PLaNCK! - 08_Anteprima ITA

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Poste Italiane SPA - Spedizione in abbonamento € 20,00 - copia singola € 7,00 Autorizzazione del Tribunale di Padova numero 4093 del 21 novembre 2013 ISSN 2284-0761 - ISBN 978 88 6787 560 3 - Quadrimestrale - Numero 08 - Maggio 2016

farò lo scie nziato!

UN MONDO E L O C E L O M I D TANTI ESPERIMENTI!

CIBO DAL GEL AL GHIACCIO CALDO E CERVELLO Pag. 30 24 e 36 pag.

LABORATORIO DI CUCINA pag. 22

LE AVVENTURE DI MARIE E MAX pag. 5 CHE PUZZA! Pag. 26 LE MOLECOLE DELLA VITA Pag. 34


Sommario In questo numero... 10 Dall’incontro nasce... una molecola! Scopriamo i legami chimici!

12 Tutto si trasforma

I segreti delle reazioni chimiche

14 A forma di... molecola!

Di che forma sono le molecole? Proviamo a costruirle!

16 Incontriamo... Antoine-Laurent Lavoisier 17 Incontriamo... Linus pauling 18 Una molecola davvero speciale Le incredibili proprietà dell’acqua

22 Una questione di stato Gli stati della materia

26 Che puzza!

Le molecole dei cattivi odori

29 Naturale... come la chimica! 30 Treni di molecole

La sintesi dei peptidi al Dipartimento di Scienze Chimiche di Padova

32 Il carbonio, le molecole organiche e altre storie 34 Di che cosa siamo fatti? Le molecole della vita

EDITORIALE Un atomo di questo, due atomi di quello, un atomo di quest’altro... et voilà, ecco una molecola! Cari amici di PLaNCK!, la nostra avventura alla scoperta della galassia prosegue! Nello scorso numero del nostro giornale abbiamo fatto la conoscenza con gli atomi, i mattoncini che compongono tutto ciò che esiste nell’universo. In questo numero il viaggio prosegue alla scoperta di quello che accade quando più atomi si legano tra di loro formando le molecole. Scopriremo che con pochi atomi si possono avere molecole fondamentali per la nostra esistenza: per esempio, con due soli atomi di idrogeno e un atomo di ossigeno si ottiene una molecola d’acqua! Ed è proprio dall’acqua che si è sviluppata la vita sulla Terra… ma non corriamo troppo, per ora divertiamoci a combinare una atomo di questo, due di quello, tre di quest’altro e… vediamo cosa accade!

Rubriche 5 PLanck in fuga!

Episodio 2: Un mistero tra le molecole

20 Come funziona... il sapone? 24 Piccoli chimici 1. Gel per capelli... colorati! Un esperimento per realizzare un gel fai-da-te

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Indovinelli... molecolari Piccoli chimici 2. Il ghiaccio... caldo! Scienza da leggere! Piccoli collaboratori

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PLaNCK! è un progetto dell’associazione Accatagliato via S. Sofia 5 - 35121 Padova accatagliatoassociazione.wordpress.com accatagliato.info@gmail.com Stampatore ed editore CLEUP sc “Coop. Libraria Editrice Università di Padova” via Belzoni 118/3 - 35121 Padova tel. 049 8753496 www.cleup.it - www.facebook.com/cleup ISSN 2284-0761 ISBN 978 88 6787 560 3

www.planck-magazine.it redazione@planck-magazine.it © 2016 by Accatagliato Tutti i diritti riservati

Comitato Scientifico

Dipartimento di Fisica e Astronomia Prof. Alberto Carnera Dott. Stefano Ciroi Prof.ssa Ornella Pantano Prof. Giulio Peruzzi Dott.ssa Cinzia Sada Dipartimento di Scienze Chimiche Dott. Massimo Bellanda Dott.ssa Laura Orian Dott. Giacomo Saielli Dott.ssa Elisabetta Schievano

Redazione

Responsabili progetto: Agnese Sonato e Marta Carli Direttore responsabile: Andrea Frison Caporedattore: Marta Carli Segreteria di Redazione: Serena Maule Testi: Marta Carli, Marco Maggioni, Agnese Sonato, e Andrea Frison Versione inglese: Nadia Andrea Andreani, Marta Carli, Agnese Sonato. Revisione: Petra Spataro, Fumetto: Bianca Maria Scotton (disegni), e Gianluca Pozza (testi e sceneggiatura) Illustrazioni: Bianca Maria Scotton Progetto grafico: Stefano Pozza Fotografia: Agnese Sonato, archivio fotografico 123RF

