INDICE
2 febbraio 2012 Modena Attiva: la giunta ci prende in giro non vogliamo spostare 12mila persone Gazzetta di Modena
Economia, Edilizia, pianificazione territoriale
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18 febbraio 2012 Aristotele e Cannizzaro: cantieri dopo i controlli Gazzetta di Modena
Ambiente, Economia, Edilizia, pianificazione territoriale
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19 febbraio 2012 Prima pagina: Pdl, Verdini “giudice di pace” Gazzetta di Modena
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Prima pagina
LE TESSERE E L’ISPETTORE DENIS Gazzetta di Modena
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Politica
Modena Attiva: «Lo stop ai cantieri? Il clima è cambiato» Gazzetta di Modena
Edilizia, pianificazione territoriale, Politica
Pozzi, cantieri in stand-by E Modena Attiva ‘gongola’ Il Resto del Carlino Modena
Economia
«Io lavoro per creare posti per i giovani Loro sanno solo dire no» Il Resto del Carlino Modena
Ambiente, Politica
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21 febbraio 2012 Accordo Pd-Sel nuovi scenari da scoprire Gazzetta di Modena
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Politica
27 febbraio 2012 «L’inceneritore è un errore Basta produrre meno rifiuti» Gazzetta di Modena
Ambiente, Economia
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28 febbraio 2012 «Speriamo sia l’ora della svolta» Gazzetta di Modena
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Ambiente, Economia
«E’ l’occasione per dire addio al progetto» Il Resto del Carlino Modena
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Ambiente, Economia
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press unE
GAllETTA DI MODENA
02/02/2012
VIA ARISTOTELE, BOTTA E RISPOSTA SUI POZZI
Modena Attiva® la giunta ci prende in giro non vogliamo spostare 12mila persone Ormai la lotta politica tra diverse idee di sviluppo urbanistico a Modena, soprattutto all'interno del Pd si combatte a furor di lettere, nelle quali i membri che sostengono i progetti edilizi dell'assessore Sitta e quelli che invece sono contrari si scambiano bordate polemiche. Alla missiva di Modena Attiva, laboratorio urbanistico, al sindaco Pighi è seguita nei giorni scorsi quella di risposta degli assessori Daniele Sitta (urbanistica) e Simona Arletti (ambiente) e ora arriva la controreplica. Con due idee così distanti dd futuro della città la trasformazione di Modena Attiva in lista civica tra l'altro si porta dietro numerosi comitati di cittadini nati in questi anni- in vista delle elezioni comunali del 2014 sembra sempre più_ probabile. inutile dire che anche la lettera di oggi è molto "diretta" ris peli° alle iniziative progettuali della giunta.
«Ridurre la nostra lettera su via Aristotele ad una critica alle procedure o, ancora più retorico, ad una richiesta di trasferimento di 12.000 residenti, è solo un tentativo di evitare un evidente problema politico, Noi non siamo contrari a priori a interventi di edifica-. zio ne in via Aristotele, chiediamo solo, come sostiene ARPA, che prima si facciano le verifiche ambientali, si sviluppi la Vas sull'area e si aggiorni il Piano di tutela delle acque. infine alla luce delle evidenze tecniche si definiscano limiti e fattibilità dell'intervento edificatorio. Procedere in modo contrario significa anteporre l'obiettivo di valorizzazione l'area al rispetto dei vincoli ambientali. A maggior ragione prioritari trattando un bene come l'acqua potabile. E' grave circolino idee e suggestioni come la potabilizzazione dell'acqua del Secchia o lo spostamento di pozzi senza che ci sia una
chiara definizione della situazione delle nostre acque. E' stata evidente la volontà di chiudere in anticipo sul Piano particolareggiato, ancor più grave rimettersi alle altrui decisioni, invece che essere soggetti attivi a tutela degli interessi della collettività. Se poi oggi il risultato è l'impegno ad attendere le valutazioni ambientali prima di procedere con l'area F di Via Aristotele non possiamo che ritenerla una scelta saggia e condivisibile». Sul ferma cli via Aristotele interviene anche Giovanni Guazzaloca presidente Aspli (i piccoli proprietari) che invita a lasciare perdere le polemiche politiche. «La discussione deve avvenire a livello tecnico - dice - senza sottovalutare i pericoli non contrapponendo nuove costruzioni e riqualificazioni. Condividiamo la presentazione del piano particolareggiato di via Aristatele». (s.1.)
