Cibo maschile e femminile

Page 1

Il “maschile” e il “femminile” nei cibi nelle fasi evolutive della vita


Definiamo per prima cosa si intende per: Principio Maschile e principio femminile; Come questi principi si riconoscono in ogni cosa e anche nei cibi; Riflessione sulle fasi di crescita di un maschio e di una femmina; Cosa vuol dire essere in “armonia�; Esempi pratici.


Nella vita dell’essere umano, della natura, del cosmo, esistono fondamentalmente due aspetti: uno più fluido, leggero, dolce, malleabile, espansivo, rilassante; un altro più duro, forte, pesante, contratto. L’unità dell’essere presenta sempre i due aspetti in co m b i n a z i o n e, le d u e p o lar i t à co m p le m e ntar i e inscindibili tra loro, spesso sintetizzate nell’espressione dicotomica maschile-femminile. Si tratta di concetti universali, non appannaggio soltanto dell’Oriente con lo yin-yang.


Il Grano (di Michelangelo Buonarroti) Vedete in quante forme mi tramuto! Prima son maschio e vivo sotterrato; di nuovo nasco ed in femmina mi muto, poi, tagliato a traverso e bastonato, maschio ritorno; poscia, ancor premuto, fatto in polvere ed in femmina cangiato mi trovo; ed annegato e messo al foco ritorno maschio e muto abito e loco!


Lemniscata L a p ar o l a L e m n i s cat a deriva dal greco “lemma” che vuol dire parola (o Logos) e “scata” che vuol d ire nas tro, e significa quindi “il Fuire della vita”.


La forma più evidente di lemniscata, è quella che il Sole mostra con il suo movimento nel cielo durante l’anno, e che viene chiamato “Analemma Solare”


Lemniscata

Per l’Oriente:

ESPANSIONE “SULFUR” Maschile

ESPANSIONE “Yang” Maschile

EQUILIBRIO “MERCUR”

CONTRAZIONE “SAL” Femminile

COMTRAZIONE “Yin” Femminile


Medicina Antroposofica La tripartizione funzionale dell’organismo umano permette una considerazione unitaria delle svariate forme di patologie organiche e psichiche, riconoscendone spesso il carattere di unilaterale deviazione o il predominio dell’uno o dell’altro dei due principi morfo-funzionali polarmente contrapposti.


Medicina Antroposofica


Vi sono principalmente tre azioni Divine attorno e dentro ogni essere: quella che “scende” dall’alto, quella che “risale” dal basso, e quella che “sorge dall’incontro armonioso delle due”. I Greci definivano “Zoe” la Vita diffusa, Vita eterna, Vita divina che tutto compenetra. Il “cerchio” di questo abbraccio era denominato “zodiaco”. Nella cultura cristiana questa è l’azione del Padre (“Padre nostro che sei nei Cieli…”). L a Te r r a e r a d e f i n i t a c o m e “Madre”, legata al mondo terreno e sotterraneo. Vedevano quindi le forze del Padre c h e f e c o n d a v a n o l a Te r r a (passandola), e arricchendosi delle qualità di amore della Madre, potevano generare tutto il mondo vivente, “Bios”, uomo compreso.


Ci viene insegnato che sia per uomo donna le frasi evolutive della vita sono sostanzialmente simili. Questo però non è proprio vero‌


Il rapporto aureo si manifesta in tutto il corpo umano. Dall'infanzia alla maturità si osserva come l’ombelico (che rappresenta il passato) sia al centro di un neonato mentre i genitali occupano il punto aureo, e crescendo succede il contrario, dove nell’adulto nel punto aureo (il futuro) ci sono i genitali.


Essere in “armonia tra il Cosmico ed il Celeste” L'Uomo racchiude e sintetizza in se l'insieme di questi 4 regni naturali, con i suoi “4 corpi”: quello fisico, quello eterico-vitale, quello animico e quello spirituale.Spetta all'Uomo il compito di “congiungere la Terra con il Cielo", attraverso il suo giusto modo di "accogliere" ciò che dal Cosmo proviene per portarlo in Terra, e allo stesso modo di "riportare" al Cosmo ciò che dalla Terra è stato da lui trasformato solamente attraverso il vero il buono ed il giusto modo di agire.


