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Rischi Fisici Ai sensi del nuovo accordo Stato – Regioni del 26 gennaio 2012


Rumore, vibrazioni, salute e sicurezza sul lavoro

Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

Cenni di acustica fisica e fisiologica sul rumore

Rumore e D.Lgs. 81/2008

Metodologie e strumenti di misura per il rumore

I DPI per il rumore

La bonifica acustica ed esperienze di prevenzione

Meccanica delle vibrazioni

Vibrazioni e D.Lgs. 81/2008

Le vibrazioni al sistema mano braccio

Le vibrazioni al corpo intero

Le banche dati e le misurazioni

La bonifica e prevenzione per le vibrazioni

Altri rischi

Ed. 14.01

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Rischi fisici

Ed. 14.01

‒ Il rumore e le vibrazioni sono rischi estremamente diffusi nell’industria e agricoltura. ‒ LL’esposizione esposizione a rumore è significativa nella lavorazione dei metalli e del legno, in edilizia, nelle lavorazioni agricole, settore minerario ecc. Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

‒ L’esposizione a vibrazioni è significativa nel settore dei trasporti, industria mineraria, lavorazione dei metalli e del legno, in edilizia ecc. ‒ Per questo motivo i danni alla salute legati a questi agenti sono molto frequenti.

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Rischi fisici

Ed. 14.01

Gli infortuni sul lavoro e le malattie di origine professionale sono cose diverse: ‒ G Gli infortuni o tu su sul lavoro a o o hanno a o causa violenta o e ta e repentina epe t a (caduta, Rischi Fisici Campi elettromagnetici

esplosione, taglio, ecc.) e sono semplici da individuare (si verificano durante il lavoro). )

Radiazioni ottiche

‒ Le malattie professionali sono determinate da fattori che agiscono in un intervallo di tempo più o meno lungo e il loro riconoscimento è più complicato per diversi motivi.

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Rischi fisici

Ed. 14.01

‒ Il rumore rappresenta pp da decenni la p principale p causa di malattie professionali denunciate all’INAIL (riduzione dell’udito) ‒ Le vibrazioni concorrono invece alla classe di malattie che si sta Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

affermando sempre di più negli ultimi anni (apparato muscolo scheletrico) ‒ Il rumore può determinare anche infortuni, anche se il fenomeno è meno consistente rispetto al primo ‒ Si può affermare che i due agenti insieme determinano in Italia la denuncia di circa 10.000 malattie professionali ogni anno

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Effetti uditivi del rumore

Ed. 14.01

‒ Stato di adattamento ‒ Fatica uditiva Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

‒ Trauma acustico (infortunio: evento violento in tempo ristretto) ‒ Sordità professionale (malattia: evento progressivo per esposizione prolungata) ‒ Inoltre gli effetti uditivi aumentano indirettamente la probabilità degli infortuni “tradizionali” (caduta urto, ecc.)

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Effetti uditivi del rumore

Ed. 14.01

Il rumore provoca anche effetti extrauditivi: ‒ sull’equilibrio; ‒ sul senso di attenzione e concentrazione; ‒ sul sistema nervoso; Rischi Fisici

‒ sullo stress;

Campi elettromagnetici

‒ sull sull’apparato apparato digestivo;

Radiazioni ottiche

‒ sul sistema endocrino; ‒ sull’apparato respiratorio; ‒ sull’apparato circolatorio e sul sistema vascolare. Spesso la correlazione tra i disturbi di questo tipo e il rischio non è riconosciuta

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Malattie Professionali

Ed. 14.01

Il D.M. 14/1/2008 (elenco malattie professionali) comprende: ‒ L’ipoacusia percettiva da rumore tra le malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità ‒ Le malattie da rumore dell’apparato cardiocircolatorio, digerente, endocrino e neuropsichiche p nella lista delle malattie la cui origine g Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

lavorativa è possibile Il D.M. 14/1/2008 (elenco malattie professionali) indica: ‒ Le patologie a carico del sistema mano braccio tra quelle la cui origine lavorativa come di elevata probabilità ‒ Le malattie della colonna per esposizione a vibrazioni al corpo intero nella lista delle patologie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità

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Effetti delle vibrazioni

Ed. 14.01

L’esposizione a vibrazioni determina una serie di patologie sia a carico del sistema mano braccio che della colonna vertebrale: ‒ Neuropatie di varia natura ‒ Osteoartropatie del polso, polso del gomito e della spalla Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

‒ Sindromi vascolari specifiche quali quella di Raynaud (dita delle mani) ‒ Ernie discali lombari Le correlazioni delle vibrazioni con una serie di altri effetti (sistema nervoso, apparato riproduttivo ecc.) sono allo studio e non ancora definite in maniera chiara.

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Rumore

Ed. 14.01

Quello del rumore è un fenomeno legato alla propagazione di onde di pressione attraverso un mezzo elastico. Si tratta di un fenomeno ondulatorio, come ogni onda il fenomeno “rumore” sarà caratterizzato da: q (si ( misura in Herz: Hz); ); ‒ Frequenza Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

‒ Intensità. ‒ Che noi percepiamo come: ‒ Tono del rumore (grave o acuto); ‒ Intensità (forte o piano).

