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Una produzione
Photofestival milanophotofestival.it Progetto grafico
photoSHOWall www.photoshowall.com © Fotografie Silvia Amodio, Maria Vittoria Backhaus, Enrico Cattaneo, Luigi Chierichetti, Mario Dondero, Luigi Erba, Franco Fontana, Gianni Berengo Gardin, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Raoul Iacometti, Ewa Marie Johansson, Francesco Paolo Michetti, Nino Migliori, Francesca Moscheni, Giancarla Pancera, Roberto Polillo, Edoardo Romagnoli, Giorgio Sommer, Lia Stein, Jan Sudek, Romana Zambon In copertina Mario Dondero. Jean Seberg, 1959 Prima ancora che un fotografo Mario Dondero è stato un intellettuale cresciuto come l’amico Ugo Mulas alla “scuola” del bar Jamaica a Milano prima di trasferirsi all’amata Parigi. Reporter di razza, ha frequentato l’ambiente artistico dedicandosi, come in questo caso, anche a realizzare ritratti di una intensità unica. Tutti i diritti riservati Luglio 2020
Sguardi a fior di pelle mostra fotografica a cura di Roberto Mutti
in collaborazione con
bozza 06.08.2020
Centro Culturale di Milano 5-25 ottobre 2020
Oggi Giuliani è sponsor orgogliosa della mostra fotografica dal titolo emblematico Sguardi a fiori di pelle che tratta due temi che ci sono cari. La tendenza naturale a innovare che fa parte del DNA di chi non accetta di fermarsi. Un parallelo che accomuna la forma più onesta di trasmissione della realtà quando si parla di fotografia, e per una azienda farmaceutica come Giuliani spa un lavoro costante di ricerca di benessere e risposte terapeutiche.
La capacità di guardare lontano
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La capacità di puntare lo sguardo verso orizzonti (che ad altri potranno sembrare solo idee) che non vediamo ancora ma che possiamo immaginare concretamente... L’importanza di uno sguardo educato alla ricerca del valore è l’unico modello dentro al quale si può sviluppare un senso di appartenenza che faccia crescere chi partecipa a questo cammino. La verità sta nella foto così come nella ricerca di una risposta per un problema di benessere non ancora risolto. Così oggi Giuliani vi invita a scoprire la bellezza della fotografia, prendete la macchina del tempo e scoprite assieme alla bellezza di uno scatto, e quel che genera, le tappe fondamentali che ci hanno portato ad arrivare fino a qui oggi.
Un impegno quotidiano
Ricerca, Salute, Well-Being. Sono i punti cardinali che formano la bussola che direziona la nave Giuliani, principi che ispirano l’attività dell’azienda farmaceutica: la Salute e il Benessere dei consumatori sono il fine, la Ricerca Scientifica è il mezzo che ne consente il raggiungimento. Tendenza all’innovazione, passione per la scienza, attenzione e interesse per le esigenze dei consumatori sono i motori che alimentano il quotidiano impegno di Giuliani nello sviluppo di prodotti per la salute della persona. 5
Collezionare opere fotografiche è stata, quindi, fino a pochi anni fa, attività di un numero ristretto di appassionati ognuno dei quali si è costruito un suo personalissimo percorso legato a esperienze, visioni, disponibilità economiche, scelte culturali ed estetiche profondamente diverse. C’è chi ha puntato sulle opere diventate iconiche e chi ha preferito concentrarsi su autori specifici più o meno famosi o magari su opere che raccontano l’evoluzione della tecnica dal dagherrotipo al digitale. Se le raccolte istituzionali di archivi e musei obbediscono a principi tassonomici ben precisi, i collezionisti privati sono in genere onnivori perché si nutrono di sguardi altrui, di esperienze trasformate in opere creative, di viaggi sintetizzai in una sola immagine, di volti ed espressioni, di frammenti di vita catturati per essere condivisi.
