Anno 5 Numero 1

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Magazine

PIA O C ITA TU A GR

Anno V - Numero 1

Gravidanza e toxoplasmosi Poche regole per vivere serene

Razze best sellers

Il pastore tedesco e il gatto siamese

“Benedetta� primavera Come liberarsi da pulci, zecche e acari


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on questo numero di PetNet Magazine iniziamo un nuovo anno vicino a voi, cari amici amanti degli animali da compagnia. Recenti indagini sociologiche dimostrano come gli italiani siano particolarmente legati ai loro amici animali, anche in periodi non esaltanti per l’economia non solo del nostro Paese. è certamente un dato positivo che indica come i pet debbano essere considerati a tutti gli effetti membri della nostra famiglia. Noi crediamo nel lavoro e nell’impegno quotidiano e con questi sentimenti lavoriamo guardando al futuro con fiducia e passione. Ci conforta soprattutto il costante gradimento dimostratoci dai vostri numerosi messaggi che testimoniano, sempre che ve ne fosse bisogno, della simpatia e dell’interesse crescente nei confronti di PetNet Magazine. Abbiamo così deciso di apportare alcune significative modifiche alla rivista. Abbiamo dato vita ad un nuovo formato, aumentato il numero delle pagine, incrementato gli articoli ed inserito nuove rubriche nella speranza di essere sempre più vicini ai vostri interessi e soddisfare le vostre curiosità. Vi ricordiamo poi come il sito PetNet sia sempre a vostra disposizione, come possiate trovarvi qualsiasi prodotto utile per la cura e benessere dei vostri pet e chiedere consigli ai nostri esperti, pronti a rispondere ai vostri quesiti. PetNet Magazine rappresenta per Demas un notevole impegno, ma la nostra azienda, da decenni al servizio del medico veterinario e dei proprietari degli animali di ogni specie, crede che questa iniziativa possa contribuire, nel suo piccolo, a creare una sempre miglior convivenza uomo-animale in ambito familiare. Fabrizio Foglietti Managing Director Demas

EDITORE Demas Srl Cir.ne Orientale 4692 00178 - Roma - Tel. 06.41.79.05 info@demas.it - www.demas.it ANNO 5 - NUMERO 1 Tribunale civile di Roma N.363/2009 del 02.11.2009 DIRETTORE RESPONSABILE Carlo Liguori

COMITATO DI REDAZIONE Alessandro Ciorba Fabrizio Foglietti Francesco Foglietti Antonello Castelli Cristina Foglietti Filippo Foglietti GRAFICA IMPAGINAZIONE STAMPA FN Servizi Editoriali Via Antonino Pagliaro, 58 00133 Roma Tel. 06-72630409

Demas Srl è titolare esclusiva di tutti i diritti di pubblicazione e diffusione. L’utilizzo anche parziale da parte di terzi è vietata. La Direzione non si assume la responsabilità per eventuali errori presenti negli articoli pubblicati nè delle conseguenze dirette e indirette che possono causare. Alcune delle foto presenti su PetNet Magazine sono state prese da Internet. Chiunque abbia legittimi diritti di copyright sulle immagini, può contattare l’indirizzo: petnetmagazine@gmail.com

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Sommario

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Speciale Parassiti

48

Le orchidee

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Un eroe a quattro zampe

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il Diamante di Gould

Animali Domestici 6 Il gatto: come comunica con noi? 8 L’inseminazione artificiale nel cane 10 Un eroe a quattro zampe... Proprio accanto a noi

Gli altri pet 30 Problemi dentali nel coniglio 32 Il dimante di Gould 34 Con l’acquario marino, i tropici in casa

Salute 12 Il gatto e la toxoplasmosi 14 L’alimentazione per il nostro benessere 16 La mela: un frutto dalle tante virtù 19 La biopsia 20 Malattia delle basse vie urinarie del gatto

Razze Canine 36 Il pastore tedesco

Salute & Bellezza 22 A proposito di Toelettatura

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Speciale Parassiti 25 Combattiamo le pulci 26 Demox Canis, l’acaro da combattere 28 Otite parassitaria: quando gli acari “hanno” orecchio 29 Zecche: un serio pericolo

Razze Feline Il gatto siamese Pet Online 40 Il meglio dal web Omeopatia 41 Il cane immobile e nostalgico Professione veterinario 42 L’artroscopia in veterinaria L’angolo dell’esperto 44 Trasfusioni di sangue nei piccoli animali


54 Cefalù

36

Razze canine e feline

Pet Click 46 Le foto dei vostri amici a quattro zampe

L’angolo dell’arte 59 Onorevoli gatti

Pollice Verde 48 Le orchidee

A tavola con la veterinaria 60 Tortino di alici

Ecologia & Ambiente 50 Un solo Pianeta, una sola Salute 51 Proteggiamo l’ambiente, l’acqua un bene prezioso

L’angolo della fitoterapia 61 Pròpoli

A colloquio con il veterinario Viaggiando 54 Cefalù Il punto di vista 56 Curarsi sempre o mai L’angolo della lettura 58 Con te in cima al mondo

Curiosità 62 Il mondo degli animali da compagnia non è solo alimento 63 Farfalle a rischio di estinzione 64 Aeroporto a quattro zampe

SIMO S O PR S U L U M E R Oertosino N C e: il

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Animali Domestici

Il gatto: come comunica con noi?

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iverse sono le modalità con le quali il gatto può comunicare con noi, ad esempio attraverso le fusa o particolari vocalizzazioni, modificando il diametro degli occhi, emettendo impulsi odorosi, mediante variazioni della posizione della coda e dei suoi movimenti. Non sarà quindi tempo perso osservare il nostro gatto in casa. Innanzi tutto il felino adopera la coda per conservare il proprio equilibrio durante le sue evoluzioni, mentre l’impiega in tutt’altro modo quando se ne sta accovacciato su un comodo divano. Il più delle volte il gatto scodinzola quando non è sicuro su quello che deve fare, mentre muove la coda con più vigore quando entra in conflitto con un suo simile. Quando è tranquillo, non infastidito, tiene la coda a formare un arco con la punta rivolta verso l’alto; se, invece, è incuriosito tende a tenerla più eretta. I gattini, poi, tengono la coda alzata mostrando la parte posteriore per permettere alla madre di ispezionarli. Quando il gatto ha paura tende a posizionare la coda tra le zampe, mentre questa è alzata ed arruffata allorché voglia dimostrare la propria aggressività. Durante il calore le femmine tengono la coda di lato, segnalando al maschio la propria disponibilità all’accoppiamento. Sono queste indicazioni semplici e schematiche, in quanto esistono in natura una serie di situazioni variegate e diverse sfumature comportamentali per le quali ogni soggetto, a seconda della propria indole, ne accentua una piuttosto che un’altra, dimostrando ancora di più la straordinaria vitalità di questo animale. Il gatto comunica però anche a distanza ed invia i suoi segnali. Pensiamo ai messaggi odorosi. è un animale con un forte istinto territoriale, per cui tende a delimitare il proprio territorio. Con le persone o un oggetto ben in vista struscia il mento, che contiene determinate ghiandole che eliminano particolari sostanze odorose. Più marcati sono i messaggi indirizzati al proprio ambiente. In questo caso il gatto si pone con le spalle all’oggetto prescelto ed indirizza su di esso un vero e proprio getto ricco di una serie di messaggi chimici rivolti ai propri simili, ma certamente non da noi graditi per l’intensità del loro “profumo”. Allo stato selvatico il gatto usa anche la deposizione delle feci per demarcare il territorio; le sotterra, seppur superficialmente, ma quando desidera lasciare un preciso segnale di proprietà o delimitare i propri confini le lascia bene in vista in luoghi ben determinati. Alessandro Ciorba

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Animali Domestici

L’inseminazione artificiale nel cane

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Dr. Francesca Damia - DVM Lib. Prof. Roma inseminazione artificiale è una pratica sempre più frequente nell’ambito della riproduzione canina. Viene impiegata per diversi

motivi. L’utilizzo più frequente si ha in razze che hanno difficoltà alla monta naturale, ad esempio il Bulldog Inglese. In crescita è il suo uso in razze diverse, in caso ad esempio di alterazioni del comportamento con manifestazioni di aggressività, soprattutto da parte della femmina, che non permettono la monta naturale. Un altro aspetto è invece collegato alla necessità di allevatori con il fine di attuare metodi di selezione di razza per conseguire standard di miglioramento genetico, richiesti da ogni gruppo cinofilo. In questo specifico settore si parla con sempre maggiore frequenza di inseminazione artificiale con seme refrigerato e/o congelato, che permette di ottenere cucciolate da due soggetti che vivono in luoghi più o meno lontani senza dover far viaggiare gli animali, eliminando di conseguenza le spese di trasporto. Per poter effettuare un’inseminazione artificiale con buone possibilità di successo, si ha necessità di eseguire controlli del ciclo estrale della femmina per poter individuare il giorno dell’ovulazione e per poter quindi effettuare l’inseminazione nel mo-

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mento più fertile. Questi controlli prevedono l’esecuzione di colpo-citologie (strisci vaginali) a partire dai primi giorni del ciclo (dalla comparsa delle perdite ematiche vulvari) e del dosaggio del progesterone serico. Le osservazioni che possono scaturire dalla colpo-citologia riguardano la presenza di popolazioni cellulari che variano in conseguenza delle modificazioni ormonali, mentre con il dosaggio del progesterone si riesce ad individuare con maggior precisione il momento esatto dell’ovulazione. Nel cane il momento di massima fertilità si ha due giorni dopo l’ovulazione. In caso di utilizzo di seme congelato, l’inseminazione artificiale deve essere intrauterina e quindi deve prevedere l’utilizzo di tecniche come la TCI (Inseminazione Tran Cervicale) oppure, meno utilizzata data l’invasività della procedura, la tecnica chirurgica.

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Animali Domestici

Un eroe a quattro zampe… Proprio accanto a noi

Michele Caricato Istruttore Cinofilo

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pesso ci accade di essere incerti sia nelle piccole scelte di tutti i giorni che nelle decisioni più importanti.. Altre volte invece è tutto ben chiaro nella nostra mente e l’immagine di ciò che desideriamo è nitida e ricca di particolari. Ci accade con tutto: cibo, auto, marito, maglione, vacanza e… cane. Il nostro piccolo compagno a quattro zampe può essere il parto di un preciso desiderio oppure, al contrario, frutto di un sogno molto approssimativo. Comunque sia adesso è lì, di fronte a noi... ma ci ricordiamo come è arrivato? No, non intendo fisicamente. Quello, sono sicuro, lo ricordate molto meglio di cosa avete mangiato al primo appuntamento con vostra moglie. Parlo del viaggio mentale che il vostro amico a quattro zampe ha fatto. In quale parte del vostro cervello è nato? Di cosa avevate bisogno e come immaginavate sarebbe stato? Pensavate a interminabili passeggiate assieme oppure ad una morbida compagnia nelle serate invernali? Volevate un indomito difensore della vostra persona o uno coccolosissimo pelouche? Ambivate a scalare una montagna assieme o semplicemente lanciargli una pallina al parco? Oppure….non lo so? In effetti, come per la vacanza, il maglione, l’auto e il cibo le nostre preferenze e peggio ancora i nostri desideri sono fortemente condizionati da quello che ci circonda, in primis i media.

Di conseguenza è facile che ad ispirare le nostre decisioni cinofile siano stati: • eroi classici come Lassie, Rin Tin Tin, ZannaBianca. Alcuni di noi ci sono cresciuti e hanno ricevuto l’imprinting sull’immagine del cane perfetto. • Rex (del commissario Rex), Rando (poliziotto a quattro zampe, sempre un pastore tedesco accanto a James Belushi), Tequila (di Tequila e Bonetti) e Turner (di Turner il casinaro con Tom Hanks), questi ultimi due Dogue de Bordeaux. Anche qui eroismo ma soprattutto complicità e cameratismo. La condivisione di avventure ma anche 10


Animali Domestici

della vita e dei problemi di tutti i giorni danno forma ad un’altra importante necessità, quella di trovare il nostro miglior amico. • Beethoven, Marley (di io e Marley) e prima di loro Brutus (di quattro bassotti per un danese) aprono la serie dei cani scatenati, combina guai ma che possono salvarci dalla routine e dalla noia portando un po’ di vitalità nelle nostre grigie giornate. I cani dei cartoni meritano un posto a parte con Lilly e Bagio (di Lilly e il vagabondo), Pongo e Peggie (della Carica dei Centouno) e gli altri centinaia di personaggi che ci hanno intenerito e fatto desiderare di avere accanto a noi un dolcissimo cane con puri sentimenti che ci faccia dimenticare le notizie del telegiornale. Un protagonista davvero particolare è stato Verdell, il fantastico Griffoncino di Bruxelles di “Qualcosa è cambiato” che con un’interpretazione a dir poco da oscar (che hanno preso invece meritatamente i due protagonisti maschile e femminile) dapprima sconvolge, poi cambia e infine migliora la vita di un Jack Nicholson, sempre più sociopatico (la protagonista femminile è Elen Hunt).

Altra citazione particolare per “La gang dei doberman” (the doberman gang), che è stato per gli addestratori della mia generazione quello che Bruce Lee è stato per gli appassionati di arti marziali. è un film del 1972 nel quale sei fantastici Doberman vengono preparati per compiere delle rapine in maniera autonoma, guidati da semplici indicazioni date con un fischietto ad ultrasuoni e addestrati, nei minimi particolari, simulando le varie azioni da compiere (entrata in banca, richiesta, minaccia, prelievo del bottino, fuga e ritorno alla base). Il film ha un lieto fine nel senso che i rapinatori vengono arrestati e i cani semplicemente affidati ad una persona che, nel secondo film uscito l’anno successivo, li guiderà sulla retta via facendone degli eroi buoni. Ho lasciato per ultimo ciò che per noi rappresenta la vera essenza del cane: il meraviglioso Hachiko, l’Akita Inu protagonista (assieme a Richard Gere) dell’omonimo film. Essendo appassionato di questa razza avevo già avuto modo di commuovermi leggendo la storia molti anni fa. All’uscita del trailer piangevo come un bambino e quando ho visto il film ho quasi dovuto ricorrere al supporto di uno psicologo per riprendermi!

