Corso di Gestione della Produzione e della Qualità Angelo Esdra, Paolo Dello Vicario
CASE STUDY : Google™ Inc.
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Indice: Motivazioni alla base della scelta
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1 Descrizione azienda e contesto
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1.1 Il mercato della ricerca....................................................................................... 4 1.2 Google Adwords e l’Advertising…........................................................................ 4 1.3 Approfondimento sul mercato degli Optical Head-Mounted Display……......... 6 1.4 Alcuni particolari servizi offerti da Google Inc. ……………………………………….…….. 6 1.5 Google X e l’innovazione strategica………………………………………………………………… 7 1.6 Analisi ambientale e degli stakeholders............................................…………..…... 7 1.7 Le 5 Forze di Porter per Google Inc. ………………………………………………………………… 8 1.8 Analsi SWOT per Google Inc. – Lato Mercato…………………………..……………………. 9 1.9 Management, Struttura organizzativa e Processi……………………………………….…. 10 1.10 Vantaggio competitivo…………………………………………………………………………………..… 11
2 Qualità e Certificazione 2.1 2.2
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Certificazioni....................................................................................................... 12 Management della Qualità………………………………………………………….……………….... 15
3 Studio delle strategie esistenti 3.1 3.2 3.3 3.4
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I Team di Business e di Sviluppo aziendale di Google Inc. ……………………………. 19 Strategie di innovazione e di differenziazione dei prodotti…………….……………… 20 Strategie di espansione del proprio mercato……………………..…………………………… 20 Problemi e considerazioni sulle strategie in atto…………………………….…………….. 23
4 Innovazione 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6
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Strategie d’Ingresso…………………………………………………………………………………….…. 24 Tecnologie adottate per la realizzazione dell’Innovazione…….……………………… 25 Fonti dell’Innovazione…………………………………………………………………………..……….. 28 Tipologie e forme di Innovazione……………..……………………………………………………. 29 Core Competencies………………………………………………………………………………………… 29 Meccanismi di Protezione adottati…………………………….………………………………….. 30
5 Sostenibilità economico-finanziaria 5.1 5.2 5.3
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Investimenti in attività strategica e innovativa: Google Ventures………………… 30 Google Capital…………………………….…………………………………………………………………. 45 Andamento economico- finanziario………………………………………………………………. 46
6 Revisione delle Strategie e Perseguimento degli Obbiettivi
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7 FONTI UTILIZZATE
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Motivazioni alla base della scelta: Google Inc. è una delle aziende che attualmente si pongono come simboli dell’innovazione a livello internazionale. Google è riuscita a coniugare a una rapida crescita, tipica delle aziende innovative del settore IT, una capacità di spaziare in una grande moltitudine di aree e di investire in progetti collaterali alla ricerca di nuovi rami di sviluppo, pur mantenendo dritta la barra su quello che è ed è sempre stato il core business: la vendita di search advertising (nello specifico, tramite i circuiti di affiliazione AdSense e AdWords). Questo approccio d’investimento rende l’azienda particolarmente interessante per un’analisi approfondita dello sviluppo del business a partire dal 1998 a oggi, con dei focus sui principali servizi offerti e sulle principali aziende e startup acquisite, senza dimenticare però il core business legato alla ricerca. Google inoltre è probabilmente il principale esempio di come sia possibile realizzare risultati economici positivi e raggiungere una buona solidità economica e finanziaria, fornendo un grande quantità di strumenti gratuiti ai propri utenti (basti pensare alla normale ricerca di Google, al social Network Google+ con le sue funzioni integrate, a Google Earth, Google Maps, etc); gran parte dei progetti web più solidi sono infatti attualmente basati su strategie di monetizzazione di questo tipo (freemium o similari) e Google ha in gran parte contribuito allo sviluppo di questo modello di diffusione dei servizi e dell’informazione. Nel presente studio sarà quindi analizzata l’azienda Google Inc. nella sua interezza, le strategie adottate per il posizionamento sul mercato e lo sviluppo dei nuovi prodotti-funzioni, le politiche adottate nella gestione delle principali crisi, concentrandosi sull’interazione fra il core aziendale e gli investimenti in progetti paralleli e in piccole aziende.
1. Descrizione azienda e contesto Google Inc. è un’azienda di servizi con sede a Mountain View (Silicon Valley, California) nata nel 1998 per mano dei fondatori Larry Page e Sergey Brin e nota per essere leader mondiale nel settore della ricerca sul web, con il motore di ricerca Google. Il nome deriva dal numero Googol, ovvero 10 , a simboleggiare l’enorme quantità di contenuti che il motore di ricerca si pone di analizzare e fornire ai propri utenti. L’azienda è quotata in borsa (Wall Street) dal 18 agosto 2004 con un prezzo per azione che è oscillato, nell’ultimo anno, fra i 502.80$ e i 605.83$ . 100
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Il business dell’azienda si articola principalmente intorno ad alcune aree chiave: la ricerca, l’advertising, i sistemi operativi e i prodotti hardware (mediante l’acquisizione di Motorola Mobile) e software. Il profitto viene generato principalmente tramite il circuito di advertising Google AdWords. Google offre ai suoi utenti decine di servizi e prodotti gratuiti di vario genere, fra i quali: Google Search (ricerca orizzontale); Google Plus, Local, Hangout e correlati (social networking); Google News, Images, Shopping, Scholar, Books.. (ricerca verticale; Google Maps e Google Earth (mappe e navigazione); Google Drive, Calendar, Tasks e Gmail (produttività); Google Play (online apps); Android OS, Chromium OS e Google Chrome (operating system & browser). La forza lavoro globale di Google conta 49 829 impiegati full-time, alla fine del primo trimestre 2014. L’azienda opera in 100 lingue e oltre 50 paesi. 2
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1.1.
Il mercato della ricerca
Un motore di ricerca è un software che cataloga contenuti in un database in modo autonomo e li fornisce ai suoi utilizzatori che performano ricerche mediante query di vario genere, scegliendo i risultati più rilevanti e ordinandoli secondo criteri algoritmici. Il primo motore di ricerca propriamente detto è Archie (1990), realizzato da Alan Emtage della McGill University . Oggi Google occupa una posizione di leadership a livello mondiale in questo mercato, con un market-share del 68.65% , seguito da Baidu, Yahoo e Bing. 3
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I principali competitors di Google nel mercato della Search sono tuttavia solo Yahoo e Bing, poiché il secondo grande player mondiale (Baidu) ottiene quote di mercato così elevate a livello mondiale in virtù di una difficilmente attaccabile leadership nella Repubblica Popolare Cinese (78.4%, nel quarto trimestre 2013 ), anche grazie alle frequenti questioni intorno alle tematiche della censura . Una situazione simile si ha nella Federazione Russa, dove il motore di ricerca Yandex vanta un market-share del 61.9% . 5
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Questo mercato si è dimostrato nell’ultimo decennio relativamente stabile (rispetto alle veloci tendenze di cambiamento tipiche del web); i grandi investimenti in R&S dei principali players del settore hanno portato a un veloce sviluppo delle tecnologie utilizzate per l’indicizzazione e l’analisi dei contenuti, sia a livello di hardware che di software, creando così forti barriere all’entrata, di tipologia prettamente naturale: Google ha sviluppato nel tempo algoritmi complessi che permettono di indicizzare velocemente grandi quantità di dati risparmiando notevoli quantità di memoria fisica e contestualmente di restituire risultati fortemente correlati all’intento dell’utente (user intent) grazie a delle metodologie di interpretazione delle query e analisi dei contenuti difficilmente riproducibili; All’attuale stato delle tecnologie hardware, software e di rete, per assicurare un funzionamento accettabile di un motore di ricerca (in termini di quantità di dati indicizzati, velocità di restituzione e qualità delle SERP, Search Engine Results Pages), sono necessari importanti investimenti per l’avvio, in termini di infrastrutture fisiche e di rete, oltre che di know-how.
1.2. Google AdWords e l’Advertising La principale fonte di ricavi per Google Inc. è costituita dalla vendita di pubblicità nelle forme PPC e PPV, tramite il circuito di advertising Google AdWords. “La pubblicità consente di offrire gratuitamente Google e molti dei siti web e dei servizi che utilizzi. Ci adoperiamo per fare in modo che gli annunci siano sicuri, non invadenti e il più pertinenti possibile.” Grazie alla grande quantità di servizi offerti, Google riesce oggi a profilare perfettamente la maggior parte degli utenti del web, in modo da fornire loro annunci sempre più attinenti ai loro interessi e alle loro aspettative del momento. Uno degli esempi più lampanti è la tecnologia Google AdWords Remarketing, che permette a qualsiasi inserzionista di raggiungere con annunci mirati gli utenti che hanno visitato in precedenza il proprio sito. La grande rete di siti web di proprietà di Google Inc. permette all’azienda di pubblicare diverse tipologie di annunci per una grande quantità di target diversi tra loro. Oltre ai portali di diretta proprietà, l’azienda pubblica su centinaia di migliaia di siti esterni grazie al programma di affiliazione Google AdSense, che permette a qualsiasi proprietario di sito web o blogger di vendere spazi pubblicitari a tutti gli inserzionisti della rete AdWords.
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Google offre targeting di tipo demografico, geografico, psicografico, device-based e comportamentale. Il modello di riconoscimento crediti è generalmente PPC (Pay per Click), con budget giornaliero prestabilito e funzioni di ottimizzazione rispetto ai click, alla impressioni o alle conversioni. La rete AdWords è quindi così strutturata: Google Search Network o Google - annunci testuali direttamente nelle ricerche di Google, con filtri per parola chiave; o Search Partners - annunci testuali nelle ricerche dei motori di ricerca che si appoggiano a Google (Google Enhanced Search, come Virgilio.it) Google Display Network, annunci testuali e visuali con dimensioni standard IAB, sulla rete AdSense YouTube Advertsing, annunci video
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1.3. Approfondimento sul Mercato degli Optical Head-Mounted Display Gli OHMD (Optical Head Mounted Display) sono schermi indossabili che riflettono immagini proiettate per rendere possibile all’utente di vederle. Le prime tecnologie in questo campo risalgono agli anni ‘90, da parte di aziende come la MicroOptical, la Sony e la IBM. Le possibili applicazioni di queste tecnologie sono molte e vanno dalla gestione e l’integrazione con gli smartphone all’eye tracking e alla gesture recognition. Il settore, mai realmente cresciuto, è stato attaccato da Google Inc. in questi anni con l’introduzione dei Google Glasses. Nel 2012 sono stati ordinate 50.000 unità di questi occhiali, ma la compagnia di statistica IHS prevede una brusca crescita di questo mercato nei prossimi anni, che porterà alla vendita di oltre 6.6 milioni di unità nel 2016. In particolare, Business Insider’s prevede che nel 2018 si assisterà alla vendita di 21 milioni di Google Glasses ogni anno. Proprio per questo motivo il mercato, ancora non realmente definito, è in fase di formazione: Samsung e Microsoft hanno iniziato a prendere accordi acquisizione con le aziende specializzate Lumus e Vuzix, mentre Apple ha iniziato a depositare brevetti su questo tema già nel 2006.
1.4. Alcuni Particolari Servizi Offerti da Google Inc. Ricerca Google Search Google Books Google Finance Google News
Statistica Google Analytics Google Consumer Surveys Freebase Google Trends
Advertising Google AdWords DoubleClick Google Grants Google Think Insights
OS Android Chrome OS Google TV
Comunicazione Google Art Project Google Apps Blogger Google+ YouTube Gmail
Desktop Software Picasa Google Chorme Google Web Designer Google Earth
Strumenti di Sviluppo Google Code Google App Engine Google Web Toolkit Webmaster Tools
Hardware Google driveless car Galaxy Nexus Chromebook Google Glass Google Contact Lens
Mappe Map Maker Google Maps, Street View e Business Photos Google Mars
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1.5. Google X e l’innovazione segreta Alcuni dei progetti meno collegati con il core business di Google, ma con alta carica innovativa, sono raggruppate sotto l’unico cappello di Google X, un laboratorio di ricerca semi-segreto presieduto da Sergey Brin e dall’imprenditore Astro Teller. Il nome Google X deriva dal proposito di migliorare le tecnologie di un fattore 10 e di sviluppare soluzioni fantascientifiche. Fra i progetti su cui lavora Google X si trovano: Project Glass, il progetto di cui fanno parte i Google Glasses; Google driverless car, per lo sviluppo di tecnologie di automobili senza pilota. Il progetto è presieduto dall’Ing. Sebastian Thrun, direttore del Laboratorio di Intelligenza Artificiale di Standford e co-inventore di Google Street View. Nell’agosto 2012 il team di sviluppo ha annunciato di esser riuscito a completare oltre 450.000 Km di guida autonoma senza nessun incidente. Project Loon che prevede di rendere disponibile l’accesso ad internet a chiunque mediante palloni aerostatici che volino nella stratosfera; Google Contact Lens che hanno l’obbiettivo di rendere possibile ai diabetici di controllare i livelli di glucosio continuamente attraverso l’analisi delle lacrime, in modo non invasivo. Google X ha inoltre acquisito l’azienda Makani Power, che sviluppa vele con turbine eoliche per la generazione di energia rinnovabile low-cost. La carica a livello pubblicitario di questo ramo dell’azienda è ovviamente sfruttata appieno, mediante la diffusione di rumors su ascensori spaziali, skateboard a levitazione magnetica e teletrasporto.
1.6. Analisi ambientale e degli stakeholkders Google Inc. ha oltre 70 uffici in tutto il mondo ed è riuscito nel tempo a raggiungere su una grande quantità di culture di tutto il mondo, adattandosi perfettamente alle esigenze di ogni singolo paese e offrendo servizi personalizzati, pur mantenendo un particolare focus su US e UK (tanto che gli algoritmi di Google USA sono generalmente più “evoluti” di quelli dei fratelli europei del motore di ricerca. Le istituzioni non hanno toccato in modo significativo le operazioni di Google Inc., tranne qualche raro caso collegato all’antitrust e al governo Cinese. Nel 2008, Google ha risposto alle richieste degli utenti aggiungendo i link per la privacy alla sua home page. Internet ha permesso di connettere il mondo e di rendere possibile la condivisione di contenuti gratuitamente; per molte persone, Google ha reso internet navigabile. L’azienda ha saputo cavalcare l’onda del mobile web nel momento giusto e farsi portavoce del suo sviluppo, riuscendo così a conquistare grandi quote di mercato anche in questo campo. Sono importanti le campagne riguardo alla velocità e al mobile e responsive design rivolte ai web master, che hanno permesso a Google di porsi da subito come leader culturale della rivoluzione mobile avvenuta negli anni passati. Google non è limitato a un certo segmento demografico, ma è un’azienda che offre servizi globali su qualunque contenuto a qualunque utente sia connesso a internet. Questo fatto, unito alla forte spinta innovatrice nel periodo del lancio, ha permesso a Google di espandersi senza particolari limiti all’interno del mercato di Internet. L’infrastruttura di Google è inoltre studiata in modo tale da adattarsi intorno alle abitudini dei suoi utenti, personalizzando l’esperienza di ricerca per ogni singola persona. Google è stato da sempre capace di gestire i rapporti con i principali stakeholders, riuscendo a mediare e mantenendo una posizione forte anche in questo caso. Fra i principali stakeholders, oltre ai proprietari di stocks della compagnia, è importante ricordare:
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governi; testate giornalistiche; aziende; SEO e professionisti del Search Marketing; web master; siti nel database Google; impiegati; utenti
1.7. Le 5 Forze di Porter per Google Inc. Il modello delle cinque forze è centrale nel determinare quali sono le opportunità e le minacce di un’organizzazione delle dimensioni di Google. L’analisi tramite il modello delle 5 forze di Porter permette di avere una chiara panoramica del settore che si muove intorno all’azienda e di valutare le migliori strategie di attacco o difesa delle quote di mercato ottenute. Fornitori Poca forza dovuta alla posizione di leadership di Google a all’assenza di valide alternative. Google è al momento essenziale per il mobile grazie al suo OS Android, che permette a produttori di hardware mobile di essere realmente competitivi nei confronti di Apple e Microsoft. Google ha fornitori sparsi regionalmente e accordi presi per ogni nazione in cui opera, grazie alla sua organizzazione delocalizzata. Inoltre i principali fornitori di hardware (Microsoft e Apple) sono stati aggirati creando software assolutamente multipiattaforma e multibrowser. La forza dei fornitori è relativamente bassa. Potenziali Entranti e Barriere all’Entrata Altissime barriere all’entrata che rendono un ingresso nel mercato della search abbastanza difficile. Le grandi barriere all’entrata, già citate nell’introduzione, riducono al minimo il pericolo di ingresso di altri competitors diretti nel mercato. Anche investitori con ingenti budget trovano difficoltoso inserirsi nel mercato data l’assenza di specifico knowhow aziendale e tecnologie di analisi (Bing ne è un esempio). Competitors Poca forza dei competitors nel mercato della Search, soprattutto a livello worlwide; maggior concorrenza nei mercati mobile, social e hardware innovation. Yahoo e Bing sono i veri competitors diretti di Google e i recenti accordi fra le due aziende, oltre alla rivoluzione in casa Yahoo dell’ex googler Marissa Mayer, ha reso il mercato più dinamico di un tempo, strappando piccole fette di mercato a Google Inc., specialmente negli USA. Il mercato della search è sicuramente il più importante per Google Inc. in cui continua a essere leader incontrastato, grazie ad un elevato livello di ottimizzazione dei propri algoritmi, che lo rendono difficilmente replicabile, oltre a una brand reputation acquisita nel tempo che lo rende difficilmente attaccabile. Un mercato interessante, su cui invece Google è finalmente riuscito a sbarcare con successo dopo svariati tentativi (basti pensare a Wave e Buzz) è quello dei Social Network, nel quale si trova nella scomoda posizione di follower rispetto ai più gettonati Facebook e Twitter, oltre a registrare percentuali d’utilizzo nettamente più basse. Quello dei social è tuttavia un mercato molto importante, per permettere una precisa profilazione degli utenti volta alla sempre migliore fruizione dei risultati di ricerca e un sempre miglior rendimento e targettizzazione degli annunci di Google AdWords.
