Portfolio - Parisi Angela

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ngela arisi [ita.] portfolio


Angela Parisi 18/09/1991, Lamezia Terme (CZ), Italiana Via Galileo Galilei, 88, Cividale del Friuli, 33043, UD +39 366 - 1227571 angela_parisi@hotmail.it

ISTRUZIONE E FORMAZIONE Luglio 2018 ESPORRE - programma di alta formazione Percorso formativo per affrontare e approfondire i processi progettuali e produttivi che concorrono alla realizzazione di una mostra, MAXXI, Roma Giugno 2018 CORSO DI INTERIOR DESIGN

Corso di 30 ore presso lo studio Prog[g]etti interior design, Udine Dicembre 2017 ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI ARCHITETTO (Sez. A) Università IUAV, Venezia 2014 - 2017 LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA (110/110) Dipartimento Politecnico di Ingegneria Civile e Architettura, Università degli Studi di Udine Tesi:“Le peculiarità del sistema fortificato di Palmanova. I materiali” Prof.ssa Arch. Alessandra Biasi / Arch. Stefania Casucci (Soprintendenza di Udine) 2011 - 2014 LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA (106/110) Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, Università degli Studi di Udine Tesi: “Architettura e arte del costruire nel paesaggio morenico” Prof. Arch. Giovanni Tubaro / Prof. Arch. Martino Doimo 2005 - 2010 DIPLOMA MAGISTRALE (86/100) Liceo socio-psico-pedagogico, CNPD, Cividale del Friuli, Udine

ESPERIENZE LAVORATIVE Febbraio - Marzo 2018 UDINE DESIGN WEEK Assistenza all’allestimento di spazi e vetrine con l’ Arch. Daniela Sacher e la Designer Anna Lombardi Luglio 2017 - Settembre 2018 BORSA LAVORO - SETTORE CULTURA, Comune di Cividale del Friuli Sorveglianza mostre temporanee Luglio - Settembre 2016 ERASMUS+ TRAINEESHIP Tirocinio presso uno studio di progettazione, Studio DuB (Arch. Gordon Duffy), Edimburgo, Scozia Marzo 2014 - Febbraio 2017 COLLABORAZIONE STUDENTI Attività di collaborazione presso la biblioteca universitaria, Università degli Studi di Udine


PARTECIPAZIONE A CONCORSI E WORKSHOPS Settembre 2018 CONCORSO “FIFTY” Gennaio 2018 CONCORSO “BANK EXPERIENCE” Novembre 2017 CONCORSO “Bienal de Cartelismo Terras Gauda - Concurso Francisco Mantecón 2017” Ottobre 2017 CONCORSO “GARDENStoGROW” (finalista) Settembre 2016 CONCORSO “THE CITY ABOVE THE CITY 2016” Settembre 2014 WORKSHOP E CONCORSO “CASA IN LEGNO ZANUTTA” Settembre 2013 WORKSHOP E MOSTRA “GREEN DESIGN” Maggio 2013 PROVIAGGI ARCHITETTURA Viaggio studio per studenti universitari, Tour della Svizzera (Rolex Learning Center, Vitra Campus, Cappella di Ronchamp, Fondazione Beyeler)

PUBBLICAZIONI 2018 Tesi di Laurea Magistrale A. Parisi, I materiali, in “ Contributi alla conoscenza e alla tutela della cinta muraria di Palmanova”, a cura di C. Azzollini, A. Biasi, S. Casucci, ME Publisher - Mazzanti Libri, Venezia 2018 2015 A. Parisi, KAZUYO SEJIMA - due idee di città, in “Collage city 1975-2015” Università degli Studi di Udine, Prof. Arch. G. La Varra, www.issuu.com

RICONOSCIMENTI 2018 II Edizione PREMIO Giovani – SIRA 2018 per la Migliore Tesi di Laurea in Restauro architettonico - menzione d’onore

LINGUE ITALIANO madrelingua INGLESE B1 SPAGNOLO A1 (corso universitario) CINESE A1 (corso universitario)

PROGRAMMI (WINDOWS + MAC) AUTOCAD (2d) ARCHICAD RHINOCEROS KEYSHOT VRAY 3DS MAX PHOTOSHOP INDESIGN ILLUSTRATOR OFFICE

CERTIFICATI CORSO FORMAZIONE GENERALE SICUREZZA LAVORO Valevole per tutti i codici ATECO (4 ore)

INTERESSI PERSONALI ARCHITETTURA, DESIGN, ALLESTIMENTO, ARTE, FOTOGRAFIA, ARTIGIANATO, GRAFICA, IMPAGINAZIONE, ILLUSTRAZIONE, MOSTRE...



