ’90, il Centro Sociale di via Volturno. Con gli allora ragazzi del gruppo di Usmis, in quello spazio underground oramai


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Cultura e Spettacoli

SABATO 10 MAGGIO 2014 MESSAGGERO VENETO

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questa libertà alla friuli

il programma

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Il reading per hamid

Dalle 15.30 si legge no-stop tutto il libro di Pierluigi Cappello

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democrazia digitale

Fabio Chiusi apre oggi alle 21 il ciclo di dibattiti sul web

Domani, 15.30, alla Feltrinelli. il reading per lo scrittore pakistano

I reading per Cappello e Hamid, la burocrazia di Bortolussi e il futuro digitale di Chiusi Vicino/lontano procede con la formula rinnovata per il decennale pur se scosso dalla polemica sollevata dal giornalista dell’Espresso, Tommaso Cerno. In omaggio ai vincitori del premio Terzani, Pierluigi Cappello per il romanzo autobiografico “Questa libertà” (Rizzoli) e il pachistano Mohsim Hamid per il suo coinvolgente affresco narrativo sulla vita dell’uomo nel mondo globalizzato “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente” (Einaudi), in collaborazione con il Teatro Club Udine e il coordinamento di Gianni Cianchi e Angela Felice, ha promosso una doppia maratona di letture integrali dedicata ai due testi. Si parte oggi,

dalle 15.30, alla libreria Friuli di via Rizzani, col romanzo di Cappello, cui darà voce una pattuglia di 42 lettori capeggiati dal sindaco Furio Honsell in ideale prosecuzione della cittadinanza onoraria che Udine ha voluto attribuire al poeta di Chiusaforte. Domenica, alla libreria Feltrinelli di via Canciani, sempre dalle 15.30, toccherà invece alle pagine di Hamid, che saranno affidate in sequenza a un coro di 35 voci. Oggi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30 in San Francesco si parlerà anche di burocrazia: il convegno è promosso dall’associazione Giorgio Ferigo. Moderati da Luigi Gaudino, interverranno Giuseppe Bortolussi, Nicola Gasbarro, Giuseppe Piperita

e Stefano Sepe. Dalle 15 alle 17.30 sarà la volta di “Il certificato come sevizia” con Alberto Baldasseroni, Paolo Castelnovi, Manlio Palei e Sandro Venturini moderati da Giovanni Pianosi. Sempre oggi, alle 10 alla Galleria Tina Modotti, si aprirà il percorso espositivo per i primi 10 anni del premio Luchetta: dieci anni raccontati per immagini, attraverso i 10 scatti vincitori della sezione Miran Hrovatin. Ma su tutto spicca l’evento della serata nell’ambito del percorso V/l Digital, curato da Fabio Chiusi da un’idea di Marco Pacini. Nella Chiesa di San Francesco alle 21 “Chi sa cosa di te”, un dialogo nel quale si confronteranno Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al

Paris Institute of Technology e ricercatore in Sociologia presso il Centro Edgar Morin di Parigi, e Mario Tedeschini Lalli vicedirettore Innovazione e sviluppo del Gruppo Editoriale L’Espresso, coordinati da Fabio Chiusi. Per commenti, appunti e altre interazioni, Vicino/Lontano promuove in 140 caratteri #ilmioVl, un vero e proprio Twitter’s Corner rilanciato sul sito del Messaggero Veneto, del Piccolo e su altri spazi dedicati alla socialcreatività. I tweet ritwittati dall’account di Vicino/lontano vinceranno un libro messo a disposizione del supporter tecnico di Twitter’s Corner, la Libreria Tarantola di Udine. Info www.vicinolontano.it

V/l Digital questa sera alle 21 con Fabio Chiusi in San Francesco

Rossi e Gatti danno forfait. E Cerno picchia duro Il comico e il reporter grandi assenti. Il giornalista de l’Espresso apre le ostilità sulle spese del festival di Gian Paolo Polesini Chiamiamoli disguidi; alcuni evitabili, a onor del vero, altri opera di incroci casuali di pianeti che scaraventano sulla Terra le cosiddette sfighe cosmiche. Se un festival tira per una decina di giorni, il cartellone è per forza opulento e naturale vittima predestinata di rivoluzioni dell’attimo. Vero? Bene. Tra inciampi non voluti e scivolate magari sbadatamente cercate, qualcuno comunque non raggiungerà la meta di Vicino/Lontano. Con opposti sentimenti Paolo Rossi e Tommaso Cerno, con l’aggiunta di un Fabrizio Gatti indisposto, il noto reporter de L’Espresso, il trenino verso Udine non lo piglieranno. Chi molto dispiaciuto (Rossi), chi meno, anzi quel tanto incavolato (Cerno). Si sta un niente a buttar su polvere. Il “Perbenista” vive di questo e annusa l’aria di continuo finché percepisce il tanfo. «Tommaso Cerno sbatte la porta a Vicino/Lontano», titola il pezzo sul sito. E giù la storia. Oibò, come mai? L’anno scorso il giornalista de L’Espresso, udinese di fabbrica tra l’altro, diede l’abbrivio all’edition number nine con purtroppo scomparso, Federico si sentiva libero. Stava bene. E dobbiamo dare loro atto, sicuramente assieme ad Aldo Colonnello e a Tito Maniacco, di avere capito prima di tutti la sua personalità e la sua poesia. Una poesia che sgorga “gratuita” com’è per tutta la vera poesia. E non solo quella scritta. Per questo la vera poesia non si riduce a un rapporto di compravendita. Contiene e porta con sé un supplemento di memoria, di emotività, di affezione, di relazione, di reciprocità. La gratuità è atto di reciprocità. Segno di un’alleanza primitiva. Fatta di poco. Dono. Ed è per questo che risulta sovversiva e disturba il potere. Tutti dobbiamo molto a Federico Tavan alias Frederic Toffan. Gli dobbiamo molto perché Federico era e resterà per sempre un vero Poeta. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

un reading del suo libro L’inferno - La commedia del potere e ciò determina il peso sia di un’amicizia antica («L’ho vista nascere questa rassegna, dice Tommaso, e fui uno dei primi a scriverne») sia di una reciproca stima. Okey. Ciò accadde nel 2013. E nel maggio 2014? «Qui non si tratta di una banale svista - attacca Cerno - è una struttura che scricchiola. Cerco di sintetizzare. Ci tenevo a un invito per il decennale. Una questione di cuore, direi comprensibile, umana e quant’altro riguardi la sfera dei sentimenti. Mi dimenticano. E fin qui, nulla da eccepire. Ciccia. Ci resto male, ma pace. Poi ci ripensano. E m’inseriscono nel programma in un posto ics. Accetto. Capisco che i denari non girano felici, oramai, e non chiedo né gettone, né spese di viaggio. Lo considero un piacere. Fine della storia». Secondo atto. Il caso vuole che la sua difesa del Movimento 5 stelle dall’accusa di fascismo da parte di Pd e Fi, abbia scatenato un pandemonio sul blog di Beppe Grillo e «proprio sul leader genovese mi sarei dovuto intrattenere nell’incontro previsto a v/l per domenica 18 (“Alfabeto Grillo. Dizionario

Tommaso Cerno ha sferra un duro attacco al festival su budget e spese

critico ragionato del Movimento 5 stelle”)». Nutella sul pane, diremmo. Cacio sui maccheroni, robe così, per far capire la felice combinazione d’intenti. Ancora Cerno: «Mi arriva una lettera, di quelle preconfezionate, con i ringraziamenti, a firma del presidente Verona, per aver accettato l’invito. Be’, scusate, no. La stessa inviata ai tanti ospiti coccolati, ben pagati, anche per una settimana? Ecco, non vorrei apparire come quei puzza sotto il naso

che se la pigliano per snobismo. Almeno la forma, almeno il rispetto. Se non sanno gestire i duecentomila euro a disposizione, scialacquando per alcuni e facendo gli spilorci per altri, non è colpa mia; se chi ci mette il nome e il cognome a penna su un foglio e non se lo ricorda, forse è meglio che torni a fare l’architetto. Non sono l’unico a notare buchi neri nell’impalcatura della manifestazione. Nel tempo ha subìto mutazioni, è diversa da

il workshop a friuli future forum

Luoghi e storie intrisi di umanità

Monika Bulaj e l’approccio antropologico che anima la fotografia ◗ UDINR

Si muove in punta di piedi, quasi come avesse paura di disturbare. Sposta continuamente le mani, portandosele sul viso pulito per scostare i capelli dagli occhi quasi trasparenti e privi di trucco, privi di filtri. Monika Bulaj accarezza l’aria intorno a sé, con una presenza che riesce a essere delicata e forte allo stesso tempo. È lei la curatrice d’eccezione del workshop di fotografia Fotografare luoghi e storie organizzato da Bottega Errante dentro vicino/lontano, un cor-

so intensivo di tre giorni che ha preso il via al Friuli Future Forum alla presenza di una decina di partecipanti. Tutti ammaliati dalla presenza della fotografa e dalle sue immagini. In fondo lei ha un curriculum che mette quasi paura, per chi si cimenta con una macchina fotografica per diletto. La Bulaj ha infatti all’attivo circa 60 mostre tra New York e il Cairo, una laurea in filologia polacca a Varsavia, parla sette lingue e almeno un altro paio le studia e conosce quasi tutti gli anfratti sperduti del nostro pianeta. Ma per lei è normale, visto che

non saprebbe come altro vivere, se non in viaggio nei paesi fratturati e violentati dall’uomo e con la macchina fotografica a portata di clic per immortalare l’anima dei luoghi, attraverso i suoi abitanti. «Io cerco le figure. È attraverso le persone che voglio raccontare la memoria della storia dei luoghi e la loro religione». I suoi amici la definiscono “antropolo”, senza il “ga” finale. Una che vuole andare a fondo dell’universo umano, ovunque esso si trovi, ma facendolo attraverso il suo obiettivo, non attraverso gli studi. Africa,

Monika Bulaj (F. Alice Durigatto)

Asia... quel che importa è che in quel luogo uomini e donne portino sui loro corpi e nei loro gesti tutti i capitoli della loro terra. I suoi temi di ricerca sono infatti i confini delle fedi, che si srotolano tra la mistica, gli archetipi, la divinazione, la

quel che era. L’essere esterofili è una prerogativa di molta intellighenzia italiana; guardarsi in casa, a volte, non è poi così sbagliato». Atto terzo, fuori scena. Il cellulare di Paolo Rossi squilla a lungo. Lui è uno gentile, lo conosciamo da quel dì. E difficilmente fa il prezioso. Quando un attore prova, però, il telefonino lo lascia nei camerini. Ed è questo il punto. Nella casella del programma di lunedì, il Rossi è annunciato alle 21 sul palco assieme a Gian Antonio Stella, curioso duo. Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli è l’insegna di un show sul paradosso burocratico italiano. «Inutile girarci attorno, non verrò. E non sai quanto mi ruga ’sta faccenda. Udine, poi, è sempre tappa fissa di ogni mio spettacolo. La produzione ha fissato il debutto del nuovo happening, diciamo così, Il colore è una variabile dell’infinito a mercoledì 13, invece del previsto 8 maggio. Ciò mi costringe alla prova generale il 12. E addio Friuli. Non voglio lasciare del tutto solo Gian Antonio, spero di riuscire a dotarlo di un paio di video di supporto. Con la faccia e con lo spirito, ci sarò». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

possessione, i pellegrinaggi, il culto dei morti e poi le verità delle minoranze, dei popoli nomadi, dei migranti, degli intoccabili, dei diseredati. Un universo immenso in cui lei vorrebbe entrare fino in fondo. E lo racconta ai corsisti, mentre alle sue spalle scorrono le immagini che lei è riuscita a fermare con i suoi scatti, lasciandoli a bocca aperta non solo per l’intensità delle sue fotografie, ma soprattutto per la verità che lei stessa riesca e trasmettere. A loro spetterà il compito, in questi tre giorni di workshop, di ridurre le distanze tra le loro prospettive e la sua, esponendosi con le loro idee e i loro lavori in un affascinante gioco tra il vicino e il lontano dei loro mondi. Anna Dazzan ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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Cultura e Spettacoli

MESSAGGERO VENETO SABATO 10 MAGGIO 2014

‘‘ ‘‘ POESIA COME PANE

POESIA COME PANE

Oggi alle 19, a palazzo Morpurgo “La nâf Oggi alle 19, a Spaziâl”, omaggio a Tavan palazzo Morpurgo “La nâf Spaziâl”, omaggio a Tavan

‘‘ ‘‘ de marco e trangoni

de marco e trangoni

Foto di Danilo De Marco video collage di Foto di Danilo Andrea Trangoni De Marco video collage di Andrea Trangoni

VICINO/LONTANO » CHE MONDO CINO/LONTANO » CHE MONDO FA? FA?

‘‘ ‘‘ TALLIENTE E MEDEOSSI

V

Martedí in San Francesco il reading Martedí in San sul poeta di Andreis Francesco il reading

sgombrare il camrrei subito per chiarire, poil da malintesi o da per sgombrare camcosa possa indipo da qualsiasi malintesialtra o da spettire o suscitare perplessi- ta di “autoritratti”, che Federii altra cosa possa indità, il senso del nostro co siche “scattava o suscitare perplessita muoverdi “autoritratti”, Federi-da solo”. Fotoci attorno e per Federico Ta- grafie dissacratrici, altre giocoso del nostro muover- co si “scattava da solo”. Fotovan.Federico Siamo tutti ad avere se, quasi sempre disperate, no e per Ta- noi grafie dissacratrici, altre giocobisogno di Federico. Della sua che rivelano quell’essere promo tutti noi ad avere se, quasi sempre disperate, poesia,Della della sua sua scrittura, co- quell’essere fondamente di Federico. che rivelano pro-anarchico che me scrittura, della sua stessa era e che resterà Federico Tadella sua co- consapevofondamente anarchico che le e innocente esistenza. Quesua stessa consapevovan, anche se lui continuava a era e che resterà Federico Taci è estremamente necessaocentesto esistenza. Que- van, parlare e parlare, anche se lui continuava a con una sorrio per necessasentirci meno soli.e“E stremamente parlare parlare, con una sorta di ironico struggimento, di sentirci meno ilsoli. “E hata quando merlo perduto la struggimento, di ironico di “comunismo”. il merlo ha nella perduto la “comunismo”. voce, valle...che freddo”, Il poeta è sempre stato un villa valle...che Il poeta è sempre stato un viscrive infreddo”, alcuni versi Federico. sionario, sensitivo verso il alcuni versi sionario, un sensitivo il Dire di Federico. Federico cercando con grande verso luogo/corpo dell’esiFederico cercando con grande luogo/corpo dell’esitimore di disvelare almeno stenza; un visionario, un sensidi disvelare stenza;delle un visionario, uncantore sensi- della realtà. uno dei almeno tanti Federico; tivo, un tantisue Federico; delle “facce”, tivo, uncon cantore realtà. innumerevoli Madella la realtà non è sempre coumerevoli “facce”, con Ma la realtà è sempre co- personale né cui sorprendendoci sempre, si non moda; né quella rendendoci sempre, si complessa. moda; né quella personale presentava, è cosa tanto meno né quella sociale. Il ra come il punto di nascere” Oggi dalle 19 ava, è Questo cosa complessa. tanto meno quella Il scava, ra come il punto di nascere” dalle non certo per furbizia scrive Erri De Oggi Luca -,19in vicino/lontano poetasociale. anticipa, penetra non certo furbizia poeta anticipa, penetra Luca -, inoracolo vicino/lontano o perper qualche tornaconto. Pru- escava, dell’esi- a palazzo porta alla luce. scrive Anche Erri ora Dequell’essere alche denza tornaconto. Pru- e cosa portache alla luce. Anche quell’essere a palazzo e doppiezza, stente,dell’esiche il poeta trova il suo Morpurgo che gli occhiora di Federico non oracolo doppiezza, che gli occhi di Federicopiú noni prati stente, che il poeta trova il suo Morpurgo troppe cosa volte che ritroviamo anche spazio, messaggero della cadu- rende omaggio guardano e il cielo, olte ritroviamo pratiprati e il cielo, spazio, cadu- Una rende omaggio nei grandi anche umanisti,guardano erano mo-piú iquei dell’essere. caducità a Federico e quel cielo dellamessaggero sua citàdella di umanisti, erano moquei prati e quel cielo della sua cità dell’essere. Una caducità a Federico di di fare a lui sconosciuti. Fevalle-prigione “se no tu scjam- che ha impresso indelebil- Tavan, il poeta e a luiderico sconosciuti. Fe-di stato valle-prigione no tu che devenha impresso indelebilTavan, mutava d’ani- “se mente e che porta conil poeta sé la di Andreis: qui pe/no tuscjamscjampe pì/tu mutava diimprovvisamente stato d’ani- pe/no scjampe pì/tu devenche porta con sé la stessa di Andreis: qui mo nontuapcontraddizione della il manifesto te Andrèes”, queglimente occhi enon rovvisamente non ap- te in Andrèes”, occhi non contraddizionenostra stessaesistenza, della quel il manifesto pena si scatenavano lui gli quegli “nostro con una foto di mollano la presa, restano imscatenavano in lui gli mollano la presa, restano im- nostra esistenza, quel “nostro con una foto di inappagati desideri che lo traessere una lucente pochezza”, Danilo De pressi nelle nostre pupille. ati desideri che lo tra- pressi nelle nostre pupille. essere una lucente pochezza”, Danilo De scinavano nella sua Nave Spache è la ragione che ci diamo Marco E noi lo riscopriamo, no nella sua Nave SpaE noi lo riscopriamo, questo che èquesto la ragione che ci diamo Marco ziale. E come il camaleonte, toper non farci divorare dalla giorno ome il camaleonte, to- mondo, giornomondo, dopo giorno ri-dopo pergiorno non rifarci divorare dalla talmente esposto e vulnerabiniente volte, l’unica anda- disé e del mondo, leggendo le sue poesie; attrae esposto e vulnerabi- leggendo le sue poesie; attra- consapevolezzaconsapevolezza del niente e del volte, l’unicae forma per anda-forma sé eper del mondo, riflettere ap- di riflettere aple, mutava. Mutava non ripetuta volte re totalmente avanti e dire,punto totalmente punto “in sé il mondo”, e tragli stati che edalla va. Mutava per non es- per verso gliesstati verso dell’animo chedell’animo dalla ripetuta troppe volte e troppe re avanti e dire, “in sé il mondo”, e trasere divorato dal mondo esterbanale, “morte quotidiana”. esposto, e proprio per questo sforma tutto invadono i suoi versi; stati orato dal mondo ester- invadono i suoi versi; stati banale, “morte quotidiana”. esposto, e proprio per questo sforma tutto il suo impeto in il suo impeto in no. Da quando si era forse Scrive “...ho cono- perfettamente di sé. buffoneria, diventado dell’animo forse impalpabili, quando Federico si eraFederico dell’animo impalpabili, Scrive Federico: “...hoFederico: cono- perfettamente vero, di sé. vero, buffoneria, diventado perduto dentro - pur centinaia “Pare di persone “Pare canto immediato e istin- di se “scimmiario” ma che non smettono ac- sciuto dentro se stesso - purse stesso ma che non smettono di acsciutodicentinaia di persone canto immediato e istin“scimmiario” stesso. Per di se stesso. Per in anticipo - “il ecompagnare delle quali assolutamentivoColonnello - scrive Aldo Colonnello difendersi e salvarsi. e rimandare alla ndoci avvertendoci in anticipo - “il compagnare rimandare alla metà delle qualimetà assolutamentivo - scrive Aldo difendersi e salvarsi. poetanon è morto… scrivo te infrequentabili”. della poesia - perMa sarà nostra esistenza. te Un’esistenmorto… scrivo non nostra esistenza. Un’esisteninfrequentabili”. della poesia di Federico - per-di Federico Ma sarà poi possibile per poi il possibile per il piú… ma di cosa dovrei scrive«Groppo inestricabile di di-dalché emerge fondo salvarsi? denso Epoeta salvarsi? za, quella di Federico,«Groppo affronta-inestricabile a di cosa dovrei scriveza, quella di Federico, affrontadi diché emerge fondo densodal poeta Federico in E Federico in oggi tolto che cianhanno ane di voglia di vive-limpida del vivere… e rinfreuno dei suoi momenti di lucita a pelle nuda, sen-e disperazione che ci re hanno ta tolto a pelle scoperta, nuda,scoperta, sen- sperazione voglia di vivedel vivere… e rinfre-limpida uno dei suoi momenti di luciche le fate…fordi telefonini for-difesa. re, di questo die conscante e quasi Ma,dicedo sconforto za nessuna difesa. Quelle auto- groppo ate… di telefonini za nessuna Quelle autore, di questo di con-groppo scante quasi inaspettata. Ma, inaspettata. do sconforto a Paolo Me- dice a Paolo Mese?”, uno struggimento traddizioni» comeappena dice Idauscita Val- alla appena uscita luce (una deossi: “La èpoesia friulana è difese molte volte salvanocome o struggimento assor- difeseassorche molte volteche salvano traddizioni» dice Ida Valluce (una lu- alladeossi: “Lalupoesia friulana dante, ècome è stata lerugo. Ma, ancora Federico ce piú sognata che conosciuGuarda me, guarda molti di noi che la ancora ome sempre statasempre as- molti di asnoi dall’abisso chedall’abisso la lerugo. Ma, Federico ce piú sognata che conosciumalata. Guarda malata. me, guarda sordante la sua aveTavan, le “mi piacciono con-nell’ombra… ta), si ritrae nell’ombra… guarda Ida, guarda vita porta con sé. Tavan, “mi piacciono e la sua presenza, ave-presenza, vita porta con sé. conta), si le ritrae spaPierluigi, spaguardaPierluigi, Ida, guarda contagiato dei bestemmiatoria Turbolenta bestemmiatoria traddizioni, mi aiutano a essein sésonogli altri come agiatovaqualcuno deiqualcuno Turbolenta traddizioni, mi aiutano a esseventata di dover ventata rifletterediindover sé riflettere gli altri come conciati, co- sono conciati, cosuoi… suoi che gli erano e poetica preghiera,rel’esistenza re me stesso”. allora che il mondo». me stiamoLacombattendo. La uei suoi che quei gli erano e poetica preghiera, l’esistenza me stesso”. Ecco allora che Ecco il mondo». me stiamo combattendo. vicini. Ora la è si di Federico si inabissa in una diventa, il contraddirsi che ildipoeta ha paura di è poesia friulana ni. Orapiú la sua assenza è suadiassenza Federico inabissa in una il contraddirsi molte diventa, Eccomolte che il poetaEcco ha paura poesia friulana malata”. Ma è malata”. Ma definitiva darsenesofferenza una ragio-molto sofferenza molto simile a quela e darsene unaeragioche cos’è questo “male” di cui simile a quelche cos’è questo “male” di cui ne è quasi Un impossibile. Un la chenascita... provocailuna nascita... il uasi impossibile. dice? la che provoca una Federico dice? DaFederico dove viene e Da dove viene e un silenzio cu- troppo vuoto,troppo un silenzio venire al mondo. mondo la sua desolazione pervenire alcumondo. Per questo il Per questo il come si manifestacome e chi si sono e mondo sua edesolazione permanifesta e chi la sono olge tutti. vicenda po, Una avvolge tutti. Una suo,vicenda quello del poeta, è un conquanti sono per lui gli “altri”! ricordava unricordava secolo, che in un secolo, suo, quello del poeta, è un conché quanti sono per ché lui gli “altri”! che in questa di Federico, venire al mondo... La contraddizioneLa diventa al- di poeti, ne nascono forse non umana, questa ditinuo Federico, contraddizione diventa al- di poeti, tinuo venire al mondo... ne nascono forse non tocca che e che ScrivepiúPierluigi Cappello: lora l’arma insostituibile di chi piú di cinque. co- E Federico, comisento toccapiú e che sento Scrive Pierluigi Cappello: lora l’arma insostituibile di chi E Federico, piú di cinque. i anche la mia. ”LaSotto responsabilità del poeta è veramente poeta e non ridu-poeta meescrive Paolo Medeossi, “...è chemia. maiSotto anche la ”La responsabilità del poeta è veramente non ridume scrive Paolo Medeossi, “...è e fa finta di niente. “La di niente. sta nel fatto prende ce la sua vena soloce adlaun esercisempre stato esclusivamente pelle che fa finta “La che stasenel fatto sul che se prende sul sua vena solo ad un esercisempre stato esclusivamente esistenziale serio il suo ruolo zio spirituale o giochetti tecno- o giochetti poeta: non è mai venuto vicenda dell’uoesistenziale dell’uoserioallora il suodeve ruolo allora deve zio spirituale tecnopoeta:meno non è mai venuto meno ipercorsa in ripercorsa maniera in cercare il piú possibile adelogici, uniti all’ansimante, vaniall’impegno di farne atto pub- di farne atto pubmo va maniera cercare ildipiú possibile di adelogici, uniti all’ansimante, vaniall’impegno asiva ma moltoma ri- con rire al reale, in modo tosa e schizofrenica di blicoricerca urlandodiverità scomode noncon invasiva molto ri- deve rirefare al reale, deve fare in modo tosaricerca e schizofrenica blico urlando verità scomode e conspetto delicatezza...” che non ci sia tanto scarto tra far cassa e di successo. e dando generosamente ingenerosamente pae con delicatezza...” che non ci sia tanto scarto tra far cassa e di successo. e dando in panna Descrive Simone nelDe belciò nel chebelsi agita testasi eagita ciò in testa e ciò “Per i poeti professionisti - professionisti sto la sua stessa esistenza. Anna Simone “Per i poeti - sto ciòinche la sua Ilstessa esistenza. Il ibro pubblicato a suo che viene pronunciato. Il proaggiunge sempre Federico dipoeta, se vero, non può far lissimo libro pubblicato a suo che viene pronunciato. Il proaggiunge sempre Federico di- poeta, se alvero, non può far alSUSHI, WOK & GRILL RESTAURANT dalla Forum, Federico nunciarsi diventa pubblico, si- pubblico, sicendo con sottilecendo e sferzante tro,eèsferzante questo il suo destino, la il suo destino, la tempo dalla Forum, Federico con sottile nunciarsi diventa tro, è questo nostraTavan preziosa eresia, gnifica insomma che tu sei co- che tu sei coironia, (… ché nella lingua sua missione, principale nostra preziosa eresia, ironia, (… di ché nella lingua diil suo gnifica insomma sua missione, il suo principale imè - che almeno per ora, meper il terminale di una tradizio-di una tradizioAndreis questa parola, profesdovere profescivile. Precario, - ahimè - almeno ora, me Andreis questa parola, il terminale dovereinafficivile. Precario, inaffieremo in libreria. ne lunghissima, responsa- sei responsasionisti, non esiste) si tratta di esiste) dabile, approssimativo, imperLOCALE RINNOVATO E CLIMATIZZATO non troveremo in libreria. sionisti, non si tratta di dabile, nesei lunghissima, approssimativo, imperguro cheMi questa suache vi- questa bile anche fatto. Seiquesto fatto. Sei cosa seria che richiede fatica, fetto in tutto, è coeauguro sua vi-per questo cosa seria che richiede fatica,Federico bile anche per fetto in tutto, Federico è coemanacenda si riveli con la responsabile davanti a coloro e per concludere tre righe ci larente e lucido in tutto questo”. umana si riveli con la responsabile davanti a coloro e per concludere tre righe ci la- rente e lucido in tutto questo”. ntensità anche in quelcheinciquelsono e ache quelli che non vorano ben sei mesi”. Perben que-sei mesi”. Federico Tavan a Udine nonTavan a Udine non stessa intensità anche vorano Per queci sono e a quelli che non Federico SIAMO APERTI TUTTI I GIORNI econdo Federico ci sono piú”. sti ultimi è ancora Federico è quasi mai stato ospite. le, secondo Federico ci sono piú”. sti ultimi è ancora Federico è quasiSemimai stato ospite. Semiila fotografie” che gli far sedere che suggerisce la risposta, e in sconosciuto fino a pochi mesi “diecimila fotografie”Non chevoglio gli certo che suggerisce la risposta, e in sconosciuto fino a pochi mesi Non voglio certo far sedere ato, e ne possa uscire il poeta al posto della Pizia di questo caso è più che mai de- fa, aveva frequentato verso la ho ruvido scattato, e ne possa uscire il poeta al posto della Pizia di questo caso è più che mai de- fa, aveva frequentato verso la ole, quel piaceApollo né farlo diventare una terminata e senza pericolo di fine degli anni ’80 e inizio anni leggendole, quel terminata e senza farlo diventare una fine anni ’80 e inizio anni ui Federico cercava di ruvido sortapiacedi mostroApollo sacro.né Tutt’alcontraddizioni: “la poesia c’è ’90,pericolo il Centro di Sociale didegli via Volre con ecui Federico cercava contraddizioni: turno. “la poesia sorta mostro ’90, ilragazzi Centro Sociale di via Volla sofferenza il suo vi- tro. Ma èdiproprio indiquel suo sacro. Tutt’alo non c’è”. Con c’è gli allora liberare la sofferenza e il suo vio non c’è”. tro. Ma è proprio in quel suo turno. Con mondo. Fotografie, in venire continuamente al monseppe del- del gruppo di Usmis, in quello gli allora ragazzi Via Nazionale, 1 Tavagnacco Quando UD MoraviaQuando il mondo. in morte seppe del- del gruppo venireècontinuamente al monmpre evere comunque sor- Fotografie, do, - “nessuna cosí dula morte di Pasolini gridò Moravia al spazio underground oramaidi Usmis, in quello verità sempre e comunque sor- do, - “nessuna morte è cosí dula morte di Pasolini gridò al spazio underground oramai

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sul poeta di Andreis

Oggi alle 19 De Marco inaugura la mostra La nâf spaziâl sul poeta di Andreis Oggi alle 19 De Marco inaugura la mostra La nâf spaziâl sul poeta di Andreis E martedí in San Francesco il recital con Aida Talliente e Paolo Medeossi E martedí in San Francesco il recital con Aida Talliente e Paolo Medeossi

TEL. 0432.480570

SABATO 10 MAGGIO 2014 MESSAGGE

TALLIENTE E MEDEOSSI

“Nostra preziosa eresia” “Nostra preziosa eresia” il festival onora Tavan il festival onora Tavan

di DANILO DE MARCO LO DE MARCO orrei subito chiarire,

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il pro il programma

I reading I reading perVicino/lontano Cappellop

formula rinnovat Vicino/lontano procedepur conselascosso dalld formula rinnovata per ilsollevata decennale dal giorR pur se scosso dalla polemica dell’Espresso, Tod sollevata dal giornalista omaggio ai vincitc dell’Espresso, Tommaso Cerno. In Terzani, Pierluigii omaggio ai vincitori delromanzo premio autobioc Terzani, Pierluigi Cappello per il libertà” (Rizzoli)v romanzo autobiografico “Questa Mohsim Hamid peC libertà” (Rizzoli) e il pachistano coinvolgente affrF Mohsim Hamid per il suo d sulla vita dell’uom coinvolgente affresco narrativo p globalizzato “Com sulla vita dell’uomo nel mondo a sfondati nell’Asia globalizzato “Come diventare ricchi v (Einaudi), in colla sfondati nell’Asia emergente” O Teatro Club Udine (Einaudi), in collaborazione con il 1 Teatro Club Udine e il coordinamento da Angela Felice, ha coordinamento di Gianni Cianchi e p doppia Angela Felice, ha promosso unamaratonaF dedicata ai due tei doppia maratona di letture integrali dedicata ai due testi. Si parte oggi, N

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purtroppo purtroppo scomparso, Federi- sco co si sentiva libero.coStava be- li si sentiva ne. E dobbiamo dare loro atto, ne. E dobbiam sicuramente assieme ad Aldo a sicuramente Colonnello e a Tito Colonnello Maniacco, e a di avere capito prima tutticapito la didi avere sua personalità e la sua poesia. personalit Una poesia che Una sgorga poesi “gratuita” com’è per tutta la com “gratuita” vera poesia. E non solo vera quella poesia. E◗ scritta. Per questo lascritta. vera poePer que sia non si riduce a un rapporto sia non si riducS di compravendita. Contiene e q di compraven porta con sé un supplemento porta con sé us di memoria, di emotività, di af- dim di memoria, fezione, di relazione, di recifezione, di rels procità. La gratuità èprocità. atto di reLa grap r ciprocità. Segno di ciprocità. un’allean-Segn f za primitiva. Fatta dizapoco. Do- Fa primitiva. l no. Ed è per questono. cheEd risulta è per qu sovversiva e disturba il potere. s sovversiva e di Tutti dobbiamo molto a Fede- c Tutti dobbiam rico Tavan alias Frederic Tof- È rico Tavan ali fan. Gli dobbiamo molto per- d Gliper dobbit ché Federico era e fan. resterà ché Federico en sempre un vero Poeta. sempre un verd ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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voluto attribuire al poeta di Chiusaforte. Domenica, alla libreria Feltrinelli di via Canciani, sempre dalle 15.30, toccherà invece alle pagine di Hamid, che saranno affidate in sequenza a un coro di 35 voci. Oggi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30 in San Francesco si parlerà anche di burocrazia: il convegno è promosso dall’associazione Giorgio Ferigo. Moderati da Luigi Gaudino, interverranno Giuseppe Bortolussi, Nicola Gasbarro, Giuseppe Piperita

10 alla Galleria Tina Modotti, si aprirà il percorso espositivo per i primi 10 anni del premio Luchetta: dieci anni raccontati per immagini, attraverso i 10 scatti vincitori della sezione Miran Hrovatin. Ma su tutto spicca l’evento della serata nell’ambito del percorso V/l Digital, curato da Fabio Chiusi da un’idea di Marco Pacini. Nella Chiesa di San Francesco alle 21 “Chi sa cosa di te”, un dialogo nel quale si confronteranno Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al

Fabio Chiusi. Per commenti, appunti e altre interazioni, Vicino/Lontano promuove in 140 caratteri #ilmioVl, un vero e proprio Twitter’s Corner rilanciato sul sito del Messaggero Veneto, del Piccolo e su altri spazi dedicati alla socialcreatività. I tweet ritwittati dall’account di Vicino/lontano vinceranno un libro messo a disposizione del supporter tecnico di Twitter’s Corner, la Libreria Tarantola di Udine. Info www.vicinolontano.it

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V/l Digital questa sera alle 21 con Fabio Chiusi in San Francesco

Rossi e Gatti danno forfait. E Cerno picchia duro Il comico e il reporter grandi assenti. Il giornalista de l’Espresso apre le ostilità sulle spese del festival Copia di ba7d172f93cd6d8bb0cfe61ba4d00e13

Cultura e Spettacoli

SABATO 10 MAGGIO 2014 MESSAGGERO VENETO

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un reading del suo libro L’inquel che era. L’essere esterofili ferno - La commedia del potere è una prerogativa di molta inChiamiamoli disguidi; alcuni e ciò determina il peso sia di tellighenzia italiana; guardarsi evitabili, a onor del vero, altri un’amicizia antica («L’ho vista in casa, a volte, non è poi così questa libertà Il reading democrazia opera di incroci casuali di pia- nascere questa rassegna, dice sbagliato». alla friuli digitale per hamid neti che scaraventano sulla Tommaso, e fui uno dei primi Atto terzo, fuori scena. Il celTerra le cosiddette sfighe co- a scriverne») sia di lulare di Paolo Rossi squilla Fabio Chiusia Dalle 15.30 si una reciproDomani, 15.30, smiche. Se un festival tira per stima.tutto Okey. lungo.apre Lui oggi è uno gentile, lo coleggecano-stop il Ciò accadde alle 21 il ciclo di alla Feltrinelli. il reading una decina di giorni, il cartello- nel 2013. nosciamo da quel dì. E difficillibro di Pierluigi Cappello dibattiti sul web per lo scrittore pakistano ne è per forza opulento e natuE nel maggio 2014? «Qui mente fa il prezioso. Quando rale vittima predestinata di ri- non si tratta di una banale sviun attore prova, però, il telefovoluzioni dell’attimo. Vero? sta - attacca Cerno - è una nino lo lascia nei camerini. Ed programma Bene. il Tra inciampi non voluti struttura che scricchiola. Cerè questo il punto. Nella casella e scivolate magari sbadata- co di sintetizzare. Ci tenevo a del programma di lunedì, il I reading perqualcuno Cappello laper burocrazia Bortolussi e il futuro digitale di Chiusi mente cercate, co-e Hamid, un invito il decennale.di Una Rossi è annunciato alle 21 sul munque non raggiungerà la questione diFriuli cuore, com-Sepe. Dalle 15 alle 17.30 palco assieme a Gian Antonio Vicino/lontano procede con la dalle 15.30, alla libreria di viadirei e Stefano Paris Institute of Technology e meta Vicino/Lontano. prensibile, e quant’alStella, curioso duo. Bolli, semformuladi rinnovata per il decennale Con Rizzani, col romanzo diumana Cappello, cui sarà la volta di “Il certificato come ricercatore in Sociologia presso il opposti sentimenti Paolo Rospur se scosso dalla polemica darà voce pattuglia di lettori deisevizia” con Alberto Baldasseroni, Centro Edgar Morin di Parigi, e trouna riguardi la42sfera sentipre bolli, fortissimamente bolli dal giornalista capeggiati dal sindaco Furio Honsell Paolo Manlio Palei e Mario Tedeschini Lalli vicedirettore sisollevata e Tommaso Cerno, con l’agmenti. Mi dimenticano. E Castelnovi, fin è l’insegna di un show sul paradell’Espresso, Tommaso Cerno. In in ideale prosecuzione della Sandro Venturini moderati da Innovazione e sviluppo del Gruppo giunta di un Fabrizio Gatti in- qui, nulla da eccepire. Ciccia. dosso burocratico italiano. omaggio ai vincitori del premio cittadinanza onoraria che Udine ha Giovanni Pianosi. Sempre oggi, alle Editoriale L’Espresso, coordinati da disposto, il noto reporter de restoalmale, ci Tina Modotti, si «Inutile girarci attorno, non Terzani, Pierluigi Cappello per il volutoCi attribuire poeta dima pace. 10Poi alla Galleria Fabio Chiusi. L’Espresso, il trenino verso Udiripensano. E libreria m’inseriscono verrò. E non sai quanto mi ruTommaso un duroappunti attaccoe altre al festival su budget e spese romanzo autobiografico “Questa Chiusaforte. Domenica, alla aprirà il percorso espositivoCerno per i ha sferra Per commenti, libertà” e il pachistano Feltrinelli via Canciani, sempre 10 anni del premio Luchetta: interazioni, Vicino/Lontano ne non(Rizzoli) lo piglieranno. Chi neldi programma in unprimi posto ga ’sta faccenda. Udine, poi, è Mohsimdispiaciuto Hamid per il suo (Rossi), chi dalle 15.30, invece alle diecii anni perragionato immagini, del promuove in 140 caratteri #ilmioVl, molto ics. toccherà Accetto. Capisco che de-raccontati critico Movimenche se la pigliano per snobi- sempre tappa fissa di ogni mio coinvolgente affresco narrativo pagine di Hamid, che saranno attraverso i 10 scatti vincitori della un vero e proprio Twitter’s Corner meno, anzi quel tanto incavonari non girano felici, oramai, to 5 stelle”)». Nutella sul pane, smo. Almeno la forma, alme- spettacolo. La produzione ha sulla vita dell’uomo nel mondo affidate in sequenza a un coro di 35 sezione Miran Hrovatin. rilanciato sul sito del Messaggero lato (Cerno). né spicca diremmo. Cacio sui maccherorispetto. Se non sanno ge- fissato il debutto del nuovo globalizzato “Come diventare ricchi voci. e non chiedo né gettone, Ma su tutto l’evento della Veneto, del Piccolo e su no altriilspazi Si stanell’Asia un niente a buttar su spese di12.30 viaggio. ni, del robe così, far capire la stireIi duecentomila euro a di- happening, diciamo così, Il cosfondati emergente” Oggi dalle 10 alle e dalle 15Lo alleconsidero serata nell’ambito percorso V/l perdedicati alla socialcreatività. (Einaudi), in collaborazione con il 17.30 in San Francesco si parlerà Digital, curato da Fabio Chiusi da tweet ritwittati dall’account di polvere. Il “Perbenista” vive di un piacere. Fine della storia». felice combinazione d’intenti. sposizione, scialacquando per lore è una variabile dell’infiniTeatro Club Udine e il l’aria di contianche di burocrazia:atto. il convegno è vuole un’idea di Marco Pacini. Nella Vicino/lontano vinceranno un libroe facendo gli spilorci questo e annusa Secondo Il caso che Ancora Cerno: «Mi arriva una alcuni to a mercoledì 13, invece del coordinamento di Gianni Cianchi e promosso dall’associazione Giorgio Chiesa di San Francesco alle 21 “Chi messo a disposizione del supporter nuo finché percepisce il tanfo. la sua difesa del Movimento 5 lettera, di quelle preconfezioper previsto 8 maggio. Ciò mi coAngela Felice, ha promosso una Ferigo. Moderati da Luigi Gaudino, sa cosa di te”, un dialogo nel quale si tecnico di Twitter’s Corner, laaltri, non è colpa mia; se «Tommaso sbatte la stelle Giuseppe dall’accusa di fascismo adi Udine. chi Info ci mette il nome e il cogno- stringe alla prova generale il doppia maratonaCerno di letture integrali interverranno Bortolussi, confronterannonate, Antoniocon Casilli,i ringraziamenti, Libreria Tarantola porta a ai Vicino/Lontano», dedicata due testi. Si parte oggi, titoNicola da Gasbarro, di Digital Humanities parteGiuseppe di Pd ePiperita Fi, abbiadocente scatefirma del al presidente Verona, me a penna su un foglio e non 12. E addio Friuli. Non voglio www.vicinolontano.it V/l Digital questa sera alle 21 con Fabio Chiusi San Francesco la il pezzo sul sito. E giù la sto- nato un pandemonio sul blog per aver accettato l’invito. Be’, se lo ricorda, forse è meglio lasciare delintutto solo Gian Anria. Oibò, come mai? L’anno di Beppe Grillo e «proprio sul scusate, no. La stessa inviata ai che torni a fare l’architetto. tonio, spero di riuscire a dotarscorso il giornalista de leader genovese mi sarei dovu- tanti ospiti coccolati, ben pa- Non sono l’unico a notare bu- lo di un paio di video di supL’Espresso, udinese di fabbrica to intrattenere nell’incontro gati, anche per una settimana? chi neri nell’impalcatura della porto. Con la faccia e con lo tra l’altro, diede l’abbrivio previsto a v/l per domenica 18 Ecco, non vorrei apparire co- manifestazione. Nel tempo ha spirito, ci sarò». all’edition number nine con (“Alfabeto Grillo. Dizionario me quei puzza sotto il naso subìto mutazioni, è diversa da ©RIPRODUZIONE RISERVATA

di Gian Paolo Polesini

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Rossi e Gatti danno forfait. E Cerno picchia duro Il comico e il reporter grandi assenti. Il giornalista de l’Espresso apre le ostilità sulle spese del festival

il workshop a friuli future forum di Gian Paolo Polesini

un reading del suo libro L’inquel che era. L’essere esterofili possessione, i pellegrinaggi, il ferno - La commedia del potere è una prerogativa di molta inculto dei morti e poi le verità Chiamiamoli disguidi; alcuni e ciò determina il peso sia di tellighenzia italiana; guardarsi delle inminoranze, deiè popoli evitabili, a onor del vero, altri un’amicizia antica («L’ho vista casa, a volte, non poi così opera di incroci casuali di pia- nascere questa rassegna, dice sbagliato». nomadi, dei migranti, degli inneti che scaraventano sulla Tommaso, e fui uno dei primi Attodei terzo,diseredati. fuori scena. Il Un celtoccabili, Terra le cosiddette sfighe co- a scriverne») sia di una reciprolulare di Paolo Rossi squilla a universo immenso in cui lei smiche. Se un festival tira per ca stima. Okey. Ciò accadde lungo. Lui è uno gentile, lo covorrebbe entrare fino fonuna decina di giorni, il cartello- nel 2013. nosciamo da quel dì. Eindifficilsoforza intensivo die natutre giorniE che non saprebbe do. Emente lo racconta ai corsisti, ne è per opulento nel maggio 2014? «Quicome altro vivefa il prezioso. Quando ◗ UDINR rale vittima predestinata di risi tratta re, di una un attore prova, però,scorroil telefoha preso il via al Friuli non Future se banale non insviviaggio nei paesi mentre alle sue spalle voluzioni dell’attimo. Vero?di una sta -deattaccafratturati Cerno - èe una nino lo lasciache nei lei camerini. Ed Si muove in punta di piedi, Forum alla presenza violentati dall’uono le immagini è riusciBene. Tra inciampi non voluti struttura che scricchiola. Cerè questo il punto. Nella casella quasi come avesse paura di dicina di partecipanti. Tutti ammo e con la macchina fotograta a fermare con i suoi scatti, e scivolate magari sbadata- co di sintetizzare. Ci tenevo a del programma di lunedì, il sturbare. Sposta continuamaliati presenza fo- perfica a portata lasciandoli bocca aperta non mente cercate,dalla qualcuno co- della un invito il decennale. Una di clic per imRossi è aannunciato alle 21 sul mente le mani, portandosele tografa dalle suelaimmagini. munque non e raggiungerà l’anima dei luoghi, solo per l’intensità sue foquestione dimortalare cuore, direi compalco assieme adelle Gian Antonio meta In di fondo Vicino/Lontano. Con prensibile, umana e quant’alStella, curioso duo. Bolli, semsul viso pulito per scostare i calei ha un curriculum attraverso i suoi abitanti. «Io tografie, ma soprattutto per la opposti sentimenti Paolopaura, Ros- tro sfera le deifigure. senti- È attraverso le bolli, fortissimamente pelli dagli occhi quasi traspache mette quasi perriguardi chi la cerco veritàpre che lei stessa riesca e bolli trasi e Tommaso Cerno, con l’ag- menti. Mi dimenticano. E fin è l’insegna di un show sul pararenti e privi di trucco, privi di con una voglio raccontare Monika Bulaj (F. Alice Durigatto) smettere. A loro spetterà giuntasidicimenta un Fabrizio Gatti in-macchina qui, nulla dapersone eccepire. che Ciccia. dosso burocratico italiano. il filtri. Monika Bulaj accarezza fotografica per diletto. Laresto Bu-male, lama memoria della compito, in questi giorninon di disposto, il noto reporter de Ci pace. Poi ci storia dei luo«Inutile girarcitre attorno, L’Espresso, il trenino Udi- circa ripensano. E m’inseriscono verrò. Edi non sai quanto mi ruTommaso Cerno ha sferra un duroquel attaccoche al festival su budget spese workshop, l’aria intorno a sé, con una prelaj ha infattiverso all’attivo 60 ghi e la loro religione». I suoi Asia... importa è eche ridurre le distanne non lo piglieranno. Chi e ilnel programma in un posto faccenda. Udine, poi, senza che riesce a essere delimostre tra New York Cairo, amici la definiscono in quel luogo uomini e donne ze tragale’sta loro prospettive e laè molto dispiaciuto (Rossi), chi ics. Accetto. Capisco che i de- critico ragionato del Movimen- che se la pigliano per snobi- sempre tappa fissa di ogni mio cata e forte allo stesso tempo. una laurea in filologia polacca “antropolo”, senza il “ga” finaportino sui loro corpi e nei loro sua, esponendosi con le loro meno, anzi quel tanto incavo- nari non girano felici, oramai, to 5 stelle”)». Nutella sul pane, smo. Almeno la forma, alme- spettacolo. La produzione ha È lei la curatrice d’eccezione a Varsavia, parla sette lingue e le.né Una che vuole andare aCacio fon- sui maccherogesti tutti ino capitoli della loro i loro lavori in un lato (Cerno). e non chiedo gettone, né diremmo. il rispetto. Se non sanno idee ge- efissato il debutto delaffascinuovo del workshop di fotografia Fo- Si sta almeno un aaltro paio studia do dell’universo ovunsuoistire temi di ricerca sogioco tra il vicinocosì, e il lonun niente buttar su lespese di viaggio. Lo considero umano, ni, robe così, per farterra. capireI la i duecentomila euro anante di- happening, diciamo Il copolvere. Il “Perbenista” di gliun piacere. Fine felice combinazioneno d’intenti. scialacquando loreloro è unamondi. variabile dell’infinitografare luoghi e storie orgae conosce quasivive tutti anfratque della essostoria». si trovi, ma facendolo infatti isposizione, confini delle fedi, per tano dei questo e annusa l’aria di contiSecondo atto. Il caso vuole che Ancora Cerno: «Mi arriva una alcuni e facendo gli spilorci to a mercoledì 13, invece del nizzato da Bottega Errante ti sperduti del nostro pianeta. attraverso il suo obiettivo, non che si srotolano tra la mistica, Anna Dazzan nuo finché percepisce il tanfo. la sua difesa del Movimento 5 lettera, di quelle preconfezio- per altri, non è colpa mia; se previsto 8 maggio. Ciò mi codentro vicino/lontano, un corMa per lei è normale, visto che attraverso gli studi. Africa, gli archetipi, la divinazione, la ©RIPRODUZIONE RISERVATA «Tommaso Cerno sbatte la stelle dall’accusa di fascismo nate, con i ringraziamenti, a chi ci mette il nome e il cogno- stringe alla prova generale il porta a Vicino/Lontano», tito- da parte di Pd e Fi, abbia scate- firma del presidente Verona, me a penna su un foglio e non 12. E addio Friuli. Non voglio la il pezzo sul sito. E giù la sto- nato un pandemonio sul blog per aver accettato l’invito. Be’, se lo ricorda, forse è meglio lasciare del tutto solo Gian Anria. Oibò, come mai? L’anno di Beppe Grillo e «proprio sul scusate, no. La stessa inviata ai che torni a fare l’architetto. tonio, spero di riuscire a dotarscorso il giornalista de leader genovese mi sarei dovu- tanti ospiti coccolati, ben pa- Non sono l’unico a notare bu- lo di un paio di video di supL’Espresso, udinese di fabbrica to intrattenere nell’incontro gati, anche per una settimana? chi neri nell’impalcatura della porto. Con la faccia e con lo tra l’altro, diede l’abbrivio previsto a v/l per domenica 18 Ecco, non vorrei apparire co- manifestazione. Nel tempo ha spirito, ci sarò». all’edition number nine con (“Alfabeto Grillo. Dizionario me quei puzza sotto il naso subìto mutazioni, è diversa da ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Luoghi e storie intrisi di umanità

Monika Bulaj e l’approccio antropologico che anima la fotografia


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questa libertà alla friuli

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Il reading per hamid

Dalle 15.30 si legge no-stop tutto il libro di Pierluigi Cappello

democrazia

digitale data: 10/05/2014 Fabio Chiusi pagina: 43 (dettaglio)

Domani, 15.30, alla Feltrinelli. il reading per lo scrittore pakistano

apre oggi alle 21 il ciclo di dibattiti sul web

ello e Hamid, la burocrazia di Bortolussi e il futuro digitale di Chiusi

e

hi

ali

ieo, do o, la a. ga la la eo e to f-

dalle 15.30, alla libreria Friuli di via Rizzani, col romanzo di Cappello, cui darà voce una pattuglia di 42 lettori capeggiati dal sindaco Furio Honsell in ideale prosecuzione della cittadinanza onoraria che Udine ha voluto attribuire al poeta di Chiusaforte. Domenica, alla libreria Feltrinelli di via Canciani, sempre dalle 15.30, toccherà invece alle pagine di Hamid, che saranno affidate in sequenza a un coro di 35 voci. Oggi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30 in San Francesco si parlerà anche di burocrazia: il convegno è promosso dall’associazione Giorgio Ferigo. Moderati da Luigi Gaudino, interverranno Giuseppe Bortolussi, Nicola Gasbarro, Giuseppe Piperita

e Stefano Sepe. Dalle 15 alle 17.30 sarà la volta di “Il certificato come sevizia” con Alberto Baldasseroni, Paolo Castelnovi, Manlio Palei e Sandro Venturini moderati da Giovanni Pianosi. Sempre oggi, alle 10 alla Galleria Tina Modotti, si aprirà il percorso espositivo per i primi 10 anni del premio Luchetta: dieci anni raccontati per immagini, attraverso i 10 scatti vincitori della sezione Miran Hrovatin. Ma su tutto spicca l’evento della serata nell’ambito del percorso V/l Digital, curato da Fabio Chiusi da un’idea di Marco Pacini. Nella Chiesa di San Francesco alle 21 “Chi sa cosa di te”, un dialogo nel quale si confronteranno Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al

Paris Institute of Technology e ricercatore in Sociologia presso il Centro Edgar Morin di Parigi, e Mario Tedeschini Lalli vicedirettore Innovazione e sviluppo del Gruppo Editoriale L’Espresso, coordinati da Fabio Chiusi. Per commenti, appunti e altre interazioni, Vicino/Lontano promuove in 140 caratteri #ilmioVl, un vero e proprio Twitter’s Corner rilanciato sul sito del Messaggero Veneto, del Piccolo e su altri spazi dedicati alla socialcreatività. I tweet ritwittati dall’account di Vicino/lontano vinceranno un libro messo a disposizione del supporter tecnico di Twitter’s Corner, la Libreria Tarantola di Udine. Info www.vicinolontano.it

V/l Digital questa sera alle 21 con Fabio Chiusi in San Francesco

Rossi e Gatti danno forfait. E Cerno picchia duro Il comico e il reporter grandi assenti. Il giornalista de l’Espresso apre le ostilità sulle spese del festival di Gian Paolo Polesini Chiamiamoli disguidi; alcuni evitabili, a onor del vero, altri opera di incroci casuali di pianeti che scaraventano sulla Terra le cosiddette sfighe cosmiche. Se un festival tira per una decina di giorni, il cartellone è per forza opulento e naturale vittima predestinata di rivoluzioni dell’attimo. Vero? Bene. Tra inciampi non voluti e scivolate magari sbadatamente cercate, qualcuno comunque non raggiungerà la meta di Vicino/Lontano. Con opposti sentimenti Paolo Rossi e Tommaso Cerno, con l’aggiunta di un Fabrizio Gatti indisposto, il noto reporter de L’Espresso, il trenino verso Udine non lo piglieranno. Chi molto dispiaciuto (Rossi), chi meno, anzi quel tanto incavolato (Cerno). Si sta un niente a buttar su polvere. Il “Perbenista” vive di questo e annusa l’aria di continuo finché percepisce il tanfo. «Tommaso Cerno sbatte la porta a Vicino/Lontano», titola il pezzo sul sito. E giù la storia. Oibò, come mai? L’anno scorso il giornalista de L’Espresso, udinese di fabbrica tra l’altro, diede l’abbrivio all’edition number nine con

un reading del suo libro L’inferno - La commedia del potere e ciò determina il peso sia di un’amicizia antica («L’ho vista nascere questa rassegna, dice Tommaso, e fui uno dei primi a scriverne») sia di una reciproca stima. Okey. Ciò accadde nel 2013. E nel maggio 2014? «Qui non si tratta di una banale svista - attacca Cerno - è una struttura che scricchiola. Cerco di sintetizzare. Ci tenevo a un invito per il decennale. Una questione di cuore, direi comprensibile, umana e quant’altro riguardi la sfera dei sentimenti. Mi dimenticano. E fin qui, nulla da eccepire. Ciccia. Ci resto male, ma pace. Poi ci ripensano. E m’inseriscono nel programma in un posto ics. Accetto. Capisco che i denari non girano felici, oramai, e non chiedo né gettone, né spese di viaggio. Lo considero un piacere. Fine della storia». Secondo atto. Il caso vuole che la sua difesa del Movimento 5 stelle dall’accusa di fascismo da parte di Pd e Fi, abbia scatenato un pandemonio sul blog di Beppe Grillo e «proprio sul leader genovese mi sarei dovuto intrattenere nell’incontro previsto a v/l per domenica 18 (“Alfabeto Grillo. Dizionario

Tommaso Cerno ha sferra un duro attacco al festival su budget e spese

critico ragionato del Movimento 5 stelle”)». Nutella sul pane, diremmo. Cacio sui maccheroni, robe così, per far capire la felice combinazione d’intenti. Ancora Cerno: «Mi arriva una lettera, di quelle preconfezionate, con i ringraziamenti, a firma del presidente Verona, per aver accettato l’invito. Be’, scusate, no. La stessa inviata ai tanti ospiti coccolati, ben pagati, anche per una settimana? Ecco, non vorrei apparire come quei puzza sotto il naso

il workshop a friuli future forum

Luoghi e storie intrisi di umanità

Monika Bulaj e l’approccio antropologico che anima la fotografia ◗ UDINR

Si muove in punta di piedi, quasi come avesse paura di disturbare. Sposta continuamente le mani, portandosele

so intensivo di tre giorni che ha preso il via al Friuli Future Forum alla presenza di una decina di partecipanti. Tutti ammaliati dalla presenza della fotografa e dalle sue immagini.

non saprebbe come altro vivere, se non in viaggio nei paesi fratturati e violentati dall’uomo e con la macchina fotografica a portata di clic per immortalare l’anima dei luoghi,

che se la pigliano per snobismo. Almeno la forma, almeno il rispetto. Se non sanno gestire i duecentomila euro a disposizione, scialacquando per alcuni e facendo gli spilorci per altri, non è colpa mia; se chi ci mette il nome e il cognome a penna su un foglio e non se lo ricorda, forse è meglio che torni a fare l’architetto. Non sono l’unico a notare buchi neri nell’impalcatura della manifestazione. Nel tempo ha subìto mutazioni, è diversa da

quel che era. L’essere esterofili è una prerogativa di molta intellighenzia italiana; guardarsi in casa, a volte, non è poi così sbagliato». Atto terzo, fuori scena. Il cellulare di Paolo Rossi squilla a lungo. Lui è uno gentile, lo conosciamo da quel dì. E difficilmente fa il prezioso. Quando un attore prova, però, il telefonino lo lascia nei camerini. Ed è questo il punto. Nella casella del programma di lunedì, il Rossi è annunciato alle 21 sul palco assieme a Gian Antonio Stella, curioso duo. Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli è l’insegna di un show sul paradosso burocratico italiano. «Inutile girarci attorno, non verrò. E non sai quanto mi ruga ’sta faccenda. Udine, poi, è sempre tappa fissa di ogni mio spettacolo. La produzione ha fissato il debutto del nuovo happening, diciamo così, Il colore è una variabile dell’infinito a mercoledì 13, invece del previsto 8 maggio. Ciò mi costringe alla prova generale il 12. E addio Friuli. Non voglio lasciare del tutto solo Gian Antonio, spero di riuscire a dotarlo di un paio di video di supporto. Con la faccia e con lo spirito, ci sarò». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

possessione, i pellegrinaggi, il culto dei morti e poi le verità delle minoranze, dei popoli nomadi, dei migranti, degli intoccabili, dei diseredati. Un universo immenso in cui lei vorrebbe entrare fino in fondo. E lo racconta ai corsisti, mentre alle sue spalle scorrono le immagini che lei è riuscita a fermare con i suoi scatti, lasciandoli a bocca aperta non solo per l’intensità delle sue fo-


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data: 10/05/2014 pagina: 28 Sabato 10 maggio 2014

Cultura&Spettacoli

A TRIESTE

Il Teatro Miele festeggia da oggi il compleanno di Erik Satie

più grandi provocatori che la storia della musica abbia conosciuto. Oggi la kermesse espositiva dedicata quet’anno a Eccentriche Visioni - proporrà dalle 9 alle 20 uno spazio a tutti gli artisti che vorranno omaggiare, a loro modo, Satie. A seguire Aleksander Rojc eseguirà al pianoforte alcune melodie dell’artista come Le Piege de Meduse–sept pièces pour pianoi-Musique de scène de la Comédie Lyrique (eseguito con sulle corde del pianoforte alcuni fogli di carta), “Le Tango-Perpétuel” da “Sport et Divertissement” (1914). L’esecuzione durerà ad libitum e sarà accompagnata dalla danza di Valentina Morpurgo e Lorenza Masutto .

DOMANI

Visita tra l’arte di Dordolla

A TRIESTE Omaggio a Satie

MOGGIO UDINESE - Domani si potrà godere una visita guidata alla rassegna artistica a Dordolla, in Val d’Aupa, allietati da musica (Sandro Carta, trombettista dalle Valli del Natisone) e letteratura (Giovanni Fierro, poeta), con il curatore Moreno Miorelli (Stazione di Topolò), l'artista inglese Christopher Thomson e il contadino locale Kaspar Nickles. Appuntamento in piazza Dordolla alle 11, info: kaspar@tiereviere.it, 334.3953313.

VICINO/LONTANO A Palazzo Morpurgo installazione dedicata a Tavan

A SAN DANIELE Dal 6 all’8 giugno

TRIESTE - Torna il tradizionale appuntamento con il compleanno di Erik Satie (17 maggio 1866) che Bonawentura/Teatro Miela dedica dal 1992 a questa figura emblematica della Parigi d’inizi ’900: amico delle figure intellettuali e artistiche dell’epoca, troppo anticonformista per diventare un “classico”, avanguardista prima delle Avanguardie, precursore di tutto e di niente, è uno dei

Le voci del premio Terzani Oggi e domani letture integrali dei due romanzi vincitori UDINE - Formula rinnovata per la presentazione al Festival vicino/lontano dei libri vincitori del Premio Terzani 2014, cui la giuria ha eccezionalmente deciso di assegnare ex-aequo la decima edizione. Due autori, in dialettica significativa tra il “vicino” e il “lontano”: Pierluigi Cappello per il toccante romanzo autobiografico “Questa libertà” (Rizzoli) e il pachistano Mohsim Hamid per il suo coinvolgente affresco narrativo sulla vita dell’uomo nel mondo globalizzato “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente” (Einaudi). In collaborazione con il Teatro Club Udine e per il coordinamento di Gianni Cianchi e Angela Felice, ecco una ‘maratona’ di letture integrali dedicata ai due testi. Dalla pagina scritta alla pagina detta, dunque: si parte oggi alla Libreria Friuli di via Rizzani, dalle 15.30, con il romanzo di Cappello, cui darà voce una pattuglia di 42 lettori capeggiati dal sindaco Furio Honsell. Domani, alla Libreria Feltrinelli sempre dalle 15.30, toccherà invece alle pagine di Hamid, affidate in sequenza ad un coro di 35 voci, reclutate anche tra le fila dei giovani allievi della Nico Pepe e degli attori-studenti del Palio Teatrale Studentesco. Oggi (Chiesa di san France-

VICINO/LONTANO Il pubblico alla prima serata nella Chiesa di San Francesco sco, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30) si parlerà anche di burocrazia: perche’ prima o poi questa parola così deprecata possa diventare, anche in Italia, sinonimo di efficacia e responsabilita’. Il convegno è, promosso dall’Associazione culturale Giorgio Ferigo. Moderati da Luigi Gaudino, interverranno Giuseppe Bortolussi, Nicola Gasbarro, Giuseppe Piperita e Stefano Sepe. Dalle 15.00 alle 17.30 sarà la volta di ‘Il certificato come sevizia’ con Alberto Baldasseroni, Paolo Castelnovi, Manlio Palei e Sandro Venturini moderati da Giovanni Pianosi. Alle 10 alla Galleria Modotti il Premio Luchetta si racconterà

attraverso i 10 scatti vincitori della sezione Miran Hrovatin dedicata alla migliore fotografia di reporter. Si apre anche l’installazione dedicata al poeta friulano Federico Tavan, scomparso nel novembre 2013: La nâf spaziâl inaugura alle 19 a Palazzo Morpurgo – Galleria del Progetto. La voce di Federico Tavan, le fotografie di Danilo De Marco e il video collage di Andrea Trangoni costituiscono un insieme inscindibile per rendere omaggio all’ opera poetica di Tavan. In occasione della vernice interverrà l’antropologo Gian Paolo Gri e sono previste letture dell’attore Fabiano Fantini.

LA LEZIONE DI CARACCIOLO

(Phocus Agency)

V/l Digital Oggi alle 21 in S.Francesco: Chi sa cosa di te, con Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e Mario Tedeschini Lalli (Gruppo L’Espresso)

Treu e Ignazi ospiti al Festival della Costituzione SAN DANIELE - (d.z.) Dopo il successo ottenuto nel 2013 con la prima edizione, il Festival della Costituzione è pronto a richiamare a San Daniele giuristi, professori universitari, scrittori, giornalisti, politici, sindacalisti, filosofi, attori di tutta Italia per un confronto sulla Carta Costituzionale, in particolar modo sul tema della Democrazia e della Rappresentanza. L'appuntamento è dal 6 all’8 giugno e tra i nomi di spicco che parteciperanno ai dibattiti, spettacoli e confronti si segnalano Gianfranco Pasquino, Mario Trombino, Tiziano Treu, Piero Ignazi, Bebo Storti, Ugo De Siervo, Umberto Allegretti, Mauro Barberis, Lorenza Carlassare oltre ai "regionali" Alessandro Di Pauli, Angelo Floramo, Gian Mario Villalta, Franco Belci. Nel mentre l'associazione "Per la Costituzione", che ha ideato l'evento, ha fissato una serie di incontri d'avvicinamento partiti proprio in questi giorni ed itineranti tra i vari comuni del Friuli Collinare: domani in Municipio a Majano Walter Tomada parlerà di "Democrazia, l'odissea di un concetto"; il 14 maggio a Rive D'Arcano Giuseppe Mattiussi relazionerà su "Democrazia e rappresentanza", il 16 alla Guarneriana di San Daniele Paola Schiratti relazionerà su "L'impegno democratico delle donne dalla Costituente a oggi", il 21 a Ragogna ed il 27 a Tarcento Alberto Vidon tratterà "La democrazia nonostante tutto. La Costituzione, il voto e i partiti politici"; il 29 maggio Marco Marpillero alla Joppi di Udine parlerà di "Costituzione, democrazia e rappresentanza", mentre il 30 maggio a Dignano spazio alla "Pluralità della rappresentanza nei semi della Costituzione" con Angelo Floramo. © riproduzione riservata

L’OMAGGIO A CHAVÈZ

«Per l’Ucraina anni di tensioni» L’emozione del volo in note UDINE - Le problematiche e questioni geopolitiche del 1914 con la Grande Guerra, come la balcanizzazione, pesano ancora oggi. Così Lucio Caracciolo, direttore di Limes, ospite giovedì per una lectio magistralis a Vicino/lontano. «I Balcani si allargano - ha detto - da qui, viaggiando verso est e sud, si attraversano molti confini considerati discutibili, territori contesi al pensiero di "Se io posso essere minoranza nel tuo Stato, perché tu non puoi esserlo nel mio?". Sono percorsi iniziati nel 1914 che attendono ancora conclusione». L'Ucraina, dice Caracciolo, è ora il pericolo più devastante: «Se non viene risolta subito rischia di rendere le guerre dell’ex Jugoslavia un ricordo piacevole. L'Ucraina com'è oggi ha spiegato - deriva dalla trasformazione in confini di Stato di quelli che, nell'Urss, erano amministrativi. Questo ha fatto sì

che comprendesse mille gradazioni differenti: farne uno stato nazione avrebbe implicato la pulizia etnica o uno stato autoritaristico ovvero una mediazione. Nulla di questo è stato fatto. L'Ucraina è stata saccheggiata da oligarchi: vale per Yanukovich come per Timoshenko. La gente si ribellò a Maidan, ma si sono innestati altri fattori: la Russia è intervenuta perché considera l'Ucraina parte del proprio Paese. Putin per ora è supportato dall'entusiasmo nazionalistico, che andrà scemando quando i russi si accorgeranno dei costi della Crimea. Il problema sono le bande armate. L'Ue non può fare nulla, questa è una partita tra Usa e Russia: abbiamo forse ancora un po’ di tempo perché si risolva, ma di Ucraina sentiremo parlare per qualche anno». Alessia Pilotto © riproduzione riservata

UDINE - L’ex chiesa di S.Francesco, giovedì all’inaugurazione di Vicino/lontano, ha ospitato la prima assoluta dell’installazione sonora per coro, quattro grancasse con musica originale Valter Sivilotti, live electronics di Giuliano Michelini con interpreti il Coro del Fvg diretto da Irina Guerra Ling Long e i Percussionisti del Conservatorio di Udine coordinati da Roberto Barbieri. La composizione, la cui produzione è stata realizzata con il conservatorio Tomadini, è ispirata al primo trasvolatore delle Alpi Geo Chávez, la cui impresa si concluse tragicamente nel 1910, ma segnò un momento così intenso e sentito che Giovanni Pascoli vi dedicò una celebre Ode, della quale alcune parti hanno fornito il testo per la parte corale, mentre la lirica integrale scorreva su uno schermo. Quattro grancasse, agli angoli del

vasto spazio, fornivano una sorta di rumoristico contrappunto alla tessitura armonica e fluida del coro, il cui canto risultava ispirato e ascendente, quasi a voler simulare l’elevatezza del volo sempre più rarefatto. Efficaci luci rotanti sulla volta absidale potenziavano il senso di sospensione e lontananza aiutato dalla parte corale, poi ripresa in coda e trasformata con garbata suggestione timbrica dalle manipolazioni elettroniche di Michelini. Al di là dell’impeccabile e coinvolgente prova, ha colpito l’idea semplice e potente di Sivilotti di creare un contrasto drammatico fra la sideralità delle voci e la cupezza percussiva, metafora dei macchinismi futuristi come degli inquietanti cannoneggiamenti della Grande Guerra, fra i temi della rassegna. Marco Maria Tosolini © riproduzione riservata


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Cultura&Spettacoli

A TRIESTE

Il Teatro Miele festeggia da oggi il compleanno di Erik Satie TRIESTE - Torna il tradizionale appuntamento con il compleanno di Erik Satie (17 maggio 1866) che Bonawentura/Teatro Miela dedica dal 1992 a questa figura emblematica della Parigi d’inizi ’900: amico delle figure intellettuali e artistiche dell’epoca, troppo anticonformista per diventare un “classico”, avanguardista prima delle Avanguardie, precursore di tutto e di niente, è uno dei

data: 10/05/2014 pagina: 28 (dettaglio)

più grandi provocatori che la storia della musica abbia conosciuto. Oggi la kermesse espositiva dedicata quet’anno a Eccentriche Visioni - proporrà dalle 9 alle 20 uno spazio a tutti gli artisti che vorranno omaggiare, a loro modo, Satie. A seguire Aleksander Rojc eseguirà al pianoforte alcune melodie dell’artista come Le Piege de Meduse–sept pièces pour pianoi-Musique de scène de la Comédie Lyrique (eseguito con sulle corde del pianoforte alcuni fogli di carta), “Le Tango-Perpétuel” da “Sport et Divertissement” (1914). L’esecuzione durerà ad libitum e sarà accompagnata dalla danza di Valentina Morpurgo e Lorenza Masutto .

A TRIESTE Omaggio a Satie

VICINO/LONTANO A Palazzo Morpurgo installazione dedicata a Tavan

Le voci del premio Terzani Oggi e domani letture integrali dei due romanzi vincitori UDINE - Formula rinnovata per la presentazione al Festival vicino/lontano dei libri vincitori del Premio Terzani 2014, cui la giuria ha eccezionalmente deciso di assegnare ex-aequo la decima edizione. Due autori, in dialettica significativa tra il “vicino” e il “lontano”: Pierluigi Cappello per il toccante romanzo autobiografico “Questa libertà” (Rizzoli) e il pachistano Mohsim Hamid per il suo coinvolgente affresco narrativo sulla vita dell’uomo nel mondo globalizzato “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente” (Einaudi). In collaborazione con il Teatro Club Udine e per il coordinamento di Gianni Cianchi e Angela Felice, ecco una ‘maratona’ di letture integrali dedicata ai due testi. Dalla pagina scritta alla pagina detta, dunque: si parte oggi alla Libreria Friuli di via Rizzani, dalle 15.30, con il romanzo di Cappello, cui darà voce una pattuglia di 42 lettori capeggiati dal sindaco Furio Honsell. Domani, alla Libreria Feltrinelli sempre dalle 15.30, toccherà invece alle pagine di Hamid, affidate in sequenza ad un coro di 35 voci, reclutate anche tra le fila dei giovani allievi della Nico Pepe e degli attori-studenti del Palio Teatrale Studentesco. Oggi (Chiesa di san France-

VICINO/LONTANO Il pubblico alla prima serata nella Chiesa di San Francesco sco, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30) si parlerà anche di burocrazia: perche’ prima o poi questa parola così deprecata possa diventare, anche in Italia, sinonimo di efficacia e responsabilita’. Il convegno è, promosso dall’Associazione culturale Giorgio Ferigo. Moderati da Luigi Gaudino, interverranno Giuseppe Bortolussi, Nicola Gasbarro, Giuseppe Piperita e Stefano Sepe. Dalle 15.00 alle 17.30 sarà la volta di ‘Il certificato come sevizia’ con Alberto Baldasseroni, Paolo Castelnovi, Manlio Palei e Sandro Venturini moderati da Giovanni Pianosi. Alle 10 alla Galleria Modotti il Premio Luchetta si racconterà

LA LEZIONE DI CARACCIOLO

attraverso i 10 scatti vincitori della sezione Miran Hrovatin dedicata alla migliore fotografia di reporter. Si apre anche l’installazione dedicata al poeta friulano Federico Tavan, scomparso nel novembre 2013: La nâf spaziâl inaugura alle 19 a Palazzo Morpurgo – Galleria del Progetto. La voce di Federico Tavan, le fotografie di Danilo De Marco e il video collage di Andrea Trangoni costituiscono un insieme inscindibile per rendere omaggio all’ opera poetica di Tavan. In occasione della vernice interverrà l’antropologo Gian Paolo Gri e sono previste letture dell’attore Fabiano Fantini.

(Phocus Agency)

V/l Digital Oggi alle 21 in S.Francesco: Chi sa cosa di te, con Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e Mario Tedeschini Lalli (Gruppo L’Espresso)

L’OMAGGIO A


chi e Angela Felice, ecco una ‘maratona’ di letture integrali dedicata ai due testi. Dalla pagina scritta alla pagina detta, dunque: si parte oggi alla Libreria Friuli di via Rizzani, dalle 15.30, con il romanzo di Cappello, cui darà voce una pattuglia di 42 lettori capeggiati dal sindaco Furio Honsell. Domani, alla Libreria Feltrinelli sempre dalle 15.30, toccherà invece alle pagine di Hamid, affidate in sequenza ad un coro di 35 voci, reclutate anche tra le fila dei giovani allievi della Nico Pepe e degli attori-studenti del Palio Teatrale Studentesco. Oggi (Chiesa di san France-

alle 17.30) si parlerà anche di della sezione Mir 10/05/2014 dedicata alla migli burocrazia: perche’ prima o poi data: pagina: 28 (dettaglio) questa parola così deprecata di reporter. Si apre anche l possa diventare, anche in Italia, sinonimo di efficacia e responsa- dedicata al poeta f bilita’. Il convegno è, promosso rico Tavan, scomp dall’Associazione culturale Gior- vembre 2013: La gio Ferigo. Moderati da Luigi inaugura alle 19 a Gaudino, interverranno Giusep- purgo – Galleria pe Bortolussi, Nicola Gasbarro, La voce di Feder Giuseppe Piperita e Stefano Se- fotografie di Danil pe. Dalle 15.00 alle 17.30 sarà la il video collage di volta di ‘Il certificato come sevi- goni costituiscono zia’ con Alberto Baldasseroni, inscindibile per re Paolo Castelnovi, Manlio Palei e gio all’ opera poet Sandro Venturini moderati da In occasione della verrà l’antropolog Giovanni Pianosi. Alle 10 alla Galleria Modotti il Gri e sono pre Premio Luchetta si racconterà dell’attore Fabiano

LA LEZIONE DI CARACCIOLO

«Per l’Ucraina anni di tensioni» UDINE - Le problematiche e questioni geopolitiche del 1914 con la Grande Guerra, come la balcanizzazione, pesano ancora oggi. Così Lucio Caracciolo, direttore di Limes, ospite giovedì per una lectio magistralis a Vicino/lontano. «I Balcani si allargano - ha detto - da qui, viaggiando verso est e sud, si attraversano molti confini considerati discutibili, territori contesi al pensiero di "Se io posso essere minoranza nel tuo Stato, perché tu non puoi esserlo nel mio?". Sono percorsi iniziati nel 1914 che attendono ancora conclusione». L'Ucraina, dice Caracciolo, è ora il pericolo più devastante: «Se non viene risolta subito rischia di rendere le guerre dell’ex Jugoslavia un ricordo piacevole. L'Ucraina com'è oggi ha spiegato - deriva dalla trasformazione in confini di Stato di quelli che, nell'Urss, erano amministrativi. Questo ha fatto sì

che comprendesse mille gradazioni differenti: farne uno stato nazione avrebbe implicato la pulizia etnica o uno stato autoritaristico ovvero una mediazione. Nulla di questo è stato fatto. L'Ucraina è stata saccheggiata da oligarchi: vale per Yanukovich come per Timoshenko. La gente si ribellò a Maidan, ma si sono innestati altri fattori: la Russia è intervenuta perché considera l'Ucraina parte del proprio Paese. Putin per ora è supportato dall'entusiasmo nazionalistico, che andrà scemando quando i russi si accorgeranno dei costi della Crimea. Il problema sono le bande armate. L'Ue non può fare nulla, questa è una partita tra Usa e Russia: abbiamo forse ancora un po’ di tempo perché si risolva, ma di Ucraina sentiremo parlare per qualche anno». Alessia Pilotto © riproduzione riservata


10 scatti vincitori e Miran Hrovatin migliore fotografia

che l’installazione oeta friulano Fedescomparso nel no3: La nâf spaziâl 19 a Palazzo Moreria del Progetto. Federico Tavan, le Danilo De Marco e ge di Andrea Transcono un insieme per rendere omagpoetica di Tavan. della vernice interpologo Gian Paolo previste letture biano Fantini.

V/l Digital Oggi alle 21 in S.Francesco: Chi sa cosa di te, con Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e Mario Tedeschini Lalli (Gruppo L’Espresso)

serie di incontri d'avvicinamento partiti proprio in questi giorni ed itineranti tra i data: 10/05/2014 vari comuni del Friuli Collinare: domani pagina: 28 (dettaglio) in Municipio a Majano Walter Tomada parlerà di "Democrazia, l'odissea di un concetto"; il 14 maggio a Rive D'Arcano Giuseppe Mattiussi relazionerà su "Democrazia e rappresentanza", il 16 alla Guarneriana di San Daniele Paola Schiratti relazionerà su "L'impegno democratico delle donne dalla Costituente a oggi", il 21 a Ragogna ed il 27 a Tarcento Alberto Vidon tratterà "La democrazia nonostante tutto. La Costituzione, il voto e i partiti politici"; il 29 maggio Marco Marpillero alla Joppi di Udine parlerà di "Costituzione, democrazia e rappresentanza", mentre il 30 maggio a Dignano spazio alla "Pluralità della rappresentanza nei semi della Costituzione" con Angelo Floramo. © riproduzione riservata

L’OMAGGIO A CHAVÈZ

» L’emozione del volo in note

ee o e. è r a o eel o à o o a, a: o e-

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UDINE - L’ex chiesa di S.Francesco, giovedì all’inaugurazione di Vicino/lontano, ha ospitato la prima assoluta dell’installazione sonora per coro, quattro grancasse con musica originale Valter Sivilotti, live electronics di Giuliano Michelini con interpreti il Coro del Fvg diretto da Irina Guerra Ling Long e i Percussionisti del Conservatorio di Udine coordinati da Roberto Barbieri. La composizione, la cui produzione è stata realizzata con il conservatorio Tomadini, è ispirata al primo trasvolatore delle Alpi Geo Chávez, la cui impresa si concluse tragicamente nel 1910, ma segnò un momento così intenso e sentito che Giovanni Pascoli vi dedicò una celebre Ode, della quale alcune parti hanno fornito il testo per la parte corale, mentre la lirica integrale scorreva su uno schermo. Quattro grancasse, agli angoli del

vasto spazio, fornivano una sorta di rumoristico contrappunto alla tessitura armonica e fluida del coro, il cui canto risultava ispirato e ascendente, quasi a voler simulare l’elevatezza del volo sempre più rarefatto. Efficaci luci rotanti sulla volta absidale potenziavano il senso di sospensione e lontananza aiutato dalla parte corale, poi ripresa in coda e trasformata con garbata suggestione timbrica dalle manipolazioni elettroniche di Michelini. Al di là dell’impeccabile e coinvolgente prova, ha colpito l’idea semplice e potente di Sivilotti di creare un contrasto drammatico fra la sideralità delle voci e la cupezza percussiva, metafora dei macchinismi futuristi come degli inquietanti cannoneggiamenti della Grande Guerra, fra i temi della rassegna. Marco Maria Tosolini © riproduzione riservata


data: 10/05/2014 pagina: 17

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10-05-2014 17 1 ANNO IV

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UDINE

L’AUDIZIONE. Le commissioni consiliari hanno ascoltato l’ex Rup del Park di I maggio sulla querelle con Ssm

In scena le verità di Fantini LA SCELTA DI RIVOLGERSI ALLA PROCURA MOTIVATA DAL FATTO CHE NESSUNO GLI DESSE DELLE RISPOSTE SUI “PILASTRI”

TORMENTI “DEMOCRATICI”

TRIESTE

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MEDIOCREDITO FVG

Si al bilancio in rosso, conferma della Compagno u L’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2013 e ha proceduto al rinnovo del consiglio di amministrazione e del collegio dei sindaci. |P. 10|

Porto, scontro tra Monassi e la Regione u Scintille dal tavolo del Comitato Portuale, riunitosi ieri mattina su convocazione della presidente dell’Autorità portuale. L’ente regionale e le istituzioni non hanno votato il bilancio in segno di protesta contro la scarsa trasparenza degli ultimi mesi. |P. 12|


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Maratona di letture a V/L 10 maggio 2014

UDINE. Formula rinnovata per la presentazione al Festival vicino/lontano dei libri vincitori del Premio Terzani 2014, cui la giuria ha eccezionalmente deciso di assegnare ex­aequo il la decima edizione. Due autori, in dialettica significativa tra il “vicino” e il “lontano”: Pierluigi Cappello per il toccante romanzo autobiografico “Questa libertà” (ed Rizzoli) e il pachistano Mohsim Hamid per il suo coinvolgente affresco narrativo sulla vita dell’uomo nel mondo globalizzato “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente” (Einaudi). In collaborazione con il Teatro Club Udine e per il coordinamento di Gianni Cianchi e Angela Felice, Vicino/Lontano 2014 presenta una versa a propria ‘maratona’ di letture integrali dedicata ai due testi. Dalla pagina scritta alla pagina detta, dunque: si parte sabato 10 maggio, alla Libreria Friuli di via Rizzani, dalle 15.30, con il romanzo di Cappello, cui darà voce una pattuglia di 42 lettori capeggiati dal sindaco Furio Honsell in ideale prosecuzione della cittadinanza onoraria che Udine ha voluto attribuire di recente al grande poeta di Chiusaforte. Domenica 11 maggio, alla Libreria Feltrinelli di via Canciani, sempre dalle 15.30, toccherà invece alle pagine di Hamid, che saranno affidate in sequenza a un coro di 35 voci, reclutate anche tra le fila dei giovani allievi della Nico Pepe e degli attori­studenti del Palio Teatrale Studentesco. A Vicino/Lontano 2014, sabato 10 maggio (Chiesa di san Francesco, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30) si parlerà anche di burocrazia: perchè prima o poi questa parola così deprecata possa diventare, anche in Italia, sinonimo di efficacia e responsabilità. Il convegno è promosso dall’Associazione culturale Giorgio Ferigo. Moderati da Luigi Gaudino, interverranno Giuseppe Bortolussi, Nicola Gasbarro, Giuseppe Piperita e Stefano Sepe. Dalle 15 alle 17.30 sarà la volta di ‘Il certificato come sevizia’ con Alberto Baldasseroni, Paolo Castelnovi, Manlio Palei e Sandro Venturini moderati da Giovanni Pianosi. Sempre sabato, alle 10 al Mercato del Pesce­Galleria fotografica Tina Modotti, si apre a Vicinio/Lontano il percorso espositivo per i primi 10 anni del Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta: dieci anni raccontati per immagini, attraverso i 10 scatti vincitori della sezione Miran Hrovatin dedicata alla migliore fotografia, riuniti in una mostra itinerante che verrà proposta per la prima volta al festival Vicino/Lontano e attraverserà i festival del Friuli Venezia Giulia, da èStoria a Mittelfest a pordenonelegge.it, con tappa d’obbligo in occasione dell’11^ edizione del Premio Luchetta, dall’1 al 3 luglio 2014 a Trieste. I nostri angeli. Le migliori 10 foto nel ricordo di Miran Hrovatin titola appunto la mostra curata da Prandicom, visitabile da sabato 10 a domenica 18 maggio (mart – ven ore 15/18, sabato e domenica ore 10/22): un modo per ricordare Miran Hrovatin, il giornalista triestino assassinato 20 anni fa a Mogadiscio con l’inviata del Tg3 Ilaria Alpi, apprezzato fotografo oltre che ottimo tele­ cineoperatore. Per la prima volta, dunque, in anteprima a Vicino/Lontano saranno ripresentate insieme le foto che hanno vinto le prime 10 edizioni del concorso: dal 2004 ad oggi, quelle dei fotografi Pep Bonet (Spagna), Jim Hollander (USA), Robert Knoth (Olanda), Yannis Kontos (Grecia), Riccardo Venturi (Italia), Jerome Delay (Francia), Armando Dadi (Italia), Monika Bulaj (Polonia), Alessandro Grassani (Italia), e Marco Gualazzini (Italia). In occasione del festival Vicino/Lontano 2014 si apre sabato anche l’installazione dedicato al poeta friulano Federico Tavan, scomparso nel novembre 2013: La nâf spaziâl inaugura alle 19 a Palazzo Morpurgo – Galleria del Progetto. La voce di Federico Tavan, le fotografie di Danilo De Marco e il video collage di Andrea Trangoni costituiscono un insieme inscindibile per rendere omaggio all’ opera poetica di Tavan. In occasione della vernice interverrà l’antropologo Gian Paolo Gri e sono previste letture dell’attore Fabiano Fantini. La mostra, realizzata in collaborazione con il Comune di Udine, resterà visitabile fino al 15 giugno (venerdì, sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00). Il festival Vicino/Lontano renderà omaggio a Tavan nella serata­evento di martedì 13 maggio. Fra gli appuntamenti di sabato, oltre all’inaugurazione della mostra fotografica (alle 17 a Palazzo Giacomelli) “Somalia ed Etiopia 1935­1937: reportage di un ufficiale friulano”, con gli interventi del figlio,

Carlo Bressan, e dello storico Giovanni Dore, e alla presentazione delle ore 18 (Libreria Odòs) del libro FRIULIONLINE.COM (WEB2)

“Il deserto negli occhi”, scritto a quattro mani da Elisa Cozzarini e Ibrahim Kane Annour, spicca l’evento della serata nell’ambito del percorso V/l Digital, ideato e diretto dal giornalista Marco Pacini e curato da Fabio Chiusi. Nella Chiesa di San Francesco alle 21 Chi sa cosa di te, un dialogo nel quale si confronteranno Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non ri ricercatore in Sociologia presso il Centro Edgar Morin di Parigi, e Mario Tedeschini Lalli vicedirettore Innovazione e sviluppo del Gruppo Editoriale L’Espresso, coordinati da Fabio Chiusi. Grazie alle

rivelazioni di Edward Snowden abbiamo scoperto quanto è invasivo l’occhio elettronico dei governi e Vicino/Lontano

quanto sia estesa la loro sorveglianza online dei cittadini. Anche colossi web come Google e Facebook detengono miriadi di dati che sfruttano a scopi pubblicitari. Quali sono gli effetti concreti sui comuni cittadini di questo Grande Fratello digitale?

Argomenti correlati: UDINE VICINO/LONTANO


data: 10/05/2014

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L’Europa e le lingue a V/L 10 maggio 2014

UDINE – Il confronto sulla diversità linguistica e uno sguardo a più voci sulla rinnovata Chiesa del nostro tempo, guidata con slancio e passione da Papa Bergoglio, saranno i leitmotiv della terza giornata del festival Vicino/Lontano 2014, domenica 11 maggio a Udine. Si parte alle 15.,30, nella ex Chiesa di San Francesco con “Dopo Babele. L’Europa e le Lingue”, il dibattito a cura dell’ARLeF – Agjenzie regionâl pe lenghe furlane (Agenzia regionale per la lingua friulana), che vedrà protagonisti Giuseppe Corongiu, Patrizia Zavatti e Francesco Palermo, coordinati da William Cisilino e Giorgio Ziffer. Il rispetto della diversità linguistica costituisce un valore fondamentale dell’Unione europea, alla stessa stregua del rispetto per l’individuo, dell’apertura alle altre culture e della tolleranza. La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea vieta qualsiasi forma di discriminazione, compresa quella fondata sulla lingua (articolo 21), e sancisce il rispetto, insieme alla diversità culturale e religiosa, anche di quella linguistica (articolo 22). Quali sono dunque i compiti dei vari paesi europei in campo linguistico? L’interrogativo è cruciale anche in vista delle imminenti elezioni europee. Il rinnovato Parlamento dovrà confrontarsi anche con questi temi, in un delicato ‘equilibrio’ fra le lingue minoritarie e l’onnipresente inglese. Alle 18, sempre nella ex Chiesa di San Francesco si prosegue con un dialogo di intensa attualità: quello dedicato allo straordinario pontificato di papa Bergoglio, capace di riportare una rinnovata Chiesa al centro della speranza del nostro tempo. La fede, la Chiesa, il potere e un Papa così titola il confronto che impegnerà Remo Cacitti, Don Pierluigi Di Piazza e Paolo Scarpi, coordinati dal docente di Storia delle religioni Nicola Gasbarro. La Chiesa vuole tornare ad essere comunità di fede e di speranza. Questo Papa, scavalcando un consolidato Vaticano­centrismo per riprendere la vocazione missionaria del cattolicesimo, sconvolge le coscienze individuali e le certezze collettive di un’Europa ripiegata sul proprio immaginario. Francesco è capace di coniugare lo spirito evangelico con la precarietà economica e l’emarginazione delle differenze nel mondo globalizzato. La sua rivoluzione consiste nell’uscita dall’etnocentrismo occidentale, per testimoniare la ricchezza della diversità e far vivere la fede in modo rinnovato, a partire dalle periferie del mondo. L’efficacia del suo messaggio costringe tutti, credenti e non credenti, atei devoti e laici in ginocchio, a ripensare lo spazio pubblico dell’economia e della politica. E ancora domani, in collaborazione con il Teatro Club Udine e per il coordinamento di Gianni Cianchi e Angela Felice, Vicino/Lontano 2014 propone la seconda ‘maratona’ di letture integrali dedicata ai testi vincitori del Premio Terzani 2014: dalle 15.30 alla Libreria Feltrinelli di via Canciani, riflettori sulle pagine di “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente”, il libro di Mohsin Hamid edito Eianudi. La lettura sarà affidata in sequenza ad un coro di 35 voci, reclutate anche tra le fila degli attori­studenti del Palio Teatrale Studentesco. Al festival alle 21, nell’ex Chiesa di San Francesco, torna l’appuntamento con “Accento” 100 minuti di idee & musica, a cura di p.én.lab. La serata di domani mette a fuoco l’obiettivo sul terzo settore: 100 minuti di progetti, visioni, sogni, idee e realizzazioni. 10 oratori, ognuno dei quali ha a disposizione 7 minuti per parlare, presentare, mostrare, mettere in scena, raccontare il proprio lavoro, la propria visione o la propria filosofia. Ogni volta, allo scadere dei 7 minuti, la musica live dello Strike Back Trio suona per 3 minuti. Introdotti da Franco Bagnarol, portavoce del Forum sul Terzo settore, e da Paolo Tomasin, docente allo IUSVE di Venezia, intervengono i portavoce di alcune tra le realtà più significative operative sul territorio, in ambiti diversi. La voce narrante fuori campo che fa da fil rouge tra gli interventi è di Matteo Ciotta. Argomenti correlati: UDINE VICINO/LONTANO


data: 10/05/2014

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Vicino/Lontano 2014 discute di diversità linguistica e della Chiesa "nuova" di Papa Francesco

Codroipo (UD): La magia dell’arte. I

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protagonisti dell’arte moderna slovena 1968­2013

diversità linguistica e uno sguardo

Trieste (TS): Fiori sui muri: il Liberty

del nostro tempo, guidata con

a più voci sulla rinnovata Chiesa slancio e passione da Papa

Gemona del Friuli (UD): "Elementi Sotterranei" ­ Festival internazionale di

Bergoglio, saranno i leitmotiv della terza giornata del festival

street art 2014

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Vicino/Lontano 2014, domenica 11

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Si parte alle 15.30, nella ex Chiesa di San Francesco con “Dopo Babele. L’Europa e le Lingue”, il dibattito a cura dell’ARLeF – Agjenzie regionâl pe lenghe

Invasati, tutti pazzi per i fiori Civico Orto Botanico

furlane (Agenzia regionale per la lingua friulana), che vedrà protagonisti

Trieste Dal 10/05/14

Cisilino e Giorgio Ziffer. Il rispetto della diversità linguistica costituisce un valore

al 11/05/14

Giuseppe Corongiu, Patrizia Zavatti e Francesco Palermo, coordinati da William fondamentale dell’Unione europea, alla stessa stregua del rispetto per

compresa quella fondata sulla lingua (articolo 21), e sancisce il rispetto, insieme alla diversità culturale e religiosa, anche di quella linguistica (articolo 22). Quali

varie sedi Trieste

sono dunque i compiti dei vari paesi europei in campo linguistico?

Dal 10/05/14 al 30/05/14

L’interrogativo è cruciale anche in vista delle imminenti elezioni europee. Il

Satie Teatro Miela Trieste Dal 10/05/14 al 17/05/14

Alle 18, sempre nella ex Chiesa di San Francesco si prosegue con un dialogo di intensa attualità: quello dedicato allo straordinario pontificato di papa Bergoglio, capace di riportare una rinnovata Chiesa al centro della speranza del nostro

enogastronomia

rinnovato Parlamento dovrà confrontarsi anche con questi temi, in un delicato ‘equilibrio’ fra le lingue minoritarie e l’onnipresente inglese.

"Eccentriche Visioni" ­ Festa per il compleanno di Erik

l’individuo, dell’apertura alle altre culture e della tolleranza. La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea vieta qualsiasi forma di discriminazione,

Festival di Musica per Bambini 2014

tempo. La fede, la Chiesa, il potere e un Papa così titola il confronto che impegnerà Remo Cacitti, Don Pierluigi Di Piazza e Paolo Scarpi, coordinati dal docente di Storia delle religioni Nicola Gasbarro. La Chiesa vuole tornare ad essere comunità di fede e di speranza. Questo Papa, scavalcando un

Le tipiche Osmize triestine varie sedi provincia di Trieste (TS) Dal 10/02/12 al 31/12/14

consolidato vaticano­centrismo per riprendere la vocazione missionaria del

Sabato on Wine varie sedi Gorizia ­ Pordenone ­ Udine (­­ ) Dal 10/02/12 al 31/12/14

dall’etnocentrismo occidentale, per testimoniare la ricchezza della diversità e far

“Purcit in Staiare” centro cittadino Artegna (UD) Dal 10/02/12 al 31/12/14

vedi enogastronomia

cattolicesimo, sconvolge le coscienze individuali e le certezze collettive di un’Europa ripiegata sul proprio immaginario. Francesco è capace di coniugare lo spirito evangelico con la precarietà economica e l’emarginazione delle differenze nel mondo globalizzato. La sua rivoluzione consiste nell’uscita vivere la fede in modo rinnovato, a partire dalle periferie del mondo. L’efficacia del suo messaggio costringe tutti, credenti e non credenti, atei devoti e laici in ginocchio, a ripensare lo spazio pubblico dell’economia e della politica. E ancora domenica, in collaborazione con il Teatro Club Udine e per il coordinamento di Gianni Cianchi e Angela Felice, Vicino/Lontano 2014 propone la seconda "maratona" di letture integrali dedicata ai testi vincitori del Premio Terzani 2014: dalle 15.30 alla Libreria Feltrinelli di via Canciani, riflettori sulle pagine di “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente”, il libro di Mohsin Hamid edito Einaudi. La lettura sarà affidata in sequenza ad un coro di 35 voci, reclutate anche tra le fila degli attori­studenti del Palio Teatrale Studentesco.

Al festival alle 21, nell’ex Chiesa di San Francesco, torna l’appuntamento con “Accento” 100 minuti di idee & musica, a cura di p.én.lab. La serata di domani mette a fuoco l’obiettivo sul terzo settore: 100 minuti di progetti, visioni, sogni, idee e realizzazioni. 10 oratori, ognuno dei quali ha a disposizione 7 minuti per

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10-05-2014

Data parlare, presentare, mostrare, mettere in scena, raccontare il proprio lavoro, la propria visione o la propria filosofia. Ogni volta, allo scadere dei 7 minuti, la Pagina musica live dello Strike Back Trio suona per 3 minuti. Introdotti da Franco

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Foglio Bagnarol, portavoce del Forum sul Terzo settore, e da Paolo Tomasin, docente allo IUSVE di Venezia, intervengono i portavoce di alcune tra le realtà più significative operative sul territorio, in ambiti diversi. La voce narrante fuori

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. campo che fa da fil rouge tra gli interventi è di Matteo Ciotta.

Vicino/Lontano

E resta aperto 24 su 24 il Twitter’s Corner di Vicino/lontano 2014: per commenti, appunti e interazioni con festival, rigorosamente in 140 caratteri utilizzando come hashtag #ilmioVl, rilanciato sul sito del Messaggero Veneto, del Piccolo e su altri spazi dedicati alla socialcreatività. I tweet ritwittati dall’account di Vicino/lontano vinceranno un libro messo a disposizione del supporter tecnico di Twitter’s Corner, la Libreria Tarantola di Udine. INFO: www.vicinolontano.it

Pag. 11


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MERCOLEDI 30 APRILE 2014

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In scena le verità di Fantini LA SCELTA DI RIVOLGERSI ALLA PROCURA MOTIVATA DAL FATTO CHE NESSUNO GLI DESSE DELLE RISPOSTE SUI “PILASTRI”

TORMENTI “DEMOCRATICI”

TRIESTE

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Si al bilancio in rosso, conferma della Compagno u L’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2013 e ha proceduto al rinnovo del consiglio di amministrazione e del collegio dei sindaci. |P. 10|

Porto, scontro tra Monassi e la Regione u Scintille dal tavolo del Comitato Portuale, riunitosi ieri mattina su convocazione della presidente dell’Autorità portuale. L’ente regionale e le istituzioni non hanno votato il bilancio in segno di protesta contro la scarsa trasparenza degli ultimi mesi. |P. 12|

Download this page in PDF format Il confronto sulla diversità linguistica e uno sguardo a più voci sulla rinnovata Chiesa del nostro tempo, guidata con slancio e passione da Papa Bergoglio, saranno i leitmotiv della terza giornata del festival Vicino/Lontano 2014, domenica 11 maggio a Udine. Si parte alle 15.,30, nella ex Chiesa di San Francesco con “Dopo Babele. L’Europa e le

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Lingue”, il dibattito a cura dell’ARLeF – Agjenzie regionâl pe lenghe furlane (Agenzia

uscito

regionale per la lingua friulana), che vedrà protagonisti Giuseppe Corongiu, Patrizia

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Zavatti e Francesco Palermo, coordinati da William Cisilino e Giorgio Ziffer. Il rispetto

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della diversità linguistica costituisce un valore fondamentale dell’Unione europea, alla stessa stregua del rispetto per l’individuo, dell’apertura alle altre culture e della tolleranza. La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea vieta qualsiasi forma di

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discriminazione, compresa quella fondata sulla lingua (articolo 21), e sancisce il rispetto, insieme alla diversità culturale e religiosa, anche di quella linguistica (articolo 22). Quali sono dunque i compiti dei vari paesi europei in campo linguistico? L’interrogativo è cruciale anche in vista delle imminenti elezioni europee. Il rinnovato Parlamento dovrà confrontarsi anche con questi temi, in un delicato ‘equilibrio’ fra le lingue minoritarie e l’onnipresente inglese. Alle 18, sempre nella ex Chiesa di San Francesco si prosegue con un dialogo di intensa attualità: quello dedicato allo straordinario pontificato di papa Bergoglio, capace di riportare una rinnovata Chiesa al centro della speranza del nostro tempo. La fede, la Chiesa, il potere e un Papa così titola il confronto che impegnerà Remo Cacitti, Don Pierluigi Di Piazza e Paolo Scarpi, coordinati dal docente di Storia delle religioni Nicola Gasbarro. La Chiesa vuole tornare ad essere comunità di fede e di speranza. Questo Papa, scavalcando un consolidato vaticano­centrismo per riprendere la vocazione missionaria del cattolicesimo, sconvolge le coscienze individuali e le certezze collettive di un’Europa ripiegata sul proprio immaginario. Francesco è capace di coniugare lo spirito evangelico con la precarietà economica e l’emarginazione delle differenze nel mondo globalizzato. La sua rivoluzione consiste nell’uscita dall’etnocentrismo occidentale, per testimoniare la ricchezza della diversità e far vivere la fede in modo rinnovato, a partire dalle periferie del mondo. L’efficacia del suo messaggio costringe tutti, credenti e non credenti, atei devoti e laici in ginocchio, a ripensare lo spazio pubblico dell’economia e della politica. E ancora domani, in collaborazione con il Teatro Club Udine e per il coordinamento di Gianni Cianchi e Angela Felice, Vicino/Lontano 2014 propone la seconda ‘maratona’ di

letture integrali dedicata ai testi vincitori del Premio Terzani 2014: dalle 15.30 alla ILQUOTIDIANOFVG.IT (WEB) Libreria Feltrinelli di via Canciani, riflettori sulle pagine di “Come diventare ricchi

sfondati nell’Asia emergente”, il libro di Mohsin Hamid edito Einaudi. La lettura sarà affidata in sequenza ad un coro di 35 voci, reclutate anche tra le fila degli attori­studenti del Palio Teatrale Studentesco.

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Al festival alle 21, nell’ex Chiesa di San Francesco, torna l’appuntamento con “Accento” 100 minuti di idee & musica, a cura di p.én.lab. La serata di domani mette a fuoco

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l’obiettivo sul terzo settore: 100 minuti di progetti, visioni, sogni, idee e realizzazioni. 10 oratori, ognuno dei quali ha a disposizione 7 minuti per parlare, presentare, mostrare, mettere in scena, raccontare il proprio lavoro, la propria visione o la propria filosofia. Ogni volta, allo scadere dei 7 minuti, la musica live dello Strike Back Trio suona per 3 minuti. Introdotti da Franco Bagnarol, portavoce del Forum sul Terzo settore, e da Paolo

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Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destina Tomasin, docente allo IUSVE di Venezia, intervengono i portavoce di alcune tra le realtà più significative operative sul territorio, in ambiti diversi. La voce narrante fuori campo che fa da fil rouge tra gli interventi è di Matteo Ciotta. Vicino/Lontano


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stata ridotta a uno spettro di pietra, un castello moresco vuoto di fronte al mare Adriatico». Con l’inizio della Prima guerra mondiale finirà un’epoca. Che cosa, in particolare, verrà meno nella cultura e nella società? «Credo che nel 1914 sia venuta meno la capacità dell’uomo europeo di guardarsi allo specchio, di sentire che c’è qualcosa

luglio di cento anni fa, pensava che la grande stragedata: fosse alle 11/05/2014 porte. Pensi che il Corrierepagina: della41 Sera, L’Adriatico e La Gazzetta di Venezia cominciano a parlare in prima pagina di un possibile conflitto fra le grandi potenze solo il 24 luglio, cioè appena quattro giorni prima dello scoppio delle ostilità. Siamo ciechi e sordi di fronte al destino, allora come oggi».

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◗ UDINE

Entrambi veneti, entrambi popolarissimi al grande pubblico dei lettori e degli spettatori italiani. Gian Antonio Stella, editorialista del “Corriere della Sera”, e Natalino Balasso, attore autore e comico, si incontreranno sul palcoscenico del Festival Vicino/Lontano 2014 nella serata di domani alle 21, ex Chiesa di San Francesco. Sarà l’occasione per un confronto e un dialogo, sui temi della burocrazia italiana, nel segno di “Bolli, bolli, fortissimamente bolli”.

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L’autore comico Natalino Balasso


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Cultura e Spettacoli

MESSAGGERO VENETO DOMENICA 11 MAGGIO 2014

VICINO/LONTANO » CHE MONDO FA?

«Burocrazia, l’antidoto sta nel federalismo»

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diata, contestata, mitizzata (e mica a torto) in accezione negativa. Ma... attenzione: anche alibi, scappatoia dall'assunzione di responsabilità che fanno, per dirla banalmente, paura. La medaglia ha due facce, come spesso accade: e se nell'immaginario collettivo, così, burocrazia è ormai sinonimo di condanna, di incomprensibile e ingiustificabile castigo per il cittadino, l'occhio clinico – o meglio concreto, realistico – di chi analizza la questione nei dettagli coglie pure il rovescio, appunto, della faccenda. Traducibile nei seguenti termini (prendendo a prestito la chiave di lettura di Giuseppe Piperata, docente di diritto amministrativo): «La semplicità, spesso, non la vogliono i destinatari della macchina burocratica. Prendete il caso, emblematico, dell'autocertificazione: siamo psicologicamente legati al documento emesso dall' istituzione come Linus alla sua coperta. Ci dà sicurezza, ci deresponsabilizza». Ecco qua. Sintetizzando all'ennesima, proprio questa è la conclusione della disamina in materia che ieri, per vicino/lontano, impegna Giuseppe Bortolussi, segretario della Confederazione Generale Italiana Artigianato di Mestre, il sopra menzionato Piperata, l'antropologo Nicola Gasbarro e Stefano Sepe (Scuola nazionale dell'amministrazione). Oltre la burocrazia, recita il titolo della circostanza: ma è davvero superabile, il meccanismo delle pastoie? Nessun sì alla leggera, dal palco dei relatori. Possibilismo, certo, ma con i piedi ben piantati per terra, perché il terreno è minato. «Si suol dire, Andreotti lo faceva spesso, che ci sono due tipi di matti: quelli che si credono Napoleone e quanti vogliono far funzionare le ferrovie dello Stato. Io – ironizza Bortolussi – aggiungo al novero la categoria di chi vuole risanare l'amministrazione pubblica. Citando Seneca: nessun vento è favorevo-

Bortolussi (Cgia di Mestre): manca la managerialità, legislazione complicata E domani Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli: Balasso sostituisce Rossi IL PROGRAMMA

La nuova Chiesa di Papa Bergoglio “Vicino/lontano” oggi alla terza gioranta. Si parte alle 15.30, in San Francesco, con “Dopo Babele. L’Europa e le lingue”, il dibattito a cura dell’Agenzia Regionale per la Lingua Friulana che presentiamo in questa stessa pagina. Alle 18, sempre in San Francesco, si prosegue con un dialogo di intensa attualità: quello dedicato all’era di Bergoglio, capace di riportare una rinnovata Chiesa al centro del nostro tempo. “La fede, la Chiesa, il potere e un Papa così” titola il confronto che impegnerà Remo Cacitti, don Pierluigi Di Piazza e Paolo Scarpi, coordinati Nicola Gasbarro, docente di storia delle religioni. Sempre oggi, in collaborazione con il Teatro Club Udine e per il coordinamento di Gianni Cianchi e Angela Felice, il festival propone, dopo quella per “Questa libertà” di Pierluigi Cappello, la seconda maratona di letture integrali dedicata ai vincitori del premio Terzani 2014: dalle 15.30, alla Libreria Feltrinelli, riflettori sulle pagine di “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente”, il libro di Mohsin Hamid edito Einaudi.

le per il marinaio che non sa dove andare. Nel campo della p.a. il problema non è l'efficienza ma l'efficacia, che non dipende dal funzionario, bensì dalla politica. Il decadimento dei due settori, in Italia, è strettamente interconnesso. Ci fosse la motivazione (come, per esempio, al tempo della ricostruzione), le cose marcerebbero meglio: il punto sta proprio lì, bisogna dare obiettivi. Un

In alto, Giuseppe Bortolussi (Cgia di Mestre) al confronto sulla burocrazia. Qui sopra, il sindaco Honsell ieri primo lettore di “Questà libertà” di Cappello. A destra, il pubblico festivaliero (F. Luca d’Agostino)

burocrate che non ne ha tende inevitabilmente a scansare gli oneri. La parola d'ordine è evitare rogne». Ma di nodi ce ne sono altri, tanti altri. Limitandoci alle parti alte della... classifica: Primo: «Carenza di managerialità nel comparto». Secondo: «Legislazione. Se non la si appiana l'inattività è l'unica strada per non sbagliare. Personalmente – chiosa il segretario della Cgia – sono convinto che

la soluzione stia nel federalismo: la felice esperienza dei paesi che l'hanno adottato parla da sola». Lo sguardo dell'antropologo, invece, punta l'indice sulla tendenza del cittadino a tirarsi indietro di fronte all'impegno: «Più cala la burocrazia e più le responsabilità crescono. Non potremo mai liberarci della prima senza un incremento, e pure sensibile, delle seconde». Tagliare, del resto, è

OGGI IL CONFRONTO IN SAN FRANCESCO

Dove va l’Europa delle minoranze linguistiche

Il senatore Palermo: «Sul friulano lo Stato difetta». Cisilino (Arlef): «Urge ratificare la Carta» ◗ UDINE

Il senatore Palermo, oggi a Udine

Occasione unica, oggi nell’ambito di vicino/lontano, per capire dove sta andando l’Europa delle lingue, ma anche e soprattutto l’Italia delle minoranze linguistiche. Nell’ex chiesa di San Francesco, alle 15.30, con il sostegno dell’Arlef, si terrà l’incontro Dopo Babele. L’Europa e le lingue, presenti, fra gli altri, Francesco Palermo, bolzanino senatore della Repubblica e primo firmatario del disegno di legge per la ratifica della Carta europea delle lingua minoritarie.

