IL FORMATORE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA Docente: dott. Gian Piero Marabelli Consulente e Formatore
La formazione sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro è annoverata come “misura generale di tutela” e “obbligo giuridico” a conferma della sua importanza strategica nel quadro della prevenzione e gestione dei rischi aziendali.
La formazione è quindi lo strumento principale per accrescere la consapevolezza e quindi la cultura della sicurezza nella società , società nelle aziende e tra le persone
Il concetto di formazione ha molteplici significati ed è usato in svariate discipline e il suo significato letterale derivare da «FORMARE», cioè: i è DARE UNA FORMA.
La formazione non è cioè un semplice insieme di nozione ma è il risultato di un’azione complessiva di un piano formativo e perciò di una «EDUCAZIONE
LA DEFINIZIONE DI FORMAZIONE L'art. 2 del Dlgs 81/2008 definisce la "formazione" sulla sicurezza sul lavoro come "processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori e agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per svolgimento in sicurezza d i rispettivi dei i tti i compiti iti in i azienda i d e alla ll identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi"
“INFORMAZIONE”:
complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione,alla identificazione alla riduzione, riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro;
“ADDESTRAMENTO” “ADDESTRAMENTO”: complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l’uso corretto di attrezzature, attrezzature macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale e le procedure di lavoro
INFORMA ZIONE
ADDEST RAMENT O
FORMAZION E
IL PROCESSO FORMATIVO E LA PIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE
• Le complessive attività di informazione, p addestramento e formazione costituiscono il processo formativo propriamente detto. Tale processo si caratterizza da specifiche fasi. • Gestire il processo formativo nelle fasi che lo permette di p pianificare con cura le caratterizzano p attività
IL PROCESSO FORMATIVO SI ISPIRA AL CICLO DI DEMING
Riesame della direzione
Miglioramento continuo
Politica e obiettivi
Controllo ed azioni correttive
Implementazione p ed operativitĂ
Pianificazione delle azioni
Analisi delle finalità per cui è stato richiesto l'i l'intervento fformativo i
Analisi della domanda È la fase in cui si tirano le somme per capire se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti.
Fase essenziale per definire gli obiettivi did tti i didattici
Analisi dei bisogni
Valutazione
Progettazione
Azione formativa È la fase in cui si realizza e si svolge g l’intervento formativo così come progettato
Definizione degli obiettivi, di come faccio a raggiungerli raggiungerli, della scaletta e delle modalità di valutazione
ANALISI DEI BISOGNI E PROGETTAZIONE costituiscono quella che viene generalmente chiamata: MACROPROGETTAZIONE o PROGETTAZIONE DI MASSIMA. Scopo della MACROPROGETTAZIONE è quello di definire il quadro generale del percorso formativo che si intende realizzare.
Nella fase di macro-progettazione macro progettazione vengono definiti: • ll'obiettivo obiettivo del corso di formazione; • i risultati attesi; • la l strategia t t i formativa; f ti • la struttura generale, la sequenza degli argomenti ( struttura in moduli ed unità g ,i didattiche)) e la loro correlazione logica, tempi e l'articolazione oraria
Una volta definita la struttura generale il progetto formativo prende forma con la MICROPROGETTAZIONE in cui vengono g definiti con dettaglio per ciascun modulo o unità didattica: • g gli obiettivi specifici; p • i risultati attesi • gli argomenti da trattare e i contenuti • la metodologia didattica • lo sviluppo crono pedagogico • la durata • gli strumenti didattici di supporto • il materiale didattico le modalità di verifica dell’apprendimento
Metodologia didattica
LA LEZIONE FRONTALE IL CASO
IL ROLE PLAY
LE ESERCITAZIONI
Le lezioni e i seminari sono lo strumento privilegiato quando la finalità del momento formativo è costituita dalla trasmissione di concetti, informazioni e schemi interpretativi. Le lezioni frontali in aula possono essere impiegate per l’acquisizione delle conoscenze teoriche mediante uno stile di apprendimento basato su modelli. modelli Sono quindi in generale uno strumento suggerito nei casi in cui i partecipanti all’attività formativa siano sprovvisti di elementi conoscitivi rispetto al contenuto trattato. A seconda delle diverse fasi e dei differenti contenuti, la lezione può assumere la forma di una lezione frontale o una modalità di insegnamento più interattiva, all’interno della quale il docente agisce da facilitatore del confronto e delle discussioni con e tra i partecipanti.