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! A L A C S IN I C O M IA METT

le pi첫 piccole. al di an gr 첫 pi lle da , se co lle de Ecco le dimensioni dove siamo? E in questo numero

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a r t o r Miste e l o c e le mol

Planck in FUGA! Episodio 2

Nella scorsa puntata la scimmietta Planck è scomparsa con i nuovi occhiali speciali per esplorare il mondo microscopico. Max e Marie l’hanno cercata nel mondo degli atomi, ma senza risultati. Riusciranno a trovarla in quello delle molecole?

Ma dov’è finita Nonna? Chiamiamola! Che confusione!

Ragazzi, i miei occhiali sono spariti! Non posso raggiungervi...

Quante molecole! Come faremo a trovare Planck?


. . . e c s a n o r t n o c n i ’ l Dal ! A L O C E L O M A UN ina Tardivo

A cura di Mart

Cosa succede quando gli atomi si incontrano? Un po’ come un gruppo di amici che si tengono per mano e formano una catena, più atomi assieme formano una molecola, creando tra di loro dei legami chimici. Per farlo sfruttano i propri elettroni di valenza…ve li ricordate? Sono gli elettroni più esterni! Ma cosa succede di preciso? Gli atomi avvicinandosi possono mettere in comune un certo numero di elettroni di valenza, che non ruotano più soltanto attorno al nucleo del singolo atomo, ma attorno ad entrambi i nuclei, ed è proprio questa condivisione che possiamo immaginare come la “colla“ che tiene uniti gli atomi.

La forza di questa unione non è sempre uguale, ma dipende dal tipo di atomi coinvolti; alcuni legami sono più forti, altri più deboli. Inoltre non tutti gli atomi hanno la stessa predisposizione a formare legami. Già nel 1852 Edward Frankland osservò che gli atomi avevano una precisa capacità di combinazione: ci sono infatti atomi che formano solo un legame, come l’idrogeno, mentre ad esempio il carbonio ne forma addirittura quattro. Atomo dopo atomo, legame dopo legame, le molecole che si ottengono possono essere molto semplici, come la molecola di ossigeno composta da soli due atomi, oppure molto grandi e complesse come le proteine.

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! a m r o f s a r t i s Tutto reazioni chimiche I segreti delle

Cos’hanno in comune un’esplosione e il latte che diventa acido dopo la data di scadenza? Semplice: entrambe sono reazioni chimiche! Una reazione chimica avviene quando due o più molecole interagiscono e così facendo si trasformano in molecole diverse. Le molecole iniziali si chiamano reagenti, quelle che si ottengono alla fine invece si chiamano prodotti della reazione. In una reazione chimica gli atomi non possono comparire o scomparire, ma solo spostarsi da una molecola all’altra. se, sti diver o p m o c do e pre, unen imica! Può succeder Non sem h c e mescolino a reazion n i u s e n ie le v o v c a ole ede he le m come succ , e ir g a infatti c e r ente senza a. semplicem lo zucchero all’acqu o d aggiungen

Nella fotosintesi, l’anidride carbonica e l’acqua si trasformano in ossigeno e glucosio (uno zucchero).

Nei fuochi d’artificio, la polvere da sparo (formata da nitrato di potassio, carbone di legna e zolfo) esplode reagendo con un composto che contiene ossigeno. Per ottenere i colori vengono aggiunti sali di atomi diversi: ad esempio il giallo si ottiene con sali di sodio e il blu con sali di rame.

La ruggine si forma quando il ferro reagisce con ossigeno e acqua.

Il metano, il componente principale del gas dei fornelli da cucina, reagisce con l’ossigeno dell’aria producendo anidride carbonica e vapore acqueo.


A forma di...

MOLECOLA

Ogni oggetto ha una sua forma! Il libro è un parallelepipedo, il pallone è una sfera, il cappello di un mago è un cono… e poi ancora ci sono il cilindro, la piramide e così via. E le molecole? Possono avere una forma anche loro? Certo! La forma delle molecole dipende da quanti legami creano tra loro gli atomi di cui sono composte e da quante coppie di elettroni dell’atomo al centro della molecola restano libere, cioè non occupate in legami chimici tra gli atomi.

