L’evoluzione istituzionale delle Regioni Metropolitane del Brasile. Spunti di riflessione per la governance metropolitana Sarah Isabella Chiodi Politecnico di Milano DAStU - Dipartimento di Architettura e Studi Urbani Email: sarahisabella.chiodi@polimi.it
Valeria Fedeli Politecnico di Milano DAStU - Dipartimento di Architettura e Studi Urbani Email: valeria.fedeli@polimi.it
Abstract Questo articolo propone alcune riflessioni sul tema della governance metropolitana a partire da una ricerca in corso sulla evoluzione istituzionale delle regioni metropolitane del Brasile. L’esperienza brasiliana, dove le prime esperienze di pianificazione metropolitana risalgono agli anni ’70, ha portato al raggiungimento di obiettivi importanti, almeno da un punto di vista normativo-istituzionale, riguardo il tema della governance territoriale di scala metropolitana. Questi obiettivi risultano centrali nella governance metropolitana in Brasile formalmente dal 2015, dopo un lungo processo di riforma istituzionale contrassegnata dall’emanazione della principale norma federale in materia di pianificazione metropolitana. Il contesto generale della governance metropolitana in Brasile e in particolare alcune delle sue caratteristiche salienti, quali la governance multilivello e la partecipazione (anche della società civile) nei processi decisionali e di pianificazione, offre spunti di riflessione interessanti per lo sviluppo di nuovi modelli di governance e di pianificazione territoriale di scala metropolitana anche per l’Italia. Parole chiave: città metropolitane, governance territoriale, Brasile
Introduzione Il quadro normativo-istituzionale delle regioni metropolitane brasiliane offre spunti di riflessione interessanti per lo sviluppo di nuovi modelli di governance territoriale di scala metropolitana. Da una parte, c’è la lunga e assai prolifera, seppur frammentata, esperienza del Brasile, dove le prime regioni metropolitane sono state istituite nella prima metà degli anni Settanta. Dall’altra, il paese ha adottato alcune importanti strategie di governance metropolitana, quali la “governanza interfederale” e la partecipazione della società civile nei processi decisionali, sancite dallo Statuto della metropoli. L’articolo si apre con l’illustrazione sintetica del quadro istituzionale del sistema di pianificazione brasiliano, specificando i livelli di governo del territorio, le competenze degli enti e le innovazioni istituzionali introdotte dalla Nuova Costituzione. Il secondo paragrafo traccia una breve storia del processo di formazione delle regioni metropolitane in Brasile, mentre il terzo entra nel dettaglio dello Statuto della metropoli, la legge-quadro federale in materia di pianificazione metropolitana. Il quarto paragrafo, alla luce degli spunti derivati dal Brasile, riflette su alcuni dei nodi aperti della esperienza metropolitana1 . 1 | Le regioni metropolitane nel quadro istituzionale del Brasile Il Brasile è una repubblica federale di tipo presidenziale caratterizzata da un sistema democratico costituzionalista. Ai sensi della Costituzione2, la Repubblica è organizzata su tre livelli istituzionali: l’unione I contenuti principali di questo articolo derivano da una ricerca biennale (in corso) sulla pianificazione metropolitana e la giustizia sociale tra Italia e Brasile, riconosciuta con il “Seal of excellence” Eu-Horizon 2020 nell’ambito delle Marie SkłodowskaCurie Actions e finanziata dal Politecnico di Milano 1
Il Brasile, dalla prima Carta Imperiale del 1824, ha avuto nella sua storia 6 costituzioni e un mega-emendamento (di fatto come una nuova costituzione, del 1969), ivi incluse quelle del periodo della dittatura (Costituzione del 1934 e del 1937) e del cosiddetto regime militare, introdotto con il colpo di stato del 1964 (Costituzione del 1967), fino all’attuale Costituzione democratica del 1988. 2
Atti della XXIII Conferenza Nazionale SIU DOWNSCALING, RIGHTSIZING. Contrazione demografica e riorganizzazione spaziale, Torino, 17-18 giugno 2021 | Vol. 02
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