21:15 Sofos [ Tempio/Altare ] è in silenzio, con la schiena poggiata contro la parete più vicina all'altare nero. La staffa è poggiata anch'essa contro il muro, le braccia incrociate. Indossa abiti neri, molto semplici. Gli occhi sono chiusi, quasi come se meditasse. 21:15 Nemya [Scale] sale i gradini che conducono dalle cripte all'altare alle rovine del tempio. Il suo passo è celere ed è vestita di rosso scuro. La mano destra impugna saldamente la Falce che viene trascinanta lungo i gradini ed infine sulla pietra della necropoli antica. 21:21 Phaelobryl [Scale|Altare] Passi lenti e metodici rintoccano sulla scalinata che dalle Cripte conduce all'esterno della Necropoli, ogni falcata ritmata dal calcio della Staffa che batte sul terreno per segnalare il proprio arrivo. Sbuca accanto a NEMYA, appena dietro di lei, con il mantello necromantico a coprire completamente il corpo del Ragno Femmina. Il capo è chino, facendo ricadere il cappuccio a celare totalmente il viso. **Le sabbie del tempo scandiscono la notte che avanza e mentre il Tempio si popola lentamente, impalpabili tentacoli di nebbia cominciano ad insinuarsi all’interno della struttura in rovina, soffocando qualunque cosa capiti nella loro stretta. Una consistente folata di vento spegne alcune torce, cala la penombra ma sembra risentirne anche la temperatura, che si abbassa repentinamente: non si tratta di comune gelo quello che penetra negli animi dei presenti, ma bensì di qualcosa di ben più elevato e misterioso. Qualcosa che affonda le sue radici nel misticismo. Al centro del Tempio si erge, in tutta la sua tetra bellezza, il NERO ALTARE di marmo**
Sofos [ Altare ] { Un rumore da prima lontano poi sempre più vicino lo distrae da quello stato di meditazione in cui sembrava caduto. Riapre gli occhi, guardando verso le scale che conducono alla cripta. Con una spinta si allontana dalla parete, impugnando la staffa con la mano destra.} Si comincia...{ mormora tra se e se, guardandosi intorno. L'atmosfera cambia, e lui se n'è accorto.} 21:24
Nemya [Altare] MorS Dominat Necromanti. { Lo sguardo scorre su SOFOS il primo che vede davanti a sè e infine su PHAELOBRYL colei che le sbuca accanto. Si umetta le labbra nel mentre svelta e agile prende posto all'altare nero, stridendo la falce nel suo avanzare verso quello. Apatia e inespressività fanno da padroni nel suo viso pallido. Un leggero cenno del capo infine dona all'indirizzo del demone Spirito, arrivando infine alla destra dell'altare. } 21:25
21:27 Phaelobryl [Altare] Si lascia andare ad un'occhiata che abbraccia SOFOS e NEMYA, superficiale e veloce mentre la pelle subisce la folata fredda che disegna immediatamente l'ossidiana. Una semplice sguardo ai due Necromanti, prima di scivolare sulla pavimentazione con una mezza piroetta che rende giustizia alla regalità della Razza Eletta. Prende posto accanto all'Altare Nero, piegando in avanti il busto quel tanto che basta alle braccia per raggiungere facilmente i candelabri che vi sono ordinatamente disposti. La mano destra con la piccola torcia scivola su ogni cero, accendendo la miccia fino ad illuminare l'Altare della fioca luce proveniente dai candelabri.
** Mentre i preparativi per la cerimonia hanno inizio, l’eco di pesanti passi e il fetido alone di Morte si diffondono nell’aria, preannunciando a olfatti e orecchie più sensibili l’arrivo di TRE mostruosi GHOUL: creature lontanamente umane nell’aspetto, occhi color rosso sangue e membra avvizzite. Il PRIMO dei tre si avvicina a PHAELOBRYL per consegnargli un vassoio, sul quale sono ordinatamente poggiati un drappo nero, un calice, un pugnale rituale e dei sacchetti di velluto nero contenenti della terra. I restanti invece reggono rispettivamente i corpi di VENYAH, VINZENT ed un’urna contenente le ceneri di NARA. Le salme in torpore vengono adagiate ai piedi dell’altare, così come il contenuto dell’urna. **
Aras [sentiero] <è da Sud che il Mortale proviene. lesto il passo, insolitamente. appare una sorta di fantasma, un mantello nero che si muove, che par vuoto e una testa che ne sbuca dalla sommità, caratterizzata da due guance parecchio infossate. ora la Fenice posta al centro dello Spiazzo vien raggirata ed il Ragazzo imbocca il Camminio. lo sguardo si fissa sulle rovine, in particolare sulle poche figure che son poste accanto all’altare. dei Ghoul, per ora, non s’avvede> 21:30
21:31 Sofos [ Altare ] ”Mors Dominat Necromanti” sussurra, una volta sistematosi alle spalle dell’altare. Guarda un’ultima volta il tempio e i necromanti che lo popolano, dopo di che cala il buio: le palpebre coprono gli occhi. Posiziona la staffa necromantica davanti a se, afferrandola anche con la mancina. Ogni movimento è tranquillo e fluido. Ogni pensiero comincia a fluire via dalla sua mente, trasportato alla deriva dal fiume volontà. Rumori, parole, nient’altro sembra attirare la sua attenzione. Lentamente sempre più estraniato da quanto lo circonda, cerca di raggiungere un adeguato stato di *CONCENTRAZIONE*. 21:33 Nemya [Altare] posiziona la falce a centrale posizione, davanti al suo busto, avvinghiandoci la presa di entrambe le mani diafane; la lama è rivolta verso il davanti. Lo sguardo d'ella quindi si fissa su di un punto preciso dello spiazzo, adiacente all'antica necropoli, andando a ricadere infine sul corpo defunto. Dopo aver avuto ben chiaro quel punto ella serra le palpebre ed è in quel momento che comincia , con la presa ben salda delle mani al monile e gli occhi ben serrati a ricercare giusta CONCENTRAZIONE , dando inizio al tentativo di estraniarsi da tutto quello che la circonda e che risulta per lei superfluo e solo distrazione per il raggiungimento dello scopo. A quel tentativo , la gemma dal colore rosso a striature nere, del suo monile pare emanare degli sprazzi di quella colorazione molto intensi. Cerca così ora di risvegliare la propria AURA ,innalzando il suo Potere. 