Palazzo Vistarino | Fuoriporta by photoSHOWall la parete fotografica

FUORIPORTA Palazzo Bellisomi-Vistarino Pavia

A norma della legge sul diritto dâ&#x20AC;&#x2122;autore e del codice civile, Ă¨ vietata la riproduzione totale o parziale, di questo volume in qualsiasi forma, originale o derivata, e con qualsiasi mezzo a stampa, elettronico, digitale, meccanico per mezzo di fotocopie microfilm, film o altro, senza il permesso scritto dellâ&#x20AC;&#x2122;editore.

photoSHOWall per

FUORIPORTA

Palazzo Bellisomi-Vistarino via Santâ&#x20AC;&#x2122;Ennodio, 26 Pavia

racconto fotografico Lorenzo Sacchi_photoshowall storie

PALAZZO VISTARINO

Palazzo Bellisomi-Vistarino è una residenza nobiliare di origine settecentesca, affacciata sul fiume Ticino, nel cuore di Pavia. Una vera e propria “villa delle delizie”, con sale affrescate, spazi per la musica, la lettura e la conversazione, con parco, belvedere, cappella e scuderie. La costruzione del palazzo fu voluta da Gaetano Annibale Bellisomi, aristocratico pavese, che, intorno alla metà del Settecento, la affidò all’architetto milanese Francesco Croce. A dimostrazione dei suoi versatili interessi, il Bellisomi volle che la residenza comprendesse una biblioteca, un museo antiquario e scientifico e una wunderkammer con collezioni naturalistiche. Il palazzo occupa una superficie di 5600 mq. E’ tra gli esempi più importanti del barocchetto lombardo e, grazie all’affaccio dal belvedere e al parco, propone un felice dialogo tra la città e il fiume. Nell’Ottocento, l’edificio fu acquistato dai Conti di Vistarino che lo rinnovarono significativamente, determinando quella sovrapposizione di stili, il settecento e l’ottocento, che costituisce una delle peculiarità del palazzo.

FUORIPORTA la mostra photoSHOWall per Marcella Milani Enrico Doria Andrea Belloni Giuseppe Brusa Marco Morandotti

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L’occasione per questa mostra è stata la commessa di 43 cornici e relative riproduzioni fotografiche per arredare le stanze del quarto piano di Palazzo Bellisomi-Vistarino a Pavia, adibite a foresteria. Il Palazzo, proprietà della fondazione Alma Mater Ticinensis, i cui soci fondatori sono l’Università degli Studi di Pavia e la Fondazione Banca del Monte di Lombardia, sede di corsi di alta formazione, conferenze, seminari e concerti, è uno dei più importanti contenitori culturali della città, grazie al valore artistico e architettonico della struttura e al prestigio delle attività ospitate. Il palazzo possiede già un’istallazione permanente di fotografia, controluce, prodotta nel 2016 da plano design utilizzando le proprie scatole luminose per arredare le parti comuni del secondo piano, sempre adibite a foresteria. Per la mostra fuoriporta, abbiamo pensato di dare una tema fotografico classico, quello del paesaggio, a cinque fotografi pavesi, Andrea Belloni, Giuseppe Brusa, Enrico Doria, Marcella Milani e Marco Morandotti lasciandoli liberi di interpretarlo attraverso la selezione di un progetto già in portfolio (i tempi della commessa non permettevano di chiedere un lavoro ad hoc).

La collocazione e la fruizione di questa nuova collezione è anomala rispetto all’esposizione tradizionale di un lavoro collettivo: i singoli scatti, stampati in un’unica copia, saranno in gran parte destinati a camere di uso esclusivo di uno o due ospiti della foresteria. Pochi scatti saranno destinati ad aree comuni, aperte ai fruitori delle diverse attività del palazzo.

Abbiamo quindi deciso di adottare uno standard del supporto di stampa, quadrato, con uno spazio a bordo immagine che ospitasse il cartiglio, per rendere compatibile la diversa dimensione nativa di ogni singolo progetto alla componibilità variabile (e imprevedibile) della mostra. Il “pieghevole da comodino”, il catalogo digitale, il colophon sono parte integrante della mostra e permettono ad ogni ospite della foresteria di scoprire le altre parti del progetto partendo dalla visione esclusiva di quella a lui riservata. La riproduzione delle fotografie è eseguita con la tecnica della stampa diretta su plexiglass trasparente da 3 millimetri, protetta da retro verniciatura bianco latte. Le cornici in mdf nero e il sistema parete che ricompone in un’unica grande immagine le singole stampe fotografiche eseguite su supporti trasparenti, utilizzata per la presentazione della mostra, sono realizzate utilizzando prodotti e materiali di serie del sistema photoSHOWall di plano design. Il sistema photoSHOWall, utilizzato sia nell’ambito dell’allestimento di mostre che dell’arredamento di interni, è stato sviluppato nell’ambito del progetto SHOWall in parternariato con l’Università di Pavia, e realizzato con il sostegno di Regione Lombardia, Ministero dei Beni Culturali e Comunità Europea.