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i, si amata sì cambia ia
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press LinE 18/02/2012
SC
GAllETTA DI MODENA SRL% ANISTICA
stotele e C =o* ieri dopo i controlli li sindaco e il Pd trovano l'accordo con Sel e gli altri alleati: «Non si costruirà se la valutazione ambientale certificherà pericoli per le falde acquifere» di Andrea Marini «Non si può andare avanti così: sul piano casa e le pro blematiche urbanistiche deve essere Pighi a prendere in mano il pallino in sede di trattativa politica». Questa la richiesta che Sinistra Ecologia e libertà inviò, a mezzo stampa, al primo cittadino. Eravamo quasi a Natale e si era all'apice delle trattative in maggioranza, tra Pd e alleati. Le tensioni con l'assessore Daniele Sitta stavano arroventando il clima, rendendo difficile la chiusura della questione-casa. In queste ultime settimane pare proprio che il sindaco abbia preso in mano il pallino e l'altra sera, mentre l'assessore all'urbanistica Daniele Sitta era a gustarsi lo spettacolo di Jovanotti ai PalaCasaModena, affiancato dal segretario cittadino Giuseppe Boschini e dal capogruppo Paolo Trande ha poi di fatto chiuso la, trattativa, Un accordo che, in sostanza, ha dato il via libera al documento stili' Housing sociale, l'edilizia sociale. Un documento che a breve sarà approvato in consiglio, che non vuole essere solo una cornice piena di belle parole, da chiudere in un cassetto a prender polvere, ma diventare una sorta di "navigato re" da seguire ogni volta che ci sarà da costrdire nuove case a Modena. E il piano destinato alla costruzione di alloggi a prezzi d'acquisto o a canoni di locazione caimierati, in grado di dare una risposta ai bisogno di casa, soprat-
I nuovi progetti e per case pubbliche sottoposti a percorso partecipato. Assente l'assessore Sitta «Nessuna diversità di opinioni, con Pighi siamo in piena sintonia»
tutto per le giovani coppie. Ma alla fin - e il problema, come noto, non era tanto sulle finalità sulle quali tutti concordano, quanto sulla possibilità o meno di costruire in due aree particolari, quella di via Cannizzaro e quella di via Aristotele. Due aree in cui dovrebbero essere costruite case peep o case peep accanto ad interventi di tipo privato. Due aree che si trovano sopra le falde acquifere che riforniscono buona parte della città di Modena. Un intervento che è fonte di forti perplessità da parte di Sel, ma anche di comitati di cittadini e dell'associazione Modena Attiva. Per con-. tro per l'assessore Daniele Sitta non ci sarebbe alcun problema per le falde, si può costruire senza timore di contaminarle. Su questo "braccio di ferro" si incagliò la trattativa ed è stato qui che è enffata in scena la mediazione del sindaco. L'accordo si è stato trovato sulla base di un impegno formale da parte di amministrazione e Pd a far sì che prima di decidere qualsiasi intervento di tipo edilizio su quelle due aree le stesse vengano sottoposte a una serie di verifiche legate alla tutela delle falde acquifere ed in particolare che sia portata a termine la Valutazione ambientale strategica, come suggerito da Arpa nel suoi parere inviato a ridosso di Natale. La Giunta, come del resto aveva anche anticipato il sindaco, è disposta a sottoporre l'area a tuttii controlli necessari. Dopodiché„ se nulla osta, si procederà con i progetti. E su quale tipo di abitazioni costruire, tra quelle ad inter-
vento pubblico. Sei è riuscita a strappare un'altra promessa: si avvierà un processo partecipa-. tivo in grado di coinvolgere i re-. sidenti. Questa la mediazione che lascia soddisfatti tutti. il sindaco che finalmente è riuscito a sbloccare una situazione che si andava incancrenendo. Il Pd che è riuscito a trovare quella mediazione doverosa nei confronti dei cittadini e degli alleati in grado di farlo uscire dall'isolamento in cui rischiava di cacciarsi e Sel che ha trovato ampio accoglimento ai
suoi suggerimenti. Punti che in gran parte sono andati a sovrapporsi alle stesse proposte Pd sull'emergenza casa. E l'illustre assente, Sitta, come ha preso la notizia? «Io ero a riposale, hanno lavorato gli altri - esordisce sorridendo Manca l'ufficialità posso solo dire che se il sindaco ha chiuso la partita lo avrà fatto in piena sintonia con me. Non vedo novità: su quelle zone si è sempre detto che si faranno tutte le verifiche del caso». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
numeri deirosservatorio: in un anno controllati dai vigili 433 cantieri edili formazione:800 ore l'anno su come si fanno bandi di gara e sull'aggiornamento normativo, quest'anno una sessione sarà dedicata alla normativa antimafia Imprese edili iscritte alla Camera di commercio: 1800 nel 2009; 1409 nel 2011. Quattrocento in meno. Meno occupati, ma non calano le iscrizioni di partite !va assicurative aìr lnai I. Può essere indicatore di lavoro nero. la polizia municipale ha controllato 438 cantieri. Nel 10%dei casi ha disposto sanzioni amministrative e diciotto controlli sono stati segnalati alla procura della Repubblica. Appalti 2011 Comune di Modena:30 gare pubbliche su infrastrutture ed investimenti pubblici. Venticinque sono state assegnate ad imprese modenesi. Gare non sono state mai con il massimo ribasso, ma effettuate con il criterio delle offerte economicamente vantaggiose o con procedure negoziate.