21:34 Phaelobryl [Altare] Reclina il busto fino a ritrovare una perfetta posizione eretta, ruotando appena verso sinistra per dare il proprio fronte ai GHOUL in avvicinamento. Distende completamente le braccia, afferrando con entrambe le mani il drappo nero sistemato nel vassoio consegnato dal primo dei tre. Torna a voltarsi, aprendo il telo di seta sull'Altare fino a coprirlo completamente, eliminando qualsiasi piega lisciando con la mano destra il morbido drappo. Afferra dunque il calice e il pugnale, sistemandoli, affiancati, sull'Altare. Solo alla fine le dita si stringono sui sacchetti di velluto nero, contenente la terra, posizionandoli a lato dell'Altare di ossidiana. 21:35 Candia [camminio] Lasciati i cavalli appena varcati i cancelli, oltrepassa lo spiazzo seguita dal Primo Cavaliere MABEL, e percorso il Camminio sale le scale che portano al Tempio in rovina. Il Manto di Corte a farla riconoscere, in silenzio in quella nebbia, giunge nei pressi dell'Altare Nero, dove la cerimonia è appena iniziata. 21:36 Sofos [ Altare ] raggiunge, dopo qualche attimo ed agevolato dal silenzio che accompagna la cerimonia, un buon
livello di CONCENTRAZIONE. L’aura necromantica si risveglia e cresce, espandendosi e mostrandosi agli occhi di altri mistici sotto forma di un alone biancastro che evolve in fiammate di color verde. Anche la gemma si desta dal sonno in cui sembrava caduta, illuminandosi con bagliori sempre più costanti e fissi. Quando l’aura raggiunge la sua massima espansione, CERCA di CATALIZZARE il suo potere ed in seguito, riaperti lentamente gli occhi, TENTA il RICHIAMO DELLO SPIRITO. 21:37 mabel [Camminio] mantiene quella distanza inalterata da Candia che segue sul camminio verso l'Altare. Il Primo Cavaliere indossa delle semplici vesti, coperte da una cotta metallica fatta da spessi anelli. La stessa è coperta al torace da un giustacuore di metallo lucido e che si spinge sino a coprire le spalle. Al collo la parte inferiore del camaglio, che però non è calato in fronte ma lasciato scivolare dietro la nuca. Sul manto va a poggiare la protezione della testa e i lunghissimi capelli chiari vanno a oltrepassare le spalle. Una Spada Corte ed una Lunga sono infine legate alla cinta d'arme e scandiscono il passo dell'inconsapevole mannaro che mostra chiara attenzione al luogo ove si muove. Al cavvlo, lasciato accanto quello di Candia, rilegato lo scudo con le effigi del Nibbio, le stesse portate sul manto e sull'anello d'oro indossato all'anulare destro. 21:40 Nemya [Altare] raggiunge la CONCENTRAZIONE di cui necessita, ed è in quel momento che l'AURA si espande maggiormente dalla sua figura, aumentando in lei il potere e di conseguenza la sua presenza mistica, percepibile dai soli Mistici presenti. Quell'alone mistico attorno a lei è visibile come delle spire di colore bianco-bluastro con delle sfumature rosso vivo e sempre più esteso. Estraniata è ormai da ciò che la circonda, mentre ora lo sguardo rimane nascosto oltre quelle palpebre ben serrate, atte a mantenere quella alta concentrazione richiesta. La gemma del suo monile si illumina ora del colore rosso dai riflessi neri, raggiungendo così il Massimo bagliore d'essa: è questa la CATALIZZAZIONE del suo potere che le permette di dare inizio al RICHIAMO DEGLI SPIRITI con l'intento di ricercarne il contatto. Gli occhi ora si riaprono e si fissano sui resti dei defunti. 21:40 Phaelobryl [Altare] La mano sinistra torna ad afferrare uno dei sacchetti di velluto nero, tirando il nastro che lo tiene chiuso con le piccole dita nere. E' la mano opposta, tuttavia, a scivolare all'interno del piccolo contenitore per immergere ogni falange nella terra morbida, trattenendone buona parte nel palmo che viene poi aperto verso l'alto. Di nuovo lo sguardo acceso dallo spettro termico scivola su NEMYA e SOFOS, valutandone le espressioni, evitando qualsiasi parola a favore di un sorriso delicato e distante, semplicemente freddo. Torna a piegare in avanti il busto, distendendo il braccio destro fino a gettare la terra sul cadavere di VINZENT, e poi un'altra manciata su quello di VENYAH. Le dita tornano ad infilarsi nel sacchetto, mentre si avvicina all'urna cineraria fino a mescolare la terra con le ceneri di NARA. 21:41 Kaleidon [Camminio] varcati i cancelli, l'Elfa si avvia con passo leggero e appena udibile verso lo spaizzo dove sosta in silenzio, lo sguardo all'altare e aquanto vi avviene. L'espressione del volto è severa, impassibile nel suo candore, sebbene l'odore di Morte pentri il suo olfatto. Avvolta nella Neutralità del Grigio Manto che la rende testimone e memoria dell'evento, riprende il lento passo lungo il Camminio ** In modo del tutto improvviso e misterioso, la terra sparsa da PHAELOBRYL sulle salme si smuove, quasi come se ribollisse, andando a risanare ogni ferita e segno di decomposizione sui corpi, appartenuti alle anime dei defunti ora nel Regno di Ade. Lo stesso si verifica con le ceneri, mischiate con la terra: dall’unione formata comincia a prender forma, seppur lentamente, un corpo. Il processo di rigenerazione ha così inizio e l’unica spiegazione plausibile per quanto avvenuto, è che sia una manifestazione dell’immenso potere degli Spiriti. I GHOUL, dopo aver svolto il loro dovere si allontanano verso la Cripta. ** 21:42 Aras [altare] imbocca le scale, poste alla fine del camminio <Gloria a Mot> un sussurro, un filo di voce con il quale saluta i tre Necromanti che preparano il rito. gli occhi blu del Faccendiere saltano tra i tre Ghoul. rimane in silenzio e ben distante dal tutto. le braccia, sotto al nero manto si incrociano, all’altezza del petto. statuaria, la sua figura, anche se sotto al mantello si cela solo un esile corpo, che poco ha di statuario. ora guarda VINZENT, nulla trapela dallo sguardo suo.
