2 minute read

Ripartenza post Covid. Il futuro all’insegna del digitale

di Mariella Ballatore

Le speranze per il ritorno alla nuova normalità passano dall’innovazione e dalla digitalizzazione, dalla quale non è più possibile prescindere.

Advertisement

Il momento è decisivo, l’economia italiana si prepara alla ripartenza dopo il duro colpo inferto dalla pandemia. La fase attuale è quella che dal tamponamento della crisi ci porta verso il rilancio, la ripresa.

Sulla linea della ripartenza trova spazio anche il settore ittico per il quale è arrivato il momento di comunicare fiducia, fiducia che ben sappiamo, da sola, non essere bastevole. Questa va corroborata con chiare prospettive di crescita. È pertanto il momento di mettere a sistema le competenze, acquisite prima della pandemia e consolidate durante il periodo emergenziale, per rispondere alle sfide del futuro.

L’accelerazione della campagna vaccinale (secondo gli ultimi dati l’80% della popolazione sarà coperto prima dell’arrivo dell’autunno) ha generato il clima di ottimismo da cui attingere la giusta energia per ripensare a progetti di investimento, a nuovi perimetri e strategie di mercato così come pure alle giuste modalità per arrivare al consumatore.

La direzione imboccata è quella giusta, si va verso il ritorno alla normalità. Incognite e speranze si trovano rispettivamente sui due piatti della stessa bilancia e quell’umore in miglioramento generato dall’estate deve essere “sfruttato” per fare crescere la nostra economia. propense a rischiare negli investimenti e a spendere.

Il fervore che si registra è generato anche dall’erogazione dello scorso agosto del prefinanziamento del 13% delle risorse chieste al Recovery Plan, quasi 25 miliardi di euro che sosterranno l'attuazione del Pnrr italiano.

Prove di assestamento, quindi, di un’economia nazionale che certo non può prescindere dalla capacità aziendale di individuare obiettivi consapevoli da realizzare a medio e a lungo termine il cui successo richiede un deciso cambio di mentalità, soprattutto sul fronte del digitale. Innovazione e cambiamento devono andare di pari passo.

Il recente “Rapporto sul benessere equo e sostenibile (BES 2021)” realizzato dall’ISTAT scatta un’istantanea dell’impresa italiana ancora distante dalle opportunità offerte dal web. Secondo la ricerca, la distanza tra l’azienda e il digitale che si era decisamente accorciata durante il lockdown si è nuovamente dilatata. L’Italia (DESI 2020) in quanto ad utilizzo del digitale a livello europeo è quartultima davanti soltanto a Romania, Grecia e Bulgaria.

L’emergenza sanitaria ci ha resi tutti più consapevoli dell’importanza fondamentale del digitale e della tecnologia ed ha permesso a molte aziende di “restare a galla”, ciò ci impone di andare avanti nella strada dell’innovazione.

This article is from: