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l’amico degli animali
La prima rivista multimediale sul mondo Pet
N. 8 - Agosto 2015
Alimentazione
I benefici delle ciliegie No alla monotonia a tavola
L'esperto risponde Cute e sole: un binomio non sempre piacevole
Viaggiando Estate a Riccione
Sommario
.............................. Alimentazione pag 4 - 6 I benefici delle ciliegie No alla monotonia a tavola Prevenzione pag 9 Prevenzione dei parassiti intestinali Salute animale pag 11 Olio di Neem: protezione naturaleUo
PPrevenzione
6 9d
L'esperto risponde pag 13 - 17 Cute e sole: un binomio non sempre piacevole A colloquio con il veterinario Ecografia in pillole Il valore terapeutico degli animali: "la pet therapy" Omeopatia pag 19 Gravidanza isterica
VolatiliPe
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Volatili pag 21 - 22 I pappagallini inseparabili Angolo cane pag 26 Il cane di Cancùn Angolo gatto pag 28 - 29 Il Balinese Piccoli consigli contro lo stress del gatto VCuriositàV
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Viaggiando pag 31 - 32 Riccione Curiosità pag 34 - 35 Coyote a New York Uccello primatista
l’amico degli animali EDITORE Demas Srl - Cir.ne Orientale 4692 00178 - Roma - Tel. 06.41.79.05 info@demas.it - www.demas.it
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alimentazione
i benefici delle Ciliegie A. Ciorba
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e ciliegie sono prodotte da un albero appartenente alla famiglia delle Rosacee, presente nella zona mediterranea da circa 3.000 anni. Il ciliegio fiorisce in primavera ed il suo aspetto, nel pieno della fioritura, è unico. Il periodo di maturazione varia a seconda del tipo di ciliegia ma possiamo ma fondamentalmente compreso tra maggio e giugno. Le ciliegie sono composte in gran parte da acqua,zuccheri, proteine (piccola percentuale), vitamine A e C, potassio, fosforo, calcio, ferro, sodio e magnesio. Contengono levulosio, uno zucchero, e flavonoidi, ad azione antiradicali liberi. Ogni 100 grammi di polpa apportano circa 63 calorie. La ciliegia fresca ha proprietà depurative e disintossicanti, diuretiche e lassative. Grazie alla presenza dei flavonoidi, delle vitamine A e C, l'assunzione di ciliegie può stimolare la produzione di collagene. Il contenuto in acido malico è in grado di favorire la digestione degli zuccheri e l'attività epatica. Studi recenti sottolineano come le ciliegie possano favorire il sonno ed avere un’azione benefica sul sistema circolatorio. Il succo di ciliegie contiene enzimi che ostacolano la formazione della placca che causa la carie.
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alimentazione
no alLA MONOTONIA A TAVOLA
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A. Ciorba
a maggior parte degli alimenti per animali da compagnia disponibili in commercio è nutrizionalmente completa, in grado cioè di assicurare il fabbisogno energetico quotidiano. Questa è la ragione per cui il proprietario di un animale da compagnia potrebbe utilizzare senza problemi sempre lo stesso prodotto ad ogni pasto, giorno dopo giorno. Tuttavia, numerosi cani e la maggioranza dei gatti sembrano gradire una certa variabilità della dieta e, spesso, si rifiutano di mangiare un alimento se è offerto loro per lungo tempo. Questa particolare sensibilità nei confronti di una dieta variata sembra essere connessa a ragioni di natura comportamentale, che possono trovare analogie con il passato con situazioni cioè che potevano verificarsi nei progenitori selvatici di cane e gatto. Poco si conosce della dieta dell'antenato del gatto, ma sicuramente quella dell’attuale felino selvatico è molto varia. Diversi studi hanno evidenziato come il gatto sia principalmente un predatore di piccoli mammiferi ed in secondo luogo di uccelli, rettili ed insetti. Per quanto concerne il cane domestico si deve tenere presente che la dentizione dei canidi non è particolarmente specializzata per un'alimentazione carnea e che coyote e sciacalli mostrano una notevole flessibilità nella scelta della dieta, in relazione all'habitat ed alla disponibilità di cibo. Gli animali selvatici maggiormente capaci di adattarsi alle variazioni delle disponibilità di cibo hanno avuto modo di riprodursi con miglior successo, trasmettendo alla prole questa caratteristica e determinando la fissazione nella specie di strategie comportamentali “vincenti”. E queste sono ancora l'anello di congiunzione tra appetibilità e nutrizione.