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Clienti Forte potere contrattuale dovuto ai bassi costi di switch e alla presenza di numerosi servizi simili, anche se non integrati. I clienti di Google Inc. possono principalmente dividersi in due grandi aree: 1. Business 2. Consumer Fra i clienti business troviamo le aziende produttrici di devices fisici che necessitano del supporto di un sistema operativo universalmente riconosciuto, quale Android OS. Fra il clienti consumer troviamo invece i fruitori dei servizi sul web e i possessori di devices con Android OS. Pur non generando direttamente dei ricavi tramite l’acquisto di prodotti, i clienti con maggior potere contrattuale restano al momento i clienti consumer, che possono essere oggetto di profilazioni e di advertising in target, che ricordiamo essere il core business di Google Inc. A differenza dei clienti business, i clienti consumer sono anche quelli più facili da perdere: una persona insoddisfatta del servizio di posta elettronica o del browser Chrome può cambiare piattaforma gratuitamente e in pochi minuti, senza dover disattendere contratti di alcun tipo. Per questo motivo, Google ripone particolare attenzione in questa fascia di clienti, lavorando particolarmente sulla comunicazione verso l’esterno e sul miglioramento e l’integrazione dei vari servizi. Produttori di Beni Sostitutivi Minaccia consistente soprattutto sul versante social e mobile app e os: mercati non ancora assestati e ben definiti. In passato Google Inc. è sempre riuscita a gestire al meglio le possibili minacce date dall’ingresso di produttori di beni sostitutivi ai suoi; l’introduzione di una suite completa di strumenti per il lavoro che affiancassero la ricerca (Gmail, Drive, Maps, Alert, etc) permette di essere molto ben coperti proprio grazie alla completezza della gamma di servizi, difficilmente ricercabile in servizi sostitutivi. Con la rivoluzione del social web è apparsa la possibilità di un attacco su questo versante. In seguito alla repentina crescita di Facebook, l’utenza del web è nettamente cambiata. A questo si deve aggiungere il sempre maggior sviluppo del mercato delle app, che sposta la fruizione di internet su modalità più passive che attive. Sul versante della fruizione e della ricerca dei contenuti quindi, Google si trova a dover difendere lo strumento del motore di ricerca rispetto alle alternative entranti.
1.8. Analisi SWOT per Google Inc. - Lato Mercato S. Punti di Forza Qualità e non replicabilità dei prodotti gratuiti Integrazione fra i prodotti e i servizi (Android, Drive, Gmail, Calendar, Search, Plus) Completezza del portafolio servizi Elevate quote di mercato Forte posizione finanziaria e attrattività per gli investitori Brand W. Punti di Debolezza Motorola (in fase di vendita) Assenza di diversificazione dei ricavi Google Plus O. Opportunità Capacità di acquisizione e integrazione di altre aziende
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Advertising mobile Driverless car Cloud Computing & Storage
T. Minacce Sviluppo del social networking per la fruizione dei contenuti
1.9. Management, Struttura Organizzativa e Processi Google rispetta la regola del 70/20/10. Il 70% del tempo degli impiegati dell’incorporation va a beneficio del core business, il 20% a progetti correlati e il 10% a nuovi modelli di business in sviluppo. Per cui, in base lle dichiarazioni d Erich Schmidt, il 70% del tempo va verso l’advertising, il 20% verso progetti come News ed Earth e il 10% verso progetti come la driverless-car, non direttamente correlati. L’azienda conta più di 30.000 dipendenti ed è seguita in gran parte dal nucleo originale di management. TEAM ESECUTIVO Larry Page, CEO & Cofondatore Erich E. Schmidt, Presidente del board (2001) Sergey Brin Cofondatore Nikesh Arora Senior Vice President e CBO (2004) David C. Drummond Seniore Vice President, CLO (2002) Patrick Pichette Senior Vice President, CFO (2001) A livello di struttura organizzativa, Google Inc. adotta un modello fuori dagli schemi tradizionali, basato su una leadership di enpowerment più che dirigenziale. L’ex Product Manager Marissa Mayer, ora CEO di Yahoo, descriveva il processo di product development in questo modo, in una conferenza tenutasi l’8 gennaio 2003 presso la Silicon Valley Product Managment Association. I Tre Fattori per l’Innovazione in Google Inc. La formula per l’innovazione in Google consiste nella somma di tre fattori: persone intelligenti, condizioni di creatività, sbocchi per le idee. Il primo fattore si traduceva nell’assunzione di 50 PhD provenienti principalmente dalla Standford University, con una variegata esperienza e con una buona trasversalità di competenze. Tutti gli assunti dovevano mostrarsi entusiasti e creativi. La struttura organizzativa doveva essere abbastanza libera, non gerarchica. Le condizioni di creatività iniziavano ad essere create tramite la costruzione del GooglePlex: la sede operativa di Google con design creativo, a metà fra un campus e un ufficio. Pietre Angolari del Product Development e Processo I prodotti da sviluppare in Google devono venire incontro alle esigenze degli utenti, in base alla filosofia dello User Centered Design. I processi sviluppati devono risultare scalabili e riapplicabili. Tutti i processi in Google Inc. sono sviluppati tenendo a mente che: Le idee possono arrivare da chiunque, in qualsiasi posto; E’ meglio raccogliere le idee in più spazi e occasioni diverse (spesso alcuni tipi di persone riescono a rendere meglio in ambienti più piccoli e meno formali, o dietro a un computer; è bene quindi avere degli intermediari che portino al management tali idee); E’ bene organizzare ogni settimana dei meeting di discussione (come dei brainstorming), talvolta tematizzandole;
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E’ bene utilizzare liste con priorità di sviluppo e valutazione dei rischi per le ide; Le unità di sviluppo devono essere di 3 persone (come delle start-ups), tenendo conto che ogni unità è un progetto (tranne alcuni grandi progetti a più unità); Ogni ingegnere lavora su un progetto per 3-4 mesi, poi passa a un altro progetto; Ogni project manager lavora con 9-10 persone trasversalmente alle unità di sviluppo; Vanno utilizzate pagine di riepilogo e snippets da inviare a coloro che lavorano su un progetto, in modo da tenere tutti aggiornati e coordinati
La Struttura Organizzativa e Manageriale La struttura manageriale di Google è decisamente flessibile e senza particolari gerarchi. Al posto delle istituzioni formali, Google proclama un filosofia per la quale chiunque dovrebbe essere motivato a parlare a riguardo di problemi e sulla situazione attuale dell’azienda. Google deve essere “un posto divertente dove lavorare” (Larry & Sergey Interview, 2004). Per questo motivo gli impiegati in Google hanno orari di lavoro flessibili e possono usare il 20% del loro tempo per progetti nati dalla propria iniziativa. Google incoraggia inoltre i “Googlers” a comunicare molto fra loro all’interno dell’organizzazione, anche grazie a palestre, spazi video games e campi in cui ricrearsi nelle pause. Un alto livello di comunicazione e la creazione di team multisettoriali sono voluti dalla Corporate Culture di Google. I vari team possono organizzare i loro flussi di lavoro indipendentemente l’uno dall’altro, a testimoniare l’elevata flessibilità strutturale dell’organizzazione di Google. Ogni team è responsabile del proprio lavoro e si prefissa obbiettivi, organizzandosi per raggiungerli. Ovviamente una struttura organizzativa di questo tipo può essere mantenuta solo grazie al fatto che Google assume professionisti generalmente ben formati e con il prerequisito fondamentale di avere buone doti di leadership e di lavoro in team. In questo modo Google Inc. è organizzata quasi come un agglomerato di startup, però assolutamente liquido e flessibile, capace di riadattarsi intorno ai singoli obbiettivi. La grande differenza organizzativa si ha per i grandi progetti, per cui i costi di switch da un progetto all’altro sono troppo elevati; i quattro principali settori di sviluppo in questo senso sono: 1. Search 2. Advertising 3. OS e Piattaforme Multimediali 4. B2B
1.10. Vantaggio competitivo Il vantaggio competitivo di Google è stata ed è probabilmente la tecnologia, oltre alla capacità del team di management di vedere sempre poco più avanti della concorrenza. A differenza di altre aziende che hanno fatto della loro capacità di vedere lontano e influenzare il mercato la loro caratteristica principale (es. Apple), Google si è caratterizzato per l’assoluta perfezione realizzativa di ogni soluzione e alla propensione all’integrazione di servizi, sia sviluppati internamente che acquisiti. Un esempio classico è l’acquisizione di Urchin, azienda di statistica grazie alla quale Google ha potuto mettere sul mercato gratuitamente il suo celebre software di Web Analytics, che oggi permette all’azienda di raccogliere dati mediante migliaia di siti web che ne fanno uso.
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2. Qualità e certificazione Google Inc. è un’azienda certificata da e membra di:
2.1. Certificazioni “Per Google la sicurezza dei dati dei propri clienti ha la priorità assoluta.” (Urs Hoelzle, Vicepresidente senior, Operations)
2.1.1 Quanto sono sicure le offerte dei Software-as-a-Service di Google, verso le aziende ed i privati? Il successo dell’ attività di Google si basa sulla fiducia. Per l’azienda, comunicazione e informazione hanno priorità assoluta. Il concetto di sicurezza di Google prevede l'adozione di una ampia strategia nell’ambito dell’archiviazione dati, del controllo dell’accesso e del trasferimento dati. Tale strategia di sicurezza include linee guida sulla sicurezza dell’azienda, sicurezza organizzativa, categorizzazione delle risorse e monitoraggio, oltre alla sicurezza personale, fisica e operativa, al controllo dell’accesso, allo sviluppo e alla manutenzione di sistemi, al disaster recovery e al business continuity, nonché alla conformità ai requisiti inerenti la licenza. Google considera molto importante la protezione e la sicurezza dei dati del cliente, pertanto gli standard di sicurezza utilizzati sono certificati da autorità ufficiali.
2.1.2 Google Inc. adotta la certificazione SAS 70 Type II. Cosa comporta per le aziende ed i privati? Un certificatore terzo ha rilasciato a Google Inc. una certificazione SAS 70 Type II. Google è orgogliosa di essere in grado di fornire agli amministratori del sistema la certezza che i dati sono certificati e protetti in base agli standard SAS 70. Le società di servizi, come Google, sono aziende che nell'offrire l’esternalizzazione di servizi a volte esercitano una influenza sull’ambiente di controllo dei clienti. Pertanto è fondamentale che tali società forniscano ai propri clienti dichiarazioni affidabili circa le attività di controllo. SAS 70 è uno standard di revisione approvato dall’ American Institute of Certified Public Accountants (AICPA) e viene implementato dalle società di controllo in tutto il mondo. I report di verifica SAS 70 sono riconosciuti ai sensi della Sezione 404 del Sarbanes-Oxley Act (SOX). SAS 70 riguarda il sistema di controllo interno di un’azienda e il corretto funzionamento dei processi dei servizi esternalizzati, quali i servizi dei centri di elaborazione dati. Lo “Statement on Auditing Standard” (SAS) No. 70 è uno standard di Audit che sancisce le linee guida e le regole per l’emissione di un’opinione indipendente, da parte di un Revisore di Servizio (Service Auditor) abilitato, sui servizi forniti da parte di una Service Provider (o Service Outsourcer) ai propri clienti, attraverso un Service Auditor’s Report, cioè il risultato dell'attività di Audit svolta in conformità al SAS 70 Report rilasciato dal Revisore del servizio al Service Provider medesimo. Il SAS 70 assicura che il fornitore di servizi (Service Outsourcer), abbia superato i più rigidi test delle terze parti e che si attenga ai rigorosi processi interni per quel che riguarda la sicurezza, lo sviluppo degli applicativi, le
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comunicazioni, il servizio ai clienti e la pianificazione di eventi imprevisti (ed altri requisiti obbligatori imposti dal Sarbanes-Oxley Act). Il Service Provider è l'azienda che fornisce servizi o svolge importanti parti del processo del Cliente come ad esempio, un ASP, un Internet Data Center, un'azienda/studio professionale che si occupa dell'elaborazione paghe e contributi, un centro per il processamento di transazioni bancarie, un'azienda che si occupa del servizio di immagazzinaggio. In questo caso il Service Provider è Google Inc. La certificazione SAS 70 Type II ha lo scopo di verificare l’efficienza dei sistemi di controllo interni. I clienti (intesi come aziende) di Google Inc. possono pertanto utilizzare il rapporto SAS 70 per i propri controlli ai sensi del SOX, verificando così che Google ha implementato un sistema di controllo interno che riduce al minimo il rischio di errori contabili. Di conseguenza, per Google non è necessario effettuare un separato controllo SOX. I clienti Google o le aziende controllanti sono quotati presso la US Stock Exchange, e, pertanto, traggono vantaggi da tale semplificazione. Una previsione simile esiste anche in ambito europeo nell’ottava Direttiva UE, denominata anche EuroSOX.
2.1.3 Quali servizi di Google sono certificati SAS 70? La certificazione SAS 70 Type II riguarda tutti i servizi di collaborazione e di messaggistica, nonché Message Security. Tali servizi includono: Google Mail, Google Talk, Google Calendar, Google Text e Tables (testi, tabelle e presentazioni), Google Sites, iGoogle e il Control Panel. Per Google Message Security, Google Web Security, Google Message Discovery e Google Message Filtering esiste una certificazione SAS 70 separata. Il certificatore ha confermato che Google Inc. è conforme agli standard di sicurezza in relazione ai seguenti aspetti, senza eccezioni: Sicurezza logica Misure per la riservatezza dei dati Sicurezza fisica dei centri di elaborazione dati Gestione incidenti e disponibilità Gestione sviluppo Organizzazione e gestione
2.1.4 Google partecipa al programma Safe Harbor tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti. Cosa comporta per le aziende e i privati? Il programma Safe Harbor è un accordo specifico sulla riservatezza dei dati tra Unione Europea e Stati Uniti, che consente alle aziende europee di trasferire legalmente dati personali negli USA. La Direttiva 95/46/CE sulla riservatezza dei dati vieta rigorosamente il trasferimento di dati personali al di fuori degli stati membri dello Spazio Economico Europeo. Pertanto, il Paese in cui vengono trasferiti i dati offre un adeguato livello di protezione dei dati e quindi un’adeguata riservatezza dei dati personali. Poiché inizialmente l’ordinamento degli Stati Uniti d’America non contemplava previsioni normative corrispondenti agli standard di riservatezza dei dati degli stati membri dell’Unione Europea, la Commissione Europea e il US Department of Trade hanno collaborato alla redazione del programma Safe Harbor. Nell’ambito di tale programma il trasferimento di dati personali ad un’azienda statunitense è consentito e ritenuto adeguatamente protetto. Requisito fondamentale è l’adesione dell’azienda statunitense all’accordo Safe Harbor tra Stati Uniti e Unione Europea. Nel 2000 l’Unione Europea ha riconosciuto un adeguato livello di riservatezza dei dati personali alle aziende che hanno accettato il Safe Harbor. Google Inc. ha sottoscritto il programma Safe Harbor ed è inclusa nella lista dell'US Department of Trade. Questo garantisce che Google è tenuta a riconoscere pienamente i principi Safe Harbor e ad osservarli. La regolamentazione Safe Harbor prevede che l’azienda che abbia aderito ha tale programma osservi i sette principi che in generale coincidono con i principi elaborati nell’ambito del diritto europeo.
2.1.5 Quali sono esattamente le implicazioni delle norme Safe Harbor per i clienti Google? 13
Google Inc. ha aderito all’accordo Safe Harbor tra Stati Uniti e UE e Stati Uniti e Svizzera. Ciò vuol dire che i dati personali possono essere trasferiti a Google Inc. negli USA dal momento che la Commissione Europea ha riconosciuto a Google Inc. un’adeguata protezione dei dati e che tale trasferimento rientra nell’adeguata protezione dei dati personali degli individui coinvolti.
2.1.6 Chi è proprietario dei dati che un’azienda colloca nei servizi Google? Google Inc. non è proprietaria dei dati di un’azienda o di un privato che utilizzano i servizi Google. L’azienda (o il privato) resta l’unico soggetto proprietario dei dati collocati nei sistemi Google. Pertanto, l’azienda (o il privato) è l’unica responsabile del contenuto, della gestione e dell’eventuale divulgazione delle proprie informazioni, come ad esempio sui siti Google, o sul social Google+.
2.1.7 Il trasferimento dei dati a Google Inc., da parte di un’azienda o da un privato, che si trovino in territorio europeo, è conforme alla Direttiva dell’UE sulla riservatezza dei dati? Sì, per effetto della certificazione Safe Harbor di Google Inc. e secondo la Direttiva dell’UE sulla riservatezza dei dati, il trasferimento dei dati a Google Inc., da parte di un’azienda o da un privato, che si trovino in territorio europeo, è legalmente consentito.
2.1.8 Chi è il “titolare del trattamento” e chi è “l'incaricato del trattamento”? Google Ireland Limited è il "l'incaricato del trattamento" con riferimento a Google Inc. in Europa. L'azienda cliente è il "titolare del trattamento".
2.1.9 Quali leggi sulla riservatezza dei dati si applicano quando io, in qualità di azienda, utilizzo serivizi di Google Inc.? In conformità con la normativa europea, le leggi sulla riservatezza dei dati applicabili sono quelle in vigore nel luogo in cui ha sede l’azienda. Se, ad esempio, l’azienda ha sede in Germania, troverà applicazione la legge tedesca sulla riservatezza dei dati.
2.1.10 Esistono norme in base alle quali i dati dell’azienda devono essere conservati all’interno della propria nazione, dell’UE o del SEE? A parte eccezioni isolate in specifici settori (ad es. banche o autorità pubbliche speciali), non esistono leggi che stabiliscono che i dati di un’azienda debbano rimanere all’interno dei confini geografici. Di regola, un’azienda deve decidere se adottare una propria eventuale regolamentazione interna di conformità, in relazione all’utilizzo di servizi Google.
2.1.11 Ulteriori misure Google sta realizzando una serie di progetti per rendere più trasparenti i processi. Molti di tali progetti inizialmente sono derivati dall’ambiente dell’utente, ma sono stati poi implementati nell’ambiente Google Enterprise.
