con il contributo di
Fondazione Michelagnoli Cultura del Mare e Ricerche Marine
Progetto per la Diffusione della Cultura Scientifica
MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITĂ€ RICERCA
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Scienza e Mare in aula
Diffusione della Cultura Scientifica Progetto della Fondazione Marittima Ammiraglio Michelagnoli Onlus Con il sostegno di Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Con la partecipazione di • Istituto Comprensivo Statale “F. Surico” – Castellaneta (Taranto) • Liceo Polivalente Statale “Don Q. Punzi’ – Cisternino (Brindisi) • Istituto Comprensivo 2° Polo – Leverano (Lecce) • Scuola Secondaria di 1° Grado “Nicola Festa” – Matera • Istituto Tecnico Commerciale Statale “Antonio de Viti de Marco” – Triggiano (Bari)
La Fondazione Michelagnoli La Fondazione Michelagnoli persegue, in collaborazione con le Istituzioni Universitarie e della Ricerca, la divulgazione delle conoscenze e della cultura del mare affinché si consolidi la formazione di una coscienza rispettosa dell’ambiente e si indirizzino le attività umane verso la protezione della natura, lo sviluppo durevole ed il miglioramento della qualità della vita. La Fondazione ha al suo attivo numerose iniziative di educazione ambientale svolte in campo provinciale, regionale, nazionale e internazionale. Foto Foto: Archivio Fondazione Michelagnoli; Giuseppe Pignataro Stampa Stampato nel Maggio 2010 presso gli stabilimenti Stampasud SpA - Mottola (TA) Soci fondatori SELE
Sistemi Integrati
Provincia di Taranto
Comune di Taranto
CISDEG S.p.A.
Soci sostenitori
Banca Popolare di Puglia e Basilicata
Patrocinio CNR - IAMC Taranto
Marina Militare
SELEX Sistemi Integrati
Socio fondatore di
Diffusione della Cultura Scientifica
Perché un acquario La risposta l’abbiamo letta negli occhi increduli di Emanuele quando gli è stata poggiata nel palmo della mano una rossa stella marina. Emanuele non aveva mai toccato una stella marina e forse era la prima volta che la vedeva così da vicino. I pedicelli della stella sembravano accarezzare lentamente la sua mano ed Emanuele rimaneva immobile, come col fiato sospeso. I compagni gli si avvicinavano incuriositi e poi interessati ed entusiasti. Ora tutti avrebbero voluto toccare la stella, ma era ormai il momento di introdurla nell’acquario per evitare che potesse soffrire restando per troppo tempo fuori dall’acqua. L’allestimento di un acquario in classe era dunque la maniera giusta per avvicinare i giovani al mondo del mare e scoprire insieme come organismi marini vegetali ed animali possano convivere creando un preciso equilibrio biologico in un ambiente con determinate e specifiche caratteristiche fisico-chimiche. L’acquario marino come modello di ecosistema è servito a rappresentare e far conoscere l’insieme dell’ambiente marino e degli organismi che in esso vivono, con tutte le relazioni e le reciproche influenze. Un acquario però non può certo rappresentare la complessità delle relazioni che avvengono effettivamente nell’ambiente naturale, ma la sua realizzazione ha permesso agli alunni la sperimentazione diretta e l’osservazione di organismi “vivi”. I ragazzi si sono sentiti protagonisti nella costruzione delle proprie conoscenze e ciò ha favorito la loro capacità di collocare un elemento nel suo insieme di appartenenza, di abbinare struttura e funzioni di un organismo, di individuare il ruolo che ciascun elemento svolge nell’equilibrio biologico di un ecosistema marino. Abbiamo così avuto modo di favorire il cambiamento delle conoscenze e orientare i ragazzi a dare valore, importanza e rispetto per la vita che il mare racchiude. Per il prezioso contributo alla riuscita del progetto desidero esprimere un caloroso ringraziamento: ai Biologi della Fondazione: Pasquale Bondanese, Elio Elia e Luigi Esposito, che con grande professionalità hanno reso possibile il ricco percorso didattico del progetto; ai dirigenti scolastici e ai docenti delle scuole partecipanti: Antonio Ludovico e Carmela Tanzarella, Gennaro Boggia e Annamaria D’Amico, Francesco G. Nuzzaci e Maria Gabriella Caggese, Pancrazio Toscano e Angela Commisso, Francesco Robles e Consiglia Perilli, che hanno partecipato con preziosi contributi e determinanti suggerimenti per lo sviluppo del progetto; a tutti gli allievi che con interesse ed entusiasmo hanno animato il progetto arricchendolo con elaborati da loro stessi prodotti. Salvatore Mellea Direttore Generale della Fondazione Michelagnoli
Istituto “F. Surico” Castellaneta (Taranto)
Liceo “Don Q. Punzi’ Cisternino (Brindisi)
Istituto 2° Polo Leverano (Lecce)
Istituto “Nicola Festa” Matera
Istituto “A. de Viti de Marco” Triggiano (Bari)
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Scienza e Mare in aula
Il progetto L’approccio L’allestimento di un acquario in aula agevola lo studio degli organismi marini e dei loro ambienti di vita, senza la difficoltà di accedere all’ambiente sommerso per uno studio diretto degli ecosistemi marini. Per allestire l’acquario è bastato disporre di una vasca, una luce, una pompa per il movimento interno dell’acqua e un filtro per sottrarre all'acqua i residui provenienti dalla decomposizione di materiale organico (residui di cibo e prodotti di rifiuto). Per ricostruire l’ambiente naturale abbiamo usato acqua di mare e rocce “vive”, prelevate al largo con tutto il loro corredo di incrostazioni animali e vegetali. L'acqua di mare è ricca di microrganismi che accelerano la maturazione della vasca cioè la creazione di un ambiente stabile dove organismi animali e vegetali si ambientano rapidamente. Di volta in volta che l’allestimento ha implicato l’introduzione in acquario di un organismo idoneo all’osservazione, abbiamo proposto esperienze e ricerche da svolgere in aula e dall’analisi del singolo organismo siamo passati alla sua relazione con l’ambiente e con gli altri elementi che lo circondano. L’ecosistema marino Prima di allestire l’acquario ci siamo soffermati sulle caratteristiche generali di un ecosistema marino. Un ecosistema marino è l’insieme dell’ambiente fisico (acqua), degli organismi che in esso vivono (pesci, alghe ecc.) e delle relazioni chimico-fisiche in uno spazio ben delimitato. In un ecosistema gli organismi e l'ambiente sono legati tra loro da complesse interazioni e scambi di energia e materia. In generale in un ecosistema ci sono organismi detti produttori che sono in grado di utilizzare l’energia luminosa, o l’energia chimica di particolari composti inorganici, e trasformarla in materia organica costituita da sostanze ad alto livello energetico. Altri organismi, detti consumatori (animali, funghi e batteri), si nutrono delle sostanze organiche prodotte dai produttori. Funghi e batteri in particolare sono organismi decompositori che degradano la materia organica morta e le sostanze di rifiuto riducendole in sostanze inorganiche semplici (acqua, anidride carbonica, sali minerali) utilizzabili dai produttori. Si crea così un “equilibrio” basato sull’azione di organismi diversi (alghe, animali, batteri, ecc.) che viene detto equilibrio biologico, in cui energia e materia vengono trasferite dai produttori ai diversi livelli di consumatori. Tuttavia mentre la materia viene riciclata tornando ai produttori in forma inorganica, l’energia viene spesa per lo svolgimento delle funzioni vitali quali respirazione e riproduzione.
