Festa nelle foreste casentinesi 2015

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TREKKING ITALIA FESTEGGIA I SUOI 30 ANNI NEL PARCO NAZIONALE delle FORESTE CASENTINESI Da venerdì 30 ottobre a domenica 1 novembre 2015 Trek residenziale di 3 giorni

E’ QUI LA FESTA! Cari soci e amici tutti, è un’occasione importante questa di festeggiare assieme il compleanno dell’Associazione che compie 30 anni, lo facciamo nel modo che sappiamo fare meglio: condividere camminando. Non saremo mai abbastanza grati a chi ha avuto questa meravigliosa idea di mettere insieme persone e sentieri, il nostro senso di appartenenza deve suggellare questo momento che deve essere di allegria e spensieratezza, di amicizia e nuove conoscenze per continuare a camminare su questa strada che Trekking Italia ha segnato, con un’offerta unica in Italia, nell’ambito della promozione sociale, della natura e del cammino. Abbiamo scelto le Foreste Casentinesi, con il caleidoscopio di colori autunnali e l’ospitalità offertaci dal Parco quale modo migliore per festeggiare facendo nostro il loro motto "Camminare per conoscere e tutelare la natura, ma anche per conoscere e voler bene a se stessi… e agli altri", la nostra filosofia del camminare lento osservando la natura che ci circonda trova senz'altro la giusta sinergia. Auguri Trekking Italia e che la festa cominci! Una grande area protetta, di 36.000 ettari, divisi quasi a metà tra Toscana ed Emilia Romagna, a cavallo del crinale appenninico tosco-romagnolo. Il cuore del Parco, istituito nel 1990 è costituito dal complesso delle Foreste Casentinesi che comprende le Foreste di Campigna, di Badia Prataglia-La Lama, di Camaldoli: un patrimonio boschivo fra i più estesi e meglio conservati d’Italia che ospita una fauna di grande interesse che annovera grandi predatori e diverse specie di ungulati. In autunno le foreste si vestono dei più bei colori, tutte le sfumature di verde, dell’oro, del ruggine, una festa per gli occhi e per lo spirito. Le foreste e i numerosi ambienti naturali fanno da cornice ai segni di millenaria presenza dell'uomo: borghi, mulattiere e soprattutto santuari di assoluto fascino come Camaldoli e La Verna. Il paesaggio vegetale, folto e rigoglioso, è frutto di interventi umani che ne hanno cambiato le caratteristiche naturali, fra le più note le abetine monumentali di Camaldoli, le maestose faggete del crinale, i boschi misti delle zone più impervie e della Riserva integrale di Sasso Fratino. Il punto di partenza delle nostre escursioni sarà Badia Prataglia, sede di una abbazia benedettina del X secolo, da cui prende il nome, situata su un punto cruciale di un antichissimo tracciato transappenninico. Sede di un Centro visita del Parco e di un interessante arboreto con specie non comuni ed esemplari monumentali, dedicato a Carlo Siemoni, l’ingegnere forestale boemo, chiamato dal Granduca Leopoldo nel 1835 a restaurare le foreste, non più curate dai monaci in seguito agli espropri dei beni ecclesiastici. Il nostro sarà un percorso tra natura e spiritualità, lungo gli itinerari classici del versante toscano del Parco che ha i suoi punti topici nel monastero e nell’eremo di Camaldoli e nel Santuario francescano della Verna. Due aspetti e due modelli di organizzazione della vita monastica e del rapporto con il territorio, differenti. A Camaldoli l’ordine fondato da San Romualdo nel 1024 si dedicò principalmente alla gestione forestale. I monaci favorirono l’espansione dell’abete bianco per motivi pratici e spirituali: le svettanti e colonnari abetine, alte a toccare il cielo, ispirano meditazione, solennità e preghiera. I monaci custodivano la foresta che li custodiva cingendo l’eremo e garantendo l’indispensabile silenzio, vissuto “non come privazione della Parola, ma come strumento fondamentale per l’ascolto della Parola”. Attenti custodi dei