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Orecchio umano

Ed. 14.01

Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche 1)) 2) 3) 4)

Condotto uditivo esterno. Membrana del timpano. Cavo del Timpano. Tuba di Eustachio.

5)) 6) 7) 8)

Rinofaringe. g Coclea. Catena Ossiculare. Finestra ovale con la l staffa. t ff

9)) 10) 11) 12)

Canale semicircolare con la staffa. Canale semicircolare posteriore. p Canale semicircolare anteriore. Finestra rotonda rotonda.

13)) 14) 15) 16)

Nervo Cocleare. Nervo facciale. Nervo vestibolare vestibolare. Sifone carotideo

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La coclea

Ed. 14.01

Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

Se si danneggia gg la coclea si riduce la nostra capacitĂ p di trasformare il rumore in sensazioni sonore: si abbassa la percezione del rumore.

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La coclea

Ed. 14.01

Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

All’interno della coclea si trova l’organo spirale del Corti. Questo è costituito tit it d da una catena t di cellule, ll l le l cosiddette idd tt cellule ll l ciliate, ili t che h hanno h proprio la funzione di trasformare l’impulso sonoro in segnali elettrochimici. La perdita di funzionalità uditiva per esposizione professionale al rumore è quindi una riduzione della capacità di queste cellule.

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Le cellule ciliate esterne e interne

Ed. 14.01

Le cellule ciliate sono sensibili alle diverse frequenze. Ogni gruppo di cellule lavora su un certo intervallo.

Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

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Tipi di ipoacusia

Normoacusia (condizioni normali)

Ed. 14.01

Ipoacusia percettiva (rumore industriale)

Rischi Fisici Campi elettromagnetici

Presbiacusia (dovuta all’età)

Ipoacusia trasmissiva (Dovuta ad infezioni o traumi)

Radiazioni ottiche

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Valutazione dei rischi da agenti fisici

Ed. 14.01

Gli agenti fisici sono compresi nella valutazione dei rischi di cui all’art. 28. Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

La valutazione non è un esercizio di stile ma è effettuata in modo da identificare e adottare le opportune misure di prevenzione e protezione con particolare riferimento alle norme di buona tecnica ed alle buone prassi. Almeno ogni 4 anni da “personale qualificato”

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Eliminazione o riduzione

Ed. 14.01

Per gli agenti fisici vale comunque l’obbligo di eliminare o ridurre al minimo il rischio alla fonte. fonte Rischi Fisici

L’obbligo si applica in forza della misure generali di tutela e

Campi elettromagnetici

dell’articolo dell articolo 182 del D D.Lgs. Lgs 81/08. 81/08

Radiazioni ottiche

In nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai valori limite di esposizione esposizione.

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Campo applicazione

Ed. 14.01

Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall’esposizione al rumore durante il Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

lavoro e in particolare per l’udito. Tutti i rischi per la salute e per la sicurezza. Nessuna esclusione dal campo di applicazione

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Valori limite e valori di azione

Ed. 14.01

Pressione acustica di picco (ppeak): valore massimo della pressione acustica istantanea ponderata in frequenza “C�;

Livello di esposizione giornaliera al rumore: valore medio dei livelli di esposizione al rumore per una giornata lavorativa nominale di 8 Rischi Fisici Campi elettromagnetici

ore, definito dalla ISO 1999: 1990. Si riferisce a tutti i rumori sul lavoro, incluso il rumore impulsivo;

Radiazioni ottiche

Livello di esposizione settimanale al rumore: valore medio dei livelli di esposizione giornaliera al rumore per una settimana lavorativa nominale di 5 giornate lavorative di 8 ore, definito dalla ISO 1999: 1990 punto 3.6, nota 2.

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Classi di rischio

Classe di Rischio

Rischio Assente

Ed. 14.01

(Lpeak)

< 80 dB(A) (Lpeak < 135 dBC)

Rischi Fisici Campi elettromagnetici

Rischio Lieve

tra 80 e 85 dB(A) (Lpeak < 137 dBC)

Rischio Consistente

tra 85 e 87 dB(A) (Lpeak < 140 dBC)

Radiazioni ottiche

Rischio Grave

> 87 dB(A) (Lpeak > 140 dBC)

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Lavoratori particolarmente sensibili

Ed. 14.01

Nella valutazione occorre tenere conto della presenza di lavoratori particolarmente sensibili: – Lavoratrici madri (D.Lgs.151/2001) (D Lgs 151/2001) Rischi Fisici

– Lavoratori minori (D.Lgs. 345/1999)

Campi elettromagnetici

– Lavoratori L t i che h svolgono l mansioni i i usuranti ti in i ambienti bi ti

Radiazioni ottiche

termici severi – Lavoratori otolabili l b l e/o / otosensibili b l a causa di d malattie l pregresse o di fattori congeniti.\1

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Sostanze ototossiche

Ed. 14.01

Tenere conto nella valutazione del rischio l’interazione tra rumore e sostanze ototossiche: ‒ Farmaci (gentamicina, streptomicina ecc.)

Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

‒ Solventi (toluene, stirene, xilene, n-esano, etil-benzene, acqua ragia ecc.) ‒ Gas (disolfuro di carbonio CS2, ossido di carbonio CO,

acido

cianidrico HCN, HCN …)) ‒ Metalli (piombo, cadmio, mercurio, …) ‒ Alcolici

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Certificazione acustica delle macchine

Ed. 14.01

‒ I costruttori sono obbligati alla rilevazione di alcune grandezze relative all’emissione acustica del macchinario: Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

‒ livello di pressione acustica continuo equivalente ponderato A (LAeq) nei posti di lavoro se questo supera i 70 dB(A); ‒ livello di potenza acustica (LWA) emesso dalla macchina se LAeq > 80 dB(A); ‒ valore massimo di pressione acustica istantanea ponderata C nelle postazioni di lavoro, se questo supera i 130 dB(C).

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Adempimenti

Ed. 14.01

Adempimento

Tutti

Eliminare o ridurre al minimo il rischio in relazione alla misure tecniche applicabili e alla disponibilità di misure per ridurre il rischio alla fonte

Ridurre al minimo il rumore per garantire condizioni ergonomiche ottimali

Adottare misure specifiche per le categorie più sensibili quali le donne in gravidanze e i minori stato di g

Mettere a disposizione dei lavoratori DPI per l’udito

> VIA

Garantire i controlli audiometrici ai lavoratori

Campi elettromagnetici

Garantire i controlli audiometrici ai lavoratori su richiesta e qualora il medico di competente t t ne confermi f i l’opportunità l’ t ità

Permettere l’accesso dei lavoratori ai test audiometrici che li riguardano

Formalizzare ed applicare un programma di misure tecniche e/o organizzative volte a ridurre ll’esposizione esposizione

Segnalare, delimitare e controllare l’accesso ai luoghi di lavoro ove ciò sia tecnicamente possibile e giustificato dal rischio

g l’utilizzo da p parte dei lavoratori dei dispositivi p individuali di Esigere protezione uditiva

Adottare misure immediate per riportare l’esposizione al di sotto di tali valori

> VLE

Rischi Fisici

Radiazioni ottiche

>VSA

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Valutazioni preventive

Ed. 14.01

Inserito dal D.Lgs. g 106/2009 / Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

Emissione preventiva “stimataâ€? da studi,valutazioni, documenti La cui validitĂ sia riconosciuta dalla Commissione Consultiva Permanente

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Relazione (> 80 dB(A))

Ed. 14.01

‒ Premessa e layout (macchine e lavorazioni) ‒ Valutazione rischi “potenzianti” (ototossici ecc.) ‒ Risultati misurazioni e calcoli livelli giornalieri o settimanali con Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

stima dell’incertezza ‒ Valutazione efficacia dispositivi di protezione individuali ‒ Valutazione rispetto valori limite di esposizione ‒ Conclusioni ‒ Indicazioni per riduzione del rischio

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Relazione (< 80 dB(A))

Ed. 14.01

‒ Premessa e layout (macchine e lavorazioni) ‒ Motivazioni che escludono la necessità di effettuare misurazioni Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

strumentali (perché LAeq < 80 dB(A)) ‒ Valutazione rischi “potenzianti” (ototossici ecc.) ‒ Conclusioni e indicazioni per riduzione del rischio

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Uso dei DPI

Ed. 14.01

S l dopo Solo d applicazione li i misure i di prevenzione i Nel caso di superamento dei livelli inferiori di azione (VIA) sono messi a disposizione Nel caso di superamento dei livelli superiori di azione (VSA) si verifica che siano utilizzati Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

Riduzione al minimo e consultazione dei lavoratori Verifica dell’efficacia Il datore di lavoro valuta l’attenuazione prodotta dal DPI Il DPI per l’udito è considerato adeguato se porta a un livello di rischio uguale o inferiore ai valori inferiori di azione.

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Fonometri integratori (UNI 9432)

Ed. 14.01

Conformi alla classe 1 della CEI EN 61672-1 Tarati biennalmente da un centro SIT (Servizio Italiano Taratura, ex D.Lgs. 273/91) o EA (European Cooperation for Accreditation) Calibrati prima e dopo le misure con un calibratore conforme alla Rischi Fisici

classe 1 della CEI EN 60942

Campi elettromagnetici

Il D.Lgs. D Lgs 81/08 non stabilisce pi첫 obblighi sulla strumentazione

Radiazioni ottiche

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Tipologie DPI uditivi

Rischi Fisici

Ed. 14.01

Inserti auricolari: ‒ premodellati‐preformati ‒ malleabili ‒ espandibili

Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

Inserti semiauricolari (archetti) Cuffie

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Schede dati DPI-u

Ed. 14.01

Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

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Calcolo dell’attenuazione dei DPI uditivi

Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

Ed. 14.01

COME SI CALCOLA L’ATTENUAZIONE (EFFICIENZA) DEI DPI UDITIVI ? Secondo i metodi previsti dalla norma UNI EN 458 (D.M. 2.5.2001), l’attenuazione ottimale fornita dai DPI-u si può calcolare secondo i seguenti metodi di calcolo: Metodo per bande d’ottava (OBM) Consigliato Metodo HML Controllo HML Metodo SNR Sconsigliato

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Valutazione attenuazione DPI uditivi

Ed. 14.01

Secondo la norma UNI EN 458 il criterio di valutazione dell’attenuazione dei DPI uditivi è il seguente:

Livello effettivo all’orecchio, LL’Aeq, in dB(A) in dB(A) Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

Stima della protezione

L’Aeq > Lact

Insufficiente

Lact ‐ 5 < L’ 5 L’Aeq < LLact

A Accettabile bil

Lact ‐ 10 < L’Aeq < Lact ‐ 5

Buona

Lact ‐ 15 < L’’Aeq < Lact ‐ 10

Accettabile bl

L’Aeq < Lact ‐ 15

Troppo alta (iperprotezione)

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Ordine interventi

Ed. 14.01

Bonifiche: ordine degli interventi ‒ Interventi sulle sorgenti ‒ Cabinati insonorizzanti Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

‒ Porte acustiche ‒ Schermi acustici ‒ Trattamenti ambientali ‒ Silenziatori ‒ Cabine insonorizzate

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Bonifiche: sorgenti

Ed. 14.01

Interventi sulle sorgenti ‒ Scelta di processi di lavoro ergonomici Rischi Fisici

‒ Sostituzione di attrezzature

Campi elettromagnetici

‒ Interventi diretti su parti di macchine (ingranaggi,

Radiazioni ottiche

uso di agenti fisici ecc.)

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Bonifiche: cabine insonorizzate

Ed. 14.01

Cabine ‒ Segregazione della macchina Rischi Fisici Campi elettromagnetici

‒ Isolamento della lavorazione ‒ Segregazione di parti della linea produttiva

Radiazioni ottiche

‒ Le coperture integrali possono garantire un potere fonoisolante di 20÷30 dB

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Bonifiche: porte acustiche

Ed. 14.01

Porte acustiche ‒ Segregazione di ambienti Rischi Fisici

‒ Isolamento della lavorazione

Campi elettromagnetici

‒ Segregazione di parti della linea produttiva

Radiazioni ottiche

‒ Attenuazioni fino a 60÷70 dB

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Bonifiche: schermi e barriere

Ed. 14.01

Schermi e barriere ‒ Schermatura di macchine ‒ Inserzione I i tra t postazioni t i i Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

rumorose ‒ Abbattimento del rumore ambientale ‒ Perdite per inserzione fino a 10 ÷ 15 dB

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Vibrazioni meccaniche

Ed. 14.01

HAV Hand-Arm Vibration: Vibrazioni trasmesse Rischi Fisici

al sistema mano-braccio

Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

WBV Whole Body Vibration: Vibrazioni trasmesse al corpo intero

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Vibrazione: definizione

Ed. 14.01

La vibrazione è un’oscillazione meccanica rispetto ad un punto di riferimento

Il moto oscillatorio è Rischi Fisici

quello caratteristico

Campi elettromagnetici

dei corpi vincolati se

Radiazioni ottiche

rimossi dalla posizione di equilibrio stabile (A)

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Vibrazione: grandezze

Ed. 14.01

Spostamento: D(t)= D0 sin (ωt) (m)

V l ità Velocità: Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

V(t)=V0 cos (ωt ) (m/s) V0= ω D0

Accelerazione: A(t)=-A0 sin (ωt ) (m/s2) A0= ω V0 = ω2 D0

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Modellizzazione del corpo umano

Ed. 14.01

Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

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Trasferimento Vibrazioni

Ed. 14.01

Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

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Esposizione a vibrazioni

Ed. 14.01

Situazione italiana

‒ Centinaia di migliaia g di esposti p Rischi Fisici

‒ Assenza per molti anni di una legge specifica

Campi elettromagnetici

‒ Valutazioni del rischio generalmente inesistenti

Radiazioni ottiche

‒ Linee Guida ISPESL da nove anni ‒ Direttiva Di tti Europea E vibrazioni ib i i 2002/44/CE in i vigore i dal d l 6 luglio l li 2005

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Definizioni: articolo 200

Ed. 14.01

Ai fini f del presente capo, si intende per: ‒

vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio: le vibrazioni meccaniche che se trasmesse al sistema mano che, mano-braccio braccio nell nell'uomo uomo, comportano un rischio

trasmesse al corpo intero, comportano rischi

Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

vibrazioni trasmesse al corpo intero: le vibrazioni meccaniche che, se

La definizione comprende il rischio

esposizione giornaliera a vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio A(8) [ms-2]: valore mediato nel tempo, ponderato in frequenza, delle accelerazioni misurate per una giornata lavorativa nominale di otto ore

esposizione giornaliera a vibrazioni trasmesse al corpo intero A(8) [ [ms-2]: 2] valore l mediato di t nell tempo, t ponderato, d t delle d ll accelerazioni l i i misurate per una giornata lavorativa nominale di otto ore.