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alimentazione La spinta verso la varietà Esistono varie ragioni per cui un animale può ricercare una dieta varia e che possono essere sintetizzate nel concetto secondo il quale, se anche cani e gatti non hanno più la necessità di cacciare, pur tuttavia sentono prepotentemente la spinta a provare nuove fonti alimentari, perché non possono correre il rischio della denutrizione se rifiutano di mangiare quanto loro offerto. Gatti e cani vivono in un mondo di odori e, per acquisire le principali informazioni, si basano sul proprio olfatto, che è molto più sensibile di quello umano. Inoltre il senso del gusto di questi animali è qualitativamente molto diverso dal nostro e la sensibilità verso alcuni sapori è più sviluppata rispetto all'uomo, mentre per altri lo è di meno. Caratteristica comune all'uomo ed agli animali da compagnia è la necessità di una variazione della dieta. Tutti noi siamo ben coscienti dei nostri gusti e come alcuni alimenti possono essere assunti frequentemente, come pane, cereali e frutta, mentre altri, anche se considerati prelibati, se somministrati ripetutamente (esempio: aragosta) innescano un meccanismo di "monotonia". Risposte alla monotonia si possono osservare come comportamento regolare nel gatto. Allorché questo animale è alimentato con un solo tipo di cibo, si può osservare un progressivo declino dell'appetibilità dello stesso alimento. E ciò può facilmente valutarsi prendendo in considerazione la quantità di alimento che il gatto può desiderare di mangiare in un singolo pasto. Tuttavia questa valutazione può essere complicata da conflitti tra fame ed appetito per cui è raro che un alimento sia rifiutato quando non vi sono alternative. Se nel gatto tale fenomeno è più facilmente dimostrabile, nel cane la monotonia insorge più lentamente e l'abitudine ad ingozzarsi spesso maschera il fatto che la dieta è considerata insoddisfacente. La spinta contro la novità è un concetto che si inspira alla constatazione secondo la quale se ad un cane o ad un gatto si offre un alimento nuovo, la strategia di scegliere il rischio minore lo spinge inizialmente a rifiutarlo sperando che il proprietario gli presenti nuovamente il suo solito cibo. Forse l'animale è diffidente in quanto in grado di ritenere che il nuovo alimento sia potenzialmente tossico o nutrizionalmente inadeguato. Un altro approccio è, invece, quello di mangiare solo una piccola quantità del nuovo cibo per valutarne la sicurezza e la gradevolezza ed un altro ancora, tipico soprattutto del gatto, è quello di annusarlo prima di iniziare il pasto al fine di analizzare le componenti olfattive di un prodotto e confrontarle con le proprie conoscenze circa gli alimenti "buoni o cattivi". I proprietari degli animali si trovano spesso in una situazione di profonda incertezza quando un animale rifiuta di mangiare. Il soggetto può comunicare in vario modo che l'alimento non è ben accetto: trattando la ciotola come la cassetta delle deiezioni, consumando pasti più piccoli, tendendo a mangiare fuori pasto, cercando di accattonare del cibo dalla tavola. 6
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Lo stress ossidativo e l’integrazione alimentare Dr. Valerio Bianchini Resp. Scuola di Nutrizione Trainer - www.scuolanutrizionetrainer.it La ricerca scientifica e la maggiore consapevolezza, in ambito nutrizionale, hanno reso le popolazioni dei paesi industrializzati sempre più attente al ruolo che alcuni alimenti o loro costituenti possono avere nel mantenere lo stato di salute dei nostri animali domestici. Com’è noto, il regime alimentare influisce, talvolta in modo sensibile, sulla salute degli animali. Esso può comportare tanto carenza acuta o cronica di nutrienti essenziali quanto eccessi e squilibri nutrizionali, individuati quali fattori di rischio per l’insorgenza di malattie metaboliche e degenerative. Tra i vari meccanismi con cui i componenti alimentari della dieta possono influire positivamente sullo stato di salute, particolarmente importante appare la modulazione del bilancio ossidanti/antiossidanti nell’organismo. Le reazioni ossidative avvengono costantemente come parte integrante del metabolismo, normalmente la produzione di radicali liberi da esse derivata è controbilanciata da una serie di molecole definite antiossidanti. Esistono numerosi lavori nella letteratura scientifica che suggeriscono un ruolo per lo stress ossidativo in diverse patologie e nei processi d’invecchiamento. In molti stati patologici lo stress ossidativo non è la causa principale della malattia ma un fenomeno secondario, tuttavia non per questo meno importante. Le cellule possono tollerare uno stress ossidativo blando, che spesso è superato grazie all’esistenza di efficienti sistemi di difesa antiossidante endogeni. Uno stress severo invece può produrre notevoli sconvolgimenti interdipendenti del metabolismo cellulare. Quali sono le condizioni in cui è necessario assumere antiossidanti?
Certamente in tutte le situazioni di dis-equilibrio dell’organismo, come ad esempio le diete sbilanciate (obesità, diete povere di vitamine e proteine ad alto valore biologico); l’esercizio fisico intenso (caccia, corsa, mostre ed agility); le malattie croniche debilitanti (Leishmaniosi, IRC, diabete, parassitosi, tumori, gastropatie, epatopatie); le terapie antibiotiche prolungate e post-operatorio ed in alcuni stati fisiologici particolari quali la gravidanza, la lattazione e la vecchiaia. Vi sono prove evidenti che diverse patologie, in cui è implicato lo stress ossidativo possono essere prevenute o ritardate in qualche misura modificando le abitudini alimentari, ad es. aumentando il consumo di alimenti ricchi di antiossidanti. La ricerca medico veterinaria Trainer, con la linea Trainer Personal, è oggi incentrata sull’identificazione dei componenti alimentari biologicamente attivi in grado di ridurre l’esposizione agli effetti dannosi dei radicali liberi attraverso l’integrazione nell’alimento del cane e del gatto di specifici e potenti sistemi antiossidanti naturali.
prevenzione
PREVENZIONE DEI PARASSITI INTESTINALI
A. Ciorba
• Vermifugare cane e gatto all’età di circa 20- 30 giorni. • Far eseguire un esame delle feci almeno una volta all’anno, se l’animale vive in casa, o semestralmente se questi è libero di vagabondare all’aperto. • In caso di diarrea, una delle possibili cause è la presenza di parassiti intestinali. • Cane e gatto possono ospitare nel loro apparato digerente vermi piatti e tondi, non sempre evidenziabili macroscopicamente nelle feci. • Un animale parassitato può presentare: minore appetito, dimagramento, distensione addominale, vomito occasionale, prurito anale, dolori colici, feci molli o diarroiche. • Lavare accuratamente le mani di bambini condotti a giocare in parchi dove sono lasciati liberi cani. • Evitare che gatto o cane dorma sul nostro cuscino. • Combattere la presenza di pulci, che, se parassitate da tenia, possono, in seguito a loro ingestione, trasmettere il parassita sia all’animale sia all’uomo. • Evitare il fai da te, il consiglio di amici, l’uso di rimedi improvvisati ma affidiamoci al consiglio del sanitario per un’efficace lotta contro i parassiti intestinali.