Per Palermo – costituzionalista e consulente dell’Osce e del Consiglio d’Europa – «l’Italia deve percorrere ancora una lunga strada prima di giungere ad un pieno rispetto delle lingue presenti sul proprio territorio. Alcune infatti sono ottimamente tutelate, altre solo in parte, altre ancora sono persino represse, come i rom e i sinti. Ogni minoranza ha esigenze diverse, ma l’asimmetria attuale è eccessiva e alcune situazioni sono nettamente al di sotto degli standard europei». E i friulani, a che punto si trovano? «Godo-

no di una tutela intermedia. Alcune misure significative previste dalla legge regionale del 2007 sono state dichiarate illegittime dalla Corte Costituzionale, che ha ritenuto che non spettasse alla Regione assumerle. Il problema è che lo Stato non lo fa, e quindi alcuni ambiti di tutela previsti dalla Convenzione quadro del Consiglio d’Europa (ratificata dall’Italia) come l’uso pubblico, la toponomastica, l’istruzione e la rappresentanza, sono meno sviluppati di quanto dovrebbero. La ratifica della Carta europea delle lingue re-

mica affar semplice. Il processo è vincolato a un intreccio di cautele figlie, in primis, della “cultura” della tutela dell'individuo (cui si deve la moltiplicazione delle regole): «La semplificazione è cosa seria – scandisce Piperata –: non la si attua con l'accetta ma con il bisturi... ammesso che vi si possa procedere. La legge – osserva inoltre, proprio in rapporto alla proliferazione normativa – apre sem-

pre nuovi campi ai burocrati, ma a volte è lo stesso “apparato pubblico” a legittimarsi come presenza in determinati contesti della vita». A Sepe la chiosa: «Quando la normazione è difficile il primo a soffrirne è il funzionario, che spesso non si assume i “carichi” del caso. La burocrazia ha perso il ruolo di meditatore fra le necessità della gente e la politica: siamo di fronte a

gionali o minoritarie sarebbe la soluzione di molti problemi». Pienamente d’accordo sulla necessità di giungere in tempi brevi alla ratifica anche il direttore dell’Arlef, William Cisilino, che assieme al linguista Giorgio Ziffer coordinerà l’incontro (fra gli ospiti anche il sardo Giuseppe Corongiu e la friulana Patrizia Pavatti). «L’11 febbraio scorso – ricorda Cisilino – il Consiglio d’Europa, per la prima volta, ha emesso un durissimo comunicato nei confronti dell’Italia per i ritardi nella tutela delle minoranze. Richiami ricevuti anche da Albania, Azerbaigian, Georgia, Macedonia, Moldova e Russia. Non certo una bella compagnia per un paese che si vanta di avere una delle Costituzioni più bel-

le del mondo, ma non ricorda che è anche una delle più inapplicate. Ed è davvero imbarazzante leggere sul sito del Consiglio d’Europa qual è il trattamento riservato dall’Italia a certi gruppi etnici. Se questo è un Paese civile, è tempo di darsi una regolata». Difficile però dire se la ratifica della Carta arriverà in tempi brevi. Per il senatore Palermo – che sta seguendo la questione in prima persona a Roma – «c’è poca sensibilità al tema nella classe politica. Ogni volta che si arriva alla calendarizzazione in commissione arrivano urgenze che passano avanti. Ma con le dovute sollecitazioni nel Parlamento e nel governo questa potrebbe essere la legislatura buona per colmare un ritardo che dura da 14 anni».


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Cultura e Spettacoli

DOMENICA 11 MAGGIO 2014 MESSAGGERO VENETO

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“V/L DIGITAL”, IL PRIMO APPUNTAMENTO

Tedeschini Lalli e Chiusi: «Il web controlla tutti, il Datagate non riguarda solo i politici» Di cosa sono fatti i muri che abbiamo intorno e che ci separano dal resto del mondo? Quanto devono essere spessi e solidi, piuttosto che sottili e trasparenti, lo dovremmo decidere noi. E invece la nostra facoltà di scelta è più ridotta di quel che pensiamo e a sottolinearlo sono stati, ieri sera per “vicino/lontano”, Fabio Chiusi, giornalista e scrittore Fabio Chiusi, Mario Tedeschini Lalli, vicedirettore Innovazione e Sviluppo del Gruppo Editoriale L’Espresso, e Antonio Casilli, professore associato di Digital Humanities al Paris Institute of Technology. Occasione il primo incontro di “v/l Digital”, “Chi sa cosa di te”, nell’ex chiesa di San Francesco. Smontato, anzitutto, il

mito della casa di vetro, quella con le pareti trasparenti attraverso le quali tutti possono guardare: «Le ragioni per le quali la maggior parte dei cittadini italiani accetta questo mito senza batter ciglio – dichiara il giornalista Tedeschini Lalli – è che noi viviamo da tempo in una cultura del controllo». Un controllo continuo, al quale siamo sottoposti senza che pensiamo davvero sia vincolante e reale. E proprio da questa considerazione parte il blogger udinese Fabio Chiusi, traghettatore della sezione digital di “vicino/lontano”. Dalla considerazione che non c’è nulla di astratto in ciò che è emerso dal Datagate, «ma è tutto molto

concreto, perché basta fare una telefonata affinché la Nsa e colleghi possano assumere metadati su chiunque di noi. Addirittura anche attraverso un computer non connesso – ammette Chiusi senza giri di parole – c’è la possibilità di essere messi a nudo». Il primo passo della serata è dunque quello di presentare ai partecipanti un dato di fatto e non un’idea opinabile. «I cittadini devono capire che il controllo sulle informazioni riguarda anche loro e non solamente i politici». Il dialogo scivola dagli esempi clamorosi derivati dal caso Snowden fino a quel che di più intimo possediamo tutti, ovvero la nostra quotidianità. «Quelli che

minimizzano dicendo che se non hanno nulla da nascondere possono essere tranquillamente spiati – commenta Chiusi – dimenticano che il punto fondamentale è il nostro diritto alla privacy». La riservatezza, infatti, passa anche e soprattutto attraverso le grandi piattaforme digitali ormai diventate di uso comune. «Penso a Google, a Facebook, che sono sì strumenti che abilitano la nostra libertà di espressione, ma che, non essendo organi di beneficenza bensì imprese commerciali – chiarisce Tedeschini Lalli – si fanno pagare con i nostri dati. A noi sta il compito di capire che fine fanno e come vengono usati». Anna Dazzan

Fabio Chiusi, esperto di web, curatore di “v/l Digital” (Foto L.d’A.)

Cerno: «Spero in un 2015 diverso» e lancia “Affa Taffa” in marilenghe Il giornalista udinese de L’Espresso insiste nel j’accuse al festival nel giorno dell’attacco del M5S «Credo che la difesa della lingua sia compito della letteratura. Ecco il perché di questo progetto» di Gian Paolo Polesini Ancora non del tutto rappacificato, Tommaso Cerno, forse più dispiaciuto di dover rinunciare a un dibattito sentito, quello sul Movimento 5 stelle programmato per domenica 18 - «ma questa è una scelta mia, il no a Vicino/Lontano è razionale» - che stizzito per una forma eccessivamente formale riservata a un «amico del festival non trattato da amico». La firma udinese de L’Espresso, nonché opinionista politico televisivo, attacca la rassegna per vizi comportamentali e per una dimenticanza colmata in fretta all’ultimo minuto. «Non si maneggia così uno di parte, sbotta, dieci anni fa quest’avventura l’ho vista formarsi, speravo in una diversa considerazione, ma finché chi comanda è ignaro di quel che fa, spero in una undicesima edizione con tutt’altre basi e possibilmente senza la solita casta a occupare sempre le stesse seggiole. Li vedo girare per questi agglomerati culturali, da maggio a settembre, con la valigetta a tracolla. Diamo una spolverata al vecchiume imperante; o vogliamo ricalcare le impronte già lasciate?». Insomma, per farla breve,

La nuova copertina di “Affa Taffa”, tradotto in friulano; Tommaso Cerno, giornalista e scrittore udinese

Cerno a Udine non verrà. Non è bastata una notte a lanciarlo verso un aeroporto. E nemmeno la comparsa improvvisa di un comunicato marchiato Cinque stelle firmato da Marco Zullo, candidato al Parlamento Europeo, che denuncia v/l «di fare propaganda contro il Movimento con il sostegno della Regione. La Serracchiani sfrutta la conferenza di domenica (Alfabeto Grillo, ndr) per fini elettorali», scrive Zullo il quale si auspica un maggiore controllo politico del palinsesto. «Avrei

rappresentato la terza voce» spiega Cerno fresco reduce di una osannata visita nel blog di Grillo, per rimarcare certe denunce di Pd e Fi piovute addosso al partito. Nemmeno questo stimola Tommaso a ripensarci. A saldare la protesta, ieri su Facebook, si è manifestata una postazione di raccolta dati e quant’altro serva a smuovere umori e sentimenti, ovviamente riguardo i destini immediati e perché no futuri del vicinolontano pensiero. S’intitola “Cerno protagonista da lonta-

no”. Strambando come il miglior skipper di Luna Rossa, ci ritroviamo in un altrove librario e lontano dalle beghe. Senza preamboli e antipasti, Cerno svela la sostanza della sua nuova operazione culturale: «Ho tradotto in friulano il romanzo Affa Taffa», dice subito argomentando la scelta: «per tutelare la lingua, fondamentalmente, oltre al piacere di condividere con la terra una storia della terra. Nasce qui, il racconto, il ragazzino quattordicenne cresce

Verona: «Il programma di v/l non è compito mio»

le. S’invoca chiarezza, presidente. «Il budget complessivo è di 280 mila euro, nessuno lo vuole nascondere. Sarà tutto pubblicato in un apposito spazio del nuovo sito. Non neghiamo affatto la trasparenza. Un pizzico di pazienza. Sulle settimane offerte ai relatori vorrei puntualizzare. Sfogliando i segreti libri, scopro che una persona ha pernottato per ben due notti, il resto della truppa, una soltanto, come prevede l’ospitalità. In quanto ai gettoni di presenza non superano i trecento euro. Che si sappia. Ancora un punto. Necessario da sviscerare ben più del resto, direi. Direttivo e comitato scientifico di Vicino/ Lontano vivono, sin dall’inizio, di gratificazioni, non di stipendi. Ecco questo a Cerno vorrei proprio spiegarlo.

una sorta di welfare distorto». E domani, alle 21, sempre in San Francesco, e sempre in tema di burocrazia, appuntamento con Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli, conversazione scenica tra Gian Antonio Stella e Natalino Balasso, che sostituisce Paolo Rossi: entrambi veneti, entrambi notissimi ai lettori e agli spettatori. Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il presidente: «Mi spiace per Tommaso, ma io non ho mai smesso di fare l’architetto»

Il presidente di Vicino/Lontano Alessandro Verona

Non avverte particolari scosse Alessandro Verona, il presidente di Vicino/Lontano, sebbene qualche spallata abbia mosso la quiete tradizionale di un festival di certo poco avezzo alle contestazioni. «Ho imparato a farmi scivolare addosso le questioni, dice, altrimenti si piega quell’umore che, altresì, dovrebbe essere ai massimi soprattutto appena si lancia un’edizione. Mi spiace del misunderstanding con Tommaso Cerno; è un amico e quando scoppiano casi familiari ci resti davvero male, soprattutto se di colpe proprio

non ne hai. Ah, la lettera. La spediamo a tutti gli ospiti, e non soltanto per ringraziarli. In realtà è un invito alla serata di gala del premio Terzani. Non ci vedo alcunché di sgarbato. Certo, la formalità stride con l’amicizia, ma qualcosa alle volte scivola fuori controllo. La mia firma c’era, per carità. Su tutte c’è. Mi pareva di essere stato chiaro in merito ai destinatari. Con Tommaso ce la sbrighiamo senza pompa magna, spiegai. È sfuggita, amen. Non sembra un fatto grave, onestamente». I denari pubblici spesi ma-

respirando gli umori e gli odori di un paese che sa di Friuli. Spesso i friulanisti hanno osteggiato le mie critiche sullo sperpero di denari a favore di azioni secondarie e inutili, invece di concentrarsi sulla produzione di letteratura nuova, come ho sempre creduto». Piglia sostanza il narrare dell’emigrante friulano Ban Revelant e della sua strana storia d’amore nata per lettera. Un libro agile e profondo che, con ironia, srotola i disperati tentativi del giovanotto di diventare adulto e d’imparare ad amare un altro uomo». Se di traduzione vogliamo parlare, ma forse è terminologia impropria... «Lo è, in realtà. Mio zio Paolo Cerno, poeta, scrittore e profondo conoscitore delle pieghe della friulanità, si è caricato addosso la responsabilità di consegnare al lettore il miglior idioma possibile, ben sapendo che quello assoluto non esiste. Ho letto alcune parti, durante una comprensibilmente lunga gestazione, e il suono è migliore, rimbalza con fluidità, ti consegna il senso vero delle cose». Se Mimesis editò la versione italiana, Ribis si è occupato di questa. «Faremo una presentazione alla biblioteca Joppi di Udine. Il luogo ideale». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

“Torna a fare l’architetto”, mi ha provocato. Non ho mai smesso di farlo, ti rispondo. E lo continuerò a fare». Ciò che Verona si auspica, invece, è un giro di valzer diverso già dalla prossima rassegna 2015. «Lavoriamo affinché l’associazione diventi impresa culturale così da acquisire maggiore stabilità e più sostanza. A volte ci ritroviamo a fronteggiare programmi impegnativi con forze esigue». Cerchiamo di concludere. Si è chiesto presidente come mai Cerno se la sia presa proprio con lei? «Mah, non lo so. Io, tra l’altro, non riempio i cartelloni. Può telefonare e fare il contropelo a chi realmente li costruisce, se ritiene di essere stato maltrattato». (Gpp) ©RIPRODUZIONERISERVATA


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Cultura e Spettacoli

MESSAGGERO VENETO DOMENICA 11 MAGGIO 2014

VICINO/LONTANO VICINO/LONTANO» »CHE CHEMONDO MONDOFA? FA?

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«Burocrazia, l’antidoto sta nel federalismo»

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diata, diata,contestata, contestata,mitizmitizzata zata(e(emica micaa atorto) torto)inin accezione accezione negativa. negativa. Ma... Ma...attenzione: attenzione:anche anchealibi, alibi, scappatoia scappatoiadall'assunzione dall'assunzionedidi responsabilità responsabilitàche chefanno, fanno,per per dirla dirlabanalmente, banalmente, paura. paura. La La medaglia medagliaha hadue duefacce, facce,come come spesso spessoaccade: accade:e esesenell'immanell'immaginario ginariocollettivo, collettivo,così, così,buroburocrazia crazia è è ormai ormai sinonimo sinonimo didi condanna, condanna,didiincomprensibile incomprensibile e eingiustificabile ingiustificabilecastigo castigoper perilil cittadino, cittadino,l'occhio l'occhioclinico clinico– –oo meglio meglioconcreto, concreto,realistico realistico– –didi chi chianalizza analizzalalaquestione questionenei nei dettagli dettaglicoglie cogliepure pureililrovescio, rovescio, appunto, appunto,della dellafaccenda. faccenda. Traducibile Traducibilenei neiseguenti seguentitertermini mini(prendendo (prendendoa aprestito prestitolala chiave chiavedidilettura letturadidiGiuseppe Giuseppe Piperata, Piperata,docente docentedididiritto dirittoamamministrativo): ministrativo):«La «Lasemplicità, semplicità, spesso, spesso,non nonlalavogliono voglionoi destii destinatari nataridella dellamacchina macchinaburocraburocratica. tica.Prendete Prendeteililcaso, caso,embleemblematico, matico, dell'autocertificaziodell'autocertificazione: ne:siamo siamopsicologicamente psicologicamentelelegati gatialaldocumento documentoemesso emessodall' dall' istituzione istituzionecome comeLinus Linusalla allasua sua coperta. coperta.CiCidà dàsicurezza, sicurezza,cicidederesponsabilizza». responsabilizza». Ecco Ecco qua. qua. Sintetizzando Sintetizzando all'ennesima, all'ennesima, proprio proprioquesta questaè èlalaconclusioconclusione nedella delladisamina disaminaininmateria materia che cheieri, ieri,per pervicino/lontano, vicino/lontano,imimpegna pegnaGiuseppe GiuseppeBortolussi, Bortolussi,sesegretario gretariodella dellaConfederazione Confederazione Generale GeneraleItaliana ItalianaArtigianato Artigianato didiMestre, Mestre,ililsopra sopramenzionato menzionato Piperata, Piperata,l'antropologo l'antropologoNicola Nicola Gasbarro Gasbarroe eStefano StefanoSepe Sepe(Scuo(Scuolalanazionale nazionaledell'amministradell'amministrazione). zione).Oltre Oltrelalaburocrazia, burocrazia,recirecitataililtitolo titolodella dellacircostanza: circostanza:ma ma è èdavvero davverosuperabile, superabile,ililmeccameccanismo nismodelle dellepastoie? pastoie?Nessun Nessunsìsì alla allaleggera, leggera,dal dalpalco palcodei deirelarelatori. tori.Possibilismo, Possibilismo,certo, certo,ma ma con coni piedi i piediben benpiantati piantatiper perterterra, ra,perché perchéililterreno terrenoè èminato. minato. «Si «Sisuol suoldire, dire,Andreotti Andreottilolofacefacevavaspesso, spesso,che checicisono sonodue duetipi tipi didimatti: matti:quelli quelliche chesisicredono credono Napoleone Napoleonee equanti quantivogliono vogliono far farfunzionare funzionareleleferrovie ferroviedello dello Stato. Stato.IoIo– –ironizza ironizzaBortolussi Bortolussi– – aggiungo aggiungoalalnovero noverolalacategoria categoria didichi chivuole vuolerisanare risanarel'amminil'amministrazione strazionepubblica. pubblica.Citando CitandoSeSeneca: neca:nessun nessunvento ventoè èfavorevofavorevo-

DOMENICA 11 MAGGIO 2014 MESSAGG

Bortolussi Bortolussi(Cgia (CgiadidiMestre): Mestre):manca mancalalamanagerialità, managerialità,legislazione legislazionecomplicata complicata EEdomani domaniBolli, Bolli,sempre semprebolli, bolli,fortissimamente fortissimamentebolli: bolli:Balasso Balassosostituisce sostituisceRossi Rossi

Tedeschini TedeschiniLalli LallieeChius Chiu DiDicosa cosasono sonofatti fattii muri i muriche che abbiamo abbiamointorno intornoe eche checiciseparano separano dal dalresto restodel delmondo? mondo?Quanto Quanto devono devonoessere esserespessi spessie esolidi, solidi, piuttosto piuttostoche chesottili sottilie etrasparenti, trasparenti, lolodovremmo dovremmodecidere deciderenoi. noi.E E invece invecelalanostra nostrafacoltà facoltàdidiscelta sceltaè è più piùridotta ridottadidiquel quelche chepensiamo pensiamoe e a asottolinearlo sottolinearlosono sonostati, stati,ieri ierisera sera per per“vicino/lontano”, “vicino/lontano”,Fabio Fabio Chiusi, Chiusi,giornalista giornalistae escrittore scrittore Fabio FabioChiusi, Chiusi,Mario MarioTedeschini Tedeschini Lalli, Lalli,vicedirettore vicedirettoreInnovazione Innovazionee e Sviluppo Editoriale Sviluppodel delGruppo Gruppo Editoriale L’Espresso, L’Espresso,e eAntonio AntonioCasilli, Casilli, professore professoreassociato associatodidiDigital Digital Humanities HumanitiesalalParis ParisInstitute Instituteofof Technology. Technology.Occasione Occasioneil ilprimo primo incontro incontrodidi“v/l “v/lDigital”, Digital”,“Chi “Chisasa cosa cosadidite”, te”,nell’ex nell’exchiesa chiesadidiSan San Francesco. Francesco.Smontato, Smontato,anzitutto, anzitutto,il il

C e

ILILPROGRAMMA PROGRAMMA

La Lanuova nuovaChiesa Chiesa didiPapa PapaBergoglio Bergoglio “Vicino/lontano” “Vicino/lontano”oggi oggialla allaterza terza gioranta. gioranta.SiSiparte partealle alle15.30, 15.30,ininSan San Francesco, Francesco,con con“Dopo “DopoBabele. Babele. L’Europa L’Europae elelelingue”, lingue”,il ildibattito dibattitoa a cura curadell’Agenzia dell’AgenziaRegionale Regionaleper perlala Lingua LinguaFriulana Friulanache chepresentiamo presentiamo ininquesta questastessa stessapagina. pagina.Alle Alle18, 18, sempre sempreininSan SanFrancesco, Francesco,sisi prosegue proseguecon conunundialogo dialogodidiintensa intensa attualità: attualità:quello quellodedicato dedicatoall’era all’era didiBergoglio, Bergoglio,capace capacedidiriportare riportare una unarinnovata rinnovataChiesa Chiesaalalcentro centrodel del nostro nostrotempo. tempo.“La “Lafede, fede,lalaChiesa, Chiesa, il ilpotere poteree eununPapa Papacosì” così”titola titolail il confronto confrontoche cheimpegnerà impegneràRemo Remo Cacitti, Cacitti,don donPierluigi PierluigiDiDiPiazza Piazzae e Paolo PaoloScarpi, Scarpi,coordinati coordinatiNicola Nicola Gasbarro, Gasbarro,docente docentedidistoria storiadelle delle religioni. religioni.Sempre Sempreoggi, oggi,inin collaborazione collaborazionecon conil ilTeatro TeatroClub Club Udine Udinee eper peril ilcoordinamento coordinamentodidi Gianni GianniCianchi Cianchie eAngela AngelaFelice, Felice,il il festival festivalpropone, propone,dopo dopoquella quellaper per “Questa “Questalibertà” libertà”didiPierluigi Pierluigi Cappello, Cappello,lalaseconda secondamaratona maratonadidi letture lettureintegrali integralidedicata dedicataaiai vincitori vincitoridel delpremio premioTerzani Terzani2014: 2014: dalle dalle15.30, 15.30,alla allaLibreria Libreria Feltrinelli, Feltrinelli,riflettori riflettorisulle sullepagine pagine didi“Come “Comediventare diventarericchi ricchisfondati sfondati nell’Asia InInalto, alto,Giuseppe GiuseppeBortolussi Bortolussi(Cgia (CgiadidiMestre) Mestre)alalconfronto confrontosulla sulla nell’Asiaemergente”, emergente”,il illibro librodidi Mohsin burocrazia. burocrazia.Qui Quisopra, sopra,il ilsindaco sindacoHonsell Honsellieri ieriprimo primolettore lettoredidi“Questà “Questà MohsinHamid Hamidedito editoEinaudi. Einaudi. libertà” libertà”didiCappello. Cappello.A Adestra, destra,il ilpubblico pubblicofestivaliero festivaliero(F. (F.Luca Lucad’Agostino) d’Agostino)

leleper perililmarinaio marinaioche chenon nonsasa dove doveandare. andare.Nel Nelcampo campodella della p.a. p.a.ililproblema problemanon nonè èl'effil'efficienza cienzama mal'efficacia, l'efficacia,che chenon non dipende dipendedal dalfunzionario, funzionario,bensì bensì dalla dallapolitica. politica.IlIldecadimento decadimento dei deidue duesettori, settori,ininItalia, Italia,è èstretstrettamente tamenteinterconnesso. interconnesso.CiCifosfosseselalamotivazione motivazione(come, (come,per per esempio, esempio,alaltempo tempodella dellaricoricostruzione), struzione),lelecose cosemarcerebbemarcerebberoromeglio: meglio:ililpunto puntosta staproprio proprio lì,lì,bisogna bisognadare dareobiettivi. obiettivi.Un Un

burocrate burocrateche chenon nonne neha hatende tende inevitabilmente inevitabilmentea ascansare scansaregligli oneri. oneri.La Laparola parolad'ordine d'ordineè èevievitare tarerogne». rogne».Ma Madidinodi nodicecene ne sono sonoaltri, altri,tanti tantialtri. altri.LimitanLimitandoci docialle alleparti partialte altedella... della...classiclassifica: fica:Primo: Primo:«Carenza «Carenzadidimanamanagerialità gerialitànel nelcomparto». comparto».SeconSecondo: do:«Legislazione. «Legislazione.SeSenon nonlalasisi appiana appianal'inattività l'inattivitàè èl'unica l'unica strada stradaper pernon nonsbagliare. sbagliare.PersoPersonalmente nalmente– –chiosa chiosaililsegretario segretario della dellaCgia Cgia– –sono sonoconvinto convintoche che

lalasoluzione soluzionestia stianel nelfederalifederalismo: smo:lalafelice feliceesperienza esperienzadei deipapaesi esiche chel'hanno l'hannoadottato adottatoparla parla da dasola». sola».Lo Losguardo sguardodell'antrodell'antropologo, pologo,invece, invece,punta puntal'indice l'indice sulla sullatendenza tendenzadel delcittadino cittadinoa a tirarsi tirarsiindietro indietrodidifronte fronteall'imall'impegno: pegno:«Più «Piùcala calalalaburocrazia burocrazia e epiù piùleleresponsabilità responsabilitàcrescocrescono. no.Non Nonpotremo potremomai mailiberarci liberarci della dellaprima primasenza senzaun unincreincremento, mento,e epure puresensibile, sensibile,delle delle seconde». seconde».Tagliare, Tagliare,del delresto, resto,è è

OGGI OGGIILILCONFRONTO CONFRONTOIN INSAN SANFRANCESCO FRANCESCO

Dove Doveva val’Europa l’Europadelle delleminoranze minoranzelinguistiche linguistiche

IlIlsenatore senatorePalermo: Palermo:«Sul «Sulfriulano friulanololoStato Statodifetta». difetta».Cisilino Cisilino(Arlef): (Arlef):«Urge «Urgeratificare ratificarelalaCarta» Carta» ◗ ◗UDINE UDINE

Occasione Occasioneunica, unica,oggi ogginell’amnell’ambito bitodidivicino/lontano, vicino/lontano,per percacapire piredove dovesta staandando andandol’Eurol’Europa padelle dellelingue, lingue,ma maanche anchee esosoprattutto prattuttol’Italia l’Italiadelle delleminominoranze ranze linguistiche. linguistiche. Nell’ex Nell’ex chiesa chiesadidiSan SanFrancesco, Francesco,alle alle 15.30, 15.30,con conililsostegno sostegnodell’Ardell’Arlef, lef,sisiterrà terràl’incontro l’incontroDopo DopoBaBabele. bele.L’Europa L’Europae elelelingue, lingue,prepresenti, senti,fra fragli glialtri, altri,Francesco Francesco Palermo, Palermo,bolzanino bolzaninosenatore senatore della dellaRepubblica Repubblicae eprimo primofirfirmatario matariodel deldisegno disegnodidilegge legge

Per PerPalermo Palermo– –costituzionalicostituzionalista stae econsulente consulentedell’Osce dell’Oscee e del delConsiglio Consigliod’Europa d’Europa– –«l’Ita«l’Italia lia deve deve percorrere percorrere ancora ancora una una lunga lunga strada strada prima prima didi giungere giungeread adun unpieno pienorispetto rispetto delle dellelingue linguepresenti presentisul sulproproprio prioterritorio. territorio.Alcune Alcuneinfatti infatti sono sonoottimamente ottimamentetutelate, tutelate,alaltre tresolo soloininparte, parte,altre altreancora ancora sono sonopersino persinorepresse, represse,come comei i rom rome ei sinti. i sinti.Ogni Ogniminoranza minoranza ha haesigenze esigenzediverse, diverse,ma mal’asiml’asimmetria metriaattuale attualeè èeccessiva eccessivae ealalcune cunesituazioni situazionisono sononettanettamente mentealaldidisotto sottodegli deglistanstan-

no nodidiuna unatutela tutelaintermedia. intermedia. Alcune Alcune misure misure significative significative previste previstedalla dallalegge leggeregionale regionale del del2007 2007sono sonostate statedichiarate dichiarate illegittime illegittimedalla dallaCorte CorteCostituCostituzionale, zionale,che cheha haritenuto ritenutoche che non nonspettasse spettassealla allaRegione Regioneasassumerle. sumerle.IlIlproblema problemaè èche chelolo Stato Statonon nonlolofa, fa,e equindi quindialcuni alcuni ambiti ambitididitutela tutelaprevisti previstidalla dalla Convenzione Convenzionequadro quadrodel delConConsiglio siglio d’Europa d’Europa (ratificata (ratificata dall’Italia) dall’Italia)come comel’uso l’usopubblipubblico, co,lalatoponomastica, toponomastica,l’istrul’istruzione zionee elalarappresentanza, rappresentanza,sosono nomeno menosviluppati sviluppatididiquanto quanto

m co a g la it b g n cu co so d p p C se “ co d D

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mica micaaffar affarsemplice. semplice.IlIlprocesprocessosoè èvincolato vincolatoa aun unintreccio intrecciodidi cautele cautelefiglie, figlie,ininprimis, primis,della della “cultura” “cultura”della dellatutela tuteladell'indidell'individuo viduo(cui (cuisisideve develalamoltiplicamoltiplicazione zionedelle delleregole): regole):«La «Lasemplisemplificazione ficazioneè ècosa cosaseria seria– –scandiscandisce scePiperata Piperata–:–:non nonlalasisiattua attua con conl'accetta l'accettama macon conililbisturi... bisturi... ammesso ammessoche chevivisisipossa possaproceprocedere. dere.La Lalegge legge– –osserva osservainoltre, inoltre, proprio proprioininrapporto rapportoalla allaprolifeproliferazione razionenormativa normativa– –apre apresemsem-

pre prenuovi nuovicampi campiaiaiburocrati, burocrati, ma ma a a volte volte è è lolo stesso stesso “apparato “apparatopubblico” pubblico”a alegittilegittimarsi marsicome comepresenza presenzainindeterdeterminati minaticontesti contestidella dellavita». vita».AA Sepe Sepelalachiosa: chiosa:«Quando «Quandolalanornormazione mazioneè èdifficile difficileililprimo primoa a soffrirne soffrirneè èililfunzionario, funzionario,che che spesso spesso non non sisi assume assume i i “carichi” “carichi”del delcaso. caso.La Laburocraburocrazia ziaha haperso persoililruolo ruolodidimeditameditatore torefra fralelenecessità necessitàdella dellagente gente e elalapolitica: politica:siamo siamodidifronte frontea a

gionali gionalioominoritarie minoritariesarebbe sarebbe lalasoluzione soluzionedidimolti moltiprobleproblemi». mi». Pienamente Pienamented’accordo d’accordosulla sulla necessità necessitàdidigiungere giungereinintempi tempi brevi brevialla allaratifica ratificaanche ancheilildiretdirettore toredell’Arlef, dell’Arlef,William WilliamCisiliCisilino, no,che cheassieme assiemealallinguista linguista Giorgio GiorgioZiffer Ziffercoordinerà coordineràl’inl’incontro contro(fra (fragli gliospiti ospitianche ancheilil sardo sardoGiuseppe GiuseppeCorongiu Corongiue elala friulana friulana Patrizia Patrizia Pavatti). Pavatti). «L’11 «L’11febbraio febbraioscorso scorso– –ricorda ricorda Cisilino Cisilino– –ililConsiglio Consigliod’Eurod’Europa, pa, per per lala prima prima volta, volta, ha ha emesso emessoun undurissimo durissimocomunicomunicato catonei neiconfronti confrontidell’Italia dell’Italia per peri iritardi ritardinella nellatutela tuteladelle delle minoranze. minoranze.Richiami Richiamiricevuti ricevuti anche anche da da Albania, Albania, AzerbaiAzerbaigian, gian, Georgia, Georgia, Macedonia, Macedonia, Moldova Moldovae eRussia. Russia.Non Noncerto certo una unabella bellacompagnia compagniaper perun un

leledel delmondo, mondo,ma manon nonricorda ricorda che cheè èanche ancheuna unadelle dellepiù più inapplicate. inapplicate.Ed Edè èdavvero davveroimimbarazzante barazzanteleggere leggeresul sulsito sitodel del Consiglio Consigliod’Europa d’Europaqual qualè èilil trattamento trattamentoriservato riservatodall’Itadall’Italialiaa acerti certigruppi gruppietnici. etnici.SeSequequesto stoè èun unPaese Paesecivile, civile,è ètempo tempo dididarsi darsiuna unaregolata». regolata». Difficile Difficileperò peròdire direseselalaratifiratificacadella dellaCarta Cartaarriverà arriveràinintemtempipibrevi. brevi.Per Perililsenatore senatorePalerPalermo mo– –che chesta staseguendo seguendolalaquequestione stioneininprima primapersona personaa aRoRoma ma– –«c’è «c’època pocasensibilità sensibilitàalaltetema manella nellaclasse classepolitica. politica.Ogni Ogni volta voltache chesisiarriva arrivaalla allacalendacalendarizzazione rizzazioneinincommissione commissioneararrivano rivanourgenze urgenzeche chepassano passano avanti. avanti.Ma Macon conleledovute dovutesollesollecitazioni citazioninel nelParlamento Parlamentoe enel nel governo governoquesta questapotrebbe potrebbeesseessererelalalegislatura legislaturabuona buonaper percolcol-

una unasorta sortadidiwelfare welfaredistorto». distorto». EEdomani, domani,alle alle21, 21,sempre sempreinin San SanFrancesco, Francesco,e esempre sempreinintetema ma didi burocrazia, burocrazia, appuntaappuntamento mentocon conBolli, Bolli,sempre semprebolli, bolli, fortissimamente fortissimamentebolli, bolli,converconversazionescenica scenicatra traGian GianAntoAntosazione nioStella Stellae eNatalino NatalinoBalasso, Balasso, nio chesostituisce sostituiscePaolo PaoloRossi: Rossi:enenche trambiveneti, veneti,entrambi entrambinotisnotistrambi simiaiailettori lettorie eagli aglispettatori. spettatori. simi Lucia LuciaAviani Aviani

A ca p ci q p -« n le ec va n m ch si co m al n ta ra in m ro u tu se se d ti b D ch ri te

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sta ne data: 11/05/2014 pagina: 60 (dettaglio)

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diata, contestata, mitizzata (e mica a torto) in accezione negativa. Ma... attenzione: anche alibi, scappatoia dall'assunzione di responsabilità che fanno, per dirla banalmente, paura. La medaglia ha due facce, come spesso accade: e se nell'immaginario collettivo, così, burocrazia è ormai sinonimo di condanna, di incomprensibile e ingiustificabile castigo per il cittadino, l'occhio clinico – o meglio concreto, realistico – di chi analizza la questione nei dettagli coglie pure il rovescio, appunto, della faccenda. Traducibile nei seguenti termini (prendendo a prestito la chiave di lettura di Giuseppe Piperata, docente di diritto amministrativo): «La semplicità, spesso, non la vogliono i destinatari della macchina burocratica. Prendete il caso, emblematico, dell'autocertificazione: siamo psicologicamente legati al documento emesso dall' istituzione come Linus alla sua coperta. Ci dà sicurezza, ci deresponsabilizza». Ecco qua. Sintetizzando all'ennesima, proprio questa è la conclusione della disamina in materia che ieri, per vicino/lontano, impegna Giuseppe Bortolussi, segretario della Confederazione Generale Italiana Artigianato di Mestre, il sopra menzionato Piperata, l'antropologo Nicola Gasbarro e Stefano Sepe (Scuola nazionale dell'amministrazione). Oltre la burocrazia, recita il titolo della circostanza: ma è davvero superabile, il meccanismo delle pastoie? Nessun sì

Bortolussi (Cgia d E domani Bolli, se IL PROGRAMMA

La nuova Chiesa di Papa Bergoglio “Vicino/lontano” oggi alla terza gioranta. Si parte alle 15.30, in San Francesco, con “Dopo Babele. L’Europa e le lingue”, il dibattito a cura dell’Agenzia Regionale per la Lingua Friulana che presentiamo in questa stessa pagina. Alle 18, sempre in San Francesco, si prosegue con un dialogo di intensa attualità: quello dedicato all’era di Bergoglio, capace di riportare una rinnovata Chiesa al centro del nostro tempo. “La fede, la Chiesa, il potere e un Papa così” titola il confronto che impegnerà Remo Cacitti, don Pierluigi Di Piazza e Paolo Scarpi, coordinati Nicola Gasbarro, docente di storia delle religioni. Sempre oggi, in collaborazione con il Teatro Club Udine e per il coordinamento di Gianni Cianchi e Angela Felice, il festival propone, dopo quella per “Questa libertà” di Pierluigi Cappello, la seconda maratona di letture integrali dedicata ai vincitori del premio Terzani 2014: dalle 15.30, alla Libreria Feltrinelli, riflettori sulle pagine di “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente”, il libro di Mohsin Hamid edito Einaudi.

In al buro libe


Sintetizzando all'ennesima, collaborazione con il Teatro Club DOMENICA 11 MAGGIO 2014 MESSAGGERO VENETO proprio questa è la conclusio- Udine e per il coordinamento di ne della disamina in materia Gianni Cianchi e Angela Felice, il che ieri, per vicino/lontano, im- festival propone, dopo quella per pegna Giuseppe Bortolussi, se- “Questa libertà” di Pierluigi gretario della Confederazione Cappello, la seconda maratona di Generale Italiana Artigianato letture integrali dedicata ai di Mestre, il sopra menzionato vincitori del premio Terzani 2014: “V/L DIGITAL”, IL PRIMO APPUNTAMENTO Piperata, l'antropologo Nicola dalle 15.30, alla Libreria Gasbarro e Stefano Sepe (Scuo- Feltrinelli, riflettori sulle pagine laTedeschini nazionale dell'amministradi “Come ricchi sfondati tutti, il Datagate non riguarda solo i politici» Lalli e Chiusi: «Ildiventare web controlla zione). Oltre la burocrazia, reci- nell’Asia emergente”, il libro di In alto, Giuseppe Bortolussi (Cgia di Mestre) al confronto sulla taDiilcosa titolo della circostanza: Mohsin Hamid edito Einaudi. burocrazia. Qui sopra, il sindaco ieri primo lettore di “Questà sono fatti i muri che ma mito della casa di vetro, quella concreto, perché basta fare unaHonsellminimizzano dicendo che se non èabbiamo davverointorno superabile, il separano meccalibertà” di Cappello. festivaliero (F.nascondere Luca d’Agostino) e che ci con le pareti trasparenti telefonata affinchéAladestra, Nsa e il pubblicohanno nulla da nismo delle Nessun sì dal resto del pastoie? mondo? Quanto attraverso le quali tutti possono colleghi possano assumere possono essere tranquillamente alla leggera, dal palco dei reladevono essere spessi e solidi, guardare: «Le ragioni per le quali metadati su chiunque di noi. spiati – commenta Chiusi – tori. Possibilismo, ma lelaper il marinaio non sa burocrate non ne ha tende ladimenticano soluzioneche stiail punto nel federalipiuttosto che sottili e certo, trasparenti, maggior parte dei che cittadini Addiritturache anche attraverso un con i piedi ben piantati per andare. campo a scansare gli smo: la felice esperienza dei palo dovremmo decidere noi. E ter- dove italiani accettaNel questo mito della senza inevitabilmente computer non connesso – fondamentale è il nostro diritto ra, perché il terreno minato. il ciglio problema nonil è l'effi- oneri. La parola d'ordine l'hanno adottato parla invece la nostra facoltàèdi scelta è p.a. batter – dichiara ammette Chiusi senza giri diè evi- esi allache privacy». La riservatezza, «Si dire, Andreotti lo face-e cienza ma Tedeschini l'efficacia,Lalli che– non rogne». di nodi ne da sola».passa Lo sguardo dell'antropiùsuol ridotta di quel che pensiamo giornalista è che tare parole – c’è laMa possibilità di ce essere infatti, anche e soprattutto va spesso, che sono ci sono due dalda funzionario, tanti altri. passo Limitan- pologo, invece, punta l'indice a sottolinearlo stati, ieritipi sera dipende noi viviamo tempo in unabensì sono messialtri, a nudo». Il primo attraverso le grandi piattaforme diper matti: quelli che siFabio credono dalla politica. Il decadimento doci parti alte della... classisulla tendenza del cittadino “vicino/lontano”, cultura del controllo». Un dellaalle serata è dunque quello di digitali ormai diventate di uso a Napoleone e quanti vogliono dei due settori, in Italia, è stretPrimo:ai«Carenza di manatirarsi indietro fronte all'imChiusi, giornalista e scrittore controllo continuo, al quale siamo fica: presentare partecipanti un comune. «Pensodi a Google, a far funzionare le ferrovie dello tamente interconnesso. Ci fos- gerialità nel comparto». «Più Fabio Chiusi, Mario Tedeschini sottoposti senza che pensiamo dato di fatto e non un’ideaSecon- pegno: Facebook, checala sonolasìburocrazia strumenti Stato. Io – ironizzaInnovazione Bortolussi e– se la motivazione (come, do: «Legislazione. Sedevono non la si eche piùabilitano le responsabilità crescoLalli, vicedirettore davvero sia vincolante e reale.per E opinabile. «I cittadini la nostra libertà di aggiungo al novero categoria esempio, tempo della rico- appiana è l'unica no. Non potremo mai Sviluppo del Gruppo la Editoriale proprio daal questa considerazione capire chel'inattività il controllo sulle espressione, ma che, nonliberarci essendo diL’Espresso, chi vuole erisanare l'ammini- struzione), le cose marcerebbestrada per non sbagliare. Persodella senza bensì un increAntonio Casilli, parte il blogger udinese Fabio informazioni riguarda anche loro organiprima di beneficenza strazione pubblica. meglio: il punto sta proprio nalmente – chiosa il segretario mento, pure sensibile, delle professore associatoCitando di DigitalSe- ro Chiusi, traghettatore della e non solamente i politici». Il impreseecommerciali – chiarisce neca: nessun è favorevolì,sezione bisogna dare Cgia – sono convinto del resto, Humanities alvento Paris Institute of digital di obiettivi. Un della dialogo scivola dagli esempi che seconde». TedeschiniTagliare, Lalli – si fanno pagareè Technology. Occasione il primo “vicino/lontano”. Dalla incontro di “v/l Digital”, “Chi sa considerazione che non c’è nulla cosa di te”, nell’ex chiesa di San di astratto in ciò che è emerso dal Francesco. Smontato, anzitutto, Datagate, «ma è tutto molto OGGI IL CONFRONTO INilSAN FRANCESCO

clamorosi derivati dal caso Snowden fino a quel che di più intimo possediamo tutti, ovvero la nostra quotidianità. «Quelli che

con i nostri dati. A noi sta il compito di capire che fine fanno e come vengono usati». Anna Dazzan

Cultura e Spettacoli

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mica affar semplice. Il processo è vincolato a un intreccio di cautele figlie, in primis, della “cultura” della tutela dell'individuo (cui si deve la moltiplicazione delle regole): «La semplificazione è cosa seria – scandisce Piperata –: non la si attua con l'accetta ma con il bisturi... ammesso che vi si possa procedere. La legge – osserva inoltre, proprio in rapporto alla proliferazione normativa – apre sem-

pre nuovi campi ai burocrati, ma a volte è lo stesso “apparato pubblico” a legittimarsi come presenza in determinati contesti della vita». A Sepe la chiosa: «Quando la normazione è difficile il primo a soffrirne è il funzionario, che spesso non si assume i “carichi” del caso. La burocrazia ha perso il ruolo di meditatore fra le necessità della gente e la politica: siamo di fronte a

Fabio Chiusi, esperto di web, curatore di “v/l Digital” (Foto L.d’A.)

gionali o minoritarie sarebbe la soluzione di molti problemi». Pienamente d’accordo sulla necessità di giungere in tempi brevi alla ratifica anche il direttore dell’Arlef, William Cisilino, che assieme al linguista Giorgio Ziffer coordinerà l’incontro (fra gli ospiti anche il sardo Giuseppe Corongiu e la friulana Patrizia Pavatti). «L’11 febbraio scorso – ricorda Cisilino – il Consiglio d’Europa, per la prima volta, ha emesso un durissimo comunicato nei confronti dell’Italia per i ritardi nella tutela delle minoranze. Richiami ricevuti anche da Albania, Azerbaigian, Georgia, Macedonia, Moldova e Russia. Non certo una bella compagnia per un paese che si vanta di avere una delle Costituzioni più bel-

le del mondo, ma non ricorda che è anche una delle più inapplicate. Ed è davvero imbarazzante leggere sul sito del Consiglio d’Europa qual è il trattamento riservato dall’Italia a certi gruppi etnici. Se quePer Palermo – costituzionalino di una tutela intermedia. sto è un Paese civile, è tempo ◗ UDINE sta e consulente dell’Osce e Alcune misure significative di darsi una regolata». Occasione unica, oggi nell’am- del Consiglio d’Europa – «l’Ita- previste dalla legge regionale Difficile però dire se la ratifibito di vicino/lontano, per ca- lia deve percorrere ancora del 2007 sono state dichiarate ca della Carta arriverà in tempire dove sta andando l’Euro- una lunga strada prima di illegittime dalla Corte Costitupi brevi. Per il senatore Palerpa delle lingue, ma anche e so- giungere ad un pieno rispetto zionale, che ha ritenuto che mo – che sta seguendo la queprattutto l’Italia delle mino- delle lingue presenti sul pro- non spettasse alla Regione asstione in prima persona a Roranze linguistiche. Nell’ex prio territorio. Alcune infatti sumerle. Il problema è che lo ma – «c’è poca sensibilità al techiesa di San Francesco, alle sono ottimamente tutelate, al- Stato non lo fa, e quindi alcuni ma nella classe politica. Ogni 15.30, con il sostegno dell’Ar- tre solo in parte, altre ancora ambiti di tutela previsti dalla volta che si arriva alla calendalef, si terrà l’incontro Dopo Ba- sono persino represse, come i Convenzione quadro del Conrizzazione in commissione arbele. L’Europa e le lingue, pre- rom e i sinti. Ogni minoranza siglio d’Europa (ratificata rivano urgenze che passano senti, fraPaolo gli altri, Francesco ha esigenze diverse, ma l’asim- dall’Italia) come l’uso pubblirespirando gli umori e glisolleodori avanti. Ma con le dovute di Gian Polesini Copia di ba7d172f93cd6d8bb0cfe61ba4d00e13 Palermo, bolzanino senatore metria attuale è eccessiva e al- co, la toponomastica, l’istrudi un paese che sa di Friuli. citazioni nel Parlamento e nel Ancora non del tutto rappacifidella Repubblica e primo fir- cune situazioni sono netta- zione e la rappresentanza, soSpesso i questa friulanisti hanno osteggoverno potrebbe esseDOMENICA 11 MAGGIO 2014 MESSAGGERO VENETO cato, Tommaso Cerno, forse mente al di sotto degli stan- no meno sviluppati di quanto matario del disegno di legge giato le mie critiche sullo 61 re la legislatura buona perspercolpiùladispiaciuto di dover per ratifica della Carta rinuneuro- dard europei». E i friulani, a dovrebbero. La ratifica della pero di a favore di azioni mare undenari ritardo che dura da ciaredelle a un dibattito sentito, che punto si trovano? «Godo- Carta europea delle lingue repea lingua minoritarie. secondarie e inutili, invece di Il senatore Palermo, oggi a Udine 14 anni». quello sul Movimento 5 stelle concentrarsi sulla produzione programmato per domenica 18 di letteratura nuova, come ho - «ma questa è una scelta mia, il sempre creduto». Piglia sostanno a Vicino/Lontano è razionaza il narrare dell’emigrante friule» - che stizzito per una forma lano Ban Revelant e della sua “V/L DIGITAL”, IL PRIMO APPUNTAMENTO eccessivamente formale riserstrana storia d’amore nata per vata a un «amico del festival lettera. Un libro agile e profonTedeschini Lalli e Chiusi: web non «Il trattato da controlla amico». La fir-tutti, il Datagate non riguarda solo i politici» do che, con ironia, srotola i dima udinese de L’Espresso, nonsperati tentativi del giovanotto Di cosa sono fatti i muri che mito della casa di vetro, quella concreto, perché basta fare una minimizzano dicendo che se non ché opinionista politico televidi diventare adulto e d’imparaabbiamo intorno e che ci separano con le pareti trasparenti telefonata affinché la Nsa e hanno nulla da nascondere sivo, attacca la rassegna per vizi re ad amare un altro uomo». Se dal resto del mondo? Quanto attraverso le quali tutti possono colleghi possano assumere possono essere tranquillamente comportamentali e per una didi traduzione vogliamo parladevono essere spessi e solidi, guardare: «Le ragioni per le quali metadati su chiunque di noi. spiati – commenta Chiusi – menticanza colmata in fretta re, ma forse è terminologia impiuttosto che sottili e trasparenti, la maggior parte dei cittadini Addirittura anche attraverso un dimenticano che il punto all’ultimo minuto. «Non si mapropria... «Lo è, in realtà. Mio lo dovremmo decidere noi. E italiani accetta questo mito senza computer non connesso – fondamentale è il nostro diritto neggia così uno di parte, sbot- La nuova copertina di “Affa Taffa”, tradotto in friulano; Tommaso Cerno, giornalista e scrittore udinese zio Paolo Cerno, poeta, scrittoinvece la nostra facoltà di scelta è batter ciglio – dichiara il ammette Chiusi senza giri di alla privacy». La riservatezza, ta, dieci anni fa quest’avventure e profondo conoscitore delle più ridotta di quel che pensiamo e giornalista Tedeschini Lalli – è che parole – c’è la possibilità di essere infatti, passa anche e soprattutto ra l’ho vista formarsi, speravo Cerno a Udine non verrà. Non rappresentato la terza voce» - no”. pieghe della friulanità, si è caria sottolinearlo sono stati, ieri sera noi viviamo da tempo in una messi a nudo». Il primo passo attraverso le grandi piattaforme in una diversa considerazione, è bastata una notte a lanciarlo spiega Cerno fresco reduce di Strambando come il miglior cato addosso la responsabilità per “vicino/lontano”, Fabio cultura del controllo». Un della serata è dunque quello di digitali ormai diventate di uso ma finché chi comanda è igna- verso un aeroporto. E nemme- una osannata visita nel blog di skipper di Luna Rossa, ci ritro- di consegnare al lettore il miChiusi, giornalista e scrittore controllo continuo, al quale siamo presentare ai partecipanti un comune. «Penso a Google, a ro di quel che fa, spero in una no la comparsa improvvisa di Grillo, per rimarcare certe de- viamo in un altrove librario e glior idioma possibile, ben sauna sorta di welfare distorto». Fabio Chiusi, Mario Tedeschini sottoposti senza che pensiamo dato di fatto e non un’idea Facebook, che sono sì strumenti E domani, alle 21, sempre in undicesima edizione con un comunicato marchiato Cin- nunce di Pd e Fi piovute addos- lontano dalle beghe. Senza pre- pendo che quello assoluto non Lalli, vicedirettore Innovazione e davvero sia vincolante e reale. E opinabile. «I cittadini devono che abilitano la nostra libertà di tutt’altre basi e possibilmente que stelle firmato da Marco so al partito. Nemmeno questo amboli e antipasti, Cerno svela esiste. Ho letto alcune parti, duSan Francesco, e sempre in teSviluppo del Gruppo Editoriale proprio da questa considerazione capire che il controllo sulle espressione, ma che, non essendo ma di burocrazia, appunta- senza la solita casta a occupare Zullo, candidato al Parlamento stimola Tommaso a ripensarci. la sostanza della sua nuova rante una comprensibilmente L’Espresso, e Antonio Casilli, parte il blogger udinese Fabio informazioni riguarda anche loro organi di beneficenza bensì mento con Bolli, sempre bolli, sempre le stesse seggiole. Li ve- Europeo, che denuncia v/l «di A saldare la protesta, ieri su Fa- operazione culturale: «Ho tra- lunga gestazione, e il suono è professore associato di Digital Chiusi, traghettatore della e non solamente i politici». Il imprese commerciali – chiarisce do girare per questi agglomera- fare propaganda contro il Movi- cebook, si è manifestata una dotto in friulano il romanzo Af- migliore, rimbalza con fluidità, fortissimamente bolli, converHumanities al Paris Institute of sezione digital di dialogo scivola dagli esempi Tedeschini Lalli – si fanno pagare sazione scenica tra Gian Anto- ti culturali, da maggio a settem- mento con il sostegno della Re- postazione di raccolta dati e fa Taffa», dice subito argomen- ti consegna il senso vero delle Technology. Occasione il primo “vicino/lontano”. Dalla clamorosi derivati dal caso con i nostri dati. A noi sta il nio Stella e Natalino Balasso, bre, con la valigetta a tracolla. gione. La Serracchiani sfrutta quant’altro serva a smuovere tando la scelta: «per tutelare la cose». Se Mimesis editò la verincontro di “v/l Digital”, “Chi sa considerazione che non c’è nulla Snowden fino a quel che di più compito di capire che fine fanno e Diamo una spolverata al vec- la conferenza di domenica (Al- umori e sentimenti, ovviamen- lingua, fondamentalmente, ol- sione italiana, Ribis si è occupache sostituisce Paolo Rossi: encosa di te”, nell’ex chiesa di San di astratto in ciò che è emerso dal intimo possediamo tutti, ovvero come vengono usati». trambi veneti, entrambi notis- chiume imperante; o vogliamo fabeto Grillo, ndr) per fini elet- te riguardo i destini immediati Fabio tre alChiusi, piacere di condividere to di questa. «Faremo una preesperto di web, curatore di “v/l Digital” (Foto L.d’A.) Francesco. Smontato, anzitutto, il Datagate, «ma è tutto molto la nostra quotidianità. «Quelli che Anna Dazzan ricalcare le impronte già lascia- torali», scrive Zullo il quale si e perché no futuri del vicino- con la terra una storia della ter- sentazione alla biblioteca Joppi simi ai lettori e agli spettatori. Lucia Aviani te?». auspica un maggiore controllo lontano pensiero. S’intitola ra. Nasce qui, il racconto, il ra- di Udine. Il luogo ideale». Insomma, per farla breve, politico del palinsesto. «Avrei “Cerno protagonista da lonta- gazzino quattordicenne cresce ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Dove va l’Europa delle minoranze linguistiche

Cerno: «Spero in un 2015 diverso» e lancia “Affa Taffa” in marilenghe

Il senatore Palermo: «Sul friulano lo Stato difetta». Cisilino (Arlef): «Urge ratificare la Carta»

Il giornalista udinese de L’Espresso insiste nel j’accuse al festival nel giorno dell’attacco del M5S «Credo che la difesa della lingua sia compito della letteratura. Ecco il perché di questo progetto» Cultura e Spettacoli

Cerno: «Spero in un 2015 diverso» Verona: «Il programma di v/l non è compito mio» e lancia “Affa Taffa” in marilenghe la replica

Il presidente: «Mi spiace per Tommaso, ma io non ho mai smesso di fare l’architetto» Non avverte particolari scosse

non ne hai. Ah, la lettera. La

di un festival di certo poco avezzo alle contestazioni. «Ho imparato a farmi scivolare addosso le questioni, dice, altrimenti si piega quell’umore che, altresì, dovrebbe essere ai massimi soprattutto appena si lancia un’edizione. Mi spiace del misunderstanding con Tommaso Cerno; è un amico e quando scoppiano casi familiari ci resti davvero male, soprattutto se di colpe proprio

Non ci vedo alcunché di sgarbato. Certo, la formalità stride con l’amicizia, ma qualcosa alle volte scivola fuori controllo. La mia firma c’era, per carità. Su tutte c’è. Mi pareva di essere stato chiaro in merito ai destinatari. Con Tommaso ce la sbrighiamo senza pompa magna, spiegai. È sfuggita, amen. Non sembra un fatto grave, onestamente». I denari pubblici spesi ma-

le. S’invoca chiarezza, presidente. «Il budget complessivo è di 280 mila euro, nessuno lo vuole nascondere. Sarà tutto pubblicato in un apposito spazio del nuovo sito. Non neghiamo affatto la trasparenza. Un pizzico di pazienza. Sulle settimane offerte ai relatori vorrei puntualizzare. Sfogliando i segreti libri, scopro che una persona ha pernottato per ben due notti, il resto della truppa, una soltanto, come prevede l’ospitalità. In quanto ai gettoni di presenza non superano i trecento euro. Che si sappia. Ancora un punto. Necessario da sviscerare ben più del resto, direi. Direttivo e comitato scientifico di Vicino/ Lontano vivono, sin dall’inizio, di gratificazioni, non di stipendi. Ecco questo a Cerno vorrei proprio spiegarlo.

“Torna a fare l’architetto”, mi ha provocato. Non ho mai smesso di farlo, ti rispondo. E lo continuerò a fare». Ciò che Verona si auspica, invece, è un giro di valzer diverso già dalla prossima rassegna 2015. «Lavoriamo affinché l’associazione diventi impresa culturale così da acquisire maggiore stabilità e più sostanza. A volte ci ritroviamo a fronteggiaregliprogrammi respirando umori e gliimpeodori gnativi con forze di un paese cheesigue». sa di Friuli. Cerchiamo di concludere. Spesso i friulanisti hanno ostegSi è chiesto presidente giato le mie critiche sullocome spermai Cerno se alafavore sia presa propero di denari di azioni prio con lei? secondarie e inutili, invece di «Mah, nonsulla lo so.produzione Io, tra l’alconcentrarsi tro,letteratura non riempio i cartelloni. di nuova, come ho Può telefonare e fare il controsempre creduto». Piglia sostanpelo a chi realmente li costruiza il narrare dell’emigrante friusce, se ritiene di essere lano Ban Revelant e dellastato sua maltrattato». (Gpp) strana storia d’amore nata per ©RIPRODUZIONERISERVATA lettera. Un libro agile e profondo che, con ironia, srotola i disperati tentativi del giovanotto di diventare adulto e d’imparare ad amare un altro uomo». Se

Verona, il presispediamo a tutti gli ospiti, e Il giornalista udineseAlessandro de L’Espresso insiste nel j’accuse al festival nel giorno dell’attacco del M5S dente di Vicino/Lontano, seb- non soltanto per ringraziarli. bene qualche spallata abbia In realtà è un invito alla serata «Credo che la difesamosso dellalalingua sia compito della letteratura. Ecco il perché di questo progetto» quiete tradizionale di gala del premio Terzani.

di Gian Paolo Polesini Ancora non del tutto rappacificato, Tommaso Cerno, forse più dispiaciuto di dover rinunciare a un dibattito sentito, quello sul Movimento 5 stelle programmato per domenica 18 - «ma questa è una scelta mia, il no a Vicino/Lontano è razionale» - che stizzito per una forma eccessivamente formale riserIl presidente di Vicino/Lontano Alessandro vata Verona a un «amico del festival non trattato da amico». La firma udinese de L’Espresso, nonché opinionista politico televisivo, attacca la rassegna per vizi


11/05/2014 Cultura edata: Spettacoli 61

MESSAGGERO VENETO

pagina: 61 (dettaglio)

IL PRIMO APPUNTAMENTO

Chiusi: «Il web controlla tutti, il Datagate non riguarda solo i politici»

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mito della casa di vetro, quella con le pareti trasparenti attraverso le quali tutti possono guardare: «Le ragioni per le quali la maggior parte dei cittadini italiani accetta questo mito senza batter ciglio – dichiara il giornalista Tedeschini Lalli – è che noi viviamo da tempo in una cultura del controllo». Un controllo continuo, al quale siamo sottoposti senza che pensiamo davvero sia vincolante e reale. E proprio da questa considerazione parte il blogger udinese Fabio Chiusi, traghettatore della sezione digital di “vicino/lontano”. Dalla considerazione che non c’è nulla di astratto in ciò che è emerso dal Datagate, «ma è tutto molto

concreto, perché basta fare una telefonata affinché la Nsa e colleghi possano assumere metadati su chiunque di noi. Addirittura anche attraverso un computer non connesso – ammette Chiusi senza giri di parole – c’è la possibilità di essere messi a nudo». Il primo passo della serata è dunque quello di presentare ai partecipanti un dato di fatto e non un’idea opinabile. «I cittadini devono capire che il controllo sulle informazioni riguarda anche loro e non solamente i politici». Il dialogo scivola dagli esempi clamorosi derivati dal caso Snowden fino a quel che di più intimo possediamo tutti, ovvero la nostra quotidianità. «Quelli che

minimizzano dicendo che se non hanno nulla da nascondere possono essere tranquillamente spiati – commenta Chiusi – dimenticano che il punto fondamentale è il nostro diritto alla privacy». La riservatezza, infatti, passa anche e soprattutto attraverso le grandi piattaforme digitali ormai diventate di uso comune. «Penso a Google, a Facebook, che sono sì strumenti che abilitano la nostra libertà di espressione, ma che, non essendo organi di beneficenza bensì imprese commerciali – chiarisce Tedeschini Lalli – si fanno pagare con i nostri dati. A noi sta il compito di capire che fine fanno e come vengono usati». Anna Dazzan

Fabio Chiusi, esperto di web, curatore di “v/l Digital” (Foto L.d’A.)

Cerno: «Spero in un 2015 diverso» e lancia “Affa Taffa” in marilenghe Il giornalista udinese de L’Espresso insiste nel j’accuse al festival nel giorno dell’attacco del M5S «Credo che la difesa della lingua sia compito della letteratura. Ecco il perché di questo progetto» di Gian Paolo Polesini Ancora non del tutto rappacificato, Tommaso Cerno, forse più dispiaciuto di dover rinunciare a un dibattito sentito, quello sul Movimento 5 stelle programmato per domenica 18 - «ma questa è una scelta mia, il no a Vicino/Lontano è razionale» - che stizzito per una forma eccessivamente formale riservata a un «amico del festival non trattato da amico». La firma udinese de L’Espresso, nonché opinionista politico televisivo, attacca la rassegna per vizi comportamentali e per una dimenticanza colmata in fretta all’ultimo minuto. «Non si maneggia così uno di parte, sbotta, dieci anni fa quest’avventura l’ho vista formarsi, speravo in una diversa considerazione, ma finché chi comanda è ignaro di quel che fa, spero in una undicesima edizione con tutt’altre basi e possibilmente senza la solita casta a occupare sempre le stesse seggiole. Li vedo girare per questi agglomerati culturali, da maggio a settembre, con la valigetta a tracolla. Diamo una spolverata al vecchiume imperante; o vogliamo ricalcare le impronte già lasciate?». Insomma, per farla breve,

La nuova copertina di “Affa Taffa”, tradotto in friulano; Tommaso Cerno, giornalista e scrittore udinese

Cerno a Udine non verrà. Non è bastata una notte a lanciarlo verso un aeroporto. E nemmeno la comparsa improvvisa di un comunicato marchiato Cinque stelle firmato da Marco Zullo, candidato al Parlamento Europeo, che denuncia v/l «di fare propaganda contro il Movimento con il sostegno della Regione. La Serracchiani sfrutta la conferenza di domenica (Alfabeto Grillo, ndr) per fini elettorali», scrive Zullo il quale si auspica un maggiore controllo politico del palinsesto. «Avrei

rappresentato la terza voce» spiega Cerno fresco reduce di una osannata visita nel blog di Grillo, per rimarcare certe denunce di Pd e Fi piovute addosso al partito. Nemmeno questo stimola Tommaso a ripensarci. A saldare la protesta, ieri su Facebook, si è manifestata una postazione di raccolta dati e quant’altro serva a smuovere umori e sentimenti, ovviamente riguardo i destini immediati e perché no futuri del vicinolontano pensiero. S’intitola “Cerno protagonista da lonta-

no”. Strambando come il miglior skipper di Luna Rossa, ci ritroviamo in un altrove librario e lontano dalle beghe. Senza preamboli e antipasti, Cerno svela la sostanza della sua nuova operazione culturale: «Ho tradotto in friulano il romanzo Affa Taffa», dice subito argomentando la scelta: «per tutelare la lingua, fondamentalmente, oltre al piacere di condividere con la terra una storia della terra. Nasce qui, il racconto, il ragazzino quattordicenne cresce

Il programma di v/l non è compito mio»

le. S’invoca chiarezza, presidente. «Il budget complessivo è di 280 mila euro, nessuno lo vuole nascondere. Sarà tutto pubblicato in un apposito spazio del nuovo sito. Non neghiamo affatto la trasparenza. Un pizzico di pazienza. Sulle settimane offerte ai relatori

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spiace per Tommaso, ma io non ho mai smesso di fare l’architetto» Non avverte particolari scosse Alessandro Verona, il presi-

non ne hai. Ah, la lettera. La spediamo a tutti gli ospiti, e

respirando gli umori e gli odori di un paese che sa di Friuli. Spesso i friulanisti hanno osteggiato le mie critiche sullo sperpero di denari a favore di azioni secondarie e inutili, invece di concentrarsi sulla produzione di letteratura nuova, come ho sempre creduto». Piglia sostanza il narrare dell’emigrante friulano Ban Revelant e della sua strana storia d’amore nata per lettera. Un libro agile e profondo che, con ironia, srotola i disperati tentativi del giovanotto di diventare adulto e d’imparare ad amare un altro uomo». Se di traduzione vogliamo parlare, ma forse è terminologia impropria... «Lo è, in realtà. Mio zio Paolo Cerno, poeta, scrittore e profondo conoscitore delle pieghe della friulanità, si è caricato addosso la responsabilità di consegnare al lettore il miglior idioma possibile, ben sapendo che quello assoluto non esiste. Ho letto alcune parti, durante una comprensibilmente lunga gestazione, e il suono è migliore, rimbalza con fluidità, ti consegna il senso vero delle cose». Se Mimesis editò la versione italiana, Ribis si è occupato di questa. «Faremo una presentazione alla biblioteca Joppi di Udine. Il luogo ideale». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

“Torna a fare l’architetto”, mi ha provocato. Non ho mai smesso di farlo, ti rispondo. E lo continuerò a fare». Ciò che Verona si auspica, invece, è un giro di valzer diverso già dalla prossima rassegna 2015. «Lavoriamo affinché l’associazione diventi im-


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data: 11/05/2014 pagina: 24

Giovanni Alliata di Montereale, presidente del Centro culturale Laguna di Venezia, descrive il rapporto di Pio X col modernismo

anche fortemente riformatore, liturgia, della musica e del anche se ebbe un rapporto catechismo. Come il suo interesproblematico con il moderni- se per lo sport: quando Pierre de Coubertin venne a Roma per smo che non capì e condannò». «Il ciclo d’incontri ha ripercor- i Giochi Olimpici ricevette gli fascicolo nazionale so i tanti aspetti della personali- auguri del Vaticano. Era anche tà di questo Papa - sottolinea un grande diplomatico e si Alliata - oltre che quelli che trovò a doversi confrontare con sono più conosciuti delle rifor- i vari Stati europei in un mome, del diritto canonico, della mento molto delicato della sto-

Il nome Riese Pio X si rifà al Papa, nato nel giugno 1835 proprio a Riese, ed è aggiunto alla denominazione del comune dal 1952

VICINO/LONTANO

E a Udine oggi si parla di Francesco

PAPA Francesco

UDINE - Un confronto sulla diversità linguistica e un dialogo a più voci sulla Chiesa guidata da Papa Bergoglio, saranno al centro della terza giornata di Vicino/Lontano, oggi. Il dibattito «Dopo Babele. L'Europa e le Lingue», a cura dell'ARLeF, vedrà tra i protagonisti Giuseppe Corongiu, Patrizia Zavatti e Francesco Palermo. Il tema - cruciale anche in vista delle elezioni europee sarà la diversità linguistica come valore della Carta dei diritti fondamentali dell'Ue, alla stregua del rispetto per

l'individuo, dell'apertura alle altre culture e della tolleranza. Oggi è in programma anche un altro dialogo di intensa attualità, dedicato al pontificato di papa Bergoglio e al rinnovamento della Chiesa. In collaborazione con il Teatro Club Udine e a cura di Gianni Cianchi e Angela Felice, il festival 2014 propone la 2/a 'maratona' di letture integrali dedicata a uno dei due testi vincitori del Premio Terzani 2014: «Come diventare ricchi sfondati nell'Asia emergente», di Mohsin Hamid.

ap qu pe la di in m fo de ta m un di liz cr Il co gr pa ne pr m 19 di sp tro ra "p zio Gi lab te Un es de co m no se Be le fa m gir fa


antologica dell'artista Cornelia Corbellini, domenica 18 maggio, alle 17.30 si terrà la 2ª edizione di EssereDonna creativa in arte. Una manifestazione che punta i riflettori su donne della nostra Regione dalle notevoli peculiarità artistiche, espressione di intra-

dall'associazione culturale "Elio cav. Cortolezzis" di Treppo Carnico con il patrocinio della Provincia di Udine, Comunità montana della Carnia e Comune di Treppo Carnico. © riproduzione riservata

pesciolino d’oro” della compagnia Cta – Centro 11/05/2014 teatrodata: animazione e figure di Gorizia. La partecipaziopagina: 27 ne è gratuita ma è necessaria la prenotazione.

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UDINE Il giornalista presenta a Vicino/ lontano lo spettacolo creato assieme a Paolo Rossi

Bollieleggiindecifrabili IburocratisecondoStella Alessia Pilotto UDINE

Sono i burocrati la vera oligarchia dominante in Italia. Parola di Gian Antonio Stella che sul tema, assieme a Paolo Rossi, ha costruito lo spettacolo che porterà domani sera a Udine (ma senza il comico) in seno a Vicino/Lontano. Bolli, bolli, fortissimamente bolli è il titolo dell'opera «che affronta in chiave ironica - spiega il giornalista - un problema che blocca il Paese». Una perdita economica e di tempo, dato che «secondo uno studio di Confindustria, costa 70 miliardi di euro l'anno e 30 minuti di tempo utile in media al giorno. Se si pensa che il Governo ha fatto una fatica incredibile per trovare i 4 miliardi di copertura dell'abolizione Imu, si può capire il peso enorme che ha». Non solo. «Le leggi continua Stella - sono incomprensibili. Persino Paolo Ichino, che pure è un esperto, l'ha denunciato. E se un Parlamento vota una legge che non capisce,

Alfabeto Grillo La protesta dei 5 Stelle UDINE - «La Regione foraggia un’iniziativa di propaganda contro i 5 Stelle, mascherata da conferenza, a poche ore dal voto per le europee». È la denuncia di Marco Zullo, candidato alle europee del M5s, che punta il dito contro “Alfabeto Grillo" inserito nel cartellone di eventi del festival Vicino/Lontano. «Consci di andare incontro a critiche – evidenzia Zullo – gli organizzatori hanno addolcito il titolo, levando il riferimento alla “dittatura degli attivi”».

AUTORE Gian Antonio Stella giornalista e scrittore

c'è un problema di democrazia: chi comanda? Quando una persona è l'unica a capire una norma, è padrone di quella norma e i burocrati usano questo potere per strappare contratti altissimi». Snocciola quindi i numeri, che sono da capogiro. «Antonio Malaschini, ex segretario generale del Senato, ha una pensione di 519 mila euro; il direttore dell'Ars, in Sicilia, ha uno stipen-

dio di 650 mila euro. Obama di 279 mila euro». Un problema serio, quindi, che ha dei risvolti "demenziali", come la legge che ha permesso a un signore di allevare 4 cardellini («619 parole e 483 giorni per dare l'autorizzazione») oppure il vincolo paesaggistico sul pitosforo (è un albero, ndr): «5 mila parole e 7 anni». In Italia, questa cosa è antica, dice, «prima per la necessità di unire diverse legislazioni, poi perché Mussolini ha fondato il suo potere sulla burocrazia, lasciando in eredità, oltre a quella statale, quella parastatale e quella fascista. Dal 1945, da Massimo Severo Giannini in poi, tanti hanno provato a riformarla - conclude Stella - ma hanno sempre fallito. E non so se Renzi ce la farà. Sicuramente ha capito il problema ed è già un passo avanti». Il programma di oggi. Alle 15.30 nella ex chiesa di San Francesco ci sarà «Dopo Babele. L'Europa e le lingue» (a cura dell'Arlef) mentre alle 18 si discuterà del pontificato di Papa Francesco nell'incontro La fede, la Chiesa, il potere e un Papa così, con Remo Cacitti, don Pierluigi Di Piazza e Paolo Scarpi. In collaborazione col Teatro club Udine, la Feltrinelli ospiterà alle 15.30 la 2. maratona di letture dei testi vincitori del Premio Terzani (con il libro di Mohsin Hamid). Alle 21 in San Francesco, torna Accento: 100 minuti di idee e musica. © riproduzione riservata

VISTO A UDINE Il film tratto dal libro del vincitore del premio Terzani è piuttosto didascalico

"Il fondamentalista" non convince UDINE - Siamo nel 2010 a Lahore, Pakistan. Manifestazioni studentesche antiamericane imperversano per le strade e il giovane professore Changez Khan viene individuato come personaggio sospetto, probabilmente collegato al rapimento di un docente statunitense. Questo lo scenario dal quale parte Il fondamentalista riluttante della regista indiana Mira Nair, proiettato al Visionario nell'ambito di Vicino/lontano, come omaggio al Premio Terzani 2014 Mohsin Hamid, che ha scritto il best seller internazionale da cui il film è tratto. La cornice

narrativa è costruita come un corposo monologo che il professore mette in piedi davanti al giornalista americano Bobby Lincoln, che lo ha cercato per un'intervista. Changez racconta la sua vita come brillante analista finanziario di New York, città nella quale si è trasferito a 18 anni. A completare il quadro di successo e di adesione a quel mondo c'è anche l'immancabile storia d'amore con una ragazza americana. L'attacco dell'11 settembre alle Torri gemelle però capovolge la situazione: a partire da quel momento Changez, nell'America dove chiunque

può essere chi vuole, torna a essere in primo luogo un pakistano musulmano. Il sospetto, i controlli umilianti e le pressioni a cui è soggetto si amplificano nell'incomunicabilità di chi sente su di sè l'ingiustizia di un'etichetta, che fa crollare anche il mondo degli affetti. Quell'identità, così frettolosamente appiccicata su di sè dagli altri, diventa l'occasione per ripensare alle sue origini e ai valori della sua famiglia, contrapposti nettamente al capitalismo americano e che diventano la spinta a tornare in Pakistan e a prendere posizioni in contrasto con le

ingerenze statunitensi. Il film (di oltre 2 ore), pur evidenziando il sopravvento di una sfiducia nell'alterità, cerca di usare il protagonista come portatore di un messaggio di complessità identitaria. Questo dialogo pieno di insidie tra Occidente e Oriente è raccontato in forma fin troppo definita dalla regia di Nair, che ha tra le mani tematiche di grande interesse, dalle quali ricava un film piuttosto didascalico. La regista, pur dilungandosi in molti punti, non convince nello scavo psicologico dei personaggi e la semplificazione, tanto paventata dal protagonista, è dietro all'angolo. Chiara Lenarduzzi © riproduzione riservata


Domenica 11 maggio 2014

data: 11/05/2014 pagina: 27 (dettaglio)

TREPPO CARNICO

Arte, in mostra la forza creativa delle donne friulane TREPPO CARNICO - (d.z.) A Treppo Carnico la forza creativa al femminile sotto i riflettori. Alla Galleria d'arte moderna Enrico De Cillia, in seno alla mostra antologica dell'artista Cornelia Corbellini, domenica 18 maggio, alle 17.30 si terrà la 2ª edizione di EssereDonna creativa in arte. Una manifestazione che punta i riflettori su donne della nostra Regione dalle notevoli peculiarità artistiche, espressione di intra-

prendenza e dinamicità nel campo della scrittura, della musica e della pittura: Elisabetta Pozzetto, Miss Eliana e Flavia Zorzini. La manifestazione è organizzata dall'associazione culturale "Elio cav. Cortolezzis" di Treppo Carnico con il patrocinio della Provincia di Udine, Comunità montana della Carnia e Comune di Treppo Carnico. © riproduzione riservata

Bordano. Spettacolo teatrale per bimbi BORDANO - Oggi l’Ecomuseo di Bordano ospiterà lo spettacolo teatrale per i bambini dai 3 ai 9 anni “Il pesciolino d’oro” della compagnia Cta – Centro teatro animazione e figure di Gorizia. La partecipazione è gratuita ma è necessaria la prenotazione.

CULTS &

UDINE Il giornalista presenta a Vicino/ lontano lo spettacolo creato assieme a Paolo Rossi

Bollieleggiindecifrabili IburocratisecondoStella Alessia Pilotto UDINE

Sono i burocrati la vera oligarchia dominante in Italia. Parola di Gian Antonio Stella che sul tema, assieme a Paolo Rossi, ha costruito lo spettacolo che porterà domani sera a Udine (ma senza il comico) in seno a Vicino/Lontano. Bolli, bolli, fortissimamente bolli è il titolo dell'opera «che affronta in chiave ironica - spiega il giornalista - un problema che blocca il Paese». Una perdita economica e di tempo, dato che «secondo uno studio di Confindustria, costa 70 miliardi di euro l'anno e 30 minuti di tempo utile in media al giorno. Se si pensa che il Governo ha fatto una fatica incredibile per trovare i 4 miliardi di copertura dell'abolizione Imu, si può capire il peso enorme che ha». Non solo. «Le leggi continua Stella - sono incomprensibili. Persino Paolo Ichino, che pure è un esperto, l'ha denunciato. E se un Parlamento vota una legge che non capisce,

Alfabeto Grillo La protesta dei 5 Stelle UDINE - «La Regione foraggia un’iniziativa di propaganda contro i 5 Stelle, mascherata da conferenza, a poche ore dal voto per le europee». È la denuncia di Marco Zullo, candidato alle europee del M5s, che punta il dito contro “Alfabeto Grillo" inserito nel cartellone di eventi del festival Vicino/Lontano. «Consci di andare incontro a critiche – evidenzia Zullo – gli organizzatori hanno addolcito il titolo, levando il riferimento alla “dittatura degli attivi”».

AUTORE Gian Antonio Stella giornalista e scrittore

c'è un problema di democrazia: chi comanda? Quando una persona è l'unica a capire una norma, è padrone di quella norma e i burocrati usano questo potere per strappare contratti altissimi». Snocciola quindi i numeri, che sono da capogiro. «Antonio Malaschini, ex segretario generale del Senato, ha una pensione di 519 mila euro; il direttore dell'Ars, in Sicilia, ha uno stipen-

dio di 650 mila euro. Obama di 279 mila euro». Un problema serio, quindi, che ha dei risvolti "demenziali", come la legge che ha permesso a un signore di allevare 4 cardellini («619 parole e 483 giorni per dare l'autorizzazione») oppure il vincolo paesaggistico sul pitosforo (è un albero, ndr): «5 mila parole e 7 anni». In Italia, questa cosa è antica, dice, «prima per la necessità di unire diverse legislazioni, poi perché Mussolini ha fondato il suo potere sulla burocrazia, lasciando in eredità, oltre a quella statale, quella parastatale e quella fascista. Dal 1945, da Massimo Severo Giannini in poi, tanti hanno provato a riformarla - conclude Stella - ma hanno sempre fallito. E non so se Renzi ce la farà. Sicuramente ha capito il problema ed è già un passo avanti». Il programma di oggi. Alle 15.30 nella ex chiesa di San Francesco ci sarà «Dopo Babele. L'Europa e le lingue» (a cura dell'Arlef) mentre alle 18 si discuterà del pontificato di Papa Francesco nell'incontro La fede, la Chiesa, il potere e un Papa così, con Remo Cacitti, don Pierluigi Di Piazza e Paolo Scarpi. In collaborazione col Teatro club Udine, la Feltrinelli ospiterà alle 15.30 la 2. maratona di letture dei testi vincitori del Premio Terzani (con il libro di Mohsin Hamid). Alle 21 in San Francesco, torna Accento: 100 minuti di idee e musica. © riproduzione riservata

VISTO A UDINE Il film tratto dal libro del vincitore del premio Terzani è piuttosto didascalico

"Il fondamentalista" non convince UDINE - Siamo nel 2010 a Lahore, Pakistan. Manifestazio-

narrativa è costruita come un corposo monologo che il profes-

può essere chi vuole, torna a essere in primo luogo un paki-

ingerenze statunitensi. Il film (di oltre 2 ore), pur evidenziando il sopravvento di una sfiducia nell'alterità, cerca di usare il protagonista come portatore di


IburocratisecondoStella Alessia Pilotto UDINE

Sono i burocrati la vera oligarchia dominante in Italia. Parola di Gian Antonio Stella che sul tema, assieme a Paolo Rossi, ha costruito lo spettacolo che porterà domani sera a Udine (ma senza il comico) in seno a Vicino/Lontano. Bolli, bolli, fortissimamente bolli è il titolo dell'opera «che affronta in chiave ironica - spiega il giornalista - un problema che blocca il Paese». Una perdita economica e di tempo, dato che «secondo uno studio di Confindustria, costa 70 miliardi di euro l'anno e 30 minuti di tempo utile in media al giorno. Se si pensa che il Governo ha fatto una fatica incredibile per trovare i 4 miliardi di copertura dell'abolizione Imu, si può capire il peso enorme che ha». Non solo. «Le leggi continua Stella - sono incomprensibili. Persino Paolo Ichino, che pure è un esperto, l'ha denunciato. E se un Parlamento vota una legge che non capisce,

Alfabeto Grillo La protesta dei 5 Stelle UDINE - «La Regione foraggia un’iniziativa di propaganda contro i 5 Stelle, mascherata da conferenza, a poche ore dal voto per le europee». È la denuncia di Marco Zullo, candidato alle europee del M5s, che punta il dito contro “Alfabeto Grillo" inserito nel cartellone di eventi del festival Vicino/Lontano. «Consci di andare incontro a critiche – evidenzia Zullo – gli organizzatori hanno addolcito il titolo, levando il riferimento alla “dittatura degli attivi”».

AUTORE Gian Antonio Stella giornalista e scrittore

c'è un problema di democrazia: chi comanda? Quando una persona è l'unica a capire una norma, è padrone di quella norma e i burocrati usano questo potere per strappare contratti altissimi». Snocciola quindi i numeri, che sono da capogiro. «Antonio Malaschini, ex segretario generale del Senato, ha una pensione di 519 mila euro; il direttore dell'Ars, in Sicilia, ha uno stipen-

albero, ndr): «5 mila parole e 7 anni». In Italia, questa cosa è antica, dice, «prima per la necesdata: 11/05/2014 sitàpagina: di unire diverse legislazioni, 27 (dettaglio) poi perché Mussolini ha fondato il suo potere sulla burocrazia, lasciando in eredità, oltre a quella statale, quella parastatale e quella fascista. Dal 1945, da Massimo Severo Giannini in poi, tanti hanno provato a riformarla - conclude Stella - ma hanno sempre fallito. E non so se Renzi ce la farà. Sicuramente ha capito il problema ed è già un passo avanti». Il programma di oggi. Alle 15.30 nella ex chiesa di San Francesco ci sarà «Dopo Babele. L'Europa e le lingue» (a cura dell'Arlef) mentre alle 18 si discuterà del pontificato di Papa Francesco nell'incontro La fede, la Chiesa, il potere e un Papa così, con Remo Cacitti, don Pierluigi Di Piazza e Paolo Scarpi. In collaborazione col Teatro club Udine, la Feltrinelli ospiterà alle 15.30 la 2. maratona di letture dei testi vincitori del Premio Terzani (con il libro di Mohsin Hamid). Alle 21 in San Francesco, torna Accento: 100 minuti di idee e musica. © riproduzione riservata

VISTO A UDINE Il film tratto dal libro del vincitore del premio Terzani è piuttosto didascalico

"Il fondamentalista" non convince UDINE - Siamo nel 2010 a Lahore, Pakistan. Manifestazioni studentesche antiamericane imperversano per le strade e il giovane professore Changez Khan viene individuato come personaggio sospetto, probabilmente collegato al rapimento di un docente statunitense. Questo lo scenario dal quale parte Il fondamentalista riluttante della regista indiana Mira Nair, proiettato al Visionario nell'ambito di Vicino/lontano, come omaggio al Premio Terzani 2014 Mohsin Hamid, che ha scritto il best seller internazionale da cui il film è tratto. La cornice

narrativa è costruita come un corposo monologo che il professore mette in piedi davanti al giornalista americano Bobby Lincoln, che lo ha cercato per un'intervista. Changez racconta la sua vita come brillante analista finanziario di New York, città nella quale si è trasferito a 18 anni. A completare il quadro di successo e di adesione a quel mondo c'è anche l'immancabile storia d'amore con una ragazza americana. L'attacco dell'11 settembre alle Torri gemelle però capovolge la situazione: a partire da quel momento Changez, nell'America dove chiunque

può essere chi vuole, torna a essere in primo luogo un pakistano musulmano. Il sospetto, i controlli umilianti e le pressioni a cui è soggetto si amplificano nell'incomunicabilità di chi sente su di sè l'ingiustizia di un'etichetta, che fa crollare anche il mondo degli affetti. Quell'identità, così frettolosamente appiccicata su di sè dagli altri, diventa l'occasione per ripensare alle sue origini e ai valori della sua famiglia, contrapposti nettamente al capitalismo americano e che diventano la spinta a tornare in Pakistan e a prendere posizioni in contrasto con le

ingerenze statunitensi. Il film (di oltre 2 ore), pur evidenziando il sopravvento di una sfiducia nell'alterità, cerca di usare il protagonista come portatore di un messaggio di complessità identitaria. Questo dialogo pieno di insidie tra Occidente e Oriente è raccontato in forma fin troppo definita dalla regia di Nair, che ha tra le mani tematiche di grande interesse, dalle quali ricava un film piuttosto didascalico. La regista, pur dilungandosi in molti punti, non convince nello scavo psicologico dei personaggi e la semplificazione, tanto paventata dal protagonista, è dietro all'angolo. Chiara Lenarduzzi © riproduzione riservata


Iburocratisecon data: 11/05/2014 pagina: 27 (dettaglio)

Alessia Pilotto UDINE

Sono i burocrati la vera oligarchia dominante in Italia. Parola di Gian Antonio Stella che sul tema, assieme a Paolo Rossi, ha costruito lo spettacolo che porterà domani sera a Udine (ma senza il comico) in seno a Vicino/Lontano. Bolli, bolli, fortissimamente bolli è il titolo dell'opera «che affronta in chiave ironica - spiega il giornalista - un problema che blocca il Paese». Una perdita economica e di tempo, dato che «secondo uno studio di Confindustria, costa 70 miliardi di euro l'anno e 30 minuti di tempo utile in media al giorno. Se si pensa che il Governo ha fatto una fatica incredibile per trovare i 4 miliardi di copertura dell'abolizione Imu, si può capire il peso enorme che ha». Non solo. «Le leggi continua Stella - sono incomprensibili. Persino Paolo Ichino, che pure è un esperto, l'ha denunciato. E se un Parlamento vota una legge che non capisce,

Alfabeto Grillo La protesta dei 5 Stelle UDINE - «La Regione foraggia un’iniziativa di propaganda contro i 5 Stelle, mascherata da conferenza, a poche ore dal voto per le europee». È la denuncia di Marco Zullo, candidato alle europee del M5s, che punta il dito contro “Alfabeto Grillo" inserito nel cartellone di eventi del festival Vicino/Lontano. «Consci di andare incontro a critiche – evidenzia Zullo – gli organizzatori hanno addolcito il titolo, levando il riferimento alla “dittatura degli attivi”».

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Pubblicato da Il Giornale del Friuli il 11/5/14 • nelle categorie Cultura,Friuli­VG,Udine

A VICINO/LONTANO 2014 NATALINO BALASSO IN SCENA CON GIAN ANTONIO STELLA AL FESTIVAL DI UDINE LUNEDI’ 12 MAGGIO UN’ANTEPRIMA ASSOLUTA: DOPO “AQUA” E “RADICI” TORNANO SUL PALCOSCENICO INSIEME L’EDITORIALISTA DEL CORRIERE DELLA SERA E L’ATTORE/AUTORE VENETO, IN DIALOGO SUI TEMI DELLA BUROCRAZIA ITALIANA. UN INCONTRO “FAVORITO” DALL’IMPEDIMENTO LAST

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MINUTE, PER L’ATTORE PAOLO ROSSI, DI ESSERE A UDINE LUNEDI’ SERA COME ERA STATO PROGRAMMATO. UDINE – Entrambi veneti, entrambi popolarissimi al grande pubblico dei lettori e degli spettatori italiani. Gian Antonio Stella, editorialista del Corriere della Sera, e Natalino Balasso, attore autore e comico fra i più amati del nostro tempo, si incontreranno sul palcoscenico del festival Vicino/Lontano 2014 – dopo le fortunate esperienze teatrali di “Aqua” e “Radici” – nella serata di lunedì 12 maggio (ore 21, ex Chiesa di San Francesco). Sarà l’occasione per un confronto e un dialogo, sui temi della burocrazia italiana, nel segno di “Bolli, bolli, fortissimamente bolli”, la conversazione scenica lanciata da Stella con il comico Paolo Rossi, che lunedì sera non potrà raggiungere Udine a causa di un impegno last minute già dettagliato (lo slittamento, nelle scorse ore, della prima del suo nuovo spettacolo teatrale). L’assurdità della nostra burocrazia si declinerà così in un

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nuovo viaggio semiserio, filtrato dallo sguardo sapido e spigliato dei protagonisti, attraverso l’Italia stretta nella morsa dei commi, degli articoli, degli azzeccagarbugli che ogni giorno rendono più complicata la vita dei cittadini.

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Domenica 11 ma Pagina

I commenti di Natalino Balasso saranno dunque il nuovo controcanto alle sgomente considerazioni di Gian Antonio Stella di fonte al ‘muro’ burocratico dell’Italia paralizzata da formalità, bolli e procedure impagliate, tema

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del suo prossimo libro, in uscita per Feltrinelli. Un duetto inedito e sorprendente per guardare alla realtà italiana

"247.LIBERO.IT (WEB) senza rassegnazione, ma con la caparbietà di intravvedere e favorire un cambiamento del Paese che, da

auspicabile, potrebbe finalmente diventare possibile. Info: www.vicinolontano.it email info@vicinolontano.it tel. 0432 287171 Attore, comico e autore di teatro, cinema, libri e televisione, Natalino Balasso debutta nel 1990 in teatro, nel1998 in televisione, nel 2007 al cinema e pubblica libri dal 1993. Scrive e rappresenta numerosi spettacoli tra cui la commedia Dammi il tuo cuore, mi serve (2003) i monologhi Ercole in Polesine (2004), La tosa e lo storione (2007), L’Idiota di Galilea (2011), Stand Up Balasso (2011) e insieme a una giovane compagnia rappresenta Fog Theatre (2009), un colossal teatrale di dieci spettacoli da lui scritti. Interpreta spettacoli per la regia di Gabriele

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Aspettando Godot (2012) per la regia dello stesso Ferrini. Recita nella commedia tratta dal film di Pietro Germi Vicino/Lontano Signore & Signori (2013) per la regia di Piergiorgio Piccoli. Pubblica una raccolta di racconti: Operazione buco nell’acqua (Sperling & Kupfer 1993) e tre romanzi: L’anno prossimo si sta a casa (Mondadori 2004), Livello di

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guardia (Mondadori 2007), Il figlio rubato (Kellermann 2010). Nel 2012 pubblica Dio c’è ma non esiste (Editori Riuniti 2012). Nel 2013 pubblica Il libro del Scritore (Edizione Fondazione Pordenonelegge.it). Al cinema lavora con Gianni Zanasi Non pensarci, con Carlo Mazzacurati La giusta distanza, La Passione e La sedia della felicità, con Massimo Venier Generazione mille euro, con Federico Rizzo Fuga dal call center. Per la televisione recita nella fiction Padri e Figli (G.Zanasi e G.Albano) e nel film Il segreto dell’acqua (R.De Maria). Il canale di RAI 5 trasmette gli spettacoli Fog Theatre (novembre 2012), Dammi il tuo cuore, mi serve (giugno 2012), Ercole in Polesine (febbraio 2011). E’ autore e interprete di apprezzati video comici a sfondo sociale pubblicati sul canale “Telebalasso” di youtube. Collabora con il Fatto Quotidiano.it

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I “ bolli” di Stella e Balasso 11 maggio 2014

UDINE. Entrambi veneti, entrambi popolarissimi al grande pubblico dei lettori e degli spettatori italiani. Gian Antonio Stella, editorialista del Corriere della Sera, e Natalino Balasso, attore autore e comico fra i più amati del nostro tempo, si incontreranno sul palcoscenico del festival Vicino/Lontano 2014 – dopo le fortunate esperienze teatrali di “Aqua” e “Radici” – nella serata di lunedì 12 maggio (ore 21, ex Chiesa di San Francesco). Sarà l’occasione per un confronto e un dialogo, sui temi della burocrazia italiana, nel segno di “Bolli, bolli, fortissimamente bolli”, la conversazione scenica lanciata da Stella con il comico Paolo Rossi, che lunedì sera non potrà raggiungere Udine a causa di un impegno last minute già dettagliato (lo slittamento, nelle scorse ore, della prima del suo nuovo spettacolo teatrale). L’assurdità della nostra burocrazia si declinerà così in un nuovo viaggio semiserio, filtrato dallo sguardo sapido e spigliato dei protagonisti, attraverso l’Italia stretta nella morsa dei commi, degli articoli, degli azzeccagarbugli che ogni giorno rendono più complicata la vita dei cittadini. I commenti di Natalino Balasso saranno dunque il nuovo controcanto alle sgomente considerazioni di Gian Antonio Stella di fonte al ‘muro’ burocratico dell’Italia paralizzata da formalità, bolli e procedure impagliate, tema del suo prossimo libro, in uscita per Feltrinelli. Un duetto inedito e sorprendente per guardare alla realtà italiana senza rassegnazione, ma con la caparbietà di intravvedere e favorire un cambiamento del Paese che, da auspicabile, potrebbe finalmente diventare possibile. Attore, comico e

Gian Antonio Stella

autore di teatro, cinema, libri e televisione, Natalino Balasso debutta nel 1990 in teatro, nel 1998 in televisione, nel 2007 al cinema e pubblica libri dal 1993. Scrive e rappresenta numerosi spettacoli tra cui la commedia Dammi il tuo cuore, mi serve (2003) i monologhi Ercole in Polesine (2004), La tosa e lo storione (2007), L’Idiota di Galilea (2011), Stand Up Balasso (2011) e insieme a una giovane compagnia rappresenta Fog Theatre (2009), un colossal teatrale di dieci spettacoli da lui scritti. Interpreta spettacoli per la regia di Gabriele Vacis, Libera Nos (2005), Viaggiatori di pianura­tre storie d’acqua (2008), Rusteghi – i nemici della civiltà (2011) e per la regia di Paolo Valerio e Piermario Vescovo La bisbetica domata (2009). Con Jurij Ferrini interpreta Aspettando Godot (2012) per la regia dello stesso Ferrini. Recita nella commedia tratta dal film di Pietro Germi Signore & Signori Natalino Balasso

(2013) per la regia di Piergiorgio Piccoli. Pubblica una raccolta di racconti: Operazione buco nell’acqua (Sperling & Kupfer 1993) e tre romanzi: L’anno prossimo si sta a casa (Mondadori

2004), Livello di guardia (Mondadori 2007), Il figlio rubato (Kellermann 2010). Nel 2012 pubblica Dio c’è ma non esiste (Editori Riuniti 2012). Nel 2013 pubblica Il libro del Scritore (Edizione Fondazione Pordenonelegge.it). Al cinema lavora con Gianni Zanasi Non pensarci, con Carlo Mazzacurati La giusta distanza, La Passione e La sedia della felicità, con Massimo Venier Generazione mille euro, con Federico Rizzo Fuga dal call center. Per la televisione recita nella fiction Padri e Figli (G.Zanasi e G.Albano) e nel film Il segreto dell’acqua (R.De Maria). Il canale di RAI 5 trasmette gli spettacoli Fog Theatre (novembre 2012), Dammi il tuo cuore, mi serve (giugno 2012), Ercole in Polesine (febbraio 2011). E’ autore e interprete di apprezzati video comici a sfondo sociale pubblicati sul canale “Telebalasso” di youtube. Collabora con il Fatto Quotidiano.it Argomenti correlati: BALASSO STELLA UDINE VICINO/LONTANO


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(Donzelli, 1997, 2003); Il paese mancato (Donzelli, 2003); Autobiografia di una Repubblica. Le radici dell’Italia attuale (Donzelli, 2009); Il paese reale. Dall’assassinio di Moro all’Italia di oggi (Donzelli, 2012). Abolire il Senato per sanare alla radice l’anomalia italiana del bicameralismo “perfetto”, o piuttosto riformarlo, conferendogli funzioni e compiti all’altezza di una moderna democrazia? La sfida viene dalla “Domenica” del Sole 24 Ore. Richiamandosi evidentemente a modelli storici di ascendenza classica piuttosto che ai meccanismi dell’ingegneria costituzionale, la proposta prevede la creazione di un “Senato delle conoscenze” o “Senato della cultura”, cui affidare la revisione di tutte le grandi leggi in tema di diritti fondamentali: un organo che valorizzi il merito, contribuendo a “ripristinare un utile dialogo tra il mondo della cultura

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semiserio, filtrato dallo sguardo sapido e spigliato dei protagonisti, attraverso l’Italia stretta nella morsa dei commi, degli articoli, degli azzeccagarbugli che ogni giorno rendono più complicata la vita dei cittadini. I commenti di Natalino Balasso saranno dunque il nuovo controcanto alle sgomente considerazioni di Gian Antonio Stella di fonte al ‘muro’ burocratico dell’Italia paralizzata da

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senza rassegnazione, ma con la caparbietà di intravvedere e favorire un cambiamento del Paese che, da auspicabile, potrebbe finalmente diventare possibile.

INFO: www.vicinolontano.it, info@vicinolontano.it, tel. 0432 287171. Attore, comico e autore di teatro, cinema, libri e televisione, Natalino Balasso debutta nel 1990 in teatro, nel1998 in televisione, nel 2007 al cinema e pubblica libri dal 1993. Scrive e rappresenta numerosi spettacoli tra cui la commedia Dammi il tuo cuore, mi serve (2003) i monologhi Ercole in Polesine (2004), La tosa e lo storione (2007), L’Idiota di Galilea (2011), Stand Up Balasso (2011) e insieme a una giovane compagnia rappresenta Fog Theatre (2009), un colossal teatrale di dieci spettacoli da lui scritti. Interpreta spettacoli per la regia di Gabriele Vacis, Libera Nos (2005), Viaggiatori di pianura­tre storie d’acqua (2008), Rusteghi – i nemici della civiltà (2011) e per la regia di Paolo Valerio e

)

Piermario Vescovo La bisbetica domata (2009). Con Jurij Ferrini interpreta

Dal 10/02/12 al 31/12/14

commedia tratta dal film di Pietro Germi Signore & Signori (2013) per la regia di

“Purcit in Staiare” centro cittadino

formalità, bolli e procedure impagliate, tema del suo prossimo libro, in uscita per Feltrinelli. Un duetto inedito e sorprendente per guardare alla realtà italiana

"Eccentriche Visioni" ­ Festa per il compleanno di Erik Satie Teatro Miela Trieste Dal 10/05/14 al 17/05/14

L’assurdità della nostra burocrazia si declinerà così in un nuovo viaggio

Aspettando Godot (2012) per la regia dello stesso Ferrini. Recita nella Piergiorgio Piccoli. Pubblica una raccolta di racconti: Operazione buco nell’acqua (Sperling & Kupfer 1993) e tre romanzi: L’anno prossimo si sta a casa

Artegna (UD) Dal 10/02/12

(Mondadori 2004), Livello di guardia (Mondadori 2007), Il figlio rubato

al 31/12/14

2012). Nel 2013 pubblica Il libro del Scritore (Edizione Fondazione

FVGNEWS.NET (WEB2) vedi enogastronomia

(Kellermann 2010). Nel 2012 pubblica Dio c’è ma non esiste (Editori Riuniti

Data

11-05-2014

Pordenonelegge.it). Al cinema lavora con Gianni Zanasi Non pensarci, con Carlo Pagina

2/2

Mazzacurati La giusta distanza, La Passione e La sedia della felicità, con

Foglio

Massimo Venier Generazione mille euro, con Federico Rizzo Fuga dal call center.

Per la televisione recita nella fiction Padri e Figli (G.Zanasi e G.Albano) e nel film Il segreto dell’acqua (R.De Maria). Il canale di RAI 5 trasmette gli spettacoli Fog Theatre (novembre 2012), Dammi il tuo cuore, mi serve (giugno 2012), Ercole in Polesine (febbraio 2011). E’ autore e interprete di apprezzati video comici a sfondo sociale pubblicati sul canale “Telebalasso” di youtube. Collabora con il Fatto Quotidiano.it.

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Leggi le Ultime Notizie >>>

Pa


mber Music la violinista Hartmann con il pianista Oliver Triendl rchi femminile Quatuor Ardeo. Musiche di Fauré, Ravel e Chausson

della erza ntevello one sti si nelTriesoliura, e la ann, etto fornile, es e ini), oëlle atta cesa ioni alla ion, énat

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Il Quartetto d’archi Quatuor Ardeo affiancherà la violinista Rebekka Hartmann e il pianista Oliver Triendl

mazione di riferimento internazionale. Il repertorio di Rebekka Hartmann spazia dal barocco ai giorni nostri, mentre il pianista tedesco Oliver Triendl (primo premio al concorso “Premio Trio di Trieste” nel 1998, in Duo con Ursula Berg) ha conquistato una reputazione notevole per la grande versa-

tilità e il numero notevole di cd registrati. Biglietti al Ticketpoint, tel. 040-3498276. Info: Chamber Music, tel. 040-3480598, www.acmtrioditrieste.it. Il Quartetto Ardeo è dunque una stella in ascesa, nel firmamento musicale europeo. Molti i concorsi internazionali - a

Bordeaux, Mosca, Melbourne, così come al Premio Borciani di Reggio Emilia - hanno segnalato con dei premi le eccezionali qualità di questo gruppo. A Parigi ha suonato alla Cité de la Musique, all'Orsay Museum, al Théâtre du Chatelet e al Centre Georges Pompidou, oltre che in importanti festival in Fran-

nee. Il lavoro svolto in questi anni dimostra la determinazione e la tempra forte che caratterizza queste quattro giovani donne, intente a divenire uno dei quartetti più significativi dei nostri tempi. Nata a Monaco nel 1981, Rebekka Hartmann ha vinto importanti premi all'International Henri Marteau Violin Competition nel 2005, il “Pacem in Terris” (Bayreuth, 2004) e la “Jascha Heifetz Scholarship” (Usa, 2002). Ha galvanizzato il pubblico durante molte presenze concertistiche in Cina, Usa, Gran Bretagna, Austria e Svizzera, sia in recital che come solista con orchestre. Hartmann suona uno Stradivari del 1675. Durante gli anni della sua carriera il pianista tedesco Oliver Triendl ha conquistato una reputazione notevole per la grande versatilità, in repertori molto diversi. I 60 cd pubblicati dimostrano un lavoro notevole e un'attenzione al repertorio classico e romantico (spesso di rara esecuzione), ma pure al repertorio contemporaneo, con commissioni di opere nuove, eseguite di frequente. Ha suonato con successo in numerosi festival e nei maggiori centri musicali del Nord e Sud America, in Sud Africa, Russia e Asia. ©RIPRODUZIONERISERVATA

◗ CANNES

data: 12/05/2014

Alla Semaine de la Critique del pagina: 28 Festival di Cannes (sezione parallela riservata agli esordienti), gli occhi della stampa internazionale saranno senza dubbio puntati su un un primo film che arriva dall'Ucraina. Troppo forte la tentazione di leggerne trama e stile con la lente dell'attualità e di cercare nel film qualche indizio delle tensioni e dei drammi che oggi dilaniano quella nazione. A prima vista l'esercizio è inutile scorrendo la trama di “La Tribù”, opera prima di Myroslav Slaboshpytskiy che mette in scena un branco giovanile in cui il ragazzo più indifeso e timido scala i vertici del comando con ogni mezzo, finché deve scegliere se volere il potere o proteggere una ragazza dalla furia dei suoi compagni. Metafora? Sintomo di un clima di violenza dilagante che covava già come il fuoco sotto la cenere? Come si sa il cinema spesso precorre la realtà per una sorta di veggenza riservata agli artisti, ma un film arriva nelle sale ben dopo la sua concezione e realizzazione ed è probabile che se “La Tribù” battesse una bandiera diversa da quella ucraina verrebbe guardato come una radiografia della rabbia giovanile senza frontiere.

RASSEGNA

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Balasso e Stella a Vicino/lontano forfait di Canfora, arriva Crainz ◗ UDINE

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“Bolli, ancora bolli, fortissimamente bolli”: ovvero, come guardare al ‘muro’ burocratico di un’Italia paralizzata tuttora da formalità, bolli e rigide procedure, senza perdere la speranza di intravvedere e favorire un cambiamento nel Paese. Intorno a questi temi ruota la conversazione scenica lanciata da Gian Antonio Stella con Natalino Balasso, stasera a Vicino/lontano di Udine (ore 21, ex Chiesa di San Francesco).

Oggi si apre anche la mostra fotografica “Mali, points de vue. Lo Stato africano fra antiche tradizioni, nuovi terrorismi e aiuti internazionali”, di Alberto Moretti e Giulia Iacolutti, da Copetti Antiquari (via Sarpi 25) dove sarà di scena fino a domenica 18 maggio. Veniamo ai prossimi giorni. Purtroppo si registra un infortunio a Fabrizio Gatti, giornalista dell’Espresso, autore di coraggiose inchieste, che non sarà presente a Udine. Avrebbe dovuto presentare venerdì

16 maggio “Alle cinque della sera”, storia di un gruppo di bambini e dei loro genitori, sopravvissuti alla guerra in Siria, condannati a morire, nell’ottobre del 2013, nel mare di Lampedusa. Al posto di Gatti, sempre venerdì 16 maggio, nell’ex chiesa di San Francesco alle 21.30, sarà proiettato il video del racconto scenico registrato in occasione della “prima” di Bari, al Teatro Petruzzelli, nelle scorse settimane. A condurre il previsto incontro–dibattito con il pubblico sui temi dell’immigra-

Una delle immagini della mostra sul Mali di Alberto Moretti e Giulia Iacolutti

zione sarà don Pierluigi Di Piazza. Variazione anche per l’incontro di sabato 17 maggio: all’incontro su “Quale Senato? Una proposta”, con il responsabile del Domenicale del Sole 24 Ore Armando Mas-

sarenti e con il docente Gilberto Corbellini, interverrà Guido Crainz, docente di Storia contemporanea all’Università di Teramo, al posto dello storico Luciano Canfora, bloccato da impegni accademici.

drag queen austriaca ha “stracciato” le sue temibili avversarie più con la sua voce che con la barba. Sulle note di “Rise Like a Phoenix”, Conchita ha superato l'Olanda e la Svezia. Niente da fare per la nostra Emma Marrone in gara per l'Italia con “La mia città”. «Ha vinto perchè è una figura nuova. Ha scelto anche un nome d'arte che unisce il femminile al maschile, proprio come me, che non voglio far credere assolutamente di essere donna, ma ho preferito togliere i peli dal viso folti come una moquette con l'elettrocoagulazione» ricorda Vladimir Luxuria che spiega anche di aver scritto anche un libro di favole dove c'è il personaggio della donna barbuta. «Un tempo erano fenomeni da baraccone - aggiunge - Conchi-

ta le ha riscattate tutte». Ma la barba fa discutere lo stesso. Anche se alcune donne la tengono lì, per vera e propria scelta stilistica. A cominciare dalla pittrice messicana Frida Kahlo, celebre quasi più per i suoi baffetti con i quali era solita autoritrarsi, con minuziosa riproduzione anche delle folte sopraciglia attaccate. Il baffo di Frida non era coincidenza, ma precisa scelta estetica e vero orgoglio, e non le ha impedito di avere numerosi amanti, di entrambi i sessi, nel corso della sua vita. E cosa dire di Mariam, la donna con barba e baffi rossi, ospite di Lorella Cuccarini a Domenica in - Così è la vita, lo scorso anno? Altra “portatrice sana” di baffi è Santa Liberata, che Dio salvò dalle tentazioni e dagli uomini, facendole crescere una folta barba.

musica

Eurovision, trionfa la donna barbuta Tra le polemiche Conchita Wurst ha sbaragliato i concorrenti ◗ ROMA

La drag queen barbuta, l'austriaca Conchita Wurst, 25 anni, all' anagrafe Tom Neuwirth, trionfa alla 59.a edizione dell'Eurovision Song Contest 2014 e divide l'Europa: su fronti opposti, in particolare, Austria e Russia. Da un lato, la vittoria di Conchita viene accolta come una «bella giornata per il Paese» vincitore, come scrive in una nota il presidente austriaco, Heinz Fischer, secondo il quale il trionfo della cantante (il primo per il Paese dal 1966) «non è soltanto una vittoria per l'Austria, ma innan-

zitutto per la diversità e la tolleranza in Europa». L'intera classe politica austriaca sembra aver accolto dunque positivamente la vittoria di Conchita, anche se il partito di estrema destra Fpo, aveva definito «ridicola» la Wurst prima del concorso, e oggi si è limitato a commentare: è «nell'ordine delle cose che le persone si rallegrino quando c'è una vittoria». Dall'altra parte c'è la Russia, già spaccata dalle polemiche sull' omofobia. La federazione era rappresentata a Eurovision da due gemelle 17enni, Masha e Nastia, in forte competizione,

per ovvii motivi, con la concorrente ucraina Mariya Yaremtchouk. Oggi la Russia lancia «dure critiche» sul web attraverso il suo vice premier Dmitri Rogozin per la vittoria di Conchita. «Il risultato di Eurovision - scrive Rogozin su Twitter - ha mostrato ai sostenitori dell'integrazione europea il loro futuro europeo: una donna barbuta». Più pesante il commento del tribuno nazionalista russo Vladimir Zhirinovski, che in un'intervista tv dichiara: «È la fine dell' Europa. Loro non hanno più uomini e donne, hanno “questo”». Ma bisogna riconoscere che la


aluto Roberto egretario generale L’evento gode del i ATON e e sportiva Friul Tomorrow ica, che sostengono o fatto presente che che ci proponiamo è n dibattito snello tra i abili politici cittadini

il regista vojnovic domani in sala Politi ■■ Il giovane scrittore, regista, sceneggiatore ed editorialista sloveno Goran Vojnovic terrà un incontro all'università di Udine, aperto agli studenti e ai lettori più curiosi, domani alle 18 nella sala Politi di via Zanon 6 a Udine. L'incontro è organizzato dalla

o caffè, azienda spelizzata nella selene, tostatura e mielatura dei migliori fè del mondo, apre r la prima volta al bblico “La Scuola o caffè”, il percorso mativo ideato, ornizzato e promosso la torrefazione friuna per diffondere tura e segreti del fè, dal chicco fino espresso in tazzi. Sabato 17 maggio, lle 9 alle 12 circa, rte aperte a tutti gli passionati.Il corso, itolato Storia, cultue degustazione di fè, si terrà nella sedi via Perugia 6 a vagnacco e sarà guito dal rinomato coftrainer Giovanni itero, specialista l settore, barman ofessionista, Maestro dell’Espres” e “Assaggiatore di ffè”, che proporrà a formazione cometa suddivisa in tre p, partendo dalla ria delle origini del fè, procedendo n una visita guidata llo stabilimento oduttivo per finire n la prova pratica, cui cimentarsi in asggi ed improvvisarbarman per un gior. Per partecipare è ssibile chiedere inmazioni inviando a mail al seguente dirizzo info@orocafcom o telefonando numero 0432 3535.

a mosca e san pietroburgo col dopolavoro ferroviario ■■ Il Dopolavoro ferroviario di Udine organizza un tour a Mosca e San Pietroburgo dal 13 giugno

skert e Porazzi in campo: data:un’idea 12/05/2014 un racconto lungo pagina: 28 ■■ L'associazione culturale irReale-narrativakm0 con Skert e Porazzi organizza assieme a Espressione Est una lettura scenica di racconti brevi dal progetto "Un racconto lungo un'idea", sabato alle 18 da Mondolibri in via Savorgnana.