01 02 03 04 05 06 07 08

PER(corsi) TUTTI COLLE DEL TIGLIO _Tesi Triennale FOOD LAB MULTIPLI (CITY) LE PECULIARITÀ DEL SISTEMA FORTIFICATO DI PALMANOVA _Tesi Magistrale ERASMUS + TRAINEESHIP _Studio DuB CONCORSI, WORKSHOPS... ESPORRE _Programma di Alta Formazione


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PER(corsi) TUTTI L’area di progetto si trova nella località dei Rizzi, nella zona nordovest di Udine in un importante punto della città data la presenza dello Stadio Friuli, del polo scientifico dell’Università degli Studi di Udine, di una zona residenziale e infine del “Parco cemento” dell’architetto Gianugo Polesello. Data la sua posizione, l’area di studio ha un potenziale elevato, ma attualmente è inutilizzato ed è in uno stato di abbandono e decadimento. La presenza di tutti questi luoghi di interesse costituisce la base delle scelte di progettazione poiché ha consentito di comprendere le varie esigenze presenti e di conseguenza realizzare i servizi necessari per soddisfare tali esigenze; prestando attenzione a diversificare i tipi di utenti: i giovani, gli anziani, gli studenti e gli artisti.

Planimetria del progetto

Dacia Arena

Università degli Studi di Udine

Centro storico

Area residenziale

Studio dell’area di progetto

McCormick Tribune Campus Center Rem Koolhaas, Chicago, 2003

Rizzi, Udine, Italia

Angela Parisi C. Pietrini

2012-13 II anno

Prof.ssa Arch. A. Indrigo


Accessi

Ostello

Centro per anziani

Edifici per studenti

Auditorium

Aiuole

Parcheggio

CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

Aiuole

Sedute

Edifici

Parcheggi


1

2

3

Piano Terra 1

2

3


4

Primo Piano 4


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COLLE DEL TIGLIO Il progetto si colloca a Rive d’Arcano, piccolo paese della provincia di Udine. A ovest della città si trova l’antico Castello d’Arcano che dalla sua posizione elevata si affaccia sull’area sottostante che lentamente discende verso il fiume Corno. La collina su cui sorge il progetto fa parte del terreno di proprietà del conte di Arcano ed è chiamato “Colle del tiglio” per la presenza di un centenario albero di tiglio. Proprio questo albero rappresenta un segno fondamentale per il progetto intorno al quale si articola. Il complesso progettato vuole assumere il significato di un “contro castello”, affacciandosi a quello medievale e proponendo un’interpretazione moderna del piccolo “villaggio”, dove le diverse parti antiche coesistono e si intrecciano tra loro. La cima della collina si raggiunge attraverso una strada che collega i due ingressi principali del complesso: quello pubblico dove c’è un parcheggio celato tra due setti murari e quello per il carico e lo scarico delle merci che si ferma a valle. L’impianto è costituito da tre volumi principali: la casa del custode, il bed and breakfast e l’edificio per la degustazione e la vendita di vino e di altri prodotti agricoli. Dal punto di vista compositivo l’intero progetto è modulato su una griglia di 6x6 metri e una sotto-griglia da 0,6x 0,6 metri. Il quadrato rappresenta il punto di partenza che regola e governa l’intera pianta. Il bed and breakfast è la figura che domina l’area, incorniciata da due rettangoli che sembrano sfuggire alla geometria regolare che disegna: la casa del custode e l’edificio dedicato al culto del vino. La struttura poggia su una base solida e rigida che ospita una cantina per la conservazione delle botti e una sala conferenze. I due blocchi sono uniti da uno spazio di connessione: un porticato dove la natura esterna prende parte a ciò che sta accadendo dentro. È un filtro tra esterno e interno, e questa particolarità delinea anche la struttura: il calcestruzzo diventa acciaio, si assottiglia e diventa più leggero. Il complesso garantisce nel complesso molti spazi di aggregazione sia interni ed esterni, ognuno dei quali offre una diversa visione e percezione del paesaggio

Prospetto Nord

Rive d’Arcano (UD), Italia

Planivolumetrico del progetto

Angela Parisi

2013-14 TESI TRIENNALE

Prof. Arch. G. Tubaro Prof. Arch. M. Doimo


Accessi

Bed and breackfast

Casa del custode

Parcheggi

Degustazione e vendita



Piano Terra Piano Interrato

Prospetto Ovest Prospetto Est


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FOOD LAB Il progetto prevede la riqualificazione della ex sede delle “Arti Grafiche Chiesa” (architetto Gino Valle) attraverso lo studio del contesto e l’identificazione della funzione più adatta e innovativa. In linea con le innovative FabLab il progetto vuole essere un FoodLab. Condivisione è la parola chiave del progetto, in quanto il sistema di orti condivisi è integrato in sinergia con il modello della cucina condivisa, un ambiente dove i coltivatori, o persone totalmente estranee all’ambito agricolo si ritrovano per cucinare e diventare a loro volta dei makers di pietanze, cucinate utilizzando i prodotti provenienti dagli orti e quindi a Km0. Tale sistema si arricchisce infine con un’ulteriore forma di condivisione del pasto, che sinergicamente unisce la campagna con la cucina e la città. Si propone di creare un servizio di produzione e distribuzione delle pietanze per rifornire gli ambienti di condivisione del cibo all’interno della città stessa. La scelta progettuale è di mantenere la rigidità esterna del complesso e di andare a lavorare sugli interni per ottenere uno spazio aperto e trasparente che garantisca la libertà dei movimenti e allo stesso tempo il confronto diretto con ogni fase lavorativa condotta all’interno o all’esterno dell’edificio. Fulcro del progetto è il negozio, spazio sinuoso e trasparente, che interagisce con le diverse parti e che rappresenta il punto di arrivo e di partenza della produzione.