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L'assessoreSitta e il sindaco Pighi. A destra l'area di via Cannizaaro
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GAllETTA DI MODENA
19/02/2012
a CASO » Lin pentito rivela: il clan dei Casalesi pedinava il pm Lucia M usti
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ZZETTA DI MODE
S.A4 41N, € 1,00 ANNO 32 - 49
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DOMENICA 19 FEBBRAIO 2012
QUOTIDIANO D'INFORMAZIONE
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DIREZIONE E REDAZIONE: VIA RICCI, 56 - 41100 MODENA 7E1.059 247311 - FAX 059 218903 l': REDAZIONE DI CARPI: VIA NOVA,28 - TEL. 059 698765
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LE TESSERE SOSPETTE L'ISPETTORE DENIS E IL PARTITO BALCANICO
Intervista al commissario: «Faccio sedere tutti attorno a un tavolo per chiuderla con le liti» E SERVIZI A PAG. 13 «Infiltrazioni? Una vicenda esagerata, qui i dirigenti hanno segnalato i sospetti
di Antonio Ramenghs rima accusano l'onorevole Isabella Bertotiii di sollevare un polverone solo perdici sa_ . rebhe certa di perdere con la sua lista l' i131minente congresso, Poi, con il crescere delle preoccupaAisoi circa l'andamento quantomeno anomalo del tesserai-rurale si correggono: le liste sono state esaminate, nome per nome e sono già state :ripulite', Da chi? Ma dal senatore Carlo Giovanardi, nelle vesti di "spazzine" dell'immoralità il quale, dicono, hagià mandatomi-tonta una lista di nuovi iscritti da depennare per dubbi stillai= integrità, essendo già noi i ad al tiri c73,11,iri. Dunque aveva ragione la Ber -tonti:i, la pulizia era necessa ria. i tatto a posto quindi.: si va al congresso. Niente allatto: i dubbi 1,1111 ' 111,Si:W che sta per aprirsi derivanti dall'abnorme numero di adesioni in alcuni Comuni e, soprattutto, la scoperta, gnuie a un articolo di Giovanni Ti/i21711 seri no per il nostro giornale, che nelle liste "ripulite" è rimasto il nome di un "amico dei clan'', spingono finalmente ii partito ad ammettere che sì, qualcosa non ha funzionato. ll capolista della corrente del "senatore-spazzino", l ' avvocato Enrico Almi, dichiara che quel nome, quello deCamico dei clan", lui lo conosce, al punto che ne descrive i precedenti giudiziari. Il dubbio che nelle liste non sia l'unico iscrino imbarazzante rimasto dopo il passaggio della ramazza di Giovanardi salenti partito modenese e, di rimbalzo, nella direzione nazionale che decide il commissaff amenlo e il rinvio del congresso (è già il terzo, complice la neve). Prima ancora chevenisse diffusa la d ecisione di Angelino All'ano, fioccavano già sulle agerde lc dichiarazioni di tutti i pidiellini modenesi, proprio otri i,11-1i(1,31111311,3 i in tessa, che rivendicavano la paternità della decisione. Ma come, sino a pochi giorni fa dicevano che la Bertolini era mia visionaria, che lacera del razzismo prendendosela con i meridionali, solo perché aveva raccolto meno tessere degli altri e via dicendo. e ora tutti a dire di aver voluto il commissario: che è necessaria la trasparenza, che le listevanno ripulite, ecc. ecc. Così va lapolitica. Prendendo anche per buone le intenzioni annunciate e le volontà espresse a posteriori, dopo il commissariamento, restano alcune domande che non hanno ancora trovato risposta. Per esempio non si sa da chi e come sono siate raccolte le iscrizioni, da chi e come sono state accettate, chi ha distribuito tessere e deleghe per un congresso che serrai l'intervento di All'ano si sarebbe svolto di lila pochi giorni. indie liste, sui metodi e siile eventuali irregolarità dovrà ora far luce il commissario onorevole Denis Verdini... viene da dire che ogni partito ha il commissario che si merita).
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GAllETTA DI MODENA
press LinE 19/02/2012
LE TESSERE SOSPETII L'ISPETTORE DENIS -2, IL PARTITO BALCANICO di Antonio Ramenghi rima accusano l'onorevole Isabella Bertelini di sollevare un polverone solo perché sarebbe certa di perdete con la sua lista l'imminente congresso. Poi, con il crescete delle preoccupazioni circa l'andamento quantomeno anomalo del tesseramento si correggono: le liste sono state esaminate, nome per nome e sono già state "ripulite". Da chi? Ma dal senatore Carlo Giovanardi, nelle vesti di "spazzino" dell'immoralità il quale, dicono, ha già mandato a Roma una lista di nuovi iscritti da depennare per dubbi stilla loro integrità, essendo già noti ad altri casellari. Dunque aveva ragione la Beitanti, la pulizia era necessaria. Tutto a posto quindi: si va al congresso. Niente affatto: i dubbi sull'assise che sta per aprirsi derivanti dall'abnorme numero di adesioni in alcuni Comuni e, soprattutto, la scoperta, grazie a un articolo di Giovanni Tizian scritto per il nostro giornale, che nelle liste "ripulite" è rimasto tl nome di un "antico dei clan", spingono finalmente il partito ad ammettere che sì, qualcosa non ha funzionato. Il capolista della corrente del " senatore-spazzino", l'avvocato Enrico Aiuti, dichiara che quel nome, quello del/ amico dei clan", lui lo conosce, al punto che ne descrive i precedenti giudiziari. ll dubbio che nelle liste non sia l'unico iscritto imbarazzante rimasto dopo il passaggio della ramazza di Giovanardi sale nel partito modenese e, di rimbalzo, nella direzione nazionale che decide il commissariatnento e il rinvio del congjesso già ifterzo, complice la neve). Prima ancora che venisse diffusa la decisione di Angelin.o All'ano, fioccavano già sulle agenzie le dichiarazioni di tutti i pldiellini modenesi, proprio tutti, Giovanardi in testa, che rivendicavano la paternità della decisione. Ma come, sino a pochi giorni fa dicevano che la Bertolini era una visionaria, che faceva del razzismo prendendosela con i meridionali, solo perché aveva raccolto meno tessere degli altri e via dicendo, e ora tutti a dire di aver voluto il COM missatio, che è necessaria la trasparenza, che le liste vanno ripulite, ecc. ecc. Così va la politica. Prendendo anche per buone le Intenzioni annunciate e le volontà espresse a posteriori, dopo il commissariamento, restano alcune domande che non hanno ancora trovato risposta. Per esempio non si sa da chi e come sono state raccolte le iscrizioni, da chi e come sono state accettate, chi ha distribuito tessere e deleghe per un congresso che senza l'intervento di Affatto si sarebbe svolto di lì a pochi giorni. Sulle liste, sui metodi e sulle eventuali Irregolarità dovrà ora far luce il commissario onorevole Denis Verdini... (e viene da dire che ogni partito ha il commissario che si merita).
