Livorno - Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure.

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Università degli studi di Firenze Corso di laurea in pianificazione della città del territorio e del paesaggio

“Le città come i sogni, sono costruite di desideri e di paure” Italo Calvino, Le città invisibili

Relatore: Carlo Natali Correlatore: Claudio Saragosa

Laureanda: Margherita De Peppo a/a 2013-2014


“Le città come i sogni, sono costruite di desideri e di paure” Cit. Italo Calvino, Le città invisibili

Introduzione

Dresda

Livorno

…Il Viaggio


I

Fasi di lavoro

III

II

Sviluppo storico urbanistico di dresda e livorno

GLI ANNI DELLA GUERRA E DELLA RICOSTRUZIONE

Due storie che s’intrecciano Dresda e Livorno

Il novecento un secolo maledetto

Come la neumarkt la via ferdinanda

Ricostruzione della regola per la via Ferdinanda

Insediamenti al 1300

Insediamenti al 1800 Livorno

Dresda

Livorno

Dresda

La via Ferdinanda


Sviluppo urbanistico

Parte I

Capitolo I

Due storie che s’intrecciano Insediamenti al 1300

Livorna

Drezànay

Parallelismi e dissonanze nella forma insediativa

•  Terreno paludoso

Acque Porta Frauentor

P. a Terra Fortezza Vecchia

Chiesa di Santa Giulia

Mura difensive

Frauenkirche

Jüdenhof Mura difensive

•  Sorgono in un golfo •  Comunità ebraica

Bagno

Acque

•  Presenza delle acque


Sviluppo urbanistico

Parte I

Capitolo I

Due storie che s’intrecciano

Dresda

Sviluppo di Dresda dal 1300 al 1800

forma insediativa XII secolo •  Viene prodotto il primo piano di trasformazione •  Si dividono nettamente la città medievale dalla forma regolare da quella “portuale” XIII secolo •  Le due città si uniscono abbattendo le mura e eliminando il fossato che le divideva •  Da questo momento in poi, l’area che stava tra le due città diviene il fulcro della vita sociale e prende il nome di Neumarkt XVI secolo •  Secolo di assestamento •  Si aggiunsero delle porte alla città •  Intensificazione della rete viaria

1300

1800

XVI-xVii secolo •  Vengono costruiti numerosi edifici monumentali, creando una polifunzionalità nel tessuto


Parte I

Sviluppo urbanistico Capitolo I

Due storie che s’intrecciano

Livorno

Interventi del 1500 e sviluppi fino al 1800

forma insediativa

XII-x secolo •  La città rimane stabile nella sua forma urbana, il primo accrescimento significativo si ha con il progetto del Buontalenti

XVI secolo •  Sotto i Medici nel 1557 viene elaborato il piano di accrescimento della città di Livorno da Bernardo Buontalenti

1500

1800

XVI-xVii secolo •  Come i Medici avevano “chiuso” la città attraverso le fortificazioni e isolato in qualche modo il sistema portuale Livorno-Pisa dal resto del Granducato e dell'Europa, così la politica lorenese mirò a “aprire” la città


Sviluppo urbanistico

Parte I

Capitolo I

Due storie che s’intrecciano Insediamenti al 1800

Livorno

Parallelismi e dissonanze nella forma insediativa

Dresda

In quest’ultima fase tra il XVII e il XIX secolo entrambe trasformano la loro concezione di città militare, delineata da bastioni medievali, in più armoniose città rinascimentali, per poi dirigersi verso un assetto definitivo

•  Termina lo sviluppo urbano di entrambe le città, che alla fine del XIX secolo si trovano in una situazione abbastanza simile: •  Presenza di una struttura stellata

Zwinger

•  Protezione della acque Neumarkt Altmarkt Ospedale

Fortezza Nuova

•  Tessuto a isolati quadrangolari o rettangolari fatta eccezione per le primitive parti di

Frauenkirche Duomo

Palazzo Reale

insediamento •  Molto differente è la struttura amministrativa


Parte I Risanamento del 1926

Risanamenti cittadini Il novecento un secolo maledetto

Risanamento del 1926

Capitolo II

Dresda

Livorno Frohngasse

Sistemazione della via Cairoli

“Progetto 1926” Il Piano fu denominato “Progetto 1926”, il fulcro delle operazioni si concentravano sulla Via Cairoli e le Vie perpendicolari: via del Tempio, via Santa Giulia, via San Francesco, via di Franco e Serristori, si tratta dell’area antistante al Duomo, che coincideva con la zona degli “affari”. La decisione di intervenire proprio in quest’area deriva dal fatto che la Via Cairoli era, di fatto, un Cardo interrotto dalla presenza del Duomo, era quindi intenzione dei progettisti far riacquistare importanza a quell’area in parte dimenticata.

