Studium Educationis Anno XII – numero 3 – ottobre 2011

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STUDIUM EDUCATIONIS Anno XII – numero 3 – ottobre 2011


– Anno XII – n. 3 – ottobre 2011 Rivista quadrimestrale per le professioni educative

Direttore Responsabile Diega Orlando Cian

Comitato Scientifico

Comitato di Referee

Sergio Angori Roberta Caldin Giorgio Chiosso Gino Dalle Fratte Renato Di Nubila Luciano Galliani Sira Serenella Macchietti Umberto Margiotta Anna Marina Mariani Giuseppe Milan Giuliano Minichiello Diega Orlando Cian Jean-Pierre Pourtois Roberto Roche Olivar Luisa Santelli Beccegato Milena Santerini Concetta Sirna Carla Xodo Giuseppe Zago Giuseppe Zanniello

Giuditta Alessandrini Paolo Calidoni Mirella Chiaranda Augustin Escolano Benito Alberto Granese Maria Luisa Iavarone Daniele Loro Susanna Mantovani Marco Milella Ferdinando Montuschi Carlo Nanni Agostino Portera Peter Stöger

Peer-review

Gli articoli ricevuti dalla Redazione sono sottoposti, in forma anonima, al parere di due membri del Comitato di Referee, le cui decisioni sono inappellabili. In caso di richiesta di integrazioni o correzioni, gli articoli sono rinviati agli autori, che dovranno apportare le modifiche necessarie. Ringraziamento ai referee

L’elenco dei referee che hanno effettivamente collaborato alla rivista viene reso noto nell’ultimo numero di ogni anno (senza specificare in quale numero della rivista e per quali articoli) come ringraziamento per la collaborazione fornita e come forma di trasparenza rispetto al procedimento adottato. Studium Educationis, fondata e diretta da Diega Orlando, oggi professore emerito di Pedagogia generale e sociale presso l’Università di Padova, è uscita come bimestrale, con regolarità, dal 1996 a tutto il 2000. A partire dall’anno successivo ha assunto cadenza quadrimestrale. Tre anni fa, passando dalla casa editrice Cedam alla casa editrice Erickson, i numeri 1 e 2 della Rivista sono diventati on-line, mentre il 3 è rimasto cartaceo. A partire dal 2011 la Rivista è edita dalla Pensa MultiMedia. Autorizzazione del Tribunale di Padova n. 1520 del 19 luglio 1996 ISSN 1722-8395 (testo stampato) / ISSN 2035-844X (testo on line)


Coordinamento Editoriale

Comitato di Redazione

Segreteria di Redazione

Diega Orlando Cian Mino Conte Emma Gasperi Giuseppe Milan Emanuela Toffano Giuseppe Zago Orietta Zanato

Giuseppe Milan (caporedattore) Luca Agostinetto Mirca Benetton Chiara Biasin Carla Callegari Alessandra Cesaro Mino Conte Emma Gasperi Paola Milani Emanuela Toffano Patrizia Zamperlin Orietta Zanato

Luca Agostinetto luca.agostinetto@unipd.it Ha collaborato all’editing

Marco Ius

Numero a cura di

Orietta Zanato Orlandini

Editore Pensa MultiMedia Editore s.r.l. – Via A.M. Caprioli, 8 - 73100 Lecce tel. 0832.230435 – fax 0832.230896 info@pensamultimedia.it – www.pensamultimedia.it Abbonamenti Enti / Scuole / Istituzioni: Italia euro 60,00 • Estero euro 80,00 • online 50,00 Privati: Italia euro 45,00 • Estero euro 65,00 • online 35,00 Studenti universitari: Italia euro 30,00 • Estero euro 50,00 • online 20,00 Le richieste d’abbonamento e ogni altra corrispondenza relativa agli abbonamenti vanno indirizzate a: Licosa S.p.A. – Signora Laura Mori – Via Duca di Calabria, 1/1 – 50125 Firenze Tel. +055 6483201 - Fax +055 641257 La rivista, consultabile in rete, può essere acquistata nella sezione e-commerce del sito www.pensamultimedia.it

È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata compresa la fotocopia, anche a uso interno o didattico, non autorizzata


INDICE

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Diega Orlando Cian

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Antonella Nuzzaci Pratiche riflessive, riflessività e insegnamento Mino Conte Educazione alla volontà e poteri morali: l’apprendimento di sé come cittadino