Così conte, detto per inciso, scappa pure la riflessione che tutto questo agitarsi per il rischio di infiltrazioni tra i nuovi iscritti, sacrosanto e doveroso per carità, stride un po' con la folta rappresentanza di inquisiti e condannati tra i parlamentari del Pdl. Verdini magari caccerà dalle liste qualche modenese di
origine casertana o calabrese e farà solo bene se vi sono ragioni valide, ma nel frattempo magari potrebbe pure guardarsi allo specchio, rileggendosi gli atti che hanno portato alla richiesta del suo rinvio a giudizio in quello che potrebbe diventare il processo alla P3, o, nella versione più benevola il processo ai "quattro sfigati al bar", tra cui Marcello dell'Utri che qui a Modena conta alcuni amici importanti che si sono spesi nella campagna del tessera-mento. Così va la politica. Che a
Modena, prima o poi, vedrà pur svolgersi questo benedetto primo-congresso-vero del Pdl post berlusconiano. Cosa aspettarsi? Se il buon giorno si vede dal mattino c'è poco da stare allegri, Le due principali Fazioni del partito impegnate da anni in un conflitto di tipo balcanico, hanno impedito che in questa lunga fase precongressuale si parlasse di politica impegnate come erano a spararsi missili a gittata plurima, Aggravando la crisi di credibilità agli occhi dei loro elettori e di tutti i mo-denesi, a dispetto del dannoroso risultato del tesseramento e anche a conferma della sua origine, diciamo così, un po' drogata. Una crisi che fa male al Pdl ma anche a tutta la politica modenese che da anni non è stata capace di esprimere una vera opposizione al potere del Pd. E questo, lo si è visto, non fa bene neppure al Pd che governa. P.S. Ribadisco che sono contrario all'iniziativa della pipì di gruppo tinti-Giovanardi in programma per oggi.. Più. che una pisciata mi sembra... una cagata. Antonio Raniengh i
SEGUE A PAGA2
Pagina 12 Modena Attiva,
«LO stop ai cantieri.
11 clima , cambia.
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press LinE 19/02/2012
di Andrea Man ta[ «Direi che non ci sia modo migliore per festeggiare il nostro primo anno di attività». Paolo Silingardi, portavoce dell'associazione-laboratorio di idee per il centro sinistra, non nasconde la sua soddisfazione nell'apprendere che l'amministrazione comunale ha finalmente trovato l'accordo con tutto il centro sinistra sul Piano Casa, accettando di fermare progetti e cantieri per le case Peep e gli altri interventi edilizi, in via Aristotele e via Cannizzaro, sino a quando non saranno compiuti tutti gli accertamenti a tutela delle falde acquifere. «li quello che abbiamo chiesto sin dall'inizio e ci fa piacere che, dopo i no iniziali, la posizione della Giunta si sia ammorbidita arrivando ad accettare la Valutazione ambientale strategica e tutti i controlli del caso». Dopodiché se non ci saranno problemi per il futuro delle Falde, Modena At tiva annuncia che non avrà problemi ad accettare la costruzione di nuove case «Nessuno ha mai detto che non si debba costruire laddove ci siano le condizioni - prosegue Paolo Silingardi - ma un conto è dire: abbiamo deciso, servono case, e le costruiremo in via Aristotele e via Cannizzaro e un altro è affermate che si vorrebbe costruire, ma prima desideriamo sentire cosa dicono i cittadini e valutare se dal punto di vista ambientale e normativo non ci siano problemi e quante case ci possono veramente stare. Quindi plaudiamo alla svolta del sindaco. Tuttavia ci auguriamo che nel valutare la realizzazione di case su quelle falde non si guardi solo all'immediato, ma si apra lo sguardo all'orizzonte, alla Modena dei prossimi 70 anni e alle esigenze di acqua che deriveranno per i nostri figli e per i figli dei nostri figli». L'analisi soddisfatta di Silingardi è giunta a margine di un_ ro convocato per presentare il bilancio del primo anno di attività di questa associazione che, partita alla chetichella, ha già raggiunto il traguardo di oltre 300 iscritti, con un sito Internet, seguito mensilmente da 6mila persone, che fornisce inforni azioni sulle varie battaglie che porta avanti. «Sono numeri che stanno a significare la grande voglia di partecipazione alle scelte che riguardano il futuro della nostra città aggiunge Silingardi e che qualcuno negli ultimi anni non ha compreso o ha finio di non vedere». flo movimento molto vivace quello attorno a Modena Attiva che in prospettiva non
GAllETTA DI MODENA
Modena Attiva: «Lo stop ai cantieri? 11 clima è biato» Silingard festeggia il primo anno di vita dell associazione e lancia le battaglie su inceneritore, Marzaglia e urbanistica può che riportare a galla la consueta ipotesi di tipo elettorale: si trasformeranno in una Usta civica alle prossime elezioni amministrative? E qui Paolo Silingardi è molto chiaro: «La nostra associa-. zione è un laboratorio di idee ribadisce - Ci sono esponenti del Pd, di Sei, di Idv e di altre componenti. Il nostro intendimento è di continuare a lavorare per aiutare il centro sinistra ad essere attento alle esigenze della città in tema di po-
