La sfida urbana della longevità: la ricerca-intervento Anziani&Città Elena Dorato Università degli Studi di Ferrara DA - Dipartimento di Architettura, CITERlab Email: drtlne@unife.it
Laura Abbruzzese Università degli Studi di Ferrara DA - Dipartimento di Architettura, CITERlab Email: bbrlra@unife.it
Romeo Farinella Università degli Studi di Ferrara DA - Dipartimento di Architettura, CITERlab Email: fll@unife.it
Abstract Alla luce dell'inedita transizione demografica del nostro tempo, emerge oggi forte il bisogno di spazi urbani più accessibili, sicuri, confortevoli, più flessibili e inclusivi, compatibili con i ritmi di vita di una società sempre più anziana e rispondenti a una crescente diversificazione dei comportamenti socio-culturali. Riconoscendo il ruolo fondamentale della città e delle sue caratteristiche come determinante di salute e di invecchiamento sano e attivo, la ricerca-intervento “Anziani&Città” - sviluppata nel 2019 dal laboratorio di ricerca CITER per conto della Regione Emilia-Romagna – si è posta come obiettivo quello di investigare abitudini, bisogni e priorità di un campione di popolazione senior in relazione all'uso e alle caratteristiche dello spazio urbano fruito nella quotidianità, a partire dai casi pilota di Bologna e Reggio Emilia. Sviluppando un modello ecologico di invecchiamento che evidenzia le principali caratteristiche urbane capaci di influenzare stili di vita e salute della popolazione anziana, la ricerca ha sperimentato una formula di percorso partecipato in tre fasi, potenzialmente replicabile per metodologia e finalità, lavorando insieme a due gruppi eterogenei di cittadini over65. A partire dallo studio e applicazione dei risultati della letteratura scientifica internazionale, i dati, gli stimoli e gli esiti del percorso condotto nelle due realtà pilota hanno permesso di definire dieci criteri basilari, suddivisibili in tre macro-ambiti d'intervento: governance, reti e servizi e qualità urbana. Parole chiave: public spaces, participation, demography
1 | Introduzione: una nuova anzianità urbana L'attuale progressione demografica all'invecchiamento rappresenta un fenomeno largamente prevedibile (Volpato, Brombo, 2016) a supporto del quale risulta non solo possibile, ma fortemente auspicabile concepire e implementare piani, strumenti e azioni mirate ed efficaci anche – e soprattutto – alla scala urbana. Specie in Italia, la seconda nazione più “vecchia” al mondo e il Paese più longevo d'Europa (ISTAT, 2019), il progressivo invecchiamento della popolazione ha ormai portato a un disequilibrio generazionale tra la popolazione lavorativamente attiva e coloro che, invece, hanno accesso a un reddito quasi esclusivamente attraverso i meccanismi redistributivi dei sistemi pensionistici, mettendo in crisi il modello di welfare consolidato durante il secolo scorso. L’aumento dell'età media ha un impatto significativo sul sovraccarico dei servizi sanitari, chiamati a far fronte alle esigenze di una popolazione più esposta a traumi e malattie, specie quelle croniche e non trasmissibili, e ai rischi di non autosufficienza. Le conseguenze del processo di invecchiamento coinvolgono anche i servizi sociali con funzione di supporto alla rete parentale che, spesso, rimane l’ambito più importante di cura alle persone, specie se sole. A questo proposito, la fase storico-sociale che stiamo attraversando ha esposto tanti individui a condizioni di vulnerabilità e a “nuove povertà” (Sarpellon 1993; Badiali, 2013), non solo in termini economici. Infine, il passare degli anni porta anche all'invecchiamento dei contesti, degli edifici e delle abitazioni in cui le persone vivono, rendendo l'offerta residenziale sempre più inadeguata, incapace di rispondere a esigenze
Atti della XXIII Conferenza Nazionale SIU DOWNSCALING, RIGHTSIZING. Contrazione demografica e riorganizzazione spaziale, Torino, 17-18 giugno 2021 | Vol. 05
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