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Salute

Il gatto e la toxoplasmosi

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Dott.ssa Alessia Liverini Dott.ssa Francesca Bellini Medico Veterinario Dirigente Veterinario ASL RMF ASL RMA

l gatto è da sempre considerato il responsabile della trasmissione del Toxoplasma gondii, parassita intracellulare obbligato, a diffusione cosmopolita. In effetti il gatto funge da ospite definitivo del Toxoplasma (può anche essere l’ospite completo) e presenta la fase intestinale del protozoo, mentre negli ospiti intermedi (circa duecento animali vertebrati a sangue caldo, uomo compreso) può essere localizzato in vari organi e distretti dell’organismo (muscoli, cuore, cervello, occhio, polmoni, fegato e reni, sotto forma di cisti contenenti bradizoiti), tranne che nell’intestino. Quindi il gatto è l’unico animale, insieme ai felidi selvatici, che può eliminare il parassita con le feci, mediante le oocisti. Queste, per essere infettanti, devono “sporulare” (maturare) a contatto con l’ambiente esterno (sporulazione esogena), condizione favorita dal clima caldo e umido, ma che richiede sempre almeno 24-48 ore. Le oocisti, una volta sporulate, restano vitali nel terreno per oltre un anno, quindi la terra rappresenta una fonte reale di contagio. Il gatto, invece, se ha contratto il protozoo, lo elimina per due, massimo tre settimane durante tutta la sua vita, dopodiché risulta immune. L’uomo, per infettarsi direttamente dal gatto, se infetto, dovrebbe toccarne le feci emesse da qualche giorno con le mani per poi portarle in bocca. Se si tratta di un gatto di casa, è sufficiente prevenire il contagio del felino, non facendolo uscire (così non può assumere il Toxoplasma dalle prede, ospiti intermedi, in cui è presente in vari organi e tessuti sotto forma di cisti contenenti bradizoiti) ed alimentarlo con cibi cotti o confezionati. In uno studio effettuato in diverse capitali europee, è risultato che la principale fonte di contagio è l’alimentazione: mangiare carni crude o poco cotte, così come verdura e frutta non lavate, rappresenta un rischio. Anche le cattive condizioni igieniche, come l’acqua da bere che scorre all’aperto, con possibile contaminazione fecale, aumenta la probabilità di contrarre la toxoplasmosi. Nell’uomo, se immunocompetente, solitamente decorre in forma asintomatica. Invece, quando l’infezione è contratta durante la gestazione, sono possibili gravi danni embriofetali e addirittura l’aborto (nel primo trimestre). Se contratta nell’ultimo trimestre della gravidanza, il nascituro sarà congenitamente infetto ed è possibile l’insorgenza di sintomatologia tardiva, durante l’infanzia o l’adolescenza. Per limitare la trasmissione del Toxoplasma gondii è opportuno che la carne sia cotta ad una temperatura a cuore di 67°C oppure congelata a temperatura di -12,5°C. La cottura al microonde non inattiva le cisti contenenti bradizoiti, che invece è assicurata dall’affumicatura a caldo, dall’essiccamento e dalla salagione (6% minimo di NaCl) con lunga stagionatura. Il latte non pastorizzato e le uova crude possono trasmettere il parassita (sotto forma di tachizoiti), anche se questo è inattivato dagli enzimi proteolitici di un individuo adulto immunocompetente.

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Salute

L’alimentazione per il nostro benessere Pesce per la salute del nostro cuore

In un articolo pubblicato sul British Medical Journal si riafferma l’importanza del pesce nella prevenzione dei problemi cardiaci. Uno studio che ha interessato 800000 pazienti in 15 paesi differenti ha messo in evidenza che in coloro che mangiano da 2 a 4 porzioni di pesce alla settimana il rischio di malattia cardiovascolare si riduce del 6% rispetto a chi ne mangia minori quantità. Chi poi ne mangia per più di 5 volte il rischio si riduce del 12%. Ogni 2 porzioni in più di pesce a settimana induce una diminuzione del rischio del 4%.

Per una vita più lunga: il consiglio è camminare

Su Plos Medicine è comparso un articolo in cui si stima di quanto si allunga la vita qualora si faccia un po’ di attività fisica ogni giorno. Dopo i 40 anni 75 minuti di camminata veloce allunga mediamente la vita di 1.8 anni. 150 minuti di camminata alla settimana, circa 20 minuti al dì, prolunga l’esistenza di 3.4 anni. Lo studio è stato compiuto nell’arco di 10 anni ed ha coinvolto 650000 persone. Ricercatori dell’Università di Leicester su Diabetologia riportano i risultati di una lunga indagine compiuta su 800000 persone in cui è stato evidenziato come stare troppo seduti provochi un netto aumento del rischio di contrarre diabete, malattie cardiovascolari. Il consiglio è quindi muoversi in maniera costante.

L’anguria protegge il cuore

Il Journal of Nutritional Biochemistry riporta uno studio realizzato presso una prestigiosa Università statunitense compiuto su un gruppo di cavie alimentate con una dieta ricca di colesterolo e acidi grassi. A metà di queste è stato somministrato succo di anguria, all’altra metà solo carboidrati contenuti nel frutto. è stato quindi osservato come nelle cavie, cui era stato dato il succo di anguria, l’aumento di peso e il contenuto di colesterolo fosse rispettivamente minore del 30% e del 50% rispetto agli animali dell’altro gruppo.

Pomodoro ed ictus

Da un articolo di Neurology riportiamo come una dieta ricca di pomodori possa ridurre il rischio di ictus. La ricerca è stata condotta su 1031 finlandesi nel corso di 12 anni. L’indagine ha permesso di constatare come nei soggetti “consumatori di pomodoro” i casi di ictus si riducessero sensibilmente. A.C.

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Salute

La MELA: un frutto

dalle tante virtù

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a mela vanta diverse proprietà curative tanto da poterla considerare una vera e propria “farmacia” della salute. Ormai è possibile mangiarla in ogni periodo dell’anno grazie alla globalizzazione dei mercati. Il segreto delle proprietà benefiche della mela risiede in gran parte in una fibra solubile, la pectina. Una mela di media grandezza se mangiata con tutta la buccia contiene circa 4 grammi di fibre. L’85% del peso della mela è rappresentato da acqua, dal 9 al 12% da zuccheri di vario tipo come il fruttosio. La mela contiene vitamine come la A, B1, B2, C, PP, sali minerali e oligoelementi ( calcio, fosforo, potassio, iodio, magnesio, zolfo, silicio, ferro, rame). Da sottolineare la quasi totale assenza di grassi e il modesto apporto calorico. La pectina rallenta l’assorbimento degli zuccheri ed è di aiuto nel tenere sotto controllo la glicemia e contribuisce a diminuire il così detto colesterolo nocivo e ad incrementare quello buono. Così la mela è certamente indicata come frutto da consumarsi in numerose malattie metaboliche. La pectina, mangiata cruda, contribuisce ad aiutare la risoluzione di problemi

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come la diarrea. In caso di stipsi la mela cotta è certamente di aiuto. La mela ha anche una certa azione diuretica. Il contenuto in vitamine del gruppo B è di ausilio per combattere stanchezza e inappetenza; quello in vitamina A favorisce la secrezione del muco intestinale. Dalla ricerca italiana viene anche un’altra notizia di sicuro interesse e cioè che questo frutto contiene una sostanza antiossidante che, in aggiunta a vitamina C e pectina, sarebbe in grado di contrastare l’invecchiamento cellulare e lo sviluppo di determinati tumori. Ulteriori studi statunitensi hanno indicato come la renetta sia la varietà con maggiore “potere”. Ma le portentose capacità della mela non finiscono qui. Altre indagini, infatti, condotte da ricercatori della Cornell University hanno messo in evidenza come la quercitina, un’altra sostanza ad azione antiossidante presente nella mela, giochi un ruolo nella lotta alle malattie neurodegenerative. Mentre da studiosi francesi giunge la notizia che in questo frutto è contenuto un particolare gruppo di flavonoidi capaci di aumentare la densità ossea. In considerazione di ciò non facciamo mancare la mela sulla nostra tavola. Alessandro Ciorba


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La Biopsia

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a biopsia è un test medico veterinario, che consiste nel prelievo e nell’esame microscopico di tessuto biologico dell’animale. La biopsia può avere fini diagnostici (è eseguita allo scopo di escludere o confermare un sospetto di malattia, di eventuale presenza di una determinata lesione,ecc) o può fornire informazioni sulla patologia in atto (gravità, estensione) e sul suo possibile decorso (prognosi). A.C.

Come avviene

Il tessuto da esaminare è prelevato dalla cute, per via endoscopica (ad esempio nel corso di una gastroscopia, una colonscopia o una broncoscopia), per asportazione durante un intervento chirurgico o mediante prelievo da un organo interno con un particolare ago guidati da un contemporaneo esame ecografico.

I tempi

Il campione di tessuto prelevato è quindi inviato ad un laboratorio specializzato, che, dopo fissazione e un opportuno trattamento, sarà esaminato microscopicamente da un patologo. Tale procedura comporta un tempo di risposta variabile generalmente non inferiore ai 10 giorni.

Perchè farlo

Si ricorre all’esame bioptico per la valutazione di svariate patologie spesso a carico di organi interni come fegato, rene, polmone, osso, prostata, ecc.. Di routine è il suo impiego nelle affezioni di natura tumorale. In questo ultimo caso il test in questione può fornire importanti indicazioni in merito alla tipologia del tumore, alla sua stadiazione, possibilità di diffusione, sensibilità a determinati trattamenti terapeutici. 19


Salute

Malattia delle basse vie urinarie del gatto

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a malattia delle basse vie urinarie del gatto è una patologia molto frequente, soprattutto negli animali castrati, che vivono in casa e sono in sovrappeso/obesi. Colpisce prevalentemente animali di età compresa tra i 2-6 anni e nel maschio risulta spesso più grave. è caratterizzata da un’infiammazione della mucosa del tratto urinario e si manifesta con minzione dolorosa e frequente, con possibile presenza di sangue nelle urine e diminuzione del volume delle stesse. Talvolta l’ostruzione è completa (soprattutto nel maschio). è considerata una patologia ad eziologia multifattoriale ma la causa più frequentemente individuata è la presenza di uroliti (calcoli) nel tratto urinario. Tra questi quelli più frequenti sono i calcoli di STRUVITE, seguiti da quelli di ossalato di calcio e urato d’ammonio. La DIETA e le ABITUDINI ALIMENTARI sono importanti fattori di rischio, ma possono essere tenuti sotto controllo, almeno in parte, dal proprietario. Essendo la struvite la causa più frequente di questa patologia, gli studi e le indicazioni sono più spesso rivolte a prevenirne la formazione per prevenire l’infiammazione.

La DIETA Il ph urinario è uno dei piu importanti fattori di rischio da tenere sotto-controllo. Il gatto è un carnivoro e produce urine leggermente acide. La dieta dovrebbe determinare la produzione di urine con un ph compreso tra 6-6,5. Dovrebbe contenere ingredienti di origine animale, soprattutto per quanto riguarda le proteine che sono degli acidificanti naturali in quanto contengono aminoacidi solforati. Al contrario, i cereali alcalinizzano le urine poiche contengono elevati livelli di sali di potassio (tranne la farina glutinata di mais che rappresenta un eccezione in quanto ricca di aminoacidi solforati come le proteine animali). Dovrebbe essere di ele-vata qualita e molto digeribile. Dovrebbe avere un livello relativamente basso di magnesio. Alcuni studi riportano livelli di magnesio tollerabili se inferiori a 0,1 % sulla sostanza secca. Altri ritengono tollerabili anche livelli più alti, ma comunque inferiori allo 0,25 % sulla sostanza secca.

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Dr.ssa Debora Guidi

Medico veterinario (responsabile del settore alimentazione Agri 90 e membro del SNT di NovaFood)


ABITUDINI ALIMENTARI Dopo ogni pasto si va incontro a quella che viene chiamata marea alca-lina postprandiale. Sia le dimensioni del pasto sia la frequenza incidono sull'entita e durata del fenomeno. Un cibo che produca urine alcaline sarebbe preferibile somministrarlo come pasto singolo, al contrario un cibo che produca urine leggermente acide puo essere dato anche ad libitum,seguendo la naturale tendenza che ha il gatto ad assumere piccole e frequenti quantità di cibo durante la giornata. Il consiglio piu pratico che mi sento di dare, alla luce degli studi che sono stati fatti nel tempo e dall'osservazione diretta dei gatti predisposti a questa patologia, e di alimentarli con una dieta di alta qualità prevalentemente UMIDA. Il motto deve essere DILUIRE. Dal momento che non possiamo chiedere al Micio di bere di più, il modo piu naturale per ottenerlo e di dare prevalentemente un alimentazione umida, cioè che contenga una percentuale di acqua superiore al 70%.

La malattia delle basse vie urinarie del gatto è una patologia molto frequente, soprattutto negli animali castrati, che vivono in casa e sono in sovrappeso o obesi

Qualora i calcoli e il sedimento siano già presenti è fondamentale analizzarli per poter fornire l’alimentazione dedicata più corretta. Esistono sul mercato diete già pronte o si possono preparare in casa, ma non è consigliabile. La terapia purtroppo in questi casi è spesso chirurgica, ma se è presente struvite si può tentare anche la terapia medica fornendo un’alimentazione specifica. Le possibilità di recidive sono spesso molto alte in questi casi utilizziamo una dieta specifica, ma ricordiamoci sempre di DILUIRE. 21


Salute & Bellezza

A proposito di TOELETTATURA

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a toelettatura commerciale nasce per l’esigenza di una piacevole convivenza con i nostri cani. L’igiene e la pulizia sono fattori fondamentali. Uno dei principali obiettivi del toelettatore è quello di evitare che i soggetti a manto lungo riempiano le case con il loro pelo. Sono necessari bagni che aiutino a contenere la caduta e l’uso di spazzole speciali per togliere la quantita eccessiva di pelo. Abbiamo soggetti a pelo riccio che hanno bisogno di bagni e spazzolature frequenti (ogni 2 o 3 settimane) e normalmente il mantello ha bisogno di essere accorciato. Molte di queste razze hanno un proprio standard di toelettatura, necessario per mettere in evidenza le tipiche forme e espressioni della razza. Le razze a pelo duro necessitano maggiormente del lavoro del

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toelettatore. Questo tipo di mantello ha un suo ciclo vitale e lo stripping (estirpare) rimuove il pelo morto e permette al nuovo di crescere. Le razze a pelo lungo e semilungo poi devono essere lavate e spazzolate dal toelettatore almeno ogni quindici giorni, si deve evitare la formazione di feltri e nodi che rovinerebbero il mantello. Le razze a pelo semilungo necessitano di bagni meno frequenti (mensili), ma devono essere spazzolate con continuità per evitare la perdita di pelo in casa. Per quanto riguarda i parassiti esterni utilizziamo nella toelettaura prodotti che sia li eliminano sia li prevengono. A mio avviso la toelettatura commerciale è opportuna per mantenere cani puliti e ordinati, evitando l’insorgenza di problemi in ambito domestico. Nel corso degli anni il toelettatore commerciale è cresciuto professionalmente e attualmente è in

Umberto Lehmann Toelettatore


Salute & Bellezza

grado di proporre al cliente un servizio molto più completo fatto di bagni, tosature, stripping e tagli a forbice, in modo tale che nella toelettatura di tutti i giorni si rispettino i canoni dettati dallo standard di razza. Nelle toelettature commerciali si ha ormai una qualità molto vicina a quella espositiva. Mi riferisco ai Terrier da stripping, ai Barboni, agli Spaniels e alle razze da fare a forbice come Bichon, Kerry Blue, Soft coat Terrier ecc... Un discorso a parte meritano le razze che comunemente si toelettano tutti i giorni come Yorkshire, Shihtzu, Maltese con il classico taglio a cucciolo e tutti i meticci. In questo caso non ci sono canoni da rispettare, lo stile è personale e connota la nostra professione che può sviluppare la propria creatività dando spazio al gusto estetico personale. Tutti i meticci a pelo lungo necessitano di un taglio che esalti l’estetica e sia soprattutto d’aiuto nella gestione quotidiana. L’uso settimanale di spazzola e pettine da parte del proprietario aiuta ad evitare la formazione di nodi e la perdita di pelo in casa. Per quanto riguarda le razze pure a pelo lungo, in Europa è uso comune il taglio a metà pelo (taglio a cucciolo) per facilitare il proprietario nell’igiene quotidiana del proprio cane. Un maltese con il pelo che sfiora il pavimento è sicuramente più complicato da lavare e spazzo

Uno dei principali obiettivi del toelettatore è quello di evitare che i soggetti a manto lungo riempiano le case con il loro pelo. Sono necessari bagni che aiutino a contenere la caduta e l’uso di spazzole speciali per togliere la quantità eccessiva di pelo lare. Sicuramente il lato estetico ha una grande importanza, un taglio elegante e proporzionato al soggetto è fondamentale ed ogni volta che un cliente ci porta il cane per la toelettatura si deve creare una sorta di feeling per capire cosa dobbiamo tagliare e in che misura: fiocco, frangia, gonnellino corto o lungo, zampe piene o sottili. Tutto questo è la toelettatura commerciale che comprende anche attività altrettanto importanti come il taglio delle unghie, la pulizia delle orecchie, degli spazi interdigitali e lo svuotamento delle ghiandole perianali.