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salute animale
OLIO DI NEEM: protezione naturale
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A. Ciorba
’olio di Neem è estratto dai semi dell’Azadirachta Indica, albero sacro dell’India. Le sue proprietà sono conosciute sin dall’antichità. è infatti utilizzato in India da più di 5000 anni in tutte le sue parti, frutto, foglie, semi, radici, corteccia e perciò è stato denominato anche “il sollievo dei malati”, “l’albero della salute” o la “Farmacia del villaggio”. Le sue caratteristiche di impiego sono state lungamente studiate e così si è potuto mettere in evidenza come svariate siano le sue proprietà: antipiretiche, antimalariche, antinfiammatorie, diuretiche, ipoglicemiche, antireumatiche, spermicide, ecc. Tra queste spicca la possibilità di un suo efficace impiego nella lotta biologica contro moltissimi parassiti esterni. L’osservazione della natura ha fornito un’indicazione in merito. In India, i passeri aggiungono foglie di Neem ai loro nidi, e ,dal momento che non se ne cibano e che si è notata l'assenza di molti parassiti usualmente presenti nei nidi, tale constatazione empirica ha avvalorato questa asserzione. L’azione di contrasto ai parassiti esterni è da mettere in relazione con i vari componenti dell’olio di Neem come ad esempio i limonoidi tra cui soprattutto l’azadiractina, una sostanza contenuta nei semi. L’azadiractina nei confronti degli insetti agisce principalmente come regolatore di crescita alterando lo sviluppo degli insetti a livello di larva, influendo sul principale ormone coinvolto nel controllo della muta. Induce, inoltre, una riduzione della fecondità degli adulti e della fertilità delle uova. Gli studi compiuti fanno ritenere che l’azidaractina intervenga sugli insetti togliendo loro lo stimolo ad alimentarsi.
L’olio di Neem è da considerarsi un multicomplesso per cui risulta difficile che si possa sviluppare una resistenza nei suoi confronti da parte di parassiti ed insetti. Indagini di natura tossicologica hanno messo in evidenza come l’olio di Neem non sia tossico e quindi ai normali dosaggi d’impiego sia dotato di ampia sicurezza e maneggevolezza d’uso. Tali caratteristiche ne facilitano l’uso con risvolti positivi sia nei confronti dell’ambiente sia delle persone che lo utilizzano. Questo olio dimostra anche una certa resistenza nei confronti dei lavaggi. Rispetto ai rimedi antiparassitari di natura chimica l’utilizzo del solo olio di neem necessita di trattamenti più frequenti.
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CURIOSITà
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L’ESPERTO RISPONDE
CUTE E SOLE Un binomio non sempre piacevole
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Alessandro Ciorba
nostri piccoli animali spesso soffrono di problemi della pelle. Non è sempre agevole individuarne la causa e instaurare una terapia mirata. Le dermatiti pregiudicano lo stato di benessere dell’animale e minacciano la coesistenza uomo animale in ambito domestico. • La dermatite solare è una reazione fototossica che interessa soprattutto le aree prive di pelo, con pelo corto od a mantello bianco. La sua gravità è in funzione del tempo di esposizione ai raggi ultravioletti che provocano una progressiva alterazione del DNA delle cellule della cute Nel gatto a mantello bianco tali modificazioni a carattere cronico sono evidenti soprattutto in corrispondenza del dorso del naso e delle orecchie. • I raggi ultravioletti sono radiazioni elettromagnetiche con lunghezza d’onda inferiore alla luce visibile e rappresentano meno del 5% della radiazione solare. La maggior parte dei raggi nocivi è assorbita dallo strato di ozono, dalle impurità atmosferiche e dai vetri delle finestre. L’esposizione ai raggi solari aumenta al crescere dell’altitudine e per ogni 100 metri si ha un incremento del 10 – 12%. La cute deve esser protetta soprattutto nelle giornate limpide e durante le ore più calde. • L’esposizione eccessiva ai raggi solari, che può verificarsi in ambiente marino o montano, può aggravare la situazione di molte affezioni cutanee, come ad esempio indotte da deficit immunitari. L’azione delle radiazioni UV può indurre una recrudescenza della malattia. è opportuno che il medico veterinario informi il proprietario dell’animale affetto da tali patologie del rischio connesso ad un’esposizione eccessiva ai raggi UV. Effetti negativi possono verificarsi in animali in terapia con determinati antibiotici come le tetracicline. L’eccessiva esposizione ai raggi UV può causare una reazione di foto tossicità e foto allergia nei confronti dei metaboliti dei farmaci. • Prevenzione. I caratteri della cute cambiano in funzione di età e razza; maggiore è il rischio negli animali a pelo corto e chiaro. Nei soggetti in cui non si può limitare l’attività esterna sarà opportuno usare protettivi solari prima della esposizione, da applicare ogni 2 – 3 ore. Una migliore protezione si ha se applicati 20 – 30 minuti prima dell’esposizione ai raggi solari e 15 – 30 minuti dopo. I punti critici sono muso e parte distale degli arti, ma anche addome ed inguine. In caso compaiano lesioni dermatologiche foto indotte si potrà intervenire per via generale con corticosteroidi e in animali con contemporanee complicazioni batteriche sarà opportuno impiegare antibiotici ad ampio spettro, sempre sotto stretto controllo veterinario. 13
L’ESPERTO RISPONDE
a colloquio con il veterinario Prof. A. Ciorba Gent.mo Professore, per favore vorrei sapere se il collare D.A.P. cane ed il collare Scalibor possono essere applicati insieme. La ringrazio molto dell'attenzione e le porgo i miei più cordiali saluti. Lucia B.
Si tratta di due prodotti che hanno funzioni completamente differenti ed i cui principi attivi non configgono. Tenga sempre alta la guardia nei confronti dei parassiti esterni, come pulci, zecche e pappataci. In questo periodo dell’anno questi pericolosi ospiti indesiderati continuano a “minacciare” i nostri piccoli amici. Seguiamo i consigli per la prevenzione che i nostri veterinari ci forniscono quotidianamente.