loro boschi, trasformarono la “silva intonsa”, selvaggia e inutilizzata, in una ben ordinata entità produttiva che, se da un lato assicurava isolamento e silenzio, dall’altro garantiva l’approvvigionamento di legname e quindi di denaro. I “legni” di Camaldoli, gli abeti bianchi sostituirono quasi integralmente il bosco misto, si unirono, con quelli di Campigna e di Vallombrosa, in un florido commercio che da Pisa si estese alla Liguria per le alberature navali. Una visione diversa ed estremamente naturalistica del mondo vegetale ed animale quella dei monaci francescani dello stupendo santuario della Verna, adagiato sulla parte meridionale del Monte Penna. La foresta non venne in alcun modo alterata bensì lasciata alla sua evoluzione naturale. Faggi ed abeti bianchi di eccezionali dimensioni costituiscono la splendida foresta che, nel sottobosco, ospita agrifogli e tassi. Specularmente al Sacro Eremo che è un’isola nel mare dei boschi, il monte prediletto da San Francesco è uno scoglio di roccia e di foresta, detto Sasso Spicco, che si alza all’improvviso dalle spoglie ondulazioni che separano le valli del Tevere e dell’Arno e culminano sul monte Penna. Dalla costruzione della prima chiesetta di Santa Maria degli Angeli del 1218, alla costruzione degli edifici in muratura che divennero in seguito il monumentale complesso, custode della memoria del santo che, alla Verna, ricevette le stimmate. 1° giorno: Ritrovo dei partecipanti a Badia Prataglia, davanti all’Albergo Il Bosco Verde, nel primo pomeriggio. Per i partecipanti che partono da Bologna ci sarà un ritrovo in mattinata in orario da definire. Sistemazione in camere doppie, triple e quadruple con bagno privato. Visita all’Arboreto e breve trek in zona. Cena in albergo. Dopo cena, l’Associazione incontra il Parco, presso il Centro Visite, messo a nostra disposizione. Interventi dei Rappresentanti Nazionali dell’Associazione, del Presidente del Parco Luca Santini e di Nevio Agostini, Responsabile Promozione. 2° giorno: Colazione in albergo. Trek: Badia Prataglia (m 912), P.so dei Fangacci (m 1234), Eremo di Camaldoli (m 1104). Visita dell’Eremo (farmacia, celle, chiesa ecc). Ritorno a Badia Prataglia con deviazione e visita al Monte Penna (vetta panoramica con vista sulla Romagna m 1331). Ore di cammino 6 - medio/facile. Pranzo al sacco. Cena in albergo. Dopo cena, serata di festa con il Gruppo Musicale La Leggera, associazione di ricerca e valorizzazione della cultura immateriale della Val di Sieve e Casentino. 3° giorno: Colazione in albergo. Trasferimento a Chiusi della Verna con mezzi propri. Trek: anello del Monte Penna. Dalla Beccia (m 1129) per il sent. 56 fino al Monte Penna (m 1283) per ridiscendere sul sentiero 50 fino al Santuario. Ore di cammino 4 – facile - dislivello m 150. Pranzo al sacco. Visita al Santuario. Rientro alle proprie sedi.

Quota di partecipazione: € 115,00. Iscrizione entro e non oltre il 3 ottobre. La quota comprende: mezza pensione con bevande incluse. La quota non comprende: viaggio a/r, spostamenti, pranzi e quanto non indicato alla voce la quota comprende. Iscrizione: in sede per mail o telefono. L'iscrizione è valida al momento del versamento di una caparra di € 30,00. I pagamenti possono essere eseguiti in sede in contante o con bancomat o con bonifico utilizzando: - Conto Corrente Bancario Banca Prossima IBAN IT 44 L 03359 01600 10000 0079706 - Conto Corrente Postale n° 35759521, intestati a Trekking Italia sezione Emilia-Romagna, indicando nella causale Festa e mandando via fax o mail copia del versamento. Si prega di versare il saldo almeno 8 giorni prima della partenza. Per partecipare è necessario essere soci Trekking Italia. L'iscrizione prevede il versamento della quota annuale di € 20,00 che dovrà essere contestuale al versamento dell'acconto del WE; si effettua con le medesime modalità comunicando alla sede per telefono o mail i relativi dati anagrafici. Per contattarci: tel 051-222788 fax 051-2965990 Via dell’Inferno, 20/B - 40126 Bologna Orario: dal lunedì al venerdì dalle 15,30 alle 19,30 e martedì, giovedì e sabato (escluso agosto) 10 alle 12 bologna@trekkingitalia.org http://www.trekkingitalia.org/bologna


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