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Lettere al Direttore Giovanna Vecchiotti

LA MATERNITÀ E LE SUE DIVERSE FORME

Il non essere madre non impedisce di vivere l’amore genitoriale attraverso i bambini con cui si condivide una parte della propria vita

Gentile Direttore, sono una fedele lettrice della vostra rivista, che seguo ormai da tanti anni, e apprezzo molto. Le scrivo perché vorrei raccontare brevemente la mia vita; non che sia stata straordinaria sotto qualche punto di vista, ma solo perché credo che la mia esperienza possa essere d’aiuto a qualche altra donna che si trovi nella mia stessa condizione. Ho quasi 70 anni, una laurea in Storia e Filosofia ed una vita trascorsa a lavorare in piccole società. In realtà di lavori ne ho cambiati molti, ma ogni volta ho scelto piccole realtà, molto più stimolanti dal punto di vista lavorativo e con un calore umano più forte. Ho imperniato la mia esistenza sull’autonomia, sull’indipendenza, cercando di non essere di peso a nessuno. Come avrà già capito non mi sono mai sposata né ho avuto (e non ho tuttora) un compagno fisso. Sfortunata? Non credo. Perché penso che il mio bisogno di essere totalmente autonoma abbia sempre un po’ intimorito gli uomini che mi hanno affiancata in un tratto più o meno lungo della mia vita. Il rifiutare il matrimonio, solo perché “socialmente utile”, è stata una scelta che spesso ho pagato, ma che rifarei senza esitazione. Con un unico cruccio: quello di non aver avuto figli. Perché negli anni della mia giovinezza, avere un figlio al di fuori del vincolo matrimoniale era pressoché improponibile. Come ho sopperito al mio desiderio di maternità? Dedicandomi molto ai bambini. Ho fatto la baby-sitter a decine di neonati, ho aiutato i figli delle mie amiche a fare i compiti, ho fatto volontariato nei campi scuola estivi e così via. Insomma, mi sono sempre circondata di bambini, e anche se non avevano nel loro corpo una parte del mio Dna, certamente avevano un pezzetto del mio cuore. E io del loro. È vero, io non ho avuto un figlio. Perché ne ho avuti a centinaia. Dora Angeli

La sua esperienza, signora Dora, è certamente d’aiuto a molte nostre lettrici. Il non aver avuto un figlio “tutto suo” non le ha impedito, infatti, di distribuire amore a tanti altri bambini, anche solo accudendoli appena nati oppure affiancandoli durante l’estate o, ancora, aiutandoli a fare i compiti dopo la scuola. L’amore può avere tante sfaccettature e lei ne ha conosciute diverse: una per ogni bambino a cui ha donato un pezzetto di cuore, ricevendone un altro in cambio. Essere genitore va molto al di là dal mettere al mondo un bambino. E non tutti sono pronti ad un compito così gravoso. Lei, signora Dora, è riuscita a regalare felicità a tanti piccoli come, o forse più, di tanti genitori. Continui così, perché regalare la felicità, oltre a far bene a chi la riceve, migliora la vita a chi la offre. E lei ha ancora tanta vita davanti a sé. Auguri.

PARLIAMONE...

Chi volesse scrivere a Giovanna Vecchiotti può farlo: per posta - C/O Redazione 50&Più Via del Melangolo, 26 - (RM) per fax - 066872597 per email - g.vecchiotti@50epiu.it

130 anni di esperienza

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