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Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
Come fare
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FATTORI DI RISCHIO E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
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SICUREZZA Caduta di persone Pericoli dovuti a lavori in altezza Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Investimento da oggetti per caduta dall'alto o crollo Caduta di oggetti durante la manipolazione Urti contro ostacoli fissi
Sorveglianza sanitaria
Come fare
Urti contro parti mobili di macchine Investimento da veicoli Proiezione di fluidi in pressione
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SICUREZZA Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
Tagli/punture/abrasioni da oggetti o utensili Afferramento/intrappolamento tra parti mobili di macchine
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
Ribaltamento di macchine o veicoli
Sovrasforzi
Come fare
Pericoli di natura elettrica Pericoli di natura termica
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SICUREZZA
Incendio Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
Come fare
Atmosfere esplosive Pericolo dovuto alla carenza d'illuminazione Apparecchi di sollevamento Luoghi confinati Utilizzo autovettura
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Cor so di f or mazi one RSPP dat or e di l avor o – r i schi o basso SALUTE Esposizione professionale a sostanze chimiche pericolose Agenti cancerogeni/mutageni Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
Polveri Amianto
D. P. I.
Esposizione professionale ad agenti biologici Sorveglianza sanitaria
Come fare
Esposizione professionale a rumore: < 80 dB (no interventi); 80-85 dB (valutazione strumentale + dpi + sorveglianza); 85-87 dB (obbligo formazione dpi); >87 dB (verifica strumentale con dpi) Esposizione professionale a vibrazioni
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SALUTE Esposizione a radiazioni ionizzanti: raggi x, raggi α, raggi β, raggi γ Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
Esposizione a ROA: attrezzature ufficio – saldatrici. Esposizione a campi elettromagnetici
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
Come fare
Radon
Microclima: T - U – areazione Rischi per movimentazione manuale di carichi VDT Inosservanza dei principi ergonomici
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Cor so di f or mazi one RSPP dat or e di l avor o â&#x20AC;&#x201C; r i schi o basso SALUTE Movimenti ripetitivi Lavoro notturno Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
Come fare
Fattori di stress Mansione a rischio in caso di assunzione di sostanze psicotrope Mansione a rischio in caso di consumo di alcool Investimento da veicoli Utilizzo autovettura
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Microclima
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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Per microclima s'intende l'insieme delle caratteristiche climatiche (aerazione, temperatura, umidità) di un ambiente di lavoro chiuso. Tali caratteristiche hanno importanza, da un lato, per lo stato di salute e di benessere dei Lavoratori e, dall'altro, per il regolare andamento delle attività di lavoro.
Il controllo delle condizioni microclimatiche, avviene attraverso i sistemi di riscaldamento, condizionamento e ventilazione, ma deve integrarsi anche con un adeguato numero di ricambi d’aria “pulita” attraverso le aperture disponibili (porte e/o finestre) o mediante impianti di immissione aria primaria ed estrazione aria ambiente.
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Inquinamento indoor Per inquinamento indoor s’intende "la presenza nell’aria di ambienti confinati di contaminanti fisici, chimici e biologici non presenti naturalmente nell’aria esterna di sistemi ecologici di elevata qualità" Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
•
D. P. I.
• Sorveglianza sanitaria
•
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L’inquinamento interno degli edifici può essere dovuto a: – Materiali da costruzione – Arredi – Impianti di climatizzazione e riscaldamento – Attrezzature come fotocopiatrici, plotter, ecc. Tra i principali inquinanti si cita il gas radon soprattutto nei locali interrati. I principali batteri patogeni sono poi contenuti negli impianti di climatizzazione, è pertanto necessario eliminare l’acqua dalle tubazioni ed eseguire una accurata manutenzione dei filtri per mantenere all’interno una umidità relativa inferiore al 70%.
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Inquinamento indoor I principali agenti chimici derivanti dall’uso di stampanti, fotocopiatrici e plotter sono: Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
Ozono; Stirene; Polveri .
D. P. I.
E’ opportuno che queste attrezzature per ridurre l’esposizione a:
Sorveglianza sanitaria
microinquinanti, rumore, vengano posizionate nei corridoi o in appositi locali con adeguati sistemi di estrazione dell’aria.
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Illuminazione
Fattori di rischio e misure di prevenzione eprotezione protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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I locali di lavoro devono essere ben illuminati in modo da consentire una facile lettura dei documenti e di riconoscere chiaramente i caratteri della tastiera. Tuttavia, l’illuminazione non deve essere eccessiva, altrimenti si avrà difficoltà a leggere le informazioni visualizzate sul monitor dei computer. Al fine di evitare riflessi sullo schermo, abbagliamenti dell'operatore ed eccessivi contrasti di luminosità, la postazione di lavoro va correttamente orientata rispetto alle finestre presenti nell'ambiente di lavoro.
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Illuminazione Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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L'illuminazione artificiale dell'ambiente deve essere realizzata con lampade provviste di schermi ed esenti da sfarfallio, poste in modo che siano al di fuori del campo visivo degli Operatori.
Va in ogni modo evitato l'abbagliamento dellâ&#x20AC;&#x2DC;Operatore e la presenza di riflessi sullo schermo qualunque sia la loro origine.
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Rischio elettrico • Contatto diretto: contatto con parte attiva dell’impianto (es. conduttore, morsetto , attacco di una lampada. Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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• Contatto indiretto: si verifica quando viene in contatto con parti metalliche che si trovano in tensione elettrica accidentale ed imprevedibilmente (es. guasto)
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Rischio elettrico MISURE
La spina va presa per il corpo
• Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
Attive: interrompono il passaggio della corrente: es. interruttori differenziali e collegamento di messa a terra
• D. P. I.
Passive: isolano le parti in tensione (es. materiali di isolamento, barriere)
NORME DI COMPORTAMENTO
Sorveglianza sanitaria
• non danneggiare l’isolamento
• • • • 15/153
non creare prolunghe che intralcino i percorsi non sovraccaricare le prese intervenire solo se abilitati ed in sicurezza non forzare l’entrata nella presa
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Rischio elettrico Gli effetti del passaggio della corrente elettrica nel corpo umano possono essere di diversi tipi: Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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Elettrocuzione : scossa elettrica Tetanizzazione: blocco della muscolatura totale o parziale. Arresto della respirazione: per paralisi dei muscoli respiratori Fibrillazione ventricolare: moto scoordinato del muscolo cardiaco Ustioni: in forma più o meno grave (... in particolare in caso di contatto con MT o AT).
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Rischio incendio Nel Documento di Valutazione dei Rischi deve essere c classificato il rischio di incendio (basso, medio o elevato) specifico per ogni luogo di lavoro (D.M. 10/03/1998) Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
COMBUSTIBILE: sostanza in grado di bruciare se combinata con l’ossigeno e capace di fornire energia termica. I combustibili possono essere di natura:
D. P. I.
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Solida Liquida Gassosa COMBURENTE: è la sostanza che alimenta o mantiene la combustione (generalmente è l’ossigeno contenuto nell’aria in percentuale del 21% in volume). INNESCO: è una sorgente di calore che dà la quantità di energia necessaria affinché il combustibile prenda fuoco in presenza di comburente.
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Movimentazione manuale dei carichi Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
Per movimentazione dei carichi si intendono tutte le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, che comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari.
