E zine giulius Anno 3 N° 12

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e-zine

l’amico degli animali

La prima rivista multimediale sul mondo Pet

N. 12 - Dicembre 2015

Viaggiando Sorrento

Speciale Natale L’albero di Natale e la sua storia Animali nel presepe Tempo di regali: suggerimenti Piccoli consigli per le feste Leggende di Natale e pet Regalo di Natale: un animale

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Sommario

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Speciale Natale pag 4 - 13 L’albero di Natale e la sua storia Animali nel presepe Tempo di regali: suggerimenti Piccoli consigli per le feste Leggende di Natale e pet Regalo di Natale: un animale Salute animale pag 15 L’occhio secco L’esperto risponde pag 17 - 18 A colloquio con il veterinario

Angolo gatto

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Angolo cane pag 20 - 22 Segugio italiano a pelo forte Il cane nell’800 artistico Le divertenti statue che fanno pipì a Bruxelles Angolo gatto pag 24 Turco Van

Altri pet

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Altri pet pag 26 - 30 Tartarughe e letargo Alimentazione e cura del cavallo Viaggiando pag 33 - 34 Sorrento News dal Bioparco pag 36 Al Bioparco di Roma incontri ravvicinati con gli animali Qui Demas pag 38 Social Media - Interazione attraverso i contest Angolo della lettura pag 40 Il libro: “50 semplice coccole per far felice il tuo gatto”

l’amico degli animali EDITORE

Pet quiz pag 44

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speciale natale

L’ALBERO DI NATALE E LA SUA STORIA

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A. C.

’immagine dell’albero ed in particolare l’abete, sempreverde, come emblema del rinnovarsi e del perpetuarsi della vita è un tradizionale primitivo tema pagano, presente sia nell’antichità sia nel periodo medioevale e, successivamente in qualche modo assimilato dal Cristianesimo. Presso molti popoli, come gli Indoeuropei, l ‘Albero Cosmico rappresenta la manifestazione divina del cosmo. Non è stato provato con sicurezza che l’uso moderno dell’albero durante le festività di fine anno derivi da queste tradizioni. In ogni caso si pensa che il tutto abbia origine in tempi a noi più vicini intorno alla metà del ‘400 a Tallinn, in Estonia, allorché fu eretto un grande abete nella piazza del Municipio, attorno al quale giovani uomini e donne ballavano insieme alla ricerca dell’anima gemella. Nel ‘500 in Germania si ritrovano notizie relative a manifestazioni simili. Si narra come nella città di Brema un albero fosse decorato con mele, noci, datteri e fiori di carta. La città di Riga si è autoproclamata sede del primo albero di Natale della storia. è stata infatti ritrovata una targa scritta in otto lingue, secondo cui il “primo albero di capodanno” fu addobbato nella città nel 1510. Un teologo luterano ha affermato che nell’albero di Natale certamente ritroviamo i miti dell’albero, simbolo del rinnovarsi della vita, legato ad antiche popolazioni non solo europee, ma anche la tradizione degli alberi innalzati, ornati di frutti e di altri simboli cristiani, davanti alle cattedrali. In occasione di questi eventi si mettevano in scena episodi biblici.

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speciale natale Precedentemente a questa prima apparizione “ufficiale” dell’albero di Natale si ha notizia di un gioco religioso medioevale, celebrato proprio in Germania il 24 dicembre, il “gioco di Adamo e di Eva”, in cui piazze e chiese erano riempite di alberi di frutta e simboli dell’abbondanza per ricreare l’immagine del Paradiso. In seguito gli alberi da frutto furono sostituiti con abeti dal momento che questi ultimi avevano una innata valenza “magica” per il popolo. Gli abeti infatti erano e sono contraddistinti dal fatto di essere sempreverdi, caratteristica che, secondo una tradizione, deriverebbe proprio dallo stesso Gesù come ringraziamento per averlo protetto mentre era inseguito da nemici. Forse a questa credenza si può far risalire la consuetudine secondo la quale, sempre in Germania, l’abete era anche il luogo in cui erano posti i bambini portati dalla cicogna. L’uso di candele per addobbare i rami dell’albero è attestato già nel XVIII secolo. Per molto tempo, la tradizione dell’albero di Natale rimase tipica delle regioni a nord del Reno anche se per i cattolici era considerato un uso protestante. Furono gli ufficiali prussiani, dopo il Congresso di Vienna, a contribuire in seguito alla sua diffusione. L’albero di Natale è ormai universalmente accettato anche nel mondo cattolico e molto spesso lo troviamo affiancato al tradizionale presepe. Riprova di ciò è anche la tradizione, introdotta durante il pontificato di Giovanni Paolo II, di allestire un grande albero di Natale nel cuore del cattolicesimo mondiale, in piazza San Pietro a Roma. D’altra parte un’interpretazione allegorica avanzata dai cattolici spiega l’uso di addobbare l’albero come una celebrazione del legno in ricordo della Croce che ha redento il mondo. Questo significato porta ad una stretta similitudine dell’albero con il pilastro cosmico, denominato Yggdrasill dalla mitologia nordica, inteso cioè come fonte della vita, delle acque eterne, cui è vincolato il destino degli uomini. La massima diffusione dell’albero di Natale si è avuta però nei primi anni del Novecento e questi è divenuto progressivamente un elemento costantemente presente nelle nostre case, venendo a rappresentare il simbolo del Natale probabilmente più comune a livello planetario.

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ANIMALI NEL PRESEPE

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A. C.

n’antica credenza popolare parlava del fatto che durante la notte di Natale gli animali riuniti nella stalla potessero parlare tra loro, usando un linguaggio comprensibile anche agli uomini e si raccontassero ciò che l’anno nuovo avrebbe riservato. Per avere la possibilità di decifrare i discorsi degli animali era però necessario distendersi sulla paglia e ritrovarsi, involontariamente, dei semi di felce addosso. Era necessario non rivolgere la parola agli animali, perché altrimenti ci si sarebbe ritrovati sbalzati nel loro mondo. La nascita di Gesù Bambino è contraddistinta secondo il Protovangelo di Giacomo XVIII da un momento di immobilità, come se il tempo si fosse fermato e fosse poi ripartito: le fontane non zampillano, l’acqua dei fiumi cessa di scorrere, gli animali si bloccano e gli uccelli restano fermi nel cielo. Il cristianesimo dei semplici, ricalcando le antiche orme pagane, ha costruito intorno alla nascita del Bambin Gesù numerose leggende, che riguardano anche gli animali. Si narra come la vigilia di Natale, nella grotta di Betlemme, tutti gli animali che erano presenti si inginocchiassero. Niente poté turbare questo momento e per qualche minuto si misero a parlare.