Esempi


Grazie per l’attenzione


Dr. Paolo Calcaterra paolo.calcaterra@livecom.it - 3402307048

Nella vita dell’essere umano, della natura, del cosmo, esistono fondamentalmente due aspetti: uno più fluido, leggero, dolce, malleabile, espansivo, rilassante; un altro più duro, forte, pesante, contratto. L’unità dell’essere presenta sempre i due aspetti in combinazione, le due polarità complementari e inscindibili tra loro, spesso sintetizzate nell’espressione dicotomica maschile-femminile. Si tratta di concetti universali, non appannaggio soltanto dell’Oriente con lo yin-yang.

Il Grano di Michelangelo Buonarroti Vedete in quante forme mi tramuto! Prima son maschio e vivo sotterrato; di nuovo nasco ed in femmina mi muto, poi, tagliato a traverso e bastonato, maschio ritorno; poscia, ancor premuto, fatto in polvere ed in femmina cangiato mi trovo; ed annegato e messo al foco ritorno maschio e muto abito e loco! Accade dunque che nel corpo umano, come nella Natura, con le stagioni e il succedersi di giorno-notte, tutto sia ritmo e alternanza tra i due poli, nel cuore che pulsa, nei polmoni che inspirano ed espirano, nell’intestino con la sua peristalsi, nel cuore con la sistole e la diastole, e così via. Ogni uomo ha una sua parte femminile e ogni donna una maschile, parti che si sviluppano in diverse misure quantitative e qualitative in ognuno. E’ facile riscontrare l’esistenza di due poli contrapposti nella vita, quelli che religioni, filosofie e antiche saggezze, sia orientali che occidentali, sapevano bene e che chiamavano l’energia del cielo e l’energia della terra. C’è un’energia, più “maschile” (Cielo) che fa sì che nell’uomo gli organi sessuali crescano verso il basso e siano estroflessi, ed


Dr. Paolo Calcaterra paolo.calcaterra@livecom.it - 3402307048

un’energia più “femminile” (Terra) che fa sì che gli organi sessuali della donna crescano verso l’alto e siano introflessi. Le stesse energie provocano nell’uomo, tra l’altro, la crescita della barba (verso il basso) e nella donna una maggiore crescita e quantità di capelli (verso l’alto). Dunque, continuando a semplificare, la spinta verso il basso che ha la carota nel crescere le conferirà un’energia diversa, più contrattiva, rispetto a quella caratteristica delle foglie della bietola, che sarà più espansiva e verso l’alto. Se mangio più carote o più bietole otterrò effetti differenti, effetti completamente sconosciuti a medici, dietologi e nutrizionisti. Dunque, se mangiando desidero ottenere effetti rilassanti userò certi cibi, al contrario se vorrò ottenere effetti espansivi. Ebbene, quando Ohsawa ha importato in Europa, dalla Francia, la sua concezione sul cibo e sul nutrimento umano, chiamandola macrobiotica, ha usato questa parola antica, conferendogli nuovi contenuti, rispetto a Ippocrate e Wilhelm Von Hufeland. Egli ha suggerito, come prima cosa, di andare a cercare anche nel cibo due aspetti polari, non scindibili tra loro e facenti capo ad un principio unico che li contiene. Il principio unico di unità dell’essere, quello che filosofi, scienziati e psicologi riconoscono nella psiche, nella natura e nel cosmo come nell’Uomo, devono essere presi in considerazione anche nel cibo per valutarne gli effetti. Mangerò pertanto in un certo modo se voglio ottenere effetti antistress o in un altro opposto se voglio restate ben sveglio, scattante e pronto all’azione. E’ solo un esempio, ma esso ci mostra quanta attenzione dobbiamo portare agli effetti che il cibo provoca in noi, sia fisici che mentali, e non pensare solo al gusto e al buono/non-buono; oppure limitandoci alle calorie, concetti biochimici insufficienti nella quotidianità. Infatti, le concezioni meccanicistico-materialistiche biochimiche dei nutrizionisti sono poco chiare alla gran parte delle persone, con i concetti di proteine, grassi, carboidrati, minerali e vitamine. Tali distinzioni soltanto “scientifiche” sono solo un parte limitata delle conoscenze che si devono avere per sederci consapevolmente a tavola. Si tratta di conoscenze analitiche e che si basano sulla separazione dei componenti dei cibi, non su un’idea unitaria