Gentile dottore, ho acquistato un cane di razza Labrador che ha circa tre mesi, mi è stato consigliato di dargli una pasticca di calcio per le ossa. Vorrei sapere se è giusto dargliela, premetto che sto usando un mangime di un’azienda tedesca. Grazie! Angelo V.
Attualmente gli alimenti industriali sono formulati e prodotti , tenendo presenti i fabbisogni energetici del cane in funzione dei vari momenti fisiologici della sua esistenza. Ritengo quindi che, se sta utilizzando un mangime per cuccioli, in esso siano contenute vitamine e minerali in un giusto rapporto per un corretto sviluppo anche dell’apparato scheletrico. Diffiderei dai consigli non veterinari in questo campo. Un’integrazione “scorretta” di integratori a base di calcio, fosforo, vitamina D potrebbe creare pericolosi squilibri nel metabolismo del calcio con ripercussioni estremamente negative per una crescita armonica del cane e la comparsa di fenomeni patologici, di difficile risoluzione.
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L’ESPERTO RISPONDE
ecografia in pillole
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Alessandro Ciorba
’ecografia si basa su un semplice fenomeno fisico: cristalli di quarzo attraversati da una corrente elettrica generano delle onde sonore che non sono udite dall’orecchio umano e perciò sono chiamate ultrasuoni. Tutto ciò si verifica in quell’apparecchio (la sonda) che il veterinario tiene in mano e appoggia sul corpo dell’animale durante l’esame. Gli ultrasuoni, generati nella sonda, si spostano come onde d’acqua prodotte da un sasso gettato in uno stagno, ma se trovano un ostacolo, tornano indietro. La sonda dell’ecografo non solo genera gli ultrasuoni, ma funziona anche da orecchio. Conoscendo la velocità con cui gli ultrasuoni si muovono e misurando il tempo trascorso dal momento in cui sono stati prodotti a quello in cui la sonda sente gli echi di ritorno, la macchina è in grado di misurare la distanza dell’ostacolo che ha provocato l’eco. Lo stesso principio è usato per localizzare i branchi di pesce. Il sonar di un peschereccio è come un ecografo: emette onde sonore che viaggiano nell’acqua, rimbalzano sulle grandi masse di pesce e sono captate dalla nave che è in grado di localizzarli con precisione. Gli “ostacoli” che gli ultrasuoni incontrano nel corpo umano sono gli organi interni che avendo struttura e natura differenti rimandano gli echi in modo diverso. Le ossa, come uno specchio, riflettono completamente gli ultrasuoni che tornano indietro tutti appena ne incontrano la superficie. Una cisti ripiena di liquido, invece, non fa resistenza alcuna ed è attraversata facilmente. Tra i vari apparati che compongono il corpo animale esistono quindi profonde differenze e dobbiamo quindi tenere presente come l’ecografia sia indicata per lo studio di organi come fegato, milza, pancreas, utero, tiroide, cuore, rene, muscoli,ecc. I cuccioli possono essere ben visualizzati dal momento che si trovano dentro il sacco amniotico, pieno di liquido. Gli ultrasuoni viaggiano benissimo nell’acqua, un po’ meno nei solidi e malissimo nell’aria. Questa è la ragione per la quale il veterinario, prima di eseguire un’ecografia, cosparge abbondantemente la parte da esaminare con un gel che ha lo scopo di eliminare l’aria tra la sonda e la pelle, creando uno strato liquido. I moderni ecografi utilizzano una tecnica così detta in tempo reale. A differenza dei primi strumenti, con cui era possibile avere delle immagini statiche, cioè delle fotografie, oggi sullo schermo scorre una specie di film. Ci possiamo trovare di fronte ad un muscolo che si contrae, ad un cuore che si riempie e si svuota di sangue, ad un intestino in lento movimento, consentendo di studiare non solo la forma, ma anche, entro determinati limiti, il funzionamento. 15
L’ESPERTO RISPONDE
“Il valore terapeutico degli animali: la pet therapy”
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Dott.ssa Francesca Bellini medico veterinario ASL RMF Dott.ssa Alessia Liverini medico veterinario specialista ambulatoriale ASL RMF
on il termine pet therapy si intende una terapia assistita con l’ausilio degli animali, mirata alle specifiche esigenze di ogni singolo paziente, che non intende sostituirsi alla medicina tradizionale, ma supportarla,dimostrandosi efficace soprattutto nei casi in cui il paziente non collabora spontaneamente. La validità di questo approccio, nato negli anni ’50, grazie al neuropsichiatra americano Boris Levinson, è insita nel legame che si viene a creare tra l’animale coinvolto ed il paziente. Tale interazione, che risale ad epoche assai remote, per motivi di reciproca utilità, trova oggi una strutturazione ed un ruolo diversi, substrati necessari per promuovere la comunicazione e la relazione. Nella pet therapy gli animali non vengono “utilizzati” e “sfruttati”, ma sono una presenza interattiva, promotrice di interesse verso il mondo esterno ed elemento modulatore dello stress quotidiano. Gli animali ammessi in questo percorso devono essere costantemente monitorati da medici veterinari e vengono scelti sulla base della socializzazione e delle doti caratteriali di equilibrio e di tolleranza verso situazioni nuove ed imprevedibili.