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speciale natale

Tempo di regali Suggerimenti ARREDAMENTO E CUCCE Le cucce dei nostri piccoli amici hanno subito profonde trasformazioni. Oggi infatti oltre a brandine, materassini, di varie forme e fogge, ricoperti di confortevoli tessuti abbiamo a disposizione veri e propri lettini sempre più curati e rifiniti, che si trasformano spesso in pezzi d’arredamento a tutti gli effetti. GIOCHI E PRELIBATEZZE Oltre ad una dose maggiore di coccole i nostri pet possono contare durante le festività di regali di varia natura come ad esempio le boomer, palline dispenser che rilasciano piccoli snack, biscotti e croccantini durante il gioco. Parimenti ampia è la scelta di snack o pasti sfiziosi. Vasta è la gamma delle ciotole per la pappa. Colorate, in plastica oppure in metallo a volte vantano dettagli davvero unici, da scegliere in base allo stile dell’ambiente ed al resto dell’arredo della casa. ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI Tra le proposte natalizie da ricordare collarini e guinzagli, simili a preziosi bijou, tempestati di lustrini e caratterizzati da colori accesi e brillanti. Nell’abbigliamento ecco i cappottini per proteggerli dal freddo e dalla pioggia, impermeabile o piumino trapuntato da indossare durante la quotidiana passeggiata al parco in alternanza, a seconda del tempo e della temperatura, utile per i cani a pelo corto e di piccola taglia. Per i cani sportivi che seguono i loro padroni nelle gite avventurose in montagna eccole scarpine da trekking adatte ai sentieri più impervi. E poi felpe e magline di lana, ispirate nei colori e nelle fantasie a quelle degli umani, arricchite da stampe colorate e scritte divertenti. 8

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PICCOLI CONSIGLI PER LE FESTE A. Ciorba

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ono prossime le festività natalizie e di fine anno. Ci lasciamo alle spalle un 2015 non certo privo di apprensioni nella speranza che il 2016 possa essere migliore per tutti. In ogni caso non dimentichiamoci dei nostri amici animali e teniamo presenti durante le feste alcuni consigli pratici per non incorrere in eventuali spiacevoli inconvenienti. ATTENTI ALL'ALBERO L'albero di Natale ha in gran parte sostituito il presepe nelle nostre case divenendo il simbolo più diffuso delle festività natalizie. Luci scintillanti e decorazioni di ogni tipo possono nascondere piccoli grandi trabocchetti per i nostri quattro zampe che possono essere particolarmente attratti da palline colorate e da fili illuminati, rischiando di rimanere folgorati o di andare incontro ad un possibile soffocamento in seguito all'ingestione di addobbi “indigesti”. BOTTI DI FINE ANNO Gatti e soprattutto cani sono particolarmente sensibili a questi rumori improvvisi e violenti, possono essere colti dal panico e reagire con comportamenti istintivi, come ad esempio cercare di fuggire il più lontano possibile, esponendosi a seri rischi. Possono così fuggire per strada, rischiando di essere investiti da automobili di passaggio, oppure provare un impulso improvviso a scappare dall'abitazione scavalcando il balcone o la finestra. Che fare. Teniamo il nostro piccolo amico peloso, seppure per un periodo limitato, in un luogo confortevole e rassicurante, magari facendolo entrare in casa se vive all'esterno; manteniamo un atteggiamento sereno e non premiamo cane o gatto con carezze di rassicurazione, che l'animale potrebbe interpretare come una legittimazione del suo stato di paura. È possibile comunque prevenire gli stati di ansia, rivolgendosi in anticipo al medico veterinario che potrà consigliare rimedi omeopatici, fitoterapici o farmaci in grado di limitare l'ansia. 10


speciale natale CIOCCOLATA? NO, GRAZIE Vogliamo gratificare i nostri pet con snack, bocconcini, ossa e quanto altro offre il mercato? Facciamolo pure. Abbiamo solo l’imbarazzo della scelta. Supermercati e negozi per animali ci propongono un’ampia gamma di doni. Magari possiamo rinnovare la cuccia o il “guardaroba” del nostro cane. Siamo in pieno periodo festivo, ma facciamo attenzione alla cioccolata, che, a determinati quantitativi, può risultare tossica per il cane. Se non vogliamo quindi rinunciare a gratificare i nostri amici pelosi ordiniamo a Giulius leccornie appositamente studiate e realizzate per loro. OSSA, FRITTI, ECC. Attenzione ai bocconcini rubati mentre si cucina o che grazie ad una bella tavola più frequentemente imbandita si possono somministrare con troppa generosità. Guardiamoci da ossa, retine degli arrosti, alimenti fritti, carne di maiale cruda, ecc. Sono potenziali pericoli che possono provocare tutta una serie di inconvenienti più o meno seri, talora mortali. Non eccediamo quindi nel voler ricompensare il nostro animaletto e non scordiamoci di tenere a portata di telefono il numero del nostro medico veterinario, informarci se eventualmente va in vacanza e provvedere ad avere a disposizione il numero del suo sostituto. PIANTE PERICOLOSE Certamente non ci si pensa, ma ampio è il numero delle piante che possono esercitare un’azione tossica nel cane e nel gatto. Durante le feste alcune di queste possono essere portate in regalo od acquistate dato che piace in questo periodo abbellire la propria abitazione con fiori e piante, talora provenienti da luoghi remoti. L'ingestione di una quantità anche piccolissima di parte di alcune piante ad azione tossica può causare avvelenamenti mortali. Per evitare pericoli teniamo le piante al di fuori della portata degli animali e ricordiamoci che, specialmente i cuccioli, mordono e giocano con qualsiasi oggetto abbiamo alla loro portata. 11