Dr. Paolo Calcaterra paolo.calcaterra@livecom.it - 3402307048

dell’essere umano e della natura. Vanno per forza integrate con una concezione che scopra – nel cibo – anche la sua vitalità e le sue caratteristiche energetiche, quelle che sfuggono al microscopio ma non al macroscopio. Vi sono principalmente tre azioni Divine attorno e dentro ogni essere: quella che “scende” dall’alto, quella che “risale” dal basso, e quella che sorge dall’incontro armonioso delle due. La prima corrente, quella che “scende” dall’alto, la cultura greca la denominava “Zoe” e la caratterizzava come Vita diffusa, Vita eterna, vita divina che tutto compenetra. Il “cerchio” di questo abbraccio era denominato “zodiaco”. Nella cultura cristiana questa è l’azione del Padre (“Padre nostro che sei nei Cieli...”). Questa corrente è una corrente di profonda Saggezza. Dato il suo moto di rotazione, la terra accoglierà in sé 12 ore dopo nuovamente l’immagine stellare di Zoe, forze che ora le si presenta dalla parte inferiore della terra. La forza di Zoe “passa” attraverso la terra arricchendosi della qualità della terra e questo atto è un atto di grande sacrificio-amore. Ecco quindi sorgere la qualità specifica di questa corrente spirituale: la qualità dell’Amore. Il mondo sotterraneo, il mondo portatore di questa forza, era visto (in tutte le culture) come “la Madre”.


Dr. Paolo Calcaterra paolo.calcaterra@livecom.it - 3402307048

Si possono pensare dei corsi di cucina intuitiva, dove guidare le persone ad utilizzare la fiducia e la saggezza del corpo, unita alle facoltà della mente superiore per attivare la propria guida interiore, per sentire intuitivamente il loro bisogno prima e… il loro cibo poi. È una facoltà che abbiamo smesso di usare, una fiducia che non ci viene insegnata in un mondo di esperti e scarsa di esperienze individuali. L'istinto come invece lo si connota, la compulsione, sono uno stato di non presenza (!), uno stato egoico per lo più, mentre l'intuizione, l'ascolto interiore profondo di ni stessi e soprattutto dell’”essere” che abbiamo di fronte e che chiamiamo “cibo, sono stati di presenza che ci insegnano a entrare in comunione con la vita, con il momento presente, al di là delle idee e delle teorie. -------------------------

“CIO’ CHE SI PUO’ OFFRIRE AGLI ALTRI E’ SOLO IL FRUTTO DELLA PROPRIA PRATICA” TICH NHAT HANH

ANTROPOSOFIA E BIODINAMICA Come insegna l’antroposofia di Rudolf Steiner, la pianta evolve nell’uomo cedendogli le sue forze e lasciandosi annientare nel corso dei processi digestivi, risorge sotto forma di energia e cellule umane (sostanza), viene assorbita nella loro organizzazione. La scuola dello zen macrobiotico (Ohsawa e suoi continuatori) e la scuola steineriana (Goethe, Steiner, Hauschka) si sono impegnate


