La misura dell’accessibilità come espressione spaziale della sicurezza urbana Michele Grimaldi Università degli Studi di Salerno Dipartimento di Ingegneria Civile Email: migrimaldi@unisa.it
Francesca Coppola Università degli Studi di Salerno Dipartimento di Ingegneria Civile Email: fracoppola@unisa.it
Isidoro Fasolino Università degli Studi di Salerno Dipartimento di Ingegneria Civile Email: i.fasolino@unisa.it
Abstract La crescente domanda di sicurezza avanzata dai cittadini impone una riflessione sulle modalità adottate per far fronte a tale emergenza e sui possibili aspetti che in maniera diretta o indiretta possono avere delle ricadute in tal senso. Ciò che rende la città poco sicura non è soltanto il rischio effettivo di essere vittime di reati di tipo predatorio ma anche la percezione di insicurezza avvertita in determinati spazi e correlata al degrado urbano e al disagio sociale. La domanda di sicurezza è legata, dunque, ad una pluralità di fattori che influenzano e alterano la percezione degli spazi urbani facendoli apparire come insicuri. Determinanti, in tal senso, sono gli elementi fisici dell’ambiente urbano, connessi ai criteri in base ai quali le città e gli spazi sono pianificati, progettati, costruiti e gestiti. La ricerca affronta la tematica attraverso una metodologia in cui il tradizionale approccio ambientale alla sicurezza è trattato in termini di rischio territoriale. In essa il rischio legato al verificarsi di un evento criminoso (Rc) è funzione di tre fattori: pericolosità (Pc), vulnerabilità (Vc) ed esposizione (Ec). Il presente contributo intende analizzare gli aspetti legati alla vulnerabilità degli spazi urbani al rischio da criminalità (Fasolino, Coppola e Grimaldi, 2018a) e, in particolare, all’influenza esercitata dall’accessibilità su tale fattore di rischio. L’accessibilità, più o meno elevata, delle aree urbane condiziona, infatti, le modalità di utilizzo degli spazi da parte dei cittadini e, di conseguenza, la sorveglianza informale potenzialmente esercitata dagli stessi. Parole chiave: sicurezza & protezione, spazi pubblici, urbanistica
1 | Sicurezza urbana e qualità insediativa Il tema della sicurezza ha assunto grande rilevanza nell’agenda urbana odierna di città e aree metropolitane. L’essere o il percepire di essere esente da pericoli è una condizione fondamentale per la vita umana e, in quanto tale, da perseguire e tutelare. Eppure, la vita negli spazi urbani è sempre più carica di ansie e timori, anche laddove non si riscontra un effettivo incremento dei reati. A rendere una città poco sicura contribuiscono, infatti, sia il rischio effettivo di essere vittime di reati di tipo predatorio, sia la percezione di insicurezza avvertita in determinati spazi (Fasolino, Coppola & Grimaldi, 2018b). Quest’ultima, sia essa reale o percepita, funge da ostacolo alla gestione e fruizione degli spazi pubblici, limitando la libertà di ciascuno e incidendo, in maniera negativa, sulla qualità insediativa. Tali circostanze impongono una riflessione sulle modalità sino ad ora adottate per far fronte a tale emergenza e sulla necessità di un approccio integrato alla sicurezza, in cui azioni di tipo socio-economico siano affiancate a interventi sull’ambiente costruito, di carattere fisico, funzionale e gestionale, ricorrendo all’approccio ambientale.
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Piani e politiche per una nuova accessibilità. A cura di La Greca P., Staricco L., Vitale Brovarone E. Planum Publisher e Società Italiana degli Urbanisti, Roma-Milano 2021 | ISBN: 978-88-99237-35-6 | DOI: 10.53143/PLM.C.821