maggio 2017 Davide Tremolada

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Marcella MILANI

Marcella Milani nasce il 6 luglio 1974 a Pavia, da famiglia fortemente legata alla cittĂ . Fotografa dal 1996, professionista freelance, ha pubblicato e pubblica per quotidiani e periodici nazionali. Dal 2006 lavora per il Corriere della Sera.

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Marcella MILANI _ le opere

Sopravvento, 2016-17

Quando ci si lascia la città alle spalle non è raro imbattersi in immagini evocative dell’incontro tra natura e ciò che l’uomo ha creato. Con tenacia e lavoro paziente, il verde conquista spazi. Sembra quasi approfittare della disattenzione umana per riprendersi la sua rivincita, restituendoci una bellezza nuova e silenziosa dentro la quale è facile perdersi.

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marcella milani_sopravvento 2016-2017

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Enrico DORIA

Enrico Doria è nato a Palermo nel 1978. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Genetica e Scienze Biomolecolari presso l’Università di Pavia. Appassionato di fotografia sin da bambino quando ha cominciato a scattare con una Canon AT1 del padre, il suo percorso fotografico è cominciato dal 2003; innamoratosi di una Holga, regalatagli un giorno di ottobre, ha cominciato a realizzare alcuni progetti in pellicola a medio formato che lo hanno successivamente portato, nel corso degli anni, ad esporre in diverse città italiane e straniere. Tra i vari riconoscimenti, nel 2012 è stato selezionato per esporre nel circuito OFF del Festival della Fotografia di Savignano; nel 2014 è tra i finalisti del Leica Awards; nel 2015 un suo lavoro fotografico è stato premiato al MIFA (Moscow International Foto Awards); sempre nello stesso anno è stato tra i finalisti del Lugano PhotoFestival. 14

Alcuni suoi reportage e lavori fotografici sono stati pubblicati su diverse riviste nazionali e internazionali.

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Enrico DORIA _ le opere

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enrico doria _ holga colors 2016

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Andrea BELLONI

Andrea Belloni Nato a Pavia nel 1985 attorno ai 15 anni scopro la mia passione per la fotografia. Dopo essermi diplomato comincio a frequentare l’università di Pavia e nel 2011 mi iscrivo all’istituto Italiano di fotografia di Milano per diventare un fotografo professionista. Parallelamente al percorso di studi ho intrapreso la carriera di freelence fino a che nel 2013, concluso il percorso di formazione fotografica, inizio a lavorare come fotografo di still life, proseguendo la realizzazione di progetti personali fine art.

EXIBITIONS

AWARDS

2017 _ “FoodGraphia_Food Art & Photography” 2016 _ “Arles 2016 Les Rencontres Voies off” 2016 _ “Visti da noi” 2016 _ “La bellezza del tempo” 2015 _ “Festa del Ticino” 2014 _ “Proiezioni fotografiche” 2013 _ “24 Ore” 2011/2012/2013 _ “Europhoto Festival, Invisibili ad occhio nudo” 2013 _ “Fotografie in biblioteca” 2012 _ “Cerchi di circo” 2011 _ “Faccia a Faccia”

International Photographer of the year 2016: _3’ PLACE WINNER - ARCHITECTURE: CITYSCAPES _ ‘Surreal architecture’ International Photography Award 2016: _ Awarded Honorable Mention in Advertising - Food for the winning entry Rain Drops. _ Awarded Honorable Mention in Architecture - Buildings for the winning entry surreal architecture. _ Awarded Honorable Mention in Architecture - Other for the winning entry surreal architecture. Tokyo Foto Awards 2016 _ Awarded Honorable Mention in Architecture - Cityscape for the winning entry Vaduz. _ Awarded Honorable Mention in Fine Art Abstract for the winning entry Waterfall.

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Andrea BELLONI _ le opere

Questa è una piccola serie parte di un progetto più ampio che costituisce una ricerca sul paesaggio che diventerà un libro intitolato “ANIME”. Le immagini sono state realizzata con un’ottica Lensbaby soft focus e un filtro infrarosso, sono immagini sporche rubate alla realtà per ottenere una nuova visione sul paesaggio.

Introduzione: Quelle che vedrete sono Monadi. Ho spogliato il paesaggio e ho lasciato che i colori svanissero per catturarne l’essenza.

