URGENZE TRAUMATICHE
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INDICE DI SOSPETTO ATTRAVERSO L’ANALISI DELLA CINETICA DELL’EVENTO TRAUMATICO SI PUO’ VALUTARE L’INDICE DI SOSPETTO, CIOE’ LA PREVISIONE DELLA NATURA E DELLA GRAVITA’ DELLE LESIONI D’ORGANO INDOTTE DAL TRAUMA 2/55
CONTUSIONE Lesione delle parti molli cutanee e/o muscolari, secondaria alla pressione e/o all’urto di un corpo estraneo, senza rottura della parete cutanea e con la formazione di ematomi
TRATTAMENTO • Immobilizzazione + riposo • Ghiaccio 3/55
TRAUMI DELLE ARTICOLAZIONI DISTORSIONE Spostamento temporaneo di capi ossei con ritorno alla posizione naturale
LUSSAZIONE Spostamento permanente di un capo osseo (deformazione anatomica)
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DISTORSIONE • Dolore vivo e costante • Gonfiore immediato • Ecchimosi o ematomi TRATTAMENTO - Immobilizzazione e messa a riposo - Ghiaccio 5/55
LUSSAZIONE SINTOMATOLOGIA • dolore acutissimo • impotenza funzionale • gonfiore • deformità TRATTAMENTO • immobilizzazione • ghiaccio Le più diffuse sono le lussazioni di spalla, dito o gomito SPALLA o GAMBA 118 6/55
FRATTURE Qualsiasi rottura di un osso, comprendendo fratture di minore entitĂ , infrazioni, scheggiature e rotture complete
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FRATTURE COMPOSTA: senza spostamento capi ossei
SCOMPOSTA: con spostamento capi ossei
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CHIUSA: osso rotto senza perforazione della pelle
ESPOSTA: osso rotto associato a lesione dei tessuti molli che si estendono dalla frattura stessa all’esterno della pelle
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FRATTURE – SEGNI E SINTOMI
• Dolore intenso nella zona di frattura • Gonfiore • Aumento dolore con movimento • Deformazione arto fratturato • Posizione anomala rispetto all’asse del corpo • Impotenza funzionale
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FRATTURE – PRIMO SOCCORSO Una lesione scheletrica è a rischio per la vita se associata a emorragia importante • Chiamare 118 (frattura ossa lunghe) • Non muovere paz. a meno di rischio per la vita • Non muovere i monconi delle fratture esposte • Non tentare di forzare i movimenti dell’arto fratturato • Non tentare di riallineare i monconi 11/55
Immobilizzazione arto inferiore 2
1
3
4
5 12/55
Immobilizzazione arto superiore
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LESIONE VERTEBRO-MIDOLLARE Sospettare lesione se: • dolore alla schiena • formicolio, scosse elettriche, senso di caldo o freddo alle estremità • persona caduta in piedi da un’altezza superiore ai 2-3 metri • presente trauma cranico e/o facciale al di sopra della clavicola
L’assenza di dolore non esclude che vi possa essere una lesione della colonna 14/55
FUNZIONE MIDOLLARE VALUTAZIONE Paziente cosciente - Sensibilità (toccare le dita delle mani e dei piedi) - Motilità (movimento delle dita delle mani e dei piedi) Paziente incosciente - Retrazione delle dita delle mani e dei piedi al dolore - Documentare e ripetere l’esame ogni 5’ 15/55
LESIONE VERTEBRO-MIDOLLARE TRATTAMENTO • Chiamare tempestivamente il 118 • Non muovere l’infortunato • Cercare di mantenere la testa del paziente immobile nella posizione in cui si trova • Controllare coscienza, respiro e circolo “UN PAZIENTE CHE CAMMINA NON ESCLUDE UNA LESIONE ALLA COLONNA VERTEBRALE” 16/55
Il 40% dei traumatizzati vertebromidollari con deficit neurologici concomitanti hanno un danno che si verifica in fase di trattamento preospedaliero e in Pronto Soccorso
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FERITE Le ferite sono lesioni di continuo della cute, più o meno profonde, che possono interessare anche i muscoli e i vasi abrasioni, escoriazioni ferita da taglio, a margini quasi rettilinei ferita da punta ferita lacero- contusa: la cute ed i tessuti sottostanti, per strappi o sfregamenti, si rompono dando luogo a lesioni molto irregolari 18/55
FERITE
La ferita può presentarsi di grosse dimensioni con notevole perdita di sangue e shock fino alla morte