litiche ambientali urbanistiche e non solo. Poi al momento del voto ognuno farà le sue scelte». Guardando al lavoro compiuto Silingardi si dice soddisfatto per quanto sin qui fatto. «Siamo partiti con la piscina al parco liTerrari, che era pronta per essere costruita. ricorda - Quelr astronave" atterrata nel verde ora per fortuna è volata via verso destinazioni ignote, lasciandoci la riqualificazione ambientale del parco Ferrali; poi ci siamo im-
pegnati sulle falde acquifere e ora la Giunta ha confermato che se ne vuole interessare aprendo anche al progetto partecipato sulle case. Siamo impegnati a tutelare le falde di Marzaglia minacciate da un impianto di fogne della pista non a norma rispetto al progetto preventivato. Novità questa che pone due problemi, uno di merito per salvare le acque, l'altro politico: chi ha pennesso tutto questo e perché?» Poi sarà battaglia sul fronte
Pagina 12 odena At6va, Lo stop, ai cantiee 33 It1303 é cambiato>,
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press LinE 19/02/2012
dei rifiuti. «Prepariamo ufia serie di riflessioni sui modi nuovi e alternativi di interpretare il recupero dei rifiuti. Un quadro in cui l'inceneritore dovrà essere sempre meno protagonista, annuncia battagliero Silingardi L'impianto di Modena è sovradimensionato se, come detto, deve servire solo la città. e diventare sempre più marginale grazie alla differenziata. Su questo vogliamo confrontarci». E non finisce qui c'è anche
GAllETTA DI MODENA nuovo piano strutturale comunale, destinato a delineare il quadro urbanistico futuro della città. «Nei prossimi mesi presenteremo la nostra proposta di sviluppo per rilanciare il ruolo di Modena come motore economico, occupazionale culturale di un'area vasta. La conservazione del territorio, l'affitto, la riqualificazione, le nuove tecnologie, la mobilità saranno gli assi portanti su cui lavoreremo». E con il Pd come vanno le cose? «Da un anno a questa parte direi che le rose sono - conclude Silingardi Piscina, piano casa, Aree f ha dimostrato di aver capito che aprendosi veramente all'ascolto e ricalibrando le proposte sulla base del confronto vero e proprio si può riguadagnare la fiducia del cittadino. E da questo punto di vista tanto di cappetto a quanto fatto con il pia-no casa. Questo dimostra però che c'è una bella differenza dal dire "abbiamo deciso" senza dire chi ha deciso e sulla base di cosa e confrontarsi non ripetendo all'infinito che si deve fare così, ma ascoltando cosa hanno da dirti i cittadini. Diciamo che il clima forse è cambiato, e questo è un bene per Modena».
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siglato tra Pd I sindaco r garante, i. delibera di intenti per il piana di Flousing Sociale della giunta roderà in consiglio il 6 a al più di il az pia n a che compre che la n nd-h e tie per le aree E iai Aristotele, in t delle t>,•>` ,'.' < verifiche sulla channpatibilità > ambientale di edifici cara le faldeacquifere. n » dichiarazione ra#fidale t era o, grazie alla;o egna del lenzio uteirimposta dai protagonisti, sénsa da n rambi gli schiera enti della aggioran filtra ta soddisfazione per r travata a mediazione clae accontaesntiSoprattutto p aver a sin gol giudicat contrapposizione caos si et aa venuta a cr ear trai problemi ambientali e €ie esigenze d tipo socia le. a rt càasa Pd il piano pe letto come il >. giusto sntix trai ira,pplicaziorte dello sviluppo sostenibile, il ebreo al disagio e alla povertà sociale ian rela z ione esigenze ambientali, economiche e istituzionali. Mp alaaesta è sol prima tappa. Perché t 18# prontirichiesti da sol e accolti d Pd c'era anche l'apert a di un'altra de d sc i che e porterà probabilmente a fisse iegislaturai. E la discussiatsae vo Piano strutturale comaatnale ched ra le lissee baaaisficlie della e sa dei futuro. Qui a battaglia n deiterritorio agricolo, volumi n l per le cita , ntegraazionecon aatea ansrbilitàsempre areno unta aiipenden . . inpre pii,[ basaata sn arre utilizzo delle biciclette eCE servizi paaisblici. gesta capire canne dl frontee dro si coilochrasaaao l e iarsprese del settore edilizio che d p Ilecitano svolte in brado di far ripartire i cantieri e gl acari clae sollecitano occasioni di lavoro,
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il Resto del Carlino
press LinE
MODENA
19/02/2012
ZL ZrLANCO L'ASSOCIAZIONE FESTEGGIA IL PRIMO COMPLEANNO
Pozzi, cantieri in standly E Modena Attiva 'gongola Case in. via Aristotele,vi costruirà solo dopo ok di Arpa URBANISTICA Modena Attiva si è esposta in questo anno contestando la piscina al parco Ferrari, la pista di Marzaglia e le case sui pozzi in via Aristotele
ee Menotti ribadiscono voler scendere in rnpo in politica. COntinuererno ad essere un mOvimento trasversale àUcentrosinistra», dicono. non
portavoce dì Modena Attiva, Paolo Silingardi
di EMANUELA ZANASI A UN ANNO esatto di vita Mode-