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Diffusione della Cultura Scientifica Il plancton e la catena alimentare Nell’ecosistema marino gli organismi produttori sono rappresentati dalle alghe, provviste di clorofilla, che con la fotosintesi trasformano le sostanze inorganiche (anidride carbonica, acqua e sali minerali) in sostanze organiche. Sono le alghe planctoniche (fitoplancton), organismi vegetali unicellulari che vagano per il mare trasportati dalle correnti. Il fitoplancton costituisce l'alimento dello zooplancton, organismi animali erbivori costituiti da animaletti piccolissimi che a loro volta sono prede di altri animali carnivori. Fitoplancton e zooplancton che costituiscono il plancton, rappresentano i primi anelli della catena alimentare, dove ogni anello si nutre del precedente e rappresenta il cibo per il successivo. Occorre però una grossa quantità di organismi vegetali per nutrire una quantità minore di erbivori, che a loro volta potranno nutrire una massa di carnivori ancora minore. Questa situazione viene rappresentata come una piramide, la piramide alimentare, alla cui base stanno i piccoli e numerosissimi vegetali e al cui vertice si trovano man mano i grandi carnivori, in numero tanto più limitato quanto maggiori sono le loro dimensioni. Abbiamo voluto che tutti conoscessero più da vicino il plancton; per questo siamo andati a raccoglierlo in mare per portarlo in aula e studiarlo dal vivo. Computer, microstereoscopio e videoproiettore ci hanno aiutati per osservarlo su un grande schermo e capire che il mare è vita. Rocce vive e acqua di mare Abbiamo installato la vasca e introdotto sul fondo sabbia organogena e poi l’acqua di mare e alcune rocce “vive” prelevate in mare. Tra le rocce vive sono state scelte quelle più ricche di organismi incrostanti che, insieme all’acqua di mare di per sè ricca di microrganismi, accelerano la maturazione della vasca e contribuiscono a creare un ambiente stabile. In tal modo l’assestamento ecosistemico si completerà in fretta. Abbiamo evidenziato come la raccolta di rocce dal mare, così come di organismi marini è regolata da normative. Secondo la legislazione vigente, la raccolta di organismi marini con l'ausilio di autorespiratori è severamente vietata ed è reato penale e può essere effettuata esclusivamente da persone autorizzate. Ci siamo poi occupati delle caratteristiche chimiche e fisiche dell’acqua di mare. L'acqua marina contiene tutti gli elementi chimici presenti sulla crosta terrestre. L'ossigeno, indispensabile per tutti gli organismi viventi, e l'anidride carbonica, indispensabile per la fotosintesi, si trovano disciolti nell'acqua di mare. L’ossigeno proviene in parte da quello atmosferico ed in parte dall'attività fotosintetica dei vegetali.
