Inspiration we n°2

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n째2 trimestrale 21 marzo 2013

INSPIRATION WE



INSPIRATION WE Questo progetto nasce da un atto di fiducia e dal coraggio che si ha quando si crede in un sogno espresso. Nasce dopo anni di idee e fantasie appuntati su agende e diari prima, block note del pc e dello smartphone poi. Vuole presentarsi in punta di piedi con la meraviglia, il desiderio di scoperta e stupore, l’entusiasmo e la tenacia determinata del bambino, che sta imparando a muovere i primi passi, con la delicatezza e la forza di una ballerina, che si accinge a volteggiare e danzare una coreografia in divenire... Il sogno é creare un magazine originale. Spesso ci ritroviamo a “sognare ad occhi spalancati” e vogliamo vedere le cose con occhi che sanno guardare oltre, e sì, anche se può scivolare nel banale, con occhi che si emozionano insieme ai sorrisi, alle lacrime e ai brividi del cuore. Ci piacerebbe dar voce e condividere con molti... Vogliamo vedere, scoprire, assaporare. Far parlare persone vere e in gamba, che trovano spazio per ridere, essere spensierate, leggere, intense, allegre, mettersi alla prova... fare qualcosa per crescere e cambiare in positivo questo nostro mondo. Pensiamo che ognuno vorrebbe riprovare emozioni a cui non ha potuto dedicare il giusto tempo e spazio, quelle emozioni lasciate alle spalle trascurandole e forse dimenticandole, senza rendersi bene conto di cosa si stava perdendo. Questa rivista è per quelli che desiderano ricordarsi delle cose belle con un sorriso, per chi ama accompagnarsi con la musica, viaggiare, esplorare anche con la fantasia, per chi apprezza e ammira le arti tutte, le piccole e le grandi cose... e riconoscendole esprime gratitudine. Spero abbiate il giusto pizzico di curiosità per sfogliare questo sogno, che con amore condivido con tanti amici ed ora con voi.

Ecco per voi il numero DUE di Inspiration We!!!


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Inspiration we

{7} INSPIRATION WELCOME {8-13} INSPIRATION WE LOVE SPRING {14-21} INSPIRATION WE@ {22-25} INSPIRATION WEEKEND {26-31} INSPIRATION WE LOVE MUSIC {34-35} INSPIRATION WEIRD {36-43} INSPIRATION WE HOST {44-74} INSPIRATION WEDDING


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Inspiration welcome

La parola Primavera per me racchiude in sè sapore di rinascita, si avvicina al concetto di seconda possibilità da dare a noi stessi e a chi amiamo... o abbiamo amato. Offriamo nuove occasioni perché ci manca lo stare insieme, ci manca il momento in cui ci sentivamo felici e progettavamo un futuro, che è diventato questo nostro presente, ben diverso da quello che avremmo sognato. Non è facile lasciare andare dal cuore le emozioni legate a certi ricordi perché è come se si fossero gelati in un periodo invernale, (mantenendo tutto sotto una “coperta di ghiaccio e cristalli di neve”), per cercare di impedire a ciò che sta sotto di sgretolarsi e andare in pezzi. Si fatica a sciogliere certi momenti o ferite, che ci hanno raggelati ma lasciando andare, essi potranno scivolare via rendendoci liberi. Certo, abbiamo paura di perderli ma “mollando la presa”, impediremo alle cose di fossilizzarsi in noi e forse, riprenderemo a respirare più leggeri. Il seme piantato per dare frutto, apre se stesso e si trasforma, aleterando e mutando tutto intorno. Il giardinaggio, per me, ha un potere simbolico e catartico, come la musica. Si studia che la musica (dal sostantivo greco μουσική) è l’arte dell’organizzazione dei suoni nel corso del tempo e nello spazio. Se ci pensiamo, essa vive quando è incompiuta. Ci permette di godere di lei, di farla entrare in noi, emozionarci, conoscerla, apprezzarla, capirla proprio nel momento in cui è ascoltata nel presente. L’uomo, nel “qui e ora” è ciò che è, frutto di ciò che è stato, potenziale di ciò che sarà, pensa e progetta di diventare... Una qualunque opera artistica si considera compiuta quando è “finita” cioè conclusa in tutta la sua composizione, stesura e fattezza, mentre un’opera musicale, un brano scritto o improvvisato, è e si compie nel divenire del momento in cui è suonato. Questo concetto è portatore intrinseco di speranza. Noi tutti ci affanniamo per “arrivare” dove ci siamo prefissati, per concludere qualcosa, sentirci “realizzati”, per dire <<ho fatto anche questa!>> <<ho raggiunto e sono arrivato!>> Forse la vera conquista è quella dell’attimo presente, del “nuovo momento che si genera”, della lacrima che nasce e scorre via dall’occhio in un battito di ciglia. Solo nel qui e ora possiamo godere, respirare e vivere di ciò che siamo, provando a concretizzare ciò che vorremmo essere. Ci vuole presenza, accoglienza, attenzione all’ascolto di noi e dell’altro, ma è anche l’unica cosa che veramente possediamo e di cui possiamo essere “padroni”. Dunque risvegliamo i nostri sensi, abbandoniamo le rigidità dell’inverno, le coperte e le bardature. Lasciamoci illuminare i volti dai primi, tanto attesi e caldi, raggi del sole e sorridiamo nel cuore, grati per questa rinnovata primavera, portatrice di speranza e nuove possibilità.