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Dieter Böhn Globale Entwicklung – Entwicklung und Nachhaltigkeit Carla Xodo Dirigente scolastico: oltre la leadership, la deontologia

73

Alessandra La Marca La “Generazione Y”: giovani indecisi che sognano trionfi e vivono tra reale e virtuale 97 Elisabetta Falchetti I musei scientifici incontrano i giovani 113 Lorena Rocca, Alessio Surian Giovani, territori ed e-participation. Strumenti e pratiche

133 Giuliano Minichiello Pedagogia

143 Orietta Zanato Orlandini Bambini di città: il diritto al contatto quotidiano con la natura


147 Patrizia Zamperlin Le fonti orali e i Musei dell’educazione A proposito di un recente convegno

151 Anna Cristini La tigre è arrivata! Emilio Salgari a cento anni dalla sua scomparsa

155 Manlio Chiarot – L’intervista qualitativa Emma Gasperi – Narrare di sé. L’identità professionale dell’insegnante in servizio: riflessioni e proposte FabioTarghetta – Alfabeti d’Italia. La lotta contro l’ignoranza nell’Italia unita

Il Direttore ringrazia gli specialisti che per l’anno 2011 hanno partecipato al processo di valutazione delle proposte di pubblicazione ricevute dalla Redazione, in particolare: Giuditta Alessandrini, Paolo Calidoni, Maria Luisa Iavarone, Daniele Loro, Umberto Margiotta, Marco Milella.

Diega Orlando Cian • Università degli Studi di Padova Antonella Nuzzaci • Università della Valle d’Aosta - Université de la Vallée d’Aoste Mino Conte • Università degli Studi di Padova Dieter Böhn • Julius-Maximilians-Universität Würzburg Carla Xodo • Università degli Studi di Padova Alessandra La Marca • Università degli Studi di Palermo Elisabetta Falchetti • Museo Civico di Zoologia, Roma Lorena Rocca • Università degli Studi di Padova Alessio Surian • Università degli Studi di Padova Giuliano Minichiello • Università degli Studi di Salerno Orietta Zanato • Università degli Studi di Padova Patrizia Zamperlin • Università degli Studi di Padova Anna Cristini • Università degli Studi di Padova



di Diega Orlando Cian

La consuetudine vorrebbe che al Lettore la Direzione e il Comitato Scientifico di un Periodico si rivolgessero, per dichiararne le finalità e il progetto, al momento della sua nascita, oppure al principio di un suo ciclo. Studium Educationis – Rivista per le professioni educative e formative, è nata nell’abbastanza lontano 1996 e ha già conosciuto un primo periodo di vita con la Casa editrice Cedam e un secondo con la Erickson, noti, certamente, ad almeno una parte dei suoi attuali Lettori, ed è ora alla soglia del terzo. Noi, però, si è voluto, all’inizio di questo terzo ciclo con l’Editore Pensa MultiMedia, attendere, per l’espressione di questa sorta di manifesto programmatico, che i nostri Lettori avessero concreta esperienza delle caratteristiche e degli esiti del nostro lavoro. Ecco perché questo scritto appare, con scelta a prima vista irrituale, in apertura del terzo fascicolo dell’attuale nuovo ciclo. La nostra presente declaratio intende ribadire, anzitutto, il mantenimento dell’originaria idea ispiratrice che ci aveva mosso alla creazione di Studium Educationis: creare, cioè, una Rivista che si rivolga, ad un tempo, a Studiosi e a Studenti universitari, ma non meno agli Operatori nell’ambito delle professioni educative e formative in generale, nell’intento di mostrare e dimostrare la necessità e la possibilità di coniugare elaborazione teorica e pratica educativa-formativa, attraverso l’analisi e la rimeditazione dell’attualità del pensiero pedagogico classico, attraverso l’indagine critica e la più viva attenzione alle moderne idee e metodologie, ai moderni progetti e alle moderne proposte, che vengono emergendo dalle situazioni concrete nei diversi settori dell’esperienza educativa e formativa. L’inizio di un nuovo ciclo porta con sé, in ogni caso, per un Periodico, un rinnovamento strutturale e formale, al fine di meglio rispondere alle attuali esigenze della materia e agli attuali strumenti e modi di dialogo fra Autore e Lettore. Sotto questi profili intendiamo richiamare, anzitutto,