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Valori limite

Mano braccio Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

Ed. 14.01

Corpo p intero

Valore di azione

2,5 m/s2 su 8 h

0,5 m/s2 su 8 h

Valore limite

5 m/s2 su 8 h, 20 m/s2 su periodi brevi

1,0 m/s2 su 8 h, 1,5 m/s2 su periodi brevi

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Effettuazione della misura

Ed. 14.01

Valutazione p preliminare

SĂŹ

Rischi Fisici

Dati validi o informazioni del costruttore?

Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

Possibile rischio?

No

SĂŹ

No Calcolo C l l esposizione i i e relazione

Valutazione con misurazioni strumentali

Relazione in DVR

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Sindrome da vibrazioni mano braccio

Ed. 14.01

L’esposizione a vibrazioni generate da utensili portatili è associata ad un aumentato rischio di insorgenza di lesioni vascolari, neurologiche e muscolo-scheletriche a carico del sistema manobraccio. Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

‒ Sindrome da Vibrazioni Mano-Braccio: ‒ componente vascolare “vibration vibration-induced induced white finger finger” (sindrome del dito bianco); ‒ componente neurologica; ‒ componente osteoarticolare osteoarticolare.

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Esposizione Tipiche

Ed. 14.01

Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

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Patologie vibrazioni corpo intero

Ed. 14.01

‒ Aumento patologie rachide lombare ‒ Disturbi della cervicale ‒ Disturbi digestivi ‒ Effetti sull’apparato riproduttivo Rischi Fisici

‒ Disturbi circolatori

Campi elettromagnetici

‒ Effetti vestibolari Effetti vestibolari

Radiazioni ottiche

‒ Amplificazione effetti del rumore

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Lombalgie e artriti da vibrazioni corpo intero

Ed. 14.01

Le lombalgie e le artriti sono patologie estremamente frequenti sia per origine professionale che extraprofessionale. Le cause principali sono: ‒ L’esposizione a vibrazioni ‒ Una prolungata postura assisa o eretta Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

‒ Una scorretta posizione di guida o la scarsa visibilità che costringe il conducente o l’addetto a movimenti di torsione e/o estensione ‒ Le cattive condizioni del sedile e/o della macchina ‒ Guida troppo veloce su un fondo stradale sconnesso o dissestato ‒ Attività che comportano una sollecitazione sulla schiena come spostare oggetti pesanti ‒ L’eccesso di peso e la scarsa attività fisica ‒ Il lavoro in condizioni microclimatiche ambientali sfavorevoli

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Sorgenti di esposizione a corpo intero

Rischi Fisici

Autobus e Pullman

Camion e TIR

Treni e Tram

Gru

Autogru Edilizia

Macchine movimento terra

Imbarcazioni e navi Pesca

Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

Ed. 14.01

Motocicli

Macchine agricole e forestali

F Furgoni i Di Distribuzione t ib i Ambulanze

Muletti

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Rilevazioni sul campo

Ed. 14.01

Le rilevazioni vengono effettuate con strumentazione vibrometrica ad integrazione. Q Questa è collegata ll direttamente di ad d uno o più iù accelerometri, l i fornisce f i il valore dell’accelerazione r.m.s., sia ponderata in frequenza che lineare, riferita al tempo di misura misura. Rischi Fisici

Tale strumentazione è analoga al fonometro integratore usato per misure di

Campi elettromagnetici

acustica acustica.

Radiazioni ottiche

La strumentazione deve essere conforme alla UNI EN ISO 804

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Valori sul campo

Ed. 14.01

Foto A(8) tra 4,0 e 12 0 m/s 12,0 / 2 Motoseghe

A(8) tra 1,0 e 1,5 1 5 m/s / 2 Cingolati g

A(8) ( ) tra 0,6 , e 1,6 m/s2 Trattore

A(8) ( ) > 20,0 , m/s2 Martelli pneumatici

A(8) tra 1,5 , m/s2 e 2,0

A(8) tra 0,6 06e 1,0 m/s2 Muletti

Trattrici a ralla

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Spettro elettromagnetico

Ed. 14.01

Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

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Campi elettromagnetici occupazionali

Ed. 14.01

Comma 2. La VDR è effettuata da p personale q qualificato in p possesso di specifiche conoscenze in materia. Qual è il personale qualificato? Il Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni, all’interno delle proprie linee guida (p.to 5.05), riferisce che la Rischi Fisici

dicitura “personale qualificato” definisce correntemente un operatore che

Campi elettromagnetici

abbia sostenuto un corso di qualificazione conclusosi con una valutazione

Radiazioni ottiche

positiva e documentabile dell’apprendimento, ma che, in assenza di qualsiasi riferimento su durata e contenuti del corso, sui soggetti autorizzati alla valutazione e all all’espressione espressione della certificazione finale, finale il personale qualificato è da giudicare essenzialmente sulla base del curriculum (specifico nel settore), della partecipazione a corsi tecnico-pratici sulla materia, del rispetto delle norme di buona tecnica e di buona prassi (apparecchiature adeguate, modalità tecniche appropriate) e del prodotto finale del proprio lavoro