na Attiva è già pronta per tirare le somme. Per la battagliera associazione, che nel 2011 non si è fermata un attimo 'mettendo il naso' in ogni questione che fosse colorata di verde, il 2012 è iniziato con un successo; l'accordo tra Sei e Partito Democratico sulla spinosa questione delle falde acquifere di via Aristotele e via Cannizzaro dove è prevista la costruzione di case Peep e di abitazioni private. Accordo che di l'atto, sottoponendo il progetto alla valutazione ambientale strategica di Arpa, (la procedura dovrà avere il via libera della Provincia), ne rallenta la realizzazione. Una soddisfazione per Modena Attiva da tempo interessata alla questione. «Non siamo pregiudizialmente contrari a costruire precisa Paolo Silingardi, portavoce dell'associazione — chiediamo soltanto un approccio tecnico prima di qualsiasi intervento. Se poi il Vas — ovvero la valutazione ambientale strategica — darà il via libera per costruire 200 o 300 case lo accetteremo. Crediamo comunque che l'approccio su qualsiasi progetto non debba essere influenzato da logi-
che finanziarie ma seguire delle procedure corrette sulla base di un percorso partecipati-v° reale. E questo vale — continua Silingardi — anche per la chiusura dei pozzi Fiera e la potabilizzazione delle acque del Secchia». Un anno intenso per Modena Attiva, che si è esposta su diversi temi; dalla piscina al Parco Ferrari, ora in stand by, al difficile 'dossier' della pista di Marzaglia, ormai costrui-
RJiON
PDL
«A rischio c'è L'acqua d tutti» F()RSE q uaico< a si nrtlove 5131un f di via Ar stotele. ancílielateProvincia orninciu a rendersi conto che a risc hio c'è l'acqua pota .1 t. d3 i Per le seelre del solo c luOQ-o. E il sindaco Pigiai e(1111. 11cia a dare Prinli eguali di prudenza, spie g Ifi, consigliere provinciale a I5d1 t.che critica srt e Comune di Carpi che si e «Iiinitato a lin tn odo odg, Si e dovuta zriuovere Ailuag.„». Pagina 8 di 13
ta ma sulla quale l'associazione solleva dei dubbi sulla conformiil delle fognature. Soddisfatta più che mai per questo nuovo assetto in giunta e pronta a non mollare la presa su altri temi come quello dei rifiuti, Modena Attiva si rimbocca le maniche per l'anno appena iniziato. IN PROGRAMMA ad esempio c'è un'iniziativa pubblica sul ciclo e il recupero della spazzatura «perché la tendenza —dicono dal movimento è comunque quella di andare verso una riduzione dei rifuti». E sull'inceneritore l'associazione chiede chiarezza riguardo la strategia da adottare; ovvero garantire che vengano bruciati soltanto rifiuti della provincia valutando però se in questo caso non vi sia un sovradimensionamento dell'impianto. Modena Attiva nel futuro della politica modenese? Da via Ciro Menotti ribadiscono il loro `no'. «Vogliamo continuare ad essere un movimento trasversale al centrosinistra sottolinea Silingardi —, ognuno di. noi cercherà di portare il suo contributo all'interno del partito a cui è iscritto. Di certo crediamo che il centrosinistra debba recuperare il rapporto con i cittadini e per far questo c'è tutto lo spazio».
Pagina 11 po,;,,antefi cú»1i-by Ninhena Atti, p -gougoin.
press LinE 19/02/2012
il Resto del Carlino
MODENA L'ASSESSORE DANIELE S
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«Io lavoro per creare posti per i giovani Loro sanno solo dire no» «SIAMO tutti soddisfatti, mi fa piacere che si sia trovato un accordo». Daniele Sitta, assessore all'urbanistica del Comune dice di non sentirsi affatto messo in un angolo dall'accordo trovato in giunta sulla necessità di ulteriori verifiche nell'area di via Cannizzaro e via Aristotele (nella fino in basso a desira). Una trattativa chiusa l'altra sera dal sindaco Pighi insieme al segretario cittadino del Pd Giuseppe Boschini e al capogruppo Paolo Trande. Una decisione che dà una svolta alla tormentata vicenda delle falde acquifere da tempo fonte di tensione. Un documento di 18 punti che di fatto ha dato vita a una sorta di vadernecum per l'edilizia sociale futura mettendo nero su bianco alcuni punti, ad iniziare da quello che dice che prima di posare un mattone su quell'area è necessaria un'attenta valutazione legata alla tutela delle falde. INOLTRE se ci sarà il via libera a costruire, verranno coinvolti i residenti in merito ai tipi di abitazione da realizzare. «Se c'è necessità del Vas (Valutazione ambientale strategica ) continua Sitta — lo deciderà la Provincia come è sempre statolo non credo che vi sia la necessità dal momento che l'area ha già superato l'esame di impatto ambientale e sulla fattibilità del progetto si sono già espresse Fiera e Aimag. Piuttosto prosegue — chi dice che su quei terreni non si potranno più scavare dei pozzi dice cose false perché non sono di certo le nuove costruzioni il problema. Non si vuole parlare della vera questione che riguarda i nitrati... Credo che ci voglia serietà e non comportamenti stru mentali solo dal punto di vista politi-
co». Quando parla di comportamenti strumentali la frecciatina è tutta per Modena Attiva che, ieri, alla presentazione del bilancio dell'anno ha snocciolato tutte le sue battaglie. Una 'spina' nel fianco per il Comune. «Rappresentano la conservazione — commenta Sitta — so qual è il loro obiettivo», ovvero puntare verso una «sinistra demagogica e credo che sia un danno». Secondo l'assessore Modena Attiva sa solo scuotere
C150 E:IDE «Bene L'accordo, ma non servivano altre vaLutazioni» la testa, a prescindere dal tenia. «Io lavoro dice perché ci sia prospettiva di occupazione per i giovani di Modena. Loro, invece, sanno solo dire no. Evidentemente conclude Sitta — non abbiamo gli stessi interessi o forse non sanno che siamo in una situazione drammatica e bisogna lavorare per costruire opportunità di lavoro».