Studium Educationis • anno XII - n. 3 - ottobre 2011 • editoriale


Pratiche riflessive, riflessività e insegnamento

di Antonella Nuzzaci

Abstract L’uso di termini quali “riflessione”, “riflessività”, “riflessione critica”, “incidente critico” sono apparsi in molta parte della letteratura ad indicare soprattutto un modo per intervenire nella formazione degli insegnanti, migrando da un settore all’altro ed incorporando via via concetti diversi che richiamano modalità d’azione differenti, al punto che non sempre è agevole precisarne sia la natura che i processi. Il contributo, partendo dalla necessità di ricondurre alcuni vocaboli ai rispettivi modelli interpretativi e alle diverse forme di riflessività impiegate in educazione, evitando riduzionismi e tentando di affermare i loro specifici significati, ha l’obiettivo di mostrare quanto complessa e profonda sia la problematica della definizione della natura e della ricerca sulla “riflessione”, sui concetti che essa esprime e sulle tecniche che utilizza, nonché sull’ampia gamma di significati che porta con sé. Esso si limita a presentare alcune posizioni emergenti sulla riflessione e su una loro possibile estensione nel dominio della gestione dei processi educativi, attingendo a studi diretti a sviluppare approcci riflessivi partecipanti e partendo dalla ricentratura dei concetti di “esperienza” e di “pratica”, oltre che dalla ri-concettualizzazione della nozione di “routine”. Parole-chiave riflessività, riflessione, riflessione critica, incidente critico, esperienza, insegnamento, pratica riflessiva The use of terms such as “reflection”, “reflexivity”, “critical reflection”, “critical incident” broadly appeared in literature pointing out a way to intervene in teacher training, moving from one work field to another. Gradually different concepts referring to different actions have been included, to such an extent that it is not always easy to specify the nature and process. The paper first of all claims the need to connect the above key words to interpretative models they refer to and to the different forms of reflexivity used in education, avoiding reductionism and trying to assert their specific meanings. Secondly, it aims at showing that defining the nature and research on the “reflection” is a complex and deep problem, for instance on the concept expressed and techniques used by reflection, as well as the broad range of meanings it carries in itself.The paper aims particularly at presenting some emerging positions on the reflection and its possible extension into the domain of educational process management, using studies developing participant reflective approaches and re-centering the concepts of “experience” and “practice”, as well as the re-conceptualization of the notion of “routine”. Key words reflexivity, reflection, critical reflection, critical incident, experience, teaching, reflective practice

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Educazione della volontà e poteri morali: l’apprendimento di sé come cittadino

di Mino Conte

Abstract Il tema pedagogico del “diventare cittadini” è collocato lungo l’iter storico del concetto di “cittadino” a partire dalle prime formulazioni di Bodin, e con rapidi accenni agli sviluppi in Rousseau ed Hegel. In seguito è preso in esame il contributo di Kerschensteiner dedicato all’educazione dell’uomo e del cittadino e alla individuazione delle “virtù civiche” e del “carattere civico” inteso come “carattere morale”. Sulla scorta di questa lettura pedagogica e dell’analisi critica delle più recenti posizioni di Rawls sui “poteri morali” della persona, il saggio sostiene la tesi che l’educazione del cittadino deve essere intesa come educazione della persona nel cittadino, nei termini d’una educazione della volontà capace di formare persone libere e uguali in grado di unificare volontà generale e particolare in ogni iniziativa ed esperienza. Parole-chiave educazione, cittadino, moralità, volontà, persona The educational topic of “becoming citizen” is historically rooted on the idea of “citizen” by Bodin, Rousseau and Hegel. Afterward the German pedagogist Kerschensteiner focused on the education “of man and the citizen” and on “civic virtues” and the “civic character” considered as a “moral character”. By discussing Rawlsian recent theory of justice and the notion of the person’s “moral powers”, the paper claims that the Citizen Education should be conceived as inseparable from the education of the whole person. It is indeed considered in terms of the “will education” which aims at fostering the growth of “free and equal” persons that are able to balance in an unified perspective “general” and “particular” will in their actions and experiences. Key words: education, citizen, morality, will, person