La primavera non è solo una stagione ma una decisione da prendere

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Inspiration we love spring Pic nic La primavera e’ il periodo ideale per organizzare un bel pic nic! Noi abbiamo inaugurato la stagione, lasciandoci ispirare da una delle prime belle giornate di sole e preparando tanti stuzzichini golosi, profumate torte salate, allegri spiedini di pomodorini pachino e ciliegie di mozzarella, pane fatto in casa con fettine di salame casereccio, formaggi, e molto altro!!!

Promemoria per il pic nic:

Coperta grande Tovaglia Tovaglioli, bicchieri, piatti e posate Coltelli per pane, salame e formaggi Apribottiglie Vino, succhi di frutta, acqua, birre (possibilmente da conservare fresche in una borsa frigo) Salviette umidificate, fazzoletti, buste per la raccolta dei rifiuti Borsa o zaino o cestino (meravigliosi quelli romantici intrecciati, in vimini!)

Altre idee e ricette per il pic nic:

Tramezzini classici prosciutto cotto e funghi; pomodoro e mozzarella; tonno e olive; gamberetti e insalata; mortadella e stracchino... tutti con un filo di maionese! Torte salate ricotta e spinaci o ricotta e zucchine trifolate. Per gli amanti del piatto caldo: pasta al forno, a cui noi abbiamo accoppiato un cuscus di verdure saltate in padella, (leggete le ricette per realizzare queste pietanze gustose dal successo assicurato!). Ottime per le giornate estive, piĂš calde e soleggiate: pasta fredda, insalata di riso o farro e orzo perlato.

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Couscous alle verdure Il couscous è un alimento tipico della Sicilia occidentale e del Nord Africa. Con questa granella di semola da cuocere al vapore, al “nostro Pic Nic primaverile”, abbiamo preparato la variante con le verdure.


Ingredienti per 4 persone: Cous cous 250 gr Acqua (per un cous cous morbido 30 cl più al dente 25 cl) Sale e pepe q.b. Olio extravergine Zucchine 2 Peperone 1/2 Piselli 90 gr Carote 2 Cipolla 20 gr Radicchio 50 gr Succo di limone Un piccolo gambo di prezzemolo fresco

Preparazione In una pentola portare ad ebollizione l’acqua salata, con un cucchiaino d’olio a persona. Togliere dal fuoco e versare il couscous, mescolando delicatamente. A parte, lessare i piselli, tritare la cipolla, tagliare i peperoni e le carote a julienne, le zucchine a mezzaluna o a rondelle, e il radicchio a pezzettini. In una padella imbiondire la cipolla con un filo d’olio, aggiungere tutte le verdure tranne il radicchio e cuocere per pochi minuti, salare e pepare e togliere dal fuoco per lasciare raffreddare il condimento. Nel frattempo, lasciare gonfiare il couscous per circa cinque minuti. Aggiungere una noce di burro o un cucchiaio raso di olio di semi. Cuocere per altri quattro minuti, continuando a mescolare il couscous con una forchetta. Sempre con la forchetta, sgranare il couscous cotto, versare in una ciotola ampia, aggiungere tutte le verdurine, il radicchio, il succo di limone, aggiustare di sale , decorare con il prezzemolo fresco e servire.