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LEGGENDE DI NATALE E pet

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IL Pettirosso Un piccolo uccellino marrone divideva la stalla a Betlemme con la Sacra famiglia. La notte, mentre tutti dormivano, vide che il fuoco si stava spengendo, volò verso le braci e tenne il fuoco vivo con il movimento delle ali per tutta la notte, per tenere al caldo Gesù bambino. Al mattino, fu premiato con un bel petto rosso brillante come simbolo del suo amore per il neonato re. Gli animali Si narra che alla mezzanotte tra il 24 e il 25 dicembre, gli animali e soprattutto quelli delle fattorie acquistino il dono della parola. Buoi, pecore, cavalli, maiali e polli iniziano a parlare tra di loro e si scambiano strani segreti sul genere umano, in particolar modo sui loro padroni. La slitta di Babbo Natale Secondo una leggenda nordica la slitta era inizialmente trainata da una sola renna, poi ne sono comparse otto. Infine se ne è aggiunta una nona, Rudolph. Questo numero può spiegare la velocità con cui Babbo Natale riesca a far fronte alle richieste dei bimbi provenienti da ogni parte del mondo. Rudolph aveva un grosso naso rosso che si accendeva e per questo difetto si nascondeva per non farsi vedere. Una vigilia di Natale la nebbia era fittissima, Babbo Natale preoccupato vide Rudolph con il suo naso luminoso e la prese con sé perché facesse da guida alla sua slitta. 12


speciale natale

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REGALO DI NATALE Un animale

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rrivano le feste di Natale e la tradizione vuole che si facciano dei doni. Una bella idea potrebbe essere adottare un animale abbandonato: nei rifugi-associazioni sparsi nella nostra Penisola ci sono tanti ospiti non certo allegri, desiderosi di poter passare la loro esistenza in un luogo diverso confortati da qualche carezza. è noto purtroppo come molti animali regalati durante le festività siano poi abbandonati nei mesi successivi e soprattutto in concomitanza con le vacanze estive. Chi vuole comprare, o meglio adottare un animale, un cane od un gatto, dovrebbe fare un’attenta valutazione e soffermarsi su alcuni aspetti fondamentali: - l’adozione deve avere una forte componente affettiva. - gli animali invecchiano accanto a noi, hanno una vita più breve della nostra e si ammalano necessitando di cure, tempo ed affetto. - rappresentano un impegno continuo al pari di un altro membro della famiglia. - non costituiscono un passatempo temporaneo usa e getta. Gli animali sono amici fedeli, danno tutto il loro affetto a chi si prende cura di loro e come tali richiedono giusta attenzione e rispetto: NON SONO UN PASSATEMPO.

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salute animale

l’occhio secco

è

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un problema di salute che interessa l’occhio nel suo complesso, cioè cornea, congiuntiva e ghiandole lacrimali ed è caratterizzato da un’insufficiente produzione di lacrime. Numerose sono le cause che nel cane e nel gatto possono causare questa minore produzione di lacrime: congenite, difetti anatomici, infettive, da farmaci, chirurgiche, neurologiche e immunomediate. Con una certa frequenza l’occhio secco si può osservare in certe razze canine come ad esempio Cavalier King Charles Spaniel, Bulldog inglese, Lhasa Apso, Shih Tzu, West Highland White Terrier. Nel gatto si tratta soprattutto di situazioni connesse con infezioni virali e più comunemente si può riscontare nel Persiano. I sintomi sono rappresentati da occhio asciutto ed opaco con conseguente insorgenza di dolore nell’animale che tende a tenere chiuse le palpebre. Perdurando il problema si avrà la comparsa di un’infiammazione con possibile secrezione congiuntivale. Fondamentale è sempre rivolgersi il prima possibile al veterinario per impedire che il processo patologico si cronicizzi con possibili ripercussioni negative anche sulla vista. La cura in caso di “occhio secco” ha come obiettivo quello di combattere il dolore, trattare i fenomeni infiammatori e ristabilire la corretta lubrificazione dell’occhio. Non sempre la terapia medica attraverso l’uso di specifiche gocce oftalmiche è sufficiente per cui in casi per fortuna non frequenti può essere necessario un intervento chirurgico.

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L’ESPERTO RISPONDE

a colloquio con il veterinario Prof. A. Ciorba Gentile Dottore la mia gattina di due anni e mezzo a sei mesi è stata curata per un’infezione da herpes con antibiotici. Non riusciva nemmeno a miagolare. Periodicamente le lacrima l’occhio nonostante le cure ed ora da circa un mese mangia solo crocchette per gatti intolleranti, perchè con le altre le sue feci sono troppo morbide. Regolarmente vaccinata. Come posso fare? Distinti saluti.

Teniamo presente che ha subito un trattamento antibiotico di lunga durata che ha alterato profondamente la flora microbica intestinale. L’infezione da herpesvirus ha poi messo a dura prova il sistema immunitario. Sarei favorevole a darle a cicli dei fermenti lattici. La consistenza delle feci dovrebbe migliorare. Controlliamo i parassiti intestinali a titolo precauzionale.

Buona sera ho un cucciolo meticcio pastore maremmano. Ora ha 2 mesi e mezzo e vorrei allevarlo con crocchette vegetariane. Si può dare anche a cuccioli un mangime indicato per cani adulti? Grazie.

Non consiglierei l’uso di un mangime per cani adulti in un cucciolo. Il cucciolo ha fabbisogni calorico - nutrizionali molto diversi rispetto ad un cane adulto soprattutto per quanto attiene un corretto sviluppo dell’apparato scheletrico.

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L’ESPERTO RISPONDE

Il mio gatto persiano soffre di infiammazione alle vie urinarie Il veterinario dice che ha dei calco letti, come una sabbietta. Mi ha consigliato l’uso di una dieta particolare. Qualche altro consiglio? Grazie.

Un problema certo non infrequente che necessita di un costante monitoraggio da parte sua e del veterinario. Certamente utile si può dimostrare il trattamento nutrizionale, ma anche per una prevenzione di una cistite l’uso di un prodotto di libera vendita, a base di D mannosio e Morinda citrofolia (Ausilium miao).


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angolo cane

Segugio Italiano a pelo forte

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ntrodotto in Italia in tempi lontanissimi, probabilmente con i commercianti fenici dall’antico Egitto. è una razza utilizzata soprattutto per la caccia su terreni più disparati. Specializzato nella caccia a cinghiale e lepre. è un cane di carattere espansivo, di vivace temperamento e giocherellone. è fornito di buona resistenza e velocità. è dotato di proprietà olfattive notevoli. è una razza affettuosa ed ubbidiente. Standard Origine: Italia. Altezza: maschi da 52 cm a 60 cm; femmine da 50 cm a 58 cm. Peso: maschi da 20 kg a 28 kg; femmine da 18 kg a 26 kg. Tronco: lunghezza uguale all’altezza al garrese. Lunghezza del costato poco meno della metà dell’altezza al garrese. Testa e muso: testa con profilo leggermente arcuato. La larghezza del cranio è meno della metà della lunghezza totale della testa. Arcate sopracciliari poco sviluppate. Labbra fini e sottili. Tartufo: sporgente sulla linea verticale delle labbra; abbastanza grande e pigmentato di nero. Denti: completi nello sviluppo e nel numero. Collo: con leggera arcuatura nella parte superiore e leggermente convesso,a tronco di cono. Pelle: ben aderente al corpo in ogni sua parte; assenza di giogaia. Arti: in appiombo con ossatura buona e ben proporzionata. Muscolatura: di buono sviluppo ed evidente. Linea superiore: rettilinea con leggera convessità alla regione del rene. Coda: con attaccatura alta, piccola alla radice. Pelo: non superiore ai cinque cm di lunghezza, ruvido in tutto il corpo fatta eccezione di testa e arti. Colori ammessi: fulvo uniforme, nero focato, tollerato il bianco sul muso, sul cranio, sul petto e sui metatarsi e metacarpi. Non ammessi marrone, ardesia e piombo.