Collezionare il mondo
Soltanto nel 1999 in Italia alla fotografia è stato ufficialmente riconosciuto il titolo di bene culturale e in questo incredibile ritardo rispetto ad altre nazioni come la Francia e l’Inghilterra sta la ragione della scarsa considerazione che nel nostro paese le si attribuisce. 6
L’interessante risultato finale è l’eterogeneità che apre un nuovo interessante problema, quello del come raggruppare fra di loro le opere per creare un percorso intrigante. È quanto proponiamo in questa occasione accompagnando la storia dell’azienda Giuliani con opere che raccontano, in parallelo con la sua evoluzione, alcune tappe che fanno della fotografia un prodotto dell’ingegno sia dal punto di vista estetico che tecnico. Nei suoi primi anni di vita quella che venne definita l’invenzione fatale si impiglia nelle sue contraddizioni (destino comune, a ben pensarci, di quasi tutte le scoperte), contrapponendo quanti propugnavano la dettagliatissima e preziosa copia unica del dagherrotipo a chi preferiva realizzare negativi da cui riprodurre diverse copie. L’affermazione di questi ultimi apre la strada all’epoca che Walter Benjamin definì acutamente come quella della riproducibilità tecnica dell’opera d’arte.
Già alla fine dell’Ottocento si possono individuare due percorsi paralleli: del primo fanno parte autori come Giorgio Sommer che si dedica alla documentazione di architetture e opere d’arte, realizzando immagini di grande precisione richieste anche dalle Accademie di Belle Arti per scopi didattici. Del secondo quei fotografi che provengono dalla pittura e ne sentono l’influenza estetica: Francesco Paolo Michetti si propone per la sua modernità, per la capacità di intuire la crisi dell’arte rappresentativa e le nuove prospettive che la fotografia ormai indica. L’evoluzione dell’industria che propone fotocamere più maneggevoli apre la strada a documentazioni della quotidianità che al momento sembravano solo notazioni realizzate da un bravo dilettante di pregio come Luigi Chierichetti, ma con gli anni diventano testimonianza storica. Il rapporto fra lavoro professionale e ricerca personale trova in alcuni autori degli interpreti ideali: il praghese Josef Sudek realizza paesaggi suggestivi della sua città di cui coglie la dimensione poetica, Gianni Berengo Gardin si segnala come il più grande e coerente esponente italiano di quel tipo di reportage che si rifà all’estetica della photographie humaniste francese, Roberto Polillo lavora giovanissimo nel campo del jazz su indicazioni del padre Arrigo che di questa musica è il più acuto critico e divulgatore. Il dibattito attorno al tema del paesaggio diventa centrale attorno agli anni Ottanta grazie al contributo di alcuni grandi fotografi come Mario Giacomelli, che dalla sua Senigallia si proietta verso una più ampia dimensione poetica, e Luigi Ghirri che getta uno sguardo oltre la retorica del Bel Paese per proporre una visione fortemente contemporanea. Ciò porta a spostare l’attenzione verso il rapporto con le ricerche artistiche: Franco Fontana, dopo aver prodotto opere di un rigore compositivo vicino
all’astrattismo lavora sul tema della luce, Luigi Erba scompone e ricompone i piani nella sua indagine polisemica, Enrico Cattaneo porta all’estremo la sua investigazione metafotografica con opere che sembrano paesaggi e sono invece processi di ossidazione delle carte. Il nuovo secolo apre a prospettive di ricerca che caratterizzano ogni campo, così il nudo di Ewa Marie Johansson privilegia la composizione geometrica, l’attenzione ai particolari di Francesca Moscheni è funzionale a un racconto che si svolge per analogie, l’estro di Nino Migliori sottolinea il rapporto fra realtà e rappresentazione, l’osservazione della luna cara a Edoardo Romagnoli rende creativa la fotografia astronomica, i tagli audaci di Lia Stein trasfigurano le architetture, gli still life di Maria Vittoria Backhaus propongono una riflessione ironica sulla natura, mentre quelli di Romana Zambon trasformano oggetti anonimi in suggestive composizioni astratte. La figura umana resta centrale e viene affrontata da Raoul Iacometti con un’indagine sulla flessuosità del corpo, da Silvia Amodio con ritratti in studio di assoluto rigore, da Giancarla Pancera con immagini colte con immediatezza e sguardo intuitivo. Le fotografie accompagnano l’evoluzione dell’età contemporanea, la rappresentano, la interpretano ma ne sono anche parte integrante. Si può dire che nel corso della sua vita abbia più volte letteralmente cambiato pelle passando dal metallo del dagherrotipo al vetro delle lastre fino agli innumerevoli tipi di carta su cui le immagini sono state impresse. Questa è la ragione per cui una collezione è anche un modo per riflettere su chi siamo. Roberto Mutti
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1889 L’esordio in farmacia rappresenta il primo passo verso la formazione dell’azienda farmaceutica. Il luogo è simbolico e foriero di un’alleanza che vede Milano come protagonista di questo cammino.