Immagini della passata festa degli studenti universitari in Castello promossa nelle giornate del festival vicino/lontano: l’appuntamento si ripeterà mercoledì

egustazione

orte aperte bato la Oro caffè

Srebrnic). Nei suoi lavori Vojnovic affronta tematiche quali le caratteristiche della società slovena, i media, la cultura, il film, lo sport e i Balcani.

in castello

Dj-set e “Roc Stars” è la grande festa degli universitari Anche per questa edizione, Vicino/lontano organizza una festa danzante dedicata alla popolazione universitaria ed al pubblico più giovane: mercoledí alle 21, il piazzale del Castello di Udine ospiterà infatti il dj-set di alcuni protagonisti della scena musicale cittadina. Appuntamento ormai tradizionale all’interno della manifestazione udinese – in programma fino al 18 maggio per celebrare la decima edizione del festival e contestualmente la decima edizione del Premio Terzani assegnato, ex aequo, a Pierluigi Cappello e Mohsin Hamid – la Festa universitaria di v/l promossa quest’anno in collaborazione con Stage Plan e la Gastronomica Friulana, avrà anche questa volta come tema principale quella black music che così tanti consensi ha ricevuto nelle ultime edizioni: grande spazio quindi a ritmi hip-hop, r’n’b, reggae e dancehall in tutte le possibili declinazioni e con possibili variazioni sul tema. A selezionarla ci penseranno dei nomi ben conosciuti dal pubblico friulano e non solo: innanzitutto le Roc Stars dj Deo e Dek Ill Ceesa, membri

un ponte di solidarietà

❙❙ Il BRASILE CALCIO APPOGGIA FRIULI-AMAZZONIA «Lanazionale brasilianadi calciounder16 appoggerà MissioneFriuliAmazzonia». Loha garantito aireferentifriulani dell’associazionecheha creatoun pontedisolidarietàconla cittàdi Belém,ilselezionatoredelBrasile calcio under16,CaioZanardi(la cuifamigliaè originariadiVerona).Zanardisiè incontratoconivolontari diMissioneFriuli Amazzoniaalateredella partitad’esordio deltorneo Italia– Brasile(0–0)aGradisca d’Isonzo.Ilprogettoèstatoillustratodal sacerdotefriulano,Claudio Pighin.

della crew dei Carnicats e resident della one-night Mamacita, che partita dal Friuli sta spopolando in tutto il triveneto ed è pronta a sbarcare anche a Taormina e Formentera. Dek “Ill” Ceesa è una delle voci dei Carnicats. Ha esordito a soli vent’anni da solista con la vittoria del Premi Friûl 2005. Il suo Rap par Cjargnel ha regi-

strato un record di vendite e ha richiesto due ristampe nei due anni successivi alla sua uscita. Le “Roc Stars” propongono il suono più fresco e contaminato della dancefloor, mescolando l’hip hop e l’R&B con i generi musicali più pazzi del pianeta: funk, soul, reggae e dance hall, fino alla dubstep e all’electro, per far ballare tutti


c’è il figlio di bartali ■■ Appuntamento alla pro Loco di Gemona giovedí, ospite Andrea, il figlio di Gino Bartali, che presenterà il libro “Gino Bartali, mio papà” L’appuntamento sarà alle 20.30 a palazzo Elti, “ Il bene va fatto, ma non bisogna dirlo”, questo il motto dell’eroe di Ponte a Ema, Gino

fino allo sfinimento. Poi DJ Miche, al secolo Michele Poletto, musicista, disck-jockey e promoter con esperienza ventennale, maturata davanti e dietro le quinte in alcuni tra i più importanti circoli musicali della regione. Leader e cantante dei Playa Desnuda – uno dei più attivi e conosciuti gruppi musicali

sua bicicletta, collaborò al funzionamento di una rete clandestina, trasportando documenti falsi e foto perché venissero stampati e permettessero a migliaia di ebrei di salvarsi. a roma dal papa udienza con l’anmic ■■ L’Anmic di Udine organizza

friulani – è attualmente resident dj e promotore di “The DJ Clash” al Madrid di Udine, frequentatissimo appuntamento in cui ingaggia una sfida amichevole con un dj ospite diverso. Infine, per la prima volta, anche la “Monster Selecta” della ZonaEst, che da anni dà vita a dei party conosciuti in tutta Udine ed esportati sempre con grande successo. Membri dell’omonima hip hop crew udinese, Ng e Vlad propongono selezioni che spaziano tra rap, raggae e dance hall. La serata è a ingresso libero e in caso di maltempo si svolgerà presso la Casa della Contadinanza. Per commenti, appunti e altre interazioni, Vicino/Lontano promuove in 140 caratteri #ilmioVl, un vero e proprio Twitter’s Corner rilanciato sul sito del Messaggero Veneto, del Piccolo e su altri spazi dedicati alla socialcreatività. I tweet ritwittati dall’account di Vicino/lontano vinceranno un libro messo a disposizione dal supporter tecnico di Twitter’s Corner, la Libreria Tarantola di Udine. Info: www.vicinolontano.it, info@vicinolontano.it, tel. 0432 287171.'

9052016.

Carnica e con il patr Comune di Tolmezz data: 12/05/2014 la presentazione de Alcol e stupefacenti pagina: 29 “Sett conferenza a Remanzacco Flavia Segnan ■■ Mercoledì 14 maggio Carnia ”. in sala Perosa a Remanzacco, L’incontro si terrà m alle 20.30, conferenza sul tema: maggio alle 18 nella Alcol e sostanze stupefacenti, Multimediale di pal relatore Sandro Gervasi, Frisacco in via Del D ispettore capo della Questura di Tolmezzo. Appunta Udine non perdere per i ca

folk club

Il duo aventaggia

Tango in sala Madrassi

Tocco impre

Il Folk Club torna a interessarsi di tango con un concerto che avrà per protagonista la formazione italo-argentina Tango Spleen Cuarteto e i ballerini Guillermo Berzins e Chiara Angelica. Si esibiranno alla sala Madrassi di via Gemona a Udine martedì 13 maggio alle 21. Biglietti a prezzo intero a 20 euro, ridotti a 17. Info e prenotazioni al 348-8138003 e info@ folkclubbuttrio.it. La formazione, creata dal pianista argentino Mariano Speranza nel 2008 coniugando tradizione popolare e propria evoluzione stilistica e compositiva, si pone oggi come punto di riferimento dell’avanguardia contemporanea del Tango. È stata in Friuli pochi mesi fa con un tutto esaurito all’auditorium di Feletto con molti spettatori rimasti fuori a bocca asciutta. Ora ritornano con in più un contrabbassista ed una nuova coppia di ballerini, fra cui spicca la figura di Berzins, riconosciuto nel mondo come maestro, ballerino e coreografo di gran classe. Con lui Chiara Angelica, già campionessa regionale FVG di Tango, Milonga e Vals.

La raffinatez stata la prota cinquesima s

perfetta. Seg concerto, la P descrittivi e d Claude Mone dido En Bate zante Ballet c écossaise sur cata alla figu la musica di R cromatismo duabile. Tali Espagnole. In sismi della m l'esperienza tocco dei due le diverse atm

dell'esibizion Brahms data

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data: 12/05/2014 pagina: 35

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MESSAGGERO DEL LUNEDÍ 12 MAGGIO 2014

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VICINO/LONTANo » CHE MONDO FA?

Balasso: «La burocrazia è la benzina dello Stato e complica il semplice» Natalino e Gian Antonio Stella, show stasera in San Francesco “Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli”: le follie del sistema di Gian Paolo Polesini

R

iprende vigore contemporaneo l’antico slancio di autostima di un Alfieri determinato – volli, sempre volli, fortissimamente volli – divenuto nei decenni lo slogan ideale per chi persegue un’idea con risolutezza. Ebbene, con un’abile sostituzione di consonanti questa sorte di karma per intraprendenti diventa una grottesca gita nelle ottusità burocratiche italiane, Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli. Tour operator sarà un sempre brillante Gian Antonio Stella, infaticabile collezionista di follie cartacee, ovviamente

bollate, consegnate nella vita vera e in bella copia al popolo tapino. E diventate qui materia di risate crasse, giusto per coprire la reale disperazione delle vittime del sistema. Vicino/Lontano acquista a scatola chiusa lo show e lo programma per stasera, alle 21, in San Francesco. Lo sapete, no. Paolo Rossi, iniziale spalla comica del giornalista, è stato inghiottito, suo malgrado, nel nuovo happening che impone, proprio oggi, una prova generale. Costretto a disertare, dispiaciuto e non poco. Nessun timore, caro pubblico. È come se il ct dovesse rinunciare a Messi, ma ha a disposizione Ronaldo.

Qualità, forza, dribbling, improvvisazione, battuta al volo: identiche. Natalino Balasso si sta infatti scaldando nella sua palestra veneta, per nulla ignaro della strategia teatrale, seppure convocato a suono di sirena. «Conosco la materia», dice. «Con Gian Antonio ne parlammo a lungo di questo spettacolo. Domattina (stamane, per chi legge, ndr) c’incontreremo per i dettagli. Stella mi consegnerà il plico di stranezze da leggere, assurdità tricolori dall’inizio del secolo scorso fino all’altro giorno. Una severa cernita del meglio del peggio, che ci servirà come base di partenza per commenti, lamentele, appun-

Natalino Balasso sarà stasera la voce dell’improvvisazione

ti, note a pié di pagina, pianti, sorrisi di consolazione». Dovremmo semplificare, invece complichiamo. È un tarlo popolare che serve «a mantenere un’ampia categoria di lavoratori addetti a ingarbugliarci l’esistenza», spiega Balasso. «A parte i tipi – e ce ne sono – felici di riempire caselle di moduli complicatissimi. In Italia appena sorge un problema, invece di risolverlo, si fa una legge. Spesso, anzi sempre, la questione di cui sopra s’incastra ancor di più, perché deve

«Bergoglio, il Pontefice della collegialità episcopale» Al vento nuovo di Franesco: parla Remo Cacitti, studioso friulano del cristianesimo antico ◗ UDINE

La fede, la Chiesa, il potere: temi forti, snodi fondamentali nella riflessione sulla religiosità e sull’istituzione ecclesiastica in rapporto alla sua vocazione evangelica e alla sua missione nel mondo, nella storia e nella società. Ma ci voleva un Papa come Francesco perché questi argomenti divenissero improvvisamente di grande attualità, urgenti e prepotentemente al centro dell’attenzione mediatica, come non capitava da tempo. E a La fede, la Chiesa, il potere e un Papa così il festival vicino/lontano dedica, ieri, un incontro in San Francesco, con don Pierluigi Di Piazza, Paolo Scarpi, Nicola Gasbarro e Remo Cacitti. Ed è proprio col friulano Cacitti, studioso del cristianesimo antico, nonché docente alla Statale di Milano, che approfondiamo il tema. «Al di là dei gesti, incisivi, nuovi, sorprendenti, che hanno comunque un grande valore simbolico e mediatico – dice Cacitti –, per valutare la portata di questo Pontefice e del suo primo anno di pontificato abbiamo sostanzialmente un solo documento sul quale riflettere, l’Evangelii guadium. Ma prima ancora di questo testo è importante considerare quanto detto nel discorso di elezione. Bergoglio si è presentato come vescovo di Roma, un’affermazione non da poco. Che mette in discussione la

Il dibattito sulla nuova Chiesa di Papa Francesco (Foto Luca d’Agostino)

struttura e la concezione stessa della Curia romana come struttura monarchica assolutista, come corte. In ciò favorito dal gesto profetico di Ratzinger, le dimissioni con cui il Papa emerito ha significato dire che non si può andare avanti in questo modo, che un solo uomo non può reggere la Chiesa cattolica. Bergoglio, accen-

tuando il fatto di essere vescovo di Roma, in qualche modo ha rimesso in circolo, riattivandola, quella collegialità episcopale che era stata uno degli elementi più forti del Concilio Vaticano II, alquanto disattesa, però». C’è anche da dire che anche la figura del Papa come Vicario di Cristo viene in qualche mo-

PROGRAMMI REGIONALI RAI RADIO1 07.20 Gr FVG 11.05 Titoli Gr 11.07 Vuè o fevelin di: Une fiestone par dut il Friûl Vignesie Julie chê che si è apene sierade a Pordenon, ce restial di cheste grande adunade? 11.17 Radio ad occhi aperti. La diretta di questa mattina si occupa di ecodotto, un ponte naturale dove far transitare la fauna per collegare il Carso con il parco dell’ex Ospedale psichiatrico. 12.30 Gr FVG 13.28 Radio ad occhi aperti. Donne al volante incontra oggi Tania Cagnotto, prima tuffatrice ad

aggiudicarsi tre ori in una sola edizione dei campionati Europei. Topoditeca tutti all’opera ci porta ancora accora alla scoperta della musica di Richard Strauss nel 150˚ anniversario della sua nascita. Dal podio del teatro Verdi di Trieste la bacchetta di Gabor Otvos esalta l'estremo Strauss nella Suite dalle musiche di scena "Il borghese gentiluomo". 15.00 Gr FVG 15.15 Vuè o fevelin di: La associazion “Invicti Lupi” e organize la seconde edizion de rievocazion storiche “Romans Langobardorum” 18.30 Gr FVG

©RIPRODUZIONE RISERVATA

DA COPETTI ANTIQUARI

IL CONFRONTO “LA FEDE, LA CHIESA, IL POTERE E UN PAPA COSÌ”

di Mario Brandolin

sopportare anche l’avvento di una norma mai di semplice interpretazione. Colpevoli? I politici. Per giustificare poltrona e stipendio s’inventano cose inutili e dannose. Estraggo l’esempio. Negli Ottanta andò a fuoco il torinese Cinema Statuto. Subito dopo, con oltre sessanta morti sulla coscienza, una fresca giurisprudenza sancì le regole della sicurezza. Ma c’erano le uscite d’emergenza, peccato che la sera dell’incendio fossero bloccate. Inutile aumentare il volume

dei divieti, se non si fa alcunché per rispettare quelli già in vigore». La morsa è stretta e la via desolatamente cieca. Persino liberando ottimismo non si acchiappano speranze. O lei Natalino riesce a vedere la luce? «Il meccanismo è diabolico e la cultura del momento tende a favorire la figura del risolutore. In assenza di questioni da sbrogliare, cadrebbe un mestiere assai gettonato e, per molti, irrinunciabile. Serve, quindi, creare disordine per poi riordinare. La burocrazia è la benzina dell’apparato statale». Condividendo lo spazio scenico con una delle più celebrate firme della carta stampata, ci confessa il suo idillio o il suo rifiuto per i giornali? «La credibilità si è assottigliata. Le strette economiche impongono sacrifici. Chi non è armato di pura passione, cede in qualità. Perché dovrei spaccarmi in quattro se non mi pagano? Un giro su Internet ed è fatta. Più svelto, più comodo. Con risultati diversi, però. La rete è troppo veloce e se i quotidiani s’impongono di seguirla, sbagliano alla grande. La sopravvivenza sta nell’approfondimento, che sul web è sporadico. Soltanto così carta e virtuale potrebbero convivere in pace finché una futura e ancora sconosciuta morte non li separerà».

do ridimensionata? Riflette Cacitti: «Certamente viene meno quell’aura che ha quasi divinizzato la figura del Papa, assunto come Vicario di Cristo solo in tempi recenti, da Pio XII, peraltro». Bergoglio parla di “popolo di Dio”, «il che significa – precisa Cacitti – che deve essere riconsiderato il rapporto tra ministero e laicato, superando quella separazione netta, assolutistica, sancita dal Concilio di Trento. Questo implica che il laicato deve partecipare all’edificazione della Chiesa. In più, come corollario da questa visione, emerge un elemento di assoluta preminenza, vale a dire il ruolo non più marginale della donna». Ma quello che colpisce è il grandissimo fascino che questo Papa, con i suoi gesti, riesce a suscitare tra i fedeli e non solo... Commenta Cacitti: «È presto per valutare, anche perché gli umori del popolo sono molto cangianti, e soprattutto non si deve trascurare l’importanza che hanno poi certi correttivi. Se si pensa alla figura di Giovanni XXIII, alla rivoluzionaria indizione del Concilio, alla fine della fiera la Curia l’ha fatto passare per il Papa buono, e buono vuole anche dire sempliciotto. Nel caso di Francesco c’è un atteggiamento spontaneo e di grande simpatia, quella simpatia nel senso etimologico del pulsare del cuore insieme. L’importante è che si sostanzi, sia incisivo e duri». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Mali, le foto di Moretti e Iacolutti S’intitola “Mali point de vue” la nuova mostra di Alberto Moretti e di Giulia Iacolutti, a cura di Luca Bernardis e Federico Rizzi, allestita nel quadro di “Vicino/Lontano”. Un reportage che calza perfettamente alla domanda “che mondo fa?” lanciata dalla decima edizione del festival. Inaugurazione oggi, alle 19, da Copetti Antiquari, al numero 25 di via Paolo Sarpi. «Attraverso le mie immagini – anticipa Moretti – il pubblico entrerà nella vita notturna di Bamako, ancora segnata dal coprifuoco, e in quella gioiosa e frenetica del giorno». La Iacolutti esporrà invece una serie di ritratti di bambini, un lavoro seriale tipico della giovane fotografia contemporanea. Il Mali è uno stato immenso che sta cercando di superare la guerra del 2012. Il Nord è inquieto e in mano ai movimenti del radicalismo wahabita/salafita che vogliono costruire uno stato islamico sul modello afghano-talebano pre 11 settembre. È abitato dai nomadi Tuareg, che non hanno mai accettato il lascito che i vecchi padroni francesi hanno concesso agli abitanti del Sud; né hanno mai accettato la centralizzazioni amministrativa portata avanti da Bamako, la capitale maliana. Odi atavici, mai sopiti, che hanno semplicemente trovato una nuova colorazione: quella del radicalismo religioso. Il Sud invece, al cui centro si trova Bamako, è oggi relativamente tranquillo. In questi territori opera la Abarekà Nandree Onlus, che si occupa di costruzione di pozzi e potabilizzazione dell’acqua, di sostegno allo studio e di educazione scolastica secondo il principio della responsabilizzazione e autorganizzazione. Al seguito di questa onlus hanno lavorato, nei mesi scorsi, gli autori della mostra, visitabile fino a domenica 18. «Proietteremo anche il video che abbiamo girato – conclude Moretti – che restituisce e fa vedere, mediante alcune interviste, lo spirito dei volontari locali impegnati nello sviluppo del loro amato paese». Al vernissage interverranno il viceambasciatore della Repubblica del Mali a Roma, Mohamed T. Maiga, Antonella Freggiaro di Aberekà e Mah Aissata Fofana, scrittrice del Mali residente in Friuli. Fabiana Dallavalle


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MESSAGGERO DEL LUNEDÍ 12 MAGGIO 2014

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VICINO/LONTANo » CHE MONDO FA?

Balasso: «La burocrazia è la benzina dello Stato e complica il semplice» Natalino e Gian Antonio Stella, show stasera in San Francesco “Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli”: le follie del sistema di Gian Paolo Polesini

R

iprende vigore contemporaneo l’antico slancio di autostima di un Alfieri determinato – volli, sempre volli, fortissimamente volli – divenuto nei decenni lo slogan ideale per chi persegue un’idea con risolutezza. Ebbene, con un’abile sostituzione di consonanti questa sorte di karma per intraprendenti diventa una grottesca gita nelle ottusità burocratiche italiane, Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli. Tour operator sarà un sempre brillante Gian Antonio Stella, infaticabile collezionista di follie cartacee, ovviamente

bollate, consegnate nella vita vera e in bella copia al popolo tapino. E diventate qui materia di risate crasse, giusto per coprire la reale disperazione delle vittime del sistema. Vicino/Lontano acquista a scatola chiusa lo show e lo programma per stasera, alle 21, in San Francesco. Lo sapete, no. Paolo Rossi, iniziale spalla comica del giornalista, è stato inghiottito, suo malgrado, nel nuovo happening che impone, proprio oggi, una prova generale. Costretto a disertare, dispiaciuto e non poco. Nessun timore, caro pubblico. È come se il ct dovesse rinunciare a Messi, ma ha a disposizione Ronaldo.

Qualità, forza, dribbling, improvvisazione, battuta al volo: identiche. Natalino Balasso si sta infatti scaldando nella sua palestra veneta, per nulla ignaro della strategia teatrale, seppure convocato a suono di sirena. «Conosco la materia», dice. «Con Gian Antonio ne parlammo a lungo di questo spettacolo. Domattina (stamane, per chi legge, ndr) c’incontreremo per i dettagli. Stella mi consegnerà il plico di stranezze da leggere, assurdità tricolori dall’inizio del secolo scorso fino all’altro giorno. Una severa cernita del meglio del peggio, che ci servirà come base di partenza per commenti, lamentele, appun-

Natalino Balasso sarà stasera la voce dell’improvvisazione

ti, note a pié di pagina, pianti, sorrisi di consolazione». Dovremmo semplificare, invece complichiamo. È un tarlo popolare che serve «a mantenere un’ampia categoria di lavoratori addetti a ingarbugliarci l’esistenza», spiega Balasso. «A parte i tipi – e ce ne sono – felici di riempire caselle di moduli complicatissimi. In Italia appena sorge un problema, invece di risolverlo, si fa una legge. Spesso, anzi sempre, la questione di cui sopra s’incastra ancor di più, perché deve

«Bergoglio, il Pontefice della collegialità episcopale» Al vento nuovo di Franesco: parla Remo Cacitti, studioso friulano del cristianesimo antico ◗ UDINE

La fede, la Chiesa, il potere: temi forti, snodi fondamentali nella riflessione sulla religiosità e sull’istituzione ecclesiastica in rapporto alla sua vocazione evangelica e alla sua missione nel mondo, nella storia e nella società. Ma ci voleva un Papa come Francesco perché questi argomenti divenissero improvvisamente di grande attualità, urgenti e prepotentemente al centro dell’attenzione mediatica, come non capitava da tempo. E a La fede, la Chiesa, il potere e un Papa così il festival vicino/lontano dedica, ieri, un incontro in San Francesco, con don Pierluigi Di Piazza, Paolo Scarpi, Nicola Gasbarro e Remo Cacitti. Ed è

Il dibattito sulla nuova Chiesa di Papa Francesco (Foto Luca d’Agostino)

struttura e la concezione stessa della Curia romana come struttura monarchica assolutista, come corte. In ciò favorito dal gesto profetico di Ratzinger, le dimissioni con cui il Papa emerito ha significato dire

tuando il fatto di essere vescovo di Roma, in qualche modo ha rimesso in circolo, riattivandola, quella collegialità episcopale che era stata uno degli elementi più forti del Concilio Vaticano II, alquanto disattesa,

©RIPRODUZIONE RISERVATA

DA COPETTI ANTIQUARI

IL CONFRONTO “LA FEDE, LA CHIESA, IL POTERE E UN PAPA COSÌ”

di Mario Brandolin

sopportare anche l’avvento di una norma mai di semplice interpretazione. Colpevoli? I politici. Per giustificare poltrona e stipendio s’inventano cose inutili e dannose. Estraggo l’esempio. Negli Ottanta andò a fuoco il torinese Cinema Statuto. Subito dopo, con oltre sessanta morti sulla coscienza, una fresca giurisprudenza sancì le regole della sicurezza. Ma c’erano le uscite d’emergenza, peccato che la sera dell’incendio fossero bloccate. Inutile aumentare il volume

dei divieti, se non si fa alcunché per rispettare quelli già in vigore». La morsa è stretta e la via desolatamente cieca. Persino liberando ottimismo non si acchiappano speranze. O lei Natalino riesce a vedere la luce? «Il meccanismo è diabolico e la cultura del momento tende a favorire la figura del risolutore. In assenza di questioni da sbrogliare, cadrebbe un mestiere assai gettonato e, per molti, irrinunciabile. Serve, quindi, creare disordine per poi riordinare. La burocrazia è la benzina dell’apparato statale». Condividendo lo spazio scenico con una delle più celebrate firme della carta stampata, ci confessa il suo idillio o il suo rifiuto per i giornali? «La credibilità si è assottigliata. Le strette economiche impongono sacrifici. Chi non è armato di pura passione, cede in qualità. Perché dovrei spaccarmi in quattro se non mi pagano? Un giro su Internet ed è fatta. Più svelto, più comodo. Con risultati diversi, però. La rete è troppo veloce e se i quotidiani s’impongono di seguirla, sbagliano alla grande. La sopravvivenza sta nell’approfondimento, che sul web è sporadico. Soltanto così carta e virtuale potrebbero convivere in pace finché una futura e ancora sconosciuta morte non li separerà».

do ridimensionata? Riflette Cacitti: «Certamente viene meno quell’aura che ha quasi divinizzato la figura del Papa, assunto come Vicario di Cristo solo in tempi recenti, da Pio XII, peraltro». Bergoglio parla di “popolo di Dio”, «il che significa – precisa Cacitti – che deve essere riconsiderato il rapporto tra ministero e laicato, superando quella separazione netta, assolutistica, sancita dal Concilio di Trento. Questo implica che il laicato deve partecipare all’edificazione della Chiesa. In più, come corollario da questa visione, emerge un elemento di assoluta preminenza, vale a dire il ruolo non più marginale della donna». Ma quello che colpisce è il grandissimo fascino che questo Papa, con i suoi gesti, rie-

Mali, le foto di Moretti e Iacolutti S’intitola “Mali point de vue” la nuova mostra di Alberto Moretti e di Giulia Iacolutti, a cura di Luca Bernardis e Federico Rizzi, allestita nel quadro di “Vicino/Lontano”. Un reportage che calza perfettamente alla domanda “che mondo fa?” lanciata dalla decima edizione del festival. Inaugurazione oggi, alle 19, da Copetti Antiquari, al numero 25 di via Paolo Sarpi. «Attraverso le mie immagini – anticipa Moretti – il pubblico entrerà nella vita notturna di Bamako, ancora segnata dal coprifuoco, e in quella gioiosa e frenetica del giorno». La Iacolutti esporrà invece una serie di ritratti di bambini, un lavoro seriale tipico della giovane fotografia contemporanea. Il Mali è uno stato immenso che sta cercando di superare la guerra del 2012. Il Nord è inquieto e in mano ai movimenti del radicalismo wahabita/salafita che vogliono costruire uno stato islamico sul modello afghano-talebano pre 11 settembre. È abitato dai nomadi Tuareg, che non hanno mai accettato il lascito che i vecchi padroni francesi hanno concesso agli abitanti del Sud; né hanno mai accettato la centralizzazioni amministrativa portata avanti da Bamako, la


“Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli”: le follie del sistema di Gian Paolo Polesini

R

iprende vigore contemporaneo l’antico slancio di autostima di un Alfieri determinato – volli, sempre volli, fortissimamente volli – divenuto nei decenni lo slogan ideale per chi persegue un’idea con risolutezza. Ebbene, con un’abile sostituzione di consonanti questa sorte di karma per intraprendenti diventa una grottesca gita nelle ottusità burocratiche italiane, Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli. Tour operator sarà un sempre brillante Gian Antonio Stella, infaticabile collezionista di follie cartacee, ovviamente

bollate, consegnate nella vita vera e in bella copia al popolo tapino. E diventate qui materia di risate crasse, giusto per coprire la reale disperazione delle vittime del sistema. Vicino/Lontano acquista a scatola chiusa lo show e lo programma per stasera, alle 21, in San Francesco. Lo sapete, no. Paolo Rossi, iniziale spalla comica del giornalista, è stato inghiottito, suo malgrado, nel nuovo happening che impone, proprio oggi, una prova generale. Costretto a disertare, dispiaciuto e non poco. Nessun timore, caro pubblico. È come se il ct dovesse rinunciare a Messi, ma ha a disposizione Ronaldo.

Qualità, forza, dribbling, improvvisazione, battuta al volo: identiche. Natalino Balasso si sta infatti scaldando nella sua palestra veneta, per nulla ignaro della strategia teatrale, seppure convocato a suono di sirena. «Conosco la materia», dice. «Con Gian Antonio ne parlammo a lungo di questo spettacolo. Domattina (stamane, per chi legge, ndr) c’incontreremo per i dettagli. Stella mi consegnerà il plico di stranezze da leggere, assurdità tricolori dall’inizio del secolo scorso fino all’altro giorno. Una severa cernita del meglio del peggio, che ci servirà come base di partenza per commenti, lamentele, appun-

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ti, note a pié di pagina, pianti, sorrisi di consolazione». Dovremmo semplificare, invece complichiamo. È un tarlo popolare che serve «a mantenere un’ampia categoria di lavoratori addetti a ingarbugliarci l’esistenza», spiega Balasso. «A parte i tipi – e ce ne sono – felici di riempire caselle di moduli complicatissimi. In Italia appena sorge un problema, invece di risolverlo, si fa una legge. Spesso, anzi sempre, la questione di cui sopra s’incastra ancor di più, perché deve

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«Bergoglio, il Pontefice della collegialità episcopale»

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IL CONFRONTO “LA FEDE, LA CHIESA, IL POTERE E UN PAPA COSÌ”

Al vento nuovo di Franesco: parla Remo Cacitti, studioso friulano del cristianesimo antico di Mario Brandolin ◗ UDINE

La fede, la Chiesa, il potere: temi forti, snodi fondamentali nella riflessione sulla religiosità e sull’istituzione ecclesiastica in rapporto alla sua vocazione evangelica e alla sua missione nel mondo, nella storia e nella società. Ma ci voleva un Papa come Francesco perché questi argomenti divenissero improvvisamente di grande attualità, urgenti e prepotentemente al centro dell’attenzione mediatica, come non capitava da tempo. E a La fede, la Chiesa, il potere e un Papa così il festival vicino/lontano dedica, ieri, un incontro in San Francesco, con don Pierluigi Di Piazza, Paolo Scarpi, Nicola Gasbarro e Remo Cacitti. Ed è proprio col friulano Cacitti, studioso del cristianesimo antico, nonché docente alla Statale di Milano, che approfondiamo il tema. «Al di là dei gesti, incisivi, nuovi, sorprendenti, che hanno comunque un grande valore simbolico e mediatico – dice Cacitti –, per valutare la portata di questo Pontefice e del suo primo anno di pontificato abbiamo sostanzialmente un solo documento sul quale riflettere, l’Evangelii guadium. Ma prima ancora di questo testo è importante considerare quanto detto nel discorso di elezione. Bergoglio si è presentato come vescovo di Roma, un’affermazione non da poco. Che mette in discussione la

Il dibattito sulla nuova Chiesa di Papa Francesco (Foto Luca d’Agostino)

struttura e la concezione stessa della Curia romana come struttura monarchica assolutista, come corte. In ciò favorito dal gesto profetico di Ratzinger, le dimissioni con cui il Papa emerito ha significato dire che non si può andare avanti in questo modo, che un solo uomo non può reggere la Chiesa cattolica. Bergoglio, accen-

tuando il fatto di essere vescovo di Roma, in qualche modo ha rimesso in circolo, riattivandola, quella collegialità episcopale che era stata uno degli elementi più forti del Concilio Vaticano II, alquanto disattesa, però». C’è anche da dire che anche la figura del Papa come Vicario di Cristo viene in qualche mo-

PROGRAMMI REGIONALI RAI RADIO1 07.20 Gr FVG 11.05 Titoli Gr 11.07 Vuè o fevelin di: Une fiestone par dut il Friûl Vignesie Julie chê che si è apene sierade a Pordenon, ce restial di cheste grande adunade? 11.17 Radio ad occhi aperti. La diretta di questa mattina si occupa di ecodotto, un ponte naturale dove far transitare la fauna per collegare il Carso con il parco dell’ex Ospedale psichiatrico. 12.30 Gr FVG 13.28 Radio ad occhi aperti. Donne al volante incontra oggi Tania Cagnotto, prima tuffatrice ad

aggiudicarsi tre ori in una sola edizione dei campionati Europei. Topoditeca tutti all’opera ci porta ancora accora alla scoperta della musica di Richard Strauss nel 150˚ anniversario della sua nascita. Dal podio del teatro Verdi di Trieste la bacchetta di Gabor Otvos esalta l'estremo Strauss nella Suite dalle musiche di scena "Il borghese gentiluomo". 15.00 Gr FVG 15.15 Vuè o fevelin di: La associazion “Invicti Lupi” e organize la seconde edizion de rievocazion storiche “Romans Langobardorum” 18.30 Gr FVG

do ridimensionata? Riflette Cacitti: «Certamente viene meno quell’aura che ha quasi divinizzato la figura del Papa, assunto come Vicario di Cristo solo in tempi recenti, da Pio XII, peraltro». Bergoglio parla di “popolo di Dio”, «il che significa – precisa Cacitti – che deve essere riconsiderato il rapporto tra ministero e laicato, superando quella separazione netta, assolutistica, sancita dal Concilio di Trento. Questo implica che il laicato deve partecipare all’edificazione della Chiesa. In più, come corollario da questa visione, emerge un elemento di assoluta preminenza, vale a dire il ruolo non più marginale della donna». Ma quello che colpisce è il grandissimo fascino che questo Papa, con i suoi gesti, riesce a suscitare tra i fedeli e non solo... Commenta Cacitti: «È presto per valutare, anche perché gli umori del popolo sono molto cangianti, e soprattutto non si deve trascurare l’importanza che hanno poi certi correttivi. Se si pensa alla figura di Giovanni XXIII, alla rivoluzionaria indizione del Concilio, alla fine della fiera la Curia l’ha fatto passare per il Papa buono, e buono vuole anche dire sempliciotto. Nel caso di Francesco c’è un atteggiamento spontaneo e di grande simpatia, quella simpatia nel senso etimologico del pulsare del cuore insieme. L’importante è che si sostanzi, sia incisivo e duri». ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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do ridimensionata? Riflette Cacitti: «Certamente viene meno quell’aura che ha quasi divinizzato la figura del Papa, assunto come Vicario di Cristo solo in tempi recenti, da Pio XII, peraltro». Bergoglio parla di “popolo di Dio”, «il che significa – precisa Cacitti – che deve essere riconsiderato il rapporto tra ministero e laicato, superando quella separazione netta, assolutistica, sancita dal Concilio di Trento. Questo implica che il laicato deve partecipare all’edificazione della Chiesa. In più, come corollario da questa visione, emerge un elemento di assoluta preminenza, vale a dire il ruolo non più marginale della donna». Ma quello che colpisce è il grandissimo fascino che questo Papa, con i suoi gesti, riesce a suscitare tra i fedeli e non solo... Commenta Cacitti: «È presto per valutare, anche perché gli umori del popolo sono molto cangianti, e soprattutto non si deve trascurare l’importanza che hanno poi certi correttivi. Se si pensa alla figura di Giovanni XXIII, alla rivoluzionaria indizione del Concilio, alla fine della fiera la Curia l’ha fatto passare per il Papa buono, e buono vuole anche dire sempliciotto. Nel caso di Francesco c’è un atteggiamento spontaneo e di grande simpatia, quella simpatia nel senso etimologico del pulsare del cuore insieme. L’importante è che si sostanzi, sia incisivo e duri». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Mali, le foto di Moretti e Iacolutti S’intitola “Mali point de vue” la nuova mostra di Alberto Moretti e di Giulia Iacolutti, a cura di Luca Bernardis e Federico Rizzi, allestita nel quadro di “Vicino/Lontano”. Un reportage che calza perfettamente alla domanda “che mondo fa?” lanciata dalla decima edizione del festival. Inaugurazione oggi, alle 19, da Copetti Antiquari, al numero 25 di via Paolo Sarpi. «Attraverso le mie immagini – anticipa Moretti – il pubblico entrerà nella vita notturna di Bamako, ancora segnata dal coprifuoco, e in quella gioiosa e frenetica del giorno». La Iacolutti esporrà invece una serie di ritratti di bambini, un lavoro seriale tipico della giovane fotografia contemporanea. Il Mali è uno stato immenso che sta cercando di superare la guerra del 2012. Il Nord è inquieto e in mano ai movimenti del radicalismo wahabita/salafita che vogliono costruire uno stato islamico sul modello afghano-talebano pre 11 settembre. È abitato dai nomadi Tuareg, che non hanno mai accettato il lascito che i vecchi padroni francesi hanno concesso agli abitanti del Sud; né hanno mai accettato la centralizzazioni amministrativa portata avanti da Bamako, la capitale maliana. Odi atavici, mai sopiti, che hanno semplicemente trovato una nuova colorazione: quella del radicalismo religioso. Il Sud invece, al cui centro si trova Bamako, è oggi relativamente tranquillo. In questi territori opera la Abarekà Nandree Onlus, che si occupa di costruzione di pozzi e potabilizzazione dell’acqua, di sostegno allo studio e di educazione scolastica secondo il principio della responsabilizzazione e autorganizzazione. Al seguito di questa onlus hanno lavorato, nei mesi scorsi, gli autori della mostra, visitabile fino a domenica 18. «Proietteremo anche il video che abbiamo girato – conclude Moretti – che restituisce e fa vedere, mediante alcune interviste, lo spirito dei volontari locali impegnati nello sviluppo del loro amato paese». Al vernissage interverranno il viceambasciatore della Repubblica del Mali a Roma, Mohamed T. Maiga, Antonella Freggiaro di Aberekà e Mah Aissata Fofana, scrittrice del Mali residente in Friuli. Fabiana Dallavalle


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fascicolo nazionale

18 UDINE

PPN

Stella e Balasso insieme a vicino/lontano contro la burocrazia

UDINE - Anteprima nazionale, stasera alle 21 al festival vicino/lontano (ex Chiesa di San Francesco), col ritorno insieme sul palco dell'editorialista di Gian Antonio Stella e dell'attore e autore Natalino Balasso, che dialogheranno sulla burocrazia italiana, nella conversazione scenica "Bolli, bolli, fortissimamente bolli". In origine lo spettacolo doveva avere come protagonista il comico Paolo Rossi, che

però non potrà intervenire. I commenti di Balasso saranno dunque il nuovo controcanto alle considerazioni di Stella di fonte al "muro" burocratico italiano, tema del suo prossimo libro, in uscita per Feltrinelli. Tra gli appuntamenti di oggi, un focus sul Mali con l'inaugurazione di una mostra fotografica di Alberto Moretti e Giulia Iacolutti, curata da Luca Bernardis e Federico Rizzi.

ATTORE Natalino Balasso

CULTURA&S MESTRE

Stasera alle 18 la scrittrice Antonella Benvenuti presenta il suo nuovo libro "Calce viva" (ed. La Toletta), la storia di un amore durante la Prima Guerra Mondiale.

SCONFITTA Niente da fare per Emma Marrone che rappresentava l’Italia al festival internazionale

LIRICA

“La Cenerentola” di Rossini verrà proiettata domani alle 19.30 in alcuni cinema di Padova, Montagnana, Mestre, Cavarzere, Verona e Vo’ di Brendola (Vi)

ARTISTA Frida Kahlo. «Un tempo erano fenomeni da baraccone dice Luxuria Conchita le riscatta tutte»

EUROVISION

I PRECEDENTI

Trionfa drag queen austriaca Da Frida Kahlo alle provocazioni

P

È G d G


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XIV

PN

Cultura&Spettacoli

UDINE - (wt) Uno spettro s'aggira per l'Europa che va alle urne fra due settimane: è la tutela delle lingue minoritarie, che fino all'allargamento costituiva uno degli assi portanti dell'agenda del Consiglio d'Europa e dell'Ocse, ma «oggi é un tema assente dal dibattito, sia a Bruxelles che a Roma». Lo ha ammesso il senatore Pd Francesco Palermo nel confronto di Vicino/lontano "Dopo Babele", che a San Francesco ha mostrato le criticità nella difesa degli idiomi regionali a livello continentale. L'Italia è sul podio, spiega Palermo, «in quanto a

Lunedì 12 maggio 2014

IL DIBATTITO

Lingue minoritarie in difficoltà sul fronte europeo contraddizioni, con regioni avanzatissime come il Trentino e una mentalità invece assimilazionista per quel che concerne lingue come il friulano e il sardo». Dato confermato dal direttore del Servizio Lingua Sarda della Regione Sardegna Giuseppe Corongiu che parla di come «in Friuli e Sardegna esista una forte spinta popolare all'uso della lin-

gua, frenata da elites accecate dal pregiudizio. L'unica chance di fronte a uno Stato ipocrita è ritagliarsi spazi di azione a livello regionale». Pensando soprattutto alla scuola, dove l'autonomia, a giudizio della dirigente scolastica Patrizia Pavatti, «apre spazi di manovra ancora inesplorati che vanno percorsi a fondo».

Intanto è stato comunicato che Fabrizio Gatti, giornalista dell’Espresso Premio Terzani 2008, non potrà presenziare all’incontro di venerdì 16 maggio a causa di un infortunio. Pertanto alle 21.30 sarà proposto il video del racconto scenico Alle cinque della sera - storia di un gruppo di bambini e dei loro genitori, sopravvissuti alla guerra in Siria, e annegati nell’ottobre del 2013 nel mare di Lampedusa -registrato in occasione della “prima” a Bari, al Teatro Petruzzelli, nelle scorse settimane. © riproduzione riservata

VICINO/LONTANO L’installazione a Palazzo Morpurgo prima iniziativa per ricordarne la figura

Pane per celebrare la poetica di Tavan Walter Tomada UDINE

Vicino-Lontano ha già dentro al suo nome l'attenzione per le contraddizioni: naturale quindi che in un'edizione cosìlegata alla poesia da premiarne un'icona come Pierluigi Cappello, non potesse mancare un omaggio alla più ossimorica delle voci della poesia friulana contemporanea, quella di Federico Tavan. L'«irriducibile» di Andreis, come lo ha battezzato un altro Federico, l'assessore comunale alla cultura Pirone che nell'inaugurare l'installazione «La nâf

spaziâl», visibile fino al 15 giugno a Palazzo Morpurgo, ha ricordato come «la sua preziosa ipersensibilità non si lasciasse possedere o consumare dal mondo con le sue routine. Era a suo modo la dimostrazione di come nel suo essere poeta si riuscissero a ricucire le ferite dell’umanità». Questa dimensione resistente si coglie bene nell'itinerario «che non è una mostra», puntualizza il suo curatore Danilo De Marco, «quanto piuttosto un ritratto di Federico come si mostrava, indifeso e a pelle nuda. Ma con il coraggio di dire di no, che tutti noi dovremmo

avere». E un amore assoluto per una vita di cui godere ogni brandello. Nelle sale dedicate al poeta si effettua una piccola ma intensa full immersion nell'«universo sonoro della marginalità» che in lui si incarnava alla perfezione secondo l'etnologo Gian Paolo Gri, che battezza con efficace sintesi «Pan e Tavan» l'idea dei «sacchetti poetici» che saranno distribuiti dal 12 al 18 maggio in tutti i panifici aderenti grazie alla collaborazione del gruppo Panificatori di Confcommercio Udine. «Diceva che le parole gli piacevano al punto che le avrebbe mangiate»

VICINO/LONTANO Semplicità per ricordare Federico Tavan (PhocusAgency) ha ricordato Gri, «per questo la poesia che si fa pane da condividere mi sembra una metafora efficace per descrivere l'essenza del suo punto di vista sulla letteratura e sul mondo». Domani sera sarà la volta dell'omaggio in versi del Teatrino del Rifo e di Aida Talliente e in musica degli Flk e di Bande Tzingare. Ma sabato 31 maggio e domenica 1 giugno la Tavan/mania contagerà anche

Cinema&Recensioni Locke

di Steven Knight, 86' Ivan nella notte si dirige in macchina verso Londra per controlla-

PORDENONE

CINEMAZERO piazza Maestri del Lavoro, 3 Tel. 0434 520527 «TRACKS - ATTRAVERSO IL DESERTO» di J.Curran : ore 16.30 - 21.15.

Pordenone, con 36 ore di spettacoli ed eventi fra il centro e il parcheggio comunale di via Vallona. Intanto l’odierna conversazione scenica con Gian Antonio Stella vedrà impegnato al fianco del giornalista (ore 21, ex Chiesa di San Francesco) a discutere di burocrazia il comico Natalino Balasso, in sostituzione di Paolo Rossi. © riproduzione riservata

di Giuseppe Ghigi

TRIESTE

THE SPACE CINEMA CINECITY via d\'Alviano, 23 Tel. 040 6726800 «THE AMAZING SPIDER-MAN 2: IL POTERE DI ELECTRO» di M.Webb : ore 16.10 - 19.00 21.50.

UDINE MULTISALA CENTRALE via D. Poscolle, 8/B Tel. 0432504240 «TRACKS - ATTRAVERSO IL DESERTO» di J.Curran : ore 15.30 - 17.30 - 19.30.

CONTRARIA» di A.Egoyan : ore 15.00 20.00. «THE AMAZING SPIDER-MAN 2: IL POTERE DI ELECTRO» di M.Webb : ore 16.00 - 21.30. «PRINCIPESSA MONONOKE» di H.Miyazaki : ore 17.30 - 21.30.


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NO T I Z I E > MA N I F E S T A Z I O N I > 12 MA G G I O 2014

oggi in friuli venezia giulia

Trieste (TS): Salon Revoltella Trieste (TS): "E...state in libreria!": tre appuntamenti per bambini e ragazzi alla Giunti al Punto valvasone (PN): Stagione Concerti 2014 a Valvasone

Vicino/Lontano 2014: antologia aborigena e omaggio al poeta friulano Federico Tavan

Codroipo (UD): La magia dell’arte. I protagonisti dell’arte moderna slovena 1968­2013

Udine (UD) ­ Due importanti eventi culturali

Trieste (TS): Fiori sui muri: il Liberty

Libreria CLUF di via Gemona, appuntamento con

martedì 13 maggio alla decima edizione del festival Vicino/Lontano di Udine: alle 18, alla “Inside Black Australia”, traduzione in lingua

Gemona del Friuli (UD): "Elementi

italiana della prima antologia di poesia

Sotterranei" ­ Festival internazionale di street art 2014

Mostre

aborigena, curata da Kevin Gilbert, poeta, attivista e saggista politico. Inside Black

Tutti gli avvenimenti di oggi in fvg

Australia usciva nel 1988, durante i festeggiamenti per i 200 anni dell’insediamento britannico nel continente. Una tappa fondamentale verso

in evidenza

l’impegno intrapreso dalle popolazioni aborigene nel faticoso processo di

Chamber Music ­ Salotto

ridefinizione della propria identità. L’antologia è edita dalla casa editrice

Cameristico 2014: Hartmann, Triendl e Quatuor Ardeo Sala Ridotto del Teatro Verdi Trieste Il 12/05/14 "I Mercoledì del Tartini": Marcin Koziol & Szymon Jablonski Conservatorio Tartini ­ Aula Magna Trieste Il 12/05/14 Cinema Ariston: "An Anarchist Life" di Ivan Bormann e Fabio Toich Cinema Ariston Trieste Il 13/05/14

Le tipiche Osmize triestine varie sedi provincia di Trieste (TS) Dal 10/02/12 al 31/12/14 Sabato on Wine varie sedi Gorizia ­ Pordenone ­ Udine (­­

traduttore e curatore Pericle Camuffo, gli editori Simone Cuva e Patrizia Dughero. Pierluigi Pintar leggerà alcuni brani, mentre l’accompagnamento

musicale sarà affidato a Martin O’ Loughlin e Giancarlo Lombardi. Leggere, scoprire, capire Federico Tavan, il poeta friulano scomparso nel novembre scorso. Per la sua capacità di guardare ed evocare il mondo a partire dalla sua condizione di sofferenza, per aver dimostrato che un dialetto delle montagne friulane può essere lingua universale, per la radicalità risanatrice della sua poesia profetica, Vicino/Lontano ­ in collaborazione con il Comune di

Udine – dedica una serata della sua X edizione a Federico Tavan, per ricordarlo e soprattutto per farlo conoscere a chi ancora non abbia incontrato la sua opera e la sua vicenda umana. Martedì 13 maggio, nella Chiesa di san Francesco dalle 21, il festival Vicino/Lontano 2014 ­ in cartellone a Udine fino al 18 maggio, con la X edizione

del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani – presenta “Federico Tavan. Nostra preziosa eresia”. Letture, poesie, proiezioni, teatro e musiche ritrovare, Al Poeta de li pantianes, video di Paolo Cantarutti e Francesco Lodolo, I° premio alla Mostre dal Cine Furlan (CEC Udine, 1993). Poi la musica con Bum, canzone sul testo di Federico Tavan eseguita da Bande Tzingare e Al podea capitâte ... ovvero le musiche originali Flk su poesie e scritti di Federico Tavan, con proiezione di fotografie di Danilo De Marco elaborate da Andrea Trangoni. Gli attori del Teatrino del Rifo ­ Giorgio Monte, Francesco Godina e Giuliano Bonanni ­ presenteranno L’assoluzione, testo teatrale di Federico Tavan, e a fine serata ancora una proiezione, quella di Finendo ... provvisoriamente, frammento dal video di Claudio Tura e Paolo Fratte su con

) Dal 10/02/12 al 31/12/14

disegni di Diego Longo.

“Purcit in Staiare”

domenica 1 giugno: trentasei ore di spettacoli ed eventi fra le vie del centro e il

centro cittadino Artegna (UD)

parcheggio comunale di via Vallona, per far conoscere la poesia e il genio di

Dal 10/02/12 al 31/12/14

Federico Tavan e la fragranza del vero pane fresco troveranno casa nei

vedi enogastronomia

linguaggio per una militanza della memoria”. Alla presentazione interverranno il

scandiranno la serata: sarà proiettato un cortometraggio emozionante da

enogastronomia

qudulibri, che pubblica opere di vario genere, nel costante “impegno del

L’omaggio a Federico Tavan proseguirà a Pordenone, sabato 31 maggio e

Federico. Poesia come pane: Dal 12 al 18 maggio la voce della poesia di sacchetti poetici distribuiti in tutti i panifici aderenti della città di Udine. Alla serata “Federico Tavan. Nostra preziosa eresia” partecipano: Bande Tzingare, alias Guido Carrara Musicista in friulano, illustratore, fumettista e animatore di periferie povere, vive tra la Val Tramontina e l’ Argentina. Ha scritto, cantato e suonato con i Mitili FLK e ha realizzato fumetti autonomi o per accompagnare cd. Attualmente gestisce un progetto di Forno Sociale per la panificazione nella sua valle; FLK Band etno­rock friulana formatasi nei primi anni Novanta e considerata una delle maggiori esponenti della Gnove Musiche Furlane (nuova musica friulana). Il gruppo ha pubblicato cinque dischi, l'ultimo dei quali, Dancing Calipso, è del 2008. Dopo molti anni ritornano a comporre

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FVGNEWS.NET (WEB2)

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musiche originali in ricordo e nel nome di Federico Tavan; Paolo Medeossi, giornalista, al Messaggero Veneto si è occupato di cronaca e cultura. Co­ fondatore di vari circoli culturali friulani, è stato fra i curatori dei volumi Nostra preziosa eresia (con P. Cappello, D. De Marco, Forum 2008) e Augh (con A. Colonnello, Biblioteca dell’Immagine 2007) dedicati al poeta Federico Tavan; Aida Talliente Autrice e attrice friulana, ama raccogliere materiali documentari sul campo, secondo percorsi originali di ricerca drammaturgica e di impegno civile. Con questo metodo, ha realizzato di recente Miniere; Teatrino del Rifo Compagnia teatrale che ha iniziato a operare negli anni Novanta a Torviscosa, dedicandosi al teatro di Samuel Beckett e sviluppando progetti di collaborazione con poeti, scrittori, artisti visivi e ensemble musicali del territorio. Per bambini e ragazzi sta compiendo un percorso di teatro sui temi dell’Olocausto, della guerra, del bullismo, della costituzione e realizza anche cicli di letture teatrali dalla Divina Commedia e dall’Orlando furioso. In occasione del festival Vicino/Lontano 2014, parte importante dell’evento complessivo dedicato al poeta friulano Federico Tavan sarà l’installazione La nâf spaziâl, che è stata inaugurata sabato 10 maggio, alle 19 a Palazzo Morpurgo – Galleria del Progetto. La voce di Federico Tavan, le fotografie di Danilo De Marco e il video collage di Andrea Trangoni costituiscono un insieme inscindibile per rendere omaggio all’ opera poetica di Tavan. La mostra resterà visitabile fino al 15 giugno (venerdì, sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00). Federico Tavan (1949­2013), il poeta nato e vissuto ad Andreis (Pordenone), cominciò a firmare le sue prime pubblicazioni verso la metà degli anni Ottanta quando, per i Quaderni del Menocchio, uscirono Màcheri, Lètera, Cjant dai dalz e Naf spazial. Da màrches a madònes è del 1994 ed è stato pubblicato dalla Biblioteca dell’Immagine di Pordenone e dallo stesso Circolo culturale Menocchio di Montereale Valcellina. Successivamente, sempre per il Menocchio, sono usciti il testo teatrale L’assoluzione (1994) e Cràceles cròceles (1997). Del 2007 sono Augh, a cura di Aldo Colonnello e Paolo Medeossi (Biblioteca dell’Immagine/Circolo culturale Menocchio) e Paresemple/Parabola nella collana ‘Poesia in viaggio’ del *Menocchio. Nel 2008 il Comune di Pordenone gli ha dedicato una mostra con le fotografie di Danilo De Marco e la pubblicazione del volume edito da Forum Federico Tavan. Nostra preziosa eresia. Di lui hanno scritto Claudio Magris, Franco Loi, Anna De Simone, Erri De Luca e Carlo Ginzburg. “Tavan – ha scritto Gianni Zanolin che di questo omaggio è stato con Danilo De Marco, Paolo Medeossi e Federico Rossi tra i promotori – descrive Andreis non solo come il suo mondo, ma come il mondo in cui si sente prigioniero. Nel contempo riesce in una impresa straordinaria: usa il dialetto friulano di un piccolo paese di montagna come lingua universale, con cui è possibile parlare non solo di tutti i suoi sentimenti, ma in forma poetica di tutto quel che succede nel mondo. E trova progressivamente, grazie alla stima e all’amore di alcune persone, primo fra tutti Aldo Colonnello, la possibilità di far partecipi gli altri di quel suo mondo interiore”. INFO: www.vicinolontano.it, info@vicinolontano.it, tel. 0432 287171 Leggi le Ultime Notizie >>>

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Scoprire Federico Tavan 12 maggio 2014

UDINE. Due importanti eventi culturali martedì 13 maggio, alla X edizione del festival Vicino/Lontano di Udine: alle 18, alla Libreria CLUF di via Gemona, appuntamento con “Inside Black Australia”, traduzione in lingua italiana della prima antologia di poesia aborigena, curata da Kevin Gilbert, poeta, attivista e saggista politico. Inside Black Australia usciva nel 1988, durante i festeggiamenti per i 200 anni dell’insediamento britannico nel continente. Una tappa fondamentale verso l’impegno intrapreso dalle popolazioni aborigene nel faticoso processo di ridefinizione della propria identità. L’antologia è edita dalla casa editrice qudulibri, che pubblica opere di vario genere, nel costante “impegno del linguaggio per una militanza della memoria”. Alla presentazione interverranno il traduttore e curatore Pericle Camuffo, gli editori Simone Cuva e Patrizia Dughero. Pierluigi Pintar leggerà alcuni brani, mentre l’accompagnamento musicale sarà affidato a Martin O’ Loughlin e Giancarlo Lombardi. Leggere, scoprire, capire Federico Tavan, il poeta friulano scomparso nel novembre scorso. Per la sua capacità di guardare ed evocare il mondo a partire dalla sua condizione di sofferenza, per aver dimostrato che un dialetto delle montagne friulane può essere lingua universale, per la radicalità risanatrice della sua poesia profetica, Vicino/Lontano – in collaborazione con il Comune di Udine – dedica una serata della sua X edizione a Federico Tavan, per ricordarlo e soprattutto per farlo conoscere a chi ancora non abbia incontrato la sua opera e la sua vicenda umana. Martedì 13 maggio, nella Chiesa di san Francesco dalle 21, il festival Vicino/Lontano 2014 – in cartellone a Udine fino al 18 maggio, con la X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani – presenta “Federico Tavan. Nostra preziosa eresia”. Letture, poesie, proiezioni, teatro e musiche scandiranno la serata: sarà proiettato un cortometraggio emozionante da ritrovare, Al Poeta de li pantianes, video di Paolo Cantarutti e Francesco Lodolo, I° premio alla Mostre dal Cine Furlan (CEC Udine, 1993). Poi la musica con Bum, canzone sul testo di Federico Tavan eseguita da Bande Tzingare e Al podea capitâte … ovvero le musiche originali Flk su poesie e scritti di Federico Tavan, con proiezione di fotografie di Danilo De Marco elaborate da Andrea Trangoni. Gli attori del Teatrino del Rifo – Giorgio Monte, Francesco Godina e Giuliano Bonanni – presenteranno L’assoluzione, testo teatrale di Federico Tavan, e a fine serata ancora una proiezione, quella di Finendo … provvisoriamente, frammento dal video di Claudio Tura e Paolo Fratte con disegni di Diego Longo. L’omaggio a Federico Tavan proseguirà a Pordenone, sabato 31 maggio e domenica 1 giugno: trentasei ore di spettacoli ed eventi fra le vie del centro e il parcheggio comunale di via Vallona, per far conoscere la poesia e il genio di Federico. Poesia come pane: Dal 12 al 18 maggio la voce della poesia di Federico Tavan e la fragranza del vero pane fresco troveranno casa nei sacchetti poetici distribuiti in tutti i panifici aderenti della città di Udine. www.vicinolontano.it email info@vicinolontano.it tel. 0432 287171 Alla serata “Federico Tavan. Nostra preziosa eresia” partecipano: Bande Tzingare, alias Guido Carrara Musicista in friulano, illustratore, fumettista e animatore di periferie povere, vive tra la Val Tramontina e l’ Argentina. Ha scritto, cantato e suonato con i Mitili FLK e ha realizzato fumetti autonomi o per accompagnare cd. Attualmente gestisce un progetto di Forno Sociale per la panificazione nella sua valle; FLK Band etno­rock friulana formatasi nei primi anni Novanta e considerata una delle maggiori esponenti della Gnove Musiche Furlane (nuova musica friulana). Il gruppo ha pubblicato cinque dischi, l’ultimo dei quali, Dancing Calipso, è del 2008. Dopo molti anni ritornano a comporre musiche originali in ricordo e nel nome di Federico Tavan; Paolo Medeossi, giornalista al Messaggero Veneto, si è occupato di cronaca e cultura. Co­fondatore di vari circoli culturali friulani, è stato fra i curatori dei volumi Nostra preziosa eresia (con P. Cappello, D. De Marco, Forum 2008) e Augh (con A. Colonnello, Biblioteca dell’Immagine 2007) dedicati al poeta Federico Tavan; Aida Talliente Autrice e attrice friulana, ama raccogliere materiali documentari sul campo, secondo percorsi originali di ricerca drammaturgica e di


data: 12/05/2014 pagina: 2 di 2

FRIULIONLINE.COM (WEB2) impegno civile. Con questo metodo, ha realizzato di recente Miniere; Teatrino del Rifo Compagnia teatrale che ha iniziato a operare negli anni Novanta a Torviscosa, dedicandosi al teatro di Samuel Beckett e sviluppando progetti di collaborazione con poeti, scrittori, artisti visivi e ensemble musicali del territorio. Per bambini e ragazzi sta compiendo un percorso di teatro sui temi dell’Olocausto, della guerra, del bullismo, della costituzione e realizza anche cicli di letture teatrali dalla Divina Commedia e dall’Orlando furioso. In occasione del festival Vicino/Lontano 2014, parte importante dell’evento complessivo dedicato al poeta friulano Federico Tavan sarà l’installazione La nâf spaziâl, che è stata inaugurata sabato 10 maggio, alle 19 a Palazzo Morpurgo – Galleria del Progetto. La voce di Federico Tavan, le fotografie di Danilo De Marco e il video collage di Andrea Trangoni costituiscono un insieme inscindibile per rendere omaggio all’ opera poetica di Tavan. La mostra resterà visitabile fino al 15 giugno (venerdì, sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00). Federico Tavan (1949­2013), il poeta nato e vissuto ad Andreis (Pordenone), cominciò a firmare le sue prime pubblicazioni verso la metà degli anni Ottanta quando, per i Quaderni del Menocchio, uscirono Màcheri, Lètera, Cjant dai dalz e Nâf spaziâl. Da màrches a madònes è del 1994 ed è stato pubblicato dalla Biblioteca dell’Immagine di Pordenone e dallo stesso Circolo culturale Menocchio di Montereale Valcellina. Successivamente, sempre per il Menocchio, sono usciti il testo teatrale L’assoluzione (1994) e Cràceles cròceles (1997). Del 2007 sono Augh, a cura di Aldo Colonnello e Paolo Medeossi (Biblioteca dell’Immagine/Circolo culturale Menocchio) e Paresemple/Parabola nella collana ‘Poesia in viaggio’ del Menocchio. Nel 2008 il Comune di Pordenone gli ha dedicato una mostra con le fotografie di Danilo De Marco e la pubblicazione del volume edito da Forum Federico Tavan. Nostra preziosa eresia. Di lui hanno scritto Claudio Magris, Franco Loi, Anna De Simone, Erri De Luca e Carlo Ginzburg. “Tavan – ha scritto Gianni Zanolin che di questo omaggio è stato con Danilo De Marco, Paolo Medeossi e Federico Rossi tra i promotori – descrive Andreis non solo come il suo mondo, ma come il mondo in cui si sente prigioniero. Nel contempo riesce in una impresa straordinaria: usa il friulano di un piccolo paese di montagna come lingua universale, con cui è possibile parlare non solo di tutti i suoi sentimenti, ma in forma poetica di tutto quel che succede nel mondo. E trova progressivamente, grazie alla stima e all’amore di alcune persone, primo fra tutti Aldo Colonnello, la possibilità di far partecipi gli altri di quel suo mondo interiore”. Argomenti correlati: TAVAN UDINE VICINO/LONTANO

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Musica sacra a


data: 12/05/2014


svelare il lato cinico, mostruoso, perfino surreale, del meccanismo che le guerre le inventa e le fa. Ma con la vita degli altri. Ci ha pensato l’ingegno fervido e sensibile di Alfredo Lacosegliaz, musicista ma non solo, a comporre un progetto che in occasione del centenario ’14-’18 sfida il rituale delle commemorazioni e mette insieme documenti visivi e sonori per costruire un carillon bellico di impressionante e mortifera bellezza. Una lanterna magica dove cartoline d’epoca, marce e inni nazionali, fotografie, canzoni di trincea, bollettini e dispacci, preghiere, lettere scritte al chiarore delle granate, si animano in un ingranaggio di lampi ed esplosioni di suono, che stritolano e al tempo stesso vivificano la nostra coscienza. “L’insostenibile arte della guerra” è il titolo dell’installazione “semi-tragica” che comincia a funzionare domani mattina all’Auditorium Comunale di Ronchi dei Legionari. E si prolunga, neanche a farlo apposta, da mercoledì 14 a domenica 18, per essere poi disponibile in altre situazioni o Paesi fino al 2018. Così, per non tradire i numeri. «Una performance multivideo per l’elaborazione del ricordo», spiega ancora Lacosegliaz, che è rimasto impressionato dalla quantità e qualità delle testimonianze con cui collezionisti seri o maniaci oltranzisti affollano Internet. «Dagli elmi bucati alle divise ancora sporche, per non parlare del macabro divertimento delle cartoline di propaganda. Un trovarobato che abbonda in Rete. E inoltre le marce, gli inni nazionali, l’eco delle canzoni suonate su una

liams, Lady Gaga, One Direction, Laura Pausini, Marco Mengoni, Alessandra Amoroso, Moreno, Emis Killa e tantissimi altri. Le votazioni rimarranno aperte fino al 20 giugno. Queste le categorie: Wonder Woman, Super Man, Best Band, Best New Artist, Crodino Twist Best New Generation, Vogue Eyewear Best Look, Sammontana Best Fan, Best MTV Show, Best Movie, TwITStar, Best Video, Sport Hero, Best Artist From The World e Artist Saga. Il voto può essere espresso sul sito www. mtv.it/mtvawards e sull'app di Mtv Music, dove sarà possibile votare anche l'Artist Saga, categoria in cui i 32 artisti in nomination sono stati scelti su Facebook. Tra i nominati non solo artisti musicali ma anche sportivi appartenenti a varie discipline come il calciatore campione del mondo Andrea Pirlo, la ginnasta Carlotta Ferlito, il tennista numero 15 al mondo Fabio Fognini e la pluricampionessa di nuoto Federica Pellegrini che si sfideranno per contendersi lo scettro di Sport Hero. Tra le nomination anche alcuni dei video musicali più cliccati come “Happy” di Pharrel Williams, “Wrecking Ball” di Miley Cyrus, “Can't Rember To Forget You” di Shakira feat. Rihanna e “Jubel” dei Klinglande. Non mancheranno i più recenti film di successo come “The Hunger Games: La Ragazza Di Fuoco”, “The Wolf of Wall Street”, “Thor - The Dark World” e “Capitan Harlock”.

data: 13/05/2014 pagina: 35

Alfredo Lacosegliaz ha ideato l’installazione semi-tragica “L’insostenibile arte della guerra” al Comunale di Ronchi dei Legionari

dove e quando

Carillon bellico in due sezioni con Adriano Giraldi, Moni Ovadia, Barbara Schiavulli

chitarra fatta con una cassetta di legno e due corde, nelle inesorabili attese della trincea». Perché la guerra non è solo gesto eroico, o dolente sconfitta. «Raccontano che il rancio delle truppe prevedesse l’aggiunta strategica di 10 litri di grappa

ogni 50 soldati. In trincea si cantava. La canzoni di guerra non dovrebbero essere riesumate solo in occasione degli anniversari. La guerra esiste sempre». Il musicista lascia la mano libera a un costruttore di paesaggi sonori? «Il teatro ha sempre accompa-

“L’insostenibile arte della guerra” è stata realizzata grazie al sostegno dell’associazione culturale Alpe. Trieste e del Consorzio Culturale del Monfalconese, che ospita l’installazione all’Auditorium di Ronchi (fino a domenica 18, orario 10 -12.40 e 16-19.20). Il carillon bellico è diviso in due sezioni: “Kaleidoscope” (con le voci di Ornella Serafini, Adriano Girali,

Maurizio Zacchigna) e “O suprema igiene del mondo” (con i contributi di Moni Ovadia, dello storico Fabio Todero, della poetessa Antonella Bucovaz e la testimonianza di Barbara Schiavulli, inviata di guerra). “Evento di pace” a Sarajevo (6-9 giugno) e Mittelfest a Cividale (19-27 luglio) sono alcune delle prossime tappe previste. Nella foto, una vignetta d’epoca intitolata “I gas asfissianti”

gnato il mio lavoro musicale. Qui si è trattato di animare, grazie alla videocomposizione, immagini statiche ma con un ritmo della visione che, in sé, è musica». Esiste qualcosa di personale che leghi Lacosegliaz alla Grande Guerra?

«Una memoria mancata. Una delle sezioni di questa installazione si apre con la dedica a uno dei miei nonni, Matteo, caduto in Galizia prima che suo figlio (cioè mio padre) e suo nipote (io) potessero conoscerlo. È il segno della mia partecipazione». ©RIPRODUZIONERISERVATA

LA MOSTRA

Federico Tavan, a Vicino/lontano la sua eresia fatta di versi di ALDO COLONNELLO

«U

chì / a se vîf in blanc e negre / e a se goza a colours (Qui si vive in bianco e nero e si urla a colori)». Il luogo è Andreis (Quatre cjases in crous), il paese che Federico Tavan si portava dentro conaffetto maancheconeretico distacco per non rimanerne imprigionato: Andrèes. «Quatre cjases in crous / Se no tu fai ad ora a scjampâ/uchìtu deventevecje e tu mour / Un po’ de prâtz / dos tremontz/se notu scjampe /no tu scjampe pì / tu devente Andrèes (Andreis. Quattro case in croce. Se non fuggi in tempo, qui diventi vecchio e muori. Qualche prato, due tre montagne. Se non fuggi, non fuggi più: diventi Andreis)». Quanto di Andreis c’è nella vita e nella conseguente poesia di Tavanenellasua nonestirpabile diversità? Quale il “microcosmo” esistenziale di Federico? Per i primi trentadue anni la sua autobiografia, ancora inedita, ne è una densa e veritie-

ratestimonianza. Per molti Andreis è anche, o soprattutto, Federico. Rosanna Paroni Bertoja ha scritto: «Ho sempre amato Andreis. Ma il senso gioioso e consapevole della mia simpatia per questo straordinario luogo l’ho colto quando ho conosciuto Federico. Federico vociante e assillante in Biblioteca a Montereale dove approdava con le sue luminose poesie, tirate fuori spiegazzate dal buio delle gòfes (tasche) del giubbotto. E Federico-poesia l’ho amato a scuola assieme ai bambini delle elementari o ai ragazzi delle medie, che lo ascoltavano con spontanea e naturale sintonia di attenzione e affetto. Lo ho ammirato,einvidiatoanche, per quella sua capacità di cogliere, con immediatezza e acutezza straordinarie, senso e problemi del vivere, facendo di Andreis e della sua gente un microcosmo aperto al mondo. Ora quando vado in Andreis mi viene da esclamare ad alta voce: “Senza Federico, Andreis è un po’ meno Andreis!”elo chiamo». Ho “conosciuto” Federico agli

Oggi, nella chiesa di San Francesco dalle 21, il Festival Vicino/lontano di Udine presenta “Federico Tavan. Nostra preziosa eresia”. Letture, poesie, proiezioni, teatro e musiche nel segno del poeta di Andreis. Sarà proiettato il cortometraggio “Al Poeta de li pantianes”, video di Paolo Cantarutti e Francesco Lodolo. inizideglianni ’80.Neènatauna lunga amicizia, anche con, rari, momenti di contrasto. L’ultima volta che ci siamo incontrati è stato qualche giorno prima del suo andare altrove. Sentiva che stava riavvicinandosi a sua madre, morta “guardando lassù” con i suoi figli negli occhi, quando lui aveva dodici anni. Mi salutò con una luce particolare negli occhi. Dentro c’era l’altro Federico, quello di sempre, non quello rinchiuso nella gabbia farmacologica: «Genocidio - A colpi di psicofarmaci / i matz / i’ stan scomparìnt. / Al é restât nome Federico / fin ch’al resist. ( Genocidio - A colpi di psicofarmaci i matti si vanno estinguendo, E’ ri-

masto solamente Federico, fino aquandoresiste»). C’è stato un periodo in cui Federico era ‘accompagnato’ dai servizi sociali da una “psichiatressa”, capace di ascoltare e di rendersi trasparente. A lei, anche a lei, potrebbero essere dedicate le parole di Federico: Ai da stâ dentre ai tiô vuoe par jôdeme (Devo stare dentro i tuoi occhipervedermi). Un mercoledì incontro Federico sulla piazza di Montereale Valcellina. Gli domando: «Perché non sei andato a Maniago dalla tua psichiatressa?». «La hanno trasferita...». «Per quale motivo?», gli chiedo… «La ho guarita...». Padre David Maria Turoldo una sera in un incontro in strada a Maniago ascoltò commosso la lettura da parte di Federico della poesia, che secondo lui avrebbe dovuto scandalizzare un prete (Diu / Dio , ora in Cràceles cròceles). Padre Davide invece, con sorpresa di Federico, lo abbracciò dicendogli: «Questa è poesia, poesiavera!Poesiareligiosa». Quella di Tavan è anche canto

Il poeta di Andreis Federico Tavan fotografato da Danilo De Marco

alla sacralità della vita, di qualsiasi vita: quella di un fiore, di una foglia, di un filo d’erba, di un ubriacone, di un povero disgraziato. Sempre fuori dalle righe della normalità “normale” il viaggio di Federico Tavan nelle intricate boscaglie del vivere. Ma che cosa è la “normalità”? E’ l’acconsentire alle suggestioni televisive e al dilagante conformismo acritico? Oppure è la libertà di anda-

re per sentieri altri e nuovi, non segnalati, come Federico Tavan, “nostra preziosa eresia”, fermandosi a sintî l’erba c’a cres ( a sentirel’erba checresce)? La poesia di Federico ha già aiutato e aiuterà sicuramente tanti altri a trovare il loro volto dimenticato. Per me Federico è stato, è, un regalodellavita. ©RIPRODUZIONERISERVATA


data: 13/05/2014 pagina: 45

Copia di ba7d172f93cd6d8bb0cfe61ba4d00e13

Cultura e Spettacoli

MARTEDÌ 13 MAGGIO 2014 MESSAGGERO VENETO

45

VICINO/LONTANO » CHE MONDO FA?

Musica, immagini e parole per Tavan Stasera in San Francesco il tributo all’eccentrico poeta di Andreis scomparso lo scorso novembre

di Mario Brandolin ◗ UDINE

«L’essere perfettissimo è tornato umano nella tua voce, nostra preziosa eresia, Federico»: così gli ultimi versi di una poesia di Ida Vallerugo (dalla raccolta Musa nestra desmenteada, per Federico Tavan). Da qui, dalla suggestione di un’immagine che fissa il senso e il peso di una figura come il poeta di Andreis, anche il titolo della serata che a lui dedica, questa sera alle 21 in San Francesco a Udine, il festival vicino/lontano. Una serata, ci racconta Paolo Medeossi, che ne sarà il conduttore, «che non sarà una celebrazione, cosa del resto in aperto stridore con l’anarchia di un personaggio così controcorrente, esagerato, in cui la denuncia, in particolare contro il potere, affondava le sue radici in un disagio esistenziale, in un malessere che lo porteranno a chiudere con la scrittura quasi

Serata dedicata a Federico Tavan stasera a “vicino/lontano”: da sinistra, Paolo Medeossi, il poeta di Andreis e l’attrice Aida Talliente

vent’anni prima della morte, avvenuta nello scorso novembre». Di questo «contrabbandiere di eccentrica poesia» (la definizione è di Danilo De Marco, che sarà presente in San Francesco con la proiezione di sue fotografie a corredo delle musiche dei

FLK, Al podea capitate, su poesie e scritti di Tavan) la serata, una sorta di varietà tra parole, musica e immagini, proporrà una serie di suggestioni atte ripercorrerne l’itinerario: un’esperienza caotica e defilata, ché non ci fosse stato Aldo Colonello, del Circolo Menoc-

chio di Montereale Valcellina, che li scoprì e pubblicò, degli scritti di Tavan non resterebbe traccia. In programma, lla proiezione di un video del 1993, di Paolo Cantarutti e Francesco Lodolo, Al poeta de li pantianes, la musica di Bande Tzingare con Bum,

canzone su testo dello stesso Tavan, e dei già citati FLK. E con l’unico testo teatrale di Tavan, L’assoluzione, autoironica disanima del suo mal stare al mondo, quasi un processo al suo essere poeta isolato e senza lavoro, in cui l’assoluzione non è poi così scontata, presentato

OGGI ALLA LIBRERIA CLUF SI PRESENTA LA PRIMA ANTOLOGIA

“Inside Black Australia” ecco la poesia aborigena ◗ UDINE

Appuntamento con Inside Black Australia, la prima traduzione in lingua italiana della prima antologia di poesia aborigena, curata da Kevin Gilbert, poeta, attivista e saggista politico. Inside Black Australia usciva nel 1988, durante i festeggiamenti per i 200 anni dell’insediamento britannico nel continente. Una tappa fondamentale verso l’impegno intrapreso dalle genti aborigene nel faticoso processo di ridefinizione della propria identità. L’antologia,

dalla casa qudulibri, sarà presentata oggi per vicino/lontano (alle 18, alla Cooperativa Libraria Università Friulana di via Gemona): interverranno il traduttore Pericle Camuffo, gli editori Simone Cuva e Patrizia Dughero, Pierluigi Pintar, che leggerà alcuni brani con l’accompagnamento musicale di Martin O’Loughlin e Giancarlo Lombardi. Spiega il curatore dell'antologia, Kevin Gilbert, che «negli ultimi decenni la voce degli autori aborigeni ha ricevuto notevole attenzione nel mondo della

letteratura europea australiana. Molti, specialmente chi ha assunto una prospettiva critica aspettandosi qualcosa di diverso, forse di più esotico, da chi possiede una forma di espressione orale, non sono però riusciti ad avere un tipo di avvicinamento adeguato nei confronti di questo materiale grezzo, certamente irregolare, tracciato seguendo un soggettivo impulso creativo. Ci sono molti problemi nelle analisi di questo materiale e la maggiore difficoltà risiede nel tentativo di mettere insieme in maniera raziona-

Aborigeni d’Australia: se ne parla oggi a “vicino/lontano”

le le migliaia di anni di tradizione orale e gli ultimi vent’anni in cui è stato reso possibile agli aborigeni un limitato accesso alle forme di educazione dei bianchi e alla sconosciuta lingua inglese. La poesia aborigena scuote e piega le catene e le

regole del verso, qualche volta in maniera notevole. Ma all’interno di ogni curvatura si può vedere il ciclico incantamento, la memoria emozionale, la sostanza di cui è fatta la poesia aborigena. Quando gli europei vedono un gruppo di aborigeni

“Marittimo blues”, viaggio nell’Alto Adriatico Sabato al festival il lancio del libro d’esordio firmato dal pordenonese Andrea Mella di ANDREA MELLA La laguna era nera e densa, il cielo ancora più nero, se possibile. Solo un embrione di lampi squarciava il buio, di tanto in tanto, come il tragitto delle lucciole. L’orologio segnava l’ora pattuita. Modesto stava seduto sul molo, le gambe a penzoloni. Percorreva a mente il canale di pesca, solo per cacciar via altri pensieri. Il suo cuore gorgogliava più energico dell’acqua e la notte senza brezza sembrava immutabile ed eterna. Si

sentiva in colpa per aver lasciato solo, al Laguna Blu, Rinaldo. Avvertì passi dietro di sé. Controllò l’ora sul display illuminato del cellulare: due minuti dopo le tre. Non si voltò, chiuse gli occhi, concentrandosi sul chiarore dei lampi: incredibile come potesse trapassare le palpebre; gustava questa sensazione di incredulità, gli sembrava di aver scoperto un nuovo senso. «Sapevo che non saresti venuto, Modè». Era Rinaldo. «Scusami». Teneva gli occhi così stretti da spremere le pu-

ALLA FELTRINELLI ❙❙ S’intitola“Marittimoblues” edè il libro d’esordiofirmatoAndreaMella, nativodi Pordenone,segnalatosidurante un laboratoriodi scrittura creativacurato dallaBottegaErrante.Il libroesce giovedì nellacollana “GliErranti”diEdiciclo. La presentazioneè prevista all'internodel festival“vicino/lontano”: appuntamento, sabatoalle18, alla LibreriaFeltrinelli. Interverràil giornalista e scrittorePietro Spirito.Unviaggio tra lagente dimare che popolalacostaadriatica traVenezia a Trieste.Ne pubblichiamoqui un estratto da“Illadro di conchiglie”,racconto ambientatoa Marano.

pille come arance. Si immaginava il ragazzo dietro di sé. Il giubbotto di jeans sgualcito e le mani chiuse nelle tasche. «Se sto qua, significa che non sono andato neanche io all’appuntamento, no?». Modesto posò la testa sulla spalla sinistra, un po’ per stanchezza, un po’ per cambiare visuale, continuare a sperimentare il gioco di bagliori e inganni luminosi. Disse, pacato: «Pensavo a una cosa, Rinaldo. In due, dandosi da fare, possiamo combinare una barca e portare i turi-

per la prima volta ai Colonos nel 1994, dal Teatrino del Rifo, che lo riprosenta stasera in forma di lettura con Giuliano Bonanni, Giorgio Monte e Francesco Godina. E infine le letture di poesia con Aida Talliente. Una poesia, quella di Tavan, che, come ha scritto Pierluigi Cappello, «parla con una lingua del disagio, quale è l’andreano, e lo fa, caso rarissimo, da dentro il disagio. Tavan non si pone mai fuori come osservatore. È da dentro che ci dice le cose, per questo sono convinto che per lui valga il vecchio asserto di Keats, “verità è bellezza, bellezza è verita”. Le poesie di Federico Tavan non sono belle perché belle, sono belle perché vere». E nonostante l’isolamento in cui visse, il suo era uno sguardo aperto al mondo, tanto che molte delle sue poesie suonano come vere e proprie profezie, quasi un allievo di quel Pasolini che considerava el mestre (il maestro), dal momento che Tavan «vent’anni fa – ancora Medeossi – aveva descritto benissimo l’evoluzione dei tempi, le cose che stiamo vivendo adesso, il declino della politica, il degrado morale, la disgregazione della società». ©RIPRODUZIONERISERVATA

seduti attorno al fuoco che cantano canzoni cerimoniali, dicono “cerimonia sacra” o “chiacchiericcio di neri”. Ma capire ciò che stanno facendo introduce a una zona di comprensione e di analisi del tutto nuova. Il punto di vista aborigeno ha a che fare con il continuum creativo: «Di notte quando mi siedo vicino al fuoco / lo Spirito del Grande Serpente divenuto stella / io canto canzoni d’amore alla sua Presenza / mentre gioca con le scintille sul mio fuoco». Così, ciò che è visto come una porzione di un canto, un “chiacchiericcio” di neri, è un’esperienza profondamente sacra e spirituale. A tal punto che, se un uomo o una donna si avvicina senza essere stato invitato, può benissimo andare incontro a una sentenza di morte, perché all’interno di quel cerchio di persone che cantano è presente l’Essenza del Grande Creatore».

sti in giro per la laguna». Dischiuse gli occhi. Rinaldo si era sdraiato su un fianco, sfiorava il pelo dell’acqua con una mano, se non fosse stato per il movimento del braccio, lo avrebbe scambiato per un ammasso informe di reti. Riprese, sforzandosi di essere convincente: «Ho un amico che venderebbe un motoscafo, una barcataxi in stile veneziano a un prezzo onesto. Verrebbe fuori una cosa fatta bene, tutto in regola». «Una barca-taxi?». «Proprio così. Come quelle che portano gli attori al Lido per il festival del cinema». «Non sono fatto per questo genere di affari». «E per cosa sei fatto?». «Non so. Non per stare in mezzo all’acqua» ©RIPRODUZIONERISERVATA


data: 13/05/2014 pagina: 45 (dettaglio)

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Cultura e Spettacoli

MARTEDÌ 13 MAGGIO 2014 MESSAGGERO VENETO

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VICINO/LONTANO » CHE MONDO FA?

Musica, immagini e parole per Tavan Stasera in San Francesco il tributo all’eccentrico poeta di Andreis scomparso lo scorso novembre

di Mario Brandolin ◗ UDINE

«L’essere perfettissimo è tornato umano nella tua voce, nostra preziosa eresia, Federico»: così gli ultimi versi di una poesia di Ida Vallerugo (dalla raccolta Musa nestra desmenteada, per Federico Tavan). Da qui, dalla suggestione di un’immagine che fissa il senso e il peso di una figura come il poeta di Andreis, anche il titolo della serata che a lui dedica, questa sera alle 21 in San Francesco a Udine, il festival vicino/lontano. Una serata, ci racconta Paolo Medeossi, che ne sarà il conduttore, «che non sarà una celebrazione, cosa del resto in aperto stridore con l’anarchia di un personaggio così controcorrente, esagerato, in cui la denuncia, in particolare contro il potere, affondava le sue radici in un disagio esistenziale, in un malessere che lo porteranno a chiudere con la scrittura quasi

Serata dedicata a Federico Tavan stasera a “vicino/lontano”: da sinistra, Paolo Medeossi, il poeta di Andreis e l’attrice Aida Talliente

vent’anni prima della morte, avvenuta nello scorso novembre». Di questo «contrabbandiere di eccentrica poesia» (la definizione è di Danilo De Marco, che sarà presente in San Francesco con la proiezione di sue fotografie a corredo delle musiche dei

FLK, Al podea capitate, su poesie e scritti di Tavan) la serata, una sorta di varietà tra parole, musica e immagini, proporrà una serie di suggestioni atte ripercorrerne l’itinerario: un’esperienza caotica e defilata, ché non ci fosse stato Aldo Colonello, del Circolo Menoc-

chio di Montereale Valcellina, che li scoprì e pubblicò, degli scritti di Tavan non resterebbe traccia. In programma, lla proiezione di un video del 1993, di Paolo Cantarutti e Francesco Lodolo, Al poeta de li pantianes, la musica di Bande Tzingare con Bum,

canzone su testo dello stesso Tavan, e dei già citati FLK. E con l’unico testo teatrale di Tavan, L’assoluzione, autoironica disanima del suo mal stare al mondo, quasi un processo al suo essere poeta isolato e senza lavoro, in cui l’assoluzione non è poi così scontata, presentato

OGGI ALLA LIBRERIA CLUF SI PRESENTA LA PRIMA ANTOLOGIA

“Inside Black Australia” ecco la poesia aborigena ◗ UDINE

Appuntamento con Inside Black Australia, la prima traduzione in lingua italiana della prima antologia di poesia aborigena, curata da Kevin Gilbert, poeta, attivista e saggista politico. Inside Black Australia usci-

dalla casa qudulibri, sarà presentata oggi per vicino/lontano (alle 18, alla Cooperativa Libraria Università Friulana di via Gemona): interverranno il traduttore Pericle Camuffo, gli editori Simone Cuva e Patrizia Dughero, Pierluigi Pintar, che leggerà alcuni brani con l’accom-

letteratura europea australiana. Molti, specialmente chi ha assunto una prospettiva critica aspettandosi qualcosa di diverso, forse di più esotico, da chi possiede una forma di espressione orale, non sono però riusciti ad avere un tipo di avvicinamento adeguato nei con-

Aborigeni d’Australia: se ne parla oggi a “vicino/lontano”

per la prima volta ai Colonos nel 1994, dal Teatrino del Rifo, che lo riprosenta stasera in forma di lettura con Giuliano Bonanni, Giorgio Monte e Francesco Godina. E infine le letture di poesia con Aida Talliente. Una poesia, quella di Tavan, che, come ha scritto Pierluigi Cappello, «parla con una lingua del disagio, quale è l’andreano, e lo fa, caso rarissimo, da dentro il disagio. Tavan non si pone mai fuori come osservatore. È da dentro che ci dice le cose, per questo sono convinto che per lui valga il vecchio asserto di Keats, “verità è bellezza, bellezza è verita”. Le poesie di Federico Tavan non sono belle perché belle, sono belle perché vere». E nonostante l’isolamento in cui visse, il suo era uno sguardo aperto al mondo, tanto che molte delle sue poesie suonano come vere e proprie profezie, quasi un allievo di quel Pasolini che considerava el mestre (il maestro), dal momento che Tavan «vent’anni fa – ancora Medeossi – aveva descritto benissimo l’evoluzione dei tempi, le cose che stiamo vivendo adesso, il declino della politica, il degrado morale, la disgregazione della società». ©RIPRODUZIONERISERVATA

seduti attorno al fuoco che cantano canzoni cerimoniali, dicono “cerimonia sacra” o “chiacchiericcio di neri”. Ma capire ciò che stanno facendo introduce a una zona di comprensione e di analisi del tutto nuova. Il punto di vista aborigeno ha a che fare con il continuum creativo: «Di notte quando mi siedo vicino al fuoco / lo Spirito del Grande Serpente divenuto stella / io canto canzoni d’amore alla sua Presenza / mentre gioca con le scintille sul mio fuoco». Così, ciò che è visto come una porzione di un canto, un “chiacchiericcio” di neri, è un’esperienza profondamente sacra e spirituale. A tal punto


Stasera in San Francesco il tributo all’eccentrico poeta di Andreis scomparso lo scorso novembre

data: 13/05/2014 la prima volta ai Colonos pagina:per 45 (dettaglio) nel 1994, dal Teatrino del Rifo,

di Mario Brandolin ◗ UDINE

«L’essere perfettissimo è tornato umano nella tua voce, nostra preziosa eresia, Federico»: così gli ultimi versi di una poesia di Ida Vallerugo (dalla raccolta Musa nestra desmenteada, per Federico Tavan). Da qui, dalla suggestione di un’immagine che fissa il senso e il peso di una figura come il poeta di Andreis, anche il titolo della serata che a lui dedica, questa sera alle 21 in San Francesco a Udine, il festival vicino/lontano. Una serata, ci racconta Paolo Medeossi, che ne sarà il conduttore, «che non sarà una celebrazione, cosa del resto in aperto stridore con l’anarchia di un personaggio così controcorrente, esagerato, in cui la denuncia, in particolare contro il potere, affondava le sue radici in un disagio esistenziale, in un malessere che lo porteranno a chiudere con la scrittura quasi

Serata dedicata a Federico Tavan stasera a “vicino/lontano”: da sinistra, Paolo Medeossi, il poeta di Andreis e l’attrice Aida Talliente

vent’anni prima della morte, avvenuta nello scorso novembre». Di questo «contrabbandiere di eccentrica poesia» (la definizione è di Danilo De Marco, che sarà presente in San Francesco con la proiezione di sue fotografie a corredo delle musiche dei

FLK, Al podea capitate, su poesie e scritti di Tavan) la serata, una sorta di varietà tra parole, musica e immagini, proporrà una serie di suggestioni atte ripercorrerne l’itinerario: un’esperienza caotica e defilata, ché non ci fosse stato Aldo Colonello, del Circolo Menoc-

chio di Montereale Valcellina, che li scoprì e pubblicò, degli scritti di Tavan non resterebbe traccia. In programma, lla proiezione di un video del 1993, di Paolo Cantarutti e Francesco Lodolo, Al poeta de li pantianes, la musica di Bande Tzingare con Bum,

canzone su testo dello stesso Tavan, e dei già citati FLK. E con l’unico testo teatrale di Tavan, L’assoluzione, autoironica disanima del suo mal stare al mondo, quasi un processo al suo essere poeta isolato e senza lavoro, in cui l’assoluzione non è poi così scontata, presentato

OGGI ALLA LIBRERIA CLUF SI PRESENTA LA PRIMA ANTOLOGIA

“Inside Black Australia” ecco la poesia aborigena ◗ UDINE

Appuntamento con Inside Black Australia, la prima traduzione in lingua italiana della prima antologia di poesia aborigena, curata da Kevin Gilbert, poeta, attivista e saggista politico. Inside Black Australia usciva nel 1988, durante i festeggiamenti per i 200 anni dell’insediamento britannico nel continente. Una tappa fondamentale verso l’impegno intrapreso dalle genti aborigene nel faticoso processo di ridefinizione della propria identità. L’antologia,

dalla casa qudulibri, sarà presentata oggi per vicino/lontano (alle 18, alla Cooperativa Libraria Università Friulana di via Gemona): interverranno il traduttore Pericle Camuffo, gli editori Simone Cuva e Patrizia Dughero, Pierluigi Pintar, che leggerà alcuni brani con l’accompagnamento musicale di Martin O’Loughlin e Giancarlo Lombardi. Spiega il curatore dell'antologia, Kevin Gilbert, che «negli ultimi decenni la voce degli autori aborigeni ha ricevuto notevole attenzione nel mondo della

letteratura europea australiana. Molti, specialmente chi ha assunto una prospettiva critica aspettandosi qualcosa di diverso, forse di più esotico, da chi possiede una forma di espressione orale, non sono però riusciti ad avere un tipo di avvicinamento adeguato nei confronti di questo materiale grezzo, certamente irregolare, tracciato seguendo un soggettivo impulso creativo. Ci sono molti problemi nelle analisi di questo materiale e la maggiore difficoltà risiede nel tentativo di mettere insieme in maniera raziona-

Aborigeni d’Australia: se ne parla oggi a “vicino/lontano”

le le migliaia di anni di tradizione orale e gli ultimi vent’anni in cui è stato reso possibile agli aborigeni un limitato accesso alle forme di educazione dei bianchi e alla sconosciuta lingua inglese. La poesia aborigena scuote e piega le catene e le

regole del verso, qualche volta in maniera notevole. Ma all’interno di ogni curvatura si può vedere il ciclico incantamento, la memoria emozionale, la sostanza di cui è fatta la poesia aborigena. Quando gli europei vedono un gruppo di aborigeni

“Marittimo blues”, viaggio nell’Alto Adriatico Sabato al festival il lancio del libro d’esordio firmato dal pordenonese Andrea Mella di ANDREA MELLA La laguna era nera e densa, il cielo ancora più nero, se possibile. Solo un embrione di lampi squarciava il buio, di tanto in tanto, come il tragitto delle lucciole. L’orologio segnava l’ora pattuita. Modesto stava seduto sul molo, le gambe a penzoloni. Percorreva a mente il canale di pesca, solo per cacciar via altri pensieri. Il suo cuore gorgogliava più energico dell’acqua e la notte senza brezza sembrava immutabile ed eterna. Si

sentiva in colpa per aver lasciato solo, al Laguna Blu, Rinaldo. Avvertì passi dietro di sé. Controllò l’ora sul display illuminato del cellulare: due minuti dopo le tre. Non si voltò, chiuse gli occhi, concentrandosi sul chiarore dei lampi: incredibile come potesse trapassare le palpebre; gustava questa sensazione di incredulità, gli sembrava di aver scoperto un nuovo senso. «Sapevo che non saresti venuto, Modè». Era Rinaldo. «Scusami». Teneva gli occhi così stretti da spremere le pu-

ALLA FELTRINELLI ❙❙ S’intitola“Marittimoblues” edè il libro d’esordiofirmatoAndreaMella, nativodi Pordenone,segnalatosidurante un laboratoriodi scrittura creativacurato dallaBottegaErrante.Il libroesce giovedì nellacollana “GliErranti”diEdiciclo. La presentazioneè prevista all'internodel festival“vicino/lontano”: appuntamento, sabatoalle18, alla LibreriaFeltrinelli. Interverràil giornalista e scrittorePietro Spirito.Unviaggio tra lagente dimare che popolalacostaadriatica traVenezia a Trieste.Ne pubblichiamoqui un estratto da“Illadro di conchiglie”,racconto ambientatoa Marano.

pille come arance. Si immaginava il ragazzo dietro di sé. Il giubbotto di jeans sgualcito e le mani chiuse nelle tasche. «Se sto qua, significa che non sono andato neanche io all’appuntamento, no?». Modesto posò la testa sulla spalla sinistra, un po’ per stanchezza, un po’ per cambiare visuale, continuare a sperimentare il gioco di bagliori e inganni luminosi. Disse, pacato: «Pensavo a una cosa, Rinaldo. In due, dandosi da fare, possiamo combinare una barca e portare i turi-

che lo riprosenta stasera in forma di lettura con Giuliano Bonanni, Giorgio Monte e Francesco Godina. E infine le letture di poesia con Aida Talliente. Una poesia, quella di Tavan, che, come ha scritto Pierluigi Cappello, «parla con una lingua del disagio, quale è l’andreano, e lo fa, caso rarissimo, da dentro il disagio. Tavan non si pone mai fuori come osservatore. È da dentro che ci dice le cose, per questo sono convinto che per lui valga il vecchio asserto di Keats, “verità è bellezza, bellezza è verita”. Le poesie di Federico Tavan non sono belle perché belle, sono belle perché vere». E nonostante l’isolamento in cui visse, il suo era uno sguardo aperto al mondo, tanto che molte delle sue poesie suonano come vere e proprie profezie, quasi un allievo di quel Pasolini che considerava el mestre (il maestro), dal momento che Tavan «vent’anni fa – ancora Medeossi – aveva descritto benissimo l’evoluzione dei tempi, le cose che stiamo vivendo adesso, il declino della politica, il degrado morale, la disgregazione della società». ©RIPRODUZIONERISERVATA

seduti attorno al fuoco che cantano canzoni cerimoniali, dicono “cerimonia sacra” o “chiacchiericcio di neri”. Ma capire ciò che stanno facendo introduce a una zona di comprensione e di analisi del tutto nuova. Il punto di vista aborigeno ha a che fare con il continuum creativo: «Di notte quando mi siedo vicino al fuoco / lo Spirito del Grande Serpente divenuto stella / io canto canzoni d’amore alla sua Presenza / mentre gioca con le scintille sul mio fuoco». Così, ciò che è visto come una porzione di un canto, un “chiacchiericcio” di neri, è un’esperienza profondamente sacra e spirituale. A tal punto che, se un uomo o una donna si avvicina senza essere stato invitato, può benissimo andare incontro a una sentenza di morte, perché all’interno di quel cerchio di persone che cantano è presente l’Essenza del Grande Creatore».

sti in giro per la laguna». Dischiuse gli occhi. Rinaldo si era sdraiato su un fianco, sfiorava il pelo dell’acqua con una mano, se non fosse stato per il movimento del braccio, lo avrebbe scambiato per un ammasso informe di reti. Riprese, sforzandosi di essere convincente: «Ho un amico che venderebbe un motoscafo, una barcataxi in stile veneziano a un prezzo onesto. Verrebbe fuori una cosa fatta bene, tutto in regola». «Una barca-taxi?». «Proprio così. Come quelle che portano gli attori al Lido per il festival del cinema». «Non sono fatto per questo genere di affari». «E per cosa sei fatto?». «Non so. Non per stare in mezzo all’acqua» ©RIPRODUZIONERISERVATA


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data: 13/05/2014 pagina: Martedì 13 maggio 24 2014

PPN

DAVID DI DONATELLO

Premio a Mazzacurati, in corsa anche Oleotto e Battiston

Folta presenza di Veneto e Friuli nelle candidature ai Premi David di Donatello, votate dai 1468 componenti la Giuria dell'Accademia. Fra i migliori film concorre «La sedia della felicità» di Carlo Mazzacurati, in lizza anche per la miglior regia. All’autore padovano recentemente scomparso sarà attribuito anche un Donatello speciale, assieme a Marco Bellocchio Andrea Occhipinti.

Ma per lo stesso film è candidato anche Giuseppe Battiston come attore non protagonista, mentre come attore protagonista l’interprete friulano corre per il film "Zoran, il mio nipote scemo", di Matteo Oleotto, a sua volta candidato come migliore regista esordiente. Per il miglior film sono in lizza anche "Il capitale umano" di Virzì, "La grande bellezza" di Sorrentino e "La mafia uccide solo d'estate" di Diliberto.

FONDAZIONI

La Masa-Bonotto, collaborazioni d’arte

BATTISTON in "La sedia della felicità"

La Fondazione Bevilacqua La Masa e la Fondazione Bonotto avviano una collaborazione, con l’ospitalità dell’istituzione artistica di Molvena (Vi) degli artisti degli Atelier 2014 della BLM: da oggi al 12 giugno i giovani ospiti soggiorneranno nella sede della Fondazione per studiare i libri d’artista della collezione e creare delle opere ispirate ad essi. I lavori saranno poi in mostra negli spazi della galleria di piazza San Marco dalla primavera 2015.

CULTURA&SOCIETÀ CORTINA (BL)

fascicolo nazionale

Il grande scrittore americano Joe R. Landsdale sarà oggi alle 18 al Palazzo delle Poste per presentare il suo nuovo libro "Notizie dalle tenebre" (Einaudi)

NOALE (VE)

Venerdì alle 21 a Ca' dei Sarti Giuliana Musso presenta l’anteprima di "Capi su misura. Del cucire e altre storie", con Claudia Grimaz (canto) e Paola Selva (chitarra)

VENEZIA

Torna domenica 18 maggio la rassegna “Venezia in Coro”, in collegamento col Festival Corale Internazionale “Veneto canta”. www.asac-cori.it/

EDITORIA La rassegna torinese ha chiuso con quasi 340mila visitatori e buone vendite. Il Veneto protagonista con i suoi scrittori Sergio Frigo TORINO

La sorpresa è che la lettura "tira" ancora: saranno stati tutti a Torino, in questi giorni, i lettori italiani, come ha scherzato qualcuno, certo è che il Salone Internazionale del Libro che si è chiuso ieri sera al Lingotto presenta cifre di tutto rispetto, che fanno ben sperare un settore giunto ormai alla canna del gas: innanzitutto sono aumentati del 3% i visitatori rispetto allo scorso anno, toccando quota 339.752; ma quello che interessa ancor più sono i numeri delle copie vendute, che a detta di tutti i maggiori editori presenti (meno brillanti i risultati dei marchi minori) sono aumentate di una media oscillante fra il 10 e il 20% rispetto al 2013, e picchi del 50% per Sperling & Kupfer e del 35% per il Gruppo Rcs; Feltrinelli si ferma al +20%, Mondadori ed Einaudi al + 12%, il Gruppo Gems al +10%, Sellerio al +16%. Soddisfatti anche gli editori del Nordest, come Marsilio, che ha confermato il fatturato dello scorso anno pur avendo praticato uno sconto del 15% su tutti gli oltre mille titoli (per un totale di 5mila copie) portati al Salone: «In evidenza soprattutto "La sirena" di Camilla Lackberg e "Buoni cattivi" del duo Feltri-Lorenzetto - spiega il responsabile marketing Fabio Ferlin - e anche "Un romanzo di carta", in cui Roberto Moisio ha

SLOGAN "Bene in vista", il logo del Salone. A fianco Tiziano Scarpa nello stand del Veneto, regione ospite. Sotto il padiglione della Santa Sede

Salone del libro, il ritorno dei lettori

PAESE OSPITE

Quest’anno era la Santa Sede. Nel 2015 tocca alla Germania

raccontato la storia del Salone del Libro». Ma anche la Biblioteca dell’Immagine di Pordenone ha scelto di essere presente (e con ottimi risultati) al Salone con un libro dedicato al capoluogo piemontese, "La storia di Torino", di Gianni Oliva, presentato domenica dai suoi sindaci Valentino Castellani e Piero Fassino; e pure Ediciclo, che denuncia una contrazione del 10% nel giro d’affari, si consola col fatto che lo scorso anno presentava i libri di due fuoriclasse come Boris Pahor e Margherita Hack, e con un trend ancora in crescita dei suoi libri sulla bicicletta. Il Nordest ha goduto di un ruolo di rilievo al Salone grazie allo status di "regione ospite" riconosciuto al Veneto, presente con uno stand incentrato soprattutto sulle sue eccellenze letterarie e artistiche e sulle iniziative per il centenario della Grande Guerra, ma anche grazie ai suoi protagonisti culturali: in particolare Massimo Cacciari e Claudio

Magris hanno richiamato il pubblico delle grandi occasioni, il primo con la presentazione, all’inaugurazione, del suo nuovo libro "Labirinto filosofico" (Adelphi), il secondo col suo epistolario con Biagio Marin "Ti devo tanto di ciò che sono" (Garzanti) curato da Renzo Sanson; senza contare l’exploit - di presenze e di vendite - della madrina del Salone, la triestina Susanna Tamaro; e un altro veneto - il violoncellista di Castelfranco Mario Brunello - ha chiuso il Salone, ieri sera, suonando al Teatro Regio assieme ad un pianista... d’eccezione, il giuri-

PROTAGONISTI

Mario Brunello ha duettato con Zagrebelsky al pianoforte

sta Gustavo Zagrebelsky, dopo aver presentato il giorno prima il suo nuovo libro dedicato al "Silenzio" (Il Mulino). Ma altri scrittori sono stati coinvolti nelle iniziative promosse direttamente dalla Regione Veneto: Silvino Gonzato, Tiziano Scarpa, Ferdinando Camon e Andrea Molesini, intervistati dal giornalista veneziano-torinese Aberto Sinigaglia, hanno raccontato le contraddizioni del Nordest odierno, a cavallo fra passato e futuro, cercando di andare oltre i pregiudizi che avvelenano i rapporti della nostra regione con l’esterno (e a volte anche dentro se stessa); per Molesini il Salone è stato anche l’occasione per presentare il suo nuovo libro "Presagio" (Sellerio) in cui torna alle storie individuali (un amore con sfumature noir) ambientate nella Grande Storia, in questo caso a Venezia nella prima guerra mondiale. Fra le new entry venete nel mondo letterario, presenti anche Francesco Maino, fresco vincitore del Premio Calvino col suo "Cartongesso" (Einaudi), e Nikola Savic, con "Vita migliore" (Bompiani), trionfatore di Masterpiece. E al Salone era presente anche la Regione Friuli Venezia Giulia, con uno stand che illustrava unitariamente i suoi cinque festival culturali: Pordenonelegge, Mittelfest, èstoria, Vicino/Lontano e Premio Luchetta. © riproduzione riservata


data: 13/05/2014 pagina: 27

Martedì 13 maggio 2014

ARTE CONTEMPORANEA

I Colonos lanciano un concorso per superare la paura della crisi LESTIZZA - I Colonos lanciano il primo bando di concorso "Open call", su progetto a cura di Michele Bazzana e Angelo Bertani. Nell’ambito della rassegna permanente Insumiàn -Cantiere aperto di Arti Contemporanee, l’associazione culturale, da più di vent’anni attiva nel campo della promozione culturale e artistica, indice un concorso finalizzato alla selezione di opere di arte visiva sul tema “Chi ha paura della crisi?”. I contenuti delle opere dovranno essere attinenti alla volontà di superamento

dell’attuale stato di smarrimento e di incertezza, alla resilienza, alla capacità di vedere oltre, di guardare lontano e non farsi intimorire dal presente. Il concorso è rivolto a tutti gli artisti di età non superiore ai 29 anni, che potranno esprimersi con il disegno, pittura, scultura, fotografia, video, performance, installazione, inviando la candidatura entro il 10 giugno. Il bando completo e la scheda di partecipazione in inglese, italiano e friulano, sono disponibili sul sito http://colonos.it/

LamusicadegliFlk periversidiTavan Francesca Pessotto UDINE

«Federico Tavan è stato molto più di un compagno nel nostro percorso artistico; era un amico sincero che ho amato e che mi ha aperto gli occhi su un mondo strano e meraviglioso di cui ho scelto tutt'ora di circondarmi». Queste le parole di Stefano Montello, leader degli Flk, band etno-rock friulana formatasi nei primi anni '90 e considerata una delle maggiori esponenti della Gnove musiche. Dopo aver pubblicato 5 album (l'ultimo, Dancing Calipso, è del 2008) e aver ottenuto un successo di pubblico e critica a livello nazionale difficilmente equiparabile ad altri casi in regione, tornano ora insieme in ricordo e nel nome del compianto poeta di Andreis, morto nel novembre scorso dopo una vita fuori dal coro, immersa nella pazzia di una voce lirica profondissima, cosciente ed emozionata come poche. In occasione della 10a edizione di Vicino/lontano, gli Flk si riuniscono stasera all'Ex Convento di San Francesco di Udine (con replica a Pordenone l'1 giugno) per un omaggio in musica che vedrà 6 canzoni (4 inediti e 2

A UDINE

Eschilo e Allen a

UDINE - Il 43.mo P Teatro Club propone o dalle ore 20, due nutr “Il Tagliamento” di che, con 22 attori Gnucci, si cimenta nel sette contro Tebe”. A “Mattiammazzo” del M nati da Serena Di B della comicità surreale

CULTS

& P

A UDINE

A Vicino/lontano la serata è dedicata tutta al poeta storici tra cui Re Noir, nata su ispirazione di Tavan e a lui dedicata) in una cornice di foto che Danilo De Marco fece a Tavan e alcune sue letture. Nella stessa serata saranno proiettati i video di Paolo Cantarutti e Francesco Lodolo "Al Poeta de li pantianes" (9’, 1993) e "Finendo … provvisoriamente" (di Claudio Tura e Paolo Fratte), Bande Tzingare proporrà Bum, canzone sul testo di Tavan, mentre il Teatrino del Rifo proporrà "L’assoluzione", testo teatrale del poeta. «Un po’ mi spaventa l'idea di portare in scena Federico, per la stima e l'incondizionato rispetto che ho per lui. È molto difficile rappresentare il suo mondo, specie in musica: le sue poesie hanno una musicalità interna che mal si plasma su una base

DA ANDREIS Federico Tavan sarà ricordato questa sera nell’ex chiesa di San Francesco a Udine da Vicino/lontano preconfezionata, un interno ed esterno non collimabili, proprio come la sua vita». Ecco perché, racconta sempre Montello, alcune poesie come La nâf spaziâl sono diventate semplicemente testo di una musica realizzata su di esse, mentre su altre, come Ricordo un giorno, professoressa, gli Flk hanno fatto un lavoro di adattamento che «nulla aggiunge alle parole di Federico, semmai toglie qualcosa in funzione della metrica. Ma, come Andy Worhol ha dimostrato, quando un'opera d'arte diventa

PN

pubblica puoi farne ciò che vuoi e piuttosto che qualcuno faccia scempio dell'interiorità e del mondo di Federico, preferiamo metterci mano noi che ancora lo amiamo e sappiamo cosa vorrebbe». Sempre oggi, alle 18 alla Libreria Cluf di via Gemona, appuntamento con “Inside Black Australia”, traduzione in lingua italiana della prima antologia di poesia aborigena, curata da Kevin Gilbert, poeta, attivista e saggista politico. © riproduzione riservata

VISTO A FAGAGNA Il nuovo spettacolo teatrale targato Felici ma Furlàns tra le leggende friulane

"Par piâ un fûc", deliziosa operina per bambini


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7 maggio 2014

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Università degli Studi di Udine – Kant incontra Zuckerberg: l’ateneo espone I quadri dell’udinese walter bortolossi Nell’a m b i t o d i “vicino/lontano” c o n i l dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali, Immanuel Kant incontra Mark Zuckerberg è il titolo della mostra di pittura dell’artista udinese Walter Bortolossi che sarà inaugurata all’Università di Udine venerdì 9 maggio, alle 17, a palazzo Caiselli (vicolo Florio 2, Udine).

Kant incontra Zuckerberg

L’e s p o s i z i o n e K a n t incontra Zuckerberg, visitabile fino al 23 maggio da lunedì a venerdì con o r a r i o 8­1 8 , 3 0 , è o r g a n i z z a t a i n collaborazione con il dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali dell’Ateneo nell’ambito di ‘Vicino Lontano 2014’.

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La mostra Kant incontra Zuckerberg è incentrata sulle risposte attiva e creative nei confronti dei processi economici della globalizzazione e alla mercificazione della cultura. «Soggetto dei quadri – spiega Alessandro Del Puppo – sono gli eventi della storia e dell’attualità, riuniti in una sorta di collage che rende simultanei e interdipendenti fatti storicamente e geograficamente lontani». Mescolando elementi della cultura alta e quella bassa l’autore, sottolinea Del Puppo, «ha inserito nei suoi lavori personaggi legati al mondo dell’economia, della politica e della società, contrapponendoli alle star dell’intrattenimento. Particolarmente importante è la figura dei filosofi, qualche volta al centro e qualche volta a lato della scena, spesso seduti vicino o attorno ad un tavolo a rappresentare il pensiero e l’azione autonoma come antidoto a un’accettazione cinica del reale».

CONTROCAMPUS.IT (WEB)

Walter Bortolossi è nato nel 1961 a Basilea (Svizzera). Diplomato all’Accademia di belle arti di Venezia, risiede a Udine e insegna al liceo artistico “Sello”. Le sue opere sono esposte in permanenza alla Galleria d’arte moderna e al Teatro Nuovo di Udine. Recentemente ha esposto a Baton Rouge (Usa), Berlino, Trieste, Udine.

Daniele Metilli de Pisa decifra ...