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press unE 21/02/2012
GAllETTA DI MODENA Accordo Pd Sei nuovi scenari da scoprire Silingardi e Modena Attiva più che soddisfatti, Sei e Pd pure perché hanno trovato un accordo sul piano per l'edilizia sociale... Ma sul piano politico tutto questo che conseguenze avrà? E la domanda che, sul piano politico, sarà interessante vedere quale risposta troverà. il Pd ritiene di avere aperto un varco nel muro che si stava costruendo attorno, finendo nell'isolamento di un monocolore che, in prospettiva elettorale, poteva diventare pericoloso. Ecco perché ora ritiene di spingere sull'acceleratore ed è pronto anche ad aprire il confronto sul piano strutturale, (leggi progetto di sviluppo urb anistici). Contestualmente, ora tenterà di coinvolgere Sei nella discussione per l'approvazione del bilancio (previsto per fine marzo primi di aprile) e perché no ipotesi non abbandonata dare vita a quel famoso rimpasto di giunta con riaccoglimento a tutti gli effetti (ovvero diritti e doveri) nel governo della città. Ci riuscirà? Difficile dirlo perché Sei proprio rispetto a quanto sta emergendo dalla discussione sul bilancio potrebbe avanzare più di qualche riserva sul tema esternalizzazioni dei servizi scolastici. E ancora, oltre al Psc, Sei ritiene di dover andare fino in fondo anche sul tema rifiuti e inceneritore e qui la discussioè ancora lontana da un possibile accordo. E l'assessore Daniele Sitta, come sta vivendo tutto questo? La sua assenza all'incontro decisivo su Canaletto e Aristotele è suonata chiaramente clamorosa, certo la situazione non gli piace, perché si rallentano i progetti. ;ma come ha spiegato la sintonia con il sindaco (seppur con momenti di nervosismo' ) rimane. Questo perché si ritiene certo che alla fine si costruirà, anche se dopo progetto partecipato. Per dirla con i cinesi, basta solo sedersi in via Aristotele e attendere... Infine chi esce rafforzato da questa partita è il sindaco, sceso in campo quando il gioco si è fatto duro: ha invitato Sitta a farsi da parte portando a casa l'accordo. Alla faccia di chi lo accusa di non essere un vero politico? (and man)
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press unE 27/02/2012
GAllETTA DI MODENA MODENA ATTIVA
«L'inceneritore è un errore Basta produrre meno rifiuti» Ciclo integrato dei rifiuti: per Modena Attiva la priorità è ridurre i rifiuti, recuperarne di più e smaltirne di meno. Scrive l'associazione modenese: «Nel 2010, malgrado la crisi, ognuno di noi ha prodotto 700 kg di rifiuti. A cosa serve fate il 50% di raccolta differenziata sei rifiuti crescono tanto? Se l'obiettivo prioritario è ridurre dei rifiuti che senso ha potenziare l'inceneritore di Modena? P evidente che un nuovo impianto da 240mila tonnellatelanno ha una valenza regionale ed è funzionale a bruciare rifiuti speciali a libero
mercato, provenienti da tutta Italia. Ridefinire gli obiettivi del_ ciclo integrato comporta inevitabilmente una revisione del progetto di ampliamento, il rischio è che Modena si trovi costretta a produrre più rifiuti per alimentare un impianto a ciclo continuo, che non si può fermare». Per questo Modena Attiva propone un percorso di riflessione sul ciclo integrato dei rifiuti, che si svilupperà con documenti, analisi dei costi, confronto con altre realtà simili alla nostra, approfondimento delle tecnologie, santa delle opportunità di lavoro.
