in questo numero
Un traguardo importante
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Fondi comunitari
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Progetto eGate
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Bando case popolari
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Nuova organizzazione uffici comunali
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Piano Strutturale Comunale
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Periodico dell’Amministrazione comunale di San Clemente
Corso di degustazione di olio extra vergine di oliva
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Paradossale sentenza del Tar
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Spazio gruppi consiliari
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Tempo di sport
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Un piano di iniziativa pubblica per la rinascita del nucleo storico di Cevollabbate
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MARZO 2010 / ANNO X - N.37
5002 Periodico dell’Amministrazione comunale di San Clemente Piazza Mazzini, 12 – telefono 0541 862411 fax 0541 980710 www.sanclemente.it – mail@sanclemente.it Aut. Tribunale di Rimini n. 13/01 del 12/07/2001 Direttore responsabile: Emanuela Chinaglia Progettazione grafica e impaginazione: Paolucci Marketing – cell. 338 6546060 – www.paoluccimarketing.com Stampa: Modulitalia s.r.l.
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Un traguardo importante
Cari concittadini, penso che molti di voi avranno capito in un istante a cosa si riferisce questo “5002” poche righe sopra questa mia breve lettera. Il nostro comune oggi raggiunge un traguardo importante, un numero di abitanti che segna un passo, una piccola svolta non solo nel modo di amministrare questo comune ma anche nelle potenzialità che San Clemente potrà rappresentare nell’immediato futuro. Dal punto di vista tecnico saliamo un altro gradino nelle “classi” con la quale la legge classifica gli enti locali; ma è ben poco importante rispetto al significato psicologico che spero abbia su tutta la nostra comunità. Sembrano cosi lontani i tempi quando, a ricordo dei miei predecessori, questo territorio aveva pochissime strade asfaltate, pochi servizi, una pubblica illuminazione inesistente; sembra lontano quando San Clemente era classificato come comune “prevalentemente agricolo” e difficilmente in Regione o in Provincia ci si ricordava di questo territorio, se non per i problemi urgenti da risolvere. Oggi l’aria, l’attenzione, il sentimento verso la patria di Giustiniano Villa, di don Oreste Benzi, degli insediamenti Malatestiani, del vino e di aziende importanti è cambiata. Siamo stimati, siamo benvoluti, gran parte delle volte il nostro lavoro viene riconosciuto all’esterno come un lavoro di qualità e quando questo territorio propone viene sempre ascoltato. Ho il grande onore di ricoprire la carica di Sindaco di questo Comune in questo particolarissimo momento storico; di tagliare questo traguardo idealmente assieme a tutti i residenti, quelli storici e quelli appena arrivati. Certo, le sfide che ci attendono non sono di poco conto ma credo che occorra rimarcare sempre che quella più impegnativa sarà sicuramente di mettere “a regime” la nostra popolazione, creando una comunità, creando un sistema che sia parte integrante della nostra storia, delle nostre tradizioni e del nostro territorio. Christian D’Andrea
Fondi comunitari: nuovo finanziamento per le mura malatestiane Il Consiglio comunale di San Clemente ha approvato nella sua seduta del 10 febbraio lo schema di intesa comune a tutti i Comuni della provincia di Rimini per l’integrazione delle politiche territoriale del nostro territorio. Si tratta, in sostanza, di una intesa ed una concertazione fra la comunità europea, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Rimini e gli enti locali per la predisposizione di interventi volti al miglioramento dei nostri territori. Il Comune di San Clemente è interessato, nell’ambito di questo documento unico, da un progetto di completamento del restauro dell’ultima parte della cinta muraria delle proprie mura malatestiane. Questo ulteriore finanziamento, di circa 200.000 euro, si va ad aggiungere agli ulteriore 345.000 euro che la Regione Emilia Romagna ha destinato al nostro Comune lo scorso anno. L’inizio dei lavori per questo finanziamento è previsto per la primavera 2010 mentre con l’utilizzo dei fondi comunitari si prevederà cantierabilità entro il 2012 al termine della prima tranche di lavori.