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Scienza e Mare in aula Oltre ai sali principali nei mari sono presenti altre sostanze in misura molto ridotta, quando l’ambiente marino viene contaminato da scarichi urbani e industriali che convogliano al mare detergenti e composti chimici. Abbiamo rimarcato come qualunque tipo di inquinamento provoca variazioni delle condizioni ambientali e genera effetti più o meno profondi nell’ambiente marino così come, su scala molto ridotta, succede nell’acquario. L’ambiente marino Abbiamo poi descritto l'ambiente marino nel suo insieme, con l’aiuto di suggestive immagini e la proiezione di filmati subacquei dei nostri fondali. Questo ci ha permesso di approfondire il concetto di ecosistema, ambiente Pelagico e ambiente Bentonico. L’ambiente PELAGICO (dal greco pelagos = mare) costituito dalle acque libere dei mari, è caratterizzato dal NECTON (dal greco nektón, ciò che nuota) e dal PLANCTON (dal greco plankton = vagabondo). Fanno parte del Necton organismi che sono in grado di muoversi liberamente e compiere lunghe migrazioni, come i pesci (tonni, squali, sgombri, pesci spada) i cetacei (balene, delfini), le tartarughe e i cefalopodi (calamari e seppie). Fanno parte del Plancton organismi che si lasciano trasportare dalle correnti e dal movimento delle acque. Sono organismi animali (Zooplancton), comprese le larve di migliaia di specie di pesci e piccoli crostacei ma anche organismi come le meduse, e organismi vegetali (Fitoplancton) costituiti da specie diverse di microalghe. L’ambiente BENTONICO (dal greco benthos = fondo) è costituito da organismi che vivono a stretto contatto con il fondo, sul quale possono essere fissati (sessili), come le spugne e le gorgonie, o che si muovono limitatamente (sedentari), come le attinie, o che restano a contatto con il fondo (vagili), come le aragoste, oppure nuotano solo per brevi tratti (natanti), come gli scorfani. Abbiamo fatto notare come alcuni organismi sessili, come lo Spirografo e il Corallo rosso, fanno parte del Regno Animale e non vanno confusi con le piante. Abbiamo inoltre sottolineato come, tra i vegetali, si trovano anche piante superiori munite di radici, fusto e foglie. Sono le Fanerogame marine, come la Posidonia oceanica, che creano vaste praterie di grande importanza biologica. Non abbiamo trascurato di sottolineare come l'azione antropica, l’inquinamento chimico, il danno provocato dagli ancoraggi o dalla pesca a strascico, sono tra le cause della desertificazione dei fondali. Così come l’indiscriminata raccolta del dattero di mare. Quando abbandoniamo o gettiamo in mare buste e bottiglie di plastica e altri rifiuti solidi e non biodegradabili non ci rendiamo conto che questo può essere la causa di morte di pesci, tartarughe
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Diffusione della Cultura Scientifica e delfini. I pezzi di plastica che galleggiano in mare, la carta delle caramelle o la carta argentata dei pacchetti delle sigarette sono scambiati per cibo soprattutto dalle tartarughe. Occorre da parte di tutti impegnarsi per il rispetto, la difesa e la salvaguardia del mare e dei suoi abitanti. Il pH e altri parametri Prima di introdurre nell’acquario gli organismi marini, abbiamo misurato con i ragazzi alcuni importanti parametri dell’acqua di mare come il pH, la salinità, la temperatura. Ci siamo soffermati sul pH (pondus Hidrogenii) che è un valore che misura l’acidità/ basicità dell’acqua. Il pH è uno dei parametri più importanti da controllare; un valore anomalo può essere fonte di notevole stress per gli organismi acquatici. Valori di pH compresi tra 6 e 8 favorevoriscono la vita della maggior parte di piante, ma in un acquario marino il pH deve avere un valore intorno a 8,5. Il pH è stato misurato con il sistema più comune, il metodo colorimetrico, con le cartine indicatrici che modificano il loro colore quando vengono immerse in sostanze acide o basiche. Anche la temperatura dell’acqua può diventare un fattore dannoso e letale per gli organismi dell’acquario. Nel Mar Mediterraneo le acque superficiali superano raramente d’estate i 28°C. La salinità è uno dei fattori che regolano la solubilità dell’ossigeno nelle acque: a parità di temperatura l’acqua dolce contiene più ossigeno dell’acqua salata. La concentrazione di sali in acqua rappresenta per un acquario marino uno dei parametri fondamentali per la sopravvivenza di pesci ed invertebrati. Lo stato di salute dell’acquario Abbiamo misurato alcuni parametri che indicano le alterazioni dell’acqua. Infatti la decomposizione di materiale organico (organismi morti, deiezioni di pesci e invertebrati) inquina l’acqua formando ammonio, nitriti, nitrati, fosfati ed altro. Normalmente in un acquario la flora batterica nei filtri biologici elimina l’ammonio degradando, attraverso il ciclo dell'azoto, le sostanze organiche di rifiuto in nitrati non pericolosi. Lo ione ammonio con valori alti di pH forma ammoniaca velenosissima. I nitriti si formano nell'acquario dalla decomposizione organica e sono tossici per pesci e molluschi. I nitrati e i fosfati possono favorire una forte crescita delle alghe. Popoliamo l’acquario Abbiamo infine cominciato a popolare l’acquario introducendo piccoli paguri e gamberetti, veri pulitori tuttofare. E poi anemoni, attinie, ascidie e spirografi con forme bizzarre e colori accesi. E infine i pesci: simpatici piccoli Blennidi, Gobidi, Sparidi, Serranidi e Labridi, nel rispetto dell’equilibrio biologico. È stata la parte più interessante ed emozionante del progetto che ha permesso ai ragazzi la conoscenza ravvicinata e l’interazione con gli organismi marini.
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Scienza e Mare in aula