Stoccaggio e lavaggio

Cucina

Consumazione

Riciclo

Raccolto

Udine, Italia

Angela Parisi A. Boccanegra A. Conzatti

2014-15 I anno Magistrale

Prof. Arch. G. La Varra Arch. S. Daffarra Arch. A. Premier


Planivolumetrico

produzione e vendita

citta’

mensa nei luoghi pubblici

HEALTH FOOD

orti condivisi

produzione e cucina Km0

CONSUMO CONDIVISO


Piano Terra orti urbani + deposito

cucine condivise + area consumazione

educazione alimentare

negozio

area uffici

servizio distribuzione


frutteti


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MULTIPLI (CITY) Riflessione su una città temporanea, moderna, eterea da porre all’ingresso principale alla laguna di Venezia (Porto del Lido) con la quale convivere salvaguardando allo stesso tempo l’area. Il progetto si pone l’obiettivo si essere flessibile al variare del tempo e delle esigenze. L’area nel progetto viene confinata da un recinto costituito da pali disposti in maniera più o meno fitta che creano diversi e vari spazi abitabili. Questa parte costituisce un elemento di filtro permeabile, percorribile attraverso i diversi giochi di altezze e di pieni e vuoti. All’intero si “aprono i giochi” ovvero i diversi elementi si muovono, componendosi e scomponendosi attraverso i loro moduli. Studio dei flussi

Vista aerea del progetto

Venezia, Italia

Angela Parisi A. Boccanegra A. Conzatti C. Costa

2015-16 II anno Magistrale

Prof. Arch. P. Barbarewicz Prof. ssa Arch. G. Zussino


REGOLE DEL GIOCO

Planimetria del progetto

Cinema e fashion exhibition

Arte e teatro

Area concerti - eventi speciali


Porzione di planivolumetrico e prospetto



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LE PECULIARITÀ DEL SISTEMA FORTIFICATO DI PALMANOVA - I materiali Nata dal Protocollo d’intesa siglato nel 2015 tra Università, Agenzia del demanio e MiBAC, la Tesi mira all’identificazione di tutti i caratteri ricorrenti presenti sulle prima cinta muraria di Palmanova ma più specificatamente all’individuazione di quelle peculiarità che rendono questo sistema unico. Palmanova costituisce uno dei pochi esempi di città ideale fortificata secondo i canoni dell’arte militare rinascimentale giunta ai nostri giorni; ma lo stato di conservazione in cui versa è allarmante. La difficoltà nel preservare tale patrimonio risiede anche nell’approccio erroneo con cui spesso lo si considera. Risulta naturale, infatti, conferire un’accezione di unitarietà alla fortezza essendo stata la stessa concepita come una macchina militare dove ogni singolo elemento funziona in relazione al resto del manufatto. Nell’ambito della definizione di un progetto di restauro questo tipo di approccio basato sulla generalizzazione si configura invece come fuorviante. I caratteri che distinguono una porzione di cinta riconducibili alle tecniche costruttive adottate, ai materiali impiegati ed ai fenomeni di degrado presenti non possono essere estesi a tutto il complesso, così come gli interventi di conservazione da attuare Le diverse analisi effettuate hanno reso evidente come, seppur tutti gli elementi (baluardi e cortine relative) condividano la loro appartenenza ad un unicum, siano portatori di peculiarità per quel che concerne le tecniche costruttive, i materiali ed i degradi; tali singolarità implicano la necessità di definire interventi specifici in relazione alle condizioni che caratterizzano ogni tratto murario. La Tesi è frutto di un lavoro di gruppo nel quale ogni laureando ha approfondito in sinergia con gli altri un’aspetto specifico, nel mio caso quello dei materiali presenti nella cinta muraria.

FASI: 1 - RILIEVO 2 - ANALISI E MAPPATURA DEI MATERIALI 3 - ANALISI E MAPPATURA DEI DEGRADI SUPERFICIALI 4 - ANALISI E MAPPATURA DEI DISSESTI STRUTTURALI 5 - PROPOSTE DI INTERVENTO DELL’INTERA PRIMA CINTA MURARIA (circa 5 Km).