Sistemazione della Frohngasse

L’area dell’antico “grande” vicolo (Frohngasse) così chiamata, subì notevoli interventi, s’inserì all’interno del tessuto residenziale e delle piccole botteghe un grande magazzino della catena “De-Fa-Ka”, lo si trapiantò a nord-est della piazza del nuovo mercato, posizionandolo strategicamente ad angolo dell’isolato preesistente, facendo così che questo, oltre a riqualificare lo stesso isolato, affacciasse anche in parte sulla piazza per dare maggiore importanza e prestigio.


Parte I

Risanamenti cittadini

Il PROGETTO del 1930 Architetto Cipriani

I progetti dell’ante guerra

Il progetto del 1938 Architetto Paul Wolf

Capitolo II

Dresda

Livorno “i problemi della necessità” e “i problemi della grandezza”

Architetto Cipriani

il progetto prevedeva un’intensificazione della rete stradale sia per migliorare i collegamenti interni, sia quelli con la linea ferroviaria, e tutto andò perdendosi con l’inizio della guerra nel 1939…


Parte I

Sviluppo urbanistico Due storie che s’intrecciano

Livorno

Capitolo II

Dresda


GLI ANNI DELLA GUERRA E DELLA RICOSTRUZIONE

Parte II

Capitolo III

La perdita delle analogie gli anni della guerra

Dresda

Livorno

Aree distrutte

Aree danneggiate

Aree distrutte

Aree danneggiate Aree danneggiate in parte

Aree danneggiate in parte

Vista della città

Il Duomo

La Sinagoga

Vista della città

La Frauenkirche

L’area Neumarkt


Parte II

GLI ANNI DELLA GUERRA E DELLA RICOSTRUZIONE Il novecento un secolo “maledetto”

Capitolo III

Dresda

Livorno Prima dei bombardamenti

Le ricostruzioni

I cambiamenti


GLI ANNI DELLA GUERRA E DELLA RICOSTRUZIONE

Parte II

Capitolo III

Il novecento un secolo “maledetto”

Dresda

Livorno

Aree non ricostruite Aree non ricostruite

Aree ricostruite

Aree ricostruite


GLI ANNI DELLA GUERRA E DELLA RICOSTRUZIONE

Parte II

Capitolo III

Il novecento un secolo “maledetto”

Dresda

Livorno

Prima

Prima Dopo Dopo

Prima

Dopo

La parcellizzazione cambia


GLI ANNI DELLA GUERRA E DELLA RICOSTRUZIONE

Parte II

Capitolo IV

Le analogie diventano convenzionali esperimenti

Dresda

Livorno

Prima

Prima

Dopo

Duomo

Duomo

kreuzkirche

Dopo

kreuzkirche


GLI ANNI DELLA GUERRA E DELLA RICOSTRUZIONE

Approvazione del Piano di Ricostruzione, compilato da Carlo Roccatelli, da parte del consiglio Comunale

1947

1945 Presa di visione da parte della Commissione per il Piano Regolatore, il piano di Risanamento di Marcello Piacentini, progetto per la sistemazione della via Grande 1940-41

V, VI e VII Variante al Piano di Ricostruzione IV

1948

Primo progetto di varianti al Piano di Ricostruzione, 11 in totale

1946

1945

D.L.L n.154 NORME PER I PIANI DI RICOSTRUZIONE DEGLI ABITATI DANNEGGIATI DALLA GUERRA

II

1953-1957

Il caso della ricostruzione di Livorno

Capitolo V

CONCORSO PER PROGETTAZIONE E DEFINIZIONE ARCHITETTONICA DI VIA E PIAZZA GRANDE

1948-1951

Parte II

II Variante (modifica di Piazza grande), III Variante (mantenimento del Piano Roccatelli) e IV Variante (riguardante i porticati, di via e Piazza Grande)

VI

VII


Parte II

GLI ANNI DELLA GUERRA E DELLA RICOSTRUZIONE Il caso della ricostruzione di Livorno