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2.2. Management della Qualità 2.2.1. Come Google testa la qualità dei prodotti La strategia di testing della qualità di Google non è mai cambiata nel corso degli anni, ma i modi pratici con cui i test vengono eseguiti si sono evoluti, in parallelo all’evoluzione dell’azienda stessa. Ora Google è contemporaneamente: ricerca, applicazioni, annunci, mobile, sistema operativi, hardware ed infine una società. Ognuna di queste aree focali ha a che fare con problemi di vario genere e con una serie di accorgimenti che devono essere intrapresi per risolverli. Ogni volta che un nuovo prodotto o servizio vengono lanciati, bisogna migliorare la gestione della qualità degli stessi, per mantenere il brand dell’azienda di qualità. Qui di seguito viene quindi esposta una combinazione di quello che l’azienda sta facendo oggi, a riguardo, e di quello che la direzione aziendale ha programmato di fare nel prossimo futuro. Cominciando con l’analizzare la struttura organizzativa di Google Inc., ci si imbatte subito in qualcosa che lascia perplessi: attualmente non c’è modello organizzativo standard per testare la qualità dei prodotti. Difatti i test vengono effettuati secondo diversi accorgimenti per ciascuna area focale, avendo come denominatore comune solo quelli che sono i criteri dell’Ingegneria Produttiva. Si rende quindi necessario l’intervento di diverse figure professionali qualificate, ognuna esperta nel contesto settoriale nel quale viene inserita. Comunemente, quello che accomuna gli ingegneri nella gestione della produzione, è lo scegliere i prodotti che danno le migliori prestazioni, nel minor tempo possibile, a parità di costo sostenuto. Tuttavia, per quel che concerne Google Inc., al fine di limitare questa “prevedibilità” e mancanza di creatività (qualità che sono in completo disaccordo con i principi aziendali) che hanno gli ingegneri, l’azienda ha programmato una serie di azioni comuni a tutte le aree focali, da svolgere durante i test della qualità e che sono alla base del controllo da parte dei tester (gli ingegneri che controllano la qualità):
Deve essere presente almeno un team di produzione, specializzato in qualità e sicurezza, che realizzi internamente strumenti per l’analisi della qualità e della produttività, che verranno poi utilizzati dai tester assunti da Google Inc.. Esempi di strumenti ideati e realizzati sono: analizzatori di codice, software per il controllo virtuale dei test, applicazioni per svolgere i test in maniera automatizzata, metodi innovativi per la realizzazione dei prodotti, sistemi di controllo del codice sorgente, pianificatori di revisione per il codice, database di bug, ecc. L' idea è quella di rendere gli strumenti che i tester utilizzeranno per l’analisi della qualità, i più produttivi possibile. Infatti, questo tipo di strumenti sono fondamentali per raggiungere l’obiettivo strategico di prevenzione e controllo della qualità dei prodotti, prima dell’immissione sul mercato dei servizi.
Deve essere presente almeno un team di servizi, che fornisca assistenza e competenze ai team di produzione di Google, su una vasta gamma di argomenti, tra cui gli strumenti realizzati, la documentazione, i test di qualità, la gestione dei rilasci dei prodotti sul mercato, la formazione su determinate tecnologie, e così via. La competenza di queste figure è un aspetto che non può essere trascurato, in quanto in gioco ci sono l'affidabilità, la sicurezza e l'internazionalizzazione, dei prodotti immessi dall’azienda sul mercato. Questo team supporta il team di produzione, anche negli eventuali problemi funzionali specifici che possono verificarsi per i prodotti e per i servizi.
Devono essere assunti degli ingegneri (i tester) che siano i migliori nel settore di produzione a cui vengono assegnati, per poter fornire certificazioni di qualità sicure affidabili per i servizi firmati Google Inc.. A volte, alcuni di questi ingegneri restano nello stesso settore per anni, altre volte ne vengono assunti di nuovi con periodicità, in base all’esperienza di ognuno nel settore e all’evoluzione della tecnologia stessa. Google comunque incoraggia tutti i suoi ingegneri ad aggiornare i propri team con nuovi elementi, allo scopo di rimanere attenti anche su particolari che, dopo molto tempo, potrebbero sfuggire agli “occhi abituati” delle stesse persone. Ad esempio ci sono tester che hanno lavorato sui controlli di Google Chrome, che ci sono stati per diversi anni e altri che si sono uniti al team per 18 mesi e poi sono stati sostituiti. Mantenere un sano equilibrio tra la conoscenza del prodotto e gli occhi freschi è una cosa su cui un test manager deve sempre prestare molta attenzione.
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Da queste considerazioni si deduce come i tester siano sì figure indipendenti fra loro, ma anche profondamente legati all’operato dei team di produzione e di servizio. Alcune volte l’azienda inserisce nel processo di controllo della qualità anche un team organizzativo, i cui membri possono essere inseriti in entrambe le squadre (di produzione e di servizio). Essi si siedono con i team di produzione e di servizio e partecipano alla loro pianificazione e vengono considerati a pieno titolo, parte della squadra. Il beneficio di questa struttura di reporting separato, in cui sono presenti anche i componenti del team organizzativo, è che fornisce un metodo per condividere le informazioni con i tester, prima della fine della realizzazione degli strumenti per il controllo della qualità. Infatti il team organizzativo condivide i dati raccolti sull’operato dei due team (di produzione e di servizio) ed in seguito si confronta con i tester stessi, valutando insieme a loro se i risultati finali sono in accordo con quanto essi necessitano per svolgere al meglio la produzione, in quel determinato settore. Comunque questa separazione delle strutture di progetto e rendicontazione ha tuttavia anche le sue sfide. Sicuramente la più grande sfida è dovuta al fatto che i tester sono risorse che la maggior parte delle volte vengono presi al di fuori dell’azienda e non conoscono appieno le strategie di mercato di Google Inc., mantenendo una mentalità chiusa all’innovazione. E quindi ne deriva che, invece di essere i tester, sono proprio i team di produzione garantire la qualità dei prodotti, e questo crea un vero e proprio bug nel controllo della qualità. Tuttavia il lavoro del tester rimane ancora fondamentale e non può essere sostituito, in quanto è l’unica figura professionale con conoscenze tali da poter essere in grado di assicurare che l’azienda possieda le infrastrutture di automazione ed utilizzi i processi più adatti alla produzione di servizi di qualità. Si potrebbe dunque dire che i tester forniscono indirettamente ai team di produzione e di servizio la possibilità di testare idee sempre nuove per mantenersi al passo con la tecnologia, diventando essi stessi figure di supporto alla creazione di un prodotto di qualità Quindi, per quel che concerne la gestione della qualità della produzione, quello che apparentemente è un gap organizzativo, diventa un punto forza per il settore R&S dell’azienda, ponendo gli sviluppatori ed i tester sullo stesso livello.
2.2.2. Le 10 Verità sulla Qualità di Google Inc. Google Inc. ha pubblicato sul proprio sito le sue "10 verità" riguardo ai principi sulla qualità dei servizi offerti, che vengono riportate qui di seguito. 1)
L’utente prima di tutto e il resto viene da sé. Fin dal principio ci siamo concentrati sull’offerta della migliore esperienza utente possibile. A prescindere dal fatto che i nostri sforzi siano concentrati sullo sviluppo di un nuovo browser Internet o sulla modifica dell’aspetto della home page, ci preoccupiamo che il nostro lavoro sia utile per l’utente, piuttosto che per un nostro obiettivo interno o per i nostri profitti. L’interfaccia della home page è semplice e chiara, le pagine vengono caricate all’istante. Il posizionamento nei risultati di ricerca non viene venduto a nessuno e la pubblicità sul sito non solo è chiaramente identificata come tale, ma offre contenuti pertinenti e non rappresenta una distrazione. Quando sviluppiamo nuovi strumenti e applicazioni, riteniamo che debbano funzionare così bene da non fare rimpiangere a nessuno una progettazione diversa.
2) È meglio fare una cosa sola, ma farla in modo impeccabile. Google si dedica alla ricerca. Grazie a uno dei più grandi gruppi di ricerca al mondo impegnato esclusivamente nella soluzione dei problemi della ricerca, conosce bene le proprie potenzialità e possibilità di miglioramento. Mediante la continua iterazione in merito a problemi di difficile soluzione, è stato possibile risolvere situazioni complesse e apportare continui miglioramenti a un servizio che già rende la ricerca di informazioni un’esperienza rapida ed efficace per milioni di utenti. L’impegno nel miglioramento della ricerca ci consente inoltre di applicare quanto appreso ai nuovi prodotti, quali Gmail e Google Maps. La speranza è quella di portare la potenza della ricerca in aree inesplorate per consentire agli utenti di accedere a una quantità ancora maggiore di informazioni, sempre più presenti nella loro vita, e di usufruirne.
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3) Veloce è meglio di lento. Sappiamo che il tempo è prezioso e che l’utente vuole trovare delle risposte sul Web e le vuole subito: il nostro obiettivo è quello di accontentarlo. Google è probabilmente l’unica società al mondo il cui obiettivo dichiarato è fare in modo che gli utenti abbandonino il suo sito al più presto. Eliminando i bit e i byte in eccesso dalle nostre pagine e aumentando l’efficienza del nostro ambiente di offerta, abbiamo ripetutamente battuto i nostri stessi record di velocità, tanto che il tempo di risposta medio per un risultato di ricerca è pari a una frazione di secondo. Google tiene presente la velocità in occasione di ogni nuovo prodotto rilasciato, a prescindere dal fatto che si tratti di un’applicazione per cellulari o di Google Chrome, un browser studiato per essere sufficientemente veloce per il Web di oggi. E continuiamo a lavorare per aumentare ulteriormente la velocità. 4) La democrazia sul Web funziona. La ricerca Google funziona perché si basa sui milioni di individui che pubblicano link su siti web per determinare quali altri siti offrono contenuti validi. Google valuta l’importanza di ogni pagina web utilizzando più di 200 segnali e svariate tecniche, compreso l’algoritmo brevettato PageRank™ che analizza quali siti sono stati "votati" come migliori fonti di informazioni da altre pagine sul Web. Questa tecnica, in effetti, migliora man mano che il Web aumenta di dimensioni, in quanto ogni nuovo sito è un’altra fonte di informazioni e un altro voto da contare. Analogamente, siamo attivi nello sviluppo di software open source, ambito in cui ha luogo l’innovazione grazie agli sforzi collettivi di molti programmatori. 5) Le informazioni devono essere accessibili ovunque. Il mondo è sempre più mobile: gli utenti vogliono accedere alle informazioni ovunque si trovino, ogni volta che ne hanno bisogno. Stiamo studiando nuove tecnologie all’avanguardia e offrendo nuove soluzioni per i servizi per dispositivi mobili che permettano alle persone di tutto il mondo di svolgere tutte le attività desiderate dal cellulare: dal controllo delle email e degli eventi di calendario alla visione dei video, per non parlare degli svariati modi disponibili per accedere alla ricerca Google da un telefono cellulare. Inoltre, speriamo di favorire ulteriormente l’innovazione per gli utenti di telefonia mobile con Android, una piattaforma gratuita e open source per dispositivi mobili. Android introduce nel mondo della telefonia mobile la stessa liberalità che ha forgiato Internet. Android non solo va a vantaggio dei consumatori, che hanno più possibilità di scelta e possono provare un’esperienza mobile innovativa, ma offre opportunità di reddito a operatori, produttori e sviluppatori. 6) Si può guadagnare senza fare del male. Google è un’azienda. Le entrate generate derivano dall’offerta della sua tecnologia di ricerca alle società e dalla vendita di pubblicità visualizzate sul nostro sito e su altri siti web. Centinaia di migliaia di inserzionisti nel mondo utilizzano Google AdWords per promuovere i propri prodotti; centinaia di migliaia di publisher usufruiscono del programma AdSense per pubblicare annunci pertinenti ai contenuti dei propri siti. Per assicurarci di servire tutti i nostri utenti (inserzionisti o meno), abbiamo stabilito una serie di princìpi guida per i nostri programmi pubblicitari e le relative prassi: · Non consentiamo la visualizzazione di annunci sulle nostre pagine dei risultati, a meno che siano pertinenti alla pagina in cui vengono mostrati. Crediamo fermamente che gli annunci possano fornire informazioni utili solo se sono pertinenti a ciò che gli utenti desiderano trovare. Per questo motivo, è possibile che non venga visualizzato nemmeno un annuncio in seguito ad alcune ricerche. · Riteniamo che la pubblicità possa essere efficace senza essere appariscente. Non accettiamo annunci popup che interferiscono con la capacità dell’utente di visualizzare i contenuti richiesti. Abbiamo riscontrato che gli annunci di testo pertinenti alla persona che li legge determinano percentuali di clic decisamente maggiori rispetto agli annunci visualizzati casualmente. Qualsiasi inserzionista, a prescindere dalle dimensioni della sua agenzia, può usufruire di questo mezzo altamente mirato. La pubblicità su Google è sempre chiaramente identificata come "Link sponsorizzato", in modo che non comprometta l’integrità dei risultati di ricerca. I posizionamenti non vengono mai alterati al fine di collocare i nostri partner più in alto nei risultati di ricerca e nessuno può acquistare PageRank migliori. I nostri utenti si fidano della nostra obiettività e nessun guadagno a breve termine potrebbe mai giustificare il tradimento di tale fiducia. 7) Ci sono sempre più informazioni di quante ci si possa immaginare. Dopo aver indicizzato più pagine HTML su Internet di qualsiasi altro servizio di ricerca, i nostri tecnici hanno rivolto l’attenzione alle informazioni non immediatamente accessibili. A volte si trattava semplicemente di un problema di integrazione di nuovi database nella ricerca, ad esempio l’aggiunta di una funzione di ricerca di numeri di telefono e indirizzi e di un elenco telefonico commerciale. In altri è stata necessaria una maggiore
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creatività, ad esempio per l’aggiunta della possibilità di eseguire ricerche negli archivi di notizie o di cercare fra brevetti, giornali specialistici, miliardi di immagini e milioni di libri. I nostri ricercatori continuano a studiare nuovi metodi per mettere a disposizione degli utenti in cerca di risposte tutte le informazioni del mondo. 8) Il bisogno di informazioni oltrepassa ogni confine. La nostra società è stata fondata in California, ma la nostra mission è facilitare l’accesso alle informazioni per le persone di tutto il mondo e di tutte le lingue. Per raggiungere tale obiettivo, Google ha sedi in oltre 60 Paesi, gestisce più di 180 domini Internet e più della metà dei risultati è offerta a utenti residenti al di fuori degli Stati Uniti. L’interfaccia di ricerca di Google è disponibile in oltre 130 lingue e offriamo agli utenti la possibilità di limitare i risultati a contenuti scritti nella loro lingua madre, pur mantenendo l’obiettivo di fornire il resto delle nostre applicazioni e dei nostri prodotti in tutte le lingue e in tutti iformati accessibili possibili. Grazie ai nostri strumenti di traduzione, gli utenti possono scoprire contenuti scritti dall’altro capo del mondo in lingue che non conoscono. Con questi strumenti e l’aiuto di traduttori volontari, siamo riusciti a migliorare enormemente sia la varietà sia la qualità dei servizi offerti anche negli angoli più remoti del globo. 9) Si può essere seri anche senza giacca e cravatta. I fondatori hanno costruito Google basandosi sull’idea che il lavoro deve essere una sfida e che tale sfida deve essere divertente. Pensiamo che i risultati più grandiosi e creativi siano più raggiungibili in una cultura aziendale sana (e con ciò non intendiamo solo l’inclusione di lava lamp e palline antistress nell’arredamento dell’ufficio). Viene dato grande risalto ai risultati conseguiti dal team e vengono evidenziati con orgoglio quelli dei singoli che contribuiscono al successo generale della società. Abbiamo un’alta opinione dei nostri dipendenti, persone energiche e appassionate dai background più diversi che mostrano approcci creativi nei confronti del lavoro, del gioco e della vita. L’atmosfera sarà pure informale, ma se nasce una nuova idea mentre si è in fila al caffè, durante la riunione di un team o in palestra, questa viene discussa, verificata e realizzata con una velocità stupefacente e potrebbe essere il trampolino di lancio per un nuovo progetto destinato a un impiego mondiale. 10) Eccellere non basta. Google ritiene che essere i migliori non sia l’obiettivo finale, ma un punto di partenza. Ci siamo prefissati obiettivi che sappiamo di non poter ancora raggiungere, perché riteniamo che impiegando comunque tutte le energie per cercare di conseguirli è possibile andare più lontano del previsto. Tramite innovazione e iterazione, puntiamo a utilizzare come base ciò che già funziona bene migliorandolo in modi inaspettati. Ad esempio, notando che la ricerca funzionava perfettamente con le parole digitate correttamente, un nostro esperto si è chiesto che cosa sarebbe accaduto in caso di errori di ortografia. Ciò lo ha spinto a creare un correttore ortografico intuitivo e più utile. Anche se non sai esattamente che cosa stai cercando, trovare una risposta è un problema nostro, non tuo. Tentiamo di anticipare le esigenze non ancora espresse dal pubblico globale e di soddisfarle con prodotti e servizi che definiscano nuovi standard. Quando abbiamo lanciato Gmail, offrivamo più spazio di archiviazione di qualsiasi altro servizio email disponibile. Col senno di poi, offrire tutto ciò sembrerebbe ovvio, ma è grazie a noi che oggi ci sono nuovi standard per l’archiviazione delle email. Questi sono i tipi di cambiamento che cerchiamo di implementare, e siamo sempre a caccia di nuovi ambiti dove poter fare la differenza. Questa costante insoddisfazione è in definitiva il motore che spinge tutte le nostre imprese.
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3. Studio delle strategie esistenti 3.1. I Team di Business e di Sviluppo Aziendale di Google Inc. I team di Business e di Sviluppo Aziendale di Google Inc. lavorano in continuazione sulla realizzazione di progetti globali e polifunzionali. Questi team forniscono poi dati e spunti ai leader aziendali, che guidano il processo decisionale, l'esecuzione e gli investimenti per alcune delle iniziative più importanti di Google. Tutto ciò richiede ovviamente un buon senso analitico ed un’alta sofisticazione nel problem-solving, per poter permettere all’azienda di prosperare in un ambiente frenetico, che richiede di essere intraprendenti ed innovativi, ma allo stesso tempo mantenere i piedi ben saldi a terra. Quello che i team si propongo di fare ogni vota è: osservare una situazione particolare o una necessità dei clienti, decostruirla, ed in seguito cercare ogni possibile situazione, avendo l’accortezza di scegliere solo le migliori. Qui di seguito vengono analizzate i diversi team che si occupano della Business Strategy di Google Inc.
