Aviation Photography and Spotting
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the flying cowboys of texas
kbely aviation museum
foto di Danny Reijnen
apt 2-2020
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contenuti #14 goodbye huey #26 Il-62 rada airlines #32 airmobile permanent training #46 helicopter weapons instructor course
#64 the flying cowboys of texas #78 r.a.m.i. sheppard #88 kbely aviation museum
Copyright Massimo Pieranunzi Editore
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Foto di: Daniele Cuccu
Contributors Danny Reijnen, Markus Altmann, Rene Kรถhler, Davide Olivati, George Karavantos, Daniele Cuccu, Martina Olivati, Elisabetta Puggioni, Marcello Cosolo, Marco Papa
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foto di: Martina Olivati
Staff Massimo Pieranunzi (Publisher) Carlo Dedoni (Chief editor)
Disponibile gratuitamente sul nostro sitoweb: www.spottersmag.com
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foto di: Elisabetta Puggioni
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#gear
sony alpha 7s III Dotata di nuovo sensore d’immagine fullframe retroilluminato da 12,1 MP (circa, effettivi) con sensibilità ultra elevata e oltre 15 stop di gamma dinamicaii, una serie di incredibili funzionalità video, tra cui registrazione in 4K a 120pi e profondità di colore 4:2:2 a 10 bit, nuovo meccanismo di dissipazione del calore, registrazione in modalità relay a doppio slot per realizzare oltre un’ora di riprese 4K 60p fino ad esaurimento della batteriaviii, nuovo sistema di messa a fuoco automatica, interfaccia touch screen e schermo LCD orientabilie ad apertura laterale, la nuova Alpha 7S III è destinata a diventare lo strumento creativo per eccellenza dei videomaker e di tutti i professionisti del settore video e foto. “Alpha 7S III è l’emblema della passione che Sony mette in campo per risolvere gli aspetti critici riscontrati dai nostri clienti”, ha affermato Yann Salmon-Legagneur, Director of Product Marketing, Digital Imaging, Sony Europe. “Ascoltiamo sempre con attenzione i feedback dei nostri clienti e ci impegniamo al massimo per offrire prodotti innovativi, che vadano ben oltre le loro aspettative. Non c’è esempio migliore di questa nuova fotocamera. Coniugando la sensibilità tipica della serie S con un set di funzionalità e un livello di prestazioni e di user experience che non ha eguali sul mercato di oggi, in qualsiasi fascia di prezzo, Alpha 7S III spalanca le porte a un nuovo mondo di possibilità per tutti coloro che creano immagini.” L’architettura di sistema della nuova Alpha 7S III è stata completamente riprogettata, per offrire prestazioni video e fotografiche eccezionali. Il nuovo sensore d’immagine CMOS Exmor R™ full-frame 35 mm retroilluminato da 12,1 MP (circa, effettivi)riduce l’effetto rolling shutter fino a tre volteiv e sfrutta diverse tecniche avanzate di raccolta della luce per garantire elevata sensibilità con bassi livelli di rumore, consentendo di scattare in condizioni di scarsa luminosità, senza bisogno di grandi set-up di illuminazione. Oltre a una migliore qualità dell’immagine, il nuovo sensore prevede, per la prima volta in una fotocamera serie S, un sistema di messa a fuoco automatica a rilevamento di fase sul piano focale. A complemento
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del nuovo sensore, Alpha 7S III integra anche un nuovo processore d’immagine BIONZ XR™, che fornisce una potenza di elaborazione fino a otto volte superioreiii, limita al minimo la latenza di elaborazione e offre molte delle funzioni che contraddistinguono la serie. Il nuovo sistema vanta anche il mirino elettronico OLED da 9,44 milioni di punti più luminosox e più grandex al mondo. La fotocamera è inoltre la prima al mondox a essere dotata di doppio slot per schede CFexpress tipo A, per assicurare il trasferimento ad alta velocità dei dati, a fronte di dimensioni compatte.
#gear Soluzioni per il workflow di produzione video dei professionisti Alpha 7S III integra la funzione di registrazione video 4K fino a 120 fotogrammi al secondo,i profondità a 10 bit e campionamento colore 4:2:2, per garantire una qualità video spettacolare. Il workflow di post-produzione risulta più flessibile ed efficiente, con una varietà di modalità di registrazione avanzate, quali la codifica All-Intra[xiii] e MPEG-H HEVC/H.265 (XAVC HS™)[xiv]. Alpha 7S III semplifica l’integrazione delle registrazioni video effettuate con altre telecamere professionali, fornendo tre impostazioni di gamma cromatica: S-Gamut, S-Gamut3 e S-Gamut3. Cine. Grazie a queste impostazioni, si possono facilmente unire le riprese effettuate con Alpha 7S III alle immagini girate su teleocamere professionali, semplificando così il workflow di post-produzione multicamera. Oltre alle curve gamma S-Log3, Alpha 7S III supporta un profilo immagine HLG (Hybrid Log-Gamma), che richiede interventi di post-produzione minimi. Alpha 7S III consente inoltre l’uscita RAW a 16 bit[xv] fino a 4K 60p su un registratore esterno tramite connettore HDMI tipo A[xvi],sempre nel segno di una maggiore flessibilità in post-produzione. Miglioramento della qualità d’immagine Il nuovo sensore d’immagine CMOS e il processore BIONZ XR™ del modello Alpha 7S III offrono la leggendaria sensibilità della serie S con riproduzione dei colori e rendering delle texture notevolmente ottimizzati, per una migliore qualità d’immagine complessiva. Il valore ISO di base è stato abbassato a 80, per un intervallo normale di 80-102.400 (espandibile a 80-409.600 per i video e 40-409.600 per le foto), per offrire una sensibilità più flessibile e un’ampia gamma dinamica, con bassi livelli di rumore a tutte le impostazioni. La qualità dell’immagine risulta migliorata con riduzione del rumore di circa 1 stopiv nel range medio-alto. I colori e le texture di fogliame, incarnato e altri dettagli sono riprodotti in maniera più realistica e uniforme, indipendentemente dalla sorgente luminosa. Anche il rendering delle gradazioni è stato perfezionato, per riprodurre al meglio i toni dell’incarnato ed evidenziare il roll-off nei ritratti. I miglioramenti hanno interessato anche il bilanciamento del bianco automatico: un nuovo “sensore luce visibile + IR” contribuisce ad assicurare un bilanciamento del bianco più preciso in condizioni di illuminazione artifi-
ciale, anche con luci fluorescenti e LED. Grande versatilità Prestazioni AF avanzate per applicazioni ibride Per la prima volta in una fotocamera della serie Alpha 7S, Alpha 7S III integra il sistema Fast Hybrid AF. Unendo la messa a fuoco automatica a rilevamento di fase e quella a rilevamento di contrasto, la fotocamera consente di seguire il soggetto su un’ampia inquadratura con livelli eccezionali di velocità, precisione e fluidità, anche quando si utilizza una profondità di campo ridotta. La precisione di messa a fuoco è garantita con gli obiettivi ad attacco E di Sony. In caso di inquadrature con soggetti in movimento, le funzioni di Real-Time Tracking e Real-Time Eye AF provvedono a mantenere una messa a fuoco stabile e costante sul soggetto desiderato. La funzione avanzata Real-time Eye AF di Sony migliora le prestazioni di rilevamento del 30% rispetto al sistema precedente,iii merito del nuovo processore d’immagine. Il rilevamento è sempre accurato e affidabile, anche quando il soggetto distoglie lo sguardo dall’obiettivo. Real-Time Tracking si attiva semplicemente toccando il soggetto sullo schermo. La funzione Real-Time Eye AF, invece, interviene in automatico al rilevamento di un occhio. Impostazioni di autofocus flessibili per le riprese video Sulla scorta del feedback fornito dai clienti, la fotocamera è stata dotata di diverse funzioni AF pensate per i professionisti, tra cui sette impostazioni di velocità di transizione AF, per creare facilmente transizioni di messa a fuoco, e cinque impostazioni di sensibilità AF in funzione del soggetto, che consentono di personalizzare la facilità con cui l’autofocus rimane sul soggetto o passa ad altri soggetti. La funzione Touch Tracking permette non solo di avviare il tracking in tempo reale, ma anche di comporre e scattare mentre si utilizza un gimbal o in situazioni che prevedono un solo operatore. Ora è possibile utilizzare la funzione Touch Focus in modalità di messa a fuoco manuale sullo schermo LCD o in remoto dall’applicazione Imaging Edge Mobile[xvii]. Nuova struttura per la dissipazione del calore Il design di Alpha 7S III è stato aggiornato per garantire un’efficace dissipazione del calore e ridurre al minimo i fenomeni di
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#gear surriscaldamento, anche durante sessioni prolungate di registrazione video in 4K 60p 4:2:2 a 10 bit senza interruzioni per un’ora o piùviii. Un’esclusiva struttura di nuova concezione disperde il calore per mantenere le temperature del sensore e del processore entro i normali intervalli di esercizio, prevenendo il surriscaldamento e mantenendo compatte le dimensioni del corpo macchina. La nuova struttura di dissipazione del calore non richiede ventole o aperture, quindi la resistenza alla polvere e all’umidità[xviii] di Alpha 7S III rimane garantita. Funzioni di assistenza video Per i video in movimento, Alpha 7S III è la prima fotocamera della serie Alpha a offrire la modalità “Active”ix con stabilizzatore d’immagine ottico a 5 assi integrato, per le condizioni di ripresa particolarmente difficili. È anche il primo corpo macchina ad attacco E della serie Alpha dotato di uno schermo posteriore orientabile con apertura laterale, perfetto per gli scatti con gimbal, le angolazioni complicate, l’utilizzo a mano libera e molte altre applicazioni. Lo schermo ruota lateralmente, verso l’alto e verso il basso, e ha un monitor LCD touch screen da 3” con circa 1,44 milioni di punti, per garantire una visibilità ottimale anche in pieno sole. Alpha 7S III offre, inoltre, 10 preimpostazioni Creative Look che possono essere utilizzate - così come sono o dopo personalizzazione - per fotografie e video, facilitando la creazione di atmosfere suggestive direttamente dall’apparecchio. Alla slitta Multi Interface (MI) Shoe della fotocamera è stata aggiunta un’interfaccia audio digitale, che rende più chiare le registrazioni audio effettuate con un microfono esterno compatibile di Sony. Utilizzata con il kit adattatore XLR XLR-K3M di Sony, Alpha 7S III offre la possibilità di registrare con audio digitale a 4 canali a 24 bit, altra novità assoluta per la serie Alpha. Come per gli altri accessori compatibile con MI Shoe, non servono cavi o batterie, che potrebbero limitare la libertà creativa. Tra le ulteriori funzioni di assistenza per i video figurano la nuova visualizzazione del monitor, ora dotata di un riquadro rosso ben visibile che segnala chiaramente quando la registrazione è in corso (anche in caso di montaggio su rig o gimbal), impostazioni di zoom personalizzate, bilanciamento del bianco regolabile durante la registrazione, rotazione del display, registrazione a intervalli, estrazione