Ho tolto definizione per non farvi distogliere lo sguardo dall’anima dei luoghi. Alla fine ho tolto anche la luce per impedirvi di avere punti di riferimento che potessero portarvi su strade già conosciute. L’infrarosso mi ha permesso di raccogliere le monadi, distogliere lo sguardo dalla confusione del reale e di accedere a una nuova anima per vederle con occhi di altri mondi. Ogni monade racconta la sua storia dall’unico punto di vista che conosce, ogni monade è l’anima di un mondo.

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andrea belloni _ anime 2015

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Giuseppe BRUSA

Giuseppe Brusa fotografo paesaggista, nasce a Pavia negli anni sessanta, i primi approcci con la fotografia avvengono ad inizio anni ottanta. Cresciuto sulle rive del Ticino sviluppa da subito un grande legame con il fiume, per questo grande è il suo desiderio di rappresentare attraverso la fotografia i momenti e i luoghi più significativi del territorio. Nel 2011 in collaborazione con la poetessa Rosina Tallarico realizza il suo primo libro (Luci Sul Fiume Ticino) una carrellata di immagini che raccontano il fiume attraverso l’eterno mutare delle stagioni, si apre poi un lungo periodo fotografico dedicato all’Oltrepò nonché ai laghi del nord Italia, splendidi palcoscenici dove ancora l’intimità e la bellezza dei luoghi consentono al fotografo di sperimentare un nuovo approccio.

Ad oggi il suo interesse verso la fotografia è rimasto immutato, il nostro bellissimo territorio, continua ad essere il palcoscenico ideale dove dare libero sfogo a questa grande passione, durante questo percorso fotografico non mancano mostre, e proiezioni.

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Giuseppe BRUSA _ le opere

Il lavoro esposto in questa sede racconta attraverso il paesaggio, un viaggio che conduce da casa nostra, sul fiume Ticino, sino a Venezia, passando per i laghi di Como, Maggiore e Garda.

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giuseppe brusa _ boats in the landscape 2016

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Marco MORANDOTTI

Ingegnere, docente di Architettura Tecnica presso l’Università degli Studi di Pavia. Presidente del Corso di Laurea in ingegneria Edile e Architettura, Diretttore del Centro interdipartimentale di ricerca sulla conservazione del patrimonio culturale (CISRIC) e vice presidente del centro interdipartimentale per la cooperazione nei paesi in via di sviluppo (CICOPS). Sviluppa attività di ricerca e didattica nel campo delle tecniche costruttive tradizionali e innovative, applicate al progetto di nuove architetture e al recupero dell’esistente.

Uno dei temi sui quali ha sviluppato una specifica attività di ricerca applicata riguarda la progettazione sostenibile nei paesi in via di sviluppo e nel global south, tra cui in particolare Colombia, Costa d’Avorio e Kenia.

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Marco MORANDOTTI _ le opere

Diaframmi 2015_in corso Alla ricerca del legame tra paesaggio e ambiente costruito, attraverso la barriera - il diaframma, appunto - costituito da una soglia percettiva. Si mescolano immagini in cui lo spazio dell’osservatore è raccontato attraverso la fuga prospettica che si conclude con un varco, ad altre in cui è l’esterno a caratterizzare al scena, come ritagliato un uno sfondo completamente nero, e privo di dettaglio. 28

www.marcomorandotti.it

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marco morandotti _ diaframmi 2016-2017

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photoSHOWall è un sistema modulare per l’allestimento e la produzione fotografica, progettato da Davide Tremolada Intraversato, utilizzato per realizzare spazi espositivi o installazioni. photoSHOWall è composto da moduli-cornice, di diverse dimensioni, sempre incassabili gli uni negli altri,che possono ospitare immagini intere o scomposizioni inedite. Una rete di installazioni permanenti o temporanee permette la diffusione dei contenuti delle mostre che aderiscono al circuito photoSHOWall. photoSHOWall è un sistema registrato, sviluppato nell’ambito del progetto SHOWall. Il progetto SHOWall, Smart HighTech OpenWall, è stato finanziato a valere sul Bando “Smart Fashion and Design” promosso da Unione Europea e Regione Lombardia e cofinanziato dal POR FESR 2014-2020, nell’ambito della presentazione di progetti di sviluppo sperimentale, innovazione e disseminazione dei risultati nella filiera della moda e del design afferenti alla macroarea “industrie creative e culturali”. Il progetto SHOWall è realizzato con il sostegno di:

il circuito photoSHOWall

showroom mtp spazio | viale Brambilla 40, Pavia +39 0382 527 969 www.photoshowall.com

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