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Giornate di cura da record nel CSP

Mentre il Centro svizzero per paraplegici (CSP) l’anno scorso ha prestato tante giornate di cura come mai prima d’ora, la Fondazione svizzera per paraplegici (FSP) ha acquisito ben 16 000 nuovi membri.

C’è una cifra del Rapporto annuale del Gruppo Svizzero Paraplegici (GSP) che salta subito all’occhio: stiamo parlando delle 62 106 ore di cura dedicate l’anno scorso ai pazienti degenti nel CSP (anno precedente: 60 570), un numero mai registrato prima d’ora nei 32 anni di attività della clinica specializzata.

Ma ci sono altre cifre degne di nota: ad esempio 1124, il numero di persone accudite nell’ambito di una degenza in medicina acuta o 474, il numero di pazienti che si sono sottoposti a una riabilitazione nel CSP. O, ancora, 48 800, ovvero le ore di volontariato prestate.

Seguite dagli incidenti stradali (24 per cento) e da quelli sportivi (30 per cento), le cadute (42 per cento) hanno rappresentato la causa di infortunio più frequente tra le persone che hanno subìto una lesione del midollo spinale.

Solidarietà in costante aumento La fiducia che la popolazione ripone nel lavoro del GSP e la solidarietà mostrata nei confronti delle persone con lesione midollare sono di nuovo aumentate. Grazie all’acquisizione di ca. 16 000 nuovi membri, oggi l’Unione dei sostenitori della Fondazione svizzera per paraplegici conta 1,92 milioni di persone affiliate, di cui 120 000 a vita.

Nel 2022 le entrate ricavate da quote d’adesione e donazioni sono ammontate a 91,3 milioni di franchi (+ 2,6 milioni rispetto all’esercizio precedente). Registrando spese di esercizio e manutenzione di 292,0 milioni di franchi ed entrate pari a 291,9 milioni di franchi, il GSP ha realizzato un risultato operativo (EBIT) di meno 44 000 franchi.

Grande successo del reinserimento Alla fine del 2022, il GSP conta 2033 dipendenti (esercizio precedente: 1976), che si dividono 1569 posizioni a tempo pieno (esercizio precedente: 1544). Provenienti da 58 nazioni, i collaboratori in media lavorano per il GSP da 7,6 anni. Il 73 per cento di loro sono donne, mentre 201 sono apprendisti o studenti.

ParaWork, che si adopera per il reinserimento professionale delle persone mielolese, è una delle sezioni che nel 2022 hanno riscontrato il maggiore successo (vedasi pag. 29). Uno studio della Ricerca svizzera per paraplegici ha dimostrato che, in fatto di reinserimento professionale, la Svizzera si colloca al primo posto: oltre il 60 per cento delle persone mielolese torna a svolgere un’attività lavorativa. Ciò non da ultimo grazie a ParaWork, che ha dedicato un totale di 51 429 ore al loro reinserimento.

Primo rapporto sulla sostenibilità

Per la prima volta il GSP ha pubblicato un rapporto sulla sostenibilità. L’ambizione di agire in maniera sostenibile era già contemplata nella visione del fondatore del GSP, Guido A. Zäch. Formulando una strategia per la sostenibilità aziendale e concentrandosi su misure efficaci, il Gruppo aspira a un costante miglioramento in fatto di sostenibilità (vedasi pag. 26).

Grazie al nostro impianto di pompa di calore che utilizza l’acqua di lago, nel 2022 sul campus di Nottwil è stato possibile produrre 4,2 milioni di chilowattora e quindi di risparmiare 540 000 litri di gasolio da riscaldamento, il che corrisponde all’energia necessaria per riscaldare ben 500 economie domestiche per un anno. (kste / we)

Rapporto annuale digitale

È possibile consultare l’intero Rapporto annuale del Gruppo Svizzero Paraplegici (in tedesco e francese) su report.paraplegie.ch/2022

Video versione riassuntiva:

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