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di fotogrammi da video e altro ancora. Fotografie di qualità impeccabile Alpha 7S III è dotata di sistema Fast Hybrid AF con 759 punti AF a rilevamento di fase, che coprono il 92% del sensore d’immagine. L’elevata precisione AF è sempre assicurata, per una messa a fuoco accurata e affidabile fino a EV-6[xix] di luminosità, condizione in cui i soggetti sono difficili da vedere chiaramente persino a occhio nudo. Lo scatto continuo permette di ottenere oltre 1.000 immagini RAW non compressexiifino a 10 fps, oppure fino a 8fps in modalità live view, usando l’otturatore meccanico o elettronico. Alpha 7S III si avvale di un’ulteriore novità assoluta a livello mondialex: un mirino elettronico Quad-XGA da 0,64” e circa 9,44 milioni di punti, con display OLED ad alta definizione. Il mirino di Alpha 7S III offre un ingrandimento di 0,90x[xx], un campo visivo in diagonale di 41° e un’altezza oculare di 25 mm, per una visione nitida da angolo ad angolo. È anche resistente alla polvere, alla nebbia e all’umidità, estremamente reattivo e vanta modalità commutabili per diversi tipi di soggetti. Ogni aspetto del mirino di Alpha 7S III è stato progettato e perfezionato per un workflow professionale. Per la prima volta in una fotocamera digitale di Sony, Alpha 7S III offre il formato file ad alta efficienza HEIF (High Efficiency Image File Format): oltre a consentire gradazioni a 10 bit uniformi, il formato racchiude una tecnologia di compressione avanzata, che riduce significativamente le dimensioni del file e risparmia spazio di archiviazione, pur mantenendo la qualità dell’immagine. Le foto in formato HEIF possono essere riprodotte su un TV HDR (HLG) compatibile di Sony tramite connessione HDMI di tipo A diretta da Alpha 7S III, per ammirare una gamma dinamica straordinariamente realistica[xxi]. Design versatile creato per i professionisti CFexpress tipo A per trasferimento dati ad alta velocità Altro primato mondialex, Alpha 7S III presenta due slot compatibili con supporti CFexpress tipo A, oltre che con schede UHS-I e UHS-II SDXC/SDHC. Questo doppio slot si traduce in un’elevata velocità di scrittura e lettura, senza rinunciare alle dimensioni compatte del corpo macchina. Le schede CFexpress tipo A, ideali per lo scatto continuo ad alta velocità di foto RAW e per la registrazione di video 4K a 120pi a bit rate elevati[xxii], offrono la
massima velocità di scrittura e consentono di liberare rapidamente i buffer delle fotocamere che generano elevati volumi di dati per a foto e video. Il trasferimento dati ad alta velocità su PC è circa 1,7 volte più veloce[xxiii] rispetto a quello di una scheda SD. Il doppio slot può essere impostato in modalità relay per consentire la registrazione continua prolungata anche di dati a bit rate massimo, oltre che per la registrazione simultanea e differenziata in base al tipo di formato. Menu ottimizzato con touch screen avanzato Alpha 7S III presenta anche una struttura del menu ottimizzata, per una navigazione più semplice, e una funzionalità touch del menu particolarmente reattiva, per un controllo più rapido e intuitivo. Per chi realizza sia foto che video, ora è possibile memorizzare impostazioni separate per le due modalità e passare rapidamente da una all’altra. L’elevata affidabilità si traduce in nuova libertà I professionisti non richiedono solo funzionalità e prestazioni di alto livello. Hanno bisogno anche dell’affidabilità e resistenza che ci si aspetta da qualsiasi strumento professionale. L’impugnatura ridisegnata di Alpha 7S III garantisce maggiore comfort e una presa sicura, mentre la funzione di rimozione della polvere ottimizzata e la tenuta alla polvere e all’umidità sono garanzia di affidabilità, anche negli ambienti più difficili. La fotocamera ha in dotazione un connettore HDMI di tipo A resistente e affidabile; inoltre, per la prima volta nella serie Alpha, il supporto USB PD (Power Delivery) potenzia l’alimentazione da fonte esterna per consentire registrazioni prolungate, con il minimo consumo della batteria interna. Connettività avanzata per ambienti di lavoro professionali Alpha 7S III è stata progettata e configurata per venire incontro alle esigenze di fotogiornalisti, videoreporter e fotografi sportivi, che hanno tempi di consegna strettissimi e quindi necessitano di diverse opzioni di connettività, tutte pratiche e avanzate. La fotocamera supporta la connettività LAN wireless da 5 GHz[xxiv]/2,4 GHz (IEEE 802.11ac) e offre il sistema di ingressi e uscite multipli MIMO, che migliora la qualità della comunicazione, grazie all’uso di più antenne, raddoppiando la velocità rispetto ad Alpha 7R IV. Supporta inoltre il tethering[xxv] via USB
#gear e, se collegata con cavo USB a un dispositivo compatibile con il 5G (standard di 5a generazione per reti cellulari), come lo smartphone “Xperia 1 II” di Sony, consente di utilizzare la rete 5G per rendere più veloce e stabile il trasferimento di file FTP[xxvi]. Anche la connessione da USB a LAN cablata ad alta velocità[xxvii] offre un trasferimento FTP stabile e veloce sia per i video che per le foto. Il connettore USB Type-C™ in dotazione supporta il trasferimento dati SuperSpeed USB a 5 Gbps (USB 3.2), per trasferire dati ad alta velocità su PC (con tethering) e agevolare la gestione dei file immagine pesanti.
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report
GoodBye Huey di Markus Altmann e Rene Kรถhler
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L'elicottero Bell UH-1D è impiegato per 51 anni dalle forze armate tedesche per il servizio SAR ed è stato attivo come elicottero di soccorso nel soccorso aereo civile dal 1971 al 2006. Con il programma di approvvigionamento di nuovi elicotteri SAR, era chiaro che l'impiego degli Huey volgeva al termine, vista la selezione degli elicotteri Airbus H145M LUH SAR (Light Utility Helicopter Search and Rescue) nel settembre 2016 e il completamento del contratto di acquisto nel dicembre 2018. Lunedì 6 luglio 2020, con il cambio del sistema d'arma presso il reggimento di elicotteri da trasporto 30 a Niederstetten, è stato messo in servizio il primo comando SAR equipaggiato con il nuovo elicottero per il soccorso. Durante la cerimonia di avvicendamento tra le due macchine c'è stata la simbolica sostituzione del Bell UH-1D con l'H145M LUH SAR, con l'equipaggio dell'Huey che salutava il pubblico invitato con il saluto militare durante il flyby.
Per la gioia dei fotografi presenti, alla fine del programma è stato organizzato un piccolo display statico in cui era esposto anche un Huey appositamente dipinto con la registrazione 73 + 08. Questo elicottero ha la livrea GoodBye Huey e doveva originariamente partecipare a un tour che purtroppo è stato annullato per l'attuale pandemia in corso, ma che fortunatamente è stato prorogato fino al giugno 2021. Anche i due rimanenti comandi SAR a Nörvenich e Holzdorf saranno equipaggiati con il nuovo sistema d'arma entro aprile 2021.
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Weapon system change SAR command NIEDERSTETTEN on July 06, 2020 The Bell UH-1D has been in service with the German Armed Forces in the SAR service for 51 years, and was active as a rescue helicopter in civil air rescue from 1971 to 2006. With the procurement program for new SAR helicopters, it was clear that Huey’s services would slowly come to an end, at the latest with the selection decision for 7 Airbus H145M LUH SAR (Light Utility Helicopter Search and Rescue) helicopters in September 2016 and the completion of the Purchase contract in December 2018 clear. On Monday, July 6, 2020, with the change of weapon system at the transport helicopter regiment 30 in Niederstetten, the first SAR command site with the new helicopter was put into service. This was only one and a half years after the helicopter started production in February 2019 and about half a year after the first machine was delivered. This fact was also one of the focal points of the speech by Vice Admiral Stawitzki (BMVg AL equipment on behalf of Ms BM’in), who mentioned the excellent cooperation with Airbus Helicopters several times. In addition to his speech, there was also a speech by Lieutenant General Mais (Inspektor Heer) and DirBAAINBw Höhn (BAAINBw L4) at the ceremony. This was followed by a capability test of the new H145M LUH SAR. 3 of the 5 machines delivered so far showed their different areas of application. The use with the external rescue winch was shown, as well as the use of the hoes, which among other things. can be used for the use of fire extinguishers. The so-called Bambi Bucket can hold up to 800 liters of water. The highlight of this was the symbolic replacement of the Bell UH-1D by the H145M LUH SAR, with the Huey crew saying goodbye to the invited audience with the military salute in the flyby. To the delight of the press photographers present, there was a small static display at the end of the program, in which the specially painted Huey with the Reg. 73 + 08 was also on display. This has a GoodBye Huey livery and was originally supposed to take part in a GoodBye Huey tour this year, which was unfortunately canceled for the current pandemic this year, but fortunately was extended to June 2021. The two remaining SAR commands in Nörvenich and Holzdorf will also be equipped with the new weapon system by April 2021.
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#gear
TAMRAC BORSA CORREDO STRATUS 8
Questo modello Stratus 8 della Tamrac è una borsa progettata per ospitare un corredo Reflex professionale, fotocamere mirrorless, 3-4 lenti addizionali e un flash. I divisori di protezione Lens Gate brevettati possono essere disposti in modo da adattarsi alla configurazione della fotocamera. La struttura leggera è progettata per garantire la massima protezione dell’attrezzatura con il minimo peso. La tracolla imbottita regolabile e la comoda maniglia superiore permettono di trasportare l’attrezzatura comodamente. La borsa è dotata di una custodia amovibile per schede di memoria. Le cinghie di fissaggio per treppiede permettono di trasportare treppiedi di quasi tutte le dimensioni.
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VANGUARD TROLLEY ALTA FLY 49T
Il trolley Alta Fly 49T può contenere 1/2 reflex digitali professionali, 5/7 obiettivi (fino a 300 mm f/4), un flash e accessori correlati. Può contenere anche un laptop da 14 “, un tablet e un treppiede. Questa borsa versatile ha un inserto rimovibile con divisori. E’ possibile trasportare il trolley con la maniglia superiore, la maniglia laterale sinistra o la maniglia inferiore telescopica. Utilizzare la maniglia retrattile con ruote incorporate per viaggiare su superfici piane. Un paio di ruote anteriori e posteriori consentono alla borsa di bilanciarsi in posizione eretta. Tramite le cinghie regolalbili è possibile fissare un treppiede o altri oggetti alla borsa. Incluso con la borsa una copertura totale antipioggia.
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plane spotting
IL-62 Rada Airlines ( EW-450TR) Il-62 in versione Cargo con registrazione EW450TR della compagnia bielorussa RADAAIRLINES fotografato da Marco Papa, a luglio 2020, presso l’aeroporto di Brescia Montichiari. Velivolo estremamente raro per i nostri cieli, questo esemplare è l’ultimo velivolo civile ancora operativo. Sviluppato negli anni 60’ in Unione Sovietica, prodotto in quasi 300 esemplari, ha servito per numerose compagnie civili e forze armate.