Sofos [ Altare ] Entemoss! { La CONCENTRAZIONE resta stabile, così come l’aura continua ad abbracciarlo restando al MASSIMO della sua espansione. Gli occhi sono puntati in avanti, contro la gemma che risplende pienamente del suo colore. La voce, squarcia per prima il silenzio durato fino a quel momento.}Potente Spirito Custode dei Cancelli della Vita, ascolta e segui la mia voce! { Scandisce bene ogni parola.} Spalanca le porte dell’Ade per le anime di Nara, Vinzent e Venyah e imprigionale nuovamente nei loro rispettivi corpi, ora! { Parole che riecheggiano potenti nel tempio, perdendosi tra le sue volte diroccate.} 21:44 Candia [pressi Altare Nero] La nebbia quasi palpabile che avvolge sempre quel luogo, e la notte che pare non conoscere confini. Osserva la cerimonia, silente. Un'occhiata verso MABEL con un sorriso appena tirato di lato, amaro, nell'attesa <speriamo vada tutto bene>gli sussurra appena. 21:46 Nemya [Altare] { La lama della falce pare ruotare da destra a sinistra, per il movimento che le sue mani che l'impugnano alla falce vi imprime, sino a ricondursi in direzione dei defunti, piegandosi un poco verso lei. Subito dopo le sue labbra rubino si schiudono e recano verbo verso lo Spirito, con solenne e austero tono. } ENTEMOSS!! Sommo, Potente, Spirito Guardiano dei Cancelli, ascolta e accogli il mio richiamo! Regalaci la tua presenza, affinché il Potere che ti avvolge possa concedere il ritorno delle anime ai corpi defunti. Unisci anima e corpo e simboleggia così, ancor una volta la Vita in questo piano terreno. Esegui subito la mia richiesta, Potente Entemoss! { Chiara e alta è la voce di lei, imponente, con ancora un'impugnatura al monile ben salda e sicura, illuminata dalla luce rosso acceso con riflessi neri della gemma } 21:44
21:47 mabel [Pressi Altare] neanche appena la visione di altre figure è accolta, pare mutare la fredda espressione. Il lento respiro è controllato e la fessurizzazione degli occhi pare conseguenza dell'attenzione che non cela nel muovere in diverse direzioni lo sguardo. Il logico fermarsi di Candia pone l'alto Mannaro a porsi al suo fianco adesso. Le braccia, penzolanti, lungo il passo, mutano la postura e permettendo ai palmi delle mani di stringersi sul pomolo dei Ferri a stanco appoggio. Sovrasta fisicamente il Ministro ma ad ella si rivolge tanto con cortesia quanto con baritonale decisione.."Me lo auguro".. borbotta...
** L’invocazione di SOFOS e NEMYA ha esito positivo. La nebbia che aleggia spettrale nell’antico tempio comincia a confluire , incanalata dalla forza mistica dello spirito Entemoss, verso l’alto, sopra l’altare di marmo. Viene così a crearsi una vorticosa coltre dalla quale si intravedono lampi di luce viola e poco dopo, sciami di anime gementi: i cancelli dell’ Ade, ora visibili ma ancora serrati, impediscono loro di riversarsi furiose nel mondo dei vivi. Nel frattempo, dalle rune tracciate in precedenza sui corpi si sprigiona un bagliore nero, alla scomparsa del quale le membra risulteranno perfettamente rigenerate.** 21:51 Phaelobryl [Altare] Si lascia andare ad un leggero sospiro mentre focalizza l'attenzione sul Potere emanato da ciò che accade davanti a lei, leccandosi il labbro superiore con una malcelata avidità, una sorta di affetto morboso verso quella manifestazione splendida e ultraterrena. China appena il capo all'invocazione di SOFOS, sorridendo con una sorta di follia palesata dall'espressione. Lo sguardo acceso di magenta scivola di nuovo ad osservare i presenti, ora, il mento alto che non cela la superiorità propria del Ragno Femmina. Fissa CANDIA, una sorta di vaga minaccia che viene sottolineata dalle mani: la sinistra afferra il pugnale, mentre l'opposta si serra sulla base del calice. Cammina verso di lei, lenta, viscida, fino a richiamarne l'attenzione con un sibilo. “Morte ha ora bisogno del vostro sangue." Le porge il pugnale. 21:51 Kaleidon [pressi altare] si avvicina lentamente all'altare, ma resta comunque ai margini della cerimonia, osserva in silenzio, lo sguardo nascosto dal cappuccio che ha tirato sul capo non si scosta dall'Altare e da quanto vi accade 21:52 Aras sente qualcosa che non proviene né da lui, né dai Necromanti. ma resta così; l’inespressività del suo volto si tramuta sempre più in una smorfia, mentre ancora guarda VINZENT. il viso scatta un po’ più in alto, ad osservare i cancelli dell’Ade. involontariamente sgrana gli occhi, che rimangono aperti anche quando qualcosa accade al corpo del Mentore, che esanime giace poco più in là 21:55 Sofos [ Altare ] dopo l'invocazione, poggia gran parte del suo peso sulla staffa necromantica, aiutandosi con questa a restare in piedi senza barcollare. L'aura s'affievolisce lentamente, così come i bagliori della gemma, che si fanno sempre più fiochi fino a sparire del tutto. Rivolge un'occhiata a NEMYA e a PHELOBRYL, essendo la cerimonia ancora in corso. Sorride, appena, nonostante la spossatezza conseguente all'invocazione: gode di quei frangenti in cu necromanti dimostrano il loro infinito potere. 21:56 Candia [pressi Altare Nero] I riverberi di luce che si levano alle invocazioni, mostrano spettrali scenari attorno al Tempio in rovina, dietro di loro gli alberi risecchiti, e dietro l'Altare un lampo illumina i cancelli chiusi dell'Ade. Come un brivido a serrare di più il Manto. Muta osserva il proseguio, e quel bagliore provenir dai corpi, aggrotta la fronte e socchiude gli occhi. 21:57 mabel [Pressi Altare] non può non vedere cosa accade per l'invocazione dei Necromanti e per riflesso sposta un passo in direzione di Candia. E' pero inperscrutabile in viso, anche quando pone lo aguardo a mirar chi è presente alla Resurgo. Le Cripte poco distanti forse richiamano qualche attenzione in più, ma nessuna parola o mugugno. Non si muove più, lasciando che il suo corpo che si erge per due braccia sia a vegliare su quello di Candia ferma al fianco. 21:59 Nemya [Altare] osserva perplessa candia che pare non udire le parole di PHAELOBRYL. Quindi verso la prima aggiunge a commento altisonante: "Morte è poco paziente, fossi in voi non la farei attendere ancora molto." Sogghigna poi e rimane un ghigno a disegnarle le labbra rubino, mentre avvinghia con forza la propria Falce, posta davanti a lei. 22:00 Phaelobryl [Altare] L'espressione raggiunge una sfumatura estatica, lontana e rapita, inebriata dall'amplesso di Potere che, più di altri, riesce a percepire intorno a lei. Gli occhi continuano ad analizzare CANDIA, gettando una luce rossa e malsana sul suo viso da cui non distoglie lo sguardo, evitando di fissarne le mani nonostante la MANO SINISTRA si avvicini alla MANO DESTRA dell'umana per TENTARE di applicarvi un piccolo TAGLIO sul dorso, movimento applicato da destra verso sinistra e leggermente obliquo, verso l'alto. Se l'azione andasse a buon fine, il taglio superficiale rilascerebbe delle piccole gocce che scivolerebbero all'interno del calice allungato dalla mano destra. “Chi fa da se..” Sembra rispondere a NEMYA, voltando appena il capo verso di lei.