Istituto Comprensivo “F. Surico” Castellaneta L’Istituto Comprensivo “F. Surico” di Castellaneta, formato da tre ordini di Scuola (Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° Grado), integrando l’opera educativa della famiglia, si propone la sviluppo della personalità degli alunni, mediante una graduale e continua formazione culturale che, adeguata alle tre delicate fasi evolutive di crescita (infanzia, preadolescenza, adolescenza) formi giovani dalla personalità completa, dotati di solide conoscenze e abilità, capaci di autostima e di giudizio critico, di senso di responsabilità e di solidarietà sociale, desiderosi di conoscere, in grado di stabilire relazioni positive con gli altri e di partecipare attivamente al progresso della società. Tali linee educative generali sono strettamente legate agli obiettivi educativi e formativi esplicitati nel Piano dell’Offerta Formativa. L’Istituto Comprensivo “F. Surico”, in continuità con le attività già consolidate anche per l’a.s. 2009/2010 per sviluppare e approfondire le conoscenze e le competenze degli alunni, ha organizzato diversi progetti, da quelli di Fondo d’Istituto ai progetti PON/FSE, nonché a progetti realizzati in collaborazione con diversi soggetti esterni (ASL, Comune, Associazioni culturali e sportive, ecc.). Tra i tanti progetti in fase di realizzazione, è stato accolto con gradimento da parte del nostro Istituto il progetto di educazione ambientale “Scienza e Mare in aula”, proposto dalla “Fondazione Marittima Ammiraglio Michelagnoli”. Il progetto, in particolare, ha visto impegnati con entusiasmo gli alunni della classe 1^A di Scuola Secondaria di 1° Grado, i quali non solo si sono interessati alla conoscenza e alla valorizzazione dell’ambiente marino e delle nostre coste, ma soprattutto attraverso il metodo dell’ “imparare facendo”, sono diventati protagonisti attivi e attenti per la cura del piccolo mondo marino presente nell’acquario realizzato con il progetto e gentilmente donato alla Scuola. Ringraziando con sentita sincerità la Fondazione Michelagnoli per l’opportunità offerta ai nostri alunni, ci auguriamo di dare continuità al progetto “Scienza e Mare in aula”, anche con risorse interne, inserendolo organicamente nel Piano dell’Offerta Formativa del nostro Istituto. Il Dirigente Scolastico Prof. Antonio Ludovico
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Vivere un’esperienza da ricercatori Gli alunni delle prime classi solitamente si mostrano particolarmente interessati e sensibili alle problematiche che interessano il mondo animale. In particolare sono incuriositi da tutto ciò che riguarda gli animali a loro più familiari e vicini, quali cani, gatti, oppure quelli più strani e curiosi, come alcuni insetti, ponendo domande tipo: che cosa mangiano? Come si difendono e come si procurano il cibo? Come comunicano tra di loro? Cercare di dare risposte a queste domande attraverso un approccio accademico e sistematico risulterebbe del tutto improduttivo ed inefficace, perché molto lontano dalla mentalità dei ragazzi di questa fascia d’età, molto più interessati a questioni concrete e direttamente verificabili. Per questo l’opportunità di allestire un acquario a scuola ha rappresentato un’ottima occasione per soddisfare le curiosità da un lato, e l’esigenza di coordinare e promuovere un apprendimento significativo dall’altro, attraverso una metodologia dell’ osservare e soprattutto del fare in classe. La realizzazione dell’acquario ha permesso di conoscere ed apprezzare l’ambiente marino da un punto di vista diverso rispetto a quello conosciuto e vissuto nel corso delle vacanze estive: un ecosistema in cui componente abiotica e biotica instaurano una complessa e affascinante rete di interazioni che concorrono al conseguimento dell’equilibrio biologico e ambientale. Un equilibrio estremamente delicato e labile sì da richiedere un attento e quotidiano controllo attraverso il monitoraggio dei parametri chimico-fisici e l’adattamento di flora e fauna. Tutti elementi questi che gli alunni hanno imparato a riconoscere e rispettare. La realizzazione dell’acquario in tempi diversi e graduali ha consentito l’alternanza di momenti informativi e preparatori, supportati anche dal materiale didattico fornito dalla Fondazione, a momenti pratici ed operativi nel corso dei quali gli alunni sono diventati i veri protagonisti della osservazione e sperimentazione scientifiche, potendo applicare e “concretizzare” le conoscenze acquisite. L’osservazione diretta di organismi marini viventi, non solo quelli visibili ad occhio nudo, ma anche quelli apprezzabili con l’ausilio dello stereomicroscopio, ha stimolato la ricerca e l’approfondimento delle tematiche. Su proposta degli stessi alunni è nata l’idea di realizzare un cartellone rappresentativo di tutti gli animali, a loro ormai noti, dell’ambiente marino, attraverso la realizzazione e raccolta di disegni, sagome e figure ritagliate. Si è corredata la rappresentazione grafica di schede esplicative degli organismi, in cui raccogliere caratteristiche e curiosità. Al termine dell’esperienza, che ha avuto come centro motore l’acquario e i suoi “inquilini”, il bilancio è senza dubbio positivo. Prof.ssa Carmela Tanzarella
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Liceo Polivalente “Don Q. Punzi” Cisternino A partire dal nuovo anno scolastico entrerà in vigore la riforma della Scuola Secondaria Superiore: analizzarla a fondo per offrire soluzioni chiare è la linea-guida del Liceo Polivalente “Don Q. Punzi”. Gli indirizzi liceali rimangono tre e premiano, così, la lungimiranza di una scuola che ha puntato sull’innovazione, la sperimentazione e l’aggiornamento continuo delle proposte didattiche: il Liceo Socio-Psico-Pedagogico si trasforma in Liceo delle scienze umane; il Liceo Linguistico viene confermato e “rinforzato”; il Liceo Scientifico-Tecnologico diventa Liceo scientifico con opzione delle scienze applicate. Il Liceo delle scienze umane assicura la padronanza dei linguaggi della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica, pur non trascurando lo studio delle materie scientifiche, costante nel quinquennio. Il Liceo linguistico consente allo studente di acquisire la padronanza comunicativa di ben tre lingue fin dal primo anno- inglese, francese e tedesco - e di comprendere criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse. Il Liceo scientifico con opzione delle scienze applicate guida lo studente a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, soprattutto attraverso la pratica laboratoriale. La scuola offre un’ottima ricettività edilizia, laboratori all’avanguardia di Informatica, Biologia, Fisica, Chimica, Lingue, aule dotate di LIM (lavagne interattive multimediali), una biblioteca aggiornata, una palestra interna spaziosa, campetti esterni, piste per l’atletica, bar e servizi di ristorazione per gli studenti impegnati in attività pomeridiane, un’aula magna attrezzata per laboratori teatrali e proiezioni cinematografiche. Il Dirigente Scolastico Prof. Gennaro Boggia
