Le battaglie di Pianoro e la liberazione di Bologna. Ottobre 1944 - aprile 1945

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Collana diretta da Gianni Donno Giuliana Iurlano Loredana PellĂŠ Domenico Sacco

Albo / 3


Comitato Scientifico

Ester Capuzzo (Università “Sapienza” di Roma)

Piero Craveri (Istituto universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli)

† Ennio Di Nolfo (Università di Firenze)

Antonio Donno (Università del Salento)

Fabio Grassi Orsini (Università di Siena)

Bernard Reich (George Washington University, Washington)

Mario Sznajder (Hebrew University of Jerusalem)


Gianni Donno

Le battaglie di Pianoro e la liberazione di Bologna ottobre 1944 - aprile 1945

Dai Reports of Operations del 133° Reggimento di Fanteria, dagli Official Field Reports del 168° Reggimento di Fanteria (34a Divisione) e dai Reports of Operations del 363° Reggimento di Fanteria (91a Divisione) Quinta Armata dell’Esercito degli Stati Uniti d’America


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Volume pubblicato con i fondi della Banca Popolare Pugliese erogati attraverso l’Università del Salento

Alcune foto (copertina e p. 138, nn. 2, 3) sono tratte da R.Vitali (a cura di), Pianoro, gli anni della Ricostruzione, Comune di Pianoro, 1995. Si ringrazia l’Amministrazione comunale di Pianoro.

ISBN volume 978-88-6760-454-8 ISSN della collana 2532-4039

2017 © Pensa MultiMedia Editore s.r.l. 73100 Lecce • Via Arturo Maria Caprioli, 8 • Tel. 0832.230435 25038 Rovato (BS) • Via Cesare Cantù, 25 • Tel. 030.5310994 www.pensamultimedia.it • info@pensamultimedia.it


Indice

Premessa

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Introduzione

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PARTE PRIMA Pianoro: l’ultimo baluardo tedesco prima della Valle del Po

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1. Alla conquista di Monte Belmonte 1.1 12-16 ottobre 1944. La preparazione dell’attacco 1.2 Primi caduti americani 1.3 17 ottobre. Violenti combattimenti 1.4 Forti perdite americane. Ufficiali cadono prigionieri 1.5 18 ottobre. Il maltempo imperversa 1.6 Nuovo ordine: attacco al Castello di Zena 1.7 Altri caduti americani 1.8 20 ottobre. Il Castello di Zena resta in mano tedesca 1.9 Al terzo attacco il Castello di Zena è conquistato. Fuoco amico dagli aerei americani

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2. Riprende l’attacco a Monte Belmonte 2.1 21-23 ottobre. Nuovi tipi di mine tedesche antiuomo 2.2 Conquista di Monte Belmonte 2.3 Contrattacco tedesco con nuove armi 2.4 21 ottobre. Monte Ceresa è preso con un attacco allo scoperto del 168° Reggimento Fanteria 2.5 26-27 ottobre. Torrenti d’acqua allagano strade e sentieri 2.6 Attacchi e contro-attacchi alle case al punto 898332 (nord-ovest di Monte Belmonte) 2.7 31 ottobre. Grave bilancio dei combattimenti nel mese di ottobre

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3. Si rafforzano le posizioni difensive. Attacco a Gorgognano 3.1 1 novembre. Lo “strong-point” della chiesa e del cimitero di Gorgognano 3.2 Nuovo attacco fallito alla chiesa di Gorgognano 3.3 Terzo attacco alla chiesa. Feroce resistenza tedesca 3.4 Quarto attacco a Gorgognano. Evacuazione di civili 3.5 Subentra il 168° Reggimento di Fanteria nell’area di Gorgognano. Conquista de La Casetta 3.6 11 novembre. Il 133° va a riposo a Montecatini Terme 3.7 20 novembre. Dal “paradiso” di Montecatini all’“inferno” del fronte

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4. Le operazioni militari rallentano nel mese di dicembre 4.1 Manovre di assestamento e operazioni di pattuglia 4.2 Giornalisti e fotografi. Il 1° Battaglione del 133° agli onori delle cronache Iron Man Battalion. Articolo sullo “Yank Magazine” 4.3 Quarto Natale degli americani in guerra 4.4 I tedeschi muoiono nel campo da loro minato 4.5 Resoconto dell’anno 1944

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5. 1945 l’anno della vittoria 5.1 Il gelato del soldato 5.2 Si definiscono i piani difensivi 5.3 La neve alta impedisce le operazioni 5.4 Una spia italiana dei tedeschi è condannata a morte 5.5 15 gennaio. Continuano le nevicate. Due soldati americani muoiono sotto un crollo per la neve 5.6 Un soldato americano prigioniero riesce a fuggire 5.7 Il maltempo non dà tregua 5.8 Tre soldati americani restano feriti. È ucciso il cane-guida

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6. Il 133° Reggimento va all’attacco. Grave sconfitta americana 6.1 Disertori tedeschi. Militari americani decorati. Il via alle operazioni 6.2 5 febbraio. L’“Operazione Collina” 6.3 L’attacco fallisce. Numerosi morti e feriti americani 6.4 L’azione eroica del soldato Markievicz 6.5 12 coraggiosi militari ricostruiscono un ponte sotto il fuoco nemico 6.6 Militari valorosi del 133° Reggimento vengono decorati 6.7 Il problema dei renitenti

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7. Nessuna avanzata americana. Continuo logoramento delle forze contrapposte 7.1 Sporadici scambi di fuoco, ma i morti e i feriti aumentano 7.2 10 marzo. Spia italiana a Ca’ di Furcoli 7.3 Cani da guerra. Il tempo migliora 7.4 La battaglia si spegne. Nuovi piani d’attacco 7.5 Pattuglie in combattimento 7.6 L’inganno del finto carro armato

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8. Il memorabile aprile 1945 8.1 Forte bombardamento tedesco 8.2 4 aprile. Inizia la “Po Valley Campaign” 8.3 In attesa del D-Day 8.4 Ritorno all’attacco di Gorgognano. È annunciata l’ora del D-Day 8.5 La morte del Presidente Franklin Delano Roosevelt. Il D-Day è spostato al 16 aprile

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Inizia l’attacco finale I tedeschi sono scacciati da Monte Belmonte e Gorgognano 15 aprile. La Liberazione di Pianoro nel Report del 363° Reggimento Fanteria (91ª Divisione) La conquista di Monte Arnigo. I tedeschi fuggono da Pianoro Impetuosa avanzata americana. Oltre 100 prigionieri in un giorno 21 aprile 1944. Fuga tedesca da Bologna. Gli alleati entrano in città alle prime luci Esercito tedesco in rotta Resoconto finale delle vicende di aprile

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PARTE SECONDA Indice dei nomi dei militari, delle vittime e dei prigionieri del 133°, del 363° e del 168° Reggimenti Fanteria

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PARTE TERZA Il movimento partigiano e antifascista in Pianoro

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Bibliografia essenziale

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APPENDICE Report, nel testo originale, del 363° Reggimento Fanteria (91a Divisione) sulla Liberazione di Pianoro

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Nota di lettura Tutti i testi della Parte Prima, riportati in corsivo, sono la traduzione fedele degli originali dei Reports del 133°, 168° (34ª Divisione) e del 363° (91ª Divisione) Reggimenti Fanteria della V Armata americana, con le rispettive indicazioni bibliografico-informatiche.


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