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l’amico degli animali

... il meglio per il suo Benessere... 00166 Roma Via Aurelia, 1410 Tel. 06.41.79.05 / Fax 06.41.79.05.243 LUN - VEN 09.00 -13.00/14.00-18.00 Orari da Settembre a Giugno SAB 09.00-13.00

00178 Roma Cir.Ne Orientale, 4692 Uscita 21-22 del G.R.A. Tel. 06.41.79.05 / Fax 06.41.79.05.243 LUN - VEN 08.00-13.00/14.00-18.00 Orari da Settembre a Giugno SAB 09.00-13.00


Speciale Parassiti

Combattiamo le PULCI

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parassiti esterni dei nostri piccoli animali sono sempre un problema . Le pulci, poi, nei soggetti che condividono la nostra vita casalinga possono essere presenti tutto l’anno. è senza dubbio una presenza fastidiosa e non scevra di pericoli sia per gli animali sia per i loro conviventi umani. La pulce ha un ciclo vitale relativamente breve, ma se trova condizioni climatiche favorevoli può prolungarsi nel tempo. A.C.

Qual è la vita di una pulce? Da adulta vive sull’ospite prescelto uomo od animale che sia e si nutre del suo sangue causandogli prurito e potendogli trasmettere malattie. Poi inizia a produrre una gran quantità di uova che cadono nell’ ambiente. Dalle uova nascono le larve, che, non amando la luce, si nascondono nelle fessure del pavimento, sotto i tappeti, ecc. Dopo un’altra trasformazione, si mettono in attesa di un altro ospite. Dobbiamo considerare che una femmina pulce può deporre sino a sino a 50 uova al giorno, provocando una grave contaminazione dell’ambiente. Possiedono una strabiliante capacità di saltare. Una pulce può effettuare 600 salti l’ora per 72 ore continuative (43.200 salti consecutivi!), saltando ad un’altezza di massimo 30 cm. Le pulci sono molto piccole, circa 1-2 mm, e ciò fa sì che siano scarsamente visibili. Se le avvistiamo ricordiamoci di disinfestare l’ambiente, usiamo pure l’aspirapolvere con il quale però elimineremo solo il 50% delle uova e delle larve. Nell’ambiente le pulci possono sopravvivere fino a 6 mesi. Una singola pulce morde l’ospite circa 10 volte al giorno e ingerisce una quantità di sangue corrispondente a 15 volte il suo peso. Le pulci iniziano a nutrirsi subito dopo essere salite sull’animale; il 25% delle pulci fa il primo pasto entro 5 minuti e il 97% entro un’ora.

Che fare? Chiediamo consiglio al nostro veterinario. In commercio possiamo trovare numerosi prodotti per il trattamento delle pulci. Ricordiamoci di trattare sia l’ambiente sia l’animale e di utilizzare principi attivi in grado di agire sulle varie fasi di sviluppo di questo invadente parassita.

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Speciale Parassiti

Demodex canis un acaro da combattere

Prof. Andrea Spaterna

Scuola di Scienze Mediche Veterinarie Università degli Studi di Camerino

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a demodicosi del cane è una dermatite parassitaria causata dalla sovracrescita di un acaro vermiforme, il Demodex canis, componente abituale della normale microfauna cutanea del cane, dove alberga nei follicoli piliferi e nelle ghiandole sebacee annesse, nutrendosi di sebo e detriti cheratinici. Tale dermopatia è anche definita “rogna rossa”, ma impropriamente in quanto, essendo una malattia non contagiosa e primitivamente non pruriginosa, manca dei requisiti fondamentali che contraddistinguono le rogne. è ormai ampiamente documentato come la trasmissione avvenga

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esclusivamente da madre a cucciolo durante i primi 2-3 giorni di vita, probabilmente attraverso il contatto stretto e reiterato legato all’allattamento: nelle aree cutanee del cucciolo a stretto contatto con il corpo materno, quali muso e zampe anteriori, già dopo 16 ore dalla nascita è possibile isolare esemplari di D. canis. Va subito sottolineato come la trasmissione del contagio non significhi assolutamente insorgenza della malattia: la presenza di un numero limitato di esemplari di D. canis sulla cute è, infatti, una condizione assolutamente normale, oltre che estremamente frequente, in quanto, come detto, possono en-

trare nella normale composizione della microfauna cutanea. Il fatto che poi questi parassiti in alcuni soggetti possano andare incontro ad una replicazione abnorme, comportandosi come patogeni, non è stato ancora spiegato con assoluta certezza, anche se sembra riconducibile ad un deficit ereditario o acquisito del sistema immunocompetente. Nei cuccioli si ammette una predisposizione ereditaria, trasmessa da uno o entrambi i genitori, evidenza che peraltro consiglierebbe l’esclusione dalla riproduzione di quei soggetti che hanno presentato una demodicosi, soprattutto se in forma generalizzata. In età adulta, invece, l’insorgenza delle lesioni sostenute da D. canis sarebbe correlata a preesistenti malattie di varia natura, che, inducendo un calo delle difese immunitarie, favorirebbero la replicazione di tali parassiti.

è una malattia frequente ?

Si tratta di una malattia frequente soprattutto nei cuccioli, pur potendo colpire soggetti di tutte le età. Certe razze sono più suscettibili di altre a manifestare la demodicosi: Boxer, Bulldog, Pit Bull Terrier, Boston Terrier, Bassotto, Basset Hound, Dobermann, Alano, Dalmata, Pointer, Collie, Beagle, Pastore tedesco, Cocker Spaniel.

Può essere una malattia contagiosa ed eventualmente può trasmet-


tersi anche all'uomo ?

La demodicosi non è una malattia contagiosa né nei confronti di altri animali né tanto meno nei confronti dell’uomo.

Con quali sintomi si manifesta la malattia?

La demodicosi nel cane può decorrere con forme cliniche diverse. In alcuni casi, in particolare in soggetti al di sotto dell’anno d’età, può manifestarsi con un numero limitato di lesioni cutanee ben demarcate, caratterizzate in particolare da perdita di pelo (alopecia) e arrossamento della cute (eritema) e localizzate prevalentemente in corrispondenza del muso (intorno ad occhi e labbra) e degli arti anteriori; tali lesioni generalmente tendono ad una risoluzione spontanea nell’arco di 6-8 settimane, mentre solo ra-

ramente possono evolvere verso una forma generalizzata. Altre volte, invece, la malattia può coinvolgere gran parte della superficie corporea; in questi casi in corrispondenza delle lesioni si sovrappone quasi costantemente un’infezione batterica, che determina la comparsa di prurito, nonché di pustole, foruncoli, ulcere e croste.

numerose altre malattie cutanee. Pertanto, a prescindere dal fatto che il soggetto affetto sia un cucciolo o un adulto, a fronte della comparsa di lesioni cutanee occorre sempre riferirsi al Medico Veterinario di fiducia, che saprà porre in essere le opportune indagini diagnostiche per confermare od escludere il sussistere di una demodicosi.

Quando si può sospettare è una malattia curabile? si. Il Medico veteche il proprio cane sia af- Assolutamente rinario, una volta emessa la diafetto da demodicosi? gnosi di demodicosi, istituirà una In un cucciolo la comparsa di lesioni cutanee più o meno pruriginose deve far sempre sospettare tra le possibili cause anche la demodicosi, mentre in un soggetto adulto le lesioni indotte da questa dermopatia non sono assolutamente caratteristiche, potendo assomigliare a quelle relative a

terapia idonea in base all’età ed alla razza del soggetto affetto. In questa sede vale la peno ricordare come comunque si tratta di una terapia molto lunga, che può durare anche alcuni mesi.

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Speciale Parassiti

Otite parassitaria: quando gli acari hanno “orecchio”

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i tratta di una affezione di natura parassitaria, contagiosa, provocata da un acaro che in condizioni normali vive nel condotto dell’orecchio e sulla pelle di cane e gatto. Sono spesso colpiti animali in gio-

vane età. Nel cane provoca la comparsa di intenso prurito con presenza di croste, arrossamento locale, produzione di un secreto brunastro. Le lesioni possono non solo coinvolgere l’orecchio, ma anche interessare parti del corpo come il collo, il dorso o la coda. Nel gattino questo acaro può parimenti scatenare una forma pruriginosa, mentre nel soggetto adulto può mancare il sintomo prurito. è facilmente intuibile come l’intenso prurito indotto nell’animale porti come conseguenza al fatto che si possano creare lesioni cutanee provocate dalla stessa azione dell’intenso grattamento. Nella specie felina si può anche assistere all’instaurarsi di un’immunità al parassita che previe-

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ne così l’insorgenza di ulteriori infestazioni. Per una diagnosi di certezza ci si dovrà naturalmente affidare all’opera del nostro veterinario di fiducia. Le norme terapeutiche in generale comportano la rimozione di detriti, peli, secreto accumulato nell’orecchio tramite l’uso di un detergente auricolare o, qualora il veterinario lo ritenga opportuno, l’esecuzione di un lavaggio dell’orecchio, dopo avere sedato l’animale. In loco si potrà applicare un prodotto ad azione antiacaro per circa un mese. Dovrà essere presa in considerazione la possibilità di effettuare un trattamento antiacaro, ripetuto nel tempo, anche a carico dell’intera superficie corporea. Alessandro Ciorba


Speciale Parassiti

Zecche: un serio pericolo

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e zecche costituiscono un serio problema che con l’arrivo della stagione primaverile – estiva si ripropone all’attenzione dei proprietari dei nostri piccoli animali. Le zecche sono parassiti a larga diffusione presenti in ambienti sia domestici sia selvatici. Hanno dimensioni variabili dai 5 mm del maschio ai 12 mm della femmina, la quale tende a assumere proporzioni maggiori dopo che si è nutrita del sangue del cane o del gatto. Hanno anche una loro protezione dato che parte della parte dorsale del corpo può essere provvista di una sorta di “scudo”. Le femmine depongono nel terreno da 350 a 18.000 uova in ammassi, dopo di che muoiono, mentre i maschi vengono a morte subito dopo l’accoppiamento. Questi parassiti affinché possa attuarsi il loro ciclo di sviluppo si devono nutrire di sangue. Allorché si insediano sul corpo del loro malcapitato ospite ne aspirano il sangue trattenendo dello stesso solo la parte liquida, ma non le cellule. Con questo meccanismo introducono sostanze tossiche ed agenti patogeni. Le zecche restano fissate all’ospite per 3-21 giorni grazie ad una sorta di cemento adesivo da loro stesse elaborato.

Un’infestazione da zecche può creare una serie di gravi problemi nell’animale:

• infiammazioni pruriginose localizzate a carico della cute • paralisi flaccida conseguente all'inoculazione di neurotossine • anemia • trasmissione di agenti infettivi da un animale malato ad uno sano

Le zecche devono essere prontamente rimosse una volta che ci si è accorti della loro presenza sul corpo dell’animale. Cerchiamo di evitare, se possibile, di portare a spasso il nostro cane in campi e prati nei quali non sia stata falciata l’erba. In ogni caso per una opportuna profilassi rivolgiamoci al nostro veterinario che saprà darci specifici consigli. Attualmente in commercio esiste un’ampia varietà di prodotti, particolarmente efficaci per la loro azione repellente, in assenza di effetti collaterali nei riguardi dell’animale, e inoltre sono somministrabili periodicamente al cane od al gatto farmaci capaci di proteggerlo dall’azione di questi pericolosi parassiti esterni. Alessandro Ciorba

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Gli altri pet

Problemi dentali nel coniglio

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egli ultimi anni il coniglio nano sta nrafforzando sempre più il suo ruolo di animale domestico. È un animale estremamente delicato e non dovrà essere mai trascurato: sarà quindi necessario per chi se ne prende cura avere conoscenza della corretta gestione di questo animale. Per essi l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale, oltre che per il corretto funzionamento dell’apparato gastro-enterico, anche per un costante consumo dei denti, caratterizzati dal fatto di essere a crescita continua. Una corretta gestione alimentare sarà quindi importante per la prevenzione di patologie, in particolar modo di quelle dentali, così dette da malocclusione, caratterizzate cioè da un accrescimento eccessivo ed irregolare dei denti. Questa situazione può in seguito essere alla base di problemi ben più gravi, causando lesioni a guance e lingua, oltre a provocare forte dolore all’animale che, in conseguenza di ciò, non si alimenterà più, andando incontro a deperimento fisico fino anche alla morte. In ambito domestico sarà quindi opportuno offrirgli un’alimentazione che rispecchi il più pos-

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Dr. Gianluca Deli, Medico Veterinario

sibile quella naturale, somministrando alimenti ricchi in fibra e in sostanze minerali. Innanzitutto è da tenere presente che il coniglio è un erbivoro stretto e che la sua dieta si deve basare quasi esclusivamente sul consumo di erba e fieno, che dovranno essere sempre a disposizione. A queste si aggiungono verdure e frutta che dovranno essere somministrate con parsimonia, in quanto, essendone il coniglio ghiotto, tenderà a consumare principalmente questi alimenti, che, oltre a poter esser causa di obesità e di altre patologie, non svolgeranno una funzione importante nel consumo dei denti. Nei negozi si trovano in vendita anche pellets specifici per questi animali, che non rientrando nella normale dieta del coniglio, si potranno utilizzare ad esempio per premiare l’animale. Attenzione anche in questo caso a non eccedere onde evitare eccessivo aumento di peso (essendo molto calorici) ed errato consumo dei denti. Prodotti che invece risulteranno essere pericolosi per i conigli e che non dovranno mai esser dati loro sono: miscele di semi, biscotti, dolciumi, pane, prodotti per cani e gatti, snacks per conigli... Cosa importante sarà quindi che fin da piccolo il coniglio riceva una dieta appropriata: questa potrà essere impostata consultando un Medico Veterinario specializzato in animali non conven-


Glia altri pet

In questi animali l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale, oltre che per il corretto funzionamento dell’apparato gastro-enterico, anche per un costante consumo dei denti, caratterizzati dal fatto di essere a crescita continua

zionali. Se già si possiede un coniglio che non riceve un’alimentazione corretta, sempre grazie all’aiuto del Medico Veterinario, si potrà intervenire, a seconda dei casi, con la modificazione graduale della stessa o mediante correzione della lunghezza dei denti, anestetizzando il paziente ed utilizzando strumentazioni appropriate per non provocare dolore all’animale e danni irreparabili ai denti. Questo intervento dovrà comunque essere sempre seguito da una corre-

zione dell’alimentazione, onde non vanificarne l’efficacia. Nel caso in cui il problema si ripresenti e non siano stati sufficienti gli interventi sopra menzionati, si potrà procedere all’estrazione dei denti “problematici”. Un coniglio senza denti ovviamente non potrà tagliare e sminuzzare il fieno e gli altri alimenti: dovrà quindi essere aiutato sminuzzandoglieli in frammenti per facilitarne l’assunzione.