Un gelato artigianale da podio Il 10 febbraio a Imola si è svolta la selezione regionale per la quinta edizione del Campionato italiano gelatieri, organizzata dall’Accademia della Gelateria Italiana, che ha visto salire sul podio la gelateria La Goloseria di Sant’Andrea in Casale. La gelateria di Alberto Cianciosi si è aggiudicata il secondo posto per la regione Emilia Romagna (primo per la provincia di Rimini) come miglior gelato al gusto mascarpone. Ad Alberto Cianciosi e a tutto il suo staff i complimenti dalla redazione di San Clemente Informa.
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Progetto eGate
Da alcune settimane è pienamente attuativo, presso il nostro Comune, il progetto eGate.
tali, non usano la chiavetta, depositando buste di rifiuti indifferenziati presso i cassonetti e non al loro interno.
Come ormai noto a tutti i cittadini, tale progetto prevede l’utilizzo della “chiavetta”, strumento indispensabile per l’apertura della calotta posta sopra il cassonetto, per la raccolta indifferenziata.
Per evitare questo spettacolo indecoroso ed irrispettoso di chi invece si impegna in tal senso, presto sarà operativa un’ordinanza con la quale sarà possibile, ai soggetti abilitati, procedere con delle sanzioni salate a carico di chi sembra non aver colto in pieno le ragioni del progetto eGate.
I risultati sono estremamente incoraggianti, infatti l’obbligo di gestire i rifiuti indifferenziati per mezzo della chiavetta, ha comportato un notevolissimo aumento della raccolta differenziata attraverso il riciclo dei materiali come la plastica, la carta, il vetro, ecc. Basti pensare che da una media di circa il 38% di raccolta differenziata, che è stata pressoché stabile per tutto il 2009, fino al mese di settembre, periodo di inizio del progetto, si è passati al 50,4% di ottobre e addirittura al 65,2% di novembre. Risultati eccezionali, di cui ringraziamo di cuore tutti i cittadini che hanno dimostrato di possedere una sensibilità ambientalistica da far invidia all’intera Provincia. Sappiamo infatti che è difficile modificare le proprie abitudini ma, visti i risultati, è evidente che ciò è stato possibile nel nostro Comune. Tuttavia l’Amministrazione ha notato che alcuni cittadini, evidentemente non particolarmente attenti alle questioni ambien-
Possono stare tranquilli tutti i cittadini di San Clemente, il progetto proseguirà e cercheremo di migliorarlo ulteriormente, se sarà necessario comminare sanzioni a chi dovesse proseguire in comportamenti incivili quali quelli di lasciare la spazzatura per la strada, il Comune non si tirerà certo indietro. Ricordiamo ai cittadini sprovvisti della chiavetta elettronica che possono rivolgersi all’Ufficio Tecnico del Comune di San Clemente. Per info: Servizio Clienti Hera 800.999.500 (da cellulare 199.199.500, numero non gratuito) attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle 18.00, il sabato dalle 8.00 alle 13.00.
Bando per spostamento case popolari
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Un bando pubblico per lo spostamento di un edificio incongruo in via Prati; una soluzione trasparente per l’assegnazione di un bonus edificatorio al fine di delocalizzare un edificio e completare l’opera di restauro delle mura malatestiane. L’Amministrazione comunale applica un principio di “perequazione urbanistica” per realizzare uno dei suoi punti programmatici. È ormai cosa nota la volontà di delocalizzare un edificio originariamente destinato a case popolari, successivamente vendute, che insiste in adiacenza alle mura e la cui ristrutturazione sarebbe enormemente valorizzata se si riuscisse a liberare questo spazio.
Attualmente tale edificio versa in critiche condizioni statiche e strutturali: partendo da questo presupposto l’idea di cercare una soluzione al fine di evitare una sua ristrutturazione che eviterebbe, questa volta per sempre, di liberare il fronte delle mura. La partecipazione al bando è ammessa a tutti coloro in possesso di un’area di sviluppo compatibile con le previsioni del PTCP provinciale e che presentino un progetto di delocalizzazione dell’edificio minimizzando il bonus edificatorio presente, di circa 1000 metri quadrati di superficie utile.