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Stimolare un interesse attivo per tutelare il mare Il progetto della Fondazione ci ha permesso di realizzare un’esperienza originale: al fianco degli esperti abbiamo osservato i delicati equilibri del mare, questo straordinario ecosistema, e scoperto i metodi e le tecniche per il riconoscimento della flora e fauna marina. La progettazione e la realizzazione di un acquario marino Mediterraneo ha rappresentato un potente mezzo di comunicazione all’interno dell’intera comunità scolastica, svolgendo una funzione educativa importante e permettendo ai ragazzi di valorizzare la biodiversità e ricercare la biologia delle specie ospitate, attraverso la realizzazione di schede di classificazione fruibili da tutti. Il mare è anche un immenso laboratorio chimico: osservazioni e laboratori pratici con lo stereomicroscopio hanno sviluppato la capacità di analisi e la comprensione di quanto il mantenimento delle condizioni chimico - fisico - biologiche del nostro mare sia estremamente importante per la tutela degli habitat. Il contatto diretto con gli organismi marini e la possibilità di diventare “ricercatori”, ha facilitato la voglia di conoscere, di fare osservazioni sul comportamento, abitudini, forme e colori anche di alcuni animali destinati alla “padella”. Infine l’allestimento ha portato all’acquisizione di alcuni concetti di zoologia, botanica (ad una osservazione superficiale potrebbe divenire difficile la distinzione tra un animale ed un vegetale, tra una roccia ed una spugna), chimica, fisica, biologia attraverso i quali sono spiegabili fenomeni e leggi che regolano la vita stessa. Le attività hanno dunque consentito di stimolare: • la socializzazione e la cooperazione attorno ad un progetto pratico; • la responsabilizzazione in quanto tutti, periodicamente e a rotazione devono compiere operazioni di manutenzione; • il recupero del rapporto organico e fondativo con la natura; • l’indagine sulla biodiversità e la sua salvaguardia; Hanno partecipato direttamente alle attività tre prime classi: due dell’indirizzo scientifico-tecnologico, una dell’indirizzo linguistico. Sono stati prodotti durante il progetto dei lavori personali esposti nella scuola di fianco all’acquario. Prof.ssa Annamaria D’Amico
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Istituto Comprensivo “2° Polo” Leverano L’Istituto Comprensivo 2° Polo di Leverano accoglie circa 800 alunni divisi nei tre ordini: Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado, distribuiti su tre plessi. Il confronto costruttivo fra docenti dei vari ordini, personale amministrativo e ausiliario, genitori e istituzioni del territorio ci consente di affrontare con serenità ogni giorno il delicato compito educativo di istruzione e formazione che ci è stato affidato. Nella pratica didattica l’attività professionale del corpo docente, chiamato a confrontarsi con diversi progetti educativi, si è ampliata esplorando metodologie didattiche differenti, nell’interesse comune di favorire l’inclusione di tutti gli alunni per prevenire e ridurre fenomeni di disagio e dispersione scolastica. Oggi consideriamo punto di forza della nostra offerta formativa la perfetta armonia tra uso delle nuove tecnologie e creatività, tra l’approfondimento delle tradizionali competenze e l’acquisizione di nuove abilità. L’europrogettazione ha permesso di dotare i nostri plessi di laboratori informatici, scientifici, musicali e linguistico multimediali, indispensabili per aumentare la consapevolezza di ciascun alunno, sostenendolo nella fatica di tirar fuori i propri saperi, con l’aiuto di compagni e di adulti competenti. Lo studio delle lingue straniere, a partire dalla scuola dell’infanzia, è un altro elemento qualificante della nostra scuola. La maggior parte dei nostri ragazzi consegue le certificazioni nella lingua inglese nei livelli A1 e A2 del Quadro di Riferimento Europeo. L’Europa, che “cambia la scuola”, attraverso i moduli PON, il Comenius e l’e-Twinning è entrata nelle nostre classi rinforzando e valorizzando le eccellenze, permettendo ai nostri ragazzi di cimentarsi con il teatro, con lo studio della chitarra, con i fumetti, con l’arte e ancora, a partire da quest’anno, con la certificazione “ECDL start”, la mini patente europea dell’Informatica. Nella partecipazione alle gare disciplinari occupiamo sempre i primi livelli e questo rafforza la motivazione, aiuta la socializzazione e la scoperta di qualità ed aspirazioni che arricchiscono sempre di più conoscenze e competenze. Una scuola, la nostra, tesa prima di tutto a valorizzare le diversità che sono il nostro patrimonio, ricordando che la scuola è il luogo dove si può vivere e imparare sentendosi accolti. Il Dirigente Scolastico Dott. Francesco G. Nuzzaci
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Non solo un progetto ma una “best practice” I progetti, spesso, ci hanno dimostrato che un’esperienza significativa può trasformare un adolescente, facendo emergere talenti insospettati, doti creative e capacità; di fronte all’evidenza dell’impatto positivo del progetto della Fondazione, questo assunto è diventato certezza. Il valore del progetto è evidente, riconosciuto e condiviso da tutta la scuola. È stata sicuramente una buona pratica, utile e da disseminare, perché essa risponde a tutti gli indicatori di qualità di un buon progetto: la completezza del quadro logico progettuale e attuativo, l’innovatività, la sostenibilità e la riproducibilità. L’interesse e il grado di partecipazione degli alunni sono stati reali e si sono tradotti in un aumento delle competenze scientifiche e tecniche (compresi i collegamenti interdisciplinari insiti nei contenuti del progetto), non sempre raggiungibili nella normale quotidiana attività scolastica. Una “buona pratica” scientifica perché ha utilizzato la ricerca sul campo, la sperimentazione in laboratorio, la costruzione di un prodotto didattico, l’uso di materiale proprio delle scienze: microscopi, indicatori di parametri chimico-fisici, salinità, presenza di sostanze azotate, e così via. In questo contesto gli alunni sono stati obbligati, in modo piacevole, motivante ed avvincente, ad esercitare la metodica scientifica; l’acquario è diventato il cuore pulsante della scuola e i ragazzi, impegnati periodicamente