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Gli altri pet

Il diamante di GOULD

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l Diamante di Gould è un piccolo variopinto passeriforme appartenente alla famiglia degli estrildidi. Proprio in virtù della sua colorazione e del suo grazioso e minuto aspetto esotico è un uccellino estremamente apprezzato come pet. Si tratta di un passeriforme di dimensioni di circa 12 cm, originario dell’Australia settentrionale. In natura il diamante di Gould presenta petto viola e ventre giallo, collare turchese, dorso e ali verde brillante. La colorazione del capo invece è variabile, infatti ne esistono tre varietà: a testa nera, a testa rossa e a testa giallo-arancio. La coda è nera e termina con tre penne timoniere, più lunghe nel maschio. Il colore della femmina è tendenzialmente meno sgargiante di quello del maschio. A queste brillanti tonalità naturali si aggiungono le numerose variabili ottenute con la selezione in cattività, tra cui la varietà a petto bianco, la varietà blu e le varietà pastello. Il Diamante di Gould venne scoperto per la prima volta dagli europei durante la colonizzazione dell’Australia, intorno alla prima metà del 1800, ma la sua esatta classificazione e la sua denominazione si devono all’ornitologo John Gould. Egli era un appassionato ricercatore, zoologo

e tassidermista inglese che visse in Australia negli anni a cavallo del 1840 con sua moglie Elizabeth, talentuosa illustratrice e naturalista. A seguito della prematura scomparsa dell’amata consorte, John Gould decise di chiamare questi piccoli uccelli “diamanti di lady Gould” proprio in omaggio a sua moglie. La preziosa attività di John Gould come ornitologo non si limitò peraltro solo alla classificazione dei Diamanti di Gould; infatti si deve a lui anche la diffusione in Europa e nel mondo del pappagallino ondulato, altro piccolo uccello di origine australiana oggi molto amato e diffuso. Il mantenimento dei Diamanti di Gould in ambiente domestico come pet non è complesso, ma è imprescindibile che chi decida di ospitarne degli esemplari in casa ne conosca le esigenze e sia disposto a rispettarle e soddisfarle. Si tratta infatti di animali piuttosto delicati, sensibili allo stress e alle variazioni ambientali. Essi devono essere alloggiati in una gabbia che sia il più ampia possibile, di forma rettangolare e sviluppata in lunghezza per permettere il volo orizzontale. La gabbia deve essere posizionata in ambiente luminoso, al riparo dal freddo umido e da

Si tratta di animali piuttosto delicati, sensibili allo stress e alle variazioni ambientali 32

Dott.ssa Veronica Croce Medico Veterinario


Gli altri pet

correnti d’aria (la cucina ed il bagno ad esempio non sono locali idonei in quanto sede quotidiana di sbalzi di umidità e temperatura). L’ambiente prescelto deve essere tranquillo, al riparo dall’attività “disturbatrice” di altri piccoli ospiti della casa quali bambini o cagnolini vivaci. Nei beverini deve esserci sempre a disposizione acqua pulita e l’alimentazione di base per un adulto (al di fuori della stagione riproduttiva) deve essere varia, a base di miscele di semi per passeriformi esotici (miscele che

di solito si compongono di semi di scagliola, panico, miglio e niger), pastoncino secco per passeriformi, verdure fresche ben lavate ed asciugate (es. tarassaco, trifoglio, ecc.) e fonti di elementi minerali (es. ossi di seppia e grit). Oltre queste semplici e basilari regole di buon senso, è disponibile per gli estimatori dei Diamanti di Gould un’ampia e dettagliata letteratura specializzata che è bene consultare per ottenere tutte le informazioni necessarie al corretto mantenimento in casa di questi piccoli coloratissimi ospiti.

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Con l’acquario marino, i tropici in casa

Dr. Carlo Alberto Minniti Medico veterinario

2° Parte

L’Acqua L’acqua da utilizzare deve possedere precise caratteristiche chimico-fisiche al fine di rispettare le esigenze degli animali più delicati, i coralli, veri protagonisti del nostro futuro acquario. Due sono i termini per definire una buona acqua: ricca e sicura, ossia deve contenere in soluzione una miscela di elementi utili ed indispensabili alla vita ed esserne priva di dannosi e letali. Tralasciando l’impiego di acqua prelevata direttamente dal mare, il consiglio è quello di ricorrere ad acqua filtrata a mezzo di impianti ad osmosi inversa, salata successivamente con sali sintetici prodotti appositamente. Di seguito sono illustrati i parametri necessari da monitorare, i cui valori ideali dovrebbero sempre rimanere compresi entro i limiti indicati: • temperatura: 23-26° C; • salinità: è la proporzione del contenuto di tutti i sali disciolti in acqua, espressa in grammi per litro (g/l) o per mille (‰) 32-35 %; • densità: indica la massa del volume occupato da un fluido, espressa in rapporto peso/volume (g/dm3). E’ influenzata dalla temperatura per cui va sempre riferita ad una determinata temperatura 1023-1026 g/dm3 a 25° C; • pH: è la misura dell’attività o, meglio, della concentrazione degli ioni idrogeno (H+) presenti in una soluzione. In altre parole, indica una scala di misura dell’acidità o della basicità di una soluzione 7,8-8,3 (con valori più alti al termine della fase diurna); • durezza carbonatica o durezza temporanea (KH): indica la concentrazione in soluzione degli ioni carbonato (C032-) e ioni bicarbonato (HC03-). Viene misurata in gradi tedeschi (dH) ed è correlata al pH: acque con un KH basso saranno in genere acide (pH<7), mentre acque con un KH elevato tenderanno verso la basicità (pH>7). Inoltre valori relativamente alti di durezza carbonatica determineranno una maggiore stabilità del pH del sistema 8-12 dH; • calcio: con questo termine si intende la concentrazione di ioni calcio (Ca2+) presenti in soluzione nell’acqua. Il calcio rappresenta uno dei due costituenti, insieme allo ione carbonato (CO32-), dell’esoscheletro dei coralli ed è misurato in mg/l o parti per milione (ppm) 350-450 mg/l; • magnesio: analogamente al calcio, indica la concentrazione di ioni magnesio (Mg2+) presenti in soluzione nell’acqua. Il Magnesio entra nella composizione della clorofilla, indispensabile alla fotosintesi delle alghe, incluse le zooxanthelle, endosimbionti di numerosi animali marini ed in particolare delle Sclerattinie, cui conferiscono anche i colori caratteristici a noi noti. Inoltre, interviene mantenendo in equilibrio il rapporto tra la concentrazione di ioni calcio e

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ioni carbonati/bicarbonati presenti in soluzione, evitandone la precipitazione casuale in forma di carbonato di calcio. Si misura in mg/l o parti per milione (ppm) 1200-1400 mg/l; • ammoniaca: con questo termine si indica la concentrazione nell’acqua di due composti chimici in equilibrio tra loro, l’ammoniaca (NH3) e lo ione ammonio (NH4+) che originano dalla trasformazione di tutti i residui organici (avanzi di cibo, escrementi, animali ed alghe morte). L’ammoniaca è altamente tossica per inalazione, ingestione e contatto epidermico e può causare una mortalità acuta, anche se in acquario spesso è in concentrazione tale da causare uno stress “subletale”. La sua tossicità è tanto più elevata quanto più sono elevati i valori di pH, anche se con valori di pH bassi è necessaria meno ammoniaca per avere gli stessi effetti tossici. La percentuale di ammoniaca nell’acqua aumenta in maniera direttamente proporzionale all’ aumento del pH e della temperatura, mentre diminuisce quella di ammonio, meno tossico. In natura l’enorme volume d’acqua consente di diluire l’ammoniaca in una concentrazione tanto bassa da non rappresentare un pericolo vero e proprio, mentre in un sistema chiuso come l’acquario la concentrazione dell’ammoniaca può raggiungere livelli tossici in breve tempo assente; • nitriti: indica la concentrazione di ioni nitrito (NO2-) nell’acqua. Derivano da un processo chiamato nitrosazione operato da batteri che ossidano l’ammonio (Nitrosomonas, Nitrosococcus, Nitrosospira, Nitrosovibrio). Il processo di ossidazione dell’NH4+ dovuta a questi batteri è piuttosto lento assente (fino a 0,05 mg/l in presenza di soli pesci); • nitrati: indica la concentrazione di ioni nitrato (NO32-) nell’acqua. Si formano attraverso un processo, la nitrazione, operato da batteri che ossidano lo ione nitrito (nitrite-oxiding bacteria o NOB: Nitrobacter, Nitrococcus, Nitrospina). La velocità della nitrazione è di gran lunga maggiore rispetto a quella della nitrosazione per questo difficilmente si verificano accumuli di nitriti 10-30 mg/l; • fosfati: indica la concentrazione di ioni ortofosfato (PO43-), la forma chimica in cui si trova più facilmente il fosforo, che origina dalla decomposizione di organismi animali o vegetali morti, dal cibo non utilizzato, nonché da impurità presenti nell’acqua di partenza o negli additivi chimici utilizzati. Interviene positivamente nel metabolismo delle alghe verdi ed il suo accumulo può inibire i processi di calcificazione dei coralli e di altri invertebrati 0,01-0,03 mg/l; • silicati: indica la concentrazione di ioni silicato (SiO42-) nell’acqua. Il silicio, i cui composti non sono velenosi e dei quali la normativa vigente sull’acqua potabile non prevede valori limite, è importante in acquariofilia in quanto costituisce una sostanza nutritiva per le diatomee (le alghe brune), per alcune piante acquatiche come pure per le silicospongie e per alcuni altri invertebrati < 0,2-0,5 mg/l.

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Razze Canine

Il pastore tedesco

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isale al 1899 la creazione della prima associazione per l’allevamento del Pastore Tedesco e con questa la creazione di uno standard della razza per ottenere un cane da utilità di grande spessore. Il punto di partenza di questa nuova razza furono le razze di cani da pastore esistenti nella Germania centrale e meridionale. Ad oltre un secolo di distanza quegli standard hanno fatto sì che il Pastore Tedesco diventasse

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il “cane” per eccellenza entrando nel cuore di milioni di persone. I motivi sono molti: dall’aspetto, bello e fiero, al carattere coraggioso fino al temperamento equilibrato e alla sua versatilità. In linea generale il Cane da Pastore tedesco è di media taglia, leggermente allungato, forte e molto muscoloso, con ossatura asciutta e struttura solida.


Razze Canine

Standard di razza Colore: Il colore è nero con focature rossobruno, brune, gialle fino al grigio chiaro. Il sottopelo ha una tonalità grigio chiaro. Il tartufo deve essere nero. Il colore bianco non è ammesso. Testa: La testa è a forma di cono, proporzionata alla mole del corpo (lunga circa il 40% dell altezza al garrese), senza essere tozza né troppo stretta; nell'insieme asciutta, mediamente larga fra gli orecchi. Orecchi: Il Pastore Tedesco ha orecchi eretti, di media misura, eretti e ugualmente diritti (non tirati verso l'interno). Coda: La coda arriva almeno fino al garretto, però non oltre la metà del metatarso. Ha nella parte inferiore il pelo un po' più lungo. Corpo: La linea superiore procede, senza visibile interruzione, dal collo, lungo il garrese ben muscoloso, il dorso diritto e uniformemente un po’ inclinato, fino alla groppa poco avvallata. Carattere: Il Pastore Tedesco deve essere equilibrato, saldo di nervi, sicuro di sé, del tutto disinvolto e (se non provocato) assolutamente buono, oltre che attento e docile. Taglia: Maschi: altezza al garrese: 60 - 65 cm Peso da 30 a 40 Kg Femmine: altezza al garrese 55 - 60 cm Peso da 22 a 32 Kg (fonte “Gli standards morfologici FCI tradotti in italiano – Ente Nazionale della Cinofilia Italiana”)

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Razze Feline

Il gatto siamese

è

una razza diffusa in tutto il mondo. è giunto in Europa, in particolare in Inghilterra, alla fine del 1800 grazie ad alcuni mercanti inglesi che provenivano dal lontano Siam, la Thailandia di oggi. Si trattava di un gatto in parte diverso rispetto a quello cui oggi siamo abituati, frutto delle modifiche attuate nel tempo dagli allevatori Il gatto di razza Siamese si distingue per avere corporatura snella, mantello sfumato, caratteristici occhi di colore blu, taglia media, aspetto elegante e agile. Ha pelo corto, setoso. Il Balinese è la sua versione a pelo semi-lungo.

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Le quattro principali varietà di colore sono: Blue Point, Chocolate Point, Lilac Point e Seal Point. Queste si riferiscono al colore dominante, quello delle estremità degli arti. Si devono poi aggiungere le varietà Point Rosso e Crema. Recentemente sono state selezionate le varietà Cannella, Fulvo, Smoke, Silver Tabby e Bi o Tricolore. I gattini Siamesi nascono di colore bianco ed assumono il caratteristico aspetto solo dopo vari mesi. Ha un carattere forte e volitivo, ma nello stesso tempo socievole, si affeziona in maniera particolare ad una persona della famiglia. Estroverso e comunicativo, dal carattere esuberante e vivace. è paziente e adatto alla convivenza con bambini. Sessualmente precoce.