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L’ESPERTO RISPONDE Il Servizio Sanitario Nazionale riconosce la Pet therapy con il Decreto del Presidente del Consiglio del 28/02/2003, che recepisce l’accordo tra il Ministero della Salute, le Regioni e le Province Autonome. Tale decreto ha intuito il valore terapeutico degli animali, consentendone l’introduzione all’interno di ospedali, case di cura ed istituti. La pet therapy si articola in tre diverse tipologie: “Attività svolte con l’Ausilio degli Animali” (AAA), che si prefiggono l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone coinvolte; “Terapie assistite con l’Ausilio degli Animali” (TAA), volte ad ottenere un miglioramento fisico, psichico e sociale; “Educazione Assistita dagli Animali” (EAA), rivolta ai bambini delle scuole materne ed elementari, tesa ad ottenere un miglioramento del rendimento scolastico, dell’attenzione e dell’apprendimento. Il cane è il partner d’elezione in questi percorsi terapeutici, ma vengono ammesse anche altre specie animali, purché domestiche (con l’eccezione dei delfini), perché abituate al contatto con l’uomo. Il cane ha affiancato l’uomo sin dall’epoca della domesticazione, cambiandone il corso della storia evolutiva ed ha instaurato con lui un rapporto preferenziale, fatto di emozioni forti e di un linguaggio non verbale, che oltrepassa i rigidi schemi comunicativi, di sensazioni tattili e di percezioni che toccano l’io più profondo. I cani vengono addestrati in modo specifico, anche per anni, a seconda delle necessità della persona a cui sono destinati. Possono imparare ad aprire le porte, a fare la spesa, ad azionare la lavatrice. Nonostante ciò, possono sempre reagire in modo imprevedibile alle iniziative del paziente ed alle manipolazioni eccessive, per questo è fondamentale possedere conoscenze fisiologiche ed etologiche. L’animale rappresenta un valido aiuto come coterapeuta, perché si relaziona con le persone in modo diretto, senza mediazioni ed il suo accudimento favorisce la responsabilizzazione. Diventa una presenza attiva, fonte di stimoli e con lui si viene a creare un legame empatico in grado di stabilire una via di “accesso” facilitato, un canale preferenziale in grado di sbloccare vecchie situazioni di chiusura nei confronti del mondo. Può dare sicurezza e protezione, accresce l’autostima e la fiducia in se stessi, nelle proprie capacità individuali ed offre emozioni coinvolgenti che investono valenze affettive, ludiche, psicologiche, cognitive, comunicative e relazionali. Inoltre, l’interesse che il paziente mostra per l’animale può essere esteso al mondo esterno ed alle persone che lo circondano.
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Crancy Italian Way Quello che scegliamo noi, è quello che scelgono loro.
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omeopatia
La gravidanza isterica
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A cura di Dr. Luca Pecchia MedicoVeterinario
a medicina omeopatica in medicina veterinaria può essere utilizzata in vari eventi patologici come ad esempio nella gravidanza isterica della cagna. Tale patologia è causata da uno squilibrio ormonale per cui si ha un calo del progesterone ed un aumento di estrogeni e prolattina. Si verifica dopo due mesi circa dalla fine del calore. Secondo alcuni studi l’80 % delle cagne non sterilizzate ha avuto almeno due episodi di gravidanza isterica nella sua vita. I sintomi ricalcano quelli di una vera gravidanza, con anoressia, a volte vomito, ricerca di un luogo protetto per partorire con atteggiamenti materni verso oggetti o peluche. Si ha un evidente aumento di volume delle mammelle con produzione di latte più o meno abbondante. Ed è proprio questo sintomo che spinge il proprietario a portare l’animale dal veterinario. Tale situazione predispone nell’immediato a mastite in quanto il latte non è eliminato, e nel tempo a neoplasie mammarie. La terapia consiste nell’allontanare oggetti che fungano da surrogato di un cucciolo, utilizzare il collare di elisabetta per non far leccare le mammelle alla cagna, che in tal modo aumenta la sua montata lattea. Di solito sono prescritti farmaci ad azione inibente la prolattina. Nella mia pratica clinica mi capita spesso di osservarla, ed utilizzo come rimedio omeopatico LAC CANINUM (latte di cane), che ricalca sia l’aspetto fisico sia le variazioni umorali del soggetto. Non è sicuramente il simillimum di quel paziente, ma svolge in quel momento una azione specifica, risolvendo il problema in due, tre giorni. Non ho mai avuto un risultato così brillante (che stupisce anche gli scettici), con i farmaci tradizionali. I prodotti che di solito si utilizzano in medicina veterinaria si somministrano per sette giorni di terapia, ma a volte non basta e rimane del latte residuo. I costi per il proprietario sono ridotti, e il risultato è soddisfacente.
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I PAPPAGALLINI INSEPARABILI Dott.ssa Veronica Croce
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on la definizione di “pappagallini inseparabili” ci si riferisce a pappagalli di ridotte dimensioni, molto diffusi come pet, appartenenti al genere Agapornis. Il carattere curioso e vivace, la sorprendente intelligenza, l’indole socievole e la relativa robustezza li rendono apprezzati animali da compagnia, piuttosto semplici da addomesticare e da mantenere in cattività. Anche in natura gli Agapornis sono animali estremamente sociali, che vivono in colonie da cui raramente si separano. L’appellativo di “inseparabili” sembra derivare proprio dall’ abitudine di passare molto tempo vicini a lisciarsi reciprocamente le penne. Il genere Agapornis comprende nove specie di pappagallini, tutti di dimensioni piuttosto piccole (15 cm circa), originari delle foreste tropicali e sub tropicali del continente africano: Agapornis fischeri, A. personata, A. roseicollis, A. nigrigenis, A. lilianae, A. pullarius, A. canus, A. windernianus, A. taranta. La testa del pappagallino inseparabile è piuttosto grande rispetto alle proporzioni del corpo, ha un