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Storia di DUWO: la cassetta ecosostenibile, nata dalla visione avanguardistica di La Campania Plastica

di Davide Ciravolo

Concepita per ridurre l’inquinamento da polistirolo in mare, oggi DUWO si pone come strumento necessario a tutela dell’ambiente marino e non solo

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La Campania Plastica, storica azienda dell'agro nocerino sarnese, ha sviluppato una soluzione per risolvere i problemi ambientali per quanto concerne gli imballaggi alimentari e soprattutto la conservazione, nello specifico la conservazione del pesce. Si tratta di DUWO, cassetta realizzata con l’obiettivo di ridurre drasticamente il problema dell'inquinamento da polistirolo nel mare. La cassetta è dotata di microchip per la tracciabilità della filiera del pesce e della cassetta stessa in modo da garantire freschezza e un prodotto di eccellenza per il consumatore. Con il plauso ricevuto dal dipartimento IRBIM-CNR di Ancona, tramite la cassetta DUWO, La Campania Plastica si colloca a tutti gli effetti in un mondo sempre più votato all’ecosostenibilità.

Nata nel 1987 nell'agro nocerino sarnese in provincia di Salerno, La Campania Plastica si pone come industria di stampaggio packaging nel settore ortofrutticolo. Fin da subito, il fondatore dell’azienda, Dante Mele, grazie al suo solido background tecnico inventa un packaging completamente composto da materiale riciclato e destinato al settore ortofrutticolo, ponendo essenzialmente le basi, già trent’anni fa, a quello che oggi la legge impone per avvantaggiare l’economia circolare. Dante Mele, però, non si è mai fermato, mettendo a punto nel corso degli anni nuove tecniche di stampaggio e vari modelli, sempre rivolti al mercato ortofrutticolo.

Nel 2010, dopo anni di focus sull’ortofrutta, il fondatore di La Campania Plastica si cimenta della progettazione di quella che sarebbe stata la prima cassetta DUWO, cassetta in grado di sostituire il polistirolo e dedicata questa volta sia al settore del pesce che al contenimento di mozzarelle. Nella fattispecie, occorre sapere che il polistirolo, si configura come materiale altamente inquinante per i nostri mari, in quanto di facile frantumazione. Erano anni, però, nei quali la visione avanguardistica di Mele non era ancora ben compresa dal mercato, ancora non troppo legato a tematiche come l'ecosostenibilità, oggi più attuali che mai, e l’economia circolare, preferendo l’ormai quasi debellata modalità dell’usa e getta. Il progetto di Mele torna in auge nel 2019, quando temi come l’inquinamento del mare da polistirolo, economia circolare ed ecosostenibilità' sono ormai non più ignorabili e il progetto della cassetta DUWO diventa oggetto di uno studio di fattibilità e di inserimento nel mercato.

Le prime prove hanno luogo sulle imbarcazioni della marineria di San Benedetto del Tronto, prima marineria a fare una richiesta inerente alla sostituzione del polistirolo nelle cassette. Una volta messo a punto il progetto della cassetta, si fa strada l’esigenza di trovare una modalità tramite cui tracciare le cassette, che si risolve tramite l’inserimento di un cip rfid riscrivibile, un coperchio portaghiaccio e una card per lo scambio di imballaggio. Tutto questo accade nel 2020, quando le cassette DUWO vengono sperimentate con grande successo anche sui pescherecci del porto di Ancona. L’anno della pandemia ha però reso difficile la partenza di questo progetto, che inizia adesso a muovere degli importanti passi all’interno del circuito dei ristoranti e delle pescherie del territorio italiano. Nel futuro, lo sguardo di La Campania Plastica è rivolto verso i mercati esteri, ma non prima di essere entrati, con DUWO, capillarmente all’interno del mercato italiano.

Usare DUWO, sistema brevettato PCT, è una scelta consapevole in termini di risparmio economico, migliore conservazione del pescato ed ecosostenibilità, con la prospettiva di cambiare la cultura del packaging, ancora troppo legata al modello usa e getta.

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