ARCHITETTURA DELLE COSTRUZIONI
PORTFOLIO
PAOLO TURCONI
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PAOLO TURCONI INFORMAZIONI PERSONALI
FORMAZIONE
DATA DI NASCITA: 31-12-1993 RESIDENZA: VIA MARCONI 108, CISLAGO
2012-IN CORSO: ARCHITETTURA DELLE COSTRUZIONI, POLITECNICO DI MILANO 2007-2012: LICEO SCIENTIFICO, TRADATE
HOBBIES
COMPETENZE
CHITARRA CLASSICA: PARTECIPAZIONE E MENZIONE SPECIALE A 3 CONCORSI
PROGRAMMI: AUTOCAD PHOTOSHOP INDESIGN ILLUSTRATOR
DISEGNO: VINCITORE DEL CONCORSO PER IL DISEGNO DEL LOGO DEL PARCO INTERCOMUNALE DEL RUGARETO http://www.parcodelrugareto.it/
CERTIFICATI DI LINGUA: FIRST CERTIFICATE, LEVEL B2
BASKET VIAGGI
CONTATTI paolo.turconi.31@gmail.com +39 3405574713
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INDICE
VOLUMI A INCASTRO
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TRE CASE PER TRE SORELLE
Laboratorio di Progettazione dell’Architettura 1 (professori: F. di Gennaro, B. Melotto, L. Petrini) Data: Marzo-Luglio 2013 Co-autori: Simone Corberi
RAMKRISHNA HOUSE
Pag. 12
AMHEDABAD, INDIA
Laboratorio di Progettazione dell’Architettura di interni 1 (professori: M. de Giorgi) Data: Marzo-Luglio 2013 Co-autori: Andrea Fusaro
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EDIFICIO IBRIDO A MILANO Laboratorio di Progettazione dell’Architettura 2 (professori: M. Fortis, M. Bruggi, C. Sangiorgi) Data: Gennaio-Luglio 2014 Co-autori: Simone Corberi
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O VOLUMI A INCASTRO
Tre case per tre sorelle Laboratorio di progettazione dell’Architettura 1 Il tema di progetto consiste nella progettazione di una o più abitazioni per tre sorelle con rispettivo necleo familiare. Per le tre abitazioni è previsto, da un lato un grado d indipendenza che assicuri un giusto livello d privacy, dall’altro, tre nuclei abitativi che trovino adeguati spazi di condivisione. L’area di progetto proposta è situata nella frazione di Carcano nel Comune di Albavilla (CO). Il sito è caratterizzato dalla vicinanza con il lago di Alserio e dalla presenza di un territorio collinare. l’edificio proposto è posizionato sulle sponde del lago.
Planivolumetrico, 1:1000
Il progetto si divide, sia dal punto di vista volumetrico che dal diverso tipo di destinazione, in due parti. Tre sorelle vivono infatti in tre abitazioni che si sviluppano all’interno del volume di due livelli che si affaccia verso il lago. Per privilegiare questo rapporto tutti i locali delle abitazioni si rivolgono quindi verso Sud-Est accogliendo la luce dalle alte vetrate in facciata; i restanti tre lati ricercano invece una maggiore pulizia e l’assenza di rapporti con l’esterno. Il carattere privato degli alloggi e una maggiore unità compositiva vengono inoltre garantiti dalle fasce murarie appoggiate ai lati del volume più grande che segnano la misura dell’intero complesso. All’interno del blocco più alto si sviluppano i tre alloggi che, al contrario della rigorosa scansione esterna, ricercano i propri spazi invadendo il perimetro dell’alloggio adiacente. La sezione si complica in alcuni punti per formare doppie altezze. Tre volumi ad un piano, che accolgono spazi comuni per i tre nuclei, poggiano invece sulla riva del lago. La loro vista privilegiata sul paesaggio non impedisce tuttavia che lo sguardo degli abitanti filtri attraverso di loro o passi al di sopra, data la differenza di altezza tra la loro copertura e il primo livello delle case. Dato l’orientamento verso Sud-Est degli alloggi, le vetrate vengono parzialmente schermate da pannelli che si estendono da terra fino al tetto.
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8
O
Pianta piano terra, 1:200
Prospetto Sud-Est, 1:200
9 Sezione AA, 1:200
10
O
Pianta primo piano, 1:200
B
C
A
A
B
C
Prospetto Nord-Ovest, 1:200
11 Sezione BB, 1:200
Sezione CC, 1:200
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RAMKRISHNA HOUSE
Ahmedabad, India Laboratorio di progettazione dell’Architettura di interni 1 Il lavoro consiste nella riprogettazione degli spazi interni di una abitazione indiana disegnata da Charles Correa. A differenza di altri suoi progetti attivi nei confronti delle necessità edilizie nei paesi in via di sviluppo (Tube Housings), la Ramkrishna House viene costruita nel 1964 per una ricca famiglia proprietaria dei mulini di Ahmedabad. Nonostante la vasta superficie interna di 700 mq, era una famiglia di tre persone ad abitare l’enorme abitazione, gestita poi da 4 domestici. La riprogettazione degli interni si è concentrato inizialmente sulla divisione dell’edificio in tre appartamenti per tre ipotetici nuclei famigliari differenti (1, 2 e 3 persone), per poi passare all’organizzazione interna di ognuno di essi. Tutti gli spazi della casa erano divisi ed individuati dalla presenza di muri paralleli disposti secondo la lunghezza dell’edificio, sia per favorire il movimento dell’aria da una parte all’altra della casa, sia per sostenere i travetti del solaio del primo piano disposti nel senso opposto. Nel riprogetto, oltre ad aver conservato alcuni di questi setti, necessari per la stabilità dell’intero edificio, è stato privilegiato il disegno di altri setti disposti nello stesso senso, facendo sì che i tre nuclei abitativi avessero il minor numero possibile di divisioni nette tra i diversi spazi e che fosse favorita la presenza di locali passanti. E’ stata riprogettata tutta la superficie dell’edificio, il ridisegno degli spazi interni è sceso più nei particolari (in scala 1:50 e 1:20) nel nucleo abitativo per tre persone organizzato su due livelli.