Palmanova (UD), Italia

Angela Parisi C. Andreotta A. Boccanegra D. Brun C. Costa

2015-16 TESI MAGISTRALE

Prof. Arch. A. Biasi Arch. S. Casucci (Soprintendenza di Udine)


Le peculiarità del sistema fortificato di Palmanova

ANALISI E MAPPATURA DEI MATERIALI L’analisi dei materiali che compongono la prima cinta muraria è avvenuta attraverso un metodo comparativo dato dal confronto dei diversi dati raccolti dalle fonti storiche e archivistiche, dalle pubblicazioni inerenti il tema e soprattutto dall’osservazione visiva diretta eseguita sul campo. Sono state individuate sei macro-categorie e ad ognuno dei sotto-elementi identificati è stato attribuito un codice e un colore che ha permesso di mapparli sui rilievi già eseguiti.

RILIEVO

I materiali oltre essere mappati sono stati anche tabellati fornendo una descrizione, la datazione, le dimensioni medie, la composizione, la tonalità, la posa in opera e la lavorazione (Figura 2). Figura 1 Esempio di rilievo della faccia destra del baluardo Del Monte.

29 Approccio metodologico

quali sono in funzione al diverso orientamento dei fronti e alla presenza di altri fenomeni. Nelle tavole di Le peculiarità del sistema fortificato Palmanova analisi di ciascun tratto della cintadisono state eseguite delle considerazioni in merito alle cause generatri-

ci dei fenomeni, sia legate alle specificità del fronte considerato che a caratteristiche più comuni a tutto

ANALISI E MAPPATURA DEI MATERIALI

il manufatto. In questo modo i degradi di ogni prospetto sono stati indagati in relazione all’orientamento,

PROPOSTE DI all’esposizione INTERVENTO ai tipi di materiali, agliGENERALI agenti atmosferici, confermando la loro natura anche attraverso il confronto con i tratti di fortezza adiacenti (Figura 3). Sulla basa del confronto di tutti i dati raccolti durante la fase conoscitiva del sistema costruttivo e di rilievo Figura 2 Esempio di mappatura dei materiali della faccia destra del baluardo Del Monte.

di materiali, degradi delle superfici e dissesti strutturali, sono state tratte tutte le informazioni utili all’indicazione delle operazioni più adeguate a seconda della situazione riscontrata. È stata effettuata quindi

ANALISI E MAPPATURA DEI DEGRADI un’associazione tra le varie tecniche possibili di intervento e i degradi presenti. Gli interventi proposti sono

ANALISI E MAPPATURA DEI DEGRADI

raggruppabili in cinque macro categorie. Nel processo di mappatura dei degradi sono dapprima stati individuati i diversi tipi di degrado per Per ogni baluardo e relativa cortina sono quindi state date indicazioni sugli interventi da eseguire e per ogni tratto della cinta di modo da identificare i parametri intrinsechi che potessero averli generati. In un ogni elemento che compone la cerchia sono state definite delle linee di priorità di intervento con indisecondo momento si è reso necessario avere una visione d’insieme della fortezza al fine di poter detercazione delle operazioni da eseguire rispetto ai degradi che intaccano maggiormente la porzione in minare se vi fossero delle cause comuni che incidessero sulla formazione dei fenomeni di degrado, come esame fino a definire gli interventi non immediatamente necessari alla conservazione. Da questa analisi è ad esempio l’orientamento. Per ogni tratto mappato è stato dunque estrapolato il degrado di maggiore stata quindi eseguita, in relazione all’intera cerchia, l’individuazione di tre categorie di urgenza (Figura4). consistenza per poi riportarlo a livello planimetrico così da poterlo mettere in relazione anche agli altri

Figura 3 Esempio di mappatura dei degradi della faccia del baluardo Monte.delle fenomeni. Da questa operazione si èdestra evinto come viDelsiano

macro-aree di influenza dei degradi le

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INDIVIDUAZIONE DEI DISSESTI STRUTTURALI Dopo l’analisi dei materiali e dei degradi strutturali, si è proceduto con lo studio più approfondito dei dissesti strutturali presenti nella cinta muraria di Palmanova. Sono stati inizialmente individuati i principali motivi scatenanti di questi degradi che, singolarmente o combinati, ne hanno causato la formazione; per ciascun dissesto, inoltre, ne sono state studiate le cause specifiche e le possibili evoluzioni nel caso in cui non vengano attuati interventi di manutenzione.

PROPOSTE DI INTERVENTO

Quest’analisi è stata effettuata come preliminare considerazione per comprendere la gravità e l’urgenza degli interventi da realizzare nella cinta muraria. Figura 3 Esempio di mappatura dei degradi della faccia destra del baluardo Del Monte.

31 Figura 4 Esempio di mappatura degli interventi della faccia destra del baluardo Del Monte.

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TORREANO

Per quel che concerne l’analisi dei materiali che compongono la prima cinta muraria, questa si è basata sulla comparazione tra i dati derivati dalle fonti, edite e inedite, storico - archivistiche e la verifica diretta condotta nel campo.