3.1.1. Business Operations and Strategy Team Il team di Business Operations and Strategy di Google gioca un ruolo fondamentale nel definire e guidare i miglioramenti strategici, operativi e organizzativi di tutta l'azienda. Fondata nel 2003, BizOps (così viene chiamato il team) è una squadra di alto profilo e di grande impatto che lavora con le imprese di Google in tutto il mondo. BizOps lavora su una serie di progetti e criticità: da strategie di crescita per i prodotti di spicco come YouTube, Chrome ed il Mobile, fino a priorità di tipi ingegneristico e all’allineamento della forza vendita globale, allo sviluppo della società ed a strategie di inserimento nei mercati emergenti come l'Africa e l'India. Come membro del team dell’azienda, BizOps è in prima linea per aiutare Google a chiarire le priorità strategiche in rapido cambiamento, per affrontare le sfide operative e per favorire l'innovazione.
3.1.2. Corporate Development Team Il team di Corporate Development garantisce la crescita a livello mondiale di Google, identificando le adeguate acquisizioni e gli adeguati investimenti da intraprendere e mettendosi in moto per realizzarli. Composto da dirigenti di fusione e di acquisizione, e da esperti di integrazione, il team di Corporate Development si impegna ad individuare le opportunità di business del domani. Vengono scovate e valutate tutte le opportunità di acquisizione, in tutti i mercati esistenti ed in quelli emergenti; successivamente vengono consigliate le decisioni da prendere ai team di management, portando alla conclusione di affari di piombo ed aiutando anche la gestione delle operazioni di integrazione delle aziende, nel periodo di post-acquisizione, per rendere le prestazioni dei nuovi acquisti, il più performanti possibili nei confronti delle strategie di Google stessa.
3.1.3. Google Ideas Team Google Ideas è un team orientato all’utilizzo di una strategie di tipo think tank, cioè è un team che si occupa di analisi delle politiche pubbliche (quindi dei settori che vanno dalla politica sociale alla strategia politica, dall'economia alla scienza e alla tecnologia, dalle politiche industriali o commerciali alle consulenze militari). Questo porta a seminare iniziative innovative, per affrontare le più difficili sfide umane e riformulare questioni politiche e sociali globali, per spiegare l'evoluzione del ruolo della tecnologia. I metodi utilizzati da questo team includono: ricerche originali, progetti tecnologici e ricerca di stakeholder inusuali, per catalizzare al meglio i cambiamenti radicali che si mira a raggiungere.
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3.1.4. Energy and Sustainability Team Il Team di Energia e Sostenibilità si sforza di rendere Google un leader globale nel campo della sostenibilità e dell'energia pulita. Il team assicura che le operazioni di Google siano il più sostenibili possibile, grazie a tecnologie innovative ed pratiche commerciali. Inoltre, la squadra è in costante ricerca di metodi per diminuire l’impatto sull’ambiente, per svolgere tutte le attività interne dell’azienda in un clima di completa ecosostenibilità.
3.2. Strategie di innovazione e di differenziazione dei prodotti Notoriamente, Google utilizza una politica di innovazione denominata "20 percent time": qualsiasi ingegnere (e alcuni altri dipendenti) hanno il permesso di passare un quinto del loro orario lavorativo su qualsiasi progetto che ritengano utile. Google News, Google Suggest, Adsense, e il sito di social networking Orkut, sono tutti progetti emersi da questi progetti personali, oltre a più della metà di tutti i prodotti di successo di Google - e un portafoglio sorprendente di fallimenti. Questa politica ha funzionato nel passare degli anni, proprio perché si basa su un meccanismo paritario: le idee provenienti da qualunque impiegato, sia esso un ingegnere o un operaio, posso essere eccellenti e degne di essere approfondite in ugual misura. Ed essendo questa politica così efficiente, oltre ad essere ripetutamente emulata dalle altre aziende della Silicon Valley, ha portato Google Inc. ad investire miliardi di dollari sulla creazione del Googleplex, il complesso realizzato da Google per permettere ai propri dipendenti di vivere come in un campus, luogo che, secondo l’azienda, sprona l’insorgere di idee geniali (come quella che ebbero Larry Page e Sergey Brin alla Stanford University, quando idearono Google). Il comune denominatore che deve essere presente per far sì che un’idea sia presa in considerazione, rimane comunque la “differenziazione” dei prodotti. Google infatti si fa da portavoce dell’innovazione, investendovi proficue somme di denaro. Ed è proprio questo, combinato alla genialità della politica “20 percent time”, che rende l’azienda un leader nel settore della R&S, in quanto essa non investe solamente nella produzione di servizi web per l’utente, ma nel tempo ha ampliato il suo mercato anche alla realizzazione di Hardware (basti pensare ai Google Glass, o all’acquisione di Motorola Mobility, con l’intento di realizzare in-house degli smartphone che montano il software Android, anch’esso di proprietà Google Inc.), nella Sanità (è stata da poco dichiarata l’intenzione dei fondatori, di investire nella ricerca per allungare la vita dell’uomo, nonchè una serie di altre ricerche basate sull’archiviazione di tutti i genomi umani, nei database di Google), e nella realizzazione di automi reali (auto, robots, ecc.) sia per i privati, che per le aziende. Il tutto in chiave Google Inc., il che vuol dire che a sostenere queste iniziative c’è sempre un velo di “follia” che porta l’azienda ad investire grossi capitali in idee praticamente impossibili, e a portarle avanti fino a che non si trasformano in realtà: questo è sinonimo della grande esperienza ed efficienza dei dipendenti che lavorano in Google, uno dei vanti dell’azienda.
3.3. Strategie di espansione del proprio mercato Nell’ultimo decennio Google ha sviluppato incessantemente la propria strategia di marketing internazionale, per stabilire la propria presenza in oltre 144 Paesi di tutto il mondo. Questa strategia spazia dalla realizzazione di semplici uffici di rappresentanza, alla realizzazione di complesse azioni di partnership con imprese esistenti nei paesi stranieri, fino all’acquisizione di interi settori di produzione di aziende concorrenti e non. Il semplice fatto che la mission di Google sia "organizzare tutte le informazioni del mondo e renderle universalmente e facilmente accessibili da tutti" rende evidente come l’intento della società sia troppo distante dal poter essere raggiunto da un’azienda singola che opera da sola, per quanto sia il principale big player mondiale nel settore della web researching.
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Ed è proprio qui che si vede il genio di marketing internazionale che si cela dietro Google Inc., la quale rendendosi conto della necessità di colmare i propri gap, ed allo scopo di ampliare la propria gamma di servizi offerti e di applicazioni culturalmente rilevanti da condividere con il mondo intero, ha assunto nel tempo oltre 50 aziende (tra colossi del settore e start-up), sancendo contemporaneamente un centinaio di collaborazioni e partnership con varie aziende ed enti. Si può quindi affermare che il tipo di crescita aziendale di Google Inc. pone le sue basi su tre versanti principali:
Integrazione orizzontale, cioè l’acquisizione di aziende facenti parte della stessa linea di business di Google; Integrazione verticale, cioè l’acquisizione di aziende che sono coinvolte in più di una fase della catena di fornitura (quindi l’acquisizione di clienti e/o fornitori); Partnership con altre società, per migliorare i servizi messi a disposizione, ed investire in R&S.
Nella seguente tabella vengono riportati alcuni esempi rilevanti di operazioni intraprese in questo ambito da Google Inc., a partire dalla sua data di fondazione sino ad oggi:
Operazioni di integrazione orizzontale
Operazioni di integrazione verticale
Operazioni di partnership
Acquisizione, nel febbraio 2001, dell’Usenet Discussion Service, un archivio di Deja.com contenente 500 milioni di discussioni sulla Usenet. Fu migliorato, gli fu aggiunta una funzione di ricerca e venne rilanciato con il nome di Google Gruppi.
Acquisizione, nell’aprile 2003, di Applied Semantics, la cui tecnologia è oggi alla base del servizio AdSense.
Partnership, nel giugno 2000, con Yahoo!, per diventare il suo fornitore di servizi di ricerca predefinito.
Acquisizione, nel febbraio 2003, di Pyra Labs, i creatori di Blogger.
Acquisizione, nell’ottobre 2004, di Keyhole, una società che si occupa di realizzazione di mappe digitali la cui tecnologia diventerà in un secondo momento Google Earth.
Partnership, nell’ottobre 2001, con Universo Online (UOL): permette a Google di diventare il principale servizio di ricerca di milioni di abitanti dell’America Latina.
Acquisizione, nell’ottobre 2006, di YouTube.
Acquisizione, nel marzo 2005, di Urchin, una società che si occupa di analisi dei dati web la cui tecnologia è stata utilizzata per creare Google Analytics.
Partnership, nel maggio 2002, con AOL, per offrire il servizio di ricerca Google e i link sponsorizzati ai 34 milioni di clienti che utilizzano CompuServe, Netscape e AOL.com .
Acquisizione, nel luglio 2007, di Postini, una compagnia che offre soluzioni per la sicurezza e la conformità aziendale della posta elettronica e di altre applicazioni basate sul web.
Acquisizione, nel gennaio 2006, di dMarc, una società specializzata in pubblicità radiofonica digitale.
Partnership, nel dicembre 2004, con le biblioteche di Harvard, Oxford, Stanford, University of Michigan e New York Public Library, per ampliare il Google Print Program (in seguito chiamato Google Ricerca Libri).
Acquisizione, nel marzo 2008, di DoubleClick, una società che sviluppa e fornisce servizi internet.
Acquisizione, nel marzo 2006, di Writely, un’applicazione per l’elaborazione di testi basata sul Web che in seguito diventerà la base di Google Documenti.
Collaborazione, nel marzo 2006, con un team di persone di Mountain View, Bangalore e New York, per creare Google Finanza.
Acquisizione, nel febbraio 2010, di Aardvark, una società che consente con i propri servizi di accedere in modo facile e veloce alle conoscenze e all’esperienza dei propri amici e della rete estesa di contatti.
Acquisizione, nell’ottobre 2006, di JotSpot, una piattaforma wiki di collaborazione che in seguito diventa Google Sites.
Collaborazione, nell’ottobre 2006, con LitCam e l’Institute for Lifelong Learning dell’UNESCO, per lanciare il progetto Literacy Project, che ha come scopo la condivisione delle risorse tra chiunque sia interessato alla promozione della letteratura.
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Acquisizione, nel luglio 2010, di Metaweb, una società che gestisce un database aperto delle cose nel mondo.
Acquisizione, nell’agosto 2009, di On2 Technologies, una società che si occupa di tecnologie di compressione video di alta qualità.
Partnership, nel gennaio 2007, con China Mobile, per offrire servizi di ricerca su cellulare e Internet in Cina.
Acquisizione, nell’agosto 2010, di Slide, una società specializzata in tecnologie per social network.
Acquisizione, nel settembre 2009, di reCAPTCHA, una società che si occupa di tecnologie e in particolare del riconoscimento ottico dei caratteri (OCR, Optical Character Recognition).
Partnership, nel marzo 2007, per offrire l’accesso gratuito a Google Apps for Education a 70.000 studenti universitari di Kenya e Ruanda.
Acquisizione, nell’aprile 2011, di ITA, una società che si occupa di software specializzata nell’organizzazione dei dati delle compagnie aeree, quali orari dei voli, disponibilità e prezzi.
Acquisizione, nel marzo 2010, di Picnik, un sito che consente di modificare le proprio foto nella cloud senza uscire dal browser.
Collaborazione, nel maggio 2007, con Growing Connection, per creare un orto al centro del Googleplex, i cui i frutti vengono offerti nella caffetteria della sede.
Acquisizione, nel giugno 2011, di Admeld, una società che aiuta i grandi publisher a ottenere il massimo dal panorama degli annunci display in rapida evoluzione e in crescita.
Acquisizione, nel maggio 2010, di AdMob, una società che si occupa di soluzioni per la pubblicità display su cellulare.
Collaborazione, nel giugno 2007, con Intel, Dell e oltre 30 altre società, per presentare una serie di iniziative ecosostenibili.
Acquisto, nel luglio 2010, di 114 MW di energia eolica pulita prodotta dallo stabilimento Next Energy Resources Story County II nell’Iowa.
Partnership, nel giugno 2007, con Salesforce.com, per integrare le applicazioni CRM on-demand della società con Adwords.
Acquisto, nell’aprile 2011, di energia elettrica da un impianto per la generazione di energia eolica in Oklahoma ed investimento di 168 milioni di dollari in un impianto a energia solare nel deserto del Mojave in California.
Collaborazione, nel settembre 2007, con la X PRIZE Foundation, per realizzare il Google Lunar X PRIZE, una corsa robotica alla Luna per l’assegnazione al vincitore di un premio di 30 milioni di dollari.
Acqusizione, nell’agosto 2011, di Motorola Mobility.
Collaborazione, nel marzo 2008, con Yahoo e MySpace, per la realizzazione dell’OpenSocial Foundation.
Acquisizione, nel settembre 2011, di Zagat, una società che si occupa di redigere guide per vari servizi territoriali (hotel, ristoranti, teatri, cinema, ecc.).
Collaborazione, nel settembre 2008, con editori di giornali, per realizzare la funzione Google Ricerca Archivi, che consente di rendere accessibili e disponibili per la ricerca online un maggior numero di vecchi giornali. Collaborazione, nel dicembre 2008, con editori di giornali, per digitalizzare milioni di articoli di riviste e renderli disponibili su Google Libri. Collaborazione, nel gennaio 2009, con l’Open Technology Institute della New America Foundation e con il PlanetLab Consortium e i ricercatori accademici , per realizzare il Measurement Lab (M-Lab), una piattaforma aperta a chi offre strumenti per il test delle connessioni a banda larga. Collaborazione, nel dicembre 2009, con The New York Times e The Washington Post, per la realizzazione di un prototipo in
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formato sperimentale per la presentazione delle notizie online. Collaborazione, nel giugno 2010, con la Marin Bee Company, per realizzare Hiveplex, quattro alveari veri dipinti con i colori di Google posizionati in una zona fiorita del Googleplex. Donazione, nell’aprile 2011, di 100 milioni di dollari in fondi Adwords alla Startup America Partnership, per contribuire a far ripartire l’economia, e donazione, nello stesso mese, di 12 milioni di dollari di fondi a musei di New York, Londra, Chicago, Boston e California. Collaborazione, nell’agosto 2010, con Verizon, per realizzare una proposta congiunta di norme per una rete Internet aperta. Collaborazione, nel giugno 2011, con Bing e Yahoo!, per realizzare Schema.org che supporta un vocabolario comune per il markup di dati strutturati in tutto il Web. Collaborazione, nel luglio 2011, con la compagnia di coreografi Pilobolus e gli OK Go, per realizzare All is Not Lost, il più recente esperimento di Google per Chrome. Collaborazione, nel settembre 2011, con l’Israel Museum, per digitalizzare gli antichi Manoscritti del Mar Morto.
3.4. Problemi e considerazioni sulle strategie in atto Nonostante tutto, bisogna comunque prendere atto del fatto che Google ha ancora molta strada da fare per raggiungere il proprio obiettivo. Ci sono infatti molti Paesi in cui l’azienda non ha potuto ancora introdurre i propri servizi a causa di forti barriere all’ingresso, per la maggior parte di tipo politico (leggi sulla privacy e sulla diffusione dei dati in alcune nazioni), ma anche tecnologico (nei Paesi sottosviluppati, in cui una tecnologia così avanzata non può penetrare, per mancanza di istruzione e di mezzi di comunicazione). Tuttavia i co-fondatori Larry Page e Sergey Brin, nei comunicati stampa di Google, sono stati inflessibili, affermando che intendono continuare la loro espansione sui mercati esteri, allo scopo di fornire un’esperienza di utilizzo di Internet pienamente soddisfacente per il mondo intero. Resta quindi ancora una sfida aperta: portare la tecnologia lì dove ancora non c’è e condividere le informazioni provenienti da tutto il mondo, con tutto il mondo. Tuttavia c’è un punto fondamentale su cui bisogna porre attenzione, per quel che riguarda lo scopo finale a cui mira l’intero operato di Google: in un certo senso si può dire che quest’ultimo consiste nel diventare essa stessa “l’ultima applicazione”, cioè la lente principale con la quale poter osservare tutto il resto. Ed in questo intento c’è qualcosa di straordinario, ma anche qualcosa di straordinariamente spaventoso: la bellezza di questo progetto sta nella possibilità di fornire un’informazione, risposta, un’opportunità, a chiunque ne abbia bisogno, collegando tutte le cose che costituiscono il mondo in cui viviamo ed avendole a portata di mano con un semplice click; ma questo comporta anche che Google otterrà il monopolio su tutte le informazioni del mondo e ne avrà accesso, cosa di per sé spaventosa, per ovvi motivi.
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4. Innovazione In un’azienda come Google, l’innovazione (soprattutto di prodotto) è tutto; per il mercato della Search, l’innovazione è stata lo strumento fondamentale per la conquista dell’attuale posizione di leadership, mentre per gli altri mercato l’innovazione è fondamentale ogni giorno per riuscire ad offrire un migliore servizio rispetto ai concorrenti. Innovazione è anche integrazione, capire che i prodotti e i servizi offerti sono sicuramente più appetibili e solidi se funzionano in parallelo. Google è stato fra i pionieri inoltre per i primi prodotti di interazione fra realtà e web; un primo esempio sono sicuramente i Google Glasses, ma sono validi casi di studio anche la Driverless Car, le tecnologie di analisi statistica integrata offerte dal nuovo “Universal Analytics” o gli esperimenti in materia di domotica.
4.1. Strategie d’Ingresso 4.1.1. Strategie d’Ingresso - Mercato della Search La strategia di ingresso nel mercato che costituisce la base per il core business di Google, oltre che il core tecnico dell’azienda, è stata sicuramente quella di early follower: una strategia che ha permesso ai founders di Google di analizzare lo stato dell’arte dei primi motori di ricerca e di capire che la chiave per il successo era in un’impeccabile user experience, su cui lavorare sia a livello grafico che strutturale. Larry Page e Sergey Brin hanno così potuto avvalersi dei primi interessanti studi di quegli anni per iniziare a sviluppare la prima versione del motore di ricerca “BackRub” - diventato poi Google, dopo l’investimento di Andy Bechtolsheim di Sun Microsystem - senza però entrare in una piena condizione di follower che sarebbe probabilmente equivalsa ad alte barriere all’entrata. In breve tempo, Google ha assunto una posizione di leadership del mercato, competendo con motori di ricerca come Ask Jeeves, Teoma, Msn Search, Altavista e Lycos. Grazie alla sua capacità di indicizzazione del web, Google diventa in breve oggetto di alcuni importanti investimenti che lo portano ad espandersi, sia a livello di numero di dipendenti, sia a livello di infrastrutture di rete.