Nuova organizzazione uffici comunali SEGRETARIO COMUNALE Dott.ssa Lia Piraccini Tel. 0541 862419 - Email: segretario@sanclemente.it SEGRETERIA DEL SINDACO Graziella Tommassini Tel. 0541 862418 - Email: segreteria@sanclemente.it AREA AMMINISTRATIVA Responsabile Dott. Lorenzo Socci Tel. 0541 862420 - Email: socci@sanclemente.it Servizio Scuola e Servizi Sociali Dott.ssa Sabrina Allegretti Tel. 0541 862421 - Email: allegretti@sanclemente.it Servizi demografici Rag. Caterina Cappai Tel. 0541 862423 - Email: cappai@sanclemente.it Ufficio protocollo Rag. Gabriele Bartolini Tel. 0541 862425 - Email: bartolini@sanclemente.it Centralino Poldino Tenti Tel. 0541 862411 Archivio Anna Zucchini Tel. 0541 862424 AREA FINANZIARIA E TRIBUTI Responsabile Dott.ssa Debora Fabbri Tel. 0541 862430 - Email: fabbri@sanclemente.it Economo Rag. Pamela Raschini Tel. 0541 862431 - Email: raschini@sanclemente.it Tributi Dott.ssa Valeriana Magnani Tel. 0541 862433 - Email: magnani@sanclemente.it AREA TECNICA Responsabile Geom Marco Mengozzi Tel. 0541 862450 - Email: mengozzi@sanclemente.it Edilizia Privata Geom. Daniela Matteini Tel. 0541/862453 - Email: matteini@sanclemente.it Geom. Symon Soprani Tel. 0541 862452 - Email: soprani@sanclemente.it Geom. Roberto Vanzini Tel. 0541 862451 - Email: vanzini@sanclemente.it Lavori Pubblici Geom.Andrea Pula Tel. 0541 862456 - Email: pula@sanclemente.it Geom. Raffaella Meninno Tel. 0541 862454 - Email: meninno@sanclemente.it Squadra esterna Antonio Del Vecchio Manolo De Cesaris Renzo Rossini Stefano Gabellini POLIZIA MUNICIPALE Tel. 0541 865316 UNIONE DELLA VALCONCA Tel. 0541 857790
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I grafici che riportiamo qui di seguito sono le risultanze del questionario distribuito lo scorso anno ai cittadini di San Clemente.
Questo primo studio sarĂ la base per la valutazione del Piano Strutturale Comunale.
Informazioni sul compilatore del questionario
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Piano Strutturale Comunale
PERCEZIONE DEI SERVIZI OFFERTI Quali tra i seguenti servizi presenti nel territorio sono utilizzati da te e/o dalla tua famiglia? Qual è la valutazione che dai del servizio?
Altri servizi primari di interesse pubblico
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Quali uffici comunali frequenti tu e/o la tua famiglia? Qual è la valutazione del servizio (rispetto alle esigenze del nucleo familiare)?
Sotto quali aspetti il territorio di San Clemente è adeguato o non adeguato alle tue esigenze e/o a quelle del tuo nucleo familiare?
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Nel comune o nella frazione in cui abiti, cosa miglioresti o cosa chiedi per migliorare la qualitĂ della vita? (apporre un numero di prioritĂ da 1 a 5)
Secondo te il nostro comune ha raggiunto oggi una dimensione:
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Da quello che puoi ricordare, come giudichi le esperienze urbanistiche previste nel piano regolatore del 1999/2001?
Il questionario riportava anche alcune domande “aperte”. Nelle risposte a tali domande si è riscontrato come i cittadini di San Clemente siano attenti alla sicurezza e ai servizi. Infatti, molti di loro
chiedono più illuminazione pubblica, più piste ciclabili, più parcheggi, più aree verdi, maggiori servizi per bambini ed anziani.
Corso di degustazione di olio extra vergine di oliva
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Il Comune di San Clemente organizza un corso di degustazione di olio extra vergine di oliva. Quattro serate dove i partecipanti impareranno a conoscere questo prezioso e sano alimento e a riconoscerne il sapore che varia a seconda del luogo di produzione e della varietà di olive. Docente del corso il Dott. Stefano Cerni, assaggiatore professionista di oli vergini di oliva. Le lezioni si terranno presso la sala consiliare del Comune di San Clemente nei giorni 31 marzo, 7, 14 e 21 aprile dalle ore 20.30 alle 23.00. Costo del corso: 50,00 euro Per info e iscrizioni: Comune di San Clemente - tel. 0541 862411
Paradossale sentenza del Tar Emilia Romagna: il comune non può gestire l’illuminazione dei propri cimiteri In sintesi: vista la non felice esperienza di gestione esterna del servizio, ma soprattutto visto il liberarsi di una risorsa, si è preferito ritornare con i propri mezzi a gestire direttamente l’attività. Il tutto potrebbe sembrare estremamente ragionevole: il contratto con la ditta Di Paoli è scaduto, e quindi la stessa non può vantare nulla, il Comune decide di gestire con un proprio dipendente un servizio e quindi, come dire, si inizia una nuova fase cercando oltretutto di accontentare maggiormente le esigenze della cittadinanza. Inoltre si risparmiano più di settemila euro all’anno, di denaro pubblico, tanto è costato il servizio al Comune nel 2009.
