in principio è l'assenza
poi: un'oscillazione, un micromovimento ed eccola che appare. piccola, liscia, inespressiva.
cominciano a girarci intorno piccole domande e flebili ricordi. intanto, lei, cresce.
continua ad alimentarsi di entusiasmi e ad espandersi. ancora nebulosa ed incerta. ma cresce.
galleggio. dunque sono.
Eccola. ancora è solo una semplice intuizione poco definita, grossolana, goffa. ma è li. c'è.
oh, allora? ti sento eh...
ecco avvicinarsi il dubbio. l'intuizione lo ascolta, lo capisce, lo fa suo. le serve per crescere sana e forte.
ciao, sono il dubbio. credo. non ne sono certo. però...
subito dopo il dubbio, ecco far capolino l'incertezza. l'intuizione la accoglie in se come stimolo a rafforzarsi.
ci sto. o forse no. comunque si. ma anche no.
l'intuizione ormai a questo punto sta acquistando sempre pi첫 definizione, sta dritta in piedi ed ha coscienza di se.
fame...
all'improvviso, un nuovo attacco: ecco giungere gli spettri dell'educazione e della religione. i loro colpi sono tremendi, ma l'intuizione, se è solida, resiste ai colpi.
vergogna!
non si fa!
è adesso che l'intuizione, dopo essersi confrontata con il dubbio, l'incertezza, l'educazione ed i dogmi della religione, si trova di fronte alla ragione.
'ngiorno...
e poi, finalmente, eccola: l'idea! bella, unica, generosa e pronta per l'azione.
ciao. ci diamo dentro?