Ad ognuno la sua!

Andiamo a vedere la forma di alcune molecole composte da questi atomi: Alluminio

Azoto

IDRURO DI CALCIO FORMULA: CaH2 NUMERO DI ATOMI: 3 NUMERO DI LEGAMI: 2 COPPIE DI ELETTRONI LIBERI: 0 FORMA: LINEARE

METANO FORMULA: CH4 NUMERO DI ATOMI: 5 NUMERO DI LEGAMI: 4 COPPIE DI ELETTRONI LIBERI: 0 FORMA: TETRAEDRO

Calcio

Carbonio

Idrogeno

Ossigeno

IDRURO DI ALLUMINIO FORMULA: AlH3 NUMERO DI ATOMI: 4 NUMERO DI LEGAMI: 3 COPPIE DI ELETTRONI LIBERI: 0 FORMA: TRIANGOLO EQUILATERO

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a l o c e l o m a Un e l a i c e p s o r e davv qua c ’a ll e d à t ie r p o r Le incredibili p

o mo di ossigen to l’a n co , V a forma è di ’acqua ha una eno-idrogeno ig ss o i m a g La molecola d le ue ’angolo tra i d sulla punta. L circa 104°.

PIACERE, ACCA-DUE-O!

Hai mai sentito un chimico chiamare l’acqua “acca-due-o”? Beh, accadue-o (che si scrive H2O) è proprio la formula chimica dell’acqua. Una molecola d’acqua infatti è formata da un atomo di ossigeno e due atomi di idrogeno.

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L’acqua è una delle sostanze più importanti del pianeta Terra. È proprio la presenza di acqua allo stato liquido che rende la Terra così speciale e brulicante di vita. Osserviamo questa molecola da vicino!

GLI ELETTRONI FANNO PREFERENZE!

Il legame tra l’ossigeno e l’idrogeno nell’acqua è covalente polare, cioè gli elettroni tendono a passare più tempo dalle parti dell’ossigeno. Di conseguenza, l’ossigeno è un po’ carico negativamente, mentre i due idrogeni sono un po’ carichi positivamente. Questa proprietà rende l’acqua molto speciale!


. . . a n o i z n u f Come ? E N O P A S L I Perché usiamo il sapone per lavarci? E hai mai notato che se provi a pulire piatti o bicchieri sporchi solo con l’acqua non si riesce a togliere lo sporco? Serve sempre il sapone oppure il detersivo! Ma perché? Facciamo qualche passo indietro…

CHI HA PAURA DELL’ACQUA? In natura esistono delle molecole che si sciolgono in acqua: molecole idrofile. Quando invece le molecole non si sciolgono in acqua si chiamano idrofobiche. Ad esempio l’olio e i grassi, che sono i componenti dello sporco, sono formati da molecole idrofobiche e quindi non si sciolgono nell’acqua. Proprio per questo non si può togliere lo sporco con l’acqua!

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COSA VUOL DIRE?

Idrofilo deri va da due p arole della li greca: hydro ngua s che signif ic a acqua e f che significa ilos amico. Quind i idrofilo sign “amico dell’a ifica cqua”. Idrofobico invece conti ene sempre parola greca la hydros che significa acq ma contiene ua, anche la pa rola phobos significa pau che ra. Quindi id rofobico sign “che ha paura ifica dell’acqua”.


o t a t s i d e n Una questio Una bibita, del ghiaccio e tante bollicine: questo bicchiere contiene i tre stati della materia più diffusi sulla Terra! La bibita è allo stato liquido… ma contiene del gas: le bollicine che rendono la bibita frizzante sono fatte di anidride carbonica allo stato gassoso. In più i cubetti di ghiaccio non sono altro che acqua allo stato solido!

Da cosa dipende lo stato della materia? Dobbiamo chiamare in causa le molecole! Nelle sostanze, le molecole possono muoversi, ma non sempre allo stesso modo.

In un solido, le molecole sono organizzate in un reticolo (griglia) altamente ordinato nello spazio e non possono muoversi tanto. Per questo, un solido mantiene sempre circa la stessa forma e lo stesso volume.

In un liquido, le molecole sono ancora tenute assieme dalle forze intermolecolari, ma sono libere di muoversi. Per questo, un liquido può cambiare forma passando da un recipiente a un altro.

In un gas, le molecole sono completamente libere di muoversi: per questo il gas si espande fino ad occupare tutto il volume a sua disposizione.