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angolo cane

Il cane nell’800 artistico a cura di Agnese Monaco http://agnesemonaco.altervista.org – www.facebook.com/AgneseMonacoOfficial

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arliamo dell’Ottocento, il cane diventa sempre più il fedele compagno dell’uomo e della sua casa. Renoir, volle ritrarre il suo cane al quale era molto affezionato, mentre Reisfurt coglierà l’ego e il carattere del quadrupede attraverso l’espressività degli occhi: allegro, pensieroso, malinconico. (Come dal quadro). L’attenzione per i sentimenti del cane risulta essere una ulteriore innovazione di questo periodo. A fine secolo Nipper, un vivace cagnolino, ottenne un travolgente ed esclusivo successo, con la sua immagine accanto ad un grammofono, dal quale esce la Voce del padrone, oramai diventata immagine cult. Ci leggiamo nel prossimo numero, analizzando il percorso artistico del Novecento!

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angolo cane

Le divertenti statue che fanno pipì a Bruxelles a cura di Agnese Monaco http://agnesemonaco.altervista.org – www.facebook.com/AgneseMonacoOfficial

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ome sappiamo tutti uno dei simboli della città è proprio il bimbo che fa pipì. Ma non è l’unico nella città! Infatti vi è anche la bambina che la fa e dulcis in fundo il cane! Si chiama: “Zinneke Pis”, questa statua! Ecco il cane rappresentato con la zampetta alzata in procinto di fare il bisogno a ridosso di un palo. è opera dello scultore belga Tom Frantzen, creata nel 1999. Nel vecchio dialetto di Bruxelles Zinneke significa”persona di sangue misto”. Non a caso il cagnolino è un meticcio che ha ispirato la famosa Parade, un evento che dal 2000 ha luogo ogni due anni e celebra la multiculturalità di Bruxelles. La “Zinneke Pis” si trova vicino alla chiesa di Sante Chaterine, tra rue des Chartreux e rue du Vieux Marché aux Grains. Ma perchè questo simbolo della pipì? La tradizione vuole che è sinonimo di fedeltà e lanciare le monetine sotto la fontana porti fortuna o avveri un desiderio.

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turco van

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azza felina sviluppatasi in una zona sperduta della Turchia Orientale, che circonda il lago Van, ai piedi del Monte Ararat. Questi gatti a pelo semilungo sarebbero arrivati dalla Cina al seguito di mercanti che percorrevano la Via della seta. Ha un mantello uniformemente bianco con due macchie sulla testa separate da una striscia bianca e una coda colorata. Attivo e giocherellone. Vive bene in casa anche se l’ideale è tenerlo in un appartamento con giardino. Standard Paese d’origine: Turchia. Varietà di colore: gli esemplari perfetti di Turco Van presentano il corpo completamente bianco, due macchie sulla testa (separate da una striscia bianca) che non coprono le orecchie e gli occhi, e la coda colorata. Le macchie sono in genere marroni o rosse, ma possono essere anche nere, blu, tortie o tigrate. Gli occhi sono in genere color ambra, ma possono essere anche azzurri. Categoria: Pelo Semi Lungo. Corporatura: media, lunga e con muscolatura ben sviluppata; le femmine più minute. Testa: triangolare ma non appuntita, con zigomi prominenti e mento solido. Orecchie: vicine e dritte che danno all’animale un atteggiamento vigile. Occhi: grandi, ovali ,un po’ obliqui. Arti: lunghi con zampine tondeggianti ed eleganti, con cuscinetti rosa e ciuffi di pelo tra le dita. Coda: di lunghezza proporzionata al corpo e spessa. Pelo: semi-lungo, fine e setoso, privo di sottopelo.

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altri pet

tartarughe e letargo A. C.

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urante la stagione fredda le tartarughe terrestri e acquatiche vanno in letargo. è una condizione fisiologica che consente di superare temperature ambientali che non permetterebbero loro di svolgere le proprie normali attività metaboliche, che sono strettamente collegate al calore e alla luce solare. Il letargo svolge delle funzioni fondamentali per la loro salute: regola il metabolismo e la sincronizzazione dei processi riproduttivi. Durante questo periodo si può osservare un abbassamento della frequenza cardiaca e respiratoria, una totale cessazione dell’assunzione di cibo , che altrimenti all’interno dell’apparato gastroenterico andrebbe incontro a processi putrefattivi. La tartaruga deve sospendere l’assunzione di cibo circa 20 giorni prima dell’entrata in letargo. La temperatura ottimale per il letargo è pari a 5° C in assenza di sbalzi eccessivi tra ore notturne e diurne. Modificazioni repentine porterebbero ad un consumo delle riserve energetiche fondamentali per il periodo cui vanno incontro. Al di sopra dei 5 gradi il metabolismo potrebbe non essere correttamente rallentato, al di sotto di 0 gradi possono verificarsi lesioni oculari o cerebrali e danni da congelamento. Allorchè si tratterà di svegliare le tartarughe dal lungo sonno sarà opportuno ricordarsi che possono essere necessari molti giorni perchè ritornino in piena forma, che saranno disidratate, indebolite e soggette a malattie come stomatite, cheratite e rinite. Particolare attenzione in questo periodo andrà posta nel non mescolare tartarughe di diversa provenienza o portare a casa esemplari nuovi data una non perfetta attività del sistema immunitario.