nelle misurazioni, hanno registrato, discusso, realizzato cartelloni, si sono documentati, hanno confrontato i risultati e relazionato le attività. Un lavoro che trovava ogni giorno riscontro in alcune discipline attinenti e negli allenamenti per le gare di ecologicacup. C’è da sottolineare che anche i professori si sono incantati ad osservare quelle meraviglie del mare: spirografi, anemoni e stelle marine, e a sognare di scappare verso paradisi tropicali. E poi gli errori: “abbiamo dato da mangiare troppo!”, “ragazzi! questi non mangiano da una settimana”, “oggi fa un caldo bestiale e il livello dell’acqua è sceso!”, e allora di corsa a misurare e ad aggiungere altra acqua “dolce”! Perfino un genitore, coinvolto dalle preoccupazioni del proprio figliolo, è dovuto venire a scuola a portare … la cozza! Fonte di sostentamento per i nostri consumatori. Potremmo parlare all’infinito di ecologia, di microorganismi, di fattori biotici e abiotici, ma vedere interagire nella realtà, nel loro habitat naturale, questi elementi e verificare sul campo che quello che può far male al piccolo può diventare disastro ecologico nel grande mare, sicuramente ha fatto crescere nei ragazzi il senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente. Prof.ssa M. Gabriella Caggese
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Scienza e Mare in aula
Scuola “Nicola Festa” Matera La Scuola Secondaria di I grado “ N. Festa “ opera sul territorio di Matera dagli anni ’40. La nostra scuola si impegna ad offrire ai preadolescenti un ampio ventaglio di opportunità, per promuovere l’autostima, per potenziare le “molteplici intelligenze”, per produrre idee, per costruire e progettare il futuro in armonia con il contesto territoriale. Per raggiungere tale obiettivo si privilegia una didattica laboratoriale, in particolar modo per gli alunni che usufruiscono del modello organizzativo a tempo prolungato. La scuola organizza le proprie risorse e competenze per i seguenti obiettivi generali: • offrire apprendimenti, saperi e linguaggi culturali di base attraverso la promozione della crescita personale, sociale e culturale degli alunni; • promuovere l’acquisizione dei fondamentali linguaggi e il raggiungimento di un adeguato livello di padronanza dei quadri concettuali, delle abilità e delle modalità di indagine; • favorire lo sviluppo di competenze capaci di attivare ricerca e creatività personali; • sviluppare abilità nell’uso di programmi e mezzi dell’ICT; • conoscere i caratteri tipici del territorio e della sua cultura; • favorire l’inserimento degli alunni del primo anno attraverso azioni di accoglienza e tutoring; • promuovere relazioni interpersonali corrette e rispettose delle diversità; • valorizzare le differenze, prevenire il disagio e promuovere l’educazione interculturale; • sviluppare capacità progettuali rispetto alla propria vita attraverso attività di orientamento; • educare a scelte autonome e consapevoli attraverso lo sviluppo di comportamenti individuali e collettivi volti al rispetto e sicurezza della persona e dell’ambiente. Inoltre il nostro Istituto offre una ampia gamma di attività extradisciplinari: Orchestra e corsi di strumento previo superamento di prove attitudinali; Laboratori di Coreutica e Studio del territorio, per le classi a tempo prolungato; Orienteering; Progetti di integrazione per stranieri e diversabili; Scambio scolastico con la scuola media annessa al convitto nazionale Umberto I° di Torino; Partecipazione alle manifestazioni del Giffoni Film Festival; Progetti di recupero e consolidamento delle competenze per le discipline linguistiche e la matematica; Progetto “Innova Didattica”. In questa ottica abbiamo accettato volentieri di partecipare al Progetto“Scienze e Mare in Aula” per permettere agli allievi di fare esperienza dell’affascinante mondo dell’ambiente marino. Il Dirigente Scolastico Dott. Pancrazio Toscano
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L’acquario mediterraneo: “I colori della speranza” Ho sempre pensato che il successo di un processo di insegnamento-apprendimento dipenda dalla capacità dell’esperienza didattica di coinvolgere tutti gli attori, alunni e docenti. E’ per questo motivo che accetto sempre volentieri di partecipare ed impegnarmi nei progetti che promuovono un approccio laboratoriale finalizzato all’apprendimento delle scienze. Il “fare” infatti, più della lezione puramente frontale, dà spazio alla sperimentazione di interazioni complesse che, se da un lato stimolano l’alunno all’apprendimento di contenuti specifici con una partecipazione costante ed attiva, dall’altro offrono ai docenti spunti di riflessione su tecniche e metodologie didattiche ripetibili e riutilizzabili, anche se solo parzialmente ed in forme diverse, nello svolgimento delle attività curriculari. I laboratori risultano quindi essere esperienze estremamente significative se consideriamo che uno degli obiettivi principali della funzione docente è la sperimentazione di metodiche e strategie che facilitino l’apprendimento delle discipline e lo sviluppo di competenze specifiche ad esse relative. La partecipazione al progetto “Scienza e Mare in Aula” è stata in tale ottica un’esperienza molto importante, in quanto la qualità dei contenuti trasmessi dagli esperti della Fondazione Michelagnoli e la loro precisa organizzazione dei laboratori ha coinvolto non solo gli alunni, ma anche noi docenti, fornendoci spunti di riflessione su metodi più efficaci nella trasmissione di contenuti scientifici specifici. Nel progetto sono state coinvolte direttamente due classi del nostro Istituto, la 1 F della sede centrale e la 1 H della succursale, entrambe hanno mostrato un interesse nelle attività che ha superato le aspettative. Gli alunni hanno redatto delle relazioni sulle esperienze laboratoriali vissute e preparato delle schede sugli abitanti dell’acquario, dimostrando di aver acquisito una buona capacità di osservazione e di aver potenziato un linguaggio scientifico specifico. Vorrei esprimere i seguenti ringraziamenti: al dirigente dottor Pancrazio Toscano ed a tutti i docenti dei consigli di classe delle prime coinvolte per aver approvato la partecipazione al progetto; alle professoresse Rosalba Matera, Gerarda Longo, Rosanna Danzi e Maria Pia Giordano per il loro supporto durante i laboratori e nella supervisione dei materiali prodotti. Infine, un grazie speciale per la disponibilità, competenza e professionalità espressa nella conduzione del progetto ai biologi della Fondazione Michelagnoli Luigi Esposito, Pasquale Bondanese ed Elio Elia. Mi auguro che nel futuro ci siano ulteriori occasioni di collaborazione con la Fondazione per continuare a promuovere nei giovani l’amore per l’ambiente e per il mare. Prof.ssa Angela Commisso