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#gear
FUJIFILM X-T4 Fotocamera mirrorless che si pone all’apice della Serie X, offrendo le massime prestazioni sia in campo fotografico sia in quello video. X-T4 si presenta con un nuovo otturatore che permette una maggiore velocità, resistenza e silenziosità. Inoltre, le prestazioni di messa a fuoco automatica, migliori rispetto alle altre fotocamere della Serie X grazie allo sviluppo di un nuovo algoritmo, la rendono idonea anche per il plane spotting. X-T4 è anche il primo modello della Serie X-T a disporre della stabilizzazione dell’immagine interna (IBIS), aumentandone notevolmente il potenziale nelle riprese foto e video. La nuova modalità video, che in questo modello si attiva con un selettore specifico, e l’aggiunta della nuova stabilizzazione digitale dei filmati offrono una fluidità di ripresa senza pari, consentendo agli utenti una immersione completa nella produzione video. La nuova modalità Simulazione Pellicola ETERNA Bleach Bypass, simula la tradizionale tecnica di sviluppo della pellicola per un mood unico e creativo, caratterizzato da bassa saturazione e contrasto elevato. X-T4 è uno straordinario strumento di imaging, completo di IBIS, nuova unità otturatore e una batteria di grande capacità, il tutto racchiuso in un corpo compatto e leggero, che è la filosofia principale della Serie X. Nuovi Componenti X-T4 è il primo modello della Serie X-T a disporre di un meccanismo IBIS. Fornisce la stabilizzazione dell’immagine a 6,5 stop a 5 assi con ben 18 dei 29 obiettivi della serie XF / XC, grazie all’utilizzo di nuovi materiali per i componenti principali, al layout raffinato della struttura ammortizzante dell’otturatore e ai sensori giroscopici di nuova concezione che consentono una precisione superiore di circa 8 volte dell’unità IBIS, rispetto a quella presente nella fotocamera X-H1. Il meccanismo aiuta la fotografia notturna e la fotografia d’azione, come lo sport, e facilita anche la registrazione video in situazioni soggette a vibrazioni della fotocamera. La nuova unità IBIS utilizza la forza magnetica anziché le classiche molle a spirale, il che aumenta il rendimento riducendo al contempo le dimensioni di circa il 30% e il peso del 20% rispetto al meccanismo di stabilizzazione dell’immagine di X-H1. X-T4 è dotata di un otturatore ultraveloce sul piano focale. Grazie al motore DC coreless a elevata coppia di nuova con-
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cezione, l’otturatore ha la capacità di scattare fino a una velocità da primato mondiale pari a 15 fps, in modalità burst, e offre avanzate prestazioni di reazione con un ritardo di scatto di soli 0,035 secondi. La durata dell’otturatore è stata raddoppiata e portata a 300.000 scatti. Inoltre, il rumore dell’otturatore è più silenzioso di circa il 30% rispetto a X-T3. La batteria NP-W235 offre una notevole capacità che è di circa 1,5 volte superiore a quella di una batteria NP-W126S. Ha un’autonomia di 500 fotogrammi per ogni ricarica in modalità normale, circa 600 fotogrammi per ricarica in modalità Economy e fino a circa 1.700 fotogrammi quando vengono utilizzate due batterie aggiuntive con l’impugnatura opzionale “VG-XT4”. X-T4 utilizza il sensore X-TransTM CMOS 4 da 26,1 MP retroilluminato (BSI) e il motore di elaborazione delle immagini X-Processor 4, ad alta velocità. In combinazione con la tecnologia di riproduzione del colore di FUJIFILM, avvalendosi degli oltre 85 anni di ricerca e sviluppo per le pellicole fotografiche, X-T4 offre una vasta gamma di opzioni in modo da poter ricreare la scena esattamente come la si ricorda. Esclusiva tecnologia di riproduzione del colore X-T4 presenta “ETERNA Bleach Bypass”, una nuova modalità di Simulazione Pel-
licola, che utilizza l’esclusiva tecnologia FUJIFILM per fornire tonalità di colore molto versatili. La nuova modalità simula il “Bleach Bypass”, una tecnica di sviluppo tradizionale per le pellicole agli alogenuri d’argento, creando immagini con bassa saturazione e alto contrasto, dall’atmosfera specialeI toni di luce e ombra da -2 a +4 possono essere regolati di 1/2 stop, anziché 1 stop, consentendo tonalità più precise. Il bilanciamento del bianco presenta le opzioni “Priorità bianco” e “Priorità ambiente” oltre “AUTO” (che combina le due precedenti in base alla scena). La modalità “Priorità bianco” riproduce il bianco fedelmente, mentre la “Priorità ambiente” utilizza un tono più caldo. Quando è selezionato “RAW”, è ora possibile scegliere l’opzione “Compressed” non reversibile oltre a “Compressed Lossless” reversibile. Cattura qualsiasi soggetto X-T4 offre lo scatto continuo più veloce al mondo*1 tra le mirrorless, pari a 15 fps in post visualizzazione e uno scatto continuo da 8 fps in live view, utilizzando l’otturatore meccanico. L’otturatore elettronico consente inoltre scatti a raffica blackout-free a 30 fps. L’oculare ha un meccanismo di blocco per prevenire strappi o spostamenti Lo schermo da 1,62 MP è ora anche orientabile consentendo una grande versatilità
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e creatività in ogni tipologia di ripresa L’LCD / EVF può essere impostato in tre modalità diverse: o Priorità bassa luminosità - regola la luminosità del display per consentire una visione chiara del soggetto in condizioni di scarsa luminosità o Priorità risoluzione - che mostra anche i dettagli più fini del soggetto aumentando la risoluzione del display o Priorità frequenza fotogrammi (solo EVF) – la frequenza di aggiornamento viene aumentata per migliorare la fluidità del soggetto in movimento. Le modalità Boost / Normal sono ora affiancate dalla modalità Economy, che consente di risparmiare energia e conseguentemente aumentare la durata della batteria. Alte prestazioni Un nuovo algoritmo e la capacità di elaborazione AF a rilevamento di fase ha portato a prestazioni di messa a fuoco automatica di soli 0,02 secondi. Ciò consente di catturare e tenere traccia di un soggetto in movimento ad alta velocità, soprattutto se combinato con le prestazioni di scatto continuo di 15 fps in post visualizzazione e 8 fps in live view Anche le prestazioni di tracking AF hanno subìto importanti miglioramenti. Il tasso di successo del tracking è stato raddoppiato rispetto alla fotocamera X-T3. Le prestazioni di Face / Eye AF sono state
notevolmente migliorate. Questa capacità di tracciamento potenziata ha reso la messa a fuoco e lo scatto dei ritratti più semplici che mai. Funzioni video professionali X-T4 è in grado di registrare video ad alta velocità Full HD a 240P, permettendo così effetti slow motion fino a 10x. L’IBIS, quando combinato con la funzione di stabilizzazione elettronica dell’immagine (DIS) per l’uso in modalità filmato, porta ancora più stabilizzazione dell’immagine, essenziale durante le riprese video mentre si cammina La modalità “IS (Image Stabilization) Boost” attenua i delicati movimenti della fotocamera, consentendo la registrazione stabilizzata a punto fisso senza treppiede. Le modalità foto e video ora hanno menu separati. Inoltre, quando è selezionata la modalità video è possibile impostare il pulsante Quick Menu (Q Menu) per una maggiore semplicità d’uso della fotocamera durante la registrazione dei filmati È stata introdotta la funzione “Controllo ottimizzato per i filmati”. Gli utenti possono regolare l’esposizione con la ghiera di comando e il pannello touchscreen. Con questa funzione, è possibile commutare la ghiera di modalità STILL / MOVIE posta sul pannello superiore per passare rapidamente alla registrazione video con le impostazioni video memorizzate. I filmati possono essere registrati contem-
poraneamente nello stesso formato su due schede SD come backup. La funzione F-Log View Assist è stata aggiunta per correggere la visualizzazione a bassa saturazione/basso contrasto durante la registrazione in F-Log. Il video viene visualizzato equivalente a BT.709 per facilitare la corretta esposizione nella registrazione video. La funzione “Correggi ingrandimento ritaglio filmato” consente di correggere il rapporto di ritaglio per evitare variazioni dell’angolo di visualizzazione quando si passa a una modalità video diversa. La funzione “MIC jack setting” permette di commutare il livello di ingresso tra livello MIC e livello LINE. La fotocamera supporta infatti microfoni esterni così come segnali LINE da apparecchiature audio esterne.
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Airmobile Permanent Training
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di Marcello Cosolo
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Le ultime due settimane di settembre hanno visto un’ intensa attività addestrativa nel poligono di Venzone e aree limitrofe; dal punto di vista geografico Rivoli Bianchi (dove sono state scattate queste foto) si trova su un altopiano con disposizione ad anfiteatro delle prealpi Carniche mentre dal lato Ovest la luce del pomeriggio illuminava perfettamente la scena.
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“ L’Airmobile Permanent Training (APT) rappresenta il culmine di un intenso iter addestrativo che ha visto operare insieme gli equipaggi di volo del 7° Reggimento AVES “Vega”, del 5° Reggimento AVES “Rigel”, del 3° Reggimento Elicotteri per Operazione Speciali “Aldebaran” e del 66° Reggimento Fanteria aeromobile “Trieste”. Tutte le unità partecipanti sono state impegnate nella pianificazione e condotta di missioni di supporto aereo ravvicinato, assalto aeromobile, raid aeromobile, recupero di personale ferito-MEDEVAC (Medical Evacuation)/NEO (Noncombatant Evacuation Operation) o rimasto isolato-IP (Isolated Personnel), oltre a missioni di esplorazione e sorveglianza dell’area d’impiego e conquista/ occupazione e tenuta di punti chiave. Quest’anno la APT è stata ulteriormente ampliata e inserita nell’esercitazione federata “Dagger Resolve 2020”, in modo da includere le sue peculiari finalità addestrative (interoperabilità, capacità di condotta delle operazioni aeromobili e sviluppo di procedure di Comando e Controllo) nel più ampio ambito del Battlespace Management (BSM), cioè nel coordinamento e gestione dell’area delle operazioni, in uno scenario a spiccata connotazione di combattimento (warfighting). In questo modo, la APT II/2020 ha integrato il sinergico impiego di diverse componenti provenienti da altri reparti della Divisione Vittorio Veneto e del Comando Forze Operative Nord, tra i quali: alcuni assetti appartenenti all’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti “Folgore”, al Reggimento Logistico “Ariete” e al 132° Reggimento Artiglieria Terrestre “Ariete”. Quest’ultima unità, in particolare, ha fornito il necessario supporto all’esercitazione schierando una batteria di PzH-2000 in altra area addestrativa limitrofa, permettendo l’addestramento alla sincronizzazione delle attività dell’artiglieria nella terza dimensione, spazio d’impiego peculiare dell’unità aeromobile in operazioni.
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Al termine delle intense attività condotte, piena soddisfazione è stata espressa dal Generale Ristuccia al Comandante della Brigata Aeromobile, per lo sforzo profuso, per l’alta professionalità dimostrata e per la piena integrazione dimostrata da tutte le unità coinvolte in questo importante momento addestrativo, conclusosi con il completo raggiungimento degli obiettivi prefissati, pur con le limitazioni derivanti dal pieno rispetto delle misure imposte per la prevenzione del contagio da Covid-19 attualmente in vigore.”
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LOWE PRO BORSA NOVA 140 AW II BLACK
La nuova edizione di questa borsa a tracolla senza tempo garantisce una protezione eccellente per la vostra attrezzatura. Cerniera impermeabile e il coperchio sovrapposto offrono una protezione premium dagli elementi. Personalizzabile: I divisori interni flessibili e l’imbottitura completa garantiscono una protezione sicura e personalizzabile per una 1 mirrorless o una fotocamera DSLR compatta con obiettivo 24-105 mm, flash o drone compatto. Versatile: Tracolla regolabile/smontabile, impugnatura imbottita e cinghia a nastro integrato, che forniscono opzioni di trasporto confortevoli. Accessibile e sicuro: il coperchio interno, le tasche laterali e la tasca laterale posteriore offrono un accesso facile e sicuro per smartphone, schede di memoria, cavi e altri piccoli oggetti.
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MANFROTTO BORSA STREET MB MS-M-IGR GREEN La collezione Street rappresenta l’ingresso del marchio Manfrotto nel mondo fashion. Tutte le borse sono realizzate con grande attenzione ai materiali e al design. Grazie al mix di diversi tessuti e fantasie interne ed esterne, ogni borsa svela forte personalità e un look accattivante. La Borsa Messenger Street è una borsa polifunzionale per le attività di tutti i giorni, con una protezione rimovibile per la fotocamera e uno scompartimento per computer portatile da 13’’. Fornisce la protezione perfetta per la tua reflex o fotocamera CSC con un obiettivo zoom montato e una lente aggiuntiva. Questa borsa è progettata per contenere anche i tuoi effetti personali di tutti i giorni in base al tuo stile di vita e le esigenze quotidiane. Ѐ dotata di un vano per computer portatile e molte tasche con e senza zip per rendere facilmente accessibili tutti gli accessori. È dotata di una tracolla regolabile, imbottita e sganciabile, di una pratica maniglia per un trasporto confortevole e di un’apertura superiore per un accesso facile e rapido a tutta la tua attrezzatura.
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Alcuni scatti realizzati da Markus Altmann dell’AN-22 ripreso presso l’aeroporto belga di Ostenda Un aereo AN-22 della suddivisione del trasporto aereo della compagnia ANTONOV nota come Antonov Airlines ha consegnato urgentemente un container con argani e attrezzature del peso di quasi 30 tonnellate da Ostenda (Belgio) a Istanbul (Turchia) per la riparazione di tubazioni in acque profonde (fino a 400 metri).