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Pasta al forno


Ingredienti per 4 persone: Bucatini 300 gr Olio extravergine di oliva 2 cucchiai Sale e pepe q.b. Uova 3 Prezzemolo un mazzetto Una fetta spessa (1 cm circa) di prosciutto cotto affumicato da tagliare a dadini Grana padano o parmigiano reggiano o pecorino 40 gr grattugiati Una noce di burro

Preparazione Cuocere i bucatini in acqua salata. Scolarli al dente in una terrina. In una ciotola sbattere le uova con una forchetta, insaporirle con un pizzico di sale e pepe, aggiungere il prezzemolo e il prosciutto tagliati finemente quindi unire agli spaghetti, aggiungere il formaggio grattugiato e mescolare tutto. In una pirofila da forno far scaldare il burro o un filo d’olio, mettervi gli spaghetti e porla nel forno preriscaldato a 250 gradi o sotto il grill per 5 minuti circa, finchÊ la superficie della preparazione assumerà un bel colore dorato. Togliere la pirofila dal forno, lasciare riposare qualche minuto gli spaghetti, quindi impiattare il composto e servirlo ben caldo.

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smartphone

vs

fotografia


Inspiration we@

visioni dello smartphone La discussione che crea scintille e curiosità tra i fotografi: Si può considerare fotografia quella pratica oramai diffusa tra gli appassionati, di utilizzare lo smartphone al posto della “macchina fotografica“?


visioni dello smarthphone Qualche anno fa sarebbe stato impossibile! Oggi per avere delle foto ricordo delle vancanze o dei compleanni di un bambino, di un evento lavorativo, di un momento divertente o qualunque, quasi tutti i “provetti fotografi” usano smartphone e tablet, come se le macchine compattine non servissero più a nulla e le reflex fossero troppo complicate e ingombranti. “Viene bene anche con il telefono e poi la condivido subito sui social network...“. L’arte della fotografia durante l’arco della sua vita, ha vissuto continuamente la rivoluzione teconologica in salita o in discesa, a seconda dei punti di vista -stavamo meglio quando stavamo...Ma esiste ancora la fotografia? Siamo bombardati ogni giorno da centinaia di immagini, in tv, nei tablet, sui social... e i nostri occhi si stanno abituando alla quantità dimenticando forse la qualità? Un po’ come per la musica dove

ognuno di noi possiede hard disk pieni di cartelle gonfie di mp3, ma non si gode più nulla, relegando l’ascolto della colonna sonora della propria vita in un auto o in un paio di sterili auricolari colorati, pompati nei bassi per simulare una qualità che lascia spesso a desiderare. Per me la fotografia esiste ancora ma ci chiede del tempo per essere apprezzata. Fermarsi un momento. Provare a capire cosa realmente ci racconta uno scatto e il perchè il fotografo, suo autore, ha deciso di fare click proprio in quell’istante, momento e luogo. Forse l’unico modo per dedicare il tempo corretto di “lettura“ ad una fotografia è quello di darle valore “stampandola“. Andando ad una mostra fotografica vi accorgerete di come potreste venire rapiti da un particolare su cui lo sguardo prima distratto, si sofferma notando un colore o una zona d’ombra. Quello scatto “rapendovi”, potrebbe suscitarvi


molteplici pensieri. Potreste cercare di capirlo, considerarlo introspettivo oppure emozionarvi al primo sguardo. La stessa fotografia, in mezzo ad altre dieci-cento-mille su facebook, instagram o pinterest per esempio, scorrerebbe via al vostro passaggio verso sinistra dell’indice, quel nuovo gesto che hanno imparato anche i lattanti a fare con lo smartphone della mamma. Si sfoglia con l’indice sullo schermo touchscreen in un movimento impulsivo e si diventa tutti editor, questa si, questa no, ancora no, questa insomma e via così... Quindi il mio consiglio è quello di stampare le fotografie, non tutte ovviamente, le più belle ed emozionanti. Poi le potrete custodire in un album “analogico“ proprio come una volta, da sfogliare lentamente in compagnia di una buona canzone e un bicchiere di vino giusto. Non sono nostalgico ma credo nell’emozione, quella che ti fa restare