Come già accaduto in passato, ritengo di dover informare e aggiornare i cittadini sulle problematiche inerenti ad alcune spese legali e ricorsi che il Comune deve in certe circostanze subire. Il Comune di San Clemente, circa 3 anni fa, ha deciso, dopo una attenta valutazione, di procedere ad una gara pubblica per la fornitura del servizio di gestione lampade votive, servizio che fino a quel momento era gestito da un artigiano del luogo. La gara pubblica si era resa necessaria perché, in quel particolare momento non si aveva la possibilità di gestione interna del servizio. La gara è stata regolarmente espletata ed ha visto la vittoria della ditta di Paoli di Lucca la quale, poco tempo dopo, ha cominciato la gestione del servizio. Ovviamente, come sempre avviene in questi casi, è stato stipulato un regolare contratto per la gestione del servizio della durata di due anni. La ditta vincitrice della gara ha di fatto gestito il servizio per i suddetti due anni, durante i quali l’Amministrazione Comunale ha riscontrato, e più volte segnalato, la propria insoddisfazione per la modalità della gestione del servizio, anche a causa delle numerosissime lamentele da parte dei cittadini. Raccolti tutti questi elementi, alla regolare scadenza del contratto, ma soprattutto a fronte di una profonda riorganizzazione interna dei propri uffici, la giunta comunale ha deciso, in alternativa ad una nuova gara per affidare il servizio ad una nuova società esterna, di utilizzare un proprio dipendente per lo svolgimento del servizio. Tale dipendente possiede fra l’altro la qualifica di elettricista specializzato.
Tutto a posto quindi? Purtroppo no e arriva la sorpresa: la ditta Di Paoli presenta un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) non tanto per non aver avuto più la gestione del servizio (i due anni del contratto erano scaduti, quindi non potevano vantare più nulla) ma perché, a suo dire, il Comune, non poteva gestire internamente questo servizio, in quanto ritenuto di rilevanza “economica” (e quale servizio non lo è?) interpretando in questo senso, una recente modifica legislativa dell’art. 113 del T.U. degli enti locali. Questi signori affrontano dunque un ricorso al TAR, ma per quale motivo visto che il contratto con il nostro Comune era comunque giunto a scadenza naturale? Ovviamente il Comune di San Clemente ha confidato, come ogni cittadino dovrebbe fare, nella giustizia italiana, ma in questo caso, e non era mai successo prima, ha commesso un errore. Per spiegare ciò che è accaduto riprendiamo un articolo della legge, fra l’altro riportato, a titolo della motivazione, nella sentenza che ha dato torto al Comune. La legge recita testualmente: L’art. 23 bis del D.L. 112\08 così recita ai commi 2 e 3: “Il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali avviene, in via ordinaria: a) a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi del Trattato che istituisce la Comunità europea e dei principi generali relativi ai contratti pubblici e, in particolare, dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento e proporzionalità;
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b) a società a partecipazione mista pubblica e privata, a condizione che la selezione del socio avvenga mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi di cui alla lettera a), le quali abbiano ad oggetto, al tempo stesso, la qualità di socio e l’attribuzione di specifici compiti operativi connessi alla gestione del servizio e che al socio sia attribuita una partecipazione non inferiore al 40 per cento. In deroga alle modalità di affidamento ordinario di cui al comma 2, per situazioni eccezionali che, a causa di peculiari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di riferimento, non permettono un efficace e utile ricorso al mercato, l’affidamento può avvenire a favore di società a capitale interamente pubblico, partecipata dall’ente locale, che abbia i requisiti richiesti dall’ordinamento comunitario per la gestione cosiddetta in house e, comunque, nel rispetto dei principi della disciplina comunitaria in materia di controllo analogo sulla società e di prevalenza dell’attività svolta dalla stessa con l’ente o gli enti pubblici che la controllano.” Ora, l’articolo della legge è estremamente chiaro: se si conferisce un servizio, l’ente locale è tenuto al rispetto di alcune normative, fra cui, ovviamente, quello di espletare delle gare, cosi come avviene per i lavori pubblici o per altri tipi di servizio. Il fatto è che, però, in questo caso il Comune non ha CONFERITO NESSUN SERVIZIO, tant’è che si era solo deciso che la gestione del servizio lampade votive fosse gestita da un proprio dipendente qualificato, che percepisce già mensilmente il proprio stipendio. Quindi un conto è conferire, affidare un servizio ad una società esterna, un altro è quello di gestirlo direttamente. Invece, secondo quanto sostenuto dalla ditta Paoli e confermato dal TAR, i Comuni non possono utilizzare i propri operai, che ne hanno come in questo caso la qualifica, per gestire servizi di natura comunale seppur aventi una rilevanza economica. Una novità sorprendente.