Candia [pressi Altare Nero] Quando le si avvicina PAELOBRYL con il pugnale, si ritrae un poco, poi quando lei cerca la sua destra e la prende, resta a guardar il taglio che le procura e le piccole gocce di sanghe che ne escono. La guarda interrogativa, ma nulla le esce, solo un sospiro, mentre si volge verso MABEL interrogativa. La mano e ancora in quella di PHAELOBRY 22:03
22:05 Kaleidon [Pressi Altare] drizza la schiena e scosta il cappuccio del Grigio Manto scoprendo il volto e gli occhi che ben aperti tiene ad osservare quanto accade sull'Altare, intravede appena, dalla posizione in cui si trova, tra vortici e lampi di lupi, i due corpi 22:09 Phaelobryl [Altare] China appena il capo a favore di CANDIA, una sorta di macabro ringraziamento accompagnato da un gorgoglio basso e ritmato, che ricorda una risata probabilmente dovuta all'espressione della stessa donna. La mano sinistra rilascia quella dell'umana, continuando a trattenere il pugnale così come l'opposta mantiene il calice in perfetto equilibrio sul palmo. L'oggetto cerimoniale viene nuovamente disposto a lato dell'Altare, mentre l'indice sinistro, ora libero, viene infilato nel calice intingendone la punta nella Vitae di CANDIA. Piccoli passi la riportano di fronte all'Altare, consentendole di allungare la mano sinistra verso il corpo di VINZENT. Il piccolo dito si muove fino a ricercarne le labbra, disegnandovi una piccola runa. La stessa operazione viene concessa alla bocca di VENYAH, il macabro sigillo che ne impreziosisce il viso. Solo delle gocce di sangue che entrano invece nell'urna, unendosi alla terra ed alle ceneri di NARA. 22:10 mabel [Pressi Altare] non tarda a notare il gesto di PHAELOBRYL dal lato opposto e allora il piede destro si allarga, permettendo una rotazione di centoottanta gradi che pone il Primo Cavaliere tra Candia e la drow. E' un movimento veloce, ma non tanto da evitare che la Jalil compia quel gesto. Ma nel muoversi, si alza il braccio sinistro, trascinando sulla mano la Corta che è riposta in quel fodero. La mantiene inversa, con la punta verso il basso e ee il proprio pollice verso l'alto, il pomolo. In pratica la grande mano la impugna come un pugnale. Phelobryl è a distanza di ipotetico colpo, ma il mannaro rallenta la sua azione. Pare interrogare visivamente Candia a cui non dice nulla, vedendo sfilare la Jalil così rapidamente. Il braccio compie movimento opposto adesso, accompagnando la punta della corta a rientrare. Diniega ringhiando ma nulla dicendo...
Nemya [Altare] { L'impugnatura sull'asta della falce ancora mantiene forte, seppur ora la sposti verso la sua destra e i passi di lei, leggermente stanchi, si dirigono verso l'Altare dal quale prende il pugnale cerimoniale con la mano libera. Impugna poi ben saldamente quel Pugnale e con esso produce un taglio sulla sua mano sinistra, alla base del palmo. Lascia infine cadere le gocce di quel sangue che va a fuoriuscire, all'interno del Calice che seguentemente prende con quella stessa mano, la quale prima rimette a posto il pugnale. Lo rimette a posto all'Altare e va a socchiudere le palpebre degli occhi, per poi aprirsi di scatto. ancora andandosi 22:14
a fissare sul corpo del defunto ai piedi dell'altare. La presa sulla falce è salda, la cui gemma ancora brilla del colore rosso sfumato di nero, mentre ora pronuncia ancora una volta del verbo verso Entemoss. Nuova e ultima richiesta } O Spirito ENTEMOSS! Concedi a quest'anima ancora una volta il ritorno nel mondo dei vivi, togliendola dal suo Sonno ... Fa che ciò avvenga... ORA! { Termina quel suo ordine con un ultimo sbattere della Falce a terra, permanendo con gli occhi fissi su quei corpi. Attesa ancora si palesa nell'espressione del volto niveo, mentre comincia a diramarsi una leggera spossatezza. } ** L`invocazione finale di NEMYA risuona carica del suo potere mistico, facendo tremare la pavimentazione e quindi rovesciare il calice sull’altare: il sangue donato dalla vampira poco prima, misto a quello di CANDIA, si spande sul marmo che, misteriosamente, lo assorbe quale tributo ad ENTEMOSS; lo spirito, spalancando i cancelli della vita, avvinghierà le anime dei defunti coinvolti nel rituale, guidandole con violenza nei loro corpi. Quand’anche le restanti anime sembrano aver trovato libertà nel mondo dei vivi, un accecante lampo viola sancisce la chiusura dei Cancelli e dunque il tramonto di ogni loro speranza di fuga dall’Ade. VINZENT, VENYA e NARA dopo un violento sussulto, inizieranno a risvegliarsi, accusando una pressante debolezza a causa del ricongiungimento tra spirito e corpo. Il primo dei tre, tuttavia, per qualche strano motivo non riuscirà a vedere, restando di fatto cieco. ** Vi avvicinate a VenyaH sussurrando: esci e rientra ;) Vi avvicinate a Vinzent sussurrando: esci e rientra ;) VenyaH si avvicina e Vi sussurra: grazie :)
Vinzent [.Altare.] { s'inarca per qualche secondo sulla propria schiena, i muscoli atrofizzati s'irrigidiscono come violentemente prima di ridistendersi. Le fini labbra si schiudono lievemente e gli occhi si aprono na nulla riesce a scorgere l'eterno, solamente buio } Dove sono? { poco più di un sussurro sfugge da quelle labbra mentre gli occhi scuri imperlati di rosso lievemente velati di bianco si muovono a destra e a manca come se cercassero di scorgere qualcosa in quel buio sconosciuto } 22:21