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
Come fare
Il Datore di Lavoro evita la movimentazione manuale dei carichi, qualora ciò non fosse possibile ricorre a:
• organizzazione dei posti di lavoro • valutazione dei rischi • riduce i rischi adottando misure adeguate • sottopone i lavoratori alla sorveglianza sanitaria
INFORMA I LAVORATORI
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Movimentazione dei carichi ELEMENTI DA CONSIDERARE PER LA PREVENZIONE • caratteristiche del carico Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
• sforzo fisico richiesto • caratteristiche dell’ambiente di lavoro
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
• esigenze connesse all’attività CARATTERISTICHE DEL CARICO
Come fare
• è troppo pesante • è ingombrante o di difficile presa
• è in equilibrio instabile o il contenuto può spostarsi • è distante dal tronco, o con una torsione o inclinazione dello stesso
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Movimentazione dei carichi SFORZO RICHIESTO • eccessivo Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
• necessita della torsione del tronco • può comportare un movimento brusco del carico
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
Come fare
• è compiuto con il corpo in posizione instabile CARATTERISTICHE DELL’AMBIENTE DI LAVORO • spazio libero insufficiente (verticale) • pavimento irregolare
• non consente la movimentazione in sicurezza • pavimento o piano di lavoro con dislivelli
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Movimentazione manuale dei carichi • se l’oggetto è pesante farsi aiutare Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
• utilizzare i DPI per una migliore presa del carico • afferrare l’oggetto e piegare le gambe, non la schiena
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
Corretta MMC
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Corretta movimentazione dei carichi
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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VALUTAZIONE AZIONI DI SOLLEVAMENTO
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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Secondo i modelli NIOSH è opportuno determinare “il limite di peso raccomandato” per ogni contesto. Si parte dal peso sollevabile in condizioni ideali e si calcolano eventuali elementi sfavorevoli. Ciascun valore demoltiplicativo può assumere valori tra 0 e 1. Se le condizioni sono ideali il fattore sarà pari a 1 e non ci saranno decrementi di peso. Il valore risulterà più piccolo quanto maggiore è l’allontanamento dalle condizioni ottimali.
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Videoterminali • Videoterminale: schermo alfanumerico o grafico Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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• Posto di lavoro: l'insieme che comprende le attrezzature munite di videoterminale, eventualmente con la tastiera ovvero altro sistema di immissione dati, incluso il mouse, il software per l'interfaccia uomomacchina, gli accessori opzionali, le apparecchiature connesse, comprendenti l'unità a dischi, il telefono, il modem, la stampante, il supporto per i documenti, la sedia, il piano di lavoro, nonché l'ambiente di lavoro immediatamente circostante • Lavoratore: il Lavoratore che utilizza un'attrezzatura munita di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali
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Svolgimento quotidiano del lavoro • il Lavoratore ha diritto a pause o cambiamento di attività; Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
• le modalità di tali interruzioni sono stabilite dalla contrattazione collettiva; • il Lavoratore ha diritto ad una pausa di quindici minuti ogni due ore; • modalità e durata delle interruzioni possono essere stabilite individualmente ove il Medico Competente ne evidenzi la necessità; • le interruzioni non sono cumulabili all’ inizio ed al termine dell'orario di lavoro; • nel computo dei tempi di interruzione sono esclusi i tempi di attesa della risposta da parte del sistema elettronico;
• la pausa è a tutti gli effetti parte integrante dell'orario di lavoro, non è riducibile dell'orario di lavoro
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Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
DISTURB I
Sorveglianza sanitaria
Il videoterminale di per sĂŠ non provoca disturbi ! 26/153
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Disturbi oculari SINTOMI Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
Bruciore, lacrimazione, secchezza, senso di corpo estraneo, ammiccamento frequente, fastidio alla luce, pesantezza, visione sdoppiata, stanchezza alla lettura
CAUSE • condizioni sfavorevoli di illuminazione • riflessi da superfici lucide • luce diretta sugli occhi o sullo schermo video
• difetti nel monitor 27/153
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Disturbi oculari PREVENZIONE Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
• interporre fra lo schermo e l’operatore una distanza di 50 / 70 cm • fare delle pause
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
IN CASO DI AFFATICAMENTO • ai primi sintomi di affaticamento fare delle pause • socchiudere le palpebre per uno o due minuti • guardare gli oggetti lontani • seguire con lo sguardo il perimetro del soffitto
• verificare l’illuminazione e le tende • eliminare i riflessi e gli abbagliamenti
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Disturbi muscolo scheletrici SINTOMI Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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Senso di peso o di fastidio, intorpidimento, dolore, rigiditĂ di collo, schiena, spalle, braccia e mani.
CAUSE Una posizione forzata con portamento rigido o contratto determina sollecitazioni a carico della colonna vertebrale, delle articolazioni delle braccia e delle mani, con conseguenti infiammazioni dei tendini, contratture muscolari e possibile peggioramento di preesistenti anomalie della colonna.
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Disturbi muscolo scheletrici PREVENZIONE (Posizione corretta) Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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Cor so di f or mazi one RSPP dat or e di l avor o – r i schi o basso PREVENZIONE (Posizione corretta) • gli occhi devono essere ad una distanza dal monitor di 50 - 70 cm, inoltre il bordo superiore del monitor deve essere posto lievemente più in basso rispetto gli occhi dell’operatore Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
• il tronco deve essere in posizione eretta formando un angolo di 90 o 100 con il piano orizzontale del sedile, la schiena deve essere appoggiata allo schienale in modo da sostenere il tratto lombare • le gambe devono essere poste a circa 90 • i piedi devono essere ben poggiati a terra, eventualmente utilizzare un poggiapiedi • le braccia devono essere piegate a circa 90 e gli avambracci devono essere ben poggiati sul piano di lavoro
• evitare posizioni fisse per lunghi periodi • evitare irrigidimenti delle dita e del polso • praticare esercizi di rilassamento
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Schermo • adeguata risoluzione e dimensione dei caratteri • immagine stabile Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
• possibilità di regolazione luminosità, contrasto,ecc...
dei
parametri
D. P. I.
• schermo regolabile
Sorveglianza sanitaria
• possibilità di sostegno separato per lo schermo
di
• evitare i riflessi sullo schermo
• lo schermo deve essere di fronte all’operatore, lo spigolo superiore deve essere più basso rispetto gli occhi dell’operatore, a circa 50-70 cm di distanza
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Tastiera e dispositivi di puntamento TASTIERA Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
• deve essere separata dallo schermo e regolabile in inclinazione • lo spazio di lavoro deve consentire l’appoggio degli avambracci davanti alla tastiera • non deve creare riflessi • deve essere agevole ed i caratteri in contrasto
MOUSE E SISTEMI DI PUNTAMENTO • devono essere sullo stesso piano della tastiera
• devono essere di agevole utilizzo e disporre di spazio sufficiente
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Piano di lavoro
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
• deve essere a basso indice di riflessione, stabile, di dimensioni sufficienti a disporre le attrezzature • l’altezza deve essere di circa 70-80 cm ed agevolare l’alloggiamento ed il movimento degli arti inferiori
• profondità sufficiente per una adeguata distanza visiva dallo schermo • il supporto per i documenti deve essere stabile e collocato in modo da ridurre i movimenti della testa e degli occhi
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Sedile di lavoro
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
• stabile e comodo deve permettere la libertà dei movimenti • deve essere regolabile in altezza con dimensioni di seduta adeguate all’utilizzatore • lo schienale deve essere regolabile ed adeguato all’utilizzatore • lo schienale e la seduta devono avere bordi smussati ed essere pulibili • il sedile deve essere girevole • per una postura corretta può essere utilizzato un poggiapiedi
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Computer portatili
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Per utilizzo prolungato è necessaria la fornitura di una tastiera e di un mouse esterni nonché di un idoneo supporto che consenta il corretto posizionamento dello schermo
Interfaccia elaboratore - uomo • il software deve essere adeguato al lavoro • il software deve essere adeguato al livello dei lavoratori
Sorveglianza sanitaria
• non è possibile utilizzare sistemi di controllo qualitativo e quantitativo all’insaputa dei lavoratori • i sistemi devono fornire informazioni adeguate per gli operatori • i sistemi devono essere ergonomici
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Stress e organizzazione del lavoro SINTOMI
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Mal di testa, difficoltà nella concentrazione, tensione nervosa, stanchezza eccessiva, insonnia, depressione, ansia e problemi digestivi CAUSE • il rapporto conflittuale con la macchina • risposte non immediate del sistema
Sorveglianza sanitaria
• timore di possibile perdita di dati
• il rapporto con i colleghi • il contenuto del lavoro monotono e ripetitivo • il carico di lavoro eccessivo o scarso • il carico di responsabilità vissuto come eccessivo
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Sorveglianza sanitaria Obbligatoria in caso di utilizzo di videoterminale per più di 20 ore settimanali Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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- idoneità - idoneità parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni - inidoneità temporanea - inidoneità permanente
La periodicità delle visite mediche si prevede almeno: •Ogni 5 anni per Lavoratori idonei sino al compimento dei 50 anni. •Ogni 2 anni per Lavoratori idonei con prescrizioni e per lavoratori oltre i 50 anni. •Con periodicità maggiore stabilita dal MC qualora l’esito della visita (preventiva o periodica) ne evidenzi la necessità.