Giorgio Sommer. Arco della Pace, Milano, 1889 Dal suo studio di Napoli il fotografo si spostava spesso in diverse città per realizzare immagini come questa che esaltavano la bellezza monumentale dei suoi soggetti. Dai negativi di grande formato otteneva stampe all’albumina che poi venivano virate seppia e incollate su un cartoncino di supporto.
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1890-1895 Sono anni di scommesse importanti per Giuliani perché viene creata la formula finale dell’Amaro Medicinale. Grazie al passaparola e alla soddisfazione dei clienti, la notizia dell’efficacia del preparato si diffonde in fretta e giunge persino alla famiglia reale.
Francesco Paolo Michetti. Nudo al mare, 1892 In una prima fase della vita si dedicava alla pittura usando come strumento di studio la fotografia cui poi si è consacrato totalmente, ottenendo importanti risultati che lo fanno ancor oggi considerare come uno dei più innovativi autori della fine del secolo.
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1937 Da farmacia ad azienda farmaceutica. L’antica farmacia laboratorio diventa una vera e propria azienda farmaceutica, dal nome “Stabilimento Farmaceutico Chimico-biologico Dott. A&M Giuliani”. Spostandosi dalla zona del Lazzaretto, il primo stabilimento per la produzione su larga scala dell’Amaro Medicinale apre in via Pelagio Palagi, ancora oggi sede dell’Azienda. Nel contesto di un’Italia che si muoveva alla velocità del cavallo troviamo un inizio di quel processo di trasformazione industriale che avrebbe accelerato il cambiamento.
Luigi Chierichetti. Via Paolo Sarpi 31, Milano, 1937 Proprietario di un rinomato negozio di ottica nella sua Milano dove si vendevano anche apparecchiature fotografiche, appena il lavoro glielo consentiva girava alla ricerca di paesaggi urbani documentando la città ancora attraversata dai Navigli e scene di vita quotidiana come questa.
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1940-1947 La guerra non ferma Giuliani. Durante la Seconda Guerra Mondiale, a causa dei bombardamenti che colpiscono Milano, la produzione si sposta a Lora, sul Lago di Como. Nel 1947, con la riapertura della sede di via Palagi, Giuliani arriva a disporre di due sedi.
Josef Sudek. Praga, 1946 Rimasto privo del braccio destro da combattente della Grande Guerra, diventa fotografo professionista e concentra l’attenzione sulla sua Praga riprendendola con una macchina di grande formato in un bianconero volutamente delicato. Talvolta, come in questo caso, usa una ripresa panoramica che esalta la bellezza dell’insieme.
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1955-1960 Le prime campagne pubblicitarie. L’Italia scopre che ha voglia di rialzarsi dalle guerre, sono anni di fermento economico e le novità sono all’ordine del giorno, come il vaporetto o come l’avvento della televisione che, nella seconda metà degli anni Cinquanta, incomincia a trasmettere le prime campagne pubblicitarie. All’avanguardia l’approccio dell’azienda Giuliani, che infatti inizia a proporre spot su Carosello, per poi arrivare a realizzare nel 1960 il primo manifesto pubblicitario.
Gianni Berengo Gardin. Sul vaporetto, Venezia, 1960 Molto celebre questa immagine scattata in soggettiva all’interno di un vaporetto veneziano cogliendo il gioco di prospettive creato dai riflessi sui vetri. Osservata con attenzione, la fotografia crea un iniziale spiazzamento visivo che cattura l’interesse che sembra volerci indurre a saperne di più sui passeggeri, sui loro pensieri, su che cosa faranno e dove andranno una volta scesi.