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Se la legge obbliga davvero i comuni a non potere gestire servizi in proprio, il “nostro” giudice del TAR si attivi in fretta: credo che oltre 8000 Comuni italiani siano nella illegittimità più completa ed è bene che la magistratura si attivi al fine di arrestare tutti i sindaci e tutti i funzionari d’Italia che hanno la sfrontatezza di risparmiare denaro pubblico utilizzando personale interno. Viene da chiedersi se chi ha preso questa decisione abbia capito la questione posta alla sua attenzione. Riteniamo che questa sentenza farà discutere.
Da ultimo occorre rimarcare una nota curiosa e amara allo stesso tempo: il comune di San Clemente ha dovuto subire, solo negli ultimi anni, almeno una decina di ricorsi al Tar e li ha sempre TUTTI VINTI: in tutti questi casi i supremi giudici hanno sempre “compensato” le spese (le spese legali venivano sopportate da entrambe le parti in causa al 50% a prescindere da chi avesse vinto il ricorso). Invece in questo caso, il Tar ha condannato il Comune al pagamento di tutte le spese legali. Vorremmo sapere che tipo di ragionamento abbia seguito il nostro giudice; avrà pensato: “facciamo pagare il Comune e non il cittadino, tanto il Comune i soldi li ha”! Peccato, un vero peccato che i soldi dei Comuni siano quei soldi che i cittadini versano ogni giorno pagando tasse ed imposte. Rammentiamo che, una raccolta di norme di diritto amministrativo, di diritto civile nonché penale, vanno applicate usando il buon senso e il buon criterio così come recita la legge.
Spazio gruppi consiliari Come si può ben leggere dalle prime pagine di questo giornale, con l’anno nuovo arriva anche il passaggio del nostro comune da una fascia dei comuni mediopiccoli a comune medio. Un bel passo che accompagna ovviamente la necessità di uno slancio dal punto di vista politico amministrativo che possa, anzitutto, dare risposta alle numerose e crescenti esigenze dei cittadini. Come gruppo consiliare abbiamo individuato, assieme ovviamente all’Amministrazione comunale, alcune linee guida che cercheranno di guidare, nel corso di questo nuovo anno, l’attività del consiglio comunale. Da una parte l’approvazione del piano urbanistico della nuova zona artigianale industriale: la commissione appositamente costituita sta lavorando al fine di arrivare entro breve alla sua approvazione. Terminato questo passaggio potremo finalmente “passare” la mano alla società S.Andrea Servizi, che avrà il compito di attuare quello previsto nel piano urbanistico. Ovviamente sappiamo che il periodo non è particolarmente brillante dal punto di vista economico, in particolare per le aziende che intendono investire, ma riteniamo che è proprio in questo momento che occorra accelerare i tempi burocratici ed amministrativi al fine di intercettare, al momento opportuno, la ripresa economica.