Università di Pisa ­ Stud

Pisa decifra una scrittur

un’edizione dell'Odissea Università di Pisa ­ ... Data

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data: 13/05/2014

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Reda

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Il percorso di Bortolossi 13 maggio 2014

UDINE. Giovedì 15 maggio, alle 17.30, a Casa Cavazzini Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (via Cavour 14, Udine) si svolgerà l’annunciato incontro con Walter Bortolossi, Alessandro Del Puppo,Vania Gransinigh. In occasione della mostra personale che si tiene a Palazzo Caiselli nell’ambito di Vicino Lontano 2014, il museo di Casa Cavazzini ospiterà perciò Walter Bortolossi, che parlerà del suo percorso artistico, descrivendo e spiegando alcune opere realizzate a partire dai primi anni 90 ad oggi. L’autore si soffermerà sui motivi che lo hanno portato ad elaborare la sua personale via alla pittura e ne descriverà nel dettaglio componenti ed influenze . All’incontro­dibattito, a cui il pubblico è invitato a partecipare proponendo domande e riflessioni, saranno presenti – come detto – il professore di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università di Udine Alessandro Del Puppo e la Conservatrice dei Civici Musei di Udine Vania Gransinigh. Walter Bortolossi ha studiato al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Venezia e insegna al Liceo Artistico Sello di Udine. A partire dagli anni 90 ha esposto in numerose mostre in Italia e all’estero: in spazi pubblici come quelli dei Civici Musei di Torino e in gallerie private di Milano, Torino, Bologna, Verona, Los Angeles e Berlino. È stato tra i finalisti del Sovereign Painting Prize e del London International Creative Competition, entrambi svoltisi a Londra. Nel 2010 ha tenuto una personale nella Gamud, Galleria d’Arte Moderna di Udine e nel 2011 una personale nel Museo della Louisiana State University, a Baton Rouge. La mostra di Walter Bortolossi, intitolata “Immanuel Kant incontra Mark Zuckerberg”, è nata dalla collaborazione tra la decima edizione di Vicino Lontano e il Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali; è aperta fino al 23 maggio e si può visitare in Palazzo Caiselli, vicolo Florio 2, Udine , dal lunedì al venerdi, dalle 8 alle 18,30. BORTOLOSSI

CASA CAVAZZINI

CONFERENZA

UDINE


FRIULIONLINE.COM (WEB2) data: 13/05/2014

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Redazione

Sei in: HOME › AGENDA › IL POETA “PROIETTATO”

Il poeta “ proiettato” 13 maggio 2014

I

UDINE. Con la proiezione in anteprima al festival Vicino/Lontano 2014, mercoledì 14 maggio a Udine (ex Chiesa di San Francesco, ore 20.30) si presenta il dvd del film “Parole povere”, di Francesca Archibugi, dedicato al poeta friulano Pierluigi Cappello, Premio Terzani 2014. Il film, coprodotto da Agherose e Tucker Film (Italia 2013, 60’) con musiche originali di Battista Lena, sarà introdotto

M

dall’intervista di Piero Colussi a Pierluigi Cappello. La regista Francesca Archibugi, impegnata nelle riprese del suo nuovo film, sarà presente con una testimonianza video. Prevendita biglietti al Visionario. Il Premio Terzani 2014 sarà consegnato a Pierluigi Cappello e allo scrittore pakistano Mohsin Hamid, vincitori ex aequo della X edizione, nella serata di sabato 17 maggio, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ore 20.45).

C

Prima di essere un documentario, “Parole povere” è un incontro. È la dolce collisione tra gli occhi di una regista e le parole, tutt’altro che povere, di un poeta. Lei, Francesca Archibugi, offre il suo sguardo, costruisce l’ascolto; lui, Pierluigi Cappello, offre la sua identità sorridente, restituisce la complessa naturalezza di chi è nato «al di qua di questi fogli». Vita e creazione letteraria: quali distanze alimentano il rapporto? E di quali vicinanze, invece, si nutre? La telecamera cerca risposte facendo sempre un passo indietro, con affettuoso pudore, e documenta la verità, la realtà, senza mai ricorrere a sovrastrutture intellettuali o cinematografiche. Il montaggio racconta, non estetizza; la Pierluigi Cappello

musica di Battista Lena diventa scansione narrativa, non arreda i silenzi, e la piccola storia di Pierluigi, che è necessariamente

anche la grande storia di una terra e di un popolo, scorre sullo schermo così come scorre nella quotidianità. «Parole povere – ricorda Pierluigi Cappello – ha rappresentato, per me, una doppia sfida: sul piano fisico – una bella fatica! – e sul piano emotivo. Sul piano fisico, i problemi sono stati attenuati dalla dimensione ‘collettiva’ del progetto: l’entusiasmo di fare le cose assieme, di costruirle con i miei vecchi amici e con gli amici nuovi come Francesca e gli operatori, mi ha dato la forza quotidiana di cui avevo bisogno. Sul piano emotivo, invece, ogni piccolo dubbio è stato neutralizzato dalla mia filosofia poetica: spalancare se stessi agli altri non è mai semplice, e non so quanti altri poeti lo avrebbero fatto, ma se la poesia non scende in mezzo alla gente, se non si ‘sporca le mani’ con la terra, che poesia è? Il mio desiderio più grande è che le mie poesie vengano stropicciate dai lettori». Molti gli appuntamenti di Vicino/Lontano 2014, per la giornata di mercoledì 14 maggio. Alle 18, alla Libreria Tarantola, e in collaborazione con Friuli Future Forum, si presenta il libro di Fabio Chiusi, Critica della democrazia digitale. La politica 2.0 alla prova dei fatti (Codice 2014), che ne parlerà con Giorgio Jannis. Ormai da anni gli esperti si dividono sulle possibilità della rete di permettere una maggiore partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica fino all’utopia dell’autogoverno del popolo, che secondo molti equivarrebbe a

fr

una versione social media della democrazia diretta ateniese. Ora che sono stati condotti in tutto il mondo esperimenti per

implementare soluzioni tecnologiche nelle procedure FRIULIONLINE.COM (WEB2)

democratiche, è ora di chiedersi se i risultati prodotti siano all’altezza delle aspettative. Giornalista e scrittore, Fabio Chiusi è autore del blog il Nichilista.

Fabio Chiusi

Sempre alle 18, alla Libreria Friuli la conversazione su “Frammenti di una storia coloniale”, con Maria Teresa Ghiotto e

Maria Trivellato. In occasione della Giornata internazionale dell’infermiere in sinergia con Ipasvi Udine, Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non rip alle 20 al Visionario si dibatterà di “Femminile e cambiamento per un nuovo bene­vivere”, con Laura Balbo, Roberta Carlini ed Elena Mancini, coordinate da Annalisa Comuzzi. Promossa quest’anno in

Vicino/Lontano

collaborazione con Stage Plan e la Gastronomica Friulana – avrà ancora una volta come tema principale quella black music che così tanti consensi ha ricevuto nelle ultime edizioni: grande spazio quindi a ritmi hip­hop, r’n’b, reggae e dancehall in tutte le possibili declinazioni e con possibili variazioni sul tema. A selezionarla ci penseranno dei nomi ben conosciuti dal pubblico friulano e non solo: Roc Stars, Miche e Zona est Monster Selecta. ARCHIBUGI

CAPPELLO

UDINE

VICINO/LONTANO


data: 13/05/2014


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segni in bianco e nero di Nuti e da fotografie di siti lontani come il ponte di Mostar, è suddiviso in due parti: la prima riporta soprattutto la “voce” di Costa, identificata dal carattere “diritto”, la seconda quella dell’ingegnere fiorentino, caratterizzata dal corsivo. Un uomo di mare (anche se di lontana origine montanara), si potrebbe dire di Costa, triestino ma cittadino del mondo per i suoi molti viaggi e le diverse frequentazioni, osservatore acuto e razionale degli eventi; e un uomo di terra, Nuti, mente dalla notevolissima sensibilità letteraria e poetica. Tant’è che, nel volume “Trieste, note e immagini per l’interpretazione della forma urbana”, dedicato nel ‘93 da quest’ultimo alla nostra città, ogni capitolo è introdotto da una poesia di Umberto Saba, Giotti o Anita Pittoni, spesso citati dall’autore, assieme ad altri poeti italiani, quali per esempio Cardarelli e Caproni, a corredo delle proprie osservazioni e intuizioni dei luoghi. Ancora una volta dunque, con la verve di un coltissimo cronista, freschezza ed entusiasmo giovanili, Roberto Costa trae dalla bisaccia dei suoi infiniti ricordi, un variegato e interessantissimo itinerario che ci conduce attraverso Trieste, ricomponendo alcuni momenti particolarmente significativi della storia della città e della vita professionale dell’autore; mentre al collega fiorentino si deve un prezioso e colto affondo, ricco di sensibilità, su Trieste, definita fin dai primi approcci “città dolente”, per le tragiche vicende che ne hanno attraversato il ‘900. Tra i territori “solcati” dal libro, incontriamo però anche paesi lontani, teatro di altri dram-

miere chose qùon regarde” (La prima cosa che si guarda) dove la protagonista è appunto un sosia della star. L'udienza è prevista oggi a Parigi ma nè lo scrittore nè l'attrice dovrebbero essere presenti per rispettivi impegni personali. La Johansson chiede 50mila euro di danni e interessi oltre al divieto della cessione dei diritti di riproduzione e adattamento dell'opera e di qualsiasi uso non autorizzato del suo nome. Secondo l'avvocato della star, Vincent Toledano, il libro fa uso «fraudolento e illecito del nome, della notorietà e dell'immagine» della sua cliente. Il legale farebbe riferimento in particolare alla menzione nel libro di alcune relazioni sentimentali avute dall'attrice. «La libertà d'espressione che la Johansson difende in quanto artista non è messa in discussione - spiega Toledano -. Tali procedimenti con fini puramente mercantili non hanno alcun rapporto con la creazione artistica». Per il legale dell'autore e della casa editrice JC Lattes, Anne Veil, le accuse della Johansson sono «scandalose» e il libro è il risultato di «un procedimento letterario e non commerciale, l'attrice non è stata usata come un prodotto». «Gregoire Delacourt - prosegue Veil - è uno scrittore non un paparazzo». Il romanzo, pubblicato nel marzo del 2013, racconta la storia di un giovane meccanico che vive in un paesino sperduto nel nord della Francia e che un giorno vede sbarcare nel suo garage un sosia della Johansson.

data: 14/05/2014 pagina: 36 Il Teatro Romano di Trieste in un disegno di Franco Nuti

L’architetto Roberto Costa Longeri

gli autori

Oggi la presentazione alla Libreria Minerva Il oibro “Dialoghi trestini” verrà presentato oggi alle 17.30 alla Libreria Minerva da Luigi Milazzi alla presenza degli autori. Franco Nuti è ingegnere e professore ordinario di Architettura nelle Università di Bologna, Trieste e Firenze. Roberto Costa Longeri, anche lui architetto, ha partecipato nel ’44-’45 alla Resistenza ed è stato consigliere alla Provincia e al Comune di Trieste. Nel 2000 è stato insignito della medaglia d’oro del Presidente della Repubblica ai benemeriti della scienza e della cultura. Nuti è autore di numerose pubblicazioni sulla progettazione edilizia e le tecniche costruttive.

mi, quali per esempio la Nigeria, con la guerra del Biafra, di cui Costa ci offre un’interessante rilettura, in rapporto all’estrazione del petrolio svolta “a qualsiasi costo”; e Sarajevo, in cui egli svolse la propria attività professionale nell’ambito della realizzazione da parte del nostro Ministero degli Affari Esteri di un programma, affidato all’Università

Le Rive viste da Franco Nuti, in uno dei disegni che illustrano il Libro “Dialoghi triestini”

di Trieste, per la gestione del patrimonio architettonico e monumentale delle grandi culture della penisola balcanica. Erano passati solo quattro anni dalla fine dell’assedio della capitale bosniaca e le foto nel libro riportano le ferite ancora sanguinanti della guerra. Proprio come accadde nel ’57, quando Costa e lo scultore Mascherini, risultati

tra i 7 vincitori del concorso internazionale per un monumento all’olocausto, furono invitati ad Auschwitz e trovarono quel luogo di dolore nello stato in cui i nazisti lo avevano precipitosamente abbandonato nel ’45. Echi di vita e di morte risuonano in questa pubblicazione, svolta come una sorta di passeggiata intellettuale, che si conclude

con una visita alla risiera di San Sabba, dominata dal silenzio agghiacciante voluto dall’architetto Boico; e con il concetto di finito-infinito simbolizzato da una nave all’orizzonte, vista da Nuti dalla collina di San Vito. Come un segno di poetica speranza verso la vita che prevale. ©RIPRODUZIONERISERVATA

Le nuove frontiere del digital a Vicino/lontano Oggi al Festival di Udine “Critica della democrazia digitale”. Ma anche il film su Pierluigi Cappello ◗ UDINE

Il giornalista Fabio Chiusi

Vicino/lontano Digital: entra nel vivo oggi la nuova sezione del Festival ideata da Marco Pacini e curata da Fabio Chiusi, che proprio alle 18, alla Libreria Tarantola di Udine, in dialogo con Giorgio Jannis e in collaborazione con Friuli Future Forum presenta il suo nuovo saggio “Critica della democrazia digitale. La politica 2.0 alla prova dei fatti” (Codice 2014). Da anni gli esperti si dividono sulle possibilità della rete di permettere una maggiore partecipazione dei cittadini alla

gestione della cosa pubblica fino all’utopia dell’autogoverno del popolo, che secondo molti equivarrebbe a una versione social media della democrazia diretta ateniese. Giornalista e scrittore, Fabio Chiusi è autore del blog il Nichilista. E da venerdì al Friuli Future Forum saranno proposti i momenti più operativi di v/l Digital: quelli dell’alfabetizzazione intorno alla rete attraverso veri e propri workshop. Info e iscrizioni su www.vicinolontano.it, info@vicinolontano.it, telefono 0432 287171 Fino a domenica Vicino/lon-

tano ospita il Twitter’s Corner per interagiore con gli eventi del festival in 140 caratteri sull’hashtag #ilmioVl. Il Twitter’s Corner sarà rilanciato sul sito dei quotidiani “Il Piccolo” e “Messaggero Veneto” e su altri spazi dedicati alla socialcreatività. I tweet ritwittati dall’account di Vicino/lontano vinceranno un libro messo a disposizione dal supporter tecnico di Twitter’s Corner, la Libreria Tarantola di Udine. Con la proiezione in anteprima a Vicino/lontano 2014, questa sera nell’ex Chiesa di San Francesco alle 20.30, si presen-

ta il dvd del film “Parole povere”, di Francesca Archibugi, dedicato al poeta friulano Pierluigi Cappello, Premio Terzani 2014. Il film, coprodotto da Agherose e Tucker Film con musiche originali di Battista Lena, sarà introdotto dall’intervista di Piero Colussi a Pierluigi Cappello. In videocollegamento interverrà la regista Francesca Archibugi. «Parole povere ha rappresentato, per me, una doppia sfida – spiega Pierluigi Cappello -. Sul piano fisico, una bella fatica, e sul piano emotivo. La telecamera è invadente e all’inizio

non è stato facile dimenticarsi della sua presenza, ma il tocco leggero di Francesca e l’assoluta discrezione degli operatori hanno reso tutto naturale». Sempre oggi, alle 18 alla Libreria Friuli, la conversazione su “Frammenti di una storia coloniale”, con Maria Teresa Ghiotto e Maria Trivellato. Per festeggiare la Giornata internazionale dell’infermiere, alle 20 al Visionario, si dibatterà di “Femminile e cambiamento per un nuovo bene-vivere”, con Laura Balbo, Roberta Carlini ed Elena Mancini, coordinate da Annalisa Comuzzi.


IN CITTA' linguaggio del cinema corso con Placereani ■■ Al via oggi, alle 17.30 al Visionario, il corso annuale sul linguaggio cinematografico “Stili e linguaggi della narrazione” curato come sempre dal critico Giorgio

della Mediateca (tesseramento del Comune i gratuito negli orari di apertura data: 14/05/2014 ricco pool di a della struttura) dietro cittadini pagina: 24per r versamento della quota di simpatico e n partecipazione di 20 euro. Info, in occasione d iscrizioni e prenotazioni: tel. dell’Europa” 0432.299545, mail delle prossim giulia@cecudine.org. europee, il ve la sua storia, l formazione, l Captain Europe, flash mob in piazzetta Lionello volontariato. ■■ Prosegue con un nuovo mascotte del appuntamento “BEurope. Volti, Captain Euro voci, viaggi: vita di giovani mob in progr europei”, la serie di iniziative Lionello.

La festa

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Black music per gli universitari

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Stasera Vicino/Lontano organizza una festa danzante dedicata alla popolazione universitaria (Foto Phocus Agency) e al pubblico più giovane: alle 21, il piazzale del Castello di Udine ospiterà infatti il dj-set di alcun protagonisti della scena musicale cittadina. Il tema principale sarà la black music: grande spazio quindi a ritmi hip-hop, r’n’b, reggae e dancehall in tutte le possibili declinazioni e con possibili variazioni sul tema. A selezionarla ci penseranno innanzitutto le Roc Stars DJ Deo e Dek Ill Ceesa, membri della crew dei Carnicats e resident della one-night Mamacita; poi DJ Miche, al secolo Michele Poletto, leader e cantante dei Playa Desnuda, resident dj e promotore al Madrid di Udine. Infine, per la prima volta, anche la “Monster Selecta” della ZonaEst, che da anni dà vita a dei party conosciuti in tutta Udine ed esportati sempre con grande successo. La serata è a ingresso libero e in caso di maltempo si svolgerà alla Casa della Contadinanza. UDINE, Castello ■ Stasera, alle 21

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Cultura e Spettacoli

MERCOLEDÌ 14 MAGGIO 2014 MESSAGGERO VENETO

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vicino/lontano » che mondo fa?

Cappello: «Le mie poesie per i bambini»

Uscirà a settembre un nuovo libro dedicato ai più piccoli. E stasera al Visionario il film “Parole povere” della Archibugi di Gian Paolo Polesini Con Pierluigi non sei mai in riserva di soggetti da indagare. «Be’ - dice - in realtà del film ne abbiamo parlato abbastanza, non credo ci sia altro da ricordare». Vero. Noi, però, dobbiamo sempre confidare sul passaggio veloce delle notizie e sulla altrettanta rapidità del lettore di dimenticare. Certo, Parole povere, il docu di Francesca Archibugi, è per molti soltanto un progetto, tant’è che in sala non si è ancora visto. Debutto al Festival di Torino, un passaggio al Trieste Film Festival e, questa sera alle 20.30, sarà al Visionario di Udine, première friulana vicina al poeta, poi ci penserà la Tucker a farlo viaggiare. Impegno multiplo dello scrittore per il v/l del doppio lustro: il ritratto senza filtri, così com’è, naturale e sincero, rincorso dalla regista romana appena rimesso sullo scaffale Mandate a dire all’imperatore, per giorni sul comodino e ogni sera sfogliato per bene e un premio Terzani raccolto in combutta con Mohsin Hamid,

una comproprietà che sa di nuovo. Culture non proprio a sfioro di pelle, la friulana e quella pakistana, ma c’è l’esaltazione della vicinanza e della lontananza. Non si arriva subito al quindi, la digressione è comunque poetica. «È stata mia nipote Chiara a farmi spostare i punti di vista. Scrivere per loro, per i bimbi, scardina alcuni sistemi logici e automatici, ma perché non provarci? Il gesto è rimasto privato, finché con la Rizzoli (la casa editrice di Questa libertà, ndr) è spuntata l’idea di farne un libro. Una trentina di

liriche accompagnate dalle illustrazioni di Pia Valentinis, una della terra nostra, anche se adottata da Cagliari». Parole povere è uno sguardo intenso su una vita. «Desideravo conoscerlo, Cappello - spiega Archibugi - sebbene nessuno me l’avesse segnalato. Seppi di lui quando vinse il Viareggio. Acquistai una sua raccolta e m’innamorai di quell’intensità, nulla di casuale o di banale. Infilai una cinepresa in borsa e pigliai un treno. Potevamo pure respingerci, non si può sapere. Accadde il contrario. Iniziai a riprenderlo mentre scriveva e leggeva in quel suo movimento avvolgente di creatore vitale». Un occhio meccanico addosso. Se reciti, okey, mentre stai vivendo è diverso. «Francesca ha rispettato gli spazi, non invadendoli mai. Difficoltà iniziali? Evitare l’accademia. E gli atteggiamenti. Naturalezza. Eh, mica facile. Impari con la confidenza». Mittelfest, 2012. L’idea si stacca dal luogo cividalese. Letture di poesie, il quintetto jazz di Battista Lena smuove

il programma di oggi

V/l Digital con il libro di Fabio Chiusi e la festa in castello Vicino/Lontano Digital: entra nel vivo oggi la nuova sezione del festival ideata da Marco Pacini e curata da Fabio Chiusi, che proprio alle 18, alla Libreria Tarantola di Udine, in dialogo con Giorgio Jannis e in collaborazione con Friuli Future Forum presenta il suo ultimo saggio, “Critica della democrazia digitale. La politica 2.0 alla prova dei fatti” (Codice 2014). Da anni gli esperti si dividono sulle possibilità della rete di permettere una maggiore partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica fino all’utopia dell’autogoverno del popolo, che secondo molti equivarrebbe a una versione

social media della democrazia diretta ateniese. Ora che sono stati condotti in tutto il mondo esperimenti per implementare soluzioni tecnologiche nelle procedure democratiche, è ora di chiedersi se i risultati prodotti siano all’altezza delle aspettative. Giornalista e scrittore, Fabio Chiusi è autore del blog il Nichilista. E da venerdì 16 maggio al Friuli Future Forum saranno proposti i momenti più ”operativi” di v/l Digital: quelli dell’alfabetizzazione intorno alla rete attraverso veri e propri workshop. A condurlo saranno Claudio Agosti e Fabio

Pietrosanti, che coordineranno anche il workshop in programma sabato 17 maggio. Sempre oggi, alle 18 alla Libreria Friuli, la conversazione su “Frammenti di una storia coloniale”, con Maria Teresa Ghiotto e Maria Trivellato. Per festeggiare la Giornata internazionale dell’infermiere in sinergia con Ipasvi Udine, alle 20 al Visionario si dibatterà di “Femminile e cambiamento per un nuovo bene-vivere”, con Laura Balbo, Roberta Carlini ed Elena Mancini, coordinate da Annalisa Comuzzi. Dalle 21 al Castello di Udine si rinnova l’appuntamento con la Festa Universitaria.

musica, Pierluigi declama, Archibugi filma. Una partenza. «Non c’è mai stata sceneggiatura - precisa lei - un’azione scenica scandita dall’improvvisazione e da un esile canovaccio. Lui temeva di essere raccontato come il fenomeno

in carrozzina. Scacciati i timori, ha spalancato la sua porta al mondo, lasciandoci entrare». Cinquantadue minuti per conoscerlo. L’infanzia lassù, il terremoto del ’76 - «che scombinò tutto». Lo senti il rumore del sisma,

qualcuno stava registrando i Pink Floyd e rimase impresso pure il boato. Le cene con gli amici Villalta, Garlini, Maurensig, Avoledo, Reitani, Bartacche e Gasparet, l’incidente, il «rinascere ogni volta». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Tanti bolli, ma soprattutto troppe follie Crasse risate con Stella e Balasso sui deliri della burocrazia italiana ◗ UDINE

Balasso e Stella e, sotto, la lunga coda per entrare (Foto Phocus Agency)

«Pressapochismo», dice Paolo Rossi da un video. È opinione calzante per uno Stivale che calca un suolo «evitando le buche più dure», cantava Battisti, ma la frasetta sottratta a Sì viaggiare ben si adatta al senso globale d’incertezza. Ci si barcamena, dai, praticamente da sempre. Non servono autori comici per rendere friz il copione di uno show sulla burocrazia. Basta sfilare qualche foglio - anche a caso, eh - dai faldoni degli uffici pubblici e si va in scena così, con la sicurezza

sottobraccio. Gian Antonio Stella è un ottimo archeologo contemporaneo, lui scava e qualcosa tira sempre fuori. Poi la merce la espone, non se la gode in solitudine. Con Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli il giornalista e scrittore veronese ha aperto il baule del mago, perché soltanto un illusionista può maneggiare un simile materiale, frutto di maldestre prestidigitazioni. Rossi, la spalla annunciata, è trattenuto in patria dal nuovo spettacolo (però spedisce una clip gustosissima) ma noi abbiamo un vicino di casa altrettanto

straordinario, Natalino Balasso. Stella/Balasso e c’era la coda fuori San Francesco, fino in via Ginnasio Vecchio. Fate voi. Il cabaret sociale, ovvero abili sottrazioni dal mondo purtroppo reale, crea uno strano miscuglio di sensazioni epidermiche. Ti diverti e, nel contempo, vorresti chiedere la cittadinanza svizzera. I due entrano in scena con le tasche piene di documenti ufficiali che sembrano vergati, timbrati e firmati sul nido del cuculo. Una lingua italiana improbabile riempie leggi e decreti, spuntano parole impossibili come elasso

o dettagli quali «l’indice rifrattometrico della polpa (direttiva Ue sulla frutta). In una Asl, per la richiesta dei pannoloni, tocca specificare lo stato della «cute sacrale del soggetto» nonché la «misura fianchi dell’assistito». Di pazzie simili i ragazzi ne hanno sfoderate a decine. Stella declama, Balasso commenta. Uno spasso infinito. D’altronde se un Paese ha 63 mila 194 deroghe e 513 decreti attuativi mai fatti, oltre a una montagna di allucinanti direttive, non hai scelta. O ridi o ti armi. (Gpp) ©RIPRODUZIONERISERVATA


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MERCOLEDÌ 14 MAGGIO 2014 MESSAGGERO VENETO

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vicino/lontano » che mondo fa?

Cappello: «Le mie poesie per i bambini»

Uscirà a settembre un nuovo libro dedicato ai più piccoli. E stasera al Visionario il film “Parole povere” della Archibugi di Gian Paolo Polesini Con Pierluigi non sei mai in riserva di soggetti da indagare. «Be’ - dice - in realtà del film ne abbiamo parlato abbastanza, non credo ci sia altro da ricordare». Vero. Noi, però, dobbiamo sempre confidare sul passaggio veloce delle notizie e sulla altrettanta rapidità del lettore di dimenticare. Certo, Parole povere, il docu di Francesca Archibugi, è per molti soltanto un progetto, tant’è che in sala non si è ancora visto. Debutto al Festival di Torino, un passaggio al Trieste Film Festival e, questa sera alle 20.30, sarà al Visionario di Udine, première friulana vicina al poeta, poi ci penserà la Tucker a farlo viaggiare. Impegno multiplo dello scrittore per il v/l del doppio lustro: il ritratto senza filtri, così com’è, naturale e sincero, rincorso dalla regista romana appena rimesso sullo scaffale Mandate a dire all’imperatore, per giorni sul comodino e ogni sera sfogliato per bene e un premio Terzani raccolto in combutta con Mohsin Hamid,

una comproprietà che sa di nuovo. Culture non proprio a sfioro di pelle, la friulana e quella pakistana, ma c’è l’esaltazione della vicinanza e della lontananza. Non si arriva subito al quindi, la digressione è comunque poetica. «È stata mia nipote Chiara a farmi spostare i punti di vista. Scrivere per loro, per i bimbi, scardina alcuni sistemi logici e automatici, ma perché non provarci? Il gesto è rimasto privato, finché con la Rizzoli (la casa editrice di Questa libertà, ndr) è spuntata l’idea di farne un libro. Una trentina di

liriche accompagnate dalle illustrazioni di Pia Valentinis, una della terra nostra, anche se adottata da Cagliari». Parole povere è uno sguardo intenso su una vita. «Desideravo conoscerlo, Cappello - spiega Archibugi - sebbene nessuno me l’avesse segnalato. Seppi di lui quando vinse il Viareggio. Acquistai una sua raccolta e m’innamorai di quell’intensità, nulla di casuale o di banale. Infilai una cinepresa in borsa e pigliai un treno. Potevamo pure respingerci, non si può sapere. Accadde il contrario. Iniziai a riprenderlo mentre scriveva e leggeva in quel suo movimento avvolgente di creatore vitale». Un occhio meccanico addosso. Se reciti, okey, mentre stai vivendo è diverso. «Francesca ha rispettato gli spazi, non invadendoli mai. Difficoltà iniziali? Evitare l’accademia. E gli atteggiamenti. Naturalezza. Eh, mica facile. Impari con la confidenza». Mittelfest, 2012. L’idea si stacca dal luogo cividalese. Letture di poesie, il quintetto jazz di Battista Lena smuove

il programma di oggi

V/l Digital con il libro di Fabio Chiusi e la festa in castello Vicino/Lontano Digital: entra nel vivo oggi la nuova sezione del festival ideata da Marco Pacini e curata da Fabio Chiusi, che proprio alle 18, alla Libreria Tarantola di Udine, in dialogo con Giorgio Jannis e in collaborazione con Friuli Future Forum presenta il suo ultimo saggio, “Critica della democrazia digitale. La politica 2.0 alla prova dei fatti” (Codice 2014). Da anni gli esperti si dividono sulle possibilità della rete di permettere una maggiore partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica fino all’utopia dell’autogoverno del popolo, che secondo molti equivarrebbe a una versione

social media della democrazia diretta ateniese. Ora che sono stati condotti in tutto il mondo esperimenti per implementare soluzioni tecnologiche nelle procedure democratiche, è ora di chiedersi se i risultati prodotti siano all’altezza delle aspettative. Giornalista e scrittore, Fabio Chiusi è autore del blog il Nichilista. E da venerdì 16 maggio al Friuli Future Forum saranno proposti i momenti più ”operativi” di v/l Digital: quelli dell’alfabetizzazione intorno alla rete attraverso veri e propri workshop. A condurlo saranno Claudio Agosti e Fabio

Pietrosanti, che coordineranno anche il workshop in programma sabato 17 maggio. Sempre oggi, alle 18 alla Libreria Friuli, la conversazione su “Frammenti di una storia coloniale”, con Maria Teresa Ghiotto e Maria Trivellato. Per festeggiare la Giornata internazionale dell’infermiere in sinergia con Ipasvi Udine, alle 20 al Visionario si dibatterà di “Femminile e cambiamento per un nuovo bene-vivere”, con Laura Balbo, Roberta Carlini ed Elena Mancini, coordinate da Annalisa Comuzzi. Dalle 21 al Castello di Udine si rinnova l’appuntamento con la Festa Universitaria.

musica, Pierluigi declama, Archibugi filma. Una partenza. «Non c’è mai stata sceneggiatura - precisa lei - un’azione scenica scandita dall’improvvisazione e da un esile canovaccio. Lui temeva di essere raccontato come il fenomeno

in carrozzina. Scacciati i timori, ha spalancato la sua porta al mondo, lasciandoci entrare». Cinquantadue minuti per conoscerlo. L’infanzia lassù, il terremoto del ’76 - «che scombinò tutto». Lo senti il rumore del sisma,

qualcuno stava registrando i Pink Floyd e rimase impresso pure il boato. Le cene con gli amici Villalta, Garlini, Maurensig, Avoledo, Reitani, Bartacche e Gasparet, l’incidente, il «rinascere ogni volta». ©RIPRODUZIONE RISERVATA


data: 14/05/2014 pagina: 55 (dettaglio)

oesie per i bambini»

E stasera al Visionario il film “Parole povere” della Archibugi

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il programma di oggi

V/l Digital con il libro di Fabio Chiusi e la festa in castello Vicino/Lontano Digital: entra nel vivo oggi la nuova sezione del festival ideata da Marco Pacini e curata da Fabio Chiusi, che proprio alle 18, alla Libreria Tarantola di Udine, in dialogo con Giorgio Jannis e in collaborazione con Friuli Future Forum presenta il suo ultimo saggio, “Critica della democrazia digitale. La politica 2.0 alla prova dei fatti” (Codice 2014). Da anni gli esperti si dividono sulle possibilità della rete di permettere una maggiore partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica fino all’utopia dell’autogoverno del popolo, che secondo molti equivarrebbe a una versione

social media della democrazia diretta ateniese. Ora che sono stati condotti in tutto il mondo esperimenti per implementare soluzioni tecnologiche nelle procedure democratiche, è ora di chiedersi se i risultati prodotti siano all’altezza delle aspettative. Giornalista e scrittore, Fabio Chiusi è autore del blog il Nichilista. E da venerdì 16 maggio al Friuli Future Forum saranno proposti i momenti più ”operativi” di v/l Digital: quelli dell’alfabetizzazione intorno alla rete attraverso veri e propri workshop. A condurlo saranno Claudio Agosti e Fabio

Pietrosanti, che coordineranno anche il workshop in programma sabato 17 maggio. Sempre oggi, alle 18 alla Libreria Friuli, la conversazione su “Frammenti di una storia coloniale”, con Maria Teresa Ghiotto e Maria Trivellato. Per festeggiare la Giornata internazionale dell’infermiere in sinergia con Ipasvi Udine, alle 20 al Visionario si dibatterà di “Femminile e cambiamento per un nuovo bene-vivere”, con Laura Balbo, Roberta Carlini ed Elena Mancini, coordinate da Annalisa Comuzzi. Dalle 21 al Castello di Udine si rinnova l’appuntamento con la Festa Universitaria.

musica, Pierluigi declama, Archibugi filma. Una partenza. «Non c’è mai stata sceneggiatura - precisa lei - un’azione scenica scandita dall’improvvisazione e da un esile canovaccio. Lui temeva di essere raccontato come il fenomeno

in carrozzina. Scacciati i timori, ha spalancato la sua porta al mondo, lasciandoci entrare». Cinquantadue minuti per conoscerlo. L’infanzia lassù, il terremoto del ’76 - «che scombinò tutto». Lo senti il rumore del sisma,

qualcuno stava registrando i Pink Floyd e rimase impresso pure il boato. Le cene con gli amici Villalta, Garlini, Maurensig, Avoledo, Reitani, Bartacche e Gasparet, l’incidente, il «rinascere ogni volta». ©RIPRODUZIONE RISERVATA


data: 14/05/2014 pagina: 55 (dettaglio)

Cappello: «Le mie poesie per i bambini»

Uscirà a settembre un nuovo libro dedicato ai più piccoli. E stasera al Visionario il film “Parole povere” della Archibugi di Gian Paolo Polesini Con Pierluigi non sei mai in riserva di soggetti da indagare. «Be’ - dice - in realtà del film ne abbiamo parlato abbastanza, non credo ci sia altro da ricordare». Vero. Noi, però, dobbiamo sempre confidare sul passaggio veloce delle notizie e sulla altrettanta rapidità del lettore di dimenticare. Certo, Parole povere, il docu di Francesca Archibugi, è per molti soltanto un progetto, tant’è che in sala non si è ancora visto. Debutto al Festival di Torino, un passaggio al Trieste Film Festival e, questa sera alle 20.30, sarà al Visionario di Udine, première friulana vicina al poeta, poi ci penserà la Tucker a farlo viaggiare. Impegno multiplo dello scrittore per il v/l del doppio lustro: il ritratto senza filtri, così com’è, naturale e sincero, rincorso dalla regista romana appena rimesso sullo scaffale Mandate a dire all’imperatore, per giorni sul comodino e ogni sera sfogliato per bene e un premio Terzani raccolto in combutta con Mohsin Hamid,

una comproprietà che sa di nuovo. Culture non proprio a sfioro di pelle, la friulana e quella pakistana, ma c’è l’esaltazione della vicinanza e della lontananza. Non si arriva subito al quindi, la digressione è comunque poetica. «È stata mia nipote Chiara a farmi spostare i punti di vista. Scrivere per loro, per i bimbi, scardina alcuni sistemi logici e automatici, ma perché non provarci? Il gesto è rimasto privato, finché con la Rizzoli (la casa editrice di Questa libertà, ndr) è spuntata l’idea di farne un libro. Una trentina di

liriche accompagnate dalle illustrazioni di Pia Valentinis, una della terra nostra, anche se adottata da Cagliari». Parole povere è uno sguardo intenso su una vita. «Desideravo conoscerlo, Cappello - spiega Archibugi - sebbene nessuno me l’avesse segnalato. Seppi di lui quando vinse il Viareggio. Acquistai una sua raccolta e m’innamorai di quell’intensità, nulla di casuale o di banale. Infilai una cinepresa in borsa e pigliai un treno. Potevamo pure respingerci, non si può sapere. Accadde il contrario. Iniziai a riprenderlo mentre scriveva e leggeva in quel suo movimento avvolgente di creatore vitale». Un occhio meccanico addosso. Se reciti, okey, mentre stai vivendo è diverso. «Francesca ha rispettato gli spazi, non invadendoli mai. Difficoltà iniziali? Evitare l’accademia. E gli atteggiamenti. Naturalezza. Eh, mica facile. Impari con la confidenza». Mittelfest, 2012. L’idea si stacca dal luogo cividalese. Letture di poesie, il quintetto jazz di Battista Lena smuove

il programma di oggi

V/l Digital con il libro di Fabio Chiusi e la festa in castello Vicino/Lontano Digital: entra nel vivo oggi la nuova sezione del festival ideata da Marco Pacini e curata da Fabio Chiusi, che proprio alle 18, alla Libreria Tarantola di Udine, in dialogo con Giorgio Jannis e in collaborazione con Friuli Future Forum presenta il suo ultimo saggio, “Critica della democrazia digitale. La politica 2.0 alla prova dei fatti” (Codice 2014). Da anni gli esperti si dividono sulle possibilità della rete di permettere una maggiore partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica fino all’utopia dell’autogoverno del popolo, che secondo molti equivarrebbe a una versione

social media della democrazia diretta ateniese. Ora che sono stati condotti in tutto il mondo esperimenti per implementare soluzioni tecnologiche nelle procedure democratiche, è ora di chiedersi se i risultati prodotti siano all’altezza delle aspettative. Giornalista e scrittore, Fabio Chiusi è autore del blog il Nichilista. E da venerdì 16 maggio al Friuli Future Forum saranno proposti i momenti più ”operativi” di v/l Digital: quelli dell’alfabetizzazione intorno alla rete attraverso veri e propri workshop. A condurlo saranno Claudio Agosti e Fabio

Pietrosanti, che coordineranno anche il workshop in programma sabato 17 maggio. Sempre oggi, alle 18 alla Libreria Friuli, la conversazione su “Frammenti di una storia coloniale”, con Maria Teresa Ghiotto e Maria Trivellato. Per festeggiare la Giornata internazionale dell’infermiere in sinergia con Ipasvi Udine, alle 20 al Visionario si dibatterà di “Femminile e cambiamento per un nuovo bene-vivere”, con Laura Balbo, Roberta Carlini ed Elena Mancini, coordinate da Annalisa Comuzzi. Dalle 21 al Castello di Udine si rinnova l’appuntamento con la Festa Universitaria.

musica, Pierluigi declama, Archibugi filma. Una partenza. «Non c’è mai stata sceneggiatura - precisa lei - un’azione scenica scandita dall’improvvisazione e da un esile canovaccio. Lui temeva di essere raccontato come il fenomeno

in carrozzina. Scacciati i timori, ha spalancato la sua porta al mondo, lasciandoci entrare». Cinquantadue minuti per conoscerlo. L’infanzia lassù, il terremoto del ’76 - «che scombinò tutto». Lo senti il rumore del sisma,

qualcuno stava registrando i Pink Floyd e rimase impresso pure il boato. Le cene con gli amici Villalta, Garlini, Maurensig, Avoledo, Reitani, Bartacche e Gasparet, l’incidente, il «rinascere ogni volta». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Tanti bolli, ma soprattutto troppe follie Crasse risate con Stella e Balasso sui deliri della burocrazia italiana ◗ UDINE

Balasso e Stella e, sotto, la lunga coda per entrare (Foto Phocus Agency)

«Pressapochismo», dice Paolo Rossi da un video. È opinione calzante per uno Stivale che calca un suolo «evitando le buche più dure», cantava Battisti, ma la frasetta sottratta a Sì viaggiare ben si adatta al senso globale d’incertezza. Ci si barcamena, dai, praticamente da sempre. Non servono autori comici per rendere friz il copione di uno show sulla burocrazia. Basta sfilare qualche foglio - anche a caso, eh - dai faldoni degli uffici pubblici e si va in scena così, con la sicurezza

sottobraccio. Gian Antonio Stella è un ottimo archeologo contemporaneo, lui scava e qualcosa tira sempre fuori. Poi la merce la espone, non se la gode in solitudine. Con Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli il giornalista e scrittore veronese ha aperto il baule del mago, perché soltanto un illusionista può maneggiare un simile materiale, frutto di maldestre prestidigitazioni. Rossi, la spalla annunciata, è trattenuto in patria dal nuovo spettacolo (però spedisce una clip gustosissima) ma noi abbiamo un vicino di casa altrettanto

straordinario, Natalino Balasso. Stella/Balasso e c’era la coda fuori San Francesco, fino in via Ginnasio Vecchio. Fate voi. Il cabaret sociale, ovvero abili sottrazioni dal mondo purtroppo reale, crea uno strano miscuglio di sensazioni epidermiche. Ti diverti e, nel contempo, vorresti chiedere la cittadinanza svizzera. I due entrano in scena con le tasche piene di documenti ufficiali che sembrano vergati, timbrati e firmati sul nido del cuculo. Una lingua italiana improbabile riempie leggi e decreti, spuntano parole impossibili come elasso

o dettagli quali «l’indice rifrattometrico della polpa (direttiva Ue sulla frutta). In una Asl, per la richiesta dei pannoloni, tocca specificare lo stato della «cute sacrale del soggetto» nonché la «misura fianchi dell’assistito». Di pazzie simili i ragazzi ne hanno sfoderate a decine. Stella declama, Balasso commenta. Uno spasso infinito. D’altronde se un Paese ha 63 mila 194 deroghe e 513 decreti attuativi mai fatti, oltre a una montagna di allucinanti direttive, non hai scelta. O ridi o ti armi. (Gpp) ©RIPRODUZIONERISERVATA


data: 14/05/2014 pagina: 28

XXVIII

PN

Cultura&Spettacoli

UDINE - (lp) Ancora una grande compagine orchestrale per la stagione del Teatro Nuovo che volge al termine. Lunedì si trattava della russa Orchestra Sinfonica "Ciaikovskij", nata nel 1930 come Prima Orchestra Sinfonica della Radio Sovietica. Vladimir Fedoseyev, sul podio anche per questo concerto, ne ha assunto la guida nel 1974: si tratta di una bacchetta di notevole esperienza, essendo stato tra l'altro anche direttore principale dei Wiener Simphoniker dal 1995 al 2004. La serata ha preso avvio con la Sinfonia n. 2 in mi minore op. 27

Mercoledì 14 maggio 2014

SENTITA A UDINE

La Sinfonica "Ciaikovskij" suona sotto le aspettative di Sergej Rachmaninov. Presentata con successo (a differenza della prima sinfonia) nel 1908, è una composizione poderosa in ogni senso: quasi un'ora di musica in cui l'orchestra viene utilizzata al massimo delle possibilità dinamiche e coloristiche e in cui si avvicendano materiali tematici e elaborativi sovrabbondanti. Nell'eseguirla la "Ciaikovskij" non si è risparmiata, sfoderando il suono

caldo e generoso che spesso contraddistingue le formazioni russe e mostrando un’evidente scioltezza nell'intesa col direttore. Prestando attenzione, tuttavia, si poteva notare qualche sfilacciatura nei reparti e qualche incastro non proprio a piombo, oltre a una predominanza degli archi e una dinamica mai scesa sotto il mezzoforte. Dopo la pausa è stata la volta della celebre Suite orchestrale

VICINO/LONTANO Questa sera proiezione in San Francesco

Cappello, poeta a nudo

dal balletto Schiaccianoci di Ciaikowskij. Tutti ne hanno nell'orecchio almeno qualche passaggio, se non altro perché immortalata nella disneyana "Fantasia". Fedoseyev ha staccato tempi molto - troppo - tranquilli, facendo perdere mordente a una musica che vive di leggiadria e ha enfatizzato tinte quasi sempre molto accese. Qualche impaccio di fraseggio e di rifinitura sonora non ha troppo nuociuto a una resa complessiva comunque accettabile. Applausi, un bis e un "rompete le righe" decretato senza troppe cerimonie. © riproduzione riservata

A UDINE Nell’ambito del festival

In "Parole povere" l’occhio della Archibugi sull’uomo-artista

La sezione digitale entra nel vivo degli incontri

UDINE – Dopo esser passato per il Festival di Torino, ecco al festival Vicino/Lontano, questa sera ex Chiesa di San Francesco, ore 20.30, la presentazione del film “Parole povere”, di Francesca Archibugi, dedicato al poeta friulano Pierluigi Cappello, Premio Terzani 2014. Il film, coprodotto da Agherose e Tucker Film (Italia 2013, 60’) con musiche originali di Battista Lena, sarà introdotto dall’intervista di Piero Colussi a Pierluigi Cappello. La regista Francesca Archibugi, impegnata nelle riprese del suo nuovo film sarà presente con una testimonianza video. “Parole povere” è la dolce collisione tra gli occhi di una regista e le parole, tutt’altro che povere, di un poeta. Lei, Francesca Archibugi, offre il suo sguardo, costruisce l’ascolto, lui, Pierluigi Cappello, offre la sua identità sorridente, restituisce la complessa naturalezza di chi è nato «al di qua di questi fogli». Vita e creazione letteraria: quali distanze alimentano il rapporto? E di quali vicinanze, invece, si nutre? La telecamera cerca risposte facendo sempre un passo indietro, con affettuoso pudore, e documenta la verità, la realtà. Il mon-

UDINE - Entra nel vivo oggi Vicino/Lontano Digital, la nuova sezione del festival ideata da Marco Pacini e curata da Fabio Chiusi, che alle 18, alla Libreria Tarantola di Udine, in dialogo con Giorgio Jannis e in collaborazione con Friuli Future Forum presenta il suo ultimo libro, Critica della democrazia digitale. La politica 2.0 alla prova dei fatti (Codice 2014). Da anni gli esperti si dividono sulle possibilità della rete di permettere una maggiore partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica fino all’utopia dell’autogoverno del popolo, che secondo molti equivarrebbe a una versione social media della democrazia diretta ateniese. Sempre oggi, alle 18, alla Libreria Friuli, è prevista la conversazione su “Frammenti di una storia coloniale”, con Maria Teresa Ghiotto e Maria Trivellato. Alle 20 al Visionario si dibatterà di “Femminile e cambiamento per un nuovo bene-vivere”, con Laura Balbo, Roberta Carlini ed Elena Mancini, coordinate da Annalisa Comuzzi. Da venerdì 16 maggio al Friuli Future Forum saranno proposti i momenti più ”operativi” di v/l Digital: quelli dell’alfabetizzazione intorno alla rete attraverso veri e propri workshop. Si aprono così gli eventi realizzati dal Friuli Future Forum della Camera di Commercio di Udine, per affrontare nuove idee e prospettive per l'economia e la società friulane. Un impegno che anche dopo Vicino/Lontano proseguirà con diversi eventi fino a metà luglio. Info e iscrizioni su www.vicinolontano.it, info@vicinolontano.it, tel. 0432 287171.

PAROLE POVERE Pierluigi Cappello sarà presente questa sera a Udine taggio racconta, non estetizza; la musica di Battista Lena diventa scansione narrativa, non arreda i silenzi, e la piccola storia di Pierluigi, che è necessariamente anche la storia di una terra e di un popolo, scorre sullo schermo così come scorre nella quotidianità. «Parole povere – ricorda Pierluigi Cappello – ha rappresentato, per me, una doppia sfida. Sul piano fisico, i problemi sono stati attenuati dalla dimensione “collettiva” del progetto: l’entusiasmo di fare le cose con i miei vecchi amici e con gli amici nuovi come Francesca e gli operatori, mi ha dato la forza quotidia-

(foto Martinis)

na di cui avevo bisogno. Sul piano emotivo, ogni dubbio è stato neutralizzato dalla mia filosofia poetica: spalancare se stessi agli altri non è mai semplice, e non so quanti altri poeti lo avrebbero fatto, ma se la poesia non scende in mezzo alla gente, se non si “sporca le mani” con la terra, che poesia è? Il desiderio più grande è che le mie poesie vengano stropicciate dai lettori». Il Premio Terzani 2014 sarà consegnato a Cappello e allo scrittore pakistano Mohsin Hamid, vincitori ex aequo della X edizione, sabato 17 maggio, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ore 20.45).

STASERA Alle 21, sul Colle del Castello, festa universitaria a ingresso gratuito: musica con i dj Roc Stars, Miche e Zona est

VISTO A UDINE Il giornalista Gian Antonio Stella e il comico Natalino Balasso raccontano le assurdità di leggi e norme

Risate amare sulla casta della burocrazia UDINE - Ci sono Pippo, Topolino, Eta Beta. Ma Clarabella è introvabile. Che fine ha fatto? Un mistero! Per fortuna ci ha pensato l'onorevole Giacomo Stucchi che ha interrogato l'allora Ministro delle Finanze Visco, per sapere come mai quel personaggio Disney fosse introvabile tra i gadget di un concorso commerciale. Ciliegina sulla torta, Visco fece intervenire la polizia tributaria per un accertamento. Viene da ridere, a sentirla raccontare: talmente grottesca da non sembrare vera. Invece lo è. E allora viene anche un travaso di bile. È solo un esempio, uno dei tanti, raccontati dal giornalista Gian Antonio Stella e dal comico Natalino Balasso per disegnare un'Italia strozzata da un'overdose di commi, artico-

li e azzeccagarbugli nello spettacolo Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli, portato a Udine, all'ex Chiesa di San Francesco, per Vicino Lontano; in realtà, assieme a Stella, avrebbe dovuto esserci Paolo Rossi, che ha comunque mandato un video introduttivo, spiegando (ha scomodato pure l'Otello di Shakespeare) che la burocrazia è l'arma dei mediocri per fregare le persone di talento. Si ride, ma sono risate amare davanti ai picchi di assurdità raggiungibili dalle istituzioni, comprese quelle europee. Sapete cos'è un'impresa madre? Secondo la direttiva Ue sulle assicurazioni è «un'impresa madre». Impossibile dargli torto, in fin dei conti. I due snocciolano una lunga lista di leggi e leggette folli e illogiche; Balasso, al debutto nello

spettacolo, ma in piena forma, legge una serie di verbali: così come nella stesura delle norme, saltano all'occhio il linguaggio astruso, i giri di parole, la volontà di complicare ciò che potrebbe essere detto in modo più semplice e chiaro. D'altronde, spiegano, è così che i burocrati mantengono il loro potere e i loro lauti stipendi. Il risultato è che l'Italia, come dice Stella, pare l'isola di Atrocla, dove si è sviluppata l'arte di complicare le cose e le leggi sono contenute in 350mila volumi conservati alla Biblioteca nazionale. Per impedire che qualcuno le legga, ci sono due tipi di bibliotecari: quelli che non danno informazioni e quelli che le danno sbagliate. Alessia Pilotto © riproduzione riservata

SULLA BUROCRAZIA Natalino Balasso e Gian Antonio Stella

(Phocus Agency)


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Cultura&Spettacoli

UDINE - (lp) Ancora una grande compagine orchestrale per la stagione del Teatro Nuovo che volge al termine. Lunedì si trattava della russa Orchestra Sinfonica "Ciaikovskij", nata nel 1930 come Prima Orchestra Sinfonica della Radio Sovietica. Vladimir Fedoseyev, sul podio anche per questo concerto, ne ha assunto la guida nel 1974: si tratta di una bacchetta di notevole esperienza, essendo stato tra l'altro anche direttore principale dei Wiener Simphoniker dal 1995 al 2004. La serata ha preso avvio con la Sinfonia n. 2 in mi minore op. 27

SENTITA A UDINE

data: 14/05/2014 pagina: 28 (dettaglio)

La Sinfonica "Ciaikovskij" suona sotto le aspettat di Sergej Rachmaninov. Presentata con successo (a differenza della prima sinfonia) nel 1908, è una composizione poderosa in ogni senso: quasi un'ora di musica in cui l'orchestra viene utilizzata al massimo delle possibilità dinamiche e coloristiche e in cui si avvicendano materiali tematici e elaborativi sovrabbondanti. Nell'eseguirla la "Ciaikovskij" non si è risparmiata, sfoderando il suono

caldo e generoso che spesso contr stingue le formazioni russe e mostr un’evidente scioltezza nell'intesa c rettore. Prestando attenzione, tut si poteva notare qualche sfilacci nei reparti e qualche incastro non prio a piombo, oltre a una predomin degli archi e una dinamica mai sotto il mezzoforte. Dopo la pausa è la volta della celebre Suite orche

VICINO/LONTANO Questa sera proiezione in San Francesco

Cappello, poeta a nudo

In "Parole povere" l’occhio della Archibugi sull’uomo-artista UDINE – Dopo esser passato per il Festival di Torino, ecco al festival Vicino/Lontano, questa sera ex Chiesa di San Francesco, ore 20.30, la presentazione del film “Parole povere”, di Francesca Archibugi, dedicato al poeta friulano Pierluigi Cappello, Premio Terzani 2014. Il film, coprodotto da Agherose e Tucker Film (Italia 2013, 60’) con musiche originali di Battista Lena, sarà introdotto dall’intervista di Piero Colussi a Pierluigi Cappello. La regista Francesca Archibugi, impegnata nelle riprese del suo nuovo film sarà presente con una testimonianza video. “Parole povere” è la dolce collisione tra gli occhi di una regista e le parole, tutt’altro che povere, di un poeta. Lei, Francesca Archibugi, offre il suo sguardo, costruisce l’ascolto, lui, Pierluigi Cappello, offre la sua identità sorridente, restituisce la complessa naturalezza di chi è nato «al di qua di questi fogli». Vita e creazione letteraria: quali distanze alimentano il rapporto? E di quali vicinanze, invece, si nutre? La telecamera cerca risposte facendo sempre un passo indietro, con affettuoso pudore, e documenta la verità, la realtà. Il mon-

PAROLE POVERE Pierluigi Cappello sarà presente questa sera a Udine taggio racconta, non estetizza; la musica di Battista Lena diventa scansione narrativa, non arreda i silenzi, e la piccola storia di Pierluigi, che è necessariamente anche la storia di una terra e di un popolo, scorre sullo schermo così come scorre nella quotidianità. «Parole povere – ricorda Pierluigi Cappello – ha rappresentato, per me, una doppia sfida. Sul piano fisico, i problemi sono stati attenuati dalla dimensione “collettiva” del progetto: l’entusiasmo di fare le cose con i miei vecchi amici e con gli amici nuovi come Francesca e gli operatori, mi ha dato la forza quotidia-

na di cui avevo bisogno. Sul piano emotivo, ogni dubbio è stato neutralizzato dalla mia filosofia poetica: spalancare se stessi agli altri non è mai semplice, e non so quanti altri poeti lo avrebbero fatto, ma se la poesia non scende in mezzo alla gente, se non si “sporca le mani” con la terra, che poesia è? Il desiderio più grande è che le mie poesie vengano stropicciate dai lettori». Il Premio Terzani 2014 sarà consegnato a Cappello e allo scrittore pakistano Mohsin Hamid, vincitori ex aequo della X edizione, sabato 17 maggio, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ore 20.45).

(foto Martinis)

STASERA Alle 21, sul Colle del Castello, festa universitaria a ingresso gratuito: musica con i dj Roc Stars, Miche e Zona est

VISTO A UDINE Il giornalista Gian Antonio Stella e il comico Natalino Balasso raccont


a della prima sinfoomposizione pode: quasi un'ora di tra viene utilizzata ibilità dinamiche e ui si avvicendano elaborativi sovrabrla la "Ciaikovskij" sfoderando il suono

stingue le formazioni russe e mostrando un’evidente scioltezza nell'intesa col direttore. Prestando attenzione, tuttavia, si poteva notare qualche sfilacciatura nei reparti e qualche incastro non proprio a piombo, oltre a una predominanza degli archi e una dinamica mai scesa sotto il mezzoforte. Dopo la pausa è stata la volta della celebre Suite orchestrale

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(foto Martinis)

STASERA Alle 21, sul Colle del Castello, festa universitaria a ingresso gratuito: musica con i dj Roc Stars, Miche e Zona est

do perdere mordente a una musica che vive di leggiadria e ha enfatizzato tinte data: 14/05/2014 quasi sempre molto pagina: accese.28Qualche (dettaglio) impaccio di fraseggio e di rifinitura sonora non ha troppo nuociuto a una resa complessiva comunque accettabile. Applausi, un bis e un "rompete le righe" decretato senza troppe cerimonie. © riproduzione riservata

A UDINE Nell’ambito del festival

La sezione digitale entra nel vivo degli incontri

UDINE - Entra nel vivo oggi Vicino/Lontano Digital, la nuova sezione del festival ideata da Marco Pacini e curata da Fabio Chiusi, che alle 18, alla Libreria Tarantola di Udine, in dialogo con Giorgio Jannis e in collaborazione con Friuli Future Forum presenta il suo ultimo libro, Critica della democrazia digitale. La politica 2.0 alla prova dei fatti (Codice 2014). Da anni gli esperti si dividono sulle possibilità della rete di permettere una maggiore partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica fino all’utopia dell’autogoverno del popolo, che secondo molti equivarrebbe a una versione social media della democrazia diretta ateniese. Sempre oggi, alle 18, alla Libreria Friuli, è prevista la conversazione su “Frammenti di una storia coloniale”, con Maria Teresa Ghiotto e Maria Trivellato. Alle 20 al Visionario si dibatterà di “Femminile e cambiamento per un nuovo bene-vivere”, con Laura Balbo, Roberta Carlini ed Elena Mancini, coordinate da Annalisa Comuzzi. Da venerdì 16 maggio al Friuli Future Forum saranno proposti i momenti più ”operativi” di v/l Digital: quelli dell’alfabetizzazione intorno alla rete attraverso veri e propri workshop. Si aprono così gli eventi realizzati dal Friuli Future Forum della Camera di Commercio di Udine, per affrontare nuove idee e prospettive per l'economia e la società friulane. Un impegno che anche dopo Vicino/Lontano proseguirà con diversi eventi fino a metà luglio. Info e iscrizioni su www.vicinolontano.it, info@vicinolontano.it, tel. 0432 287171.

a e il comico Natalino Balasso raccontano le assurdità di leggi e norme


UDINE – Dopo esser passato per il Festival di Torino, ecco al festival Vicino/Lontano, questa sera ex Chiesa di San Francesco, ore 20.30, la presentazione del film “Parole povere”, di Francesca Archibugi, dedicato al poeta friulano Pierluigi Cappello, Premio Terzani 2014. Il film, coprodotto da Agherose e Tucker Film (Italia 2013, 60’) con musiche originali di Battista Lena, sarà introdotto dall’intervista di Piero Colussi a Pierluigi Cappello. La regista Francesca Archibugi, impegnata nelle riprese del suo nuovo film sarà presente con una testimonianza video. “Parole povere” è la dolce collisione tra gli occhi di una regista e le parole, tutt’altro che povere, di un poeta. Lei, Francesca Archibugi, offre il suo sguardo, costruisce l’ascolto, lui, Pierluigi Cappello, offre la sua identità sorridente, restituisce la complessa naturalezza di chi è nato «al di qua di questi fogli». Vita e creazione letteraria: quali distanze alimentano il rapporto? E di quali vicinanze, invece, si nutre? La telecamera cerca risposte facendo sempre un passo indietro, con affettuoso pudore, e documenta la verità, la realtà. Il mon-

PAROLE POVERE Pierluigi Cappello sarà presente questa sera a Udine taggio racconta, non estetizza; la musica di Battista Lena diventa scansione narrativa, non arreda i silenzi, e la piccola storia di Pierluigi, che è necessariamente anche la storia di una terra e di un popolo, scorre sullo schermo così come scorre nella quotidianità. «Parole povere – ricorda Pierluigi Cappello – ha rappresentato, per me, una doppia sfida. Sul piano fisico, i problemi sono stati attenuati dalla dimensione “collettiva” del progetto: l’entusiasmo di fare le cose con i miei vecchi amici e con gli amici nuovi come Francesca e gli operatori, mi ha dato la forza quotidia-

(foto Martinis)

na di cui avevo bisogno. Sul piano emotivo, ogni dubbio è stato neutralizzato dalla mia filosofia poetica: spalancare se stessi agli altri non è mai semplice, e non so quanti altri poeti lo avrebbero fatto, ma se la poesia non scende in mezzo alla gente, se non si “sporca le mani” con la terra, che poesia è? Il desiderio più grande è che le mie poesie vengano stropicciate dai lettori». Il Premio Terzani 2014 sarà consegnato a Cappello e allo scrittore pakistano Mohsin Hamid, vincitori ex aequo della X edizione, sabato 17 maggio, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ore 20.45).

STASERA Alle 21, sul Colle del Castello, festa universitaria a ingresso gratuito: musica con i dj Roc Stars, Miche e Zona est

UDINE - Entra nel vivo oggi Vicino/Lontano la nuova sezione data:Digital, 14/05/2014 del festival ideata da Marco Pacini e pagina: (dettaglio) curata da Fabio 28 Chiusi, che alle 18, alla Libreria Tarantola di Udine, in dialogo con Giorgio Jannis e in collaborazione con Friuli Future Forum presenta il suo ultimo libro, Critica della democrazia digitale. La politica 2.0 alla prova dei fatti (Codice 2014). Da anni gli esperti si dividono sulle possibilità della rete di permettere una maggiore partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica fino all’utopia dell’autogoverno del popolo, che secondo molti equivarrebbe a una versione social media della democrazia diretta ateniese. Sempre oggi, alle 18, alla Libreria Friuli, è prevista la conversazione su “Frammenti di una storia coloniale”, con Maria Teresa Ghiotto e Maria Trivellato. Alle 20 al Visionario si dibatterà di “Femminile e cambiamento per un nuovo bene-vivere”, con Laura Balbo, Roberta Carlini ed Elena Mancini, coordinate da Annalisa Comuzzi. Da venerdì 16 maggio al Friuli Future Forum saranno proposti i momenti più ”operativi” di v/l Digital: quelli dell’alfabetizzazione intorno alla rete attraverso veri e propri workshop. Si aprono così gli eventi realizzati dal Friuli Future Forum della Camera di Commercio di Udine, per affrontare nuove idee e prospettive per l'economia e la società friulane. Un impegno che anche dopo Vicino/Lontano proseguirà con diversi eventi fino a metà luglio. Info e iscrizioni su www.vicinolontano.it, info@vicinolontano.it, tel. 0432 287171.

VISTO A UDINE Il giornalista Gian Antonio Stella e il comico Natalino Balasso raccontano le assurdità di leggi e norme

Risate amare sulla casta della burocrazia UDINE - Ci sono Pippo, Topolino, Eta Beta. Ma Clarabella è introvabile. Che fine ha fatto? Un mistero! Per fortuna ci ha pensato l'onorevole Giacomo Stucchi che ha interrogato l'allora Ministro delle Finanze Visco, per sapere come mai quel personaggio Disney fosse introvabile tra i gadget di un concorso commerciale. Ciliegina sulla torta, Visco fece intervenire la polizia tributaria per un accertamento. Viene da ridere, a sentirla raccontare: talmente grottesca da non sembrare vera. Invece lo è. E allora viene anche un travaso di bile. È solo un esempio, uno dei tanti, raccontati dal giornalista Gian Antonio Stella e dal comico Natalino Balasso per disegnare un'Italia strozzata da un'overdose di commi, artico-

li e azzeccagarbugli nello spettacolo Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli, portato a Udine, all'ex Chiesa di San Francesco, per Vicino Lontano; in realtà, assieme a Stella, avrebbe dovuto esserci Paolo Rossi, che ha comunque mandato un video introduttivo, spiegando (ha scomodato pure l'Otello di Shakespeare) che la burocrazia è l'arma dei mediocri per fregare le persone di talento. Si ride, ma sono risate amare davanti ai picchi di assurdità raggiungibili dalle istituzioni, comprese quelle europee. Sapete cos'è un'impresa madre? Secondo la direttiva Ue sulle assicurazioni è «un'impresa madre». Impossibile dargli torto, in fin dei conti. I due snocciolano una lunga lista di leggi e leggette folli e illogiche; Balasso, al debutto nello

spettacolo, ma in piena forma, legge una serie di verbali: così come nella stesura delle norme, saltano all'occhio il linguaggio astruso, i giri di parole, la volontà di complicare ciò che potrebbe essere detto in modo più semplice e chiaro. D'altronde, spiegano, è così che i burocrati mantengono il loro potere e i loro lauti stipendi. Il risultato è che l'Italia, come dice Stella, pare l'isola di Atrocla, dove si è sviluppata l'arte di complicare le cose e le leggi sono contenute in 350mila volumi conservati alla Biblioteca nazionale. Per impedire che qualcuno le legga, ci sono due tipi di bibliotecari: quelli che non danno informazioni e quelli che le danno sbagliate. Alessia Pilotto © riproduzione riservata

SULLA BUROCRAZIA Natalino Balasso e Gian Antonio Stella

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Sei in: HOME › AGENDA › VICINO/LONTANO: VARIAZIONI DI PROGRAMMA

Vicino/lontano: variazioni di programma 12 maggio 2014

UDINE – Infortunio a Fabrizio Gatti, giornalista dell’Espresso, autore di coraggiose inchieste e Premio Terzani 2008 per Bilal, da quest’anno membro della Giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani. A Vicino/Lontano 2014 avrebbe dovuto presentare venerdì 16 maggio Alle cinque della sera, storia di un gruppo di bambini e dei loro genitori, sopravvissuti alla guerra in Siria, condannati dalla pace in Europa a morire, nell’ottobre del 2013 nel mare di Lampedusa. I riscontri degli ultimi esami clinici gli rendono impossibile potersi spostare a Udine, ma Fabrizio Gatti e la sua testata di riferimento, l’Espresso, offrono al festival la possibilità di proiettare – sempre venerdì 16

In Friuli V

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maggio, nell’Ex Chiesa di San Francesco alle 21.30 – il video del racconto scenico registrato in

14 MAGGIO 20

occasione della “prima” di Bari, al Teatro Petruzzelli, nelle scorse settimane.

Un turism

Dopo la proiezione, a condurre il previsto incontro – dibattito con il pubblico in sala sui temi legati

GORIZIA. Pr tre giorni ded del turismo ( Giunto […]

all’immigrazione sarà don Pierluigi Di Piazza, fondatore del Centro Balducci di Zugliano. Variazione di programma anche per l’incontro di sabato 17 maggio, ore 18.30, ex Chiesa di San Francesco: all’incontro su “Quale Senato? Una proposta”, con il responsabile del Domenicale del Sole 24 Ore Armando Massarenti e con il docente Gilberto Corbellini, interverrà Guido Crainz, docente di Storia contemporanea all’Università di Teramo ed editorialista di Repubblica, in luogo dello storico e saggista Luciano Canfora, bloccato da impegni accademici legati al suo ruolo di rettore vicario dell’Università di San Marino. Guido Crainz è autore di importanti saggi storici, tra i quali: Storia del miracolo italiano (Donzelli, 1997, 2003); Il paese mancato (Donzelli, 2003); Autobiografia di una Repubblica. Le radici dell’Italia attuale (Donzelli, 2009); Il paese reale. Dall’assassinio di Moro all’Italia di oggi (Donzelli, 2012). Abolire il Senato per sanare alla radice l’anomalia italiana del bicameralismo “perfetto”, o piuttosto riformarlo, conferendogli funzioni e compiti all’altezza di una moderna democrazia? La sfida viene dalla “Domenica” del Sole 24 Ore. Richiamandosi evidentemente a modelli storici di ascendenza classica piuttosto che ai meccanismi dell’ingegneria costituzionale, la proposta prevede la creazione di un “Senato delle conoscenze” o “Senato della cultura”, cui affidare la revisione di tutte le grandi leggi in tema di diritti fondamentali: un

13 MAGGIO 20

Non c’è so cresce anc

UDINE. Giov della Region Sabbadini 1,

13 MAGGIO 20

Storia di d

CONCORDIA Dogliani e R protagoniste Massimo Fer documentari

13 MAGGIO 20

Per una ra

UDINE – Gru radiofonico in 105, Radio M

organo che valorizzi il merito, contribuendo a “ripristinare un utile dialogo tra il mondo della cultura scientifica, da cui derivano le competenze tecniche necessarie, e il mondo della politica, che esercita il

13 MAGGIO 20

governo attraverso la rappresentanza”.

Il percorso

Non una concezione elitaria della democrazia ma una élite a supporto della democrazia, allo scopo di

UDINE. Giov Casa Cavazz Contemporan svolgerà […]

ricostruire “un nesso funzionante tra cultura e politica, tra produzione di conoscenza e deliberazione pubblica”. Argomenti correlati: UDINE VICINO/LONTANO

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Sei in: HOME › AGENDA › DALL’INTOLLERANZA ALL’AMNESIA

Dall’intolleranza all’amnesia 14 maggio 2014

In

UDINE. Si apre domani giovedì con un’intensa “quattro giorni” di eventi e incontri la volata conclusiva di

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Vicino/Lontano 2014, in cartellone a Udine fino a domenica 18 maggio con un centinaio di iniziative in programma per oltre duecento protagonisti italiani e internazionali. La X edizione di Vicino/Lontano 2014 conferma la sua volontà di indagare il nostro tempo e i

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mutamenti, globali e locali, che investono le nostre vite. Decisamente centrale, nel programma del festival, la riflessione dello storico Adriano Prosperi, che sarà impegnato domani – giovedì 15 maggio, alle 19 nell’ex

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Chiesa di San Francesco – in una lezione su Tolleranza e intolleranza: alle origini dell’Europa moderna, introdotta dall’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del Comitato

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scientifico di Vicino/Lontano. L’incontro è proposto in collaborazione con Multiverso. Adriano Prosperi L’anno della scoperta dell’America, il 1492, si è fissato stabilmente nel racconto europeo come data d’inizio della modernità. Ma uno sguardo più attento – quello che ci riporterà lo storico e saggista Adriano Prosperi – permette di scoprire che in quell’anno, insieme all’alterità umana del selvaggio, altre figure di “diversi” entrarono nella costruzione del modello di statualità giuridica spagnola: Peppe Dell’Acqua

l’ebreo, il musulmano, l’eretico. La cancellazione delle differenze religiose, per

secoli caratteristiche dell’area iberica e fonte di ricchezza della sua cultura, ebbe il suo segno decisivo nell’espulsione in massa degli ebrei da parte di un potere statale garante della purezza religiosa del popolo, grazie al tribunale ecclesiastico della Suprema Inquisizione. Fu in questo contesto che l’antigiudaismo cristiano, forma tradizionale di intolleranza religiosa, si trasformò per la prima volta in antisemitismo razziale.

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Vicino/lontano 2014 ci accompagna a scoprire

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“che mondo fa” e anche cosa rimane, oggi, degli eventi che hanno ‘fatto’ la storia del nostro tempo. Di Amnesia. La cultura che abbiamo dimenticato discuteranno domani il

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sociologo Alessandro Dal Lago, lo psichiatra

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Peppe Dell’Acqua e il filosofo Pier Aldo Rovatti

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(ex Chiesa di san Francesco, ore 21), coordinati da Marco Pacini. La nostra scena culturale è in effetti abbastanza povera di memoria e alquanto ripetitiva. Si direbbe che Pier Aldo Rovatti

soffra di amnesia. Poco o nulla ricordiamo della grande ricchezza di pensiero che ha caratterizzato gli anni Sessanta e Settanta,

prima e dopo il fatidico Sessantotto. Chi ha vissuto quegli anni spesso non ha scrupoli a procedere attraverso pregiudizi e stigmatizzazioni, cosicché tutto viene a riversarsi nel calderone del terrorismo

mentre quello che è avvenuto è stato un ribollire di pensiero critico e di aperture di orizzonti teorici, FRIULIONLINE.COM (WEB2)

friuli

dall’uso che si è fatto in Italia della fenomenologia concreta e della riflessione sui bisogni radicali alle formidabili sperimentazioni teoriche dei maître del post­strutturalismo francese. A chi oggi ha vent’anni non arriva alcun messaggio positivo, arrivano soltanto gli effetti delle censure e delle amnesie. Che sia

urgente cominciare a discutere perché e come ciò stia accadendo costituisce il senso di questo incontro a più voci.

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non ripr

Vicino/Lontano

E domani sera, al Teatro San Giorgio alle 21 appuntamento con

P

Canti – Cjants – Dall’America, lo spettacolo teatrale da Cjants da la Meriche di Nelvia Di Monte, ideato da Stefano Rizzardi con Maria Ariis, Gabriele Benedetti, Giulia De Paoli, Stefano Rizzardi e le voci registrate di Fabiano Fantini, Alessandra Pergolese, su musiche di Aleksander Ipavec. La produzione, in collaborazione con CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli­ Venezia Giulia e Radio Onde Furlane, dà voce all’opera – i Cjants da la Meriche, pubblicati nel 1996 – di Nelvia Di Monte, una delle maggiori scrittrici viventi in lingua friulana. Quattro monologhi interiori, pieni di dolore e di speranza, di quattro emigranti friulani che hanno attraversato l’immensa pianura d’acqua dell’Oceano Atlantico. Argomenti correlati: UDINE VICINO/LONTANO

Stefano Rizzardi

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data: 14/04/2014 Oggi

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NO T I Z I E > MA N I F E S T A Z I O N I > 14 MA G G I O 2014

oggi in friuli venezia giulia

Trieste (TS): Salon Revoltella Trieste (TS): "E...state in libreria!": tre appuntamenti per bambini e ragazzi alla Giunti al Punto valvasone (PN): Stagione Concerti 2014 a Valvasone

Che mondo fa: Vicino/Lontano 2014 punta i riflettori su intolleranza, diversità e passato

Codroipo (UD): La magia dell’arte. I

Udine (UD) ­ Mercoledì 15 maggio si apre, con

protagonisti dell’arte moderna slovena 1968­2013

un’intensa “quattro giorni” di eventi e incontri, la

Trieste (TS): Fiori sui muri: il Liberty

cartellone a Udine fino a domenica 18 maggio con

volata conclusiva di Vicino/Lontano 2014, in un centinaio di iniziative in programma per oltre

Gemona del Friuli (UD): "Elementi

duecento protagonisti italiani e internazionali. La

Sotterranei" ­ Festival internazionale di street art 2014

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decima edizione di Vicino/Lontano 2014 conferma la sua volontà di indagare il nostro tempo e i

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mutamenti, globali e locali, che investono le nostre vite. Decisamente centrale, nel programma del

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festival, la riflessione dello storico Adriano Prosperi, che sarà impegnato – giovedì 15 maggio, alle 19

"Monarch" di Akab Knulp Trieste Dal 15/05/14 al 18/05/14

nell’ex Chiesa di San Francesco ­ in una lezione su "Tolleranza e intolleranza: alle origini dell’Europa moderna", introdotta dall’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del Comitato scientifico di Vicino/Lontano. L’incontro è proposto in collaborazione con Multiverso. L’anno della scoperta dell’America, il 1492, si è

Emilio Mario Dolfi e i suoi amici Civico Museo Revoltella Trieste Dal 15/05/14 al 30/06/14 Eccentriche Visioni 2014 ­ Nicole Renaud: "Coleurs, una storia d’amore vista attraverso i colori" Teatro Miela Trieste Il 15/05/14

Ma uno sguardo più attento – quello che ci riporterà lo storico e saggista Adriano Prosperi ­ permette di scoprire che in quell’anno, insieme all’alterità umana del selvaggio, altre figure di “diversi” entrarono nella costruzione del modello di statualità giuridica spagnola: l’ebreo, il musulmano, l’eretico. La

cancellazione delle differenze religiose, per secoli caratteristiche dell’area iberica e fonte di ricchezza della sua cultura, ebbe il suo segno decisivo nell’espulsione in massa degli ebrei da parte di un potere statale garante della purezza religiosa del popolo, grazie al tribunale ecclesiastico della Suprema Inquisizione. Fu in questo contesto che l’antigiudaismo cristiano, forma tradizionale di intolleranza religiosa, si trasformò per la prima volta in

enogastronomia

fissato stabilmente nel racconto europeo come data d’inizio della modernità.

antisemitismo razziale. Vicino/lontano 2014 ci accompagna a scoprire “che mondo fa” e anche cosa rimane, oggi, degli eventi che hanno ‘fatto’ la storia del nostro tempo. Di

Le tipiche Osmize triestine varie sedi provincia di Trieste (TS) Dal 10/02/12 al 31/12/14

Amnesia. La cultura che abbiamo dimenticato discuteranno domani il sociologo

Sabato on Wine varie sedi Gorizia ­ Pordenone ­ Udine (­­ ) Dal 10/02/12 al 31/12/14

ricchezza di pensiero che ha caratterizzato gli anni Sessanta e Settanta, prima e

“Purcit in Staiare” centro cittadino Artegna (UD) Dal 10/02/12 al 31/12/14

vedi enogastronomia

Alessandro Dal Lago, lo psichiatra Peppe Dell'Acqua e il filosofo Pier Aldo Rovatti (ex Chiesa di san Francesco, ore 21), coordinati da Marco Pacini. La nostra scena culturale è in effetti abbastanza povera di memoria e alquanto ripetitiva. Si direbbe che soffra di amnesia. Poco o nulla ricordiamo della grande dopo il fatidico Sessantotto. Chi ha vissuto quegli anni spesso non ha scrupoli a procedere attraverso pregiudizi e stigmatizzazioni, cosicché tutto viene a riversarsi nel calderone del terrorismo mentre quello che è avvenuto è stato un ribollire di pensiero critico e di aperture di orizzonti teorici, dall’uso che si è fatto in Italia della fenomenologia concreta e della riflessione sui bisogni radicali alle formidabili sperimentazioni teoriche dei maître del post­strutturalismo francese. A chi oggi ha vent’anni non arriva alcun messaggio positivo, arrivano soltanto gli effetti delle censure e delle amnesie. Che sia urgente cominciare a discutere perché e come ciò stia accadendo costituisce il senso di questo incontro a più voci. Al Teatro San Giorgio, alle 21, appuntamento con Canti – Cjants – Dall’America,

lo spettacolo teatrale da Cjants da la Meriche di Nelvia Di Monte, ideato da Stefano Rizzardi con Maria Ariis, Gabriele Benedetti, Giulia De Paoli, Stefano Rizzardi e le voci registrate di Fabiano Fantini, Alessandra Pergolese, su musiche di Aleksander Ipavec. La produzione, in collaborazione con CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli­Venezia Giulia e Radio Onde Furlane, dà voce all’opera – i Cjants da la Meriche, pubblicati nel 1996 – di Nelvia Di Monte, una delle maggiori scrittrici viventi in lingua friulana. Quattro monologhi interiori, pieni di dolore e di speranza, di quattro emigranti friulani che hanno attraversato l'immensa pianura d'acqua dell'Oceano Atlantico.

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Trieste (TS): Salon Revoltella Trieste (TS): "E...state in libreria!": tre appuntamenti per bambini e ragazzi alla Giunti al Punto

Vicino/Lontano: consegna del Premio Terzani 2014 Il 28 luglio 2004, nella valle di Orsigna,

Codroipo (UD): La magia dell’arte. I protagonisti dell’arte moderna slovena 1968­2013

Terzani, scrittore e giornalista allora 66enne,

Trieste (TS): Fiori sui muri: il Liberty

profondo conoscitore del continente asiatico

Gemona del Friuli (UD): "Elementi Sotterranei" ­ Festival internazionale di

e autore di libri divenuti best seller in tutto il

street art 2014

nella sua decima edizione, il Premio

Tutti gli avvenimenti di oggi in fvg

letterario internazionale Tiziano Terzani,

serenamente “lasciava il suo corpo” Tiziano una delle voci più limpide e originali del panorama giornalistico internazionale,

mondo. A dieci anni dalla sua scomparsa, e

promosso dall’associazione culturale Vicino/lontano di Udine e dalla famiglia Terzani, ha eccezionalmente deciso di conferire l’edizione 2014 a due vincitori ex aequo, entrambi di altissimo valore e perfettamente rappresentativi,

"Monarch" di Akab Knulp Trieste Dal 15/05/14 al 18/05/14

attraverso il loro lavoro, dell’esperienza e dell’eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani.

Emilio Mario Dolfi e i suoi amici Civico Museo Revoltella Trieste Dal 15/05/14 al 30/06/14 Eccentriche Visioni 2014 ­ Nicole Renaud: "Coleurs, una storia d’amore vista attraverso i colori" Teatro Miela Trieste Il 15/05/14

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Le tipiche Osmize triestine varie sedi provincia di Trieste (TS) Dal 10/02/12 al 31/12/14 Sabato on Wine varie sedi Gorizia ­ Pordenone ­ Udine (­­

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valvasone (PN): Stagione Concerti 2014 a Valvasone

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Sono dunque Mohsin Hamid, scrittore pakistano annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea, e Pierluigi Cappello, poeta friulano che si è affermato come una delle voci più intense della poesia italiana, i vincitori della X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, come ha decretato la Giuria presieduta da Angela Staude Terzani e composta da Giulio Anselmi, Toni Capuozzo, Andrea Filippi, Milena Gabanelli,

Fabrizio Gatti, Ettore Mo, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham e Marino Sinibaldi. Il riconoscimento, assegnato rispettivamente per i romanzi "Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente" (Einaudi 2013) e "Questa libertà" (© 2013 RCS Libri S.p.A., Milano) verrà consegnato sabato 17 maggio, in occasione della cerimonia ufficiale di premiazione che si svolgerà al Teatro Nuovo Giovanni da

Udine, alle 21: sarà l’occasione per celebrare Tiziano Terzani, con i due vincitori, in una serata dedicata ai suoi diari inediti, di imminente pubblicazione con il titolo Un’idea di destino (Longanesi). A questi scritti, privati e personali, Terzani aveva lavorato fino ai suoi ultimi giorni e dalle prossime settimane saranno accessibili anche ai lettori nell’edizione curata dalla moglie Angela Terzani Staude con Alen Loreti. In stretto collegamento con il Premio Terzani 2014 sono due gli appuntamenti che il festival Vicino/lontano ospiterà a Udine: sabato 17 maggio alle 17 nella Chiesa di san Francesco a Udine, il vincitore Moshid Hamid e lo storico Michelguglielmo Torri parleranno delle nuove dinamiche economiche e

) Dal 10/02/12 al 31/12/14

geopolitiche del continente asiatico; mercoledì 14 maggio verrà proiettato in

“Purcit in Staiare” centro cittadino Artegna (UD) Dal 10/02/12 al 31/12/14

Pierluigi Cappello.

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anteprima nazionale il documentario “Parole povere” ­ una coproduzione Agherose/Tucker Film ­ diretto dalla registra Francesca Archibugi e dedicato a Dopo "Il fondamentalista riluttante", in cui raccontava l'andata­e­ritorno nel mondo occidentale di un giovane pakistano di buona famiglia, in "Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente" Mohsin Hamid proietta il lettore quasi direttamente nei panni del «tu» protagonista, cui è rivolto il suo peculiare libro di autoaiuto. Dal poverissimo villaggio di un non meglio precisato paese dell'«Asia emergente», il «tu» protagonista muove verso l'urbanizzazione e una ricchezza da conquistare a tappe forzate. «Il romanzo di Mohsin Hamid può dirsi una meditazione sulla vita dell’uomo nel mondo globalizzato – spiega la Giuria del Premio Terzani nelle sue motivazioni ­ Tutto è nuovo in questo romanzo: è nuova la città sconvolta dalla modernizzazione; sono nuovi i valori sui quali il protagonista si orienta: non più il villaggio d’origine, la famiglia allargata, una vecchia moralità passata di padre in figlio, bensì il mondo intero al quale la città in cui si è trasferito si ricollega con cavi a fibre ottiche per facilitare gli affari. E’ nuovo anche il deserto umano nel quale quest’uomo corre verso le sue mete, come è nuova la forma letteraria nella quale Mohsin Hamid comprime la sua

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data: 14/05/2014 pagina: 2 di 2

14-05-2014

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emblematica storia. Per il coraggio con cui ha guardato in faccia alla sfida del nuovo millennio, per la lucidità delle sue conclusioni e l’umana delicatezza che sopravvive in lui, la giuria assegna il premio letterario Tiziano Terzani di quest’anno a Mohsin Hamid». «Questa libertà, il romanzo di Pier luigi Cappello premiato con l'ex aequo – afferma ancora la Giuria del Premio Terzani nelle motivazioni ­ racconta il processo di una conquista personale che, per le sue valenze esistenziali e per il suo connettersi con un preciso contesto storico e geografico, collega una vicenda individuale con l’esperienza di un’intera collettività. "Libertà" è la conquista di chi non cede allo sconforto e sa reagire, abbracciando la vita per quello che essa può ancora dare anche quando, per un incidente, un ragazzo di sedici anni non riconosce come suo il corpo che occupa. Il grande amore per la letteratura ha fatto di quel ragazzo, assiduo lettore di poesie e di romanzi fin dall'adolescenza, un artista della parola. Con Questa libertà Pierluigi Cappello ci racconta la sua vicenda umana e la storia della sua terra. Quest'uomo è così sincero e così umanamente vero che il lettore, come se meritasse la sua confidenza, fatica a sentirlo estraneo a se stesso». Novità decisamente rilevante, per la X edizione del Festival Vicino/lontano è la ricchissima proposta di un cartellone che si dispiegherà, a Udine, dall’8 al 18 maggio, per undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, workshop e percorsi espositivi, con una sezione speciale dedicata al digitale. Info: www.vicinolontano.it INFO/FONTE: Ufficio stampa Premio letterario Tizano Terzani ­ Vicino /Lontano 2014 Vicino/Lontano: consegna del Premio Terzani 2014 Teatro Nuovo Giovanni da Udine via Trento, 4 Udine UD Orario ­ Ingresso: 21.00 Il 17/05/14 Per maggiori informazioni Sito web: http://www.vicinolontano.it

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in calendario Aleksander Peca: "Japanese Collection"

Vicino/Lontano: consegna del Premio Terzani 2014 Udine Il 28 luglio 2004, nella valle di Orsigna, serenamente “lasciava il suo corpo” Tiziano Ter >>>

Gorizia Si intitola "Japanese Collection" la mostra personale dell’artista sloveno Aleks >>>

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Biker Fest International 2014: Fabio Stevie Ulliana & Off Limits Band

L’onda dell’incrociatore

Trieste Molto applaudito nella sua versione “open air” andata in scena nel luglio scorso sulla ter >>>

Lignano Sabbiadoro Sarà la Fabio Stevie Ulliana & Off Limits Band giovedì 15 maggio alle or >>>


data: 14/05/2014


data: 14/05/2014


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Cultura e

GIOVEDÌ 15 MAGGIO 2014 IL PICCOLO

Prosperi: «Il diverso è un nemico nell’Europa dei nuovi barbari» Oggi a Vicino/Lontano lo storico terrà un incontro sul “Tolleranza e intolleranza” e domani tra i protagonisti c’è don Luigi Ciotti ad affrontare il tema della legalità di Alberto Rochira ◗ UDINE

I germi dell’intolleranza s’annidano nelle forme in cui si è diffusa a livello planetario la globalizzazione, e dunque rappresentano una minaccia sempre presente. Così lo storico Adriano Prosperi, che oggi alle 19 nell’ex Chiesa di San Francesco a Udine sarà impegnato in una lectio a Vicino/Lontano sul tema “Tolleranza e intolleranza: alle origini dell’Europa moderna”, introdotta dall’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del Comitato scientifico del festival. L’incontro è proposto in collaborazione con “Multiverso”, rivista edita da Forum. «La circolazione globale di uomini e merci - anticipa Prosperi - è stata guidata da forze prive di ogni controllo e di qualsiasi regola». Perciò, sottolinea l’esperto, «le forze dell’economia e della finanza e la liberalizzazione esasperata dei mercati hanno agito spostando enormi masse di persone», ma in condizioni di «assenza di ogni governo razionale e collettivo di

Protesta di immigrati al Cie di Roma. Oggi ne parla lo storico Adriano Prosperi al festival Vicino/Lontano

questi stessi flussi». Pertanto, secondo Prosperi, «muovendosi in una totale mancanza di assistenza, queste masse affrontano situazioni assolutamente disumane». Si è così verificato «un improvviso e incontrollato contatto con culture diverse», che ha provocato nelle masse sottoposte all’urto senza filtri

una reazione d’ostilità e quindi la ripresa di quella cultura del «diverso visto come barbaro» in cui affondano le radici i risorgenti razzismi e la xenofobia sempre più diffusi anche nell’Europa di oggi. «Il liberismo sfrenato ha sovvertito i meccanismi democratici - continua Prosperi - minacciando il

livello minimo di benessere senza il quale una democrazia non può esistere». Per fare fronte a quest’emergenza, Prosperi indica quale unica soluzione «il recupero dell’esercizio di una guida politica e della democrazia, necessari per regolare questi percorsi secondo il criterio irrinunciabile del rispetto dei

diritti umani”. Insomma è indispensabile ritornare alle regole, cioè alla “buona politica». «Oggi è vista soprattutto come corruzione e come casta - commenta lo storico - ma invece bisogna riprenderla come esperienza di tendenze, anche opposte, che però nel confronto democratico elaborano forme di autogoverno e regole capace di garantire a tutti quello che ci si aspetta da uno stato, cioè lavoro, diritti e standard di vita accettabili per tutti». Chiaro che se questo non succederà, dovremo tutti sentirci minacciati anche in un’Europa percorsa da «fenomeni distruttivi che rischiano di far arretrare lo standard di benessere e sicurezza a cui eravamo abituati». Oggi, a Vicino/Lontano, che nella prima parte della 10ª edizione ha registrato un “sold out” con spazi perennemente esauriti, si parlerà anche di “Amnesia. La cultura che abbiamo dimenticato”. Ne discuteranno il sociologo Alessandro Dal Lago, lo psichiatra Peppe Dell'Acqua e il filosofo Pier Aldo Rovatti (ex Chiesa di san Francesco, ore 21), coordinati da Marco Pacini, mentre in serata al Teatro San Giorgio alle 21 appuntamento con Canti – Cjants – Dall’America, lo spettacolo teatrale ispirato a “Cjants da la Meriche” di Nelvia Di Monte, ideato da Stefano Rizzardi e prodotto in collaborazione con Css Teatro stabile di innovazione del Friuli-Venezia Giulia. Tra i protagonisti di domani, dalle 8.15 alle 12.30 (chiesa San Francesco), don Luigi Ciotti, nell’incontro sul tema “Il piacere della legalità? Mondi a confronto”. ©RIPRODUZIONERISERVATA

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“Braccialetti rossi” a pordeno

ARTE

Il Rothko “sfregiato” ritorna alla Tate dopo un anno e mezzo di restauro L’autore del libro, Albert Espinosa, nella rosa del concorso de ◗ LONDRA

Torna in esposizione alla Tate Modern di Londra la tela di Mark Rothko che era stata sfregiata nel 2012 mentre era espo-

prigione per vandalismo. Umaniec, noto anche come Vladimir Umanets, aveva scritto sull'opera le parole "un potenziale pezzo di yellowism", per attirare l'attenzione sul suo movimento di

◗ PORDENONE

Al via la nuova edizione del concorso “Caro autore, ti scrivo”, dedicato a tutti i giovani lettori tra i 12 e i 14 anni, e promosso

re, che ha combattuto tra i 14 e i 24 anni: molto più di un diario e di una testimonianza, è la raccolta di tutto ciò che la malattia gli ha insegnato. Divenuto un successo internazionale, la fic-

Be m do se bi di


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MESSAGGERO VENETO GIOVEDÌ 15 MAGGIO 2014

stintivo unciati

aldi Osoppo conti

a salve, finto distintivo e mattarello

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a a -

nieri) e il mattarello sono stati posti sotto sequestro e il magistrato di turno della Procura di Udine è stato informato dell’accaduto. Il pm, nei prossimi giorni, valuterà la posizione dei due. ©RIPRODUZIONERISERVATA

LEGGIECOMMENTA SULSITO www.messaggeroveneto.it

Palpeggiatore: Reinserimento video al vaglio dei giovani: un incontro della polizia Il palpeggiatore in bicicletta che “colpisce” nella zona di San Rocco e di viale Venezia continua a far parlare di sé, soprattutto sui social-network. Di lui ora si sta occupando anche la questura di Udine, che ha avviato un’indagine. A quanto pare, almeno stando alle testimonianze delle due donne che hanno già formalizzato una denuncia (per tre diversi episodi), si tratta sempre della stessa persona. Un uomo sui quarant’anni, che gira in sella a una bici scura, è magro, alto circa un metro e settantacinque e capelli scuri. L’uomo, come hanno spiegato le “vittime” (una ventenne e una trentenne, entrambi udinesi), si avvicina da dietro e agisce in modo fulmineo, allontanandosi poi molto velocemente. Agisce tra le 18 e le 19. Ecco il racconto di una delle dirette interessate: «Il 9 maggio, alle 18, sono stata palpeggiata da uno in bici dietro la sede della regione in via Sabbadini. Verso le 20, di ritorno dal centro con il mio ragazzo, ho notato che lo stesso girava ancora in zona. Verso le 20.30 il mio ragazzo è ritornato in macchina verso casa mia e ha notato che questo stava seguendo altre ragazze». Gli altri due episodi sono avvenuti ai danni di una donna di 32 anni in via Plezzo sia il 2, sia il 5 maggio, sempre intorno alle 19. ©RIPRODUZIONERISERVATA

«Come riprendere in mano la propria vita, percorsi di educazione e reinserimento tra messa in prova e pene alternative, un viaggio da Trapani al Chiapas», è il tema dell’incontro organizzato al centro “Punto Incontro Giovani” in viale Forze Armate, 6 a Udine, alle 17. Ospite del pomeriggio, pensato in continuità con l’appuntamento della mattina sul tema del «Piacere della legalità” promosso da “Vicino/Lontano», sarà Salvatore Inguì del Dipartimento Giustizia di Palermo e Referente provinciale dell’associazione “Libera” di Trapani. L’incontro è organizzato dal Progetto Replei del Comune di Udine, gestito dalla Cooperativa sociale Aracon e in collaborazione con il Coordinamento Provinciale di Udine di “Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie”. Sempre più spesso durante l’adolescenza si vive con leggerezza il proprio ruolo di cittadini, compiendo a volte illegalità che rischiano di segnare la vita dei ragazzi se non ci si ferma a riflettere ed analizzare la gravità degli atti compiuti. In questo contesto la messa in prova e le pene alternative costituiscono un’opportunità di recupero sociale in fase di crescita e definizione della personalità che permette ai ragazzi di non compiere una scelta di vita deviante, ma di ridefinire con coscienza il loro ruolo nella società moderna.


er il “Marinelli” agliamento bravi

no solo sei spettacoli aldel Palio Teatrale Stuco, ma ad un primo timincio si può già dire che ne numero 43 sta anin crescendo, non solo fluenza di pubblico, ma bravura dei ragazzi e la la qualità degli allesti-

edì sera, sul palcosceniteatro Palamostre, due oli “classici” per l’I.S.I. iamento” di Spilimberegnato nella tragedia di I sette contro Tebe, libee adattata e il Liceo ico “Marinelli” di Udine o di Woody Allen. I priè spettato l’apertura di si sono misurati con ammaturgia che si insel’interno del cosiddetto ebano. Il gruppo, 22 rala prima esperienza teara coordinato da Livio . La “forte” e convinta za maschile, insieme almpagine femminile, ha

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300 studenti in piazza ❙❙ BIBLIOTECA DEI LIBRI VIVENTI Sarannooltre300 gli studentidelle scuolesecondarie di primoe secondo gradodiUdine chedomani, dalle 10 alle 12.30,nell’ambitodel Festival di Vicino/Lontano,animerannopiazza Venerio(Loggia SanGiovanni in casodi pioggia), con laterza edizione della “Bibliotecadei libriviventi”. L’iniziativa ideatae realizzata dallaCooperativa Damatrà, incollaborazionecon il Comune, laBiblioteca Civica Vincenzo Joppi -Sezione moderna, le librerie Odòs,Pecora nera,Kobo Shop, ilServizio Giovanidella Regione Fvg,rappresenta latappa finale del progetto regionale di promozionealla lettura Youngster, che tra isuoi obiettiviprincipali siproponedi diffonderela cultura del libro e la cittadinanzaattiva tra le nuove generazioniattraverso l’interazionecon ipresidi culturali territoriali e i servizi educativi dedicatiai giovani.

Semplicemente esilarante il lavoro dei ragazzi del Marinelli, presentato nella seconda parte

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Hattiva Lab ❙❙ UNA CASA NEL CUORE Anchela onlus Hattiva Lab diUdine è presente,partecipandovi attivamente, a “Vicino/Lontano”,il festival udinese chesi avvia alla conclusione. Nello standallestito in Largo Ospedale Vecchio sarannoproposte le borse ufficialidell’evento, realizzate dai ragazzidella cooperativa sociale HattivaLab che frequentano il centro Diurno. Sitratta di pezzi unici natidall’unione di creatività, attenzione all’ambientee solidarietà; acquistando le borse, fatte riciclando gli striscioni in PVC delle passate edizionidella manifestazione,si contribuirà a sostenereil progetto “Una Casa nel Cuore” peril completamento della nuovasede di Hattiva Lab, sorta a Udine per unificare le tre attuali sedi, almomento in affitto, e per potenziare le attivitàin essere, oltre acrearne di nuove.

schiava carnica!). Parecchio somigliante nei modi e nei “tic” anche il ragazzo che interpreta-

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Cultura e Spettacoli

MESSAGGERO VENETO GIOVEDÌ 15 MAGGIO 2014

Democrazia digitale: la tecnologia vola la politica arranca ◗ UDINE

Felicità o libertà?, si chiedeva Fëdor Dostoevskij nella seconda metà dell’800, cogliendo che la risposta degli uomini avrebbe innegabilmente virato versa la prima a discapito della seconda. E alla stessa domanda si cerca di rispondere anche oggi, con le variabili completamente cambiate rispetto a piú di cent’anni fa. «Dobbiamo essere tecno scettici o tecno entusiastici?», si è chiesto ieri sera il semiologo Giorgio Jannis introducendo la presentazione all’ultimo libro di Fabio Chiusi La critica della democrazia digitale, ponendo le basi per la tesi che il mondo sia spaccato manicheisticamente in due, tra chi crede che la tecnologia ci aiuti a vivere meglio, rendendoci liberi e chi crede che invece ci imprigioni. «Io penso che il meglio debba ancora venire, riguardo alle potenzialità di internet e della tecnologia – ha detto Chiusi nell’incontro di v/l Digital che si è tenuto alla libreria Tarantola -; il problema è piuttosto che non si fanno passi avanti rispetto alle ideologie e alle posizioni di pensiero stantie. Questo sta portando dunque all’illusione dei cittadini, che si credono partecipativi ma in realtà non lo sono». Chiusi non gira intorno al problema - lo stesso che ha cercato di sviscerare attraverso il suo libro con un’indagine giornalistica molto precisa - ovvero che la democrazia digitale, per ora, non funziona. «Vent’anni di teorie hanno prodotto finora risultati concreti di gran lunga inferiori alle attese –ha affermato Chiusie molti spunti interessanti per imparare a costruire nuove e migliori tecnologie, ma pochi per capire se e come si possano sfruttare per costruire una nuova e migliore politica. Siamo proprio sicuri – ha continuato il blogger- che per rinnovare la legittimità della democrazia in crisi, per aprirla a una nuova e piú proficua partecipazione dei cittadini si debba passare attraverso l’implementazione di sofisticate piattaforme online?». Le potenzialità ci sono e il merito di

Fabio Chiusi è la forbice allargata tra internet e libertà «Le potenzialità sono infinite, ma si rischia la disuguaglianza averle messe in luce, almeno qui in Italia, ce l’ha il movimento 5 Stelle, che è riuscito a spostare l’attenzione su questo terreno. «Pur non essendo affatto un simpatizzante di questo movimento – ha ammesso il collaboratore del Gruppo L’Espresso - devo riconoscere loro il merito di avere portato in Italia la discussione sulla potenza della democrazia digitale, che ci sta facendo interrogare sulla trasparen-

za degli strumenti di partecipazione». Strumenti che dovrebbero essere utili ai cittadini per sentirsi parte in causa delle decisioni statali e che invece, come è emerso dall’esamina dell’archivio Snowden, non sono altro che un mezzo utile agli Stati stessi per assumere informazione per conoscere cosa in essi succede. «Le strutture tecnologiche negli ultimi anni si sono ingigantite in un modo che la mente umana

non è nemmeno in grado di immaginare – ha continuato Chiusi - e i cittadini stanno vivendo nella convinzione che questo sia un sistema fondato sulla raccolta dati ai fini partecipativi, quando in realtà sono solo informazioni che noi non sapremo mai in che modo gli Stati avranno intenzione di usare». E ciò non fa altro che avvalorare la tesi secondo la quale l’aumento della tecnologia ha portato un aumento

AL TEATRO SAN GIORGIO

L’anima esiliata dei friulani: ecco i Cjants dall’America ◗ UDINE

Una passione, quella per il teatro, che Stefano Rizzardi coltiva da sempre e che trasforma in eventi, piccoli ma di forte valenza espressiva, in cui la parola poetica diventa fatto teatrale, voce viva che contagia e consola. Cosí sicuramente sarà anche per Canti- Cjantsdall’America. allestito su un “poema espistolare” di Nevia Di Monte, poetessa friulana in quel di Lombardia. «Si tratta – racconta Rizzardi – di uno straordinario racconto in versi, di un’epica non solo privata, ma collettiva, dove le avventure individuali si allungano sulla sfondo di avvenimenti storici come l’emigrazione, le guerre, le dittature, i desaparecidos». Temi e suggestioni in linea con il festival vicino/ lontano, nel cui ambito lo spettacolo, interpretato oltre a Rizzardi da Maria Ariis, Gabriele Benedetti e Giulia De Paoli con le voci registrate di Fabiano Fantini e Alessandra Pergolese, andrà in scena oggi alle 21 al teatro San Giorgio.

STASERA A PALAZZO ELTI A GEMONA

Maria Ariis e Stefano Rizzardi nei “Cjants dall’America” oggi al San Giorgio

Quattro canti, in cui il friulano si alterna all’italiano, che «nello spettacolo – ancora Rizzardi – diventano monologhi interiori, flussi immaginari di parole dette a un interlocutore caro e lontano. Attraverso il racconto ciascuna figura prova a dare un senso alla propria esistenza, e questa diventa poi, ridisegnata nella parola, un destino, un segno universale». Sintetizzabile nella storia

di quattro friulani che pieni di dolore e speranza hanno attraversato l’oceano per approdare in Sudamericana. E quattro sono i Canti. Il Canto dell’acqua, in cui una giovane donna della bassa friulana parla con la madre mentre la nave la sta portanto in Argentina; il Canto dell’Aria, con cui un emigrato ricostruisce tutta la sua avventura in terra lontana, nela consapevolezza che il suo de-

Il blogger Fabio Chiusi protagonista degli incontri V/l Digital

della diseguaglianza. «Lo stato di democrazia non ha mai sofferto cosí tanto come in questi anni – ha concluso Chiusi mentre paradossalmente i cittadini, se interrogati, si dicono felicissimi di poter disporre di questi servizi gratuiti di condivisione e comunicazione che

IL PROGRAMMA

La lectio di Prosperi sull’intolleranza Parte oggi, con un’intensa “quattro giorni” di eventi e incontri, la volata conclusiva di vicino/lontano 2014. Lo o storico Adriano Prosperi (anticipazioni sul sito www.messaggeroveneto.it), alle 19, nell’ex Chiesa di San Francesco terrà in una lezione su “Tolleranza e intolleranza: alle origini dell’Europa moderna”, introdotta dall’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del Comitato scientifico di vicino/lontano. L’incontro è proposto con Multiverso. E in serata al San Giorgio alle 21 appuntamento con “Canti – Cjants – Dall’America”, da “Cjants da la Meriche” di Nelvia Di Monte, ideato da Stefano Rizzardi con Maria Ariis, Gabriele Benedetti, Giulia De Paoli, Stefano Rizzardi, su musiche di Aleksander Ipavec.

stino oramai è quello di abbandonarsi al vento che comunque non lo porterà mai nel luogo veramente voluto. «Il Canto del Fuoco è il piú tragico. Siamo a Buenos Aires, aprile 1982, in piena dittatura. Un friulano, emigrato là alla fine della Seconda guerra mondiale, si rivolge al padre rimasto in Friuli... La guerra delle Malvinas risveglia il ricordo della ritirata di Russia da lui

in realtà ci stanno togliendo il nostro diritto alla privacy e alla libertà». Anna Dazzan ©RIPRODUZIONERISERVATA

LEGGI ECOMMENTA SUL NOSTROSITO www.messaggeroveneto.it

vissuta come alpino dell'Armír. Dopo l’8 settembre, la Resistenza, con la necessità di uccidere l’amico-bambino di una volta. E allora la decisione di partire, di fuggire da quella follia. Ma dopo quarant’anni in Argentina, la rabbia era sempre quella. Impossibile dimenticare, nessuna salvezza piú, per lui, nessuna, per sempre». Il Canto della Terra, è il momento di una donna che, dopo un lunghissimo tempo, va con la mente alla sorella lontana. Rivive momenti felici dell’infanzia in Friuli e le difficoltà incontrate nella nuova patria. Teatralmente lo spettacolo di Rizzardi punta a ricostruire il clima di spaesamento e offrire spunti di riflessione insieme: «Abbiamo voluto inventare una cornice straniante che raffreddasse la portata emotiva dei Canti, rappresentata da una presenza femminile, una specie di Guida-Corifea (Maria Ariis), allo stesso tempo anche una contro-figura dell’autrice-donna, che interviene per introdurre i Canti, fornendo elementari tracce di comprensione». Il tutto amplificato dalle suggestioni musicali del fisarmonicista Aleksander Ipavec, che mescolano temi e motivi della tradizione popolare argentina e sudamericana a echi friulani e del Novecento, in una fusione di generi e stili molto variata. Mario Brandolin ©RIPRODUZIONERISERVATA

bene si fa ma non lo si dice”. Papà se n’è andato nel 2000:


eva onndo mini irapito dodere abili rifa. cetsi è ogo ndo o litica pohe il heicreuti a i lie ci e il nire, i in– ha o di alla bleanalle i di sta one ono non torche tradaeciazia zionno oni alusiper ve e ochi ssauna Siantirindela a pari si imcate poo di

Democrazia digitale: la tecnologia vola la politica arranca

Fabio Chiusi è la forbice allargata tra internet e libertà «Le potenzialità sono infinite, ma si rischia la disuguaglianza averle messe in luce, almeno qui in Italia, ce l’ha il movimento 5 Stelle, che è riuscito a spostare l’attenzione su questo terreno. «Pur non essendo affatto un simpatizzante di questo movimento – ha ammesso il collaboratore del Gruppo L’Espresso - devo riconoscere loro il merito di avere portato in Italia la discussione sulla potenza della democrazia digitale, che ci sta facendo interrogare sulla trasparen-

za degli strumenti di partecipazione». Strumenti che dovrebbero essere utili ai cittadini per sentirsi parte in causa delle decisioni statali e che invece, come è emerso dall’esamina dell’archivio Snowden, non sono altro che un mezzo utile agli Stati stessi per assumere informazione per conoscere cosa in essi succede. «Le strutture tecnologiche negli ultimi anni si sono ingigantite in un modo che la mente umana

non è nemmeno in grado di immaginare – ha continuato Chiusi - e i cittadini stanno vivendo nella convinzione che questo sia un sistema fondato sulla raccolta dati ai fini partecipativi, quando in realtà sono solo informazioni che noi non sapremo mai in che modo gli Stati avranno intenzione di usare». E ciò non fa altro che avvalorare la tesi secondo la quale l’aumento della tecnologia ha portato un aumento

AL TEATRO SAN GIORGIO

L’anima esiliata dei friulani: ecco i Cjants dall’America ◗ UDINE

Una passione, quella per il teatro, che Stefano Rizzardi coltiva da sempre e che trasforma in eventi, piccoli ma di forte valenza espressiva, in cui la parola poetica diventa fatto teatrale, voce viva che contagia e consola. Cosí sicuramente sarà anche per Canti- Cjantsdall’America. allestito su un “poema espistolare” di Nevia Di Monte, poetessa friulana in quel di Lombardia. «Si tratta – racconta Rizzardi – di uno straordinario racconto in versi, di un’epica non solo privata, ma collettiva, dove le avventure individuali si allungano sulla sfondo di avvenimenti storici come l’emigrazione, le guerre, le dittature, i desaparecidos». Temi e suggestioni in linea con il festival vicino/ lontano, nel cui ambito lo spettacolo, interpretato oltre a Rizzardi da Maria Ariis, Gabriele Benedetti e Giulia De Paoli con le voci registrate di Fabiano Fantini e Alessandra Pergolese, andrà in scena oggi alle 21 al teatro San Giorgio.