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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
Pianta primo piano, rossi-gialli, 1:200
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
Pianta piano terra, rossi-gialli, 1:200 14
Pianta primo piano, ridisegno, 1:200
Pianta piano terra, ridisegno, 1:200
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1
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1_ Ramkrishna House, facciata rivolta verso il parco 2_ Ramkrishna House, Facciata rivolta verso il giardino secondario 3_ Vista verso il parco dalla loggia (Otla) 4_ Interno, vista verso il soggiorno dall’entrata della casa 5_ Soggiorno 6_ Terrazzo 7_ Lucernario per l’illuminazione degli spazi più lontani dalle estremità della casa
Pianta primo piano, riprogetto, 1:200
Pianta piano terra, riprogetto, 1:200
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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
700
402
2062
1
1_ Vista 18dall’alto del piano terra dell’appartamento 2_ Vista dell’entrata all’appartamento
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6027
1238
80
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60
447
298 149 30
200
200
260
260
125 476
415
243
2030
185
35 60
68
643
560
260
490
448
20 155
503
490
480
20
715
175
500
340
275
30 200
410
30
120
641
876 550
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255
125
50
155
210
242
1007
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564
60 37
243
298
120
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
243
140
1189
5201
Pianta piano terra, appartamento duplex, riprogetto, 1:100 19
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
4
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3_ Vista del soggiorno dallo studio 4_ Sala 20da pranzo 5_ Vista del soggiorno dalla loggia (otla)
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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
3714 388
203
373
90
767
130
203
460
450
280
320
1380
460
350
316
540
270
180
836
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380
253
347
425
360
419
782
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160
418
1400
1400
455
375
435
375
230
130
160
850
20
529
415
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
50
302
479
1401
Pianta primo piano, appartamento duplex, riprogetto, 1:100
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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
Planivolumetrico, 1:1000 22
O
_M_ Edificio ibrido a Milano Laboratorio di progettazione dell’Architettura 2 L’edificio si posiziona all’ingresso del Parco Lineare di Porta Genova, definendone l’entrata. Esso vuole essere una declinazione moderna della porta cittadina, non più solo come solo luogo di passaggio, ma come luogo denso di funzioni, la cui scala si colloca all’interno della recente espansione di Milano in direzione verticale. L’edificio si sviluppa sia in lunghezza che in altezza, andando a definire un portale che permette di oltrepassare la stazione della metropolitana sottostante risolvendo in questo modo la stretta convivenza di due strutture così importanti nella medesima area. Anche in superficie il progetto cerca di risolvere il problema analogo integrando la stazione esistente di Porta Genova mediante una copertura. La struttura di tutto l’organismo ibrido è costituita da travi e pilastri d’acciaio la cui rigida scansione è stata utilizzata per disegnare la facciata: una texture “a schacchiera” che ospita espansioni del perimetro delle abitazioni. Esse sono state disposte in maniera più fitta sul lato strada, dando luogo ad un fronte più compatto, mentre sono stati lasciati più vuoti sul lato verso il parco. La misura più esigua della sezione dei pilastri e delle travi in facciata, rispetto ai più massici profilati della trave parete nella parte sommitale determina un salto di scala tra la parte inferiore e quella superiore dell’edificio, denunciando all’esterno il cambio di funzione, anziché celarlo dietro una facciata omogenea. In questo modo si vanno a identificare due diverse scale, una micro e una macro, che convivono all’interno del medesimo progetto.
Planimetria, 1:1000 23
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Prospetto Est, 1:500
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STUDENTATO, livello1, 1:200
Sezione AA, 1:500
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Sezione costruttiva, trave reticolare e solaio che divide la zona SPORT dallo STUDENTATO, 1:20
SPORT, livello -1, 1:500
SPORT, livello 0, 1:500
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Piani tipo della torre ABITAZIONI, 1:200
Sezione BB, 1:500
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Piani tipo della torre HOTEL, 1:200
Sezione costruttiva, solaio e facciata delle torri ABITAZIONI e HOTEL, 1:20
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PUBBLICO, livello14, 1:500
PUBBLICO, livello13, 1:500
PUBBLICO, livello12, 1:500
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Prospetto Sud, 1:500
Sezione costruttiva, copertura del PUBBLICO, 1:20
Sezione-prospetto, 1:100
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