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LOWE PRO ZAINO PHOTO ACTIVE 200 AW BLACK/BLUE Lo zaino Lowepro Photo Active™ è la scelta ideale per i fotografi che necessitano di una borsa per fotocamera leggera e robusta ideale per l’outdoor o per l’utilizzo quotidiano. Da un’escursione di un giorno a un viaggio, lo zaino Photo Active mantiene la tua fotocamera e attrezzatura video accessibile e protetta in modo da poter catturare e condividere facilmente le tue avventure. Il sistema QuickShelf ™ si apre su 3 livelli o si ripiega. Pannelli di accesso laterali per accesso rapido alla fotocamera. Tasca CradleFit™ adatta per laptop da 12” o sacca idratazione 2L. Pannello posteriore ergonomico e ventilato ActivZone™. AW Weather Cover™ per una protezione extra dagli elementi.
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Manfrotto Pro Light 3N1-36 Uno zaino fotografico professionale che consente 3 diverse modalità di trasporto per diverse attrezzature foto e video. Lo zaino Manfrotto Pro Light 3N1-36 è una borsa estremamente versatile, progettata per trasportare attrezzatura per fotografia o video professionale. La parte posteriore dello zaino può essere dedicata al 100% all’attrezzatura fotografica mentre il vano superiore, può essere dedicato agli effetti personali. Riordinando i divisori interni, è possibile trasportare attrezzatura fotografica o video: 1-Modalità Foto: fino a3 corpi macchina e 5 obiettivi. 2-Modalità Video: adatto ad una Canon C100 con impugnatura e obiettivo staccato e ad una Reflex con 3 obiettivi e corpo macchina addizionale. 3-Modalità Drone: adatto ad un drone DJI Phantom 4 con trasmettitore, fotocamera reflex e 3 obiettivi. La borsa è dotata di specifiche tasche per tablet da 15”. Il pannelo frontale aiuta a tenere fissato sull’esterno della borsa un treppiede . Il sistema di spallacci appositamente progettato è dotato di fibbie a sgancio laterale per scambiare le posizioni. Può essere configurato in 3 diverse modalità : uno zaino, monospalla o zaino incrociato. 1-Modalità zaino: massimo confort, distribuisce il peso sulle due spalle. 2-Modalità monospalla: accesso più veloce alla fotocamera e agli obiettivi. Basta ruotare lo zaino e aprire lo sportello laterale. Adatto alla spalla destra o sinistra. 3-Modalità zaino incrociato: combina i vantaggi delle modalità precedenti. Trasporta lo zaino su entrambe le spalle mentre cammini, sgancia uno degli spallacci e trasforma lo zaino in monospalla. La cintura mantiene lo zaino vicino al corpo alleggerendo il peso sulle spalle. La borsa è dotata di copertura anti-pioggia. Estrarre il lato argentato per proteggere lo zaino dalla luce solare diretta .
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Helicopter Weapons Instructor Course 2020 “ Covid Proofrt”II pa
di Danny Reijnen
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Quella che avrebbe dovuto essere una esercitazione di 17 settimane, causa emergenza sanitaria COVID-19, è diventata di 11 mesi. Il corso Helicopter Weapons Instructor (HWIC) è iniziato il 6 gennaio 2020, con la prima di tre parti denominate HWIC Tactical Continuation Training (TAC). L’obiettivo principale di questo modulo era esercitarsi e istruire le manovre evasive in piccole e grandi formazioni. Gli equipaggi di elicotteri militari devono essere in grado di eseguire queste missioni sotto qualsiasi minaccia nemica. L’intero HWIC era composto da HWIC TAC, SOF e STRIKE. Il TAC HWIC si è tenuto a gennaio, in Germania presso l’aeroporto di Fritzlar. Per la prima volta, anche la componente tedesca ha partecipato all’intero corso del 2020, con un NH90 e un Tiger UHT Attack. La Royal Netherlands Air Force ha partecipato con il CH-47D Chinook, l’AS-532U2 Cougar e l’AH-64D Apache. Dopo la fine della prima parte del TAC HWIC, il mondo si è dovuto confrontare con il virus COVID-19, che ha ritardato l’esercitazione. Normalmente l’intera HWIC richiede circa diciassette settimane, di cui sette dedicate alle attività di volo. Oltre a molta teoria, il corso consisteva in tre moduli di volo, di cui il secondo, HWIC SOF (Special Operation Forces), si è svolto principalmente presso la base aerea di Gilze-Rijen e varie altre località nei Paesi Bassi, e prevedeva attività in collaborazione con le forze speciali. Per partecipare all’HWIC, i piloti devono essere almeno “section leader”, il che significa; essere in grado di comandare una formazione di tre elicotteri, ed avere una esperienza pluriennale nel loro squadrone, stessa cosa vale per il responsabile del carico, anch’esso con esperienza pluriennale. La voglia di imparare cose nuove e migliorare se stessi è un must per ogni partecipante. Questi requisiti si applicano anche agli allievi tedeschi. “L’addestramento non contiene solo scenari fissi, ma gli allievi devono confrontarsi con situazioni inaspettate ed improvvise, da risolvere in volo. Essere in grado di affrontare l’incertezza è molto importante per un pilota militare e per un loadmaster ”; Sottolinea il maggiore Bas. Il Maggiore Bas (nominativo tattico “Loekie”) pilota e istruttore di AH64, è a capo della TACtics Training Evaluation Standardization (TACTES), parte del 299 sqn, l’unità olandese che organizza l’HWIC.
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“Essere flessibili, trovare soluzioni e prendere decisioni in situazioni di stress è la massima priorità durante l’HWIC.” Afferma il maggiore Bas. I partecipanti tedeschi e olandesi hanno un addestramento precedente molto diverso. Pertanto, alcune attività, come le operazioni con unità SOF, sono una novità per i tedeschi. Secondo il maggiore Bas, c’è solo un modo per recuperare quella differenza di livello di addestramento ed è semplicemente farlo. Tuttavia, la partecipazione tedesca ha un grande vantaggio per questa esercitazione, ad esempio, i colleghi tedeschi hanno fornito la parte HWIC TAC delle attività. “Di conseguenza, abbiamo avuto accesso a un’area di pratica perfetta che non c’è nel territorio dei Paesi Bassi”, ha affermato il maggiore Bas. L’HWIC è un training molto intensivo, non solo perché è relativamente breve rispetto al FWIT (Fighter Weapons Instructor Training con una durata di 5 mesi). “Siamo limitati nelle risorse disponibili. Gli squadroni hanno bisogno degli elicotteri per l’addestramento regolare degli equipaggi e le esercitazioni sono molto costose. Abbiamo cercato di bilanciare questo, combinando i voli HWIC con le nostre normali operazioni utilizzando capacità di rifornimento a caldo, (hot refueling capabilities), per utilizzare il più possibile gli elicotteri”.
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What should have been a 17-week exercise became an 11-month exercise. The Helicopter Weapons Instructor Course (HWIC) started on January 6 2020, with the first of three parts called HWIC Tactical Continuation Training (TAC). The main focus of this module was practicing and instructing evasive maneuvers in small and large formations. Military helicopter crews must be able to perform these missions under any enemy threat. The entire HWIC consisted of the HWIC TAC, SOF and STRIKE. The HWIC TAC was held at Fritzlar Airfield in Germany in January. For the first time, German airmen were also participating in the entire 2020 course. They took part with the NH90 transport helicopter and the Tiger UHT Attack helicopter. The Royal Netherlands Air Force participated with the CH-47D Chinook, the AS-532U2 Cougar and the AH-64D Apache. After the first part of the HWIC TAC ended, the world was confronted with the COVID-19 virus, which delayed the exercise. Normally the entire HWIC takes approximately seventeen whole weeks. The flying part normally takes seven weeks of those, if everything works out without delays. In addition to a lot of theory, the course consisted of three flight modules, of which HWIC SOF (Special Operation Forces) was the second. This part took place in October at Gilze-Rijen Air Base and various other locations in the Netherlands. The SOF course involved special deployments in collaboration with special forces. To participate in the HWIC, pilots have to be at least section leader, which means; being able to control a flight of three helicopters. The pilot and loadmaster need to have multiple years of experience with their squadron. The urge to learn new things and improve themselves is a must for every participant. These requirements also apply to the German students. “ The training not only contains fixed scenarios, the students are also being confronted with unexpected situations, to be solved while flying. Being able to deal with uncertainty is very important for a military pilot and loadmaster”; Major Bas emphasizes. Major Bas ( tactical callsign “ Loekie ”) AH-64 pilot and instructor, is head of TACtics Training Evaluation Standardization (TACTES) part of the 299 sqn, the Dutch unit organizing the HWIC. “Being flexible, coming up with solutions and making decisions in stressful situations receives top priority during the HWIC.” Major Bas stated.
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The German and Dutch participants have different prior education. Therefore, some elements, such as operations with SOF units, are new to the Germans. According to Major Bas, there is only one way to catch up on that difference in level of education and that is by just doing it. However, the German participation has a great advantage for this exercise. For example, the German colleagues provided the HWIC TAC part of the training. “As a result, we had access to a perfect practice area which cannot be found anywhere in the Netherlands,” Major Bas stated. The HWIC is an intensive training, not only because it is relatively short compared to the FWIT (Fighter Weapons Instructor Training with a duration of 5 months).
missions during day and night time on the Vliehors, they trained with a Joint Terminal Attack Controller (JTAC) pointing out their targets. Because of the live firing exercises, one CH-47 was equipped with the FN M3M (GAU-21) single barrel rapid-fire machine gun suitable for rotary-wing aircraft providing defensive firepower ranging out to nearly 2000 meters. In the second week of HWIC STRIKE missions were flown again out of Gilze Rijen airbase combining all lessons learned. “When I was a student myself, I loved the fact that I was allowed and able to work at a next level,” Bas remembers. “Getting the best out of yourself and then sharing it with the pilots and loadmasters you are going to train, so that they improve too, gave me a rush”
“We are limited in the available assets. The squadrons also need the helicopters for regular training and exercises are expensive. We have tried to balance this, combining HWIC flights with our normal operations by using hot refueling capabilities to use the helicopters as much as possible”. This 2020 edition of HWIC was the second time that German airman participated with helicopters, the NH90s and Tigers. The first time was in 2008 with two Bo105’s.
‘’We regularly train the Weapon Instructors to stay on the best possible level . You always have to keep learning because the world is changing too. Therefore, one time a year a Weapon Instructor Standarization is being held for all weapons instructors. In this one weeks course, we invite all weapons instructors to study and evaluate the current and new tactics.” Currently, the HWIC is a combined German/Dutch exercise and there are no plans yet to expand the training with participants from other countries. According to Major Bas, that would be a logistic challenge. “It takes a lot of preparation to arrange a HWIC. The more countries involved, the larger the organization must be. The Netherlands and Germany are neighbor-countries, which helps. Some - larger - NATO countries have their own (international) training . However, this could change in the future.”
“The initiative came from my classmate in 2008 and because we knew each other from exercises, participation was quickly a fact,” major pilot Bas, explains. During the HWIC SOF, the goal for the participants was to fly their regular missions and train with special forces at the same time. The training was conducted with the army special forces ( KCT ), Special Security Missions Brigade ( BSB ) and the Maritime Special Operations Forces of the Marine Corps ( MARSOF). This was new for many students and outside their comfort zone but therefore much rewarding’’. The third module HWIC STRIKE, originally planned for Bergen in Germany, focused on live firing. Due to the measures concerning COVID-19, the HWIC STRIKE eventually took place in November in the Netherlands, after being postponed twice. All participating transport helicopters were temporarily deployed at naval air base The Kooy for one week in order to use the range facilities at shooting range The Vliehors. During the live firing sorties, only Dutch units took part. The CH-47’s and AS-532 were therefore based on the Kooy and while flying their
On December 9th 2020, 9 of the eleven participating Dutch students received their Helicopter Weapon Instructor Course diploma at Gilze Rijen Airbase. Eight of the eleven German student will receive their diploma in the near future, because they could not make it towards the Netherlands on December 9th. After approximately eleven months and a lot of delays caused by Covid-19, pilots and loadmasters received their well earned HWIC patch, ready to put their acquired knowledge into practice.