Maria Ariis e Stefano Rizzardi nei “Cjants dall’America” oggi al San Giorgio

Quattro canti, in cui il friulano si alterna all’italiano, che «nello spettacolo – ancora Rizzardi – diventano monologhi interiori, flussi immaginari di parole dette a un interlocutore caro e lontano. Attraverso il racconto ciascuna figura prova a dare un senso alla propria esistenza, e questa diventa poi, ridisegnata nella parola, un destino, un segno universale». Sintetizzabile nella storia

di quattro friulani che pieni di dolore e speranza hanno attraversato l’oceano per approdare in Sudamericana. E quattro sono i Canti. Il Canto dell’acqua, in cui una giovane donna della bassa friulana parla con la madre mentre la nave la sta portanto in Argentina; il Canto dell’Aria, con cui un emigrato ricostruisce tutta la sua avventura in terra lontana, nela consapevolezza che il suo de-

O ELTI A GEMONA

cconta papà Gino, campione benefattore

resenta il suo libro. «Mi diceva sempre: il bene si fa, ma non si dice»

be». E ino, oria usti atto men-

data: 15/05/2014 pagina: 38 (dettaglio)

e nel 1948, tra le centinaia di corse) sia ancora amatissimo. Stasera alle 20.30 sarà a Gemona a Palazzo Elti per iniziativa della Pro Loco e del Comune all’interno del progetto “Leimi” e nell’ambito delle iniziative organizzate per il ritorno del Giro d’Italia nella città pedemontana previsto per il 1

gendarie lo tengono in vita ancor oggi. È incredibile, me ne accorgo girando l’Italia e parlando di lui. Me ne accorgerò di nuovo stasera a Gemona, quando tornerò in una città meravigliosa rinata con forza dopo il sisma». I friulani hanno qualche similitudine con Ginettaccio...

tori legati a lui. C’è chi ricorda episodi addirittura narrati dai nonni. Insomma, Gino è un grande anche tra i giovani». Grande, e ora anche giusto tra i giusti per gli ebrei. «Avevo otto anni, ero in collegio. Di quelli in cui ci passi anni scolastici interi, vedevo poco mio padre. Chissà, mi vi-

Il blogger Fabio Chiusi protagonista degli incontri V/l Digital

della diseguaglianza. «Lo stato di democrazia non ha mai sofferto cosí tanto come in questi anni – ha concluso Chiusi mentre paradossalmente i cittadini, se interrogati, si dicono felicissimi di poter disporre di questi servizi gratuiti di condivisione e comunicazione che

IL PROGRAMMA

La lectio di Prosperi sull’intolleranza Parte oggi, con un’intensa “quattro giorni” di eventi e incontri, la volata conclusiva di vicino/lontano 2014. Lo o storico Adriano Prosperi (anticipazioni sul sito www.messaggeroveneto.it), alle 19, nell’ex Chiesa di San Francesco terrà in una lezione su “Tolleranza e intolleranza: alle origini dell’Europa moderna”, introdotta dall’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del Comitato scientifico di vicino/lontano. L’incontro è proposto con Multiverso. E in serata al San Giorgio alle 21 appuntamento con “Canti – Cjants – Dall’America”, da “Cjants da la Meriche” di Nelvia Di Monte, ideato da Stefano Rizzardi con Maria Ariis, Gabriele Benedetti, Giulia De Paoli, Stefano Rizzardi, su musiche di Aleksander Ipavec.

stino oramai è quello di abbandonarsi al vento che comunque non lo porterà mai nel luogo veramente voluto. «Il Canto del Fuoco è il piú tragico. Siamo a Buenos Aires, aprile 1982, in piena dittatura. Un friulano, emigrato là alla fine della Seconda guerra mondiale, si rivolge al padre rimasto in Friuli... La guerra delle Malvinas risveglia il ricordo della ritirata di Russia da lui

in realtà ci stanno togliendo il nostro diritto alla privacy e alla libertà». Anna Dazzan ©RIPRODUZIONERISERVATA

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vissuta come alpino dell'Armír. Dopo l’8 settembre, la Resistenza, con la necessità di uccidere l’amico-bambino di una volta. E allora la decisione di partire, di fuggire da quella follia. Ma dopo quarant’anni in Argentina, la rabbia era sempre quella. Impossibile dimenticare, nessuna salvezza piú, per lui, nessuna, per sempre». Il Canto della Terra, è il momento di una donna che, dopo un lunghissimo tempo, va con la mente alla sorella lontana. Rivive momenti felici dell’infanzia in Friuli e le difficoltà incontrate nella nuova patria. Teatralmente lo spettacolo di Rizzardi punta a ricostruire il clima di spaesamento e offrire spunti di riflessione insieme: «Abbiamo voluto inventare una cornice straniante che raffreddasse la portata emotiva dei Canti, rappresentata da una presenza femminile, una specie di Guida-Corifea (Maria Ariis), allo stesso tempo anche una contro-figura dell’autrice-donna, che interviene per introdurre i Canti, fornendo elementari tracce di comprensione». Il tutto amplificato dalle suggestioni musicali del fisarmonicista Aleksander Ipavec, che mescolano temi e motivi della tradizione popolare argentina e sudamericana a echi friulani e del Novecento, in una fusione di generi e stili molto variata. Mario Brandolin ©RIPRODUZIONERISERVATA

bene si fa ma non lo si dice”. Papà se n’è andato nel 2000: qualche anno dopo ho deciso di raccontare quello che faceva al di fuori delle corse». Salvò l’Italia dalla guerra civile dopo l’attentato a Togliatti nel 1948. «Qella vittoria al Tour tranquillizzò gli italiani, ormai è nella storia». Andrea Bartali, a qeust’Italia servirebbe uno come suo padre? «Sì, uno che faceva del bene, ma poi riteneva una vigliaccata il fatto di farsi pubblicità


zioni che noi non i in che modo gli o intenzione di non fa altro che a tesi secondo la nto della tecnoloato un aumento

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ferto cosí tanto come in questi anni – ha concluso Chiusi mentre paradossalmente i cittadini, se interrogati, si dicono felicissimi di poter disporre di questi servizi gratuiti di condivisione e comunicazione che

IL PROGRAMMA

La lectio di Prosperi sull’intolleranza Parte oggi, con un’intensa “quattro giorni” di eventi e incontri, la volata conclusiva di vicino/lontano 2014. Lo o storico Adriano Prosperi (anticipazioni sul sito www.messaggeroveneto.it), alle 19, nell’ex Chiesa di San Francesco terrà in una lezione su “Tolleranza e intolleranza: alle origini dell’Europa moderna”, introdotta dall’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del Comitato scientifico di vicino/lontano. L’incontro è proposto con Multiverso. E in serata al San Giorgio alle 21 appuntamento con “Canti – Cjants – Dall’America”, da “Cjants da la Meriche” di Nelvia Di Monte, ideato da Stefano Rizzardi con Maria Ariis, Gabriele Benedetti, Giulia De Paoli, Stefano Rizzardi, su musiche di Aleksander Ipavec.

la libertà». data: 15/05/2014 pagina: 38 (dettaglio)

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LEGGI ECOMME SUL NOSTROSIT www.messag

vissuta come al mír. Dopo l’8 sett sistenza, con la uccidere l’amico una volta. E allora di partire, di fugg follia. Ma dopo in Argentina, la sempre quella. Im menticare, nessu piú, per lui, nessu pre». Il Canto de momento di una dopo un lunghis va con la mente lontana. Rivive m dell’infanzia in F coltà incontrate patria. Teatralme colo di Rizzardi struire il clima di to e offrire spunti insieme: «Abbiam ventare una corn te che raffreddas emotiva dei Cant tata da una prese le, una specie di fea (Maria Ariis tempo anche una ra dell’autrice-do


MUSICA La rassegna chiuderà il 7 luglio in Castello con il concerto de The Crimson ProjeKct

Udin&Jazz nel segno deiKingCrimson UDINE - In attesa della presentazione ufficiale del Festival Udin&Jazz, mercoledì 21 maggio alle 12 alla Casa della Contadinanza, Euritmica ha annunciato ieri che a chiudere la ventiquattresima edizione di Udin&Jazz sarà una reunion straordinaria: The Crimson ProjeKCt salirà sul palco il 7 luglio al Castello di Udine (ore 21.30) e riproporrà il repertorio di quel “pezzo di storia della musica” che ha fortemente connotato la migliore espressione del progressive: i King Crimson. Tre dei membri della storica band, con la benedizione del

chitarrista Robert Fripp, suoneranno nella tipica line-up da doppio trio - resa popolare dai Crimson tra il 1994 e il 1997: il chitarrista e cantante Adrian Belew, il bassista Tony Levin e il batterista Pat Mastelotto, accompagnati da Markus Reuter (touch guitar), Tobias Ralph (batteria), Julie Slick (basso). Belew , Levin e Mastelotto, con Fripp, influenzano ancora la cultura pop, e non solo per la loro appartenza alla leggendaria band britannica, che con l’album di esordio “The Court of the Crimson King”, del 1969 - da molti considerato il manifesto

del progressive - rivoluzionò gli schemi musicali dell’epoca, convogliando al loro interno, oltre al rock, gli stilemi del jazz e della musica sinfonica ma anche per aver collaborato con alcuni degli artisti più influenti come Frank Zappa, Pink Floyd, David Bowie, Peter Gabriel, Talking Heads, XTC. Il 7 luglio The Crimson ProjeKCt si concentrerà principalmente sul repertorio dei KC che va dagli inizi del 1980 fino alla metà degli anni '90. Il concerto avverrà a 40 anni dal memorabile evento al Palasport "Carnera", il 19 marzo del 1974, con il quale i Crimson (Robert Fripp,

data: 15/05/2014 pagina: 33

THE CRIMSON PROJEKCT Nella band Adrian Belew, Tony Levin e Pat Mastelotto Bill Bruford, John Wetton e David Cross) inaugurarono il tour europeo, dopo l’uscita dell’album “Starless and Bible Black”. A Udine parteciparono oltre 6.000 persone e il gruppo propose un inedito “Guts on my side”, mai inciso nei precedenti lavori crimsoniani e “Starless”, mai suonata live prima di allora. Le uniche registrazioni effettuate furono quelle “rubate” dal pubblico; le tracce furono in seguito

recuperate direttamente dai fan e inserite, nel cd e nel dvd di “Starless and Bible Black”, rilasciato anche in edizione speciale per il quarantennale. L’intero concerto è scaricabile dal web, al sito della Discipline Global Mobile (www.dgmlive.com), etichetta di Robert Fripp. I biglietti saranno in prevendita da sabato 17 maggio su www.euritmica.it e nel circuito Vivaticket (numerati a 30 euro, 21 per gli under 26).

VISTO A UDINE Alla serata di Vicino/lontano hanno partecipato gli amici della prima ora del poeta. Proteste di Usmis

Tavan, dolce ricordo di parole UDINE - Rischia purtroppo di essere una serata irripetibile quella in cui gli amici che hanno costeggiato la vita e la vicendaa poetica di Federico Tavan hanno voluto rendergli omaggio con la complice regia di Danilo De Marco e i buoni uffici di Comune di Udine e Vicino-Lontano, in una chiesa di San Francesco strapiena come nelle sere di gala. Sarebbe un peccato non rivedere in scena l’osmosi fra teatro, poesia e musica che ha restituito la complessità del genio di uno dei più dissacranti interpreti della letteratura non solo friulana degli ultimi 30 anni. “Nostra preziosa eresia”, è stato battezzato l’happening attingendo ai versi che Ida Vallerugo ha dedicato al poeta di Andreis in “Musa Nestra dismenteada”. Affinchà la Musa di Tavan non sia dimenticata si sono mossi in tanti: da Aida Talliente – interprete sempre intensa - a Guido Carrara alias Bande Tzingare che ha reinterpretato in chiave blues “Bum!”, appassionato carme dedicato dal poeta alla strage dell’Italicus in cui “la democrazia ride sotto i binari” mentre vite innocenti si spengono annientate da un botto assurdo come una vita che ha per “essen-

za” l’assenza, raffigurata ne “L’assoluzione”, urticante atto unico che il Teatrino del Rifo ha portato in scena con Giorgio Monte nei panni del “colpevole” Tavan e Giuliano Bonanni e Francesco Godina a inquisirlo senza pietà. Lo spessore problematico del “poeta interplanetario” appare evidente dal video che Paolo Cantarutti e Francesco Lodolo gli dedicarono nel 1993 ai tempi di “Usmis” e di mitiche serate al Csa di via Volturno (i cui interpreti hanno affisso fuori dalla chiesa lo striscione “Tavan suicidât da societât dal spetacul” in polemica con la nobilitazione postuma di un “cane sciolto” reietto in vita dalle folle che oggi lo osannano) rievocate da Paolo Medeossi, memore dell’incontro con un Federico che poche settimane prima di morire non rinunciava a chiedere “l’ultimo valzer” alle infermiere che lo assistevano. In musica è l’omaggio degli Flk che hanno abbozzato per Federico un affascinante progetto di teatro-canzone intitolato “Al podea capitate”, dove i versi diventano musica ora tagliente ora suadente, come la sua poesia. Walter Tomada © riproduzione riservata

A UDINE Alla serata dedicata a Federico Tavan hanno partecipato anche i musicisti degli Flk (Phocus Agency)

QUEST’OGGI

L’intolleranza nella Spagna di Isabella UDINE – Oggi Vicino/lontano ha come evento centrale la riflessione dello storico Adriano Prosperi, che sarà impegnato – alle 19 nell’ex Chiesa di San Francesco - in una lezione su Tolleranza e intolleranza: alle origini dell’Europa moderna, introdotta dall’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del Comitato scientifico di Vicino/Lontano. L’incontro è proposto in

collaborazione con Multiverso. L’anno della scoperta dell’America, il 1492, fu anche l’anno in cui entrarono nella costruzione del modello di statualità giuridica spagnola anche le figure "diverse" dell’ebreo, il musulmano, l’eretico. La cancellazione delle differenze religiose, per secoli caratteristiche dell’area iberica e fonte di ricchezza della sua cultura, ebbe il suo segno decisivo nel-

l’espulsione in massa degli ebrei da parte di un potere statale garante della purezza religiosa del popolo, grazie al tribunale ecclesiastico della Suprema Inquisizione. Di Amnesia. La cultura che abbiamo dimenticato discuteranno domani il sociologo Alessandro Dal Lago, lo psichiatra Peppe Dell'Acqua e il filosofo Pier Aldo Rovatti (ex Chiesa di san Francesco, ore 21).


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hanno partecipato gli amici della prima ora del poeta. Proteste di Usmis

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A UDINE Alla serata dedicata a Federico Tavan hanno partecipato anche i musicisti degli Flk (Phocus Agency)

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L’intolleranza nella Spagna di Isabella UDINE – Oggi Vicino/lontano ha come evento centrale la riflessione dello storico Adriano Prosperi, che sarà impegnato – alle 19 nell’ex Chiesa di San Francesco - in una lezione su Tolleranza e intolleranza: alle origini dell’Europa moderna, introdotta dall’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del Comitato scientifico di Vicino/Lontano. L’incontro è proposto in

collaborazione con Multiverso. L’anno della scoperta dell’America, il 1492, fu anche l’anno in cui entrarono nella costruzione del modello di statualità giuridica spagnola anche le figure "diverse" dell’ebreo, il musulmano, l’eretico. La cancellazione delle differenze religiose, per secoli caratteristiche dell’area iberica e fonte di ricchezza della sua cultura, ebbe il suo segno decisivo nel-

l’espulsione in massa degli ebrei da parte di un potere statale garante della purezza religiosa del popolo, grazie al tribunale ecclesiastico della Suprema Inquisizione. Di Amnesia. La cultura che abbiamo dimenticato discuteranno domani il sociologo Alessandro Dal Lago, lo psichiatra Peppe Dell'Acqua e il filosofo Pier Aldo Rovatti (ex Chiesa di san Francesco, ore 21).


data: 15/05/2014 pagina: 15

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L’AUDIZIONE. Le commissioni consiliari hanno ascoltato l’ex Rup del Park di I maggio sulla querelle con Ssm

In scena le verità di Fantini LA SCELTA DI RIVOLGERSI ALLA PROCURA MOTIVATA DAL FATTO CHE NESSUNO GLI DESSE DELLE RISPOSTE SUI “PILASTRI”

TORMENTI “DEMOCRATICI”

TRIESTE

UN SENATO TRASPARENTE

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Porto, scontro tra Monassi e la Regione u Scintille dal tavolo del Comitato Portuale, riunitosi ieri mattina su convocazione della presidente dell’Autorità portuale. L’ente regionale e le istituzioni non hanno votato il bilancio in segno di protesta contro la scarsa trasparenza degli ultimi mesi. |P. 12|


data: 15/05/2014 pagina: 18

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In scena le verità di Fantini LA SCELTA DI RIVOLGERSI ALLA PROCURA MOTIVATA DAL FATTO CHE NESSUNO GLI DESSE DELLE RISPOSTE SUI “PILASTRI”

TORMENTI “DEMOCRATICI”

TRIESTE

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Si al bilancio in rosso, conferma della Compagno u L’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2013 e ha proceduto al rinnovo del consiglio di amministrazione e del collegio dei sindaci. |P. 10|

Porto, scontro tra Monassi e la Regione u Scintille dal tavolo del Comitato Portuale, riunitosi ieri mattina su convocazione della presidente dell’Autorità portuale. L’ente regionale e le istituzioni non hanno votato il bilancio in segno di protesta contro la scarsa trasparenza degli ultimi mesi. |P. 12|


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Peccei, visionario del passato 15 maggio 2014

UDINE. Si apre con la 7^ edizione del progetto Il piacere della legalità? Mondi a confronto la giornata di

In Friu

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Gli

venerdì 16 maggio, al festival Vicino/Lontano di Udine. Il progetto quest’anno sollecita la riflessione degli studenti degli Istituti superiori di Udine proponendo un tema ineludibile: la costruzione dell’identità. Un contributo importante all’appuntamento di domani sarà portato da don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo

Motori

Abele, che dalle 8.15 alle 12.30 si confronterà, nell’ex Chiesa di San Francesco a Udine, con Don

Gui

Pierluigi Di Piazza, con il Sindaco di Udine Furio Honsell e con Davide Borsani, Salvatore Inguiì;

Sal

partecipano alla mattinata anche Les Tambours de Topolò e il Coro Valussi.

Cultura

L’educazione alla legalità si propone come

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esercizio di pensiero critico ed espressione di libertà, grazie ai quali comprendere che,

Ultime

senza norme, nessuna vita di gruppo è possibile e che solo nell’ambito definito dalle regole sociali è anche possibile progettare la

15 MAGGI

Peccei

piena realizzazione di sé. Il progetto, alla sua settima tappa, è stato realizzato in

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collaborazione con gli Operatori delle Case Circondariali di Udine e Tolmezzo, l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna, la Magistratura di Sorveglianza, il Centro “E. Balducci”, il

Don Cioti

Dipartimento dipendenze ASS4, la Cooperativa Hudolin, l’Università di Udine, la Redazione­ragazzi del Messaggero Veneto, le Associazioni vicino/lontano, “Libera, contro le mafie”, Aracon, La Bottega del mondo, Genitori Comunità Educante, la Voce delle Fiabe, la Scuola

15 MAGGI

Cucina

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Sperimentale dell’Attore di Pordenone e numerose personalità della cultura e del volontariato.

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Sempre domani, a Vicino/Lontano si apre il percorso che esplora implicazioni e rimandi fra storia e utopia: alle 19 nell’ex Chiesa di San Francesco, appuntamento con la lezione di un grande visionario del passato – Aurelio Peccei – che sarà commentata da Silvia Bolognini, Alberto Gasparini, Vittorio Cogliati Dezza. Ancor prima che si parlasse in termini allarmanti di consumo delle risorse ambientali, di

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CIVIDALE gli studen con ques Museo. L

erosione di un patrimonio ambientale in gran parte non rinnovabile, e che i mass media di tutto il mondo fossero costretti ad occuparsene, cogliendone occasionalmente gli aspetti catastrofici; e ancor prima

15 MAGGI

che, per altri versi, si cominciasse a parlare di sostenibilità, Aurelio Peccei, fondatore nel 1968 e

Il fascin

animatore del Club di Roma, che avrebbe diffuso nel 1972 il profetico rapporto sui limiti dello sviluppo,

CORDOV del Sulta maggio a

commissionato al Mit, aveva lanciato l’allarme: “Il guasto è profondo, alle radici medesime del nostro tipo di civiltà”. Era stato manager alla Fiat e all’Olivetti, imprenditore in Italia e all’estero, e aveva acquisito una visione globale dell’economia del suo tempo. Al termine dell’incontro le “incursioni utopiche” a cura della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine con gli allievi del primo anno di corso diretti da Claudio De Maglio con la collaborazione di Alessandro Conte. Contro il monoteismo del dio denaro le giovani generazioni, attingendo al serbatoio

15 MAGGI

Un’esta

OSOPPO del Teatr sta pens

delle utopie che hanno animato i grandi del passato, cercano di trasmettere, con una gestualità provocatoria, l’idea che l’utopia debba tornare ad essere una necessità morale che chiede di appartenere al quotidiano per ispirare le nostre azioni concrete e collettive.

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data: 15/05/2014 pagina: 2 di 2

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Ma il percorso teatrale riserva diversi altri appuntamenti, domani, a Vicino/Lontano 2014: al Teatro San Giorgio, alle 21 sipario

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su “Terra dei re”, la performance teatrale realizzata con i richiedenti asilo del Centro Accoglienza di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), su progetto e regia di Riccardo Vannuccini con Elisa Menon. Venti persone in scena provenienti da Pakistan, Afghanistan, Mali, Nigeria, Palestina – insieme agli attori italiani di Fierascena e ArteStudio – per raccontare le possibilità dell’azione teatrale. Fra ospitalità e accoglienza si tratta dunque di inventare una terza parola, ancora sconosciuta, che sappia tener conto della globalizzazione, della crisi economica mondiale e dell’esigenza di cum­prendere, prendere con favore, il dramma dei rifugiati, delle persone che fuggono dai propri Paesi incendiati dalla guerra. E sempre domani, alle 21.30 nell’ex Chiesa di San Francesco si proietta Alle cinque della sera, il racconto scenico di e con Fabrizio Gatti, giornalista dell’Espresso, autore di coraggiose inchieste e Premio Terzani 2008 per Bilal. E’ la storia dei terribili naufragi dello scorso ottobre, nelle acque di Lampedusa: un tema purtroppo di ininterrotta attualità. Gatti ripercorre la vicenda di un gruppo di bambini e dei loro genitori, sopravvissuti alla guerra in Siria, condannati dalla pace in Europa a morire, nell’ottobre del 2013 nel mare di Lampedusa. In collaborazione con l’Espresso, e in assenza di Fabrizio Gatti che si è infortunato nei giorni scorsi, Vicino/Lontano proietta il video della “prima” di Bari del racconto scenico, registrato al Teatro Petruzzelli nelle scorse settimane. A conclusione il festival organizza un incontro – dibattito con il pubblico in sala sui temi legati all’immigrazione. Sarà don Pierluigi Di Piazza a condurre il dialogo in sala. Fra gli appuntamenti previsti domani, anche gli incontri “Dopo l’Ucraina, come cambia il mondo”, con Aldo Ferrari, Sergej Startsev, Olge Rumjantsev (ore 20, Oratorio del Cristo) a cura di LiMes e Historia; “Incrociare le storie: case, città, vicini di casa”, con Amalia Signorelli e Roberta Altin (ore 17.30, Oratorio del Cristo).Fuori programma, chiuderà il calendario della giornata all’Oratorio il concerto “Alma Carnia”, con il Grop Corâl Gjviano, diretto dal maestro Massimo Persic. Ad aprire il calendario delle sezione “Storie”, ospitata dal Museo d’arte moderna e contemporanea, “L’ultimo avamposto. Viaggio tra partigiani ed eremiti lungo l’Arzino”, con Mauro Daltin, Angelo Floramo, Arianna Zani, Renzo Stefanutti (ore 18, Casa Cavazzini). A causa dell’indisponibilità del professor Prosperi, costretto da impegni personali a lasciare Udine prima del previsto, non avrà invece luogo l’incontro “Delitto e perdono”, in calendario alle 18, in sala Ajace. Argomenti correlati: UDINE VICINO/LONTANO

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1968­2013

piacere della legalità? Mondi a

Trieste (TS): Fiori sui muri: il Liberty

confronto" la giornata di venerdì

settima edizione del progetto "Il

16 maggio al festival

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Istituti superiori di Udine proponendo un tema ineludibile: la

in evidenza Eccentriche Visioni 2014 ­ Nicole Renaud: "Coleurs, una storia d’amore vista attraverso i colori" Teatro Miela Trieste Il 15/05/14

costruzione dell’identità. Un contributo importante sarà portato da don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, che dalle 8.15 alle 12.30 si confrontera’, nell’ex Chiesa di San Francesco a Udine, con Don Pierluigi Di Piazza, con il Sindaco di Udine Furio Honsell, e con Davide Borsani, Salvatore Inguiì; partecipano alla mattinata anche Les Tambours de Topolò e il Coro Valussi. L’educazione alla legalità si propone

realizzazione di sé. Il progetto, alla sua settima tappa, è stato realizzato in collaborazione con gli Operatori delle Case Circondariali di Udine e Tolmezzo, l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna, la Magistratura di Sorveglianza, il Centro “E.

al 31/12/14 Sabato on Wine varie sedi Gorizia ­ Pordenone ­ Udine (­­

dell’Attore di Pordenone e numerose personalità della cultura e del volontariato. Sempre venerdì 16 maggio, a Vicino/Lontano, si apre il percorso che esplora implicazioni e rimandi fra storia e utopia: alle 19 nell’ex Chiesa di San Francesco, appuntamento con la lezione di un grande visionario del passato ­ Aurelio Peccei ­ che sarà commentata da Silvia Bolognini, Alberto Gasparini, Vittorio Cogliati Dezza. Ancor prima che si parlasse in termini allarmanti di consumo delle risorse ambientali, di erosione di un patrimonio ambientale in gran parte non rinnovabile, e che i mass media di tutto il mondo fossero costretti ad occuparsene, cogliendone occasionalmente gli aspetti catastrofici; e ancor prima che, per altri versi, si cominciasse a parlare di sostenibilità, Aurelio Peccei, fondatore nel 1968 e animatore del Club di Roma, che avrebbe diffuso nel 1972 il profetico rapporto sui limiti dello sviluppo, commissionato al Mit,

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aveva lanciato l’allarme: “il guasto è profondo, alle radici medesime del nostro

Dal 10/02/12 al 31/12/14

all’estero, e aveva acquisito una visione globale dell’economia del suo tempo. Al

“Purcit in Staiare” centro cittadino

di Udine, la Redazione­ragazzi del Messaggero Veneto, le Associazioni Genitori Comunità Educante, la Voce delle Fiabe, la Scuola Sperimentale

varie sedi provincia di Trieste (TS) Dal 10/02/12

Balducci”, il Dipartimento dipendenze ASS4, la Cooperativa Hudolin, l’Università vicino/lontano, “Libera, contro le mafie”, Aracon, La Bottega del mondo,

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comprendere che, senza norme, nessuna vita di gruppo è possibile e che, solo nell’ambito definito dalle regole sociali, è anche possibile progettare la piena

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enogastronomia

come esercizio di pensiero critico ed espressione di libertà, grazie ai quali

tipo di civiltà”. Era stato manager alla Fiat e all’Olivetti, imprenditore in Italia e termine dell’incontro le “incursioni utopiche” a cura della Civica Accademia d'Arte Drammatica Nico Pepe di Udine con gli allievi del primo anno di corso

Artegna (UD) Dal 10/02/12

diretti da Claudio De Maglio con la collaborazione di Alessandro Conte. Contro il

al 31/12/14

utopie che hanno animato i grandi del passato, cercano di trasmettere, con una

vedi enogastronomia

monoteismo del dio denaro le giovani generazioni, attingendo al serbatoio delle gestualità provocatoria, l’idea che l’utopia debba tornare ad essere una necessità morale che chiede di appartenere al quotidiano per ispirare le nostre azioni concrete e collettive.

Ma il percorso teatrale riserva diversi altri appuntamenti a Vicino/Lontano 2014: al Teatro San Giorgio, alle 21 sipario su “Terra dei re”, la performance teatrale realizzata con i richiedenti asilo del Centro Accoglienza di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), su progetto e regia di Riccardo Vannuccini con Elisa Menon. Venti persone in scena provenienti da Pakistan, Afghanistan, Mali, Nigeria, Palestina – insieme agli attori italiani di Fierascena e ArteStudio – per raccontare le possibilità dell’azione teatrale. Fra ospitalità e accoglienza si tratta dunque di inventare una terza parola, ancora sconosciuta, che sappia tener conto della

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globalizzazione, della crisi economica mondiale e dell’esigenza di cum­prendere, prendere con favore, il dramma dei rifugiati, delle persone che fuggono dai propri Paesi incendiati dalla guerra. E sempre venerdì 16 maggio, alle 21.30 nell’ex Chiesa di San Francesco, si proietta "Alle cinque della sera", il racconto scenico di e con Fabrizio Gatti, giornalista dell’Espresso, autore di coraggiose inchieste e Premio Terzani 2008 per Bilal. E’ la storia dei terribili naufragi dello scorso ottobre, nelle acque di Lampedusa: un tema purtroppo di ininterrotta attualità. Gatti ripercorre la vicenda di un gruppo di bambini e dei loro genitori, sopravvissuti alla guerra in Siria, condannati dalla pace in Europa a morire, nell’ottobre del 2013 nel mare di Lampedusa. In collaborazione con l’Espresso, e in assenza di Fabrizio Gatti che si è infortunato nei giorni scorsi, Vicino/Lontano proietta il video della “prima” di Bari del racconto scenico, registrato al Teatro Petruzzelli nelle scorse settimane. A conclusione il festival organizza un incontro – dibattito con il pubblico in sala sui temi legati all’immigrazione. Sarà don Pierluigi Di Piazza a condurre il dialogo in sala. Fra gli appuntamenti previsti venerdì, anche gli incontri “Dopo l’Ucraina, come cambia il mondo”, con Aldo Ferrari, Sergej Startsev, Olge Rumjantsev (ore 20, Oratorio del Cristo) a cura di LiMes e Historia; “Incrociare le storie: case, città, vicini di casa”, con Amalia Signorelli e Roberta Altin (ore 17.30, Oratorio del Cristo).Fuori programma, chiuderà il calendario della giornata all’Oratorio il concerto “Alma Carnia”, con il Grop Corâl Gjviano, diretto dal maestro Massimo Persic. Ad aprire il calendario delle sezione “Storie”, ospitata dal Museo d’arte moderna e contemporanea, “L’ultimo avamposto. Viaggio tra partigiani ed eremiti lungo l’Arzino”, con Mauro Daltin, Angelo Floramo, Arianna Zani, Renzo Stefanutti (ore 18, Casa Cavazzini). A causa dell’indisponibilità del professor Prosperi, costretto da impegni personali a lasciare Udine prima del previsto, non avrà invece luogo l’incontro “Delitto e perdono”, in calendario alle 18, in sala Ajace. INFO: www.vicinolontano.it, info@vicinolontano.it, tel. 0432 287171 Leggi le Ultime Notizie >>>

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Vicino Lontano 2014: Le FOTO della Festa 15 Universitaria in Castello a Udine

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fascicolo nazionale


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VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 IL PICCOLO

Dal 27 maggio c’è Tact, la rassegna-laboratorio di Teatro Giovane ◗ TRIESTE

Maxime Franzetti

A inizio settimana si sono aperte le iscrizioni agli stage inseriti all’interno del programma del Tact festival, tenuti da professionisti provenienti da tutta Europa. Dal 27 al 31 maggio Trieste diventerà nuovamente un punto di scambio e di incontro culturale grazie a Tact, il primo Festival di Teatro Giovane del Friu-

li Venezia Giulia, organizzato dal Centro Universitario Teatrale di Trieste. Per cinque giorni nella città si respirerà un’atmosfera teatrale, perché non solo si ospiteranno dieci gruppi teatrali, provenienti da tutta Europa, ma si svolgeranno dei workshop aperti a tutta la cittadinanza. Tact infatti nasce dalla voglia di creare un territorio di scam-

bio tra culture e tradizioni diverse; così il “teatro”, esaltando il suo ruolo di comunicazione, diventa un vero e proprio patrimonio da accrescere e arricchire attraverso l’incontro con realtà artistiche differenti. I laboratori si terranno durante le giornate del Festival, tra le 10 e le 13, e si svolgeranno in alcuni spazi messi a disposizione dall’Università degli Studi di Tri-

este, dal Magazzino delle Idee e dal Polo di Aggregazione Giovanile Toti, che ancora una volta si apre ai giovani e alla loro arte, dando continuità agli interventi a sostegno delle politiche giovanili della città. È possibile iscriversi ai workshop (fino ad esaurimento posti) inviando una e-mail all’indirizzo cut.trieste@gmail. com. (info www.cutrieste.com).

I dodici workshop prevedono: “Il gioco serio del teatro”, organizzato dal Cut centro universitario teatrale, a cura di Aldo Vivoda e Valentina Milan (massimo 20 partecipanti), incontro tra la preparazione fisica e il lavoro di improvvisazione dell’attore. “Théâtre du Balèti - Body in movement” a cura di Maxime Franzetti, sempre al massimo venti partecipanti, sull’uso dell’energia del corpo di ispirazione orientale che incontra il teatro-danza di Pina Bausch e le tecniche di Grotowski e Meyerhold.

Pierluigi Cappello: «Ora scrivo per i bimbi sono i versi più difficili» Domani il poeta friulano riceve il Premio Terzani a Udine e oggi in piazza scendono i trecento “libri viventi” di Alberto Rochira ◗ UDINE

«La lettura ci incoraggia e guardare il mondo con la nostra testa. È una vitamina per l’indipendenza di giudizio». Per questo Pierluigi Cappello, poeta friulano di fama nazionale, premio Montale 2004 e Premio Viareggio-Rèpaci 2010 (solo per citarne alcuni), è felice di vivere in una regione dove «le persone leggono davvero molto e dove ci sono tante manifestazioni culturali». Come Vicino/Lontano, che domani al Teatro Nuovo lo incoronerà vincitore del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani per il libro con “Questa Libertà” (Rcs), insieme con lo scrittore pakistano Mohsin Hamid, vincitore ex aequo per Il romanzo “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente” (Einaudi). «Onorato» si dice Cappello per questo riconoscimento, «perché Tiziano Terzani è stato una figura fondamentale del giornalismo italiano, ma anche molto più che un giornalista e uno scrittore. Ha insegnato come riappropriarsi del tempo, delle cose autentiche, di un nucleo di verità». Dell’altro vincitore, Hamid, Cappello ha letto i libri più famosi. Ne ammira la capacità di essere «davvero un grande scrittore, con una forte padronanza della lingua altrimenti - commenta - non

oggi

Il piacere della legalità secondo don Ciotti Si apre con la 7. edizione del progetto “Il piacere della legalità. Mondi a confronto” la giornata di oggi al festival Vicino/Lontano di Udine. Il progetto quest’anno sollecita la riflessione degli studenti degli Istituti superiori di Udine proponendo un tema ineludibile: la costruzione dell’identità. Un contributo importante all’appuntamento sarà portato da don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, che dalle 8.15 alle 12.30 si confrontera’, nell’ex Chiesa di San Francesco a Udine, con Don Pierluigi Di Piazza, con il

Sindaco di Udine Furio Honsell, e con Davide Borsani, Salvatore Inguiì; partecipano alla mattinata anche Les Tambours de Topolò e il Coro Valussi. Il progetto, alla sua settima tappa, è stato realizzato in collaborazione, fra gli altri, con gli Operatori delle Case Circondariali di Udine e Tolmezzo, l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna, la Magistratura di Sorveglianza, il Centro “E. Balducci”, il Dipartimento dipendenze ASS4, la Cooperativa Hudolin, l’Università di Udine.

avrebbe potuto realizzare un romanzo così lungo scrivendolo in seconda persona». Dei premi, Cappello apprezza soprattutto il fatto che «offrono l’occasione di andare oltre il mondo degli addetti ai lavori, facendo conoscere gli autori al grande pubblico». Per Vicino/ Lontano esprime un convinto apprezzamento. «E’ bene che Udine abbia la sua manifestazione culturale. Così come a Pordenone c’è Pordenonelegge e a Gorizia èStoria. Mi sembrano tutte offerte culturali interessanti». Oggi il poeta, che ha al suo attivo numerose pubblicazio-

ni e innumerevoli riconoscimenti (tra cui il premio Vittorio De Sica 2012 per la poesia dalle mani del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano), sta lavorando a un libro di poesie per bambini in uscita a settembre per Rizzoli. «Ho tratto ispirazione dalla mia nipotina - racconta -, che mi chiedeva di scrivere dei versi per lei». In genere le filastrocche per bambini sono poco curate dal punto di vista metrico, commenta Pierluigi, «perché c’è il pregiudizio errato che per loro si possa scrivere qualsiasi cialtroneria». Tutt’altro. «I bambini - spiega - sono molto sensi-

Il poeta Pierluigi Cappello. Domani riceve il Premio Terzani al festival Vicino/Lontano

bili agli aspetti sonori, e dunque ai versi ben scolpiti. Così nel comporre bisogna avere una cura quasi maniacale e le rime - conclude - devono essere sorprendenti e concrete». A proposito di nuove generazioni, oggi a Udine (dalle 10 alle 12.30 in piazza Venerio) 3.a edizione della Biblioteca dei libri viventi, con oltre 300 studenti delle scuole secondarie di 1˚e 2˚grado. In piazza una vera biblioteca con lettori, bibliotecari e un catalogo di libri, dove però i libri sono rappresentati dai ragazzi in carne ed ossa, i quali li raccontano ai lettori-passanti

che li chiedono “in prestito”. Ideata e realizzata dalla cooperativa Damatrà, in collaborazione con il Comune e la Biblioteca Civica di Udine, le librerie Odòs, Pecora nera, Kobo Shop e il Servizio Giovani della Regione, l’iniziativa è la tappa finale del progetto regionale Youngster, per la promozione della cultura del libro e della cittadinanza attiva tra nuove generazioni. Oggi, fino alle 12.30 nella Ex Chiesa di San Francesco, dibattito sul tema “Il piacere della legalità? Mondi a confronto”, con Davide Borsani, don Luigi Ciotti, don Pierluigi Di Piazza (vedi

cornice). A causa di un infortunio, il giornalista Fabrizio Gatti, autore di coraggiose inchieste e Premio Terzani 2008 per “Bilal”, non potrà essere presente oggi all’appuntamento con il suo “Alle cinque della sera” (21.30, ex chiesa di San Francesco), storia di un gruppo di bambini e dei loro genitori, sopravvissuti alla guerra in Siria e morti nell’ottobre del 2013 nel mare di Lampedusa. Ci sarà, però, la proiezione del video del racconto scenico registrato in occasione della “prima” a Bari, nelle scorse settimane. ©RIPRODUZIONERISERVATA

Da Venezia a Trieste i destini di “Marittimo blues” Viaggio narrativo tra coste e lagune nel libro di Andrea Mella presentato domani a Vicino/Lontano

Lo scrittore Andrea Mella

Da Pellestrina, l’isola della laguna veneta simile a una «colonna vertebrale tra due polmoni d’acqua», fino alle saline di Sicciole, in Slovenia, dove «per far el sal ghe vol aqua, sole e bava». Passando per Venezia, Marghera, Marano Lagunare, Grado, Duino, Trieste, Muggia. Un viaggio lungo la costa dell’Alto Adriatico, tra i paesaggi frastagliati delle lagune e nell’immediato entroterra, incontrando personaggi reali o immaginari. Figure come il grande disegnatore Giorgio De Gaspari, oppure uno dei marinai che imbarcati sullo “Zeffiro”, la nave che la notte del

24 maggio del 1915 attaccò la guarnigione austriaca (dov’erano quasi tutti italiani) a Porto Buso: i primi colpi della Grande guerra sparati dall’Italia. Poi c’è l’uomo che ritorna in laguna dopo tanti anni di assenza, ma anche il pescatore Modesto, che a Marano colleziona conchiglie raccolte «sulla battigia quando hanno finito il dovere da fare da casa, e il lavoro è bell’è finito». Ancora, la coppia di amanti clandestini, a Duino, dove lei, giovane studentessa, cerca ispirazione per la tesi su Rilke mentre lui dovrà ripartire per assistere la moglie malata, pensando come

la sua vita sarà sempre un «alternarsi di onde e silenzi». Ci sono tante storie, tanti personaggi, tante vite nella partitura di “Marittimo blues” (Ediciclo Editore, pagg. 203, euro 13,50, postfazione di Gualtiero Bertelli) di Andrea Mella, secondo titolo (dopo “Balkan circus” di Angelo Floramo) della bella collana “Gli Erranti”, curata da due esegeti dei viaggi narrativi come Mauro Daltin e Lorenza Stroppa. Il libro sarà presentato domani, alle 18, alla Libreria Feltrinelli di Udine, nell’ambito del Festival Vicino/Lontano. La parola laguna, ci ricorda

nelle pagine di questo eccellente reportage narrativo Andrea Mella, deriva dal latino “lacuna”, «ossia spazio, vuoto, mancanza». Ed è in questi vuoti, nelle zone liminari dove acqua e terra si confondono, si penetrano l’una nell’altra senza sapere più bene chi è l’una e chi è l’altra, che l’autore traccia la movimentata geografia delle sue storie, destini segnati da identità labili e fluttuanti, di chi sa di aver «diritto al proprio posto nel mondo», o di chi si mette alla prova scivolando con una “batela” su quelle acque apparentemente tanto basse e tran-

quille, e che invece possono nascondere abissi insondabili. «Se c’è qualcosa dopo la morte è come la laguna che ho visto io questa notte», dice il marinaio Ferruccio sbarcato dallo “Zeffiro”. E se è vero che la mitologia non prevede ninfe nelle lagune, è altrettanto vero che qui, lungo la frontiera marittima del Nord Est, tra coste merlettate, isolotti e lagune, ogni viaggio è partenza e ritorno allo stesso tempo, perché «il gusto della vita sta in questo mescolamento», senza tempo. p_spirito

©RIPRODUZIONE RISERVATA


ito ga2,6 io-

ro. no beché are

stimenti futuri saranno tutti proiettati sui collettori fognari e sugli impianti di depurazioni per bacino superando così i confini amministrativi. Proprio oggi (ieri ndr) ho firmato la dismissione del depuratore di Pantianicco, Mereto di Tomba e Tomba comuni questi che confluiranno nell’impianto di Codroipo. Prevediamo di passere da 300 a 25 impianti».

ne

Festa al castello fioccano le proteste

vi-

ito e il bili in nsifis, e

ercaalle dal da auesDel

VATA

Non è passata inosservata la festa universitaria organizzata nell’ambito delle iniziative di Vicino Lontano in castello. Una kermesse di musica e luci che ha riempito il piazzale di giovani, ma che ha suscitato decine di telefonate alla polizia municipale da parte di udinesi infastiditi dalla musica ad alto volume. Le chiamate hanno cominciato ad arrivare già dopo le 22 quando alcuni cittadini hanno chiesto l’intervento dei vigili per far smettere la musica. «Ci è stato detto che gli organizzatori avevano l’autorizza-

data: 16/05/2014 Distribuirete gli utili? pagina: 15 ce f «No perché dal 2009, con la anc modifica della gestione del ser- Tre vizio idrico in corso, abbiamo tim rinunciato ai dividendi: tutti D gli utili saranno reinvestiti». di c Aprite le porte a nuovi soci? « «Al momento sono 78 i Co- sem muni soci, ma con la chiusura Alb dell’operazione Amga che ci mu obbligava a mantenere le boc- azi

zione per fare musica anche a quel volume vino alle 23.30» ha protestato un cittadino. «Ma il volume era altissimo – testimonia Roberto Mestron – abito in via Petrarca e dentro alla madia i bicchieri vibravano – assicura – lo stesso è successo ad alcuni conoscenti in via Grazzano e perfino in via Marsala si è sentito». Morale della storia: sulla scia delle proteste a mezzanotte la musica continuava ad andare avanti e sul piazzale è arrivata una pattuglia della municipale. Una ventina di minuti dopo la festa era finita.


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Cultura e Spettacoli

MESSAGGERO VENETO VENERDÌ 16 MAGGIO 2014

VICINO/LONTANO » CHE MONDO FA?

«Quando il gioco si fa brutto tocca dirlo»

Patui porta il salotto di LeggerMente al festival e sabato dialogherà sul calcio con Ormezzano, Simeoni, Birindelli e Priviero

di Paolo Patui «Il calcio è uno sport orrendo e un gioco stupendo: bisognerebbe avere il coraggio di smetterla di chiamarlo sport; fra l’altro si pratica con i piedi e quindi vale come la corsa nei sacchi». Cosí mi arringa subito Gian Paolo Ormezzano, ormai storico, ma per nulla vetusto, giornalista sportivo (dal mitico Processo alla tappa, alla direzione di Tuttosport), che sulla soglia degli 80 anni scruta ancora il calcio e non solo con lo sguardo triste di un torinista incallito che cova il grande sogno di festeggiare ancora uno scudetto granata. L’ho chiamato subito per aggregarlo a questo progetto balzano, nato dagli stimoli di vicino/lontano e dalla collaborazione con LeggerMente. A un mese circa dai festosi e colorati mondiali brasiliani, a pochi giorni dalle vicende tragiche di un tifo che spara e ammazza e offende, ci è venuto in mente di creare un evento che già dal titolo fotografa una situazione: Quando il gioco di fa brutto. «Il piú bel gioco del mondo», lo aveva definito Gianni Brera in tempi cui eravamo bambini alla perenne rincorsa di una palla che rotolava per campi sterminati in cui era bello e facile immaginare di essere Mazzola o Rivera, "rombodituono" piuttosto che "il mancino di Dio". Poi il gioco si è fatto sport vero e proprio, professionismo pagato, poi strapagato e infine troppo pagato. Poi lo sport ha fatto largo allo show, alle partite presentate con l’enfasi con cui si assiste a una sfida tra la vita e la morte, come se davvero una partita di pallone fosse una questione di vita o di morte. E attorno giornalisti, fac-

cendieri e procuratori a spacciare dei ragazzotti muscolosi per guru e modelli di vita. Di questo - di certo - non si parlerà nei giorni dei mondiali; di questo invece si parlerà la sera del 18 alla conclusione di questa decima edizione di vicino/ lontano, ma senza lo snobismo di chi ritiene il calcio e lo sport un orpello un po’ barbaro della vita. Perché lo abbiamo amato e lo amiamo questo gioco e allora ne parleremo per evidenziarne gli aspetti belli e educativi, ma anche per additarne le incongruenze e le assurdità. Lo faremo assieme a Cristina Menis e a un gioco di domande un po’ provocatorie, un Vero o Falso che proporremo a Ormezzano e a altri tre

In alto da sinistra Patui, Birindelli, Simeoni, Priviero e il maestro dei giornalisti sportivi Ormezzano

ospiti con alle spalle storie sportive e umane davvero particolari. Come quella di Alessandro Brindelli, ex terzino della Juventus e della nazionale, ora direttore tecnico delle giovanili del Pisa, che a fronte di una assurda rissa scatenata

sulle tribune dai genitori dei ragazzi della sua squadra, ha avuto il coraggio di rompere un tabú e di ritirare i ragazzi dal campo, pena squalifica e sconfitta a tavolino propinata dal solito giudice sportivo che ha in testa il rispetto delle rego-

le e non il rispetto del rispetto. E accanto a lui ci sarà anche un valido interprete del rock d’autore italiano, cioè Massimo Priviero, padre di Tommaso, talento puro del nostro calcio giovanile, arrivato fino alle soglie della serie A e che ora di

Il blogger dirige oggi il workshop su “come sparire da internet” per V/l Digital Ovunque passiamo lasciamo tracce di noi, non solo in senso metaforico. E se questo assunto vale per la vita reale, si può dire lo stesso - se non di piú per la nostra vita digitale. Se anche infatti nella realtà qualcosa si può pulire, stracciare, gettare via per eliminare ciò che non vogliamo piú tenere di noi, la faccenda diventa piú complicata quando si tratta di internet. È da queste considerazioni che nasce il workshop Come sparire da Internet organizzato in seno a v/l Digital e che si svolgerà oggi, venerdì, dalle 10 alle 13 al Friuli Future Forum. La full immersion nel mondo digitale, av-

viata con la nuova sezione ideata da Marco Pacini e curata dal blogger Fabio Chiusi, diventa cosí anche operativa, mettendo di fronte ai partecipanti quel che davvero accade dietro lo schermo di un pc nella realtà virtuale che ogni giorno condiziona le nostre scelte e la nostra vita, affinché si possa conoscerla e gestirla. Si parte dunque oggi, con una lezione pratica su Come sparire da Internet. Il workshop illustra il funzionamento dei principali strumenti per mettere i propri dati personali al riparo da occhi indesiderati. A condurlo saranno Claudio Agosti, hacker, programmatore, docente e co-fondatore del progetto GlobaLeaks, presi-

V/l Digital oggi su internet e privacy

dente del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali e Fabio Pietrosanti, che

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LEGGI ECOMMENTA SULNOSTRO SITO www.messaggeroveneto.it

IL PROGRAMMA

Chiusi, la rete e il diritto all’oblío ◗ UDINE

calcio non ne vuole piú sapere. Perché? Ce lo racconterà con letture inedite tratte da un libro che sta scrivendo e con le sue canzoni, proprio il padre, Massimo, uno che con la chitarra in mano sprigiona scintille di energia. E infine parola a Sara Simeoni, libellula danzante sulle asticelle del salto in alto, prima donna a salire oltre i 20 metri, campionessa olimpica, ma soprattutto atleta vera, leale, appartata e proprio per questo, lei sí, davvero emblema di uno sport che vorremmo piú sussurrato, piú leggero, piú a passo di samba, quel samba che suonerà nel corso della serata la Pordenone Big Band diretta da Juri dal Dan. E poi ancora spizzichi di letture tratte da Osvaldo Soriano e Stefano Benni. E ancora le provocazioni di Ormezzano. Dovessi chiedergli: «Il calcio è il gioco piú maschilista del mondo. Vero o Falso?», so già la sua risposta: «Vero, perché le pallonate fanno male ai seni, piú facili da colpire dei testicoli e piú difficili da proteggere!».

si occupa professionalmente di security dal 1998. Entrambi coordineranno anche il workshop di sabato 17 maggio Su Facebook, ma non senza privacy (ore 10-13). Domenica, terzo e conclusivo workshop dedicato a Come si fa la democrazia online (ore 10-13), a cura di Fiorella De Cindio, presidente dell’Associazione Informatica e Reti Civiche (A.I.Re.C.) della Lombardia e per queste attività premiata nel 2001 con l’”Ambrogino d’oro”. Se la democrazia è in crisi, il web può contribuire a ristabilire il rapporto di fiducia spezzato tra cittadini e istituzioni? Anna Dazzan

Don Ciotti e il teatro dei richiedenti asilo Si apre con “Il piacere della legalità? Mondi a confronto la giornata di oggi a vicino/lontano. Una riflessione degli studenti delle superiori su un tema ineludibile: la costruzione dell’identità. Dalle 8.15 alle 12.30 dialogheranno don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, don Pierluigi Di Piazza, il sindaco Furio Honsell, Davide Borsani e Salvatore Inguiì. Sempre oggi alle 21 al teatro San Giorgio sipario su “Terra dei re”, la performance realizzata con i richiedenti asilo del Centro Accoglienza di Gradisca d’Isonzo, su progetto e regia di Riccardo Vannuccini con Elisa Menon. Venti persone in scena provenienti da Pakistan, Afghanistan, Mali, Nigeria, Palestina insieme ad attori di Fierascena e ArteStudio.

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la lectio magistralis

Prosperi e quella diffusa paura del “diverso”

Il confronto sulle origini dell’intolleranza male della modernità che viene da lontano Ogni volta che un barcone carico di africani che scappano dalla sofferenza dei loro paesi s’imbatte nella crudeltà del Mediterraneo spezzando delle vite umane (l’ultima volta è stata appena quattro giorni fa al largo di Catania), c’è sempre qualcuno, per quanto isolato, che grida sconsideratezze del tipo “giustizia è fatta”. E giù dibattiti a non finire, su dove stia naufragando l’umanità, su cosa è giusto o sbagliato fare, chiudere le frontiere, aprirle, cacciare o tenere chi cerca un rifugio, una nuova vita o anche solo un’altra possibilità. E le

parole non bastano mai, perché le parole non hanno fine. Un inizio, però, c’è a quella che possiamo chiamare l’”era dell’intolleranza”. Un incipit secolare che il professore emerito di Storia moderna alla Normale di Pisa Adriano Prosperi ha raccontato ieri nell’ex chiesa di San Francesco durante l’incontro Tolleranza e intolleranza: all’origine dell’Europa moderna. «In realtà è un tema piuttosto ristretto dal punto di vista temporale, visto che tratterò della questione intorno ad un anno specifico che è il 1492». ha spiegato. Prosperi ha

messo subito i puntini sulle i: indagare le origini dell’attuale razzismo e della crescente intolleranza verso gli altri sarebbe come aprire un vaso di Pandora, con un succedersi senza fine di conseguenze e congetture. «No, bisogna parlare di quell’anno perché è nel 1492 che è nato il primo stato in cui grazie alla Suprema Inquisizione l’antigiudaismo cristiano, forma tradizionale di intolleranza religiosa, si è trasformato per la prima volta in antisemitismo razziale dando vita cosí a una società basata sull’esclusione del diverso».

Un seme che ha fatto crescere radici profondissime che stanno tutt’ora intaccando la nascita della cittadinanza europea. «Ci sono oggi dei canali minoritari di lotta che stanno cercando di far divenire l’Europa una realtà attraente, anche se quel di cui avremmo bisogno – ammette Prosperi - è un governo unitario e democratico e non come somma di diversi Stati». Sradicare il sentimento d’intolleranza, però, sembra una lotta contro i mulini a vento. Un impegno per tutti a non cedere. (a.dazz.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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data: 16/05/2014 pagina: 40 (dettaglio)

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Cultura e Spettacoli

MESSAGGERO VENETO VENERDÌ 16 MAGGIO 2014

VICINO/LONTANO » CHE MONDO FA?

«Quando il gioco si fa brutto tocca dirlo»

Patui porta il salotto di LeggerMente al festival e sabato dialogherà sul calcio con Ormezzano, Simeoni, Birindelli e Priviero

di Paolo Patui «Il calcio è uno sport orrendo e un gioco stupendo: bisognerebbe avere il coraggio di smetterla di chiamarlo sport; fra l’altro si pratica con i piedi e quindi vale come la corsa nei sacchi». Cosí mi arringa subito Gian Paolo Ormezzano, ormai storico, ma per nulla vetusto, giornalista sportivo (dal mitico Processo alla tappa, alla direzione di Tuttosport), che sulla soglia degli 80 anni scruta ancora il calcio e non solo con lo sguardo triste di un torinista incallito che cova il grande sogno di festeggiare ancora uno scudetto granata. L’ho chiamato subito per aggregarlo a questo progetto balzano, nato dagli stimoli di vicino/lontano e dalla collaborazione con LeggerMente. A un mese circa dai festosi e colorati mondiali brasiliani, a pochi giorni dalle vicende tragiche di un tifo che spara e ammazza e offende, ci è venuto in mente di creare un evento che già dal titolo fotografa una situazione: Quando il gioco di fa brutto. «Il piú bel gioco del mondo», lo aveva definito Gianni Brera in tempi cui eravamo bambini alla perenne rincorsa di una palla che rotolava per campi sterminati in cui era bello e facile immaginare di essere Mazzola o Rivera, "rombodituono" piuttosto che "il mancino di Dio". Poi il gioco si è fatto sport vero e proprio, professionismo pagato, poi strapagato e infine troppo pagato. Poi lo sport ha fatto largo allo show, alle partite presentate con l’enfasi con cui si assiste a una sfida tra la vita e la morte, come se davvero una partita di pallone fosse una questione di vita o di morte. E attorno giornalisti, fac-

la lectio magistralis

cendieri e procuratori a spacciare dei ragazzotti muscolosi per guru e modelli di vita. Di questo - di certo - non si parlerà nei giorni dei mondiali; di questo invece si parlerà la sera del 18 alla conclusione di questa decima edizione di vicino/ lontano, ma senza lo snobismo di chi ritiene il calcio e lo sport un orpello un po’ barbaro della vita. Perché lo abbiamo amato e lo amiamo questo gioco e allora ne parleremo per evidenziarne gli aspetti belli e educativi, ma anche per additarne le incongruenze e le assurdità. Lo faremo assieme a Cristina Menis e a un gioco di domande un po’ provocatorie, un Vero o Falso che proporremo a Ormezzano e a altri tre

In alto da sinistra Patui, Birindelli, Simeoni, Priviero e il maestro dei giornalisti sportivi Ormezzano

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Il blogger dirige oggi il workshop su “come sparire da internet” per V/l Digital Ovunque passiamo lasciamo tracce di noi, non solo in senso metaforico. E se questo assunto vale per la vita reale, si può dire lo stesso - se non di piú per la nostra vita digitale. Se anche infatti nella realtà qualcosa si può pulire, stracciare, gettare via per eliminare ciò che non vogliamo piú tenere di noi, la faccenda diventa piú complicata quando si tratta di internet. È da queste considerazioni che nasce il workshop Come sparire da Internet organizzato in seno a v/l Digital e che si svolgerà oggi, venerdì, dalle 10 alle 13 al Friuli Future Forum. La full immersion nel mondo digitale, av-

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Chiusi, la rete e il diritto all’oblío ◗ UDINE

calcio non ne vuole piú sapere. Perché? Ce lo racconterà con letture inedite tratte da un libro che sta scrivendo e con le sue canzoni, proprio il padre, Massimo, uno che con la chitarra in mano sprigiona scintille di energia. E infine parola a Sara Simeoni, libellula danzante sulle asticelle del salto in alto, prima donna a salire oltre i 20 metri, campionessa olimpica, ma soprattutto atleta vera, leale, appartata e proprio per questo, lei sí, davvero emblema di uno sport che vorremmo piú sussurrato, piú leggero, piú a passo di samba, quel samba che suonerà nel corso della serata la Pordenone Big Band diretta da Juri dal Dan. E poi ancora spizzichi di letture tratte da Osvaldo Soriano e Stefano Benni. E ancora le provocazioni di Ormezzano. Dovessi chiedergli: «Il calcio è il gioco piú maschilista del mondo. Vero o Falso?», so già la sua risposta: «Vero, perché le pallonate fanno male ai seni, piú facili da colpire dei testicoli e piú difficili da proteggere!».

si occupa professionalmente di security dal 1998. Entrambi coordineranno anche il workshop di sabato 17 maggio Su Facebook, ma non senza privacy (ore 10-13). Domenica, terzo e conclusivo workshop dedicato a Come si fa la democrazia online (ore 10-13), a cura di Fiorella De Cindio, presidente dell’Associazione Informatica e Reti Civiche (A.I.Re.C.) della Lombardia e per queste attività premiata nel 2001 con l’”Ambrogino d’oro”. Se la democrazia è in crisi, il web può contribuire a ristabilire il rapporto di fiducia spezzato tra cittadini e istituzioni? Anna Dazzan ©RIPRODUZIONERISERVATA

Don Ciotti e il teatro dei richiedenti asilo Si apre con “Il piacere della legalità? Mondi a confronto la giornata di oggi a vicino/lontano. Una riflessione degli studenti delle superiori su un tema ineludibile: la costruzione dell’identità. Dalle 8.15 alle 12.30 dialogheranno don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, don Pierluigi Di Piazza, il sindaco Furio Honsell, Davide Borsani e Salvatore Inguiì. Sempre oggi alle 21 al teatro San Giorgio sipario su “Terra dei re”, la performance realizzata con i richiedenti asilo del Centro Accoglienza di Gradisca d’Isonzo, su progetto e regia di Riccardo Vannuccini con Elisa Menon. Venti persone in scena provenienti da Pakistan, Afghanistan, Mali, Nigeria, Palestina insieme ad attori di Fierascena e ArteStudio.


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cendieri e procuratori a spacciare dei ragazzotti muscolosi per guru e modelli di vita. Di questo - di certo - non si parlerà nei giorni dei mondiali; di questo invece si parlerà la sera del 18 alla conclusione di questa decima edizione di vicino/ lontano, ma senza lo snobismo di chi ritiene il calcio e lo sport un orpello un po’ barbaro della vita. Perché lo abbiamo amato e lo amiamo questo gioco e allora ne parleremo per evidenziarne gli aspetti belli e educativi, ma anche per additarne le incongruenze e le assurdità. Lo faremo assieme a Cristina Menis e a un gioco di domande un po’ provocatorie, un Vero o Falso che proporremo a Ormezzano e a altri tre

In alto da sinistra Patui, Birindelli, Simeoni, Priviero e il maestro dei giornalisti sportivi Ormezzano

ospiti con alle spalle storie sportive e umane davvero particolari. Come quella di Alessandro Brindelli, ex terzino della Juventus e della nazionale, ora direttore tecnico delle giovanili del Pisa, che a fronte di una assurda rissa scatenata

sulle tribune dai genitori dei ragazzi della sua squadra, ha avuto il coraggio di rompere un tabú e di ritirare i ragazzi dal campo, pena squalifica e sconfitta a tavolino propinata dal solito giudice sportivo che ha in testa il rispetto delle rego-

le e non il rispetto del rispetto. E accanto a lui ci sarà anche un valido interprete del rock d’autore italiano, cioè Massimo Priviero, padre di Tommaso, talento puro del nostro calcio giovanile, arrivato fino alle soglie della serie A e che ora di

Chiusi, la rete e il diritto all’oblío Il blogger dirige oggi il workshop su “come sparire da internet” per V/l Digital ◗ UDINE

Ovunque passiamo lasciamo tracce di noi, non solo in senso metaforico. E se questo assunto vale per la vita reale, si può dire lo stesso - se non di piú per la nostra vita digitale. Se anche infatti nella realtà qualcosa si può pulire, stracciare, gettare via per eliminare ciò che non vogliamo piú tenere di noi, la faccenda diventa piú complicata quando si tratta di internet. È da queste considerazioni che nasce il workshop Come sparire da Internet organizzato in seno a v/l Digital e che si svolgerà oggi, venerdì, dalle 10 alle 13 al Friuli Future Forum. La full immersion nel mondo digitale, av-

viata con la nuova sezione ideata da Marco Pacini e curata dal blogger Fabio Chiusi, diventa cosí anche operativa, mettendo di fronte ai partecipanti quel che davvero accade dietro lo schermo di un pc nella realtà virtuale che ogni giorno condiziona le nostre scelte e la nostra vita, affinché si possa conoscerla e gestirla. Si parte dunque oggi, con una lezione pratica su Come sparire da Internet. Il workshop illustra il funzionamento dei principali strumenti per mettere i propri dati personali al riparo da occhi indesiderati. A condurlo saranno Claudio Agosti, hacker, programmatore, docente e co-fondatore del progetto GlobaLeaks, presi-

V/l Digital oggi su internet e privacy

dente del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali e Fabio Pietrosanti, che

si occupa professionalmente di security dal 1998. Entrambi coordineranno anche il workshop di sabato 17 maggio Su Facebook, ma non senza privacy (ore 10-13). Domenica, terzo e conclusivo workshop dedicato a Come si fa la democrazia online (ore 10-13), a cura di Fiorella De Cindio, presidente dell’Associazione Informatica e Reti Civiche (A.I.Re.C.) della Lombardia e per queste attività premiata nel 2001 con l’”Ambrogino d’oro”. Se la democrazia è in crisi, il web può contribuire a ristabilire il rapporto di fiducia spezzato tra cittadini e istituzioni? Anna Dazzan

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messo subito i puntini sulle i: indagare le origini dell’attuale razzismo e della crescente intolleranza verso gli altri sarebbe come aprire un vaso di Pandora, con un succedersi senza

Un seme che ha fatto crescere radici profondissime che stanno tutt’ora intaccando la nascita della cittadinanza europea. «Ci sono oggi dei canali minoritari di lotta che stanno cercan-

SUSHI, WOK & GRIL


autore italiano, cioè Massio Priviero, padre di Tommao, talento puro del nostro calo giovanile, arrivato fino alle oglie della serie A e che ora di

©RIPRODUZIONERISERVATA data: 16/05/2014 pagina: 40 (dettaglio)

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IL PROGRAMMA

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occupa professionalmente di curity dal 1998. Entrambi codineranno anche il orkshop di sabato 17 maggio u Facebook, ma non senza priacy (ore 10-13). Domenica, tero e conclusivo workshop dediato a Come si fa la democrazia nline (ore 10-13), a cura di Fiolla De Cindio, presidente ell’Associazione Informatica Reti Civiche (A.I.Re.C.) della ombardia e per queste attività remiata nel 2001 con l’”Amogino d’oro”. Se la democraa è in crisi, il web può contriuire a ristabilire il rapporto di ducia spezzato tra cittadini e tituzioni? Anna Dazzan ©RIPRODUZIONERISERVATA

Don Ciotti e il teatro dei richiedenti asilo Si apre con “Il piacere della legalità? Mondi a confronto la giornata di oggi a vicino/lontano. Una riflessione degli studenti delle superiori su un tema ineludibile: la costruzione dell’identità. Dalle 8.15 alle 12.30 dialogheranno don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, don Pierluigi Di Piazza, il sindaco Furio Honsell, Davide Borsani e Salvatore Inguiì. Sempre oggi alle 21 al teatro San Giorgio sipario su “Terra dei re”, la performance realizzata con i richiedenti asilo del Centro Accoglienza di Gradisca d’Isonzo, su progetto e regia di Riccardo Vannuccini con Elisa Menon. Venti persone in scena provenienti da Pakistan, Afghanistan, Mali, Nigeria, Palestina insieme ad attori di Fierascena e ArteStudio.


gli stimoli di vicino/lontano e dalla collaborazione con LeggerMente. A un mese circa dai festosi e colorati mondiali brasiliani, a pochi giorni dalle vicende tragiche di un tifo che spara e ammazza e offende, ci è venuto in mente di creare un evento che già dal titolo fotografa una situazione: Quando il gioco di fa brutto. «Il piú bel gioco del mondo», lo aveva definito Gianni Brera in tempi cui eravamo bambini alla perenne rincorsa di una palla che rotolava per campi sterminati in cui era bello e facile immaginare di essere Mazzola o Rivera, "rombodituono" piuttosto che "il mancino di Dio". Poi il gioco si è fatto sport vero e proprio, professionismo pagato, poi strapagato e infine troppo pagato. Poi lo sport ha fatto largo allo show, alle partite presentate con l’enfasi con cui si assiste a una sfida tra la vita e la morte, come se davvero una partita di pallone fosse una questione di vita o di morte. E attorno giornalisti, fac-

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Chiusi, la rete e il diritto all’o

Il blogger dirige oggi il workshop su “come sparire da interne ◗ UDINE

Ovunque passiamo lasciamo tracce di noi, non solo in senso metaforico. E se questo assunto vale per la vita reale, si può dire lo stesso - se non di piú per la nostra vita digitale. Se anche infatti nella realtà qualcosa si può pulire, stracciare, gettare via per eliminare ciò che non vogliamo piú tenere di noi, la faccenda diventa piú complicata quando si tratta di internet. È da queste considerazioni che nasce il workshop Come sparire da Internet organizzato in seno a v/l Digital e che si svolgerà oggi, venerdì, dalle 10 alle 13 al Friuli Future Forum. La full immersion nel mondo digitale, av-

viata con la nuova sezione ideata da Marco Pacini e curata dal blogger Fabio Chiusi, diventa cosí anche operativa, mettendo di fronte ai partecipanti quel che davvero accade dietro lo schermo di un pc nella realtà virtuale che ogni giorno condiziona le nostre scelte e la nostra vita, affinché si possa conoscerla e gestirla. Si parte dunque oggi, con una lezione pratica su Come sparire da Internet. Il workshop illustra il funzionamento dei principali strumenti per mettere i propri dati personali al riparo da occhi indesiderati. A condurlo saranno Claudio Agosti, hacker, programmatore, docente e co-fondatore del progetto GlobaLeaks, presi-

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dente del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali e Fabio Pietrosanti, che

la lectio magistralis

Prosperi e quella diffusa paura del “diverso”

Il confronto sulle origini dell’intolleranza male della modernità che viene da lontano Ogni volta che un barcone carico di africani che scappano dalla sofferenza dei loro paesi s’imbatte nella crudeltà del Mediterraneo spezzando delle vite umane (l’ultima volta è stata appena quattro giorni fa al largo di Catania), c’è sempre qualcuno, per quanto isolato, che grida sconsideratezze del tipo “giustizia è fatta”. E giù dibattiti a non finire, su dove stia naufragando l’umanità, su cosa è giusto o sbagliato fare, chiudere le frontiere, aprirle, cacciare o tenere chi cerca un rifugio, una nuova vita o anche solo un’altra possibilità. E le

parole non bastano mai, perché le parole non hanno fine. Un inizio, però, c’è a quella che possiamo chiamare l’”era dell’intolleranza”. Un incipit secolare che il professore emerito di Storia moderna alla Normale di Pisa Adriano Prosperi ha raccontato ieri nell’ex chiesa di San Francesco durante l’incontro Tolleranza e intolleranza: all’origine dell’Europa moderna. «In realtà è un tema piuttosto ristretto dal punto di vista temporale, visto che tratterò della questione intorno ad un anno specifico che è il 1492». ha spiegato. Prosperi ha

messo subito i puntini sulle i: indagare le origini dell’attuale razzismo e della crescente intolleranza verso gli altri sarebbe come aprire un vaso di Pandora, con un succedersi senza fine di conseguenze e congetture. «No, bisogna parlare di quell’anno perché è nel 1492 che è nato il primo stato in cui grazie alla Suprema Inquisizione l’antigiudaismo cristiano, forma tradizionale di intolleranza religiosa, si è trasformato per la prima volta in antisemitismo razziale dando vita cosí a una società basata sull’esclusione del diverso».

Un seme che ha fatto crescere radici profondissime che stanno tutt’ora intaccando la nascita della cittadinanza europea. «Ci sono oggi dei canali minoritari di lotta che stanno cercando di far divenire l’Europa una realtà attraente, anche se quel di cui avremmo bisogno – ammette Prosperi - è un governo unitario e democratico e non come somma di diversi Stati». Sradicare il sentimento d’intolleranza, però, sembra una lotta contro i mulini a vento. Un impegno per tutti a non cedere. (a.dazz.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA


feliceinmezzoall’a data: 16/05/2014 pagina: 28

Walter Tomada UDINE

VITA NELL’ARTE Giorgio Celiberti è nato il 19 novembre 1929

Per il patriarca degli artisti friulani è in arrivo un riconoscimento molto speciale. Domani alle ore 10.30 infatti Giorgio Celiberti riceverà al Convitto Nazionale "Paolo Diacono" di Cividale del Friuli, il Premio Paolo Diacono insieme al giornalista Toni Capuozzo. «Sono felice di questo alloro perché sono stato allievo del Convitto all’età di 13-14 anni - ricorda lo scultore e pittore, nato a Udine il 19 novembre 1929 - e la mente mi si affolla di ricordi, dai bagni furtivi nel fiume Natisone alle persone come Guido Tavagnacco, il primo docente che incon-

trai al mio arrivo». Al di là dell'amarcord «è un onore ricevere il premio insieme a Capuozzo, uno che ha rischiato la pelle, devoto al suo mestiere». E la dedizione al lavoro è anche la cifra di Celiberti che a 85 anni continua senza sosta a creare un ininterrotto flusso di opere d'arte nella sua "officina" di via Fabio da Mania-

A 85 anni riceve il premio "Paolo Diacono" a Cividale

DOMANI Alle 10.30 nel parco del convitto Paolo Diacono, saranno premiati Giorgio Celiberti e Toni Capuozzo. Il riconoscimento è alla sesta edizione

A VICINO/LONTANO Mercoledì sera pienone a San Francesco per la proiezione di "Parole povere"

Cappello e le giornate sugli alberi con Moby Dick UIDINE - Il viaggio di «Parole povere» era cominciato due anni fa nella chiesa di San Francesco a Cividale, dove Mittelfest aveva battezzato il progetto di un documentario che Francesca Archibugi ha voluto fortemente dedicare a Pierluigi Cappello. E un'altra chiesa di San Francesco - quella di Udine - ha visto chiudersi il cerchio con l'anteprima udinese del prodotto finito, il film che ha già fatto ben parlare di sè al Festival di Torino. Una pellicola made in Friuli prodotta da Tucker Film e Agherose - che ha superato la prova del pubblico, che ha suggellato con applausi a scena aperta non solo il film, ma anche il dialogo a cuore aperto del poeta Premio Terzani 2014 con Piero Colussi. Una conversazione che ha ripercorso l'itinerario biografico di Cappello, dall'infanzia nel far west di una Chiusaforte «dove tutti avevamo familiarità con gli uomini armati e si vedeva gente di ogni parte d'Italia», all'amore per il volo, passando per le letture di gioventù come "Moby Dick", «libro che da ragazzo leggevo appollaiato su un ippocastano dove trovavo rifugio. Stando lì vedevo gli altri, ma gli altri non vedevano me».

SUL PALCO Pierluigi Cappello (Phocus Agency)

Le confessioni del giovane Pierluigi si velano di rimpianto quando Colussi tocca il tema dell'incidente che ha inchiodato a terra per sempre un'anima che, viceversa, non attendeva che di librarsi in "Assetto di volo". Pierluigi non parla dell'amico che in quella tragedia perse la vita: «Ci sono cose che neanche in letteratura si possono dire». Si abbandona invece a una considerazione: «Se non mi fosse capitato l'incidente sarei stato uno scrittore diverso, probabilmente uno scrittore di viag-

gio alla Chatwin. Ho sempre avuto dentro di me la curiosità del mondo». Nata forse quando dalla Valcanale il terremoto lo catapultò a Lignano «dove per la prima volta vidi il mare». Il racconto di Cappello si trasferisce poi nelle scene del film, dove «Francesca è riuscita a fare di me uno strumento della sua arte. Io l'ho vissuta come un'esperienza straordinaria». E anche il pubblico, a giudicare dall'accoglienza, l'ha vista così. © riproduzione riservata

GLI APPUNTAMENTI ODIERNI

Don Ciotti tra i giovani, ricordo di Peccei UDINE – La giornata odierna di Vicino/lontano si apre alle 8.15 con don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, che si confronterà nell’ex Chiesa di San Francesco con don Pierluigi Di Piazza e altri ospiti. Alle 19 appuntamento con la lezione di Aurelio Peccei, manager e imprenditore tra i promotori del Club di Roma, che nel 1972 diffuse il profetico rapporto sui limiti dello sviluppo commissionato al Mit. Al Teatro San Giorgio, alle 21. sipario su “Terra dei re”, la performance teatrale realizzata con i richiedenti asilo del Centro Accoglienza di Gradisca d’Isonzo su progetto e regia di Riccardo Vannuc-

cini con Elisa Menon. Alle 21.30 nell’ex Chiesa di San Francesco, sarà proiettato Alle cinque della sera, il racconto scenico di e con Fabrizio Gatti, giornalista dell’Espresso, autore di coraggiose inchieste e Premio Terzani 2008 per Bilal. Fra gli altri appuntamenti previsti in giornata, “Dopo l’Ucraina, come cambia il mondo”, con Aldo Ferrari, Sergej Startsev, Olge Rumjantsev (ore 20, Oratorio del Cristo) a cura di LiMes e Historia, e, “L’ultimo avamposto. Viaggio tra partigiani ed eremiti lungo l’Arzino”, con Mauro Daltin, Angelo Floramo, Arianna Zani, Renzo Stefanutti (ore 18, Casa Cavazzini).

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Le confessioni del giovane Pierluigi si velano di rimpianto quando Colussi tocca il tema dell'incidente che ha inchiodato a terra per sempre un'anima che, viceversa, non attendeva che di librarsi in "Assetto di volo". Pierluigi non parla dell'amico che in quella tragedia perse la vita: «Ci sono cose che neanche in letteratura si possono dire». Si abbandona invece a una considerazione: «Se non mi fosse capitato l'incidente sarei stato uno scrittore diverso, probabilmente uno scrittore di viag-

gio alla Chatwin. Ho sempre avuto dentro di me la curiosità del mondo». Nata forse quando dalla Valcanale il terremoto lo catapultò a Lignano «dove per la prima volta vidi il mare». Il racconto di Cappello si trasferisce poi nelle scene del film, dove «Francesca è riuscita a fare di me uno strumento della sua arte. Io l'ho vissuta come un'esperienza straordinaria». E anche il pubblico, a giudicare dall'accoglienza, l'ha vista così. © riproduzione riservata

GLI APPUNTAMENTI ODIERNI

Don Ciotti tra i giovani, ricordo di Peccei UDINE – La giornata odierna di Vicino/lontano si apre alle 8.15 con don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, che si confronterà nell’ex Chiesa di San Francesco con don Pierluigi Di Piazza e altri ospiti. Alle 19 appuntamento con la lezione di Aurelio Peccei, manager e imprenditore tra i promotori del Club di Roma, che nel 1972 diffuse il profetico rapporto sui limiti dello sviluppo commissionato al Mit. Al Teatro San Giorgio, alle 21. sipario su “Terra dei re”, la performance teatrale realizzata con i richiedenti asilo del Centro Accoglienza di Gradisca d’Isonzo su progetto e regia di Riccardo Vannuc-

cini con Elisa Menon. Alle 21.30 nell’ex Chiesa di San Francesco, sarà proiettato Alle cinque della sera, il racconto scenico di e con Fabrizio Gatti, giornalista dell’Espresso, autore di coraggiose inchieste e Premio Terzani 2008 per Bilal. Fra gli altri appuntamenti previsti in giornata, “Dopo l’Ucraina, come cambia il mondo”, con Aldo Ferrari, Sergej Startsev, Olge Rumjantsev (ore 20, Oratorio del Cristo) a cura di LiMes e Historia, e, “L’ultimo avamposto. Viaggio tra partigiani ed eremiti lungo l’Arzino”, con Mauro Daltin, Angelo Floramo, Arianna Zani, Renzo Stefanutti (ore 18, Casa Cavazzini).

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data: 16/05/2014


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Scrittori: Mohsin Hamid, l'amore ci salvera' dalla globalizzazione ﴾3﴿ 16 maggio 2014

ALTR

I SO

﴾Adnkronos﴿ ­ Alla X edizione del festival Vicino/lontano 2014, Mohsin Hamid sarà grande protagonista della giornata di domani, sabato 17 maggio: con il poeta Pierluigi Cappello verrà premiato in occasione della X Serata del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani, alle 20,45 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. La serata sarà condotta dal giornalista Giovanni Marzini e impegnerà il Premio Ubu Mario Perrotta nella lettura di pagine scelte dai 'Diari' di

L'A

Tiziano Terzani "Un'idea di destino", che Longanesi ha da poco

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pubblicato, a cura di Angela Staude Terzani e Alain Loret. Alla

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cerimonia di premiazione interverrà la presidente di Giuria, Angela Staude Terzani. Il Premio Terzani è assegnato da una Giuria composta da Giulio Anselmi, Toni Capuozzo, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Fabrizio Gatti, Ettore Mo, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham, e

Marino Sinibaldi. In stretto collegamento con il Premio Terzani 2014 l'appuntamento che il festival vicino/lontano ospita domani a Udine: l'incontro "L'Asia siamo noi", in programma alle 16.45 nella ex Chiesa di san Francesco a Udine, protagonista appunto Moshid Hamid. In mattinata, dalle 8.30 al Teatro Giovanni da Udine, appuntamento con la cerimonia di premiazione del Terzani Scuole: quest'anno oltre 300 elaborati sono pervenuti alla Giuria del Concorso.

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NO T I Z I E > MA N I F E S T A Z I O N I > 16 MA G G I O 2014

oggi in friuli venezia giulia

Trieste (TS): Salon Revoltella Trieste (TS): "E...state in libreria!": tre appuntamenti per bambini e ragazzi alla Giunti al Punto valvasone (PN): Stagione Concerti 2014 a Valvasone

Vicino/Lontano 2014: si premiano i vincitori del decimo Premio "Tiziano Terzani"

Codroipo (UD): La magia dell’arte. I protagonisti dell’arte moderna slovena 1968­2013

Udine (UD) ­ Giornata clou per la

Trieste (TS): Fiori sui muri: il Liberty

“Che mondo fa?” attraverso eventi

decima edizione del festival Vicino/lontano 2014, che indaga su incontri, eventi, dialoghi e

Gemona del Friuli (UD): "Elementi Sotterranei" ­ Festival internazionale di street art 2014

Mostre

confronti che metteranno a fuoco i temi centrali del nostro tempo. Grande protagonista della giornata

Tutti gli avvenimenti di oggi in fvg

di sabato 17 maggio sarà innanzitutto lo scrittore pakistano

in evidenza Sexto Vintage 2014 Piazzale Burovich Sesto al Reghena Dal 16/05/14 al 18/05/14

Mohsin Hamid, Premio Terzani 2014 con il poeta Pierluigi Cappello: saranno premiati in occasione della X Serata del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani, alle 20.45 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. La serata sarà condotta dal giornalista Giovanni

cerimonia di premiazione interverrà la presidente di Giuria, Angela Terzani. Il Premio Terzani è assegnato da una Giuria composta da Giulio Anselmi, Toni Capuozzo, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Fabrizio Gatti, Ettore Mo, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham, e Marino Sinibaldi.

Vicino/Lontano ospita sabato a Udine: l’incontro “L’Asia siamo noi”, in programma alle 16.45 nella ex Chiesa di san Francesco a Udine, protagonista il vincitore Mohsin Hamid in dialogo con Michelguglielmo Torri, per il coordinamento del giornalista Gigi Riva, caporedattore dell’Espresso. E in

In stretto collegamento con il Premio Terzani 2014 l'appuntamento che il festival

Film: "Il treno va a Mosca" Cinema Dei Fabbri Trieste Dal 16/05/14 al 21/05/14

lettura di pagine scelte dai “Diari” di Tiziano Terzani “Un’idea di destino”, che Longanesi ha da poco pubblicato, a cura di Angela Terzani e Álen Loret. Alla

Audizione dell'"Attila" di Verdi Sala “Bobi Bazlen” ­ Palazzo Gopcevich Trieste Il 16/05/14

enogastronomia

Marzini e impegnerà un grande attore, il Premio Ubu Mario Perrotta, nella

mattinata, dalle 8.30 al Teatro Giovanni da Udine, appuntamento con la cerimonia di premiazione del Terzani Scuole: quest’anno oltre 300 elaborati sono pervenuti alla Giuria del Concorso. Tema del concorso è quest’anno la

Le tipiche Osmize triestine varie sedi provincia di Trieste (TS) Dal 10/02/12 al 31/12/14

responsabilità individuale. Conduce la cerimonia Chiara Donada.

Sabato on Wine varie sedi Gorizia ­ Pordenone ­ Udine (­­ ) Dal 10/02/12 al 31/12/14

smarriti” con Peppe Dell’Acqua, Mario Colucci e Pier Aldo Rovatti (ore 10,

“Purcit in Staiare” centro cittadino Artegna (UD) Dal 10/02/12 al 31/12/14

politica con “Quale Senato? Una proposta”, di cui dibatteranno Armando

Particolarmente intenso il cartellone di incontri a Vicino/Lontano: in mattinata il festival indaga “Il pensiero dei deboli” con Silvana Borutti e Ugo Fabietti (ore 10, ex Chiesa di San Francesco), “Basaglia chi? Alla ricerca dei soggetti Oratorio del Cristo); si parlerà di “Utopie minimaliste” con Luigi Zoja (Chiesa di San Francesco, ore 11,30) e di “Utopie letali” con Carlo Formenti (ore 15, Oratorio del Cristo). L’attualità dei nostri giorni al festival, quella economica innanzitutto: “In questo mondo di ladri. Ladri di tasse, ladri di risorse”, con Stefano Livadiotti e Claudio Siciliotti (ore 11.30, Oratorio del Cristo); quella Massarenti, Gilberto Corbellini e Guido Crainz (ore 18.30, ex Xhiesa di San Francesco). E ancora l’attualità geopolitica: “Russia, Ucraina, Crimea. quel pericoloso

vedi enogastronomia

triangolo”, ne parlerà Sergio Canciani dopo un’introduzione di Daniela Luchetta sulla Fondazione da lei presieduta (ore 11, Casa Cavazzini); l’attualità sulle scelte del fine vita con “Alla fine della vita, liberi di decidere”, un confronto fra

Umberto Curi, Luigi Gaudino, Ugo Cugini. L’attualità dell’emergenza sociale in Italia con Don Antonio Loffredo e “Noi del rione Sanità” (ore 15, Casa Cavazzini).

FVGNEWS.NET (WEB2)

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Data Di razzismo e integrazione si parlerà con “Odio amore ignoranza. la formula del razzismo contemporaneo”: a confronto Laura Martini, Lorenzo Mazzotti, Gelindo Pagina Castellarin (ore 15, Libreria Feltrinelli) e con “Uallai!” Veridiche storie incredibili

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Foglio di buona integrazione”: dialogheranno Sandro Lano, Michele Brusini, Alahiane

Hamed e Loris De Filippi (ore 16.30, Libreria Einaudi). E alle 18, alla Libreria Fekltrinelli il “Marittimo blues” di cui converseranno Angelo Mella e Pietro Spirito. Umberto Fiori ed Enrico

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Testa raccontano “La lingua della poesia. Tra

comunicazione ed eccellenza formale”. Coordina il

Vicino/Lontano

dialogo, curato da pordenonelegge, lo scrittore Alberto Garlini (Oratorio del Cristo, ore 18). INFO: www.vicinolontano.it, info@vicinolontano.it, tel. 0432 287171

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Filosofia Un problema centrale anche per Socrate e Seneca, che non ha soluzioni consolatorie

La vita finisce, non si annulla

Il termine dell’esistenza secondo Nietzsche e Kierkegaard di UMBERTO CURI

N

ella conclusione di una lettera di Seneca (Epistulae, 65), irrompe all’improvviso un interrogativo. «Quid est mors?», che cosa è la morte? Non meno lapidaria, rispetto alla domanda, la risposta: «Aut finis, aut transitus». Il quid, la «cosa», in cui consiste la morte si riduce dunque al confronto fra due possibilità. Che essa sia fine, dissoluzione di tutto, ovvero che essa sia passaggio, transito verso qualcos’altro, o anche — come si dirà con l’avvento del cristianesimo — che quel passaggio sia in realtà un reditus, un ritorno alla «patria» dalla quale tutti proveniamo. Compito del sapiente, secondo lo scrittore latino, è argomentare su questo dilemma, esplorarne le implicazioni. Far emergere l’ineludibilità di un’alternativa che non lascia margini di incertezza. Per la filosofia questo compito non è avventizio, né facoltativo. Al contrario, come già scriveva Platone, essa altro non è che un «prendersi cura della morte», interrogare la nostra vita, in quanto capace di misurare e «dire» la morte. Filosofare equivale sostanzialmente a pensare la morte, assumendola perciò non come opposizione o negazione, rispetto alla vita, ma come suo fattore essenziale. Ma è difficile dimenticare le contestazioni mosse a questa impostazione da almeno due autori. «Ridicole, terribili “ultime parole”», definisce infatti Nietzsche il monito che sul letto di morte Socrate rivolge a Critone («Dobbiamo un gallo ad Asclepio»). Perché con quelle parole Socrate ha inteso esprimere la convinzione per cui la vita non sarebbe altro che malattia, sicché il morire si configurerebbe come guarigione, per la quale rendere grazie al dio della medicina. Né più benevolo è l’approccio di un altro grande. «Compassionevole menzogna» — questo e non altro è infatti la filosofia che «tratta» il tema della morte, secondo Franz Rosenzweig. Mentre se essa non volesse essere sorda al grido dell’umanità impaurita, se non si ostinasse a negare il presupposto di ogni vita, dovrebbe partire proprio da questo snodo fondamentale, dal riconoscimento che ogni nuovo nulla della morte è un nuovo qualcosa, sempre nuovamente tremendo, che non si può esorcizzare: «La filosofia dovrebbe avere il coraggio di stare ad ascoltare quel grido e di non chiudere gli occhi davanti all’orribile realtà». Ci si può chiedere fino a che punto questa invettiva colga nel segno. È però inconfutabile che talora la filosofia si sia identificata

«LA MORTE DI SOCRATE» DI JACQUES-LOUIS DAVID (1748-1825)

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data: 17/05/2014 pagina: 47

Vicino/Lontano

Dibattito al festival di Udine Pubblichiamo una sintesi dell’intervento che il professor Umberto Curi tiene oggi a Udine, nel corso del festival Vicino/Lontano 2014, in occasione di un dibattito sul tema «Alla fine della vita: liberi di decidere?», che si svolge alle ore 15 nell’ex Chiesa di San Francesco. Al festival stasera verrà consegnato a Mohsin Hamid e Pierluigi Cappello il premio Terzani, giunto alla X edizione. Per info www.vicinolontano.it

col tentativo di espungere la morte dalla vita, riducendola a nulla, allo scopo di fugare le paure e gli incubi connessi con l’attesa di un viaggio nelle tenebre. Elaborare strategie capaci di liberare l’uomo dal timore della morte, sia pure a prezzo di una «compassionevole menzogna» — questo è il compito che la filosofia si è sovente assunta. In una direzione solo apparentemente simile procede il filone di pensiero che si articola a partire dal messaggio evangelico. Anche qui non sono mancate le critiche feroci. Come là dove Nietzsche riconosce al cristianesimo di avere realizzato un «colpo di genio», trasformando una sconfitta — la morte del Cristo — in un trionfo. D’altra parte, soprattutto se ci si riferisce alla prospettiva indicata da Søren Kierkegaard, la concezione cristiana della morte è irriducibile alla caricatura nietzscheana. Al contrario, fra il paradosso su cui insiste il filosofo danese e la «gaia scienza» preconizzata dall’autore dello Zarathustra emergono i tratti di una sorta di «amicizia stellare». Nessuna pretesa di cancellare la morte. Nessuna visione latentemente nichilistica della vita, destinata ad essere «superata» dal sopravvento della «vera vita» inaugurata dalla morte. Ma piuttosto il riconoscimento della realtà del-

la morte, non riconducibile all’univoca dimensione dell’annientamento. Affermare che la morte è dies natalis, che la mors è connessa al nascor, non equivale a negare la morte, né a sussumerla in una prospettiva che tenda ad annullarne, o almeno a indebolirne, l’aspetto per cui essa è consummatio, exitus, finis. Significa, invece, cogliere il nesso che intimamente connette il vivere al morire. Al di là di ogni visione sentimentale, o di ogni intento consolatorio, il simbolo della croce condensa tutta la carica drammaticamente paradossale di un evento irriducibilmente ambivalente. Questa peculiare, anche se «minoritaria», interpretazione del cristianesimo, diametralmente opposta rispetto alle rassicuranti certezze insite nella religione cristiana, al punto da poterne sembrare la negazione, riprende alcuni spunti presenti nel modo di «pensare la morte» nella cultura greca antica. Imparare a morire, in una simile prospettiva, non vuol dire sforzarsi di «addomesticare» la morte, ma recuperarla come momento cruciale della vita, e dunque anche come ciò che concorre a definirne il senso e a farcene cogliere la specifica qualità. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SABATO 17 MAGGIO 2014 GIORNALE DI BRESCIA

CULTURA&SPETTACOLI La moglie Angela: «Lo sguardo di Tiziano era verso il futuro»

PREMIO TERZANI «L’ascesa sociale nell’Asia-mondo in movimento»

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Parla il pakistano Mohsin Hamid vincitore del riconoscimento nromanzocon dodicicapitoli con leggi inderogabilialle qualiattenersi per raggiungere il benessere inun’Asia, in cui icontrasti sociali sono in primo piano e le ingiustizie la fanno da padrone. Una sorta di percorso obbligato, attraverso il quale lo scrittore pakistano Mohsin Hamid, autoredelcelebrato«Ilfondamentalistariluttante»(dalqualelaregistaMira Nair ha tratto un film di successo), insegna«Comediventarericchisfondati nell’Asia emergente» (Einaudi, 149 pp. 17,50 €). Affermarsi nel mondo globalizzato nonèfacile,mailprotagonistaciprova e ci riesce, anche se ciò comporta l’abbandonodelletradizioni,losconfinamento nell’illecito, ricorrere all’amicizia prezzolata di burocrati corrotti,larinunciaalgrandeamoree la perdita degli affetti più profondi. Hamid, più che insegnare, espone, con un misto d’ironia e di sconforto, l’inurbamento di milioni di giovani asiaticiconfusidallamodernità,attraverso il ritratto di un antieroe che avanza traendo profitto dai mutamenti sociali legati a uno sviluppo economicocheinAsiasembrainarrestabile. Ma sullo sfondo già s’intravedeil naturaledeclinodellaparabolae della fiaba. Con questo romanzo MohsinHamid, che hastudiato negli StatiUnitidovesièlaureato,evivetra Londra, New York e Lahore, ha vinto il Premio Terzani 2014 (ex aequo con il poeta friulano Pierluigi Cappello), che gli è stato assegnato ad Udine nell’ambitodellaXedizionedellamanifestazione letteraria «Vicino/lontano». Lo abbiamo intervistato. Più che un manuale, il suo romanzo èunviaggioomericodentrolaglobalizzazione. Voleva raccontare, testimoniare o denunciare le fatiche sovrumane di un uomo per affacciarsi a un futuro più dignitoso? Tutte queste cose insieme, ma anche raccontare una storia d’amore ed esprimereicambiamentichecaratterizzano il nostro tempo. L’effetto della globalizzazione sul funzionamento dei mercati è che ci si concentra semprepiùsull’individuoaccentratoredibeni,esihapaura,perchélacomponente personale è sempre di naturaeffimera.Perciò,intentodelromanzo è la volontà di raccontare la globalizzazione,maanchestabilirequanto valeilcontributodell’amorenelletrasformazioni sociali. Èuncontributocheleiritieneimportante? Importante e diversificato, perché l’amore assume varie forme. C’è l’amore romantico, ma c’è anche l’amore intergenerazionale. Un esempio:imieigenitorivedonospesso i miei figli e questo cambia il loro approccio nei confronti del futuro. I vecchi hanno un atteggiamento di timore verso l’ignoto, ma il fatto che i miei possano passare molto tempo con i miei figli, cambia la loro relazione con il futuro. È la forza di trasformazionedell’amore:trovareunequi-

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librio anche nella globalizzazione. Il romanzo vuole essere anche una criticaalcapitalismoselvaggiochesi è sviluppato in Asia e che, come avvieneinOccidente,favoriscepochie penalizza milioni di altri? La tesi è questa in un fenomeno che comprende più aspetti. Stiamo parlando di milioni di persone che fino a pocotempofanonavevanodichesfamarsi e non potevano mandare i figli ascuola.Se ciconcentriamosulcapitalismointesocomeformazionediinteressisenzauncontrollo,sivaacreare una situazione di squilibrio che nonèmaipositiva.Noisiamoprovvisori, siamo destinati a una fine, e se il fenomeno non è assoggettato per tempo a un controllo severo, si viene a creare una crisi economica e anche psicologica devastante. E questo generaegenereràspostamentiedesodi quasi biblici. Daquestopuntodivistaqualèlasua visione della situazione immigratoria che ora interessa l’Italia? Nellamiavitasonostatounemigrante: a tre anni con la famiglia sono andatodalPakistaninCalifornia;anove annisonotornatoinPakistan;a18anni sono tornato negli Stati Uniti, ho vissutoaLondra,hoavutounaragazza italiana, ho frequentato spesso l’Italia,eoggivivoinPakistan.Conduco ancora una vita da emigrante e penso che questo mi renda una persona particolare. Oggi che ho 42 anni e sono padre di due bambini sto co-

i Tiziano Terzani (Firenze 1938- Orsigna 2004) Longanesi ha appena pubblicato «Un’idea di destino - Diari di una vita straordinaria» (484 pp., 19,90 €). Il giornalista tocca, in queste note che vanno dal 1981 al 2003, temi universali che sopravvivono all’uomo. «Tiziano era impegnato per la qualità della vita dell’uomo e del suo futuro - dice la moglie Angela Staude -. Aveva ben chiaro che siamo limitati, e resosi conto che le ideologie non avevano risolto niente (fu espulso dalla Cina comunista) ha detto: andiamo un pochino più su e chiediamoci se non c’è un mistero nella nostra vita e nella nostra morte, nell’intero significato della nostra esistenza e anche nell’universo, e se in qualche modo ci possiamo avvicinare a quel mistero per passare dalla materia allo spirito». Tiziano Terzani ha avuto la capacità di porsi sempre oltre le sue visioni, è stato sempre al centro tra Oriente e Occidente. «Quando arrivammo a Pechino nel 1981 - ricorda la vedova - Tiziano era un esploratore e un avventuriero, oltre ad essere un giornalista e tante altre cose. Aveva imparato il cinese, a vestirsi da cinese, a viaggiare in bicicletta, e nei quattro anni che siamo stati lì, a scrivere un pezzo dopo l’altro per smantellare l’illusione che Mao avesse costruito una nuova società funzionante. Invece del progresso e della civiltà, Tiziano trovò i campi di concentramento e gli effetti della rivoluzione culturale». «Tiziano credeva in un sogno - commenta la moglie -, finché davanti alla realtà il sogno scoppiò. Quando gli chiedevano qual era il suo sogno, lui diceva di non avere sogni. Credeva, sperava, desiderava, ma poi si misurava con la realtà». Un sospiro di nostalgia, e poi aggiunge: «Fino in fondo alla sua vita, Tiziano ha detto che ogni passo che facciamo verso la modernizzazione, l’economia e la tecnologia fanno tabula rasa del mondo per ricostruirlo ex novo. L’uomo invece non vuole questo. Non siamo fatti solo di presente e di futuro: siamo fatti di molto pasf. mann. sato».

Mohsin Hamid ieri a Udine (ph. Luca d’Agostino) minciandoperòacapirecheilfattodi essereunemigrantenonmirendediverso,perchéinfondosiamotuttidegli emigranti su questa terra, per una ragione o per l’altra. Anche se rimaniamo fermi, il mondo cambia intornoanoieci trasportadentro iltempo versoimpensabilidestinazioni.L’immigrazione è una contingenza della realtà della quale bisogna prendere coscienza. Come? Riconoscendo che gli spostamenti e le immigrazioni ci uniscono come umanità.Chevalepiùessereeuropei, asiatici o americani? Il mondo è in continuomovimento.Oggituttoèvicino e lontano, nemico e fraterno,

possibile e impossibile. Che situazione si prospetta per il futuro dal mondo in movimento? Le ondate d’immigrazione in corso sono fenomeni preoccupanti. Ci sonofolle che premono e si stanno preparandomentalmenteaunprocesso d’immigrazione,che vedrà lospostamento di miliardi di esseri umani all’interno dell’Asia e dell’Africa, passando dall’ambiente rurale a quello urbano. È un’immigrazione in cerca di benessere senza precedenti nella storia, che porta con sé ripercussioni grandissimesullasocietà,tantodaindurmi a chiedermi: che futuro ci attende? Francesco Mannoni

Albertano, detective per caso nella Gavardo medievale Presentato a Civiltà bresciana il nuovo romanzo su basi storiche di Enrico Giustacchini n principio era «Il nome della rosa» diUmberto Eco. L’ascendente letterario è illustre, ma anche nel caso del nuovo romanzo di Enrico Giustacchini il ruolo del detective è assegnato a un protagonista d’eccellenza proiettato dal passato. E non manca la commistione con l’elemento storico, che intreccia le vicende locali - la Gavardo del XIII secolo - con il più ampio contesto dell’Europa medievale. «Il giudice Albertano e il caso della fanciulla che sembrava in croce» (Liberedizioni) di Enrico Giustacchini, critico, giornalista e narratore bresciano (al suo quarto romanzo) ha preso forma da un "miracolo": «Perché io sono gavardese spiega l’autore -, sono stato incuriosito dalla figura di Albertano, inviato dal Comune di Brescia nel 1238 come capitano di guarnigione per opporsi all’assalto delle truppe imperiali». Albertano è anche un raffinato letterato, autore del «Liber consolationis», scritto sull’idea di cittadinanza e di giustizia, che fu tradotto in ben otto lingue e offrì all’inglese Chaucer lo spunto per uno dei suoi «Racconti di Canterbury» (il «Tale of Melibeus»). È su queste pagine che Giustacchini è rimasto "folgorato", im-

I

Enrico Giustacchini ha ambientato la storia nella sua Gavardo

battendosi in un delitto sui generis, quello di una fanciulla assassinata nel sonno con cinque tagli diversi nel corpo. L’ha spiegato lo stesso autore, intervenuto alla Fondazione Civiltà Bresciana, con il vicepresidente Alfredo Bonomi e lo storico Carlo Simoni. «Giustacchini - ha rilevato Bonomi - ci consente di approfondire la figura di Albertano da Brescia, di questo "dotto moderato", raffinato intellettuale di statura europea, uomo di scienza giuridica, consigliere politico altrui, ma capace pure di gestione autonoma di decisioni importanti. Un personaggio la cui fama durerà secoli; con i suoi trattati riuscirà a trasmettere valori originali di tolleranza, apertura mentale, universalità dei principi giuridici». La vicenda si svolge in un momento chiave, un periodo di enorme fermento, quando Brescia è «palestra di eventi tragici e convulsi, ma fondamentali per i successivi sviluppi storici». L’assedio fallito alla città da parte di Federico II (siamo nell’epoca delle lotte fra Comuni e impero) diventa emblema della crisi di un potere universale e fa scaturire per Brescia la possibilità di ritagliarsi un sogno, che però «non si tradurrà mai compiutamente in realtà, cosicché essa sarà

in avvenire città tra le prime, ma mai prima». Giustacchini ha tra i suoi pregi quello di fondarsi su basi rigorosamente storiche, frutto di un meticoloso lavoro di ricerca documentale, da cui emergono altre personalità di straordinario interesse, come quella di Elia da Cortona, o del francescano Bonaventura da Iseo. Rispondendo però sempre ai criteri dell’autentico romanziere, per cui - rileva Simoni - le cronistorie diventano oggetto per esercitare l’abilità della «verosimiglianza» e «strumento per pungolare l’immaginario collettivo, omologato oggi dai media». «Albertano arriva in quel di Gavardo - commenta lo storico -: è conosciuto come uomo dall’acume proverbiale, è un razionalista, non smania per intraprendere delle indagini, eppure lo farà, come mettendo da parte il disincanto e ricordando la stagione vibrante della gioventù». Ricostruire un’alchimia narrativa densa di rimandi culturali (il testo è tra l’altro arricchito dai capilettera con iconografiche d’epoca di Andrea Giustacchini) è forse più facile, di certo ancor più affascinante quando ci si occupa dell’età di mezzo. Lo diceva Georges Duby, che di Medioevo se ne intendeva. Anita Loriana Ronchi


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SABATO 17 MAGGIO 2014 GIORNALE DI BR

CULTURA&SPETTACOLI

La moglie Angela: «Lo sguardo di Tizi era verso il futuro»

PREMIO TERZANI «L’ascesa sociale nell’Asia-mondo in movimento»

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Parla il pakistano Mohsin Hamid vincitore del riconoscimento nromanzocon dodicicapitoli con leggi inderogabilialle quali attenersi per raggiungere il benessere inun’Asia, in cui i contrasti sociali sono in primo piano e le ingiustizie la fanno da padrone. Una sorta di percorso obbligato, attraverso il quale lo scrittore pakistano Mohsin Hamid, autoredelcelebrato«Ilfondamentalistariluttante»(dalqualelaregistaMira Nair ha tratto un film di successo), insegna«Comediventarericchisfondati nell’Asia emergente» (Einaudi, 149 pp. 17,50 €). Affermarsi nel mondo globalizzato nonèfacile,mailprotagonistaciprova e ci riesce, anche se ciò comporta l’abbandonodelletradizioni,losconfinamento nell’illecito, ricorrere all’amicizia prezzolata di burocrati corrotti,larinunciaalgrandeamoree la perdita degli affetti più profondi. Hamid, più che insegnare, espone, con un misto d’ironia e di sconforto, l’inurbamento di milioni di giovani asiaticiconfusidallamodernità,attraverso il ritratto di un antieroe che avanza traendo profitto dai mutamenti sociali legati a uno sviluppo economicocheinAsiasembrainarrestabile. Ma sullo sfondo già s’intravedeil naturaledeclinodellaparabolae della fiaba. Con questo romanzo MohsinHamid, che hastudiato negli StatiUnitidovesièlaureato,evivetra Londra, New York e Lahore, ha vinto il Premio Terzani 2014 (ex aequo con il poeta friulano Pierluigi Cappello), che gli è stato assegnato ad Udine nell’ambitodellaXedizionedellamanifestazione letteraria «Vicino/lontano». Lo abbiamo intervistato. Più che un manuale, il suo romanzo èunviaggioomericodentrolaglobalizzazione. Voleva raccontare, testimoniare o denunciare le fatiche sovrumane di un uomo per affacciarsi a un futuro più dignitoso? Tutte queste cose insieme, ma anche raccontare una storia d’amore ed esprimereicambiamentichecaratterizzano il nostro tempo. L’effetto della globalizzazione sul funzionamento dei mercati è che ci si concentra semprepiùsull’individuoaccentratoredibeni,esihapaura,perchélacomponente personale è sempre di naturaeffimera.Perciò,intentodelromanzo è la volontà di raccontare la globalizzazione,maanchestabilirequanto valeilcontributodell’amorenelletrasformazioni sociali. Èuncontributocheleiritieneimportante? Importante e diversificato, perché l’amore assume varie forme. C’è l’amore romantico, ma c’è anche l’amore intergenerazionale. Un esempio:imieigenitorivedonospesso i miei figli e questo cambia il loro approccio nei confronti del futuro. I vecchi hanno un atteggiamento di timore verso l’ignoto, ma il fatto che i miei possano passare molto tempo con i miei figli, cambia la loro relazione con il futuro. È la forza di trasformazionedell’amore:trovareunequi-

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librio anche nella globalizzazione. Il romanzo vuole essere anche una criticaalcapitalismoselvaggiochesi è sviluppato in Asia e che, come avvieneinOccidente,favoriscepochie penalizza milioni di altri? La tesi è questa in un fenomeno che comprende più aspetti. Stiamo parlando di milioni di persone che fino a pocotempofanonavevanodichesfamarsi e non potevano mandare i figli ascuola.Se ciconcentriamosulcapitalismointesocomeformazionediinteressisenzauncontrollo,sivaacreare una situazione di squilibrio che nonèmaipositiva.Noisiamoprovvisori, siamo destinati a una fine, e se il fenomeno non è assoggettato per tempo a un controllo severo, si viene a creare una crisi economica e anche psicologica devastante. E questo generaegenereràspostamentiedesodi quasi biblici. Daquestopuntodivistaqualèlasua visione della situazione immigratoria che ora interessa l’Italia? Nellamiavitasonostatounemigrante: a tre anni con la famiglia sono andatodalPakistaninCalifornia;anove annisonotornatoinPakistan;a18anni sono tornato negli Stati Uniti, ho vissutoaLondra,hoavutounaragazza italiana, ho frequentato spesso l’Italia,eoggivivoinPakistan.Conduco ancora una vita da emigrante e penso che questo mi renda una persona particolare. Oggi che ho 42 anni e sono padre di due bambini sto co-

i Tiziano Terzani ( 1938- Orsigna 2004) Lo si ha appena pub «Un’idea di destino una vita straordinaria» (484 pp., 1 Il giornalista tocca, in queste n vanno dal 1981 al 2003, temi un che sopravvivono all’uomo. «Tiz impegnato per la qualità de dell’uomo e del suo futuro - dice glie Angela Staude -. Aveva ben che siamo limitati, e resosi cont ideologie non avevano risolto ni espulso dalla Cina comunista) h andiamo un pochino più su e chie ci se non c’è un mistero nella no e nella nostra morte, nell’intero si to della nostra esistenza e anche n verso, e se in qualche modo ci po avvicinare a quel mistero per pass la materia allo spirito». Tiziano Terzani ha avuto la cap porsi sempre oltre le sue visioni sempre al centro tra Oriente e O te. «Quando arrivammo a Pech 1981 - ricorda la vedova - Tiziano esploratore e un avventuriero, essere un giornalista e tante alt Aveva imparato il cinese, a vestir nese, a viaggiare in bicicletta, e n tro anni che siamo stati lì, a scri pezzo dopo l’altro per smantella sione che Mao avesse costruito u va società funzionante. Invece d gresso e della civiltà, Tiziano trov pi di concentramento e gli effetti voluzione culturale». «Tiziano credeva in un sogno - co ta la moglie -, finché davanti alla sogno scoppiò. Quando gli chie qual era il suo sogno, lui diceva avere sogni. Credeva, sperava, de va, ma poi si misurava con la rea Un sospiro di nostalgia, e poi ag «Fino in fondo alla sua vita, Tiz detto che ogni passo che facciam la modernizzazione, l’economia nologia fanno tabula rasa del mo ricostruirlo ex novo. L’uomo inv vuole questo. Non siamo fatti solo sente e di futuro: siamo fatti di mo f. sato».

Mohsin Hamid ieri a Udine (ph. Luca d’Agostino) minciandoperòacapirecheilfattodi essereunemigrantenonmirendediverso,perchéinfondosiamotuttidegli emigranti su questa terra, per una ragione o per l’altra. Anche se rimaniamo fermi, il mondo cambia intornoanoieci trasportadentro iltempo versoimpensabilidestinazioni.L’immigrazione è una contingenza della realtà della quale bisogna prendere coscienza. Come? Riconoscendo che gli spostamenti e le immigrazioni ci uniscono come umanità.Chevalepiùessereeuropei, asiatici o americani? Il mondo è in continuomovimento.Oggituttoèvicino e lontano, nemico e fraterno,

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Albertano, detective per caso nella Gavardo medieva Presentato a Civiltà bresciana il nuovo romanzo su basi storiche di Enrico Giustacchini n principio era «Il nome della rosa» diUmberto Eco. L’ascendente letterario è illustre, ma anche nel caso del nuovo romanzo di Enrico Giustacchini il ruolo del detective è assegnato a un protagonista d’eccellenza proiettato dal passato. E non manca la commistione con l’elemento storico, che intreccia le vicende locali - la Gavardo del XIII secolo - con il più ampio contesto dell’Europa medievale. «Il giudice Albertano e il caso della fanciulla che sembrava in croce» (Liberedizioni) di Enrico Giustacchini, critico, giornalista e narratore bresciano (al suo quarto romanzo) ha preso forma da un "miracolo": «Perché io sono gavardese spiega l’autore -, sono stato incuriosito dalla figura di Albertano, inviato dal Comune di Brescia nel 1238 come capitano di guarnigione per opporsi all’assalto delle truppe imperiali». Albertano è anche un raffinato letterato, autore del «Liber consolationis», scritto sull’idea di cittadinanza e di giustizia, che fu tradotto in ben otto lingue e offrì all’inglese Chaucer lo spunto per uno dei suoi «Racconti di Canterbury» (il «Tale of Melibeus»). È su queste pagine che Giustacchini è rimasto "folgorato", im-

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Enrico Giustacchini ha ambientato la storia nella sua Gavardo

battendosi in un delitto sui generis, quello di una fanciulla assassinata nel sonno con cinque tagli diversi nel corpo. L’ha spiegato lo stesso autore, intervenuto alla Fondazione Civiltà Bresciana, con il vicepresidente Alfredo Bonomi e lo storico Carlo Simoni. «Giustacchini - ha rilevato Bonomi - ci consente di approfondire la figura di Albertano da Brescia, di questo "dotto moderato", raffinato intellettuale di statura europea, uomo di scienza giuridica, consigliere politico altrui, ma capace pure di gestione autonoma di decisioni importanti. Un personaggio la cui fama durerà secoli; con i suoi trattati riuscirà a trasmettere valori originali di tolleranza, apertura mentale, universalità dei principi giuridici». La vicenda si svolge in un momento chiave, un periodo di enorme fermento, quando Brescia è «palestra di eventi tragici e convulsi, ma fondamentali per i successivi sviluppi storici». L’assedio fallito alla città da parte di Federico II (siamo nell’epoca delle lotte fra Comuni e impero) diventa emblema della crisi di un potere universale e fa scaturire per Brescia la possibilità di ritagliarsi un sogno, che però «non si tradurrà mai compiutamente in realtà, cosicché essa sarà

in avvenire città tra le prime, ma ma». Giustacchini ha tra i suoi pre lo di fondarsi su basi rigorosamen che, frutto di un meticoloso lavo cerca documentale, da cui emerg tre personalità di straordinario se, come quella di Elia da Corton francescano Bonaventura da Ise Rispondendo però sempre ai dell’autentico romanziere, per c va Simoni - le cronistorie divent getto per esercitare l’abilità della miglianza» e «strumento per pu l’immaginario collettivo, omolog gi dai media». «Albertano arriva di Gavardo - commenta lo storico nosciuto come uomo dall’acume biale, è un razionalista, non sma intraprendere delle indagini, ep farà, come mettendo da parte il di to e ricordando la stagione vibran gioventù». Ricostruire un’alchim rativa densa di rimandi culturali è tra l’altro arricchito dai capilett iconografiche d’epoca di Andr stacchini) è forse più facile, di ce cor più affascinante quando ci si dell’età di mezzo. Lo diceva Geor by, che di Medioevo se ne intend Anita Loriana


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SABATO 17 MAGGIO 2014 GIORNALE DI BRESCIA

&SPETTACOLI La moglie Angela: «Lo sguardo di Tiziano era verso il futuro»

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i Tiziano Terzani (Firenze 1938- Orsigna 2004) Longanesi ha appena pubblicato «Un’idea di destino - Diari di una vita straordinaria» (484 pp., 19,90 €). Il giornalista tocca, in queste note che vanno dal 1981 al 2003, temi universali che sopravvivono all’uomo. «Tiziano era impegnato per la qualità della vita dell’uomo e del suo futuro - dice la moglie Angela Staude -. Aveva ben chiaro che siamo limitati, e resosi conto che le ideologie non avevano risolto niente (fu espulso dalla Cina comunista) ha detto: andiamo un pochino più su e chiediamoci se non c’è un mistero nella nostra vita e nella nostra morte, nell’intero significato della nostra esistenza e anche nell’universo, e se in qualche modo ci possiamo avvicinare a quel mistero per passare dalla materia allo spirito». Tiziano Terzani ha avuto la capacità di porsi sempre oltre le sue visioni, è stato sempre al centro tra Oriente e Occidente. «Quando arrivammo a Pechino nel 1981 - ricorda la vedova - Tiziano era un esploratore e un avventuriero, oltre ad essere un giornalista e tante altre cose. Aveva imparato il cinese, a vestirsi da cinese, a viaggiare in bicicletta, e nei quattro anni che siamo stati lì, a scrivere un pezzo dopo l’altro per smantellare l’illusione che Mao avesse costruito una nuova società funzionante. Invece del progresso e della civiltà, Tiziano trovò i campi di concentramento e gli effetti della rivoluzione culturale». «Tiziano credeva in un sogno - commenta la moglie -, finché davanti alla realtà il sogno scoppiò. Quando gli chiedevano qual era il suo sogno, lui diceva di non avere sogni. Credeva, sperava, desiderava, ma poi si misurava con la realtà». Un sospiro di nostalgia, e poi aggiunge: «Fino in fondo alla sua vita, Tiziano ha detto che ogni passo che facciamo verso la modernizzazione, l’economia e la tecnologia fanno tabula rasa del mondo per ricostruirlo ex novo. L’uomo invece non vuole questo. Non siamo fatti solo di presente e di futuro: siamo fatti di molto pasf. mann. sato».