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Articolo 206 - Campo di applicazione (Capo IV)

Ed. 14.01

Requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall’esposizione ai campielettromagnetici ... dovuti agli effetti e ett nocivi oc a breve b e e termine te e conosciuti co osc ut nel e corpo co po umano u a o Rischi Fisici Campi elettromagnetici

derivanti dalla circolazione di correnti indotte e dall’assorbimento di energia, g , e da correnti di contatto�

Radiazioni ottiche

Il presente capo non riguarda la protezione da eventuali effetti a lungo termine e i rischi risultanti dal contatto con i conduttori in tensione.

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Articolo 207 - Definizioni

Ed. 14.01

valori di azione: ll’entità entità dei parametri direttamente misurabili, espressi in termini di intensità di campo elettrico (E), intensità di Rischi Fisici

campo magnetico (H), induzione magnetica (B),

Campi elettromagnetici

corrente indotta attraverso g gli arti (IL) ( ) e densità di potenza p (S), ( ),

Radiazioni ottiche

che determina l’obbligo di adottare una o più delle misure specificate nel presente capo. Il rispetto di questi valori assicura ilrispetto dei pertinenti valori limite di esposizione.

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Valutazione dei rischi

Ed. 14.01

Nell ambito della VALUTAZIONE DEI RISCHI di cui all Nell'ambito all'articolo articolo 181 – D. Lgs 81/2008, il datore di lavoro presta particolare attenzione ai seguenti elementi: a) b) c) d)

Rischi Fisici

e)

Campi elettromagnetici

f))

Radiazioni ottiche

g)

h)

il livello, lo spettro di frequenza, la durata e il tipo dell'esposizione; i valori limite di esposizione e i valori di azione ; tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rischio; qualsiasi effetto indiretto quale:interferenza con attrezzature e dispositivi medici elettronici (compresi stimolatori cardiaci e altri dispositivi impiantati);rischio propulsivo di oggetti ferromagnetici in campi magnetici statici con induzione magnetica superiore a 3 mT;innesco di dispositivi elettro-esplosivi (detonatori);incendi ed esplosioni dovuti all'accensione di materiali infiammabili provocata da scintille prodotte da campi indotti, correnti di contatto o scariche elettriche; l'esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre i livelli di esposizione ai campi elettromagnetici; per quanto p q possibile, p , informazioni adeguate g raccolte nel corso della sorveglianza g sanitaria, comprese le informazioni reperibili in pubblicazioni scientifiche; sorgenti multiple di esposizione; esposizione simultanea a campi di frequenze diverse.

Il datore di lavoro nel documento di valutazione del rischio deve precisare le misure adottate. (entro 26 aprile 2012) Nel documento di valutazione del rischio il datore di lavoro puo', ai sensi dell’art. 181 del D.Lgs. 81/2008, includere una giustificazione, per la quale data la natura e l'entita' dei rischi connessi con i campi elettromagnetici non e' stata necessaria una valutazione l t i dei d i rischi i hi piu' i ' dettagliata. d tt li t La valutazione dei rischi viene aggiornata, con cadenza almeno Quadriennale, e comunque ogni qualvolta si verifichino mutamenti che potrebbero renderla superata, oppure quando i risultati della sorveglianza sanitaria rendano necessaria la sua revisione.

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Effetti biologici ed effetti sanitari

Ed. 14.01

WHO - International EMF Project, Promemoria n. 182 Le onde elettromagnetiche possono produrre degli effetti biologici che, talvolta ma non sempre, possono portare dei danni alla salute. E’ quindi importante capire la differenza tra i due:

Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

• Un effetto biologico avviene quando un un’esposizione esposizione a onde elettromagnetiche produce un variazione fisiologica apprezzabile in un sistema i t biologico bi l i • Un effetto sanitario avviene quando l’effetto biologico p del corpo p umano di compensarlo p portando p un eccede la capacità deperimento della condizione di salute. Alcuni effetti biologici possono essere innocui, altri addirittura di vantaggio per la salute (si pensi al ruolo del sole nella produzione umanadi vitamina D), altri dannosi.

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Effetti sanitari a lungo termine

Ed. 14.01

Istituto di ricerca sul Cancro della OMS. Classificazione di cancerogenicità di sostanze ed agenti: 1 Cancerogeno per l’uomo Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

2A Probabilmente cancerogeno per l’uomo 2B Possibilmente cancerogeno per l’uomo 3 Non classificabile per quanto riguarda la cancerogenesi nell’uomo 4 Probabilmente non cancerogeno per l’uomo

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Effetti sanitari a lungo termine

Ed. 14.01

i campii magnetici ti i sono possibilmente ibil t cancerogenii per l’uomo l’ (classe 2B), sulla base di una coerente associazione statistica tra elevati livelli residenziali e un raddoppio del rischio di leucemia Rischi Fisici

infantile.

Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

Non si è trovata nessuna evidenza coerente che l’esposizione residenziale o professionale degli adulti a campi ELF aumenti il rischio di alcun tipo di cancro”

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Effetti sanitari a breve termine

Ed. 14.01

Due sono i meccanismi fondamentali di interazione dei campi em con la materia biologica: • induzione di correnti nei tessuti elettricamente stimolabili (basse frequenze); • cessione i di energia i con rialzo i l termico t i (altre ( lt frequenze). f ) Rischi Fisici Campi elettromagnetici

Quando determinate soglie, note dalla sperimentazione "in vivo", vengono g superate, p , si può p avere un rischio di danno per p la salute del soggetto esposto.

Radiazioni ottiche

Nella filosofia protezionistica i limiti di esposizione sono espressi in termini te mini di grandezze g ande e "dosimetriche“ "dosimet iche“ (densità di corrente co ente nei tessuti e SAR); i livelli massimi dei campi ambientali sono chiamati "livelli di riferimento", intesi come strumenti operativi a garanzia del rispetto g p delle restrizioni fondamentali sulla densità di corrente indotta e sul SAR.

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Effetti acuti dei capi a bassa frequenza

Ed. 14.01

Si tratta di effetti dovuti alle correnti indotte nel corpo umano.

frequenza Sono presenti sino a campi di frequenza di circa 10 MHz e sono: • effetti avversi a carico del sistema cardiovascolare, quali Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

- aritmie, - fibrillazione, fib ill i -asistolia; • effetti a avversi e si a ca carico ico del sistema ne nervoso oso cent centrale ale e periferico, pe ife ico quali: - contrazione neuromuscolare neuromuscolare, - induzione di lampi luminosi nel campo visivo (magnetofosfeni)

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Effetti acuti dei capi ad alta frequenza

Ed. 14.01

Gli effetti dovuti all’assorbimento di energia, presenti a partire da campi di frequenza di circa 100 kHz, sono: • ipertermia generalizzata; • ipertermia localizzata; Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

• induzione della cataratta; • inibizione temporanea p o permanente p della spermatogenesi; • induzione di aborto e malformazioni fetali; • risposte neuroendocrine e immunologiche collegate a stress termico termico. Gli organi critici sono quelli meno vascolarizzati, come cristallino e gonadi maschili. maschili 65/76


Misure di prevenzione e protezione (art. 210)

Ed. 14.01

Il datore di lavoro, tenuto conto del progresso tecnico e della disponibilita' di misure per controllare il rischio alla fonte, elimina alla sorgente o riduce al minimo i rischi derivanti dall'esposizione ai campi elettromagnetici. elettromagnetici Qualora risulti che i valori di azione sono superati il datore di lavoro elabora un programma di azione, tenendo conto in particolare: Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

a. di altri METODI DI LAVORO che implicano una minore esposizione ai campi elettromagnetici; b. della scelta di ATTREZZATURE che emettano campi elettromagnetici d intensita'' inferiore, di f tenuto conto d dell lavoro l da d svolgere; l c. delle MISURE TECNICHE per ridurre l'emissione dei campi elettromagnetici, incluso se necessario l'uso di dispositivi di sicurezza, schermature o di analoghi meccanismi di protezione della salute; d. degli appropriati PROGRAMMI DI MANUTENZIONE delle attrezzature di lavoro, dei luoghi e delle postazioni di lavoro; e della PROGETTAZIONE e della STRUTTURA dei luoghi e delle e. postazioni di lavoro; f. della LIMITAZIONE DELLA DURATA DELL'INTENSITA' DELL'ESPOSIZIONE; g. della disponibilita' di adeguati DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE. 66/76


Misure di prevenzione e protezione (art. 210)

Ed. 14.01

I luoghi di lavoro dove i lavoratori, lavoratori in base alla valutazione del rischio, possono essere esposti a campi elettromagnetici che superano i valori di azione devono essere indicati con un un'apposita apposita SEGNALETICA. Tale obbligo non sussiste nel caso che dalla valutazione

effettuata il datore di lavoro dimostri che i valori limite di effettuata, Rischi Fisici

esposizione non sono superati e che possono essere esclusi rischi

Campi elettromagnetici

relativi alla sicurezza. Dette AREE SONO INOLTRE IDENTIFICATE E

Radiazioni ottiche

L'ACCESSO ALLE STESSE E' LIMITATO, laddove cio' sia tecnicamente

possibile e sussista il rischio di un superamento p p dei valori limite di esposizione.

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Sorveglianza sanitaria (art. 211)

Ed. 14.01

I lavoratori esposti a valori superiori ai valori limite di azione vengono sottoposti a sorveglianza sanitaria. sanitaria La sorveglianza sanitaria viene effettuata periodicamente, periodicamente di norma Rischi Fisici

una volta l'anno o con periodicita' inferiore decisa dal medico

Campi elettromagnetici

competente con particolare riguardo ai lavoratori particolarmente

Radiazioni ottiche

sensibili al rischio, tenuto conto dei risultati della valutazione dei rischi. Nel caso in cui la sorveglianza sanitaria riveli in un lavoratore l'esistenza di un danno alla salute il medico competente ne informa il datore di lavoro che p procede ad effettuare una nuova valutazione del rischio.

