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Carrozzine in passerella

La Fondazione svizzera per paraplegici ha risposto al bisogno delle persone in sedia a rotelle di indossare vestiti alla moda lanciando un progetto dedicato.

Nadia Dell’Oro, soprannominata «Giordi», spalanca la porta, si piazza davanti a un grande specchio e, dopo essersi ispezionata attentamente, afferma entusiasta: «Sono veramente geniali. Comodissimi, e si infilano senza fare fatica!» Quelli che indossa sono dei pantaloni ideati e creati da studenti della Scuola specializzata superiore del tessile di Zurigo (STF).

Poi tocca a Florian Bickel, che reagisce in maniera simile. Anche se per ora quelli che hanno provato sono solo dei proto- tipi, le loro osservazioni sono molto preziose per il lavoro degli studenti. «I bottoni per i tetraplegici proprio non vanno bene», spiega Florian ai presenti, «se un capo non è pratico, non lo indossiamo.» E Giordi aggiunge: «Bisogna considerare numerosi accorgimenti.» Man mano che la discussione si fa più partecipata, si intuisce che, sul tema della moda adattiva – ovvero abbigliamento, calzature e accessori che soddisfano le esigenze delle persone disabili – c’è ancora molto di cui parlare.

Sfilando alla Mode Suisse

Dopo aver constatato che tra la Comunità online delle persone in carrozzina la moda rappresenta un tema sempre più sentito, su iniziativa di Ulrich Kössl (CSP), la Fondazione svizzera per paraplegici (FSP) ha deciso di dedicarvi un apposito progetto che, oltre a Giordi e Florian, vede anche la partecipazione della designer Lilla Wicki, nonché di Yannick Aellen, fondatore e direttore di Mode Suisse, la più grande sfilata di moda del Paese. In occasione della prossima edi-

Indossare,

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