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altri pet

ALIMENTAZIONE E CURA DEL CAVALLO Clarita Cavallucci Medico Veterinario Ph.D - Centro di Studio del Cavallo Sportivo (PERUGIA) Consulente Gruppo GRIGI

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er chiunque possegga e gestisca un cavallo, la valutazione dello stato di salute è un fattore prima di tutto intuitivo che scaturisce dal riscontro familiare di certi atteggiamenti. Il cavallo in salute si presenta normalmente reattivo ed attento, qualità dettate dal suo stato di “predato”. Qualsiasi alterazione del suo normale comportamento ci deve indurre in allarme e magari contattare il nostro veterinario di fiducia per avere rassicurazioni sullo stato di salute del soggetto. Normalmente il cavallo da grande erbivoro, passa la maggior parte del tempo pascolando, mangiando o cercando fili di fieno o paglia nella lettiera. Solo poche ore della giornata sono dedicate al riposo totale. Contrariamente alle esigenze di scuderia, il cavallo in natura preferisce consumare poche quantità di cibo per volta e molto frequentemente, ciò in relazione alla sua condizione di erbivoro monogastrico. Un buon programma alimentare presuppone la conoscenza dei fabbisogni nutrizionali e delle caratteristiche degli alimenti, la conoscenza della fisiologia digestiva del cavallo e un costante monitoraggio mediante l’uso di razionamenti bilanciati. è altresì importante aver chiara la funzione delle singole sostanze necessarie all’animale, gli alimenti in cui sono presenti e in che percentuale, in modo da fornirne la giusta quantità. Per assicurare al cavallo il migliore stato di benessere si deve prestare la massima attenzione all’ambiente in cui viene allevato, al lavoro cui è sottoposto e naturalmente alla sua alimentazione. Infatti, tutte le conoscenze scientifiche evidenziano la positiva correlazione che si riscontra nel cavallo tra corretta alimentazione e prevenzione delle patologie, miglioramento delle performance, capacità riproduttiva e lunghezza della vita. Ecco perché il primo obbiettivo è quello di contribuire al benessere del cavallo, con alimenti formulati con il meglio della natura ed il massimo della scienza.. Infatti siamo consapevoli che la performance sportiva può migliorare con il metodo più naturale che esiste: una corretta gestione dell’allenamento abbinata ad un apporto nutritivo corretto.

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altri pet Le sostanze nutritive Gli elementi nutritivi necessari all’organismo sono catalogabili in 3 grosse categorie in base alla funzione principale che sono chiamati a svolgere nell’ambito del metabolismo animale: proteine, che hanno funzione plastica, cioè di “costruzione” del corpo, e sono contenute principalmente in foraggi e semi di leguminose, in farine animali e di estrazione. Il valore biologico di una proteina dipende dalla sua composizione in amminoacidi essenziali ed esprime il suo “rendimento” (rapporto percentuale fra l’azoto trattenuto dall’organismo animale e l’azoto effettivamente assorbito). Le carenze proteiche negli adulti possono verificare perdite di peso, opacità del mantello, diminuzione della crescita dello zoccolo e calo della fertilità. Glucidi e lipidi, a funzione principalmente energetica, fornendo appunto pronta energia per tutti i processi vitali, e sono contenuti in foraggi di graminacee, semi di cereali, grassi animali e vegetali, farine di estrazione. I lipidi hanno una grande importanza nelle strutture cellulari ed esplicano una notevole funzione energetica; il loro apporto energetico ha un rendimento alto più del doppio di quello dato dai glucidi. Le loro funzioni biologiche poi sono svariate, sia come lipidi in sé che associati a glucidi, proteine o altre molecole. OLIO DI SEMI I carboidrati, o glucidi, sono le biomolecole più abbondanti sulla terra (cereali e foraggi). Assorbiti dall’intestino, gli zuccheri raggiungono il fegato e qui sono trasformati in glucosio, che viene utilizzato immediatamente dalle cellule o immagazzinato sottoforma di glicogeno. Il glicogeno, in seguito a stimoli ormonali, libera il glucosio in circolo in modo da mantenere costante la glicemia. Il glucosio costituisce il ‘carburante’ essenziale di tutte le cellule e il carburante esclusivo delle cellule cerebrali. Se l’alimentazione è troppo ricca in zuccheri, questi possono essere trasformati in grassi e, come tali, immagazzinati. Minerali e vitamine, che hanno funzione regolatrice verso tutte le reazioni metaboliche dell’organismo. Ognuno di questi elementi, però, ricopre ben più di un ruolo: nessuno di loro infatti svolge una sola tipologia di funzioni biologiche, bensì tutti vanno a comporre tasselli indispensabili l’uno alle funzioni dell’altro. Le vitamine, come pure macroelementi e microelementi di origine minerale, costituiscono degli elementi nutritivi a tutti gli effetti, andando a condizionare i più svariati processi metabolici. Di questi elementi è poi importantissimo conoscerne gli esatti fabbisogni (sono effettivamente minime le quantità necessarie), poiché la carenza o l’eccesso di uno solo di questi elementi è in grado di arrecare danni di una certa entità. 28


altri pet

La base della alimentazione per il cavallo è rappresentata dal foraggio al quale vanno aggiunti i concentrati, rappresentati da mangimi preferibilmente composti, bilanciati ed integrati. Occorre quindi fornire al cavallo il giusto contenuto di fibra nella razione in modo tale da mantenere il più possibile inalterate le sue funzioni organiche di erbivoro e per tenere impegnata molta parte del suo tempo al pasto, fondamentale per il suo equilibrio psichico e per il fisiologico svolgersi della digestione, ricordando che una masticazione fine e prolungata porta alla secrezione di importanti enzimi digestivi e l’innesco dei riflessi di motilità gastrointestinale. I cereali non dovrebbero essere utilizzati tal quali ma nobilitati con trattamenti tecnologici, quali la schiacciatura, fioccatura ed estrusione (compressione e vapore ad elevate temperature), che li rendono altamente digeribili e facilmente assimilabili. Questi processi tecnologici di cottura provocano una pre-digestione dell’amido contenuto nei cereali, cioè la sua scissione in zuccheri semplici (mono-disaccaridi) che sono così più facilmente attaccabili dagli enzimi dell’apparato digerente. Il pellet è oltremodo importante poiché permette di integrare e bilanciare la razione con aggiunta di oligoelementi e vitamine che sono assolutamente Il pellet è oltremodo importante poiché permette di integrare e bilanciare la razione. Il pellet è oltremodo importante poiché permette di integrare e bilanciare la razione con aggiunta di oligoelementi e vitamine che sono assolutamente importanti, poiché migliorano le performance sportive e riproduttive del cavallo, potenziano i processi antinfiammatori e stimolano l’immunità (l’autoimmunità); Il cavallo è un atleta e per produrre massimi risultati deve essere nutrito e allenato in modo appropriato. I soggetti che fanno agonismo hanno necessità di energia elevata che sostenga l’organismo nei momenti in cui è chiamato a compiere sforzi di grande intensità e durata. I fabbisogni dell’attività fisica sono legati all’aumento di richieste dei muscoli scheletrici e degli apparati cardio-circolatorio e respiratorio, che richiedono energia di pronto utilizzo, al fine di permettere al cavallo di dare il meglio di se. Sostenere lo sforzo del cavallo e ottenere ottime performance richiede anche presenza di proteine digeribili e di acidi grassi omega 3, al fine di aumentare il rendimento atletico e favorire la circolazione e la funzionalità cardiaca. 29