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ESPERIMENT

SERVE? A S O C E CH

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à: GEL PE R CAPE LLI... CO LORAT I! A cu sso

ro i di cavolo m m a r g 0 50 – ltello liere e co g a T – tolino tola e pen n e P – tello – Pes onato di sodio Bicarb – ne co di limo c u S –

ra di Fr ancesco

– Bila ncia – Amido di mais – Glic erina – Essenza d i talco liq – uida 500 gram mi di acqu – Zuc a chero

COME SI FA Prima parte: prepariamo i coloranti!

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Coghi

1

Taglia finemente il cavolo rosso

Metti il cavolo tagliato in pentola e pestalo per bene

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Aggiungi l’acqua e fai bollire per 30 minuti Recupera l’acqua colorata e versala in parti uguali in tre vasetti

Spremi il limone, filtra il succo, mettine 20 grammi in un vasetto pulito e poi versa tutto in uno dei 3 vasetti che avevi preparato con l’acqua del cavolo

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Versa 20 grammi di acqua in un bicchiere, aggiungi 2 cucchiaini di bicarbonato e poi versa tutto in un altro dei 3 vasetti che avevi preparato con l’acqua del cavolo

Confronta i colori ottenuti con l’acqua di partenza del cavolo!

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ATTENZIONE!

per quest’esperimento devi farti aiutare da un adulto!

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! A Z Z U P CHE Da dove vengono i cattivi odori? Le responsabili sono alcune molecole… andiamo a scoprire quali!

Tiolo

Acido

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solfidr

L’ uovo marcio Il tipico odore dell’uovo marcio è dovuto all’ACIDO SOLFIDRICO, formato da due atomi di idrogeno e un atomo di zolfo. In generale molte molecole, contenenti zolfo, puzzano. Ad esempio le molecole che contengono, all’estremità, il gruppo formato dai due atomi zolfo e idrogeno hanno un odore che ricorda molto quello dell’uovo marcio. Queste molecole si chiamano TIOLI.

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INTERVISTA

Intervista a MARTA DE ZOTTI

Treni...

DI MOLECOLE Marta e la sintesi dei peptidi

Marta De Zotti, ricercatrice del Dipartimento Peptidi e amminoacidi... quante padi Scienze Chimiche dell’Università di Padova ci role nuove! Ci racconti qualcosa di racconta il suo lavoro. più su questi treni... molecolari? “Non molti sanno che i peptidi sono una parte Sintesi chimica? Marta, cosa significa? importante del nostro sistema di difesa. Ad “In chimica la parola sintesi”, ci spiega Mar- esempio alcuni (come le calecidine) sono sulta mentre toglie i suoi occhiali da laborato- la pelle e servono ad uccidere i batteri prima rio e si sistema il camice, “significa far av- che possano entrare nel nostro corpo. Io mi venire delle reazioni chimiche su uno o più occupo di sintetizzare peptidi per combattecomposti per ottenere una molecola nuova. re i batteri o i tumori attaccando solo le celAd esempio una molecola complessa, come lule malate e non quelle sane, e poi studio la il DNA o una piccola proteina, può essere loro struttura tridimensionale, cioè come si costruita in laboratorio! Basta sapere come dispongono nello spazio, che è molto imporunire tra loro i vari componenti, cioè sapere tante per la loro attività!” quali reazioni chimiche far avvenire e in che ordine, e il gioco è fatto”. Ci spieghi meglio? “Certo! Ogni amminoacido ha un particolare In particolare tu che cosa sintetizzi? compito e per farlo deve essere nella po“Io sintetizzo PEPTIDI, cioè piccole protei- sizione giusta. Se si cambia la posizione il ne formate da una serie di amminoacidi le- peptide può non funzionare più o funzionare gati tra loro. In pratica ogni peptide è come peggio di prima, come il treno! Se si mette il un trenino in cui i vagoni sono gli amminoa- vagone col carbone vicino alla locomotiva a cidi. Di solito un peptide è composto da non vapore è molto più efficace rispetto a metpiù di 50 amminoacidi: quelli che studio io terlo in coda al treno! Ma cambiando “vagoni” sono al massimo di 25” si può anche farlo funzionare molto meglio: partendo dai peptidi che ci sono in natura, io cerco di scoprire come agiscono e poi “cambio i vagoni”: invento nuovi peptidi che siano più efficaci di quelli naturali.”