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FERITE LACERAZIONE
DA PUNTA
PENETRAZIONE © P.Galimberti
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FERITE Complicanze delle ferite • Emorragie • Shock emorragico • Infezioni • Lesioni organi interni
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ABRASIONE L’abrasione è provocata da una lama o altro oggetto che, con un movimento radente, asporta gli strati piÚ superficiali della cute Sintomi: dolore, striature sanguinanti, cute arrossata, gonfiore
Trattamento Lavare con acqua per eliminare materiale estraneo (decontaminazione) e poi disinfettare 22/55
ESCORIAZIONE L’escoriazione è una ferita dove la cute viene lacerata a causa della sua compressione e strofinamento tra una superficie ruvida e l’osso; la zona interessata si presenta sanguinante e tumefatta Trattamento Lavare con acqua per eliminare materiale estraneo, disinfettare e tamponare 23/55
FERITE - TRATTAMENTO •Utilizzare guanti ed eventualmente visiera paraschizzi (AUTOPROTEZIONE) •Lavaggio con acqua o soluzione fisiologica (decontaminazione) •Disinfezione •Se c’è emorragia, eseguire una compressione sul punto di sanguinamento •Non comprimere se vi sono corpi estranei conficcati •Non rimuovere il corpo estraneo •Nel caso di ferite estese e/o profonde chiamare il 118
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EMORRAGIE - CLASSIFICAZIONE Emorragia esterna Sangue fuoriesce direttamente all’esterno
Emorragia interna Raccolta di sangue nelle cavità corporee senza fuoriuscita all’esterno
Emorragia interna esteriorizzata
Raccolta di sangue all’interno di organi che sono in comunicazione con l’esterno (orecchio, naso, altro…) 25/55
EMORRAGIE ESTERNE Arteriose: sangue rosso vivo a fiotti Venose: sangue rosso scuro e continuo ARTERIOSA
CAPILLARE VENOSA
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La COMPRESSIONE DIRETTA è il metodo migliore per controllare un’emorragia esterna
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3 27/55
EMORRAGIE Dopo aver bloccato emorragia con compressione diretta applicare medicazione compressiva e ghiaccio (per 10’)
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EMORRAGIE Utilizzare il Laccio Emostatico solo se non è possibile fermare l’emorragia con la compressione diretta
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LACCIO EMOSTATICO Applicare il Laccio alla radice dell’arto sanguinante Stringere il Laccio fino ad arrestare l’emorragia e non oltre Non allentarlo Segnalare l’orario di applicazione Rimozione solo da parte di personale sanitario 30/55
AMPUTAZIONE Distacco traumatico di parti anatomiche
Nel caso di emorragie esterne da amputazione completa o parziale di un arto si può applicare un laccio a monte della lesione IL LACCIO NON VA RIMOSSO 31/55
AMPUTAZIONE • Raccogliere il moncone • Avvolgerlo in telini o garze sterili, se possibile • Metterlo in un sacchetto di plastica e chiuderlo ermeticamente • Conservarlo al freddo • Scrivere data e ora sul sacchetto 32/55
OTORRAGIA Fuoriuscita di sangue dall’orecchio • Causa scatenante (perforazione del timpano o trauma cranico) • Porre l’infortunato in posizione laterale di sicurezza (attenzione nel trauma) favorendo la fuoriuscita del sangue • Porre una garza sull’orecchio sanguinante senza comprimere • Allertare il 118 33/55
LESIONI PENETRANTI SE A CARICO DEL TORACE, DELL’ADDOME O DELLA RADICE DEGLI ARTI, COSTITUISCONO EMERGENZE ASSOLUTE E INDIFFERIBILI
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CORPO ESTRANEO
NON R I M UOVER E I L COR P O ESTR ANEO!!! 35/55
CORPO ESTRANEO LA TRAIETTORIA INTERNA DI UN OGGETTO PENETRANTE E’ IMPREVEDIBILE E PUO’ NON ESSERE EVIDENTE DALLA FERITA ESTERNA 36/55
EVISCERAZIONE • Non cercare di riportare in addome gli organi fuoriusciti • Coprire gli organi eviscerati con medicazioni sterili bagnate 37/55
TRAUMI DA ELETTRICITA’