I would like to thank the Royal Netherlands Airforce and in specific Major Bas and the personnel of 299 sqn and Defence Helicopter Command for their tremendous help to create this article.
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CANON EOS R5
Non importa cosa fotografi o come lo fai, EOS R5 ti permette di essere creativo in modi che non avresti mai immaginato. Cattura sensazionali foto da 45 megapixel fino a 20 fotogrammi al secondo, oppure video 8K a 12 bit in formato RAW utilizzando l’intera larghezza del sensore della fotocamera. L’AF avanzato è programmato utilizzando un’intelligenza artificiale con tecnologia deep learning, mentre la stabilizzazione dell’immagine integrata nel corpo macchina lavora insieme a quella dell’obiettivo e fornisce fino a 8 stop* di protezione contro le vibrazioni della fotocamera. Vedi i dettagli in un modo completamente nuovo! Un sensore CMOS full-frame di nuova generazione da 45 megapixel garantisce una nitidezza incredibile, bassi livelli di rumore e un’ampia gamma dinamica: l’abbinamento perfetto per i nostri obiettivi RF avanzati. Sensore CMOS full-frame da 45 megapixel e processore DIGIC X: Per nitidezza e dettagli sensazionali in ogni tipo di fotografia, anche in condizioni di scarsa illuminazione fino a ISO 51200. Nuove funzioni Illuminazione Ritratto e Nitidezza sfondo: utilizza Dual Pixel RAW per regolare l’illuminazione sul volto dei
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soggetti o per rendere più nitido solo lo sfondo quando si fotografano i paesaggi. Foto sempre nitide e perfettamente a fuoco La messa a fuoco Dual Pixel CMOS AF II è velocissima e vanta 5.940 posizioni AF selezionabili, che coprono praticamente il 100% dell’inquadratura. I soggetti in movimento rimangono nitidi, anche quando AF intelligente all’avanguardia L’autofocus della fotocamera è programmato utilizzando un’intelligenza artificiale con tecnologia deep learning, sviluppata per la nostra innovativa EOS-1D X Mark III. Ciò consente a EOS R5 di riconoscere e tracciare il viso e gli occhi di un soggetto con nuovi livelli di accuratezza e precisione, anche se visti di lato. Questa funzione di tracking è disponibile anche quando si fotografano cani, gatti e uccelli, e permette di tenerli a fuoco quando sono in movimento: una novità assoluta per le fotocamere EOS. Massima velocità, massima qualità. Prestazioni rivoluzionarie che porteranno la tua creatività a nuovi livelli. Nessun’altra fotocamera è paragonabile a EOS R5. Cattura immagini full-frame da 45 megapixel alla straordinaria velocità di 20 fps in totale silenzio e con tracking dell’autofocus. Per le situazioni che lo richiedono, è disponibile anche un ottura-
tore meccanico che consente di scattare a velocità fino a 12 fps. Stabilire nuovi standard per il video Registra internamente video 8K in formato RAW a 12 bit, oppure 4K (4:2:2 a 10 bit) con frame rate fino a 120p per effetti slow motion eccezionali. Il tutto utilizzando l’intera larghezza del sensore full-frame della fotocamera per un effetto veramente cinematografico. Dual Pixel CMOS AF II con rilevamento viso e occhi garantisce nitidezza e permette di effettuare cambi di messa a fuoco in tutte le modalità video. Wireless avanzato che trasformerà il modo in cui lavori EOS R5 utilizza una connessione Bluetooth Low Energy sempre attiva per mantenere un collegamento continuo con un dispositivo smart. È sufficiente avviare l’app Canon Camera Connect e la fotocamera stabilisce una connessione Wi-Fi veloce che consente ai fotografi di sfogliare, rivedere e trasferire le immagini, nonché di scattare in remoto. Wi-Fi a doppia banda da 2,4 GHz e 5 GHz: con supporto per gli standard 802.11a, b, g, n e ac Supporto per FTP e FTPS: per una consegna rapida e sicura delle immagini direttamente al cliente
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L’Airbus A350-900 della Luftwaffe 10+03, ha fatto il giro del mondo in un fine settimana Nella foto di Markus Altmann, l’Airbus A-350-900 “10+03” della Luftwaffe, ripreso in atterraggio presso l’aeroporto di Colonia al suo rientro da Papeete dopo un volo di circa 18 ore! Venerdì 20 novembre, l’Airbus A350-900 ha volato da Colonia a Canberra, impiegando oltre 19 ore. Domenica 22 novembre, è decollato da Canberra alla volta di Papeete, impiegando circa 6,5 ore. Lunedì 23 novembre, decollo da Papeete per la tappa di ritorno verso Colonia, impiegando quasi 18 ore. In totale, l’Airbus A350-900 ha volato per circa 24.000 miglia e, il volo da Colonia a Canberra in particolare è stato uno dei voli A350 più lunghi di sempre, con oltre 10.000 miglia.
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SIGMA 70-200/2,8 (S) DG OS HSM Apprezzato per gli eventi, i ritratti e le riprese sportive, l’obiettivo sportivo HSM Sigma 70-200mm f/2,8 DG OS è un teleobiettivo zoom flessibile caratterizzato da un design luminoso e sofisticato. L’apertura massima costante f/2,8 eccellente in condizioni di illuminazione difficili e offre anche un maggiore controllo sulla profondità di campo per l’isolamento dei soggetti. Per quanto riguarda la costruzione ottica, vengono utilizzati ben 10 elementi a bassa dispersione per ridurre notevolmente le aberrazioni cromatiche per una maggiore chiarezza e accuratezza del colore. Inoltre, è disponibile un rivestimento multistrato che aiuta a sopprimere il ghosting e il flare quando si lavora in condizioni di illuminazione intensa. Il completamento dell’ottica è un sistema OS intelligente, che riduce al minimo l’aspetto del movimento della fotocamera per risultati più nitidi durante le riprese a mano libera. Un motore Hyper Sonic viene anche utilizzato per fornire prestazioni di messa a fuoco automatica rapida e silenziosa, oltre a un intervento manuale di messa a fuoco. Il design dell’obiettivo incorpora anche diverse guarnizioni per proteggerlo dalla polvere e dall’umidità, e un rivestimento idrorepellente e oleorepellente è stato applicato agli elementi esposti per evitare che umidità, impronte digitali o macchie si incollino alla superficie. Inoltre, è disponibile un collare treppiede rotante fisso e un piedino rimovibile tipo Arca per un’ampia compatibilità con diverse teste per treppiede o monopiede.
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ENJJPT The Flying Cowboys of Texas di George Karavantos
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Nel cuore del Texas, a nord di Dallas, si trova una delle più grandi strutture di addestramento della US Air Force. La Sheppard Air Force Base si trova a cinque miglia (8,0 km) a nord di Wichita Falls ed è la base di addestramento più grande e diversificata dell’Air Education and Training Command. Sheppard è sede dell’82d Training Wing (82 TRW), e dell’80 ° Flying Training Wing (80 FTW) responsabile del programma congiunto Euro-NATO Joint Jet Pilot Training (ENJJPT), un programma di addestramento al volo multinazionale dove i giovani allievi piloti ricevono una formazione completa che riguarda anche la capacità di interagire in ambienti internazionali. ENJJPT fornisce addestramento al volo a giovani allievi piloti di nove partner NATO: Belgio, Canada, Danimarca, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Turchia e Stati Uniti. Grecia e Spagna da diversi anni partecipano a questo programma ma solo con istruttori di volo. Dal 2019 la Spagna ha iniziato a inviare i primi allievi piloti, mentre il Regno Unito ha ripreso il suo contributo inviando nuovamente gli istruttori da luglio ‘19 e gli allievi nell’agosto ‘19.
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La Romania è il nuovo membro che ha iniziato a inviare i suoi primi allievi piloti nel maggio ‘19. In questo momento il Portogallo è l’unico firmatario non attivo. L’ENJPT addestra il 50% di tutti i piloti da caccia USAF ed è l’unico programma di addestramento per piloti da caccia di alcune nazioni partner: Belgio, Danimarca, Germania, Paesi Bassi e Norvegia. Pur essendo ospitato in una base americana e avendo un comandante americano, ENJPT non è un programma americano, ma internazionale, gestito da tutte le nazioni partecipanti. Tutte le 14 nazioni partecipanti hanno voce in capitolo sulla gestione del programma dai rappresentanti dei rispettivi ministeri della difesa. Tutte le posizioni di leadership all’interno di ENJPT - oltre al Wing Commander - possono essere ricoperte da una qualsiasi delle nazioni partecipanti. Ogni nazione assegna sia allievi che istruttori, con costi condivisi su tutta la linea a seconda di quanti allievi sono presenti. Il programma ha avuto origine a metà degli anni ‘60 quando la Luftwaffe acquistò una piccola flotta di jet da addestramento T-37 e T-38 e iniziò a inviare i piloti ad addestrarsi a Sheppard per sfruttare le favorevoli condizioni meteorologiche. Sulla base del successo dell’iniziativa tedesca, nel 1978 ha preso vita il programma ENJPT. Nel giugno 1980, l’allora Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Harold Brown, annunciò che la Base di Sheppard era stata formalmente selezionata come sede per il programma ENJPT, e successivamente nell’ottobre 1981 venne inaugurato ufficialmente. Grazie al suo successo, ( il programma ha messo le “ali” a 7700 piloti), e nonostante una serie di tentativi di spostare il programma in Europa, l’ENJPT resterà presso la sede di Sheppard AFB fino al 2026, e non se ne vede motivo di trasferirlo altrove.
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L’ENJPT offre quattro distinti programmi di formazione. Oltre all’Undergraduate Pilot Training (UPT), fornisce formazione interna per istruttori (insegnando ai piloti come diventare istruttori), Introduzione ai Fighter Fundamentals (IFF) e addestramento per gli istruttori IFF (un programma per diventare istruttori IFF). Circa 200 allievi piloti ogni anno guadagnano le loro ali all’ENJPT , allo stesso modo ogni anno vengono formati 80 nuovi istruttori, e oltre 150 piloti frequentano l’ IFF. L’elemento UPT prevede lo svolgimento di otto classi all’anno, ciascuna con circa 25 allievi che frequentano per un periodo di 55 settimane, ed è approssimativamente suddiviso in tre fasi. Non tutti gli allievi passano attraverso tutte le fasi dell’UPT - questo dipende da dove provengono e dal tipo di velivolo sul quale andranno a operare. Ad esempio, potrebbero prendere solo le prime due fasi o partecipare al programma solo per la terza fase. La prima fase dell’UPT dura cinque settimane e prevede 134 ore di addestramento a terra e sei sessioni di simulazione per preparare gli allievi al loro addestramento basico iniziale sul T-6. La fase 2 si svolge sul T-6 e prevede ulteriori 204 ore di addestramento a terra, 34 sessioni al simulatore e 78 sortite per un totale di 105 ore. Una volta che gli allievi hanno conseguita la qualifica sul T-6, passano al T-38. La fase 3 si estende per altre 24 settimane, con 137 ore di addestramento a terra, 36 sessioni al simulatore e 79 sortite sul velivolo biposto T-38 Talon, per un totale di 90 ore in volo. Al completamento della fase 3 sul T-38, gli allievi completano l’intera fase UPT con, 475 ore di addestramento a terra, 99 ore in sim e 195 ore in aria, il tutto in circa un anno! Gli allievi selezionati per passare ai fighter jet , poi proseguiranno con il corso Intro-duction to Fighter Fundamentals (IFF), dove inizieranno ad apprendere le tecniche di combattimento di un pilota di caccia. Il corso, della durata di nove settimane consiste in altre 80 ore di lezione, nove sessioni al simulatore e 16 intense sortite in volo sul T-38. La parte IFF del programma ENJPT è probabilmente la parte più impegnativa del corso per la maggior parte degli allievi. Non solo le giornate sono lunghe e il flusso di informazioni inarrestabile, ma le
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missioni che gli allievi volano sono anche incredibilmente impegnative fisicamente, essendo impegnati in manovre ad alto numero di G in combattimenti simulati con i loro istruttori in veste di aggressor. In questa fase gli allievi imparano e mettono in pratica per la prima volta le tecniche di combattimento, che poi faranno da tesoro al loro impiego in ambito operativo. Questa è una seria responsabilità e gli allievi non la prendono alla leggera, trascorrendo ore e ore a preparare le missioni, e a fare il debriefing oltre al tempo che effettivamente trascorrono in volo. La maggior parte dei piloti di caccia continuerà presso l’ IFF prima di dirigersi verso i rispettivi corsi di conversione operativa. Tuttavia, altri potrebbero essere invitati a rimanere a Sheppard per un tour successivo come istruttore. Il corso IFF presso ENJJPT ha vari step su misura per il ruolo dei velivoli di prima linea con cui gli allievi si troveranno ad operare una volta rientrati alle nazioni d’origine. Non tutti gli allievi dell’ENJJPT frequentano il programma completo, poiché alcuni degli allievi internazionali ricevono livelli di formazione equivalente presso le proprie nazioni di appartenenza.