Ci è inoltre gradito segnalare a tutti i cittadini che i lavori del consiglio comunale procedono con molta celerità: solo nell’ultimo consiglio abbiamo approvato dei punti molto importanti come, ad esempio, il programma di riqualificazione della cinta muraria del castello di San Clemente, lavoro iniziato diversi anni fa, con l’intento di ridare importanza e rendere sempre più attrattivo il centro storico, progetto che ha trovato consensi sia a livello locale che a livello provinciale; due varianti al piano regolatore inerenti la possibilità di demolizione e ricostruzione di edifici incongrui. Occorre però sottolineare che molto tempo è assorbito dalle numerose interrogazioni e mozioni presentate soprattutto dalla minoranza, o da parte di essa; a tal fine si è cercato, nell’ambito dell’ultimo consiglio, di trovare una modalità che possa evitare interrogazioni o mozioni quando semplicemente sarebbe sufficiente una “telefonata”; si è quindi investita la conferenza dei capigruppo con l’obiettivo di esaminare preventivamente alcune tematiche. Noi ovviamente, come maggioranza, ci auguriamo che questa nuova modalità possa portare buoni frutti e, soprattutto, far risparmiare tempo al consiglio comunale che ha ben altri argomenti da trattare… e in questo caso, come si è soliti dire, se son rose fioriranno.
Il Popolo della Libertà intende informare la cittadinanza delle recenti attività svolte dal nostro gruppo in consiglio comunale: 1) Interrogazione: gestione e manutenzione degli impianti sportivi di Sant’Andrea in Casale. In riferimento alle ultime vicende in materia di sport, più in particolare la diatriba intercorsa tra il Del Conca Calcio Morciano (rappresentato nella persona di Gian Marco Baldini), e l’Assessore allo Sport del Comune di San Clemente Corrado Gaia, in merito all’utilizzo e gestione degli impianti sportivi di Sant’Andrea in Casale, riguardo il PDL ha ritenuto necessario ricevere maggiori delucidazioni, al fine di comprendere come l’amministrazione comunale intenda reagire a questa vicenda. Da canto suo, l’assessore Gaia replica al accusa di campanilismo fatta dal sig. Baldini affermando che la sua decisione (cioè non consentire alla prima squadra del “Del Conca Calcio” così come ai settori giovanili della medesima, di potersi allenare nel campo di gara di Sant’Andrea in Casale, bensì di allenarsi e utilizzare l’adiacente campo di allenamento, anche sulla base del fatto che nell’appellativo Del Conca Calcio non appare più da diverso tempo il nome San Clemente) è stata presa esclusivamente al fine di salvaguardare un bene proprio della comunità sanclementese e dare la possibilità anche ad altre realtà calcistiche del territorio di poter fare calcio in maniera dignitosa.
A tal proposito noi del PDL possiamo trovarci in sintonia con la decisione presa dal assessore Gaia e quindi dall’amministrazione comunale. 2) Mozione: costituzione Associazione Sportiva dell’Unione della Valconca (Polisportiva). In riferimento alla nostra interrogazione in merito alla gestione e manutenzione degli impianti sportivi di Sant’Andrea in Casale, e relativa diatriba Comune di San Clemente - Del Conca Calcio Morciano, il Popolo della Libertà propone di costituire una società di servizi per lo sport in genere, in cui i nove comuni che compongono l’Unione della Valconca, conferiscano i propri centri sportivi a disposizione dell’Unione Valconca, al fine di costituire un Associazione Sportiva unica per l’intera vallata. Purtroppo questa mozione non è stata accolta dall’amministrazione comunale, in quanto giudicata buona nei propositi ma di difficile applicazione nel merito!!! Ciò nonostante, il PDL cercherà di portare avanti questo progetto anche in sede “Unione della Valconca”. L’unico dispiacere sta nel fatto che se l’amministrazione comunale avesse accolto questa mozione, sicuramente avremmo potuto presentarci in sede di Unione con una maggior “forza”. Il Capo gruppo Curreli Mirco, e i consiglieri comunali Ricci Sandro, De Vincentiis Giovanni.