altri pet Il contributo delle principali fonti energetiche alimentari (grassi e carboidrati) al metabolismo dell’esercizio fisico dipende, infatti, da fattori quali l’intensità e la durata dell’esercizio, il tipo di alimentazione somministrata i giorni precedenti la competizione, nonché lo stato di allenamento fisico del soggetto. è importante ricordare, a questo proposito, che l’alimentazione sembra modificare la concentrazione di glicogeno muscolare. Ecco perchè l’alimentazione del cavallo deve necessariamente armonizzarsi con gli obiettivi dell’allenamento: il condizionamento a una prestazione di media intensità ma prolungata nel tempo (tipo resistenza) deve determinare una variazione metabolica verso un maggiore consumo di lipidi durante lo sforzo, allo scopo di risparmiare il più possibile il glicogeno, migliorando in tal modo la resistenza alla fatica. A questo riguardo, onde evitare al cavallo atleta le negative conseguenze di un accumulo di acido lattico nei tessuti muscolari a seguito di uno sforzo molto intenso, è consigliabile evitare assolutamente di somministrare zuccheri ‘rapidi’ prima di una gara, in quanto potrebbero provocare un’iperglicemia secondaria, pregiudicando così le prestazioni sportive dei soggetti. La distribuzione della razione è di importanza fondamentale nell’ottimizzazione del piano alimentare. Per le sue caratteristiche anatomo-fisiologiche, il cavallo dovrebbe mangiare molto poco ma spesso. Il fieno va somministrato sempre prima del concentrato per ottenere una migliore digeribilità della razione ed evitare problemi patologici che possono riguardare non solo il digerente del cavallo ma anche molti altri apparati, come ad esempio i suoi piedi. Una regola fondamentale è quella di non eccedere mai con i concentrati, siano essi semplici cereali o mangimi composti e bilanciati. Gli apporti alimentari vanno stimati sulla base delle conoscenze dei fabbisogni del cavallo che si calcolano in base ai parametri zootecnici ed al tipo di lavoro a cui è sottoposto.

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Equilibria li Equilibria-vet

un aiuto per cani e gatti ipersensibili

Il tuo amico quattrozampe è spesso nervoso? Mal sopporta i viaggi in auto e manifesta paura di fronte a temporali e fuochi d’artificio? Prova Equilibria-vet: la combinazione dei suoi preziosi elementi naturali1 lo aiuterà ad affrontare la sua ipersensibilità e a controllare meglio i suoi comportamenti2.

1. Contiene Melissa, Valeriana, Zenzero e Triptofano. 2. L’efficacia del prodotto si manifesta dopo circa due settimane dall’inizio della somministrazione.

Distribuito da Camon S.p.A. Albaredo d’Adige (VR) Italy www.ormenaturali.it www.camon.it


ARRIVANO LE FESTIVITÀ…E I RUMORI CHE POSSONO SPAVENTARE I NOSTRI QUATTROZAMPE: CHE FARE? tutti pronti per le feste? Le festività natalizie, sognate da alcuni magari già dalla fine dell’estate, sono sempre più vicine. Ma se a noi questi momenti regalano soprattutto relax e serenità è noto che, per i nostri amici a quattro zampe (in particolare quelli più sensibili), i piccoli o grandi “scombussolamenti” che li accompagnano, come i fuochi d’artificio oppure la presenza in casa di un nutrito e inaspettato numero di ospiti, possano essere potenziali elementi destabilizzanti. LO STRESS A QUATTRO ZAMPE La questione sta assumendo dimensioni importanti: numerose ricerche affermano che è in aumento la percentuale di animali soggetti a problemi comportamentali derivanti da stress. Inoltre questi disturbi rappresentano, purtroppo, una delle principali cause di abbandono dei quattrozampe. Come proprietari responsabili, dobbiamo essere attenti ai segnali che il nostro animale ci trasmette, creando le migliori condizioni perché tali situazioni siano il più possibile controllate. Ma, nel concreto, cosa possiamo fare? ALCUNI PREZIOSI CONSIGLI Anzitutto, anche se potrà sembrare scontato, evitiamo di lasciare all’aperto i nostri cani e gatti, ma offriamo loro un luogo riparato come una stanza di casa oppure il garage, così che il rumore sia più attenuato. Se nella stanza c’è una tv o una radio, possiamo alzare il volume in modo da attutire ancor di più i rumori esterni. Cerchiamo, poi, di premiare sempre l’animale quando è tranquillo e impegniamoci per non forzare mai la situazione: se vediamo che non vuole assistere ad un evento, ad esempio ad uno spettacolo pirotecnico, non obblighiamolo. Inoltre evitiamo le punizioni o, al contrario, un eccessivo “conforto” durante una sua manifestazione di paura: in quei momenti sarà meglio ignorarlo e allontanarlo dalla situazione. EQUILIBRIA-VET, UN AIUTO NATURALE IN PIÙ! Ma se sappiamo che il nostro animale è particolarmente sensibile, possiamo affidarci anche ad un prodotto del tutto naturale per contribuire a ridurre il suo stato ansioso e a controllare comportamenti eccessivi o inadeguati. Stiamo parlando di Equilibria-vet, un alimento complementare a base di Melissa, Valeriana, Zenzero e Triptofano che, grazie all’azione combinata dei suoi elementi, esplica un effetto adattogeno e rilassante aiutando l’animale a far fronte a situazioni di stress di vario tipo. Equilibria-vet è privo di effetti collaterali e può essere usato per periodi prolungati, seguendo la posologia di 1 compressa al giorno ogni 10 kg di peso dell’animale, in completa sicurezza senza rischi di ipotensione, effetti sedativi o problemi gastrointestinali. Per ottenere l’effetto desiderato, sarà importante iniziare la somministrazione del prodotto in anticipo rispetto all’evento previsto, almeno 2 settimane prima dell’evento stesso. Equilibria-vet potrà essere anche un utile coadiuvante alle terapie comportamentali previste dal proprio veterinario di fiducia che, nel caso i sintomi da stress si protraggano nel tempo, è fondamentale consultare per una migliore gestione del caso.


viaggiando

S

sorrento

orrento (Surriento in napoletano), comune della provincia di Napoli, situato sulla costiera sorrentina, è una meta turistica per eccellenza, rinomata per le sue bellezze naturali ed artistiche e le sue tradizioni.