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Il carbonio,

le molecole organiche e altre storie Una mano, un occhio e il cuore sono parti molto diverse del nostro corpo, ma tutte sono costituite da cellule, che a loro volta sono formate da piccole molecole. Si chiamano molecole organiche quasi tutte quelle che contengono almeno un atomo di carbonio e tutti gli organismi sono formati in gran parte da tali molecole organiche. Tutti gli essere viventi sono fatti di molecole: pensa che un semplice batterio ne contiene 5000 tipi diversi! Ci sono quattro principali tipi di molecole che troviamo in tutti gli organismi. • Gli zuccheri (o carboidrati) che sono fonti di energia. • I lipidi (o grassi) che formano la struttura del corpo e accumulano l’energia. • Le proteine che formano la struttura del corpo e permettono le reazioni chimiche. • I nucleotidi, cioè i componenti del DNA e dell’RNA. Tutte queste molecole contengono il carbonio, l’idrogeno e l’ossigeno; le proteine contengono anche azoto e zolfo, mentre i nucleotidi e alcuni tipi di lipidi contengono azoto e fosforo. Ma perché è il CARBONIO, e non un altro atomo, a comporre le molecole organiche? Il carbonio ha delle proprietà particolari che gli permettono di costruire delle vere e proprie impalcature sulle quali legare atomi di tipo diverso (come l’idrogeno e l’ossigeno). Un atomo di carbonio può infatti formare legami con un massimo di quattro atomi differenti, alcuni dei quali possono essere… altri carboni! Questa spettacolare capacità di formare una rete permette di creare tantissime strutture, sia piatte che tridimensionali. In certe situazioni due atomi di carbonio all’interno di una molecola organica si uniscono tra di loro formando legami doppi, mentre altre volta addirittura tripli!

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CURIOSITÀ Quasi tutte le molecole contenenti carb onio sono molecole organich e. Ci sono però alcune molecole molto comuni che contengono ca rbonio e non sono considerate organiche, perché non com pongono gli organismi viventi. Esse sono ad esempio il carbon ato di calcio (calcare) e l’anidr ide carbonica (CO2).


Di cosa siamo fatti? Le molecole della vita Tutto quello che ci circonda è composto da atomi e molecole, ma… di che cosa è fatto un piccolo scienziato come te? La risposta è: “di BIOmolecole”! Proprio come te, i tuoi amici, i tuoi animali, le piante e i minuscoli insetti del tuo giardino, sono fatti di biomolecole. Riesci a indovinare cos’ hanno in comune tutte queste cose? Facile: sono esseri viventi! Proprio così: tutti gli esseri viventi della Terra sono fatti di biomolecole. Gli atomi che compongono le biomolecole sono soprattutto atomi di carbonio e idrogeno, ma anche azoto, ossigeno, fosforo e zolfo. Questi atomi sono legati a formare delle piccole molecole, che unite insieme formano le biomolecole. Hai capito bene: le biomolecole sono molecole molto grandi fatte di molecole più piccole! Le biomolecole sono fatte da tantissimi atomi e quindi è difficile disegnarle con una formula. Per fortuna i diversi tipi di biomolecole hanno una struttura particolare… perciò è facile riconoscerle!

GLI ZUCCHERI o CARBOIDRATI Possono avere tre forme diverse. I monosaccaridi sono gli zuccheri più semplici e sono costituiti da una sola molecola. I disaccaridi sono formati dall’unione di due monosaccaridi. I polisaccaridi sono formati da molti monosaccaridi, uniti tra loro come una catenella.

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COSA VUOL DIRE? a dal La parola “bio” deriv ”. Le greco e significa “vita di “le biomolecole sono quin molecole della vita”.


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ATTENZIONE!

per quest’esperimento devi farti aiutare da un adulto!

COME SI FA?

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Metti il bicarbonato di sodio in una pentola.

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Continua a mescolare fino a che la soluzione smette di fare schiuma e diventa trasparente.

Aggiungi tutto l’aceto di vino bianco, facendo piano per evitare schizzi, e mescolando continuamente. Vedrai della schiuma formarsi nella pentola: questo è il segno che sta avvenendo una reazione chimica!

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Metti la pentola a bollire (ricordati di tenere le finestre aperte o attivare la cappa da cucina: non è pericoloso, ma ci sarà un forte odore di aceto!).