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press unE 28/02/2012
GAllETTA DI MODENA LE REAZIONI
«Speriamo sia l'ora della svolta» È l'auspicio degli ambientalisti. Sei: «Siamo pronti a dare battaglia»
'inceneritore di Modena
«Può essere la svolta, in positivo ma anche in negativo» dice Sandra Poppi, responsabile locale del Wv,,Ff e rappresentante del comitato Modena Salute e Ambiente, in merito ai nuovi sviluppi normativi e alla sospensione dei lavori per la nuova linea dell'inceneritore. «La Regione potrebbe decidere di cambiare politica dei rifiuti, cosa che noi auspichiamo, e quindi abbandonare la strada dell'incenerimento per imboccare quella della differenziata porta a porta e dei trattamenti alternativi - prosegue Poppi oppure potrebbe decidere che rimpianto di Modena è strategico e magari convogliare qui rifiuti anche da al-
tre province. Se la logica di gestione e smaltimento dei rifiuti sarà regionale, non si può escludere nulla». Anche per Paolo Silingardi di Modena Attiva «questa potrebbe essere una grande occasione». «Noi puntiamo al superamento definitivo degli inceneritori, alla riduzione a :monte dei rifiuti e al loro recupero. Peraltro, come ormai è arcinoto, il costo della raccolta differenziata porta a porta una volta a regime è inferiore a quello della raccolta stradale con cassonetti. Intendiamo quindi approfittare di questo stop per cercare di avviare una riflessione ampia; abbiamo già fissato incontri con associazioni e for-
ze politiche e chiederemo una revisione complessiva della gestione dei rifiuti. Peraltro una parte importante del Pd è già convinta che questa revisione sia necessaria. Inoltre stiamo lavorando per diffondere la proposta di legge regionale che prevede l'introduzione del porta a porta, contributi ai Comuni virtuosi e tasse più alte per quelli che invece continueranno a conferire in discarica o negli inceneritori». Pronti a far valere la loro posizione critica nei confronti dell'incenerimento sono anche i consiglieri di Sel, che in Regione stanno preparando il terreno per il confronto, come spiega il capogruppo regionale Gianguido Naldi. Più flemmatico il tono del Pd. Vanni Bulgarelli e Marco Busani definiscono «ineccepibile la decisione della Provincia di sospendere temporaneamente ulteriori atti relativi al previsto rifacimento della nuova linea dell 'inceneritore». «La legge regionale implica una ricognizione degli impianti presenti prosegue il Pd - e potrebbe ridefinire anche alcuni criteri della pianificazione provinciale in itinere». E intanto fiera ci tiene a «confermare il proprio impegno a dare corso ad altri investimenti già pianificati per il trattamento dei rifiuti», come il digestore anaerobico per i rifiuti domestici, l'Impianto per trasformare le ceneri dell'inceneritore in materiali per l'edilizia e l'impianto di inertizzazione per il recupero e lo smaltimento dei rifi uti industriali. ©RIPRODUZIONE RIqRVA FA
Pagina 12 IthICAI esito giop ai lavori it nuovo camino è sospeso
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REA
MODENA ATTIVA: «BRUCIANDO SI BLOCCA LA DIFFERENZIATA». IL PD: «GUSTO PRENDERE TEMPO»
«E' l'oe 4 ione per dire addio al progetto» «DIREI che questa sospensione è un'ottima occasione per rinunciare alla nuova linea». Sono le parole del portavoce di Modena Attiva Paolo Silingardi, che commenta l'annuncio dello stop temporaneo al nuovo camino dell'inceneritore. L'esponente del Pd, rappresentante della fronda ambientalista, mette in evidenza un altro aspetto della questione rifiuti. «Per noi la priorità è ridurli, recuperarne di più e smaltirne di meno. Nel 2010, malgrado la crisi, ognuno di noi ha prodotto 700 chilogrammi di rifiuti — spiega — A cosa serve fare il 50% di raccolta differenziata se i rifiuti crescono tanto? La crescita dei rifiuti è tipica dei sistemi di raccolta stradale, che incentivano i conferimenti e gli errori. Nei sistemi stradali lo scarto delle raccolte differenziate raggiunge anche il 20%, a Modena portiamo quindi all'inceneritore circa 420 chilogrammi di rifiuto per abitante ogni anno. Nei sistemi porta a porta invece si smaltiscono meno di 150 chili per abitante». Silingardi continua: «Se l'obiettivo prioritario è ridurre dei rifiuti che SCII—
FIDUCIOSO N portavoce di Modena Attiva Paolo Sillregardi. Il laboratorio politico nato in seno al Pd chiede il porta a porta
so ha potenziare l'inceneritore di Modena? E' evidente che un nuovo impianto da 240 mila tonnellate all'anno ha una valenza regionale ed è funzionale a bruciare rifiuti speciali a libero mercato, provenienti da tutta Italia. Ridefinire gli obiettivi del ciclo integrato comporta inevitabilmente una revisione del progetto di ampliamento, il rischio suggerisce è che Modena si trovi costretta a produrre più rifiuti per alimentare un impianto a ciclo continuo, che non si può fermare, creando il paradosso di un sistema di raccol-
ta asservito ai bisogni dell'impianto. Per questo — conclude Modena Attiva propone un percorso di riflessione e confronto sul ciclo integrato dei rifiuti, che si svilupperà con produzione di documenti, analisi dei costi, confronto con altre realtà simili alla nostra, approfondimento delle tecnologie, stima delle opportunità di lavoro e l'organizzazione di un evento pubblico per una riflessione collettiva aperta ai cittadini, alle associazioni e alle forze politiche. Dal mese di marzo chiunque è interessato potrà seguire i lavori sul sito www.modenaattiva.it»: PASSANDO al Pd 'allineato', invece, Vanni Bulgarelli, coordinatore dei Forum provinciali Pd, e Marco Busani, coordinatore del Forum ambiente, definiscono «ineccepibile la decisione della Provincia, assunta d'intesa con il Comune di Modena, di sospendere temporaneamente ulteriori atti relativi al previsto rifacimento della seconda linea dell'inceneritore. La recente legge regionale, nella riorganizzazione dell'ambito di gestione a scala regionale — spiegano i due , implica una ricognizione su area vasta degli impianti presenti e potrebbe ridefinire anche alcuni criteri della pianificazione provinciale in itinere. Bulgarelli e Busani indicano alcune priorità: «Coerenti azioni per la riduzione dei rifiuti e l'ulteriore progressivo contenimento dei rifiuti smaltiti in discarica, una ulteriore accelerazione, anche nel capoluogo, nella raccolta differenziata finalizzata al riciclo e al recupero di materia e di energia, investimenti nei previsti impianti idonei al recupero di biogas dalle frazioni organiche».
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