Phaelobryl [Altare] <Indietreggia di un paio di passi per avere una visuale più ampia dei tre corpi che sono ormai stati ricreati sull'Altare di Ossidiana, continuando a mostrare quel sorriso letale e sensuale che incurva gli angoli delle labbra verso l'alto, mostrando l'arcata superiore dei denti candidi e perfettamente allineati. La coda dell'occhio individua in ritardo i movimenti di MABEL, ruotando piano il capo verso di lui fino a parlargli con un sibilo freddo, che risulta altisonante dopo quel silenzio prolungato.> La vostra idiozia di fronte ad un'Eletta di Morte è pari soltanto a quella di un topo davanti ad un'aquila. <Non gli concede più di qualche secondo, liquidandolo con un semplice cenno prima di focalizzare l'attenzione sulla rapida dipartita di SOFOS. E' poi verso ARAS, MABEL e CANDIA che parla, indicando con un cenno VINZENT, VENYAH e NARA.> Fateli riposare per otto ore. 22:21
22:22 VenyaH [Altare] spalanca gli occhi all'improvviso, scossa dal violento sussulto che lo riporta nel mondo dei vivi. Fissa l'oscurità fiocamente rischiarata che lo sovrasta, cercando di fare mente locale, cercando di ricordare. Non si muove ancora, limitandosi a fissare il vuoto, a cercare di carpire i suoni e le voci che lo circondano. Impercettibilmente, le sue labbra si stringono, percependo qualcosa di strano ma invitante a livello primordiale. Con la punta della lingua va infine a lambire i contorni della runa che è stata disegnata sulle sue labbra, saggiando la vitae, gustandola. Solo dopo lunghi momenti si decide a muovere le mani, sfiorando con le dita il suolo su cui è adagiato, prima di premere contro a questo nel tentativo di sollevare, piuttosto lentamente, il busto. Il capo sembra un macigno posto sulle sue spalle; tremendamente pesante, terribilmente confuso. 22:23 Kaleidon [Pressi Altare] ascolta attenta l'invocazione e quanto provoca negli spiriti e nei corpi in cui ora le anime hanno ritrovato albergo, il suo sguardo indurisce, pare ghiaccio mentre osserva Vinzent ed ascolta le sue parole, di nuovo il cappuccio porta sul capo e, in silenzio, attende
Nemya [Altare] { Annuisce all'indirizzo di PHAE non appena aggiunge quel che è di suo compito, quindi si allontana dall'altare e va verso i defunti. Sorride appena alle parole della Cultista ma l'ammonisce. } Moderate i toni Cultista.. non vorrei fossero troppo avventati o meglio, non voglio caos in un luogo sacro come questo. { Ammonisce però anche MABEL l'unico mannaro fra i due, già forse anticipandolo sui tempi,. Si umetta le labbra e conclude. } Il rito è giunto al termine, potete ritirarvi tutti. MorS Dominat. 22:26
22:27 Candia [pressi Altare Nero] Il gesto del Primo Cavaliere è repentino, ma cerca di fermarlo con la mano sinistra, appena cercando di appoggiarla sulla cotta nell'intento di calmarlo, Il tono è fermo ma corese<Vi prego, non vi son pericoli. Pensate al Cavaliere> dice in un sussurro mentre si volge all'Altare e veder terminare la Resurgo. Annuisce alle parole di PHAELOBRYL e china il capo condiscendente <Primo andiamo ad aiutar VENYAH> gli dice ora con un sorriso.
mabel [Pressi Altare] (Ignora Phealobryl verbalmente, solo indicandole la lama della Corta che sibila rientrando nel fodero. Il filo fa stridere volutamente con i margini del fodero, strappando via piccoli pezzi di stoffa. Un ghigno disegna, fin troppo evidente verso la Jalil ma a Candia parla in seguito) Me lo porto via subito, prima di far finta di scordare il mio debito con questo posto... ( si muove lentamente infine. La nenia metallica risuona tra la nebbia, prima di TENTARE di afferrare VENYAH. Lo raggiunge sull'Altare, mentre le braccia si distendono sino al torace di Venyah. Serra la muscolatura, potrebbe non avere difficoltà in quel tentativo di issarlo 22:27
come un sacco in aria) 22:30 Phaelobryl [Altare] <L'espressione torna ad essere una maschera di apatia, la tranquillità innaturale che deforma ogni cannella di quel viso splendidamente scolpito nell'ossidiana pura. Solo un sorriso sardonico, vagamente beffardo, ad impreziosire una bellezza perfetta per i canoni razziali, ora oscurata dal cappuccio nero che rende unicamente visibili gli occhi color magenta. Torna a scivolare verso l'Altare, accostandosi alla parte sinistra per avvicinarsi maggiormente al corpo di VINZENT.> Certo, Superiore. Mors Dominat a voi. <China il capo ad indirizzo di NEMYA, prima di avvicinare il viso a VINZENT, senza sfiorarlo.> Mentore.. <Flautato il tono, dolce e basso. Appena più alto nel rivolgersi a MABEL, le labbra che sorridono, gli occhi che fulminano.> Le armi non sono ben accette alla Necropoli, spero ve lo ricorderete la prossima volta. 22:30 Nemya [Altare] { Alle parole di MABEL solo aggiunge serafica } Se il servizio non è stato di gradimento e se lo sprezzate in tal modo, senza furbamente nascondervi ai nostri occhi, allora quel debito potrebbe aumentare. Siamo intesi? { Una breve pausa, per poi aggiungere maligna } Quello laggiù il vostro amato cavaliere, è un Vampiro, un mio vampiro appartenente al Khamaril: è la seconda volta che io stessa lo riporto in vita. Devo forse pensare che non avete protezioni della vostra stessa incolumità adeguate nel vostro ordine, membro del Nibbio? { Irata appena al viso appare, l'espressione di un Sire accigliato che osserva duramente il suo avverso, mentre la falce è posta al destro fianco e la lama diretta verso lui, ma distante. } 22:32 VenyaH [Pressi Altare] «Facendo forza sulle braccia, cerca in qualche modo di rimettersi in piedi, giostrandosela in maniera lenta e chiaramente difficoltosa. A stento si rende conto di quello che lo circonda, andando a stringere gli occhi per osservare, una ad una, le figure che popolano quel luogo. Soprattutto fissa MABEL, che gli si avvicina per offrirgli aiuto. Non lo rifiuta certo, lasciandosi issare senza opporre la benché minima resistenza. » Che... cosa? «ma non domanda altro, poiché alla sua mente nemmeno sovvengono altre parole da dire. Lo sguardo vacuo e confuso si posa su CANDIA, poi ancora su MABEL ed infine su NEMYA. » Vinzent [.Altare.] { ode molte voci che tuttavia non riconosce } Armi? chi siete voi? { domanda verso Phaelobryl metre gli occhi velati cercano quelle voci come a volerle catturare e affibbiarvi un'immagine } Si sono mentore, ma fatevi vedere non vi vedo { spiega con tono basso e calmo } perchè è così dannatamente buoio { lentamente la mancina si leva a cercare il proprio viso sporco del sangue della dorw } 22:32