CIVIDALE DEL FRIULI

Fiu m

eN ati

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UDINE

Fiume Torre

Fondamentali sono state le Relazioni dei Provveditori generali che hanno permesso di identificare i luoghi di provenienza dei materiali e favorito il riconoscimento in situ dei litotipi impiegati nell’intera cinta. MANZANO

MEDEA

PALMANOVA

Fiume Taglio (Limburino)

STRASSOLDO

o

Isonz

Fiume Torre

Fiume

PRADIZIOLO CERVIGNANO DEL FRIULI

Au sa

MONFALCONE

Fiu me

DUINO

AURISINA

Golfo di Trieste Fium e

Ison

zo

Trasporto via acqua Trasporto via terra

Ricostruzione dei percorsi per il trasporto del materiale alla fortezza attraverso quanto riportato dai Provveditori


EL1

EL4 EP8 EP4 EP11 EC3 EP1

EP ELEMENTI IN PIETRA EP1

PARAMENTO IN PIETRE DI MONFALCONE, DUINO E CIVIDALE

EP4

CORDOLO IN PIETRE DI MONFALCONE, DUINO E CIVIDALE

EP8

CHIODO IN PIETRE DI MONFALCONE, DUINO E CIVIDALE

EC ELEMENTI

EL ELEMENTI IN LATERIZIO EP11

PORTA DI SORTITA IN PIETRE DI MONFALCONE, DUINO E CIVIDALE

EL1

PARAMENTO IN MATTONI OCRA

EL4

PARAMENTO IN MATTONI ROSSI CHIARO

METALLICI

EM3

RETE METALLICA

FOTO (scala 1:20)

RIDISEGNO (scala 1:20)

DESCRIZIONE

DATAZIONE DIMENSIONI MEDIE

COMPOSIZIONE

TONALITÀ

POSA IN OPERA

LAVORAZIONE

Paramento costituito da pietre calcaree provenienti dalle cave di Monfalcone e di Duino, e da pietre arenarie provenienti dalla zona di Cividale.

Cordolo costituito da pietre calcaree provenienti dalle cave di Monfalcone e di Duino, e da pietre arenarie provenienti dalla zona di Cividale.

Chiodo in pietre calcaree provenienti dalle cave di Monfalcone e di Duino, e da pietre arenarie provenienti dalla zona di Cividale.

Elemento d’accesso alla galleria di sortita in conci di pietre calcaree provenienti dalle cave di Monfalcone e di Duino, e da pietre arenarie provenienti dalla zona di Cividale.

Muratura costituita da mattoni pieni provenienti da fornaci nei pressi di Palmanova.

Muratura costituita da mattoni pieni provenienti da fornaci nei pressi di Palmanova.

Rete metallica di contenimento a maglia esagonale posizionata a seguito di crolli del paramento in mattoni o in pietra. L’intervento ha lo scopo di contenere ulteriori possibili crolli in modo da mettere in sicurezza l’area in vista di restauri più consistenti.

Presumibilmente risalente all’epoca di costruzione.

Presumibilmente risalente all’epoca di costruzione.

Presumibilmente risalente all’epoca di costruzione.

Presumibilmente risalente all’epoca di costruzione.

Presumibilmente risalente all’epoca di costruzione.

Presumibilmente risalente all’epoca di costruzione.

Di recente datazione.

Variabile tra 50*40 cm e 100*40 cm, con profondità compresa tra 20 e 60 cm.

Variabile tra 40*15 cm e 70*15 cm, con profondità compresa tra 20 e 30 cm.

210*270 cm. Sezione approssimativamente quadrata 30*30 cm, con profondità variabile fino a 120 cm.

Variabile in funzione del periodo di realizzazione tra 22*11*3,5 cm, 26*12*5 cm, 23*12*7 cm.

Variabile in funzione del periodo di realizzazione tra 22*11*3,5 cm, 26*12*5 cm, 23*12*7 cm.

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La pietra calcarea è una roccia sedimentaria calcarea di elevata resistenza costituita da carbonato di calcio derivante dal deposito di organismi vegetali. La pietra arenaria è una roccia sedimentaria clastica di minore resistenza formata dall’accumulo di detriti di rocce preesistenti costituita da calcare e argilla.

La pietra calcarea è una roccia sedimentaria calcarea di elevata resistenza costituita da carbonato di calcio derivante dal deposito di organismi vegetali. La pietra arenaria è una roccia sedimentaria clastica di minore resistenza formata dall’accumulo di detriti di rocce preesistenti costituita da calcare e argilla

La pietra calcarea è una roccia sedimentaria calcarea di elevata resistenza costituita da carbonato di calcio derivante dal deposito di organismi vegetali. La pietra arenaria è una roccia sedimentaria clastica di minore resistenza formata dall’accumulo di detriti di rocce preesistenti costituita da calcare e argilla

La pietra calcarea è una roccia sedimentaria calcarea di elevata resistenza costituita da carbonato di calcio derivante dal deposito di organismi vegetali. La pietra arenaria è una roccia sedimentaria clastica di minore resistenza formata dall’accumulo di detriti di rocce preesistenti costituita da calcare e argilla.

Mattone composto da argille reperite da terreni vicini alla fortificazione, con una composizione materica in cui è presente carbonato di calcio nell’impasto di argilla tale da conferirne la colorazione ocra. Tale composizione conferisce all’elemento una discreta resistenza strutturale e minore fragilità.