I piloti di tutte le nazioni selezionati per pilotare piattaforme diverse dai velivoli da caccia non completano il corso IFF. Volano alcune settimane finali modificate del loro corso UPT per prepararli agli ambienti in cui si trasferiranno, il più delle volte velivoli plurimotore. Gli allievi che volano solo il T-38 seguono una struttura simile, imparando prima a pilotare il T-38 nella fase UPT di ENJJPT prima di ricevere le loro “ali” USAF e poi imparando le tecniche di combattimento durante la frequentazione del corso IFF. Alla fine della loro formazione, tutti i diplomati dell’ENJPT avranno completato : volo strumentale, formazione di base e avanzata a due velivoli, formazione a quattro velivoli, navigazione a bassa quota, basic fighter manoeuvres (BFM), air combat manoeuvring (ACM), close air support (CAS) e air-to-ground weapons delivery.
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L’addestramento al volo a Sheppard è affidato all’80 ° FTW e all’Air Force’s Air Education and Training Command (AETC). L’80° FTW opera con 211 velivoli, (76 T-6 e 135 T-38), suddivisi in cinque squadroni di addestramento al combattimento (FTS), due dei quali su T-6A Texan II e gli altri tre su T-38C Talon . Il Beechcraft T-6A Texan II, basato sullo Swiss Pilatus PC-9, viene utilizzato per l’addestramento basico dei nuovi allievi che arrivano a Sheppard. È stato introdotto in servizio con l’USAF nel 2001, in sostituzione del “Tweet” il Cessna T-37B. La fase avanzata vede un passo avanti verso il popolare, ma sempre performante T-38, punto fermo dell’USAF da quasi 60 anni. Oggi, come le normali unità di addestramento USAF, i tirocinanti ENJPT pilotano il T-38C aggiornato. Entrambi gli aerei, T-6 e T30C), effettuano circa 230 sortite al giorno, nel 2019 hanno effettuato 50.543 sortite e registrato 60.282 ore. Come ci si potrebbe aspettare da uno Stormo con un mandato così vasto, la giornata di volo a Sheppard inizia presto e il ritmo è implacabile. Come commenta il maggiore Spiros Batzios, il “Greek Senior National Representative” (SNR): ``
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L’attività di volo in estate inizia alle sette del mattino e si conclude alle sei di sera per l’ultimo atterraggio, mentre durante l’inverno si vola dall’alba al tramonto. Quando ogni singolo minuto della giornata viene utilizzato per il decollo e l’atterraggio, a volte la limitazione della capacità è letteralmente solo la luce del giorno. “ Un esempio quotidiano per un giovane allievo è che se è programmato per il primo volo della giornata, significa che deve svegliarsi intorno alle 4:15, andare al lavoro alle 5:00, preparare il briefing, ricevere le ultime previsioni del tempo, NOTAMS etc per essere pronto al briefing con i suoi istruttori alle 06.00. Il briefing dura circa un’ora, quindi, vestizione e decollo alle 07:15. Il volo di solito dura circa un’ora, dopodiché avrà luogo il debriefing che generalmente dura da 1,5 a 3 ore!
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Right in the heart of Texas, somewhere north of Dallas, stands one of the largest training facilities in the US Air Force. Sheppard Air Force Base is located five miles (8.0 km) north of Wichita Falls and it is the largest and most diversified training base in Air Education and Training Command. The host unit at Sheppard AFB is the 82d Training Wing (82 TRW), which provides specialized technical and field training for officers, airmen and civilians of all branches of the military and foreign nationals. But Sheppard AFB also hosts the 80th Flying Training Wing (80 FTW) which conducts the Euro-NATO Joint Jet Pilot Training (ENJJPT) program, a multi-nationally manned and managed flying training program chartered to produce combat pilots for both USAF and NATO. This international flying training program is the only one in the world. ENJJPT provides flight training to student pilots from nine NATO partners: Belgium, Canada, Denmark, Germany, Italy, Netherlands, Norway, Turkey and the United States. Greece and Spain for years were taking part into this training organization but they were only providing instructors. Spain started also to send its first students at the end of 2019 while United Kingdom resumed its contribution by resending instructors in July ’19 and students in August ‘19. Romania is the new member who started to send its first students in May ‘19. Right now Portugal is the only non-active signatory. The ENJJPT trains 50% of all USAF fighter pilots and is the sole source of fighter pilots for partner nations: Belgium, Denmark, Germany, Netherlands and Norway. While hosted at an American base and having an American Commander, ENJJPT is not an American program, but an international one, managed by all the participant nations. All 14 participating nations have a say in what the syllabus is, and how the program is run by representatives of their respective ministry of defence. All the leadership positions within ENJJPT — besides the Wing Commander — can be filled by any of the participating nations. Each nation assigns both students and instructors, with costs being shared across the board depending on how many students are in attendance. The program’s seeds were planted in the mid 1960s when the West Ger-man Air Force purchased a small fleet of T-37 and T-38 training jets and began sending pilots to train at Sheppard to make use of the relatively good weather conditions that prevail there throughout the year. Based on the success of that German training initiative, the expanded ENJJPT program as it is known today was formally stood up in 1978. In June 1980, the then US Secretary of Defence Harold Brown, an-nounced that Sheppard had been formally selected for ENJJPT. It officially opened on October 23, 1981. Due to its success over the following years, combined with a number of stalled attempts to bring more training to Europe, the initial 10-year hosting period at Sheppard has been extended multiple times. It is now extended through 2026, with no current plans of moving elsewhere. Since then, the program has pinned wings on over 7700 pilots and counting. TRAINING SYLLABUS ENJJPT offers four distinct training programs. In addition to Undergraduate Pilot Training (UPT), it provides in-house instructor training (teaching pilots how to become instructors), Introduction to Fighter Fundamentals (IFF) and IFF upgrade instructor pilot training (a syllabus for upgrading instructor pilots to IFF instructors). About 200 student pilots earn their wings at ENJJPT annually. Around 80 new instructors are trained per annum, and up to 150 pilots’ transition through IFF each year.
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The UPT element involves running eight classes per year, each with around 25 students learning their new trade over a 55week period, and is roughly divided into three phases. Not all students go through all phases of UPT - this depends on where they are from and the aircraft type they will progress to in the future. For example, they might just take the first two phases, or join the program for the third phase only. The 1st phase of UPT is five weeks long and involves 134 hours of ground training and six simulator sessions to prepare students for their initial training on the T-6. Phase 2 takes place also on the T-6 and involves a further 204 hours of ground training, 34 simulator sessions and 78 sorties totalling 105 hours. Once students have conquered the T-6, they’re on to the T-38. Phase 3 spans a further 24 weeks, with 137 more hours of ground training, 36 simulator sessions and 79 sorties in the Talon, totalling 90 hours in the air. Upon completion of phase 3 on the T-38, students are awarded USAF pilot wings and they’re hard earned. When all is said and done, students who complete the full UPT program will have pounded out 475 hours of ground training, 99 hours in sims and 195 hours in the air, all in roughly a year! Students selected to move on to fighters then go on to fly the Intro-duction to Fighter Fundamentals (IFF) course, where they’ll begin learning the actual fighting component of being a fighter pilot. That nine-week course consists of another 80 hours of academics, nine simulator sessions and 16 intense sorties in the air again on the T-38. The IFF portion of the ENJJPT syllabus is likely to be the most de-manding part of the course for most students. Not only are the days long and the flow of information relentless, but the missions the students fly are also incredibly physically demanding, thanks to the constant Gs they pull while trying to get the best of the instructors flying as their opponents. This is the first time the students will strap into the jet with the intention of learning to use it as a weapons delivery platform, the sole reason a fighter exists. That’s a serious responsibility and the students don’t take it lightly, spending hours preparing, briefing and debriefing their missions in addition to the time they actually spend flying. Most fighter pilots will continue on to IFF before they head for their re-spective operational conversion courses for the front line. However, others may be invited to remain at Sheppard for a follow-on tour as an instructor. The IFF course at ENJJPT has various streams tailored to the role of the front-line fighters that students will eventually find themselves in depending on their home nation’s fleets. Not every student at ENJJPT completes the full syllabus, as some of the international students receive varying levels of equivalent training at home. Pilots of all nations selected to fly platforms other than fighters do not complete the IFF course. They fly a modified final few weeks of their UPT course in order to prepare them for the environments they’ll be moving on to, most often multi-engine aircraft. Students who find themselves at Sheppard flying only the T-38 follow a similar structure, first learning to fly the T-38 on the UPT phase of ENJJPT prior to receiving their USAF wings and then learning to fight it on the IFF course. By the end of their training, all graduates of the ENJJPT will have covered all the material which include: instrument flying, basic and advanced two-ship formation, four-ship formation, lowlevel navigation, basic fighter manoeuvres (BFM), air combat manoeuvring (ACM), close air support (CAS) and air-to-ground weapons delivery. EVERYDAY’S FLYING: The flying training at Sheppard comes under the 80th FTW and
the US Air Force’s Air Education and Training Command (AETC). The Wing has 211 aircraft, (76 T-6 and 135 T-38), which are divided into five fight training squadrons (FTS), two of them flying the T-6A Texan II, and the other three the T-38C Talon. The Beechcraft T-6A Texan II, based on the Swiss Pilatus PC-9, is used for basic training for new students arriving at Sheppard. It was introduced into service with the USAF in 2001, replacing the Cessna T-37B ‘Tweet’. The advanced phase sees a step up to the popular, but aged T-38, which has been a USAF staple for almost 60 years. Today, as per regular USAF training units, ENJJPT trainees fly the upgraded T-38C. Both aircraft fly approximately 230 sorties per day. For the year 2019 these two types performed 50.543 sorties and logged 60.282 hours. As might be expected for a Wing with such a vast remit, the flying day at Sheppard starts early and the pace is relentless. As Major Spiros Batzios, the Greek Senior National Representative (SNR), comments: ‘Flying starts from seven o’clock in the morning to six o’clock in the evening for the last landing during the summer, and in the winter we’re flying from sunrise to sunset. When every single one of those minutes of the day are used for take-off and landing, sometimes the capacity limitation is literally just daylight.’ An everyday example for a young first comer is, if he/she is scheduled for the first (of around four waves per day) flight of the day, it means that he/she has to wake up around 4:15, heading into work at 5:00, prepping a briefing room, getting the latest weather, NOTAMS and coordination with the range (if surface attack mission) and being all set to brief with his/her flight instructors for 06:00. The briefing will last around an hour at which time he/ she will be stepping to the jet for a 07:15 takeoff. The flight usually lasts around one hour, after which the debriefing will take place which generally lasts from 1,5 to 3 hours!
