NECTON
Con il contributo del
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
ADATTAMENTO CROMATICO
Testa di tartaruga marina
Normalmente gli organismi nectonici hanno il dorso del corpo scuro e il ventre chiaro sviluppando così un adattamento cromatico all'ambiente. È questa una forma di mimetismo per sfuggire ai predatori: visti da sopra appaiono scuri come appare il mare profondo; se osservati dal basso appaiono argentati come la superficie dell'acqua.
GALLEGGIAMENTO Gli organismi nectonici hanno realizzato diversi meccanismi per mantenere il galleggiamento: alcuni pesci, dotati di vescica natatoria, variano la spinta di galleggiamento riempendo o svuotando detta sacca di una miscela di gas composta di ossigeno, azoto e anidride carbonica. Altri pesci abbondano di grassi che essendo meno densi dell'acqua contribuiscono a diminuire il peso specifico. Nei mammiferi, rettili e uccelli marini sono presenti dei sacchi aerei che sono in grado di regolare il galleggiamento attraverso l'aria contenuta nei polmoni. Gli squali non hanno la vescica natatoria e sono più pesanti dell'acqua. Per non precipitare sul fondo sono costretti a nuotare in continuità elaborando tecniche di nuoto molto complesse.
Tursiope
Tartaruga marina Capodoglio CONVERGENZA ADATTATIVA L'ambiente guida l'evoluzione; la vita in un medesimo ambiente può sviluppare caratteristiche per certi versi simili. Gli organismi del Necton, pur appartenendo a gruppi filogeneticamente lontani, presentano caratteristiche morfologiche comuni come la forma idrodinamica del corpo o gli arti pinniformi. Questo fenomeno noto come "convergenza adattativa" è il risultato della necessità da parte di questi organismi di vincere la resistenza che l'acqua oppone al loro movimento. PROFILI IDRODINAMICI
Delfino
Tartaruga
Tonno
Uria
Calamari
Il Necton comprende tutte quelle specie di animali in grado di nuotare e di spostarsi attivamente in mare vincendo la forza della corrente, delle onde e delle maree. A questo raggruppamento appartengono la quasi totalità dei pesci, molti molluschi cefalopodi (totani e calamari), rettili (tartarughe e serpenti marini), uccelli (pinguini e cormorani) e mammiferi (cetacei e pinnipedi). Squalo
MIGRAZIONI Gli organismi del necton sfruttano le loro capacità di nuoto per compiere importanti migrazioni alla ricerca di zone ricche di cibo o di condizioni ambientali idonee per la riproduzione. Elementi essenziali come il sole e la diretta reazione alla variazione dei fattori biotici e abiotici, svolgono una funzione guida durante la migrazione. I tonni migrano fra il Mediterraneo e l'Atlantico. Le anguille europee si riproducono nel Mar dei Sargassi, fra le Bermude e le Antille. Le piccolissime larve in tre anni raggiungono la propria sede, nelle acque dolci e dopo un periodo che varia da nove a quindici anni intraprendono la migrazione in senso inverso.
Carangidi
Pinguino
Rotte migratorie delle tartarughe nell'oceano atlantico
Realizzazione
Fondazione Marittima Ammiraglio Michelagnoli Onlus - Taranto
Foto dell'Archivio "Mare Nostrum" della Fondazione Michelagnoli e di Giuseppe Pignataro (campione internazionale) Edizione anno 2004 - download: www.fondazionemichelagnoli.it
D'intesa con il
Co.N.I.S.Ma. - Consorzio Nazionale Interuniversitario di Scienze del Mare CNR/Istituto per l'Ambiente Marino e Costiero; Sezione di Taranto - "A. Cerruti"