DA VEDERE

Il centro storico di Sorrento presenta il consueto tracciato greco-romano a strade parallele attorno a via San Cesareo e via Tasso. Punto di partenza è la luminosa piazza Tasso, dove si erigono le due belle statue di Sant’Antonino e il monumento dedicato a Torquato Tasso. Sulla piazza si trova la Chiesa di Santa Maria del Carmine, ad unica navata, mentre al limite sud della piazza, è la Casa Correale, risalente alla fine del XV secolo. Imboccata via della Pietà che congiunge Piazza Tasso con la Cattedrale, troviamo due degli edifici più antichi della città: il duecentesco Palazzo Veniero, che si contraddistingue per le decorazioni in tufo giallo e grigio, e Palazzo Correale. Da via della Pietà si giunge alla Cattedrale, con le sue facciate di forme gotiche ,riedificata in stile moderno. Proseguendo su Corso Italia si trova in Via Sersale la settecentesca Congrega dei Servi di Maria. Rara testimonianza di antico sedile nobiliare, è il Sedile Dominova, ubicato nell’omonima piazzetta. Proseguendo si attraversa il vicoletto San Cesareo, cuore pulsante del paese, ricco di negozi di intarsio, oggetti tipici e prodotti locali. Infine merita di essere menzionato il Vallone dei Mulini, che insieme ad altri quattro valloni era utilizzato nei tempi antichi per delimitare il confine tra un paese e l’altro (Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello e Sorrento). Attualmente il Vallone dei Mulini di Sorrento è quello meglio conservato. Il Vallone trae il nome dalla presenza di un mulino che fu utilizzato fino all’inizio del Novecento per macinare il grano per i Sorrentini.

Clicca qui per guardare il video! 33


viaggiando

DA GUSTARE

La tradizione culinaria sorrentina ha origini antichissime ed il suo successo è legato alla sua posizione geografica, adagiata tra terra e mare, alla fertilità della terra ed allo splendido clima che consente la coltivazione di molti prodotti, di unica e inimitabile genuinità, come agrumi, arance e limoni, noci, pomodori, vigne e uliveti, che costituiscono una delle principali caratteristiche del paesaggio. Tra i primi piatti più celebri e prelibati ricordiamo i famosi gnocchi alla sorrentina, gustosi gnocchi di patate conditi con pomodorini, basilico e mozzarella del posto. Lo stesso condimento anche per i ravioli alla caprese, preparati con pasta fresca ripiena di ricotta. Profumato basilico locale, unito a pomodori di Sorrento e mozzarella prodotta in penisola, sono gli ingredienti della famosa insalata caprese, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. La maggior parte dei piatti tipici locali è condita con l’olio extra-vergine d’oliva D.O.P. prodotto in penisola. Propri della Penisola Sorrentina sono i famosissimi limoni di Sorrento. Questo frutto è alla base dell’economia sorrentina e permette la realizzazione di diversi prodotti e ricette come quella del famoso Limoncello di Sorrento. Di particolare importanza è anche la produzione di arance e delle famose noci di Sorrento che hanno origini antichissime e che in passato erano lanciate agli sposi come segno di fortuna e prosperità. Con le noci è possibile realizzare diverse ricette gastronomiche e un particolare liquore digestivo, il cosiddetto Nocillo. Il mare che lambisce la Costiera Amalfitana e la penisola sorrentina è generoso di pesce e crostacei, utilizzati per varie ricette come l’aragosta lessata oppure cotta nel pomodoro, polpo in casseruola, gamberi saltati in padella oppure fritti con una leggera impanatura, zuppa di granseola. Le vigne disseminate nel territorio sorrentino producono dei vini bianchi molto apprezzati come l’Aglianico e la Falanghina, il rosso di Sorrento e il Gragnano. Lungo la costa sorrentina è possibile assaggiare la fantastica pasticceria napoletana, in particolare i deliziosi babà al rum con e senza crema, le delizie al limone, la famosa pastiera napoletana e l’inimitabile caprese, sia alle mandorle sia al limone.

Dove alloggiare con il tuo amico cane o gatto

A terstimonianza dell’amore e del rispetto per gli animali è possibile soggiornare nella località menzionata con i nostri amici a quattro zampe. Su internet potete facilmente trovare gli indirizzi utili.

Buon weekend da Alessandro Ciorba 34


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news dal bioparco

AL BIOPARCO DI ROMA INCONTRI RAVVICINATI CON GLI ANIMALI

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A. C.

nche nel mese di dicembre al Bioparco è possibile immergersi nella Natura con gli “Incontri ravvicinati con gli animali”, appuntamenti. Tutte le domeniche e i giorni festivi si potrà partecipare alle seguenti attività comprese nel costo del biglietto del Bioparco: - Animali e pregiudizi: “insieme allo staff zoologico-didattico – spiega il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Federico Coccìa - si potrà vivere uno speciale A TuxTu con blatte soffianti, furetti, rospi, insetti stecco e molti altri di cui spesso si ha paura o che suscitano ribrezzo, ma importantissimi per l’equilibrio dell’ambiente naturale”. L’attività è su prenotazione da effettuare il giorno stesso della visita. - A pranzo con gli animali (anche il sabato): un’occasione unica che permette al visitatore di approfondire, grazie alle spiegazioni dei keeper, le conoscenze sugli animali ospiti del parco, in particolare le curiosità, e per ricevere stimoli su tutto ciò che è legato all’ambiente naturale e alla sua conservazione. L’orario dei pasti a dicembre è il seguente: ore 11.00: macachi del Giappone; 11.30: lemuri catta; ore 14.00: Scimpanzé; 14.30: ippopotami anfibi; 15.00: Animali domestici della Fattoria dei Bambini. Alle ore 16.00 chiudono la giornata le foche grigie.