Razze Feline

Standard di razza Categoria: Pelo Corto. Corporatura: media (peso: maschio sino a 5 kg, femmina sino a 4 kg); sottile ed elegante; corpo flessuoso, lungo, muscoloso e armonioso; naso lungo senza stop. Testa: cuneiforme, muso e orecchie vanno a formare un triangolo equilatero capovolto, muso allungato. Orecchie: grandi, larghe alla base, poste diagonalmente ai lati della testa. Occhi: a mandorla e leggermente obliqui, di colore blu intenso.

Il gatto di razza Siamese si distingue per avere corporatura snella, mantello sfumato, caratteristici occhi di colore blu, taglia media, aspetto elegante e agile

Arti: lunghi e sottili; i posteriori piĂš lunghi degli anteriori, zampe ovali. Coda: lunga, sottile e appuntita. Mantello: corto, sottile e setoso, quasi senza sottopelo. Difetti: presenza sul mantello di aree scure, presenza di pelo troppo lungo o ruvido, presenza di sottopelo, nodositĂ sulla coda.

Gatto Balinese 39


Pet online

Il meglio dal web

P

et Net Magazine apre la “finestra” sul web per raccontare ai suoi lettori quello che accade in rete. In questa pagina troverete una rassegna dei migliori siti web, ma anche delle pagine facebook più complete e dei blog più curiosi. Il filo rosso che legherà tutto sarà ovviamente l’interesse, l’amore e la dedizione verso i nostri beniamini. Se anche voi ci volete consigliare un sito che ritenete particolarmente utile nella cura del vostro animale domestico potete inviarci la segnalazione, indicando con

chiarezza l’indirizzo web e il motivo che lo rende a parer vostro particolarmente prezioso, a petnetmagazine@gmail.com. Ovviamente prima della pubblicazione i siti e gli spazi facebook così segnalati verranno attentamente valutati dal comitato scientifico di Pet Net Magazine.

E iniziamo proprio con Petnet.it, uno dei primi portali italiani dedicato al mondo degli animali da compagnia nel quale c’è tutto ciò di cui si ha bisogno per divertirsi, informarsi, curare e - perché no? - viziare il proprio animale, anzi amico di compagnia. Fra servizi on line la consulenza veterinaria e nutrizionale, una bacheca degli annunci, il link alla rivista Pet Net Magazine… Petnet.it offre anche la possibilità di acquistare - senza alcun limite minimo di spesa ed in piena sicurezza una vasta gamma di oltre 22.000 prodotti di alta qualità che spaziano dall’alimentazione ad ogni genere di accessorio o gadget. Ovviamente non mancano le offerte per risparmiare!

Un altro sito molto interessante per i nostri lettori è turistia4zampe.it. Si tratta di un portale realizzato dal nostro Ministero del Turismo in cui si possono trovare migliaia di strutture ricettive di varia natura che accettano animali. è un’iniziativa che desidera incentivare la presenza degli animali da compagnia nelle realtà turistiche del nostro paese in modo anche da contrastare il deprecabile fenomeno dell’abbandono. Nella borsa del turista organizzato o fai da te, amico e proprietario di un 4 zampe, certamente non possono mancare le utili e preziose indicazioni che questo portale ci può dare.

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Omeopatia

Dott. Luca Pecchia

Medico Veterinario

I

Il cane immobile e nostalgico

l caso in questione riguarda una cagnetta meticcia, anziana, di taglia media, che ha sempre sofferto di problemi digestivi con presenza di gastrite e feci secche. Il cane presenta anche dolori articolari con articolazioni gonfie e calde. Un aspetto particolare è rappresentato dal fatto che quando il cane manifesta un sintomo si immobilizza come una statua anche per ore. Il soggetto è stato trattato con vari protocolli farmacologici tradizionali, ma senza risultati soddisfacenti. I suoi problemi digestivi ed articolari si acutizzano specialmente nei primi giorni caldi primaverili, o nelle notti fredde. La situazione peggiora anche dopo emozioni forti,se viene rimproverata od in presenza di estranei. Vengo contattato perché ultimamente è stata inserita in casa una nuova cucciola per farle compagnia, dal momento che i proprietari sono fuori tutto il giorno per lavoro. Questo evento non ha fatto altro che peggiorare il suo quadro clinico,la presenza in casa di un cuc-

ciolo invadente che vuole giocare e magari gli ruba qualche crocchetta dalla ciotola la scompensa. Dalla visita clinica e dalla repertorizzazione omeopatica emerge un rimedio che la copre in tutti i suoi aspetti fisici e mentali: BRYONIA ALBA. Il nucleo profondo del rimedio è legato al tema della casa e della nostalgia, è un soggetto che vuole stare tranquillo e non essere infastidito, sta bene a casa propria nella sua routine. Un nuovo animale in casa gli rimane insopportabile, gli provoca un grande frustrazione, sia perché è infastidito dalla nuova presenza, sia perchè teme di perdere le risorse a sua disposizione (affetto dei padroni, cibo). Il rimedio svolge un importante ruolo nelle malattie epatiche, l’umore di bryonia influenza anche la sua digestione. Somministrato il rimedio omeopatico nello spazio di pochi giorni il cane migliora sia dal punto di vista fisico sia da quello mentale ed accetta più serenamente la presenza di un animale estraneo in casa.

Un aspetto particolare è rappresentato dal fatto che quando il cane manifesta un sintomo si immobilizza come una statua anche per ore

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Professione veterinario

Dott. Filippo Cinti

L’artroscopia in veterinaria

L’

artroscopia rappresenta un’utile e mininvasivo mezzo diagnostico diretto ed interventistico per molte patologie articolari. Questa procedura come gastroscopia o colonscopia permette di diagnosticare e trattare patologie in maniera meno traumatica rispetto alle tecniche tradizionali, permettendo quindi di rispettare le strutture articolari sottoposte a indagine o trattamento. Nell’ultimo ventennio sempre più in Medicina Veterinaria questo esame diagnostico ha saputo evolversi ed essere utilizzato quotidianamente oltre che nel cavallo anche in cani e gatti, sostituendo le classiche tecniche artrotomiche. Per effettuare queste indagini il Medico Veterinario utilizza uno strumentario dedicato, come: artroscopio, telecamera, pompa per l’irrigazione di liquidi (es: fisiologica) e fonti luminose. Esistono differenti diametri, lunghezze di artroscopi (Ottiche) con diversi angoli di visione (da 0° a 70°) i quali portano differenti camicie esterne. Altra grande importanza risulta avere la fonte luminosa a freddo che presenta una potenza tra i 150 e 300 W collegata allo strumento con un cavo a fibra ottica. Rispetto all’endoscopia classica addominale dove si utilizza l’anidride carbonica (CO2) per distendere l’addome e visualizzare al meglio gli organi, in artroscopia si utilizzano liquidi (fisiologica o ringer lattato) per distendere la capsula articolare, visualizzare le strutture intra-articolari, evitare appannamenti e offuscamenti dell’ottica. La pres-

Articolazioni

Medico Veterinario Area Ricerca e Sviluppo Foschi S.r.l

sione d’irrigazione va dai 50 a 150 mmHg, in relazione alla articolazione e alla procedura da eseguire. Per questa procedura è sufficiente eseguire solo due piccole incisioni, a livello dell’articolazione che si vuole esaminare, una per l’inserimento dell’artroscopio e il secondo per l’inserimento ti strumentario utile per l’esame o il trattamento articolare come palpatori, curette o shaver. Questa procedura deve essere effettuata in anestesia generale, il paziente dovrà quindi avere effettuato precedentemente esami del sangue e una radiografia torace. L’animale dopo essere stato addormentato deve essere rasato e disinfettato con abbondante scrubs chirurgico a livello dell’area di interesse. Dopo l’esame saranno sufficienti pochi punti per chiudere gli accessi all’articolazione, le complicanze in merito a tale procedura sono statisticamente molto modeste. Nel cane la maggior parte delle procedure artroscopiche coinvolge la spalla e il gomito, ma viene utilizzata molto anche per altre articolazioni come ginocchio, tarso, carpo e anca. Tra queste l’artroscopia risulta di grande importanza per l’articolazione del gomito, in quanto permette di visualizzare direttamente le strutture articolari, in modo particolare il processo coronoideo consentendo diagnosi precoci di displasia del gomito anche in forme iniziali o con quadro radiografico dubbio. Ci permette di evidenziare in maniera mininvasiva processi di condromalacia, artropatie degenerative, lesioni di tipo osteocondrotico e fratture intrarticolari.

Indicazioni

Spalla

Osteocondrite dissecante della testa dell’omero; Fratture e avulsioni intrarticolari; Corpi liberi; Infiammazioni; Degenerazioni cartillaginee; Lasità articolare; Patologie sinoviali; Prelievi bioptici; Malattie della glena.

Gomito

Frammentazione del processo coronoideo mediale dell’ulna; Osteocondrite dissecante della troclea omerale; Mancata unione del processo anconeo dell’ulna; Incongruenza articolare.

Ginocchio

Diagnosi dell’insufficienza del legamento crociato craniale e lesioni meniscali; Osteocondrite dissecante del condilo laterale; Prelievi bioptici; Rimozione di corpi liberi.

La tabella mostra le indicazioni e le articolazioni maggiormente indagate nell’artroscopia dei piccoli animali.

Gli interventi possibili con questo sistema riguardano principalmente: lavaggi articolari, prelievi di materiale bioptico, asportazione di piccoli frammenti, currettage articolare per patologie osteocondrotiche e meniscectomie. Molto spesso l’artroscopia precede anche gli interventi chirurgici, sopratutto quelli riguardanti il ginocchio, come le procedure per il trattamento del legamento crociato craniale (es: TTA, TPLO, Extracapsulari ecc). 42

Tale procedura viene eseguita per controllare le strutture intra-articolari in particolare il menisco, valutando il suo stato e la presenza di eventuali lesioni in modo tale da procedere o meno al suo trattamento. Quindi, questa tecnica punta a diagnosticare e/o trattare alcune patologie senza dover aprire l’articolazione, riducendo così drasticamente le sollecitazioni alle strutture articolari e all’instaurarsi o l’evolversi di processi artrosici (OA).


L’azienda Foschi è presente da più di 100 anni nel mondo del Veterinario, fornendo tutte le attrezzature necessarie per curare al meglio i nostri amici animali.

Con l’obiettivo di essere il più possibile vicina alle esigenze dei Veterinari e garantire il miglior servizio, Foschi ha siglato degli accordi con prestigiosi partner tecnologici internazionali.

I nostri siti web

www.foschivet.it

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I nostri partner tecnologici

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L’angolo dell’esperto

Trasfusioni di sangue nei piccoli animali Gentile Professore, il mio cane è stato sottoposto ad un lungo intervento chirurgico. Il veterinario, dato che aveva perso molto sangue, ha dovuto procedere ad una trasfusione di sangue. Vorrei sapere come funziona per gli animali il sistema delle trasfusioni. Antonia C. (Casarano)

I

n Italia è stata recentemente disciplinata dal Ministero della Salute la gestione del sangue intero prelevato da animali di proprietà a scopo trasfusionale. Nel nostro paese è stata introdotta una normativa nuova, che ha definito i requisiti minimi dei donatori, delle strutture in cui devono avvenire determinate operazioni, del trasporto e della conservazione del sangue animale. Il prelievo del sangue intero deve essere eseguito da un medico veterinario, seguendo una metodologia che garantisca un’assoluta igiene ed utilizzando materiale usa e getta. Prima del prelievo la cute deve essere adeguatamente pulita e disinfettata. Devono essere approntate specifiche sacche, che dovranno accogliere il sangue prelevato e essere controllate per verificare integrità, assenza di difetti, scadenza, presenza di sostanze ad azione anticoagulante al loro interno. è necessario valutare le condizioni generali di salute dell’animale donatore, con particolare riguardo a stati di debilitazione, malnutrizione, anemia, lesioni cutanee e difficoltà cardio - respiratoria. Ad ogni prelievo l’animale donatore deve essere sottoposto ad una visita clinica e ad una serie di esami di laboratorio con lo scopo di escludere la presenza di sintomi di malattia e l’assenza di affezioni trasmissibili. Tutti questi dati devono essere riportati sulla cartella clinica dell’animale donatore e questa andrà conservata per tutto il periodo in cui il soggetto è utilizzato per questa finalità. I requisisti previsti perchè un cane possa adempiere a questa funzione sono costituiti da: peso corporeo non inferiore a 25 Kg, età compresa tra i 2 e gli 8 anni, regolarità delle vaccinazioni e delle profilassi antiparassitarie, carattere docile. La quantità di sangue prelevato non deve essere superiore ad un quantitativo funzione del peso dell’animale. Il prelievo andrà eseguito ogni 9 set-

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timane. Per il gatto valgono le misure indicate per la specie canina, ma per quanto riguarda il peso corporeo, questo deve essere compreso tra i 2 ed i 5 Kg. Il sangue prelevato e posto in apposite sacche deve essere conservato in un frigorifero ad hoc ed utilizzato entra trenta giorni dal suo prelievo. Su ogni contenitore di sangue vanno apposte apposite etichette , contenenti specifiche informazioni. Anche per il trasporto delle sacche di sangue sono previste particolari avvertenze affinché sia rigorosamente rispettata la catena del freddo. La normativa in questione prevede che possano essere realizzate delle vere e proprie banche del sangue animale, in grado di costituire una valida riserva per le esigenze degli ambulatori di una determinata area geografica. Il veterinario nel suo ambulatorio può procedere al prelievo di sangue, soprattutto in caso di emergenze, da utilizzare solo all’interno della propria struttura attenendosi alle norme igienico sanitarie e rispettando scrupolosamente le indicazioni della disposizione specifica in campo trasfusionale. Prima della somministrazione del sangue è necessario eseguire delle specifiche indagini per stabilire la compatibilità del gruppo sanguigno tra donatore e ricevente.

Prof. Alessandro Ciorba Medico Veterinario


Un aiuto in più nella scelta del veterinario di fiducia: le strutture certificate. Districarsi nelle offerte di servizi è sempre piu’ difficile, piu’ che mai se in gioco non c’è un oggetto ma la salute di un essere vivente, del nostro compagno di vita a 4 zampe. Ecco perché chi ha un pet deve essere messo in grado di avere degli strumenti di giudizio comprensibili ed immediati senza dover necessariamente essere esperto conoscitore del settore e delle questioni tecniche. Oggi proprietari hanno un aiuto in più nella difficile scelta di chi dovrà prendersi cura dei loro amici pelosi! Quale? Cercare quelle strutture che si sono messe in gioco e hanno chiamato un ente terzo “super partes” a dichiarare che il lavoro vene svolto nel rispetto di specifici requisiti, in spazi adeguati e con strumentazioni adeguate! Questo è il meccanismo su cui si basano le certificazioni volontarie, come la ISO 9001, una certificazione “di sistema” che attesta che la struttura ha individuato e gestisce in modo ottimale tutti i processi aziendali, o la certificazione “Buone Pratiche veterinarie” basata sul manuale di Buone Pratiche Veterinarie, redatto da ANMVI (Associazione Nazionale medici veterinari Italiani) con il patrocinio della FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) e dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Secondo questo schema certificativo i servizi erogati dalla struttura vengono suddivisi in varie aree (area medica, area chirurgica, diagnostica per immagini, pronto soccorso e medicina d’urgenza, ricovero e degenza, laboratorio) e la struttura ottiene la certificazione solo per le aree che sono totalmente conformi, sia strutturalmente che organizzativamente al manuale BPV…..una bella garanziLe strutture certificate mettono a disposizione della clientela una carta dei servizi, che illustra in modo completo e trasparente quali sono i servizi erogati e le specie curate, in funzione delle reali competenze dei veterinari e della tipologia di strumentazione posseduta. noltre la carta dei servizi fornisce informazioni sullo staff della struttura, sulla gestione dei pazienti durante visite e ricovero, modalità di accesso alla struttura e alle prestazioni, richiesta di preventivi e tutto quello che può essere utile sapere della struttura.