4.1.2. Strategie d’Ingresso - Web Analytics Prendiamo come esempio l’ingresso nel mercato di nicchia dei software per le Web Analytics, perché rispecchia molte delle stategie d’ingresso di Google in vari mercati. I software di Web Analytics sono degli strumenti che servono a tener traccia e ad analizzare i flussi di traffico da e verso una o più risorse web. Google Analytics è a oggi il più utilizzato software di questa categoria; sviluppato dopo l’acquisizione di Urchin, azienda che si occupava di questo, Analytics ha conquistato in fretta il mercato grazie a: Brand; Integrazione con gli altri strumenti per Web Master di Google; Semplicità di utilizzo ed espandibilità; Gratuità del servizio Google ha infatti potuto offrire il servizio gratuitamente (cosa che accade tutt’ora), grazie al core business di supporto, che trae sicuramente vantaggio dalla presenza di uno strumento di questo tipo sul più vasto numero di siti possibile. La strategia, in questo caso follower, è riuscita ad essere vincente grazie all’ormai consolidato brand aziendale e ai motivi suddetti.
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4.1.3. Strategie d’Ingresso - Wearable Technologies Interessante è una breve analisi al settore delle wearable technologies, che sta emergendo in questi anni e che vede la comparsa di strumenti come l’orologio Samsung e i Google Glasses, dei quali troviamo i primi brevetti già nel 2010-2011. In questo mercato Google sta assumendo una posizione di early follower o di first mover, in alcuni casi. La pubblicazione dei primi brevetti e la gestione dei rumors iniziata mesi prima del lancio ufficiale al fine di generare buzz sono chiare strategie di marketing adottate generalmente per prodotti innovativi. Il mercato delle wearable technologies fa parte di quei mercati di nicchia e ancora in sviluppo che porteranno nei prossimi anni a una sempre più profonda integrazione fra web e realtà, fra IT e industria. Grazie alla mossa di commercializzazione dei Google Glasses, l’azienda di Mountain View è riuscita in breve tempo a far diventare i suoi occhiali un simbolo di questo mercato. Molti dei progetti di Wearable Technologies fanno parte di Google X.
4.2. Tecnologie adottate per la realizzazione dell’Innovazione I mercati in cui opera Google Inc. richiedono una continua innovazione in termini di prodotti e servizi offerti: è importante che l’azienda sappia quali prodotti debba integrare per poter offrire un unico, nuovo prodotto aggregato innovativo (basti pensare all’integrazione fra Gmail, Android e tutte le business apps) oppure che possa presentare nuovi prodotti o importanti varianti per la sua tecnologia core. Distinguiamo quindi alcuni diversi versanti su cui avviene l’innovazione in Google: 1. Search & Search Advertising 2. Business Apps & Altre Apps 3. Mobile 4. Progetti Correlati 5. Energie Rinnovabili 6. Infrastrutture
4.2.1. Tecnologie Adottate per la Realizzazione dell’Innovazione nella Search La divisione di Google Inc. che lavora sul motore di ricerca ha la missione di “fornire all’utente i migliori risultati in relazione alle sue intenzioni”. Il motore di ricerca è quindi studiato in modo tale da cercare di comprendere l’intenzione dell’utente, in base alla chiave di ricerca utilizzata e a una serie di altri fattori, e di restituirgli i collegamenti che Google ritiene più adatti alle sue esigenze. Per fare ciò è necessario lavorare su più versanti, fra cui possiamo identificarne quattro fondamentali: 1. Miglioramento delle potenzialità di indicizzazione; 2. Miglioramento della capacità di analisi dello user intent; 3. Aumento della varietà di tipologie di risultati (siti, blog, negozi, video, mappe..); 4. Miglioramento delle capacità di scelta del miglior risultato e di arginamento dello spam Queste quattro aree di intervento richiedono degli studi totalmente diversi, che vanno a chiamare in causa diverse tecnologie e competenze. Per la search Google cerca di sviluppare o migliorare quasi sempre in-house le proprie tecnologie, salvo qualche raro caso, in cui sono stati preferiti trasferimenti tecnologici mediante acquisizione (es. Metaweb), partnership (es. con Salesforce per AdWords o con Bing e Yahoo per Schema.org). Alcune importanti partnership per l’analisi dei dati sono state quelle con alcuni social network (fra cui Twitter) e quella, non andata in porto, con Facebook.
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4.2.2. Tecnologie Adottate per la Realizzazione dell’Innovazione nelle Business Apps Gran parte delle business apps proviene invece da acquisizioni e partnership (Writely per la realizzazioni Google Docs e Keyhole per quella di Google Earth). Anche in questo caso la politica di Google vede comunque generalmente l’acquisizione completa dell’azienda, probabilmente per motivi di riservatezza, importanti nell’innovazione informatica. Importanti sono gli investimenti a livello di Venture Capitals, tramite il programma Google Venture: Uber e Pocket sono due esempi di app mobile finanziate tramite questo programma (versante a cavallo fra questo e quello del mobile).
4.2.3. Tecnologie Adottate per la Realizzazione dell’Innovazione nel Mobile Google è presente sul mercato mobile sia a livello software che hardware. Google Inc. investe inoltre in progetti non convenzionali come i Google Glasses e le Google Lens, che fanno parte di una categoria mista e meritano una trattazione separata. Software Sul versante del software i progetti di Google sono senza dubbio i due sistemi operativi Android e Chromium OS, rispettivamente rivolti ai segmenti smartphone/tablet e netbook/PC. Android in particolare è uno dei più floridi progetti di Google Inc. in questo settore: tramite questo sistema operativo open sorce, basato su kernel Linux e distribuito su licenza Apache, l’incorporation di Mountain View è riuscita in breve tempo a conquistare gran parte del mercato mobile (46% del mercato USA e 54% del mercato italiano, a gennaio 2014) e a espandersi in mercati limitrofi, come quello delle mobile apps e della fruizione di contenuti attraverso mobile. Lo sviluppo di Android è stato anche un fattore chiave per lo studio comportamentale e la profilazione degli utenti mobile, in modo tale da poter studiare le nuove caratteristiche della ricerca orientata al mobile di Google Search e al nuovo Google AdWords, che hanno portato al lancio delle campagne potenziate: un nuovo tipo di campagna Pay per Click rese disponibili a fine 2012. La conquista del mercato mobile ha permesso inoltre a Google di ottenere importanti dati per lo sviluppo tecnologico delle nuove features di Google Universal Analytics e altri software utili a utenti business. Per approdare in questo mercato è stato quindi necessario acquisire know how, informazioni e software che permettessero lo sviluppo degli OS e i successivi ampliamenti per quanto riguarda studi comportamentali, integrazioni con smartphone e apps. In seguito ad alcuni studi sul mobile e all’acquisizione di alcuni brevetti, Google ha acquisito (agosto 2005) l’azienda Android Inc., che in quel periodo iniziava a lavorare sullo sviluppo di un sistema operativo mobile Linux based. A partire da questa acquisizione, Google ha investito nel progetto in modo via via crescente, interessandosi al mercato mobile in vari ambiti: da quello della search (con il lancio di Google Mobile e le campagne rivolte ai web master per la creazione di interfacce accessibili da dispositivi mobili) a quello del vero e proprio hardware, fino allo sviluppo di software ad hoc. Per l’annuncio del sistema operativo e la sua diffusione, Google stringe un accordo partecipativo con altre aziende di ambito mobile (fra cui HTC e Samsung), fondando la OHA (Open Handset Alliance). Il primo cellulare con Android pre-installato è lanciato sul mercato nel 2008 in partnership con HTC (HTC Dream). Per lo sviluppo della piattaforma Android, Google ha fatto uso di licensing su centinaia di brevetti (a gennaio 2012 oltre 200 brevetti acquistati da IBM, di cui uno sull’identificazione degli interessi degli utenti su network mobile).
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Importante è il mercato delle Mobile Apps, aperto al grande pubblico con il lancio dello store di applicazione di casa Mountain View: Google Play. Tramite Google Play, l’azienda stringe ogni giorno centinaia di accordi di tipo partecipativo con i singoli sviluppatori di app, in cambio di royalties sulla vendita delle singole apps a pagamento. Lo stesso discorso viene fatto per la vendita di libri in formato ebook (PDF o ePub), sempre tramite il network Google Play, in accordo con gli editori.
Hardware Importante presenza di Google si ha anche in campo hardware, con lo sviluppo di smartphones, tablets e netbooks proprietari. Per la produzione di questi prodotti, Google si avvale di importanti partnership o di accordi su commissione stipulati con alcune importanti aziende del settore. Smartphone
Nexus One
HTC
Smartphone
Nexus S
Samsung
Smartphone
Galaxy Nexus
Samsung
Smartphone
Nexus 4
LG
Smartphone
Nexus 5
LG
Tablet
Nexus 7
Samsung
Tablet
Nexus 10
Asus
Approfondimento sui Google Glasses e sulle Google Contact Lenses I Google Glasses fanno parte dei progetti di wearable technologies in studio e progettazione presso Google Inc. che dovrebbero rivoluzionare il concetto di augmented reality nei prossimi anni. L’inizio del progetto dei Google Glasses (originariamente Project Glass) risale al biennio 2010-2011, anni in cui Google deposita i primi brevetti presso l’USPTO (United States Patents and Trademarks Office). Ricerca e sviluppo per questo progetto sono stati condotti internamente, mentre per lo sviluppo manifatturiero Google si è rivolta al Foxconn Technology Group, multinazionale del Taiwan che si occupa dello sviluppo manifatturiero di prodotti come iPhone, Kindle, Playstation, Xbox e Wii, che cura la produzione dei Glasses su commissione, in un suo stabilimento in California. Dalla Foxconn sono stati acquistati anche alcuni brevetti. Nel 2012 Sergey Brin ha presentato i Glasses durante l’incontro Google I/O, tramite una prima videochiamata tramite i Google Glasses e il sistema Google Hangout, fra la platea dell’evento e un base-jumper che è atterrato sul tetto della location per portare gli occhiali con cui ha ripreso in diretta il volo. Il concetto delle Google Contact Lenses è invece totalmente diverso: le lenti dovranno essere al servizio di pazienti diabetici, che potranno tenere sotto controllo il livello di glucosio nelle loro lacrime. Le Lenses nascono da un’idea della National Science Foundation e sono state oggetto di studio in Microsoft e di due ricercatori dell’Università di Washington, prima di entrare a far parte dei progetti Google.
4.2.4. Tecnologie Adottate per lo Sviluppo di Energie Rinnovabili e Infrastrutture Google ha iniziato a investire anche nel settore delle energie rinnovabili e di innovative infrastrutture per la dislocazione ottimale e la gestione economica dei suoi datacenter.
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L’azienda cerca da anni l’indipendenza energetica per i suoi impianti; al momento Google produce il 30% dell’energia necessaria mediante impianti rinnovabili di proprietà e punta nei prossimi anni a raggiungere il 100%. Come si legge dalla pagina ufficiale dedicata al progetto: “Sfortunatamente, i luoghi più idonei alla produzione di energia rinnovabile spesso non sono compatibili con quelli più adatti ai data center. I data center funzionano 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, mentre la maggior parte delle fonti di energia rinnovabile non hanno (ancora) questo livello di costanza. Per questo motivo, dobbiamo utilizzare l'energia fornita dalla rete elettrica, che attualmente non risulta essere molto ecologica. Il nostro impegno è quindi volto a rendere più sostenibile l'elettricità complessiva distribuita dalla rete, in modo che tutti possano usufruirne.” Per la comunicazione di questi progetti è presente un portale di comunicazione verso l’esterno, chiamato “Google Green”, nel quale si evince che l’azienda ha investito quasi un miliardo di dollari in energie rinnovabili (fra installazione di impianti e finanziamenti di ricerche per lo sviluppo di nuove soluzioni). Lo sviluppo di tecnologie per le energie rinnovabili è quasi sempre portato avanti mediante accordi di produzione su commissione e investimenti diretti. Dal punto di vista infrastrutturale Google invece si avvale di ricerche condotte anche internamente e/o acquistate sotto forma di licensing; alcuni brevetti importanti per i datacenter ad alta efficienza energetica sono stati depositati nel corso degli anni presso l’USPTO. Desta particolare interesse il Brevetto US 7525207 B2, depositato il 27 febbraio 2007, per la costruzione di datacenter marini, collocati su piattaforme galleggianti, che permetterebbero di raffreddare i server con acqua di mare e di produrre energia sfruttando il moto ondoso.
Questo tipo di Datacenters, ora in fase di sviluppo, potranno trovare applicazioni su piattaforme petrolifere e navi ancorate in mare aperto.
4.3. Fonti dell’Innovazione Quasi tutti i progetti sviluppati da Google Inc. vedono entrare in gioco una gran varietà di fonti d’innovazione diverse: la collaborazione con le università e le imprese è importante, così come lo sono la ricerca interna e l’acquisto di know-how da aziende esterne.
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Il ruolo dell’Università è stato fondamentale nella fase iniziale di sviluppo delle prime versioni di Google: è proprio a Standford che Brin e Page hanno potuto stendere le prime versioni di Backrub. Google Inc. è strutturata in modo tale da cercare di rendere facile la nascita di progetti innovativi all’interno dell’azienda. Alcuni esempi lampanti: L’organizzazione stessa dei team di lavoro, simi a startup e organizzati come startup, dinamiche e a lavoro su progetti che cambiano ogni 4 mesi; La possibilità di dedicare il 20% del proprio tempo lavorativo a progetti personali, data a ogni dipendente dei team di sviluppo di Google; L’istituzione di Google Ventures, i Venture Capitals di Google, tramite i quali l’azienda stanzia fondi e supporto per progetti con elevato livello di rischio. L’organizzazione dei Venture Capitals è tale che le aziende “incubate” possano usufruire di tutto il supporto di cui hanno bisogno, oltre a quello meramente economico. L’accesso alle strutture e ai servizi Google è uno dei vantaggi. Importanti sono anche gli incontri di brainstorming organizzati settimanalmente in azienda, nei singoli team e fra i diversi team che lavorano sulle diverse parti di un macro-progetto.
4.4. Tipologie e forme di Innovazione E’ possibile trovare in Google la quasi totalità di tipologie e forme d’innovazione classicamente studiate: l’innovazione dei processi di produzione e di organizzazione con i nuovi schemi organizzativi, ma anche l’innovazione del prodotto principale, Google Search, mediante lo studio del brevetto PageRank. Il brevetto PageRank, ancora parzialmente in uso, è stato alla base dei criteri di valutazioni di autorevolezza dei siti web fino a pochi anni fa e consiste nell’assegnazione di un punteggio “ereditario” su scala logaritmica a ogni pagina web, in base al PageRank (brevetto US6285999) e alla distribuzione dei collegamenti entranti da altri siti e pagine. L’innovazione di prodotto è alla base della vita di tutti i giorni dell’azienda: In ambito search per l’identificazione di nuovi metodi per l’identificazione dello user intent e per l’aggiunta di importanti funzionalità nei risultati di ricerca; In ambito software per lo studio di funzioni che facilitino l’esperienza dell’utente, sia mediante integrazione di servizi che mediante la creazione di nuove applicazioni; In ambito infrastrutture e hardware per lo sviluppo di soluzioni che aiutino l’economia dell’azienda e possano portare visibilità all’azienda (es. l’utilizzo dei droni per il Project Loon, citato nella sezione su Google X). Nell’ambito della search si assiste generalmente a innovazioni di tipo incrementale e competence enhancing e così per gran parte dei prodotti. Abbiamo assistino a innovazioni radicali con la recente messa sul mercato dei Google Glasses e, tempo fa, con l’unione dei network di advertising AdWords e AdSense, che hanno rivoluzionato il mercato mondiale dell’advertising.
4.5. Core Competencies Le core competencies sono secondo Prahalad e Hernel (1990): “Combinazione integrata e complessa delle capacità e risorse che contraddistinguono un’impresa all’interno del mercato”. Google Inc ha core competencies nell’ingegneria del software, nell’indicizzazione di contenuti e nella cultura dell’innovazione e dello sviluppo personale che ha l’azienda.
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4.6. Meccanismi di Protezione adottati Nei mercati in sviluppo come quelli in cui opera Google, la miglior forma di protezione consiste probabilmente proprio nella stessa complessità della tecnologia. Google Inc. adotta sistematicamente la protezione di idee, progetti e nomi tramite brevetti e registrazione di marchi (ogni progetto è tendenzialmente marchio registrato ed è addirittura possibile prevedere le mosse dell’azienda in futuro leggendo i brevetti archiviati presso l’USPTO). Il celebre algoritmo PageRank nasce come brevetto con nome del marchio registrato. Altro esempio più recente, in discussione nella community SEO internazionale, è quello relativo ai brevetti dell’Author Rank (2005-2014) e correlati: un insieme di brevetti per l’analisi dell’influenza degli autori in base alle loro pubblicazioni e alla loro presenza in rete che sta trovando applicazione oggi e che cambia sostanzialmente il modo di pensare il Search Engine Marketing.
5. Sostenibilità economico-finanziaria 5.1. Investimenti in attività strategica e innovativa: Google Ventures Google Ventures è il programma di Google per investire nelle start-up non solo operanti nel settore tecnologico ma anche nel settore del commercio, società statistiche e di analisi dati, a scopo scientifico e finalizzate al benessere personale. Il programma, oltre al finanziamento effettivo, funziona un po’ come un incubatore, fornendo supporto tecnico e formazione. L'azienda opera in modo indipendente da Google Inc. (rimanendovi profondamente legata) e guida da sola le decisioni di investimento finanziarie. Google Ventures ha anche sviluppato un modello di progettazione, detto dei “cinque giorni intensivi”, chiamato Design Sprint, allo scopo di aiutare le start-up a risolvere rapidamente i loro problemi. Il gruppo è stato fondato il 31 Marzo 2009, con 100 milioni di dollari capitale sociale impegnato da Google Inc.. Nel 2012, tale impegno è stato alzato a 300 milioni di dollari all'anno, ed il fondo in gestione ora ammonta a 1,5 miliardi dollari. Google Ventures ha uffici a Mountain View, San Francisco, New York e a Cambridge.