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qui demas

SOCIAL MEDIA - Interazione attraverso i CONTEST

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Pamela Sales

ome spesso accade, i temi dei contest nascono dal risultato di esperienze che si vivono quotidianamente o di eventi che accompagnano le nostre giornate. Persone incontrate in un autobus, un festival che ci ha coinvolti emotivamente, o semplicemente uno sguardo curioso dietro una vetrina. è il caso del nostro ultimo concorso #PETSIGIRA pubblicato sulla pagina FB (Giulius Pet Shop) che ha visto i followers impegnati nella pubblicazione di foto che ritraessero i loro amici a 2 o 4 zampe in pose curiose e corredate da un frase che riportasse ad un film famoso. Le foto arrivate in redazione sono state numerose e la partecipazione di Onlus a favore degli animali ha reso il contest un modo per apportare un sostegno economico alle associazioni. Stimolare la fantasia delle persone con un argomento (in questo caso quello del cinema) così vasto e personale ha portato grandi risultati. Cosa rende le foto così particolari e originali? Perché quando si parla di animali si utilizzano parole come amico, amore, dedizione, fedeltà? Perché la cura di Fido o Micia diventano un modo per tranquillizzarsi, un bisogno di sentirsi forse capiti, un desiderio di ricevere e dare coccole? La mimica degli animali non ha confini ed espressioni così profonde nascono dalla consapevolezza che un animale amato e curato potrà naturalmente esprimere benessere. Questi risultati portano alla creazione di nuovi contest, nuovi modi di esprimere il rapporto uomo/animale. Cosa succederà nel nuovo contest natalizio? Quali parti della vostra creatività verranno stimolate? Aspettate e vedrete, ma senza pensarci troppo.. perché “Il principale nemico della creatività è il buon senso “ (Pablo Picasso). 38



angolo della lettura

“50 semplici coccole per far felice il tuo gatto” A. C.

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n manuale per coccolare e viziare un gatto che non potrà che amarvi per sempre. Un’utile guida che in modo divertente insegna ad interpretare correttamente il linguaggio felino in tutte le sue sottili sfumature; a rendere la casa idonea alla vita del gatto seguendo alcune semplici regole per la sicurezza e per il divertimento; a preparare al nostro esigente compagno pasti sani, nutrienti e gustosi al punto da fargli leccare i baffi; a spazzolarlo e ad accarezzarlo come piace a lui; a fargli fare esercizio fisico, nonostante la sua famigerata pigrizia; a curarlo quando non si sente bene e a mantenere sempre pulita la sua “toilette”, visto che lui, naturalmente, non sopporta i cattivi odori! Oltre che insegnare a coccolarlo, Arden Moore suggerisce anche di provare a insegnargli un po’ di educazione, inculcandogli i “dieci comandamenti felini”

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Alimentazione malattie intestinali Dr. Valerio Bianchini Resp. Scuola di Nutrizione Trainer - www.scuolanutrizionetrainer.it Cani e gatti soffrono delle tipiche patologie che affliggono il mondo “umano” occidentale, quali obesità, tumori, malattie cardiovascolari e patologie renali. I problemi gastroenterici, sono uno dei principali e frequenti motivi di preoccupazione per i proprietari di cani e gatti. In particolare i disordini cronici dell’apparato digerente possono essere difficili da trattare per la non sempre chiara sintomatologia e , soprattutto, per la molteplicità della cause coinvolte. Normalmente il veterinario, durante la visita ambulatoriale, cerca di ottenere molte informazioni dal proprietario dell’animale, per poter comprendere quale potrebbe essere la causa del problema. le problematiche, infatti, che possono scatenare questi disturbi possono essere molteplici e differenziate, tra le più comuni si annoverano: le allergie alimentari, i cambi continui di alimento, alcune intolleranze alimentari, le parassitosi intestinali, l’uso non attento di alcuni farmaci , le neoplasie, le pancreatiti, etc. Tante cause potenziali ma, spesso, sintomi comuni, i principali ma non esclusivi di malattia gastroenterica sono il vomito e la diarrea. La diarrea può presentarsi sotto forma acuta o cronica e non sempre facilmente differenziabile. Un episodio unico ed isolato di dissenteria nel cane non è solitamente motivo di preoccupazione per il padrone, dato che potrebbe anche essere associato ad una cattiva digestione. Ma se la diarrea persiste per qualche giorno o compare saltuariamente ma costantemente per due o tre settimane, il proprietario farà bene a portare quanto prima il proprio cane dal veterinario. Quale alimenti somministrare? Alla luce dell’eziologia, spesso sconosciuta della malattia, il trattamento nutrizionale deve essere considerato aggiuntivo alla terapia clinica, piuttosto che una definitivo. L’alimento deve essere completo e bilanciato, deve possedere un’elevata digeribilità, in modo da poter essere efficacemente assorbito ed utilizzato dal cane. Fornendo diete altamente digeribili, si riduce il flusso di principi nutritivi nel colon. L’elevata digeribilità sostiene il paziente apportando principi nutritivi disponibili e riduce il potenziale carico di materiale antigenico. L’alimento deve contenere una fonte di carboidrati iperdigeribili, meglio se privi di glutine, adeguati apporti di fibra di elevata qualità, e povero grassi. Spesso sono ricchi in FOS, frutto-oligosaccaridi, cioè sostanze che raggiungono in forma attiva l’intestino dove diventano il substrato ottimale per la crescita dei microrganismi cosiddetti “buoni”(prebiotici), in grado di esercitare, in rapporto alla loro composizione, una grande influenza sulle condizioni sanitarie dell’apparato digerente e, conseguentemente, sullo stato di benessere generale dell’animale.


DOVE L’ECCELLENZA È IL VALORE PIÙ SEMPLICE È nato Demas, il nuovo sito italiano rivolto al mondo veterinario. Demas vuole rappresentare un valido ed utile strumento di servizio per il professionista. Il sito si presenta ricco di rubriche di varia natura e sarà costantemente aggiornato sulle novità del mercato e della professione veterinaria.

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PET QUIZ

Pet quiz La cistite nel gatto può provocare la comparsa di :

a

Il midollo osseo produce :

a

b tumore

degenerazione

cute

b cuore

rene

antianemiche

cavoli

b frutta

c

fagioli

polmone

b pancreas

c

fegato

Il peroneo è un muscolo di :

c 7)b

b addome

collo

6)b

arto posteriore

Le risposte corrette:

5)a

a

8)a 44

c

b immunomodulatrici

Il dotto di Wirsung si trova nel :

a 8

c

Nell'alimentazione del criceto è consigliata la somministrazione di :

a 7

infiammazione

L'artemisia ha proprietà :

a antimalarica 6

c

La demodicosi è un'affezione di :

a 5

bile

L'ascesso è un :

a 4

c

b globuli rossi

sinovia

3)c 4)a

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tosse

2)b

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c

b diarrea

sangue nelle urine

1)a

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