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Scienza e Mare in aula
Istituto “Antonio de Viti de Marco” Triggiano Una proficua collaborazione tra l’ITC “de Viti de Marco” di Triggiano e la Fondazione Michelagnoli. L’Istituto Tecnico Commerciale “Antonio de Viti de Marco” di Triggiano (BA) è nato nel 1992 dalla fusione di due sedi staccate, dell’ITC “Lenoci” di Bari e dell’ITC “Giulio Cesare” di Bari. È, pertanto, un Istituto relativamente giovane, che rivolge la sua attenzione alle problematiche attuali sia nel campo economico ed informatico che nel campo turistico e delle relazioni internazionali. Estende la sua influenza su un territorio abbastanza vasto, che comprende i Comuni di Triggiano, Valenzano, Capurso, Adelfia, Cellamare, Noicattaro, Casamassima. Approfondisce le tematiche economiche di un territorio in cui le attività economico-sociali sono in continuo sviluppo ed i rapporti con le aziende e con il territorio sono pertanto frequenti e molto collaborativi. Numerosi sono i progetti a finanziamento europeo che sono stati ottenuti in questi anni, e che hanno consentito alla nostra Scuola di eccellere per la qualità dei laboratori e delle attrezzature ed ai nostri alunni di arricchire il loro bagaglio culturale e le loro competenze. Molto si è fatto anche nel campo turistico sia con progetti che prevedevano lezioni in aula e sul campo, che attraverso stage di animazione turistica e viaggi di istruzione in America, Spagna, Francia, Inghilterra, Belgio, e paesi dell’Est europeo. Una particolare attenzione è stata posta sui problemi dell’ambiente attraverso lezioni in aula da parte di esperti del settore, sia attraverso convegni, escursioni, laboratori, corsi manipolativi…, il tutto senza trascurare la presenza fra gli allievi di alunni disabili che hanno potuto ampiamente sviluppare le loro capacità. Con la Riforma della Scuola Secondaria Superiore, il ruolo svolto dagli Istituti Tecnici viene ulteriormente valorizzato con la acquisizione di competenze che porteranno successivamente allo sviluppo di conoscenze specifiche. È ovviamente prematuro esprimere un giudizio sulla citata Riforma in quanto sarà la sua completa attuazione a dirci se i risultati corrisponderanno alle aspettative senza dubbio esaltanti. Di particolare interesse la collaborazione che si sta realizzando nel corrente anno scolastico, e che certamente proseguirà nei prossimi anni, con la “Fondazione Michelagnoli” che ha la finalità della valorizzazione dei nostri mari e delle relative coste. Uno studio attento dell’ambiente marino è stato possibile anche con l’installazione nella nostra scuola di un acquario marino, che attualmente è oggetto di particolare interesse da parte degli alunni. Il Dirigente Scolastico Prof. Francesco Robles
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Diffusione della Cultura Scientifica
Il piacere di imparare ovvero ….”vivere” le meraviglie del Mare L’idea di ospitare un Acquario marino e di “viverne” l’allestimento passo dopo passo, curato dalla Fondazione Michelagnoli attraverso i suoi esperti biologi marini, è stata accolta dalla Nostra Scuola con grande interesse ed entusiasmo . I numerosi alunni coinvolti provengono da cinque classi prime. Tutte le classi, ed in particolare la I F ad indirizzo Turistico, hanno partecipato al progetto e ne hanno tratto insegnamenti coinvolgenti. Le tematiche naturalistiche così ben articolate hanno indotto gli alunni, in modo sorprendente, ad attivarsi personalmente nello studio delle caratteristiche chimico-fisico-biologiche del mare e nella produzione di schede scientifiche illustrative delle specie osservate. Il progetto “Scienza e Mare in aula” è un esempio di “pratica laboratoriale” elettiva per facilitare i processi di apprendimento dei nostri alunni, rappresenta per noi docenti un “modello” da seguire e sperimentare nella pratica didattica giornaliera, per incentivare l’interesse anche di ragazzi difficili da coinvolgere e motivare. Il protocollo seguito presenta caratteri di valore didattico imprescindibile in una pratica scolastica finalizzata al benessere ed al successo dei suoi studenti: la modularità delle lezioni, la pratica laboratoriale, l’utilizzo di strumenti scientifici e multimediali anche personalmente utilizzati dagli alunni, l’interdisciplinarietà degli insegnamenti, l’affabilità e la capacità di ascolto dei docenti… Ma l’aspetto più sorprendente è l’aver trasferito un ”pezzo” di vita vera… di Mare… nella nostra scuola. Con l’Acquario abbiamo suscitato la meraviglia di tutti coloro che si avvicinavano per curiosare, la trepidante attesa in coloro che aspettavano che si popolasse di vite diverse, la sorpresa di chi presume di sapere e scopre invece di non saper distinguere gli animali dai vegetali, data la “bizzaria” delle forme e delle organizzazioni dei viventi. Persino genitori ed ospiti della nostra scuola si sono soffermati a guardare, a chiedere informazioni, ritornando speranzosi di veder pesci e stelle marine crescere in questo piccolo mondo. Uno studio di equilibri ecologici impossibile da attuare diversamente in modo così “vero”, valorizzato dalla scoperta di saper esprimere la “cura” e l’amore per ciò che si è “creato”. La sorpresa ed il piacere più grandi è verificare che i ragazzi abbiano assunto la responsabilità di rispettare, comprendere, proteggere, tutelare la Natura: abbiamo promosso “l’educazione” all’ambiente. Prof.ssa Consiglia Perilli
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Scienza e Mare in aula