Phaelobryl [Altare] <Si lascia andare ad un ghigno che ha del sadico mentre alterna brevemente lo sguardo tra NEMYA e MABEL, scuotendo appena il capo prima di sorridere, infantile, alla volta di VINZENT. Gli occhi sondano quelli ciechi del Figlio di Veddharta, mentre il braccio sinistro si abbassa sull'Altare per tentare di infilarsi sotto al collo dell'Eterno.> Sono la piccola Tarantola che vi chiama con tanti nomi.. <Ancora un sibilo carismatico le parole, mentre percepisce il contatto con la mano di VINZENT senza battere ciglio.> Ce la fate ad alzarvi? <Più fredda ora, mentre la mano destra tenta di artigliare il polso rispettivo del Vampiro, rinchiudendolo in una presa debole, atta solo a far percepire la propria presenza.> 22:37
22:38 Kaleidon [Pressi Altare] la cerimonia volge al termine, ancora sosta presso l'altare, il vento muove il suo Manto e la nebbia che la cinge, ancora guarda l'Altare, ma già si appresta a ripercorrere a ritroso il cammino che l'ha portata in quel luogo
mabel [Pressi Altare] Per Voi non è credito! E' un debito per il Vostro Ordine ma avrò modo di venire a reclamare quando ci sarà chi di dovere...( Nel frattempo va a a piegare le braccia e dopo aver afferrato letteralmente VENYAH. Lo issa come un fuscello poi lo fa scendere nuovamente, limitandosi a porre il suo braccio sinistro parallelo al suolo e mettere la propria spalla destra sotto l'incavo dell'ascella del vampiro) Forza Venyah, che andiamo via... ( Ma non ignora NEMYA a cui ancora dice) Il ..Vostro ...vampiro è un Cavaliere, non ha bisogno di balie e se cade in battaglia lo fa per giuste cause...(digrigna i denti, in pratica VENYAH potrebbe ritrovarsi sulle punte dato che il Primo lo issa dal suolo per trascinarselo con la spalla. Ignora ancora ciò che dice PHAELOBRYL che comunque lo costringerebbe a ruotare di 360 gradi per incontrarne ora il viso) 22:41 Candia [pressi Altare Nero] <porta anche lei il passo verso l'Altare e il Nibbio seguendo il Primo ,alle sue parole, risponde di nuovo ferma >Non è questo il momento delle ruggini, vi prego < dandogli un'occhiata un tantino di traverso. Si volge poi a VENYAH cercando di non seguir la provocazione di NEMYA e invitando MABEL a far altrettanto con uno sguardo di intesa>Cavaliere, vi portiamo a Corte <gli dice con fare gentile> Di nuovo vi prego di lasciar le diatribe lontane al momento, Primo Cavaliere, vi son tempi e luoghi e qui non è tempo nè 22:38
luogo <altera adesso, mentre con la mano lo invita a lasciare l'altare e proseguir oltre il Tempio> 22:41 Vinzent [.Altare.] { Gli occhi vagano ancora in quel vuoto, mentre avverte la presenza della drow } Una tarantola? { domanda mentre la voce torna ad essere bassa e calda come era prima che la morte torbasse la propria utopia } Credo di si, tuttavia se avessi qualcosa per riprendermi sarebbe meglio { annuisce lievemente, mentre alzandosi e mettendosi a sedere i lunghi capelli castano chiaro ricadono sul viso } E questa tarantola possiede un nome? { domanda ruotando il viso verso quello della drow, ora che ne avverte la presenza vicina } 22:43 Nemya [Altare] Ah non è credito? Reclamare? { Sbarra gli occhi e sottolinea col tono } Se io stessa con i Necromanti non lo riportavamo al piano materiale, perdevate un cavaliere e ci ripagate così? Io Sire del Khamaril, nell'udire ripetutamente notizie della morte del mio vampiro e poi sprezzate i nostri riti atti a riportarlo in vita. { Aggiunge poi } Sicuramente ci sarà molto da rivedere in quell'accordo antiquato tra il Khamaril e il Nibbio: MOLTISSIMO. A risentirci. { Ignora VENYAH subito dopo una breve occhiata a lui donata, quindi dona un cenno semplice verso VINZENT e ultimare su PHAE. } Potete ritirarvi Cultista. MorS Dominat. { Detto ciò si osserva attorno e quindi prende la via delle cripte, cominciando a scnederne i gradini. } 22:46 Phaelobryl [Altare] <Un ringhio basso e bestiale sgorga dalle labbra del Ragno Femmina come getti d'acqua di una cascara, ribollendo nell'aria mentre ascolta le parole di MABEL. Scuote appena il capo, evitando qualsiasi commento mentre sembra essere ben più interessata alle condizioni di VINZENT, tanto da non staccargli gli occhi di dosso. Mantiene il braccio sinistro disteso sulle sue spalle, mentre la mano destra accarezza distrattamente il polso dell'Eterno.> Dove volete che vi accompagni, Mentore? <Avvicina il viso al suo, mentre gli alita sul collo un soffio di seta e velluto, accarezzandogli la pelle senza toccarlo.> Phaelobryl.. <Un cenno accondiscendente, poi, verso NEMYA.> Accompagno il Serpente. Mors Dominat, Superiore. 22:46 mabel [Pressi Altare] Lo so Ministro (replica a CANDIA) E' una questine personale e appena sarà il momento di risolverla la Corte non sarà coinvolta...