ZAINO
Acquisto: Ne abbiamo parlato al corso, ma è bene ricordare alcune regole basilari: meglio se privo di tasche esterne sporgenti, lo zaino migliore è quello che non fa male alla schiena, quindi provatelo da pieno. Sottolineo che, a dispetto di quanto indichino i testi sacri, per un trek giornaliero basta la capienza di 20 litri, per un trek di 4/5 giorni 30 litri. Non attaccate mille oggetti agli spallacci, si possono impigliare, sbilanciarvi e c’è il rischio di perderli. Come riempirlo? Certamente il meno possibile! Attenti però, soltanto con tanta esperienza ed inevitabili errori si impara. Vi assicuro che vedo spessissimo partecipanti privi di elementi fondamentali nonostante siano dotati di zaini enormi. Dotazione standard: non devono mai mancare: giacca in goretex, maglia in pile, lampada frontale, telo termico, guanti, berretto, cibo (con almeno una barretta o ciò che volete voi in più come riserva) borraccia da 1 litro, thermos da 0,5 in inverno, le ghette sono utili anche con la pioggia e non solo per la neve, a meno che non siate certi del clima secco, bassa quota e tempo splendido, portatele. Un sacchettino con i piccoli oggetti furbi che vi ho mostrato: 1 ago, un poco di filo, 2/3 bottoni, lacci da scarpe, accendino, coltello, bussola, fischietto, una bustina di sali minerali un piccolo pronto soccorso, le vostre medicine personali e carta igienica - i fazzoletti si decompongono dopo tre anni! Ricordate che la differenza tra ciò che occorre per un trek giornaliero ed un we si riduce a : Sacco lenzuolo, (meglio in seta o simile ) asciugamano in microfibra, una maglietta, pantaloni da tuta e slip - dentro una sportina - coi quale si può anche dormire e stare al rifugio. Il giorno dopo, si possono rimettere i vestiti del primo giorno, e conservare la maglietta semi pulita per la tappa successiva se i giorni sono tre. In tutto, soltanto 500 grammi in più. Se sarete estremamente previdenti, i vestiti con cui si viaggia, verranno lasciati in auto, e nel malaugurato caso di prendere sempre pioggia, al ritorno viaggeremo asciutti. In rifugio niente ciabatte e pigiami. Limitate al massimo gli effetti personali, qui le donne sono maestre, con campioncini di saponi o creme. Le coperte le troviamo in loco, niente sacco a pelo. Utili i tappi per le orecchie. Le altre cose sono le stesse per i giri di un giorno, quindi se ci pensate siamo al massimo ad 1 o 2 kg in più del solito. Per i pranzi, sabato come se fosse un giornaliero, si parte già attrezzati, per domenica o chiedete un panino al rifugio o vi convertite alle barrette come me. Con le dovute modifiche potete tenerlo come base anche in futuro, adattandolo in relazione alla stagione, al clima previsto ed alla quota da raggiungere. Cari saluti e a presto.
Pier