becco ampio e robusto, dalla forma ricurva, utilizzato come strumento per frantumare i semi. Il piumaggio è generalmente molto colorato ed i colori variano a seconda della specie. Nella maggior parte delle specie non ci sono marcate differenze di colorazione tra i due sessi, per cui per l’esatta e certa determinazione del sesso si deve ricorrere a tecniche di sessaggio chirurgiche (endoscopia) o biomolecolari. In media i pappagallini inseparabili possono vivere fino a 15-20 anni. La gabbia La gabbia che ospita i pappagallini va posizionata in una zona tranquilla della casa, al riparo da correnti d’aria e sbalzi di temperatura (sconsigliata quindi la cucina, in quanto ambiente soggetto a forti variazioni di temperatura e umidità durante le fasi di cottura degli alimenti). L’angolo prescelto inoltre deve essere luminoso, ma non colpito da luce troppo intensa e diretta; è importante infatti che, soprattutto durante il periodo estivo, il pappagallino abbia la possibilità di ripararsi all’ombra. Date le loro caratteristiche di volo, gli Agapornis necessitano di una gabbia a sviluppo orizzontale, le cui dimensioni consigliate sono di almeno 90 cm di lunghezza e 50 cm di altezza. Ovviamente per il benessere del piccolo ospite, è doverosa la scelta di una gabbia che sia il più grande possibile. Gli accessori principali da inserire nella gabbia sono: • POSATOI. Da preferire quelli in plastica,facilmente lavabili, devono avere il corretto diametro per non creare nel tempo problemi posturali od agli arti. Il diametro del posatoio è corretto quando è tale da poter essere circondato completamente dalle dita del pappagallo, senza essere troppo sottile o al contrario troppo largo. 21
volatili • MANGIATOIE E BEVERINI, da pulire almeno una volta a settimana, devono essere ospitati all’interno della gabbia in un compartimento opportunamente rialzato, in modo da non essere imbrattati con le deiezioni che cadono dall’alto. • SUBSTRATO PER IL FONDO. Va bene anche la semplice carta di giornale, che può essere rimossa rapidamente, facilitando le operazioni di pulizia della gabbia. • GIOCHI. Accessori irrinunciabili per un animale così vivace e curioso. La scelta nei negozi specializzati è vasta. Al momento dell’acquisto è bene orientarsi verso materiali che il pappagallino non possa ridurre in piccoli pericolosi pezzi che possano essere ingeriti. • VASCHETTA PER IL BAGNO, da inserire nella gabbia solo durante la stagione calda e che il piccolo ospite utilizzerà per la toeletta quotidiana e per rinfrescarsi. Alimentazione L'alimentazione deve essere più varia possibile. In commercio sono reperibili miscele di semi misti appositamente preparate (evitare comunque le miscele troppo ricche di semi di avena e girasole), che il proprietario deve integrare a casa con frutta e verdura fresca e semi bolliti o germogliati. Prima di essere somministrate agli inseparabili, frutta e verdura devono essere accuratamente lavate e asciugate con un panno pulito. Infine la dieta si completa con gli alimenti estrusi, formulazioni in commercio con l’aspetto simile a crocchette per cani. Gli estrusi sono costituiti da alimenti pressati e sono realizzati specificamente per le esigenze nutrizionali dei volatili... È importante sottolineare quanto una dieta variata e ricca di tutti questi componenti sia imprescindibile per la salute e la longevità dei pappagallini. Infine è importante che il cibo sia conservato correttamente, in luoghi asciutti riparati e che prima di somministrarlo al pappagallino si verifichi che non si siano formate muffe o altri fenomeni anomali.
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Artosalus
aiuta a difendere le sue articolazioni e il suo benessere Il sano movimento mantiene giovani. Artosalus è l’alimento complementare che, grazie ai suoi ingredienti naturali, contribuisce all’efficienza delle articolazioni del tuo cane senza alcuna controindicazione. La sinergia degli acidi grassi con gli estratti di Artiglio del Diavolo, Boswellia, Ribes Nero e Spirea Ulmaria ha un effetto lenitivo per le articolazioni. Usalo quotidianamente: lo aiuterà a mantenerlo attivo e a vivere meglio. Artosalus è disponibile nelle confezioni da 30 e 60 compresse appetibili.
✓ Aiuta il ripristino dei fluidi articolari ✓ Supporta l’efficacia delle articolazioni ✓ Aiuta a controllare il dolore nei cani con problemi artrosici
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Artosalus
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I DOLORI ARTICOLARI NEL CANE
Se la reazione di un animale a un dolore acuto improvviso si manifesta per mezzo di lamenti e reazioni aggressive, la sua risposta a dolori cronici, come quelli articolari, può risultare meno evidente e per questo difficilmente individuabile. Qui entra in gioco, quindi, l’attenzione del padrone che dovrà interpretare i segnali che il proprio animale sta manifestando, per fornire al proprio veterinario di fiducia informazioni utili al fine di formulare la diagnosi più tempestiva e corretta. DISTURBI NON TRASCURABILI Recenti ricerche affermano che l’artrosi riguarda oltre il 20% dei cani adulti. Ma, probabilmente, si tratta di dati sottostimati: il numero di cani che soffrono di questi disturbi degenerativi, infatti, è sconosciuto poiché spesso i proprietari ritengono che si tratti solo di normali manifestazioni di vecchiaia oppure attribuiscono quelli che sono i primi sintomi della malattia ad un temporaneo stato di malessere dell’animale. In realtà spesso ci si trova di fronte alle prime tipiche manifestazioni di artrite o artrosi. QUALCHE INFORMAZIONE IN PIÙ L’artrosi può interessare tutte le articolazioni (spalle, ginocchia, garretti, anche, carpo, colonna vertebrale, quest’ultima soprattutto nei bassotti) e non colpisce solo i cani anziani, bensì è molto diffusa anche negli animali giovani e, più in generale, può riguardare soggetti di tutte le età; vi sono razze più predisposte di altre, come ad esempio gli animali di grossa taglia. Inoltre i cani in sovrappeso sono maggiormente a rischio ma possono essere colpiti anche soggetti di peso regolare.