( parole dette con tono alterato, seppur il respiro sia mantenuto regolare e la cadenza non sia aggressiva nei confronti dell'umana. Diniega verso NEMYA) NOn tentate di coinvolgere la Corte con i Vostri giochetti di parole. Primo perchè non è del rito che parlo, secondo perchè non è di Voi che parlo e terzo perchè io parlo per me e non per la Corte. O forse è il pretesto di qualche Vostro rancore? Un Sire che usa pretesti? (borbotta così infine, muovendosi in direzione opposta seppur osservi la stessa) 22:46 VenyaH [Pressi Altare] « Quando MABEL lo tira su dal suolo lui si lascia guidare proprio come un fuscello, non potendo opporre resistenza nemmeno se lo volesse. Inizialmente ciondola, prima di tentare di appoggiare il proprio braccio attorno alle spalle del Primo, per reggersi. Tale posizione lo porta in effetti ad avere una stabilità col terreno ancora minore, poiché è costretto sulle punte dei piedi. » Andiamo, si, ve ne prego. Tutto questo... non ora. «risponde così a CANDIA, sollevando nuovamente una mano per portarsela alla testa mentre stringe le labbra in una smorfia. Confuso e spossato. » 22:50 Nemya [Altare] ovviamente non può udire le parole di mabel, quindi prosegue per la sua via, scomparendo nel buio dei gradini che conducono ai sotterranei delle rovine. 22:51 Kaleidon [Camminio->Spiazzo] ora le spalle volge all'altare e tra la nebbia si avvia verso lo spiazzo, la notte non le è amica, in silenzio si ritira, così come è giunta
Vinzent [.Altare.] { ascolta il dire della drow, fremendo lievemente quando avverte quel respiro caldo sulla propria pelle gelida, così gli occhi si chiudono rassegnati a quella cecità } E sia, ma per evitare che si sappia in giro, vi appellerò come Vedova Nera credo vi si addica di più, la preferisco alla tarantola { così dicendo il viso s'abbassa appena } dove volete seppur la corte sia la mia meta, ma i miei occhi ora sono i vostri Vedova Nera { spiega sorridendo sibillino } 22:51
22:52 mabel [Camminio] si porta appresso Venyah,SICURO che Nemya lo abbia udito. La breve distanza che li divideva mentre parlavano e soprattutto il sileznio del loco permetterebbero anche di udire le parole ringhiate dal Primo Cavaliere a metri e metri di distanza...Ma non si guarda più indietro, andando via...
Candia [pressi Altare Nero] <sta per lasciare l'altare alle sue spalle quando le parole di NEMYA la travolgono, fa cenno a MABEL che sostiene VENYAH di lasciar il Tempio e alla Necromante replica con cortesia> Vi prego, non lasciate che una vecchia ruggine di un testardo Cavaliere, accettate le mie scuse di Ministro <con un sospiro, poi torna a guardar MABEL per assicurarsi che vada via>Adesso basta, Cavaliere, avanti andiamo <gli dice secca, mentre guarda VENYAH sofferente> state tranquillo, dovrete riposare molto a Corte 22:55 VenyaH [Pressi Altare] Grazie. «mormora verso MABEL, per quanto a stento si renda conto di quello che succede tutt'attorno a lui. Capisce solo di essere stanco, talmente stanco da risultare inerme accanto al Primo, sul quale cerca una presa che chiamarla salda è usare un 22:53
eufemismo. Le sue dita si stringono infatti, ma debolmente. » Non capisco ma... si. «mormora anche verso CANDIA, accompagnando quelle parole da un lento annuire. Si chiude poi nel silenzio, aggrottando la fronte quando si immerge in pensieri e riflessioni, lasciandosi condurre via, mano a mano, dal Primo. » 22:57 Phaelobryl [Altare] <Il braccio destro tenta ora di applicare una leggera pressione verso la schiena di VINZENT, invitandolo senza parole a scivolare dall'Altare per posizionare i propri piedi sul pavimento. Lo stesso braccio scivola dunque verso la zona lombare della schiena dell'Eterno, tentando di avvolgerlo in una sorta di abbraccio per sostenerlo da eventuali debolezze.> Nera va bene.. ma Vedova.. <Emette un gemito appena infastidito, tornando ad avvicinare il viso al collo dell'Eterno per poi cambiare repentinamente direzione. La lingua scivola tra i denti, tentando di leccare le labbra del Mentore ancora sporche di sangue umano.> Spero di non sbagliare strada, Mentore, anche se non potreste trovare una guida migliore.. <Vagamente languido il tono, che ancora si mantiene basso.> 22:58 mabel nella nebbia del loco, non visto, dovrebbe riuscire a issare Venyah nel proprio cavallo e avviarsi verso i Cancelli. Lo fa comunque in silenzio, non dicendo niente na Candia 22:58 Candia [Camminio] Oltrepassa il tempio in rovina e scende le scale, borbotta accigliata scuotendo il capo <Avanti Mabel, Venyah ha bisogno di riposo e non è poca la strada> Gli dice ora cortese, mentre percorre il Camminio. Lampi che scuotono il cielo lasciano intravvedere le antiche lapidi, e le sconnesse rovine intorno a loro, ancora l'umida nebbia che li avvolge facendoli scomparire alla vista