Mohsin Hamid ieri a Udine (ph. Luca d’Agostino) minciandoperòacapirecheilfattodi essereunemigrantenonmirendediverso,perchéinfondosiamotuttidegli emigranti su questa terra, per una ragione o per l’altra. Anche se rimaniamo fermi, il mondo cambia intornoanoieci trasportadentro iltempo versoimpensabilidestinazioni.L’immigrazione è una contingenza della realtà della quale bisogna prendere coscienza. Come? Riconoscendo che gli spostamenti e le immigrazioni ci uniscono come umanità.Chevalepiùessereeuropei, asiatici o americani? Il mondo è in continuomovimento.Oggituttoèvicino e lontano, nemico e fraterno,

possibile e impossibile. Che situazione si prospetta per il futuro dal mondo in movimento? Le ondate d’immigrazione in corso sono fenomeni preoccupanti. Ci sonofolle che premono e si stanno preparandomentalmenteaunprocesso d’immigrazione,che vedrà lospostamento di miliardi di esseri umani all’interno dell’Asia e dell’Africa, passando dall’ambiente rurale a quello urbano. È un’immigrazione in cerca di benessere senza precedenti nella storia, che porta con sé ripercussioni grandissimesullasocietà,tantodaindurmi a chiedermi: che futuro ci attende? Francesco Mannoni


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Quotidiano

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nest, è tra gli ospiti più attesi di èStoria, festival goriziano in programma dal 22 al 25 maggio, che si propone di avvicinare ai grandi temi della storiografia il pubblico il più ampio anche grazie ad un approccio multi-disciplinare, senza dimenticare la specificità del territorio. E nell’anno del centenario della Grande Guerra, èStoria non poteva non scendere in trincea per raccontare quelle tragiche pagine di storia, da cui fu travolta anche Gorizia. John Hemingway, 54enne giornalista, scrittore e traduttore, risiede attualmente a Montreal, ma ha vissuto per 22 anni a Milano, dove sono nati i suoi 2 figli. La sua vita è certamente più tranquilla e meno turbolenta di quella del padre Gregory (affetto da sindrome bipolare e per questo sottoposto ad elettroshock, che amava travestirsi da donna e finì per cambiare sesso) e del nonno Ernest (Gregory era figlio della sua seconda moglie Pauline Pfeiffer), scrittore di fama mondiale, sempre in viaggio tra guerre, cacce e safari, grande bevitore e amante delle donne. Sul loro intricato rapporto John ha scritto il libro non pubblicato in Italia "Strange tribe" (strana tribù, co-

difficoltà nei rapporti con le donne data: 17/05/2014 e un’autodistruttività ereditaria» pagina: 23

Gliscomodisegreti di casa Hemingway

VICINO/LONTANO Walter Tomada

UDINE - «Stupisce il vostro stupore per le migliaia di persone che dalla Libia sbarcano a Lampedusa: in realtà nei prossimi anni saranno due miliardi i migranti che si sposteranno dalle campagne dell’Asia e dell’Africa verso le città in un esodo senza precedenti nella storia. L’umanità è ormai migrante, e non serve illudersi che chiudersi nel proprio recinto serva a difendersi. Anche se stiamo fermi, è il mondo che si muove. E la veloci-

DISCENDENTI John Hemingway col ritratto del nonno, sotto il padre bambino con lo scrittore

Il nipote dello scrittore John, protagonista fascicolo nazionale a èStoria, racconta del padre che cambiò sesso

me il nonno definiva la loro famiglia) in cui sostiene che i travestimenti di Gregory e l’iper-machismo del padre erano le due facce della stessa medaglia, fatta dell’impossibilità di vivere rapporti stabili con le donne e di un disagio psichico che ha connotato gran parte degli esponenti della famiglia.

Hemingway sarà presente al concerto di apertura il 21 maggio e in chiusura, domenica 25, farà da testimone d’eccezione alla visita ai luoghi di Addio alle Armi. Se il nonno Ernest scrisse il romanzo basandosi su racconti e testimonianze, senza essere stato sul posto, anche per John è la prima visita a questi luoghi

tanto evocativi. «Ho visto grotte e trincee a Cortina – racconta – e mi sono molto impressionato. Ho pensato a quei poveri soldati, sbattuti in una guerra feroce e inutile. Oggi come allora le guerre sono crudeli ed è importantissimo studiare la storia, per evitare gli errori del passato». Quali altri luoghi del Nordest

ha visitato? «Nel 2005 ho partecipato alla Barcolana di Trieste: è stato molto divertente. Come mio nonno, anche io amo il ciclismo e ho partecipato a diverse gare di gran fondo sulle Dolomiti, così come ho ereditato da nonno e papà la passione per la pesca. Conto di andare a pescare sull’Isonzo». Ernest Hemingway aveva stretto amicizia con i Cipriani, lei li ha conosciuti? «Sono andato all’Harry’s Bar, ma in incognito. L’ho trovato un locale comodo e accogliente, ci si sente a casa. Era perfetto per mio nonno, che vi poteva stare e anche ubriacarsi in tranquillità (ride ndr). Venezia è speciale, fuori dal tempo, anche se siamo nel pieno dell’era di internet». Cosa dice dei rapporti nonnopadre nel suo libro? «Avevano la stessa spinta autodistruttiva ed entrambi ricercavano il punto d’incontro tra maschile e femminile, il nonno Ernest con la scrittura, mio padre Gregory, attraverso il corpo: amava travestirsi e alla fine cambiò sesso. Ma per me è sempre rimasto mio padre, generoso e disponibile». © riproduzione riservata

«Migrazioni in crescita, inutile la paura»

Mohsin Hamid, Premio Terzani con Pierluigi Cappello: «Ci vuole umanità» gente”, a Udine per ricevere stasera il Premio Terzani insieme al poeta friulano Pierluigi Cappello, mostra con straniante lucidità che è possibile relativizzare i nostri incubi VINCITORI Pierluigi Cappello e Mohsin Hamid con molta naturalezza. «La paura del camtà dei suoi cambiamenti è vortibiamento è naturale – spiega – cosa»: Mohsin Hamid, l’autore ma inutile. Viene dal fatto che la pakistano di “Come diventare globalizzazione, il processo più ricchi sfondati nell’Asia emer- universale che esiste, è il risulta-

to viceversa di un capitalismo che esalta all’ennesima potenza l’individualismo: da una parte la ricerca del benessere, dall’altra la sua difesa sono inevitabili. Ma la soluzione non è la stasi, è la percezione dei tratti di umanità comune che legano le genti, non la negazione di essi». A confortare la tesi di Hamid è lo stesso Cappello che nota come «quella stessa transizione in atto oggi in Asia noi l’abbiamo vissuta negli anni dopo il sisma del 1976,

quando il mondo contadino ha ceduto il passo al terziario prima, alla società mediatico-televisiva poi». Tutti fenomeni descritti in “Questa libertà”, il suo romanzo premiato. «Ci siamo orientati su un narratore e un poeta – spiega Angela Staude Terzani nel decennale del Premio – perché il giornalismo in questo momento copre l’informazione, ma non la riflessione. E’ la risposta a una carenza». © riproduzione riservata


data: 17/05/2014 pagina: 36

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Cultura e Spettacoli

di Alberto Rochira ◗ UDINE

«In questo romanzo esamino gli effetti negativi della globalizzazione e del mercato, che impongono al singolo di mettersi al centro di tutto, terrorizzandolo, ma indago anche l’antidoto efficace all’individualismo che possono offrire le diverse forme di amore». E l’amore può davvero fare miracoli secondo Mohsin Hamid, lo scrittore pakistano 42enne che stasera al Teatro Nuovo di Udine nell’ambito del festival Vicino/Lontano riceverà il premio internazionale Terzani 2014 per il romanzo “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente” (Einaudi), ex aequo con il poeta Pierluigi Cappello per “Questa libertà” (Rizzoli). «Amore romantico, ma anche amore tra le generazioni», precisa Hamid, come quello scorge negli occhi dei suoi genitori quando «attraverso i miei figli, riescono a guardare al proprio futuro di anziani con meno timore». Con Moshin, che si sente da sempre un "eccentrico" migrante, «finché ho capito che tutti siamo migranti, perché - afferma - anche se uno non si sposta mai dalla sua stanza il tempo intorno a lui scorre sempre e il mondo cambia incessantemente», è in perfetta sintonia anche il poeta Cappello, che nella scrittura in versi scardina i confini tra vicino e lontano, vecchio e nuovo. «Tutti noi viviamo immersi in continui anacronismi spiega - oggi scrivo al computer, ma sono cresciuto nella cultura del libro, mando e-mail, ma sono stato bimbo prima del terremoto del 1976 in Friuli, quando non sapevo nemmeno che cosa fosse uno spazzolino da denti». Cappello poeta, Hamid narratore, per un Premio letterario internazionale che nelle passate edizioni è andato soprattutto a giornalisti. «La naturale evoluzione - sottolinea Angela Terzani, moglie del reporter e scrittore Tiziano, scomparso nel 2004 perché dall’informazione si sente l’esigenza di passare ad altre forme di narrazione della realtà più riflessive, proprio come ha fatto Tiziano nel corso della sua vita». Di confini “labili” tra narrativa e giornalismo, e tra “poiesis” e realtà, ragionano i due premiati. «A volte un simbolo può essere più vero della stessa realtà cui rimanda», sottolinea Cappello, mentre Hamid chiosa: «Dall’Iliade di Omero ad Addio alle armi di Hemingway, la contaminazione tra realtà e invenzione è un leit motiv di tutta la storia della scrittura umana». A margine, Hamid si sofferma anche sulle questioni planetarie, come il riscaldamento globale, le migrazioni, il giusto trattamento dei lavoratori, la protezione dei diritti delle donne e delle minoranze. «Per gestirle con suc-

IL PICCOLO SABATO 17 MAGGIO 2014

Hamid e Cappello «Siamo tutti migranti anche senza muoverci»

Lo scrittore e il poeta riceveranno stasera il Premio Terzani dalle mani delle moglie Angela a chiusura di Vicino/lontano cesso - afferma - ci vorrebbero nuove istituzioni globali, capaci di occuparsi dei problemi dell’umanità e di rappresentare veramente gli interessi della comunità umana». Per Hamid, «i governi nazionali oggi sono parte del problema, perché non è più scontato che rappresentino la migliore dimensione politica affinché gli esseri umani determinino il loro futuro». Perciò, evidenzia lo scrittore, anche alla luce di sfide enormi come «le

grandi migrazioni che nei prossimi anni interesseranno centinaia di milioni di persone che in Asia e in Africa si trasferiranno dalla campagna alla città», è necessaria «un’evoluzione in senso globale degli organismi internazionali, che attualmente rappresentano e rispecchiano solo gli stati nazionali, insieme all’evoluzione del potere di città e di regioni, in quanto le comunità vogliono auto-determinarsi sul proprio territorio». Quanto al

prossimo romanzo, Hamid non si sbilancia: «Sono nella fase in cui ho buttato via la prima idea, perché come sempre procedo per errori. Ma come prima di un matrimonio - ha proseguito - è meglio non svelare troppo ad amici o parenti perché altrimenti si rischia di non andare in porto, allo stesso modo preferisco tacere prima di aver ‘sposato’ la nuova idea per la prossima opera». ©RIPRODUZIONERISERVATA

Pierluigi Cappello con Angela Terzani a Udine (foto d’Agostino)

IL LIBRO

Come diventare ricchi in Asia è un romanzo che parla di noi di GIGI RIVA

C

i sono due equivoci da superare quando ci si imbatte in “Come diventare ricchi sfondati nell' Asia emergente” del pakistano Mohsin Hamid che per questo libroha vinto il premioTerzani (gli sarà consegnato stasera a Udine). Il primo è che, come sembrerebbe suggerire il titolo, si tratti di un saggio: è in realtà un bellissimo romanzo. Il secondo, strettamente correlato, è che parli di questioni lontane danoi: errato, parla di noi. Assai prima che coniassimo il peraltro orribile termine “globalizzazione” e, soprattutto, che lo riferissimo all'ambito importante, ma ristretto, dell' economia e della finanza, il mondo era già “globalizzato” dalle pulsioni profonde dell'uomo che non conoscono grandi differenze tra un continente e l'altro. Avere una vita dignitosa, migliorare nella scala sociale, amare, crescereifigli. Per questo la parabola del ragazzo furbo e intraprendente prima povero, poi ricco, e infi-

Lo scrittore pakistano Mohsin Hamid (foto di Luca d’Agostino)

ne da anziano turlupinato da un socio più spregiudicato di lui, può essere benissimo ambientata nell'Italia del boom. E la ragazza-starlette che sogna le luci della ribalta, le conosce, finché si spengono sul suo volto dove sono comparse le prime rughe è come un'Olgettina con davanti la predizione di un futuropossibile.

Potenza della letteratura che, quando racconta il proprio metro quadrato, quello che si conosce a menadito, riesce ad essere universale, a parlare ai cuori. Anche perché, in sottofondo, c'è la struggente descrizione di un amore a lungo rimandato prima di essere vissuto, quasi fuori tempo massimo.

SU RAITRE

Sergio Romano analizza la crisi dell’Ucraina La guerra in Ucraina, la politica di Putin, il ruolo dell'Italia. Sono gli argomenti affrontati ai microfoni di EstOvest dall'ambasciatore Sergio Romano. “EstOvest”, la rubrica della Tgr del Friuli Venezia Giulia, in onda domani alle 11 su Raitre, racconta poi che ruolo hanno avuto gli ultras delle squadre di calcio nel terribile rogo del Palazzo dei sindacati di Odessa in cui sono morte 45 persone. La storia di successo e riscatto sociale di Edgar Ani, attaccante albanese del Bari che da piccolo arrivo in Puglia a bordo di un barcone. A Belgrado si è insediato il nuovo governo di Aleksandar Vui che vuole portare la Serbia nell'Ue. A Pola, in Croazia, è stato aperto un centro per curare le tartarughe marine ferite.

Hamid ci rende familiare una società che con troppa sbrigatività cataloghiamo come unaltrove. Il Pakistan,nella percezione comune, è un luogo arretrato, pervaso da un fondamentalismo crescente, con usi e costumi barbari. Oltretutto esportati fin sull'uscio delle nostre case. E se succede il caso brescia-

no di Hina (uccisa dal padre perché viveva come un'occidentale, ma l'episodio simile della marocchina di Pordenone sconta gli stessi pregiudizi etnici) siamo pronti a scandalizzarci e riconoscerci una “superiorità” non suffragata dai fatti. Solo ier l'altro il nostro codice ha superato le attenuanti del “delitto d'onore”. Che continua ad essere consumato e non solo nel profondo sud del familismo amorale, anche nel progredito nord del cosiddetto prezioso capitale sociale: 177 femminicidi in Italia nell'anno di disgrazia 2013 appena lasciato alle spalle sono il numero eloquente che ci segnala come una certa attitudine a considerare la donna proprietà dell'uomo nonè affatto trapassata. Sull'orologio della storia non tutti i popoli segnano la stessa ora perché hanno conosciuto vicissitudini diverse. Ma, una volta accettato l'assunto, bisognerebbe fermarsi lì. E maneggiarecon cura i corollari che si portano appresso l'insidia del precipizio razziale. Se leggiamo con occhi sgombri dal pregiudizio potremo allora vedere nel pakistano che diventa “ricco sfondato nell'Asia emergente” il nostro vicino che ha messo su la fabbrichetta e si è fatto il Suv. Concludere, senzastupore,che l'Asia siamo noi. ©RIPRODUZIONERISERVATA


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Hamid e Cappello «Siamo tutti migranti anche senza muoverci»

Lo scrittore e il poeta riceveranno stasera il Premio Terzani dalle mani delle moglie Angela a chiusura di Vicino/lontano cesso - afferma - ci vorrebbero nuove istituzioni globali, capaci di occuparsi dei problemi dell’umanità e di rappresentare veramente gli interessi della comunità umana». Per Hamid, «i governi nazionali oggi sono parte del problema, perché non è più scontato che rappresentino la migliore dimensione politica affinché gli esseri umani determinino il loro futuro». Perciò, evidenzia lo scrittore, anche alla luce di sfide enormi come «le

grandi migrazioni che nei prossimi anni interesseranno centinaia di milioni di persone che in Asia e in Africa si trasferiranno dalla campagna alla città», è necessaria «un’evoluzione in senso globale degli organismi internazionali, che attualmente rappresentano e rispecchiano solo gli stati nazionali, insieme all’evoluzione del potere di città e di regioni, in quanto le comunità vogliono auto-determinarsi sul proprio territorio». Quanto al

prossimo romanzo, Hamid non si sbilancia: «Sono nella fase in cui ho buttato via la prima idea, perché come sempre procedo per errori. Ma come prima di un matrimonio - ha proseguito - è meglio non svelare troppo ad amici o parenti perché altrimenti si rischia di non andare in porto, allo stesso modo preferisco tacere prima di aver ‘sposato’ la nuova idea per la prossima opera». ©RIPRODUZIONERISERVATA

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Pierluigi Cappello con Angela Terzani a Udine (foto d’Agostino)

IL LIBRO

Come diventare ricchi in Asia è un romanzo che parla di noi di GIGI RIVA

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i sono due equivoci da superare quando ci si imbatte in “Come diventare ricchi sfondati nell' Asia emergente” del pakistano Mohsin Hamid che per questo libroha vinto il premioTerzani (gli sarà consegnato stasera a Udine). Il primo è che, come sembrerebbe suggerire il titolo, si tratti di un saggio: è in realtà un bellissimo romanzo. Il secondo, strettamente correlato, è che parli di questioni lontane danoi: errato, parla di noi. Assai prima che coniassimo il peraltro orribile termine “globalizzazione” e, soprattutto, che lo riferissimo all'ambito importante, ma ristretto, dell' economia e della finanza, il mondo era già “globalizzato” dalle pulsioni profonde dell'uomo che non conoscono grandi differenze tra un continente e l'altro. Avere una vita dignitosa, migliorare nella scala sociale, amare, crescereifigli. Per questo la parabola del ragazzo furbo e intraprendente prima povero, poi ricco, e infi-

Lo scrittore pakistano Mohsin Hamid (foto di Luca d’Agostino)

ne da anziano turlupinato da un socio più spregiudicato di lui, può essere benissimo ambientata nell'Italia del boom. E la ragazza-starlette che sogna le luci della ribalta, le conosce, finché si spengono sul suo volto dove sono comparse le prime rughe è come un'Olgettina con davanti la predizione di un futuropossibile.

Potenza della letteratura che, quando racconta il proprio metro quadrato, quello che si conosce a menadito, riesce ad essere universale, a parlare ai cuori. Anche perché, in sottofondo, c'è la struggente descrizione di un amore a lungo rimandato prima di essere vissuto, quasi fuori tempo massimo.

cola Ghiuselev Amadeus dopo otto anni ra della lirica torna in video su RaiUno

annte senel pemur

data: 17/05/2014 pagina: 36 (dettaglio)

Mater” di Rossini. Nel maggio dello stesso anno è Mustafà ne “L'Italiana in Algeri”, messa in scena alla Deutsche Oper di Berlino. Nel novembre 1993 guida l'Accademia Bulgara, con il “Boris Christoff”, a Roma e nel novembre 1994 gli viene conferito a Parma uno dei titoli italiani più importanti per il mondo della lirica: il «Verdi

◗ LODI

«Dal primo giugno dopo otto anni torno in tv al preserale. Ci torno con una forza diversa e una grande emozione»: così il conduttore televisivo Amadeus a proposito della sua nuova avventura su RaiUno, dove raccoglierà il testimone di Pino Insegno, per andare a condurre la

evento organizzato da Banco Popolare -. Decisi di cambiare, ma caddi dall'albero maestro, nel senso che le cose non andarono come immaginavo». Davanti a un nutrito pubblico di studenti delle scuole secondarie della città, il conduttore ha spiegato: «Prima il telefono squillava sempre, poi ad un certo punto non ha più squilla-

SU RAITRE

Sergio Romano analizza la crisi dell’Ucraina La guerra in Ucraina, la politica di Putin, il ruolo dell'Italia. Sono gli argomenti affrontati ai microfoni di EstOvest dall'ambasciatore Sergio Romano. “EstOvest”, la rubrica della Tgr del Friuli Venezia Giulia, in onda domani alle 11 su Raitre, racconta poi che ruolo hanno avuto gli ultras delle squadre di calcio nel terribile rogo del Palazzo dei sindacati di Odessa in cui sono morte 45 persone. La storia di successo e riscatto sociale di Edgar Ani, attaccante albanese del Bari che da piccolo arrivo in Puglia a bordo di un barcone. A Belgrado si è insediato il nuovo governo di Aleksandar Vui che vuole portare la Serbia nell'Ue. A Pola, in Croazia, è stato aperto un centro per curare le tartarughe marine ferite.

Hamid ci rende familiare una società che con troppa sbrigatività cataloghiamo come unaltrove. Il Pakistan,nella percezione comune, è un luogo arretrato, pervaso da un fondamentalismo crescente, con usi e costumi barbari. Oltretutto esportati fin sull'uscio delle nostre case. E se succede il caso brescia-

no di Hina (uccisa dal padre perché viveva come un'occidentale, ma l'episodio simile della marocchina di Pordenone sconta gli stessi pregiudizi etnici) siamo pronti a scandalizzarci e riconoscerci una “superiorità” non suffragata dai fatti. Solo ier l'altro il nostro codice ha superato le attenuanti del “delitto d'onore”. Che continua ad essere consumato e non solo nel profondo sud del familismo amorale, anche nel progredito nord del cosiddetto prezioso capitale sociale: 177 femminicidi in Italia nell'anno di disgrazia 2013 appena lasciato alle spalle sono il numero eloquente che ci segnala come una certa attitudine a considerare la donna proprietà dell'uomo nonè affatto trapassata. Sull'orologio della storia non tutti i popoli segnano la stessa ora perché hanno conosciuto vicissitudini diverse. Ma, una volta accettato l'assunto, bisognerebbe fermarsi lì. E maneggiarecon cura i corollari che si portano appresso l'insidia del precipizio razziale. Se leggiamo con occhi sgombri dal pregiudizio potremo allora vedere nel pakistano che diventa “ricco sfondato nell'Asia emergente” il nostro vicino che ha messo su la fabbrichetta e si è fatto il Suv. Concludere, senzastupore,che l'Asia siamo noi. ©RIPRODUZIONERISERVATA

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data: 17/05/2014 pagina: 42

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MESSAGGERO VENETO SABATO 17 MAGGIO 2014

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VICINO/LONTANo» CHE CHEMONDO MONDOFA? FA? VICINO/LONTANo

GianPaolo PaoloPolesini Polesini didiGian

SS

ensibilimutazioni mutazionisociali sociali ensibili diverselatitudini, latitudini,lontalontaaadiverse nanze che che s’avvicinano s’avvicinano nanze nelluogo luogodel delragionare; ragionare;vicino/ vicino/ nel lontano,ogni ognianno, anno,da dadue duelululontano, stri. stri. Premio Tiziano Tiziano Terzani Terzani Premio 2014.La LaCarnia CarniaeeililPakistan Pakistan 2014. maiavrebbero avrebberoscoperto scopertoaffiniaffinimai elettivesesenon nonattraverso attraversoilil tàtàelettive narraredidiuno unoscrittore scrittoreeeililconconnarrare versaredidiun unpoeta. poeta.Una Unamedimediversare tazionesull’uomo sull’uomonel nelmondo mondo tazione globalizzato, città città sconvolte sconvolte globalizzato, dallamodernizzazione modernizzazioneèèl’anal’anadalla lisididiMohsin MohsinHamid Hamid(Come (Comedidilisi ventarericchi ricchisfondati sfondatinell’Asia nell’Asia ventare emergente,Einaudi), Einaudi),eel’altretl’altretemergente, tantaprofonda profondafalda, falda,che chesovsovtanta vertìnel nel1976 1976l’ordine l’ordinecostituicostituivertì unavallata; vallata;occhi occhididiun un totodidiuna bimboaaosservare osservarelalametamormetamorbimbo fosi,occhi occhididiun unadulto adultoaaelaboelabofosi, rarelalatragedia. tragedia.Pierluigi PierluigiCapCaprare pello(Questa (Questalibertà, libertà,Rizzoli). Rizzoli). pello Unparallelismo parallelismoche cheinsiste insiste Un quasi tutta tutta lala chiacchiera chiacchiera inin quasi istituzionale,un unprimo primoaffacaffacistituzionale, cioche cheha haanticipato anticipatoililgala galadidi cio stasera,alalGiovanni Giovannida daUdine Udine- stasera, dalle20.45 20.45- -presentato presentatoda daGioGiodalle vanniMarzini, Marzini,letture lettureaacura curadidi vanni MarioPerrotta, Perrotta,contributo contributomumuMario sicaledidiMittelfest Mittelfest- -i ipercussiopercussiosicale nistidel delconservatorio conservatoriodidiUdiUdinisti ne-.-.Regia RegiadidiGianni GianniCianchi. Cianchi. ne CappelloeeHamid, Hamid,un unex exaeaeCappello quoinsolito. insolito.Capita Capitanel neldecendecenquo nale,un ungesto gestonon noncercato, cercato,cercernale, to;èèstato statoun uninnamoramento innamoramento to; duplice.Succede. Succede.«Onorato «Onoratodidi duplice. questo riconoscimento», riconoscimento», dice dice questo Pierluigi.«Porta «Portaililnome nomedidiTerTerPierluigi. zani,una unafigura figurafondamentale fondamentale zani, delgiornalismo giornalismoitaliano. italiano.EEmolmoldel più.Ha Hainsegnato insegnatoaacome come totodidipiù. riprenderciililtempo, tempo,l’autentil’autentiriprenderci citàdelle dellecose». cose».SiSisente sentespirispiricità tualmentevicino, vicino,Hamid Hamid«a«aun un tualmente uomosaggio, saggio,che cheèèriuscito riuscitoad ad uomo accorciare lele distanze distanze fra fra accorciare OrienteeeOccidente Occidentecon conililsuo suo Oriente

PROGRAMMIREGIONALI REGIONALIRAI RAI PROGRAMMI RADIO1 RADIO1 07.20GrGrFVG FVG 07.20 11.30“Libri “Libria aNordest” Nordest”inizierà inizieràcon con 11.30 “Piccolotaccuino taccuinoadriatico” adriatico”del del “Piccolo venezianoPaolo PaoloGanz, Ganz,seguirà seguirà“I“I veneziano cerchidelle dellefate”, fate”,ununromanzo romanzo cerchi storicodidiCostantino CostantinodidiPaola. Paola.Infine Infine storico brevesaggio saggiosusuTrieste TriestedidiRomina Romina ununbreve Mazzara:Trieste, Trieste,una unaprincipessa principessa Mazzara: chesisimangia mangialeleunghie. unghie. che 12.00Seconda Secondapuntata puntatadede“Omicidio “Omicidio 12.00 perfettosull’Udine-Trieste”, sull’Udine-Trieste”, perfetto originaleradiofonico radiofonicodidiPaolo Paolo originale Picchierri,per perlalaregia regiadidiMario Mario Picchierri, Mirasola.GliGliinterpreti interpretisono, sono,inin Mirasola. ordinealfabetico: alfabetico:Laura LauraAntonini, Antonini, ordine GualtieroGiorgini, Giorgini,Alessandro Alessandro Gualtiero Mistichelli,Maria MariaGrazia GraziaPlos Plose e Mistichelli, MariellaTerragni. Terragni.LaLarealizzazione realizzazione Mariella tecnicaè èa acura curadidiBruno Bruno tecnica Montevecchi. Montevecchi. 14.30GrGrFVG FVG 14.30 18.15Incontri Incontridello dellospirito. spirito.Rubrica Rubrica 18.15 religiosaa acura curadell dellDiocesi Diocesididi religiosa Triese. Triese. 18.30GrGrFVG FVG 18.30

«Sarà l’amore a vincere sulla globalizzazione»

PierluigiCappello CappelloeeMohsin MohsinHamid, Hamid,affinità affinitàeecontaminazioni contaminazionifra fradue dueculture culture Pierluigi Questasera seraal alGiovanni Giovannida daUdine Udinela laconsegna consegnadel delpremio premioTiziano TizianoTerzani Terzani Questa PROGRAMMA ILILPROGRAMMA Giornataclou, clou,oggi, oggi,aa“vicino/lontano”. “vicino/lontano”.Ne Nesaranno sarannoprotagonisti protagonisti Giornata MohsinHamid HamideePierluigi PierluigiCappello, Cappello,vincitori vincitoridel delpremio premioTerzani Terzani Mohsin 2014,che chericeveranno riceverannostasera, stasera,alle alle20.45, 20.45,alalGiovanni Giovannida daUdine. Udine. 2014, Nelcorso corsodella dellacerimonia, cerimonia,condotta condottadal dalgiornalista giornalistaGiovanni Giovanni Nel Marzini,l’attore l’attoreMario MarioPerrotta Perrottaleggerà leggeràpagine paginescelte sceltedai dai“Diari” “Diari” Marzini, Terzani,raccolti raccoltinel nellibro libro“Un’idea “Un’ideadididestino”, destino”,appena appenauscito uscito didiTerzani, perLonganesi, Longanesi,aacura curadidiAngela AngelaTerzani TerzanieeÁlen ÁlenLoret. Loret.InIn per collegamentocon conililpremio premioTerzani Terzaniililfestival festivalospita ospital’incontro l’incontro collegamento “L’Asiasiamo siamonoi”, noi”,ininprogramma programmaalle alle16.45 16.45ininSan SanFrancesco, Francesco, “L’Asia dialogotra traMohsin MohsinHamid Hamidee dialogo MichelguglielmoTorri, Torri,per perilil Michelguglielmo coordinamentodidiGigi GigiRiva, Riva,caporedattore caporedattore coordinamento dell’Espresso.EEininmattinata, mattinata,dalle dalle8.30 8.30alal dell’Espresso. Giovannida daUdine, Udine,cerimonia cerimoniadidi Giovanni premiazionedel delTerzani TerzaniScuole. Scuole.Molti, Molti, premiazione peraltro,gli gliappuntamenti appuntamentiodierni. odierni.Da Da peraltro, segnalare“Basaglia “Basagliachi? chi?Alla Allaricerca ricercadei dei segnalare soggettismarriti” smarriti”con conPeppe PeppeDell’Acqua, Dell’Acqua, soggetti MarioColucci ColuccieePier PierAldo AldoRovatti Rovatti(alle (alle10, 10, Mario Oratoriodel delCristo); Cristo);“In “Inquesto questomondo mondodidi Oratorio ladri.Ladri Ladrididitasse, tasse,ladri ladrididirisorse”, risorse”,con con ladri. StefanoLivadiotti LivadiottieeClaudio ClaudioSiciliotti Siciliotti(alle (alle Stefano 11.30,Oratorio Oratoriodel delCristo) Cristo)ee“Russia, “Russia, 11.30, Ucraina,Crimea: Crimea:quel quelpericoloso pericolosotriangolo”, triangolo”,con conSergio SergioCanciani Canciani Ucraina, (alle11, 11,Casa CasaCavazzini). Cavazzini).Nella Nellalocation locationprincipale, principale,l’ex l’exchiesa chiesadidi (alle SanFrancesco, Francesco,alle alle11.30 11.30toccherà toccheràaa“Utopie “Utopieminimaliste”, minimaliste”,con con San LuigiZoja ZojaeeMarco MarcoPacini. Pacini.Seguiranno Seguiranno“Alla “Allafine finedella dellavita, vita,liberi liberididi Luigi decidere”,un unconfronto confrontofra fraUmberto UmbertoCuri, Curi,Luigi LuigiGaudino, Gaudino,Ugo Ugo decidere”, Cugini(alle (alle15) 15)ee“Quale “QualeSenato? Senato?Una Unaproposta”, proposta”,con conArmando Armando Cugini Massarenti,Gilberto GilbertoCorbellini Corbelliniee(nella (nellafoto) foto)Guido GuidoCrainz Crainz(alle (alle Massarenti, 18.30). 18.30).

trattocolto coltoeeviscerale». viscerale». tratto Qualcosaèècambiato. cambiato.IlIlracracQualcosa contodel delcronista cronistanon nonèèpiù piùlolo conto stesso,sta staininsuperficie, superficie,deve deve stesso, correre,placare placarelalabulimia bulimiada da correre, notizia.Ne Nepatisce patisceloloscavo scavopreprenotizia. ciso,approfondito approfonditoeerotondo, rotondo, ciso, quasiililromanzo romanzodidiun unevento, evento, quasi chei ivecchi vecchireporter reporterconfezioconfezioche navanoappassionati. appassionati.Se Seun unpoponavano etaeeuno unoscrittore scrittorescalzano scalzanoilil eta

giornalista, soggetto soggetto inizialinizialgiornalista, mentedeputato deputatoaaricevere ricevereleleatatmente tenzionidel delTerzani, Terzani,significa significa tenzioni «una «unagraduale gradualeperdita perditadidiforza forza narrativa narrativadegli degliassemblatori assemblatorididi fatti fatti- -spiega spiegalalasignora signoraAngela Angela Staude, Staude,moglie mogliedidiTiziano Tizianoeeprepresidente sidentedidigiuria giuria- -aavantaggio vantaggiodidi chi chisisipuò puòpermettere permettereilillusso lusso della dellariflessione. riflessione.EEnoi noididiquesta questa abbiamo abbiamobisogno bisognoper percapire capiredodo-

PerluigiCappello CappelloeeMohsin MohsinHamid, Hamid, Perluigi vincitoriex exaequo aequodel delpremio premioTerzani Terzani vincitori 2014,mostrano mostranociascuno ciascunoilillibro libro 2014, dell’altro(Foto (FotoPetrussi) Petrussi) dell’altro

ve veililmondo mondosta staandando». andando». IlIlconfine confineèètutto tuttoda dadefinire. definire. Dove Dovefinisce finisceloloscrittore scrittoreeeinizia inizia ilil giornalista giornalista ee viceversa. viceversa. «L’Iliade «L’Iliade- -ciciserve servegli gliesempi esempi Mohsin Mohsin- -èèpoetica poeticaooililresoconresocontotodidiciò ciòche cheaaTroia Troiastava stavaaccaaccadendo? dendo?Addio Addioalle allearmi armididiHeHemingway mingwayèèun unromanzo romanzooolala storia storiadell’autore? dell’autore?ContaminaContaminazioni zionipossibili possibilitra trarealtà realtàeeinveinve-

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AngeloFloramo Floramo didiAngelo Misento sentoun uninsegnante insegnanteanomaanomaMi lo, nella nella “Scuola “Scuola Azienda” Azienda” didi lo, nuova concezione, concezione, gestita gestita da da nuova managerche chesisicredono credonosempre sempre manager piú competitivi competitivi ee rampanti, rampanti, piú apertaaaun untarget targetdidiutenti utenti–– aperta clientieequindi quindiattenta attentaalle allescelscelclienti mercatoespresse espressedal dalterriterritetedidimercato

torio.(...) (...)Devo Devoconfessare confessareche che torio. nonmi midispiace dispiaceaffatto affattoquesta questa non miaanomalia. anomalia.La Lacondivido condividocon con mia un gruppetto gruppetto didi congiurati congiurati ee un congiurate(...). (...).ÈÈcon conloro loroche che congiurate l’appuntamentodel delmartedí, martedí,da da l’appuntamento qualchetempo tempoininqua, qua,diventa diventa qualche piúpiccante piccantedel delsolito. solito.EEcioè cioèda da piú quandosulle sullecolonne colonnedel delMesMesquando saggeroVeneto Venetoescono esconoi igraffiti graffiti saggero PaoloPatui, Patui,come comecicipiace piace didiPaolo chiamarlifra frainiziati, iniziati,perché perchésosochiamarli nosobri sobrieegraffianti graffiantialaltempo tempo no stesso.LiLileggiamo leggiamosussurrandosussurrandostesso. specialmentesesesisiavvicinano avvicinano li,li,specialmente certicolleghi colleghiche chene nesembrerebsembrerebcerti beroililnaturale naturalebersaglio; bersaglio;ridiaridiabero mo,alle allevolte voltecicilasciamo lasciamoprenprenmo, dereda dauna unaspecie speciedididolce dolcetritridere stezzaper perquello quelloche cheviviscrive, scrive, stezza

percome comeloloscrive, scrive,ma masempre sempreee per comunqueciciriconosciamo riconosciamocococomunque meparte partedidiquella quellastessa stessanave nave me deifolli folliche chesettimana settimanadopo doposetsetdei timanasisidelinea delineainintutte tuttelelesue sue timana anomalie,incongruenze incongruenzeeestorstoranomalie, ture. ture. ora,finalmente, finalmente,questi questiscritscritEEora, dell’amicoPaolo Paolosono sonodiventadiventatitidell’amico unlibro libroche chedidiliturgia liturgiaininliturliturtitiun gia,didirituale ritualeininrituale, rituale,fotografa fotografa gia, coloriquesto questostravagante stravagantecirco circo aacolori concui cuiogni ognifamiglia famigliaha haaache chefafacon permolti moltianni: anni:dal dalprimo primogiorgiorrereper nodidilezione lezionealle allevacanze vacanzedidiNaNano tale,dalle dallepagelle pagelledidifine finetrimetrimetale, strealle allegite, gite,dai daiproblemi problemiche che stre serpeggianofra frai ibanchi banchiaaquelli quelli serpeggiano checoinvolgono coinvolgonocolleghi colleghieeuffiuffiche ci,fino finoalla allaterribile terribilefarsa farsadei deicorcorci,

nuovolibro librodidiPaolo PaoloPatui Patui IlIlnuovo

recupero,all’imbroglio all’imbrogliodidi sisididirecupero, unatecnologia tecnologiapriva privadidianima, anima, una allacommozione commozioneper perlalatrepitrepialla dantebellezza bellezzadidiun undialogo dialogoforfordante mativo,quello quellocon coni iragazzi, ragazzi,che che mativo, malgradotutto tuttosussiste sussisteeesisiradiradimalgrado canel nelcuore cuoredidichi chivive vivequesta questa ca professione.Vilipesa Vilipesaeesottopasottopaprofessione. gata,con conloloslancio slanciodidiuna unavocavocagata,

«Richiamiamoci «Richiamiamoci fuori fuori dagli dagli egoismi egoismieedai daipersonalismi personalismidel del capitalismo capitalismoche cheportano portanoaariripiegarci piegarcisu sunoi noistessi, stessi,per percomcombattere battere lala paura. paura. L’amore L’amore èè quello quello romantico romantico ma ma anche anche quello intergenerazionale. quello intergenerazionale. L’amore L’amorereligioso, religioso,l’amore l’amoresosociale cialeche checicispinge spingeaaoccuparci occuparci del delprossimo». prossimo». Nel Nelgioco giocodidivicinanze vicinanzeeedidialal-

zione,malgrado malgradotutto. tutto. zione, ConoscoPaolo Paoloda dasempre, sempre,ne ne Conosco apprezzoleledoti dotiumane umaneeeintelintelapprezzo lettuali.Ed Edèèanche anchegrazie graziealla alla lettuali. consapevolezzadidinon nonessere esseresosoconsapevolezza nelmio miosentire, sentire,che chetrovo trovolala lolonel forzadidinuotare nuotarecontro controcorrencorrenforza te;lolofaccio faccioormai ormaida daanni, anni,come come te; salmonedella dellastoriella storiellarussa, russa, ililsalmone quello quello che che non non teme teme lele fauci fauci dell’orso dell’orso ee risale risale didi guizzo guizzo inin guizzo guizzo ilil fiume. fiume. Rifuggo Rifuggo dalle dalle ostentate ostentatebattaglie, battaglie,né nétantometantomeno nomi milancio lancioininverbosi verbosipronunpronunciamenti ciamenti nelle nelle sedi sedi adeguate adeguate (leggasi (leggasi Collegio Collegio dei dei Docenti). Docenti). Semplicemente Semplicemente agisco agisco inin cocoscienza, scienza,aamodo modomio, mio,consapeconsapevole voledidiessere essereun uneretico ereticotrasgrestrasgressore sorenella nellaprassi prassididitutte, tutte,ooquasi quasi tutte, tutte,leletristi tristieeinutili inutililiturgie liturgieche che l’avvicendarsi l’avvicendarsidei deivari variministri ministri alla allaPubblica PubblicaIstruzione Istruzionehanno hanno didivolta voltaininvolta voltapropinato. propinato. ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA


data: 17/05/2014 pagina: 43

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Oratorio del Cristo: Colucci Dell’Acqua e Rovatti parlano di Basaglia

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“Utopie minimaliste”: Luigi Zoja e Marco Pacini in San Francesco

Alle 11.30

Evasori fiscali: Livadiotti e Siciliotti in dialogo all’Oratorio del Cristo

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Viandanti moderni: domani alla Ubik Luigi Nacci presenta “Alzati e cammina” Per chi ha seguito su Messaggeroveneto.it le imprese dei Rolling Claps, il gruppo che ha attraversato a piedi il Friuli da Tarvisio a Venezia, c'è un'occasione per incontrarli. Nell'ambito del festival “vicino/lontano”, domani alle 18.30 alla libreria Ubik di via Mercatovecchio, Luigi Nacci, fondatore e anima dei Rolling Claps, presenta il suo libro, “Alzati e cammina” (Ediciclo). Poeta, insegnante e guida naturalistica, Nacci, che ha 35 anni ed è di Trieste, è diventato un punto di riferimento per quanti scelgono il cammino come gesto culturale, riconoscono il valore del viaggio lento, amano riscoprire le

antiche vie di collegamento degli uomini e ristabilire forme più meditate di conoscenza dei luoghi e della gente che li abita. E anche un nuovo modo di fare turismo, una tendenza che si sta sempre più affermando in Italia, con la nascita di itinerari in tutta la Penisola, e un numero crescente di persone che parte, da sola o in gruppo, con niente altro che lo zaino e un paio di buoni scarponi. D'altro canto, come conferma Luca Gianotti, direttore del Festival del Camminare di Bolzano (dal 23 al 25 maggio), gli italiani sono diventati il gruppo straniero più numeroso sul cammino di Santiago di Compostela (15 mila dei 200

mila che lo percorrono ogni anno), e quasi tutti questi pellegrini moderni sono poi sempre alla ricerca di nuove vie da percorrere. Luigi Nacci è stato molte volte a Santiago, poi è diventato guida della Compagnia dei Cammini, un'associazione che propone solo viaggi a piedi. Dopo l'esperienza con i Rolling Claps è infatti ripartito con un gruppo per percorrere la splendida Ciceria in Istria. Ha fondato con altri il Movimento Lento e ideato il Festival della Viandanza di Monteriggioni in Toscana, che si svolgerà dal 20 al 22 giugno. Ma si badi bene: “Alzati e cammina”, il suo libro appena uscito (e in testa alle

classifiche di vendita del settore), non è un vademecum dell'escursionista, ma è piuttosto il racconto di un viaggio iniziatico. Dove il protagonista è il lettore stesso, a cui l'autore si rivolge lungo tutte le pagine, in un confronto continuo con il proprio io e la propria esperienza, invitandolo a mettersi in cammino (con esercizi precisi) non per cambiare vita, ma per cambiare se stesso, spogliandosi delle cattive abitudini, dei legami che soffocano, delle insoddisfazioni. «Questa è la viandanza – afferma lo scrittore –, andare per la via ma anche “danzare” nel mondo, liberandosi di sofferenze e

difficoltà». Nacci è al suo quinto cammino attraverso il Friuli. Quello appena concluso, però, è stato il più lungo: 250 chilometri suddivisi in nove giorni, dal Monte Lussari alle valli Saisera e Dogna, poi verso Moggio e Venzone, lungo il Tagliamento fino a San Vito e infine a Venezia, con un gruppo di “claps” che ha oscillato fra i 10 e i 16 a seconda delle tappe. «Scegliendo, dove possibile, le antiche vie di pellegrinaggio, i sentieri dei viaggiatori di un tempo», ricorda. «Sperando che un giorno diventino ospitali percorsi di viandanza per tutti quelli che lo vorranno, com'è accaduto in Spagna». Alessandra Beltrame

Luigi Nacci anima dei Rolling Claps

Don Ciotti: applicare la Costituzione è il primo vero testo anti-mafia “Il piacere della legalità”, il progetto del festival volto alla formazione dei giovani E sul dramma degli sbarchi: «Le morti dei migranti sono la vergogna del nostro mondo» ◗ UDINE

lontanamenti momentanei anche l’amore «per i libri, spiega Cappello, ci aiuta a non stare mai soli». vicino/lontano. Ci pare di cogliere una verità comune. «In ogni vicino c’è un lontano e naturalmente in ogni lontano c’è un vicino. E spesso il lontano è più vicino di quanto pensi». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

«La nostra Costituzione è il primo vero testo anti-mafia. Se fosse applicata, non saremo qui a parlare di camorra, Cosa Nostra e ‘ndrangheta. La Costituzione non deve essere cambiata, ma applicata». Il fondatore del Gruppo Abele e di Libera, don Luigi Ciotti, apre la seconda parte di una giornata, che per molti presenti resterà indimenticabile, con parole che sono un grido di giustizia, un richiamo alla coerenza e alla corresponsabilità. Il suo intervento, di quasi due ore, è il suggello di un percorso compiuto, grazie a vicino/lontano, dagli allievi degli istituti superiori udinesi. Un progetto ampio, Il piacere della legalità, che coinvolge, oltre a studenti e a insegnanti, gli operatori delle Case Circondariali di Udine e Tolmezzo, con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna, la magistratura di sorveglianza, il Centro Balducci, il Diparti-

mento dipendenze ASS4, la Cooperativa Hudolin, l’Università di Udine, la Redazione-ragazzi del Messaggero Veneto, le Associazioni “Libera, contro le mafie”, Aracon, La Bottega del Mondo, Genitori Comunità Educante, La Voce delle Fiabe, la Scuola Sperimentale dell’Attore di Pordenone. Un progetto che invita i giovani a misurarsi con un tema ineludibile, la costruzione dell’identità. Dopo il saluto del sindaco, Furio Honsell, e il canto intonato dal coro Valussi (i Tambours di Topolò siglano invece la giornata), si alternano sul palco, ieri in San Francesco, centinaia di giovani capaci di riflettere compiutamente sul tema proposto e di portare testimonianze video, canti, musiche, manufatti, testi drammaturgici, in cui risulta chiaro che, senza norme, nessuna vita di gruppo è possibile e che, solo nell’ambito definito dalle regole sociali, è anche possibi-

Don Pierluigi Di Piazza e don Luigi Ciotti (FOTO Phocus Agency)

le progettare la piena realizzazione di sé. Importante il contributo offerto da Davide Borsani, vent’anni, il più giovane presidente di Organismo Antimafia. Toccante la testimonianza di Salvatore Inguì, del Dipartimento Giustizia Minorile di Palermo, accompagnato da due giovani che raccontano la loro esperienza carceraria. «Non esistono persone

“V/L DIGITAL”: I WORKSHOP. ATTIVO IL TWITTER’S CORNER CON #ILMIOVL

Come sparire da Internet: anche l’e-mail nasconde insidie ◗ UDINE

Claudio Agosti al primo workshop di “v/l Digital” (Foto Phocus Agency)

Cosa lasciamo di noi quando navighiamo on line? Quali dati possono essere captati, conservati, usati? E da chi? Un mondo, il web, meno libero e pulito di quanto potrebbe apparire. A spiegarne il perché, ieri mattina nel primo workshop di v/l Digital tenutosi al Friuli Future Forum, tema: Come sparire da Internet, è Claudio Agosti, hacker, programmatore, docente e attivista, oltre che co-fondatore, del progetto GlobaLeaks e presidente del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali. «Per difendersi dai pericoli della Rete è indi-

spensabile capire che uso ognuno di noi vuole fare di Internet, se meramente funzionale al lavoro o all’intrattenimento, oppure se si vive la Rete come un accrescimento dei confini personali». Lui, sicuramente, appartiene alla seconda categoria, visto che da quando ha scoperto Internet, molti anni fa, dedica il suo tempo alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie per la protezione dei diritti in Rete, seguendo la filosofia hacker per cui è l’utente a dover dominare la tecnologia e non il contrario. La formula del workshop è l’operatività. La trentina di iscritti si presenta infatti col proprio pc, per seguire

buone o cattive – dice Inguì –, quello che ci identifica è la scelta. Noi siamo ciò che facciamo e possiamo scegliere cosa essere». E sul tema della scelta a lungo, poi, argomenta don Ciotti, sollecitato dalle domande di don Pierluigi Di Piazza, animatore del Centro Balducci, che lo presenta come un «amico, un testimone del Vangelo e

passo passo le istruzioni di Agosti sotto l’occhio vigile del coordinatore del progetto, Fabio Chiusi. Prima di tutto, Agosti illustra le maggiori insidie, che si celano anche e soprattutto dietro le più banali operazioni, come quella di inviare e-mail. I concetti chiave: programmi di cifratura, realizzazione di copie di backup sicure e di password efficaci, al fine di costruire il libretto di istruzioni per inviare messaggi di posta elettronica con tecniche di crittografia asimmetrica e utilizzare specifici programmi ed estensioni, tutti tassativamente OpenSource. «Queste sono le regole di base che possono valere per tutti – spiega Agosti –, ma i passi successivi dipendono dal modello di rischio al quale ognuno di noi è esposto». Lasciando intendere che alla tutela, come al-

della Costituzione». «Scegliete di approfondire la conoscenza – afferma don Ciotti rivolgendosi agli studenti –. Oggi, fin dai primi momenti di questa vostra giornata, ho percepito che il percorso che vi ha condotti qui lo avete costruito insieme. È il “noi” che vince». Poi l’affondo sul dramma quotidiano degli sbarchi. «Papa Francesco, all’inizio del suo pontificato, è andato a Lampedusa. Suo padre, come molti vostri nonni, era un emigrante. Aveva i biglietti per partire con la nave Mafalda. Due giorni prima si ammalò e non è partì. La nave affondò e tutti coloro che vi erano imbarcati morirono. Due milioni di persone nei prossimi decenni lasceranno le loro terre. Serve una politica mondiale seria. Le morti dei migranti sono la vergogna del mondo e i naufraghi ci devono ricordare il naufragio delle nostre coscienze». Fabiana Dallavalle ©RIPRODUZIONE RISERVATA

lo spionaggio, non c’è mai fine. E oggi, sempre dalle 10 alle 13, il secondo workshop, ancora con Agosti, coadiuvato dal blogger Fabio Pietrosanti, dal titolo Su Facebook, ma non senza privacy. «Perché il mondo dei social networks – dichiara lo stesso Agosti – è molto più pericoloso di quel che sembra». E sul tema digital ricordiamo che è attivo #ilmioVL: 140 caratteri pr esprimersi nell’agorà festivaliera, un vero e proprio Twitter’s Corner che il festival alla sua decima edizione ha deciso di avviare per favorire l’esperienza sociale degli eventi. I tweet ritwittati dall’account di vicino/lontano vinceranno un libro messo a disposizione dalla Libreria Tarantola di Udine. Anna Dazzan ©RIPRODUZIONERISERVATA


data: 17/05/2014 pagina: 42 (dettaglio)

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ensibilimutazioni mutazionisociali sociali ensibili diverselatitudini, latitudini,lontalontaaadiverse nanzeche che s’avvicinano s’avvicinano nanze nelluogo luogodel delragionare; ragionare;vicino/ vicino/ nel lontano,ogni ognianno, anno,da dadue duelululontano, stri. stri. Premio Tiziano Tiziano Terzani Terzani Premio 2014.La LaCarnia Carniae eililPakistan Pakistan 2014. maiavrebbero avrebberoscoperto scopertoaffiniaffinimai elettivesesenon nonattraverso attraversoilil tàtàelettive narraredidiuno unoscrittore scrittoree eililconconnarrare versaredidiun unpoeta. poeta.Una Unamedimediversare tazionesull’uomo sull’uomonel nelmondo mondo tazione globalizzato, città città sconvolte sconvolte globalizzato, dallamodernizzazione modernizzazioneè èl’anal’anadalla lisididiMohsin MohsinHamid Hamid(Come (Comedidilisi ventarericchi ricchisfondati sfondatinell’Asia nell’Asia ventare emergente,Einaudi), Einaudi),e el’altretl’altretemergente, tantaprofonda profondafalda, falda,che chesovsovtanta vertìnel nel1976 1976l’ordine l’ordinecostituicostituivertì unavallata; vallata;occhi occhididiun un totodidiuna bimboaaosservare osservarelalametamormetamorbimbo fosi,occhi occhididiun unadulto adultoaaelaboelabofosi, rarelalatragedia. tragedia.Pierluigi PierluigiCapCaprare pello(Questa (Questalibertà, libertà,Rizzoli). Rizzoli). pello Unparallelismo parallelismoche cheinsiste insiste Un quasitutta tuttalalachiacchiera chiacchiera ininquasi istituzionale,un unprimo primoaffacaffacistituzionale, cioche cheha haanticipato anticipatoililgala galadidi cio stasera,alalGiovanni Giovannida daUdine Udine- stasera, dalle20.45 20.45- -presentato presentatoda daGioGiodalle vanniMarzini, Marzini,letture lettureaacura curadidi vanni MarioPerrotta, Perrotta,contributo contributomumuMario sicaledidiMittelfest Mittelfest- -i percussioi percussiosicale nistidel delconservatorio conservatoriodidiUdiUdinisti ne-.-.Regia RegiadidiGianni GianniCianchi. Cianchi. ne Cappelloe eHamid, Hamid,un unexexaeaeCappello quoinsolito. insolito.Capita Capitanel neldecendecenquo nale,un ungesto gestonon noncercato, cercato,cercernale, to;è èstato statoun uninnamoramento innamoramento to; duplice.Succede. Succede.«Onorato «Onoratodidi duplice. questoriconoscimento», riconoscimento»,dice dice questo Pierluigi.«Porta «Portaililnome nomedidiTerTerPierluigi. zani,una unafigura figurafondamentale fondamentale zani, delgiornalismo giornalismoitaliano. italiano.EEmolmoldel più.Ha Hainsegnato insegnatoaacome come totodidipiù. riprenderciililtempo, tempo,l’autentil’autentiriprenderci citàdelle dellecose». cose».SiSisente sentespirispiricità tualmentevicino, vicino,Hamid Hamid«a«aun un tualmente uomosaggio, saggio,che cheè èriuscito riuscitoad ad uomo accorciare lele distanze distanze fra fra accorciare Orientee eOccidente Occidentecon conililsuo suo Oriente

PROGRAMMIREGIONALI REGIONALIRAI RAI PROGRAMMI RADIO1 RADIO1 07.20 FVG 07.20 GrGrFVG 11.30 “Libria Nordest” a Nordest”inizierà inizieràcon con 11.30 “Libri “Piccolo taccuinoadriatico” adriatico”deldel “Piccolo taccuino veneziano PaoloGanz, Ganz, seguirà“I“I veneziano Paolo seguirà cerchi delle fate”, romanzo cerchi delle fate”, ununromanzo storico Costantino Paola. Infine storico didi Costantino didiPaola. Infine brevesaggio saggio Triestedidi Romina unun breve susuTrieste Romina Mazzara:Trieste, Trieste, una principessa Mazzara: una principessa che mangialeleunghie. unghie. che sisi mangia 12.00 Secondapuntata puntata “Omicidio 12.00 Seconda dede “Omicidio perfetto sull’Udine-Trieste”, perfetto sull’Udine-Trieste”, originale radiofonicodidi Paolo originale radiofonico Paolo Picchierri, perlala regia Mario Picchierri, per regia didiMario Mirasola. interpretisono, sono, Mirasola. GliGli interpreti inin ordine alfabetico:Laura LauraAntonini, Antonini, ordine alfabetico: Gualtiero Giorgini,Alessandro Alessandro Gualtiero Giorgini, Mistichelli, Maria GraziaPlos Plose e Mistichelli, Maria Grazia Mariella Terragni.LaLa realizzazione Mariella Terragni. realizzazione tecnica a curadidi Bruno tecnica è aè cura Bruno Montevecchi. Montevecchi. 14.30 FVG 14.30 GrGrFVG 18.15 Incontridello dello spirito.Rubrica Rubrica 18.15 Incontri spirito. religiosa a cura dell Diocesididi religiosa a cura dell Diocesi Triese. Triese. 18.30 FVG 18.30 GrGrFVG

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«Sarà l’amore a vincere sulla globalizzazione»

PierluigiCappello CappelloeeMohsin MohsinHamid, Hamid,affinità affinitàeecontaminazioni contaminazionifra fradue dueculture culture Pierluigi Questasera seraalalGiovanni Giovannida daUdine Udinelalaconsegna consegnadel delpremio premioTiziano TizianoTerzani Terzani Questa

Viandantimoderni: moderni:do d Viandanti Perchi chiha haseguito seguitosusu Per Messaggeroveneto.itleleimprese imprese Messaggeroveneto.it deiRolling RollingClaps, Claps,ililgruppo gruppoche che dei haattraversato attraversatoaapiedi piediililFriuli Friuli ha daTarvisio TarvisioaaVenezia, Venezia,c'è c'è da un'occasioneper perincontrarli. incontrarli. un'occasione Nell'ambitodel delfestival festival Nell'ambito “vicino/lontano”,domani domanialle alle “vicino/lontano”, 18.30alla allalibreria libreriaUbik Ubikdidivia via 18.30 Mercatovecchio,Luigi LuigiNacci, Nacci, Mercatovecchio, fondatoree eanima animadei deiRolling Rolling fondatore Claps,presenta presentaililsuo suolibro, libro, Claps, “Alzatie ecammina” cammina”(Ediciclo). (Ediciclo). “Alzati Poeta,insegnante insegnantee eguida guida Poeta, naturalistica,Nacci, Nacci,che cheha ha3535 naturalistica, annied edè èdidiTrieste, Trieste,è èdiventato diventato anni unpunto puntodidiriferimento riferimentoper per un quantiscelgono scelgonoililcammino cammino quanti comegesto gestoculturale, culturale, come riconosconoililvalore valoredel delviaggio viaggio riconoscono lento,amano amanoriscoprire riscoprirelele lento,

PROGRAMMA ILILPROGRAMMA Giornataclou, clou,oggi, oggi,a a“vicino/lontano”. “vicino/lontano”.NeNesaranno sarannoprotagonisti protagonisti Giornata MohsinHamid Hamide ePierluigi PierluigiCappello, Cappello,vincitori vincitoridel delpremio premioTerzani Terzani Mohsin 2014,che chericeveranno riceverannostasera, stasera,alle alle20.45, 20.45,alalGiovanni GiovannidadaUdine. Udine. 2014, Nelcorso corsodella dellacerimonia, cerimonia,condotta condottadal dalgiornalista giornalistaGiovanni Giovanni Nel Marzini,l’attore l’attoreMario MarioPerrotta Perrottaleggerà leggeràpagine paginescelte sceltedai dai“Diari” “Diari” Marzini, Terzani,raccolti raccoltinel nellibro libro“Un’idea “Un’ideadididestino”, destino”,appena appenauscito uscito didiTerzani, perLonganesi, Longanesi,a acura curadidiAngela AngelaTerzani Terzanie eÁlen ÁlenLoret. Loret.InIn per collegamentocon conil ilpremio premioTerzani Terzaniil ilfestival festivalospita ospital’incontro l’incontro collegamento “L’Asiasiamo siamonoi”, noi”,ininprogramma programmaalle alle16.45 16.45ininSan SanFrancesco, Francesco, “L’Asia dialogotra traMohsin MohsinHamid Hamide e dialogo MichelguglielmoTorri, Torri,per peril il Michelguglielmo coordinamentodidiGigi GigiRiva, Riva,caporedattore caporedattore coordinamento dell’Espresso.E Eininmattinata, mattinata,dalle dalle8.30 8.30alal dell’Espresso. GiovannidadaUdine, Udine,cerimonia cerimoniadidi Giovanni premiazionedel delTerzani TerzaniScuole. Scuole.Molti, Molti, premiazione peraltro,gligliappuntamenti appuntamentiodierni. odierni.Da Da peraltro, segnalare“Basaglia “Basagliachi? chi?Alla Allaricerca ricercadei dei segnalare soggettismarriti” smarriti”con conPeppe PeppeDell’Acqua, Dell’Acqua, soggetti MarioColucci Coluccie ePier PierAldo AldoRovatti Rovatti(alle (alle10, 10, Mario Oratoriodel delCristo); Cristo);“In “Inquesto questomondo mondodidi Oratorio ladri.Ladri Ladrididitasse, tasse,ladri ladrididirisorse”, risorse”,con con ladri. StefanoLivadiotti Livadiottie eClaudio ClaudioSiciliotti Siciliotti(alle (alle Stefano 11.30,Oratorio Oratoriodel delCristo) Cristo)e e“Russia, “Russia, 11.30, Ucraina,Crimea: Crimea:quel quelpericoloso pericolosotriangolo”, triangolo”,con conSergio SergioCanciani Canciani Ucraina, (alle11,11,Casa CasaCavazzini). Cavazzini).Nella Nellalocation locationprincipale, principale,l’ex l’exchiesa chiesadidi (alle SanFrancesco, Francesco,alle alle11.30 11.30toccherà toccheràa a“Utopie “Utopieminimaliste”, minimaliste”,con con San LuigiZoja Zojae eMarco MarcoPacini. Pacini.Seguiranno Seguiranno“Alla “Allafine finedella dellavita, vita,liberi liberididi Luigi decidere”,ununconfronto confrontofra fraUmberto UmbertoCuri, Curi,Luigi LuigiGaudino, Gaudino,Ugo Ugo decidere”, Cugini(alle (alle15) 15)e e“Quale “QualeSenato? Senato?Una Unaproposta”, proposta”,con conArmando Armando Cugini Massarenti,Gilberto GilbertoCorbellini Corbellinie e(nella (nellafoto) foto)Guido GuidoCrainz Crainz(alle (alle Massarenti, 18.30). 18.30).

trattocolto coltoe eviscerale». viscerale». tratto Qualcosaè ècambiato. cambiato.IlIlracracQualcosa contodel delcronista cronistanon nonè èpiù piùlolo conto stesso,sta staininsuperficie, superficie,deve deve stesso, correre,placare placarelalabulimia bulimiada da correre, notizia.Ne Nepatisce patisceloloscavo scavopreprenotizia. ciso,approfondito approfonditoe erotondo, rotondo, ciso, quasiililromanzo romanzodidiun unevento, evento, quasi chei ivecchi vecchireporter reporterconfezioconfezioche navanoappassionati. appassionati.SeSeun unpoponavano etae euno unoscrittore scrittorescalzano scalzanoilil eta

giornalista, soggetto soggetto inizialinizialgiornalista, mentedeputato deputatoaaricevere ricevereleleatatmente tenzionidel delTerzani, Terzani,significa significa tenzioni «unagraduale gradualeperdita perditadidiforza forza «una narrativadegli degliassemblatori assemblatorididi narrativa fatti- -spiega spiegalalasignora signoraAngela Angela fatti Staude,moglie mogliedidiTiziano Tizianoe eprepreStaude, sidentedidigiuria giuria- a- avantaggio vantaggiodidi sidente chisisipuò puòpermettere permettereilillusso lusso chi dellariflessione. riflessione.EEnoi noididiquesta questa della abbiamobisogno bisognoper percapire capiredodoabbiamo

PerluigiCappello Cappelloe eMohsin MohsinHamid, Hamid, Perluigi vincitoriexexaequo aequodel delpremio premioTerzani Terzani vincitori 2014,mostrano mostranociascuno ciascunoil illibro libro 2014, dell’altro(Foto (FotoPetrussi) Petrussi) dell’altro

mondosta staandando». andando». veveililmondo confineè ètutto tuttoda dadefinire. definire. IlIlconfine Dovefinisce finisceloloscrittore scrittoree einizia inizia Dove giornalista e e viceversa. viceversa. ilil giornalista «L’Iliade- -ciciserve servegli gliesempi esempi «L’Iliade Mohsin- -è èpoetica poeticaooililresoconresoconMohsin ciòche cheaaTroia Troiastava stavaaccaaccatotodidiciò dendo?Addio Addioalle allearmi armididiHeHedendo? mingwayè èun unromanzo romanzooolala mingway storiadell’autore? dell’autore?ContaminaContaminastoria zionipossibili possibilitra trarealtà realtàe einveinvezioni

rosimile». rosimile». IntervieneCappello. Cappello.«In «InItaItaInterviene lialalapoesia poesiaè èimprigionata imprigionatanei nei lia laboratori,come comeappartenesse appartenesse laboratori, unimpalpabile impalpabilesistema sistemaaaparparaaun te.Sfrutta Sfruttalinguaggi linguaggidiversi, diversi,ma ma te. radicanella nellavita vitavera veracome come sisiradica qualunqueforma formad’espressiod’espressioqualunque ne». ne». Bisognatrovare trovareuna unasoluziosoluzioBisogna ne.Quella QuelladidiHamid Hamidè èl’amore. l’amore. ne.

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“Lascuola scuolasiamo siamonoi”, noi”,Patui Patuieeiinuovi nuovieretici eretici “La Domani,alle alle15, 15,aaCasa CasaCaCaDomani, vazzini,introdotto introdottoda daPaolo Paolo vazzini, Medeossie eda daAngelo AngeloFloraFloraMedeossi mo,(che (chefirma firmaanche anchelalapopomo, stfazioneda dacui cuiprendiamo prendiamo stfazione unoscampolo) scampolo)Paolo PaoloPatui Patui uno presenteràililsuo suonuovo nuovolibro libro presenterà “Lascuola scuolasiamo siamonoi” noi”edito edito “La daGaspari. Gaspari. da

AngeloFloramo Floramo didiAngelo Misento sentoun uninsegnante insegnanteanomaanomaMi lo,nella nella “Scuola “ScuolaAzienda” Azienda” didi lo, nuova concezione, concezione, gestita gestita da da nuova managerche chesisicredono credonosempre sempre manager piú competitivi competitivi e e rampanti, rampanti, piú apertaa aun untarget targetdidiutenti utenti– – aperta clientie equindi quindiattenta attentaalle allescelscelclienti mercatoespresse espressedal dalterriterritetedidimercato

torio.(...) (...)Devo Devoconfessare confessareche che torio. nonmi midispiace dispiaceaffatto affattoquesta questa non miaanomalia. anomalia.LaLacondivido condividocon con mia un gruppetto gruppetto didi congiurati congiuratie e un congiurate(...). (...).ÈÈcon conloro loroche che congiurate l’appuntamentodel delmartedí, martedí,da da l’appuntamento qualchetempo tempoininqua, qua,diventa diventa qualche piúpiccante piccantedel delsolito. solito.EEcioè cioèda da piú quandosulle sullecolonne colonnedel delMesMesquando saggeroVeneto Venetoescono esconoi igraffiti graffiti saggero PaoloPatui, Patui,come comecicipiace piace didiPaolo chiamarlifra frainiziati, iniziati,perché perchésosochiamarli nosobri sobrie egraffianti graffiantialaltempo tempo no stesso.LiLileggiamo leggiamosussurrandosussurrandostesso. specialmentesesesisiavvicinano avvicinano li,li,specialmente certicolleghi colleghiche chene nesembrerebsembrerebcerti beroililnaturale naturalebersaglio; bersaglio;ridiaridiabero mo,alle allevolte voltecicilasciamo lasciamoprenprenmo, dereda dauna unaspecie speciedididolce dolcetritridere stezzaper perquello quelloche cheviviscrive, scrive, stezza

percome comeloloscrive, scrive,ma masempre sempree e per comunqueciciriconosciamo riconosciamocococomunque meparte partedidiquella quellastessa stessanave nave me deifolli folliche chesettimana settimanadopo doposetsetdei timanasisidelinea delineainintutte tuttelelesue sue timana anomalie,incongruenze incongruenzee estorstoranomalie, ture. ture. ora,finalmente, finalmente,questi questiscritscritEEora, dell’amicoPaolo Paolosono sonodiventadiventatitidell’amico unlibro libroche chedidiliturgia liturgiaininliturliturtitiun gia,didirituale ritualeininrituale, rituale,fotografa fotografa gia, coloriquesto questostravagante stravagantecirco circo a acolori concui cuiogni ognifamiglia famigliaha haa ache chefafacon permolti moltianni: anni:dal dalprimo primogiorgiorrereper nodidilezione lezionealle allevacanze vacanzedidiNaNano tale,dalle dallepagelle pagelledidifine finetrimetrimetale, strealle allegite, gite,dai daiproblemi problemiche che stre serpeggianofra frai banchi i banchia aquelli quelli serpeggiano checoinvolgono coinvolgonocolleghi colleghie euffiuffiche finoalla allaterribile terribilefarsa farsadei deicorcorci,ci,fino

nuovolibro librodidiPaolo PaoloPatui Patui IlIlnuovo

recupero,all’imbroglio all’imbrogliodidi sisididirecupero, unatecnologia tecnologiapriva privadidianima, anima, una allacommozione commozioneper perlalatrepitrepialla dantebellezza bellezzadidiun undialogo dialogoforfordante mativo,quello quellocon coni ragazzi, i ragazzi,che che mativo, malgradotutto tuttosussiste sussistee esisiradiradimalgrado nelcuore cuoredidichi chivive vivequesta questa cacanel professione.Vilipesa Vilipesae esottopasottopaprofessione. gata,con conloloslancio slanciodidiuna unavocavocagata,

«Richiamiamoci fuori fuori dagli dagli «Richiamiamoci egoismie edai daipersonalismi personalismidel del egoismi capitalismoche cheportano portanoaariricapitalismo piegarci piegarcisusunoi noistessi, stessi,per percomcombattere battere lala paura. paura. L’amore L’amore è è quello quello romantico romantico ma ma anche anche quello quello intergenerazionale. intergenerazionale. L’amore L’amorereligioso, religioso,l’amore l’amoresosociale cialeche checicispinge spingeaaoccuparci occuparci del delprossimo». prossimo». Nel Nelgioco giocodidivicinanze vicinanzee edidialal-

zione,malgrado malgradotutto. tutto. zione, ConoscoPaolo Paoloda dasempre, sempre,ne ne Conosco apprezzoleledoti dotiumane umanee eintelintelapprezzo lettuali.Ed Edè èanche anchegrazie graziealla alla lettuali. consapevolezzadidinon nonessere esseresosoconsapevolezza nelmio miosentire, sentire,che chetrovo trovolala lolonel forzadidinuotare nuotarecontro controcorrencorrenforza te;lolofaccio faccioormai ormaida daanni, anni,come come te; salmonedella dellastoriella storiellarussa, russa, ililsalmone quelloche chenon nonteme temelelefauci fauci quello dell’orsoe erisale risaledidiguizzo guizzoinin dell’orso guizzoililfiume. fiume.Rifuggo Rifuggodalle dalle guizzo ostentatebattaglie, battaglie,né nétantometantomeostentate nomi milancio lancioininverbosi verbosipronunpronunno ciamenti nelle nelle sedi sedi adeguate adeguate ciamenti (leggasiCollegio Collegiodei deiDocenti). Docenti). (leggasi Semplicemente agisco agisco inin cocoSemplicemente scienza,a amodo modomio, mio,consapeconsapescienza, voledidiessere essereun uneretico ereticotrasgrestrasgresvole sorenella nellaprassi prassididitutte, tutte,ooquasi quasi sore tutte,leletristi tristie einutili inutililiturgie liturgieche che tutte, l’avvicendarsidei deivari variministri ministri l’avvicendarsi allaPubblica PubblicaIstruzione Istruzionehanno hanno alla voltaininvolta voltapropinato. propinato. didivolta ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA

lontanamentimomentanei momentaneiananlontanamenti chel’amore l’amore«per «peri ilibri, libri,spiega spiega che Cappello,ciciaiuta aiutaaanon nonstare stare Cappello, maisoli». soli». mai vicino/lontano.CiCipare paredidicocovicino/lontano. gliereuna unaverità veritàcomune. comune.«In «In gliere ognivicino vicinoc’è c’èun unlontano lontanoe enanaogni turalmenteininogni ognilontano lontanoc’è c’è turalmente unvicino. vicino.EEspesso spessoilillontano lontanoè è un piùvicino vicinodidiquanto quantopensi». pensi». più ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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o Terzani il Pakistan erto affinittraverso il ore e il conUna medinel mondo sconvolte one è l’anad (Come diati nell’Asia ), e l’altreta, che sovne costituicchi di un a metamorlto a elaborluigi Cap, Rizzoli). che insiste hiacchiera imo affacto il gala di da Udine ato da Giore a cura di ributo mupercussiorio di UdiCianchi. d, un ex aenel decenercato, cermoramento Onorato di ento», dice

sulla global data: 17/05/2014 pagina: 42 (dettaglio)

Pierluigi Cappello e Mohsin Hamid, a Questa sera al Giovanni da Udine la c IL PROGRAMMA Giornata clou, oggi, a “vicino/lontano”. Ne saranno protagonisti Mohsin Hamid e Pierluigi Cappello, vincitori del premio Terzani 2014, che riceveranno stasera, alle 20.45, al Giovanni da Udine. Nel corso della cerimonia, condotta dal giornalista Giovanni Marzini, l’attore Mario Perrotta leggerà pagine scelte dai “Diari” di Terzani, raccolti nel libro “Un’idea di destino”, appena uscito per Longanesi, a cura di Angela Terzani e Álen Loret. In collegamento con il premio Terzani il festival ospita l’incontro “L’Asia siamo noi”, in programma alle 16.45 in San Francesco, dialogo tra Mohsin Hamid e Michelguglielmo Torri, per il coordinamento di Gigi Riva, caporedattore dell’Espresso. E in mattinata, dalle 8.30 al Giovanni da Udine, cerimonia di premiazione del Terzani Scuole. Molti, peraltro, gli appuntamenti odierni. Da segnalare “Basaglia chi? Alla ricerca dei soggetti smarriti” con Peppe Dell’Acqua, Mario Colucci e Pier Aldo Rovatti (alle 10, Oratorio del Cristo); “In questo mondo di ladri. Ladri di tasse, ladri di risorse”, con Stefano Livadiotti e Claudio Siciliotti (alle 11.30, Oratorio del Cristo) e “Russia, Ucraina, Crimea: quel pericoloso triangolo”, con Sergio Canciani (alle 11, Casa Cavazzini). Nella location principale, l’ex chiesa di San Francesco, alle 11.30 toccherà a “Utopie minimaliste”, con Luigi Zoja e Marco Pacini. Seguiranno “Alla fine della vita, liberi di decidere”, un confronto fra Umberto Curi, Luigi Gaudino, Ugo Cugini (alle 15) e “Quale Senato? Una proposta”, con Armando Massarenti, Gilberto Corbellini e (nella foto) Guido Crainz (alle 18.30).

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11.30, Oratorio del Cristo) e “Russia, Ucraina, Crimea: quel pericoloso triangolo”, ALLE 10 con Sergio Canciani (alle 11, Casa Cavazzini). Nella location principale, l’ex chiesa di del San Francesco, alle 11.30 toccherà a Oratorio “Utopie minimaliste”, con Cristo: Colucci Luigi Zoja e Marco Pacini. Seguiranno “Alla fine della vita, liberi di decidere”, un confronto Dell’Acqua fra Umberto Curi, Luigi Gaudino, Ugo e Rovatti Cugini (alle 15) e “Quale Senato? proposta”, con Armando parlanoUna di Basaglia Massarenti, Gilberto Corbellini e (nella foto) Guido Crainz (alle 18.30).

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ALLE 11.30

“Utopie minimaliste”: Luigi Zoja e Marco Pacini in San Francesco

Alle 11.30

data: 17/05/2014 Evasori fiscali: Livadiotti pagina: 42/43 (dettaglio) e Siciliotti in dialogo all’Oratorio del Cristo

tratto colto e viscerale». giornalista, soggetto inizial- ve il mondo sta andando». rosimile». «Richiamiamoci fuori dagli Qualcosa è cambiato. Il rac- mente deputato a ricevere le atIl confine è tutto da definire. Interviene Cappello. «In Ita- egoismi e dai personalismi del conto del cronista non è più lo tenzioni del Terzani, significa Dove finisce lo scrittore e inizia lia la poesia è imprigionata nei capitalismo che portano a rirolling claps stesso, sta in superficie, deve «una graduale perdita di forza il giornalista e viceversa. laboratori, come appartenesse piegarci su noi stessi, per comcorrere, placare la bulimia da narrativa degli assemblatori di «L’Iliade - ci serve gli esempi a un impalpabile sistema a par- battere la paura. L’amore è Viandanti moderni: domani Ubikla Luigi Nacci presenta notizia. Ne patisce lo scavo prefattialla - spiega signora Angela Mohsin -“Alzati è poeticaeocammina” il resocon- te. Sfrutta linguaggi diversi, ma quello romantico ma anche Per chi ha seguito su e rotondo, antiche vie di collegamento mila che lo percorrono classifiche di venditasi delradica nella difficoltà». Nacci ècome al suo quinto ciso, approfondito Staude, moglie di Tiziano e preto di ciòogni che a Troia stava accavita vera quello intergenerazionale. Messaggeroveneto.it imprese degli uomini e ristabilire anno), edi quasidendo? tutti questi nonHeè un vademecum attraverso il Friuli.L’amore religioso, l’amore soquasi il romanzo dileun evento, sidente di giuriaforme - a vantaggio Addio allesettore), armi di qualunque cammino forma d’espressiodei Rolling Claps, il gruppo che più meditate di conoscenza dei sono poi dell'escursionista, ma è Quello appena concluso, però, è che i vecchi reporter confeziochi si può permettere pellegrini il lussomoderni mingway è un romanzo o la ne». ciale che ci spinge a occuparci ha attraversato a piedi il Friuli luoghi e della gente che li abita. sempre alla ricerca di nuove vie piuttosto il racconto di un stato il più lungo: 250 navano appassionati. della riflessione. E noi dida questa storia dell’autore? Contaminauna soluzioda Tarvisio a Venezia, c'è Se un poE anche un nuovo modo di fare percorrere. Luigi Nacci è viaggio iniziatico. Dove ilBisogna trovare chilometri suddivisi in nove del prossimo». eta e uno scrittore scalzano il abbiamo bisogno zioni possibili traprotagonista realtà e invene.stesso, Quella di Hamid è l’amore. un'occasione per incontrarli. turismo, una tendenza che siper capire stato domolte volte a Santiago, è il lettore giorni, dal Monte Lussari alle Nel gioco di vicinanze e di alNell'ambito del festival sta sempre più affermando in poi è diventato guida della a cui l'autore si rivolge lungo “vicino/lontano”, domani alle Italia, con la nascita di itinerari Compagnia dei Cammini, tutte le pagine, in un confronto 18.30 alla libreria Ubik di via in tutta la Penisola, e un un'associazione che propone continuo con il proprio io e la Mercatovecchio, Luigi Nacci, numero crescente di persone solo viaggi a piedi. Dopo propria esperienza, invitandolo fondatore e anima dei Rolling che parte, da sola o in gruppo, l'esperienza con i Rolling Claps a mettersi in cammino (con Claps, presenta il suo libro, con niente altro che lo zaino e è infatti ripartito con un gruppo esercizi precisi) non per “Alzati e cammina” (Ediciclo). un paio di buoni scarponi. per percorrere la splendida cambiare vita, ma per cambiare Poeta, insegnante e guida D'altro canto, come conferma Ciceria in Istria. Ha fondato con se stesso, spogliandosi delle naturalistica, Nacci, che ha 35 Luca Gianotti, direttore del altri il Movimento Lento e cattive abitudini, dei legami che anni ed è di Trieste, è diventato Festival del Camminare di ideato il Festival della soffocano, delle un punto di riferimento per Bolzano (dal 23 al 25 maggio), Viandanza di Monteriggioni in insoddisfazioni. «Questa è la quanti scelgono il cammino gli italiani sono diventati Toscana, svolgerà – afferma Domani, alle 15, a Casa Catorio. (...) Devo ilconfessare cheche si per comedal lo 20 scrive,viandanza ma sempre e lo scrittore come gesto culturale, gruppo straniero più numeroso 22 giugno. Ma si badi bene: –, andare percola via ma anche vazzini, introdotto da Paolo non mi dispiace affattoalquesta comunque ci riconosciamo riconoscono il valore del viaggio sul cammino di Santiago di “Alzati e cammina”, il suo libro “danzare” nel mondo, Medeossi e da Angelo Floramia anomalia. La condivido con me parte di quella stessa nave lento, amano riscoprire le Compostela (15 mila dei 200 appena uscito (e in testa alle liberandosi di sofferenze e

a casa cavazzini

“La scuola siamo noi”, Patui e i nuovi eretici mo, (che firma anche la postfazione da cui prendiamo uno scampolo) Paolo Patui presenterà il suo nuovo libro “La scuola siamo noi” edito da Gaspari.

valli Saisera e Dogna, poi verso Moggio e Venzone, lungo il Tagliamento fino a San Vito e infine a Venezia, con un gruppo di “claps” che ha oscillato fra i 10 e i 16 a seconda delle tappe. zione, malgrado tutto. «Scegliendo, dove possibile, le Conosco Paolo da sempre, ne antiche vie di pellegrinaggio, i apprezzo le doti umane e intelsentieri dei viaggiatori di un lettuali. Ed è anche grazie alla tempo», ricorda. «Sperando che un giorno diventino ospitali consapevolezza di non essere sopercorsi di viandanza per tutti lo nel mio sentire, che trovo la quelli che lo vorranno, com'èforza di nuotare contro correnaccaduto in Spagna». te; lo faccio ormai da anni, come Alessandra Beltrame Luigi Nacci anima dei Rolling Claps

un gruppetto di congiurati e dei folli che settimana dopo setcongiurate (...). È con loro che timana si delinea in tutte le sue l’appuntamento del martedí, da anomalie, incongruenze e storqualche tempo in qua, diventa ture. piú piccante del solito. E cioè da E ora, finalmente, questi scritquando sulle colonne del Mes- ti dell’amico Paolo sono diventasaggero Veneto escono i graffiti ti un libro che di liturgia in litur- Il nuovo libro di Paolo Patui ALLE 10 ALLE 11.30 di Paolo Patui, come ci piace gia, di rituale in rituale, fotografa di Angelo Floramo chiamarli fra iniziati, si di recupero, all’imbroglio di Oratorio del perché so- a colori questo stravagante circo “Utopie Mi sento un insegnante anoma- no sobri e graffianti fa- una tecnologia priva di anima, Cristo: Colucci al tempo con cui ogni famiglia ha a cheminimaliste”: lo, nella “Scuola Azienda” di stesso.eLiRovatti leggiamo sussurrando- re per molti anni: dal primo alla commozione per la trepiDell’Acqua Luigi Zojagiore Marco Pacini nuova concezione, gestita da li, specialmente di Na- dante bellezza di un dialogo forparlano di Basaglia se si avvicinano no di lezione alle vacanze in San Francesco manager che si credono sempre certi colleghi che ne sembrereb- tale, dalle pagelle di fine trime- mativo, quello con i ragazzi, che piú competitivi e rampanti, bero il naturale bersaglio; ridia- stre alle gite, dai problemi che malgrado tutto sussiste e si radiaperta a un target di utenti – mo, alle volte ci lasciamo pren- serpeggiano fra i banchi a quelli ca nel cuore di chi vive questa clienti e quindi attenta alle scel- dere da una specie di dolce tri- che coinvolgono colleghi e uffi- professione. Vilipesa e sottopaASS4, la te di mercato espresse dal terri◗ UDINE stezza per quello che vimento scrive,dipendenze ci, fino alla terribile farsa dei cor- gata, con lo slancio di una vocaCopia di ba7d172f93cd6d8bb0cfe61ba4d00e13

il salmone della storiella russa, quello che non teme le fauci dell’orso e risale di guizzo in guizzo il fiume. Rifuggo dalle ostentate battaglie, né tantomeno mi lancio in verbosi pronunciamenti nelle sedi adeguate Alle 11.30 (leggasi Collegio dei Docenti). Semplicemente Evasori agisco fiscali: in coscienza, a modoLivadiotti mio, consapevole dieessere un eretico trasgresSiciliotti in dialogo sore nella prassi di del tutte, o quasi all’Oratorio Cristo tutte, le tristi e inutili liturgie che l’avvicendarsi dei vari ministri alla Pubblica Istruzione hanno di volta in volta propinato.

Don Ciotti: applicare la Costituzione è il primo vero testo anti-mafia

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“Il piacere della legalità”, il progetto del festival volto alla formazione dei giovani E sul dramma degli sbarchi: «Le morti dei migranti sono la vergogna del nostro mondo»

«La nostra Costituzione è il primo vero testo anti-mafia. Se rolling claps fosse applicata, non saremo qui a parlare di camorra, Cosa Nostra e ‘ndrangheta. CostiViandanti moderni: domani alla UbikLaLuigi tuzione non deve essere camPer chi ha seguito su antiche vieapplicata». di collegamento biata, ma Il fondaMessaggeroveneto.it le imprese degli e ristabilire tore uomini del Gruppo Abele eforme di Lidei Rolling Claps, il gruppo che più meditate di conoscenza deila bera, don Luigi Ciotti, apre ha attraversato a piedi il Friuli luoghi e della gente chegiornata, li abita. seconda parte di una da Tarvisio a Venezia, c'è Eche anche nuovo modo diresterà fare perun molti presenti un'occasione per incontrarli. turismo, una tendenza si indimenticabile, concheparole Nell'ambito del festival sta piùgrido affermando in chesempre sono un di giustizia, “vicino/lontano”, domani alle un richiamo alla coerenza e alItalia, con la nascita di itinerari latutta corresponsabilità. Il suo in18.30 alla libreria Ubik di via in la Penisola, e un tervento, di quasididue ore, è il Mercatovecchio, Luigi Nacci, numero crescente persone suggello comfondatore e anima dei Rolling che parte,di daun solapercorso o in gruppo, lontanamenti piuto, grazie a che vicino/lontano, Claps, presentamomentanei il suo libro, an- con niente altro lo zaino e che l’amore «per i libri, spiega dagli allievi degli istituti supe“Alzati e cammina” (Ediciclo). un paio di buoni scarponi. Cappello, ci aiutae guida a non stare D'altro riori udinesi. Un progetto amPoeta, insegnante canto, come conferma mai soli». pio, Gianotti, Il piacere della legalità, naturalistica, Nacci, che ha 35 Luca direttore del vicino/lontano. pare di co- Festival che coinvolge, oltre a studenti anni ed è di Trieste,Ci è diventato del Camminare di gliere una verità comune. e a insegnanti, glimaggio), operatori un punto di riferimento per «In Bolzano (dal 23 al 25 ogni vicino c’è un lontano e na- gli delle Casesono Circondariali quanti scelgono il cammino italiani diventatidi il Udituralmente in ogni lontano c’è gruppo ne e Tolmezzo, con l’Ufficio come gesto culturale, straniero più numeroso un vicino. E spesso il lontano è Esecuzione Penale Esterna, la riconoscono il valore del viaggio sul cammino di Santiago di più vicino di riscoprire quanto pensi». magistratura sorveglianza, lento, amano le Compostela (15di mila dei 200 il Centro Balducci, il Diparti©RIPRODUZIONE RISERVATA

Cooperativa Hudolin, l’Università di Udine, la Redazione-ragazzi del Messaggero Veneto, le Associazioni “Libera, contro le mafie”, Aracon, La Bottegapresenta del Mondo, Genitori Nacci “Alzati e cammina” Comunità Educante, La Voce mila lo percorrono ogni difficoltà». Nacci è al suo quinto delleche Fiabe, la Scuola Speri- classifiche di vendita del anno), e quasi tutti questi cammino attraverso il Friuli. mentale dell’Attore di Porde- settore), non è un vademecum pellegrini Quello appena concluso, però, è none. Unmoderni progettosono che poi invita i dell'escursionista, ma è sempre ricerca dicon nuove stato il più lungo: 250 giovanialla a misurarsi unvie te- piuttosto il racconto di un da Luigi Nacci è viaggio iniziatico. Dove il chilometri suddivisi in nove mapercorrere. ineludibile, la costruzione stato molte volte a Santiago, protagonista è il lettore stesso, dell’identità. giorni, dal Monte Lussari alle il saluto deldella sindaco, a cui l'autore si rivolge lungo poiDopo è diventato guida valli Saisera e Dogna, poi verso Furio Honsell, e il canto into- tutte le pagine, in un confronto Compagnia dei Cammini, Moggio e Venzone, lungo il nato dal coro Valussi (i Tam- Don Pierluigi e don (FOTO Phocusfino Agency) un'associazione che propone continuo conDiilPiazza proprio io eLuigi la CiottiTagliamento a San Vito e bours di Topolò siglano solo viaggi a piedi. Dopo invece propria esperienza, invitandolo infine a Venezia, con un gruppo la giornata),con si i alternano sul le progettare la piena realizzabuone o cattive dice Inguì l'esperienza Rolling Claps a mettersi in cammino (con di “claps” che ha–oscillato fra –, i in San zione diprecisi) sé. Importante ci identifica è la èpalco, infattiieri ripartito conFrancesco, un gruppo esercizi non per il con- quello 10 e i 16che a seconda delle tappe. centinaia di giovani capaci di tributo offerto da Davide Borscelta. Noi siamo ciò che facper percorrere la splendida cambiare vita, ma per cambiare «Scegliendo, dove possibile, le riflettere compiutamente sul sani, vent’anni, il più giovane ciamo e possiamo scegliere coCiceria in Istria. Ha fondato con se stesso, spogliandosi delle antiche vie di pellegrinaggio, i temailproposto e di portare te- presidente di Organismo Antiessere». altri Movimento Lento e cattive abitudini, dei legami che sa sentieri dei viaggiatori di un stimonianze video, canti, mu- mafia. Toccante E sul tema della«Sperando scelta a lunideato il Festival della soffocano, delle la testimotempo», ricorda. che siche, manufatti, testi dramnianza di Salvatore Inguì, poi, argomenta Ciotti, Viandanza di Monteriggioni in insoddisfazioni. «Questa è ladel go, un giorno diventino don ospitali maturgici, insicui risultadal chiaro Dipartimento Giustizia Mino- sollecitato dalle domande di Toscana, che svolgerà 20 viandanza – afferma lo scrittore percorsi di viandanza per tutti che, senza norme, nessuna di Palermo, accompagnadon Pierluigi Di Piazza,com'è animaal 22 giugno. Ma si badi bene: vi- rile –, andare per la via ma anche quelli che lo vorranno, ta di gruppo è possibile e che, to da due giovani che raccontore del Centro Balducci, che “Alzati e cammina”, il suo libro “danzare” nel mondo, accaduto in Spagna». solo nell’ambito dalle tano la lorodiesperienza lo presentaAlessandra come un Beltrame «amico, appena uscito (e indefinito testa alle liberandosi sofferenzecarcee regole sociali, è anche possibi- raria. «Non esistono persone un testimone del Vangelo e

della Costituzione». «Scegliete ©RIPRODUZIONE RISERVATA di approfondire la conoscenza – afferma don Ciotti rivolgendosi agli studenti –. Oggi, fin dai primi momenti di questa vostra giornata, ho percepito che il percorso che vi ha condotti qui lo avete costruito insieme. È il “noi” che vince». Poi l’affondo sul dramma quotidiano degli sbarchi. «Papa Francesco, all’inizio del suo pontificato, è andato a Lampedusa. Suo padre, come molti vostri nonni, era un emigrante. Aveva i biglietti per partire con la nave Mafalda. Due giorni prima si ammalò e non è partì. La nave affondò e tutti coloro che vi erano imbarcati morirono. Due milioni di persone nei prossimi decenni lasceranno le loro terre. Serve una politica mondiale seria. Le morti dei migranti sono la vergogna del mondo e i naufraghi ci devono ricordare il naufragio delle nostre coscienze». Fabiana Dallavalle Luigi Nacci anima dei Rolling Claps ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Don Ciotti: applicare la Costituzione Come sparire da Internet: anche l’e-mail nasconde insidie è il primo vero testo anti-mafia “V/L DIGITAL”: I WORKSHOP. ATTIVO IL TWITTER’S CORNER CON #ILMIOVL

◗ UDINE

Cosa lasciamo di noi quando navighiamo on line? Quali dati possono essere captati, conservati, usati? E da chi? Un mondo, il web, meno libero e pulito di quanto potrebbe apparire. A spiegarne il perché, ieri mattina nel primo workshop di v/l mento dipendenze ASS4, la Digital tenutosi al Friuli Future Cooperativa Hudolin, l’UniForum, tema: Come sparire da versità di Udine, la RedazioInternet, è Claudio Agosti, hacne-ragazzi del Messaggero Veker, programmatore, e neto, le Associazionidocente “Libera, attivista, oltre che co-fondatocontro le mafie”, Aracon, La re, del progetto GlobaLeaks e Bottega del Mondo, Genitori presidente Educante, del Centro La Hermes Comunità Voce per la Trasparenza e i Diritti delle Fiabe, la Scuola SperiUmani Digitali. «Per difendersi mentale dell’Attore di Pordedai pericoli della Rete indi-i none. Un progetto che èinvita giovani a misurarsi con un tema ineludibile, la costruzione dell’identità. Dopo il saluto del sindaco, Furio Honsell, e il canto into-

spensabile capire che uso ognuno di noi vuole fare di Internet, se meramente funzionale al lavoro o all’intrattenimento, oppure se si vive la Rete come un accrescimento dei confini personali». Lui, sicuramente, appartiene alla seconda categoria, visto che da quando ha scoperto Internet, molti anni fa, dedica il suo tempo alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie per la protezione dei diritti in Rete, seguendo la filosofia hacker per cui è l’utente a dover dominare la tecnologia e non il contrario. La formula del workshop è l’operatività. La trentina di iscritti si presenta infatti col proprio pc, per seguire

passo passo le istruzioni di Agosti sotto l’occhio vigile del coordinatore del progetto, Fabio Chiusi. Prima di tutto, Agosti illustra le maggiori insidie, che si celano anche e soprattutto dietro le più banali operazioni, come quella di inviare e-mail. I concetti chiave: programmi di cifratura, realizzazione di copie di backup sicure e di password efficaci, al fine di costruire il libretto di istruzioni per inviare messaggi di posta elettronica con tecniche di crittografia asimmetrica e utilizzare specifici programmi ed estensioni, tutti tassativamente OpenSource. «Queste sono le regole di base che possono valere per tutti – spiega Agosti –, ma i passi successivi dipendono dal modello di rischio al quale ognuno di noi è esposto». Lasciando intendere che alla tutela, come al-

lo spionaggio, non c’è mai fine. E oggi, sempre dalle 10 alle 13, il secondo workshop, ancora con Agosti, coadiuvato dal blogger Fabio Pietrosanti, dal titolo Su Facebook, ma non senza privacy. «Perché il mondo dei social networks – dichiara lo stesso Agosti – è molto più pericoloso di quel che sembra». E sul tema digital ricordiamo che è attivo #ilmioVL: 140 caratteri pr esprimersi nell’agorà festivaliera, un vero e proprio Twitter’s Corner che il«Scegliete festival della Costituzione». alla sua decima edizione ha dedi approfondire la conoscenza ciso di avviare per favorire – afferma don Ciotti rivolgenl’esperienza sociale degli evendosi agli studenti –. Oggi, fin ti.dai I tweet ritwittati dall’account primi momenti di questa divostra vicino/lontano vinceranno giornata, ho percepito un libro messo ache disposizione che il percorso vi ha condalla Tarantola di UdidottiLibreria qui lo avete costruito inne. sieme. È il “noi” che vince». Anna Dazzan Poi l’affondo sul dramma quo©RIPRODUZIONERISERVATA tidiano degli sbarchi. «Papa Francesco, all’inizio del suo pontificato, è andato a Lampedusa. Suo padre, come molti vostri nonni, era un emigrante. Aveva i biglietti per partire

“Il piacere della legalità”, il progetto del festival volto alla formazione dei giovani E sul dramma degli sbarchi: «Le morti dei migranti sono la vergogna del nostro mondo» ◗ UDINE

«La nostra Costituzione è il primo vero testo anti-mafia. Se fosse applicata, non saremo qui a parlare di camorra, Cosa Nostra e ‘ndrangheta. La Costituzione non deve essere cambiata, ma applicata». Il fondatore del Gruppo Abele e di LiClaudio Agosti al primo workshop di “v/l Digital” (Foto Phocus Agency) bera, don Luigi Ciotti, apre la seconda parte di una giornata, che per molti presenti resterà indimenticabile, con parole che sono un grido di giustizia, un richiamo alla coerenza e al-


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Dell’Acqua e Rovatti parlano di Basaglia

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Luigi Zoja e Marco Pacini in San Francesco

e Siciliotti in dialogo all’Oratorio del Cristo data: 17/05/2014

pagina: 43 (dettaglio)

: domani alla Ubik Luigi Nacci presenta “Alzati e cammina”

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antiche vie di collegamento degli uomini e ristabilire forme più meditate di conoscenza dei luoghi e della gente che li abita. E anche un nuovo modo di fare turismo, una tendenza che si sta sempre più affermando in Italia, con la nascita di itinerari in tutta la Penisola, e un numero crescente di persone che parte, da sola o in gruppo, con niente altro che lo zaino e un paio di buoni scarponi. D'altro canto, come conferma Luca Gianotti, direttore del Festival del Camminare di Bolzano (dal 23 al 25 maggio), gli italiani sono diventati il gruppo straniero più numeroso sul cammino di Santiago di Compostela (15 mila dei 200

mila che lo percorrono ogni anno), e quasi tutti questi pellegrini moderni sono poi sempre alla ricerca di nuove vie da percorrere. Luigi Nacci è stato molte volte a Santiago, poi è diventato guida della Compagnia dei Cammini, un'associazione che propone solo viaggi a piedi. Dopo l'esperienza con i Rolling Claps è infatti ripartito con un gruppo per percorrere la splendida Ciceria in Istria. Ha fondato con altri il Movimento Lento e ideato il Festival della Viandanza di Monteriggioni in Toscana, che si svolgerà dal 20 al 22 giugno. Ma si badi bene: “Alzati e cammina”, il suo libro appena uscito (e in testa alle

classifiche di vendita del settore), non è un vademecum dell'escursionista, ma è piuttosto il racconto di un viaggio iniziatico. Dove il protagonista è il lettore stesso, a cui l'autore si rivolge lungo tutte le pagine, in un confronto continuo con il proprio io e la propria esperienza, invitandolo a mettersi in cammino (con esercizi precisi) non per cambiare vita, ma per cambiare se stesso, spogliandosi delle cattive abitudini, dei legami che soffocano, delle insoddisfazioni. «Questa è la viandanza – afferma lo scrittore –, andare per la via ma anche “danzare” nel mondo, liberandosi di sofferenze e

difficoltà». Nacci è al suo quinto cammino attraverso il Friuli. Quello appena concluso, però, è stato il più lungo: 250 chilometri suddivisi in nove giorni, dal Monte Lussari alle valli Saisera e Dogna, poi verso Moggio e Venzone, lungo il Tagliamento fino a San Vito e infine a Venezia, con un gruppo di “claps” che ha oscillato fra i 10 e i 16 a seconda delle tappe. «Scegliendo, dove possibile, le antiche vie di pellegrinaggio, i sentieri dei viaggiatori di un tempo», ricorda. «Sperando che un giorno diventino ospitali percorsi di viandanza per tutti quelli che lo vorranno, com'è accaduto in Spagna». Alessandra Beltrame

Luigi Nacci anima dei Rolling Claps

Don Ciotti: applicare la Costituzione è il primo vero testo anti-mafia “Il piacere della legalità”, il progetto del festival volto alla formazione dei giovani E sul dramma degli sbarchi: «Le morti dei migranti sono la vergogna del nostro mondo» ◗ UDINE

«La nostra Costituzione è il primo vero testo anti-mafia. Se fosse applicata, non saremo qui a parlare di camorra, Cosa Nostra e ‘ndrangheta. La Costituzione non deve essere cambiata, ma applicata». Il fondatore del Gruppo Abele e di Libera, don Luigi Ciotti, apre la seconda parte di una giornata, che per molti presenti resterà indimenticabile, con parole che sono un grido di giustizia, un richiamo alla coerenza e alla corresponsabilità. Il suo intervento, di quasi due ore, è il suggello di un percorso compiuto, grazie a vicino/lontano, dagli allievi degli istituti superiori udinesi. Un progetto ampio, Il piacere della legalità, che coinvolge, oltre a studenti e a insegnanti, gli operatori delle Case Circondariali di Udine e Tolmezzo, con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna, la magistratura di sorveglianza, il Centro Balducci, il Diparti-

mento dipendenze ASS4, la Cooperativa Hudolin, l’Università di Udine, la Redazione-ragazzi del Messaggero Veneto, le Associazioni “Libera, contro le mafie”, Aracon, La Bottega del Mondo, Genitori Comunità Educante, La Voce delle Fiabe, la Scuola Sperimentale dell’Attore di Pordenone. Un progetto che invita i giovani a misurarsi con un tema ineludibile, la costruzione dell’identità. Dopo il saluto del sindaco, Furio Honsell, e il canto intonato dal coro Valussi (i Tambours di Topolò siglano invece la giornata), si alternano sul palco, ieri in San Francesco, centinaia di giovani capaci di riflettere compiutamente sul tema proposto e di portare testimonianze video, canti, musiche, manufatti, testi drammaturgici, in cui risulta chiaro che, senza norme, nessuna vita di gruppo è possibile e che, solo nell’ambito definito dalle regole sociali, è anche possibi-

Don Pierluigi Di Piazza e don Luigi Ciotti (FOTO Phocus Agency)

le progettare la piena realizzazione di sé. Importante il contributo offerto da Davide Borsani, vent’anni, il più giovane presidente di Organismo Antimafia. Toccante la testimonianza di Salvatore Inguì, del Dipartimento Giustizia Minorile di Palermo, accompagnato da due giovani che raccontano la loro esperienza carceraria. «Non esistono persone

KSHOP. ATTIVO IL TWITTER’S CORNER CON #ILMIOVL

e da Internet: anche l’e-mail nasconde insidie ◗ UDINE

Cosa lasciamo di noi quando navighiamo on line? Quali dati possono essere captati, conservati, usati? E da chi? Un mondo, il web, meno libero e pulito di quanto potrebbe apparire. A

spensabile capire che uso ognuno di noi vuole fare di Internet, se meramente funzionale al lavoro o all’intrattenimento, oppure se si vive la Rete come un accrescimento dei confini personali». Lui, sicuramente, appartiene alla seconda ca-

buone o cattive – dice Inguì –, quello che ci identifica è la scelta. Noi siamo ciò che facciamo e possiamo scegliere cosa essere». E sul tema della scelta a lungo, poi, argomenta don Ciotti, sollecitato dalle domande di don Pierluigi Di Piazza, animatore del Centro Balducci, che lo presenta come un «amico, un testimone del Vangelo e

passo passo le istruzioni di Agosti sotto l’occhio vigile del coordinatore del progetto, Fabio Chiusi. Prima di tutto, Agosti illustra le maggiori insidie, che si celano anche e soprattutto dietro le più banali operazioni, come quella di inviare e-mail. I concetti chiave: programmi di cifratura, realizzazione di copie di backup sicure e di password efficaci, al fine di costruire il libretto di istruzioni per in-

della Costituzione». «Scegliete di approfondire la conoscenza – afferma don Ciotti rivolgendosi agli studenti –. Oggi, fin dai primi momenti di questa vostra giornata, ho percepito che il percorso che vi ha condotti qui lo avete costruito insieme. È il “noi” che vince». Poi l’affondo sul dramma quotidiano degli sbarchi. «Papa Francesco, all’inizio del suo pontificato, è andato a Lampedusa. Suo padre, come molti vostri nonni, era un emigrante. Aveva i biglietti per partire con la nave Mafalda. Due giorni prima si ammalò e non è partì. La nave affondò e tutti coloro che vi erano imbarcati morirono. Due milioni di persone nei prossimi decenni lasceranno le loro terre. Serve una politica mondiale seria. Le morti dei migranti sono la vergogna del mondo e i naufraghi ci devono ricordare il naufragio delle nostre coscienze». Fabiana Dallavalle ©RIPRODUZIONE RISERVATA

lo spionaggio, non c’è mai fine. E oggi, sempre dalle 10 alle 13, il secondo workshop, ancora con Agosti, coadiuvato dal blogger Fabio Pietrosanti, dal titolo Su Facebook, ma non senza privacy. «Perché il mondo dei social networks – dichiara lo stesso Agosti – è molto più pericoloso di quel che sembra». E sul tema digital ricordiamo che è attivo #ilmioVL: 140 caratteri pr esprimersi nell’agorà fe-


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XXVII

Sabato 17 maggio 2014

AD AIELLO

Mostra fotografica sui friulani soldati per l’Imperatore d’Austria AJELLO - (wt) Sarà visibile solo da oggi al 25 maggio, nella sala consiliare di Aiello del Friuli, la mostra fotografica "Il fronte della Galizia e l'Imperial Regio 97' Reggimento", organizzata dalla Commissione comunale di Storia con l'associazione Hermada. L’inaugurazione oggi alle 11, con Enrico Cernigoi e Stefano Perini che spiegheranno come fu impiegato sul fronte austro-russo nella Grande Guerra il reggimento che reclutava i coscritti della Kraijna e del Litorale Adriatico.

Dopo aver reso gli onori alle salme a Trieste dell'arciduca Francesco Ferdinando e della consorte Sofia, destinate ai funerali a Vienna dopo l'attentato di Sarajevo, i membri del 97', che reclutava molti soldati del Friuli orientale, furono impegnati in Galizia eUcraina. Partirono austriaci e alla fine del conflitto si ritrovarono italiani: per loro ci furono anche scherno e irrisione per gli anni dedicati a «servire il nemico».

© riproduzione riservata

A PORDENONE Mirna al Pnbox

A SESTO AL R. Band rockabilly

PORDENONE - Mirna Brancotti (in arte semplicemente Mirna), dopo aver registrato a fine 2013 un Ep di canzoni scritte da lei e cantate in chiave soul pop, questa sera si esibirà al Pnbox, alle 22 con ingresso libero.

SESTO AL R. - La musica delle U.B. Dolls, quartetto rockabilly tutto al femminile da Padova, e Miss T and the Mad Tuber, formazione milanese di rhythm & blues e rock'n'roll, sono i gruppi che animeranno la serata odierna a Sexto Vintage. Ingresso libero.