I PRINCIPALI “CAMPANELLI D’ALLARME” Ma quando bisogna sospettare che il nostro animale sia vittima di artrosi? Ecco alcuni possibili segnali: • si lecca o mordicchia insistentemente le zampe; • diventa “pigro” nel camminare e durante le passeggiate tende a rimanere indietro; • dimostra difficoltà nel salire e scendere le scale; • rallenta il movimento mentre si alza oppure si corica; • ha un’andatura zoppicante e/o assume posture anomale; • appare come abbattuto a livello umorale o modifica il suo comportamento. È importante segnalare anche che freddo, pioggia ed umidità possono peggiorare la situazione accentuando tali sensazioni di dolore e rendendo i sintomi più evidenti. COME AIUTARE L’ANIMALE A STARE MEGLIO? Quando anche solo si sospetti che il proprio quattrozampe sia vittima di dolori artrosici, è importante rivolgersi subito al proprio veterinario di fiducia. Prendersi cura delle articolazioni e delle cartilagini del proprio animale è, infatti, molto importante perché questi disturbi possono causargli difficoltà e molta sofferenza. Per contribuire al miglioramento di tali condizioni, la linea Care di Orme Naturali propone Artosalus, un alimento complementare naturale in compresse appetibili che, grazie alla sua composizione, stimola le membrane cellulari aiutando l’animale a recuperare la mobilità. Inoltre Artosalus contribuisce a ridurre l’assottigliamento delle cartilagini, il quale è spesso associato a dolore ed infiammazione che a lungo andare divengono invalidanti. Artosalus è indicato per un uso continuativo ed è di facile somministrazione: sarà sufficiente aggiungere le compresse nella ciotola del cibo oppure anche lontano dai pasti. È consigliata la somministrazione di 1 compressa al dì ogni 10 kg di peso dell’animale.
angolo cane
Il cane di Cancùn a cura di Agnese Monaco
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el National Marine Park di Cancùn, nasce la più grande opera d'arte mai realizzata sui fondali marini, chiamata "La silenziosa evoluzione". Quattrocento statue sono state realizzate in calcestruzzo per facilitare l’insediamento di coralli e organismi marini, i quali ricoprono 420 metri quadrati di suolo.
Jason de Caires Taylor, lo scultore, spera di “alleggerire” dal turismo le barriere coralline. Le statue hanno le facce dei residenti dell'isola. La mia attenzione però volge allo scrittore con il suo cane, appisolato ai piedi. L'opera esalta il rapporto di unione e di fedeltà tra uomo ed animale. La quiete e l'armonia nella quotidianità del “panta rei” marino. Il relax sereno del cucciolo che si pone a protezione del suo padrone. Per un rapporto infinito e lontano da ogni tempo e spazio. Lasciatevi immergere anche voi nel puro amore del vostro animale da compagnia. Il sogno continua...
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Fonte:
w w w. n a t i o n a l g e o g r a p h i c . i t / p o p o l i culture/2011/01/11/foto/sculture_subacquee_cancun-164336/1/?refresh_ce 26
SISTEMA IMMUNITARIO ALTERATO?
IMMUNO
active
Leishmania*
Malattie autoimmuni Malattie metaboliche (es. Diabete, Cushing)
Malattie infettive Convalescenza
™
Active Fresh System Brevetto Europeo n. EP 2526781 International patents pending
di principi naturali Patent pending n. PD2014A000002 (IT)
* Università Federico II di Napoli: Studio scientifico su 40 cani affetti da Leishmaniosi, sottoposti a terapia convenzionale, di cui 20 alimentati con Immuno Active. Risultati: aumento della percentuale di alcune fondamentali popolazioni di linfociti T (CD8+CD3+, Treg, Th1), maggiore capacità di controllo dell’infezione e miglioramento dello stato clinico dei soggetti con dieta specifica. Seguici su facebook
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angolo gatto
il balinese
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i origine statunitense, deriva il suo nome dal fatto che muovendosi in modo aggraziato ricorda le danzatrici dei templi di Bali. è la varietà a pelo semi-lungo del Siamese. Di taglia media, ha un'ossatura sottile. Snello e longilineo, il peso non deve superare i 5,5 Kg. Raggiunge precocemente la maturità sessuale. Affettuoso e generoso. Socievole, si affeziona a tutta la famiglia. è allegro ed esuberante. Necessita solo di una spazzolatura giornaliera. Sensibile agli sbalzi di temperatura ed al freddo. Presenta tutte le colorazioni del Siamense e del Colorpoint Shorthair. Categoria: pelo semi-lungo. Corporatura: media. Corpo: longilineo e sottile, dotato di una buona muscolatura. Mantello: tessitura fine. Testa: a cuneo, che parte dal naso e si allarga gradualmente con due linee dritte fino alle orecchie. Ben proporzionata. Occhi: a mandorla, di colore blu zaffiro. Naso: dritto e lungo. Orecchie: attaccatura larga, grandi. Appuntite alla sommità. Mento: forma una linea verticale con il naso. Arti: ossatura leggera. Gli arti posteriori sono più alti di quelli anteriori. Piedi: piccoli e ovali. Coda: lunga e affusolata. Si assottiglia fino alla punta. I peli della coda si allargano come in un pennacchio.
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A. Ciorba
angolo gatto
PICCOLI CONSIGLI CONTRO LO STRESS NEL GATTO • • • • •
Acquistare un giocattolo che simuli la preda da cacciare Allestire in casa una zona ludica rappresentata da mensole o albero per gatto Nascondere il cibo in punti diversi della casa Separare la lettiera dalla zona in cui il gatto si alimenta o dorme Introdurre con gradualità novità nell’ambiente familiare
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DOVE L’ECCELLENZA È IL VALORE PIÙ SEMPLICE È nato Demas, il nuovo sito italiano rivolto al mondo veterinario. Demas vuole rappresentare un valido ed utile strumento di servizio per il professionista. Il sito si presenta ricco di rubriche di varia natura e sarà costantemente aggiornato sulle novità del mercato e della professione veterinaria.