Cor so di f or mazi one RSPP dat or e di l avor o â&#x20AC;&#x201C; r i schi o basso
Sorveglianza sanitaria
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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In caso di inidoneitĂ il Datore di Lavoro attua le misure indicate dal Medico Competente. Se necessario adibisce il Lavoratore a mansioni equivalenti o a mansioni inferiori garantendo il trattamento corrispondente alle mansioni di provenienza
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Rumore Il SUONO: Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
E’ una oscillazione di pressione acustica che si propaga nell’aria, con caratteristiche particolari di frequenza e di livello tali da renderli udibili dall’orecchio umano.
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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Il RUMORE:
E’ un suono le cui caratteristiche di frequenza, livello e variabilità nel tempo lo rendono disturbante o dannoso per l’orecchio umano.
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Rumore PARAMETRI DEL SUONO Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
• frequenza (Hz) • intensità (dB)
SITUAZIONI DI EFFETTI DANNOSI AL SISTEMA UDITIVO • rumore molto forte: lacerazione del timpano • rumore costante superiore agli 80/85 dB: riduzione dell’udito
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Rumore VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE • livello, tipo, durata dell’esposizione Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
• valori limite • effetti sulla salute e sicurezza
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
• effetti sulla salute per causate dall’interazione tra rumore e sostanze ototossiche • informazioni dei costruttori • attrezzature alternative
• il prolungamento dell’esposizione oltre l’orario di lavoro • informazioni dalla sorveglianza sanitaria
• disponibilità di DPI adeguati
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Cor so di f or mazi one RSPP dat or e di l avor o – r i schi o basso ELIMINAZIONE DEI RISCHI • adozione di metodi di lavoro alternativi
• scelta di attrezzature alternative Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
• progettazione dei luoghi di lavoro • formazione ed informazione dei lavoratori sull’utilizzo delle attrezzature • adozione di misure tecniche (schermature, involucri, …) • manutenzione delle attrezzature • organizzazione del lavoro
QUANDO I RISCHI NON SONO ELIMINATI • fornisce i DPI e vigila sull’utilizzo • forma ed informa i lavoratori • attua la sorveglianza sanitaria
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Rumore Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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< 80 dBA – 135 dB(C): obbligo per il Datore di lavoro di fare la valutazione del rischio rumore anche non strumentale. 80 - 85 dBA – 135 dB(C): la valutazione deve essere accompagnata da misurazioni strumentali del rumore; scatta l'obbligo di informare e formare i Lavoratori sui rischi uditivi, sulle misure di abbattimento e di protezione, sui dispositivi di protezione individuali, sui controlli sanitari, sui risultati della valutazione effettuata e fornire i dispositivi di protezione individuali. 85 - 87 dBA - 137 dB(C): in aggiunta al punto precedente: viene attivata la formazione sull'uso corretto dei DPI, sull'uso delle macchine rumorose. I Lavoratori sono obbligati all'uso dei mezzi di protezione individuale. Le aree interessate sono evidenziate con segnaletica. > 87 dBA – 140 dB(C): in aggiunta ai punti precedenti: verifica che con l’attenuazione del rumore con i dispositivi protezione individuali l’esposizione dei Lavoratori risulti inferiore alla soglia limite di 87 dBA
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Vibrazioni VIBRAZIONI TRASMESSE AL SISTEMA MANOBRACCIO Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
• utensili di tipo percussorio • utensili di tipo rotativo • altri utensili VIBRAZIONI TRASMESSE AL CORPO INTERO • attività a bordo di mezzi di trasporto
• attività di movimentazione RISCHI Disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici, muscolari
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Vibrazioni VALUTAZIONE DEL RISCHIO VIBRAZIONI • livello di esposizione Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
• valori limite • effetti sulla salute e sicurezza
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
DL
• effetti indiretti causate dall’interazione tra vibrazioni, rumore, ambiente e attrezzature • informazioni dei costruttori • attrezzature alternative • il prolungamento dell’esposizione oltre l’orario di lavoro • temperature, umidità, sovraccarico biomeccanico • informazione dalla sorveglianza sanitaria
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Vibrazioni PARAMETRI DA CONSIDERARE Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
DL
• regione di ingresso e direzione • frequenza
VALORI LIMITE mano - braccio
corpo intero
5,0 m/sec2
1,0 m/sec2
• accelerazione Sorveglianza sanitaria
• intensità • risonanza • durata di esposizione
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VALORI D’AZIONE mano - braccio
corpo intero
2,5 m/sec2
0,5 m/sec2
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Vibrazioni ELIMINAZIONE O RIDUZIONE DEI RISCHI • adozione di metodi di lavoro alternativi Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
DL
• scelta di attrezzature alternative • adozione di misure che riducano le vibrazioni
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
• progettazione e organizzazione dei luoghi di lavoro • formazione ed informazione dei lavoratori sull’utilizzo delle attrezzature e dei DPI • limitazione della durata e dell’intensità dell’esposizione • organizzazione degli orari di lavoro • adozione di indumenti di protezione al freddo e all’umidità
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Vibrazioni
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
FORMAZIONE ED INFORMAZIONE DEI LAVORATORI • valori limite e di azione • risultati delle valutazioni e misurazioni • misure per ridurre i rischi
Sorveglianza sanitaria
• sorveglianza sanitaria • procedure di lavoro
SORVEGLIANZA SANITARIA
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Campi elettromagnetici
La Valutazione deve essere completata entro il 31/10/2013
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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Le valutazioni possono essere elaborate anche sulla base delle informazioni relative alle sorgenti di emissioni individuate e sulla base del contenuto del documento “Decreto Legislativo 81/2008, Titolo VIII, Capo I, II, III e IV sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all’esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro - Prime indicazioni applicative”, aggiornato al 18 dicembre 2008 relativamente al Capo IV ed elaborato dal Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con ISPESL. Sono inoltre state emanate nel 2009 le norme CEI EN 50499 che integrano le linee guida sopra menzionate. In particolare, il documento del Coordinamento Tecnico al paragrafo 4.04 riporta due tabelle, riportate al termine del presente paragrafo: •un elenco di attrezzature e situazioni “giustificabili”, per le quali la valutazione del rischio può concludersi con la “giustificazione” secondo cui la natura e l’entità dei rischi non rendono necessaria una valutazione più dettagliata e per le quali la condizione espositiva non comporta apprezzabili rischi per la salute. •Impianti e situazioni che richiedono ulteriori valutazioni.