Capitolo V

«La proposta inserzione dei portici nella via Grande, rappresenta una soluzione di compromesso, con i novatori a ogni costo e la necessità di conservare in quello che è rimasto e in quello che sarà fatto, il carattere raccolto del suo ambiente caratteristico, e soprattutto che la strada seppure porticata lo sia in modo da non perdere quella caratteristica che ne costituiva la più delicata e inconfondibile essenza: la continuità di superficie. La continuità di superficie era, infatti, il carattere di questa strada nella quale si procedeva guidati dalle due alte quinte murate fino a terra» Roccatelli


GLI ANNI DELLA GUERRA E DELLA RICOSTRUZIONE

Parte II

Capitolo VI

Il caso della ricostruzione di Dresda Dresda diviene una città di occupazione sovietica

Contro proposta di Hans Hopp

1950

La proposta di Mart Stam

1948

Il 1 marzo del 1946 viene esposto il bando di partecipazione al concorso, dove vi possono partecipare anche i liberi cittadini

1946

Nel mese di giungo il Consiglio Comunale approva il “Grande Piano di Ricostruzione della la Nuova Dresda”, dove l’architetto Herbert Concert ne è il promotore

1946

20 luglio 1946 Viene indetta la mostra della “Nuova Dresda”

1946

Il Governo della Germania, il 27 luglio del 1950 emana i 15 principi di Urban Desing per la ricostruzione delle città tedesche

1946

1945

“Deve essere considerato positivo partire dalle esigenze della gente e dalle tradizioni della gente, ma allo stesso tempo questo può produrre malessere e una vera e propria patologia della società, non vi devono essere né palazzi per ricchi né rifugi per poveri” Sindaco della città Walter Weidauer


GLI ANNI DELLA GUERRA E DELLA RICOSTRUZIONE

Capitolo VI

Il caso della ricostruzione di Dresda

Dresda rientra nei 16 principi di Urban Desing, precisamente come principio n 6 ”Dresden Zentrum”

Viene programmato un ulteriore concorso per la pianificazione

Il progetto per la Piazza del Mercato

A vincere il concorso sono gli architetti: Heinz Auspurg, Kurt Brendel, Friedrich e Heinz Emmerich Gibbisch.

III Congresso di Pianificazione Urbana con Walter Ulbricht, inversione di tendenza

1952-1953 1950

1950 1950

1950

1950

1950

Il secondo premio del concorso lo vincono: Hans Richter e Wolfgang Klier

Si elabora la pianta generale della città assegnando ad ogni zona una funzione ben precisa

1966

Parte II

Palazzo della Cultura


GLI ANNI DELLA GUERRA E DELLA RICOSTRUZIONE

Parte II

Capitolo VI

Il caso della ricostruzione di Dresda Le prime proposte furono fatte tra il 1977 e il 1978, a presentarli fu l’architetto Hans Konrad.

Concetto di “Leitbauten”

Viene fondato il gruppo di progettazione Neumarkt

Congresso Internazionale di Architettura della DDR

I lavori iniziarono nel 1986; sulla base delle linee guida "storiche" furono ricostruiti la "Muenzgasse e il "Dresdner Hof ”.

Nel 1993 fu fatto un primo studio sul quartiere LandhausstrasseFrauenkirche.

2000

1994 1993

1986 1986

1981

1983

1977-1978

Iniziano i lavori di progettazione urbanistica per la realizzazione del quartiere "Neumarkt"

’Atelier Neumarkt Dresden 2000, i cui risultati spaziavano dalla chiusura con edifici modernissimi, all'utilizzo di forme storiche


PROGETTO DI RICOSTRUZIONE DELLA NEUMARKT

Parte II Capitolo VI


REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DELLA NEUMARKT

Parte II Capitolo VI


Come la neumarkt la via ferdinanda

Parte III

Capitolo VII

I perimetri della cittĂ

Secondo accrescimento della venezia nuova

Primo accrescimento della venezia nuova

Livorna

La cittĂ Buontalentiana


Parte III

Come la neumarkt la via ferdinanda

Analisi preliminare della pianta di progetto

Elementi compositivi : L’edificio specialistico, l’isolato e gli spazi aperti

LETTURA DELLA PIANTA DI PROGETTO Orientamento della città definito dalla rosa dei venti II.  Le strade formano angoli di 45° III.  Il fulcro dello sviluppo è l’area portuale, da dove diparte la via principale Le strade parallele e perpendicolari formano gli isolati quadrangolari e rettangolari

Ricostruzione della regola per la via Ferdinanda

Studio delle geometrie della città BUONTALENTIANA

I.