Obbiettivo fondamentale delle strutture che selgono di certificarsi è il rapporto trasparente con la clientela, che prevede l’impegno dei veterinari nell’informare i proprietari in modo completo e dettagliato rispetto ad ogni procedura eseguita. Il Cliente ha a disposizione cartella cliniche ,refertazioni ed esami eseguiti, inoltre le strutture predispongono un sistema di archivio delle cure prestate ai piccoli pazienti. Le certificazioni danno garanzia circa l’adeguatezza della struttura rispetto ai servizi erogati…..perchè non basta essere “belli e puliti” per lavorare bene, occorre avere adeguata preparazione, procedure stabilite, organizzazione precisa, compiti assegnati e srumenti e macchinari sempre efficienti. Questo è quello che l’ente di certificazione attesta al rilascio dei certificati! Cercando strutture certificate ISO 9001 e Buone Pratiche Veterinarie i proprietari potranno trovare l’eccellenza nella medicina veterinaria, e dunque il meglio per i loro amati pelosi! Seguendo il motto “la loro salute la nostra missione” un gruppo di veterinari Italiani ha fondato un network di strutture, Gruppocvit, che oggi è presente su scala nazionale con un centinaio di affiliati. Tutte le strutture veterinarie affiliate a Gruppocvit hanno scelto di rispettare i requisiti delle norma ISO 9001 e del manuale Buone Pratiche Veterinarie, preferendo così l’eccellenza delle certificazioni nella Medicina Veterinaria. Il Gruppo è sottoposto a verifiche e controlli de parte dell’ente di certificazione, riconosciuto a livello nazionale e internazionale, che verifica l’adeguatezza dei servizi, delle prestazioni, delle strutture e del personale. Un modo in più per garantire tranquillità e serenità ai proprietari che affidano alle cure di questi professionisti i loro beniamini. Gruppocvit è formato da realtà diverse tra loro, che vanno dall’ambulatorio, alla clinica, all’ospedale veterinario.

Per trovare la struttura più vicina visitate il sito www.gruppocvit.it


Mandateci la foto dei vostri amici animali con una breve e simpatica descrizione a petnetmagazine@

Pet Click

Le foto dei vostri amici a quattro zampe

gmail.com inserendo nell’oggetto “Pet Click”. Le foto più simpatiche verranno pubblicate sui prossimi numeri di PetNet Magazine.

Chissà a cosa sta pensando Rossinorà

Striscia e la piccola Maya giocano insieme felici

Spillo e Matilde, amici indivisibili

Ecco il inseparateneroTony, amic bile di G o iuseppe

Maya in un raro momento di relax


Micia nella sua posa da regina

Thor si gode le sue vacanze romane

Che sguardo ermetico ha Nabu in questa foto

Yuna, mentre gioca e si diverte al parco

guardando e Ă r ta s a s o C nta attenzion ta n o c ly il L

Trilly è pronta la sua passeg per giata


Pollice Verde

Le orchidee

L

Le orchidee sono fiori incantevoli, che possono costituire uno splendido ornamento per la nostra casa, ma non dobbiamo dimenticare che sono molto delicate e hanno bisogno di numerose cure per crescere rigogliose. La maggior parte delle specie è originaria delle zone tropicali o sub-tropicali di Asia, America centrale e Sudamerica; solo il 15% di esse cresce spontaneamente nelle zone temperate e fredde. Aldilà di questo dato la famiglia può comunque ritenersi cosmopolita essendo diffusa nei cinque continenti. Le Orchidaceae sono in grado di adattarsi ad ogni genere di habitat fatta ecce-

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zione per i deserti e i ghiacciai. La maggior parte delle specie tropicali cresce sui tronchi degli alberi o sulle rocce (piante epifite). In Italia ne crescono spontaneamente circa 29 generi, per circa 189 tra specie e sottospecie. Per la maggior parte piante epifite, le orchidacee sono coltivate in particolare nei paesi tropicali e subtropicali. Le specie cosiddette terricole (cioè che crescono su un substrato terroso) possono essere coltivate anche nelle zone temperate ma necessitano però di particolari cure e strutture, come serre caldo-umide.


Come Curarle

L’

errore più grave che spesso si commette, è quello di travasarle, o semplicemente appoggiarle in vasi di terracotta chiusi, e dopo alcuni giorni l’orchidea è appassita. Se dobbiamo comprarne un certo numero, si avrà un risparmio maggiore se ci orientiamo sulla pianta senza fiore, perché fiorita, ha un costo molto più alto. Questo è dovuto anche al fatto che essendo una piantina molto delicata, quando fiorisce, ha bisogno di maggiori accortezze affinché la sua bellezza duri più a lungo. Se possediamo una casa esposta a nord, quindi poco assolata, è meglio desistere, perché l’orchidea deve vivere durante tutto l’anno esposta alla luce. Questo non vuol dire che d’estate dobbiamo metterla all’esterno o sotto i raggi solari, ma che va tenuta in un luogo che permetta di ricevere sempre il sole. Un’altra indicazione molto importante: l’orchidea non deve essere innaffiata troppo spesso, perché le radici rischiano di infradiciarsi. Per sapere la quantità d’acqua che è necessaria, basta toccare il terreno e vedere se è umido, se già lo è, come accade spesso in inverno, non occorre innaffiarla tutti i giorni ma ogni due o tre. Essendo una pianta molto delicata, quando si acquista, ha già in dotazione una sorta di supporto che va poi sostituito man mano che la pianta cresce. Un momento importante è la fioritura. Per farsi che il fiore duri il più a lungo possibile, perché alcune varietà fioriscono solo con pochi fiori ogni anno, bisogna tenere sempre d’occhio che la pianta non sia aggredita da parassiti. Per aver sempre sotto controllo la situazione, con un panno umido vanno pulite accuratamente le foglie tutti i giorni. La pulizia delle foglie è un rituale molto importante perché la polvere, non permette a esse di catturare a pieno i raggi del sole e quindi avere una crescita normale. Dopo tante cure e accortezze, non possiamo dimenticarci del fertilizzante, che va versato insieme all’acqua due volte l’anno o anche più se ci accorgiamo che la pianta comincia ad appassire. Se andiamo in vacanza come si può risolvere il problema, affinché le nostre orchidee non appassiscano completamente? Già l’estate rappresenta un periodo molto difficile per qualsiasi fiore, figuriamoci per le orchidee, ma una soluzione c’è. Salvo che non si diano le chiavi dell’appartamento alla vicina che giornalmente andrà a innaffiarle e aprirà le imposte, si deve provvedere all’acquisto di piccoli beccucci che contengono acqua. Si vedono spesso nei vivai, questo permetterà alla pianta di sopravvivere fino al vostro ritorno. Certo non si possono lasciare al buio totale quindi lasciamo aperta almeno un’imposta in una stanza, nella quale collocheremo tutte le nostre orchidee.

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Un solo Pianeta, una sola Salute

L

a nostra salute dipende dall’ambiente in cui viviamo. Il nostro stile di vita, la nostra alimentazione, quello che beviamo, l’aria che respiriamo e il nostro modo di relazionarci con gli animali sono fattori che influiscono profondamente con essa. Varie organizzazioni internazionali tra cui l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) hanno lanciato una iniziativa mondiale “Un unico Pianeta, Una sola Salute” che sostiene un approccio olistico per la nostra salute sottolineando il suo rapporto con la salute animale e con l’equilibrio del nostro ecosistema. La quarta conferenza si è tenuta a Davos ed ha posto la sua attenzione proprio sul tema relazione uomo/animale e ambiente. Un sempre maggior numero di persone prende coscienza che per poter vivere meglio e più a lungo deve fare scelte quotidiane che tengano conto di quanto detto finora; alimenti biologici, ambienti meno inquinati, sostenibilità e condivisione sociale sono sempre più fattori di scelta consapevole. Noi vogliamo porre l’attenzione sulla relazione con i nostri animali domestici come membri della nostra famiglia, in particolare vogliamo mettere in luce il fatto che condividiamo lo stesso ambiente con i nostri cani e gatti ed è quindi fondamentale, anche nei confronti della loro cura, mantenere gli stessi standard che pretendiamo per noi e per ogni altro membro della nostra famiglia. Ci sono molti esempi del collegamento tra la nostra salute e quella dei nostri animali. è a tutti noto l’effetto positivo che esercita un animale sul nostro benessere: gli psicologi ci dicono che l’autostima delle persone che vivono con un animale

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è più forte, la capacità di socializzare è maggiore e si è più in forma fisicamente. Inoltre sembra che la presenza di un cane o un gatto aiuti a stare più tranquilli, ad essere meno ansiosi e più coscienti. Ma questo rapporto tra la loro salute e la nostra, va oltre: alcuni batteri possono “saltare” dall’animale all’uomo e viceversa. L’ambiente contiene sempre più allergeni, questo è un fatto che si evince dal drastico aumento delle allergie nell’uomo: il 20 - 30 % della popolazione mondiale è allergica. Si osserva la stessa tendenza negli animali visto che circa il 25 % dei cani soffrono di allergia che si manifesta prevalentemente con patologie cutanee. Ricercatori tedeschi hanno posto in evidenza la relazione tra le allergie umane e quelle animali. Ricercatori della Tufts University, USA, hanno dimostrato che l’uso di pesticidi per la cura del prato aumenta del 70 % il rischio che i cani possano sviluppare un linfoma maligno, che, va sottolineato, è l’equivalente del linfoma no-Hodgkin dell’uomo. Le interazioni tra salute umana e animali domestici sono molteplici e complesse. È dimostrato che i nostri cani e gatti possono aiutarci ad identificare situazioni di rischio e ci possono aiutare a prevenire situazioni critiche che altrimenti potrebbero avere serie ripercussioni sulla nostra salute Avere cura del nostro cane o del nostro gatto significa aver cura di noi e del nostro mondo. Per questa ragione noi di Arcanatura proponiamo un nuovo approccio allo sviluppo della relazione uomo animale e prodotti per i nostri animali, naturali al 100% basati su solidi dati scientifici, efficaci, non tossici, rispettosi dell’ambiente e delle comunità originarie dell’Amazzonia con le quali collaboriamo in modo equo e solidale.

Serge Martinod Arcanatura LLC University of Connecticut Tecnology Incubation Program 1084 Shennecosset Rood Groton CT 06340 USA Serge.martinod@arcanatura.com www.us.arcanatura.com www.www.arcanatura.it www.arcanatura.fr


Ecologia & Ambiente

PROTEGGIAMO L’AMBIENTE

L’acqua un bene prezioso

L’

attenzione all’ambiente ed a tutti suoi aspetti sta divenendo sempre più rilevante. Dobbiamo renderci conto che determinate risorse non sono inesauribili anche alla luce del fatto che la popolazione mondiale sta crescendo a ritmi notevoli. Dovremo indubbiamente avere più attenzione verso le risorse naturali che non possiamo non condividere con le parti meno fortunate del nostro pianeta. è vero che il nostro pianeta è ricoperto per il 70% da acqua ma è altrettanto vero che i cambiamenti climatici hanno fatto sì che in varie parti del globo terrestre si abbia una diminuzione delle precipitazioni sia di pioggia sia di neve, talora concentrate in tempi assai brevi. Inoltre, è evidente che si stia registrando un aumento della temperatura media del pianeta; che l’inquinamento stia contaminando numerose falde acquifere; che le abitudini quotidiane della popolazione siano orientate allo spreco indiscriminato. Ed allora perché non intervenire con piccole, sensate, oculate misure che possono contribuire a un significativo risparmio? Più gocce insieme fanno un mare. A.C.

Memorandum

1

Non lasciamo scorrere inutilmente l’acqua del rubinetto.

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Quando ci laviamo chiudiamo l’acqua del rubinetto nei momenti in cui non ci serve e preferiamo la doccia al bagno.

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Limitiamo i consumi domestici d’acqua che finiscono nello scarico del bagno (circa 20%).

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Laviamo i piatti senza far scorrere continuamente l’acqua.

5

Laviamo le verdure lasciandole a bagno in una bacinella anziché sotto l’acqua corrente. Una famiglia di 3 persone può risparmiare anche sino a 4500 litri in un anno.

6

Usiamo lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico e preferiamo cicli di lavaggio a temperature ridotte

7

Limitiamo i lavaggi dell’auto e , se lo facciamo da soli, utilizziamo il secchio invece del tubo. Possiamo risparmiare fino a 150 litri.

8

Innaffiamo le piante la sera, non il pomeriggio quando la terra è ancora calda e fa evaporare l’acqua. Riutilizzare l’acqua con cui abbiamo sciacquato alimenti o stoviglie (senza detersivo o prodotti chimici) per innaffiare le piante sul terrazzo.

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Comunicazione a cura dell’Azienda

Tetra ReptoAquaSet, l’ambiente perfetto per le vostre tartarughe Tenere in casa delle tartarughe d’acqua è un hobby affascinante e sempre più ricercato, soprattutto dalle famiglie. Da anni Tetra investe nel segmento con mangimi, biocondizionatori e accessori tecnici con l’obiettivo di rendere la passione per le tartarughe d’acqua un hobby semplice quanto affascinante. Il nuovo acquaterrario Tetra ReptoAquaSet offre agli appassionati un habitat perfetto per le loro tartarughe e una pratica soluzione completa di tutti gli accessori necessari. Il nuovo Tetra ReptoAquaSet è il set completo per appassionarsi da subito all’affascinante mondo delle tartarughe acquatiche. Il vetro anteriore dell’acquaterrario è ribassato in modo da permettere una visuale completa di questo affascinante ambiente e il set contiene i seguenti accessori:

• Filtro Grazie al suo efficace processo filtrante a 3 stadi, il filtro compatto Tetra ReptoFilter RF250 rimuove lo sporco, elimina i cattivi odori e mantiene l’acqua limpida; funziona con cartucce filtranti usa e getta che vanno sostituite una volta al mese, un sistema pratico ed efficace.

• Riscaldatore Il riscaldatore infrangibile da 50 WATT è perfetto per essere utilizzato in acquaterrari con piccole tartarughe acquatiche e raggiunge una temperatura prefissata di 25°. Il nuovo Tetra ReptoHeater è, inoltre, di ridotte dimensioni (cm 16 x 5 x 3), totalmente sommergibile e può essere posizionato in orizzontale o in verticale in ogni zona della vasca.