5.1.1. Il Team di Google Ventures Tra i partner più importanti, provenienti da tutto il mondo, che lavorano con la società, figurano:
Bill Maris (Managing Partner) - Fondatore di Google Ventures, nel 2009. Rich Miner (General Partner) - Co-fondatore di Android e pioniere del mondo del Mobile. Guida il team di investimento di Google Ventures, nell’East Coast. Joe Kraus (General Partner) - Fondatore di Excite e JotSpot. Ha giocato un ruolo fondamentale nella realizzazione del modello operativo di Google Ventures nel 2009. Gli investimenti su cui si è interessato includono: Kabam, Tuneln, Pocket e Clean Power Finance. Krishna Yeshwant (General Partner) - Fisico, programmatore ed imprenditore seriale. I suoi investimenti includono: One Medical Group, Foundation Medicine, Predilytics e Flatiron Health.
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David Krane (General Partner) - Fu l’ottantaquattresimo impiegato assunto da Google Inc., responsabile di costruire il brand e di gestire le comunicazioni strategiche. I suoi investimenti includono: Uber, Nest, HomeAway e CircleUp. Karim Faris (general Partner) - Gestisce gli investimenti relativi ai software di impresa, all’analisi di dati, ed alla sicurezza. I suoi investimenti includono: DocuSign, DuoSecurity, RetailMeNot e OnDeck Capital. Kevine Rose (General Partner) - È il fondatore di Digg, Revision3 e Milk. È un appassionato ed un genio della tecnologia. I suoi investimenti includono: About.me, Blue Bottle Coffee, Nextdoor, and FitStar. MG Siegler (General Partner) - È stato un partner fondatore di CrunchFund ed è stato, ed è tuttora, uno scrittore a TechCrunch. Si occupa di aziende su cui Google Ventures può investire. Andy Wheeler (General Partner) - È un esperto di wireless e di incorporamento di tecnologie. È il fondatore di Ember e fu uno dei primi impiegati di Zipcar. I suoi investimenti includono: Airware e Playi. Blake Byers (General Partner) - Ha un dottorato di ricerca in bioingegneria. Ha aiutato nella realizzazione di Womply e Transcriptic. I suoi investimenti includono: LendUp, Rani Therapeutics, Ionic Security e BackOps. Anish Acharya (Partner) - Fondatore di SocialDeck (acquistata in seguito da Google). Dirige il reparto di Google+ relativo al Mobile. Nikhil Chandhok (Imprenditore in residence) - Dirige il reparto musicale di Youtube e ha costruito la più grande rete di televisioni negli USA. Scott Davis (Venture Partner) - È un borsista post-dottorato. Sta sviluppando tecniche di rilevazione del cancro. Chris Hutchins (Partner) - Gestisce lo sviluppo del business di Milk e SimpleGeo. È il fondatore di LaidOffCamp. Dave Munichello (Partner) - Ha aiutato a crescere Kiva Systems, fino a quando è stata venduta ad Amazon per 775 milioni di dollari. Anthony Philippakis (Venture Partner) - È un ricercatore di Cardiologia e Medicina Genetica alla Harvard Medical School. Shanna Tellerman (Partner) - Fondatrice di Wild Pockets (poi acquisita da AutoDesk). Gestisce la piattaforma cloud di Autodesk.
5.1.2. Il Portfolio di Google Ventures L’azienda, tramite i suoi partner, ha attualmente investito in più di 225 compagnie. Queste ultime possono essere suddivise in 5 principali aree di investimento, che saranno trattate singolarmente in questo capitolo: Consumer, Mobile, Commerce, Enterprise & Data e Life Science.
5.1.2.1. Consumer L’area dei Consumer in cui ha investito Google Ventures comprende attualmente 21 compagnie. L’azienda ha fornito la propria competenza e aiuto con il marketing online, incrementando il traffico e l’interesse verso i siti e i prodotti delle varie compagnie. Di seguito si riporta un elenco delle aziende Consumer in cui Google Ventures ha investito negli anni:
Nome Descrizione dell’Azienda/Prodotto Azienda/Prodotto Nest Labs
Investimento di Google Ventures
Nest Labs è una società di automazione Il 14 gennaio 2014, Google ha domestica con sede a Palo Alto, in California, acquisito Nest Labs per 3,2 miliardi che progetta e produce cronotermostati e di dollari, lasciandole il permesso di rilevatori di fumo, attivabili via Wi-Fi, continuare ad utilizzare il proprio programmabili e dotati di auto-apprendimento. marchio autonomamente.
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Co-fondata dagli ex ingegneri Apple Tony Fadell e Matt Rogers nel 2010, la start-up è rapidamente cresciuta, fino ad avere più di 130 dipendenti entro la fine del 2012. About.me
About.me è un serivizio di personal web hosting, co-fondato da Ryan Freitas, Tony Conrad e Tim Young, nell'ottobre 2009. Il sito offre agli utenti registrati una semplice piattaforma da cui partire per collegare più identità on-line, siti esterni rilevanti e siti di social networking popolari, come Facebook, Flickr, Google, LinkedIn, Twitter, Tumblr e YouTube.
L’ammontare dei fondi stanziati da Google Ventures non è reso pubblico. Kevin Rose (General Partner di Google Ventures) si occupa in prima persona di questo investimento.
Kabam
Kabam (ex Watercooler, Inc.) è una società di intrattenimento interattivo che sviluppa e pubblica giochi massively multiplayer social (MMSG). Prima di espandersi nei giochi, Kabam si è affermata come sviluppatore di applicazioni social, realizzando un totali di oltre 60 milioni di utenti, tra intrattenimento e comunicazioni sportive. Fondata nel 2006, Kabam ha uffici a San Francisco, Redwood City, California; Austin, Texas; Pechino, Cina; Seoul, Korea; Saarbrücken, Germania; e Lussemburgo.
Nel 2011, l’azienda ha ottenuto un finanziamento di 85 milioni da Google Ventures, per favorire la propria espansione in Asia, assumere sviluppatori e fare acquisizioni.
FitStar
FitStar è una società di tecnologia, che sviluppa Nel 2013 Google Ventures, insieme a applicazioni di salute e di fitness, che aiutano le Advancit Capital e Floodgate, hanno persone a razionalizzare le loro sessioni di investito 4 milioni di dollari su allenamento. FitStar.
Nextdoor
Nextdoor è un social network privato per il Google Ventures, insieme ad altri quartiere. Utilizzando la piattaforma libera di importanti investitori (tra cui Nextdoor, disponibile sul Web e sui dispositivi Benchmark, Greylock Partners, mobili, i vicini possono creare siti web privati Kleiner Perkins Caufield & Byers, di quartiere privati, dove ci si può conoscere, Tiger Global Management, Shasta fare domande, scambiare consigli locali e Ventures, Comcast Ventures, DAG raccomandazioni, e organizzare orolgi virtuali Ventures, Bezos Expedition e Adi quartiere per ridurre la criminalità. Grade Investments), ha investito in Nextdoor è una società privata con sede a San totale 40,2 milioni di dollari nella Francisco, in California. Nextdoor. Nextdoor è stato nominato nel 2013 uno dei 50 migliori siti web dal magazine Time.
23andMe
23andMe è una società privata di genomica Nel 2007, Google ha investito 3,9 personale e biotecnologia, con sede a Mountain milioni dollari nell’azienda, insieme View, California, che offre test genetici rapidi. a Genentech, New Enterprise La società è stata chiamata così, per le 23 Associates e Mohr Davidow coppie di cromosomi che sono presenti in una Ventures. cellula umana normale. Il loro kit per il test del genoma personale è stato nominato Invenzione dell'anno dalla rivista Time nel 2008.
Airtime
Airtime è una società, fondata da Sean Parker (fondatore di Napster e co-fondatore di Facebook), di video social live, che utilizza la
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Google Ventures ha investito, insieme ad altre aziende (tra cui Kleiner Perkins Caufield & Byers,
AVOS Systems
più recente tecnologia video disponibile per unire le persone.
Andreessen Horowitz, Peter Thiel e Ashton Kutcher), 25 milioni di dollari in Airtime.
AVOS Systems è una società di servizi Internet, gestita dai co-fondatori di YouTube, Chad Hurley e Steve Chen. AVOS ha sede a San Mateo, California, con uffici a Pechino, in Cina e Dunedin, in Nuova Zelanda.
AVOS ha recentemente ricevuto un finanziamento di serie A, da parte di New Enterprise Associates, insieme a Google Ventures e con la partecipazione di Madrone Capitale e di aziende incubatrici con sede nella Cina Innovation Works. L’ammontare dei fondi stanziati da Google Ventures non è reso pubblico.
Backplane
Backplane è una piattaforma che permette alle Nel 2012 Google Ventures, insieme a persone che la pensano in modo simile, di Founders Found Angel, Menlo connettersi e condividere i loro interessi. Ventures, SV Angel, i/o Ventures e Tomorrow Ventures, hanno investito in totale 4 milioni di dollari in Backplane.
DJZ
Fondata nel 2012, DJZ è un’azienda che si Nel 2012, Google Ventures, insieme a occupa di scoprire, creare e condividere , create AFSquare, Social Starts, MESA+, and share music to bridge the musica, per Shari Redstone, Troy Carter, True coltivare il divario tra gli appassionati di Ventures, Kleiner Perkins Caufield & musica elettronica e DJ professionisti. Byers e Index Ventures, hanno investito in totale 1 milione di dollari in DJZ.
Nifti
Nifti è uno strumento che consente agli utenti Nel 2013, Google Ventures, insieme a di memorizzare e tenere traccia dei prodotti e Otto Capital, Abe Gurjal, Andy dei loro prezzi, dai loro siti web preferiti. Palmer e Errik B. Anderson, hanno investito un totale di 800 mila dollari in Nifti.
Rabbit
Rabbit è un applicazione di video chat che Nel 2013, Google Ventures, insieme a permette agli utenti di chattare, guardare film e CrunchFund e Michael Birch, hanno ascoltare musica, tutto in una singola investito un totale di 3,3 milioni di applicazione. dollari in Rabbit.
Rockbot
Rockbot è una piattaforma di social music, con Nel 2012, Google Ventures, insieme a sede a Oakland, California, che offre una Shawn Simpson, David Spector, soluzione jukebox virtuale per le imprese, Detroit Venture Partners, attraverso dispositivi collegati a Internet. Accelerator Ventures, Tom Ryan, T5 Capital e Penny Black, hanno investito un totale di 1,2 milioni di dollari in Rockbot.
Rumble
Rumble, con sede in Redwood City, in California, è uno sviluppatore e publisher di giochi collegati per i social media e smartphone.
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Tra il 2011 e il 2013, Google Ventures, insieme a Khosla Ventures, TriplePoint Capital e Nexon, hanno investito un totale di 32,5 milioni di dollari in Rumble.
Rumr
Scan
Swell
Rumr è una piattaforma per gli appartamenti e L’ammontare dei fondi stanziati da per i subaffitti condivisi, che collega gli Google Ventures non è reso affittuari con chi cerca le tariffe, attraverso i pubblico. loro amici comuni di Facebook. Scan è un’azienda fondata ne 2011 da Garret Tra il 2012 e il 2013, Google Gee, Ben Turkley eKirk Ouimet, che sviluppa Ventures, insieme ad altri applicazioni offline-to-online utilizzando il investirori, hanno investito un totale codice QR, beacon e altre tecnologie mobili. di 8,7 milioni di dollari in Scan. Swell è un’app che permette di condividere notizie e contenuti talk radio.
Nel 2013, l’azienda ha annunciato di aver ottenuto 5,4 milioni dollari tramite un finanziamento di serie A, fi cui 1,8 provengono da Google Ventures e da altri investitori, tra cui Charles River Ventures, DFJ, Andreessen Horowitz, Inspovation Ventures e vari angel investors.
The Orange Chef Co.
The Orange Chef Co., azienda con sede a San Nel 2014, Google Ventures, insieme Francisco, California, sviluppa strumenti da a Kima Ventures, Rockpoint Capital, cucina intelligenti, come il Prep Pad, una scala Bertelsmann Digital Media di nutrimento digitale che facilita l'apporto Investments, Forerunner Ventures, nutrizionale. BoxGroup, The Social+Capital Partnership, Graph Ventures, Tekton Ventures, James Tankenoff, John Schmitt, Jason Krikorian , Kai Huang, SparkLabs Global Ventures, New Enterprise Associates e Lerer Ventures, hanno investito un totale di 3 milioni di dollari in The Orange Chef Co.
Triptrotting
Triptrotting Inc. è una joint venture basata su Nel 2012, Google Ventures, insieme a una società di viaggi, che ha come missione Golden Seeds, Bill Gross, 500 quella di aiutare chiunque a sentirsi come se Startups, Eric Chen e Safa Rashtchy, fosse in un locale, ovunque esso si trovi. hanno investito un totale di 1 milione di dollari in Triptrotting.
Urban Engines
Urban Engines è un’applicazione che mira a L’ammontare dei fondi stanziati da ridurre la congestione stradale, combinando Google Ventures non è reso intuizioni e incentivi per facilitare il tempo e lo pubblico. stress degli spostamenti quotidiani.
Weotta
Weotta è la prima applicazione che permette di L’ammontare dei fondi stanziati da scoprire, costruire e condividere una lista dei Google Ventures non è reso desideri infinita, di cose da fare e luoghi da pubblico. visitare.
5.1.2.2. Mobile L’area dei Mobile in cui ha investito Google Ventures comprende attualmente 21 compagnie. L’azienda ha fornito assistenza con i propri ingegneri e con i propri investimenti di fondi, per aiutare le imprese a promuovere i loro prodotti, siano essi di tipo software che hardware.
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Di seguito si riporta un elenco delle aziende Mobile in cui Google Ventures ha investito negli anni:
Nome Azienda/Prodotto
Descrizione Azienda/Prodotto
Investimento di Google Ventures
Uber
Uber, una start-up tecnologica, con sede a San Francisco, sta innovando all’intersezione tra logistica e lifestyle. Uber collega i piloti con una varietà di punti-prezzo nel città di tutto il mondo, in maniera sicura, affidabile, e comoda per i fornitori di trasporti.
Nel 2012, Google Ventures, insieme a Benchmark e TPG Growth, ha investito un totale di 258 milioni di dollari in Uber.
Pocket è un servizio che consente di salvare ciò che si trova sul web per guardarlo e leggerlo su qualsiasi dispositivo, in qualsiasi momento. Fondata nell'agosto del 2007 da Nate Weiner, ha attualmente la propria sede a San Francisco.
Tra il 2011 e il 2012, Google Venture, insieme a Foundation Capital, Baseline Ventures e Founder Collective, hanno investito un totale di 7,5 milioni di dollari in Pocket.
TuneIn
TuneIn consente agli utenti di riprodurre in streaming e ascoltare la radio, i talkshow, e le notizie su richiesta direttamente online.
Tra il 2012 e il 2013, Google Ventures, insieme a General Catalyst Partners, Institutional Venture Partners, Sequoia Capital e Jafco Ventures, hanno investito un totale di 41 milioni di dolari in TuneIn.
Stamped
Stamped è un'applicazione mobile che consente agli utenti di registrare e condividere le informazioni.
Nel 2001, Google Ventures, insieme a Bain Capital Ventures, hanno investito un totale di 1,5 milioni di dollari in Stamped.
ngmoco
ngmoco è un editore americano, creatore di videogiochi per piattaforme iOS e Android.
Nel 2011, Google Ventures ha investito 5 milioni di dollari in ngmoco.
Astrid
Astrid fornisce servizi di task management, consentendo ai propri utenti di visualizzare i loro task classificati secondo il metodo di Eisenhower.
Nel 2012, Google Ventures, insieme a Jack Herrick, Nexus Venture Partners e AngelPad, hanno investito un totale di 1,9 milioni di dollari in Astrid.
Cluster
Cluster è un app mobile che permette ad amici e familiari di condividere foto con gli altri e creare album.
Nel 2013, Google Ventures, insieme a Baseline Ventures, First Round Capital, Freestyle Capital e Sherpa Ventures, hanno investito un totale di 1,6 milioni di dollari in Cluster.
InVenture
InVenture ha costruito, distribuito e monetizzato i primi personal finance, credit scoring e le licenze di servizio per l’ underbanking in India, Kenya e Sud Africa. Applicazione fondata nel 2011 da un banchiere, ex-investitore e ricercatore delle Nazioni Unite, Shivani Siroya, InVenture è cresciuto da semplice
Nel 2013, Google Venture, insieme a MESA+, Lowercase Capital e Collaborative Fund, hanno investito un totale di 1,2 milioni di dollari in InVenture.
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strumento di gestione del denaro basato su SMS, fino a diventare una suite per Android, la telefonia, gli SMS e il web sia per il underbanked che per le imprese che vogliono raggiungerli. Kamcord
Kamcord sviluppa un'applicazione che permette di registrare e condividere gameplays mobili via Facebook, Twitter, YouTube e provider di posta elettronica.
Nel 2012, Google Ventures, insieme a Mark Williamson, Start Fund, Tom Moss, Gaurav Mathur, Jared Kopf, Matt Humphrey, Marissa Mayer, Zach Aarons, XG Ventures, netprice.com, iVenture Capital, Digital Garage, Tencent, Merus Capital, Andreessen Horowitz, Amidzad Partners, Alexis Ohanian, Plug & Play Ventures, Jeremy Orlow e Saeed Amidi, hanno investito un totale di 1,5 milioni di dollari in Kamcord.
KeepTruckin
KeepTruckin è una startup con sede a San Francisco, che mira ad aiutare le aziende di autotrasporti, gestendo i loro orari attraverso appositi driver.
Nel 2013, Google Ventures, insieme a Zubair Jandali, Charles Yim, Ben Lewis e Lee Linden, hanno investito un totale di 2,3 milioni di dollari in KeepTruckin.
LevelUp
LevelUp è una piattaforma di pagamento mobile americano che consente agli utenti di accettare pagamenti mobili e interagire con i clienti attraverso programmi di fidelizzazione.
L’ammontare dei fondi stanziati da Google Ventures non è reso pubblico.
MessageMe
MessageMe è una applicazione mobile messenger che permette agli utenti di personalizzare i loro messaggi e connettersi con gli altri.
Nel 2013, Google Ventures, insieme a True Ventures, SV Angel, The Social+Capital Partnership, First Round Capital, Andreessen Horowitz, Resolute.vc, Greylock Partners e Darian Shirazi, hanno investito un totale di 11,9 milioni di dollari in MessageMe.
Milk
Milk è un laboratorio di sviluppo mobile che costruisce applicazioni mobile innovative.
Nel novembre 2011, Google Ventures ha investito 200 mila dollari in Milk.
MobileDay
MobileDay fornisce l'accesso one-touch alle chiamate in conferenza da iPhone o da smartphone Android.