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Definizione

Ed. 14.01

Radiazioni ottiche: tutte le radiazioni elettromagnetiche nella gamma di lunghezza d’onda compresa tra 100 nm e 1 mm. Lo spettro delle radiazioni ottiche si suddivide in: radiazioni ultraviolette (100 - 400 nm) UVC (100-280 nm), UVB (280-315 nm) e UVA (315-400 nm)) Rischi Fisici

radiazioni (380 - 780 nm)

Campi elettromagnetici

radiazioni infrarosse (780 nm - 1 mm)

Radiazioni ottiche

IRA (780-1400 nm), IRB (1400-3000 nm) e IRC (3000 nm-1 mm)

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Articolo 213 - Campo di applicazione

Ed. 14.01

Prescrizioni minime di protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che possono derivare dall dall’esposizione esposizione alle radiazioni ottiche artificiali durante il lavoro con particolare riguardo ai rischi dovuti agli effetti nocivi sugli occhi e sulla cute Rischi Fisici

non c’è dubbio che debbano essere valutati anche i rischi

Campi elettromagnetici

derivanti dall dall’esposizione esposizione alla radiazione solare

Radiazioni ottiche

Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome in collaborazione con ISPESL: “Decreto Legislativo 81/2008, Titolo VIII, Capo I, II, III, IV e V sulla p prevenzione e protezione p dai rischi dovuti all’esposizione p ad agenti fisici nei luoghi di lavoro. Indicazioni operative.”

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Valutazione dei rischi

Ed. 14.01

Se la valutazione dei rischi mette in evidenza che i valori limite d’esposizione possono essere superati, il datore di lavoro definisce e attua il programma d’azione a) di altri metodi di lavoro che comportano una minore esposizione alle radiazioni ottiche; b) della scelta di attrezzature che emettano meno radiazioni ottiche, tenuto conto del lavoro da svolgere; Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

c) delle misure tecniche per ridurre l’emissione delle radiazioni ottiche, incluso, quando necessario, l’uso di dispositivi di sicurezza, schermatura o analoghi meccanismi di protezione della salute; d) degli opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, dei luoghi e delle postazioni di lavoro; e) della progettazione e della struttura dei luoghi e delle postazioni di lavoro; f) della limitazione della durata e del livello dell’esposizione; g) della disponibilità di adeguati dispositivi di protezione individuale; h) delle d ll istruzioni del d l fabbricante f bb delle d ll attrezzature. 71/76


Art. 217 – riduzione dei rischi comma 2

Ed. 14.01

I luoghi di lavoro in cui i lavoratori potrebbero essere esposti a livelli di radiazioni ottiche che superino i valori limite di esposizione devono essere indicati con un’apposita segnaletica. Ad oggii non è ancora previsto i t uno specifico ifi segnale l per lle ROA non Rischi Fisici

coerenti e si suggerisce di adottare quello previsto per le macchine

Campi elettromagnetici

ai sensi della norma EN 12198

Radiazioni ottiche

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Laser

Ed. 14.01

Tra le sorgenti g che possono p produrre p radiazioni ottiche,, vi sono i laser, come i lettori di codici a barre.

Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

I laser vanno da categoria 1 a 4 e la valutazione deve essere effettuata da esperto qualificato. Tuttavia i rischi maggiori sono legati ad apparecchi di classe 3 e 4. I lettori di codici a barre sono di categoria 1 o 2, sorgenti considerate giustificabili.

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Art. 218 – Sorveglianza sanitaria

Ed. 14.01

La sorveglianza sanitaria viene effettuata periodicamente, di norma una volta l’anno, tenuto conto dei risultati della valutazione dei rischi Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

trasmessi dal datore di lavoro. La sorveglianza sanitaria è effettuata con l’obiettivo di prevenire e di scoprire tempestivamente effetti negativi per la salute, nonché prevenire effetti a lungo termine.

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Tipi di lesione

Ed. 14.01

Lesione termica: direttamente proporzionale alla quantità totale di energia depositata ed alla velocità con cui tale fenomeno è avvenuto (intensità di dose). Indipendente dalla lunghezza d’onda. Dipende anche dalle capacità del Rischi Fisici Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche

tessuto di dissipare calore. Lesione fotochimica: ha luogo quando il singolo fotone ha energia sufficiente da mutare più molecole in radicali liberi (f (frammenti ti molecolari l l i di brevissima b i i vita it che h innescano i reazioni di perossidazione lipidica). Dipendente dalla lunghezza d’onda. d’onda

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Agenti Fisici

Ed. 14.01

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e sono soggetti ad adempimenti che entreranno progressivamente in vigore Rischi Fisici

nei prossimi anni

Campi elettromagnetici

• Ultrasuoni e infrasuoni

Radiazioni ottiche

• Atmosfere iperbariche. I principi generali sono comunque applicabili. applicabili

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