• Illuminazione La lampada a LED inclusa nel Tetra ReptoAquaSet può essere facilmente posizionata in ogni parte dell’acquario e provvedere la luce necessaria.

• Accessori Tutti gli acquaterrari dovrebbero prevedere una zona emersa. All’interno del Tetra ReptoAquaSet è presente una roccia artificiale che serve sia da decorazione sia da zona di riposo e nutrimento per le tartarughe acquatiche.

• Decorazioni Il set include anche un poster pre-tagliato da posizionare sul vetro posteriore della vasca. Due diversi disegni offrono la possibilità di decorare l’acquaterrario scegliendo tra un paesaggio dei mari del sud o un simpatico tema con tartarughe fumetto, ideale per i bambini.

• Mangime e cura All’interno del set sono inclusi anche 2 prodotti fondamentali per la salute e il benessere dei rettili: Tetra ReptoMin Baby è il mangime completo e bilanciato, composto da stick di piccole dimensioni, perfetto per piccole tartarughe acquatiche; Tetra ReptoSafe rende l’acqua del rubinetto adatta alla vita acquatica e protegge la pelle dei rettili.

Per informazioni su questo e su altri prodotti Tetra visita il sito www.tetraitalia.it o chiama il numero verde 800-257496


A cura del Prof. Alessandro Ciorba

A colloquio con il veterinario

Gentilissimo Dottore, ho un chow chow di 11 anni che ultimamen te non riesce più a trattenere i suoi bisogni Ho notato che ha un dolore alle zampe posteriori soprattutto se sta molto tempo sdraiato. Il pelo soprattutto sulla coda è abbastanza rado. La sua alimentazione è costituita da crocchette senior e a volte un pò di carne macinata bollita. Chie devo se questa sia un’alimentazione corretta e se ha bisogno di prendere qualche integrator e. Cordiali saluti Teresa Il cane accusa i problemi della senes cenza L’alimentazione credo vada bene. Il problema del dolore al posteriore e della perdita di feci potrebbe anche essere messo in relazione con una discopatia. Sareb be opportuno eseguire almeno una lastra della ultima parte della colon na vertebrale.

, cucciolo di 2 mesi sapere se è normale in un cane Buongiorno Professore, volevo E se è utile utilizzare un . atta) comp pre (sem o giorn e mezzo, defecare sei volte al la risposta, Max ionare nella cuccia. Grazie per tappetino riscaldante da posiz al giorno. Se il perchè in genere riceve più pasti Il cucciolo tende a farla più volte rerei a tappeti ricor non ato ripar luogo un rta e sta in cane ha già una cuccia, una cope riscaldati.

fa, Tempo . eriodo. uesto p cui mi trovavo q in a si do in an ino del b&b in a adottare, la n e n te rl rd sta a nel gia ndo cercai di fa a la trovai in che mi azione rc sseggiav e. Qua i di rice una situ lvatica che pa m el giro a rn su io i to g n n 3 a zio prese n lt o se informa e una gattina inava so a scappò. Dop ata al b&b, si ri per circa 20 i ic rv v v e a d per chie iai ad accudir eri umani, e si rni, e la gattin . Riport in una stanza si è i scrivo ma poi o morire ta , iniz li ess e gio Salve, v lasciand Lì è stata tenu circa 15 giorni, ivenza la r lavoro confronti deg solo du e e o p ss p e a o n d st v . v lì si ei ero ino li privato ali, è rimasta istinto di sopra esso commbrava omi a V dente n in giard r anima im o trovand era molto diffi data la liberò qua e se st i. o nè ac a un rifugio pe tra gli altri an capire se il su i verificato lo a ffi ib a in c o tt è v a n e g i portarm v ta rs e La a cui l’a n aveva cercato a, l’ho affidata na volta libera evo com ie. Vorr potrebbe esse d z a ti n e o o m n rs o e n c iù p se ero a. U op lto. No davvero ntità, o re sciare V a chi l’accudiv on se ne hann po inco a in qua varla ma non so girovaga endo la un cam . re. Dov attaccamento to un mese e n be cibo e acqu suo dna o o tr e ri h c a o e era nel alimenti a b a ir i i v ss a d di p re a sc ra e a p u rm v st ri rc è o O o . . tr ce to em cattività gari proprio in rrei tan ontanata e, in quanto lì o giorni, ll in V a . e a h te g c n ma ero inanz bilme ente fu ivere lib verso il gattile inspiega unque nelle vic lla sua preced uato a v e m ne lino abit ritornare anch fe a terrà co che ha avuto d iù a istinto p detto che poss ento portam ente un è a certam omamente Non v e v a a n La gatt ibo auto rarsi il c e procu

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Cefalù

Viaggiando

è

situata sulla costa siciliana settentrionale, a circa 70 km da Palermo, ai piedi di un promontorio roccioso. È uno dei maggiori centri balneari di tutta la provincia. La cittadina, che fa parte del Parco delle Madonie, è inclusa nel club de I borghi più belli d’Italia. Cefalù è una piccola città di mare, con un pittoresco porticciolo dal quale si osserva il caratteristico fronte a mare della città murata, con gli archi che fanno da ricovero alle barche. Il clima, tipicamente mediterraneo, gode di estati asciutte e calde, mitigate dalla ventilazione, ed inverni miti e moderatamente piovosi.

Da Vedere

A parte alcuni scarsi resti preistorici, il primo impianto di cui rimangono testimonianze è un edificio realizzato con struttura megalitica, cioè a grossi blocchi non cementati tra loro, chiamato comunemente “Tempio di Diana”. All’epoca normanna risalgono, invece, i resti di un castello protetto da una cinta muraria che doveva servire a rendere impenetrabile la cittadina attraverso le vie di terra. Spettacolare è la costruzione del Duomo che, eretto a partire dal 1131, fu voluto da Ruggero II per sciogliere, secondo la leggenda, il voto per la grazia ricevuta dopo essere scam-

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pato ad una tempesta approdando proprio a Cefalù. L’immenso edificio domina il tessuto urbano ed è affiancato da due imponenti torri che danno l’aspetto più di una fortezza che di una chiesa vera e propria e che dovevano incutere ai viaggiatori che approdavano a Cefalù dal mare, timore e rispetto, stupore e meraviglia. In giro per la città è assolutamente da non perdere il Museo Mandralisca voluto dal mecenate collezionista Enrico Piraino, barone di Mandralisca. Il museo conserva oltre al celebre “Ritratto d’ignoto”, di Antonello da

Messina, anche una pregevole collezione archeologica, il cui pezzo più importante è probabilmente il “Cratere del Tonno” risalente al IV secolo a.C. Attorno al palazzo,sede del museo si estende il centro storico, ricco anche di splendide chiese: la settecentesca architettura di Maria Santissima della Catena, la cinquecentesca costruzione di San Nicola di Bari, e la secentesca Itria nella medioevale chiesa della Badiola. Sulla via Vittorio Emanuele si trova un bellissimo esempio di lavatoio medievale, utilizzato fino ai tempi moderni.


Viaggiando

Da Gustare La gastronomia ed i piatti tipici di Cefalù sono strettamente legati alla tradizione siciliana e caratterizzati da un’ampia varietà di gusti e sapori. è doveroso assaggiare: le gustose “Arancine con la carne” (polpette a base di riso, polpa di carne di maiale e di vitello, uova e piselli fritte in padella) e “La Frittedda” (un piatto a base di verdure saltate in padella, carciofi, fave, piselli con olio e aceto). Veramente particolari e gustosi: lo “Sfincione” (pasta di pane farcita con salame piccante, caciocavallo e cipolla) e le “Sarde Beccafico” (squisito piatto a base di sarde cucinate con pangrattato, uvetta, pinoli e prezzemolo). Passando ai dolci come non citare “La Cassata siciliana” ed “I cannoli siciliani” (entrambi a base di ricotta e canditi), gli Amaretti (dolci a base di mandorle amare, uova e zucchero) e il Torrone (a base di mandorle miele e uova). Deliziosi sono anche i gelati e le granite a base di caffè e ai gusti della frutta e, altrettanto piacevoli al palato, sono i vini che conservano i profumi antichi della tradizione siciliana. La Sicilia è famosa per la produzione di vini dolci e liquorosi. Si va dal Marsala, conosciuto in tutto il mondo, alla Malvasia delle Lipari, dal Moscato di Noto e Siracusa al Passito di Pantelleria fino allo Zibibbo. Tra i vini siciliani da tavola, oltre al rinomato Nero D’Avola, ci sono il Bianco d’Alcamo, prodotto nelle province di Palermo e Trapani, l’Eloro bianco e rosso, il Contessa Entellina, il Delia Nivolelli, l’Etna, il Faro, Menfi, Monreale, Riesi, Santa Margherita di Belice e Sciacca, fino ad arrivare al Sambuca di Sicilia. Per quanto riguarda i vini siciliani prodotti con uve autoctone a bacca bianca, si coltivano qualità come il Carricante, il Cataratto, il Grecanico, il Grillo, l’Inzolia, la Malvasia delle Lipari, il Moscato Bianco, lo Zibibbo e il Moscato d’Alessandria.

Dove alloggiare con il tuo amico cane o gatto A testimonianza dell’amore e del rispetto per gli animali è possibile soggiornare nelle località menzionate con i nostri amici a quattro zampe. Su Internet potete facilmente trovare gli indirizzi utili. Buon Week-end da Alessandro Ciorba 55


Il punto di vista

La strana antitesi fra chi vuole curarsi sempre e chi non vuole curarsi mai

Dott. Sergio Canello Medico Veterinario

I

n molte famiglie accadono situazioni paradossali: spesso, abbiamo un familiare che non vuole mai prendere medicine accanto a un altro che s’imbottisce di farmaci a ogni minimo disturbo. Entrambi discutono continuamente, rimproverandosi di essere pazzi e di non curarsi della propria salute. Ancora peggio se la diversa linea di condotta riguarda i figli: ogni loro malattia sarà motivo di guerra o di accettazione supina da parte del meno deciso delle proprie convinzioni o del meno presente in casa che, ovviamente, non potrà imporre con serenità ciò in cui crede. Non parliamo dei nonni quando si tratta di nipoti: appena questi ultimi hanno due linee di febbre, eccoli con ansia a controllare continuamente che i genitori del piccolo abbiano somministrato loro gli onnipresenti Tachipirina e antibiotici. Poiché non sono certo rari i genitori contrari all’uso sistematico di tali farmaci, nella realtà si assiste da parte loro alla necessità di nascondere a tutti la loro scelta (anche al pediatra che, comunque, è costretto a prescriverli, magari aldilà di ogni convinzione personale, dai protocolli scientifici in uso). Nel cor-

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so della mia vita mi è capitato, molto più spesso di quello che si possa credere, di rivolgere allo specialista di turno la domanda “ma Lei lo prenderebbe, il farmaco che mi ha prescritto?” e di sentirmi rispondere “sinceramente no!”. Purtroppo i protocolli scientifici sono meccanici e non lasciano spazio alla sensibilità individuale: ogni medico e veterinario è costretto, per non passare per incapace o per non rischiare di essere denunciato, a lavorare ingabbiato in questi schemi, in pratica impedendo all’organismo di sviluppare in modo corretto il naturale meccanismo di difesa specifico per ogni malattia. La verità è che, in generale, tutti tengono molto alla salute, ma con percorsi opposti, a mio parere entrambi errati. In tempi relativamente recenti, la medicina era considerata un’arte: oggi può sembrare assurdo, ma tale definizione chiarisce perfettamente la realtà: solo un misto fra conoscenza, tecnica e sensibilità può permettere al medico di curare nel modo migliore, specie attualmente, ove la conoscenza e la tecnica hanno fatto passi da gigante.


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L’angolo della lettura

Con te in cima al mondo QUARANTOTTO VETTE CONQUISTATE IN UNDICI SETTIMANE: È LA STRAORDINARIA IMPRESA COMPIUTA DA UN UOMO E DAL SUO MIGLIORE AMICO A QUATTRO ZAMPE.

T

om Ryan, giornalista di mezz’età e un po’ sovrappeso, vive in una cittadina del Massachusetts con l’unica compagnia di Atticus M. Finch, il suo adorato schnauzer nano. Sono anni che Tom, prigioniero di una vita che sembra aver perso la bussola, non si concede una vacanza. Finché un giorno, complice una gita nel Vermont ospite da amici, riscopre l’amore per la montagna. Un vecchio amore chiuso in un cassetto da troppo tempo, insieme con i ricordi d’infanzia e delle passeggiate con suo padre tra le vallate delle White Mountains, nel New Hampshire. Tom adora quei luoghi. È da lì che deve partire per ridare un senso alla sua vita. Decide così di cimentarsi in un’impresa straordinaria: scalare i 4.000 Footers, le quarantotto cime più alte delle White Mountains. Ma non sarà solo in quest’avventura: ad accompagnarlo, fedele ed entusiasta, c’è Atticus. Un cane piccolo dal cuore grande, che in quella e altre occasioni, fra tormente di neve e temperature glaciali, tirerà fuori tutto il suo coraggio per non lasciare solo Tom. E dimostrargli cos’è la vera amicizia. In sole undici settimane, questa strana e inseparabile coppia raggiunge il suo traguardo. Un’esperienza grandiosa che Tom decide di ripetere per assorbire la bellezza di quelle vette e dei loro ghiacci. Per assaporarne la pace e la quiete. E per concludere quel viaggio dentro se stesso che, nei silenzi solenni delle montagne, gli darà la forza di cambiare finalmente la sua vita.

Un viaggio alla scoperta del senso della vita nel silenzio di montagne incontaminate e selvagge, in compagnia di un piccolo amico davvero speciale Tom Ryan, giornalista e scrittore freelance. Ha iniziato a scalare le montagne in compagnia del suo cane Atticus nel 2006. Da allora continua a 58

CON TE IN CIMA AL MONDO di Tom Ryan Sperling & Kupfer Pagg. 310 - Euro 17,90

farlo per raccogliere fondi a favore di numerose associazioni benefiche. Il suo blog è www.tomandatticus.blogspot.com


L’angolo dell’arte

T

Onorevoli gatti

anto amore per i gatti che gli hanno fatto compagnia per molti anni della sua vita. Li disegna ovunque, su fogli volanti, blocknotes e sui bordi di giornali e quotidiani. Raffigurati dietro le finestre mentre guardano le nuvole passare, o come Ali Babà su un tappeto volante, mentre dall’alto si fanno beffa dei poveri mortali. L’autore è Cesare Damiano, nato a Cuneo nel giugno del 1948, ex-ministro del lavoro del passato governo Prodi ed attuale deputato. Una passione a lungo coltivata e che ha deciso di rendere pubblica, tanto da mettere in mostra i suoi disegni e acquerelli per delle iniziative di beneficenza.