Nel 2011, Google Ventures, insieme a BoxGroup, David Cohen, SoftTech VC, Foundry Group e Dh Capital, hanno investito un totale di 1,5 milioni di dollari in MobileDay.
mParticle
mParticle fornisce soluzioni ai proprietari di app mobile per gestire e controllare i propri dati.
Nel 2013, Google Ventures, insieme a Michael Walrath, Michael Barrett, Greylock Partners e Bowery Capital, hanno investito un totale di 3 milioni di dollari in mParticle.
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Nextbit
Nextbit è una start-up tecnologica mobile, fondata dai primi veterani di Android, Tom Moss e Mike Chan. La società è attualmente in stealth-mode.
Nel gennaio 2014, Google Ventures, insieme a Accel Partners, hanno investito un totale di 18 milioni di dollari in Nextbit.
Osito
Osito è un applicazione intelligente predittiva che raccoglie la posizione dell’utente e esegue la scansione del calendario per visualizzare le informazioni su tutta la giornata.
Nel 2013, Google Ventures, insieme a Andreessen Horowitz, InterWest Partners, AngelPad, Merus Capital e Innovation Endeavors, hanno investito un totale di 1,1 milioni di dollari in Osito.
RelayRides
RelayRides, lanciato nel giugno 2010, è il primo metodo al mondo di prima, ed il principale, per noleggiare auto peer-topeer. RelayRides collega le persone che hanno bisogno di una macchina con i proprietari dei veicoli, le cui corse sarebbero altrimenti inattive. I proprietari di auto impostano il prezzo e la disponibilità, e RelayRides offre l'infrastruttura tecnologica e una polizza di assicurazione di un milione di dollari, per effettuare la transazione in maniera sicura e conveniente.
Tra il 2010 e il 2011, Google Ventures, insieme a Augurst Capital e Shasta Ventures, hanno investito un totale di 14,5 milioni di dollari in RelayRides.
Schematic Labs
Schematic Labs è una società di tecnologia mobile per lo sviluppo di applicazioni di intrattenimento per Android e dispositivi iOS.
L’ammontare dei fondi stanziati da Google Ventures non è reso pubblico.
Stitch
Stitch è un app mobile che aiuta i venditori a chiudere più offerte e ad essere più reattivi.
Nell’aprile 2014, Google Ventures, insieme a Kevin Barenblat, Ty Danco, Richard Chen, Tom Conrad, Eric Hahn, Brad Garlinghouse, Tekton Ventures, Foundation Capital, TriplePoint Capital, Eniac Ventures, SparkLabs Global Venture, SoftTech VC e Freestyle Capital, hanno investito un totale di 3,3 milioni di dollari in Stitch.
YieldMo
YieldMo è una startup di pubblicità mobile che permette azioni di marketing per acquistare i posizionamenti degli annunci sulle pagine di cellulari e sulle applicazioni mobili premium.
Nel 2013, Google Ventures, insieme a Genacast Ventures, Rhodium, Dace Ventures, ff Venture Capital e Union Square Ventures, hanno investito un totale di 8 milioni di dollari in YieldMo.
5.1.2.3. Commerce L’area Commerce in cui ha investito Google Ventures comprende attualmente 24 compagnie. L’azienda ha fornito assistenza alle compagnie, aiutandole a perfezionare il loro business. Di seguito si riporta un elenco delle aziende Mobile in cui Google Ventures ha investito negli anni:
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Nome Azienda/Prodotto
Descrizione Azienda/Prodotto
Investimento di Google Ventures
Blue Bottle Coffee
Blue Bottle Coffee è un’azienda specializzata nella produzione del caffè, specializzata sulla scoperta e sulla preservazione della vera natura del caffè.
Tra il 2012 e il 2014, Google Ventures, insieme a True Ventures, Index Ventures, Matt Mulenweg, Evan Williams, Chri Sacca, Kevin Systrom, Morgan Stanley e Tony Hawk, hanno investito un totale di 45,7 milioni di dollari in Blue Bottle Coffee.
RetailMeNot
RetailMeNot è un sito di coupon, in cui tutta la comunità può fornire sconti e codici promozionali per più di 20.000 rivenditori web.
L’ammontare dei fondi stanziati da Google Ventures non è reso pubblico.
HomeAway
HomeAway offre una piattaforma in cui i viaggiatori possono navigare e cercare case vacanza, e i proprietari di noleggio, per pubblicizzare e gestire le prenotazioni.
Nell’ottobre del 2010, Google Ventures ha investito 25 milioni di dollari in HomeAway.
CustomMade
CustomMade è un sito che collega gli acquirenti che vogliono creazioni personalizzate, con persone che fanno tale tipo di beni.
Tra il 2011 e il 2013, Google Venture, insieme ad altri investitori, hanno investito un totale di 16,10 milioni di dollari in CustomMade.
ThinkNear
ThinkNear offre un cruscotto di segnalazione in tempo reale per gli inserzionisti per visualizzare le persone con cui interagiscono su una mappa.
Nel 2011, Google Ventures ha investito, insieme ad altri venture capitalists, un totale di 1,6 milioni di dollari in ThinkNear
AngelList
AngelList è una comunità di start-up e di investitori, che fanno raccolte fondi efficienti.
Nel 2013, Google Ventures, insieme ad altri investitori, hanno investito un totale di 24 milioni di dollari in AngelList.
BufferBox
BufferBox è una start-up che sviluppa sistemi automatizzati, self-service, per eliminare i fallimenti delle consegne di pacchi.
Acquistata da Google nel 2012 per la cifra di 25 milioni di dollari.
Buttercoin
Buttercoin è un motore di negoziazione digitale open source, utilizzato per organizzare i traffici in un portafoglio di ordini.
L’ammontare dei fondi stanziati da Google Ventures non è reso pubblico.
CircleUp
CircleUp è un sito che collega gli investitori accreditati con prodotti di consumo e le aziende di vendita al dettaglio.
Tra il 2013 e il 2014, Google Venture, insieme a Rose Park Advisors, Canaan Partners, Union Square Ventures e Maveron, hanno investito un totale di 21,5 milioni di dollari in CircleUp.
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Copious
Copious è un mercato sociale on-line per l'acquisto e la vendita tra privati e aziende conosciute.
Nel 2012, Google Ventures, insieme a Foundation Capital e Relay Ventures, hanno investito un totale di 5 milioni di dollari in Copious.
Corduro
Corduro è una piattaforma software per i pagamenti mobili, con grande capacità di dati e funzionalità di social media per la sua elaborazione dei pagamenti.
Nel marzo 2010, Google Ventures ha investito 3,3 milioni di dollari in Corduro.
Gyft
Gyft è un'applicazione per le gift card mobile, che permette ai clienti di acquistare, immagazzinare, inviare e riscattare carte regalo comodamente dal proprio dispositivo mobile.
Nel settembre 2012, Google Ventures ha investito 1,3 milioni di dollari in Gyft.
Homejoy
Homejoy è una piattaforma online che collega pulitori professionali con i clienti per 20$ all'ora.
Nel 2013, Google Ventures, insieme a Mike Hirshland, Oliver Jung, First Round Capital, Max Levchin e Redpoint Venture, hanno investito un totale di 38 milioni di dollari in Homejoy.
LE TOTE
LE TOTE è una piattaforma discover di moda, che collega le marche con i consumatori attraverso un modello di noleggio.
Nel 2013, Google Ventures, insieme ad altri venture capitalists, hanno investito un totale di 1,8 milioni di dollari in LE TOTE.
Luvocracy
Luvocracy è un social marketplace che permette alle persone di acquistare prodotti raccomandati dai loro amici.
Nel 2013, Google Ventures, insieme a CrunchFund, All Pincus, Tony Robbins, Marissa Mayer, Jim Lanzone, RPM Ventures, XG Ventures e Kleiner Perkins Caufield & Byers, hanno investito un totale di 11 milioni di dollari in Luvocracy.
NewHound
NewHound è un'applicazione che automatizza il processo di creazione di siti web mobile per gli imprenditori e spinge i clienti a scegliere quei siti.
Nel 2012, Google Ventures, insieme ad altri venture capitalists, hanno investito un totale di 1,5 milioni di dollari in NewHound.
OnDeck
OnDeck è una piattaforma tecnologica che sfrutta informazioni elettroniche per individuare il merito creditizio delle piccole imprese in pochi minuti.
Tra i 2013 e il 2014, Google Ventures, insieme ad altri venture capitalists, hanno investito un totale di 94 milioni di dollari in OnDeck.
Ordr.in
Ordr.in è una piattaforma e-commerce globale per i ristoranti, che connette qualsiasi sistema di ordinazione online o mobile di qualsiasi applicazione o sito, tramite API.
Nel 2011, Google Ventures, insieme a 500 Startups, Ludlow Ventures, PALgenesis e David Cohen, hanno investito un totale di 750 mila dollari in Ordr.in.
Republic Project
Republic Project offre una piattaforma di annunci cloud-based che rende facile scalare le campagne, soddisfare la domanda e ottimizzare le prestazioni in tempo reale.
Nel 2012, Google Ventures, insieme a 500 Startups, Ludlow Ventures ed altri venture cpitalists, hanno investito un totale di 1 milione di dollari in Republic Project.
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Ripple Labs
Ripple Ripple Labs è una rete di pagamenti, che può essere utilizzata per trasferire qualsiasi valuta.
Nel 2013, Google Ventures, insieme a IDG Capital Partners, hanno investito un totale di 3 milioni di dollari in Ripple Labs.
Signpost
Signpost è la piattaforma cloud-based che rende il marketing digitale e mobile semplice ed efficace per le imprese locali.
Nell’ottobre 2010, Google Ventures ha investito 1,3 milioni di dollari in Signpost.
Sold
App per il servizio di vendita online.
L’ammontare dei fondi stanziati da Google Ventures non è reso pubblico.
VigLink
VigLink è una piattaforma per monetizzare il commercio contentdriven per editori, blogger, forum, social network e applicazioni.
Tra il 2009 e il 2011, Google Ventures ha investito, insieme ad altri venture capitalists, un totale di 7,3 milioni di dollari in VigLink.
Wittlebee
Wittlebee è un azienda di abbigliamento per bambini che offre pacchetti personalizzati in base all'età del bambino, preferenze di colore, e la posizione geografica.
Nel 2012, Google Ventures, insieme a SoftTech VC, Science, Rincon Venture Partners, Matt Cofin e Crosslink Capital, hanno investito un totale di 2,5 milioni di dolari in Wittlebee.
5.1.2.4. Enterprise & Data L’area Commerce in cui ha investito Google Ventures comprende attualmente 34 compagnie. L’azienda ha supportato e fornito assistenza sotto ogni aspetto, alle compagnie in cui ha investito, aiutandole a creare un business di successo. Di seguito si riporta un elenco delle aziende Mobile in cui Google Ventures ha investito negli anni:
Nome Azienda/Prodotto
Descrizione Azienda/Prodotto
Investimento di Google Ventures
Cloudera
Cloudera è una società di software enterprise che fornisce software basato su Hadoop Apache e formazione per le imprese di dati.
Nel marzo 2014, Google Ventures, insieme a T. Rowe Price, hanno investito un totale di 160 milioni di dollari in Cloudera.
DocuSign
DocuSign impiega la tecnologia cloudbased di e-signature per consentire agli utenti di firmare e inviare documenti online.
Tra il 2012 e il 2014, Google Ventures, insieme ad altri venture capitalists, hanno investito un totale di 140,7 milioni di dollari in DocuSign.
HubSpot
Hubspot sviluppa uno strumento di analisi dei siti web, e altri software di marketing inbound.
Tra il 2011 e il 2012, Google Ventures, ha investito, insieme ad altri venture capitalists, un totale di 67 milioni di dollari in HubSpot.
Optimizely
Optimizely è un sito-piattaforma di ottimizzazione, che consente agli utenti di migliorare i loro siti web.
Tra il 2012 e il 2013, Google Ventures, insieme ad altri venture capitalists,
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hanno investito un totale di 30 milioni di dolari in Optimizely. Dasient
Dasient è una società di sicurezza Internet proteggere siti da web-based attacchi di malware che creano traffico web.
L’ammontare dei fondi stanziati da Google Ventures non è reso pubblico.
Apportable
Apportable consente alle applicazioni iOS di funzionare su dispositivi Android automaticamente, senza la necessità di ampie modifiche al codice originale.
Tra il 2013 e il 2014, Google ventures, insieme a Alexis Ohanian, Danhua Capital, Paul Bucheit, Jerry Yang, Salesforce e betaworks, hanno investito un totale di 7,4 milioni di dollari in Approtable.
Appurify
Appurify consente l'automazione di testmobile su dispositivi reali, per permettere di realizzare applicazioni migliori.
Tra il 2012 e il 2013, Google Ventures, insieme ad altri venture capitalists, hanno investito un totale di 6,3 milioni di dollari in Appurify.
BackOps
BackOps è un sistema integrato, webenabled, senza carta di back office, che fornisce servizi di contabilità, risorse umane e finanza alle PMI.
Nel 2013, Google Venture, insieme a CrunchFund, Mark Pncus, Promus Ventures, e.ventures e Sherpa Ventures, hanno investito un totale di 7 milioni di dollari in BackOps.
Building Robotics
Building Robotics è una società di software che fornisce agli impiegati un metodo di controllo della temperatura dei loro posti di lavoro in ufficio.
Nel 2013, Google Ventures, insieme a Navitas Capital, Red Swan, Formation 8, Claremont Creek Ventures, Travis Putnam, Jeff Hammerbacher e Dave Eisenberg, hanno investito un totale di 1,1 milioni di dollari in Building Robotics.
BuysideFX
BuysideFX fornisce una piattaformasoftware per la gestione di valuta per money manager istituzionali di trading FX.
L’ammontare dei fondi stanziati da Google Ventures non è reso pubblico.
ClearStory Data
Clearstory Data fornisce soluzioni che permettono agli utenti di scoprire, analizzare e utilizzare i dati in scala provenienti da diverse fonti di dati.
Tra il 2012 e il 2014, Google Ventures, insieme ad altri venture capitalists, hanno investito un totale di 30 milioni di dollari in ClearStory Data.
CliQr Technologies
CliQr Technologies è una piattaforma per la gestione di applicazioni cloud che consente alle aziende di gestire le applicazioni in maniera sicura su cloud pubblici, privati o ibridi.
Nel luglio 2012, Google Ventures, insieme a Foundation Capital, hanno investito un totale di 8,1 milioni di dollari in CliQr Technologies.
Collaborate
Collaborate è un sito per la condivisione unificata dei documenti, per la gestione delle attività e della forza lavoro mobile.
Nel 2011, Google Ventures, insieme a LaunchCapital, CommonAngels, Commonwealth Capital Ventures, SOSventures e General Catalyst Partners, hanno investito un totale di 1 milione di dollari in Collaborate.
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Crittercism
Crittercism fornisce la gestione delle prestazioni delle applicazioni mobili soluzioni (mAPM) che consentono agli sviluppatori di produrre applicazioni mobili di alta qualità.
Tra il 2011 e i 2013, Google Ventures, insieme ad altri venture capitalists, hanno investito un totale di 18,7 milioni di dollari in Crittercism.
Divide
Divide sviluppa e commercializza prodotti critici di cura per il settore sanitario.
Tra il 2011 e il 2013, Google Ventures, insieme a Qualcomm Ventures, Harmony Partners, Comcast Ventures e Globespan Capital Partners, hanno investito un totale di 23 milioni di dollari in Divide.
Duo Security
Duo Security impiega un tipo di autenticazione a due fattori, che consente agli utenti di proteggere i propri dati di accesso e le transazioni utilizzando i loro smartphone.
Nel febbraio 2012, Google Ventures, insieme a Resonant Venture Partners e True Ventures, hanno investito un totale di 5 milioni di dollari in Duo Security.
Egnyte
Egnyte è un software per la condivisione di file.
Tra il 2012 e il 2013, Google Ventures, insieme ad altri venture capitalists, hanno investito un totale di 45,5 milioni di dollari in Egnyte.
Freshplum
Freshplum offre una tecnologia basata sulla scienza dei dati, che visualizza le offerte promozionali per incentivare all'acquisto i visitatori di un sito.
Tra il 2011 e il 2013, Google Ventures, insieme ad altri venture capitalists, hanno investito un totale di 3,4 milioni di dollari in Freshplum.
Granular
Granular migliora la produttività agricola attraverso lo sviluppo di software, servizi di anaylsis, e le nuove tecniche di misura del terreno.
Nel febbraio 2014, Google Ventures, insieme a Andreessen Horowitz, Khosla Ventures e Monsanto Company, hanno investito un totale di 4,2 milioni di dollari in Granular.
HelloSign
HelloSign è una società indipendente a capitale privato, con l'unica missione di aiutare l’arresto dello spreco di carta e di rivoluzionare il lavoro di carta con l'aiuto di e-paper attraverso vari dispositivi smartphone.
L’ammontare dei fondi stanziati da Google Ventures non è reso pubblico.
Nimble
Nimble fornisce alle piccole imprese con le caratteristiche di sistemi, CRM highend combinato con il potere dei social media.
L’ammontare dei fondi stanziati da Google Ventures non è reso pubblico.
Objective Logistics
Objective Logistics è una società che aiuta a migliorare l'esperienza dei clienti nei ristoranti, nei negozi ed in altri tipi di industrie.
Tra il 2011 e il 2013, Google Ventures, insieme ad altri venture capitalist, hanno investito un totale di 8,2 milioni di dollari in Objective Logistics.
Premise
Premise è una società di tecnologia per la costruzione di una rete globale, per monitorare le tendenze di sviluppo
Nel marzo 2014, Google Ventures, insieme a Bowery Capital e Harrsion Metal, hanno investito un totale di 11 milioni di dollari in Premise.
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macroeconomiche e umane in tempo reale. Puppet Labs
Puppet Labs è una società di software di automazione tecnologia dell'informazione, progettato per gli amministratori di sistemi.
Nel novembre 2011, Google Ventures, insieme a VMware, Radar Partners, Cisco, True Ventures e Kleiner Perkins Caufield & Byers, hanno investito un totale di 8,5 milioni di dollari in Puppet Labs.
Rocket Lawyer
Rocket Lawyer è un fornitore di servizi legali semplici e accessibili on-line.
Tra il 2011 e il 2013, Google ventues, insieme ad altri venture capitalists, hanno investito un totale di 37,5 milioni di dollari in Rocket Lawyer.