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Globale Entwicklung – Entwicklung und Nachhaltigkeit

di Dieter Böhn

Abstract “Environment” and “Development” (in the context of developing countries) have been standard topics of geographical education in Germany for decades, albeit with many different examples. An “orientation framework” integrates both of these topics in the context of sustainability. 11 competencies from the fields “Recognize”, “Evaluate” and “Act” are presented in a matrix that includes 20 different topics, of which all can possibly include “sustainable development”. For the individual school subjects, i.e. Geography as well, special competencies and topics have been formulated that are then cultivated using specific content. In addition to this “framework”, there are also many other different topics in geographical education for sustainability. Pupils learn to act responsibly so as to protect nature. For example, they reflect on the Agenda 21 in classroom discussions and learn how citizens can act on a local scale through initiatives. Instruction also shows how we can use modern technologies on a wider scale (regional to global) to integrate sustainable utilization of resources and economic development. Key Word: sustainable development, environment, development, geographical education, competence „Umwelt“ und „Entwicklung“ (in Entwicklungsländer) waren in Deutschland jahrzehntelang Standardthemen geographischer Bildung, wenngleich sie anhand unterschiedlicher Beispiele behandelt wurden. Ein „Orientierungsrahmen“ soll nun beide Themen unter dem Gesichtspunkt der Nachhaltigkeit miteinander verknüpfen. 11 Kompetenzen aus den Bereichen Erkennen, Bewerten, Handeln werden in einer Matrix dargestellt, die 20 verschiedene Themen umfasst, wovon jedes einzelne Thema „nachhaltige Entwicklung“ beinhalten kann. Für einzelne Schulfächer wie z.B. Geographie wurden fachbezogene Kompetenzen und Themen formuliert, die spezifische, fachbezogene Inhalte behandeln. In Ergänzung zu diesem „Orientierungsrahmen“ gibt es noch viele andere Themen für geographische Bildung zu Nachhaltigkeit. Die Schüler lernen verantwortlich zu handeln und die Natur zu bewahren. Ein Beispiel: Die Schüler diskutieren in der Klasse über die Agenda 21 und erfahren, wie Bürger auf lokaler Ebene Initiativen ergreifen und handelnd aktiv werden können. Umwelterziehung zeigt auch, wie wir moderne Technologien in größerem Maßstab einsetzen können (von regional zu global), um nachhaltige Nutzung von Ressourcen und ökonomische Entwicklung miteinander zu verbinden. Schlüsselwörter: nachhaltige entwicklung, umwelt, entwicklung, geographische bildung, kompetenzen

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Dirigente scolastico: oltre la leadership, la deontologia

di Carla Xodo

Abstract Le teorie situazioniste e trasformazioniste della leadership attribuiscono al leader competenze etiche che si manifestano nella natura educativa di una comunicazione che punta ad informare, ma anche a convincere e persuadere con la testimonianza e l’esempio. Tuttavia la competenza di tipo deontologico obbliga ad andare oltre il vissuto, per prendere consapevolezza anche dei criteri che regolano le scelte etiche esperite, per giustificare e offrire ragioni che legittimino le scelte presenti e prefigurino quelle future. Su queste basi la deontologia svolge le seguenti funzioni: 1. limitare gli effetti incontrollabili di una leadership carismatica; 2. contenere il margine di discrezionalità connesso alla responsabilità del DS; 3. migliorare la professionalità del Ds; 4. diffondere e rendere più partecipata la leadership. Parole chiave: Dirigente scolastico, leadership, deontologia The situationist and transformationist theories highlight that ethical competences of leader are shown within the educational communication that aims not only to inform, but also to convince and to persuade by testimony and modelling. However, the code of ethics requires to go beyond the experienced and to be aware of criteria regulating ethical decision in order to justify and to offer reasons legitimating present choices and prefigurating future ones. Hence, professional code of ethics aims at: 1. limiting the uncontrollable effects of charismatic leadership; 2. containing the border of discretion connected to the responsibility of the School Principal; 3. improving the professionalism of the School Principal; 4. spreading the leadership and making it more participated.