a bocca aperta o provare certi brividi lungo la schiena. Quindi impariamo anche a scattare meno. Non è facendo diecimila foto che si coglierà l’essenza. Basta saper aspettare il momento giusto, e qui ci viene in soccorso la vecchia scuola dei maestri del reportage. Armatevi di pazienza e il cuore vi guiderà. Detto ciò direte: “Quindi?” Quindi quasi a smentirmi, vi propongo alcuni “scatti” eseguiti con uno smarthphone di media qualità (camera con 5mpx, insomma niente di che) per confermare il mio pensiero. Non è come, non è cosa si usa. Bisogna vedere con gli occhi e poi fermare l’emozione con il cuore e la mente, e se in quel momento avrete sottomano solo il vostro telefono scattate pure, almeno porterete a casa un ricordo, una VISIONE...

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Serie di “visioni“ raccolte all’interno delle mura del parco giochi


Scorcio giardino interno - Castello di S.Martino

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“Visioni“ dello smartphone - © Riccardo Ceccato 2014

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Inspiration weekend

Tra le cose che ho letto....

Autore: John Green Titolo: Colpa delle Stelle Editore: Rizzoli Pagine: 360 Anno prima edizione: 2012

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Tra le cose che ho letto.... Recensione di Silvia Z. Un libro che parla di cancro...non avrei mai pensato di leggere un libro sapendo dal principio che mi avrebbe fatto soffrire, ma mi sono fidata di John Green, già apprezzato in “Cercando Alaska”. E’ triste? Si è triste. E’ angosciante? Si, eccome. Ma è umano in modo impressionante, si piange e si ride proprio come nella vita reale. Hazel Grace ha 16 anni, ma la sua non è solo la vita di una normale sedicenne, è la vita di una sopravvissuta. Da tre anni sta lottando contro il cancro alla tiroide, in regressione grazie ad un farmaco sperimentale. Costretta dai genitori, preoccupati che possa cadere in depressione (cit. “La depressione è un effetto collaterale del morire. Anche il cancro è un effetto collaterale del morire. Quasi tutto lo è al dire il vero.”), a frequentare un gruppo di supporto tra adolescenti malati come lei, incontra Augustus “Gus” Waters un affascinante diciassettenne ex giocatore di basket a cui è stata amputata una gamba a causa di un osteosarcoma. Augustus la travolge con la sua fame di vita, di passioni e di risate, dimostrandole che il mondo non si è fermato e che anche loro possono rincorrerlo e acciuffarlo. Gus e Hezel diventano amici, così come possono essere amiche due persone attratte l’una dall’altra. Hezel lo convince a leggere il suo libro preferito “Un’imperiale afflizione”, e lui ne diventa ossessionato quasi quanto lei, tanto da utilizzare la possibilità di portarla ad Amsterdam a conoscere l’autore del libro grazie alla fondazione che esaudisce i desideri dei malati terminali. La morte però è sempre dietro l’angolo, si porta via gli altri compagni del gruppo di supporto, ed attira nelle sue spire anche Hezel, consapevole di essere una bomba ad orologeria, destinata a far soffrire con la sua morte tutti quelli che la amano. Allontana Gus per risparmiargli il dolore di vederla morire, ma dopo un ricovero in ospedale durante il quale Gus non smette mai di starle


