primopiano
La grande maggioranza degli italiani chiede la rimozione degli ostac
La connessione
è diventata un diritto fondamentale della persona Relazionalità, lavoro, didattica, acquisti, pagamenti, salute, tempo libero, tutto ruota intorno a internet: un’accelerazione digitale avvenuta durante la pandemia portandoci a dipendere dal web ovunque e comunque
Nove italiani adulti su dieci hanno una connessione al web: è quanto emerge dal rapporto Censis “Il valore della connettività nell’Italia del dopo Covid-19”, pubblicato lo scorso luglio 2021. Questa straordinaria tecnologia di comunicazione, a poco più di trent’anni dalla sua nascita (la pubblicazione del primo sito web è avvenuta il 6 agosto 1991 grazie a Tim Berners-Lee – ndr) è diventata uno strumento irrinunciabile del nostro quotidiano. A un punto tale da diventare fattore discriminante, poiché determina l’accesso delle persone a una moltitudine di servizi. Nello specifico, lo stato emergenziale che ha causato la chiusura al pubblico degli uffici, ha determinato un’accelerazione dei processi di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Agenzia delle entrate e Inps, per esempio, permettono al cittadino l’accesso diretto alle proprie piattaforme attraverso il sistema di riconoscimento Spid, consentendo, anche senza l’aiuto di intermediari, di presentare domande o verificare la propria posizione fiscale. Servizi molto utili per i cittadini altamente digitalizzati che, però, mettono in difficoltà tantissimi utenti che lo sono meno. In quest’ottica, la rete non è più una scelta individuale, ma si impone come obbligatoria, al fine di fruire di tantissimi servizi. Basti pensare alle compagnie aeree lowcost, che garantiscono un notevole risparmio sul costo del biglietto se il viaggiatore effettua il check in on-line. Non sorprende, quindi, che il 91,7% degli italiani maggiorenni disponga sia della rete internet presso la propria abitazione, sia della rete mobile utilizzabile su smartphone e tablet. Osservando nel dettaglio, gli italiani utilizzano il web per: - il 91,5% la utilizza per tenere i contatti a distanza con familiari, amici e conoscenti; - l’86,9% degli occupati per lavoro; - il 78,9% per aspetti legati alla salute; - il 75,9% per pagamenti digitali di bollette, multe tasse. - il 75,5% per il tempo libero, con attività come il gaming, o di entertainment come guardare film, serie tv, partite di calcio, ecc; - il 74,1% per l’ecommerce, quindi per fare acquisti on line; - il 58,4% per attività di didattica a distanza e formazione. Non sorprende, pertanto, che un utilizzo così massiccio della rete in molteplici ambiti della vita quotidiana abbia tramutato la connessione in bisogno essenziale e venga percepito come un diritto fondamentale della persona. Un’esigenza che ha costretto gli operatori ad impegnarsi in una battaglia commerciale ‘al ribasso’, pur di guadagnare utenti attivi a scapito della concorrenza. Tariffe più convenienti con chiamate, messaggi e giga inclusi hanno, infatti, caratterizzato quest’ultimo anno, facendo crescere di pari passo gli abbonamenti delle piattaforme on-demande. Ma più del prezzo, la scelta degli utenti sembra privilegiare il funzionamento e l’affidabilità delle reti. Sempre secondo il rapporto Censis, infatti, alla richiesta di indicare
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