worldwideweb come il padre dell’algebra. Nel linguaggio informatico, un algoritmo è il codice che viene elaborato dal calcolatore per risolvere un problema tramite computer. Il suo impiego nel marketing consente di capitalizzare le informazioni degli utenti, al fine di fornire servizi e prodotti a questi ultimi, ottenendone così un profitto. In questo modo, vengono offerti ai potenziali acquirenti servizi personalizzati di maggiore utilità. I grandi ‘colossi’ del web, in genere non identificano fisicamente l’utente, ma si limitano a classificarlo o, meglio, a ‘inserirlo’ in alcune categorie fisse, valide per l’invio di pubblicità personalizzate. Se l’identità si compone di molteplici livelli e rimane un qualcosa di estremamente complesso che appartiene alla nostra unicità, l’identificazione è invece un processo attraverso il quale si procede alla classificazione di un individuo in base a pochi tratti, o elementi, che sono comuni ad altri individui. E’ per questo motivo che le aziende mirano alla nostra identificazione, piuttosto che alla nostra identità: in base alla nostra profilazione, ci verrà inviata una pubblicità personalizzata, creata su misura per noi (targeted advertising, ndr). Questo lavoro, come già accennato, è determinato dall’elaborazione algoritmica: attraverso la creazione di un profilo veniamo inseriti in una lista di determinate classificazioni, che l’algoritmo estrapola dai dati
Il flusso di dati personali che circola in rete è stato definito “i
raccolti in suo possesso. In base a come si comporta un certo individuo e a ciò che fa abitualmente on line, si determinano quindi delle categorie nelle quali egli può essere iscritto e che rappresentano una decisione. GLI SCANDALI DI OGGI E DEL PASSATO In merito a privacy e protezione dati, una data fondamentale è stata il 5 giugno 2013, quando il ‘Guardian’ e il ‘Washington Post’ hanno iniziato a pubblicare le sconcertanti rivelazioni di Edward Snowden, un ex consulente della National Security Agency, sul ‘Datagate’: il più imponente apparato di sorveglianza nella storia del mondo occidenta-
le. Gli articoli ponevano alla luce dell’opinione pubblica la raccolta indiscriminata di tabulati telefonici di milioni di cittadini statunitensi, ottenuti con la complicità dell’azienda di telecomunicazioni ‘Verizon’ e senza l’autorizzazione di alcun giudice. A seguire, il 7 giugno 2013 gli stessi giornali rivelarono che l’Nsa aveva avuto accesso diretto ai dati degli utenti di Google, Facebook, Apple e altre aziende tecnologiche statunitensi, per controllarne le conversazioni nell’ambito di un programma di sorveglianza di massa chiamato ‘Prism’. Tutti i dati raccolti venivano registrati e catalogati grazie a un software segreto, chiamato ‘Boundless informant’. Le nove aziende
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che partecipano al progetto ‘Prism’ sono: Aol, Apple, Facebook, Google, Microsoft, PalTalk, Skype e Yahoo. Queste rivelazioni fecero molto scalpore e suscitarono le proteste degli attivisti, preoccupati per le violazioni della privacy dei cittadini. Dopo questo ‘evento-spartiacque’, i controlli sulla privacy degli utenti si sono intensificati e l’argomento è diventato oggetto di numerosi dibattiti. I riflettori mediatici puntati sulla questione hanno fatto emergere un altro scandalo, che riguardava Facebook e ‘Cambridge Analytica’, una società inglese specializzata nel raccogliere dai social network un’enorme quantità di dati sui loro utenti, come il numero dei ‘Mi pia-