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1955-1970 Sono anni di forte sperimentazione culturale e sociale, una città come Milano ospitava il genio musicale del jazz John Coltrane e creava i primi spot educativi. Quello di Giuliani è uno spot innovativo, che lascia il segno nella storia dell’advertising: si tratta del primo spot pubblicitario che coniuga efficacemente la comunicazione commerciale con un messaggio di educazione alla salute.
Roberto Polillo. John Coltrane Quartet, Milano, 1962 Abitualmente il fotografo usava una reflex con cui riprendeva durante i concerti i musicisti per poi pubblicare i risultati sulla rivista Musica Jazz diretta dal padre Arrigo. Proprio con la Rolleiflex di quest’ultimo riprende il grande John Coltrane realizzando un’immagine insolita, diversa dal suo consueto stile: il voluto movimento della macchina è il modo con cui intende interpretare l’audacia della ricerca musicale del saxofonista.
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1976 La luna non era più un sogno, pochi anni prima gli americani ci avevano portato a camminare sul suolo lunare. In questi anni il solo limite è quello che ci si pone e gli obiettivi sono tutti perseguibili. Anche Giuliani è in fermento, crea infatti la Divisione Pharma, che sviluppa nuove specialità terapeutiche del tratto gastrointestinale in aree d’intervento fino ad allora inesplorate: Chenossil (calcolosi biliare colesterolica), Deursil (calcolosi biliaresilente e dispessia), Bioflorin (integratore flora batterica intestinale).
Mario Giacomelli. A Silvia, 1976 Forse il modo più corretto e intrigante per comprendere Mario Giacomelli non è quello di considerarlo solo quel grande paesaggista che pure è stato, ma di definirlo nella sua capacità di interpretare la poesia, operazione che gli riesce perché è lui stesso un grande poeta. Non teme, infatti, di confrontarsi con il Giacomo Leopardi de L’infinito e di A Silvia. Operazione, quest’ultima, che realizza con una lunga sequenza maturata fra il 1964 e il 1988 con esiti di straordinaria intensità, dove si confrontano dialetticamente nella stampa il bianco abbacinante e il nero catramoso.
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1987 Mesalazina in Italia. Il farmaco Asacol®-Mesalazina viene lanciato in Italia, con il principio attivo della Mesalazina nasce la prima cura per le infiammazioni croniche intestinali.
Luigi Ghirri. Lido di Spina, 1988 Tratto dalla più ampia ricerca Il profilo delle nuvole, questa immagine è emblematica dello stile di un autore che ha rivoluzionato il nostro rapporto con il paesaggio usando la delicatezza del colore come linguaggio. La fine della stagione estiva vena di malinconia questa immagine cui il primo piano del tavolo da ping pong conferisce una inusuale profondità.
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1991 La nascita di Bioscalin®. Bioscalin® è il primo integratore alimentare specificamente formulato per il benessere dei capelli: una vera innovazione per il mercato.
Luigi Erba. Interfotogramma, 1991 La linea nera che nei negativi divide i fotogrammi fra di loro è in genere considerata estranea alla fotografia, uno “scarto” di cui non tener conto. Luigi Erba la inserisce, al contrario, come elemento costitutivo dell’immagine che viene così ampliata in una sequenza che avanza per contrasti e analogie, creando così un cortocircuito visivo che diventa una riflessione di più ampio raggio sul linguaggio fotografico.
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2003 Bioscalin® con Biogenina®. Grazie al rilancio con un nuovo attivo brevettato incluso nella formulazione, la Biogenina®, Bioscalin® triplica le vendite: il marchio diventa leader del mercato anticaduta dei capelli in Italia e l’integratore alimentare più venduto in Europa.
Franco Fontana. Los Angeles, 2003 Tratta da una delle più intense ricerche del fotografo modenese che le ha donato il bellissimo titolo Sorpresi nella luce americana, questa immagine sottolinea il profondo rapporto che ci lega alla fotografia d’Oltreoceano come anche la diversità che consente a un europeo di guardare a quel mondo con sguardo incantato.