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Radiazioni ottiche artificiali PRINCIPALI EFFETTI SU CUTE ED OCCHI Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
RADIAZIONE OTTICA
ULTRAVIOLETTO
VISIBILE
INFRAROSSO
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OCCHIO
fotocheratocongiuntivite (UVB-UVC), cataratta fotochimica (UVB)
fotoretinite (in particolare da luce blu, 380-550 nm) ustioni corneali (IRC-IRB), cataratta termica (IRBIRA), danno termico retinico (IRA)
CUTE eritema (UVB-UVC), sensibilizzazione (UVAUVB), fotoinvecchiamento (UVC-UVB-UVA), cancerogenesi (UVB-UVA) fotodermatosi
vasodilatazione, eritema, ustioni
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Radiazioni ottiche artificiali
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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Attività interessate: - saldature ad arco o elettrodo - processi di indurimento resine - processi di stampa industriale - forni di fusione metalli - lavorazioni del vetro alle temperature di fusione - sorgenti laser in ambito sanitario NEGLI AMBIENTI DI LAVORO QUALI UFFICI LE SORGENTI ROA SONO L’ILLUMINAZIONE STANDARD, I MONITOR DEI COMPUTER, LE FOTOCOPIATRICI, LE LAMPADE ED I CARTELLI DI SEGNALAZIONE LUMINOSA. QUESTE SORGENTI NON DANNO LUOGO AD ESPOSIZIONI TALI DA PRESENTARE RISCHI PER LA SALUTE E LA SICUREZZA (fonte ISPESL)
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Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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In caso di esposizione a sostanze chimiche pericolose, la valutazione dei rischi deve considerare le proprietĂ pericolose di sostanze e composti, le schede di sicurezza fornite dal produttore o dal fornitore, il tipo e la durata di esposizione, i valori limite di esposizione professionale. Le misure generali di prevenzione devono mirare a ridurre al minimo, la quantitĂ di agenti presenti nei luoghi di lavoro, il numero dei lavoratori esposti, la durata dellâ&#x20AC;&#x2122;esposizione. Ogni contenitore di sostanze e preparati pericolosi deve sempre essere etichettato e imballato secondo le norme.
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Agenti chimici E’ entrato in vigore un nuovo Regolamento Europeo che modifica la classificazione delle sostanze (CLP) – Attualmente siamo in un regime transitorio fino al 01/06/2015. Cosa cambia: Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
Categorie di pericolo
FISICO
16 classi di pericolo Es. Liquidi piroforici, Perossidi organici, liquidi infiammabili
Categorie di pericolo
PER LA SALUTE
10 classi di pericolo Es. Tossicità acuta, Cancerogenicità, Pericolo di aspirazione…
Categorie di pericolo
PER L’AMBIENTE
2 classi di pericolo Tossicità acquatica acuta Tossicità acquatica cronica
D. P. I.
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Numero dipendente dalla classe
Numero dipendente dalla classe
Numero dipendente dalla classe
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Agenti chimici Pericoli fisici Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
•Esplosivi
•Sostanze che, a contatto con
•Gas infiammabili
l’acqua, emettono gas infiammabili
•Aerosol infiammabili
•Liquidi comburenti
•Gas comburenti
•Solidi comburenti
•Liquidi infiammabili
•Perossidi organici
•Solidi infiammabili
•Gas sotto pressione
•Liquidi piroforici
•Sostanze autoriscaldanti
•Solidi piroforici
•Sostanze autoreattive •Corrosivi per i metalli
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Agenti chimici •Tossicità acuta
Pericoli per la •Corrosione/irritazione cutanea salute Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
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Sorveglianza sanitaria
•Cancerogenicità
•Danni rilevanti/irritazione oculare
•Tossicità riproduttiva
•Sensibilizzazione respiratoria e
•Tossicità a seguito di
cutanea
aspirazione.
•Tossicità sistemica su organi
Effetti sull’ambiente
bersaglio a seguito di esposizione
•Pericolosità per
singola
l’ambiente acquatico
•Tossicità sistemica su organi bersaglio a seguito di esposizione ripetuta
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•Mutagenicità
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Agenti chimici
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
Vecchia etichettatura
Nuova etichettatura
Pericolo GHS 01: bomba che esplode (fisico)
D. P. I.
Esplosivi, perossidi GHS 02: fiamma (fisico)
Sorveglianza sanitaria
Gas e liquidi infiammabili, aerosols infiammabili, sostanze e miscele autoreattive GHS 03: fiamma su cerchio (fisico)
Perossidi organici, gas ossidanti
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Agenti chimici
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
Vecchia etichettatura ----
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
Nuova etichettatura
Pericolo GHS 04: bombola per gas (fisico)
Gas sotto pressione GHS 05: corrosione (fisico e per la salute)
Sostanze corrosive, sostanze che provocano lesioni oculari GHS 06: teschio e tibie incrociate (salute)
Sostanze tossiche
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Agenti chimici Vecchia etichettatura Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Nuova etichettatura
Pericolo GHS 07: punto esclamativo (salute)
Sostanze di tossicitĂ limitata, irritanti GHS 08: pericolo per la salute
Sorveglianza sanitaria
Sostanze mutagene, cancerogene, teratogene, sensibilizzazione respiratoria GHS 09: ambiente
Pericoloso per lâ&#x20AC;&#x2122;ambiente
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Agenti chimici Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
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Frasi H (indicazione di pericolo) sostituiscono le frasi R e le frasi P (indicazione di prudenza) sostituiscono le frasi S.
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Agenti chimici Frasi H Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
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72
individuali
e
17
frasi
combinate
Sono classificate secondo il tipo di pericolo nel modo seguente : H2..: Rischi fisici H3..: Rischi per la salute H4 ..: Pericolo per lâ&#x20AC;&#x2122;Ambiente
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Agenti chimici Frasi P Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
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Sono 137, classificate in accordo al tipo di dichiarazione di precauzione, come segue: P1 .. : Precauzione generale P2 .. : Precauzione preventiva P3 .. : Precauzione P4 .. : Precauzione di stoccaggio P5 .. : Precauzione di smaltimento
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Agenti chimici Frasi EUH : informazioni aggiuntive Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
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Essi includono: - Le proprietĂ fisiche - Indicazioni per la salute - I rischi per l'ambiente
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Sostanze pericolose
Devono essere etichettate correttamente
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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Agenti cancerogeni e mutageni
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
Le sostanze cancerogene, teratogene o mutagene, devono essere sostituite. Se la sostituzione non è possibile, l’utilizzo delle sostanze deve avvenire in un sistema chiuso. Se l’utilizzo di un sistema chiuso non è possibile, il Datore di Lavoro dispone mezzi tecnici e organizzativi per ridurre al minimo possibile l’esposizione. In ogni caso, l’esposizione non deve superare specifici valori limite indicati dalla legge.
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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In queste circostanze, la valutazione dei rischi deve essere integrata con la descrizione delle attività che comportano esposizione ad agenti cancerogeni, l’indicazione dei quantitativi di sostanze cancerogene, il numero dei lavoratori esposti, le indagini svolte sulla sostituzione delle sostanze. E’ necessario verificare che siano sempre disponibili l’etichetta e la scheda di sicurezza delle sostanze che sono manipolate nei processi lavorativi.
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Agenti chimici SDS Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
Il fornitore di una sostanza o di un preparato trasmette al destinatario della sostanza o del preparato una scheda di dati di sicurezza compilata a norma della normativa vigente.