vicino, si rende conto di amarlo, e una volta ripresasi , decide di partire con lui per Amsterdam. L’incontro con l’autore è una totale catastrofe, ma il viaggio è determinante per la nascita del loro reciproco sentimento. Non c’è lieto fine in questo libro che parla di adolescenza e malattia, ma c’è comunque speranza.... Hezel , Augustus, il loro amore, è tutto inaspettato, anche la fine. La felicità è breve ed ha un prezzo. Questo romanzo, è vita, è speranza è morte. Un misto di lacrime compassione amore e gioia. Non si può non pensare che ci vorrebbero più Augustus Water in giro per il mondo. Un racconto di vita e di morte, poetico e drammatico, ma anche ironico e vitale. Una lettura da consigliare e sconsigliare allo stesso tempo, coinvolge e ferisce. Come per il precedente “Cercando Alaska” Green utilizza un linguaggio attuale e scorrevole, pregno di frasi profonde e citazioni (da Giulio Cesare a William Shakespeare) , ma senza essere mai banale.

E’ un libro che vale la pena leggere anche se farà male. Il film Colpa delle stelle (“The Fault in Our Stars”), uscirà nei cinema statunitensi il 6 Giugno 2014, mentre in Italia il 4 Settembre 2014.

Autore John Green è nato nel 1977. È cresciuto in Florida e in Alabama. Cercando Alaska è stato il suo primo romanzo e negli Stati Uniti ha vinto numerosi premi come miglior libro per Young Adults. E’ anche l’autore di Teorema Chaterine e Città di carta.



LA CANZONE ITALIANA FRA TRADIZIONE E SPERIMENTALISMO Cos’è Saya? Saya è un progetto di musica italiana nato a Padova poco più di un anno fa dall’incontro di cinque giovani musicisti: Sara Fattoretto alla voce, Yuri Argentino al sax, Andrea Vedovato alla chitarra, Riccardo Di Vinci al contrabbasso e Stefano Cosi alla batteria.

Inspiration we love music

Saya 5et

Il repertorio reinterpreta con ironia la migliore tradizione della musica italiana attingendo al ricco serbatoio di brani e autori datati anni ‘30-’60. Il progetto rende omaggio alla canzone italiana e ai suoi protagonisti: le musiche del Trio Lescano e del Quartetto Cetra, di Domenico Modugno e di Lelio Luttazzi, di Luigi Tenco e Giorgio Gaber si vestono di nuove sonorità che abbracciano il jazz, la bossa nova e la musica improvvisata a cavallo fra tradizione e sperimentalismo. Perché un gruppo giovane come il vostro ha deciso di riproporre un repertorio così datato? “La nostra tradizione musicale è unica e preziosa. Molti miei coetanei snobbano o ignorano del tutto la storia musicale del nostro paese” sostiene Sara Fattoretto, voce del gruppo. “Adoro la musica italiana di quegli anni. Le melodie sono la nostra forza: brani come Amore Baciami, Parlami d’Amore Mariù, Vecchio Frack, solo per citarne alcuni, hanno fatto la storia della canzone italiana e non possono finire nel dimenticatoio. Credo sia importante, soprattutto in un momento di crisi e sconforto generale come quello che stiamo vivendo oggi, scoprire o riscoprire le proprie radici ed il bello che il nostro paese ci ha regalato. Ripartire dall’arte, dalla musica, dalla bellezza può rappresentare la vera rivoluzione del nostro tempo”.

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Quando e dove suonerete prossimamente? “A breve uscirà il nostro primo album Ho un pinguino nella scarpa per la nuova etichetta indipendente Indijazzti Record e il 12 Aprile si terrà la presentazione ufficiale del nostro lavoro presso il Teatro della Scuola di Musica Gershwin a Padova in Via Tonzig, 9. (per info: 049/774588 – 328/6949219 – info@spaziogershwin.org). Sarà un’occasione speciale di musica e condivisione: al concerto seguirà un piccolo rinfresco a cui tutti sono invitati!”.