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2005 Giuliani acquisisce il marchio Giusto®, produttore di alimenti per celiaci, diabetici e nefropatici. L’acquisizione rappresenta il perfetto esempio dell’unione di due culture: scientifica e alimentare.
Enrico Cattaneo. Paesaggio, 2005 Profondo conoscitore dei processi chimici in camera oscura e fuori, il fotografo milanese ha sempre accostato alle sue classiche stampe in bianconero ricerche audaci off camera, ottenute cioè senza ricorrere all’uso dell’apparecchio fotografico. Anche se sembra la ripresa di un paesaggio naturale, sensazione volutamente confermata dall’ambiguità del titolo, questa immagine è l’esito di una serie di interventi di diversi agenti chimici fatti sgocciolare sulla carta fotografica. Per ribadire che ogni astrazione è un modo diverso di guardare alla realtà.
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2006 100 anni di futuro. L’Amaro Medicinale Giuliani® raggiunge un importante traguardo: il suo brevetto compie 100 anni.
Ewa Mari Johansson. Nudo, 2006 La fotografa svedese ricorre al formato quadrato perché è lì che sa di poter creare l’equilibro che le interessa nel gioco di un corpo che si muove nello spazio alla ricerca di geometrie delicate cui l’accurata stampa del bianconero dona una preziosità unica.
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2007 Acquisizione di Trosyd®. Giuliani acquisisce Trosyd®, marchio produttore di una linea di farmaci OTC (dall’inglese “Over The Counter”, a indicare farmaci da banco o di automedicazione) per il trattamento delle micosi di pelle e unghie.
Francesca Moscheni. Moulin Rouge, 2007 Scattata a Parigi nelle cucine del Moulin Rouge, questa immagine è parte di un servizio sulla ristorazione nei club francesi più famosi come il Lido, il Bobino e, appunto, il Moulin Rouge. Famosa come fotografa di food, l’autrice usa l’ironia per ricordare che in questi locali dove si mangia al buio non è il cibo la più grande attrattiva.
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2009 Divisione Informazione Medico-Scientifica. Nasce la Divisione Informazione Medico-Scientifica di Giuliani presso i dermatologi con le linee di prodotti Tricovel®, Dermolichtena®, PSO2®, Kerà®.
Nino Migliori. Tempo rallentato, 2009 La prima impressione è quella di trovarsi in un bosco, quello delle fiabe che un po’ attrae e molto spaventa. Poi guardando meglio, scopriamo di essere di fronte a un barattolo di verdure conservate: Nino Migliori, da grande ricercatore qual è, riesce nel suo intento di spiazzarci visivamente giocando sul rapporto fra grande e piccolo, ma anche concettualmente con una riflessione sul tempo e, in ultima analisi, sulla vita.
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2010 Mesalazina: il nuovo farmaco. MesavancolÂŽ-Mesalazina viene lanciato sul mercato italiano, in partnership con Nycomed/Takeda. Con un nuovo sistema di rilascio, il farmaco rappresenta una vera innovazione nella cura delle infiammazioni croniche intestinali.
Maria Vittoria Backhaus. Zolla, Filicudi, 2010 Prendiamo un soggetto cosÏ semplice da non meritare in genere la nostra stima e osserviamolo con attenzione. Ne saremo sorpresi, sembra dirci la fotografa mentre fa in modo che una zolla di terra assurga a soggetto di un’immagine essenziale eppure ricca di rimandi, suggestioni, frammenti di vita che si proiettano verso il cielo.
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2012 Acquisizione di Monodermà®. Giuliani acquisisce MonoDermà®, azienda che produce cosmetici in monodose a uso topico, vitamine pure per prendersi cura della salute e bellezza della pelle. La linea è rivolta a dermatologi e medici estetici, ma è presente in tutte le farmacie dotate di un reparto cosmetico di alta qualità.
Silvia Amodio. Ainhara, 2012 Tratto dalla ricerca Tutti i colori del bianco sulle persone affette da albinismo, questo calibratissimo ritratto va alla ricerca dell’armonia, gioca con la delicatezza dei cromatismi ma, soprattutto, conferisce al suo soggetto – troppo spesso guardato con sospetto per la sua diversità – una nuova dignità.