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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â&#x20AC;˘
direttive 67/548/CEE o 1999/45/CE;
â&#x20AC;˘
Regolamento 453/2010
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Agenti chimici Nuove schede di sicurezza: Regolamento 453:2010 All. II Regolamento 1907/2006 Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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Regolamento UE 453/2010
1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/DEL PREPARATO E DELLA SOCIETÀ/DELL'IMPRESA
1. SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa
1.1. Identificazione della sostanza o del preparato
1.1. Identificatore del prodotto
1.2. Uso della sostanza/del preparato
1.2. Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati
1.3. Identificazione della società/dell'impresa
1.3. Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza
1.4. Numero telefonico di chiamata urgente
1.4. Numero telefonico di emergenza
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Agenti chimici Nuove schede di sicurezza: Regolamento 453:2010 Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
All. II Regolamento 1907/2006 2. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
Regolamento UE 453/2010
2. SEZIONE 2: Identificazione dei pericoli 2.1. Classificazione della sostanza o della miscela - 67/548/CEE - CLP 2.2. Elementi dellâ&#x20AC;&#x2122;etichetta 2.3. Altri pericoli
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Agenti chimici Nuove schede di sicurezza: Regolamento 453:2010 Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
All. II Regolamento 1907/2006
Regolamento UE 453/2010
3. 3. SEZIONE 3: COMPOSIZIONE/INFORMAZI Composizione/informazioni ONI SUGLI INGREDIENTI sugli ingredienti 3.1. Sostanze 3.2. Miscele
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Agenti chimici Nuove schede di sicurezza: Regolamento 453:2010 Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
All. II Regolamento 1907/2006 4. MISURE DI PRIMO SOCCORSO
D. P. I.
Regolamento UE 453/2010
4. SEZIONE 4: Misure di primo soccorso 4.1. Descrizione delle misure di primo soccorso
Sorveglianza sanitaria 4.2. Principali sintomi ed effetti, sia acuti e che ritardati 4.3. Indicazione dell’eventuale necessità di consultare immediatamente un medico oppure di trattamenti speciali
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D. P. I.
All. II Regolamento 1907/2006 5. MISURE ANTINCENDIO
Regolamento UE 453/2010
5. SEZIONE 5: Misure antincendio 5.1. Mezzi di estinzione
Sorveglianza sanitaria
5.2. Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela
5.3. Raccomandazioni per gli addetti allâ&#x20AC;&#x2122;estinzione degli incendi
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D. P. I.
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6. MISURE IN CASO DI RILASCIO ACCIDENTALE
Regolamento UE 453/2010 6. SEZIONE 6: Misure in caso di rilascio accidentale 6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza 6.1.1. Per chi non interviene direttamente 6.1.2. Per chi interviene direttamente
6.2. Precauzioni ambientali 6.3. Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica 6.4. Riferimenti ad altre sezioni
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Agenti chimici Nuove schede di sicurezza: Regolamento 453:2010 Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
All. II Regolamento 1907/2006 7. MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO
7. SEZIONE 7: Manipolazione e immagazzinamento
7.1. Manipolazione
7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura
7.2. Immagazzinamento
7.2. Condizioni per l’immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità
7.3. Usi particolari
7.3. Usi finali specifici
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Regolamento UE 453/2010
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Agenti chimici Nuove schede di sicurezza: Regolamento 453:2010 All. II Regolamento 1907/2006 Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
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Regolamento UE 453/2010
8. CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE/PROTEZION E INDIVIDUALE
8. SEZIONE 8: Controllo dell’esposizione/protezione individuale
8.1. Valori limite d'esposizione
8.1. Parametri di controllo
8.2. Controlli dell'esposizione 8.2.1. Controlli dell'esposizione professionale 8.2.2. Controlli dell'esposizione ambientale
8.2. Controlli dell’esposizione 8.2.1. Controlli tecnici idonei 8.2.2. Misure di protezione individuale, quali dispositivi di protezione individuale 8.2.3. Controlli dell’esposizione ambientale
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All. II Regolamento 1907/2006 9. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE
9. SEZIONE 9: Proprietà fisiche e chimiche
9.1. Informazioni generali
9.1. Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali
9.2. Informazioni importanti relative alla salute, alla sicurezza e all'ambiente
9.2. Altre informazioni
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9.3. Altre informazioni
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Regolamento UE 453/2010
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Sorveglianza sanitaria
Regolamento UE 453/2010
10. STABILITÀ E REATTIVITÀ
10. SEZIONE 10: Stabilità e reattività
10.1. Condizioni da evitare
10.1. Reattività
10.2. Materie da evitare
10.2. Stabilità chimica
10.3. Prodotti di decomposizione pericolosi
10.3. Possibilità di reazioni pericolose 10.4. Condizioni da evitare 10.5. Materiali incompatibili 10.6. Prodotti di decomposizione pericolosi
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Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
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11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
Regolamento UE 453/2010 11. SEZIONE 11: Informazioni tossicologiche 11.1. Informazioni sugli effetti tossicologici 11.1.1. Sostanze 11.1.2. Miscele 11.1.7. Informazioni sulle vie probabili di esposizione 11.1.8. Sintomi connessi alle caratteristiche fisiche, chimiche e tossicologiche 11.1.9. Effetti immediati, ritardati e cronici derivanti da esposizioni a breve e a lungo termine 11.1.10. Effetti interattivi 11.1.11. Assenza di dati specifici 11.1.12. Informazione sulle miscele rispetto alle informazioni sulle sostanze 11.1.13. Altre informazioni
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Regolamento UE 453/2010
12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE
12. SEZIONE 12: Informazioni ecologiche
12.1. Ecotossicità
12.1. Tossicità
12.2. Mobilità
12.2. Persistenza e degradabilità
12.3. Persistenza e degradabilità
12.3. Potenziale di bioaccumulo
12.4. Potenziale di bioaccumulo
12.4. Mobilità nel suolo
12.5. Risultati della valutazione PBT
12.5. Risultati della valutazione PBT e vPvB
12.6. Altri effetti nocivi
12.6. Altri effetti avversi
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All. II Regolamento 1907/2006 13. CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO
Regolamento UE 453/2010
13. SEZIONE 13: Considerazioni sullo smaltimento 13.1. Metodi di trattamento dei rifiuti
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14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO
Regolamento UE 453/2010 14. SEZIONE 14: Informazioni sul trasporto 14.1. Numero ONU
D. P. I.
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14.2. Nome di spedizione dell’ONU 14.3. Classi di pericolo connesso al trasporto 14.4. Gruppo d’imballaggio 14.5. Pericoli per l’ambiente 14.6. Precauzioni speciali per gli utilizzatori 14.7. Trasporto di rinfuse secondo l’allegato II di MARPOL 73/78 e il codice IBC
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All. II Regolamento 1907/2006 15. INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE
Regolamento UE 453/2010
15. SEZIONE 15: Informazioni sulla regolamentazione 15.1. Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela 15.2. Valutazione della sicurezza chimica
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Agenti chimici Nuove schede di sicurezza: Regolamento 453:2010 Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
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All. II Regolamento 1907/2006 16. ALTRE INFORMAZIONI
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Regolamento UE 453/2010
16. SEZIONE 16: Altre informazioni
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Agenti chimici
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
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Sorveglianza sanitaria
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A seguito dei regolamenti che sono stati emanati negli anni, le sostanze/miscele pericolose, devono essere corredate di SDS estesa (e-SDS) che contiene lo scenario di esposizione (ES) relativo allâ&#x20AC;&#x2122;uso o alla categoria dâ&#x20AC;&#x2122;uso identificata e le relative misure di prevenzione e protezione.
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Agenti biologici Gli agenti biologici sono microrganismi che possono provocare infezioni, allergie, intossicazioni. Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
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Quattro sono le classi di rischio: Agenti del gruppo 1: poche probabilità di causare malattie per l’uomo. Agenti del gruppo 2: possibili malattie per i lavoratori, difficilmente prorogabili all’esterno. Agenti del gruppo 3: possibili malattie gravi per i lavoratori con elevato rischio di propagazione all’esterno. Agenti del gruppo 4: possibili malattie gravi per i lavoratori con elevato rischio di propagazione all’esterno e non sono disponibili, di norma, efficaci misure profilattiche o terapeutiche. Le misure di prevenzione sono di intensità crescente con l’aumento del rischio.