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Spazio gruppi consiliari Dopo l’articolo del sindaco apparso sullo scorso giornalino comunale (spese legali), siamo a precisare che, non sempre le colpe sono dei privati o degli avvocati che fanno ricorso nei confronti dell’amministrazione, ma ci sono anche casi opposti, dove l’amministrazione chiama in causa anche i privati per fatti non dipendenti da loro, e quando sollecitata ad una transizione per la chiusura della pratica (con spese a carico dei privati per la parte già liquidata), questa ha prontamente rifiutato ed oggi si ritrova condannata a pagare più di euro 9.000,00 di rimborso spese legali ai cittadini erroneamente chiamati in causa. Per l’attività del consiglio, siamo ancora in attesa dei lavori per la realizzazione della 5 sezione della scuola materna e per l’apertura dell’asilo nido comunale a Sant’Andrea con ben n. 25 posti che ricordiamo doveva essere aperto nel settembre 2009. Considerato che sono terminate le festività natalizie e come si dice “l’Epifania tutte le feste si porta via”, forse a San Clemente, come già accaduto non più tardi di qualche anno fa, la Befana è arrivata prima di
tutti gli altri comuni. E si, infatti San Clemente, capoluogo e frazioni era l’unico comune senza le classiche “luminari natalizie”, niente scritta di auguri ben auguranti all’ingresso ed all’uscita del paese, niente addobbi luminosi, ma solo delle luci “strane” posizionate sulle mura storiche, rotatorie e sulla staccionata del parco dei Tigli. Non si chiedeva l’illuminazione scenica di via Marconi (Morciano), ma almeno alcune scritte che potessero augurare buone feste a tutti quelli che passavano per il nostro territorio! Che dire poi degli eventi, il trenino ottima organizzazione (in collaborazione comune e comitato) per la raccolta e distribuzione, un plauso anche all’amministrazione che porta avanti anche un piccolo riconoscimento per i “nonni” del comune (dal 1994), con un sentito dono, ma per il resto? Per saperne di più vi invitiamo a visitare il nostro sito e se volete a scriverci la “vostra”… www.obiettivosanclemente.it email obiettivosanclemente@libero.it.
Tempo di sport
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Con l’arrivo della primavera l’Amministrazione comunale organizza una serie di manifestazioni sportive. Le iniziative in calendario per il 2010 Domenica 16 maggio Gara ciclistica “Giro delle cantine di San Clemente”. In occasione della Sagra del vino, in collaborazione con la Pro Loco e la società ciclistica “San Clemente città del vino”. Domenica 6 giugno Festa dello Sport presso il Centro sportivo comunale. In occasione della giornata nazionale dello sport, con il coinvolgimento di tutte le società presenti sul territorio, con il patrocinio del Coni. Sabato 26 giugno manifestazione boxistica in piazza Mazzini (piazza del Municipio): Due incontri tra pugili professionisti dell’Accademia pugilistica della Valconca di San Clemente. Domenica 17 ottobre 1° mezza maratona di San Clemente in collaborazione con il Coni provinciale, inserita nel calendario nazionale delle maratone.
Un piano di iniziativa pubblica per la rinascita del nucleo storico di Cevollabbate
Sarà probabilmente sottoporto all’attenzione del Consiglio comunale di marzo un piano di iniziativa pubblica che il comune ha predisposto per la rinascita del nucleo storico di Cevollabbate, nucleo che molti ricorderanno adiacente alla ex chiesa della piccola frazioncina del comune di San Clemente. Interessante e forse sconosciuta anche a molti cittadini l’importante storia di Cevollabbate. Prima del 1578 la collocazione storica dell’insediamento risulta problematica, anche se le pubblicazioni disponibili datano la presenza di una “autonoma giurisdizione civile locale” a Cevolabbate (presumibilmente dotata di un edificio religioso) già nel XII sec. È a partire dal 1578, tuttavia, che si rintracciano documenti scritti riferiti alle visite vescovili alle pertinenze parrocchiali di Cevolabbate. Da questi documenti è possibile dedurre che la Chiesa si componeva di “un altare maggiore dedicato alla Madonna (da cui la denominazione attuale della Parrocchia: Santa Maria in Cevolabbate) e un altare secondario intitolato a Sant’Antonio da Padova”. Il territorio Parrocchiale era un beneficio, di cui negli anni successivi si rintracciano gli “Inventari”: elenchi di beni che testimoniano come, dal 1578 al 1718, le proprietà parrocchiali siano state incrementate, presumibilmente