CULTURA S

& PETTACOLI

VICINO/LONTANO Questa sera a Udine la consegna dei premi Terzani

«Lampedusaèl’inizio della grande migrazione» Walter Tomada UDINE

«Possiamo anche illuderci che isolarci nella nostra comunità di riferimento ci protegga dai cambiamenti della storia. Ma anche se noi stiamo fermi, il mondo cambia vorticosamente e noi siamo migranti anche se non ce ne rendiamo conto. È come se ci illudessimo di star fermi su una nave alla deriva. Ti imbarchi in Indonesia e ti sembra di non muoverti, ma dopo un pòti ritrovi in Cile». Mohsin Hamid, che riceverà stasera il Premio Terzani 2014 insieme a Pierluigi Cappello - al Teatro Giovanni da Udine alle 20.45 - si conferma con la stampa «autore dei due mondi», trait d'union fra gli Usa (dove ha vissuto in California e a New York laureandosi a Harvard) e il Pakistan, dov'è tornato a vivere. Da lì osserva con disincanto i cambiamenti epocali in atto nel suo continente, di cui "Come diventare ricchi sfondati

VICINI E LONTANI Pierluigi Cappello e Mohsin Hamid

Mohsin Hamid: «Nel mondo un miliardo in movimento»

(Phocus Agency)

nell'Asia emergente" - il libro edito in Italia da Einaudi, premiato da Vicino/lontano in occasione della decima edizione con "Questa libertà", edito da Rizzoli, di Cappello - è un'analisi spietata. Romanzo o testimonianza? «Entrambi - dice - perché spesso la fiction è molto più vera della

realtà. Quando in Occidente si mostra 50 persone che manifestano in Pakistan contro gli Usa l'informazione crea una fiction, perché spaccia per realtà assoluta quella dei pochi fanatici e omette i 200 milioni di pakistani moderati e pacifici». Al centro della sua riflessione c'è la globalizzazione che «ha portato cibo e lavoro per milioni di persone nel mondo che prima era escluso dal benessere», ma che vede «la migrazione come condizione universale. Essa è la tendenza per cui ciò che oggi è vicino, domani può diventare lontano - dice parafrasando il titolo della rassegna - ma purtroppo la logica dominante del capitalismo selvaggio, ossia l'accentramento totale della psiche umana sull'individualità, rende instabili di fronte a un cambiamento che fa paura». Una tensione, osserva Cappello, «che anche il Friuli ha vissuto nello spaesamento dopo il terremoto del 1976 che ha segnato una faglia epocale con il mondo contadino di prima». E Hamid rilancia: «Qui siete preoccupati per il milione di profughi che potrebbe sbarcare a Lampedusa dalla Libia. Ma non è nulla rispetto ad Asia e Africa, in cui un miliardo di persone sta dando vita a una migrazione senza precedenti dalle campagne alle città». © riproduzione riservata

LO STORICO Giovedì scorso la lectio magistralis di Prosperi sulle origini dell’Europa Moderna

Nella Spagna di Isabella la nascita dell’intolleranza Chiara Lenarduzzi UDINE

Uno dei pilastri più forti dello stato nazionale moderno, che tutto sommato resiste all'Europa stessa, è l'idea di un corpo puro da preservare attraverso il raggiungimento di una sua omogeneità interna. Con quali strumenti sia stata perseguita, lo ha spiegato giovedì lo storico Adriano Prosperi nella lectio magistralis Tolleranza e intolleranza: alle origini dell'Europa moderna. Introdotto dall'antropologo Nicola Gasbarro, Prospe-

ri è partito dal 1492, data simbolo dell'inizio dell'Età moderna, per sottolineare come indichi la scoperta dell'America e l'incontro con l'inedita figura del selvaggio da cristianizzare, ma sia anche il momento di cesura tra il Vecchio mondo, impersonato dalla Spagna, e le sue diversità interne, tradizionalmente rappresentate dai musulmani ed ebrei: il 2 gennaio 1492 Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia entrano a Granada e cancellano l'ultimo baluardo di potere musulmano dalla penisola iberica; il 31 marzo dello

stesso anno promulgano un decreto di espulsione di tutti gli ebrei. «Il potere politico - ha argomentato Prosperi - ha sempre bisogno di legittimazione religiosa e il caso spagnolo è un modello esemplare, perché qui l'Inquisizione diventa uno strumento nelle mani della monarchia per costruire un'identità spagnola basata sull'essere cristiani». Ma è analizzando i processi contro i marrani, ebrei convertiti al cristianesimo, che si intuisce il nodo del problema, alla base dell'antisemitismo di stampo razziale. «Il battesimo -

ha aggiunto lo studioso - non basta a cancellare il sangue impuro dell'ebreo, che per la comunità rimane infido. In questo senso gli ebrei, come i musulmani, diventano una razza e si passa così dalla connotazione religiosa a quella naturalistica, con la nascita di una modernità ossessionata dalla purezza di sangue». Purezza alleata del populismo, che secondo Prosperi si lega strettamente alla Shoah e al muro collettivo contro il quale premono ogni giorno gli abitanti del sud del Mediterraneo. © riproduzione riservata

GLI INCONTRI OGGI

Umberto Fiori dalla musica alla poesia UDINE - Particolarmente intenso il cartellone di incontri oggi a Vicino/lontano. Tra gli appuntamentin in programma il festival indaga “Il pensiero dei deboli” con Silvana Borutti e Ugo Fabietti (ore 10, ex Chiesa di San Francesco), “Basaglia chi? Alla ricerca dei soggetti smarriti” con Peppe Dell’Acqua, Mario Colucci e Pier Aldo Rovatti (ore 10, Oratorio del Cristo); si parlerà di “Utopie minimaliste” con Luigi Zoja (Chiesa di San Francesco, ore 11.30) e di “Utopie letali” con Carlo Formenti (ore 15, Oratorio del Cristo). E ancora, di politica con “Quale Senato? Una proposta”, di cui dibatteranno Armando Massarenti, Gilberto Corbellini e Guido Crainz (ore 18.30, ex chiesa di San Francesco). E “Russia, Ucraina, Crimea. Quel pericoloso triangolo”, con Sergio Canciani introdotto da Daniela Luchetta (ore 11, Casa Cavazzini); di “Alla fine della vita, liberi di decidere” parleranno Umberto Curi, Luigi Gaudino, Ugo Cugini. L’attualità dell’emergenza sociale in Italia con don Antonio Loffredo e “Noi del rione Sanità” (ore 15, Casa Cavazzini). Il poeta Umberto Fiori, già voce e chitarrista degli Stormy Six, band folk progressive caratterizzata negli anni ’70 per l’impegno politico) ed Enrico Testa raccontano “La lingua della poesia. Tra comunicazione ed eccellenza formale”. Coordina il dialogo, curato da Pnlegge, Alberto Garlini (Oratorio del Cristo, ore 18).


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Sabato 17 maggio 2014

AD AIELLO

Mostra fotografica sui friulani soldati per l’Imperatore d’Austria AJELLO - (wt) Sarà visibile solo da oggi al 25 maggio, nella sala consiliare di Aiello del Friuli, la mostra fotografica "Il fronte della Galizia e l'Imperial Regio 97' Reggimento", organizzata dalla Commissione comunale di Storia con l'associazione Hermada. L’inaugurazione oggi alle 11, con Enrico Cernigoi e Stefano Perini che spiegheranno come fu impiegato sul fronte austro-russo nella Grande Guerra il reggimento che reclutava i coscritti della Kraijna e del Litorale Adriatico.

Dopo aver reso gli onori alle salme a Trieste dell'arciduca Francesco Ferdinando e della consorte Sofia, destinate ai funerali a Vienna dopo l'attentato di Sarajevo, i membri del 97', che reclutava molti soldati del Friuli orientale, furono impegnati in Galizia eUcraina. Partirono austriaci e alla fine del conflitto si ritrovarono italiani: per loro ci furono anche scherno e irrisione per gli anni dedicati a «servire il nemico».

© riproduzione riservata

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A PORDENONE Mirna al Pnbox PORDENONE - Mirna Brancotti (in arte semplicemente Mirna), dopo aver registrato a fine 2013 un Ep di canzoni scritte da lei e cantate in chiave soul pop, questa sera si esibirà al Pnbox, alle 22 con ingresso libero.

CULTS &

VICINO/LONTANO Questa sera a Udine la consegna dei premi Terzani

«Lampedusaèl’inizio della grande migrazione» Walter Tomada UDINE

«Possiamo anche illuderci che isolarci nella nostra comunità di riferimento ci protegga dai cambiamenti della storia. Ma anche se noi stiamo fermi, il mondo cambia vorticosamente e noi siamo migranti anche se non ce ne rendiamo conto. È come se ci illudessimo di star fermi su una nave alla deriva. Ti imbarchi in Indonesia e ti sembra di non muoverti, ma dopo un pòti ritrovi in Cile». Mohsin Hamid, che riceverà stasera il Premio Terzani 2014 insieme a Pierluigi Cappello - al Teatro Giovanni da Udine alle 20.45 - si conferma con la stampa «autore dei due mondi», trait d'union fra gli Usa (dove ha vissuto in California e a New York laureandosi a Harvard) e il Pakistan, dov'è tornato a vivere. Da lì osserva con disincanto i cambiamenti epocali in atto nel suo continente, di cui "Come diventare ricchi sfondati

VICINI E LONTANI Pierluigi Cappello e Mohsin Hamid

Mohsin Hamid: «Nel mondo un miliardo in movimento»

(Phocus Agency)

nell'Asia emergente" - il libro edito in Italia da Einaudi, premiato da Vicino/lontano in occasione della decima edizione con "Questa libertà", edito da Rizzoli, di Cappello - è un'analisi spietata. Romanzo o testimonianza? «Entrambi - dice - perché spesso la fiction è molto più vera della

realtà. Quando in Occidente si mostra 50 persone che manifestano in Pakistan contro gli Usa l'informazione crea una fiction, perché spaccia per realtà assoluta quella dei pochi fanatici e omette i 200 milioni di pakistani moderati e pacifici». Al centro della sua riflessione c'è la globalizzazione che «ha portato cibo e lavoro per milioni di persone nel mondo che prima era escluso dal benessere», ma che vede «la migrazione come condizione universale. Essa è la tendenza per cui ciò che oggi è vicino, domani può diventare lontano - dice parafrasando il titolo della rassegna - ma purtroppo la logica dominante del capitalismo selvaggio, ossia l'accentramento totale della psiche umana sull'individualità, rende instabili di fronte a un cambiamento che fa paura». Una tensione, osserva Cappello, «che anche il Friuli ha vissuto nello spaesamento dopo il terremoto del 1976 che ha segnato una faglia epocale con il mondo contadino di prima». E Hamid rilancia: «Qui siete preoccupati per il milione di profughi che potrebbe sbarcare a Lampedusa dalla Libia. Ma non è nulla rispetto ad Asia e Africa, in cui un miliardo di persone sta dando vita a una migrazione senza precedenti dalle campagne alle città». © riproduzione riservata

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realtà. Quando in Occidente si mostra 50 persone che manifestano in Pakistan contro gli Usa l'informazione crea una fiction, perché spaccia per realtà assoluta quella dei pochi fanatici e omette i 200 milioni di pakistani moderati e pacifici». Al centro della sua riflessione c'è la globalizzazione che «ha portato cibo e lavoro per milioni di persone nel mondo che prima era escluso dal benessere», ma che vede «la migrazione come condizione universale. Essa è la tendenza per cui ciò che oggi è vicino, domani può diventare lontano - dice parafrasando il titolo della rassegna - ma purtroppo la logica dominante del capitalismo selvaggio, ossia l'accentramento totale della psiche umana sull'individualità, rende instabili di fronte a un cambiamento che fa paura». Una tensione, osserva Cappello, «che anche il Friuli ha vissuto nello spaesamento dopo il terremoto del 1976 che ha segnato una faglia epocale con il mondo contadino di prima». E Hamid rilancia: «Qui siete preoccupati per il milione di profughi che potrebbe sbarcare a Lampedusa dalla Libia. Ma non è nulla rispetto ad Asia e Africa, in cui un miliardo di persone sta dando vita a una migrazione senza precedenti dalle campagne alle città». © riproduzione riservata

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stesso anno promulgano un decreto di espulsione di tutti gli ebrei. «Il potere politico - ha argomentato Prosperi - ha sempre bisogno di legittimazione religiosa e il caso spagnolo è un modello esemplare, perché qui l'Inquisizione diventa uno strumento nelle mani della monarchia per costruire un'identità spagnola basata sull'essere cristiani». Ma è analizzando i processi contro i marrani, ebrei convertiti al cristianesimo, che si intuisce il nodo del problema, alla base dell'antisemitismo di stampo razziale. «Il battesimo -

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GLI INCONTRI OGGI

Umberto Fiori dalla musica alla poesia UDINE - Particolarmente intenso il cartellone di incontri oggi a Vicino/lontano. Tra gli appuntamentin in programma il festival indaga “Il pensiero dei deboli” con Silvana Borutti e Ugo Fabietti (ore 10, ex Chiesa di San Francesco), “Basaglia chi? Alla ricerca dei soggetti smarriti” con Peppe Dell’Acqua, Mario Colucci e Pier Aldo Rovatti (ore 10, Oratorio del Cristo); si parlerà di “Utopie minimaliste” con Luigi Zoja (Chiesa di San Francesco, ore 11.30) e di “Utopie letali” con Carlo Formenti (ore 15, Oratorio del Cristo). E ancora, di politica con “Quale Senato? Una proposta”, di cui dibatteranno Armando Massarenti, Gilberto Corbellini e Guido Crainz (ore 18.30, ex chiesa di San Francesco). E “Russia, Ucraina, Crimea. Quel pericoloso triangolo”, con Sergio Canciani introdotto da Daniela Luchetta (ore 11, Casa Cavazzini); di “Alla fine della vita, liberi di decidere” parleranno Umberto Curi, Luigi Gaudino, Ugo Cugini. L’attualità dell’emergenza sociale in Italia con don Antonio Loffredo e “Noi del rione Sanità” (ore 15, Casa Cavazzini). Il poeta Umberto Fiori, già voce e chitarrista degli Stormy Six, band folk progressive caratterizzata negli anni ’70 per l’impegno politico) ed Enrico Testa raccontano “La lingua della poesia. Tra comunicazione ed eccellenza formale”. Coordina il dialogo, curato da Pnlegge, Alberto Garlini (Oratorio del Cristo, ore 18).


Walter Tomada UDINE

«Possiamo anche illuderci che isolarci nella nostra comunità di riferimento ci protegga dai cambiamenti della storia. Ma anche se noi stiamo fermi, il mondo cambia vorticosamente e noi siamo migranti anche se non ce ne rendiamo conto. È come se ci illudessimo di star fermi su una nave alla deriva. Ti imbarchi in Indonesia e ti sembra di non muoverti, ma dopo un pòti ritrovi in Cile». Mohsin Hamid, che riceverà stasera il Premio Terzani 2014 insieme a Pierluigi Cappello - al Teatro Giovanni da Udine alle 20.45 - si conferma con la stampa «autore dei due mondi», trait d'union fra gli Usa (dove ha vissuto in California e a New York laureandosi a Harvard) e il Pakistan, dov'è tornato a vivere. Da lì osserva con disincanto i cambiamenti epocali in atto nel suo continente, di cui "Come diventare ricchi sfondati

VICINI E LONTANI Pierluigi Cappello e Mohsin Hamid

Mohsin Hamid: «Nel mondo un miliardo in movimento»

(Phocus Agency)

nell'Asia emergente" - il libro edito in Italia da Einaudi, premiato da Vicino/lontano in occasione della decima edizione con "Questa libertà", edito da Rizzoli, di Cappello - è un'analisi spietata. Romanzo o testimonianza? «Entrambi - dice - perché spesso la fiction è molto più vera della

portato cibo e lavoro per milioni di persone nel mondo che prima data: 17/05/2014 era escluso dal benessere», ma (dettaglio) che pagina: vede «la 27 migrazione come condizione universale. Essa è la tendenza per cui ciò che oggi è vicino, domani può diventare lontano - dice parafrasando il titolo della rassegna - ma purtroppo la logica dominante del capitalismo selvaggio, ossia l'accentramento totale della psiche umana sull'individualità, rende instabili di fronte a un cambiamento che fa paura». Una tensione, osserva Cappello, «che anche il Friuli ha vissuto nello spaesamento dopo il terremoto del 1976 che ha segnato una faglia epocale con il mondo contadino di prima». E Hamid rilancia: «Qui siete preoccupati per il milione di profughi che potrebbe sbarcare a Lampedusa dalla Libia. Ma non è nulla rispetto ad Asia e Africa, in cui un miliardo di persone sta dando vita a una migrazione senza precedenti dalle campagne alle città». © riproduzione riservata

LO STORICO Giovedì scorso la lectio magistralis di Prosperi sulle origini dell’Europa Moderna

Nella Spagna di Isabella la nascita dell’intolleranza Chiara Lenarduzzi UDINE

Uno dei pilastri più forti dello stato nazionale moderno, che tutto sommato resiste all'Europa stessa, è l'idea di un corpo puro da preservare attraverso il raggiungimento di una sua omogeneità interna. Con quali strumenti sia stata perseguita, lo ha spiegato giovedì lo storico Adriano Prosperi nella lectio magistralis Tolleranza e intolleranza: alle origini dell'Europa moderna. Introdotto dall'antropologo Nicola Gasbarro, Prospe-

ri è partito dal 1492, data simbolo dell'inizio dell'Età moderna, per sottolineare come indichi la scoperta dell'America e l'incontro con l'inedita figura del selvaggio da cristianizzare, ma sia anche il momento di cesura tra il Vecchio mondo, impersonato dalla Spagna, e le sue diversità interne, tradizionalmente rappresentate dai musulmani ed ebrei: il 2 gennaio 1492 Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia entrano a Granada e cancellano l'ultimo baluardo di potere musulmano dalla penisola iberica; il 31 marzo dello

stesso anno promulgano un decreto di espulsione di tutti gli ebrei. «Il potere politico - ha argomentato Prosperi - ha sempre bisogno di legittimazione religiosa e il caso spagnolo è un modello esemplare, perché qui l'Inquisizione diventa uno strumento nelle mani della monarchia per costruire un'identità spagnola basata sull'essere cristiani». Ma è analizzando i processi contro i marrani, ebrei convertiti al cristianesimo, che si intuisce il nodo del problema, alla base dell'antisemitismo di stampo razziale. «Il battesimo -

ha aggiunto lo studioso - non basta a cancellare il sangue impuro dell'ebreo, che per la comunità rimane infido. In questo senso gli ebrei, come i musulmani, diventano una razza e si passa così dalla connotazione religiosa a quella naturalistica, con la nascita di una modernità ossessionata dalla purezza di sangue». Purezza alleata del populismo, che secondo Prosperi si lega strettamente alla Shoah e al muro collettivo contro il quale premono ogni giorno gli abitanti del sud del Mediterraneo. © riproduzione riservata


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FRIULIVENEZIAGIULIA

Festival: domani si conclude 'Vicino­Lontano' dibattiti fra economia e societa' 17 maggio 2014

ALTRO

I SONDAG

Roma, 17 mag. ﴾Adnkronos﴿ ­ Domani ultima giornata del Festival Vicino/lontano 2014 che chiude si conclude con un fitto programma di incontri, eventi e dialoghi: ben diciannove occasioni per riflettere intorno a "Che mondo fa?", in sette diverse location del centro storico di Udine, con un centinaio di protagonisti fra i quali Chiara Saraceno, Fiorella De Cindio, Alberta Basaglia, Sara Simeoni, Massimo Priviero, Anna Oliverio Ferraris, Bruno Lamborghini, Nicola Gabarro, René Major, Aldo Bonomi, Beatrice Bonato, Massimiliano Panarari, Francesco Antinucci. Si parte alle 9.30 con 'l'Utopia rimossa' di Adriano Olivetti: a Vicino/Lontano ne dialogheranno il fondatore dell'Archivio storico Olivetti, Bruno Lamborghini, con il direttore della Fondazione Pirelli Antonio Calabrò, il sociologo Aldo Bonomi e l'economista Antonio

L'ANGOL

L'EDITORIA

Renzi p italiani p

Massarutto ﴾ex Chiesa di San Francesco﴿. "Quanta diseguaglianza possiamo sopportare? I ricchi sono sempre più ricchi, i poveri più poveri, ma solo questi ultimi pagano il prezzo delle crisi": domani a

LETTERE AL

della stretta attualità, dialogheranno anche su questo tema gli

C'è il Si Preside

economisti Maurizio Franzini e Andrea Fumagalli, con Carlo Formenti e

15 maggio

Vicino/Lontano ﴾ore 11.30, ex Chiesa di San Francesco﴿, dalla trincea

il giornalista Riccardo Staglianò. Idealmente collegato a questo dibattito è l'incontro che ci accompagna 'Nell'universo del denaro', organizzato in collaborazione con la Società Filosofica Italiana ­ Sezione Friuli Venezia Giulia. Ne dibatteranno la sociologa Elena Esposito, lo psicanalista René Major, i filosofi Andrea Zhok e Beatrice Bonato ﴾ex Chiesa di San Francesco ore 17﴿. Del disagio che attraversa generazioni differenti e di Crisi della presenza converseranno la sociologa Chiara Saraceno con la psicologa Anna Oliverio Ferraris ﴾ex Chiesa di San Francesco, ore 15﴿ e il pedagogista Davide Zoletto. ﴾segue﴿


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Vicino lontano e le scuole Al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, c'è stata la cerimonia di premiazione del concorso scuole “Tiziano Terzani”, strettamente collegato al premio letterario internazionale omonimo nell'ambito di Vicino lontano, che coinvolge ogni anno centinaia di studenti delle scuole elementari, medie e superiori del Friuli Venezia Giulia. Nel corso della intensa mattinata, coordinata da Gianni Cianchi e condotta dall’attrice Chiara Donada, Angela Terzani ha consegnato ai vincitori delle tre sezioni del concorso – elementari, medie e superiori – i premi (foto Luca d'Agostino Photo Agency) ©RIPRODUZIONE RISERVATA scuole vicino lontano premi udine sabato 17.05.2014

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Sei in: HOME › AGENDA › “L’AMORE PUÒ SALVARE IL MONDO DALLA GLOBALIZZAZIONE”

“ L’amore può salvare il mondo dalla globalizzazione” 17 maggio 2014

UDINE. Quarantadue anni, scrittore asiatico adorato negli Stati Uniti dove è considerato una delle penne più acute e brillanti del nostro tempo, Mohsin Hamid è il Premio Terzani 2014, ex aequo con il poeta friulano Pierluigi Cappello, “per il coraggio con cui ha guardato in faccia alla sfida del nuovo millennio, per la lucidità delle sue conclusioni e l’umana delicatezza che sopravvive in lui”. A Udine, nel corso dell’incontro con la stampa al festival Vicino/Lontano, Mohsin Hamid ha spiegato la sua ‘parola d’ordine’ per combattere gli aspetti disumanizzanti della globalizzazione: “Solo l’amore può salvare il mondo dalla globalizzazione. Richiamandoci fuori dagli egoismi e dai personalismi che ci portano a ripiegarci su noi stessi, per combattere la paura. L’amore è quello romantico ma anche quello intergenerazionale. L’amore religioso, l’amore sociale che ci spinge a occuparci del prossimo”. Dopo aver impiegato 7 anni per chiudere il suo primo romanzo, e altri 7 per il secondo, il fortunatissimo “Il fondamentalista riluttante”, Mohsin Hamid racconta di aver lavorato in ‘soli’ 6 anni a “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente”, il terzo

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Ultime Notizie 17 MAGGIO 2014

“ L’amore può salvare il m dalla globalizzazione”

UDINE. Quarantadue anni, scritt adorato negli Stati Uniti dove è c una delle penne più acute e brilla

romanzo (Einaudi) che gli è valso il Premio Terzani. “E probabilmente non ne impiegherò di meno per il quarto romanzo su cui mi sto applicando da un annetto – ha raccontato a Udine Mohsin Hamid –. Ho appena buttato via la prima stesura. Funziona sempre così, procedo per errori e i primi anni servono a prendere le distanze da quel che non funziona. Un romanzo è come un matrimonio, come una storia d’amore. Può farci impazzire e meno se ne parla con gli amici, meglio vanno le cose…”.

17 MAGGIO 2014

Fare arte usando la natur

PORDENONE. Internazionale, gr multidisciplinare, aperto e inclus questo è Humus Park, meeting internazionale di Land Art, che da 17 MAGGIO 2014

Cantine Aperte numero 22 Una riflessione importante sul nostro tempo è arrivata da Mohsin Hamid in tema di migrazione: “Sono stato anch’io migrante, giovanissimo verso gli Stati Uniti e poi di ritorno in Pakistan, e poi ancora a Londra. Per un migrante la vita è l’esperienza del vicino in costante evoluzione verso il lontano. Ma oggi posso dire che siamo tutti migranti: crediamo di restarcene fermi nelle nostre vite, ma intanto il mondo ci cambia intorno. La grande presa di coscienza del nostro tempo è che l’umanità di oggi è unita, al di sopra di razze etnie e religioni, in questo eterno migrare del flusso delle nostre vite: nel tempo e nello spazio. La vera migrazione del nostro tempo è quella verso le città, in Asia e in Africa: miliardi di persone si stanno spostando, e quest’onda muoverà scenari che adesso è persino difficile immaginare”. Alla X edizione del festival Vicino/lontano 2014, Mohsin Hamid sarà grande protagonista della giornata di

UDINE. Un evento atteso anno d con maggiore interesse quello d presentazione di una nuova ediz Cantine Aperte. […] 16 MAGGIO 2014

Don Ciotti: “ La prima rifo quella delle coscienze”

UDINE. “La vita ci affida un impe di impegnare la nostra libertà pe libero non è”. […]

sabato 17 maggio: con il poeta Pierluigi Cappello verrà premiato in occasione della X Serata del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani, alle 20.45 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. La serata sarà condotta dal giornalista Giovanni Marzini e impegnerà un grande attore, il Premio Ubu Mario Perrotta, nella lettura di pagine scelte dai “Diari” di Tiziano Terzani “Un’idea di destino”, che Longanesi ha da poco pubblicato, a cura di Angela Staude Terzani e Alain Loret. Alla cerimonia di premiazione interverrà la presidente di Giuria, Angela Staude Terzani. Il Premio Terzani è assegnato da una Giuria composta

16 MAGGIO 2014

Street art a Gemona

GEMONA. Saranno due incontri tema di quest’anno – cibo e sovr alimentare – ad aprire il weeken

da Giulio Anselmi, Toni Capuozzo, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Fabrizio Gatti, Ettore Mo, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham, e Marino Sinibaldi.

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La foto è di Luca D’Agostino. HAMID

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Sei in: HOME › AGENDA › VICINO/LONTANO: SIPARIO!

Vicino/Lontano: sipario! 17 maggio 2014

UDINE. Vicino/lontano 2014 si conclude domenica 18 maggio con un programma fittissimo di incontri, eventi e dialoghi: ben diciannove occasioni per riflettere intorno a “Che mondo fa?”, in sette diverse location del centro storico di Udine, con un centinaio di protagonisti fra i quali Chiara Saraceno, Fiorella De Cindio, Alberta Basaglia, Sara Simeoni, Massimo Priviero, Anna Oliverio Ferraris, Bruno Lamborghini, Nicola Gabarro, René Major, Aldo Bonomi, Beatrice Bonato, Massimiliano Panarari, Francesco Antinucci. Si parte alle 9.30 con l’Utopia rimossa di Adriano Olivetti: a Vicino/Lontano ne dialogheranno il fondatore dell’Archivio storico Olivetti, Bruno Lamborghini, con il direttore della Fondazione Pirelli Antonio Calabrò, il sociologo Aldo Bonomi e l’economista Antonio Massarutto (ex Chiesa di San Francesco). Quanta diseguaglianza possiamo sopportare? I ricchi sono sempre più ricchi, i poveri più poveri, ma solo questi ultimi pagano il prezzo delle crisi. Domani a Vicino/Lontano Chiara Saraceno

(ore 11.30, ex Chiesa di San Francesco), dalla trincea della stretta attualità, dialogheranno sul tema gli economisti

Maurizio Franzini e Andrea Fumagalli, con Carlo Formenti e il giornalista Riccardo Staglianò. Idealmente collegato a questo dibattito è l’incontro che ci accompagna Nell’universo del denaro, organizzato in collaborazione con la Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia. Ne dibatteranno la sociologa Elena Esposito, lo psicanalista René Major, i filosofi Andrea Zhok e Beatrice Bonato (ex Chiesa di San Francesco ore 17). Del disagio che attraversa generazioni differenti e di Crisi della presenza converseranno la sociologa Chiara Saraceno con la psicologa Anna Oliverio Ferraris (ex Chiesa di San Francesco, ore 15) e il pedagogista Davide Zoletto. Alle 11, al Teatro S. Giorgio riapre, per il suo ultimo e quinto appuntamento, la tavola rotonda intitolata Europensieri. Un’altra Europa? – il salotto filosofico delle “Colazioni filosofiche della domenica mattina” realizzate dal CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e dalla Società Filosofica Italiana Sezione FVG, in collaborazione con vicino/lontano. L’incontro si avvia con la presentazione del nuovo Quaderno di Edizione 2013 intitolato Europensieri, per proseguire rilanciando e ripensando con gli ospiti Nicola Gasbarro, Raoul Kirchmayr, Eliana Villalta, Luca Taddio alcune importanti questioni irrisolte sul futuro dell’Europa, non solo dal punto di vista economico e politico ma anche da prospettive culturali sfaccettate, in una fase problematica del processo di integrazione europea. Si conclude domani anche Vicino/Lontano digital: Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita è il tema dell’incontro che vedrà protagonista, nell’Oratorio del Cristo alle 16.30, il direttore di ricerca all’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR Francesco Antinucci, autore di L’algoritmo al potere. Vita quotidiana ai tempi di Google (Laterza 2011), con lo studioso di filosofia digitale e del Diritto Ugo Pagallo e il docente Paolo Ermano. Gli algoritmi, protagonisti di opere di culto (Terminator, Matrix, 2001 Odissea nello Spazio, solo per citarne alcune), sono stati al centro di rabbiosi scandali internazionali: dai clamorosi crolli borsistici all’uso dei droni, da Wikileaks al René Major

caso Edward Snowden. Eppure tutti ne sanno

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data: 17/05/2014 pagina: 2 di 3

FRIULIONLINE.COM (WEB2) poco, convinti che la voce del navigatore o lo smartphone che portiamo in tasca siano strumenti al nostro servizio e sotto il nostro controllo. Ma se fosse invece il contrario? Al Friuli Future Forum, domani dalle 10 alle 13, terzo e conclusivo workshop dedicato a “Come si fa la democrazia online”, a cura di Fiorella De Cindio, docente presso il Dipartimento di Informatica e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano, presidente dell’Associazione Informatica e Reti Civiche (A.I.Re.C.) della Lombardia. Se la democrazia è in crisi, il web può contribuire a ristabilire il rapporto di fiducia spezzato tra cittadini e istituzioni? La domanda è ancora senza risposta, ma gli esperimenti si moltiplicano. Il workshop spiega su quali strumenti fare leva, e come si utilizzano. All’Oratorio del Cristo, alle 10 Il pensiero che si ha dell’altro con Jolanda Insana, introducono Giorgio Ziffer e Rodolfo Zucco. Alle 11.30 riflettori puntati sull’Alfabeto Grillo. D per democrazia diretta o dittatura degli attivi? con Marco Laudonio e Massimiliano Panarari, introdotti da Marco Pacini: una riflessione sulla “grande mutazione” della

FRIULIONLINE.COM (WEB2) politica nell’Italia di inizio Terzo millennio a partire da un dizionario ragionato e critico del vero fenomeno politico di questi ultimissimi anni: il Movimento 5 stelle tra politica 2.0 e disintermediazione.

Sara Simeoni

Alle 16.30, in collaborazione con Forum Editrice Viviamo troppo a lungo? con Pietro Greco e Marina Sozzi, coordinati da Luigi Gaudino. E alle 18 il reading curato da Cormònslibri Il pane offeso. parole per la crisi del lavoro, dalla pubblicazione edita lo scorso novembre. Partecipano gli autori di cinque racconti: Ferruccio Brugnaro, Fabio Franzin, Maurizio Matiuzza, Francesco Tomada ed Emanuele Tonon, accompagnati al violino e violoncello da Mariko Masuda e Nicola Siagri. Presenta Sabrina Vidon. Degustazione di Vìn d’honneur con il Vino della Pace della Cantina Produttori Cormons. Il Festival Itinerante Internazionale di Poesia&Musica “Acque di acqua”, quest’anno dedicato alla memoria di Gian Giacomo Menon, è inserito in Cormònslibri 2014, Festival del libro e dell’informazione, che quest’anno ha per tema “All’apparir del bello”. Questa edizione è accompagnata dal libro Il pane offeso (Culturaglobale 2013), dedicato a tutti i lavoratori, ai disoccupati, ai precari e a quelli che hanno perso la vita sul lavoro. Raccoglie racconti e poesie di 17 tra poeti e scrittori italiani, che rappresentano letterariamente l’alienazione da lavoro (o da non­lavoro). Il volume viene messo in vendita e il ricavato andrà a una famiglia colpita da morte sul lavoro. In questa occasione alcuni degli autori leggono personalmente le loro composizioni. A Casa Cavazzini, alle 11 Le nuvole di Picasso. Una bambina nella storia del manicomio liberato, con Alberta Basaglia, vice presidente della Fondazione Basaglia, che ha fatto della sua strardinaria esperienza accanto al padre Franco una base essenziale per costruire la sua professione. Introduce Giovanna Del Giudice. Alle 15 La scuola siamo noi, con Paolo Patui, Angelo Floramo e Paolo Medeossi. Alle 17 Dopo Mandela. Il Sudafrica alla prova del voto, incontro con Massimo Priviero

Armando Gnisci, Umberto Marin, Pietro Veronese, a cura di TimeForAfrica. Con l’intervento del Coro Popolare della Resistenza

di Udine. Teatro ed eventi scenici al festival anche nell’ultima giornata: alle 16.30 (ex Chiesa di San Francesco) i


disintermediazione.

data: 17/05/2014 pagina: 3 di 3

Alle 16.30, in collaborazione con Forum Editrice Viviamo troppo a lungo? con Pietro Greco e Marina

Sozzi, coordinati da Luigi Gaudino. E alle 18 il reading curato da Cormònslibri Il pane offeso. parole per la crisi del lavoro, dalla pubblicazione edita lo scorso novembre. Partecipano gli autori di cinque racconti: Ferruccio Brugnaro, Fabio Franzin, Maurizio Matiuzza, Francesco Tomada ed Emanuele Tonon, accompagnati al violino e violoncello da Mariko Masuda e Nicola Siagri. Presenta Sabrina Vidon. Degustazione di Vìn d’honneur con il Vino della Pace della Cantina Produttori Cormons. Il Festival Itinerante Internazionale di Poesia&Musica “Acque di acqua”, quest’anno dedicato alla memoria di Gian Giacomo Menon, è inserito in Cormònslibri 2014, Festival del libro e dell’informazione, che quest’anno ha per tema “All’apparir del bello”. Questa edizione è accompagnata dal libro Il pane offeso (Culturaglobale 2013), dedicato a tutti i lavoratori, ai disoccupati, ai precari e a quelli che hanno perso la vita sul lavoro. Raccoglie racconti e poesie di 17 tra poeti e scrittori italiani, che rappresentano letterariamente l’alienazione da lavoro (o da non­lavoro). Il volume viene messo in vendita e il ricavato andrà a una famiglia colpita da morte sul lavoro. In questa occasione alcuni degli autori leggono personalmente le loro composizioni. A Casa Cavazzini, alle 11 Le nuvole di Picasso. Una bambina nella storia del manicomio liberato, con Alberta Basaglia, vice presidente della Fondazione Basaglia, che ha fatto della sua strardinaria esperienza accanto al padre Franco una base essenziale per costruire la sua professione. Introduce Giovanna Del Giudice. Alle 15 La scuola siamo noi, con Paolo Patui, Angelo Floramo e Paolo Medeossi. Alle 17 Dopo Mandela. Il Sudafrica alla prova del voto, incontro con Armando Gnisci, Umberto Marin, Pietro

Massimo Priviero

Veronese, a cura di TimeForAfrica. Con l’intervento del Coro Popolare della Resistenza di Udine. Teatro ed eventi scenici al festival anche nell’ultima giornata: alle 16.30 (ex Chiesa di San Francesco) i riflettori saranno puntati sulla performance teatrale di Generazione Disagio, “Dopodiché, stasera mi butto”, per la regia di Riccardo Rainer Pippa, Premio Giovani Realtà del Teatro 2013, proposta in collaborazione con la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe. E per il suo gran finale, Vicino/Lontano rifletterà sul ‘gioco più bello del mondo’, a un mese dall’inizio dei mondiali di calcio in Brasile, per congedarsi dal suo pubblico con una divertente e provocatoria verifica sui pregiudizi legati al ‘pallone’, croce e delizia delle nostre domeniche: Quando il gioco si fa brutto (ex Chiesa di San Francesco, ore 21). Il calcio è davvero il gioco più bello del mondo? O piuttosto è il gioco maggior portatore sano di messaggi malati? Il calcio è il gioco più maschilista del mondo? Il calcio è il gioco con i peggiori tifosi del mondo? A questi interrogativi, coordinati da Paolo Patui, Alessandro Birindelli

curatore di LeggerMente, sulle musiche live della Pordenone Big Band, risponderanno

Alessandro Birindelli, per molti anni difensore titolare della Juventus, Gianpaolo Ormezzano, voce storica del nostro giornalismo sportivo, Massimo Priviero, rocker genuino e nemico dello show business e Sara Simeoni, campionessa olimpica a Mosca nel 1980, prima donna a valicare l’asticella posta a oltre i due metri nel salto in alto, una delle atlete più importanti e significative e dell’intera storia dello sport italiano. Argomenti correlati: UDINE VICINO/LONTANO

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Trieste (TS): Salon Revoltella Trieste (TS): "E...state in libreria!": tre appuntamenti per bambini e ragazzi alla Giunti al Punto valvasone (PN): Stagione Concerti 2014 a Valvasone

Parata di ospiti nella giornata conclusiva del festival Vicino/Lontano 2014

Codroipo (UD): La magia dell’arte. I protagonisti dell’arte moderna slovena

Udine (UD) ­ Vicino/Lontano 2014

1968­2013

con un programma fittissimo di

Trieste (TS): Fiori sui muri: il Liberty

incontri, eventi e dialoghi: ben

si conclude domenica 18 maggio

diciannove occasioni per riflettere

Gemona del Friuli (UD): "Elementi

intorno a “Che mondo fa?”, in

Sotterranei" ­ Festival internazionale di street art 2014

Mostre

data: 17/05/2014 pagina: 1 di 2

sette diverse location del centro storico di Udine, con un centinaio

Tutti gli avvenimenti di oggi in fvg

di protagonisti fra i quali Chiara Saraceno, Fiorella De Cindio,

in evidenza

Alberta Basaglia, Sara Simeoni, Massimo Priviero, Anna Oliverio Ferraris, Bruno Lamborghini, Nicola Gabarro,

Slow Food Day 2014 Trieste e Carso Il 17/05/14

René Major, Aldo Bonomi, Beatrice Bonato, Massimiliano Panarari, Francesco Antinucci. Si parte alle 9.30 con l’Utopia rimossa di Adriano Olivetti: a Vicino/Lontano ne

l’economista Antonio Massarutto (ex Chiesa di San Francesco). Quanta diseguaglianza possiamo sopportare? I ricchi sono sempre più ricchi, i poveri più poveri, ma solo questi ultimi pagano il prezzo delle crisi. Domani a Vicino/Lontano (ore 11.30, ex Chiesa di San Francesco), dalla trincea della

Abbiamo RISO per una cosa seria varie sedi Trieste Dal 17/05/14 al 18/05/14

stretta attualità, dialogheranno sul tema gli economisti Maurizio Franzini e Andrea Fumagalli, con Carlo Formenti e il giornalista Riccardo Staglianò. Idealmente collegato a questo dibattito è l’incontro che ci accompagna Nell’universo del denaro, organizzato in collaborazione con la Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia. Ne dibatteranno la sociologa Elena Esposito, lo psicanalista René Major, i filosofi Andrea Zhok e Beatrice Bonato

enogastronomia

dialogheranno il fondatore dell’Archivio storico Olivetti, Bruno Lamborghini, con il direttore della Fondazione Pirelli Antonio Calabrò, il sociologo Aldo Bonomi e

Adriana Itri Artì Show Room Gorizia Dal 17/05/14 al 31/05/14

(ex Chiesa di San Francesco ore 17). Del disagio che attraversa generazioni differenti e di Crisi della presenza converseranno la sociologa Chiara Saraceno con la psicologa Anna Oliverio Ferraris (ex Chiesa di San Francesco, ore 15) e il

Le tipiche Osmize triestine varie sedi provincia di Trieste (TS) Dal 10/02/12 al 31/12/14

pedagogista Davide Zoletto.

Sabato on Wine varie sedi Gorizia ­ Pordenone ­ Udine (­­ ) Dal 10/02/12 al 31/12/14

stabile di innovazione del FVG e dalla Società Filosofica Italiana Sezione FVG, in

“Purcit in Staiare” centro cittadino Artegna (UD) Dal 10/02/12 al 31/12/14

vedi enogastronomia

Alle 11.00, al Teatro S. Giorgio riapre per il suo ultimo e quinto appuntamento ­ la tavola rotonda intitolata Europensieri. Un’altra Europa? ­ il salotto filosofico delle “Colazioni filosofiche della domenica mattina” realizzate dal CSS Teatro collaborazione con vicino/lontano. L’incontro si avvia con la presentazione del nuovo Quaderno di Edizione 2013 intitolato Europensieri, per proseguire rilanciando e ripensando con gli ospiti Nicola Gasbarro, Raoul Kirchmayr, Eliana Villalta, Luca Taddio alcune importanti questioni irrisolte sul futuro dell’Europa, non solo dal punto di vista economico e politico ma anche da prospettive culturali sfaccettate, in una fase problematica del processo di integrazione europea. Si conclude anche Vicino/Lontano digital: Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita è il tema dell’incontro che vedrà protagonista, nell’Oratorio del Cristo alle 16.30, il direttore di ricerca all'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR Francesco Antinucci, autore di L'algoritmo al potere. Vita quotidiana ai

tempi di Google (Laterza 2011), con lo studioso di filosofia digitale e del Diritto Ugo Pagallo e il docente Paolo Ermano. Gli algoritmi, protagonisti di opere di culto (Terminator, Matrix, 2001 Odissea nello Spazio, solo per citarne alcune), sono stati al centro di rabbiosi scandali internazionali: dai clamorosi crolli borsistici all’uso dei droni, da Wikileaks al caso Edward Snowden. Eppure tutti ne sanno poco, convinti che la voce del navigatore o lo smartphone che portiamo in tasca siano strumenti al nostro servizio e sotto il nostro controllo. Ma se fosse invece il contrario? Al Friuli Future Forum, domani dalle 10 alle 13, terzo e conclusivo workshop dedicato a “Come si fa la democrazia online”, a cura di Fiorella De Cindio, docente presso il Dipartimento di Informatica e

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FVGNEWS.NET (WEB2)

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Comunicazione dell'Università degli Studi di Milano, presidente dell’Associazione Informatica e Reti Civiche (A.I.Re.C.) della Lombardia. Se la democrazia è in crisi, il web può contribuire a ristabilire il rapporto di fiducia spezzato tra cittadini e istituzioni? La domanda è ancora senza risposta, ma gli esperimenti si moltiplicano. Il workshop spiega su quali strumenti fare leva, e come si utilizzano. All’Oratorio del Cristo, alle 10 Il pensiero che si ha dell’altro con Jolanda Insana, introducono Giorgio Ziffer e Rodolfo Zucco. Alle 11.30 riflettori puntati sull’Alfabeto Grillo. D per democrazia diretta o dittatura degli attivi? con Marco Laudonio e Massimiliano Panarari, introdotti da Marco Pacini: una riflessione sulla "grande mutazione" della politica nell'Italia di inizio Terzo millennio a partire da un dizionario ragionato e critico del vero fenomeno politico di questi ultimissimi anni: il Movimento 5 stelle tra politica 2.0 e disintermediazione. Alle 16.30, in collaborazione con Forum Editrice Viviamo troppo a lungo? con Pietro Greco e Marina Sozzi, coordinati da Luigi Gaudino. E alle 18.00 il reading curato da Cormònslibri Il pane offeso. parole per la crisi del lavoro, dalla pubblicazione edita lo scorso novembre. Partecipano gli autori di cinque racconti: Ferruccio Brugnaro, Fabio Franzin, Maurizio Matiuzza, Francesco Tomada ed Emanuele Tonon, accompagnati al violino e violoncello da Mariko Masuda e Nicola Siagri. Presenta Sabrina Vidon. Degustazione di Vìn d’honneur con il Vino della Pace della Cantina Produttori Cormons. Il Festival Itinerante Internazionale di Poesia&Musica “Acque di acqua”, quest’anno dedicato alla memoria di Gian Giacomo Menon, è inserito in Cormònslibri 2014, Festival del libro e dell’informazione, che quest’anno ha per tema “All’apparir del bello”. Questa edizione è accompagnata dal libro Il pane offeso (Culturaglobale 2013), dedicato a tutti i lavoratori, ai disoccupati, ai precari e a quelli che hanno perso la vita sul lavoro. Raccoglie racconti e poesie di 17 tra poeti e scrittori italiani, che rappresentano letterariamente l’alienazione da lavoro (o da non­lavoro). Il volume viene messo in vendita e il ricavato andrà a una famiglia colpita da morte sul lavoro. In questa occasione alcuni degli autori leggono personalmente le loro composizioni. A Casa Cavazzini, alle 11.00, Le nuvole di Picasso. Una bambina nella storia del manicomio liberato, con Alberta Basaglia, vice presidente della Fondazione Basaglia, che ha fatto della sua strardinaria esperienza accanto al padre Franco una base essenziale per costruire la sua professione. Introduce Giovanna Del Giudice. Alle 15.00 La scuola siamo noi, con Paolo Patui, Angelo Floramo e Paolo Medeossi. Alle 17.00 Dopo Mandela. Il Sudafrica alla prova del voto, incontro con Armando Gnisci, Umberto Marin, Pietro Veronese, a cura di TimeForAfrica. Con l’intervento del Coro Popolare della Resistenza di Udine. Teatro ed eventi scenici al festival anche nell’ultima giornata: alle 16.30 (ex Chiesa di San Francesco) i riflettori saranno puntati sulla performance teatrale di Generazione Disagio, “Dopodiché, stasera mi butto”, per la regia di Riccardo Rainer Pippa,Premio Giovani Realtà del Teatro 2013, proposta in collaborazione con la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe. E per il suo gran finale, Vicino/Lontano rifletterà sul ‘gioco più bello del mondo’, a un mese dall'inizio dei mondiali di calcio in Brasile, per congedarsi dal suo pubblico con una divertente e provocatoria verifica sui pregiudizi legati al ‘pallone’, croce e delizia delle nostre domeniche: Quando il gioco si fa brutto (ex Chiesa di San Francesco, ore 21). Il calcio è davvero il gioco più bello del mondo? O piuttosto è il gioco maggior portatore sano di messaggi malati? Il calcio è il gioco più maschilista del mondo? Il calcio è il gioco con i peggiori tifosi del mondo? A questi interrogativi, coordinati da Paolo Patui, curatore di LeggerMente, sulle musiche live della Pordenone Big Band, risponderanno Alessandro Birindelli, per molti anni difensore titolare della Juventus, Gianpaolo Ormezzano, voce storica del nostro giornalismo sportivo, Massimo Priviero, rocker genuino e nemico dello show business, e Sara Simeoni, campionessa olimpica a Mosca nel 1980, prima donna a valicare l'asticella posta a oltre i due metri nel salto in alto, una delle atlete più importanti e significative e dell'intera storia dello sport italiano. INFO: www.vicinolontano.it, info@vicinolontano.it, tel. 0432 287171 Leggi le Ultime Notizie >>>


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LA DOMENICA

la Repubblica DOMENICA 18 MAGGIO 2014

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L’attualità. Giochi senza frontiere Non nascere in Ciad. Non lavorare in una fabbrica di jeans Cerca di fare il parrucchiere. Ma soprattutto abbraccia l’asiatico che ormai è già in te. Mohsin Hamid racconta con ironia il nuovo mondo globalizzato.Che alla fine non è poi così male

MOHSIN HAMID

I

IL MIO ultimo romanzo, Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente, è una storia d’amore che racconta la vita di un uomo dalla nascita alla morte in una megalopoli asiatica in continua crescita che potrebbe essere Lahore, la metropoli pachistana da dieci milioni di abitanti in cui vivo anch’io. Il romanzo vorrebbe essere un manuale di self-help che spiega al lettore come diventare ricco sfondato nell’Asia emergente. O forse è in realtà un manuale di self-help che vuole essere un romanzo. In ogni caso, si articola in dodici passi costituiti da consigli tipo “trasferisciti in città”, “non innamorarti”, “diventa amico di un burocrate” e “preparati a usare la violenza”. Con il permesso dei lettori, vorrei proporre qui una guida in otto passi: Come sopravvivere all’emergere dell’Asia nella bella Europa.

1. NASCERE IN EUROPA

Forse è superfluo dirlo, ma sarà infinitamente più semplice sopravvivere all’Asia emergente nella bella Europa se intanto siete riusciti a nascere nella bella Europa. Se foste nati, per dire, in Ciad, vi sarebbe toccato abbandonare la vostra casa, dire addio a quasi tutte le persone conosciute fino a quel momento, mettere mano ai risparmi di una vita, accendere un mutuo, pagare i trafficanti di essere umani e corrompere le guardie costiere, attraversare il deserto del Sahara, rischiare di morire di fame e di essere sequestrati o violentate, evitare tempeste di sabbia e banditi, arrivare in un piccolo porto libico la cui lingua locale ignorate, mercanteggiare per un passaggio su un barcone collaudato per quaranta persone che ne imbarca duecento, sprofondare in acque che pullulano di squali bianchi due miglia nautiche al largo di Lampedusa, riuscire a stare a galla nonostante i vestiti bagnati e le mani dei vostri compagni di viaggio vi zavorrino verso il fondo, farcela ad arrivare in spiaggia. E, dopo tutta questa fatica, riuscire a non essere rispediti in Ciad.

2. ESSERE EUROPEO EUROPEO Essere nati in Europa è dunque il miglior modo per arrivarci, ma non garantisce, purtroppo, l’essere considerati europei. L’Europa è un continente che aborre il razzismo, che non tollera la bigotteria religiosa e che difende la libertà di espressione. Ciò detto, in Europa è comunque estremamente van-

“IMPARATE UN MESTIERE CHE NON POSSA ESSERE DELOCALIZZATO COME IL PARRUCCHIERE: NESSUNO VA A TAGLIARSI I CAPELLI IN BANGLADESH (ANCHE SE I SUDCOREANI STANNO STUDIANDO UN BARBIERE-ROBOT CHE ESAMINA IL DNA)”

taggioso essere bianco, di origini cristiane e parlare con l’accento dei presentatori televisivi europei degli anni ‘80. Se non soddisfate uno o più di questi criteri, non tutto è perduto. Potreste essere comunque in grado di sopravvivere all’emergere dell’Asia stando nella bella Europa, ma diventerà, diciamo così, un po’ più complicato. Potreste trovarvi a dover sopravvivere all’emergere dell’Asia in un’Europa non così bella, il che, anche se è un peccato, non sarebbe neanche la cosa peggiore che vi potrebbe accadere. Di peggio vi potrebbe succedere di non sopravvivere affatto.

Breve guida pereuropei riluttanti

3. IMPARARE UN MESTIERE CHE NON POSSA ESSERE SVOLTO ALTROVE

La globalizzazione e i liberi mercati implicano che qualsiasi cosa che possa essere comprata e venduta in altri mercati, sarà comprata e venduta in altri mercati. Se la-

Sopravvivere alla Super Asia gli otto buoni consigli di uno scrittore pachistano

vorate in Europa in una fabbrica produttrice di jeans, probabilmente sapete già cosa ciò significhi perché la vostra fabbrica ha probabilmente già chiuso i battenti e qualcuno sta svolgendo la vostra mansione in una nuova fabbrica in Bangladesh. È dunque molto meglio lavorare in un servizio che possa essere fornito solo localmente, quale per esempio il parrucchiere: nessuno prenderà un volo per andare in Bangladesh a farsi tagliare i capelli — anche se credo che i sudcoreani stiano lavorando a un robot-parrucchiere che si alza in aria spinto da quattro motori, entra dalla finestra dei clienti, si posa sulla loro testa e taglia i capelli in 92 secondi, per poi decollare verso il cliente successivo. Questo robot è anche in grado di


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la Repubblica DOMENICA 18 MAGGIO 2014

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identificare i terroristi confrontando un follicolo pilifero con un database situato negli Stati Uniti. Forse, quindi, diventare parrucchiere non è l’idea migliore. Ma non c’è molto altro che si possa fare.

4. SPOSARSI CON UN PARTNER CHE ABBIA PARECCHI PIÙ ANNI L’Europa è il continente dell’amore, di Romeo e Giulietta, di Paolo e Francesca. Anche su questo, state attenti! Quando tornerete dal salone del parrucchiere dove vi guadagnate appena il pane quotidiano, non guardate il vicino o la vicina giovane dallo sguardo sexy e con un corpo perfetto che vi sorride. Perché l’Europa è anche la terra di Werther e Lotte, e l’argomento trascurato da I dolori del giovane Werther è il seguente: il giovane Werther commette l’errore di innamorarsi della giovane Lotte e la sua vita si trasforma in un disastro. Se il giovane Werther avesse aspettato qualche anno, avrebbe potuto incontrare la più matura vedova di nome Gertrude. La vecchia signora Gertrude avrebbe potuto certamente garantire al giovane Werther uno stile di vita al quale egli si sarebbe rapidamente abituato. Questa è la verità economica della bella Europa: mette le sue risorse nelle mani dei cittadini non più giovani. La vostra maggiore chance di godervi la Dolce Vita sta nel trovare qualcuno abbastanza anziano da essere stato protagonista de La dolce vita. Buona fortuna!

5. FARE RICERCHE SULL’ALBERO GENEALOGICO Grazie agli agi che garantisce un matrimonio vantaggioso, ora potrete godervi il tempo libero. Perché non usarlo per deliziare la vostra metà offrendole, come regalo di compleanno, l’analisi del Dna degli antenati? Basta un lieve strofinare del bastoncino sulla parte interna della guancia mentre dorme, per raccogliere un campione di cellule da spedire al laboratorio che vi farà avere i risultati rapidamente. Quando vi arriveranno, però, potrebbero

non sortire l’effetto desiderato. A quanto pare, vostro marito o vostra moglie dal sangue blu e dagli occhi chiari non era al corrente dell’avvenuta mutazione M525 nei suoi geni e quindi dell’appartenenza all’aplogruppo R1b del cromosoma Y, che è comune nell’Europa Occidentale e anche nel… Ciad. «Stai tentando di dirmi che sono africano/a?», vi risponderanno stizziti. La domanda è interessante.

6. VIAGGIARE PER IL MONDO Quando non sarete più sposati, e nemmeno più giovani, ma avrete a disposizione parte del denaro che sarete riusciti a garantirvi con il divorzio, arriverà anche il vostro momento di esplorare il mondo. Che cosa è quest’Asia emergente, al cui assalto gli europei stanno tentando di sopravvivere? Prenotate un volo per la più improbabile destinazione che possiate immaginare: per il Pakistan. Lì, a Lahore, vi troverete a pernottare in un circolo fondato dagli inglesi, che è associato al circolo cui appartenete a casa vostra in Europa. Il circolo ha una discreta quantità di bevande alcoliche per i membri e una zona bar tranquilla nella quale farete conoscenza di qualcuno della vostra stessa età, una persona asiatica che avrà vissuto la sua intera vita in Asia e alla quale potrete chiedere com’è essere nativi del luogo, di un continente emergente. Ci sarà una pausa e un’alzata di sopracciglio. Poi la seguente risposta: «Nativo? Sta scherzando. Sono nato/nata qui e morirò qui. Ma non sono nativo/nativa di questo luogo. È cambiato così tanto che non lo riconosco. Quando metto piede fuori dal circolo, tutto è diverso da come io lo ricordo. I giovani si vestono in modo differente, parlano in modo differente. Non c’è più rispetto, non c’è più tradizione. Sono uno straniero. Lei ha forse percorso una grande quantità di miglia per arrivare qui, ma io ci arrivo dopo parecchi decenni. Io sono un migrante tanto quanto lei».

“TORNATI A CASA FARETE YOGA, MEDITAZIONE E LETTURE SUFI. POI UN GIORNO, USCENDO PER STRADA, SCOPRIRETE CHE OVUNQUE I RAGAZZI FLIRTANO E FUMANO. E SARANNO TUTTI CINESI, TUTTI AFRICANI, TUTTI BIANCHI, TUTTI UMANI”

7. ALLA RICERCA DELLA FRONTIERA Sarete colti dallo smarrimento. La vostra convinzione che l’Europa e l’Asia fossero due cose differenti traballerà. Vi chiederete se le nazioni, e persino le civiltà, siano distinte in maniera significativa dal punto di vista dell’essere umano. Per porre fine a questa follia, per ritrovare delle certezze là dove impera la confusione, deciderete di recarvi alla frontiera fisica tra Europa e Asia per vedere con i vostri occhi dove, concretamente, finisce un continente e inizia l’altro. Inviterete a fare questo viaggio assieme a voi il vostro o la vostra amante di origine pachistana e insieme partirete per la Russia, volando a Mosca per poi raggiungere Orenburg. Là, per recarvi dall’Europa all’Asia, attraverserete insieme il fiume Ural lungo un modesto ponte pedonale bianco che sta nel centro della cittadina. «Hmm», direte. «Hmm», concorderà il vostro/la vostra amante. Un ragazzino vi sguscerà vicino su uno skateboard. Dopotutto non è una vera frontiera, concluderete.

8. ABBRACCIATE L’ASIATICO CHE È IN VOI

L’AUTORE Mohsin Hamid, 43 anni, pachistano, autore dell’articolo scritto per Repubblica, ha ricevuto ieri a Udine il Premio letterario internazionale Tiziano Terzani nell’ambito della X edizione del Festival Vicino/Lontano (www.vicinolontano.it) che si chiude oggi. Un riconoscimento attribuito, ex aequo con il poeta friulano Pierluigi Cappello, per il romanzo Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi 2013). Sempre con Einaudi nel 2007 aveva pubblicato Il fondamentalista riluttante

A casa vostra in Europa, già più anziani e affaticati dalle debolezze dell’età, probabilmente farete yoga per mantenere l’elasticità. Coltiverete la pienezza della mente con la meditazione associata alla respirazione per mantenere un senso di calma e di lucidità di fronte all’inevitabile fine della vita. Leggerete anche un poema epico sufi che narra di trenta uccelli che, mentre sono alla ricerca del re di tutti gli uccelli, scoprono che nel palazzo del re ci sono solo… loro. Poi uscirete di casa e nella piazza vicina, dopo aver alzato lo sguardo verso la vecchia chiesa, camminerete circondati da adolescenti che flirtano e fumano marijuana, e saranno adolescenti di ogni colore, tutti europei, tutti asiatici, tutti africani, tutti esseri umani.

(Traduzione di Guiomar Parada) ©Mohsin Hamid 2014 © RIPRODUZIONE RISERVATA

LE IMMAGINI Le fotografie che illustrano il racconto di Mohsin Hamid sono di Martin Parr dell’agenzia Magnum Da sinistra, Goa (India, 1993), la Torre pendente di Pisa (Italia, 1990) e le Piramidi di Giza (Egitto, 1992)


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Premio Terzani Essere e divenire

Mohsin Hamid: «L’amore vince sulla globalizzazione»

Senza mai fermarsi, di corsa ve

Vicino/Lontano si edizione del Festival «Con Tiziano Terzani è conclude oggi con un Vicino/Lontano 2014, cambiato il modo di Da Achille a Forrest Gump, passando per Pinocchio e Murakami: ecco centinaio di protagonisti Mohsin Hamid è stato raccontare il proprio fra i quali Chiara grande protagonista e tempo e l'approccio Guido Caserza Saraceno, Fiorella De insieme con il poeta stesso al romanzo e alla ncominciamoconleparoCindio, Alberta Pierluigi Cappello è parola gionalistica». le di Platone: «Mi pare che Lo i primi uomini che abitaBasaglia, Sara Simeoni, stato insignito del X ha detto a Udine lo vanoinGreciaconsiderassero dèi il sole, la luna, la Massimo Priviero, Anna Premio Letterario scrittore pakistano terra, gli astri e il cielo, e siccome li vedevano tutti Premio andare Oliverio Ferraris, Bruno Tiziano Terzani. «Solo Mohsin Hamid, sempre di corsa e correre, da questa loro natura del thein (correre) Lamborghini, Nicola l'amore può salvare il Terzani 2014 per il li chiamarono theous (dèi)». Gabarro, René Major, mondo dalla romanzo «Come Cosìl’ateniesescrissenelCratilo. Ma nulla di più falso: la radice Aldo Bonomi, Beatrice globalizzazione», ha diventare ricchi sfondati indoeuropea degli dèi riporta infatti al significato di risplendere Bonato, Massimiliano affermato ancora nell'Asia emergente» sicché il dio è colui che risplende, noncoluichecorre.L’abbaglioetiPanarari. Hamid. Il Festival (Einaudi 2013). Alla X mologicodiPlatoneèperòsignifi-

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cativo, giacché si sostanziava di una cultura che innalzava l’atleta nell’iperuranio oltreumano, sino afarne un simil-dio.Colui che più veloce correva era l’uomo più prossimo agli dèi dell’Olimpo; specularmente, il dio più vicino agli umani era Hermes, il viaggiatore instancabile con la verga dell’araldo e le ali ai piedi. Qui bisogna dunque spazzarvialemetafore:

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UDINE - Dopo la premiazione di Pierluigi Cappello e di Mohsin Hamid, ieri sera al Teatro Giovanni da Udine, con la lettura da parte di Mario Perrotta dei diari di Tiziano Terzani dal libro appena pubblicato "Un’idea di destino", gran finale oggi per il Festival vicino/lontano a Udine. Ben 19 sono gli incontri in programma per riflettere intorno a "Che mondo fa?", in sette diverse location del centro storico di Udine, con un centinaio di protagonisti

GRAN FINALE A UDINE

UDINE Pierluigi Cappello con Angela Staude Terzani

"Vicino-lontano", dagli algoritmi alle morti bianche fra i quali Chiara Saraceno, Alberta Basaglia, Sara Simeoni, Massimo Priviero, Anna Oliverio Ferraris, Bruno Lamborghini, René Major, Aldo Bonomi, Gianpaolo Ormezzano. Dai confronti sulla diseguaglianza globale (con Carlo Formenti e Riccardo Staglianò), sulla "filosofia" del denaro (con Ele-

pane offeso. Parole per la crisi del lavoro", con gli autori di 5 dei 17 racconti (Ferruccio Brugnaro, Fabio Franzin, Maurizio Matiuzza, Francesco Tomada ed Emanuele Tonon), accompagnati al violino e violoncello da Mariko Masuda e Nicola Siagri. Il ricavato della vendita andrà a una famiglia colpita da queste tragedie.

na Esposito, René Major, Andrea Zhok e Beatrice Bonato), sul disagio inter-generazionale (Chiara Saraceno, Anna Oliverio Ferraris), sull’Europa e sulla politica italiana, si passerà anche alle nuove tecnologie (il potere degli algoritmi) e alla democrazia on line, e al tema della morte sul lavoro, col reading dal libro "Il

CULTURA&SOCIETÀ MONTECCHIO (VI)

È in corso fino al 27 luglio alla Fondazione Bisazza la mostra "Candida Höfer - Immagini di Architettura", dedicata alla fotografa tedesca attenta alla dicotomia tra il classico e il contemporaneo.

VENEZIA

É in corso nel Salone della Libreria Sansoviniana, alla Biblioteca Marciana, fino all’8 giugno, una mostra personale dell’artista italo-olandese Fosca intitolata “Il mondo fantastico di Fosca”.

VENEZIA

Protagonista domani la tradizione musicale degli Uiguri, etnia di lingua turca che vive tra i deserti del Gobi e del Taklamakan. A Santa Margherita convegno alle 16 e concerto alle 18 della cantante Sanubar Tursun.

CINEMA Piace il film della regista italiana, il racconto sobrio e realistico di una quotidianità rurale in pericolo

Rohrwacher, "Meraviglie" a Cannes Adriano De Grandis CANNES

Un po’ di applausi “Le meraviglie” di Alice Rohrwacher se li porta a casa, dimostrazione che il film un segno lo ha lasciato. Unico film italiano in gara per la Palma, onora la presenza della nostra regina outsider, che evidentemente qui a Cannes già amano, avendo proprio dalla Croiesette mosso i primi passi da regista, tre anni fa, con “Corpo celeste”, tra le allora più apprezzate opere d’esordio. Siamo nell’Italia centrale, in un angolo familiare semplice e povero, con un padre apicoltore di origini straniere contornato da donne,

CANNES Due foto di scena del film di Alice Rohrwacher "Le Meraviglie", in concorso al Festival francese. Alla proiezione

Rohrwacher regista (aiutata anche dalla sorella Alba, in una delle sue recitazioni più convincenti per la grande naturalezza) non giudica mai, nemmeno quando si addentra nel kitsch dello spettacolo televisivo (dove perfino Monica Bellucci trova un suo perché), un sogno che sembra coniugarsi con quello di “Reality”, ma senza quell’ossessione pronta a trasformarsi in incubo. Forse la parte finale, quando sfocia in aspetti più “scritti” e immaginifici, sembra debole rispetto al resto (anche la breve deriva improvvisa pedofila), nonostante qualche tentativo poetico (la scomparsa del ragazzo, il gioco delle ombre, il finale con i


data: 18/05/2014 pagina: 44 Un video di Vasco per Don Gallo solo su Facebook

Un premio tra arte e teatro dedicato agli under 30 nel nome di Franco Jesurun

«Don Gallo non era solo un prete, era un grande uomo che ha contribuito a rendere un pò migliore questo mondo». Vasco Rossi ha affidato a Facebook l'anticipazione del video che viene presentato nelle due giornate genovesi “Sulle orme di Don Gallo”, ieri e oggi, in ricordo del 'prete di stradà scomparso lo scorso anno. «Ricordo i suoi occhi - spiega il rocker di Zocca - era forse la prima volta che lo incontravo, al teatro Carlo Felice di Genova in occasione di un omaggio a Fabrizio De Andrè. Io ero un po’ emozionato perchè dovevo cantare un capolavoro, “Amico fragile”, e lui era orgoglioso e fiero: si aggirava per il teatro perchè quella sera erano seduti in platea i suoi “ultimi” che sono stati invitati come ospiti d'onore, per una sera protagonisti e non solo nelle canzoni di Fabrizio».

Si intitola “Squeeze it” il concorso per giovani creativi europei che ricorda l’attore triestino, gallerista allo Studio Tommaseo di Corrado Premuda Sensibile alle espressioni dei giovani artisti e curioso delle novità provenienti dai diversi settori dello spettacolo e della cultura, Franco Jesurun è stato l'inventore delle proposte dello Studio Tommaseo e di Trieste Contemporanea che oggi proseguono nel solco dei suoi entusiasti stimoli. La galleria d'arte triestina, per festeggiare il quarantesimo compleanno, ha deciso di ispirarsi a Jesurun e di lanciare un concorso internazionale dai tratti innovativi e accattivanti. “Squeeze it” (in inglese “squeeze” significa “comprimere, pigiare”) è il nome di questa competizione che tiene conto dei tempi di crisi e invita i giovani creativi di tutta Europa, rigorosamente sotto i trent'anni di età, a cimentarsi nell'invenzione di un'azione teatrale della durata totale di sedici minuti che possa essere messa in scena dal vivo in uno

Jesurun nei panni di Arlecchino

spazio scenico che misuri 4x4x4 metri. Quindi un'esibizione di piccolo formato per una gara a basso costo: il premio infatti non sarà in denaro ma consiste nell'opportunità per il vincitore di lavorare a fianco di uno dei videomaker più importanti a livello mondiale. Il bando è on line da qualche

giorno sul sito web www.triestecontemporanea.it e c'è tempo fino al 30 giugno per registrare i progetti. Dal 26 luglio sarà visibile on line il demo dei migliori lavori selezionati dalla giuria e a fine settembre saranno presentate in galleria le opere finaliste per aggiudicarsi la vittoria. Il premio coniuga le due grandi passioni di Franco Jesurun, il teatro e l'arte, e si prefigge di individuare progetti che riescano a coniugare l'innovazione con la tradizione. Dice Giuliana Carbi, presidente di Trieste Contemporanea: «È un concorso molto nuovo, che per ora non ho visto proposto altrove. Va ad intercettare le nuove competenze intersettoriali che verranno richieste al futuro professionismo europeo anche nel campo delle humanities per affrontare la gestione di progetti trasversali, di basso costo e in rete, e trovare nuovi strumenti per avvicinare il nuovo pubblico alla dimensione

Franco Jesurun ha recitato per anni a teatro prima di diventare gallerista

della scena e al talento performativo e alle emergenze dell’arte visiva contemporanea – settori che, direi, devono ora rinnovare profondamente la loro relazione con la gente». Intanto lo Studio Tommaseo inizia i festeggiamenti per i quarant'anni di attività con una serie di conversazioni a due tra alcuni degli artisti che hanno fat-

to la storia della galleria triestina: Gea D'Este e Pope sono stati la prima coppia a confrontarsi sul tema della pittura. La prossima mostra dello spazio in via del Monte sarà, dal 28 giugno, un'antologica che ripercorrerà l'attività dell' istituzione creata da Jesurun con opere, cataloghi, fotografie, curiosità come la documen-

Simeoni: «Senza rispetto non c’è sport» La campionessa olimpica stasera a Vicino/Lontano per parlare di violenza negli stadi di Alberto Rochira ◗ UDINE

Una “signora” dello sport, cresciuta nel rispetto dei valori fondamentali del migliore agonismo. Tuttavia, tiene subito a precisare: «Sono i valori che mi sono stati insegnati dai miei genitori, innanzitutto. Non ho fatto altro che continuare a comportarmi allo stesso modo, dal momento in cui ho iniziato l’attività sportiva». È Sara Simeoni, campionessa olimpica a Mosca nel 1980, prima donna a valicare l’asticella posta a oltre i due metri (201 cm) nel salto in alto, è stata una delle atlete più importanti e significative della storia di questo Paese. Oggi a Udine,

per il festival Vicino/Lontano (ore 21, ex chiesa di San Francesco), Simeoni parlerà sul tema “Quando il gioco si fa brutto”, intorno al gioco del calcio a un mese dall’inizio dei mondiali in Brasile, insieme con Alessandro Birindelli, Gianpaolo Ormezzano, Massimo Priviero, coordinati da Paolo Patui, curatore di LeggerMente. Sugli ultimi gravi fatti di cronaca avvenuti all’inizio di maggio appena fuori dall’Olimpico per Roma-Napoli, la campionessa non ha dubbi. «La penso come da sempre: la violenza negli stadi è un fenomeno che non va confuso con l’essere tifosi. La tifoseria fa parte del bello del calcio, così gli sfottò, e le battute

CINEMA

più o meno simpatiche ci stanno tutte», commenta Simeoni. «Una certa violenza, però, anche premeditata, è davvero un’altra cosa e va assolutamente condannata». Lei, che si è trovata spesso ad allenarsi o a gareggiare in stadi utilizzati anche per le partite di calcio, confessa: «Non fa certo bene al cuore vedere che gli stadi si stanno trasformando in gabbie. Che poi uno debba essere perquisito prima di entrare a vedere una partita è davvero grave. Sono premesse che esulano molto da tutto quello che lo sport in sé rappresenta». Sport è competizione, ma anche divertimento, partecipazione. «Il valore principale è il ri-

spetto», continua l’atleta d’altri tempi. «Rispetto delle regole del gioco, nei confronti degli avversari, ma anche verso il gioco e i giocatori da parte di chi guarda o commenta». Sta qui l’asticella al di sotto della quale «non è neppure più il caso di parlare di sport». Ecco, dunque, l’importanza di porre delle regole e di impegnarsi affinché non siano violate. Lei, come atleta donna, ha fatto un po’ di fatica a farsi rispettare. «All’epoca in cui ho iniziato io, lo sport era pensato e organizzato completamente al maschile». E aggiunge: «Anche le medaglie conquistate di noi donne sembravano valere neppure la metà di quelle dei colleghi uomini». Poi, grazie alla per-

MUSICA

Primo ciak per il settimo “Star Wars” Joe Cocker, arriva ai settant’anni annunciato con un tweet dal regista l’ex idraulico dalla grande voce ◗ LONDRA

Primo giorno di riprese per il nuovo “Guerre stellari”: ne ha dato notizia con un tweet il regista JJ Adams che ha lanciato l’hashtag #dayone con la foto di un ciak marchiato “Star Wars”. La presenza di sabbia nella foto conferma che le prime scene vengono girate a Abu Dhabi, come era stato anticipato. Nei pressi della metropoli degli Emirati è stato allestito un gigantesco set attorno a un lago salato. Il film, il settimo episodio della saga iniziata nel 1977, rappre-

senta il sequel de “Il Ritorno dello Jedi” ed è il primo di una nuova trilogia. Gran parte del del film dovrebbe essere girata negli enormi padiglioni dei Pinewood Studios di Londra. Per l’occasione tornano Harrison Ford/Han Solo, Mark Hamill/ Luke Skywalker, Carrie Fisher/ Principessa Leila, ma ci sono anche nuovi interpreti come Anthony Daniels nella parte del droide antropomorfo C-3PO che nella versione italiana diventò D 3-BO. Fra le new entry pure Adam Driver (“Lincoln” e “Tracks”), l’inglese John Boyega e Max Von Sydow.

◗ NEW YORK

Joe Cocker, ex idraulico di Sheffield con la passione per il blues, il soul e la musica nera, martedì compirà 70 anni, lasciandosi alle spalle 50 anni di carriera. Anche lui, come molti colleghi della sua generazione, ha rischiato di morire giovane, consumato da alcol e droghe. Joe Cocker è uno degli eroi di Woodstock. Si era specializzato in cover dei Beatles e, con Jimmy Page alla chitarra, aveva inciso una strepitosa versione rock blues di “With a little help from my friends”. La sua

performance rimane uno momenti salienti della “tre giorni di pace, amore e musica”: l'urlo prima della reprise, che avrebbe spezzato le corde vocali di un uomo normale, fu come un grido di battaglia per milioni di giovani. Diventò subito famoso anche negli Usa per la sua voce roca e le sue insolite movenze. Non a caso la sua imitazione rimane uno dei must di John Belushi, così come il duetto dei “due Joe Cocker”, una delle tante perle di quella irripetibile stagione del “Saturday Night Live”.

Sara Simeoni

severanza e ai sacrifici delle prime coraggiose “apripista”, anche in Italia il mondo sportivo ha compreso che il pubblico seguiva con la stessa passione e interesse le imprese al femminile. «Così – dice Sara - hanno inizia-

tazione della performance che Sanja Ivekovic, artista croata oggi celebrata in tutto il mondo, tenne nel '77 allo Studio Tommaseo. E poi c’è il bando del concorso di design Trieste Contemporanea che per questa edizione, intitolata “Map Pin”, rende omaggio a Trieste e al dinosauro Antonio. ©RIPRODUZIONERISERVATA

to a investire anche nelle donne e il clima è molto cambiato». Ieri la serata-evento per la consegna, al Teatro Nuovo, del Premio Terzani 2014 al poeta Pierluigi Cappello e allo scrittore pakistano Mohsin Hamid. Oggi il gran finale dopo dieci giorni fitti di appuntamenti, tra incontri, confronti, mostre, proiezioni, spettacoli. Nell’ultima giornata, ben diciannove occasioni per riflettere intorno a “Che mondo fa?”, in sette diverse location del centro storico. Su temi come l’utopia, l’Europa del futuro, la democrazia on line, le diseguaglianze, saranno impegnati oltre cento relatori fra i quali Chiara Saraceno, Fiorella De Cindio, Alberta Basaglia, Anna Oliverio Ferraris, Bruno Lamborghini, Nicola Gabarro, René Major, Aldo Bonomi, Beatrice Bonato, Massimiliano Panarari, Francesco Antinucci. ©RIPRODUZIONERISERVATA

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Cultura e Spettacoli

MESSAGGERO VENETO DOMENICA 18 MAGGIO 2014

VICINO/LONTANO » CHE MONDO FA? V/l DIGITAl

Rischiose amicizie virtuali: istruzioni per Facebook

Il poeta Pierluigi Cappello e lo scrittore pachistano Moshin Hamid, vincitori ex aequo del decimo premio Terzani, ieri sera al Giovanni da Udine. A destra, il pubblico in sala (Foto Phocus Agency)

«Ecco i diari di Tiziano un aiuto ai giovani smarriti» È un doppio significativo dieci, quest’anno. Ricorda una tratta importante di vicino/lontano e l’addio del personaggio simbolo del festival, Tiziano Terzani, che spense la luce del suo studio nel 2004. Il mondo, nel frattempo, è scivolato avanti con l’irruenza e l’imprevedibilità conosciute e l’anticiparne le mosse ha costituito l’ossatura di un organismo strutturato per le strategie di pensiero. Postazioni di approfondimento in relazione con l’energica eredità del Marco Polo novecentesco, sinergia necessaria per capire qualcosa della relazione Oriente/Occidente e di ciò che ci capita attorno. Premio Terzani 2014, consegnato dal sindaco Honsell. Conosciamo già chi l’ha vinto, un poeta friulano e uno scrittore pachistano. All’apparenza sembrano artisti lontani – intelaiatura narrativa, formazione, espressione, metodologie –, eppure Pierluigi Cappello e Moh-

IL PROGRAMMA “Vicino/lontano” 2014 si conclude oggi con una ventina di eventi in sette locations del centro storico di Udine e con un centinaio di protagonisti. Fra i temi di indagine: Quanta diseguaglianza possiamo sopportare? (ore 11.30) con Maurizio Franzini, Andrea Fumagalli, Carlo Formenti e Riccardo Staglianò. Idealmente collegato a questo dibattito è l’incontro che ci accompagna “Nell’universo del denaro”, con Elena Esposito, René Major, Andrea Zhok e Beatrice Bonato (ore 17). Del disagio che attraversa generazioni differenti e di Crisi della presenza converseranno Chiara Saraceno, Davide Zoletto e Anna Oliverio Ferraris (ore 15). Alle 11, al Teatro San Giorgio la tavola

sin Hamid condividono esperienze comuni di rottura, terre spezzate e ricostruite, cambi di rotta, rinascite. Oggi vicino/lontano saluterà luoghi e persone con l’intensità dell’ultimo giorno. Il sabato lo si riserva al gala del Nuovo, è prassi. L’ufficialità, l’esposizione, la premiazione, le interviste. Ci pensa Giovanni Marzini, l’uomo della comunicazione, a interagire come sa con il viavai

rotonda “Europensieri. Un’altra Europa?”, con Nicola Gasbarro, Raoul Kirchmayr, Eliana Villalta e Luca Taddio, nell’ambito delle “Colazioni filosofiche della domenica mattina” curate da CSS e Società Filosofica Italiana Sezione FVG. All’Oratorio del Cristo, alle 11.30, “L’alfabeto Grillo. D per democrazia diretta o dittatura degli attivi?”, con Marco Laudonio, Massimiliano Panarari e Marco Pacini. Gran finale alle 21, in San Francesco, per riflettere sul calcio a un mese dall'inizio dei mondiali in Brasile: “Quando il gioco si fa brutto”, con Alessandro Birindelli, Gianpaolo Ormezzano, Massimo Priviero e Sara Simeoni, conduce Paolo Patui. Info www.vicinolontano.it

da palcoscenico. Una mescolanza di musica, con il Meridian Sax Quartet del conservatorio di Udine, d’immagini e di filmati, riserva speciale della famiglia Terzani (in platea anche il figlio Folco), e di letture: dietro il leggio, l’attore Mario Perrotta. Il libro sa ancora d’inchiostro e di carta calda, Un’idea di destino (Longanesi) circola soltanto da qualche giorno. È vero, ne abbiamo parlato poco, finora.

Aspettavamo che fosse liberato dalla tipografia. I diari di Tiziano, ecco la materia. Dal 1984 al 2003. «Tremila e cinquecento pagine – spiega la moglie Angela, autrice della prefazione – ordinatamente affastellate nel suo angolo di Firenze con la meticolosa cura di chi vuole sopravvivere alla morte. Le cose vecchie e un po’ sciupate gli piacevano, avevano il sapore della Storia. Senza un passato non ci

◗ UDINE

sarà mai un futuro. Mio marito teneva sempre un taccuino nel taschino della camicia bianca sul quale appuntava qualunque cosa, anche i suoi libri. Prima di finire rilegati, passavano da lì, anche loro». Dalla postazione cinese – fu espulso dal grande paese in quanto scrittore scomodo e troppo franco –, negli anni Ottanta, Terzani «vide chiaramente i mali del futuro, la globalizzazione, l’economia al potere, il materialismo. Non si fermò mai. Scrisse sempre. Si alzava alle tre del mattino per riordinare, cancellare, aggiungere. Nell’epoca del non fare, è un esempio, soprattutto per i giovani smarriti». Sin dall’incipit si coglie l’alba della metamorfosi cinese ignorata allora dal vecchio continente. «La Cina è senza ispirazione – scrive – mai un punto d’ironia, mai una follia dell’intelligenza. La vecchia Pechino viene fatta fuori, quella messa al suo posto durerà pochissimo...».

Che le amicizie virtuali non corrispondano necessariamente a quelle reali è il punto di partenza da tener ben presente quando ci si affaccia al mondo dei social networks. E a dare le giuste informazioni su come tutelarsi dai rischi che si corrono confondendo le due dimensioni che provvede il secondo workshop di v/l Digital, ieri mattina al Friuli Future Forum, dal titolo Su Facebook, ma non senza privacy. Ancora una volta, a guidare la trentina di partecipanti muniti di pc, è l’hacker Claudio Agosti, affiancato questa volta dall’esperto di security Fabio Pietrosanti e dall’ingegnere elettrotecnico Yvette Agostini. Dunque. occhio agli accorgimenti da usare dentro l’insidioso mondo di Facebook. «La propria privacy si costruisce anche con la fiducia che si ha dei propri contatti, ma se solo 5 su 500 sono davvero amici, allora dobbiamo autotutelarci scegliendo con cura che informazioni pubblicare». Esordisce così, la Agostini, ponendo innanzitutto un dubbio più concettuale che pratico, per poi procedere, insieme con i corsisti, nella costruzione di un account vero e proprio, spiegandone tutti i passaggi dall’inserimento di un indirizzo mail, che consente al sistema di mettere nel suo database tutti i nostri contatti, alla scelta dei post da pubblicare secondo la discrezione di ognuno di noi. Anna Dazzan

©RIPRODUZIONERISERVATA

©RIPRODUZIONERISERVATA

Ieri sera il gala al Giovanni da Udine: premiati Pierluigi Cappello e Mohsin Hamid Mario Perrotta legge “Un’idea di destino”, il libro che ora raccoglie i taccuini di Gian Paolo Polesini

Il workshop su Facebook

“IN QUESTO MONDO DI LADRI”: IL DIBATTITO

Livadiotti: «Chi evade ruba allo Stato e a chi paga» Siciliotti: «Ridurre la spesa, il debito e le tasse» ◗ UDINE

Pubblico festivaliero e musica in San Francesco, location principale di “vicino/lontano”, oggi all’ultimo giorno (Foto Phocus Angency)

Qualcuno ritiene che l’evasione fiscale sia il vero cancro del sistema economico italiano, e punta il dito contro i ladri di tasse e contro i politici che li proteggono, altri replicano che anche chi richiede un “prezzo” eccessivo può essere considerato ladro. Vicino/lontano mette insieme le due posizioni e chiama Stefano Livadiotti e Carlo Siciliotti. Livadiotti, firma di punta de l’Espresso, e autore di inchieste come Ladri. Gli evasori e i politici che li proteggono

(Bompiani, 2014), e Siciliotti, noto commercialista di Udine, lunghe esperienze di vertice in organismi nazionali della categoria, moderati da Paolo Cerruti, primo presidente dell’Associazione vicino/lontano, approfondiscono ieri all’Oratorio del Cristo, con atteggiamento no partisan, la spinosa questione fiscale italiana. Il titolo dell'incontro, In questo mondo di ladri. Ladri di tasse e ladri di risorse, è di per sé un’implicita attribuzione di responsabilità, perché ormai è chiaro che evadere il fisco e sottrarre risorse desti-

nate al bene dell’intera collettività sono atti equivalenti. Per Siciliotti occorre «ridurre la spesa pubblica, ridurre il debito, ridurre la pressione fiscale, e recuperare l'evasione». Per Livadiotti, chi evade «ruba tre volte, perché costringe lo Stato a tartassare chi già paga, perché usa i servizi pubblici senza aver contribuito e perché spesso usufruisce di vantaggi che non gli spettano, sottraendo ad altri i benefici». Ammettere di vivere in un mondo trasversale di ladri, che accomuna chi non versa le imposte dovute e chi gesti-

Siciliotti, Cerutti e Livadiotti all’Oratorio del Cristo (Foto Phocus Agency)

sce i beni comuni in modo irrazionale, se non addirittura colpevole o doloso, è una necessità preliminare sulla quale concordano sia Livadiotti sia Siciliotti. Ma se è doveroso attendersi che ogni singolo cit-

tadino eserciti responsabilità nei confronti della comunità cui appartiene, è altrettanto doveroso pretendere rigore ed equità dallo Stato. Fabiana Dallavalle ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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Cultura e Spettacoli

MESSAGGERO VENETO

VICINO/LONTANO » CHE MONDO FA?

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Il poeta Pierluigi Cappello e lo scrittore pachistano Moshin Hamid, vincitori ex aequo del decimo premio Terzani, ieri sera al Giovanni da Udine. A destra, il pubblico in sala (Foto Phocus Agency)

«Ecco i diari di Tiziano un aiuto ai giovani smarriti» Ieri sera il gala al Giovanni da Udine: premiati Pierluigi Cappello e Mohsin Hamid Mario Perrotta legge “Un’idea di destino”, il libro che ora raccoglie i taccuini di Gian Paolo Polesini È un doppio significativo dieci, quest’anno. Ricorda una tratta importante di vicino/lontano e l’addio del personaggio simbolo del festival, Tiziano Terzani, che spense la luce del suo studio nel 2004. Il mondo, nel frattempo, è scivolato avanti con l’irruenza e l’imprevedibilità conosciute e l’anticiparne le mosse ha costituito l’ossatura di un organismo strutturato per le strategie di pensiero. Postazioni di approfondimento in relazione con l’energica eredità del Marco Polo novecentesco, sinergia necessaria per capire qualcosa della relazione Oriente/Occidente e di ciò che ci capita attorno. Premio Terzani 2014, consegnato dal sindaco Honsell. Conosciamo già chi l’ha vinto, un poeta friulano e uno scrittore pachistano. All’apparenza sembrano artisti lontani – intelaiatura narrativa, formazione, espressione, metodologie –, eppure Pierluigi Cappello e Moh-

IL PROGRAMMA “Vicino/lontano” 2014 si conclude oggi con una ventina di eventi in sette locations del centro storico di Udine e con un centinaio di protagonisti. Fra i temi di indagine: Quanta diseguaglianza possiamo sopportare? (ore 11.30) con Maurizio Franzini, Andrea Fumagalli, Carlo Formenti e Riccardo Staglianò. Idealmente collegato a questo dibattito è l’incontro che ci accompagna “Nell’universo del denaro”, con Elena Esposito, René Major, Andrea Zhok e Beatrice Bonato (ore 17). Del disagio che attraversa generazioni differenti e di Crisi della presenza converseranno Chiara Saraceno, Davide Zoletto e Anna Oliverio Ferraris (ore 15). Alle 11, al Teatro San Giorgio la tavola

sin Hamid condividono esperienze comuni di rottura, terre spezzate e ricostruite, cambi di rotta, rinascite. Oggi vicino/lontano saluterà luoghi e persone con l’intensità dell’ultimo giorno. Il sabato lo si riserva al gala del Nuovo, è prassi. L’ufficialità, l’esposizione, la premiazione, le interviste. Ci pensa Giovanni Marzini, l’uomo della comunicazione, a interagire come sa con il viavai

rotonda “Europensieri. Un’altra Europa?”, con Nicola Gasbarro, Raoul Kirchmayr, Eliana Villalta e Luca Taddio, nell’ambito delle “Colazioni filosofiche della domenica mattina” curate da CSS e Società Filosofica Italiana Sezione FVG. All’Oratorio del Cristo, alle 11.30, “L’alfabeto Grillo. D per democrazia diretta o dittatura degli attivi?”, con Marco Laudonio, Massimiliano Panarari e Marco Pacini. Gran finale alle 21, in San Francesco, per riflettere sul calcio a un mese dall'inizio dei mondiali in Brasile: “Quando il gioco si fa brutto”, con Alessandro Birindelli, Gianpaolo Ormezzano, Massimo Priviero e Sara Simeoni, conduce Paolo Patui. Info www.vicinolontano.it

da palcoscenico. Una mescolanza di musica, con il Meridian Sax Quartet del conservatorio di Udine, d’immagini e di filmati, riserva speciale della famiglia Terzani (in platea anche il figlio Folco), e di letture: dietro il leggio, l’attore Mario Perrotta. Il libro sa ancora d’inchiostro e di carta calda, Un’idea di destino (Longanesi) circola soltanto da qualche giorno. È vero, ne abbiamo parlato poco, finora.

Aspettavamo che fosse liberato dalla tipografia. I diari di Tiziano, ecco la materia. Dal 1984 al 2003. «Tremila e cinquecento pagine – spiega la moglie Angela, autrice della prefazione – ordinatamente affastellate nel suo angolo di Firenze con la meticolosa cura di chi vuole sopravvivere alla morte. Le cose vecchie e un po’ sciupate gli piacevano, avevano il sapore della Storia. Senza un passato non ci

sarà mai un futuro. Mio marito teneva sempre un taccuino nel taschino della camicia bianca sul quale appuntava qualunque cosa, anche i suoi libri. Prima di finire rilegati, passavano da lì, anche loro». Dalla postazione cinese – fu espulso dal grande paese in quanto scrittore scomodo e troppo franco –, negli anni Ottanta, Terzani «vide chiaramente i mali del futuro, la globalizzazione, l’economia al potere, il materialismo. Non si fermò mai. Scrisse sempre. Si alzava alle tre del mattino per riordinare, cancellare, aggiungere. Nell’epoca del non fare, è un esempio, soprattutto per i giovani smarriti». Sin dall’incipit si coglie l’alba della metamorfosi cinese ignorata allora dal vecchio continente. «La Cina è senza ispirazione – scrive – mai un punto d’ironia, mai una follia dell’intelligenza. La vecchia Pechino viene fatta fuori, quella messa al suo posto durerà pochissimo...». ©RIPRODUZIONERISERVATA

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MESSAGGERO VENETO DOMENICA 18 MAGGIO 2014

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mid condividono especomuni di rottura, terre te e ricostruite, cambi di nascite. vicino/lontano saluterà e persone con l’intensità imo giorno. Il sabato lo va al gala del Nuovo, è L’ufficialità, l’esposiziopremiazione, le intervipensa Giovanni Marzini, della comunicazione, a ire come sa con il viavai

rotonda “Europensieri. Un’altra Europa?”, con Nicola Gasbarro, Raoul Kirchmayr, Eliana Villalta e Luca Taddio, nell’ambito delle “Colazioni filosofiche della domenica mattina” curate da CSS e Società Filosofica Italiana Sezione FVG. All’Oratorio del Cristo, alle 11.30, “L’alfabeto Grillo. D per democrazia diretta o dittatura degli attivi?”, con Marco Laudonio, Massimiliano Panarari e Marco Pacini. Gran finale alle 21, in San Francesco, per riflettere sul calcio a un mese dall'inizio dei mondiali in Brasile: “Quando il gioco si fa brutto”, con Alessandro Birindelli, Gianpaolo Ormezzano, Massimo Priviero e Sara Simeoni, conduce Paolo Patui. Info www.vicinolontano.it

da palcoscenico. Una mescolanza di musica, con il Meridian Sax Quartet del conservatorio di Udine, d’immagini e di filmati, riserva speciale della famiglia Terzani (in platea anche il figlio Folco), e di letture: dietro il leggio, l’attore Mario Perrotta. Il libro sa ancora d’inchiostro e di carta calda, Un’idea di destino (Longanesi) circola soltanto da qualche giorno. È vero, ne abbiamo parlato poco, finora.

Aspettavamo che fosse liberato dalla tipografia. I diari di Tiziano, ecco la materia. Dal 1984 al 2003. «Tremila e cinquecento pagine – spiega la moglie Angela, autrice della prefazione – ordinatamente affastellate nel suo angolo di Firenze con la meticolosa cura di chi vuole sopravvivere alla morte. Le cose vecchie e un po’ sciupate gli piacevano, avevano il sapore della Storia. Senza un passato non ci

◗ UDINE

sarà mai un futuro. Mio marito teneva sempre un taccuino nel taschino della camicia bianca sul quale appuntava qualunque cosa, anche i suoi libri. Prima di finire rilegati, passavano da lì, anche loro». Dalla postazione cinese – fu espulso dal grande paese in quanto scrittore scomodo e troppo franco –, negli anni Ottanta, Terzani «vide chiaramente i mali del futuro, la globalizzazione, l’economia al potere, il materialismo. Non si fermò mai. Scrisse sempre. Si alzava alle tre del mattino per riordinare, cancellare, aggiungere. Nell’epoca del non fare, è un esempio, soprattutto per i giovani smarriti». Sin dall’incipit si coglie l’alba della metamorfosi cinese ignorata allora dal vecchio continente. «La Cina è senza ispirazione – scrive – mai un punto d’ironia, mai una follia dell’intelligenza. La vecchia Pechino viene fatta fuori, quella messa al suo posto durerà pochissimo...».

Che le amicizie virtuali non corrispondano necessariamente a quelle reali è il punto di partenza da tener ben presente quando ci si affaccia al mondo dei social networks. E a dare le giuste informazioni su come tutelarsi dai rischi che si corrono confondendo le due dimensioni che provvede il secondo workshop di v/l Digital, ieri mattina al Friuli Future Forum, dal titolo Su Facebook, ma non senza privacy. Ancora una volta, a guidare la trentina di partecipanti muniti di pc, è l’hacker Claudio Agosti, affiancato questa volta dall’esperto di security Fabio Pietrosanti e dall’ingegnere elettrotecnico Yvette Agostini. Dunque. occhio agli accorgimenti da usare dentro l’insidioso mondo di Facebook. «La propria privacy si costruisce anche con la fiducia che si ha dei propri contatti, ma se solo 5 su 500 sono davvero amici, allora dobbiamo autotutelarci scegliendo con cura che informazioni pubblicare». Esordisce così, la Agostini, ponendo innanzitutto un dubbio più concettuale che pratico, per poi procedere, insieme con i corsisti, nella costruzione di un account vero e proprio, spiegandone tutti i passaggi dall’inserimento di un indirizzo mail, che consente al sistema di mettere nel suo database tutti i nostri contatti, alla scelta dei post da pubblicare secondo la discrezione di ognuno di noi. Anna Dazzan

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sera il gala al Giovanni da Udine: premiati Pierluigi Cappello e Mohsin Hamid io Perrotta legge “Un’idea di destino”, il libro che ora raccoglie i taccuini

L PROGRAMMA

Il workshop su Facebook


Il poeta Pierluigi Cappello e lo scrittore pachistano Moshin Hamid, vincitori ex aequo del decimo premio Terzani, ieri sera al Giovanni da Udine. A destra, il pubblico in sala (Foto Phocus Agency)

«Ecco i diari di Tiziano un aiuto ai giovani smarriti»

Il workshop su Facebook

◗ UDINE data: 18/05/2014 Che le amicizie virtuali non pagina: 48 (dettaglio) corrispondano necessaria-

sarà mai un futuro. Mio marito teneva sempre un taccuino nel taschino della camicia bianca sul quale appuntava qualunque cosa, anche i suoi libri. Prima di finire rilegati, passavano da lì, anche loro». Dalla postazione cinese – fu espulso dal grande paese in quanto scrittore scomodo e troppo franco –, negli anni Ottanta, Terzani «vide chiaramente i mali del futuro, la globalizzazione, l’economia al potere, il materialismo. Non si fermò mai. Scrisse sempre. Si alzava alle tre del mattino per riordinare, cancellare, aggiungere. Nell’epoca del non fare, è un esempio, soprattutto per i giovani smarriti». Sin dall’incipit si coglie l’alba della metamorfosi cinese ignorata allora dal vecchio continente. «La Cina è senza ispirazione – scrive – mai un punto d’ironia, mai una follia dell’intelligenza. La vecchia Pechino viene fatta fuori, quella messa al suo posto durerà pochissimo...».

mente a quelle reali è il punto di partenza da tener ben presente quando ci si affaccia al mondo dei social networks. E a dare le giuste informazioni su come tutelarsi dai rischi che si corrono confondendo le due dimensioni che provvede il secondo workshop di v/l Digital, ieri mattina al Friuli Future Forum, dal titolo Su Facebook, ma non senza privacy. Ancora una volta, a guidare la trentina di partecipanti muniti di pc, è l’hacker Claudio Agosti, affiancato questa volta dall’esperto di security Fabio Pietrosanti e dall’ingegnere elettrotecnico Yvette Agostini. Dunque. occhio agli accorgimenti da usare dentro l’insidioso mondo di Facebook. «La propria privacy si costruisce anche con la fiducia che si ha dei propri contatti, ma se solo 5 su 500 sono davvero amici, allora dobbiamo autotutelarci scegliendo con cura che informazioni pubblicare». Esordisce così, la Agostini, ponendo innanzitutto un dubbio più concettuale che pratico, per poi procedere, insieme con i corsisti, nella costruzione di un account vero e proprio, spiegandone tutti i passaggi dall’inserimento di un indirizzo mail, che consente al sistema di mettere nel suo database tutti i nostri contatti, alla scelta dei post da pubblicare secondo la discrezione di ognuno di noi. Anna Dazzan

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Ieri sera il gala al Giovanni da Udine: premiati Pierluigi Cappello e Mohsin Hamid Mario Perrotta legge “Un’idea di destino”, il libro che ora raccoglie i taccuini di Gian Paolo Polesini È un doppio significativo dieci, quest’anno. Ricorda una tratta importante di vicino/lontano e l’addio del personaggio simbolo del festival, Tiziano Terzani, che spense la luce del suo studio nel 2004. Il mondo, nel frattempo, è scivolato avanti con l’irruenza e l’imprevedibilità conosciute e l’anticiparne le mosse ha costituito l’ossatura di un organismo strutturato per le strategie di pensiero. Postazioni di approfondimento in relazione con l’energica eredità del Marco Polo novecentesco, sinergia necessaria per capire qualcosa della relazione Oriente/Occidente e di ciò che ci capita attorno. Premio Terzani 2014, consegnato dal sindaco Honsell. Conosciamo già chi l’ha vinto, un poeta friulano e uno scrittore pachistano. All’apparenza sembrano artisti lontani – intelaiatura narrativa, formazione, espressione, metodologie –, eppure Pierluigi Cappello e Moh-

IL PROGRAMMA “Vicino/lontano” 2014 si conclude oggi con una ventina di eventi in sette locations del centro storico di Udine e con un centinaio di protagonisti. Fra i temi di indagine: Quanta diseguaglianza possiamo sopportare? (ore 11.30) con Maurizio Franzini, Andrea Fumagalli, Carlo Formenti e Riccardo Staglianò. Idealmente collegato a questo dibattito è l’incontro che ci accompagna “Nell’universo del denaro”, con Elena Esposito, René Major, Andrea Zhok e Beatrice Bonato (ore 17). Del disagio che attraversa generazioni differenti e di Crisi della presenza converseranno Chiara Saraceno, Davide Zoletto e Anna Oliverio Ferraris (ore 15). Alle 11, al Teatro San Giorgio la tavola

sin Hamid condividono esperienze comuni di rottura, terre spezzate e ricostruite, cambi di rotta, rinascite. Oggi vicino/lontano saluterà luoghi e persone con l’intensità dell’ultimo giorno. Il sabato lo si riserva al gala del Nuovo, è prassi. L’ufficialità, l’esposizione, la premiazione, le interviste. Ci pensa Giovanni Marzini, l’uomo della comunicazione, a interagire come sa con il viavai

rotonda “Europensieri. Un’altra Europa?”, con Nicola Gasbarro, Raoul Kirchmayr, Eliana Villalta e Luca Taddio, nell’ambito delle “Colazioni filosofiche della domenica mattina” curate da CSS e Società Filosofica Italiana Sezione FVG. All’Oratorio del Cristo, alle 11.30, “L’alfabeto Grillo. D per democrazia diretta o dittatura degli attivi?”, con Marco Laudonio, Massimiliano Panarari e Marco Pacini. Gran finale alle 21, in San Francesco, per riflettere sul calcio a un mese dall'inizio dei mondiali in Brasile: “Quando il gioco si fa brutto”, con Alessandro Birindelli, Gianpaolo Ormezzano, Massimo Priviero e Sara Simeoni, conduce Paolo Patui. Info www.vicinolontano.it

da palcoscenico. Una mescolanza di musica, con il Meridian Sax Quartet del conservatorio di Udine, d’immagini e di filmati, riserva speciale della famiglia Terzani (in platea anche il figlio Folco), e di letture: dietro il leggio, l’attore Mario Perrotta. Il libro sa ancora d’inchiostro e di carta calda, Un’idea di destino (Longanesi) circola soltanto da qualche giorno. È vero, ne abbiamo parlato poco, finora.

Aspettavamo che fosse liberato dalla tipografia. I diari di Tiziano, ecco la materia. Dal 1984 al 2003. «Tremila e cinquecento pagine – spiega la moglie Angela, autrice della prefazione – ordinatamente affastellate nel suo angolo di Firenze con la meticolosa cura di chi vuole sopravvivere alla morte. Le cose vecchie e un po’ sciupate gli piacevano, avevano il sapore della Storia. Senza un passato non ci

“IN QUESTO MONDO DI LADRI”: IL DIBATTITO

Livadiotti: «Chi evade ruba allo Stato e a chi paga» Siciliotti: «Ridurre la spesa, il debito e le tasse» ◗ UDINE

Pubblico festivaliero e musica in San Francesco, location principale di “vicino/lontano”, oggi all’ultimo giorno (Foto Phocus Angency)

Qualcuno ritiene che l’evasione fiscale sia il vero cancro del sistema economico italiano, e punta il dito contro i ladri di tasse e contro i politici che li proteggono, altri replicano che anche chi richiede un “prezzo” eccessivo può essere considerato ladro. Vicino/lontano mette insieme le due posizioni e chiama Stefano Livadiotti e Carlo Siciliotti. Livadiotti, firma di punta de l’Espresso, e autore di inchieste come Ladri. Gli evasori e i politici che li proteggono

(Bompiani, 2014), e Siciliotti, noto commercialista di Udine, lunghe esperienze di vertice in organismi nazionali della categoria, moderati da Paolo Cerruti, primo presidente dell’Associazione vicino/lontano, approfondiscono ieri all’Oratorio del Cristo, con atteggiamento no partisan, la spinosa questione fiscale italiana. Il titolo dell'incontro, In questo mondo di ladri. Ladri di tasse e ladri di risorse, è di per sé un’implicita attribuzione di responsabilità, perché ormai è chiaro che evadere il fisco e sottrarre risorse desti-

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Siciliotti, Cerutti e Livadiotti all’Oratorio del Cristo (Foto Phocus Agency)

sce i beni comuni in modo irrazionale, se non addirittura colpevole o doloso, è una necessità preliminare sulla quale concordano sia Livadiotti sia Siciliotti. Ma se è doveroso attendersi che ogni singolo cit-

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sin Hamid condividono esperienze comuni di rottura, terre spezzate e ricostruite, cambi di rotta, rinascite. Oggi vicino/lontano saluterà luoghi e persone con l’intensità dell’ultimo giorno. Il sabato lo si riserva al gala del Nuovo, è prassi. L’ufficialità, l’esposizione, la premiazione, le interviste. Ci pensa Giovanni Marzini, l’uomo della comunicazione, a interagire come sa con il viavai

rotonda “Europensieri. Un’altra Europa?”, con Nicola Gasbarro, Raoul Kirchmayr, Eliana Villalta e Luca Taddio, nell’ambito delle “Colazioni filosofiche della domenica mattina” curate da CSS e Società Filosofica Italiana Sezione FVG. All’Oratorio del Cristo, alle 11.30, “L’alfabeto Grillo. D per democrazia diretta o dittatura degli attivi?”, con Marco Laudonio, Massimiliano Panarari e Marco Pacini. Gran finale alle 21, in San Francesco, per riflettere sul calcio a un mese dall'inizio dei mondiali in Brasile: “Quando il gioco si fa brutto”, con Alessandro Birindelli, Gianpaolo Ormezzano, Massimo Priviero e Sara Simeoni, conduce Paolo Patui. Info www.vicinolontano.it

da palcoscenico. Una mescolanza di musica, con il Meridian Sax Quartet del conservatorio di Udine, d’immagini e di filmati, riserva speciale della famiglia Terzani (in platea anche il figlio Folco), e di letture: dietro il leggio, l’attore Mario Perrotta. Il libro sa ancora d’inchiostro e di carta calda, Un’idea di destino (Longanesi) circola soltanto da qualche giorno. È vero, ne abbiamo parlato poco, finora.

Aspettavamo che fosse liberato dalla tipografia. I diari di Tiziano, ecco la materia. Dal 1984 al 2003. «Tremila e cinquecento pagine – spiega la moglie Angela, autrice della prefazione – ordinatamente affastellate nel suo angolo di Firenze con la meticolosa cura di chi vuole sopravvivere alla morte. Le cose vecchie e un po’ sciupate gli piacevano, avevano il sapore della Storia. Senza un passato non ci

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data: 18/05/2014 pagina: Domenica 18 maggio26 2014

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A CERVIGNANO

Le acqueforti di Zigaina al Centro civico

A TAVAGNACCO Saggio jazz al Bon

A TRIESTE Grotta Rockin’ Circus

A LIGNANO I Massimo Volume

CERVIGNANO - Dopo il consiglio regionale a Trieste, da ieri l’omaggio ai 90 anni di Giuseppe Zigaina si è trasferito nel Centro Civico di Cervignano, paese natale dell’artista. In mostra, con i libri da lui scritti, sono circa quaranta incisioni con la tecnica dell’acquaforte, oltre a una decina di recenti opere grafiche che testimoniano la forza e portata innovativa dei novant’anni del Maestro. Un percorso che offre spunti legati ad una lettura del territorio caro all’artista e in grado di coniugare il vissuto personale con i grandi temi della storia. Visite il giovedì ore 10-12, venerdì, sabato e domenica (oltre al 2 giugno) 10-12 e 16-19. Ingresso libero.

TAVAGNACCO - Al via, al teatro Bon, i saggi finali delle attività didattiche dell’oominima Fondazione. Oggi alle 17 apriranno gli allievi dei laboratori di piano jazz tenuti da Renato Strukelj. Dal 25 maggio al 15 giugno i prossimi appuntamenti per un totale di 200 allievi.

TRIESTE - Dopo il successo del concerto della star reggae italo jamaicana Alborosie venerdì sera, il tendone di Borgo Grotta Gigante ospita oggi una giornata a ingresso gratuito di concerti e festeggiamenti incentrata sulla musica rock, alternative e metal. Ingresso libero.

LIGNANO - Oggi alle ore 17 al Bar Tenda di Pineta musica dal vivo con gli Alta Tensione, cover band tra i cui membri spicca Andrea Fontana, batterista ufficiale della cantante Elisa e di Tiziano Ferro, che propongono brani classici della disco music, funky, blues, soul e rock.

CULTURA S

& PETTACOLI

Ieri sera al Giovanni da Udine le premiazioni di Vicino/Lontano Letti gli inediti dello scrittore che raccontano una vita poco levigata

CappelloeHamid nel segno di Terzani Chiara Lenarduzzi UDINE

C

he mondo fa? A questa domanda, che ha percorso tutta la decima edizione di Vicino Lontano, hanno dato delle convincenti risposte lo scrittore pakistano Mohsin Hamid e il poeta friulano Pierluigi Cappello, che ieri sera hanno ricevuto ex aequo il Premio Terzani 2014. Il primo per il romanzo Come diventare ricchi sfondati nell'Asia emergente, lucida meditazione sulla vita dell'uomo nel mondo globalizzato; il secondo per Questa libertà, opera dove vissuto individuale e ambiente circostante costiutiscono un pulsante microcosmo di forte impatto emotivo. Che mondo fa? Era la domanda che si ripeteva anche Tiziano Terzani, che ha percorso il mondo con i piedi e la penna. È la sua amata Asia, splendidamente fotografata in bianco e nero ad aprire la serata, in una carrellata di immagini dell'archivio Terzani che vanno dal Vietnam degli anni '70 all'India degli anni '90. Poi arrivano le sue parole, fatte rivivere dalla voce del premio Ubu Mario Perrotta, attraverso stralci tratti da Un'idea di destino, raccolta di diari e lettere dello scrittore appena usciti per Longanesi. Ne emerge una voce cristallina - inframmezzata dai sassofonisti del Meridian Sax Quartet del Conservatorio di Udine - intenta a guardare voracemente e a sfuggire dalle autoillusioni. «Tiziano ha passato notti intere - spiega un'emozionata Angela Terzani - a togliere ciò che non voleva fosse trovato. Sono sicura che voles-

se far leggere questi diari. Qui troviamo una vita poco levigata che rimanda ad una storia vera». Si è commossa nel premiare Pierluigi Cappello, che alla domanda del giornalista Giovanni Marzini, conduttore della serata, che gli ha chiesto

quanto l'incidente sia causa del suo essere poeta, ha risposto: «Mi viene da sorridere. Leggo del poeta disabile ma nessuno definisce Leopardi il poeta gobbo. Uno scrittore è forgiato da forze geologiche. Non basta un evento traumati-

TEATRO Pubblico delle grandi occasioni ieri sera al Giovanni da Udine per il premi Terzani. A destra il Meridian Sax Quartet con i musicisti del conservatorio Tomadini (Phocus Agency)

co per fare un poeta, altrimenti in Italia, con tutti gli incidenti sul lavoro, avremmo un paese popolato di poeti». Se Cappello è testimone di una trasformazione antropologica del Friuli che ha la sua cesura con il terremoto del '76 e che ha traumatizzato questa terra, Mohsin Hamid vede nel prevalere del sé il motore di una globalizzazione malata che solo l'amore può aiutare a sconfiggere. Un lungo applauso avvolge i due premiati, che Folco Terzani, a sorpresa sul palco, definisce come continuatori dello spirito del suo babbo. © riproduzione riservata

POESIA

Al via Acque di acqua, dedicato a Menon CORMONS - La “Carovana del Verso” partirà oggi da Cormons con letture e musica sul Ronc dai Capucins, in occasione della Fieste da Viarte; alle 18, nell’oratorio del Cristo a Udine, il Festival itinerante di Poesia porterà a Vicino/lontano le letture degli autori del libro “Il pane offeso” e le musiche della violinista giapponese Mariko Masuda, accompagnata al violoncello dall’udinese Nicola Siagri. Queste le prime tappe della rassegna di poesia e musica

“Acque di acqua”, promosso da Culturaglobale e che - dopo Macor, Bartolini, Morandini, Maniacco e Giacomini - avrà come poeta di riferimento Gian Giacomo Menon, originario di Medea. Cormòns sarà punto di riferimento della “carovana”, scenario di cinque tappe e centro di ospitalità per poeti nazionali e stranieri (già ospite Jack Hirschman, il maggior poeta della beat generation americana). Saranno sette mesi, fino a dicembre, dedicati alla poesia e alla musica; un

programma che coinvolgerà oltre 120 tra poeti, musicisti, cantanti e artisti, anche stranieri: da Nguyen Chi Trung dal Vietnam a Jack Hirschman dagli Stati Uniti, interessando Slovenia, Croazia, Austria e Italia con letture, rappresentazioni teatrali, mostre d’arte e performance musicali, con il coinvolgimento anche degli studenti del conservatorio Tomadini di Udine. In vendita l’antologia “Il pane offeso” (ed. Culturaglobale) scritto da 17 scrittori e poeti.