Shape Security
Shape Security è una start-up per lo sviluppo di nuove tecnologie di sicurezza web, in grado di proteggere le reti sociali di e-commerce dalle minacce esterne.
Tra il 2013 e il 2014, Google Ventures, insieme ad altri venture capitalists, hanno investito un totale di 60 milioni di dollari in Shape Security.
Synack
Synack è una soluzione di sicurezza a propulsione umana che offre continui test per le applicazioni e reti aziendali.
Nell’aprile 2014, Google Ventures, insieme a Derk Smith, Allegis Capital, Greylock Partners e Kleiner Perkins Caufield & Byers, hanno investito un totale di 7,5 milioni di dollari in Synack.
Tamr
Tamr connette tutti i dati di un’azienda, in maniera semplice e intuitiva.
Nel maggio 2014, Google Ventures, insieme a New Enterprise Associates, hanno investito un totale di 16 milioni di dollari in Tamr.
ThreatStream
La piattaforma di ThreatStream è la prima soluzione di sicurezza informatica intelligence crowd-sourced, che aggrega milioni di indicatori di minacce provenienti da tutto il Internet e li integra direttamente.
Nel febbraio del 2014, Google Ventures, insieme a Hugh Njemanze, Tom Reilly e Paladin Capital Group, hanno investito un totale di 4 milioni di dollari in ThreatStream.
UberConference
UberConference è un software di conferencing audio, progettato per essere sia potente che semplice da usare.
L’ammontare dei fondi stanziati da Google Ventures non è reso pubblico.
Upthere
Upthere sviluppa contenuti appliance di storage.
L’ammontare dei fondi stanziati da Google Ventures non è reso pubblico.
Urban Engines
Urban Engines riduce gli impegni, combinando intuizioni e incentivi per facilitare il tempo e lo stress di spostamenti quotidiani.
L’ammontare dei fondi stanziati da Google Ventures non è reso pubblico.
Yesware
Yesware è un sistema di tracciamento di posta elettronica che consente ai venditori di raccogliere e utilizzare informazioni sui clienti.
Tra il 2011 e il 2013, Google Ventures, insieme ad altri venture capitalist, hanno investito un totale di 19,7 milioni di dollari in Yesware.
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ZenPayroll
ZenPayroll è un servizio paghe completo che consente alle aziende di creare e gestire paghe da qualsiasi dispositivo abilitato al web.
Nel 2012, Google Ventures, insieme ad altri venture capitalists, hanno investito un totale di 6,1 milioni di dollari in ZenPayroll.
5.1.2.5. Life Science & Health L’area Life Science & Health in cui ha investito Google Ventures comprende attualmente 12 compagnie. L’azienda si impegna a supportare la ricerca anche in campo medico. Infatti, è stato da poco annunciata l’intenzione dei fondatori di Google di investire ulteriori risorse finanziare, allo scopo di approfondire la ricerca per allungare la vita della popolazione umana. Di seguito si riporta un elenco delle aziende Mobile in cui Google Ventures ha investito negli anni:
Nome Azienda/Prodotto
Descrizione Azienda/Prodotto
Investimento di Google Ventures
23andMe
23andMe è una società di ricerca sul genoma umano, che permette agli utenti di studiare la loro discendenza, genealogia, e tratti ereditari.
Tra il 2007 e il 2010, Google e Google Ventures, insieme ad altri venture capitalists, hanno investito un totale di 43,6 milioni di dolari in 23andMe.
One Medical Group
One Medical Group è una innovativa pratica di pronto intervento.
Tra il 2013 e il 2014, Google Ventures, ha investito, insieme ad altri venture capitalists, un totale di 70 milioni di dollari in One Medical Group.
Foundation Medicine
Foundation Medicine è una società che fornisce informazioni molecolari per lo sviluppo clinico di test diagnostici che facilitano le terapie oncologiche personalizzate.
Tra il 2011 e il 2012, Google Ventures, insieme ad altri venture capitalists, hanno investito un totale di 76 milioni di dollari in Foundation Medicine.
Adimab
Adimab è una società che svolge ricerca sugli anticorpi ed ha piattaforma di ottimizzazione, per lo sviluppo integrale dell’Immunoglobulina Gs umana.
Nel 2010, Google Ventures, insieme a SV Life Sciences, OrbiMed Advisors, Polaris Partners e Borealis Ventures, hanno investito un totale di 8,2 milioni di dollari in Adimab.
DNAnexus
DNAnexus è una piattaforma cloudbased per supportare la genomica, fornendo una piattaforma di analisi e gestione dei dati per per la sequenza del DNA.
Tra il 2011 e il 2014, Google Ventures, insieme ad altri venture capitalists, hanno investito un totale di 30 milioni di dollari in DNAnexus.
Doctor On Demand
Doctor On Demand si occupa di far diventare più grande e in più rapida crescita la pratica medica virtuale, consentendo ai pazienti di connettersi ad una video-visita, tramite dispositivo mobile o web.
Nel 2013, Google Ventures, insieme a Venrock, Shasta Ventures, Lerer Ventures, Andreessen Horowitz, Jonathan Bush e Naguib Sawiris, hanno
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investito un totale di 3 milioni di dollari in Doctor On Demand. Flatiron Health
Flatiron Health è una piattaforma tecnologica cloud-based dedicata a migliorare la cura del cancro.
Tra il 2013 e il 2014, Google Ventures, insieme ad altri venture capitalists, hanno investito un totale di 138 milioni di dollari in Flatiron Health.
iPierian
iPierian è una piattaforma di scoperta per lo sviluppo di terapie contro la droga e per le malattie neurodegenerative come la SMA, la SLA ed il Parkinson.
Nel 2010, Google Ventures, insieme a Kleiner Perkins Caufield & Byers, Highland Capital Partners, Biogen Idec, Mitsucishi UFJ Capital, ATEL Ventures, MPM Capital e SR One, hanno investito un totale di 29 milioni di dollari in iPierian.
Predilytics
Predilytics è una società di analisi per i prodotti sanitari predittivi e per i servizi avanzati di esame.
Nel 2012, Google Ventures, insieme a Flybridge Capital Partners e Highland Capital Partners, hanno investito un totale di 6 milioni di dollari in Predilyitics.
Rani Therapeutics
Rani Therapeutics sviluppa la tecnologia bio-terapeutica per il trasferimento orale di molecole di farmaci di grandi dimensioni.
L’ammontare dei fondi stanziati da Google Ventures non è reso pubblico.
SynapDx
SynapDX è una società di servizi di laboratorio in fase iniziale, per lo sviluppo di test diagnostici sul sangue, per la diagnosi precoce dell’autismo.
Nel 2013, Google Ventures, insieme a Kraft Group e Laboratory Corporation of America, hanno investito un totale di 15,4 milioni di dollari in SynapDx.
Transcriptic
Transcriptic è una società di biotecnologia basata su SaaS, che fornisce soluzioni robotizzate per i laboratori di biologia.
Nel 2014, Google Ventures, insieme a AME Cloud Ventures, Data Collective e IA Ventures, hanno investito un totale di 1,2 milioni di dollari in Transcriptic.
5.2. Google Capital Da quando i fondatori di Google iniziarono a lavorare in un garage di Menlo Park, cominciarono a chiedersi cosa ci volesse affinchè gli imprenditori potessero costruire le aziende che sognano. A volte questo può accadere proprio grazie a Google, che permette alle start-up di presentare i propri progetti o addirittura manda dei rappresentanti dell’azienda nelle sedi di start-up promettenti, per controllare l’operato e verificare la potenzialità delle nuove imprese. Google Capital è un fondo azionario per la crescita delle aziende, sostenuta da Google Inc. e gestito da i suoi partner David Lawee, Scott e Gene Tierney Frantz. Come i colleghi di Google Ventures , l’obiettivo di Google Capital è quello di investire nelle aziende più promettenti di domani, con una differenza importante. Mentre Google Ventures si concentra principalmente su
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investimenti nelle prime fasi, Google Capital mira ad investire in aziende che hanno già superato la fase iniziale di crescita. Ciò significa trovare aziende che hanno già costruito un solido fondamento e sono davvero pronte a espandere il proprio business in vari modi ed in vari settori. Ma per Google Capital non si tratta solo di un investimento monetario. Infatti, ciò che distingue di più la società, è il modo con cui vengono trattate le collaborazioni con le società che fanno parte del suo Portfolio. Negli ultimi 15 anni, Google ha costruito un business forte, e questo è in gran parte grazie alle grandi personalità che ci lavorano . Le società che Google accetta, per diventare suoi partner ed essere inserite nel suo Portfolio, devono avere una grande predisposizione al successo, grande passione e competenza strategica per determinate tecnologie. Mentre molti altri investitori contribuiscono solo col denaro e/o con la consulenza alle aziende che sostengono, Google Capitale sta andando oltre e sta condividendo tutte le proprie competenze e personalità professionali, per aiutare le aziende partner ad evolversi. Dopotutto, le aziende partner aiutano Google a mantenere il proprio successo, e Google non fa altro che ricambiare, portando il successo alle medesime aziende.
5.3. Andamento economico-finanziario Google Inc. in si quota in borsa il 19 agosto 2004, a seguito dell’assunzione di Morgan Stanley e Goldman Sachs Group per l’organizzazione dell’offerta pubblica iniziale (2 miliardi di USD). La società è quotata presso l’indice americano Nasdaq con simbolo GOOG. L’EBITDA di Google è di 18.58 miliardi di USD mentre il fatturato è stato di 62.29 miliardi di USD, nell’ultimo anno.
Il valore del pacchetto azionario è un trend prevalentemente Toro dalla fondazione della società, con alcune brevi crisi fra il 2007 e il 2009 (trend Orsonel primo semestre 2008. Può essere interessante confrontare il valore delle azioni di Google Inc (circa 560$ al momento della stesura di questo documento), con quelle di Baidu (166$) e Amazon (310$). I Forecast di CCNMoney per Google Inc. sono decisamente positivi, così come la propensione all’acquisot degli analisti:
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Gli Income Statements dai dati finanziari per il 2014:
Full Year
2014
(unaudited)
2012
Revenues
Google Websites
2013
Q1
$31,221 $37,422
$10,469
Y/Y Growth Rate
19%
20%
21%
Q/Q Growth Rate
NA
NA
-1%
47
Google Network Members' Websites
$12,465
$13,125
$3,397
Y/Y Growth Rate
20%
5%
4%
Q/Q Growth Rate
NA
NA
-4%
$43,686 $50,547
$13,866
Total Advertising Revenues
Y/Y Growth Rate
20%
16%
17%
Q/Q Growth Rate
NA
NA
-1%
Other Revenues
$2,354
$4,972
$1,554
Y/Y Growth Rate
71%
111%
48%
Q/Q Growth Rate
NA
NA
-6%
$46,039 $55,519
$15,420
Total Revenues
Y/Y Growth Rate
21%
21%
19%
Q/Q Growth Rate
NA
NA
-2%
Google Websites
68%
67%
68%
Google Network Members’ Websites
27%
24%
22%
Other Revenues
5%
9%
10%
As % of Revenues
48
Full Year
2014
(unaudited)
2012
Costs
Cost of Revenues
As a % of Revenues
2013
Q1
$17,176 $21,993
$5,961
37%
Traffic Acquisition Cost
40%
39%
$10,956 $12,258
$3,232
As % of Revenues
24%
22%
21%
Other Cost of Revenues*
$6,220
$9,735
$2,729
As % of Revenues
14%
18%
18%
Research & Development*
$6,083
$7,137
$2,126
As % of Revenues
13%
13%
14%
Sales & Marketing*
$5,465
$6,554
$1,729
As % of Revenues
12%
12%
11%
General & Administrative*
$3,481
$4,432
$1,489
As % of Revenues
8%
8%
9%
$32,205 $40,116
$11,305
Total Costs & Expenses*
49
Y/Y Growth Rate
23%
25%
23%
Q/Q Growth Rate
NA
NA
0%
* Includes stock-based compensation expense.
Full Year
2014
(unaudited)
2012
2013
Q1
Income from Operations
$13,834
$15,403
$4,115
As % of Revenues
30%
28%
27%
Net income from continuing operations
$11,553
$13,347
$3,650
As % of Revenues
25%
24%
24%
Net income (loss) from discontinued operations
-$816
-$427
-$198
Net Income
$10,737
$12,920
$3,452
EPS - Basic
$16.41
$19.41
$5.13
EPS - Basic - Continuing operations
$17.65
$20.05
$5.42
EPS - Basic - Discontinued operations
-$1.24
-$0.64
-$0.29
Profitability
50
EPS - Diluted
$16.16
$19.07
$5.04
EPS - Diluted - Continuing operations
$17.38
$19.70
$5.33
EPS - Diluted - Discontinued operations
-$1.22
-$0.63
-$0.29
654,426 665,692
672,587
664,610
685,212
Number of Shares
Basic
Diluted
677,618
6. Revisione delle Strategie e Perseguimento degli Obbiettivi Altissimi standard qualitativi, correlati alla capacità di sapere leggere il mercato e sviluppare i massimi livelli i prodotti e i servizi già sviluppati dai first mover dei diversi micro-settori hanno fatto di Google Inc. una delle più grandi aziende di ambito IT. Per quanto riguarda il suo core business, da ormai alcuni anni Google Inc. ha introdotto una strategia che rinforza sempre di più la sua posizione di leadership autorevole nel settore. Tale strategia, che vale sia per la produzione dei servizi e degli algortimi, sia per la comunicazione e il marketing è un misto di logica push e pull:
Prevalentemente Pull nei confronti dei clienti diretti e degli utilizzatori del motore di ricerca, target della profilazione e dei servizi gratuiti per ii quali l’azienda tiene ad avere grandi quantitativi di traffico e alti livelli di fidelizzazione. Google analizza i bisogni degli utenti e cerca di fornire loro i migliori risultati e servizi possibili, affinando il sistema in base a precise analisi statistiche sulla User Experience e il livello di soddisfazione; Prevalentemente Push nei confronti di piccoli investitori e dei web master, che traggono vantaggio dai servizi a pagamento o dalla presenza nei servizi gratuiti di Google, e che si adattano agli statements formulati dall’azienda ed elaborati in base a quanto analizzato sul versante customers.
La maggiore attenzione sembra quasi essere posta sui clienti che non generano direttamente profitto; in questo modo in realtà negli anni Google è riuscita a diventare un punto di riferimento per la definizione degli standard web e della definizione delle principali strategie comunicative delle piccole e medie imprese. Altra grande caratteristica di Googe è stata quella di riuscire ad acquisire le aziende giuste al momento giusto, migliorando così il suo know how e riuscendo a espandere le funzioni della su rete integrta di prodotti e servizi.
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Se in un primo periodo le strategie di business di Google erano un misto fra strategie di costo, di differenziazione e di best value, oggi l’azienda cerca sempre di più di spostarsi sul best value e, in parte, sulla differenziazione. In una prima fase infatti Google è riuscita ad acquisire il favore degli stakeholders customers offrendo gratuitamente servizi che erano tradizionalmente a pagamento. Ora che i concetti di freemium e profilazione sono ben più sviluppati rispetto a qualche anno fa, Google si sta concentrando invece sulla totale qualità dei suoi processi interni e degli output di processo, generalmente rilasciati a velocità sorprendenti e con l’apporto di rilevanti miglioramenti rispetto alla precedente versione. Per il futuro le grandi sfide di Google saranno probabilmente: il rapporto con il mercato dei social network; l’integrazione fra industria-realtà e IT e la domotica; la gestione delle tecnologie mobile L’interconnessione fra tecnologie IT e industriale si fa sempre più reale e vicina: i nuovi devices di Google e gli studi sulle driverless car e sulle tecnologie di domotica e analisi del territorio sembrano definire qual è la direzione dell’azienda. Importante da questo punto di vista è l’Open Automotive Alliance, annunciata a gennaio 2014; un partnership per l’innovazione in campo automobilistico firmata da Google, Audi, GM, Honda, Hyundai e Nvidia che si prefissa l’obbiettivo di integrare Android sulle automobili durante l’anno 2014.
7. FONTI UTILIZZATE Sezione 1 1. Google Finance - https://www.google.com/finance?q=NASDAQ%3AGOOG 2. Google Q1 Earnings - http://investor.google.com/earnings/2014/Q1_google_earnings.html 3. SearchEngineHistory - http://www.searchenginehistory.com/ 4. Net-marketshare - http://www.netmarketshare.com/search-engine-marketshare.aspx?qprid=4&qpcustomd=0 5. ChinaInternetWatch - http://www.chinainternetwatch.com/6527/china-search-engine-market-update-q42013/ 6. Il Fatto Quotidiano - http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/08/cina-google-perde-battaglia-controcensura-rimosso-messaggio-per-utenti/463419/ 7. SearchEngineLand - http://searchengineland.com/yandex-reports-36-growth-q1-2014-now-owns-62-sharerussian-search-market-189860 Sezione 2 Per ottenere dati sulle certificazioni e sulla qualità degli strumenti e servizi Google, è stata effettuata dapprima una ricerca sul web, utilizzando come keyword “Google Inc. Certifications and Quality” , da cui sono stati pervenuti i dati riportati da articoli di testate giornalistiche di rilievo e i dati pubblicati in trasparenza da Google stessa sul proprio sito (www.google.com) . In seguito è stata effettuata una seconda ricerca sul web, in modo tale da comprendere al meglio le normative delle certificazioni adottate dall’azienda, e le modalità di assicurazione di qualità dei prodotti adottate. In particolare è stata focalizzata l’attenzione sui siti: 1. SAS 70 - http://sas70.com/sas70_faqs.html 2. U.S. - EU SAFE HARBOR LIST - http://safeharbor.export.gov/list.aspx 3. Google Privacy e termini - https://www.google.it/intl/it/policies/privacy/frameworks/ 4. Google Società - http://www.google.it/about/company/philosophy/ 5. Google testing blog - http://googletesting.blogspot.it/2011/01/how-google-tests-software.html 6. Ensuring Product Quality at Google - http://www.infoq.com/news/2011/03/Ensuring-Product-QualityGoogle Sezione 3 1. Google Society - http://www.google.com/about/company/history/
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2. Wired - http://www.wired.com/2013/08/20-percent-time-will-never-die/ 3. How the Googleplex Works - http://computer.howstuffworks.com/googleplex3.htm 4. Google Careers - http://www.google.com/about/careers/teams/business-strategy/
Sezione 5 1. Google Ventures - http://www.gv.com/portfolio/ 2. CrunchBase - http://www.crunchbase.com
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