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2016 Milice® Nidrox® e Salax® Olux®, Bettamousse®, Crystacide®, Suadian® e Finacapil®: entrano nell’offerta terapeutica di Giuliani, a carico della divisione di informazione medico scientifica in dermatologia.
Edoardo Romagnoli. Luna, 2014 Dal 1990 il fotografo ha stabilito con il corpo celeste un rapporto particolare fatto di suggestioni e complicità e di cui noi siamo chiamati a essere partecipi in quanto osservatori. La luna è sfuggente? Il fotografo accetta la sfida, non ostacola il suo soggetto e anzi lo insegue consentendogli di disegnare nel buio fitto della notte quei messaggi criptici di cui il cielo è da sempre custode.
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2017 Bioscalin® Signal Revolution. Giuliani rivoluziona il trattamento anticaduta con un’innovazione mondiale brevettata, la molecola S-R, che stimola i recettori del follicolo pilifero, veicolando un segnale al capello. Nasce Bioscalin® Signal Revolution.
Raoul Iacometti. Green Attitude, 2017 Nei gesti e nelle posture controllate di una ballerina siamo abituati a leggere l’armonia del corpo e la capacità di trasfigurare lo sforzo fisico fino a farlo diventare bellezza. Ammirati da tutto ciò, ci concentriamo sulle tensioni del corpo senza immaginare che i suoi movimenti possano inscriversi in un più ampio quadro di riferimento, come facessero parte di un ordine di cui tutta la natura è partecipe.
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2017 Giuliani continua il processo di trasformazione e fonda il laboratorio dedicato alla ricerca del microbioma HmapLab, intuendo un trend di ricerca sulla quale sviluppare prodotti che rispondano sempre meglio e in maniera sempre piĂš personalizzata ai bisogni del pazienti.
Lia Stein. Luce riflessa, 2017 L’architettura contemporanea ci proietta in strutture geometriche che allargano la nostra visione, indicano prospettive, suggeriscono percorsi, filtrano la luce e in tal modo aprono diverse possibili visioni. In questa immagine tutti questi elementi convergono in quella che è una riflessione nella sua duplice accezione di rispecchiamento e di pensiero.
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2019 Il tempo consuma o esalta le caratteristiche di chi lo vive, nella fotografia di Romana Zambon Il tempo e l’incuria sembrano mangiare il metallo trasformato in ruggine. Giuliani nel 2019 celebra una data importante, 130 anni di lavoro sul territorio, di crescita e di scommesse.
Romana Zambon. Living as a metal, 2020 La fotografia possiede talvolta la capacità di trasformare quanto cattura: così ha fatto Romana Zambon che, aggirandosi in una discarica dove metalli non più utilizzati vengono stoccati, li riprende in accostamenti compositivi e cromatici così eleganti da alludere agli esiti dell’arte contemporanea.
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2020 L’anno inizia con una partnership importante. Giuliani spa, infatti, entra in partnership al 50 per cento in Gemelli health system (Ghs), società controllata dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, fondata nel 2018 e focalizzata sulla progettazione e realizzazione di alimenti a fini medici speciali (Afms), ma anche di integratori complessi e dispositivi medici per pazienti con bisogni medici ai fini terapeutici #nutrientiEsupplementi
Giancarla Pancera. Parigi, 2020 Capita, talvolta, che siano le difficoltà a spingere verso nuovi attraenti confini. La pioggia, una vetrina appannata e, improvvisa, all’interno una figura femminile che bisogna saper cogliere con rapida intuizione. Perché in quello sguardo che ci si immagina pensoso, in quel segno che ha lasciato sul vetro con la mano per pulirlo c’è un mondo tutto da immaginare.
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A DISPOSIZIONE GIULIANI
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Perchè ogni pelle ha i suoi bisogni, noi lo sappiamo bene e vi accompagniamo fin da piccoli
La mostra fotografica “Sguardi a fior di pelle” è anche il racconto che celebra la storia e l’evoluzione della realtà Giuliani SpA 5-25 ottobre 2020 Centro Culturale di Milano Largo Corsia dei Servi, 4