portfolio
Info
29-09-1999
Vicenza, Italia
Contatti
marta.piccoli99@gmail.com
+39 3488714044
Marta Piccoli
Sono una studentessa del Politecnico di Torino nel corso di studi magistrale in Architettura per la Sostenibilità, appassionata di disegno e graphic design. Sono una persona determinata, volenterosa e curiosa, che ama lavorare in gruppo, mettersi alla prova e cimentarsi nell’ambito creativo, uscendo dalla propria zona di comfort per imparare sempre nuove nozioni e sviluppare diverse abilità. Sono aperta al confronto e al dialogo, e reputo la comunicazione una risorsa fondamentale che ha arricchito il mio percorso accademico e che intendo portare con me nel mio futuro professionale.
Istruzione
2013 - 2018
2019 - 2022
2022 - in corso
Esperienze
2018 - 2019
Competenze
Office
Adobe
Modelling
Rendering
Altro
Lingue
Italiano
Inglese
Francese
Liceo Statale “Antonio Pigafetta”
Indirizzo: Classico
Politecnico di Torino
Laurea triennale in Scienze dell’Architettura
Politecnico di Torino
Laurea magistrale in Architettura per la Sostenibilità
Programma di scambio culturale AuPairWorld
Parigi, Francia
Word
Excel
Powerpoint
Illustrator
Photoshop
Indesign
Autocad 3D
Sketchup
3ds Max
V-Ray
Lumion
GIS
Premiere pro
Madrelingua
C1
Cambridge B2 First (FCE) 2017
B1
Handle with care Tangram House
HANDLE WITH CARE
Atelier Progetto dell’abitare sostenibile e inclusivo
Il progetto prende il nome di un’azione: “handle with care”, ovvero “trattare con cura”. Questo è infatti ciò che ci proponiamo di fare a diverse scale toccando tre temi principali ovvero il patrimonio ex-industriale, fulcro del territorio biellese dal punto di vista storico; la natura, prospera lungo le rive del torrente Cervo; e la società, la quale si dimostra molto attiva e propensa ad un cambiamento del territorio per renderlo più vivo e connesso.
Il principio progettuale seguito è stato quello di ragionare sulla vocazione originaria degli edifici e prevedere degli interventi che potessero inserirsi in maniera indipendente nelle architetture esistenti. Per quanto riguarda gli spazi esterni, invece, è stata prevista una completa permeabilizzazione dell’area, in un modo da integrare il verde all’interno del lotto. Ciò ha permesso di non interrompere la continuità tra lotto di progetto e sponda del torrente adiacente, collegati tramite una passerella rialzata, e, allo stesso tempo, progettare degli spazi dedicati alla comunità come orti e aree verdi di condivisione, dando quindi nuove possibilità di crescita collettiva.
Interventi progettuali e collegamenti
Soluzione progettuale complessiva
Esploso assonometrico
A nord del lotto di progetto una fabbrica dismessa attraversabile da un percorso che collega il
dismessa viene trattata come rudere e resa centro progettuale alla strada sovrastante.
Gli spazi esterni del lotto di progetto sono organizzati tramite una griglia che scandisce percorsi e spazi verdi. L’area è stata resa totalmente permeabile e i tracciati di camminamento sono stati sopraelevati tramite una griglia metallica che riprende i caratteri compositivi delle soluzioni architettoniche. Gli spazi verdi si suddividono in orti urbani, aree di relax e riposo.
La sezione prospettica mette in risalto l’intervento architettonico di Adaptive Hub. L’intervento archittettonico prevede il mantenimento della struttura esistente della copertura che viene isolata termicamente e l’introduzione di persiane con trama grigliata che filtrano la luce. All’interno del volume esistente vengono inseriti due moduli scatolari, pensati come spazio flessibile per la comunità.
ADAPTIVE HUB
Approfondimento progettuale
Adaptive Hub è un ambiente flessibile progettato per la comunità, caratterizzato dalla presenza di due moduli scatolari che si integrano nell’edificio esistente. Questi moduli sono organizzati tramite pareti mobili, consentendo la configurazione di unità di diverse dimensioni in base alle necessità. Il suo arredamento altrettanto flessibile e adattabile, parte da un modulo di base offrendo la possibilità di creare varie componenti di arredo.
L’architettura esistente viene isolata termicamente, mentre i sue volumi scatolari interni vengono sia isolati termicamente che riscaldati. Questo permette di creare nella zona di ballatoio, uno spazio buffer di abbatimento delle temperature esterne, e rendere più confortevole questa area di transizione tra spazi interni ed esterni.
Lo spazio interno si caratterizza per l’inserimento di pareti mobili che danno la possibilità di creare spazi di diverse dimensioni, con moduli che vanno dalla misura xs alla misura xl, che variano in base al nemero di utenti o dall’attività svolta.
Possibili configurazioni spaziali del Volume A
Possibili configurazioni spaziali del Volume B
MUSEO DEL TESSILE
Approfondimento progettuale
L’approfondimento progettuale sul Museo del Tessile si concentra sugli ambienti di ingresso alle aree espositive. La volontà è stata quella di introdurre la tematica museale sulla moda sostenibile tramite alcune azioni compiute dall’utente, che viene stimolato dall’ambiente circostante e quindi portato a riflettere su cosa stia osservando. La riflessione è sia fisica, tramite l’utilizzo di pareti specchianti, sia mentale, tramite l’oggetto del guardaroba in movimento. Viene posto, infatti, l’accento sul tema del guardaroba che facendo sfilare i capi porta l’utente a riflettere sulle proprie abitudini. Al piano superiore, invece, il concetto di movimento e di coinvolgimento del visitatore viene ripreso da un nastro trasportatore su cui sfila tutto l’occorrente per la creazione di un gadget personalizzato.