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Atmosfera esplosiva La legge definisce ATMOSFERA ESPLOSIVA una miscela con l’aria, a condizioni atmosferiche, di sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori, nebbie o polveri. Le aree a rischio di esplosione vengono ripartite in zone: Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
GAS,VAPORI O NEBBIE INFIAMMABILI ZONA 0: (presenza di atmosfera esplosiva – ALTA PROBABILITA’ – sempre o frequentemente)
D. P. I.
ZONA 1: (presenza di atmosfera esplosiva – MEDIA PROBABILITA’ – talvolta, ogni tanto) (es. recipiente chiuso dotato di valvola di sfiato)
Sorveglianza sanitaria
ZONA 2: (presenza di atmosfera esplosiva – BASSA PROBABILITA’ – raramente, quasi mai) POLVERI COMBUSTIBILI (fino a 500 η) ZONA 20 (alta probabilità – sempre o frequentemente) ZONA 21 (media probabilità – talvolta, ogni tanti) ZONA 22 (bassa probabilità – raramente, quasi mai)
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Cor so di f or mazi one RSPP dat or e di l avor o – r i schi o basso MISURE DI PREVENZIONE CONTRO LE ESPLOSIONI
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
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Eliminazione della polvere • pulire accuratamente l’ambiente di lavoro evitando luoghi di accumulo, • situare all’esterno i punti di raccolta, • utilizzo di apparecchiature per l’abbattimento delle polveri (ciclone, filtro a maniche, elettrofiltro) Eliminazione comburente • inertizzazione (sostituzione parziale o totale del comburente con gas inerte), • ossigeno minimo (limite di concentrazione di ossigeno, MOC, al di sotto del quale non è possibile alcuna propagazione di fiamma) Eliminazione innesco • evitare fiamme libere, superfici calde,scintille provenienti da operazioni di saldatura e taglio, scintille da frizione e impatto, riscaldamento spontaneo • installare impianti elettrici a regola d’arte.
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MISURE DI PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONI •
Contenimento dell’esplosione (impiego delle apparecchiature opportunamente dimensionate per resistere alla massima pressione di esplosione, solo per impianti di piccole dimensioni a causa dei costi elevati);
•
Separazione degli impianti (installare le varie unità in locali diversi, o dividere fisicamente le operazioni con più alto rischio di esplosione);
•
Sfogo dell’esplosione (venting).
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
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Cor so di f or mazi one RSPP dat or e di l avor o – r i schi o basso
Scale portatili FARE A TERRA TUTTE LE OPERAZIONI POSSIBILI
• controllare lo stato della scala e la lunghezza Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Sorveglianza sanitaria
• non usare scale metalliche vicino a linee elettriche • non usare scale all’aperto con condizioni atmosferiche avverse • lo spazio vicino deve essere libero • delimitare l’area con sistemi di segnalazione • organizzare il lavoro prima di salire • proteggere il capo con un elmetto • assicurarsi che l’illuminazione sia adeguata • evitare schiacciamenti alle dita o agli arti
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Il trasporto delle scale • nel trasporto a spalla tenere la scala inclinata Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
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• non inserire il braccio all’interno della scala tra i pioli e i gradini • evitare di urtare gli ostacoli
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L’utilizzo • non appoggiare la scala su gradini o oggetti • collocarla sempre in modo frontale Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
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• verificare che sia completamente aperta • verificare l’inserimento dei dispositivi anticaduta • non usare le scale come piattaforma di lavoro
• non usare le scale doppie come sistema di accesso ad altri luoghi • verificare la portata massima
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L’utilizzo • scegliere una corretta altezza , ne troppo alta ne troppo bassa
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
• fissare l’estremità ad un punto fisso • la scala deve appoggiare ad una superficie stabile e regolare
RISPETTARE LA REGOLA DEL 4 X 1
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4
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1
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Salire e scendere dalla scala • avere sempre appoggio e presa sicura • tenersi sulla linea mediana con il viso verso la scala e con le mani in presa • posizionare sempre entrambi i piedi sulla scala Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
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• tenere gli attrezzi in una borsa • non saltare a terra dalla scala • non spostare la scala se vi è sopra qualcuno
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Salire e scendere dalla scala • non posizionare mai un piede sulla scala e uno su un gradino • non utilizzare scale se si soffre di vertigini Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
• non sporgersi • è vietato l’utilizzo delle scale alle gestanti • non applicare sforzi eccessivi con gli attrezzi da lavoro in quanto la scala potrebbe scivolare o ribaltarsi • disporre di un contenitore per attrezzi agganciato alla scala
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• in caso di stazionamento sulla scala utilizzare una cintura di sicurezza • sulla scala non devono salire, scendere o stazionare più lavoratori in contemporanea
• stazionare sulla scala per brevi periodi
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A fine attività... • riporre la scala in una posizione sicura Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
• riporla in un luogo coperto, areato ed asciutto • pulirla • evitare lo schiacciamento delle mani • fare attenzione agli altri lavoratori
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Manutenzione • eseguire le revisioni come prescritto dal costruttore • controllare gli accoppiamenti dei componenti • controllare l’integrità degli zoccoli antiscivolo • controllare l’integrità di tutti i componenti
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D. P. I.
Prestare sempre la massima attenzione quando operiamo con i carrelli.
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Non azionarli mai da terra.
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
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Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
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Quando azioniamo un carrello dobbiamo essere sempre al posto di guida e prestare attenzione allâ&#x20AC;&#x2122;area di manovra
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Il carico deve essere sempre contro il montante. Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
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Il montante deve essere inclinato “all’indietro” per aumentare la stabilità del carrello.
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Non superare mai la portata massima del carrello. Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
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Eventualmente suddividere il carico o utilizzare un carrello con portata maggiore.
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Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
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Quando ci muoviamo con un carrello dobbiamo avere una velocità moderata che ci consenta di fermarci in tempo e di non mettere a rischio l’incolumità degli altri lavoratori.
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Non fidiamoci della nostra “bravura”.
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
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Quando stiamo spostando un carico NESSUNO deve essere all’interno del raggio d’azione della macchina o comunque nel “raggio di caduta” del carico.
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Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
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Il carrello NON è predisposto per il trasporto di persone. Trasportare colleghi mette a rischio la loro incolumità . Se trasportate delle persone commettete una grave mancanza alle norme di sicurezza e ne siete responsabili.
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â&#x20AC;˘ transpallet protezione Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
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â&#x20AC;˘ per evitare lo schiacciamento dei piedi il transpallet con fascia di protezione per i piedi 102/153
privo
di
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Lavoro in quota D.Lgs 81/08 e s.m.i., art. 107 Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
Lavoro in quota: un’attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta al altezza superiore ai 2 metri rispetto al piano stabile.
D. P. I.
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Il Datore di Lavoro sceglie le attrezzature di lavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure dando priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale.
Quando tali misure non siano sufficienti ad evitare o ridurre sufficientemente i rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro subentra l’obbligo di adottare i DPI.
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Lavoro in quota 1.
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche adeguate a partire da un luogo adatto allo scopo, sceglie le attrezzature di lavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure, in conformità ai seguenti criteri:
a) priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale;
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Nei lavori in quota devono essere adottate, seguendo lo sviluppo dei lavori stessi, adeguate impalcature o ponteggi o idonee opere provvisionali o comunque precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone e di cose conformemente al punto 2, 3.1, 3.2 e 3.3 dell’ ALLEGATO XVIII.