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ELETTROCUZIONE Scarica accidentale di una corrente elettrica sia naturale che artificiale attraverso l’organismo umano Questo può provocare effetti nocivi e/o letali sull’organismo a seconda dell’intensità della corrente e del tempo di esposizione, cioè della quantità di elettricità che attraversa l’organismo. 39/55
TRAUMI DA ELETTRICITA’ Le tensioni maggiori sono le più pericolose, tuttavia sono a rischio anche le cosiddette “basse tensioni”. L’alta tensione “respinge” e quindi il contatto avviene per breve tempo e l’infortunato può in alcuni casi essere salvato mediante idonee manovre rianimatorie; le basse tensioni invece provocano crampi alle mani, che impediscono il distacco dalla fonte della scarica, ed alla gola, che non consentono di chiamare soccorso. 40/55
TRAUMI DA ELETTRICITA’ Gli effetti del passaggio di corrente variano a secondo che si tratti di corrente continua (c.c.) o alternata (c.a.). A parità di tensione (volt) la c.a. è 4-5 volte più pericolosa della c.c. Anche per intensità di c.a. relativamente deboli, si può avere una fibrillazione ventricolare se la c.a. attraversa il torace. Per tensioni > a 5000 volt la scarica elettrica può avvenire senza contatto, a distanza di 5-20 cm dal conduttore 41/55
FOLGORAZIONE Scossa molto forte che provoca blocco dei muscoli, ustioni anche gravi e, attraversando il cuore, può portare fino ad arresto respiratorio e cardiaco
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TRAUMI ELETTRICITA’ TRATTAMENTO - Non avvicinarsi e mettere gli altri in guardia del pericolo - Interrompere la corrente (elettricista…) - Dopo avere interrotto la corrente avvicinarsi all’infortunato
Valutazione primaria e secondaria 43/55
LESIONI DA ELETTRICITA’ Tutte le vittime di shock elettrico devono eseguire un ECG e una valutazione medica
E’ impossibile determinare l’estensione delle lesioni sulla base delle ustioni superficiali 44/55
OCCHI Lesioni chimiche e da Corpo estraneo Tenere la faccia sotto l’acqua corrente con gli occhi aperti
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OCCHI
Lesioni termiche Coprire gli occhi con medicazioni umide senza fissarle
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USTIONI “L’ustione è una lesione del nostro organismo provocata da sostanze caustiche o da modificazioni abnormi della temperatura”
L’ENTITA DELLA LESIONE DIPENDE
Dall’intensità della fonte di calore Dalla concentrazione della sostanza chimica Dal tempo di contatto 47/55
CUTE
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USTIONI – AGENTI LESIVI AGENTE
FONTI DI USTIONE
TERMICO
fiamme, radiazioni, calore eccessivo da fuochi/vapore/liquidi/oggetti, freddo sostanze caustiche
CHIMICO
ELETTRICO corrente alternata o continua, fulmini LUMINOSO fonti di luce intensa, luce ultravioletta (occhi) (compreso sole) RIADIOAT- materiale nucleare TIVO 49/55
USTIONI
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USTIONE - ESTENSIONE
9%
Superficie corporea 36% 9% 9%
• testa e collo 9% • tronco 36 % • arto superiore 9% • arto inferiore 18%
18% 18%
Dorso della mano del paz. è circa 1% superficie corporea 51/55
GRAVITA’ DELLE USTIONI La gravità delle ustioni dipende da:
1. Grado dell’ustione 2. Estensione dell’ustione
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USTIONI – PRIMO SOCCORSO Valutazione paziente (primaria e secondaria) Raffreddare l’area ustionata con acqua (evitando di indurre ipotermia) Non usare ghiaccio Coprire le ustioni con medicazioni pulite Mantenere la temperatura corporea 53/55
USTIONI DA LIQUIDI Togliere i vestiti velocemente Più restano a contatto con la pelle più la sostanza che li ha intrisi agisce Lavare la parte ustionata Usare un getto d’acqua abbondante (usare poca acqua può allargare la zona d’ustione) Coprire la Vittima Usare coperte per evitare ipotermia
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ABITI IN FIAMME Spegnere le fiamme Avvolgere la vittima con le coperte di estinzione o con indumenti, purchè non sintetici o acqua abbondante Raffreddare le parti ustionate Bagnare un lenzuolo e coprire la vittima Coprire la vittima Con coperta sopra il lenzuolo bagnato 55/55