Mattone composto da argille reperite da terreni vicini alla fortificazione, con una composizione materica in cui è prevalente la percentuale di ossido di ferro nell’impasto di argilla tale da conferirne la colorazione rossa chiara. Tale composizione conferisce all’elemento una maggiore resistenza strutturale e un’elevata fragilità.

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Gradazione dal bianco al beige per la pietra calcareae dal grigio fino a tonalità avana per la pietra arenaria.

Gradazione dal bianco al beige per la pietra calcareae dal grigio fino a tonalità avana per la pietra arenaria.

Gradazione dal bianco al beige per la pietra calcareae dal grigio fino a tonalità avana per la pietra arenaria.

Gradazione dal bianco al beige per la pietra calcareae dal grigio fino a tonalità avana per la pietra arenaria.

Ocra.

Rossa chiara.

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Muratura pseudoisodoma composta da conci ineguali posati a secco o con poco legante su piani di posa inclinati, perpendicolari al paramento esterno.

Conci a sezione trapezoidale con la faccia superiore ed inferiore perpendicolari al paramento murario nelle sue due inclinazioni. I conci sono disposti in sequenza con un sottile strato di legante.

Conci di forma allungata inseriti nella muratura e annegati nel conglomerato, ad interasse regolare di 350 cm circa tale da ottenere “l’effetto trapunta”.

Elemento formato da piedritti costituiti da conci di forma rettangolare su cui appoggia l’arco a tutto sesto formato da conci sagomati. Elemento d’entrata posizionato sul dritto dell’orecchione.

Tessitura irregolare costituita da mattoni a corsi paralleli ed orizzontali disposti di testa e di lista con giunti sfalsati regolari in malta di calce dello spessore di 1 cm circa. I mattoni sono disposti su piani di posa inclinati, perpendicolari al paramento esterno.

Tessitura irregolare costituita da mattoni a corsi paralleli ed orizzontali disposti di testa e di lista con giunti sfalsati regolari in malta di calce dello spessore di 1 cm circa. I mattoni sono disposti su piani di posa inclinati, perpendicolari al paramento esterno.

Ancoraggio meccanico tramite perni sulle parti di muratura strutturalmente resistenti.

Conci squadrati con probabile lavorazione superficiale a picconcello effettuata in situ maggiormente riconoscibile nelle pietre di colore più chiaro.

Conci squadrati con probabile lavorazione superficiale a picconcello effettuata in situ maggiormente riconoscibile nelle pietre di colore più chiaro.

Elemento squadrato con probabile lavorazione superficiale a picconcello effettuata in situ maggiormente riconoscibile nelle pietre di colore più chiaro.

Conci squadrati con probabile lavorazione superficiale a picconcello effettuata in situ maggiormente riconoscibile nelle pietre di colore più chiaro.

A mano e poi cotti in fornace.

A mano e poi cotti in fornace.

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Esempio di rilievo e analisi dei materiali di un tratto di mura


Start and end of traineeship:

06

from [day/month/year] 04/07/2016 till [day/month/year] 30/09/2016 ERASMUS + TRAINEESHIP Traineeship title: TRAINING Number of hours worked: 37.5 per week, 454 hours in total Detailed programme of the traineeship period including tasks carried out by the trainee:

- ArchiCad software training - Canaan Lane, EDI-New build apartments, Work Stage 2.0 - Richardson warehouse, Galashiels-Create 3D model of unbuiit building from archive drawings for an exhibition - 2 St. mary’s Street, EDI-attic conversion of Listed building, Work Stage 2.0 Helmley Place, LON-Timber frame housing competition, Work Stage 2.0 Knowledge, skills (intellectual and practical) and competences acquired (achieved Learning Outcomes):

Increased knowledge of ArchiCad software Increased understanding of English language Developed awareness of Planning and Building Standards in Scottish context Enhanced understanding of mechanism of design approach in context Evaluation of the trainee:

Angela is diligent and reliable and goes about her work in a structured manner whether she is part of a team or working on her own. She has enhanced and developed her experience of ArchiCad used in the office and has a good understanding of challenging thought processes and construction in Architecture and design generally. Supervisor at the Receiving Organisation/Enterprise: Name: Gordon Duffy, Principal Date 30/09/2016

Signature

The Trainee: Date 30/09/2016

Signature

2

WAREHOUSE AT GALAPARK FOR R. RICHARDSON + SON LTD Realizzazione del modello tridimensionale (render e video)di un progetto mai realizzato dell’ Architetto Peter Womersley del 1967 sulla base dei disegni originali. WAREHOUSE AT GALAPARK ROAD GALASHIELS FOR R. RICHARDSON + SON LTD Peter Womersley FRIBA March 1967

Edimburgo, Scozia, UK

Angela Parisi

04 luglio - 30 settembre 2016 (454 ore)

STUDIO DuB Arch. Gordon Duffy Remi Lecomte


7 CANAAN LANE, EDIMBURGO Nel lotto attualmente è presente un servizio pubblico in disuso. La città di Edimburgo ha aperto un bando di riqualificazione di tutti questi servizi distribuiti nella città donando il lotto in cambio di un progetto che rivalorizzi l’area. Il progetto propone un edificio residenziale di quattro piani disegnato a partire dalle linee presenti del lotto e dal contesto circostante. Attenzione particolare alla normativa scozzese su antincendio e accessibilità.