Il fenomeno dei grillini e i Mondiali in Brasile UDINE – Tra gli appuntamenti dell’odierna giornata conclusiva, all’Oratorio del Cristo, alle 11.30, riflettori puntati su "L’Alfabeto Grillo. D per democrazia diretta o dittatura degli attivi?" con Marco Laudonio e Massimiliano Panarari, introdotti da Marco Pacini: una riflessione sulla "grande mutazione" della politica in Italia. Alle 21, a un mese dall'inizio dei mondiali di calcio in Brasile, "Quando il gioco si fa brutto" (ex Chiesa di San Francesco) con Paolo Patui, curatore di LeggerMente, la Pordenone Big Band, Alessandro Birindelli, ex calciatore della Juventus, il giornalista sportivo Gianpaolo Ormezzano, il rocker Massimo Priviero e Sara Simeoni.


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data: 18/05/2014 pagina: 26 (dettaglio)

Il fenomeno dei grillini e i Mondiali in Brasile UDINE – Tra gli appuntamenti dell’odierna giornata conclusiva, all’Oratorio del Cristo, alle 11.30, riflettori puntati su "L’Alfabeto Grillo. D per democrazia diretta o dittatura degli attivi?" con Marco Laudonio e Massimiliano Panarari, introdotti da Marco Pacini: una riflessione sulla "grande mutazione" della politica in Italia. Alle 21, a un mese dall'inizio dei mondiali di calcio in Brasile, "Quando il gioco si fa brutto" (ex Chiesa di San Francesco) con Paolo Patui, curatore di LeggerMente, la Pordenone Big Band, Alessandro Birindelli, ex calciatore della Juventus, il giornalista sportivo Gianpaolo Ormezzano, il rocker Massimo Priviero e Sara Simeoni.


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data: 18/05/2014 pagina: 26 (dettaglio)

se far leggere questi diari. Qui troviamo una vita poco levigata che rimanda ad una storia vera». Si è commossa nel premiare Pierluigi Cappello, che alla domanda del giornalista Giovanni Marzini, conduttore della serata, che gli ha chiesto

quanto l'incidente sia causa del suo essere poeta, ha risposto: «Mi viene da sorridere. Leggo del poeta disabile ma nessuno definisce Leopardi il poeta gobbo. Uno scrittore è forgiato da forze geologiche. Non basta un evento traumati-

co per fare un poeta, altrimenti in Italia, con tutti gli incidenti sul lavoro, avremmo un paese popolato di poeti». Se Cappello è testimone di una trasformazione antropologica del Friuli che ha la sua cesura con il terremoto del '76 e che ha traumatizzato questa terra, Mohsin Hamid vede nel prevalere del sé il motore di una globalizzazione malata che solo l'amore può aiutare a sconfiggere. Un lungo applauso avvolge i due premiati, che Folco Terzani, a sorpresa sul palco, definisce come continuatori dello spirito del suo babbo. © riproduzione riservata

POESIA

Al via Acque di acqua, dedicato a Menon CORMONS - La “Carovana del Verso” partirà oggi da Cormons con letture e musica sul Ronc dai Capucins, in occasione della Fieste da Viarte; alle 18, nell’oratorio del Cristo a Udine, il Festival itinerante di Poesia porterà a Vicino/lontano le letture degli autori del libro “Il pane offeso” e le musiche della violinista giapponese Mariko Masuda, accompagnata al violoncello dall’udinese Nicola Siagri. Queste le prime tappe della rassegna di poesia e musica

“Acque di acqua”, promosso da Culturaglobale e che - dopo Macor, Bartolini, Morandini, Maniacco e Giacomini - avrà come poeta di riferimento Gian Giacomo Menon, originario di Medea. Cormòns sarà punto di riferimento della “carovana”, scenario di cinque tappe e centro di ospitalità per poeti nazionali e stranieri (già ospite Jack Hirschman, il maggior poeta della beat generation americana). Saranno sette mesi, fino a dicembre, dedicati alla poesia e alla musica; un

programma che coinvolgerà oltre 120 tra poeti, musicisti, cantanti e artisti, anche stranieri: da Nguyen Chi Trung dal Vietnam a Jack Hirschman dagli Stati Uniti, interessando Slovenia, Croazia, Austria e Italia con letture, rappresentazioni teatrali, mostre d’arte e performance musicali, con il coinvolgimento anche degli studenti del conservatorio Tomadini di Udine. In vendita l’antologia “Il pane offeso” (ed. Culturaglobale) scritto da 17 scrittori e poeti.


data: 18/05/2014


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Redazione

Sei in: HOME › AGENDA › OLTRE 30 MILA SPETTATORI A V/L DAL SUCCESSO A UN’EVOLUZIONE

Oltre 30 mila spettatori a V/L Dal successo a un’evoluzione 18 maggio 2014

UDINE. “Che mondo fa?” Vicino/Lontano 2014 se l’è chiesto nel corso della sua X edizione e ha dilatato i confini spazio­temporali per un’indagine di undici giorni e un cartellone ricco di oltre cento appuntamenti, sette mostre, decine di incontri, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni e stage, articolati in quattro grandi aree tematiche – pensiero/memoria, utopia, denaro e differenze – con centinaia di ospiti italiani e internazionali. Lo sguardo sul mondo, declinato in una dimensione narrativa dinamica per osservare e raccontare, fra dialogo teatro e musica, l’attualità dei nostri giorni. Da giovedì 8 a domenica 18 maggio, oltre 30mila spettatori hanno preso parte agli eventi del festival, spesso affollando gli spazi – una decina di location del centro storico udinese – con file lunghissime, come nel caso della lectio inaugurale con l’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, o per l’incontro scenico sulla burocrazia che, accanto al giornalista Gian Antonio Stella, ha visto protagonista il comico Natalino Balasso, chiamato in extremis a sostituire il collega Paolo Rossi. Un avvicendamento efficacissimo e ‘antiburocratico’, per ovviare a un impedimento last minute con una performance inedita, accolta dall’affettuoso entusiasmo del pubblico. «Sarà inevitabile, nel 2015, ripartire da una formula XL che ci permette di articolare meglio il programma», hanno sottolineato i promotori di Vicino/Lontano: il direttore del progetto Marco Pacini, la curatrice Paola Colombo, il presidente dell’Associazione Vicino/lontano Alessandro Verona con la vice Franca Rigoni. «A dieci anni dall’avvio del festival, siamo consapevoli di essere diventati una realtà di riferimento per le istituzioni e le altre associazioni culturali del territorio – hanno ancora commentato gli organizzatori nel corso giornata conclusiva –. E siamo lieti che il Comune di Udine ci abbia voluto coinvolgere per il triennio 2015/2017 in un ampio progetto intorno alla sostenibilità, e la nostra prospettiva di ragionamento si estende adesso al medio e lungo periodo e alla necessità di un ripensamento della struttura operativa dell’associazione, per renderla adeguata agli impegni futuri. Da dieci anni Vicino/Lontano caratterizza la sua azione con un forte apporto di volontariato culturale: un investimento che nel 2004 abbiamo ritenuto prioritario per dare il nostro contributo di passione, energia e risorse culturali e creative alla città di Udine. Lo testimonierà il bilancio della X edizione del festival che a breve sarà reso pubblico in rete». Notevole il successo anche per il nuovo percorso di Vicino/Lontano Digital, un festival nel festival: sold out per gli incontri programmati sui temi legati alla rete e per i tre workshop al Friuli Future Forum. Una formula che certamente sarà confermata e potenziata per le edizioni a venire, integrando

FRIULIONLINE.COM (WEB2)

incontri e seminari, come ha anticipato il curatore Fabio Chiusi. Momento memorabile di Vicino/Lontano

2014 è stata certamente la X edizione del Premio Terzani, che ha segnato l’incontro emozionante fra

due autori, Mohsin Hamid e Pierluigi Cappello, capaci di raccontare in modo emblematico il loro e il Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non ri nostro tempo, fra eco autobiografica e finzione narrativa, nel segno della grande lezione di Tiziano Terzani, scrittore e reporter.

Vicino/Lontano

Il ringraziamento di Vicino/Lontano va al pubblico, di cui si registra quest’anno il rinnovamento e ‘ringiovanimento’. E va naturalmente alle istituzioni che hanno sostenuto la manifestazione: fra i principali, la Regione e in particolare l’Assessorato alla Cultura e Turismo, il Comune di Udine, la Camera di Commercio di Udine, la Fondazione CRUP e CariFvg. Argomenti correlati: UDINE VICINO/LONTANO


data: 18/05/2014


data: 19/05/2014 pagina: 17

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14 L’UNIONE SARDA

data: 19/05/2014 pagina: 14

lunedì 19 maggio 2014

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LIBRI. L’ULTIMO ROMANZO DI MOHSIN HAMID, L’AUTORE DI “FONDAMENTALISTA RILUTTANTE”

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Nel mondo globalizzato: istruzioni vincenti per l’uso n romanzo e dodici capitoli come tavole di legge inderogabili, alle quali attenersi per raggiungere il benessere in un’Asia segnata dai contrasti sociali. Un percorso obbligato attraverso il quale lo scrittore pakistano Mohsin Hamid, autore del celebrato “Il fondamentalista riluttante” insegna “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente” (Einaudi, 149 pp. 17,50 euro). Affermarsi nel mondo globalizzato non è facile, ma il protagonista ci prova e ci riesce, anche se ciò comporta l’abbandono delle tradizioni, lo sconfinamento nell’illecito, ricorrere all’amicizia prezzolata di burocrati corrotti, la rinuncia al grande amore e la perdita degli affetti più profondi. Hamid racconta, con un misto di ironia e sconforto, l’inurbamento di milioni di giovani asiatici, attratti dalla modernità. Lo fa con un antieroe, che avanza traendo profitto dai mutamenti sociali legati al tumultuoso sviluppo economico. Con questo romanzo Mohsin Hamid, che ha studiato negli Stati Uniti dove si è laureato, e vive tra Londra, New York e Lahore, ha vinto il Premio Terzani 2014 (ex aequo con il poeta friulano Pierluigi Cappello). Il riconoscimento gli è stato assegnato a Udine al festival letterario Vicino/lontano. Il suo romanzo è un viaggio omerico nella globalizzazione. Voleva raccontare, testimoniare o denunciare le fatiche sovrumane di un uomo per affacciarsi a un futuro più dignitoso? «Tutte queste cose insieme, ma anche raccontare una storia d’amore e i cambiamenti del nostro tempo. L’effetto della globalizzazione sul funzionamento dei mercati, è che ci si concentra sempre più sull’individuo, ma si ha paura perché la componente personale è sempre effimera. Volevo raccontare la globalizzazione e stabilire quanto vale il contributo dell’amore nelle trasformazioni sociali». È un contributo importante?

LE REGOLE Andare a vivere in città, farsi una buona cultura, lasciare l’amore della vita: tutti “consigli” tra il cinico e l’ironico per avere successo in un mondo che cambia velocemente, come sta accadendo anche in Asia

In “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente” lo scrittore pakistano osserva i rapidi e tumultuosi cambiamenti «Importante e diversificato. C’è l’amore romantico, ma anche quello intergenerazionale. Un esempio: i miei genitori vedono i miei figli molto spesso e questo cambia il loro approccio al futuro. Un vecchio ha un atteggiamento di timore verso l’ignoto, ma il fatto che i miei genitori possano convivere con i miei figli molto spesso cambia la loro relazione con il futuro. Ed è questa la forza di trasformazione dell’amore: trovare un equilibrio anche nella globalizzazione». Il romanzo critica il capitali-

smo selvaggio che in Asia, come avviene in Occidente, favorisce pochi e penalizza molti? «La tesi è questa, ma comprende più aspetti. Stiamo parlando di milioni di persone che fino a poco tempo fa, non avevano di che sfamarsi e non potevano mandare i loro figli a scuola. Se ci riferiamo a un capitalismo inteso come formazione di interessi senza un controllo siamo di fronte a una situazione di squilibrio che non è mai positiva. Noi siamo provvisori, destinati a una fine, e se il capitali-

smo non si darà delle regole di autocontrollo, ci sarà un devastante crollo economico e psicologico. Tutto questo genererà spostamenti di natura quasi biblica». Come vede il fenomeno immigrazione in l’Italia? «Io sono stato un emigrante: a tre anni con la famiglia sono andato dal Pakistan in California; a nove anni sono tornato in Pakistan; a 18 anni sono tornano negli Stati Uniti, ho vissuto a Londra, ho avuto una ragazza italiana e ho frequentato spesso l’Italia, e oggi vivo in Pakistan. Le ondate di immigrazione in corso sono fenomeni preoccupanti, ma quello che mi turba di più, è che folle di persone si preparano mentalmente a un processo di immigrazione che vedrà lo spostamento di miliardi di esseri umani dall’interno dell’Asia e dell’Africa, passando dall’ambiente rurale a quello urbano. Tutti in cerca di ricchezza e benessere, che produce ripercussioni così forti e profonde sulla società da indurmi a chiedermi: quale futuro ci attende?» Francesco Mannoni RIPRODUZIONE RISERVATA

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più riprese chiedendogli di poter suonare, fino a quando mi permise di farlo. Ricordo che suonai “Lucille” e il pubblico mi riservò una standing ovation. Ho ancora i brividi quando ci penso». E l’incontro con Muddy Waters? «L’ho incontrato quando la mia band ha aperto un suo concerto al Vulcan Gas Company. Dopo avermi sentito suonare mi disse che secondo lui ero uno dei migliori chitarristi che avesse mai visto. Successivamente, ho prodotto, suonato e vinto tre Grammy Award con lui. Sento molto la sua mancanza. Mi chiamava il suo “figlio

data: 19/05/2014 pagina: 27

Johnny Winter è nato nel febbraio del 1944: leggendaria la sua collaborazione con BB King e Muddy Waters

adottivo”...». Quand’era ragazzo quali erano gli altri suoi miti? «Assolutamente Chuck Berry, Ray Charles, Robert Johnson. Ho cominciato a studiare la musica di Chet Atkins fin da giovane. Tutti dei grandi esempi per me». Cosa ricorda di Woodstock? «Ho volato su un elicottero.

Era tarda notte. Stavo dormendo su un sacco di immondizia perché ero molto stanco, ed era l’unico posto dove ho potuto riposare un po’: sembra strano ma era comodo e fuori del mondo. Sono stato svegliato dal promotor, il quale mi chiese di andare avanti e suonare come tutta la mia band. Cinque minuti dopo ero sul palco davanti a

centinaia di migliaia di persone. Sapevo che sarebbe stato uno spettacolo storico ed è andata proprio così. È stata un’esperienza assolutamente incredibile». Quali sono le differenze che vede tra la scena musicale degli anni Settanta e la musica di oggi? «Non sono la persona giusta

Vicino/Lontano oltre quota trentamila La rassegna udinese già guarda alla prossima edizione, sempre più “digital” di Alberto Rochira ◗ UDINE

A Vicino/Lontano, dopo dieci giorni fitti di eventi, che sono stati più di un centinaio, con oltre duecento ospiti, è finalmente l’ora di tirare le somme di questa edizione del decennale e tra gli organizzatori si respira un’aria finalmente rilassata, di grande soddisfazione. Ieri la chiusura del festival, con l’ultima raffica di appuntamenti, tutti “sold out”. La partecipazione corale e il coinvolgimento della città e del territorio sono stati il “leit motiv” del festival 2014, culminato con la consegna, sabato scorso in un “Teatrone” gremito, del Premio Letterario Tiziano Terzani ex aequo al poeta Pierluigi Cappello e allo scrittore pakistano Moshin Hamid. «Abbiamo sicuramente superato le 30 mila presenze – fa sapere il presidente dell’associazione Vicino/Lontano Alessandro Verona –, andando oltre quelle che avevamo registrato lo scorso anno». La soddisfazione, però, più che dai numeri, è motivata dallo spessore, dall’autorevolezza e dalla “robustezza” acquisita in questi anni dalla proposta Vicino/Lontano. «La manifestazione – sottolinea ancora Verona – seppur organizzata da una struttura piccola come la nostra associazione, fatta da volontari che operano a titolo gratuito, è diventata un patrimonio collettivo della città e della regione e così viene unanimemente percepita». Un altro aspetto importan-

Teatro Nuovo straripante alla consegna del premio Terzani (foto D’Agostino)

te, dichiara Verona, è che «la nostra scelta di espandere il programma su 11 giorni alla fine è stata premiata dal pubblico. Certo per continuare a sostenere questo sforzo in futuro – ha aggiunto – ci vorrà un adeguamento del modello di associazione, per avere maggiore stabilità nel corso dell’anno». A tracciare il bilancio, a fianco di Verona, anche la curatrice Paola Colombo, Franca Rigoni e l’ideatore del progetto Marco Pacini. «Il festival ha intessuto una rete talmente vasta di relazioni e di collaborazioni - evidenza Pacini -, che oggi possiamo affermare di essere una realtà solida, forte, con tutte le carte in regola e le energie per continuare». Continuità è stata assicurata da Alessandro Verona per quanto riguarda la formula,

ormai collaudata: il programma anche nel 2015 si articolerà in alcune aree tematiche (quest’anno sono state pensiero-memoria-amnesia, utopia, differenze, denaro). Anticipazioni sui temi specifici sono premature, «tuttavia – sottolinea Paola Colombo – è probabile che si continuerà a parlare di diseguaglianze, data la scottante attualità di questo argomento». Colombo, inoltre, tiene a precisare che il festival non potrebbe essere realizzato senza «la passione volontaria di alcune persone con ruolo operativo». E Franca Rigoni, mettendo in luce che “anche il lavoro di tanti giovani volontari va messo a bilancio e fatto conoscere alle istituzioni”, rileva che quest’anno “il pubblico ha acquisito una nuova fisionomia e si è allargato, con la presen-

za di molti più giovani”. E il festival cercherà di coinvolgere sempre di più i “nativi digitali”, ripetendo anche l’esperienza vincente dei workshop che hanno animato la nuovissima sezione “Vicino/Lontano digital”, coordinata dal giornalista Fabio Chiusi. «L’esito è stato molto positivo – fa sapere lo stesso Chiusi - con una partecipazione enorme. Per il prossimo anno, invece di tre laboratori su tre diversi temi, penseremo a tre o più appuntamenti differenziati per livello e target su un unico tema da approfondire». Tra i tanti gol segnati dal festival, anche un’interessante proposta che arriva proprio da palazzo D’Aronco: l’amministrazione comunale, infatti, segnala il presidente Verona, ha chiesto a Vicino/Lontano di essere partner «per un progetto pluriennale europeo, nel triennio 2015/2017 che Udine sta sviluppando con altre città, capofila Padova, su un tema di estrema importanza come la sostenibilità». Ha avuto successo, secondo gli organizzatori, anche l’ampliamento della dimensione narrativa del festival, con più mostre (sette), letture sceniche, musica, spettacoli. «E su questa strada intendiamo proseguire», promette Verona, sempre contando sulle sinergie con tutte le realtà del territorio, «perché – chiosa Pacini – Vicino Lontano è diventato una calamita per numerose iniziative e collaborazioni anche inedite». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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data: 19/05/2014 pagina: 21

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MESSAGGERO DEL LUNEDÍ 19 MAGGIO 2014

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VICINo/LONTANo » CHE MONDO FA? V/L DIGITAl

LiquidFeedback il software che favorisce la democrazia ◗ UDINE

«Il guardarci indietro - dicono assieme dimostrando una coesione solida - è necessario per capire dove andare ancora, quali dubbi eventualmente annullare e quali tematiche vagliare. Se non ci fossimo mai fermati a interrogarci, incerti e a volte diffidenti, forse non avremmo migliaia di persone con un evidente ricambio generazionale - che ogni anno impugnano il programma certi di farne parte, anche se dall’altra parte». v/l digital è un capitolo aggiunto alla composizione classica. «Essenziale perché il sistema è la comunicazione veloce», spiega l’ideatore Pacini. Buon Virgilio è stato il blogger Fabio Chiusi, che ha raccolto tutti sold out nei quattro workshop proposti. Sintomo evidente di gran fame virtuale.

Come si fa la democrazia online. E siamo, ieri, al terzo e ultimo workshop di v/l Digital, sezione diretta da Fabio Chiusi, l’esperto udinese di web. Relatrice Fiorella De Cindio, docente all’Università di Milano. Un incontro che è anche l’occasione per un compendio su tutto il percorso festivaliero d’immersione digitale, a partire di Chi sa cosa di te, l’esordio in cui lo stesso Chiusi ha illustrato come grazie alle rivelazioni di Edward Snowden sia emersa la nostra nudità rispetto all’occhio elettronico dei governi. Governi che, come ricorda ieri mattina la De Cindio, hanno provato negli ultimi anni (e l’Italia ne è stato un bacino sperimentale) ad aprirsi alla cittadinanza attraverso consultazioni, form online e email dedicate. Scelte criticabili (strumenti partecipativi o piuttosto di controllo?) e che hanno avuto scarso impatto. Il pensiero di fondo è che il potenziale offerto dalla Rete, sia per le nostre scelte personali sia per il futuro della democrazia, è immenso, addirittura inimmaginabile. E la questione sta nell’uso, privato e pubblico, che si fa delle tecnologie. Ciò premesso, la De Cindio, responsabile della rete civica di Milano, passa al piano totalmente pratico, con i partecipanti invitati ad accedere a LiquidFeedback, un software libero studiato per raccogliere la formazione di opinioni all' interno di una comunità. Una piattaforma che, grazie all’uso che ne ha fatto il Partito Pirata tedesco, rappresenta una risorsa del web per promuovere la partecipazione della cittadinanza alla costruzione della democrazia. Che il nostro futuro passi da qui? Anna Dazzan

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Natalino Balasso e Gian Antonio Stella hanno “bloccato” un migliaio di persone in una esilarante serata sui mali della burocrazia italiana (Foto Phocus Agency)

Oltre trentamila spettatori festival lungo anche nel 2015 Verona, Pacini, Rigoni e Colombo : «Siamo diventati una realtà di riferimento» Il Comune coinvolgerà la rassegna in un progetto triennale sulla sostenibilità di Gian Paolo Polesini Share alto costante, si direbbe se messo alla prova Auditel fosse un qualunque programma tv. Non essendo terminologia esclusiva dei media, riesce a consegnare un senso logico anche applicato a un festival. «Dai quattro giorni abituali agli undici scelti per il decennale è un’estensione impegnativa - spiega il presidente di vicino/lontano Alessandro Verona - che poteva tradire o comunque disperdere. Avendo impilato con ordine durante l’anno più tematiche intriganti da sviscerare assieme, il trasformare una rassegna M in XL ci pareva rischio controllato tra l’altro nell’anno del doppio lustro. Ora ci ritroviamo a pochi metri dal fine corsa e gli oltre trenta mila spettatori annullano di colpo i timori, spin-

PROGRAMMI REGIONALI RAI RADIO1 07.20 Gr FVG 11.05 Titoli Gr 11.07 Vue’ o fevelin di il gjornalist Toni Capuozzo e l’artist di nomee mondiâl Giorgio Ciliberti al Convit “Paolo Diacono” di Cividât. 11.17 Radio ad occhi aperti. Da Pippilandia alla Grotta Bac: un viaggio nel mondo della didattica speleologica in regione, a cura di Massimo Gobessi. 12.30 Gr FVG 13.00 Radio ad occhi aperti - Nell’ultima puntata di Donne al volante incontriamo Silvia Priori, specializzata in cardiologia molecolare che lavora fra l’Italia e New York. Topoditeca ci porta all’opera: l'acqua irrompe dall'alto e i ballerini di Edward Clug vi danzano scivolandoci sopra, mentre incalza il ritmo ossessivo de "La sagra della primavera" capolavoro di Igor Straviskij che rivoluzionò la storia della musica e del balletto contemporanei. 15.00 Gr FVG 15.15 Vue’ o fevelin di:. Ricuardant Gjino Del Fabbro, storic fotograf di For, muart ai 11 di Mai. 18.30 Gr FVG

gendoci verso l’undicesima edizione 2015 di pari proporzioni». Sette mostre, decine di incontri, lectio magistralis, cinema, tavole rotonde, con un centinaio di ospiti dal passaporto ben timbrato, è un pacchetto vivace e corposo che andava intervallato da respiri profondi. In realtà la modalità speedy è risolutiva in una manifestazione culturale. Evita le sospensioni, è concentrata, si fa ingollare d’un fiato. Ci hanno provato, è andata di lusso, basta così. Il direttore del progetto Marco Pacini è stato proprio ieri intercettato da una voce dai toni alti, peraltro isolata, gettata con l’intenzione di «contestare il solito argomento contestato - spiega lo stesso giornalista - ovvero il mal speso denaro pubblico (il budget è stato più

volte svelato, 280 mila euro, ndr) con l’aggiunta di una faziosa presa di posizione politica del festival anti Grillo. Vorrei rasserenare gli animi: tra pochissimo sarà liberata in rete tutta la matematica necessaria a illustrare il bilancio completo. Nel 2005 eravamo un gruppo di amici che voleva cercare di stimolare un certo dialogo colto in città per zero, e ripeto, zero stipendio e ora ci ritroviamo tutti nella stessa identica situazione di partenza. Sempre amici siamo rimasti, e sempre zero contributi pigliamo. Qualcosa, da allora, è cambiato: la forza di vicino/ lontano. Restando immutate la passione e il volontariato di molti, elementi determinanti per una corsa agile in un mondo culturale ferito dall’indifferenza». Lo stesso Verona, la vice

Franca Rigoni e la curatrice Paola Colombo fanno un pit stop utile a comprendere il feedback della rassegna, sempre più marcato: «A dieci anni dall’abbrivio siamo consapevoli di essere diventati una realtà di riferimento per le istituzioni e le altre associazioni culturali del territorio – hanno ancora commentato – e siamo lieti che il Comune di Udine ci abbia voluto coinvolgere per il triennio 2015/2017 in un ampio progetto intorno alla sostenibilità, e la nostra prospettiva di ragionamento si estende adesso al medio e lungo periodo e alla necessità di un ripensamento della struttura operativa dell’associazione, per renderla adeguata agli impegni futuri». Inevitabile il palleggio tra il big bang, ovvero lo scoppio da cui tutto iniziò, e la modernità.

DISAGIO SOCIALE E PRECARIETÀ INDIVIDUALE

Chiara Saraceno: «La crisi è radicale e investe fino a tre generazioni in famiglia» ◗ UDINE

La grande trasformazione dello stato sociale esaspera il disagio collettivo e la precarietà esistenziale dei singoli, generando quel fenomeno che alcuni studiosi chiamano “crisi della presenza”. Vicino/lontano si chiede se sia possibile creare nuove regole di reciprocità ponendo una questione: ci si deve rassegnare all’individualismo, oppure è più saggio vedere la crisi come un valore, una possibilità? Al pubblico presente ieri in San Francesco, per l’incontro Cri-

si della presenza. Generazioni a disagio, moderato da Davide Zoletto, offrono analisi la psicologa e psicoterapeuta Anna Oliverio Ferraris e la sociologa Chiara Saraceni, prospettando un’inedita condizione di spaesamento che attraversa orizzontalmente la famiglia, tradizionale riferimento di valori e pratiche di vita, e segna verticalmente il rapporto tra generazioni, rovesciandone ruoli e prospettive. Per la Ferraris, autrice di numerosi saggi, quali Più forti delle avversità. Individui e organizzazioni resilienti (con

Alberto Oliverio, Bollati Boringhieri), «dalla particolare situazione di crisi economica e dal repentino cambiamento delle abitudini famigliari deriva una condizione di fragilità genitoriale, con figli che non lasciano i genitori, e quindi non diventano mai adulti, precludendosi la possibilità di essere uomini e donne capaci di muoversi in un contesto che ti fa scoprire se sei capace di agire e determinare la tua vita». Per la Saraceno, che ha anche a livello internazionale si è occupata di famiglia, questione femmini-

Anna Oliverio Ferraris, Chiara Saraceno e Davide Zoletto (F. Phocus Agency)

le, povertà e politiche sociali (Eredità, Rosenberg & Sellier, è il suo ultimo saggio), «non sono solo i giovani a sperimentare l’incertezza, c’è una crisi radicale che mette a confronto fino a tre generazioni, dentro il nucleo famigliare».

Essere generativi risulta la grande sfida del nostro tempo: i genitori devono essere forti e lasciare andare i figli, sicché si possano emancipare. Fabiana Dallavalle ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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MESSAGGERO DEL LU

VICINo/LONTANo » CHE MONDO FA?

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Natalino Balasso e Gian Antonio Stella hanno “bloccato” un migliaio di persone in una esilarante serata sui mali della burocrazia italiana (Foto Phocus Agency)

Oltre trentamila spettatori festival lungo anche nel 2015 Verona, Pacini, Rigoni e Colombo : «Siamo diventati una realtà di riferimento» Il Comune coinvolgerà la rassegna in un progetto triennale sulla sostenibilità di Gian Paolo Polesini Share alto costante, si direbbe se messo alla prova Auditel fosse un qualunque programma tv. Non essendo terminologia esclusiva dei media, riesce a consegnare un senso logico anche applicato a un festival. «Dai quattro giorni abituali agli undici scelti per il decennale è un’estensione impegnativa - spiega il presidente di vicino/lontano Alessandro Verona - che poteva tradire o comunque disperdere. Avendo impilato con ordine durante l’anno più tematiche intriganti da sviscerare assieme, il trasformare una rassegna M in XL ci pareva rischio controllato tra l’altro nell’anno del doppio lustro. Ora ci ritroviamo a pochi metri dal fine corsa e gli oltre trenta mila spettatori annullano di colpo i timori, spin-

PROGRAMMI REGIONALI RAI

gendoci verso l’undicesima edizione 2015 di pari proporzioni». Sette mostre, decine di incontri, lectio magistralis, cinema, tavole rotonde, con un centinaio di ospiti dal passaporto ben timbrato, è un pacchetto vivace e corposo che andava intervallato da respiri profondi. In realtà la modalità speedy è risolutiva in una manifestazione culturale. Evita le sospensioni, è concentrata, si fa ingollare d’un fiato. Ci hanno provato, è andata di lusso, basta così. Il direttore del progetto Marco Pacini è stato proprio ieri intercettato da una voce dai toni alti, peraltro isolata, gettata con l’intenzione di «contestare il solito argomento contestato - spiega lo stesso giornalista - ovvero il mal speso denaro pubblico (il budget è stato più

volte svelato, 280 mila euro, ndr) con l’aggiunta di una faziosa presa di posizione politica del festival anti Grillo. Vorrei rasserenare gli animi: tra pochissimo sarà liberata in rete tutta la matematica necessaria a illustrare il bilancio completo. Nel 2005 eravamo un gruppo di amici che voleva cercare di stimolare un certo dialogo colto in città per zero, e ripeto, zero stipendio e ora ci ritroviamo tutti nella stessa identica situazione di partenza. Sempre amici siamo rimasti, e sempre zero contributi pigliamo. Qualcosa, da allora, è cambiato: la forza di vicino/ lontano. Restando immutate la passione e il volontariato di molti, elementi determinanti per una corsa agile in un mondo culturale ferito dall’indifferenza». Lo stesso Verona, la vice

DISAGIO SOCIALE E PRECARIETÀ INDIVIDUALE

Franca Rigoni e la curatrice Paola Colombo fanno un pit stop utile a comprendere il feedback della rassegna, sempre più marcato: «A dieci anni dall’abbrivio siamo consapevoli di essere diventati una realtà di riferimento per le istituzioni e le altre associazioni culturali del territorio – hanno ancora commentato – e siamo lieti che il Comune di Udine ci abbia voluto coinvolgere per il triennio 2015/2017 in un ampio progetto intorno alla sostenibilità, e la nostra prospettiva di ragionamento si estende adesso al medio e lungo periodo e alla necessità di un ripensamento della struttura operativa dell’associazione, per renderla adeguata agli impegni futuri». Inevitabile il palleggio tra il big bang, ovvero lo scoppio da cui tutto iniziò, e la modernità.

«Il guardarci indietro - dicono assieme dimostrando una coesione solida - è necessario per capire dove andare ancora, quali dubbi eventualmente annullare e quali tematiche vagliare. Se non ci fossimo mai fermati a interrogarci, incerti e a volte diffidenti, forse non avremmo migliaia di persone con un evidente ricambio generazionale - che ogni anno impugnano il programma certi di farne parte, anche se dall’altra parte». v/l digital è un capitolo aggiunto alla composizione classica. «Essenziale perché il sistema è la comunicazione veloce», spiega l’ideatore Pacini. Buon Virgilio è stato il blogger Fabio Chiusi, che ha raccolto tutti sold out nei quattro workshop proposti. Sintomo evidente di gran fame virtuale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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data: 19/05/2014 pagina: 21 (dettaglio)

No » CHE MONDO FA? V/L DIGITAl

LiquidFeedback il software che favorisce la democrazia ◗ UDINE

«Il guardarci indietro - dicono assieme dimostrando una coesione solida - è necessario per capire dove andare ancora, quali dubbi eventualmente annullare e quali tematiche vagliare. Se non ci fossimo mai fermati a interrogarci, incerti e a volte diffidenti, forse non avremmo migliaia di persone con un evidente ricambio generazionale - che ogni anno impugnano il programma certi di farne parte, anche se dall’altra parte». v/l digital è un capitolo aggiunto alla composizione classica. «Essenziale perché il sistema è la comunicazione veloce», spiega l’ideatore Pacini. Buon Virgilio è stato il blogger Fabio Chiusi, che ha raccolto tutti sold out nei quattro workshop proposti. Sintomo evidente di gran fame virtuale.

Come si fa la democrazia online. E siamo, ieri, al terzo e ultimo workshop di v/l Digital, sezione diretta da Fabio Chiusi, l’esperto udinese di web. Relatrice Fiorella De Cindio, docente all’Università di Milano. Un incontro che è anche l’occasione per un compendio su tutto il percorso festivaliero d’immersione digitale, a partire di Chi sa cosa di te, l’esordio in cui lo stesso Chiusi ha illustrato come grazie alle rivelazioni di Edward Snowden sia emersa la nostra nudità rispetto all’occhio elettronico dei governi. Governi che, come ricorda ieri mattina la De Cindio, hanno provato negli ultimi anni (e l’Italia ne è stato un bacino sperimentale) ad aprirsi alla cittadinanza attraverso consultazioni, form online e email dedicate. Scelte criticabili (strumenti partecipativi o piuttosto di controllo?) e che hanno avuto scarso impatto. Il pensiero di fondo è che il potenziale offerto dalla Rete, sia per le nostre scelte personali sia per il futuro della democrazia, è immenso, addirittura inimmaginabile. E la questione sta nell’uso, privato e pubblico, che si fa delle tecnologie. Ciò premesso, la De Cindio, responsabile della rete civica di Milano, passa al piano totalmente pratico, con i partecipanti invitati ad accedere a LiquidFeedback, un software libero studiato per raccogliere la formazione di opinioni all' interno di una comunità. Una piattaforma che, grazie all’uso che ne ha fatto il Partito Pirata tedesco, rappresenta una risorsa del web per promuovere la partecipazione della cittadinanza alla costruzione della democrazia. Che il nostro futuro passi da qui? Anna Dazzan

©RIPRODUZIONE RISERVATA

©RIPRODUZIONE RISERVATA

di persone in una esilarante serata sui mali della burocrazia italiana (Foto Phocus Agency)

trentamila spettatori al lungo anche nel 2015

Rigoni e Colombo : «Siamo diventati una realtà di riferimento» volgerà la rassegna in un progetto triennale sulla sostenibilità

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volte svelato, 280 mila euro, ndr) con l’aggiunta di una faziosa presa di posizione politica del festival anti Grillo. Vorrei rasserenare gli animi: tra pochissimo sarà liberata in rete tutta la matematica necessaria a illustrare il bilancio completo. Nel 2005 eravamo un gruppo di amici che voleva cercare di stimolare un certo dialogo colto in città per zero, e ripeto, zero stipendio e ora ci ritroviamo tutti nella stessa identica situazione di partenza. Sempre amici siamo rimasti, e sempre zero contributi pigliamo. Qualcosa, da allora, è cambiato: la forza di vicino/ lontano. Restando immutate la passione e il volontariato di molti, elementi determinanti per una corsa agile in un mondo culturale ferito dall’indifferenza». Lo stesso Verona, la vice

Franca Rigoni e la curatrice Paola Colombo fanno un pit stop utile a comprendere il feedback della rassegna, sempre più marcato: «A dieci anni dall’abbrivio siamo consapevoli di essere diventati una realtà di riferimento per le istituzioni e le altre associazioni culturali del territorio – hanno ancora commentato – e siamo lieti che il Comune di Udine ci abbia voluto coinvolgere per il triennio 2015/2017 in un ampio progetto intorno alla sostenibilità, e la nostra prospettiva di ragionamento si estende adesso al medio e lungo periodo e alla necessità di un ripensamento della struttura operativa dell’associazione, per renderla adeguata agli impegni futuri». Inevitabile il palleggio tra il big bang, ovvero lo scoppio da cui tutto iniziò, e la modernità.


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Oltre trentamila spettatori festival lungo anche nel 2015 Verona, Pacini, Rigoni e Colombo : «Siamo diventati una realtà di riferimento» Il Comune coinvolgerà la rassegna in un progetto triennale sulla sostenibilità gendoci verso l’undicesima edizione 2015 di pari proporzioni». Sette mostre, decine di incontri, lectio magistralis, cinema, tavole rotonde, con un centinaio di ospiti dal passaporto ben timbrato, è un pacchetto vivace e corposo che andava intervallato da respiri profondi. In realtà la modalità speedy è risolutiva in una manifestazione culturale. Evita le sospensioni, è concentrata, si fa ingollare d’un fiato. Ci hanno provato, è andata di lusso, basta così. Il direttore del progetto Marco Pacini è stato proprio ieri intercettato da una voce dai toni alti, peraltro isolata, gettata con l’intenzione di «contestare il solito argomento contestato - spiega lo stesso giornalista - ovvero il mal speso denaro pubblico (il budget è stato più

volte svelato, 280 mila euro, ndr) con l’aggiunta di una faziosa presa di posizione politica del festival anti Grillo. Vorrei rasserenare gli animi: tra pochissimo sarà liberata in rete tutta la matematica necessaria a illustrare il bilancio completo. Nel 2005 eravamo un gruppo di amici che voleva cercare di stimolare un certo dialogo colto in città per zero, e ripeto, zero stipendio e ora ci ritroviamo tutti nella stessa identica situazione di partenza. Sempre amici siamo rimasti, e sempre zero contributi pigliamo. Qualcosa, da allora, è cambiato: la forza di vicino/ lontano. Restando immutate la passione e il volontariato di molti, elementi determinanti per una corsa agile in un mondo culturale ferito dall’indifferenza». Lo stesso Verona, la vice

Franca Rigoni e la curatrice Paola Colombo fanno un pit stop utile a comprendere il feedback della rassegna, sempre più marcato: «A dieci anni dall’abbrivio siamo consapevoli di essere diventati una realtà di riferimento per le istituzioni e le altre associazioni culturali del territorio – hanno ancora commentato – e siamo lieti che il Comune di Udine ci abbia voluto coinvolgere per il triennio 2015/2017 in un ampio progetto intorno alla sostenibilità, e la nostra prospettiva di ragionamento si estende adesso al medio e lungo periodo e alla necessità di un ripensamento della struttura operativa dell’associazione, per renderla adeguata agli impegni futuri». Inevitabile il palleggio tra il big bang, ovvero lo scoppio da cui tutto iniziò, e la modernità.

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DISAGIO SOCIALE E PRECARIETÀ INDIVIDUALE

Chiara Saraceno: «La crisi è radicale e investe fino a tre generazioni in famiglia» ◗ UDINE

La grande trasformazione dello stato sociale esaspera il disagio collettivo e la precarietà esistenziale dei singoli, generando quel fenomeno che alcuni studiosi chiamano “crisi della presenza”. Vicino/lontano si chiede se sia possibile creare nuove regole di reciprocità ponendo una questione: ci si deve rassegnare all’individualismo, oppure è più saggio vedere la crisi come un valore, una possibilità? Al pubblico presente ieri in San Francesco, per l’incontro Cri-

si della presenza. Generazioni a disagio, moderato da Davide Zoletto, offrono analisi la psicologa e psicoterapeuta Anna Oliverio Ferraris e la sociologa Chiara Saraceni, prospettando un’inedita condizione di spaesamento che attraversa orizzontalmente la famiglia, tradizionale riferimento di valori e pratiche di vita, e segna verticalmente il rapporto tra generazioni, rovesciandone ruoli e prospettive. Per la Ferraris, autrice di numerosi saggi, quali Più forti delle avversità. Individui e organizzazioni resilienti (con

Alberto Oliverio, Bollati Boringhieri), «dalla particolare situazione di crisi economica e dal repentino cambiamento delle abitudini famigliari deriva una condizione di fragilità genitoriale, con figli che non lasciano i genitori, e quindi non diventano mai adulti, precludendosi la possibilità di essere uomini e donne capaci di muoversi in un contesto che ti fa scoprire se sei capace di agire e determinare la tua vita». Per la Saraceno, che ha anche a livello internazionale si è occupata di famiglia, questione femmini-

Anna Oliverio Ferraris, Chiara Saraceno e Davide Zoletto (F. Phocus Agency)

le, povertà e politiche sociali (Eredità, Rosenberg & Sellier, è il suo ultimo saggio), «non sono solo i giovani a sperimentare l’incertezza, c’è una crisi radicale che mette a confronto fino a tre generazioni, dentro il nucleo famigliare».

Essere generativi risulta la grande sfida del nostro tempo: i genitori devono essere forti e lasciare andare i figli, sicché si possano emancipare. Fabiana Dallavalle ©RIPRODUZIONE RISERVATA


data: 19/05/2014 pagina: VII

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VII

A UDINE

La Scimmia Nuda si sposta all’aperto UDINE - Il collettivo musicale della Scimmia Nuda, che da mesi anima tutte le sere dei lunedì udinesi, dopo una serie di impegni legati alle rassegne Far East Film Festival e Vicino/lontano torna alla Casa della Contadinanza, uscendo però dalle mura dell’edificio sul colle del Castello per trasfe-

risi all’aperto (in caso di maltempo la serata si svolgerà ugualmente al coperto). Musica dal vivo, quindi, dalle 21 a ingresso gratuito, con Federico Missio ai sassofoni, Francesco Bertolini alla chitarra, Paolo Corsini al pianoforte, Roberto Franceschini al contrabbasso e Andrea Pivetta alla batteria.

CULTURA S

& PETTACOLI


data: 19/05/2014 pagina: VIII

VIII

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Cultura&Spettacoli

UDINE - (W.T.) «Per anni si è pensato che le poesie per essere belle dovessero essere difficili da comprendere. Era come se i poeti traducessero ciò che volevano dire in un’altra lingua»: un “poetese”, come lo chiamava Edoardo Sanguineti, che pian piano ha distanziato la gente comune dalla poesia facendola diventare un fatto d’èlite. Umberto Fiori, l’autore di questa analisi, è tra coloro che nella letteratura italiana di oggi si sta adoperando per ridurre questo iato fra “lingua di comunicazione ed eccellenza formale”. Fiori all’Ora-

Lunedì 19 maggio 2014

VICINO/LONTANO

Incontro, la lingua della poesia ai tempi del "tweet" torio del Cristo per Vicino/Lontano si è confrontato con altri due scrittori che condividono questo assioma, il poeta Enrico Testa e Alberto Garlini, anfitrione della situazione in quest’incontro griffato Pordenonelegge. «La poesia dev’essere gesto pubblico, ricostruzione di una comunità perduta. I versi di Montale a Clizia paiono invece intercettazioni di un colloquio privato», ironizza

Fiori che coi suoi Stormy Six ha attraversato anche la fase d’oro della canzone politica in Italia. «Una fase che ha creato però un’iperlegittimazione della canzone d’autore. In Inghilterra Pete Townshend non si definirebbe mai un poeta, qui ogni autore di canzonette millanta collegamenti con Sartre». Ma su che basi rinsaldare la lingua della poesia nell’area del “tweet”? Soc-

corre in parte l’indagine di Testa che ne “L’italiano nascosto”, scritto per Einaudi, ha individuato nella storia della lingua di casa nostra una terza via tra lingua colta e dialetto, un “italiano pidocchiale” (per dirla con Tommaso Landolfi) che era una via di mezzo tra retorica e vernacolo. «Era una lingua di autodifesa dei non colti. Oggi però che tutti sanno leggere – chiude Testa – non è detto che siamo anche in grado di capire». L’analfabetismo di ritorno non nuoce solo alla poesia. © riproduzione riservata

BILANCIO Funzionano l’edizione rinnovata e il percorso digitale. Boom di presenze e qualità

Undici giorni di eventi trentamila"mipiace" Walter Tomada UDINE

Oltre 30mila presenze hanno arricchito la 10. edizione di Vicino/Lontano, manifestazione sempre più radicata nell’universo culturale udinese al punto da costruire ormai una rete con tante altre realtà del territorio. Un’osmosi capace di produrre sette mostre, undici giorni di eventi e di calamitare intorno alla riflessione sui paradossi del contemporaneo centinaia di ospiti italiani e internazionali: ma soprattutto, una rassegna che rimane sempre

uguale a se stessa ma è capace di reinventarsi nella formula e nei contenuti, registrando ogni anno un salto verso la maturità. Quest’anno sono due le soddisfacenti novità che hanno impreziosito l’appuntamento. Da un lato la formula lunga undici giorni, che alcuni temevano dispersiva e invece è stata capace di calamitare comunque l’attenzione della città e anzi favorire un afflusso più ragionato e ordinato dei curiosi cultori di Vicino/Lontano: un risultato che fa dire in sede di bilancio al direttore del progetto Marco Pacini, alla curatrice

Paola Colombo, al presidente dell’Associazione Alessandro Verona e alla vice Franca Rigoni che “nel 2015 sarà inevitabile ripartire da questa formula estesa che permette di articolare meglio il programma”. Non che le code non ci siano state, anzi: la lectio inaugurale con Lucio Caracciolo e l’incontro scenico sulla burocrazia che, accanto a Gian Antonio Stella ha visto protagonista il comico Natalino Balasso, chiamato in extremis a sostituire il collega Paolo Rossi, hanno registrato il serpentone di attesa che i grandi eventi non fanno mai manca-

GIOVANI La festa universitaria di Vicino/Lontano in Castello (Phocus Agency) re. Secondo motivo di grande soddisfazione per gli organizzatori il “sold out” per la prima edizione del nuovo percorso “vicino/lontano digital”, un festival nel festival che si ripeterà con la formula incontri più workshop. Il dato forse più bello però è quello che non cambia mai: e cioè l’impegno, sempre più lungo e sempre più massiccio dei

Cinema&Recensioni Solo gli amanti sopravvivono

di Jim Jarmusch, 123'

Adam con le sue chitarre d'antan compone pezzi di musica chiuso nella sua casa di Detroit da cui non esce mai. Eve trascorre a Tangeri le nottate in compagnia di Christopher Marlowe. I due

PORDENONE

CINEMAZERO piazza Maestri del Lavoro, 3 Tel. 0434 520527 «LOCKE» di S.Knight : ore 16.15. «ALABAMA MONROE - UNA STORIA D'AMORE» di F.Groeningen : ore 17.00 19.00 - 21.15. «SOLO GLI AMANTI SOPRAVVIVONO» di J.Jarmusch : ore 18.15 - 20.45.

tanti giovani volontari che vedono in quest’appuntamento una grande occasione di crescita. A loro si affida Vicino/Lontano per la prossima sfida: un progetto triennale sulla sostenibilità voluto in partnership dal Comune di Udine che impegnerà l’organizzazione dal 2015 al 2017. © riproduzione riservata

di Giuseppe Ghigi via d\'Alviano, 23 Tel. 040 6726800 «GRACE DI MONACO» di O.Dahan : ore 16.10 - 18.15 - 20.10 - 22.10. «GHOST MOVIE 2 - QUESTA VOLTA è GUERRA» di M.Tiddes : ore 16.20 - 18.15 20.20 - 22.15. «GODZILLA» di G.Edwards : ore 16.30 19.00 - 21.30. «PRINCIPESSA MONONOKE» di H.Miyazaki : ore 16.35.

via D. Poscolle, 8/B Tel. 0432504240 «TRACKS - ATTRAVERSO IL DESERTO» di J.Curran : ore 16.00. «THE GRAND BUDAPEST HOTEL» di W.Anderson- ore 21.30 versione originale : ore 16.15 - 21.30. «THE GERMAN DOCTOR - WAKOLDA» di L.Puenzo : ore 18.00 - 19.45. «NON DICO ALTRO» di N.Holofcener : ore 18.15 - 20.00 - 21.45.

«THE AMAZING SPIDER-MAN 2: IL POTERE DI ELECTRO» di M.Webb : ore 15.00 - 18.00 - 22.30. «THE ENGLISH TEACHER» di C.Zisk : ore 15.00 - 20.00 - 22.30. «DEVIL'S KNOT - FINO A PROVA CONTRARIA» di A.Egoyan : ore 17.30. «UN FIDANZATO PER MIA MOGLIE» di D.Marengo : ore 17.30 - 20.00 - 22.30. «GRACE DI MONACO» di O.Dahan : ore


data: 19/05/2014

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« MARINA BOSCAINO – I proclami elettorali del ministro Giannini

CARLO FORMENTI – Inghilterra, privatizzazioni letali

Lo scorso 18 maggio mi sono trovato a parlare di “Quanta disuguaglianza possiamo tollerare” assieme a Maurizio Franzini e Andrea Fumagalli (la cornice era uno dei molti incontri/dibattito inseriti nel programma del festival Vicino/Lontano di Udine). La discussione si è concentrata sugli argomenti con cui il pensiero unico liberista cerca di legittimare tassi di disuguaglianza che, in tutto il mondo, stanno raggiungendo livelli di guardia: argomenti tanto economici (la disuguaglianza favorisce la crescita) quanto etico­sociali (la disuguaglianza rispecchia le differenze di merito fra individui) che tutti i relatori hanno radicalmente contestato, dimostrando, da un lato, come gli effetti della disuguaglianza siano disastrosi non solo sul piano della coesione sociale ma anche su quello dello sviluppo economico, dall’altro lato, identificando le radici del fenomeno anche nei processi di “mercatizzazione” di funzioni sociali che, fino a poco tempo fa, erano assicurate da prestazioni gratuite di reciprocità (familiari, Leggi comunitarie, ecc.) o dal sistema del welfare.

FILOS

In merito al secondo punto, mi è capitato di leggere due notizie che dimostrano in quale misura l’Inghilterra sia all’avanguardia in questo progetto di annientamento di tutte le funzioni sociali che ancora si sottraggono al controllo del capitale privato, allo scopo di trasformarle in altrettante fonti di profitto.

La prima delle due (le ho trovate entrambe sulle pagine del “Guardian”) è particolarmente agghiacciante. Il ministro dell’Educazione Michael Gove sta prendendo in considerazione la possibilità di esternalizzare i servizi per la protezione dell’infanzia affidandoli a società private come G4S e Serco. Per avere un’idea di che cosa stiamo parlando, basti dire che nel 2013 il servizio pubblico ha seguito 68.000 bambini a rischio di maltrattamenti, malnutrizione, abusi NICOLA VALLINOTO – sessuali, ecc. decidendo, in oltre 10.000 casi, di sottrarli alla famiglia e/o di Euroscettici a chi? Le calunnie alla Lista Tsipras monitorare con la massima attenzione la loro situazione. È possibile che un compito così delicato venga demandato a imprese private che lo svolgerebbero CARLO CORNAGLIA – al solo scopo di trarne profitto? Gli addetti ai lavori (professori, psicologi, Bonus, ergo sum assistenti sociali, ecc.) sono insorti contro l’idea, facendo presente che le imprese, a seconda delle circostanze e del tornaconto, potrebbero sia gonfiare UAAR – Il divorzio tra artificialmente il numero dei bambini da sottrarre alle famiglie, sia, al contrario, società e politica disinteressarsi dei casi meno promettenti (cioè di quelli meno suscettibili di GIORGIO CREMASCHI – procurare “clienti”). Ingiustificati pregiudizi nei confronti degli standard etici Perchè la sinistra deve delle imprese private? Forse, ma il fatto che le sopracitate G4S e Serco siano state dire no all’euro già multate per avere “fatto la cresta” su altri delicati servizi pubblici privatizzati MARCO FURFARO – Basta (carceri e sanità) giustifica più di un dubbio. ALESSANDRO ROBECCHI – Il film lo abbiamo già visto e il biglietto ci costa troppo

lacrime di coccodrillo: Renzi e Alfano, l’Europa siete voi PATRIZIO GONNELLA – Bari calcio: non esistono storie senza speranza. Come le prigioni insegnano MARIA MANTELLO – La scuola non è il villaggio della famiglia cattolica AUGUSTO RUBEI – Europee, la farsa dei sondaggi e il M5S sottostimato IN EDICOLA

IN ED

Seconda notizia. L’agenzia HMRC incaricata di recuperare i crediti dello stato nei confronti dei cittadini inglesi in ritardo nel pagamento delle tasse, ha fatto sapere che è ricorsa ai servizi di tredici agenzie recupero crediti private per “torchiare” i debitori . Ovviamente non stiamo parlando dei grandi evasori che spediscono miliardi di euro nei paradisi fiscali sparsi in tutto il mondo, bensì della massa dei poveri cristi che, messi in ginocchio dalla crisi, non sono letteralmente in grado di far fronte ai debiti, compreso quelli contratti con il fisco. Il “servizio”, grazie al ricorso a metodi di pressione psicologica molto più duri di quelli della mano pubblica, pare si sia rivelato molto produttivo; soprattutto per gli scagnozzi sguinzagliati alle calcagna dei cittadini morosi: nel 2013 hanno infatti intascato quasi 15 milioni di sterline a fronte dei 6 incamerati nel 2011. Disuguaglianza è anche questo: mentre i ricchi sono sottratti a ogni controllo sociale sul trattamento dei propri figli in nome della privacy, i rapporti famigliari dei poveri divengono materia prima di un ulteriore processo di sfruttamento economico, e mentre i ricchi evadono impunemente il fisco, i poveri vengono taglieggiati da mercenari privati e, in quanto contribuenti, devono pure pagare i propri aguzzini. Carlo Formenti (19 maggio 2014)

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19/05/2014

“ Che mondo fa?” Vicino/Lontano 2014 se l’ è chiesto nel corso della sua X edizione e ha dilatato i confini spazio­temporali per un’ indagine di undici giorni e un cartellone ricco di oltre cento appuntamenti, sette mostre, decine di incontri, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni e stage, articolati in quattro grandi aree tematiche – pensiero/memoria, utopia, denaro e differenze ­ con centinaia di ospiti italiani e internazionali. Lo sguardo sul mondo, declinato in una dimensione narrativa dinamica per osservare e raccontare, fra dialogo teatro e musica, l’ attualità dei nostri giorni. Da giovedì 8 a domenica 18 maggio, oltre 30 mila spettatori hanno preso parte agli eventi del festival, spesso affollando gli spazi – una decina di location del centro storico udinese – con file lunghissime, come nel caso della lectio inaugurale con l’ esperto di geopolitica L u c i o C a r a c c i o l o, o per l ’ incontro scenico sulla burocrazia che, accanto al giornalista G i a n A n t o n i o S t e l l a, ha visto protagonista il comico N a t a l i n o B a l a s s o, chiamato in extremis a sostituire il collega Paolo Rossi. Momento memorabile di Vicino/Lontano 2014 è stata certamente la X edizione del Premio Terzani, che ha segnato l’ incontro emozionante fra due autori, M o h s i n H a m i d e P i e r l u i g i C a p p e l l o, capaci di raccontare in modo emblematico il loro e il nostro tempo, fra eco autobiografica e finzione narrativa, nel segno della grande lezione di Tiziano Terzani, scrittore e reporter. CONDIVIDI:

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arti e mestieri d'altri tempi: pittura, lavorazione del legno e della pietra, scalpellini, coltellinai, maestri del ferro battuto, artigiani della carapigna, lavorazione del torrone di Tonara, lavorazione di campanacci, maniscalchi, orafi. Il percorso include piazza d’Italia, emiciclo Garibaldi, piazza Fiume, piazza Castello, piazza Azuni, piazza Tola, mercato Civico e piazza Università. Domenica 1 giugno: sagra del vitello (Pro loco Aglientu); ziminata (Pro loco Ploaghe); gara regionale di gimkana trattoristica e gara di tosatura (Coldiretti). Lunedì 2 giugno: piatti tipici (Associazione cuochi sassaresi); vetrina enogastronomica e sagra del porcetto sardo ( Pro Loco di Nughedu San Nicolò e Nughedu eventi); esposizione - degustazione e vendita ciliegie (Pro loco Bonannaro); degustazione e vendita prosciutto ogliastrino (Pro loco Talana ); esposizione e vendita maschere (nella foto) tradizionali (Pro loco Mamoiada); promozione del territorio (Pro loco Aglientu)

rà una grande festa di popolo,– ha detto Gigi Sanna– con migliaia di persone che affolleranno la seconda città della Sardegna, saprà contenere le tante iniziative che si articolano nell'ambizioso Progetto». Alla manifestazione, ha ricordato Battista Cualbu, presidente

Gli Istentales

Domenica 1 giugno. Alle ore 10 al Teatro Civico con l'evento "Sogni ad occhi aperti, tra musica & parole", la presentazione in anteprima nazionale del nuovo lavoro discografico degli Istentales, con la partecipazione del cantautore Eugenio Finardi e di altri nomi dello spettacolo e della cultu-

ra. In concomitanza, i cuochi associati sassaresi, la Scuola Alberghiera di Sassari e un team prepareranno pietanze della cucina tipica locale (melanzane e lumache). Il clou dalle 18, in piazza d’Italia, col grande Concerto di Voci di maggio. Sul palco Eugenio Finardi,Paola Turci, Istenta-

Cappello e Mohsin Hamid vincitori del Premio Terzani

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regionale di Coldiretti, parteciperanno 70 aziende che proporranno il meglio delle produzioni agroalimentari isolane. Il presentatore Giuliano Marongiu ha parlato della presenza alla manifestazione delle case di moda che faranno sfilare le loro creazioni in piazza d’Italia.

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Pierluigi Cappello

«Per gestire le questioni planetarie come il riscaldamento globale, le migrazioni, il giusto trattamento dei lavoratori, la protezione dei diritti delle donne e delle minoranze, ci vorrebbero nuove istituzioni globali, capaci di occuparsi dei problemi dell'umanità e di rappresentare veramente gli interessi della comunità umana». Lo ha detto lo scrittore pakistano Mohsin Hamid, che ha ricevuto a Udine il Premio Tiziano Terzani 2014, ex aequo con Pierluigi Cappello, il poeta friulano (Premio Montale 2004 e Premio Viareggio-Rèpaci 2010) che è stato scelto dalla giuria per il libro

“Questa libertà” (Rizzoli). Per Hamid, premiato invece per il romanzo «Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente» (Einaudi), «i governi nazionali attualmente sono parte del problema, perché non è più scontato che rappresentino la migliore dimensione politica affinchè gli esseri umani determinino il loro futuro». Perciò, secondo Hamid, anche alla luce di sfide enormi come «le grandi migrazioni planetarie che nei prossimi anni interesseranno centinaia di milioni di persone che in Asia e in Africa si trasferiranno dalla campagna alla città», è necessaria «un'evoluzione in senso globale degli organismi interna-

zionali, che attualmente rappresentano e rispecchiano solo gli stati nazionali, accompagnata all'evoluzione del potere di città e di regioni, in quanto le comunità vogliono auto-determinarsi sul proprio territorio». Sul prossimo romanzo, Hamid non si è sbilanciato: «Sono nella fase in cui ho buttato via la prima idea, perché come sempre procedo per errori. Ma come prima di un matrimonio - ha proseguito l'autore - è meglio non svelare troppo ad amici o parenti, perché altrimenti si rischia di non andare in porto. Allo stesso modo preferisco tacere prima di aver sposato la nuova idea per la prossima opera».

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erzani, il Tiziano “dietro le quinte” Nostra intervista alla moglie Angela Staude Terzani di Silvia BERLINGUER docsilvietta@icloud.com

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MILANO. Nel decimo anno della morte di Tiziano Terzani, la Casa Editrice Longanesi, insieme ad Angela Staude Terzani e ad Àlen Loreti, pubblica i diari inediti di Terzani dal titolo: Un’idea di destino. Angela, sua moglie, che tiene molto a questa pubblicazione, ha sottolineato che ama questi diari, perché rivelano, anche a lei stessa, quello che più ha caratterizzato il coraggio e la solitudine intellettuale di suo marito, il “Tiziano dietro alle quinte”. L’abbiamo conosciuta e ci ha rilasciato un’intervista che svela con semplicità e amore il viaggio di un uomo, di un padre e di un marito, che non ha mai smesso di interrogare la propria coscienza. Quello che Tiziano ha lasciato è un messaggio alla coscienza della collettività, è un viaggio nella storia che si muove da momenti personali fatti

di coraggio e di passione. Tiziano per oltre trent’anni è vissuto in Estremo Oriente come corrispondente di Der Spiegel e collaboratore di altre importanti testate giornalistiche, partecipando con articoli e libri ai grandi eventi asiatici di cui è stato un diretto testimone. Tra i suoi tanti libri, tutti editi da Longanesi, il volume in Asia (1998) è quello che maggiormente riunisce le sue corrispondenze dai Paesi d’Oriente, ma è grazie ai libri dei suoi ultimi anni che raggiunge un pubblico più vasto: Un indovino mi disse (1995) Lettere contro la guerra (2002) e Un altro giro di giostra (2004). Tiziano Terzani, muore a Orsigna nel luglio 2004, è stato un italiano nel mondo, figlio della libertà; nel 2006, esce postumo: La fine è il mio inizio (da cui è stato tratto il film) un dialogo interiore tra lui e il figlio Folco.

Angela Staude Terzani

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ITALIANI NEL MONDO PERSONAGGI

Tiziano Terzani non è stato solo un giornalista, è stato anche un grande fotografo delle realtà che ha vissuto e grazie alle sue immagini, raccolte in uno splendido volume Tiziano Terzani: un mondo che non esiste più, oggi noi possiamo davvero immaginare la pienezza del suo vissuto. Tiziano ha nutrito e maturato una nuova consapevolezza di sé e l’ha voluta affidare alle pagine più intime, alle lettere ai suoi cari, agli appunti, ai racconti che ha custodito e ordinato come il più prezioso dei suoi tesori che oggi Angela con un gesto di infinita generosità dona ai suoi lettori e noi la ringraziamo per averci fatto conoscere il vero volto di suo marito. Per ricordarlo la casa editrice Vallardi ripubblica uno straordinario album fotografico che ritrae Tiziano in diversi momenti della sua vita. È una raccolta di 129 fotografie in bianco e nero che ricostruiscono un ritratto completo dell’uomo, del viaggiatore, dello scrittore sullo sfondo dei luoghi che hanno per-

meato la vita di Tiziano Terzani. Il libro del fotografo Vincenzo Cottinelli, Tiziano Terzani: Ritratto di un amico, uscito in libreria in questo mese di maggio. E lui amava raccontarsi e raccontare, abbiamo viaggiato con lui, sperato insieme a lui era giusto ricordarlo nella semplicità delle sue parole dettate al figlio Folco: “Allora questa è la fine, ma è anche l’inizio di una storia che è la mia vita e di cui mi piacerebbe ancora parlare con te per vedere insieme se, tutto sommato, c’è un senso”. Il senso di Tiziano lo abbiamo trovato anche nelle risposte di Angela, un senso ancora oggi vivo, che parla a tutti noi di una fine che è anche principio. Signora, suo marito era un “italiano nel mondo”, ha vissuto metà della sua vita in Asia, il suo è stato il viaggio di un uomo che ha penetrato culture profondamente diverse dalla nostra, si è mai sentito uno straniero in patria? “Forse Tiziano è partito per l’Asia a

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trent’anni e vi è rimasto fino alla fine dei suoi giorni, proprio perché, come lui stesso diceva, fin da piccolo si era sentito in qualche modo uno straniero in patria. Era fierissimo di essere italiano, fiorentino, ma diceva che nelle sue vite precedenti doveva essere stato un asiatico: gli piacevano il cibo, gli abiti, i paesaggi, le usanze dei popoli asiatici, con i quali si intendeva benissimo. S’intendeva in particolar modo con i cinesi, la cui antica cultura (che oggi non esiste più) ed il cui modo di vivere quotidiano, fra pragmatismo confuciano e fantasticherie taoiste (entrambi ugualmente scomparsi) gli era particolarmente congeniale”. In primavera Longanesi, pubblicherà Un‘idea di destino, i diari inediti e personali di suo marito, di cui lei è la curatrice insieme ad Alan Loreti. Qual è stato il fattore stimolante, dopo tanti anni, che ha nutrito il suo desiderio di rendere pubblica una parte così profonda di Tiziano e del vostro legame?


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“Mi pareva che il modo di Tiziano di prendere la vita, la sua serietà, la sua passione, il suo battersi per un’idea, così come il suo modo di amare - sempre senza risparmiarsi, esponendosi in prima persona e quindi rischiando forte - potessero essere di esempio in questi nostri tempi, visto che esempi di uomini forti, coraggiosi, appassionati mancano o addirittura non esistono più”. L’aver perso l’idea di destino, nella grandezza del destino umano, ci impedirà di attingere fino al fondo della nostra esistenza? “Penso proprio di sì, che in tal caso vivremmo invano. Se non ci rendiamo conto che l’occasione di essere al mondo è unica e breve, se viviamo come se fosse ovvio esserci e la vita fosse eterna, se non ci chiediamo cosa vogliamo raggiungere mentre siamo qui, se invece tiriamo avanti vivendo alla giornata e facendo

mille compromessi, ci giochiamo la bella occasione di essere al mondo”. Anche quest’anno si terrà a Udine la decima edizione del premio letterario Vicino/Lontano; come ama precisare lei: Tiziano, non amava i premi. In tutta la sua vita ne ha ritirato uno solo perché era dedicato al “bambino permanente”. La curiosità è una delle doti più forti nei bambini, Tiziano ha mostrato curiosità e attrazione verso culture profondamente lontane dalla nostra, quale tra queste lo ha maggiormente plasmato nell’uomo che noi abbiamo conosciuto? E in quale ha meglio custodito la sua parte di bambino? “Sono le due grandi culture dell’Asia, quella cinese e quella indiana, che hanno influenzato Tiziano in tempi diversi della sua vita. Non che per questo lui sia diventato un asiatico. Era con la curiosità di un europeo, di un italiano, di un

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fiorentino che viaggiava per il mondo in cerca di risposte diverse e nuove rispetto a quelle che diamo noi alle domande che ogni uomo si pone. La sua parte di “bambino permanente” stava proprio in quella sua inesauribile curiosità, che è appunto dei bambini che si affacciano sul mondo e vogliono capirlo tutto”. Terzani ha cercato la verità in tutto ciò che è dato all’uomo come possibilità, e ci ha dato una testimonianza che ci fa sperare in un percorso che conduca a se stessi. L’uomo oggi sente ancora secondo lei questo bisogno? “Penso che l’uomo per sua natura senta questo bisogno, e che se oggi non lo sentisse più non sarebbe un vero uomo, ma solo un relitto fatto di materialità. Se fosse vero che l’uomo di oggi si è ridotto a questo, come a volte pare, vorrebbe dire che ha perso la strada. Basterebbe questo a spiegare il perché di tanta diffusa


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infelicità”. Suo marito si è lasciato alle spalle ogni alleanza di sangue e di luogo ed è andato solo. È nella solitudine, vicino alla natura e alle cose, che l’uomo si riprende la sua natura umana, le grazie e i miracoli mancati che gli appartengono? O non è più tempo di silenzi e rivelazioni? “Tiziano non è andato solo, è andato in Asia con la sua famiglia: di quella base sicura lui aveva bisogno e a quella faceva continuamente riferimento. Alla fine, quando aveva chiuso con il giornalismo, il cui mondo limitato ad eventi e fatti quotidiani gli stava stretto, si è allontanato a più riprese anche da noi per concentrarsi nella solitudine su ciò che cercava. E’ ugualmente vero che ogni risposta che ha trovato lui l’ha sempre riportata agli altri, perché non era solo per se stesso, ma anche per gli altri che cercava, studiava e pensava”.

Se c’è un cammino di salvezza suo marito ce lo ha indicato. Questa sua testimonianza, così necessaria nel mondo di oggi pieno di squilibri, non dovrebbe essere resa più accessibile ai giovani quale strumento di formazione? “Certo, questa di raggiungere i giovani era la cosa che più stava a cuore a Tiziano. Si rendeva benissimo conto che i giovani hanno bisogno di una guida, come ne aveva avuto bisogno lui da giovane, senza però mai veramente trovarla se non nei libri e in alcuni personaggi di cui leggeva. Sapeva bene che è ai giovani che bisogna parlare, mentre troppo pochi lo fanno. E infatti, oggi più che mai prima molti dei suoi più appassionati lettori si trovano proprio fra i giovani. Ci penseranno loro, ne sono convinta, a spargere la voce, se ritengono sia una voce che vale ascoltare Dopotutto, una voce vera, incoraggiante, sincera finisce sempre per far-

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si sentire, come si vede dal fatto che nei dieci anni passati dalla sua morte, i libri di Tiziano di strada ne hanno fatta tanta”. Alla memoria di Tiziano sono dedicati convegni, associazioni e premi letterari. Anche quest’anno, in questo mese di maggio, a Udine si terrà la decima edizione del premio letterario Internazionale Tiziano Terzani 2014, promossa dall’associazione culturale Vicino/Lontano, in collaborazione con la famiglia Terzani. La giuria presieduta da Angela Staude Terzani, conferisce per la prima volta un ex aequo: a uno degli scrittori di riferimento della letteratura contemporanea internazionale, il pakistano Mohsin Hamid e al poeta friulano Pierluigi Cappello. Tiziano ha lasciato un’eredità intellettuale e morale a tutti noi, ci ha lasciato un bagaglio umano di poesia e grande umanità. Silvia BERLINGUER


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ni normalmente chiusi al pubblico nelle 20/05/2014 province di Udine e Pordenone.data: Partecipapagina: 25 no all’edizione 2014 il Castello di Villalta (Fagagna), Villa Deciani di Montegnacco (Tricesimo), Palazzo Orgnani (Laipacco di Tricesimo), Villa Beria d’Argentine (nella foto, Manzano), Palazzo Steffaneo Roncato (Crauglio, Palmanova), Villa Kekler de Asarta (Fraforeano, Latisana), Villa Jachia (Ruda), il Castello di Cordovado (Cordovado). Per tutte le informazioni, orari e programma completo consultare il sito adsi. it alla voce iniziative sezione Fvg.

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IN DIVERSE LOCALITÀ DEL FRIULI ■ Sabato e domenica

SU pia

mostra prorogata

Mali, le immagini fino a giovedì Con quasi 500 visitatori in una settimana di apertura, la mostra fotografica Mali, point de vue di Alberto Moretti (foto) e Giulia Iacolutti, inserita nel programma del festival vicino/ lontano, è stata prorogata fino al 22 maggio. Il reportage internazionale, attraverso scatti d’autore, entra nella vita notturna di Bamako e in quella gioiosa e frenetica della quotidianità del paese, durante il giorno. In occasione del finissage, giovedì alle 19, Alberto Moretti terrà una conversazione sulla Fotografia e il suo sviluppo contemporaneo, aperta al pubblico e gratuita. All’incontro sarà presente anche la scrittrice del Mali, e residente in Friuli, Mah Aissata Fofana, per rispondere alle eventuali domande del pubblico sulla situazione maliana. A seguire, alle 20, il gruppo di percussioni Officine Ritmiche di Roberto Lugli si esibirà in una “jam session” di ritmi e tamburi dell’Africa occidentale. Il tutto alla Galleria Antiquaria Copetti, di via Paolo Sarpi 22, Udine. (f.d.) UDINE, Galleria Antiquaria Copetti ■ Fino al 22 maggio

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Summer Tour è la discoteca a cielo aperto che anima sagre e feste di

co con lo speciale Schiuma party e a Bressa di Campoformido il 16 agosto.

Lachitarrabianca del blues al Nuovo Questa sera a Udine il chitarrista Johnny Winter con il tour internazionale che celebra i suoi 70 anni UDINE - Johnny Winter, il leggendario eroe del blues bianco, sulla scena da oltre quarant’anni, è pronto a conquistare la città di Udine con l’unico concerto in Friuli Venezia Giulia del suo nuovo tour mondiale, che celebra anche i 70 anni di un artista diventato un vero e proprio mito. Assieme alla sua band Johnny Winter sarà sul palco del Teatro Nuovo Giovanni da Udine questa sera alle 21, per l’evento organizzato da Azalea promotion e Teatro Nuovo, in collaborazione con il Comune. Una serata di grande

musica che vedrà fra i protagonisti anche artisti del territorio; toccherà infatti agli udinesi The Mad Scramble l’onore di aprire la serata. Nati nel 1988, sono molto conosciuti e apprezzati per la loro musica che concentra R&B classica, con un sound caratterizzato da ricche ritmiche di batteria e percussioni, latin&jazzy piano/hammond, chitarre funky, fiati soul e basso black, che conferiscono alla band combinazioni differenti di sonorità, tanto da rendere la loro musica assolutamente particola-

LEGGENDA BLUES Il chitarrista Johnny Winter

re. Dopo questo support act d’eccezione la serata entrerà nel vivo con l’esibizione di Johnny Winter: la leggenda vuole che nel 1962, appena diciassettenne, abbia assistito a uno show del grande bluesman B.B.King, convincendo l’artista a prestargli la sua chitarra e a dargli la possibilità di esibirsi sul suo stesso palco, ottenendo una standing ovation. Un inizio emblematico per la carriera di quello che sarebbe diventato uno dei cantanti e chitarristi più apprezzati e rispettati, nonché l’anello di

congiunzione tra il rock-blues britannico di Eric Clapton e Jimmy Page e il southern rock americano di Allman Brothers e Lynyrd Skynyrd. A 70 anni compiuti, Winter ha confermato l’uscita in agosto del nuovo album, “Step Back” che segue l’ultimo fortunato “Roots” del 2011 e che vedrà la partecipazione di musicisti straordinari come Eric Clapton, Brian Setzer, Joe Perry, Leslie West. I biglietti per il concerto sono ancora disponibili nei punti Azalea, Ticketone e alle biglietterie del Teatro.

VISTO A VICINO/LONTANO Ormezzano, Simeoni e Priviero ne hanno parlato con Patui

Il calcio, gioco che appassiona sempre meno Walter Tomada UDINE

Speriamo che le vibrazioni che ci porteranno i Mondiali di calcio siano più intense della serata happening di chiusura dell'edizione 2014 di Vicino/Lontano, "Quando il gioco si fa brutto": idea di Paolo Patui tradotta sul palco di San Francesco da interpreti di spicco come il giornalista sportivo Giampaolo Ormezzano, il rocker Massimo Priviero e l'olimpionica Sara Simeoni intervallati dalle note della Pordenone Big Band, diretta da Juri Dal Dan, che ha trasportato l'audience verso il Brasile a colpi di rivisitazioni di Jobim. Nonostante l'assenza di Alessandro Birindelli, ex terzino juventino oggi mister delle giovanili del Pisa, lo spettacolo si è snodato per due ore ricche di pause, anche se avrebbe avuto bisogno di maggior ritmo. La riflessione sulle ombre dello sport più praticato al mondo è stata affidata a un Ormezzano comprensibilmente più preoccupato delle sorti del suo vecchio Torino in lizza per l'Europa League (e deluso dal suo idolo Cerci) che di entrare in autentica empatia col pubblico e col progetto scenico. Il giornalista ha delineato un quadro tra

SPORTIVO Il giornalista Gianpaolo Ormezzano (Phocus Agency)

l'apocalittico e il grottesco di uno sport ormai «posseduto da doping e scommesse, dove nessuno può essere ragionevolmente sicuro che i risultati non siano falsati da qualcuno che li decide altrove e non sul campo». La violenza negli stadi? «Un'inezia, in 115 anni di serie A è morto solo Paparelli. C'è ben altro che rovina il calcio». Come l'overdose di procuratori e affaristi che rendono i giocatori «ologrammi da display» e tolgono il gusto di giocare a talenti come il figlio di Massimo Priviero, cui il rocker dedicherà il romanzo "Piedi dol-

ci", di cui ha letto un'anteprima prima di eseguire "La strada del Davai" e "Lettera al figlio". Sara Simeoni dal canto suo ha provato a spiccare il volo parlando di valori, confermando la natura prevalentemente maschilista del calcio, sport dove il contatto è di rigore. E "Il rigore più lungo del mondo", di Osvaldo Soriano, è stato interpretato da un Patui che ha abituato il suo pubblico troppo bene per esser del tutto soddisfatto degli applausi di una sala che non è rimasta gremita sino in fondo. © riproduzione riservata

A UDINE

Al Cinema Centrale solo per oggi ritorna il film Monuments Men UDINE - Per il ciclo Rivediamoli torna oggi al Cinema Centrale Monuments Men, quinto film da regista di George Clooney. Accanto a lui un cast eccezionale da Matt Damon a Bill Murray, da John Goodman al francese Jean Dujardin, senza dimenticare la splendida Cate Blanchett. Il film sarà proiettato alle ore 16.00 e alle 20.00 al prezzo speciale di € 2,70. Ispirato alla

storia vera della più grande caccia al tesoro di tutti i tempi, Monuments Men è un film d’azione che racconta la vicenda di un gruppo di sette soldati, non più giovani: direttori di museo, curatori, artisti, architetti e storici dell’arte che, durante la Seconda guerra mondiale, raggiunsero le linee del fronte per recuperare i capolavori artistici trafugati dai nazisti.

UDINE - Gran gala della danza per la conclusione dei corsi e i 50 anni di data: 20/05/2014 attività della scuola danza 32 Ceron di pagina: Udine. L’8 giugno, al Teatro Nuovo, La sera dell’8 giugno un programma di debutti, creazioni artistiche vedrà in scena alcuni dei più significativi studenti e collaboratori della scuola che sono stati poi avviati al professionismo provenienti dall’italia e dall’estero. Oltre ai direttori e coreografi residenti partecipano e firmano creazioni anche il primo ballerino Denis Bragatto, Francesco Collavino (Ba.bau.corp), Luca Condello e Elisa Cipriani (Fondazione Ente Lirico Arena di Verona), Liana Del Degan da Mannheim, Giuseppe della Monica da Roma, Claudio de Maglio direttore della Nico Pepe. Per l’hip hop The Fella$$, il pordenonese Massimo Gerardi e Mircea Andrei Ghinea (subsTanzColonia-Dresd), Il Balletto di Castelfranco Veneto di Susanna Plaino Silingardi, Stefano Rigo, Nadia Scarpa (già compagnia Vera Stasi), Studianzando di Tolmezzo e tanti altri. Prevendite in teatro. Info. info@ceron.it.

Onu e Ue impotenti nel caos dell’Ucraina UDINE - «La crisi ucraina ha fatto crollare la visione di un ruolo centrale per l'Onu: gli Usa hanno avuto libertà di fare quello che volevano, hanno cavalcato le piazze: ora rischia di diventare per molti anni il Medio Oriente in Europa». Un'ipotesi fosca, avanzata dal giornalista russo Sergej Startsev che ne ha parlato venerdì sera a Vicino/lontano, nell'incontro a più voci organizzato da LiMes ed Historia, dove si sono confrontati anche il docente ucraino Oleg Rumjantsev e il professor Aldo Ferrari. In un paese stroncato dalla crisi economica e segnato da una profonda spaccatura tra una zona filooccidentale (il Centro Ovest) e una filorussa (il Sud Est), «ora ha spiegato Ferrari - si sono inserite anche le pressioni esterne: l'Ucraina è diventata un campo di battaglia di diversi espansionismi». Ecco perché la crisi ha ormai travalicato i suoi confini per diventare lo specchio di tensioni globali, che vedono come principali attori Usa e Russia mentre ha messo in evidenza, secondo Startsev, la debolezza dell'Europa. Ma c'è un altro protagonista, silenzioso eppur importante: la Cina. «Se l'Europa decide di non percorrere la strada dei rapporti culturali ed economici con la Russia - ha spiegato Startsev - la Russia dovrà guardare da un'altra parte e sarà alla Cina». «L'Ucraina - ha detto invece Rumjantsev nel suo intervento che ha sollevato diverse critiche tra il pubblico presente in sala - comincia a sentire la propria unità territoriale. Vede nell'Ue un simbolo di democrazia ed è importante sentire che la vuole integra: il federalismo non sarebbe la soluzione e la Russia dovrebbe accettare in forma collaborativa il cambiamento in atto». Alessia Pilotto © riproduzione riservata


del blues al Nuovo Questa sera a Udine il chitarrista Johnny Winter con il tour internazionale che celebra i suoi 70 anni UDINE - Johnny Winter, il leggendario eroe del blues bianco, sulla scena da oltre quarant’anni, è pronto a conquistare la città di Udine con l’unico concerto in Friuli Venezia Giulia del suo nuovo tour mondiale, che celebra anche i 70 anni di un artista diventato un vero e proprio mito. Assieme alla sua band Johnny Winter sarà sul palco del Teatro Nuovo Giovanni da Udine questa sera alle 21, per l’evento organizzato da Azalea promotion e Teatro Nuovo, in collaborazione con il Comune. Una serata di grande

musica che vedrà fra i protagonisti anche artisti del territorio; toccherà infatti agli udinesi The Mad Scramble l’onore di aprire la serata. Nati nel 1988, sono molto conosciuti e apprezzati per la loro musica che concentra R&B classica, con un sound caratterizzato da ricche ritmiche di batteria e percussioni, latin&jazzy piano/hammond, chitarre funky, fiati soul e basso black, che conferiscono alla band combinazioni differenti di sonorità, tanto da rendere la loro musica assolutamente particola-

data: 20/05/2014 pagina: 32 (dettaglio)

LEGGENDA BLUES Il chitarrista Johnny Win

re. Dopo questo support act d’eccezione la serata entrerà nel vivo con l’esibizione di Johnny Winter: la leggenda vuole che nel 1962, appena diciassettenne, abbia assistito a uno show del grande bluesman B.B.King, convincendo l’artista a prestargli la sua chitarra e a dargli la possibilità di esibirsi sul suo stesso palco, ottenendo una standing ovation. Un inizio emblematico per la carriera di quello che sarebbe diventato uno dei cantanti e chitarristi più apprezzati e rispettati, nonché l’anello di

congiunzione tra il britannico di Eric Jimmy Page e il sou americano di Allman Lynyrd Skynyrd. A 7 piuti, Winter ha l’uscita in agosto de bum, “Step Back” l’ultimo fortunato “ 2011 e che vedrà la p ne di musicisti strao me Eric Clapton, B Joe Perry, Leslie We per il concerto sono a nibili nei punti Azal ne e alle biglietterie d

VISTO A VICINO/LONTANO Ormezzano, Simeoni e Priviero ne hanno parlato con Patui

Il calcio, gioco che appassiona sempre meno Walter Tomada UDINE

Speriamo che le vibrazioni che ci porteranno i Mondiali di calcio siano più intense della serata happening di chiusura dell'edizione 2014 di Vicino/Lontano, "Quando il gioco si fa brutto": idea di Paolo Patui tradotta sul palco di San Francesco da interpreti di spicco come il giornalista sportivo Giampaolo Ormezzano, il rocker Massimo Priviero e l'olimpionica Sara Simeoni intervallati dalle note della Pordenone Big Band, diretta da Juri Dal Dan, che ha trasportato l'audience verso il Brasile a colpi di rivisitazioni di Jobim. Nonostante l'assenza di Alessandro Birindelli, ex terzino juventino oggi mister delle giovanili del Pisa, lo spettacolo si è snodato per due ore ricche di pause, anche se avrebbe avuto bisogno di maggior ritmo. La riflessione sulle ombre dello sport più praticato al mondo è stata affidata a un Ormezzano comprensibilmente più preoccupato delle sorti del suo vecchio Torino in lizza per l'Europa League (e deluso dal suo idolo Cerci) che di entrare in autentica empatia col pubblico e col progetto scenico. Il giornalista ha delineato un quadro tra

SPORTIVO Il giornalista Gianpaolo Ormezzano (Phocus Agency)

l'apocalittico e il grottesco di uno sport ormai «posseduto da doping e scommesse, dove nessuno può essere ragionevolmente sicuro che i risultati non siano falsati da qualcuno che li decide altrove e non sul campo». La violenza negli stadi? «Un'inezia, in 115 anni di serie A è morto solo Paparelli. C'è ben altro che rovina il calcio». Come l'overdose di procuratori e affaristi che rendono i giocatori «ologrammi da display» e tolgono il gusto di giocare a talenti come il figlio di Massimo Priviero, cui il rocker dedicherà il romanzo "Piedi dol-

ci", di cui ha letto un'anteprima prima di eseguire "La strada del Davai" e "Lettera al figlio". Sara Simeoni dal canto suo ha provato a spiccare il volo parlando di valori, confermando la natura prevalentemente maschilista del calcio, sport dove il contatto è di rigore. E "Il rigore più lungo del mondo", di Osvaldo Soriano, è stato interpretato da un Patui che ha abituato il suo pubblico troppo bene per esser del tutto soddisfatto degli applausi di una sala che non è rimasta gremita sino in fondo. © riproduzione riservata

A UDINE

Al Cinema Centrale solo per oggi ritorna il film Monuments Men UDINE - Per il ciclo Rivediamoli torna oggi al Cinema Centrale Monuments Men, quinto film da regista di George Clooney. Accanto a lui un cast eccezionale da Matt Damon a Bill Murray, da John Goodman al francese Jean Dujardin, senza dimenticare la splendida Cate Blanchett. Il film sarà proiettato alle ore 16.00 e alle 20.00 al prezzo speciale di € 2,70. Ispirato alla

storia vera della più grande caccia al tesoro di tutti i tempi, Monuments Men è un film d’azione che racconta la vicenda di un gruppo di sette soldati, non più giovani: direttori di museo, curatori, artisti, architetti e storici dell’arte che, durante la Seconda guerra mondiale, raggiunsero le linee del fronte per recuperare i capolavori artistici trafugati dai nazisti.

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esman B.B.King, conartista a prestargli la a e a dargli la possibibirsi sul suo stesso nendo una standing n inizio emblematico rriera di quello che ventato uno dei canarristi più apprezzati i, nonché l’anello di

bum, “Step Back” che segue l’ultimo fortunato “Roots” del 2011 e che vedrà la partecipazione di musicisti straordinari come Eric Clapton, Brian Setzer, Joe Perry, Leslie West. I biglietti per il concerto sono ancora disponibili nei punti Azalea, Ticketone e alle biglietterie del Teatro.

ne hanno parlato con Patui

sempre meno

uno douno icusati ove nza 115 solo ovie di ndoda di o di ker dol-

ci", di cui ha letto un'anteprima prima di eseguire "La strada del Davai" e "Lettera al figlio". Sara Simeoni dal canto suo ha provato a spiccare il volo parlando di valori, confermando la natura prevalentemente maschilista del calcio, sport dove il contatto è di rigore. E "Il rigore più lungo del mondo", di Osvaldo Soriano, è stato interpretato da un Patui che ha abituato il suo pubblico troppo bene per esser del tutto soddisfatto degli applausi di una sala che non è rimasta gremita sino in fondo. © riproduzione riservata

e solo per oggi uments Men

toria vera della più grande caccia al esoro di tutti i tempi, Monuments Men è un film d’azione che racconta la vicenda di un gruppo di sette soldati, non più giovani: direttori di museo, curatori, artisti, architetti e storici dell’arte che, durante la Seconda guera mondiale, raggiunsero le linee del ronte per recuperare i capolavori artistici trafugati dai nazisti.

Mircea Andrei Ghinea (subsTanzColonia-Dresd), Il data: 20/05/2014 Balletto di Castelfranco Vepagina: 32 (dettaglio) neto di Susanna Plaino Silingardi, Stefano Rigo, Nadia Scarpa (già compagnia Vera Stasi), Studianzando di Tolmezzo e tanti altri. Prevendite in teatro. Info. info@ceron.it.

Onu e Ue impotenti nel caos dell’Ucraina UDINE - «La crisi ucraina ha fatto crollare la visione di un ruolo centrale per l'Onu: gli Usa hanno avuto libertà di fare quello che volevano, hanno cavalcato le piazze: ora rischia di diventare per molti anni il Medio Oriente in Europa». Un'ipotesi fosca, avanzata dal giornalista russo Sergej Startsev che ne ha parlato venerdì sera a Vicino/lontano, nell'incontro a più voci organizzato da LiMes ed Historia, dove si sono confrontati anche il docente ucraino Oleg Rumjantsev e il professor Aldo Ferrari. In un paese stroncato dalla crisi economica e segnato da una profonda spaccatura tra una zona filooccidentale (il Centro Ovest) e una filorussa (il Sud Est), «ora ha spiegato Ferrari - si sono inserite anche le pressioni esterne: l'Ucraina è diventata un campo di battaglia di diversi espansionismi». Ecco perché la crisi ha ormai travalicato i suoi confini per diventare lo specchio di tensioni globali, che vedono come principali attori Usa e Russia mentre ha messo in evidenza, secondo Startsev, la debolezza dell'Europa. Ma c'è un altro protagonista, silenzioso eppur importante: la Cina. «Se l'Europa decide di non percorrere la strada dei rapporti culturali ed economici con la Russia - ha spiegato Startsev - la Russia dovrà guardare da un'altra parte e sarà alla Cina». «L'Ucraina - ha detto invece Rumjantsev nel suo intervento che ha sollevato diverse critiche tra il pubblico presente in sala - comincia a sentire la propria unità territoriale. Vede nell'Ue un simbolo di democrazia ed è importante sentire che la vuole integra: il federalismo non sarebbe la soluzione e la Russia dovrebbe accettare in forma collaborativa il cambiamento in atto». Alessia Pilotto © riproduzione riservata


data: 20/05/2014

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C U L T U R A > A R T E > 20 MA G G I O 2014

Prorogata la mostra fotografica "Mali, points de vue" di Alberto Moretti e Giulia Iacolutti Udine (UD) ­ Vicino/Lontano proroga la mostra fotografica "Mali, points de vue" di Alberto Moretti e Giulia Iacolutti. Visto il grande successo di pubblico durante il festival, l’esposizione rimarrà aperta fino al 22 maggio, con orario 16­19.30, da Copetti Antiquari in via Paolo Sarpi 25. Il Mali non è una terra lontana. Per i suoi territori passa parte della cocaina che dalla Colombia arriva in Italia, le aree del nord sono un deposito di ostaggi. Radicalismo islamico e indipendentismo tuareg hanno fatto centinaia di morti e dato vita ad affollatissimi campi profughi. Sono però l’altro aspetto di una terra ricca di

valori, tradizioni, civiltà e sorrisi. Nei territori del sud opera la Abarekà Nandree onlus di Milano, al cui seguito si è sviluppato il lavoro fotografico e video di Giulia Iacolutti e Alberto Moretti, con due punti di vista autonomi e complementari sull’attività della onlus e sulla capitale Bamako e i territori del sud. In occasione del finissage, giovedì 22 alle 19, l’incontro «Points de vue, conversazioni sulla fotografia» con lo stesso Alberto Moretti. A seguire, una jam

session musicale di ritmi africani. INFO: www.vicinolontano.it


data: 20/05/2014


data: 21/05/2014 pagina: 27

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XXVII

A UDINE Immagini dal Mali in mostra fino a domani UDINE - Vicino/lontano proroga la mostra fotografica "Mali, points de vue" di Alberto Moretti e Giulia Iacolutti. fino a domani, con orario 16-19.30, da Copetti Antiquari in via Sarpi 25. Per il Mali passa parte della cocaina che dalla Colombia arriva in Italia, le aree del nord sono un deposito di ostaggi. Radicalismo islamico e indipendentismo tuareg hanno fatto centinaia di morti e dato vita ad affollati campi profughi. Sono l’altro aspetto di una terra ricca di valori, tradizioni, civiltà e sorrisi. Domani alle 19 chiuderà l’incontro "Points de vue, conversazioni sulla fotografia" con lo stesso Moretti. Seguirà una jam session musicale.

CULTURA S

& PETTACOLI


data: 22/05/2014 pagina: 86

Cultura

lahore val bene un romanzo Studi negli Usa, successo mondiale. Poi il ritorno a casa. Il premio Terzani Mohsin Hamid parla delle radici islamiche che uniscono Oriente e Occidente

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ohsin Hamid non crede al mito delle appartenenze collettive e delle identità di gruppo di stampo religioso, etnico e perfno culturale. Il 42enne scrittore pakistano, è invece un convinto sostenitore della vecchia scuola esistenzialista, per cui ognuno di noi è libero di scegliere e di forgiare il proprio destino. E pensa che l’unico collettivo umano degno di questo nome sia una società fatta da individui in permanente e fecondo dialogo tra di loro. Anzi, «il dialogo sta alla base dell’identità di ciascuno di noi», dice in questa conversazione con “L’Espresso”, dalla sua casa a Lahore. Hamid, cresciuto negli States, laurea a Princeton (tra i suoi insegnanti Toni Morrison e Joyce Carol Oates), una seconda laurea ad Harvard e infne un PhD a Stanford, una breve carriera nelle società di consulting di Wall Street, è diventato celebre nel 2000 con il romanzo “Nero Pakistan”. Narrava la storia di un banchiere di Lahore, diventato drogato. In realtà raccontava i vari volti del Pakistan. Qualche anno dopo pubblicò “Il fondamentalista riluttante”, libro in forma di monologo, ispirato a “La caduta” di Camus, con al centro un giovane musulmano, tornato in Pakistan perché deluso dalla vita in America. E da non molto Einaudi ha dato alle stampe “Come diventare ricco nell’Asia emergente”, su un uomo di Lahore che da poverissimo, attraverso una serie di inganni, diventa un tycoon. Un romanzo che è 86 |

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anche un grande libro sull’amore e sul nostro rapporto con la morte, e che ha vinto il Premio Terzani al festival Vicino/lontano di Udine. La premiazione, sabato 17, ex aequo con il poeta friulano Pierluigi Cappello, sarà arricchita dalla presentazione dei diari inediti di Terzani (“Un’idea di destino”, Longanesi) e da una conversazione di Hamid e Cappello con Gigi Riva e Michelguglielmo Torri. Cosmopolita e uomo di mondo Hamid sembrerebbe dunque un esperto, oltre che dell’animo umano, delle questioni dell’integrazione. Di come chi viene dall’Asia o dall’universo musulmano possa trovare il suo posto in Occidente. Ma lui protesta: «Integrazione è una parola che appartiene al passato e che ha perso ogni validità», dice. «Viviamo in un mondo in cui ogni società e ogni singola persona sono, per certi versi “disintegrate”». Spiega: «Non accetto l’idea stessa dell’Occidente come un blocco uniforme. La cultura di Udine è differente da quella di Anchorage in Alaska. Lo stesso discorso vale per quello che viene chiamato l’Oriente». Aggiunge: «Il discorso sulla presunta integrazione è sempre stato l’arma dei potenti. Sono loro, ovun-

que e sempre, a chiedere a chi non ha il potere di adottare modi di vita e di pensiero tali da non minacciare l’ordine esistente». Specifca: «E per quanto riguarda i musulmani, l’idea della loro estraneità all’Europa è ridicola. La flosofa greca è stata riscoperta grazie agli arabi; e “Don Chisciotte” il libro che segna l’inizio del genere romanzo si ispira a una storia di stampo musulmano, quella di el Cid». Rifette: «Certo, esistono forze politiche che speculano sulla paura del diverso. Ieri, era l’ebreo, e sappiamo come è fnita. Oggi il diverso è il musulmano, l’immigrato. E siccome, l’immigrato musulmano ha spesso la pelle più scura della maggioranza degli europei, l’operazione di stampo razzista è facile». Eppure, grazie alla sua doppia esperienza, quella passata nel mondo della fnanza e quella attuale nell’universo letterario e

Foto: Laif - Contrasto, Afp - GettyImgaes

Di WloDek GolDkorn


data: 22/05/2014 pagina: 87

Da qui sono passati pastori, commercianti, invasori. Da Alessandro il Macedone a Kipling

Una venditrice ambUlante e Un Uomo d’affari nel centro di lahore. a destra: mohsin hamid

della cultura, Hamid è (moderatamente) ottimista. E la speranza sta proprio nel processo di globalizzazione. Un paradosso? No. «La globalizzazione è un processo a cui partecipano tutti gli uomini e le donne del mondo», dice. «La logica conclusione di questa premessa è quindi che se vogliamo, possiamo noi stessi determinare il futuro del pianeta terra. E non in base alle esigenze dei banchieri e dei narcotraffcanti, ma in modo di preservare l’ambiente e di riscattare la dignità dei poveri e dei deboli». Hamid tace per un minuto, poi introduce un concetto interessante: quello del «provincialismo disfattista». Cosa è? «È rassegnarsi ai lati negativi della globalizzazione, pensare che niente possiamo contro i terroristi e la grande fnanza. E anche illudersi che i problemi possano essere risolti nell’ambito degli Stati-nazione, concetto ottocentesco superato.Se vincesse il provincialismo disfattista, correremmo il pericolo di avere in Asia Stati-nazione giganteschi come Cina e India, che combatterebbero gli uni contro gli altri in una serie di guerre provocate da confitti stupidi e irrilevanti». Hamid, dopo anni di peregrinazioni per il mondo (tra New York e Londra, e spesso a Milano e Venezia) ha deciso di vivere nella sua Lahore. Una scelta diff-

cile? «Cominciamo dal Pakistan», risponde, «È un Paese interessante perché estremamente differenziato al suo interno: 200 milioni di persone che parlano differenti lingue. Per certi versi», dice a riprova di quanto le categorie di Occidente e Oriente siano artifciali, «il Pakistan assomiglia all’Impero austroungarico; è uno Stato post-nazionale». Poi si fa più serio: «Abbiamo una stampa libera e forte; abbiamo un sistema giudiziario piuttosto indipendente. Abbiamo partiti politici capaci di mobilitare le masse. Ma abbiamo purtroppo anche gruppi, spesso terroristi, che combattono contro ogni diversità e sognano un Paese monolitico. È gente che potrebbe portarci a una guerra civile. Ma io sono ottimista, cedo alla forza delle nostre istituzioni». E per quanto riguarda Lahore, città per cui nei suoi romanzi esprime un grande amore? «Sì, amo Lahore», conferma, «nonostante sia una megalopoli di dieci milioni di abitanti, con periferie prive di acqua potabile, con problemi quasi irrisolvibili». Precisa che alla base di questo sentimento c’è una flosofa: «È più facile amare le città che non le nazioni. Le grandi città, per la loro natura sono inclusive, le nazioni esclusive. Le città sono autentiche; le nazioni,

con i loro confni, sono un prodotto artifciale». E poi spiega, in un modo piuttosto poetico, questa sua flosofa partendo proprio dalla stratifcazione delle culture della sua città e della sua collocazione geografica. «Lahore è da sempre un punto di arrivo inevitabile per coloro che, partendo dal deserto dall’Asia centrale, raggiungono le fertili pianure dell’India, il Punjab e infne approdano nella mia città. Da qui sono passati pastori, commercianti, truppe d’invasione. Qui arrivò Alessandro il Macedone. Qui abbiamo avuto una varietà di culture: la greca, la araba, la persiana, la mongola, l’afghana, la britannica». Ecco, uno dei cantori di Lahore è stato Rudyard Kipling, il bardo del colonialismo britannico e del «fardello dell’uomo bianco», anche lui ha dirttto ha essere ricordato e commemorato a Lahore?. Hamid è categorico: «Kipling fa parte della storia di questa città; e merita rispetto esattamente come i poeti musulmani e suf». E a questo punto, parlando del suo ultimo romanzo, Hamid riassume il suo credo da letterato e scrittore: «In “Come diventare ricco nell’Asia emergente” mi sono ispirato alla filosofia di Martin Buber. La tesi centrale del pensatore tedesco è che nel rapporto dialogico ritroviamo noi stessi e la nostra dimensione trascendentale». Un romanzo per parlare della trascendenza? «Sì, fare il romanziere è un’attività quasi religiosa. Io penso che lo scrittore debba essere capace di porre in termini laici delle domande sulla nostra paura estrema, e di cercare una risposta (nessuno la può dare davvero) alle questione su cosa avviene quando non ci siamo più». Poi, tace di nuovo, rifette ed esclama: «Altrimenti la daremmo vinta ai fondamentalisti». n


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Cultura&Spettacoli

data:Giovedì 22/05/2014 22 maggio 2014 pagina: 28

A ZUGLIANO I bambini ai tempi della guerra

A MORTEGLIANO Polar For The Masses live

A SEDEGLIANO Cento bambini fra teatro e canto corale

ZUGLIANO - Oggi alle 20.30, al Centro Balducci, sarà presentato il libro “Un bambino e la guerra”, di Bianca Agarinis: Ermanno Magrini nel 1944 quando il padre Aulo Magrini, partigiano, cadde in un combattimento con i tedeschi, non aveva ancora compiuto 11 anni e si accingeva a frequentare la quinta elementare. Attraverso i suoi diari viene ricordato quel tragico inverno di guerra del 1944-45 e la vita dei bambini durante la guerra.

MORTEGLIANO - Secondo wekend, domani e sabato, di Festaintenda. Questa sera sul palco allestito dal circolo Il Cantiere si esibiranno i Mig 29 Over Disneyland, band carnica che unisce stile garage, rock, punk ed elettronico, con alcune venature disco, ska e reggae, caratterizzati da un energia trascinante e irresistibile. A seguire i Polar For The Masses, band italiana che propone sonorità indie rock, graffianti e incalzanti.

SEDEGLIANO - Domani alle 17.30 il Teatro Clabassi ospiterà lo spettacolo finale della 9^ edizione di Teatro di voci, progetto dedicato al teatro e al coro promosso dall’Ert con il sostegno dell’Usci Fvg. Un centinaio i bambini dei cori scolastici delle scuole primarie “Ali-

ghieri” di Gradisca d’Isonzo, “Leopardi” di Villa Vicentina e “Gabelli” di Porcia che saliranno sul palcoscenico per mettere in scena la storia “Il sogno di imparare la paura” scritta da Michele Polo. Lo spettacolo è il frutto di un lungo percorso collettivo nelle scuole.

LA STORIA Alfeo "Cocco" Carnelutti raccontato nel libro dello scrittore friulano Mauro Daltin

L’omicidadiPozzis saggio eremita letterario Lorenzo Marchiori PORDENONE

Un omicida reo confesso, condannato in tre gradi di giudizio, per la legge italiana. Una brava persona per famigliari e amici, molti dei quali bikers che gli fanno visita in Carnia anche dall’estero. Un eremita che ha sfidato il conformismo della civiltà, preferendo la libertà della natura per lo scrittore Mauro Daltin. Quest’ultimo, ad Alfeo "Cocco" Carnelutti dedica gran parte del suo nuovo libro, "L’ultimo avamposto del mondo" (Biblioteca dell’Immagine, 2014) che raccoglie storie di ieri e di oggi della Val d’Arzino, spaziando tra cosacchi e partigiani russi, indemoniate e appunto il "Cocco" che, originario di Pers di Majano, ha scelto nel 1982 di vivere a Pozzis, paese fantasma sin dagli anni ’60. Alla sua insolita figura, l’autore friulano dedica il capitolo più corposo del libro (36 delle 120 pagine totali) presentato la scorsa settimana a Udine durante Vicino/lontano e oggetto di altri due incontri a San Daniele (domani alla libreria Meister, alle ore 19) e il 19 giugno a Pordenone (alla libreria Quo Vadis alle 20.30). Alfeo Carnelutti sarà anche tra gli ospiti dell’appuntamento organizzato dalle associazioni LeggerMentee e Bottega Errante a Pozzis, il 12 luglio. Con Carnelutti e Daltin ci saranno l’operatore culturale e scrittore Paolo Patui, l’attore Claudio Moretti e Angelo Floramo, responsabile della Biblioteca Guarneriana (che firma la postfazione del libro). Mancherà la giovane albanese che nel giugno del 1996 fu uccisa a Pozzis da "Cocco" Carnelutti: era una prostituta di poco più di vent’anni, "Giuliana", invitata a cena a Pozzis perchè raccontasse dove trovare i protettori di "Albana", l’allora convivente di Carnelutti che era fuggita dal racket della prostituzione. Al suo rifiuto di fare i nomi degli sfruttatori e temendo che lasciandola andare avrebbe rivelato il nascondiglio della compagna, "Cocco" l’aveva uccisa, sparandole un colpo alla schiena e uno alla nuca con una

pistola calibro 38 e successivamente aveva occultato il corpo. Solo nel 1999 la polizia, su segnalazione di Albana, che nel frattempo aveva lasciato il compagno, aveva appreso dell’omicidio: a Pozzis, Alfeo aveva subito confessato la sua colpa e portato gli agenti sul luogo dove la vittima era stata sepolta. Nel 2000, l’uomo era stato condannato, con rito abbreviato, a 12 anni e 4 mesi di carcere (pena confermata in Appello e Cassazione), con gli amici che avevano fatto colletta per aiutarlo nella vicenda legale. Fino al 2001, Albana era rimasta senza identità: di lei si sapeva-

no solo la nazionalità e, appunto, il nome scelto nel suo ambiente. La ragazza uccisa - all’epoca non si usava parlare di uxoricidio era stata identificata solo dopo che il Gazzettino aveva fornito le sue foto a un quotidiano di Tirana. La famiglia di Entela Zaçaj, originaria di Kuman (paese di 7mila abitanti) non aveva avuto più sue notizie dal 1996. La credeva felice in Italia, dove la giovane aveva raccontato di essersi sposata nascondendo di esser stata costretta a prostituirsi. Nel suo libro, Daltin scrive di trovare assurda la vicenda riportata dal Gazzettino come da altri

23 MARZO 1999 La polizia esce dall'abitazione di Alfeo "Cocco" Carnelutti quotidiani. «Ho dovuto prendermi una colpa che non avevo» scrive l’autore, facendo parlare in prima persona il protagonista della vicenda. Nel libro non c’è parola della giovane uccisa, del suo corpo occultato per anni, della famiglia costretta ad apprendere dopo 5 anni della disgrazia. Spazio, invece, al sogno di libertà di chi ha ammesso il delitto, per il quale ha pagato con il carcere, alla sua scelta di vivere tra i boschi, la natura

incontaminata, gli affetti, le moto e gli amici. Nel libro di Daltin licenza narrativa - Alfeo Carnelutti, è «l’ultimo difensore di un mondo perduto, il partigiano di un’etica che non c’è più», che nelle esperienze della sua vita ha maturato una saggezza elementare. Questo "Cocco", prossimo a compiere settant’anni, tornato a vivere nel "suo" borgo, sarà l’ospite il 12 luglio a Pozzis. La vita di Entela Zaçaj si è interrotta 18 anni fa. © riproduzione riservata

A TRIESTE Debutta domani sera al Teatro Lirico l’opera ambientata ai tempi dell’Antica Roma

L’Attila di Verdi, violenza e vendetta ad Aquileia TRIESTE - Dopo Il Corsaro che ha inaugurato la stagione Lirica 2013 a Trieste, che ebbe la sua genesi e il debutto assoluto proprio nel capoluogo giuliano, Attila è l’altra opera giovanile considerata espressione dell’ ardore rinascimentale di Verdi, che sarà in scena al “Verdi” da domani al 31 maggio, che ha attinenza con il territorio del Friuli Venezia Giulia essendo in parte ambientata ad Aquileia che con la sua Basilica è ancora oggi nell’immaginario collettivo il simbolo della cristianità. Dopo la “prima” veneziana del 17 marzo 1846, l’opera ebbe la seconda rappresentazione nell’allora Lirico Comunale triestino. L’opera presenta tematiche della massima attualità nonostante sia ambientato ai tempi dell’Impero Romano: le trame politiche, i giochi di potere, la sopraffazione, il tradimento, la tematica universale della violenza. C’è Attila, diviso tra la sete barbarica di conquista e il terrore ispiratogli dal soprannaturale. E c’è Odabella, figlia del signore di Aquileia, spinta all’omicidio dalla sete di vendetta e dall’amor di patria, a cui Verdi però attribuisce anche momenti di grande introspezione lirica. L’allestimento è stato prodotto nei labora-

tori scenografici, di attrezzeria e di sartoria della Fondazione lirica triestina e presentato nel luglio 2013 nell’ambito delle celebrazioni dell’anno verdiano, ora riproposto sul palcoscenico del “Verdi” in una versione riveduta e corretta rispetto alla precedente, originariamente concepita per una rappresentazione all’aperto, per la regia di Enrico Stinchelli con l’aiuto dello scenografo e costumista Pier Paolo Bisleri e le proiezioni dinamiche di Gerald Ordway e Alex Magri. Protagonista, nel ruolo di Attila, il basso Enrico Iori, specialista dei ruoli verdiani; Odabella sarà interpretata dal soprano russo Anna Markarova; Ezio sarà il baritono fiorentino Devid Cecconi; Foresto il tenore spagnolo Sergio Escobar. In due recite questi ruoli saranno interpretati rispettivamente da Luciano Montanaro, Alisa Zinovjeva, Michele Govi e Luis Chapa. Nel cast anche Antonello Ceron e Gabriele Sagona. Sul podio dirigerà coro e orchestra del Verdi il maestro Donato Renzetti.

A UDINE E A CASARSA

Cecilia Mangini, la veterana delle documentariste impegnate

IN VIAGGIO CON CECILIA Cecilia Mangini, classe 1927, con la giovane regista Mariangela Barbanente

CASARSA - Incontro d’eccezione a Casa Colussi di Casarsa, domani alle ore 17.30, con la presenza della regista e fotografa Cecilia Mangini, classe 1927 ma con la verve e la curiosità di una ragazza. Dopo un esordio come critico cinematografico (in Cinema Nuovo, Cinema '60, L’Eco del cinema), iniziò la sua opera con il marito, Lino Del Fra, e fu la prima donna a girare documentari impegnati nel dopoguerra, con particolare attenzione ai cambiamenti della sua Puglia. Alla fine degli anni ’50 si avvalse anche della collaborazione di Pasolini per i lavori Ignoti alla città (1958), La canta delle marane (1960), ispirato dal romanzo Ragazzi di vita, e Stendalì (1960), straordinario documento sulle lamentazioni funebri nella provincia di Lecce (anche sull'analisi di studi di Ernesto De Martino). In seguito si è interessata al mondo della fabbrica, affrontando in particolare le contraddizioni sociali legate al boom economico, indagando anche temi come la sessualità, il lavoro e il fascismo. Di recente è tornata con il brio di sempre dietro la macchina da presa per il film In viaggio con Cecilia, diretto con la giovane conterranea Mariangela Barbanente. Acclamato in aprile anche al Festival dell’Inchiesta 2014 di Pordenone, questo originale road movie sarà visibile oggi, con doppia proiezione alle ore 16 e alle ore 20, anche al Visionario di Udine, partner del Centro Studi, insieme a Cinemazero, in questa nuova iniziativa.


data: 24/05/2014 pagina: 34

Settimanale

Data Pagina Foglio

24-05-2014 31/34 4/4

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.


data: 24/05/2015 pagina: 34 (dettaglio)

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