é il gatto il protagonosta assoluto dei disegni e acquarelli dell’onorevole Cesare Damiano

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A tavola con la veterinaria

Tortino di alici Ingredienti • gr. 800 alici • gr. 100 di pane secco grattugiato • gr. 500 pomodoro ben maturo • gr. 20 capperi • gr. 50 granella di pistacchi • erbette: erba cipollina, prezzemolo, salvia, rosmarino, basilico e timo • due spicchi d’aglio • Sale • olio extra d’oliva q.b.

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P P

Barbara Becheroni Medico veterinario

iatto ottimo, squisitamente mediterraneo, economico e ricco di principi nutritivi importanti. Veloce da preparare e di sicuro successo. Insomma, un piccolo capolavoro culinario.

Preparazione

rivare le alici della testa e togliere le interiora, aprirle a libro e lavarle in acqua corrente. Mettere in una casseruola un filo d’olio, fare imbiondire l’aglio, quindi aggiungere il pomodoro tagliato a pezzettini e far cuocere per circa ½ ora. A cottura ultimata togliere l’aglio ed aggiungere i capperi e qualche foglia di basilico. In una padella a parte fare abbrustolire il pane grattugiato con un filo d’olio ed a raffreddamento avvenuto aggiungere le erbette finemente tritate. Ungere una pirofila con olio e disporre sul fondo un piccolo strato di pane grattugiato abbrustolito con le erbette e il pomodoro. Indi aggiungere le alici. Finire il tutto con il restante pomodoro, il pane grattugiato con le erbette e la granella di pistacchio. Porre in forno ( precedentemente riscaldato a circa 250°) per circa 10 min. (a seconda della grossezza delle alici). Sfornare e servire non troppo calde.


L’angolo della fitoterapia

Pròpoli

La pròpoli è una sostanza resinosa che le api raccolgono dalle gemme e dalla corteccia delle piante. Si tratta quindi di una sostanza di origine prettamente vegetale anche se le api, dopo il raccolto, la elaborano con l’aggiunta di cera, polline ed enzimi prodotti dalle api stesse. Il colore può variare moltissimo nelle tonalità del giallo, del rosso, del marrone e del nero. L’odore è fortemente aromatico. La propoli è costituita essenzialmente da una miscela di composti di natura aromatica e fenolica arricchita da numerose sostanze molto eterogenee tra loro (acidi grassi, terpeni, aminoacidi, vitamine, sali minerali ecc.) la cui distribuzione percentuale è molto variabile in funzione delle stagioni, del tipo di vegetazione. La pròpoli ha proprietà: antibiotiche; antiinfiammatorie; antimicotiche; antiossidanti ed anti-irrancidenti; antivirali; anestetiche; riepitilizzanti e cicatrizzanti; antisettiche; immunostimolanti; vasoprotettive; antitumorali. Da recenti studi realizzati da ricercatori dell’università di Chicago è stato scoperto che la pròpoli contiene un acido (Cape, Cafeinic acid phenethyl ester) particolarmente efficace contro il cancro della prostata. Le cellule tumorali sarebbero ridotte della metà in sei settimane di trattamento. Sebbene interrompendo il trattamento le cellule possono ricominciare a crescere, si può di nuovo ridurne la crescita con la pròpoli. Non si sa ancora come funzioni pare però che la propoli impedisca alle cellule di trovare gli elementi di crescita. I flavonoidi della pròpoli nello specifico hanno proprietà inibitrici degli enzimi che normalmente rimuovono il rivestimento proteico dei virus. Allo stesso modo riescono a bloccare il processo di reazione allergica impedendo la fuoriuscita di sostanze (istamina e serotonina) dalle cellule, fenomeno che accade in presenza di allergeni. I flavonoidi bloccano la produzione di prostaglandine all’origine del processo di invecchiamento. 61


Curiosità

Il mondo degli animali da compagnia non è solo alimento

L

a cura e il benessere degli animali da compagnia non si ferma all’alimento, alle attività veterinarie, ma coinvolge più iniziative tra cui un mercato particolare quale quello dei prodotti non destinati alla nutrizione. A questa conclusione è giunta un’interessante indagine condotta per Zoomark. Dagli anni Duemila si è assistito alla crescita dei prodotti per l’igiene, la bellezza, l’abbigliamento, il gioco. L’in-

dustria ha incentrato la sua attenzione su una vasta gamma di prodotti non di primaria necessità, ma orientati al benessere a dimostrazione che il piccolo animale costituisce un elemento fondamentale della famiglia. Animale number 1 è il cane, seguito dal gatto, dai piccoli mammiferi, dagli uccelli, dai pesci, dai rettili, da tartarughe ed anfibi, dai conigli. Gli articoli più venduti sono rappresentati da quelli relativi alla guinzaglieria e

quindi all’abbigliamento, agli accessori, a cucce e trasportino. Interessante è anche notare come tra gli elementi determinanti per l’acquisto al primo posto si collochi il prezzo seguito dalla praticità, dalla qualità dei tessuti e dei materiali. La qualità invece la fa da padrona quando si devono acquistare prodotti per l’igiene e la cosmesi. Per quanto riguarda la specie felina la vendita si concentra su lettiere, toilette ed accessori. A. C.

exnovo design

PAPPATACI E PARASSITI?

© ant236 / Fotolia.com

IL TRUCCO È NON FARSI RICONOSCERE.

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Due prodotti naturali, uno scopo unico: contribuire al benessere interno ed esterno del cane grazie ad Aglio Plus Sinergix®, una molecola naturale ad elevato potere antifeeding. SINERGIX® Lozione spray e salviette Uso esterno Confonde i recettori usati dai parassiti per individuare l’ospite, riduce il rischio di punture e la possibile trasmissione della Leishmaniosi. Non contiene componenti chimici ed è utilizzabile anche sui cuccioli. 62

OLIO VIVO ACTIVE® Uso orale Miscela di oli pregiati di spremitura, ricca di acidi grassi essenziali, vitamine e oligoelementi. Contribuisce a ridurre le infiammazioni della cute, dona lucentezza al mantello, potenzia il sistema immunitario.

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Curiosità

Farfalle a rischio di estinzione

R

ecentemente è stato presentato uno studio a Londra sullo stato di salute degli invertebrati del nostro pianeta. La situazione è davvero preoccupante. Dobbiamo ricordare che la terra è soprattutto abitata da questi animaletti (vermi, molluschi, ragni, crostacei, insetti, ricci, stelle di mare, ecc ). Essi fanno parte di un sistema globale che ha un suo delicato equilibrio. Purtroppo il nostro pianeta è violentato dall’inquinamento, dall’urbanizzazione smodata, dal disboscamento incontrollato, incendi, dissesto idrogeologico. Tutto ciò mette a serio rischio la sopravvivenza di un numero considerevole di specie. Non dimentichiamoci che gli invertebrati giocano un ruolo fondamentale nella catena alimentare dal momento che fecondano l’80% delle piante coltivate. Significativa risulta la diminuzione delle farfalle. Forse la farfalle sfuggono all’attenzione della gente e di coloro che come gli animalisti danno vita a campagne per la protezione di varie specie animali in Africa, in Asia, in America Latina, negli oceani. Dobbiamo però riflettere che il mondo è interdipendente e che anche la scomparsa delle farfalle non è solo una questione estetica, ma anche esistenziale per la popolazione mondiale. A.C.

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Curiosità

Aeroporto a quattro zampe

N

ell’aeroporto internazionale di New York ogni anno giunge un numero impressionante di cani, gatti ed altri animali compresi cavalli da corsa, esotici. In considerazione di ciò si sta dando vita ad un grande e nuovo progetto del costo di ben 35 milioni di dollari, in cui un ruolo significativo sarà svolto da investitori privati. Si utilizzerà un capannone preesistente oltre a nuove aree dal momento che sono circa 70.000 gli animali in transito ogni anno. Secondo le previsioni elevati potranno essere i profitti grazie anche all’affitto di locali ad aziende del settore. Con questa struttura l’aeroporto di New York sarà al primo posto non solo negli Usa. Nella nuova «sala d’attesa» ogni animale potrà trovare servizi a lui dedicati. Potranno essere ospitati circa 150 cani alla volta, ed altrettanti gatti, oltre a coloro che devono accudirli. Se il cane od il gatto vorrà fare del moto potrà usufruire di una palestra. La salute prima di tutto ed ecco che sarà approntato un vero e proprio ospedale per animali. Non può certo mancare lo spazio dedicato alla quarantena, nel caso soprattutto nel quale si sospetti la presenza di una malattia potenzialmente infettiva. A.C.

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a

2

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occhio

c

milza

b

arto anteriore

c

bacino

spalla

b

fegato

c

cuore

rene

,

b

emorragie

c

dermatosi

cheratite

,

Il Terranova e un cane di taglia:

b

grande

c

piccola

media

Le piastrine si trovano nel:

a

8

b

orecchio

Una carenza di Vitamina K puo causare la tendenza a:

a

7

,

Le filarie sono parassiti di:

a

6

articolari

,

a

5

c

oculari

L osso sacro fa parte di:

a

4

b

gastriche

La splenite e un infiammazione di:

a

3

,

,

L omeprazolo e utilizzato nella terapia di patologie:

b

osso

sangue

c

rene

,

Il pancreas e addossato a:

a

vescica

b

pericardio

c

intestino

Le risposte corrette:

1)a 2)c 3)c 4)b 5)a 6)a 7)b 8)c

1

Pet Quiz

Pet Quiz

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Pet Oroscopo

L’Oroscopo Ariete PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… Non ve lo potrà dire a parole, ma voi che siete in comunione con il vostro cane glielo leggete negli occhi: ha voglia di innamorarsi! Date il via alla

missione cupido! …E PER GLI AMICI UMANI Qualcosa che attendevate da tempo ecco che improvvisamente si riattiva per chiudere e definire qualcosa che era rimasto insoluto nel passato ai fini di poter vivere con più affermazione la realtà del momento presente.

Cancro

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Toro

Gemelli

PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… Se il vostro amico del cuore è un coniglio o un furetto sappiate che in questo periodo vi darà delle dimostrazioni d’affetto indimenticabili. Da filmare per rivedere e commuovervi. …E PER GLI AMICI UMANI Finalmente per voi arrivano settimane di grande ripresa sia dal punto di vista psicofisico che di sistema di vita! Cercate il modo di trovare spazio e tempo per rispolverare le idee e i piani più creativi che possano rappresentare per voi i “punti di arrivo e di nuova partenza”!

PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… Il micio di vostro figlio stravede per la sua ragazza e non per voi? Se è nato sotto questo segno non vi preoccupate, è un’infatuazione passeggera. Continuate con le coccole. …E PER GLI AMICI UMANI Bello questo momento che vi vedrà alle prese con qualcosa di assolutamente creativo! L’importante sarà non disperdere le energie che invece dovranno essere ben canalizzate per produrre tanto e nel modo giusto.

Leone

Vergine

PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… Basta dargli da mangiare dolci! Fanno male al vostro amico, sempre! E se poi è nato sotto questo segno gli rendono la vita ancora più difficile. Da provare almeno i dolcetti studiati per i pet. …E PER GLI AMICI UMANI La serenità di questi giorni vi offrirà la possibilità di valutare meglio ogni cosa e di affermare con più determinazione i vostri intenti per raggiungere i progetti più importanti per la vostra vita!

4 zampe. …E PER GLI AMICI UMANI Avrete l’esigenza di riprendere in mano la vostra realtà di vita con la grinta che vi rappresenta e che vi spinge a vivere con passione tutte le cose. Ora non avete più scuse!

Bilancia

Scorpione

Sagittario

PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… “Mandalo là dove lo porta il cuore “ sarà la frase chiave che vi permetterà di dar vita ai sogni più belli e più sentiti del vostro pet! Ottime chance in campo amoroso. …E PER GLI AMICI UMANI Dinamismo, voglia di intraprendere nuovi percorsi, di dar vita a nuove prospettive, saranno i presupposti di questo mese! I vostri passi dovranno seguire un sistema di spontanea apertura verso le esperienze che incontrerete sul vostro cammino!

PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… L’attesa sta per finire. Soprattutto per i gatti si aprirà un periodo di profondo benessere segnato da nuovi tiragraffi e poltrone sfoderabili. Da non deludere. …E PER GLI AMICI UMANI Questa primavera sarà per intero dedicata all’amore e ai sentimenti! Ora come non mai sentirete forte in voi il desiderio di dedicare tutta la vostra attenzione alla realtà del cuore che non vuole sentire ragioni ma desidera solo vivere!

PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… La sera uscire diventa sempre più difficile? Colpa della luna che in queste settimane spaventa in maniera incredibile chi è nato nella 14° casa. Passeggiate in strade illuminate. …E PER GLI AMICI UMANI Ecco che arriva, con le giornate che si allungano, il desiderio di prestare attenzione a qualcosa di diverso dal solito. Non vorrete stare più solo nell’aspetto razionale che tutto controlla e tutto passa al setaccio, avrete voglia di creare situazioni piene di emozioni.

Capricorno

Acquario

Pesci

PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… Non gradisce il guinzaglio ma in questo periodo dell’anno la sua aggressività vi obbliga quanto meno a portarla sempre con voi. Da prendere in considerazione una visita dal comportamentista. …E PER GLI AMICI UMANI Marzo vi porta bene! Azione e dinamismo entreranno nella vostra vita e non potrete bloccare la vostra straordinaria energia che vi porterà ad affermare le vostre naturali qualità un po’ in tutti i settori della vostra vita!

PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… Non sarà un periodo facile per il vostro pet. Ma le condizioni stanno migliorando e avete compreso che non tutte le persone che presentate al vostro beniamino gli stanno simpatiche! Urgono nuove amicizie!. …E PER GLI AMICI UMANI Sta per arrivare il momento di rinnovare ogni cosa esattamente come si rinnova un vecchio guardaroba! Siate dunque aperti ai cambiamenti che vi porteranno tanto bene e vi permetteranno di trasformare tutte quelle situazioni che non vi rappresentano più.

PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… Li vedrete svogliati e poco attenti ai vostri ordini. L’unico modo per riportarli alla realtà è quello di preparargli una pappa da grande chef. Ovviamente comprando il meglio in commercio!! …E PER GLI AMICI UMANI Periodo assolutamente interessante dal punto di vista astrale; sentirete muoversi in voi un’energia completamente diversa dal solito, qualcosa che oscilla tra un senso di tensione che può generare fenomeni ansiosi e, al contrario, quella voglia di agire che entusiasma tanto.

PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… Che sia cane o gatto sappiate che l’influsso dei pianeti giocherà molto sullo stato d’animo del vostro amico a

PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… Giocare, correre e tante coccole. L’anno del vostro amico nato sotto il segno della vergine si apre sotto questa triade. …E PER GLI AMICI UMANI Questo sarà un periodo veramente importante per dar vita a nuovi progetti e attivare comunque qualcosa di nuovo nel vostro sistema di vita! Non solo ne avrete la possibilità, ne sentirete anche l’esigenza; la vostra energia creativa si manifesterà in tutte le cose che vi appresterete a svolgere.


1963 2013


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