Stato attuale

Client

Progetto

Drawing Name

New Life Job Title

7 Canaan Lane Morningside Edinburgh EH10 4SZ

Perspective Drawing Status

Layout ID

Preliminary Status

Drawn by Angela Parisi

Date 03/08/2016

Checked by

Date

Tel:

Gordon Duffy Revision

Studio DuB 17a/2 West Crosscauseway Edinburgh EH8 9JW 0131 668 1536 studiodub@mac.com

Drawing Scale

501.6 (c) unauthorised use/copying of this drawing in whole or in part is prohibited, issue is not a licence for such

BUCKLAND CRESCENT, LONDRA Progetto di una residenza in un lotto abbandonato a Londra. L’edificio si distribuisce su due piani. Il piano terra, perimetrato da muri di diversa inclinazione, ospita la zona giorno. Il piano interrato, come tipicamente avviene nell’architettura anglosassone, si estende quanto più possibile per poter garantire la presenza della zona notte e di diversi servizi per la persona (piscina, sauna, cantina, palestra...).

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Attenzione particolare alla normativa scozzese su antincendio e accessibilità.

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WINE CELA R UTILI

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Piano Interrato

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CONCORSI, WORKSHOPS... Partecipazione, singolarmente o in gruppo, a diversi concorsi e workshops sui temi del design, della progettazione, dell’illustrazione.

Settembre 2018 CONCORSO “FIFTY” Concorso di idee finalizzato a realizzare un manufatto in Pietra Piasentina, Cividale del Friuli, Udine / Partecipazione singola

Gennaio 2018 CONCORSO “BANK EXPERIENCE” Concorso di idee per nuovi spazi per il pubblico nella Banca Popolare di Cividale, Cividale del Friuli, Udine / Partecipazione singola.

Novembre 2017 CONCORSO “Bienal de Cartelismo Terras Gauda - Concurso Francisco Mantecón 2017” Concorso di disegno di cartellonistica pubblicitaria per i vini di Bodegas Terras Gauda, Pontevedra, Spagna / Partecipazione singola


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Vitra Charles and Ray Eames Hang it all

DO BAGNO oup 06 m

MOARREDO er

Art. A80-003

London Fields East Side

CUCINA Valcucine Reciclantica

9 0 cm

TAVOLO Vitra Marten Van Severen Wood Table 72 x 220 x 82,5 mm

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DO BAGNO oup Comp. 1 m

2

NO ZONA GIORNO

DO BAGNO oup l Comp. 7 m

NETTI bo) i

TARI

x

Ottobre 2017 CONCORSO “GARDENStoGROW” (finalista) Ideazione di un logo per gli orti didattici di GARDENStoGROW, v EXPLORA, il museo dei bambini, Roma / Partecipazione singola 1

Lamb Ln

NETTI bo) i

Helmsley Place

v3

PORTICATO ESTERNO PAVIMENTAZIONE Cooperativa Ceramica d’Imola Gres porcellanato smaltato Nature R156W 15X60 cm

roolf ht8

PERGOLA BIOCLIMATICA Pratic Opera Ral. 7016 + lame Ral. 9010

Settembre 2016 CONCORSO “THE CITY ABOVE THE CITY 2016” Lond on F Helmley Place, ieldsLondra. Progettazione di un edificio multipiano in struttura lignea / Partecipazione con StudioDuB, Edimburgo Zona notte

SEDIE Vitra Eames Plastic Side Chiar DSW Oceano Acero giallastro

Zona giorno

ARREDI Rossanese 394-WS091P 395-WS091D 393-WS091T

roolf ht8

roolf ht7

roolf ht 6

roolf ht 5

roolf ht 4

PIANTA PIANO TERRA

roolf dr3

roolf dn2

roolf ts1

roolf dnuorG

+2.000

42°

6102 ytiC ehT evobA ytiC ehT

leH The City Above The City 2016nnooitdcneSoDL3,e;0c02a:1lPsnyaelplsm roolF Helmsley Place, London

Site plan and context 1:500

Settembre 2014 3 1 WORKSHOP E CONCORSO “CASA IN LEGNO ZANUTTA” 2 Progettazione di due case sostenibili con alte prestazioni energetiche utilizzando la struttura a x-lam ea OBILE progettato in X-Lam e acciaio LIBRERIA progettata in X-Lam telaio ligneo, Università degli Studi di Udine / Partecipazione con Andrea Boccanegra e Anna Conzatti