Vinzent [.Altare.] { scende così dall'altare, le gambe tremano lievemente prima che la poca Vitæ presente nell'antico venga distribuita per non cadere in terra. Al sentire la lingua suelle proprie labbra freme nuovamente lasciando fuoriuscire aria fredda dalle narici, vezzo che si concede raramente } E' il nome di un ragno { commenta come a voler spezzare quelle sensazioni } se non vi piace ve ne sono tanti. . . potrebbe essere Tarantola Nera. . . { alza lievemente le spalle } e sia, mia guida mi rimetto alle vostre { si volta appena come se la potesse vedere, sussurrando lievemente } cure. 23:07 Phaelobryl [Altare] <Apre completamente il palmo della mano destra, artigliando il fianco del Vampiro in una presa ferrea e sicura, tuttavia non così forte da poter causare dolore. Ed è allora che la mano sinistra, finalmente, scivola verso il lato destro dell'Altare a cui è appoggiata la Staffa, precedentemente abbandonata per consentire ad entrambe le mani piena libertà di azione. Le dita si chiudono sul catalizzatore, mentre le labbra mostrano un sorriso quando l'animo oscuro riceve il nuovo connubio con la propria Staffa.> Conoscete il mio vero nome, perchè non utilizzare semplicemente quello? <Tono ovvio, appena più alto ora che sono loro due gli unici rimasti alla Necropoli.> La prima che vi concede un tocco in questa nuova vita, Mentore.. ricorderete questo momento.. <Vagamente ironica, ora, prima di accennare un passo in avanti, voltando di nuovo, poi, il viso verso quello dell'Eterno, i tacchi che le consentono di accennare una nuova vicinanza, eccessiva come la precedente.> Le mie mani, la mia.. lingua. 23:11 Vinzent [.Pressi Altare.] Una resurgo esemplare non c'è che dire { asserisce lasciando che la mancina salga a scansare alcune ciocche di capelli castano chiaro portandole dietro il rispettivo orecchio } Come preferite Phaelobryl { sussurra lievemente, cominciando a camminare assecondando le movenze della drow } non preoccupatevi, noi antichi non sentiamo dolore, per tanto potreste anche affondare le unghie nella mia carne non sentirei nulla se non un lieve { si concede una pausa } come lo chiamate voi Mortali. . . fastidio { annuisce lievemente } ricordo la vostra voce, siete la Cultista presa a staffate dai vostri confratelli nevvero? 23:02
Phaelobryl [Pressi Altare] <Il viso torna a voltarsi verso la scalinata che precede il Camminio, lo sguardo acceso dallo spettro termico che sonda il pavimento per ricercare eventuali ostacoli, occhi perfetti per chi non riesce a vedere. Mantiene un'andatura lenta e regolare, continuando a trattenere contro il proprio corpo il fianco sinistro dell'Eterno, il freddo proveniente dal suo corpo che viene contrastato dal calore del Ragno Femmina. Di nuovo, è un connubio.> Generalmente evito contatti prolungati con i Figli di Veddharta, Mentore. A quanto pare non ho un ottimo odore, secondo la vostra razza, e la cosa mi infastidisce non poco. <Vagamente irato il tono, che si mantiene tuttavia basso e privo di particolari inflessioni emotive.> Sono io, esatto. 23:18
Vinzent [ Pressi Altare ] { le narici si dilatano mentre ruotando il capo verso la drow, dovrebbe sfiorarne la guancia destra con il naso } Odori. . . { sorride malizioso } Il Vostro sangue per quelli della mia razza è veleno. . . per questo dicono che non profumate { annuisce 23:24
lievemente tornando con il viso in direzione del sentiero } ma io adoro i veleni, li trovo così. . .Letalmente Attraenti { sussurra lievemente, aggiungendo } voi no? Phaelobryl [Rovine|Camminio] <Gli occhi di magenta fuso continuano ad analizzare ogni dettaglio della Tenebra che li circonda, niente che rimane nascosto ad uno sguardo naturalmente potenziato, ora nel massimo della sua attività. La Gemma della Staffa si illumina di azzurro quando l'aura mistica viene sollecitata dalle emozioni provate dal Ragno Femmina, che subisce passivamente quella carezza interrompendo repentinamente i propri passi.> Mentore.. <Sibilante, non nasconde il proprio accento natio in quell'unica parola pronunciata. La mano destra stringe con più forza il fianco che viene trattenuto, mentre il viso nuovamente si abbassa verso il collo dell'Eterno, questa volta cercando di leccare una piccola porzione di pelle.> ..il veleno è il Potere del Ragno.. 23:31
Vinzent [.Rovine|Cammino.] { le spalle si rilassano lievemente e il capo s'inclina lievemente prima di abbassarsi verso destra } Phaelobryl. . . { sussurra mentre le iridi ruotano in direzione della drow seppur le palpebbre restino chiuse gelose di quel dono di cecità } non usate questo veleno con me. . . anche se sono una fiamma fredda non ancora completamente accesa. . . sò scottare anche in queste condizioni { detto questo un sorriso sibillino tira le fini e fredde labbra carezzate da qualche ciocca di capelli } Il Ragno possiede il veleno e le zampe giuste per afferrare la preda che si dimena disperata nella tela. . . { sussurra lievemente } una scena assai eccitante per chi di carne il potere brama { annuendo in una risata maligna } 23:37
Phaelobryl [Rovine|Camminio] <Le palpebre si abbassano a cullare gli occhi appena più accesi di una tonalità chiara di rosso, una nota di arancione che stona con il magenta che annega la totalità delle iridi. Un leggero sospiro, morbido come la seta, commenta il sapore di quella pelle eterna, appena accarezzata dalla lingua viscida e vorace che torna presto a farsi spazio nella bocca del Ragno Femmina. Un piccolo ghigno, invisibile per occhi ciechi, deforma le piccole labbra ancora bagnate da leggeri strati di saliva.> I Ragni sanno sempre quando la preda è troppo grande per poter essere attanagliata dai fili di seta.. <Riprende a camminare, i movimenti ancora più lenti per consentire al viso di mantenersi ruotato in direzione di quello dell'Eterno.> Forse la vostra fiamma scotta troppo, Mentore.. ed io ho paura di bruciarmi, secondo voi? 23:44
Vinzent [.Rovine|Cammino.] A mio modesto parere si { sorride enigmatico mentre continua ad avanzare sempre scortato da Phaelobryl } una fimma fredda può bruciare molto di più di una fiamma calda { alzando le spalle } tuttavia credo che avremo tempo per approfondire questo discorrere non credete? { così dicendo svaniscono ben presto nel sicuro abbraccio della notte } 23:49