BENTHOS
Con il contributo del
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
FAUNA BENTONICA
FLORA BENTONICA
La fauna bentonica è costituita da organismi che vivono sia sulla superficie del substrato (epifauna) sia dentro il substrato (endofauna).
La flora ricopre i fondali fin dove arriva la luce, fondamentale per i processi fotosintetici. Esistono vegetali che prediligono gli ambienti ben illuminati (vegetazione fotofila) mentre altri amano le zone in penombra (vegetazione sciafila).
Cavalluccio marino (Hippocampus guttulatus)
Poriferi e briozoi
Alga bruna (Padina pavonica)
Scorfano nero (Scorpaena scrofa)
Bavosa cornuta (Parablennus tentacularis)
Il Benthos è rappresentato dalle specie vegetali ed animali che hanno rapporti temporanei o permanenti con il fondo. Si distinguono le forme: * sessili (alghe macroscopiche, spugne, molti cnidari, alcuni molluschi bivalvi, briozoi, alcuni policheti, fanerogame marine, ecc.) perennemente fissate al substrato; * sedentarie (molluschi gasteropodi, echinodermi, ecc.) che si spostano molto lentamente e per brevi tratti; * vagili (crostacei, pesci e molluschi cefalopodi) che, nuotando, camminando e strisciando, si muovono più attivamente e per tratti più lunghi.
Alga verde (Caulerpa taxifolia)
Pianta superiore (Posidonia oceanica) Anche la natura del substrato influenza notevolmente la distribuzione della vegetazione. Il fondo roccioso consente alle alghe tramite i rizoidi di ancorarsi stabilmente al substrato, mentre il substrato sabbioso-fangoso consente alle fanerogame marine (piante superiori come la Posidonia) di affondare le radici.
Echinoderma (Antedon mediterranea) Alga verde unicellulare (Acetabularia acetabulum)
Cefalopode (Octopus vulgaris)
CAUSE DEL DEGRADO DEI POPOLAMENTI BENTONICI
ENDOFAUNA
Cnidario (Aiptasia diaphana)
I fondi sabbiosi e fangosi ospitano molti animali scavatori (policheti, molluschi, echinodermi, ecc.) che vivono infossati all'interno del sedimento per proteggersi dai predatori.
Alga verde (Caulerpa prolifera)
Crostaceo (Maja squinado)
Realizzazione
Fondazione Marittima Ammiraglio Michelagnoli Onlus - Taranto
Cnidari (Paramuricea clavata)
Policheti (Sabella spallanzanii)
Foto dell'Archivio "Mare Nostrum" della Fondazione Michelagnoli e di Giuseppe Pignataro (campione internazionale) Edizione anno 2004 - download: www.fondazionemichelagnoli.it
L'azione antropica sta alterando la struttura dei popolamenti provocando uno squilibrio della flora e della fauna. L’inquinamento chimico, il danno meccanico provocato dagli ancoraggi o dalla pesca effettuata con attrezzi da posta e da traino, sono le cause che inducono alla scomparsa di alcune specie o alla proliferazione di altre. Ad esempio, l’indiscriminata raccolta del dattero di mare (Lithophaga lithophaga) provoca danni irreversibili all’intero ecosistema in quanto la rimozione dello strato di roccia superficiale elimina gli organismi bentonici che la ricoprono.
Ecosistema integro ...
...e danneggiato dalla raccolta del dattero
D'intesa con il
Co.N.I.S.Ma. - Consorzio Nazionale Interuniversitario di Scienze del Mare CNR/Istituto per l'Ambiente Marino e Costiero, Sezione di Taranto "A. Cerruti"