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R.A.M.I. Sheppard foto di George Karavantos Operare in maniera sinergica e congiunta tra le Forze Armate dei vari Paesi è una realtà indispensabile al fine della salvaguardia della pace e sicurezza internazionale. In questo contesto, l’Aeronautica Militare - attraverso la costituzione di proprie Rappresentanze all’estero - partecipa alle attività di cooperazione internazionale fondamentali per assicurare una formazione orientata agli standard internazionali e basata sul reciproco scambio di esperienze e professionalità. La R.A.M.I. ubicata all’interno dell’80° Flight Training Wing presso la Sheppard Air Force Base in Texas - sede del più importante centro di formazione dell’Aeronautica Militare statunitense ha mosso i suoi primi passi nel 1983, del programma congiunto Euro-NATO Joint Jet Pilot Training Program – ENJJPT ufficialmente posta alle dipendenze del
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Comando Scuole/3ª Regione Aerea di Bari nell’agosto del 1991. La preparazione al volo dei giovani piloti dell’Aeronautica Militare ha inizio presso il 70° Stormo che ha sede a Latina. Al termine della prima parte dell’addestramento (fase 1: screening), volta ad effettuare la selezione iniziale e ad accertare il grado di attitudine al volo, i giovani allievi conseguono il Brevetto di Pilota di Aeroplano (BPA). In seguito, l’iter formativo prosegue con la fase 2 (primary pilot training) in territorio nazionale presso il 61° Stormo di Galatina (LE) o all’estero presso le scuole di volo di Sheppard (USA) e Kalamata (Grecia). Durante la frequenza del corso di volo negli USA, i piloti italiani ricevono una formazione completa che riguarda anche la capacità di interagire in un ambiente internazionale e creano un legame di intesa con tutti gli altri frequentatori delle nazioni aderenti al programma,
condividendo con loro, non solo standard di volo e di formazione, ma anche aspetti di vita sociale. Un legame ed una base comune che sarà fondamentale e determinante quando, un domani non troppo lontano, si ritroveranno fianco a fianco a condividere la stessa missione nei diversi contesti internazionali. Al termine di questa fase di addestramento a Sheppard su velivolo T-6 Texan II, i piloti vengono assegnati alla linea d’impiego (track selection) attraverso un processo di streaming degli allievi in base alle attitudini dimostrate, ossia l’individuazione degli idonei a proseguire l’addestramento sulla linea aerotattica, convenzionale, elicotteri e velivoli a pilotaggio remoto, al fine di acquisire il Brevetto di Pilota Militare (BPM) nella successiva fase di addestramento (fase 3: Specialized Pilot Training).
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dji mavic air 2 Mavic Air 2 porta potenza e portabilità al livello superiore, offrendo funzionalità avanzate in un fattore di forma compatto. Le funzioni di scatto intelligenti e l’eccellente qualità dell’immagine mettono a portata di mano i capolavori aerei. Un volo più sicuro e intelligente ti consente di migliorare il tuo gioco mentre ti godi pienamente il processo creativo. Padroneggia riprese aeree creative grazie a video 4K/60fps senza sforzo. Il profilo a colori piatto D-Cinelike conserva più informazioni di imaging per la post-elaborazione. Il codec video HEVC (H.265) registra più informazioni sull’immagine, utilizza meno spazio di archiviazione e preserva la gamma dinamica e i dettagli del filmato, garantendo contenuti di livello superiore in pochissimo tempo.
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Video HDR Il segreto dell’incredibile video HDR è un sensore di immagine Quad Bayer ad alte prestazioni. Una singola cornice separa i livelli di esposizione in diverse aree, catturando accuratamente i dettagli chiari e scuri. Le immagini sono stratificate per creare un’immagine colorata, equilibrata e accattivante con una gamma dinamica più elevata. Foto da 48 MP Tutto nei dettagli Con un sensore CMOS da 1/2 pollice, Mavic Air 2 scatta foto impressionanti da 48 MP. Preparati a portare i tuoi contenuti aerei al livello superiore. SmartPhoto
APAS 3.0 Advanced Pilot Assistance Systems (APAS) 3.0 utilizza una tecnologia di mappatura avanzata per seguire senza difficoltà e evitare gli ostacoli in scenari complessi. Le prestazioni di prevenzione degli ostacoli e la pianificazione automatica del volo sono notevolmente migliorate rispetto alle generazioni precedenti, aumentando la sicurezza e offrendo più opzioni. DJI Fly App
Cattura scatti cinematografici FocusTrack Domina i cieli Le riprese di qualità professionale sono facili grazie a FocusTrack. Questa suite intuitiva di modalità di tracciamento intelligenti include Active Track 3.0, Spotlight e Point of Interest 3.0, che ti consentono di liberare la tua creatività. ActiveTrack 3.0 Seguire i soggetti evitando ostacoli è più semplice che mai con l’ultima versione della tecnologia ActiveTrack di DJI. Con una migliore individuazione del percorso e una previsione più rapida e accurata dei soggetti persi, questa tecnologia mantiene il soggetto al centro dell’inquadratura, anche se si sposta dietro un albero. Spotlight 2.0 Vola liberamente mentre la fotocamera rimane bloccata sul soggetto con questa comoda modalità. Basta selezionare il soggetto e volare, Mavic Air 2 si occuperà del resto. POI 3.0 POI 3.0 migliora le capacità di POI 2.0, in particolare il riconoscimento di superfici piane. Laddove il POI 2.0 potrebbe perdere l’obiettivo durante il tracciamento, questa funzionalità migliorata non lo fa. POI 3.0 ora è anche in grado di tracciare dinamicamente oggetti come persone, automobili e barche.
Hyperlapse 8K Tempo e movimento Mavic Air 2 supporta Hyperlapse in 8K, permettendoti di deformare il tempo e lo spazio per filmati particolarmente straordinari. Ma soprattutto, puoi realizzare questa ripresa senza complesse post-elaborazioni. Scegli tra le modalità Free, Circle, Course Lock e Waypoint, seleziona la posizione di ripresa e l’app DJI Fly farà il resto. QuickShots Immaginazione semplificata Cattura automaticamente i filmati video con QuickShots. Con pochi tocchi, Mavic Air 2 pianifica e vola una rotta aerea complicata per uno scatto di qualità professionale. Aggiungi musica, effetti e filtri con modelli Story intuitivi in modo da poter condividere il tuo capolavoro direttamente sui social media. Icone: Dronie, Circle, Helix, Rocket, Boomerang, Asteroid Volo più sicuro per contenuti mozzafiato OcuSync 2.0 Il cielo è il limite OcuSync 2.0 ha una distanza di trasmissione video fino a 10 km e può anche fornire streaming live con risoluzione FHD 1080p direttamente dalla videocamera del drone. Goditi più libertà di esplorazione e maggiore chiarezza per lo scatto perfetto. Segnale affidabile, volo regolare Mavic Air 2 supporta la comunicazione a doppia frequenza a 2,4/5,8 GHz e passa automaticamente al canale migliore con l’interferenza più bassa in tempo reale. Ciò migliora significativamente la capacità anti-interferenza del velivolo in ambienti difficili, aumentando la sicurezza del volo. Batteria e volo Vola più a lungo Resta in aria abbastanza a lungo per ottenere la ripresa perfetta con una durata della batteria impressionante di fino a 34 minuti ed eseguire scatti epici e frenetici con una velocità di volo massima di 68 km/h in modalità Sport. Evitare gli ostacoli Vola più sicuro Mavic Air 2 percepisce il suo ambiente in tre direzioni: avanti, indietro e verso il basso. Una luce ausiliaria migliora la visibilità e l’ulteriore livello di sicurezza offerto dall’evitamento degli ostacoli è l’ideale per spingere i limiti di ciò che è possibile. In avanti: Sensore di visione, preciso fino a 22 metri Indietro: Sensore di visione, preciso fino a 23,6 metri Verso il basso: Sensore di visione Sensore a infrarossi: La luce ausiliaria aiuta il posizionamento visivo, l’atterraggio sicuro e la visibilità nell’aria. Può essere accesa e spenta manualmente.
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MANFROTTO TROLLEY RELOADER SPIN 55PL Il nuovo trolley per fotocamera Reloader Spin-55 Pro Light per DSLR e CSC premium è pensato per i fotografi professionisti. Realizzato e progettato specificamente per i viaggiatori, può essere trasportato come bagaglio a mano*. Questo nuovissimo trolley Pro Light è il trolley il più robusto della collezione: esternamente, è realizzato in policarbonato e internamente in EVA per garantire leggerezza e protezione. È dotato di 4 ruote doppie con spinner per aiutare a trasportare attrezzatura pesante. Dispone di accesso rapido frontale per laptop da 15’’, accessori e accesso secondario per altri accessori. Questo trolley è dotato di una tasca interna organizzata con divisori CPS per la massima flessibilità della configurazione interna che può essere utilizzata come compartimento fotografico o rimossa per utilizzare lo Spin-55 come normale bagaglio da viaggio. È inoltre dotato di elastici incrociati interni per fermare gli effetti personali quando lo si utilizza come una valigia quotidiana. Questo trolley può contenere non solo la tua reflex digitale con un obiettivo 70/200 mm, un secondo corpo reflex digitale e fino a 3-4 obiettivi, oppure si adatta comodamente ad una CSC Premium come Sony A9 con obiettivi aggiuntivi e un DJI Kit combo Mavic Pro. Personalizza la tua borsa per adattarla alla tua attrezzatura, con 12 divisori di protezione + 2 divisori interni CPS che possono essere facilmente regolati a seconda di quello che devi trasportare. Inoltre è dotato di 2 tasche trasparenti interne per organizzare tutti i piccoli accessori per fotocamere, cavi, schede di memoria ecc. *Prima di volare, controlla sempre con la tua compagnia aerea i requisiti per il trasporto del bagaglio a mano. Sovraccaricare la borsa può far variare le dimensioni della stessa.
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VANGUARD ZAINO XCENIOR 41T TROLLEY
XCENIOR 41T è un trolley progettato per affrontare le sfide che i fotografi professionisti hanno quando viaggiano in tutto il mondo. Realizzata in materiali resistenti, antigraffio e resistenti all’umidità, questa borsa è progettata per resistere ad anni di usura. Ultra-sicuro è dotato di un sistema di sicurezza in 3 punti; chiusura con fibbia sulla cerniera esterna e una falda interna con cerniera a tutta copertura, in modo da non aver mai bisogno di preoccuparsi di mani e occhi indiscreti. Ultimo ma non meno importante è completamente personalizzabile, in modo da poter adattare la propria attrezzatura. Può contenere una reflex digitale Pro, corpo aggiuntivo, 4-6 obiettivi (fino a 300mm f/2,8), un flash e accessori. Scomparto interno imbottito separatamente adatto ad un laptop da 12”. Ampia tasca frontale esterna con organizer interno per riporre tutto il necessario a portata di mano durante il viaggio, come caricabatterie, smartphone, documenti di viaggio, portafogli, occhiali da sole, ecc. Le cinghie di collegamento del treppiede dedicate ti consentono di trasportare in sicurezza il tuo cavalletto. Nella parte inferiore è rinforzato materiale resistente all’acqua, piedini di appoggio antishock e incluso la nostra copertura totale per la pioggia. XCENIOR 41T è un robusto trolley con un’ impugnatura superiore e una maniglia per il trasporto.
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BREITLING AVI REF. 765 1953 RE-EDITION IL CO-PILOT DELLA VITA Nel 1953 Breitling presentò il Ref. 765 AVI, un orologio da pilota (AVI stava per «aviazione») conosciuto come il «Co-Pilot». Aveva un aspetto particolarmente audace con lunetta girevole e numeri arabi sovradimensionati, e la sua straordinaria leggibilità lo rendeva uno dei modelli preferiti dagli aviatori. Breitling rende omaggio all’eredità di questo cronografo classico con l’AVI Ref. 765 1953 Re-Edition.