Le esercitazioni tendono a rinforzare e stabilizzare le nozioni trasmesse durante la lezione. lezione Hanno lo scopo di addestrare ad applicare le nozioni teoriche alla realtà concreta risolvendo problemi e trovando soluzioni efficaci. Nella pratica il lavoro di gruppo è una situazione in cui i partecipanti in un’attività un attività formativa vengono suddivisi in sottogruppi meno numerosi. numerosi A ciascun gruppo viene assegnato un compito, il “mandato”, da svolgere in un determinato tempo e da presentare successivamente in plenaria. . Le esercitazioni individuali richiedono, ancor di più delle esercitazioni di gruppo, gruppo al partecipante una concentrazione ed uno studio singolo che li porti a riflettere sulle possibili soluzioni ad un determinato problema. Sono un momento di importante lettura individuale del contesto, del compito e del “mandato” che gli viene assegnato.
caso è una descrizione scritta di una situazione problematica che presenta dettagli sufficienti perché i problematica, partecipanti possano determinare un’azione appropriata da intraprendere. p Questo metodo simula la realtà,, si riallaccia alle esperienze e alle conoscenze dei partecipanti, li coinvolge più attivamente nel processo di apprendimento e li forza ad applicare la teoria alla pratica. pratica ll
Il contenuto del caso offre una situazione di sperimentazione p priva di rischi e costituisce un’utile “palestra” per misurare e sviluppare la propria capacità di analizzare situazioni complesse di individuare le possibili opzioni per la soluzione complesse, dei problemi, di scegliere le linee di azione ritenute più adeguate, g ,g godendo della p possibilità di confronto fra le diverse posizioni assunte dai singoli partecipanti e/o da diversi sottogruppi.
Il role-play p y è un p particolare tipo p di esercitazione che richiede ai partecipanti di svolgere, per un tempo limitato, il ruolo di “attori”, di rappresentare cioè alcunir uoli in interazione tra loro, mentre altri partecipanti fungono da “osservatori” osservatori dei contenuti e dei processi che la rappresentazione manifesta Il role-play mira a rendere i partecipanti consapevoli dei propri atteggiamenti, evidenzia i sentimenti e i vissuti sottesi alla situazione creata e rinvia alla dimensione soggettiva, soggettiva alle modalità di proporsi nella relazione e nella comunicazione. Le caratteristiche di questo metodo forniscono molteplici stimoli all’apprendimento attraverso l’imitazione e l’azione, attraverso l’osservazione del comportamento degli altri e i commenti ricevuti sul proprio, attraverso l’analisi dell’intero processo.
LA VALUTAZIONE, VALUTAZIONE dell dell’azione azione formativa, formativa cioè la verifica dell’apprendimento è un elemento a cui il legislatore ha dato particolare importanza nella formazione sulla sicurezza sul lavoro prevedendo un obbligo quasi generalizzato. Per alcune figure del sistema prevenzionistico come per RSPP e ASPP, il superamento supe a e to de delle ep prove o ed di verifica e ca è “condicio co d c o s sine e qua non” per l’ottenimento dei crediti formativi necessari p per svolgere g tali ruoli.
Indipendentemente p dall’obbligo g legislativo, g un percorso formativo non può prescindere dalle verifiche di apprendimento che rappresentano la prima evidenza circa il raggiungimento degli obiettivi e dei risultati attesi Le modalità di verifica dell’apprendimento possono essere diverse: test, prove scritte, colloqui etc.. In sede di progettazione è necessario i definire d fi i la l tipologia ti l i di verifica, ifi l le modalità di svolgimento e i criteri di valutazione. al ta ione
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ESERCITAZIONE Costruire una scheda di MACRO E DI MICRO PROGETTATAZIONE PROGETTATAZIONE.