Dr. Paolo Calcaterra paolo.calcaterra@livecom.it - 3402307048

nel far conoscere, ciascuna con un proprio percorso, l’importanza del fattore spirituale ed energetico nell’alimentazione. Hanno messo in guardia l’essere umano dalle conclusioni meccanicistiche e materialistiche tipiche della scienza in generale e della scienza della nutrizione occidentale in particolare, la quale ultima classifica il cibo soltanto secondo criteri rigidamente quantitativi e di sostanze nutrienti componenti (proteine, grassi, carboidrati, ecc.) e calcola con misure “terrestri” i valori con i quali le “forze universali” agiscono sui fenomeni della vita. La tesi delle due scuole, realistica e scientificamente supportata, è che, quando gli alimenti vengono completamente disintegrati smaterializzandosi nell’apparato digerente, le “forze universali” che essi hanno precedentemente accumulato nella loro compagine materiale sono liberate agendo nel corpo umano. Alimentarsi adottando un valido modello è, dunque, sia comprendere quali energie vivono nel cibo che ingeriamo e quale utilizzo vogliamo fare di tali forze, sia fare attenzione a quali effetti desideriamo conseguire mangiando questo o quel cibo. Per nutrirsi equilibratamente, senza bisogno di diete, l’uomo deve quindi ricorrere principalmente ad alimenti che siano anch’essi equilibrati, che contengano, cioè, nella loro compagine forze il più possibile centrate e il meno possibile estreme: tali alimenti sono sopra ogni altro i cereali integrali, cioè nient’altro che il seme della pianta, nel quale le due scuole, macrobiotica e steineriana, ravvisano il cibo di base della nutrizione umana vera e propria. Se da una parte il seme (cereale) è l’alimento di base, dall’altra la pianta, nel suo sistema tripartito (radici, foglie e frutti/fiori,) è il cibo complementare destinato a svolgere, affianco al seme stesso, un intenso ruolo salutistico e, al tempo stesso, curativo. -------------------------


Dr. Paolo Calcaterra paolo.calcaterra@livecom.it - 3402307048

Un aiuto pratico per “sostenere” l’alimentazione umana. Kosmein: Accordarsi con il Cosmo Compresi tra la "Terra" e il "Cielo" ci sono i 4 regni della Natura: il regno minerale, il regno vegetale, il regno animale e L'Uomo. L'Uomo racchiude e sintetizza in se l'insieme di questi 4 regni naturali, con i suoi “4 corpi”: quello fisico, quello eterico-vitale, quello animico e quello spirituale. Spetta all'Uomo il compito di “congiungere la Terra con il Cielo", attraverso il suo giusto modo di "accogliere" ciò che dal Cosmo proviene per portarlo in Terra, e allo stesso modo di "riportare" al Cosmo ciò che dalla Terra è stato da lui trasformato solamente attraverso il vero il buono ed il giusto modo di agire. Nella Lemniscata si può quindi vedere rappresentato l'Uomo come il mezzo per “congiungere il Cosmico con il Terrestre”. Ancora meglio l'azione dell'Uomo è stata spesso rappresentata in passato con un più complesso motivo di “due volte due anelli” in una sorta di armonioso ornamento (“ornare” corrisponde in greco al termine

che significa “accordarsi con il Cosmo”).

In questa rappresentazione di "parità", si può così sviluppare un armonioso ritmo vivente e differenziato che gli uomini devono compiere, tra il dentro ed il fuori..., tra l'alto ed il basso..., tra il bene ed il male..., tra il Terrestre ed il Cosmico. Questo ornamento descrive una serie di “Lemniscate” formate da una linea continua che alternativamente passa da una porzione esterna ad una interna ed inoltre porta ciò che sta in basso verso l'alto, e viceversa dall'alto verso il basso. Ancora meglio l'azione dell'Uomo è stata spesso rappresentata in passato con un più complesso motivo di “due volte due anelli” in una sorta di armonioso ornamento (“ornare” corrisponde in greco al termine che significa “accordarsi con il Cosmo”). In questa rappresentazione di "parità", si può così sviluppare un armonioso ritmo vivente e differenziato che gli uomini devono compiere, tra il dentro ed il fuori..., tra l'alto ed il basso..., tra il bene ed il male..., tra il Terrestre ed il Cosmico.


Dr. Paolo Calcaterra paolo.calcaterra@livecom.it - 3402307048

Questo ornamento descrive una serie di “Lemniscate” formate da una linea continua che alternativamente passa da una porzione esterna ad una interna ed inoltre porta ciò che sta in basso verso l'alto, e viceversa dall'alto verso il basso.

Realizzazione in Gessoceramica, dipinto a mano con colori atossici e inciso con ritmi armonici. Tutte le misure sono tra loro in rapporto “aureo” per irradiare maggiormente. Si consiglia di appendere l’opera in cucina o in sala da pranzo, dove donerà forze equilibratrici per meglio attuare il sacro atto dell’alimentarsi (Dal Greco la parol a Alimento è formata da “Ali” e “mento”, e un significato è: donare le “ali” ai cibi attraverso il “mento” e la “mente”. O meglio si può dire “Riportare al Padre Celeste le sostanze che abbiamo in noi compreso”).


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.