OSPETTO NORD

OSPETTO SUD

CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

rficie intonacata tita in listelli di legno trattato

Settembre 2013 Superficie intonacata WORKSHOP E MOSTRA “GREEN DESIGN” Progettazione di un oggetto da produrre in serie piccola o grande, con particolare attenzione all’utilizzo di materiali compatibili con l’ ambiente, Università degli Studi di Udine / Partecipazione con Davide Lauretano e Massimo Petri


08

ESPORRE Percorso formativo per affrontare e approfondire i processi progettuali e produttivi che concorrono alla realizzazione di una mostra. La prima settimana è stata dedicata a lezioni su casi studi presentati dai curatori e dagli architetti del MAXXI e da esperti, direttori di Musei, architetti, curatori e grafici provenienti da altri contesti ( NABA, IUAV, Triennale di Milano, Fondazione Prada, Studio Lissoni). Nella seconda settimana si sono svolti i lavori dei partecipanti che si sono misurati in gruppi composti tra architetti, storici dell’arte, grafici e designer, per sviluppare un progetto espositivo a partire da alcuni temi proposti

“CONFINE” Progetto espositivo proposto dal Gruppo 3 a cui è stata affidata la Galleria 1 del MAXXI.

MAXXI, Roma, Italia

Angela Parisi Giulia Brandinelli Giulia Fonzi Anna Marion Camilla Meciani Francesca Nieddu

09 luglio - 20 luglio 2018


FASI: STUDIO DELLA COLLEZIONE MAXXI, Arte /Architettura / Fotografia STUDIO DELLO SPAZIO ESPOSITIVO (Galleria 1)

Titolo Mostra MAXXI, Galleria ….. 20 Luglio 2018 N.

Nume ro Progr essivo delle opere

immagine

Tipologia

Immagine dell’opera

Elaborato Grafico / Materiale Fotografico /Modello / Documento / Insatallazione/ Scultura / Video /….

Autore / Progettista

Descrizione

Data opera

Villagio simbolico e temporaneo... simboleggia la molteplicità e la diversità dei popoli, inserti serigrafici che riportano un nuovo articolo – redatto dagli artisti – dallda Dichiarazione Unviersale dei Diritti dell’Uomo per garantire a ogni individuo il diritto di muoversi liberamente oltre i confini nazionali.

2007

Poliammide, alluminio, Due schermi: 42 in bandiera, ressuto Due Igloo: serigrafato, 180 x 180 x 150 cm vestiti di seconda mano, lacci, nasti

Due igloo nel foyer (Confine Politico; geo-global)

Si possono scomporre comunicandolo

2

Installazione

Maurizio Nannucci

Opera site specific

Opera commissionata

2018

Neon colorato

Parete (Bianca) disponibile 760 x 830 cm

Confine Politico (geo-global)

2003

Animazione digitale, colore, suono

42 in

Confine Politico (geo-global)

2000

Struttura in legno, poster, tappeti

460 x 490 x 340 cm

Confine Politico (geo-global)

3

Video

Shahzia Sikander

SpiNN

Su uno sfondo che rappresenta uno sfondo tradizionalmente riservato agli uomini presso la corte della dinastia indiana Moghul, si stagliano numerose figure

4

Installazione

Liliana Moro

Città ideale

Ambiente completamente rivestito di tappeti e poster, la linea di orizzonte scandisce la veduta di paesaggi che si riflettono entro specchi d’acqua, si ispira alla moschea “luogo di incontro della cultura araba”

- Confine Politico - propone una panoramica che analizza il tema caldo del confine geopolitico da una prospettiva globale fino a una locale; - Confinati - offre uno spunto di riflessione sociologica relativa a individui “confinati”, come detenuti, malati mentali e discriminati; - Oltre/Limite - coinvolge il visitatore a vivere il confine nella sua dimensione emozionale attraversando spazi sia confinati che sconfinati.

REALIZZAZIONE MODELLO IN SCALA

Foto del modello realizzato

COLLOCAZIONE NELLO SPAZIO A partire dalla conoscenza della genesi delle diverse opere, l’allestimento mira a garantire la corretta disposizione e lettura di ognuna di esse grazie anche ad un allestimento essenziale che amplifichi le sensazioni attraverso dei momenti di trazione e di compressione lungo il percorso.

GRAFICA

NOTE MONTAGGIO

Lucy e Jorge Orta

IDEAZIONE ALLESTIMENTO

Pianta dell’allestimento di tutte le opere

Coll. in mostra

Installazione

La mostra proposta vuole sviluppare il concetto di “confine”, creando un percorso narrativo ed esperienziale suddiviso in tre sezioni tematiche:

misure cornice cm (hxl)

1

1

Misure cm (hxl)

Antartic Village – No Borders

Elenco Opere previste per la mostra (Esempio)

Materia e tecnica

(eventuale)

IPOTESI DI PRESTITO E DI NUOVE PRODUZIONI CHECK LIST DRAFT

Titolo / Progetto

Pianta Finale dell’Allestimento

Monitor piccolo con cuffie



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