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PONTEGGI PONTI SU RUOTE PASSERELLE Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
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PARAPETTI
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Assenza di protezioni contro le cadute dallâ&#x20AC;&#x2122;alto
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
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Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
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Non circolare direttamente mai sui tetti in materiali fragili ma su passerelle previste per lo scopo
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Assenza di protezioni contro le cadute dallâ&#x20AC;&#x2122;alto Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
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PARAPETTO E TAVOLA FERMAPIEDE
TAVOLATO solidamente fissato
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Incidente stradale
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
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Fattori di rischio FATTORE UMANO
VEICOLO
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FATTORI AMBIENTALI
Cor so di f or mazi one RSPP dat or e di l avor o – r i schi o basso FATTORE UMANO
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
FARMACI DROGHE ALCOL ALIMENTAZIONE INAPPROPRIATA
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ETA’
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Stato di vigilanza Prontezza di riflessi Capacità di giudizio Stato di coscienza Percezioni sensoriali (vista, percezioni dei colori, udito) Coordinazione dei movimenti Percezione del rischio Tono e forza muscolare Eccessiva sonnolenza L’età influenza la performance di guida, ed in particolare la velocità di reazione a stimoli visivi ed acustici E’ stato osservato che guidatori di età compresa tra i 25e i 50 anni hanno tempi di reazione superiori rispetto a guidatori di età inferiore
Cor so di f or mazi one RSPP dat or e di l avor o – r i schi o basso FATTORE UMANO
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
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DISTRAZIONE
La distrazione è la principale causa d’incidente. La distrazione, intesa come calo di attenzione alla guida,può essere provocata da vari fattori:
STANCHEZZA legato all’orario di lavoro, ai tempi di guida e di riposo, ai ritmi di lavoro, allo stress ALTERAZIONI DELLE CONDIZIONI PSICO FISICHE dovute all’assunzione di sostanze (alcol, droghe, farmaci) STRUMENTI TECNOLOGICI presenti nell’abitacolo del veicolo e che spostano l’attenzione dalla strada ( telefono cellulare, videofonino, radio, navigatore satellitare, sigarette, ecc…
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Cor so di f or mazi one RSPP dat or e di l avor o – r i schi o basso VEICOLO
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
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MANUTENZIONE PERIODICA AUTONOMA O PRESSO OFFICINE CON TEMPI DEFINITI DALLE CASE COSTRUTTRICI Variabili incidenti sul rischio sono fondamentalmente relativi alla ridotta affidabilità del veicolo con conseguente aumenti del rischio rottura/guasto CONTROLLI PREVENTIVI PRIMA DELLA PARTENZA DPI, PACCHETTO MEDICAZIONE, FUNZIONAMENTO DISPOSITIVI VEICOLO ES LUCI, GOMME, PRESENZA CATENE, DISPOSITIVI DI BLOCCAGGIO, ECC.. Variabili incidenti sul rischio operano in caso di emergenze e relative procedure di gestione delle stesse e in caso di incidenti, guasti o operazioni a terra dell’autista SEGNALAZIONE ANOMALIE, PROBLEMI PROCEDURALI Profilo di gestione nel tempo dei fattori di rischio e delle variabilità operative
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Cor so di f or mazi one RSPP dat or e di l avor o – r i schi o basso FATTORI AMBIENTALI FATTORE STRADA – PERCORSI
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
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•TIPOLOGIA STRADE: valutare il percorso migliore, presenza di strade prive di segnaletica e/o illuminazione •VIABILITA’ : cercare di evitare i tratti con maggior traffico o quantomeno le ore con maggior traffico •CONDIZIONI DEL MANTO STRADALE FATTORE CLIMATICO •NEBBIA, PIOGGIA, NEVE GELO: ridefinizione tempi e percorsi •NEVE :procedure per il montaggio delle catene da neve in sicurezza •ABBAGLIAMENTO: dotazione di occhiali da sole •FORMAZIONE SPECIFICA AUTISTI: corsi guida difensiva e corsi di guida sicura •TEMPERATURE E ABBIGLIAMENTO: cabine di guida con climatizzatore
Cor so di f or mazi one RSPP dat or e di l avor o – r i schi o basso FATTORI AMBIENTALI GESTIONE DELLE EMERGENZE SU STRADA Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
D. P. I.
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•COMPORTAMENTI: fermarsi, cercare di liberare la carreggiata o segnalare l’ingombro verificare la presenza di feriti, contattare l’ente gestore della strada e/o la polizia stradale •DOTAZIONI DI SICUREZZA: giubbino retroriflettente ad alta visibilità, dispositivi di comunicazione,..
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Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
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Dispositivi di Protezione Individuali
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Legislazione Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
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Sono denominati Dispositivi di Protezione Individuale o DPI tutte quelle attrezzature destinate ad essere indossate dal lavoratore a scopo di proteggerlo da uno o piĂš rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonchĂŠ ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. (D.Lg 81/08, Titolo III Capo II).
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Legislazione Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
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Categorie di Rischio 1 Categoria: di semplice progettazione e destinati a salvaguardare la persona da rischi di danni fisici di lieve entitĂ . 3 Categoria: di complessa progettazione e destinati a salvaguardare da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente. Obbligo di formazione ed addestramento. 2 Categoria: tutti gli altri casi.
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Legislazione Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
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Classificazione DPI (Al. VIII D.Lgs 81/08-p.to 2) • Dispositivi di protezione della testa. • Dispositivi di protezione dell'udito. • Dispositivi di protezione degli occhi e del viso. • Dispositivi di protezione delle vie respiratorie. • Dispositivi di protezione delle mani e della braccia.
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Legislazione Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
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Classificazione DPI (Al. VIII D.Lgs 81/08-p.to 2) • Dispositivi di protezione dei piedi e delle gambe. • Dispositivi di protezione della pelle. • Dispositivi di protezione del tronco e dell'addome. • Dispositivi di protezione dell'intero corpo. • Indumenti di protezione.
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Protezione della testa (Allegato VIII D.Lgs 81/08 – P.to 3) Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
E’ necessario distinguere tra
D.P.I.
• Elmetti di protezione • Copricapo antiurto
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Diverso è il loro utilizzo e i campi di applicazione.
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(EN 397) (EN 810)
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Protezione della testa (Allegato VIII D.Lgs 81/08 â&#x20AC;&#x201C; P.to 3)
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
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Protezione dell’udito (Allegato VIII D.Lgs 81/08 – P.to 3) Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
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• Lavori nelle vicinanze di presse per metalli. • Lavori che implicano l'uso di utensili pneumatici. • Attività del personale a terra negli aeroporti. • Battitura di pali e costipazione del terreno. • Lavori nel legname e nei tessili.
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Protezione dell’udito (Allegato VIII D.Lgs 81/08 – P.to 3) Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
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Esistono 3 tipi di dispositivi in grado di attenuare gli effetti del rumore:
• Cuffie auricolari • Inserti auricolari • Cuffie per elmetti
(EN 352.1) (EN 352.2) (EN 352.3)
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Protezione dell’udito (Allegato VIII D.Lgs 81/08 – P.to 3) Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
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I valori limite di esposizione e i valori di azione, in relazione al livello di esposizione giornaliera al rumore e alla pressione acustica di picco: • Valori limite di esposizione:87 dB(A) e 140 dB(C) • Valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C) • Valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)
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Protezione degl’occhi e della vista (Allegato VIII D.Lgs 81/08 – P.to 3) Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
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• Lavori di saldatura, molatura, tranciatura e scalpellatura. • Lavorazione e finitura di pietre. • Impiego di macchine asportatrucioli. • Operazioni di sabbiatura. • Manipolazione di prodotti chimici. • Manipolazione di masse incandescenti. • Impiego di laser.