TANGRAM HOUSE
Atelier Architettura degli interni
Il Tangram è un antico gioco di origine cinese, ottenuto scomponendo un quadrato in sette parti dette tan: un quadrato, un romboide, e cinque triangoli rettangoli isosceli, di cui due grandi, uno medio e due piccoli. Combinando opportunamente i pezzi del Tangram, è possibile ottenere un numero pressoché infinito di figure.
Abbiamo adottato il Tangram per presentare geometricamente il processo architettonico creativo alla base dell’ideazione di mobili su misura che caratterizzano ogni ambiente della casa.
Illustrazioni digitali degli ambienti Moodboard
Pavimento alla veneziana Parquet rovere Tessuto Tonica di Kvadrat Tessuto Tonica di Kvadrat Materiale Fenix Cucina Sala da pranzo Studio Camera patronale Camera dei bambiniSCUOLA BOSSO-MONTI
Atelier Restauro e conservazione integrata
Il progetto per la Scuola Bosso-Monti a Torino ha preso avvio da un’analisi dei tratti distintivi dello stile liberty nell’architettura scolastica. Si è poi evoluto attraverso una trasformazione degli spazi interni, mirata a integrare le funzioni scolastiche con quelle turistiche, in una parte dell’edificio, evidenziando le singolari caratteristiche stilistiche dell’edificio. Il concept progettuale si caratterizza per un percorso interattivo che illustra le diverse fasi e influenze legate al connotazione liberty dell’edificio e, allo stesso tempo, accoglie spazi di aggregazione, confronto e relax per gli studenti.
Gli spazi espositivi proseguono anche all’aperto e sono progettati per avere la duplice funzione di aeree aggregative e di relax.
Nei corridoi interni, un percorso colorato guida il visitatore alla scoperta della storia dell’edificio ed evidenzia, a sua volta, gli spazi dedicati agli studenti.
Spaccato assonometrico
Spaccato assonometrico
KANTAMANTO MARKET
Atelier Architetcure, society, territoty
What happens to our clothes when we throw them away?
Many of the clothes we donate to charity end up dumped in landfill, creating an environmental catastrophe on the other side of the world. Some 15 million used garments pour into Accra, Ghana every week from the UK, Europe, North America and Australia, flooding the city’s sprawling clothing market. An estimated 40 per cent are of such poor quality they are deemed worthless on arrival and end up dumped in landfill. These problems have only accelerated with the advent of so-called “fast fashion” — cheap, low-quality clothes produced quickly to respond to changing trends. The project analyzes the phenomena connected with the market ecosystem, environmental costs, and the impact on society. Finally, a strategy is developed to address this situation, aiming to reduce clothing waste through upcycling processes. Simultaneously, it involves the local community by creating new job opportunities, spreading awareness, and promoting skill training.
Conceptual axonometry
There are many environmental problems. Firstly, a significant number of clothes are made with synthetic materials, resulting in a degradation process that can take hundreds of years. Landfills can easily catch fire since the textiles may not be properly compacted, potentially trapping bubbles of methane. Additionally, portions of textiles end up in the sea, either floating on the water’s surface or sinking to the ocean floor, adversely affecting the marine ecosystem.
CIRCULARITY LAB
The Circularity Lab aims to divert textile waste from landfills and move the fashion industry towards a circular model, starting locally, by trying to find new material and product pathways through material transformation.
At first, a research process takes place tath includes data collecting, investigation on material, garment type, fiber composition and durability standars, where the textile waste, purchaised directly from retailers working in Kantamanto Market, is analysed.
Then, in the upcycling process is explored the product conversion operations that leds to the creation of useful materials, products and feedstock through different tools and techniques.
COMMUNITY CENTER
The lab serves also as a community center designed to support Kantamanto Market workers, involve community members from various backgrounds, spread awerness about the fashion circular model. The hub involves market workers, such as retailers and tailors, that actively participate in the upcycle processes, and promote skill training providing new jobs opportunities. The center aims to engage a variety of stakeholders such as university students, entrepreneurs, designers and brands involved in circular design products, and host dialogue sessions and exhibitions about sustainability and circularity.
purchased directly from the buy it, and
in terms of materila, composition and durability
The clothing waste is purchased directly from the retailers. It is very important to buy it, and not to get it for free, beacuse the retailers are trapped in a dept cycle since they are not able to sell everything that they purchase.
The waste is sorted and examined in terms of materila, garment type, fiber composition and durability standars.
The Lab host a paid apprentice placement program that promote skill training, creating new jobs opportunities and economic alternatives for informal workers.
The Lab upcycle used or waste textiles transforming them into new products promoting sustainability and circular process.
The Lab involve community members across a variety of backgrounds, such as university students, entrepreneurs, designers and brands involved in circular design products.
The Lab host dialogue sessions and exhibitions about sustainability and circularity to spread awerness and document Kantamanto’s reality.