Key Word: School Principal, leadership, deontology

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La “Generazione Y”: giovani indecisi che sognano trionfi e vivono tra reale e virtuale di Alessandra La Marca

Abstract Il ritratto che emerge dall’insieme delle indagini svolte nell’ultimo decennio in Italia è quello di giovani che, pur conservando un senso positivo della vita e del futuro e pur avendo una forte spinta interiore verso la realizzazione di progetti personali, incontrano enormi difficoltà nel compiere scelte di vita durature e significative per la loro esistenza. I giovani appartenenti alla “Generazione Y” costituiscono una popolazione particolarmente critica, che rispecchia il tipo di cultura in cui essi sono cresciuti. Manifestano diverse fragilità pur restando aperti, disponibili e generosi. Dall’analisi dell’attuale condizione giovanile si ricava che l’apatia dei giovani è l’apatia degli adulti e che quindi la crisi dei giovani è la crisi della cultura che li ha generati. Da questa crisi si esce solo con l’azione formativa di adulti che vogliano essere maestri e guide autorevoli nell’orientamento dei giovani verso la loro piena realizzazione come persone.

Parole chiave: giovani, generazione Y, scelta, progetto di vita, virtuale Last decade research describes youths as people conserving, on one hand, a positive sense of life and future and having a strong inner motivation toward the realization of personal projects, and on the other hand facing many difficulties in making lasting and meaningful life choices.Youths belonging to the “Y Generation” are a particularly critical population that mirrors the culture they grew in. They appear weak while remaining open, available and generous. An analysis of the current youth situation shows the youths’ apathy is adult’s apathy, therefore that youth crisis lies in the crisis of culture that created them.The mainly way to face and overcome the crisis consist in training action for adults feeling and willing to become teachers and authoritative guides to support young people in fulfilling their live. Key words: youth, Y generation, life choice, life project, virtual

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I musei scientifici incontrano i giovani

di Elisabetta Falchetti

Abstract I musei scientifici sono rappresentati oggi da istituzioni storiche, come i musei di Storia Naturale, o di nuova concezione, come gli science centre; hanno quindi una pluralità di storie, missioni, approcci museografici e comunicativi, risorse e politiche istituzionali. A tutte è comune l’interesse per l’educazione pubblica.Tra i visitatori dei musei scientifici del nostro Paese sono poco presenti i giovani in età post-scolare. Per questo “non-pubblico” si sperimentano progetti tesi a costruire immagini di museo accoglienti, familiari e poco accademiche. Ne è un esempio un Progetto del Museo Civico di Zoologia di Roma, realizzato per superare il disagio socio-culturale dei giovani cittadini delle periferie romane ed avvicinarli alla scienza, attraverso l’apertura di un dialogo diretto con gli scienziati, gli incontri nel loro territorio e in Museo, il coinvolgimento nelle attività museali. Parole chiave: Musei scientifici, educazione, pubblici, periferie cittadine, giovani Nowadays scientific museums include both historical institutions as Natural History museums, and modern museums as science centres.Therefore they are characterized by different missions, policy, museographical styles, communication strategies. All scientific museums are interested in public education.Visitor studies reveal that post-school young people are just a little component of museum publics. For these young people museums organize specific projects in order to build up a friendly, non-academic, informal learning environment.The paper reports about a Project for young people living in Rome suburban neighbourhoods, carried out at the Zoological Museum of Rome. In order to promote their interest towards Science and the Museum, museum educators contacted the young people in their territory, organized some visits to the Museum, involving them in scientific activities and public cultural events. Key words: Scientific Museum, education, publics, suburban neighbourhoods, young people

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Giovani, territori ed e-participation Strumenti e pratiche

di Lorena Rocca, Alessio Surian1

Abstract Il presente contributo intende focalizzare l’attenzione sul web quale strumento facilitante la partecipazione dei giovani nelle politiche territoriali. A partire dalla definizione di partecipazione si è delineato il profilo dei giovani definendone i principali strumenti web in grado di facilitare le pratiche di progettazione territoriale. Nella parte finale si fa cenno ad un caso di studio che ha permesso di ribadire il ruolo importante di facilitazione che hanno per i giovani le nuove tecnologie.

Parole chiave: partecipazione, e-governance, politiche giovanili The paper focuses on the web as tool that might facilitate youth participation within local policies. The paper discusses definitions of “participation” and “youth” and it identifies some of the key web instruments that have a potential in relation to facilitate the access to local planning.The last part of the paper is dedicated to a case study highlighting the important facilitating role of new technologies in relation to youth participation. Key words: participation, e-governance, youth policies

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Il presente contributo è frutto della collaborazione tra i due Autori. In particolare sono stati scritti in modo congiunto i paragrafi 1, 3 e 7; da Lorena Rocca i paragrafi 4 e 5; da Alessio Surian il paragrafo 2.

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