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Protezione degl’occhi e della vista (Allegato VIII D.Lgs 81/08 – P.to 3) Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
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• Occhiali con o senza schermi laterali • Occhiali a visiera e maschere. • Schermi facciali. • Schermi a mano per saldatura. • Elmetto per la saldatura.
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Protezione degl’occhi e della vista (Allegato VIII D.Lgs 81/08 – P.to 3) Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
Sorveglianza sanitaria
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Protezione degl’occhi e della vista (Allegato VIII D.Lgs 81/08 – P.to 3) Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
Sorveglianza sanitaria
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Protezione delle vie respiratorie (Allegato VIII D.Lgs 81/08 – P.to 3) Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
Sorveglianza sanitaria
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•Lavori in vani ristretti qualora sussista intossicazione.
il rischio di
• Lavoro nella zona di caricamento dell'altoforno. • Verniciatura a spruzzo senza sufficiente aspirazione.
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Protezione delle vie respiratorie (Allegato VIII D.Lgs 81/08 – P.to 3) Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
Appartengono tutti alla 3 Categoria:
• Facciali filtranti. Costituite da un unico elemento con caratteristiche filtranti.
D.P.I.
• Maschere. Coprono tutto il viso con applicato l’elemento filtrante.
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• Semimaschere. Coprono solo naso e bocca con applicato l’elemento filtrante.
• Elettrorespiratori. L’aria aspirata viene filtrata e convogliata nella maschera.
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Protezione degli arti inferiori (Allegato VIII D.Lgs 81/08 – P.to 3) Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
Sorveglianza sanitaria
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• Lavori edili. • Lavori nell’industria ceramica pesante. • Costruzioni navali. • Movimentazione e stoccaggio. • Produzione di vetri piani.
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Protezione degli arti inferiori (Allegato VIII D.Lgs 81/08 – P.to 3) Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
Calzature di sicurezza (S) • Si distinguono due codici che distinguono i requisiti di base
D.P.I.
• SB I
Sorveglianza sanitaria
Calzature di cuoio e altri materiali, escluse calzature interamente di gomma o materiale polimerico.
• SB II Calzature in gomma o in materiale polimerico.
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Protezione degli arti inferiori (Allegato VIII D.Lgs 81/08 – P.to 3) Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
Calzature da lavoro (O)
Nelle calzature da lavoro non è prevista la presenza del puntale.
D.P.I.
Categorie e requisiti sono individuati come nelle calzature di sicurezza.
Sorveglianza sanitaria
Come requisito supplementare è aggiunta la resistenza agli idrocarburi (ORO) Le combinazioni più diffuse sono indicate da O1 a O5
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Protezione degli arti inferiori (Allegato VIII D.Lgs 81/08 – P.to 3) Calzature protettiva (P) Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
Nelle calzature protettive la resistenza del puntale e di 100J
D.P.I.
Categorie e requisiti sono individuati come nelle calzature di sicurezza.
Sorveglianza sanitaria
Come requisito supplementare è aggiunta la resistenza agli idrocarburi (ORO) Le combinazioni più diffuse sono indicate con PB e da P1 a P5
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Protezione degli arti inferiori (Allegato VIII D.Lgs 81/08 â&#x20AC;&#x201C; P.to 3)
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
Sorveglianza sanitaria
Calzatura P Calzatura S Calzatura O
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Protezione degli arti superiori • Guanti Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
• Protettori dell’avambraccio
D.P.I.
La norma generale EN 420 definisce l’ergonomia, l’innocuità e il comfort
Sorveglianza sanitaria
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Protezione degli arti superiori Guanti di protezione contro i rischi Meccanici Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
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La norma di riferimento è la EN 388 che definisce il livello di protezione da: • Abrasione • Taglio da lama • Strappo da taglio e da urto • Foratura
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Protezione degli arti superiori Guanti di protezione contro i rischi Chimici Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
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Indice di Permeazione: tempo impiegato dal liquido pericoloso per impregnare lo spessore del guanto.
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Protezione degli arti superiori Guanti di protezione contro caldo e fuoco Posizione
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
Resistenza
Livello
1 cifra
Comportamento al fuoco
Da 1 a 4
Persistenza di fiamma della sorgente
2 cifra
Calore per contatto
Da 1 a 4
3 cifra
Calore convettivo
Da 1 a 4
4 cifra
Calore radiante
Da 1 a 4
5 cifra
Proiezione di metallo fuso
Da 1 a 4
Temperatura non si avverte dolore per 15 sec. Tempo di trasferimento del calore della fiamma Tempo di raggiungimento di una data temperatura Aumento di 40 C
6 cifra
Proiezione di grandi particelle di metallo fuso
Da 1 a 4
D.P.I.
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Descrizione
Deterioramento di pelle campione allâ&#x20AC;&#x2122;interno
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Protezione degli arti superiori
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
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Guanti di protezione contro il freddo La norma di riferimento è la EN 511 sono identificate dal pittogramma e da un numero di 3 cifre.
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Protezione degli arti superiori Guanti elettricamente isolati Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
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141/153
La norma di riferimento è la EN 609-3. Forniscono protezione contro contatti accidentali con parti in tensione. Classe
00 0 1 2 3
Tensione di prova [V]
2.500 5.000 10.000 20.000 30.000
Tensione massima di utilizzo [V]
500 1.000 7.500 17.000 26.500
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Protezione degli arti superiori
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
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Protezione dalla caduta
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
Sorveglianza sanitaria
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•Vengono distinti in: • Imbracature anticaduta • Cinture di trattenuta EN 355 EN 358 EN 360 EN 361 EN 363 EN 365
Assorbimento energia Sistemi di posizionamento sul lavoro Dispositivi anticaduta retrattili Imbracature per il corpo Terminologia e requisiti generali Requisiti generali
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Protezione dalla caduta
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
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Protezione dal corpo
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
Sorveglianza sanitaria
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La protezione del corpo si realizza con una grande varietà di indumenti, che coprono o sostituiscono gli indumenti personali, realizzati per proteggere da uno o più rischi.
• Copertura limitata • Copertura completa • Protezione locale
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Protezione dal corpo Indumenti ad alta visibilitĂ Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
Sorveglianza sanitaria
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Sorveglianza sanitaria Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
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Sorveglianza sanitaria
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
•
Quando è effettuata:
•
nei casi previsti da – normativa vigente – direttive europee
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– indicazioni della Commissione consultiva •
qualora il lavoratore ne faccia richiesta e la stessa sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi lavorativi.
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Sorveglianza sanitaria art. 41 a) visita medica preventiva b) visita medica periodica Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione
c) visita medica su richiesta del lavoratore, qualora sia correlata ai rischi o alle condizioni di salute…
D.P.I.
e) visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro nei casi previsti.
Sorveglianza sanitaria
d) visita medica in occasione del cambio della mansione;
f)
Visita medica preventiva in fase di preassuntiva
g) Visita medica precedente alla ripresa dal lavoro a seguito di assenza per motivi di salute di durata superiore ai 60 giorni continuativi, al fine di verificare l’idoneità alla mansione
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Sorveglianza sanitaria: periodicità
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
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• • •
Annuale, qualora non prevista dalla normativa Periodicità diversa stabilita dal medico competente in funzione della valutazione del rischio Periodicità diversa (e contenuti diversi) stabiliti dall’organo di vigilanza
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Sorveglianza sanitaria: divieti
Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
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•
Le visite mediche non possono essere effettuate:
•
per accertare stati di gravidanza;
•
negli altri casi vietati dalla normativa vigente.
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Idoneità • Fattori di rischio e misure di prevenzione e protezione D.P.I.
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• • • • •
Il medico competente, sulla base delle risultanze delle visite mediche di cui al comma 2, esprime uno dei seguenti giudizi relativi alla mansione specifica: a) idoneità; b) idoneità parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni; c) inidoneità temporanea; d) inidoneità permanente
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