Il Blog E’certo, quindi, che la Fondazione Michelagnoli di Taranto con la sua attività, come stabilito nell’ambito del Consiglio di Lisbona, mette realmente in atto quegli obiettivi dell’Unione Europea volti ad attrarre più studenti verso le scienze e la tecnologia in quanto fornisce agli stessi gli strumenti per comprendere meglio il mondo che li circonda, incoraggia la curiosità e lo spirito critico, sottolineando la relazione tra la natura e l’uomo, preparandoli a vivere in una società della conoscenza che sia allo stesso tempo competitiva e rispettosa dell’ambiente. Tutto ciò è potuto accadere grazie al lavoro degli operatori della Fondazione, che con grande professionalità e dolcezza, attraverso le loro lezioni teorico-pratiche, hanno dimostrato di avere non solo le competenze necessarie per un insegnamento di qualità delle scienze, ma anche le competenze didattiche e pedagogiche per ottenere il massimo dagli allievi. Grazie proff! Prof.ssa M. Gabriella Caggese dell’Istituto Comprensivo 2° Polo di Leverano E’ stata un’eperienza interessante e divertente, differente dalle altre che ci ha permesso di conoscere l’ecosistema mediterraneo. Abbiamo osservato animali a organizzazione molto semplice a noi prima sconosciuti, adattati perfettamente all’ambiente: ad esempio pensavamo che le anemoni di mare fossero dei vegetali e che per mantenere vivo l’acquario servissero solo alcune misurazioni. Invece abbiamo imparato che come per l’acquario anche per il Mare Mediterraneo mantenere l’equilibrio è estremamente complesso e delicato.” E poi è stato bello che il progetto si sia concluso con un affascinante tour lungo il litorale tarantino a bordo del MotorYacht Lady Luna con l’Associazione Mondomare, alla scoperta degli angoli nascosti della costa e soprattutto dei giardini di mitilicoltura. Alunna del Liceo Polivalente “Don Q. Punzi” di Cisternino L’Acquario: conoscere e scoprire i segreti del mare è entusiasmante. E’ fantastico toccare con le mie mani i suoi bellissimi esseri viventi. Michelangelo Palmieri della 1C “Antonio de Viti de Marco” di Triggiano Un aspetto molto positivo è stato il senso di responsabilità mostrato nella cura dell’acquario; in particolare mi ha colpito la disponibilità di tutti gli alunni della scuola, anche di classi non direttamente coinvolte. Rimasti affascinati dai colori dell’acquario, dalle strane creature viventi che lo popolano, specialmente dalle chiome rosate delle anemoni, dai filiformi corpi degli spirografi e dalla rossa patata di mare. In molti hanno espresso il desiderio di partecipare alle attività di pulizia e manutenzione dell’acquario, ponendo domande e scoprendo la bellezza del nostro mare mediterraneo in esso miniaturizzato. Un interessamento e un’attenzione cosi diffusa colpiscono e donano speranza in una scuola che riesca ad attirare l’attenzione degli adolescenti, che sappia trasmettere loro la passione per il sapere, specialmente scientifico, l’amore per l’ambiente ed il desiderio di partecipare attivamente al mantenimento di un mondo migliore. Prof.ssa Angela Commisso dell’Istituto “Nicola Festa” di Matera Gli alunni hanno partecipato con grande interesse e curiosità, protagonisti attivi del percorso formativo. Il contatto diretto con gli animali marini e la possibilità di vivere l’esperienza da ricercatori hanno stimolato la voglia di conoscenza, di osservazione di forme, colori, strutture e comportamenti. Inoltre hanno sviluppato e maturato senso di responsabilità e rispetto dei ruoli e delle mansioni assegnate; soprattutto si è verificato un cambiamento dell’atteggiamento nei confronti della “vita” e delle sue manifestazioni attraverso una maggiore consapevolezza dell’importanza della biodiversità e della tutela dell’ambiente. Prof.ssa Carmela Tanzarella dell’Istituto “F. Surico” di Castellaneta
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Diffusione della Cultura Scientifica
Piano didattico del progetto “Scienza e Mare in aula” 1° giornata Caratteristiche generali dell’ambiente marino
Incontro in aula: con computer e videoproiettore
Un modello materiale di ecosistema marino. L’ acquario e la Incontro in aula: con computer e videoproiettore sua struttura. Allestimento acquario: i componenti dell’acquario quali il Pratica: allestimento acquario filtro e lo schiumatoio, la preparazione del fondo con sabbia organogena umida; riempimento con acqua marina prelevata in mare. Verifica dei parametri chimico fisici dell’acquario e report dati
Pratica in laboratorio
2° giornata L’habitat dell’acquario
Incontro in aula: con computer e videoproiettore
Inserimento in acquario di rocce vive ed elementi ornamentali prelevati in mare
Pratica: allestimento acquario
La sabbia organogena e sedimentaria, la fauna interstiziale. Osservazione allo stereomicroscopio
Incontro in aula: con computer, videoproiettore e stereomicroscopio
Le caratteristiche fisico-chimiche dell’acqua di mare
Pratica in laboratorio: con computer e videoproiettore
Verifica dei parametri chimico fisici dell’acquario e report dati
Pratica in laboratorio
3° giornata Il benthos e gli organismi bentonici
Incontro in aula: con computer e videoproiettore
Introduzione in acquario di organismi del benthos (alghe, piante marine ed invertebrati)
Pratica: allestimento acquario
Verifica dei parametri chimico fisici dell’acquario e report dati
Pratica in laboratorio
L’allestimento dell’acquario – grandi acquari nel mondo
Incontro in aula: con computer e videoproiettore
4° giornata Il plancton
Incontro in aula: con computer e videoproiettore
Organismi del plancton vivo allo stereomicroscopio, osserva- Pratica in laboratorio: con computer, videoproiettore e zione e riconoscimento. stereomicroscopio La catena alimentare in mare: descrizione, analisi e riconoscimento di fitoplancton e zooplancton
Pratica in laboratorio: con computer, videoproiettore e stereomicroscopio
Un caso di studio: Allevamento delle artemie saline.
Pratica in laboratorio: schiusa uova artemie; con computer, videoproiettore e stereomicroscopio - (laboratorio)
Verifica dei parametri chimico fisici dell’acquario e report dati
Pratica in laboratorio
5° giornata Il necton
Pratica: allestimento acquario
Inserimento pesci in acquario
Incontro in aula: con computer e videoproiettore
Verifica dei parametri chimico fisici dell’acquario e report dati
Pratica in laboratorio
Inquinamento marino ed emergenze ambientali
Incontro in aula: con computer e videoproiettore
6° giornata Osservazione, riconoscimento e classificazione di specie vive di fauna e flora marina.
Pratica in laboratorio: con computer, videoproiettore e stereomicroscopio
L’ambiente marino: filmati commentati in diretta
Incontro in aula: con computer e videoproiettore
Test finale sul progetto
Incontro in aula
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