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viaggiando
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riccione
iccione è una delle principali località turistiche della Riviera Romagnola, con circa 150 stabilimenti balneari e 460 alberghi, con una spiaggia di sabbia finissima sulla quale vigilano 41 postazioni di salvataggio. Una località ambita soprattutto dai giovani, per i quali il divertimento non si ferma mai, neppure di notte, ma anche da famiglie con bambini al seguito: la tipologia dei fondali e le strutture ricettive alberghiere e balneari sono, infatti, "a misura di bambino", per soggiorni sicuri quanto divertenti. Luoghi di interesse Tra i vari luoghi di interesse merita di essere segnalato sulle colline riccionesi un importante centro di grande rilievo storico: il Castello degli Agolanti, che facevano parte di una famiglia discendente dei longobardi. Esso è stato recentemente ristrutturato e dal 1982 è di proprietà del Comune di Riccione. Da visitare anche Il Museo del Territorio che conserva testimonianze relative alla storia locale, dalla preistoria all’età romana. Nel Museo è rappresentata l’evoluzione del territorio, anche grazie ad illustrazioni e a bellissime ricostruzioni ambientali. Visitare il Museo del Territorio vuol dire fare un passo indietro nel tempo e percorrere tutta la storia geologica del posto. Nella prima sezione del museo è possibile prendere parte all’evoluzione della Terra, anche grazie ad un’approfondita collezione di fossili, rocce e minerali. Visitando il Museo è possibile ammirare i resti di un bisonte preistorico, di elefanti, orsi e rinoceronti vissuti migliaia di anni fa..
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viaggiando Da Gustare La piadina, o piada, è la più tipica della specialità di Romagna ed è tanto famosa da essere conosciuta ben oltre i confini regionali. Ha origine come alimento povero e, nel secolo scorso, era consumata dai contadini al posto del pane, o addirittura come pasto principale, in quanto il suo corposo impasto consentiva una maggiore sensazione di sazietà. La carne bovina di razza romagnola è il risultato di metodi di allevamento tradizionali, che prevedono ancora oggi gli stessi alimenti di un tempo: fieno di erba medica, cereali macinati prodotti in azienda e la fava tenuta in ammollo per aumentarne la digeribilità. Anche la produzione di salumi è ancora legata all’allevamento tradizionale, con la conseguente alta qualità dei prodotti: prosciutto crudo, lonza, coppa, pancette, salumi e salsicce al lardo stagionato. La tradizione di dolci come il brustengo, ciambella, pagnotta ha segnato storicamente la gastronomia popolare romagnola, lasciando ancora oggi sul territorio una piacevole traccia. Le colline romagnole hanno sempre ospitato greggi di ovini per la produzione di latte da trasformare in ottimo formaggio fresco o stagionato. Ricordiamo lo squacquerone, la casatella, la ricotta. La tradizione storica e culturale dell’olivicoltura ha interessato il territorio riminese già ancor prima dei romani. Le colline di questa regione rappresentano un’inestimabile fonte di produzione di olio di oliva caratterizzato da un ottimo equilibrio fra dolce e amaro con sentori di foglia fresca e mandorla verde. La cucina romagnola trova la sua massima espressione nel campo delle minestre soprattutto quelle in brodo. Sono sfoglie fatte in casa, composte da farina di grano e uova, lavorate sul tagliere con il matterello, spesso accompagnate da sugo di carne di vitello, cinghiale e di salsiccia. Ottimi sono anche i minestroni e le paste e fagioli. Come poi non ricordare i cappelletti, i garganelli, i passatelli , i tortelli ed i tortelloni. Tra le colline dell'entroterra riminese e riccionese da sempre crescono e prosperano i filari e le viti facendo di questo lembo di Romagna la fonte di un'elitaria produzione di vini come il sangiovese, l’albana, il pagadebit, il trebbiano e la cagnina. Le acque costiere hanno la caratteristica di essere un abbondante pascolo per una variegata fauna marina, come sogliole, triglie, naselli, canocchie, seppie, mitili e mille altri pesci. Dove alloggiare con il tuo amico cane o gatto. A testimonianza dell’amore e del rispetto per gli animali è possibile soggiornare nella località menzionata con i nostri amici a quattro zampe. Su Internet potete facilmente trovare gli indirizzi utili.
Buone vacanze
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CURIOSITà
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coyote a new york
e avete in animo di fare una visita a New York è probabile che possiate imbattervi in un animale particolare: un coyote. Un soggetto che penseremmo abitare piuttosto le terre del Far West e che ci rimanda ai film sui cow boy. Risalgono al 1994 i primi avvistamenti in alcuni parchi di questa città, ma negli anni si sono moltiplicati ed hanno interessato anche zone prossime all’abitato. è stato quindi varato il Gotham Coyote Project consistente nella messa in opera di telecamere nei parchi per riprendere i coyote in circolazione. Gli studiosi ritengono che progressivamente dagli anni ’30 i coyote si stiano spostando dalle regioni centrali degli USA. Inizialmente hanno colonizzato le terre più selvagge del Nord, dove secondo le stime della State University of New York ve ne sono circa 15.000 esemplari. In seguito in cerca di cibo si sono spostati verso sud. Con il tempo hanno iniziato a non temere più la presenza dell’uomo e questo fatto ha suscitato apprensione nella popolazione, che è stata però tranquillizzata dai Park Ranger i quali hanno però invitato i cittadini a non familiarizzare troppo con questi animali.
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CURIOSITà
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un uccello primatista
i sono uccelli da record in grado di volare per sei mesi senza interruzione e che possono percorrere nella loro vita sino a 5 milioni di chilometri, pari a 125 giri della terra. Il record spetta al rondone maggiore che è stato monitorato mediante l’applicazione di sensori satellitari. Beve, si ciba, dorme e si accoppia in volo e per nidificare utilizza cavità naturali o artificiali. Tale straordinaria abilità è dovuta a una peculiarità anatomica: i rondoni sono in grado di bloccare le ali in posizione di volo. Questo limita la capacità di movimento, ma permette al rondone, durante il volo, di cambiare continuamente la geometria delle ali, distendendole (dorme ad ali distese, mantenendo una velocità di 8-10 metri al secondo) o tirandole indietro (assumendo una forma a V). Grazie a ciò, può aumentare del 60% la distanza coperta e raddoppiare la durata del volo.
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