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Aspetta finché non è evaporata quasi tutta l’acqua: ti deve restare un liquido denso e di colore giallo o marrone chiaro. È importante non fare formare una pellicola rigida sopra la soluzione, altrimenti l’esperimento non funzionerà!

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Durante la bollitura si formeranno dei cristalli sulle pareti della pentola. Tienine qualcuno da parte!

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GGERE E L A D A Z N SCIE

Io ricordo

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Scritto da Sabina Colloredo Illustrato da Annalisa Beghelli Carthusia Edizioni

Recensione di Pamela Pergolini “Se le molecole potessero parlare racconterebbero questa storia”, recita il sottotitolo di “Io ricordo”, scritto da Sabina Colloredo, illustrazioni di Annalsia Beghelli, Carthusia edizioni (2011). La storia di due molecole che si incontrano nello Spazio, si attraggono, si perdono per trasformarsi in vita, sulla Terra, ritrovandosi casualmente in un bambino e una bambina, su una spiaggia, che giocano insieme per tutta l’estate per poi perdersi e ritrovarsi dopo diversi anni a Parigi. Il progetto editoriale, promosso da Federchimica, racconta la chimica ai ragazzi attraverso le emozioni. Come ogni elemento chimico, anche in noi tutto possiede un potenziale di trasformazione, come gli elementi chimici creiamo legami e ogni reazione individuale unisce o divide come accade in una reazione chimica.

Io ricordo di Sabina Colloredo

Premio Galileo 2016 Raccontare la scienza... premia!

Per il secondo anno PLaNCK! è media partner del Premio Galileo per la divulgazione scientifica. Anche quest’anno a Padova arriva il Premio per la scienza da leggere, il premio che, giunto alla decima edizione, porta in città scienza, letteratura ed eventi, coinvolgendo giurie di esperti e ragazzi delle scuole superiori. Sono cinque le opere finaliste selezionate, tra cui verrà scelta quella vincitrice, venerdì 6 maggio a Palazzo della Ragione (Padova): • • • • •

CONTRO NATURA. Dagli OGM al bio – di Dario Bressanini e Beatrice Mautino IL FANTASMA DELL’UNIVERSO. Che cos’è il neutrino – di Lucia Votano L’ANIMA DELLE MACCHINE. Tecnodestino, dipendenza tecnologia e uomo virtuale – di Paolo Gallina NUMERI. Raccontare la matematica – di Umberto Bottazzini CHE ORA FAI? Vita quotidiana, cronotipi e jet leg sociale – di Till Roenneberg

Per leggere le nostre recensioni puoi visitare il sito www.accatagliatoassociazione.wordpress.com Vuoi sapere chi ha vinto? Mentre scriviamo questa pagina la premiazione deve ancora avvenire! Per ogni informazione visita la pagina Facebook del premio: Premio Galileo per la divulgazione scientifica

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i r o t a r o b a l l o c i l Picco Alla revisione di questo numero hanno partecipato le classi...

Classe IV A Scuola Primaria di Zivignago 1, Istituto Comprensivo Pergine Pergine valsugana (TN)

Classe III A Scuola Primaria San Camillo, Padova

L’attività svolta in Trentino rientra nel progetto “Aperta-Mente. La divulgazione per ragazzi tra scienza e conoscenza” il cui obiettivo principale è guidare bambini e ragazzi alla scoperta dell’universo della divulgazione scientifica, storica ed artistica e della letteratura non-fiction per ragazzi, attraverso un ciclo di attività proposte alle scuole. È un progetto biennale ideato dalla Biblioteca Comunale “Sigmund Freud” di Lavarone con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e della collaborazione di diverse realtà tra cui le Biblioteche Comunali di Folgaria, di Luserna e di Pergine Valsugana, l’Azienda di Promozione Turistica Alpe Cimbra, MUSE - Museo delle Scienze di Trento, la Fondazione Museo storico del Trentino, Mart - Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, la Fondazione Museo Civico di Rovereto, e con la partecipazione di numerose scuole del territorio. Per informazioni sul progetto: http://progettoapertamente.blogspot.it/ Facebook/Aperta-Mente

Sei un insegnante che vuole partecipare con la classe alla revisione di PLaNCK!? Sei un piccolo curioso che ha tante domande sulla scienza? Scrivi a: redazione@planck-magazine.it

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SETTEMBRE 2016

NANOTECNOLOGIE


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