Sara Fattoretto _ Saya 5et www.facebook.com/SayaItalianJazz www.sayajazz.it

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Un figlio e’ l’amore più grande e vero che puoi provare. Colui che perdoni sempre e nonostante tutto. Potrai non condividere le sue scelte ma non smetterai mai di amarlo. Hai bisogno di lui, anche se non sa aiutarti come vorresti, può insegnarti cose infinite e inaspettate Puoi considerarlo “bene a rendere” a cui regalare le emozioni più belle. Un angelo del paradiso che saprà farti conoscere angoli di inferno e purgatorio. Un figlio e’ un’occasione di rivincita e riscatto a cui puoi rinunciare. Una chiave per aprire te stesso. Verso un figlio non puoi avere aspettative ma nutrire speranze. Ti sa mettere costantemente alla prova. Egli chiede tu dai. Può regalarti sorrisi meravigliosi. Per lui potresti vincere ogni battaglia. Da quando lo concepisci, gli doni parte del tuo cuore, forse quella migliore! Diventa uno dei tuoi sogni più belli. La ragione dei tuoi risvegli, delle notti insonni, delle lacrime più dolci e anche di quelle più salate. Tu diventi vulnerabile anche se vorresti essere, o compi per lui, “gesta da invincibile”. Quando perdi un figlio, un pezzetto di te muore con lui, glielo doni e lo lasci andare nella convinzione che quella parte possa amarlo anche lontano da te, vicino ai tuoi pensieri, in ogni dove e per sempre. Per un figlio cambi o perdi la vita, te stesso, ti rialzi e ti ricostruisci infinite volte... per essere migliore e perchè lui possa sentirsi orgoglioso di te (tu di lui lo sei ogni istante in cui respira e non chiedi altro se non assistere e contemplare il miracolo che e’!) Preghi e impari lingue sconosciute. Per un figlio ti metti in discussione, cresci e scopri cose più di quanto possa fare lui nei suoi primi tre anni. Un figlio e’ una parte di te indipendente, un tuo cuore con le gambe, che percorra’ strade alternative che non conoscerai mai. Ad un figlio doni gratuitamente senza chiedere nulla. Con un figlio scopri un temporaneo senso di onnipotenza, brevemente senti di essere il suo mondo, conosci e convivi tra apnee e singhiozzi di paura e terrore, con il peso delle responsabilità, il senso di inadeguatezza, leggerezza, allegria, la gioia vera indescrivibile a parole. Assapori attimi ripetuti di felicità. Per lui costruiresti di nascosto l’universo per farglielo conquistare in modo autonomo, in sicurezza, facendogli vivere ogni istante come se fosse il re dei mondi, il suo e il tuo. Ad un figlio puoi assicurare accoglienza e amore, sopra a tutto il tuo amore. Un figlio lo lasci libero. Pur sapendo che da quando c’è la tua libertà sarà legata alla sua, non intralcerai il suo vivere perché non vuoi essere causa di rinuncia ma solo fonte di amore. Un figlio ti allarga l’anima per starci un po’ più comodo insieme a te. (Prendendo indegnamente in prestito il titolo di un libro bellissimo) Dedicata a TE e “uno nessuno e centomila”


un figlio è l’amore più grande e vero che puoi provare

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The Time Machine La macchina del tempo ci porta dove la musica aveva inizio, indietro ma non troppo. Ogni genere musicale nasconde le sue perle quasi dimenticate da rispolverare, magari in una cartella del vostro smartphone, pronte per essere gustate. Canzoni che sono senza tempo, di artisti andati, andanti oppure vivi e vegeti. Una fusione di emozioni, voci e strumenti. Questa volta ho raccolto 5 brani per “argomento“ lasciandomi in-spirare dagli eventi e dall’energia emozionale. Potreste scoprire di non conoscere affatto alcune scelte riportate, un buon pretesto per ascoltarle ora, cercate sul tubo o in qualche e-shop, non ve ne pentirete.

Per chi crede che la musica migliori la nostra esistenza e ci sia stata donata per credere ancora...

Inspiration weird

rubrica a cura di Kir Otacec

Mandela • Ordinary Love – U2 • Mandela – Santana • Asimbonanga – Jhonny Clegg • Mandela day – Simple Minds • Mandela (bring him back home) - Hugh Masakela

In-Strumental • Apache - The Shadows • Orion - Metallica • Horizons - Genesis • On the Run - Pink Floyd • Mood for a day - Yes

Italian Rock • Senza vento - Timoria • America - Gianna Nannini • Marlon Brando - Ligabue • Gli spari sopra - Vasco Rossi • Gioconda - Litfiba