grazie all’incameramento dei beni originariamente in dote alla Chiesa di Casarola: dai 10 poderi iniziali, l’istituzione parrocchiale arrivò a disporre infatti di 12 poderi, per un totale di 58 tornature (corrispondenti a circa 24 ettari) oltre ad altri beni immobili variamente localizzati sul territorio. Il dettaglio della resa di parte domenicale dei terreni elenca elevate quantità di prodotti, che facevano di Cevolabbate il più ricco dei benefici parrocchiali presenti nella Comunità di San Clemente, e giustificano quindi la presenza degli edifici accessori connessi all’attività agricola e all’alloggio di un fattore. In seguito, tra l’Inventario del 1718 e quello del 1769, si registra una sensibile diminuzione dei beni di proprietà parrocchiale, probabilmente dovuta alle spese per la riparazione dei danni prodotti dalle truppe polacche nel saccheggio del 1743, che interessò istituzioni laiche e religiose del territorio riminese. A questo si aggiunge una documentata “lunghissima e dispendiosissima lite” con il Parroco di San Clemente per la raccolta delle decime di un ghetto sito al confine dei due territori parrocchiali. L’elenco dei beni dichiarati negli Inventari, comunque, è in contraddizione rispetto a quello del coevo Catasto Calindri, il primo catasto geometrico del territorio provinciale, che riporta una situazione patrimoniale intestata alla “S. Maria cura di Ceolabb.e” ben più consistente. Per quanto riguarda gli interventi sul patrimonio edilizio della Parrocchia, si ha notizia di un danneggiamento degli immobili in seguito al terremoto del 1786,
cui fecero seguito numerosi interventi di restauro che interessarono la Canonica, la Chiesa principale e le case coloniche del beneficio. La Chiesa attuale, tuttavia, sorge negli anni ‘50 del Novecento su progetto dell’arch. Luigi Campanini, ed è stata edificata, con fondi pubblici stanziati con legge del 1948 per edifici danneggiati da eventi bellici, sul sedime della preesistenza, demolita completamente a causa dei numerosi danni subiti durante il periodo bellico. Anche l’edificio ricostruito, terminato nel 1957, tuttavia, sebbene realizzato con una struttura mista in laterizio e porzioni in cemento armato, venne chiuso dopo appena una decina d’anni, a causa dei dissesti statici della struttura. Della Chiesa attuale sono stati reperiti, in occasione del lavoro di ricerca di ricerca effettuato per la redazione di questo piano, gli elaborati originali di progetto, comprensivi dei dettagli strutturali del portale in cemento armato dell’arco che delimita la zona presbiteriale, presso l’Archivio di Stato di Rimini, tra le pratiche del Genio Civile del biennio 1953-’55. Per quanto riguarda la Chiesa preesistente, demolita nella prima fase esecutiva dei lavori di ricostruzione perché giudicata irreparabilmente compromessa da un punto di vista statico, come risulta dai libretti della contabilità di cantiere, siamo in grado di ricostruire con esattezza, grazie a fonti documentarie reperibili presso lo stesso Archivio di Stato, la conformazione planimetrica e degli impaginati architettonici. Molto più piccola di quella attuale, la Chiesa originaria aveva un impaginato architettonico di facciata con un singolo portale sormontato da un timpano triangolare, che il progetto di Campanini ripropone quasi fedelmente, anche se con facciata in laterizio a vista, anziché intonacata. In realtà l’esecuzione della muratura in laterizio, piuttosto irregolare, ed il tipo di materiale utilizzato, di produzione industriale, lasciano intendere che l’intenzione originale del progettista fosse quella di intonacare l’intero edificio, probabilmente riproponendo con un finto bugnato in contrasto cromatico, le originarie paraste angolari in pietra poste agli spigoli della facciata. Tale lavorazione potrebbe non essere stata eseguita per mancanza di fondi, fatto più volte denunciato dall’allora Parroco don Luigi Ripa, nella corrispondenza con l’impresa e la Curia. Per quanto riguarda l’organizzazione planimetrica, invece, la Chiesa nuova si differenzia dalla preesistente per l’inserimento di due cappelle laterali su ciascun lato, di cui la prima di forma poligonale e la seconda, rettangolare, a disegnare un accenno di transetto collocato, per la verità, in posizione piuttosto atipica rispetto alla tradizionale configurazione “a croce latina” delle Chiese settecentesche locali, in una reinterpretazione progettuale forse volutamente “moderna” dell’edificio di culto.