Il libro raccoglie una serie di frasi raccolte a caso e trascritte tra il 2006 e il 2007, e una serie di dipinti di fiori realizzati negli stessi anni.
Le parole entrano tra le immagini dipinte dei fiori, si crea una storia, un dialogo, una conversazione immaginaria, intima, personale. Per questo motivo l'artista, Riccardo Paracchini, non considera queste pitture come floreali, bensì come dei ritratti, come delle persone.
Oliver Sacks: «Ognuno di noi ha una storia del proprio vissuto, un racconto interiore, la cui continuità, il cui senso è la nostra vita. Si potrebbe dire che ognuno di noi costruisce e vive un “racconto”, e che questo racconto è noi stessi, la nostra identità».