IV.

Capitolo VII

GLI ELEMENTI COMPOSITIVI I.  II.  III.

GLI ISOLATI LE PIAZZE GLI EDIFICI SPECIALISTICI

I.

GEOMETRIE ASSOLUTE DEGLI ISOLATI

II.

GEOMETRIE PRIMARIE DEGLI ISOLATI

III.

SVILUPPO DELLE GEOMETRIE PRIMARIE

IV.

REGOLE spaziali


Parte III UnitĂ di misura 1 braccio fiorentino

Come la neumarkt la via ferdinanda

Capitolo VII

0,583 metri

Le geometrie primarie

Sviluppo delle geometrie primarie

Configurazioni spaziali


Parte III UnitĂ di misura 1 braccio fiorentino

Le regole geometriche della via ferdinanda Struttura dei percorsi

0,583 metri

Percorso matrice 20 braccia fiorentine

Percorso di collegamento 5 braccia fiorentine

Percorso d’impianto 15 braccia fiorentine

Capitolo VII


Parte III UnitĂ di misura 1 braccio fiorentino

Le regole geometriche della via ferdinanda Struttura geometrica degli isolati Isolati Rettangolari esterni

0,583 metri

Isolati Quadrangolari interni

Capitolo VII


Parte III UnitĂ di misura 1 braccio fiorentino

0,583 metri

Le regole geometriche della via ferdinanda Struttura geometrica primaria degli isolati

Capitolo VII

La prima parte della via ferdinanda

La seconda parte della via ferdinanda


Parte III

Le regole geometriche della via ferdinanda

Abaco delle relazioni

Capitolo VII


Parte III UnitĂ di misura 1 braccio fiorentino

Le regole geometriche della via ferdinanda Sviluppo della struttura geometrica primaria degli isolati

Capitolo VII

0,583 metri

EVOLUZIONE

SVILUPPO 25 braccia fiorentine

Cellula base X2

SVILUPPO 20 braccia fiorentine Cellula base X2 CELLULA BASE 15 braccia fiorentine

CELLULA BASE 10 braccia fiorentine

TIPOLOGIA DI PERCORSO


Parte III

Le regole geometriche della via ferdinanda

Abaco delle aggregazioni dei singoli moduli

Capitolo VII


Parte III

Le regole geometriche della via ferdinanda Capitolo VII

•  Isolati rettangolari esterni •  Isolati quadrangolari interni •  Percorsi matrice •  Percorsi d’impianto •  Percorsi di collegamento •  Singole Cellule

•  Questa lista di geometrie sta a indicare il nucleo storico-culturale di una parte della città, definita “Buontalentiana”, si ritiene che questi centri, posseggano una forza trainante e un forte potere rigenerativo, che possa dare alla città una nuova vita

Percorso matrice Rettangolari esterni

CELLULA BASE 10 braccia fiorentine

SVILUPPO 20 braccia fiorentine

Quadrangolari interni

CELLULA BASE 15 braccia fiorentine

SVILUPPO 25 braccia fiorentine

Percorso di collegamento

Percorso d’impianto


Parte III

Le regole geometriche della via ferdinanda Regole spaziali della via Ferdinanda

Capitolo VII


Parte III

Le regole geometriche della via ferdinanda Regole spaziali della via Ferdinanda Complesso di edifici lungo i margini stradali

Mete dei percorsi

Capitolo VII

Relazioni tra isolato e edificio specialistico


Parte III

Le regole geometriche della via ferdinanda Regole spaziali della via Ferdinanda

Capitolo VII

Portici, come spazio come tra pubblico e privato

Stanze pubbliche e private all’aperto

FlessibilitĂ del modulo

Forzatura delle forme per ospitare le funzioni


Linee guida della via Ferdinanda

Capitolo VII Complesso di edifici lungo i margini stradali/Mete dei percorsi

Struttura stradale Abaco delle relazioni

Percorso matrice

Percorso di collegamento

Percorso d’impianto

Abaco delle aggregazioni dei singoli moduli

Portici, come spazio come tra pubblico e privato/Stanze pubbliche e private all’aperto/Flessibilità del modulo/ Forzatura delle forme per ospitare le funzioni


Capitolo VII

Grazie per l’attenzione!

Alfred Guesdon (1808-1878)


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