Spring

On the Road

• Another spring - Nina Simone • April come she will - Simon & Garfunkel • Un Chimico - F. De Andrè • Il primo giorno di primavera - Dik Dik • Primavera - Luca Carboni

• Where the streets have no name - U2 • Three little birds - Bob Marley • Just breathe - Pearl Jam • Pride and Joy - S.R.V. and Double Trouble • On the road again - Canned Heat

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LA FILOSOFIA INCONTRA L’ARTE? Arte e filosofia “Filosofia di Vita -dialogo tra buon senso e sapienza- È ideato da un gruppo di amici di diversa provenienza culturale, senza scopo di lucro, che crede nel pensiero capace di scaldare il cuore, attivare il corpo e ispirare nuove idee con incontri culturali tenuti dai maggiori pensatori italiani ed internazionali” Più conoscere per più amare. Leonardo da Vinci Filosofia di Vita è attivo dal 2007 e intende offrire un’opportunità rivolta a far estendere la consapevolezza sul valore dell’Arte. Negli incontri organizzati quest’anno da Filosofia di Vita, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, sono state presentate tre espressioni artistiche performanti: Teatro, Musica e Danza. Le relazioni di ciascun incontro, sono state precedute dalla performance di un artista, per esprimere l’Arte trattata dai relatori. Le tre discipline sopra citate, sono state scelte perché il corpo attivo dell’artista è considerato il media dell’arte; il filosofo e lo storico, per intessere il dialogo atto a far comprendere l’origine e la contemporaneità di ciascuna disciplina.


Inspiration we host

Io ho avuto il piacere di partecipare e fotografare alcuni momenti dell’incontro svolto al centro culturale Altinate San Gaetano di Padova: Filosofia e Musica, introdotto da Marzia Banci, responsabile dell’organizzazione, che ha ospitato: Massimo Donà -Musicista alla TrombaMichele Polga -Musicista al Sax TenoreRoberto Favaro -MusicologoMassimo Donà -Filosofo-

idea Grafica: Michelle Wu e Sofia Boaretto



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Esprimere a parole i concetti espressi, performance e riflessioni, le emozioni trasmesse e percepite, non è cosa semplice! La Difesa Del Popolo il 23 febbraio 2014, ha dedicato un articolo all’incontro su Filosofia e Teatro, dal titolo “L’Arte è corpo gestito dal pensiero”.

I precedenti incontri, tutti ad ingresso gratuito, si sono tenuti nel mese di febbraio 2014 e hanno avuto come protagonisti: Filosofia e Arte: Fabrizio Plessi -Video ArtistaDominique Stella -Storica dell’ArteVincenzo Vitiello -FilosofoFilosofia e Danza: Leonardo Diana -DanzatoreNuccio Sciola -scultoreLaura Pulin -CoreografaEugenia Casini Ropa -Storica della Danza Filosofia e Teatro: Nicoletta Maragno -Attrice TeatraleCristina Grazioli -Storica del TaetroLucrezia Ercoli -ScrittriceUmbreto Curi -Filosofo-

www.filosofiadivita.it

foto di Elisabetta Celentin

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“Voi metteteci l’amore... per tutto il resto affidatevi alla nostra professionalità per realizzare i vostri sogni”

www.lolwedding.it 44


Inspiration wedding

LoL wedding - Lot of Love è un progetto creato da diversi professionisti del settore wedding uniti dal comune amore, dalla dedizione e dalla passione per il proprio lavoro. LOL presenta serate a tema, ospitate in alcune delle location più belle ed esclusive di Padova, durante le quali avrete l’opportunità di ricevere preziosi consigli, idee, suggerimenti, spunti per organizzare il vostro Matrimonio e realizzare sogni e desideri.


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I professionisti che hanno partecipato alla prima edizione LOL 2014: L’Atelier di Sandra Dorio - Banci Jewels - Birra Antoniana Come d’Incanto - Frenesia Parrucchieri - Hotel Galileo - Hotel Millepini Petali & Fantasie - Pher Servizi Fotografici - Rossella Perverisni Mua Salamanca Agenzia Viaggi - SAYA - Sirio - Testi Store - We Love



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TO BE CONTINUED...


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