Il nuovo AVI Ref. 765 1953 Re-Edition è una riedizione del leggendario Co-Pilot e si ispira a una delle prime versioni di quell’anno. Il Co-Pilot era un’interpretazione degli anni 50 degli orologi di bordo progettati e prodotti dall’Huit Aviation Department di Breitling negli anni 30 e 40, che hanno già ispirato gli orologi della collezione Aviator 8.
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Il nuovo orologio coesiste perfettamente con un’altra icona di Breitling: il Navitimer, che con il suo famoso regolo calcolatore circolare si è guadagnato un’ottima reputazione per i calcoli di volo, mentre il Co-Pilot, con la sua leggibilità superiore e la sua struttura robusta, è stato particolarmente apprezzato come compagno affidabile all’altezza delle sfide aeree nelle circostanze più estreme. Il Breitling AVI Ref. 765 1953 Re-Edition L’AVI Ref. 765 1953 Re-Edition è la seconda riedizione storica del marchio. La prima, il Navitimer Ref. 806 1959 Re-Edition, è stata una delle versioni più apprezzate del 2019 e questo nuovo orologio è destinato a seguire le sue orme. Georges Kern è certo che il nuovo orologio godrà della stessa accoglienza entusiastica della precedente riedizione e afferma: «Abbiamo sempre saputo che i fan di lunga data di Breitling avrebbero apprezzato questi orologi. Ma è davvero emozionante vedere con quanta forza attraggono i nuovi appassionati del nostro marchio: dando un’occhiata a una riedizione percepiscono quanta storia, innovazione e lusso ricco di fascino riusciamo a racchiudere in un unico orologio.» L’AVI Ref. 765 1953 Re-Edition è prodotto in serie limitata di 1953 esemplari, ognuno dei quali reca l’incisione «ONE OF 1953». L’orologio è azionato dal Calibro di manifattura Breitling B09, un movimento cronografico a carica manuale basato sul rinomato Calibro di manifattura Breitling 01. Il B09 è stato concepito appositamente per le riedizioni storiche e, come tutti i movimenti Breitling, è un cronometro certificato COSC. Gli orologi Re-Edition di Breitling: cura dei dettagli, rispetto dell’eredità Gli orologi Re-Edition di Breitling sono creati con un’attenzione scrupolosa ai dettagli: facciamo il massimo per garantire che ognuno di essi sia una fedele riproduzione dell’originale. L’AVI Ref. 765 1953 Re-Edition presenta gli stessi numeri arabi del Co-Pilot del 1953 così come il Super-LumiNova® applicato a mano, la cui tonalità è stata selezionata accuratamente per richiamare il materiale luminescente dell’originale. Anche la cassa in acciaio inossidabile da 41,1 millimetri è identica e la lunetta è fissata con tre viti che si trovano esattamente nelle stesse posizioni di quelle dell’orologio del 1953. L’orologio sfoggia sottili lancette a siringa, che corrispondono esattamente a quelle dei primi esemplari, e un vetro esalite bombato che è stato modellato esattamente con la stessa forma dell’originale. Solo due dettagli consentono di distinguere questo nuovo segnatempo dal suo famoso antenato: l’impermeabilità dell’AVI Ref. 765 1953 Re-Edition è stata portata a 3 bar (30 metri) rispetto alla versione originale e, come gli osservatori attenti noteranno, la dicitura «GENEVE» non compare più sul quadrante.
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Il Breitling AVI Ref. 765 1953 Re-Edition monta un cinturino in pelle nera di ispirazione vintage con fibbia ad ardiglione e ha una garanzia di cinque anni. Il Breitling AVI Ref. 765 1953 Re-Edition in metallo prezioso Non c’è dubbio che gli appassionati di Breitling saranno attratti dall’AVI Ref. 765 1953 Re-Edition e dalla possibilità di indossare un pezzo di storia al polso. Breitling presenterà inoltre l’AVI 1953 Edition in due affascinanti versioni: la prima è realizzata in oro rosso 18 carati con un quadrante nero e un cinturino in pelle marrone di ispirazione vintage, a tiratura limitata di 253 esemplari e con l’incisione «ONE OF 253» sul fondocassa; la seconda è realizzata in platino e sfoggia un quadrante blu e un cinturino in pelle color oro di ispirazione vintage, in edizione limitata di soli 153 esemplari, attestati dall’incisione «ONE OF 153» sul fondocassa in platino. Questi orologi AVI 1953 Edition realizzati con metalli preziosi garantiscono inoltre un’impermeabilità fino a 3 bar (30 metri) e sono dotati di Super-LumiNova® applicato a mano, il cui colore ricorda il materiale luminescente dell’orologio originale.
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Kbely Aviation Museum di Davide Olivati
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L’Europa dell’Est, fino a qualche anno fa un nemico da temere e guardare con diffidenza, oggi è una meta gettonata dal turismo per le sue bellezze e curiosità. Anche per noi è stato lo stesso e siamo stati catturati dal fascino di Praga, conosciuta anche come la città dalle cento torri. L’aspetto caratteristico e architettonico ci hanno rapito per un’intera settimana e ci sentiamo di consigliarla a tutti caldamente, se poi, come spesso accade riesco a ritagliarmi una giornata con qualche sito aeronautico, museo o aeroporto, allora il gioco è fatto. A pochi chilometri dal centro della città, ben servita da mezzi pubblici che hanno la fermata proprio davanti all’ingresso troviamo il complesso militare di Kbely, prima base aerea della Cecoslovacchia costruita nel 1918 e che oggi ospita l’omonimo museo aeronautico.
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Nato nel 1968, racchiude praticamente tutta la storia aeronautica del paese con una collezione di oltre 250 pezzi, quasi tutti riparati all’interno degli hangar-magazzini, più 25-30 pezzi esposti (purtroppo) all’esterno, più un numero considerevole ancora in deposito. Le sale si suddividono nelle seguenti categorie: L’aviazione cecoslovacca 1918–1924 L’aviazione cecoslovacca 1925–1938 L’aviazione della seconda guerra mondiale Aerei a reazione di 1° generazione L’aviazione cecoslovacca dopo il 1945 A corredo sono inoltre esposte uniformi, decorazioni, motori, bandiere e attrezzature varie. Le sale sono tutte molto luminose e l’unico problema è lo spazio, ristretto, che poco concede ad una visione completa del visitatore, che purtroppo fatica a realizzare fotografie intere dei velivoli. Poco fuori dal sedime aeroportuale, a poche centinaia di metri, troviamo un ulteriore ala del museo, posto sulle originali officine Aero, dove al suo interno troviamo pezzi perfettamente conservati e restaurati. A causa della separazione del paese, avvenuta nel 1993 con la nascita della Repubblica Slovacca, alcuni pezzi sono stati trasferiti in quel paese per la realizzazione di musei dedicati, mentre a Kbely sono giunti aerei da Stati Uniti, Unione Sovietica, Regno Unito, Svizzera, Svezia e altri paesi europei.
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Come detto, per le fotografie non ci sono problemi, ma è vietato l’uso del treppiede o del flash, abbiamo inoltre sperimentato una certa severità nelle regole interne, troviamo corretto il divieto di consumare cibo o usare il telefono cellulare all’interno, ma siamo stati redarguiti per aver bevuto un sorso d’acqua seduti in una panca in un momento di relax. Le ottiche consigliate sono come sempre il grandangolo e il medio tele per catturare alcuni particolari. L’ingresso è gratuito, cosa da non sottovalutare se la visita coinvolge anche la famiglia, mentre l’area di ristoro è abbastanza piccola e comprende solo un chiosco esterno. Gli orari di apertura sono, da maggio a ottobre, dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 18.
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NIKON D780 La nuova Nikon D780 si propone come partner affidabile per i creativi più audaci di tutto il mondo, garantendo fotografie e filmati di elevatissima qualità. La robusta Nikon D780 è dotata di un veloce sistema AF ibrido per le riprese Live view e di un sistema AF a rilevazione di fase a 51 punti rapido e affidabile per quelle con il mirino. Durante le riprese in Live view, i fotografi e videomaker possono dunque sfruttare lo stesso sistema AF della fotocamera mirrorless Nikon Z 6. D780 permette di bloccare le migliori espressioni dei soggetti attraverso la funzione Eye-Detection AF oltre a sfruttare tutta la luce della scena attraverso l’AF con scarsa illuminazione, che consente di acquisire i soggetti in modo affidabile fino a -6 EV. I fotografi che effettuano riprese con il mirino, poi, potranno sfruttare le eccezionali prestazioni tracking di inseguimento e la rapida commutazione fra i modi AF avanzati. La velocità degli scatti in sequenza contribuisce alla versatilità di questa fotocamera: fino a 7 fps con le riprese da mirino e fino a 12 fps nel modo Fotografia silenziosa durante le riprese in Live view. Altre funzioni degne di nota includono l’incredibile tempo di posa massimo di 1/8000 sec., che offre ai fotografi la flessibilità necessaria anche per la sincronizzazione con i lampeggiatori di Nikon. In alternativa, si possono allungare i tempi fino a 900 sec. per catturare incredibili scie di luce e paesaggi notturni. Chi effettua riprese video amerà la qualità delle sequenze che si possono ottenere con la D780. La fotocamera utilizza la risoluzione del sensore di immagine 6K per produrre sequenze 4K/UHD ad altissima risoluzione a 30p/25p/24p senza fattore di ritaglio. I professionisti del settore video possono utilizzare anche un registratore esterno per acquisire sequenze HDR HLG, che possono essere visualizzate direttamente su un televisore o su un monitor compatibile.
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Nikon ha dichiarato: “Molti fotografi amanti delle Reflex digitali erano in attesa di un modello come la D780, soluzione perfetta per riprendere video e realizzare emozionanti fotografie. Per scoprire il mondo mirrorless, invece, Nikon propone il sistema Z! Quindi, qualunque sia il sistema che entusiasma gli image maker, noi di Nikon siamo lieti di offrire la massima versatilità necessaria per dare libero sfogo alla creatività”.
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NIKKOR Z 70-200mm f/2.8 VR S Il luminoso NIKKOR Z 70-200mm f/2.8 VR S a pieno formato è perfetto per riprendere sport, eventi o reportage, coprendo tutti gli utilizzi di base per fotografie e video. La messa a fuoco è rapida, fluida e silenziosa. La nitidezza è eccezionale in tutto il fotogramma anche operando alla massima apertura e, per le necessità video, la variazione di lunghezza focale correlata allo spostamento di messa a fuoco sui piani è sempre all’altezza della situazione. Teleobiettivo zoom professionale con baionetta Z-Mount. Copre la versatile gamma di lunghezze focali da 70 a 200mm con un’apertura massima f/2.8 costante. Prestazioni eccezionali. Nitidezza e contrasto straordinari in tutto il fotogramma. La messa a fuoco è fluida, rapida e silenziosa. Design ottico avanzato. 21 elementi in 18 gruppi, con lenti ED e SR di Nikon oltre che con rivestimento antiriflesso ARNEO e con trattamento Nano Crystal Coat. Aberrazione cromatica, coma sagittale, immagini fantasma e luce parassita sono completamente neutralizzati. Pronto per il video. Variazione di campo “focus breathing” perfettamente gestita assieme al controllo stabile dell’apertura diaframma che offre graduali variazioni naturali dell’esposizione in tutta la scena. Pannello informativo OLED display. Permette una rapida conferma del diaframma impostato, della distanza di messa a fuoco, della lunghezza focale e della profondità di campo direttamente sull’obiettivo.
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Pulsante Fn. Possibilità di assegnare fino a 21 funzioni diverse al pulsante Fn dell’obiettivo, dal blocco AF alla misurazione esposimetrica, al bracketing e altro ancora. Pronto per la battaglia: struttura robusta e compatta con una protezione completa da polvere e umidità.
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